Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento amministrazione penitenziaria
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- I circuiti di alta sicurezza sono disciplinati da: circolari del DAP
- I detenuti e gli internati hanno diritto di conferire con il difensore, fermo quanto previsto dall'articolo 104 c.p.p.: sin dall'inizio dell'esecuzione della misura o della pena
- I detenuti e gli internati hanno diritto di conferire con il difensore, fermo quanto previsto dall'articolo 104 del codice di procedura penale, a decorrere da: sin dall'inizio dell'esecuzione della misura o della pena
- I detenuti e gli internati non possono essere puniti per un fatto che non sia espressamente previsto come infrazione dal: regolamento
- I detenuti e gli internati possono avere colloqui con congiunti e/o altre persone al fine di compiere atti giuridici? Sì, certo
- I detenuti e gli internati possono chiedere di essere ammessi a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito nell'ambito di progetti di pubblica utilità? Sì, certo
- I detenuti e gli internati possono essere ammessi ad esercitare attività di produzione di beni da destinare all'autoconsumo? Sì, anche in alternativa alla normale attività lavorativa
- I detenuti e gli internati possono essere assegnati a prestare la propria attività a sostegno delle famiglie delle vittime dei reati da loro commessi? Si, a titolo volontario e gratuito
- I detenuti e gli internati possono essere autorizzati alla corrispondenza telefonica dall'interno dell'istituto dal: direttore
- I detenuti e gli internati trasferiti presso strutture esterne di diagnosi e di cura, sono sempre soggetti a "piantonamento" durante la degenza? No, se non vi è pericolo di fuga e/o per necessità di tutela loro e/o altrui
- I detenuti e gli internati, possono essere ammessi ad esercitare, per proprio conto, attività artigianali, intellettuali o artistiche, nell'ambito del programma di trattamento? Sì, è possibile
- I detenuti e gli internati: sono autorizzati a tenere presso di sé i quotidiani, i periodici e i libri in libera vendita all'esterno e ad avvalersi di altri mezzi di informazione
- I detenuti e internati sono autorizzati a detenere presso di sé quotidiani, periodici e libri e/o altri mezzi di informazione? Sì, certo
- I detenuti hanno diritto a una sana e regolare alimentazione? Si
- I detenuti possono richiedere un regime alimentare conforme al proprio credo religioso? Si, quando possibile
- I detenuti stranieri possono contattare l'autorità consolare del proprio paese? Si, sempre
- I diritti fondamentali dell'uomo sono sanciti a livello nazionale all'interno: della Costituzione
- I locali destinati al pernottamento di detenuti ed internati consistono in camere dotate di uno o più posti? Sì, vero
- I ministri del culto cattolico e di altri culti possono accedere agli istituti penitenziari: con l'autorizzazione del direttore
- I permessi di necessità sono previsti all'interno della legge sull'ordinamento penitenziario all'art. 30 e sono concessi: nel caso di imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente, ai condannati e agli internati può essere concesso dal magistrato di sorveglianza il permesso di recarsi a visitare, con le cautele previste dal regolamento, l'infermo
- I permessi premio sono previsti all'interno della "legge sull'ordinamento penitenziario" all'art.: 30-ter
- I provvedimenti del Tribunale di sorveglianza, essendo adottati a maggioranza, in caso vi sia una parità di voti: prevarrà il voto del Presidente
- I provveditorati regionali sono organi periferici di livello dirigenziale generale facenti parte del: Ministero della giustizia
- I soggetti affetti da infermità o minorazioni fisiche o psichiche devono essere assegnati ad istituti o sezioni speciali per idoneo trattamento? Sì, vero
- Il canone "nulla poena sine iudicio" si ricava dalla Costituzione all'art.: 25, co. 2°
- Il cappellano fa parte del consiglio di disciplina? No, ma è membro della commissione che redige il regolamento interno e le modalità del trattamento penitenziario
- Il condannato nei confronti del quale è disposta la detenzione domiciliare, è sottoposto al regime penitenziario? No, non lo è
- Il consiglio di disciplina del carcere è presieduto: dal direttore dell'istituto
- Il controllo sulla quantità e la qualità del vitto giornaliero è effettuato da una rappresentanza di: tre detenuti, estratti mensilmente a sorte da un delegato del direttore
- Il corpo della polizia penitenziaria è posto alle dipendenze: del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
- Il detenuto imputato: è innocente fino a condanna definitiva
- Il detenuto lavorante ha diritto ad una retribuzione? Si, ha sempre diritto alla retribuzione
- Il detenuto o internato che si allontana dal luogo di diagnosi o di cura, senza giustificato motivo risponde: del reato di evasione
- Il difensore, l'interessato e il pubblico ministero possono proporre reclamo al tribunale di sorveglianza competente per territorio avverso l'ordinanza di concessione della liberazione anticipata entro: dieci giorni dalla comunicazione o notificazione
- Il direttore dell'istituto penitenziario è: l'autorità dirigente dell'istituto
- Il direttore ha l'obbligo di convocare avanti a sé o avanti al consiglio di disciplina il detenuto accusato, entro: dieci giorni dalla contestazione
- Il diritto alla salute deve essere garantito anche all'interno delle carceri ed è sancito nell'ordinamento nazionale all'art: 32 della Costituzione
- Il Magistrato di sorveglianza svolge funzioni: sia monocratiche sia collegiali
- Il magistrato di sorveglianza, tra le altre, compie: le funzioni che la legge attribuisce al giudice monocratico
- Il periodo di tempo trascorso in stato di custodia cautelare viene valutato ai fini della concessione della liberazione anticipata? Si, sempre
- Il periodo trascorso in regime di semilibertà è valutabile ai fini della liberazione anticipata? Si, sempre
- Il personale che, per qualsiasi motivo, abbia fatto uso della forza fisica nei confronti dei detenuti o degli internati deve immediatamente riferirne al: direttore dell'istituto
- Il presidente della Corte d'Appello può visitare gli istituti penitenziari: senza autorizzazione
- Il provvedimento relativo ai permessi premio è soggetto a: reclamo avanti al tribunale di sorveglianza
- Il reclamo di cui all'art. 35 ord. penit. può essere presentato: anche al magistrato di sorveglianza
- Il regolamento interno viene adottato mediante l'intervento di una commissione interdisciplinare composta: dal magistrato di sorveglianza, dal direttore dell'istituto, da un medico, dal cappellano, dal soggetto preposto alle attività lavorative, da un assistente sociale e da un educatore
- Il regolamento interno, una volta approvato dalla commissione interdisciplinare, viene schematicamente trasmesso: al Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria territorialmente competente
- Il servizio di cucina all'interno dell'istituto penitenziario è svolto da: detenuti
- Il trattamento penitenziario ha finalità di: reinserimento sociale
- Il trattamento rieducativo è rivolto a: tutti i condannati e internati
- Il tribunale di sorveglianza è composto da: quattro membri
- Il tribunale di sorveglianza provvede con: ordinanza in camera di consiglio
- In casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza, il Ministro della giustizia ha facoltà di sospendere nell'istituto interessato o in parte di esso l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti e degli internati? Sì, ne ha facoltà
- In caso di diagnosi di malattia contagiosa in capo al detenuto o internato, è possibile utilizzare la misura dell'isolamento? Sì, è possibile
- In caso di imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente, ai condannati e agli internati può essere concesso il permesso di recarsi a visitare l'infermo su autorizzazione di: magistrato di sorveglianza
- In cosa consiste il regime di "semilibertà"? Nella concessione al condannato e all'internato di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale