Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto processuale civile
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- Nel caso in cui, durante una deposizione testimoniale, il teste faccia riferimento per la conoscenza di alcuni fatti ad altre persone, il giudice: Può disporre d'ufficio che esse siano chiamate a deporre
- Nel diritto processuale civile, il "petitum" è: L'oggetto dell'azione, coincide con quanto si chiede al giudice
- Nel giudizio d'appello sono ammessi nuovi mezzi di prova e la produzione di nuovi documenti (art. 345 C.p.c.)? No, salvo che la parte dimostri di non aver potuto proporli o produrli nel giudizio di primo grado per causa ad essa non imputabile
- Nel giudizio di appello ai sensi degli artt. 339 e segg. C.p.c. entro quale termine è depositata in cancelleria la sentenza? Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito delle memorie di replica
- Nel pignoramento, quando il giudice dispone la vendita o l'assegnazione, nell'udienza di comparizione convoca: il debitore e tutti i creditori intervenuti
- Nel processo civile, in caso di utilizzo di espressioni offensive contro una persona, questa può ottenere il risarcimento del danno con la sentenza che decide la causa? Sì, se le espressioni non riguardano l'oggetto della causa
- Nel processo civile, se il giudice ordina la cancellazione di espressioni sconvenienti o offensive da uno scritto, deve disporre il risarcimento del danno? Non necessariamente
- Nel rito del lavoro a quali incombenti è tenuto il convenuto che formula domanda riconvenzionale (art. 416 C.p.c.)? Deve, a pena di decadenza, formulare istanza al giudice nella comparsa di costituzione e risposta affinché sposti l'udienza già fissata ad una successiva data
- Nell'ambito del procedimento ordinario di cognizione, i fatti dedotti nei capitoli di prova sono formulati: Dalla parte che intende avvalersene, in articoli separati e ognuno riguardante un singolo fatto da provare
- Nell'ambito del processo del lavoro la lettura del dispositivo della sentenza è obbligatoria (art. 414 e segg. C.p.c.)? Si, in quanto la sua omissione comporta la nullità della sentenza
- Nell'ambito della decisione del collegio, ciascuna delle parti, nel precisare le conclusioni, può chiedere: che la causa sia discussa oralmente dinanzi al collegio
- Nelle cause di lavoro il tentativo di conciliazione presso la commissione di conciliazione ai sensi dell'art. 410 C.p.c. è obbligatorio? No, è facoltativo da parte di chi intende proporre una domanda in giudizio relativamente ai rapporti di cui all'art. 409 C.p.c.
- Nelle cause relative a beni mobili, il convenuto può contestare il valore dichiarato dall'attore? Si, ma solo nella prima difesa
- Nelle cause relative a somme di denaro o a beni mobili, in mancanza di indicazione del valore da parte dell'attore: la causa si presume di competenza del giudice adito
- Nelle controversie in materia di lavoro è possibile modificare le eccezioni già formulate (art. 420 C.p.c.)? Si, se ricorrono gravi motivi previa autorizzazione del giudice
- Nelle controversie in materia di lavoro ai sensi degli artt. 409 e segg. C.p.c. sono previsti, per individuare il giudice competente per territorio all'art. 413 C.p.c., tre fori speciali esclusivi, alternativamente concorrenti tra loro. Quale tra queste risposte non contiene l'indicazione di un foro esclusivo? Il giudice dove si trova il domicilio dell'agente
- Nelle controversie in materia di lavoro, il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza di discussione, entro quale termine deve essere notificato al convenuto a cura dell'attore (art. 415 C.p.c.)? Entro il termine perentorio di dieci giorni
- Nelle controversie individuali di lavoro, in primo grado la parte può stare in giudizio personalmente quando il valore della causa non eccede: 129,11 euro
- Non è appellabile? La sentenza di equità concordata