Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- I beni sequestrati nell'ambito dei procedimenti penali relativi ai delitti indicati all'articolo 322-ter, diversi dal denaro e dalle disponibilità finanziarie possono essere affidati dall'autorità giudiziaria in custodia giudiziale agli organi della polizia giudiziaria che ne facciano richiesta per le proprie esigenze operative
- I delitti di peculato, nell'ambito dei delitti contro la pubblica amministrazione, hanno il tratto comune di punire: una condotta appropriativa perpetrata tanto dal pubblico ufficiale quanto dall'incaricato di pubblico servizio
- I reati che si esauriscono nel solo mancato compimento dell'azione dovuta si definiscono: reati omissivi propri
- I reati contro la pubblica amministrazione come il peculato e la corruzione, sono reati: propri
- I reati contro la Pubblica Amministrazione sono contenuti: Nel Libro II, Titolo II del codice penale
- I reati cosiddetti propri si distinguono dai reati comuni con riferimento al loro soggetto attivo, dal momento che: Possono essere commessi esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche
- I reati omissivi propri: si configura al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- Il "falso nummario" (art. 453, c.p.) costituisce: Un delitto contro la fede pubblica
- Il cd peculato d'uso di cui all'art 314 comma 2 codice penale stabilisce che: Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa mobile e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita
- Il Codice Penale definisce il delitto di concussione come il comportamento di: un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- Il codice penale dispone che se i fatti previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis, 316-ter, 317, 318, 319, 319-quater, (1) 320, 322, 322-bis e 323 sono di particolare tenuità: le pene sono diminuite
- Il Codice Penale prevede il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui? Sì, lo prevede
- Il codice penale punisce anche l'istigazione alla corruzione? Si, tale delitto è previsto dall'articolo 322 del codice penale
- Il delitto di "Esercizio abusivo della professione", di cui all'art. 348 c.p., richiede ai fini della sua configurabilità: La rappresentazione e volontà del soggetto agente di esercitare una professione in assenza dei requisiti richiesti dalla legge
- Il delitto di "malversazione a danno dello Stato" riguarda comportamenti relativi... A sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione a danno dello Stato" riguarda: le sovvenzioni statali, di altri Enti pubblici o delle Comunità Europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" riguarda: le sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di abuso d'ufficio dispone che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione: di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni
- Il delitto di abuso d'ufficio, disciplinato dall'art. 323 Codice Penale, è un delitto proprio: del pubblico ufficiale e dell'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di astensione dagli incanti, di cui all'art. 354 c.p. si configura quale: reato omissivo proprio
- Il delitto di concussione è compreso nei delitti: dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p., si consuma nel momento in cui: È effettuata la promessa o la dazione del denaro o altra utilità
- Il delitto di concussione offende: In modo inscindibile da un lato il buon andamento e l'imparzialità della P.A. dall'altro la libertà morale e gli interessi patrimoniali e non del soggetto
- Il delitto di concussione può avere a oggetto: denaro o altra utilità
- Il delitto di concussione, previsto dall'art. 317 c.p., si consuma: nel momento in cui è effettuata la promessa o la dazione del denaro o altra utilità
- Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui all'art. 318 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio è: un delitto contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio può essere commesso anche da parte di un incaricato di pubblico servizio? Sì, ma la pena in questo caso è ridotta
- Il delitto di cui all'art. 318 (Corruzione per l'esercizio della funzione ) del c.p. è un reato proprio che può essere commesso: Solo dal pubblico ufficiale
- Il delitto di cui all'art. 323 c.p. (Abuso d'ufficio) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 326 del c.p. "Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'articolo 316-ter del Codice Penale: è un delitto contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di omissione di atti di ufficio è commesso dal pubblico ufficiale che: Entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio o non risponde per esporre le ragioni del ritardo
- Il delitto di peculato è perseguibile: sempre d'ufficio
- Il delitto di peculato previsto dall'articolo 314 del codice penale, può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (nella fattispecie la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio), pertanto tale reato appartiene alla generale categoria dei: Reati propri
- Il delitto di rifiuto di atti d'ufficio: È un delitto proprio dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio
- Il delitto previsto dall'art. 355 c.p., in tema di inadempimento di contratti di pubbliche forniture, si perfeziona in presenza di: un inadempimento contrattuale che determini il venir meno delle opere necessarie ad un pubblico servizio
- Il diritto di querela: si estingue con la morte della persona offesa
- Il dispositivo dell'art. 328 del c.p. stabilisce che, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che deve essere compiuto senza ritardo: è punito con la reclusione da sei mesi a due anni, se l'atto deve essere compiuto per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità
- Il fermo amministrativo di un bene può essere il presupposto del reato di sottrazione di beni sottoposti a sequestro penale? No, poiché sequestro e fermo sono provvedimenti giuridici differenti
- Il Giudice nel determinare discrezionalmente la pena: non può oltrepassare i limiti fissati dalla legge per ciascuna pena, salvo i casi espressamente determinati dalla legge
- Il peculato è un reato che punisce: il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
- Il peculato d'uso è: un reato autonomo, poiché per esso è necessario il dolo specifico, ovvero la volontà di fare uso momentaneo della cosa
- Il principio di irretroattività della norma penale significa che: nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso
- Il principio di legalità è previsto nel codice penale: Sì, nell'art. 1 c.p.
- Il pubblico impiegato che commette il reato di false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55-quinquies del d.lgs. 165/2001, come integrato dal d.lgs. 75/2017: è obbligato, tra l'altro, a risarcire il danno all'immagine subito dall'Amministrazione
- Il Pubblico Ufficiale che riceve una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio da lui già compiuto commette il reato di: corruzione per l'esecuzione della funzione (art. 318 c.p.)
- Il Pubblico ufficiale che si appropria di cosa mobile altrui commette il delitto di peculato di cui all'art. 314 del Codice Penale? Sì, solo se ne aveva il possesso o la disponibilità in ragione del suo ufficio
- Il pubblico ufficiale che si appropria di cosa mobile altrui commette peculato? Solo se aveva il possesso di essa in ragione del suo ufficio
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, commette il delitto di: peculato
- Il pubblico ufficiale che, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, commette il delitto di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui
- Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, omette di astenersi in presenza di un interesse proprio e procura ad altri un danno ingiusto, commette il reato di abuso di ufficio? Sì, se il danno è procurato intenzionalmente
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito per il reato di: Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318, c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato di: corruzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato: di corruzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 318, c.p., ovvero: Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 318, c.p., ovvero: Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuta partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle risponde del reato di: usurpazione di funzioni pubbliche
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche ex art. 347 c.p.
- Il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria commette il reato di: peculato
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, commette il reato di cui al terzo comma dell'art. 326 c.p.; ovvero: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di cui all'art. 326 c.p.; ovvero: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero: Abuso di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito per il reato di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, quale reato commette? concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità: è punito con la reclusione da sei a dodici anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità realizza il reato di: concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero: Abuso di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di cui dell'art. 325 c.p.; ovvero: Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito per il reato di: Peculato (art. 314, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilita' di danaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria: Commette il reato di peculato
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità commette il reato di: corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sè o per un terzo, denaro od altra utilita' commette il reato di: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il reato è preterintenzionale quando dall'azione od omissione dell'agente deriva: un evento più grave di quello voluto dall'agente
- Il reato che lede più beni giuridici è denominato: reato plurioffensivo
- Il reato di "Abuso d'ufficio" ex art. 323 c.p., a seguito della modifica di cui alla L.190/2012, è punito: con la reclusione da uno a quattro anni; la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità
- Il reato di "abuso d'ufficio" quando si configura? Nel caso in cui un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento, come per esempio l'attribuzione di un posto di lavoro
- Il reato di "Resistenza a un pubblico ufficiale", di cui all'art. 337 c.p. è punito: con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- Il reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) è configurato come un reato: proprio, che può essere commesso tanto dal pubblico ufficiale quanto dall'incaricato di pubblico servizio nello svolgimento delle funzioni o del servizio
- Il reato di concussione è punito con: la reclusione
- Il reato di concussione è punito con: la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di concussione disciplinato dal dispositivo dell'art. 317 del c.p. è punito con: la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di concussione, disciplinato dal dispositivo dell'art. 317 del codice penale, com'è punito? Con la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di concussione, rispetto al delitto di corruzione in atti giudiziari, così come sancito dal Comma I dell'art. 319-ter c.p., prevede una pena base: identica
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 c.p. si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del c.p., è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio si configura quando: L'atto deve essere contrario ai doveri di ufficio ovvero a leggi, regolamenti, istruzioni o ordini legittimamente impartiti
- Il reato di corruzione per un atto d'ufficio si ha: quando il pubblico ufficiale, per compiere un atto del suo ufficio riceve per sé o per altri, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, in denaro o altra utilità
- Il reato di corruzione, per un atto contrario ai doveri d'ufficio, può essere commesso: anche da parte di un incaricato di pubblico servizio
- Il reato di cui all'art. 337 bis codice penale di oltraggio, custodia o alterazione dei mezzi di trasporto è punito: Con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da € 2.582 a € 10.329
- Il reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture può essere commesso: a titolo di dolo o colpa
- Il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità: È stato introdotto dall'art. 1, comma 75 lett i) della L. 6 novembre 2012, n. 190
- Il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità, ai sensi dell'art. 331 c.p., si consuma: nel momento in cui si verifica un turbamento effettivo della regolarità del servizio
- Il reato di istigazione alla corruzione ex art. 322 c.p.: è configurabile solo ove l'offerta del privato o la richiesta del pubblico funzionario non vengano accolte dal destinatario
- Il reato di malversazione a danno dello Stato dispone che, chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato contributi, sovvenzioni o finanziamenti, destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere, non li destina alle predette finalità: è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni
- Il reato di malversazione a danno di privati: E' stato abrogato dall'art.20 della L.26 aprile 1990, n. 86
- Il reato di omissione di atti di ufficio di cui all'art.328 codice penale è: Un reato omissivo proprio
- Il reato di peculato d'uso è integrato dalla condotta del soggetto che: ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita
- Il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui si configura quando: Il pubblico ufficiale o l' incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità
- Il reato di resistenza a un pubblico ufficiale, ai sensi dell'art. 337 c.p., è punito a titolo di: dolo specifico, poiché è necessario che il soggetto attivo agisca per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di pubblico servizio
- Il reato di rifiuto di atti di ufficio è punito: Dall'art. 328 del codice penale
- Il reato di rilevazione e utilizzazione di segreti di ufficio è punito a titolo: di dolo
- Il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa è punito a titolo di colpa? No, è punito solo a titolo di dolo
- Il reato di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio perché si configuri deve essere commesso: dal pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- Il reato previsto dall'art. 316 c.p. intitolato "Peculato mediante profitto dell'errore altrui" è di competenza del: Tribunale collegiale
- Il reato, secondo il quale, Il pubblico ufficiale abusa della sua qualità o dei suoi poteri per costringere taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità è: la concussione
- Il soggetto attivo del reato di cui all'articolo 324 del codice penale può essere il proprietario del bene sottoposto a sequestro? Si, purché abbia la custodia del bene
- Il soggetto attivo del reato di malversazione a danno dello Stato può essere: Chiunque purché estraneo alla P.A.
- Il soggetto che commette il fatto per influire sulle deliberazioni collegiali di imprese che esercitano servizi pubblici o di pubblica necessità, qualora tali deliberazioni abbiano per oggetto l'organizzazione o l'esecuzione dei servizi risponde del reato di: Violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti
- Il soggetto che commette il fatto per influire sulle deliberazioni collegiali di imprese che esercitano servizi pubblici o di pubblica necessità, qualora tali deliberazioni abbiano per oggetto l'organizzazione o l'esecuzione dei servizi risponde del reato di: Violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato
- Il soggetto privato, nel delitto di concussione di cui all'art. 317 c.p., è: vittima del reato
- Il tentativo di reato di concussione è configurabile: se a fronte della richiesta del pubblico ufficiale non vi sia la dazione o la promessa del privato
- Il vizio totale di mente: estingue il reato
- In base al codice penale, è punito il peculato d'uso? Sì, ai sensi dell'art. 314, II comma
- In base al Codice penale, chi è il soggetto attivo del reato di concussione? Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In base al Codice Penale, chi è il soggetto attivo dell'istigazione alla corruzione? Chiunque
- In base al Codice Penale, l'abuso d'ufficio contempla, quale circostanza: l'omessa astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto, nello svolgimento delle funzioni o del servizio
- In base al Codice Penale, nella violazione della pubblica custodia di cose: si prevede anche l'ipotesi di distruzione di corpi di reato, atti, documenti, ovvero un'altra cosa mobile, particolarmente custodita in un pubblico ufficio, o presso Pubblico Ufficiale o un impiegato che presti un pubblico servizio
- In base al secondo comma dell'art. 328 del Codice Penale, al di fuori dei casi contemplati nel primo comma, il pubblico ufficiale che entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo è punito: con la reclusione o con la multa
- In base all'art. 316-ter del Codice Penale, quale tra i seguenti reati è un delitto contro la Pubblica Amministrazione? Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato
- In base all'art. 319-bis del Codice Penale, quando viene aumentata la pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio? Quando il fatto ha per oggetto la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene
- In base all'art. 32-quinquies del Codice Penale, la condanna a quale dei seguenti reati può comportare l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di Amministrazioni o Enti pubblici? Peculato
- In base all'art. 32-quinquies del Codice Penale, la condanna a quale reato può comportare l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di amministrazioni? Peculato
- In base all'art. 479 del Codice Penale, commette il reato di falsità ideologica il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni: attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza
- In base all'articolo 318 del Codice Penale, il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, incorre nel reato di: corruzione per l'esercizio della funzione
- In base all'articolo 319-ter del Codice Penale, è un delitto proprio del pubblico ufficiale contro la Pubblica Amministrazione: la corruzione in atti giudiziari
- In caso di delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato la pena è aumentata da uno a quattro anni: se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio con abuso della sua qualità o dei suoi poteri
- In diritto penale, NON costituisce un caso di estinzione della pena: l'oblazione
- In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È necessario che la condotta sia realizzata nello svolgimento delle funzioni o del servizio
- In quale parte del codice penale sono disciplinati i reati contro la Pubblica Amministrazione? Libro II, Titolo II
- In quali casi, il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In relazione al soggetto attivo, si distinguono: reati comuni e reati propri
- In riferimento a quanto previsto dal c.p. per quanto riguarda il reato di abuso d'ufficio (art. 323 del c.p.), si tratta di un reato: d'evento
- In riferimento al dispositivo dell'art. 347 c.p., si configura il reato di usurpazione di funzioni pubbliche quando: pur avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, il pubblico ufficiale continua ad esercitarle
- Indicare la natura del reato di "Astensione dagli incanti" di cui all'art. 354 c.p.: reato omissivo proprio
- Indicare quale, tra le seguenti opzioni di risposta, riporta una definizione di chi è un pubblico ufficiale. Chi esercita una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa
- Integra il delitto di "Omissione di atti d'ufficio" di cui all'art. 328 c.p., secondo comma, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che: entro trenta giorni dalla richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie un atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo