Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile
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- La durata della locazione di locali per l'esercizio di una professione, se non è stata determinata dalle parti e salvi gli usi locali, si intende convenuta per: un anno
- La forma scritta, ai sensi dell'art. 1325 del Codice Civile, rientra tra i requisiti essenziali del contratto? Sì, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità
- La proposta contrattuale fatta dall'imprenditore nell'esercizio della sua impresa perde efficacia se l'imprenditore stesso diviene incapace prima della conclusione del contratto (art. 1330 c.c.)? No, salvo che si tratti di piccoli imprenditori o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
- La responsabilità contrattuale nasce dalla violazione di un dovere specifico, derivante da un contratto o comunque da un precedente rapporto obbligatorio
- La responsabilità contrattuale, a differenza di quella extracontrattuale: è limitata ai danni prevedibili
- La responsabilità del debitore per l'inadempimento dell'obbligazione assunta è una responsabilità: contrattuale
- La responsabilità extracontrattuale deriva da un fatto illecito, cioè dalla violazione del dovere generico di non ledere la sfera giuridica altrui
- La simulazione, secondo l'art. 1416 del Codice Civile: non può essere opposta dai contraenti ai creditori del titolare apparente che hanno compiuto atti di esecuzione sui beni che furono oggetto del contratto simulato se questi hanno agito in buona fede
- L'accettazione della proposta contrattuale può essere revocata? Si, purché la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione
- Lart. 1325 del c.c. individua i requisiti del contratto. Oltre all'oggetto, sono requisiti del contratto: Accordo delle parti - Causa - Forma (quando risulta prescritta dalla legge sotto pena di nullità)
- L'art. 1351 del Codice Civile impone quale debba essere la forma del contratto preliminare? Sì, il contratto preliminare deve avere la medesima forma che la legge prescrive per il contratto definitivo
- L'art. 1379 c.c. dispone che il divieto di alienazione stabilito per contratto ha effetto solo tra le parti; esso non è valido se non risponde ad un apprezzabile interesse di una delle parti e se: non è contenuto entro limiti di tempo convenienti
- L'art. 1441 del Codice Civile prevede che sia domandabile l'annullamento del contratto: solo dalla parte nel cui interesse è stabilito dalla legge
- L'art. 1473 del Codice Civile afferma che se le parti contraenti decidono di affidare la determinazione del prezzo a un terzo e questi non può accettare l'incarico né le parti si accordano per la sua sostituzione: la nomina del sostituto è fatta dal presidente del tribunale del luogo in cui è stato concluso il contratto, se una delle parti ne fa richiesta
- L'art. 1543 del Codice Civile disciplina la vendita di eredità. Essa deve farsi per atto scritto? Sì, a pena di nullità
- L'art. 2043 codice civile, in tema di responsabilità extracontrattuale, si applica anche alla Pubblica Amministrazione? Sì, in ogni caso
- L'articolo 1209 del Codice Civile dispone che, se l'obbligazione ha per oggetto titoli di credito, l'offerta deve essere: reale
- L'azione con la quale il compratore può domandare la riduzione del prezzo della cosa venduta, in presenza di vizi, qualora sia possibile, è detta azione: estimatoria
- L'azione con la quale il compratore può domandare la risoluzione del contratto, nel caso che la cosa venduta presenti vizi occulti tali da renderla inidonea all'uso a cui è destinata o a diminuirne in modo apprezzabile il valore, è detta azione: redibitoria
- L'azione di annullamento del contratto (art. 1442 c.c.): Si prescrive in cinque anni
- L'azione di cui all'art. 2900 del Codice Civile, con la quale il creditore, per assicurare che siano soddisfatte o conservate le sue ragioni, può esercitare i diritti e le azioni verso i terzi che spettano al proprio debitore e che questi trascura di esercitare, è detta: azione surrogatoria
- L'azione di rescissione del contratto, ai sensi dell'art. 1449 c.c.: Si prescrive in un anno dalla conclusione del contratto, salvo che il fatto costituisca reato
- L'errore è causa di annullamento del contratto quando è essenziale ed è riconoscibile dall'altro contraente. Tra l'altro, è essenziale l'errore: che cade sull'identità dell'oggetto della prestazione ovvero sopra una qualità dello stesso che, secondo il comune apprezzamento o in relazione alle circostanze, deve ritenersi determinante del consenso
- L'errore è essenziale e come tale causa di annullamento del contratto (art. 1429 c.c.): Tra l'altro quando cade sulla natura del contratto
- L'errore di diritto causa l'annullamento del contratto, secondo l'art. 1429 del Codice Civile: quando è stato la ragione unica o principale del contratto
- Limitazioni della responsabilità patrimoniale del debitore: sono ammesse nei soli casi previsti dalla legge
- L'istituto per cui il creditore, detto cedente, trasferisce ad un'altra persona, detta cessionario, il credito che egli vanta verso il debitore, detto ceduto, è denominato... Cessione del credito
- Lo stato di necessità ex art. 2045 c.c. opera come causa di giustificazione nel caso in cui venga minacciato un danno grave: alla persona o alle cose
- L'obbligazione divisibile (art. 1314, c.c.) è un'obbligazione con più debitori o creditori di una prestazione divisibile e non solidale: In cui ciascuno dei creditori non può domandare il soddisfacimento del credito che per la sua parte, e ciascuno dei debitori non è tenuto a pagare il debito che per la sua parte