Elenco in ordine alfabetico delle domande di Statistica
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- Da un'urna contenente 20 palline numerate da 1 a 20, viene estratta, a occhi bendati, una pallina. Supponendo che tutte le palline abbiano le stesse probabilità di essere estratte, qual è la probabilità che esca una pallina contrassegnata da un quadrato perfetto? 1/5
- Da un'urna contenente H palline, di cui h bianche e H - h nere, si estraggono successivamente n palline senza reimmissione. Il numero di palline bianche estratte è: Una v.a. ipergeometrica
- Daniela ha nel suo armadio nuovo tre cassetti vuoti. In questi cassetti vuole sistemare gli indumenti suddivisi per tipo: magliette, pantaloni, gonne. In quanti modi diversi Daniela può disporre gli indumenti nei tre cassetti? In 6 modi diversi
- Data una distribuzione di frequenze, si chiama "moda" il valore osservato a cui corrisponde: la massima frequenza
- Data una distribuzione, la media aritmetica dà dei risultati: Sempre maggiori o uguali a quelli della media geometrica calcolata sugli stessi valori
- Data una distribuzione, la media aritmetica dà dei risultati: Sempre maggiori o uguali a quelli della media armonica calcolata sugli stessi valori
- Data una distribuzione, la media geometrica dà dei risultati: Sempre maggiori o uguali a quelli della media armonica calcolata sugli stessi valori
- Data una distribuzione, la media quadratica dà dei risultati: Sempre maggiori o uguali a quelli della media geometrica calcolata sugli stessi valori
- Data una variabile statistica, le cui intensità siano in ordine crescente o decrescente, si definisce mediana: il valore della variabile statistica che bipartisce la distribuzione
- Date due variabili casuali discrete indipendenti A e B di cui si conoscono le rispettive varianze, 2(A) e 2(B), la varianza della somma di A e B è pari a: 2(A) + 2(B)
- Date le modalità di due caratteri, quale non esiste tra queste dipendenze? Dipendenza regressa
- Dati i valori 1, 3, 4, 2, 5, 3, 3, 2, 6, 5, qual è la frequenza assoluta del valore 4? 1
- Dati i valori 1, 3, 4, 2, 5, 3, 3, 2, 6, 5, qual è la frequenza relativa del valore 5? 0,2
- Dati n numeri, la cui somma è a, la loro media aritmetica sarà: a/n
- Dati n valori x1, x2, ...... xn, ordinati in successione non decrescente, si definisce campo di variazione: la differenza tra il valore maggiore e il minore
- Dati n valori x1, x2, ...... xn, ordinati in successione non decrescente, si definiscono "quantili" quei valori che suddividono gli n valori osservati in (q + 1): parti di uguale numerosità
- Dato n il numero delle unità statistiche osservate, l'indice di contingenza quadratica media è: Il rapporto tra il chi-quadrato e n
- Dato un fenomeno bidimensionale (X, Y), se la distribuzione della variabile X non cambia a seguito di condizionamenti con qualunque modalità di Y, X è indipendente da Y. Tale concetto di indipendenza è simmetrico? Si, infatti se X è indipendente da Y, allora anche Y è indipendente da X, per cui si dirà - in modo simmetrico - che X e Y sono indipendenti
- Delle seguenti affermazioni tutte da riferirsi alla media geometrica una non è corretta. Quale? Il logaritmo della media geometrica è uguale alla media geometrica dei logaritmi
- Di cosa ci serviamo per misurare il grado di curtosi di una distribuzione? Indice di Pearson
- Dieci ratti vengono addestrati a premere, tra due leve identiche, quella che consente di ottenere del cibo. Dopo l'addestramento si registra quanti di loro premono al primo tentativo la leva associata alla ricompensa. Il risultato è 8 su 10. Con quale test statistico è possibile verificare se la scelta dei ratti è casuale? Test binomiale
- Dopo aver scelto il carattere da rilevare, lo statistico deve occuparsi della misurazione delle modalità con cui esso si presenta nelle varie unità. A tal fine, in funzione della scala di misurazione si definiscono caratteri con scala nominale: I caratteri le cui modalità sono definite da attributi non ordinabili se non in modo arbitrario (date due osservazioni su due unità statistiche, si può stabilire se esse sono uguali o diverse)
- Dopo aver scelto il carattere da rilevare, lo statistico deve occuparsi della misurazione delle modalità con cui esso si presenta nelle varie unità. A tal fine, in funzione della scala di misurazione si definiscono caratteri con scala ordinale: I caratteri le cui modalità sono definite da attributi ordinabili in una sequenza non arbitraria, ma oggettivamente accertabile (date due osservazioni su due unità statistiche, si può stabilire una relazione d'ordine, ossia se esse sono uguali o l'una maggiore o minore dell'altra)
- Dopo aver scelto il carattere da rilevare, lo statistico deve occuparsi della misurazione delle modalità con cui esso si presenta nelle varie unità. A tal fine, in funzione della scala di misurazione si definiscono caratteri con scala intervallare: I caratteri per i quali, ogni coppia di elementi adiacenti, disposti in scala ordinale, è possibile assegnare un numero atto a caratterizzare la loro distanza, senza tuttavia poter stabilire un'origine oggettiva per il sistema di misure
- Dopo aver scelto il carattere da rilevare, lo statistico deve occuparsi della misurazione delle modalità con cui esso si presenta nelle varie unità. A tal fine, in funzione della scala di misurazione si definiscono caratteri con scala proporzionale: I caratteri quantitativi per i quali si stabilisce oggettivamente un'origine, il così detto Zero Assoluto (per tali caratteri si effettua una vera e propria operazione di misurazione con strumenti appropriati, o un'operazione di computo, ed è possibile effettuare rapporti tra le misure nel senso che si stabilisce se l'una e la metà, il doppio, ... dell'altra)