Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- L'«acquiescenza» sana il vizio di legittimità dell'atto quando: il destinatario dell'atto dimostra nei fatti di accettare l'operato della Pubblica Amministrazione e si preclude così la possibilità di fare ricorso
- L'«espropriazione per pubblica utilità» è: un provvedimento amministrativo ablativo di tipo definitivo, in quanto ciò che è tolto o limitato al proprietario rimane così per sempre
- La "consolidazione" corregge l'atto amministrativo quando: è passato il tempo utile per fare ricorso e quindi, non potendolo più fare, l'atto diventa automaticamente definitivo
- La "ratifica" sana il vizio di legittimità dell'atto quando: l'organo competente approva l'atto, facendolo diventare suo
- La "sanatoria" sana il vizio di legittimità dell'atto quando: viene eliminato il difetto, ma non l'atto
- La capacità degli Enti pubblici di amministrare i propri interessi svolgendo un'attività avente gli stessi caratteri e la stessa efficacia dell'attività statale è detta: autarchia
- La capacità degli enti pubblici di amministrare i propri interessi, svolgendo un'attività avente gli stessi caratteri e la stessa efficacia dell'attività amministrativa dello Stato è detta... autarchia
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso: la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi disciplinata dalla legge 241/1990 deve comunicare la propria relazione sulla trasparenza dell'attività della Pubblica Amministrazione: alle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi prevista dalla legge 241/1990 e ss.mm.ii., è istituita presso la: Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi prevista dalla legge 241/1990 e ss.mm.ii., è presieduta dal: Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi prevista dalla Legge 241/1990, presso quale organo è istituita ? Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, prevista dalla legge 241/1990, è istituita presso: la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso esprime pareri per finalità di coordinamento dell'attività organizzativa delle amministrazioni in materia di accesso e per garantire l'uniforme applicazione dei principi, sugli atti che le singole amministrazioni adottano ai sensi dell'articolo 24, comma 2, della L. 241/90: sull'attuazione del principio di piena conoscibilità dell'azione amministrativa
- La comunicazione dell'avvio del procedimento è riconducibile alla fase: d'iniziativa
- La comunicazione dell'avvio del procedimento deve avere il contenuto indicato all'art. 8 della legge n. 241/1990; in base a tale articolo la comunicazione deve indicare: L'ufficio, il domicilio digitale dell'amministrazione e la persona responsabile del procedimento
- La comunicazione dell'avvio del procedimento deve avere il contenuto indicato all'art. 8 della legge n. 241/1990; in base a tale articolo la comunicazione deve indicare: L'oggetto del procedimento promosso
- La comunicazione di avvio del procedimenti amministrativo deve contenere... La data entro cui deve concludersi il procedimento, in base ai termini previsti dalla legge
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale (art. 8 l.n. 241/1990): Costituisce la regola generale.
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 8 della legge n. 241/1990, avviene: Di norma mediante comunicazione personale
- La comunicazione di avvio del Procedimento deve indicare alcuni elementi precisi ed espressamente previsti dalla legge. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte da chi può esser fatta valere? Solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
- La comunicazione di avvio del procedimento, di cui all'art. 7 l. 241/1990, è obbligatoria? Si, ad eccezione dei casi in cui sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze del procedimento
- La conclusione di accordi fra Pubblica Amministrazione e privati in vista dell'adozione di un provvedimento amministrativo è ammessa dall'articolo 11 della legge 241/1990. È consentito il recesso unilaterale da essi? Solo da parte della Pubblica Amministrazione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo
- La conferenza dei servizi istruttoria di cui al co. 1, art. 14, l. n. 241/1990, viene convocata: Dall'amministrazione procedente
- La Conferenza di servizi è il luogo istituzionale deputato al coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni e per la valutazione contestuale e sincronica degli interessi pubblici coinvolti nell'azione amministrativa. Essa puo essere indetta: Dall'Amministrazione procedente, dall'Amministrazione coinvolta nel procedimento o dal privato interessato
- La conferenza di servizi si conclude con l'adozione di una determinazione motivata di conclusione della conferenza
- La 'confisca', con riferimento ai provvedimenti sanzionatori: è soggetta al principio di legalità
- La 'consolidazione' dell'atto amministrativo è: una causa di conservazione oggettiva dell'atto amministrativo, che dipende dal decorso del termine perentorio entro il quale l'interessato avrebbe potuto proporre ricorso contro l'atto invalido
- La contraddizione fra i motivi e il dispositivo del provvedimento adottato dal dirigente: può essere fatta valere ai fini dell'azione giurisdizionale di annullamento del provvedimento
- La 'convalida' dell'atto amministrativo: è un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile
- La 'delega' (o delegazione): è un meccanismo attraverso il quale un soggetto, titolare di un determinato potere, attribuisce mediante un proprio atto, l'esercizio dello stesso potere o di una parte ad altro soggetto
- La 'delega amministrativa': è un atto che trasferisce l'esercizio di un potere da un organo a un altro
- La 'denuncia' è una: dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento
- La dichiarazione sostitutiva di certificazione... Deve essere sottoscritta dall'interessato
- La disciplina del silenzio assenso previsto nell'alveo dell'art. 20 della L.241/1990 NON si applica tra le altre cose: All'asilo ed alla cittadinanza
- La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo É diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare
- La fase diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare è: La fase dell'iniziativa
- La 'fase istruttoria' del procedimento amministrativo: è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto
- La fattispecie del risarcimento del danno (art. 2-bis della legge 241/1990 e ss.mm.ii.) è conseguente all'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento amministrativo. Quanto affermato è: Vero
- La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente escluso: Per gli atti normativi
- La giurisdizione contabile è: piena, esclusiva, sindacatoria
- La l. 241/1990 e s.m.i. prevede espressamente per la Pubblica Amministrazione l'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi anche per gli atti concernenti lo svolgimento di pubblici concorsi e per i provvedimenti concernenti il personale? Sì, per entrambe le categorie di atti citati la l. 241/1990 richiede espressamente l'obbligo di motivazione
- La L. 241/1990 ed il D.Lgs. 33/2013 presentano alcuni comuni denominatori. Tra questi, per esempio, esse si ispirano agli stessi principi di: Pubblicità, trasparenza e principi dell'ordinamento comunitario
- La l. 241/1990 fa salva la possibilità per la p.a. di adottare provvedimenti cautelari prima di adempiere all'obbligo di comunicazione? Si, lo prevede l'art. 7, comma 2
- La L. 241/1990, all'atto delle definizioni contenute nella legge, tipizza il concetto di "Pubblica amministrazione", ovvero: Tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato solamente quando svolgano attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario
- La L.241/1990 e ss.mm.ii., prevede che il responsabile del procedimento amministrativo: può chiedere il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali
- La legge 241/1990 all'art. 1 prevede che le amministrazioni pubbliche perseguano fini determinati dalla legge secondo: le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario
- La legge 241/1990 disciplina la possibilità per il richiedente di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso ai documenti amministrativi, l'intervento: sia del giudice amministrativo sia, a seconda degli atti amministrativi, della Commissione per l'accesso o del difensore civico, ove costituito
- La legge 241/1990 disciplina la possibilità per il richiedente di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso di atti delle amministrazioni dello Stato, l'intervento: del tribunale amministrativo
- La legge 241/1990 e s.m.i., nell'ambito dell'accesso agli atti di una Pubblica Amministrazione, come definisce i soggetti "controinteressati"? Tutti i soggetti individuati o facilmente individuabili, in base alla natura del documento richiesto, che, dall'esercizio dell'accesso, vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che: ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. ha sancito il c.d. 'principio di contrattualità' dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge? Per sopravvenuti motivi di interesse pubblico l'Amministrazione recede dall'accordo, salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli eventuali pregiudizi verificatisi in danno del privato
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. ha sancito il c.d. 'principio di contrattualità' dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge? A garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, la stipulazione degli accordi è preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente all'adozione del provvedimento
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. ha sancito il c.d. 'principio di contrattualità' dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge? Il responsabile del procedimento, al fine di favorire la conclusione degli accordi può predisporre un calendario di incontri in cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. norma, tra l'altro, il diritto di accesso ai documenti amministrativi. In particolare, dispone che questi si esercita: nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi, nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'art. 24
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. stabilisce l'ambito di applicazione del diritto di accesso. In particolare, dispone che esso si esercita: nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi, nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'art. 24 della citata legge
- La legge 241/1990 prescrive che, nella comunicazione di avvio del procedimento, la P.A. debba indicare tutti i seguenti, TRANNE: il valore del procedimento
- La Legge 241/1990 stabilisce l'ambito di applicazione del diritto di accesso. In particolare, dispone che esso si esercita: nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, delle Aziende autonome e speciali, degli Enti pubblici e dei Gestori di pubblici servizi, nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'art. 24 della legge stessa
- La legge 241/1990, come modificata dalla legge 15/2005, riconosce la facoltà di intervenire in un procedimento amministrativo: ai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- La legge 241/90 prevede un termine per il rilascio dei pareri obbligatori? Si
- La legge 7 agosto 1990, n. 241 disciplina la possibilità per il richiedente di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso agli atti delle Amministrazioni dello Stato, l'intervento: sia del giudice amministrativo sia, in alternativa, della Commissione per l'accesso o del difensore civico, ove costituito
- La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse? Si, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
- La legge n. 241/1990 contiene norme relative alla dichiarazione di inizio attività? Si
- La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che: Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato.
- La legge n. 241/1990 fa obbligo alle amministrazioni procedenti di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui esse devono attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione? Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
- La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,: Per gli atti a contenuto generale.
- La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A,: Possono essere sospesi, per una sola volta
- La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante: Comunicazione personale
- La legge sul procedimento amministrativo ha consacrato a livello generale la figura del responsabile del procedimento; il Rpa (art. 6, l. n. 241/1990): In fase istruttoria, può chiedere il rilascio di dichiarazioni, la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete
- La mancata adozione del provvedimento amministrativo nei termini assegnati costituisce tra le altre cose: Oggetto di responsabilità amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente
- La motivazione costituisce uno degli elementi cardini della l. n. 241/1990, che all'art. 3 dispone che: Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
- La motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione
- La 'motivazione' dei provvedimenti amministrativi deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione
- La motivazione del provvedimento amministrativo, di cui all'art. 3 della legge 241/1990 e successive modifiche e integrazioni, NON è richiesta: per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione di un atto dirigenziale è Il riassunto delle vicende che giustificano la sua emanazione
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione in relazione alle risultanze dell'istruttoria, richiamando espressamente quanto esposto nel preambolo
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Si sostanzia in una parte descrittiva in cui la p.a. indica gli interessi coinvolti nel procedimento e con una parte valutativa, in cui la p.a. emette un giudizio comparativo sugli interessi coinvolti dall'esercizio del potere, spiegando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un interesse piuttosto che un altro
- La notizia dell'avvio del procedimento amministrativo avviene di norma (art. 8 l. n. 241/1990): Mediante comunicazione personale rivolta al singolo destinatario.
- La notizia di avvio del procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/1990, avviene: Di norma mediante comunicazione personale
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che manca degli elementi essenziali
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione
- La p.a. deve motivare i provvedimenti amministrativi relativi al personale? Si, la motivazione per i citati provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3, l. n. 241/1990
- La P.A. e' tenuta al risarcimento del danno ingiusto causato dall'inosservanza del termine del procedimento? Si, nonché ad un indennizzo per il mero ritardo
- La partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo è prevista nella fase: Istruttoria
- La Piattaforma Digitale Nazionale Dati, prevista dall'art. 50-ter del CAD - si individui la risposta errata. É finalizzata alla consultazione pubblica e il confronto tra i portatori di interesse in relazione ai provvedimenti connessi all'attuazione dell'agenda digitale
- La Piattaforma nazionale per la governance della trasformazione digitale, la cui realizzazione è prevista dall'art. 18 del CAD è finalizzata: Alla consultazione pubblica e il confronto tra i portatori di interesse in relazione ai provvedimenti connessi all'attuazione dell'agenda digitale
- La positivizzazione dell'obbligo generale di motivazione, operata dall'art. 3, l. n. 241/1990 ha inciso sui connotati patologici del provvedimento. Costituisce violazione di legge: Atti che non indicano i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione
- La presentazione di un ricorso amministrativo privo degli elementi essenziali determina: Nullità
- La pubblica amministrazione deve motivare gli atti normativi? No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990
- La pubblica amministrazione deve motivare gli atti normativi? No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990
- La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? Si, per espressa previsione di cui all'art. 3, l. n. 241/1990, al fine di garantire il principio di trasparenza
- La pubblica amministrazione ha l'obbligo di determinare preventivamente, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990)? Sì, la determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi di procedimento
- La Pubblica Amministrazione ha l'obbligo generale di determinare, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria? Sì, la determinazione dell'unità responsabile del procedimento costituisce un obbligo generale
- La pubblica amministrazione nell'adozione di atti di natura non autoritativa: Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- La Pubblica Amministrazione può concludere accordi con i privati, ai sensi della legge 241/1990? Sì, e tali accordi devono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- La Pubblica Amministrazione può partecipare a società private per porre in essere attività di tipo pubblicistico? Sì, e la relativa disciplina è contenuta nel D.lgs. 175/2016
- La Pubblica Amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge 241/1990
- La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990.
- La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990
- La pubblica amministrazione, ai sensi della Legge 241 del 1990: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce: secondo le norme di diritto privato
- La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990: Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La qualificazione pubblicistica di un ente si accerta: dall'esame della legge istitutiva e del complessivo regime giuridico dell'ente
- La 'ratifica', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: elimina il vizio di incompetenza relativa
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti a contenuto generale
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti normativi
- La responsabilità del procedimento è assegnabile dal dirigente ad un dipendente dell'unità organizzativa cui compete trattare la pratica
- La responsabilità extracontrattuale della Pubblica Amministrazione sussiste quando il fatto che ha causato il danno è stato compiuto: con dolo o colpa
- La 'revoca' dell'atto amministrativo ricorre: tra l'altro, quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse
- La revocazione straordinaria è il mezzo di impugnazione avverso sentenze: passate in giudicato
- La ricevuta, che attesta l'avvenuta presentazione dell'istanza, della segnalazione e della comunicazione: indica i termini entro i quali l'amministrazione e' tenuta, ove previsto, a rispondere, ovvero entro i quali il silenzio dell'amministrazione equivale ad accoglimento dell'istanza
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente.
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata? Sì, sempre
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'art. 25, comma 2 della l.241/1990 deve essere rivolta... All'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi: deve essere motivata e rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La 'sanatoria' dell'atto amministrativo è: un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento
- La sottoscrizione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata
- La tipicità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Indica che i provvedimenti sono definiti nei loro elementi costitutivi dalla legge
- La tutela in materia di silenzio dell'amministrazione è disciplinata: dal codice del processo amministrativo, di cui al d.lgs. 104/2010
- L'accesso agli atti amministrativi, ai sensi della Legge 241/1990, è consentito: a chi ne dimostri l'interesse concreto e legittimo
- L'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici: deve comunque essere garantito ai richiedenti
- L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990): Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza.
- L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990): Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- L'accesso ai documenti amministrativi, in riferimento a quanto prescritto dall'art 24 della Legge n 241/90 e smi: non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
- L'accesso documentale (l. 241/1990): Esclude perentoriamente l'utilizzo del diritto di accesso al fine di sottoporre l'amministrazione a un controllo generalizzato
- L'accesso gli atti amministrativi È un diritto
- L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo: può essere un funzionario dello Stato
- L'agente del provvedimento amministrativo: può essere un'autorità amministrativa, un privato esercente una pubblica funzione, ovvero un privato obbligato a svolgere un procedimento di evidenza pubblica
- L'AgID può irrogare sanzioni amministrative? Si, ai prestatori di servizi fiduciari qualificati, ai gestori di posta elettronica certificata, ai gestori dell'identità digitale e conservatori che abbiano violato gli obblighi del Regolamento eIDAS o del CAD
- L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo: Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento
- L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo: tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/, inserito dalla l. n. 15/2005, e da ultimo modificato dal D.L. n. 76/2020. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da incompetenza
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/, inserito dalla l. n. 15/2005, e da ultimo modificato dal D.L. n. 76/2020. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da eccesso di potere
- L'annullamento 'd'ufficio' è un provvedimento: amministrativo di secondo grado che può essere emanato, sussistendone le ragioni di pubblico interesse, entro un termine ragionevole, dallo stesso organo che ha emanato l'atto da annullare o da diverso organo previsto dalla legge
- L'annullamento d'ufficio è... Un provvedimento amministrativo di secondo grado con cui viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo, per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto
- L'annullamento d'ufficio costituisce un atto di: autotutela diretta
- L'annullamento d'ufficio costituisce un atto di: autotutela diretta
- L'approvazione è: una figura analoga all'autorizzazione
- L'art. 1 della legge 241/1990 dispone che vi sia: il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- L'art. 1 della legge 241/1990 e s.m.i. espone i principi dell'ordinamento comunitario, che disciplinano: l'attività amministrativa
- L'art. 1 della legge 241/1990 specifica che la Pubblica Amministrazione: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di economicità: È un'articolazione del principio costituzionale di buon andamento dell'azione amministrativa
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Costituisce un'articolazione del principio di buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di pubblicità: Impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di consentire agli interessati l'accesso ai documenti amministrativi
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti? Efficacia
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo? Pubblicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale? Pubblicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio prevede l'obbligo di comunicare l'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento? Pubblicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio impone alla p.a. il conseguimento degli obiettivi legislativamente statuiti con il minor dispendio di mezzi e in accoglimento del concetto dell'economicità gestionale? Economicità
- L'art. 1, comma 1-bis, della legge 241/1990 e ss.mm.ii., prevede che la Pubblica Amministrazione: nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- L'art. 10-bis della Legge 241/1990, nell'individuare l'ambito applicativo della comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza, chiarisce che detto istituto: è espressamente escluso per le procedure concorsuali
- L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 quale obbligo prevede a carico del responsabile del procedimento? L'obbligo, nei procedimenti ad istanza di parte, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda permettendo agli stessi di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmente corredate da documenti
- L'art. 2 della l. n. 241/1990 è dedicato alla conclusione del procedimento; indicare quale affermazioni in merito è corretta. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso
- L'art. 2 della l. n. 241/1990, fissa il principio di certezza della conclusione del procedimento stabilendo in particolare al comma 7 che i termini di conclusione, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A., possono essere sospesi: Per una sola volta
- L'art. 2 della legge 241/1990 e ss.mm.ii. è dedicato alla conclusione del procedimento. Quale affermazione in merito, tra quelle elencate, è corretta? Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la PA ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso
- L'art. 22 della Legge 241/1990 specifica che, ai fini dell'accesso ai documenti amministrativi, per "Controinteressati" si intende: Tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
- L'art. 22 della Legge n. 241/90 e s.m.i. determina che il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto al fine di: favorire la partecipazione e di assicurare l'imparzialità e la trasparenza dell'attività amministrativa
- L'art. 3 della l. n. 241/1990 nel sancire l'obbligo di motivazione di ogni provvedimento amministrativo prescrive tra l'altro che: In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. I presupposti di fatto: Sono gli elementi e i dati di fatto acquisiti e raccolti dalla p.a. durante l'istruttoria, oggetto di ponderazione e valutazione ai fini dell'adozione del provvedimento finale
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Le ragioni giuridiche: Sono le norme e i principi che la p.a. ha applicato nel caso concreto, le ragioni di diritto poste a base del provvedimento
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. I presupposti di fatto: Sono i supporti fattuali del provvedimento, ossia gli elementi e i dati che sono stati acquisiti in sede istruttoria e hanno costituito oggetto di valutazione ai fini dell'adozione dell'atto terminale
- L'art. 3-bis della l. n. 241/1990, introdotto dalla l. n. 15/2005, prevede che le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati al fine di conseguire: Maggiore efficienza nella loro attività
- L'art. 5 co. 2 della L. 241/90 e ss.mm.ii., disciplina il processo di individuazione dell'unità organizzativa responsabile e del responsabile del procedimento. Indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta. Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione del responsabile del procedimento è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa
- L'art. 6-bis della Legge 241/90 disciplina il conflitto di interesse. Questo è stato ripreso dalla recente Linea Guida n. 15/2019 approvata dall'ANAC. Quando si verifica il conflitto di interessi? In presenza di rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia avuto negli ultimi tre anni in prima persona o con suoi parenti o affini fino al secondo grado, o con il coniuge o convivente
- L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento? La data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
- L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento? L'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
- L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento? I nominativi dei potenziali controinteressati.
- L'art. 8 della legge 241/1990 e ss.mm.ii. prevede che l'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte per l'avvio del procedimento: può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse è prevista
- L'atto amministrativo è perfetto quando: Si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza
- L'atto amministrativo è perfetto quando: si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza
- L'atto amministrativo 'irregolare': non è suscettibile, di norma, di caducazione in sede giurisdizionale
- L'atto amministrativo 'nullo' è: inconvalidabile ed inannullabile
- L'atto annullabile: può essere sanato e convalidato
- L'atto di iniziativa del procedimento amministrativo presentato da un privato fa sorgere: l'obbligo per la P.A. di emettere un provvedimento espresso
- L'atto propulsivo del procedimento può avviarsi per iniziativa privata ovvero su iniziativa d'ufficio; nel primo caso può assumere la veste di: Istanza
- L'autorizzazione: Costituisce un atto di consenso all'esercizio di un'attività o di un potere di cui il soggetto pubblico o privato richiedente è già titolare in base all'ordinamento
- L'avviso di avvio del procedimento (art. 7 l.n. 241/1990) riguarda: Anche i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da esso possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
- L'azione di annullamento di un atto emanato in violazione di una disposizione legislativa si propone: nel termine di decadenza di 60 giorni
- Le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attivita' di interesse comune? Sì, sempre
- Le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo: nei rapporti fra privati
- Le 'circolari amministrative': forniscono istruzioni e indicazioni ai pubblici uffici e non sono fonti del diritto
- Le controversie devolute alla giurisdizione amministrativa si introducono: con ricorso, da notificarsi prima dell'iscrizione a ruolo
- Le controversie in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento, di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 Sono riservate alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le deliberazioni: diventano esecutive dopo il decimo giorno dalla loro pubblicazione
- Le denunce e i ricorsi sono propri: Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
- Le disposizioni del CAD, si applicano in quanto compatibili: Al processo civile, salvo che non sia diversamente disposto dalle disposizioni in materia di processo telematico
- Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge 241/1990 e ss.mm.ii. afferenti alla comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza, trovano applicazione ai ricorsi amministrativi? No, non trovano applicazione
- Le disposizioni di cui all'art. 16, commi 1 e 2, della legge 241/1990 e ss.mm.ii. sui termini previsti per i pareri, trovano applicazione in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini? No, il legislatore ha previsto una deroga
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti l'immigrazione, l'asilo e la cittadinanza? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni in tema di silenzio assenso non si applicano, tra l'altro: agli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale, la pubblica sicurezza, l'immigrazione
- Le disposizioni sulle modalità del diritto di accesso di cui al D.P.R. 184/2006 si applicano anche ai soggetti portatori di interessi diffusi o collettivi? Sì, ai sensi del D.P.R. 184/2006
- Le fonti di produzione si dividono in: fonti fatto e fonti atto
- Le fonti secondarie dell'ordinamento italiano... Non hanno forza né valore di legge
- Le istanze di accesso ai documenti amministrativi: si intendono respinte, decorsi inutilmente 30 giorni dalla richiesta
- Le istanze di accesso ai documenti amministrativi: non sono ammissibili se preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni
- Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, costituiscono: Le notificazioni
- Le norme comunitarie, gerarchicamente, sono: superiori ai Decreti Legge
- Le posizioni giuridiche soggettive: costituiscono il complesso dei diritti, poteri ed obblighi di cui un soggetto giuridico può essere titolare
- Le pubbliche amministrazioni non statali devovo trasmettere le deliberazioni, le disposizioni ed i provvedimenti adottati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, entro: due mesi dalla loro adozione
- Le Pubbliche Amministrazioni possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune? Sì, sempre (ai sensi dell'art. 15 della legge 241/1990)
- Le situazioni giuridiche soggettive passive operano una limitazione della sfera di operatività dell'individuo restringendone la sfera giuridica. Costituisce una situazione giuridica passiva: Obbligazione
- L'efficacia oppure l'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa nei casi previsti dall'art. 21-quater L. 241/90. Il termine della sospensione è esplicitamente indicato nell'atto che la dispone e può essere prorogato o differito per una sola volta, nonché ridotto per sopravvenute esigenze
- L'esame dei documenti, ai sensi dell'art. 25 l.241/1990 è... Gratuito
- L'esecutività del provvedimento amministrativo comporta: la sua idoneità a produrre effetti in modo automatico ed immediato una volta divenuto efficace
- L'esercizio del potere di autotutela o riesame della p.a. può avere tre differenti esiti: demolitorio, conservativo, confermativo. È un riesame con esito conservativo: Sanatoria
- L'esposto è: una domanda dei privati interessati, rappresentativa di fatti, che non genera obblighi di provvedere per la P.A.
- L'imperatività/autoritarietà costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Si sostanzia nella capacità di disporre della sfera giuridica altrui, prescindendo dalla prestazione del consenso dell'interessato
- L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana costituisce: Intestazione dell'atto amministrativo
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto ai sensi dell'art. 21-septies, l. n. 241/1990, la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento finale. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento essenziale. Agente
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21- septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Riserva
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21-septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Termine
- L'iniziativa del procedimento amministrativo può avvenire: ad istanza di parte ovvero d'ufficio
- L'inizio di un procedimento amministrativo può avvenire: d'ufficio, su istanza, su richiesta
- L'inoppugnabilità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: È l'idoneità del provvedimento a divenire definitivo decorso un breve termine di decadenza per l'impugnazione
- L'intensità della motivazione si atteggia diversamente a seconda del tipo di atto in relazione della tutela accordata agli interessi coinvolti. È sufficiente una motivazione che richiami la normativa e indichi il verificarsi del presupposto di fatto legislativamente tipicizzato per giustificare l'adozione dell'atto, non essendovi per la p.a. possibilità di compiere scelte o valutazioni: In caso di provvedimenti vincolati
- L'interesse 'collettivo' è: differenziato e qualificato
- L'interesse legittimo è correlato: all'esercizio del potere amministrativo
- L'intestazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: È l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili
- L'istanza è: una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore
- L'istituto della convalida del provvedimento amministrativo di cui all'art. 21-nonies, l. n. 241/1990: Può essere utilizzato dallo stesso soggetto che ha causato il vizio
- L'istituto della revoca (art. 21-quinquies, l. n. 241/1990): Comporta per la p.a. l'obbligo di provvedere all'indennizzo qualora la revoca comporti pregiudizi in danno dei soggetti interessati
- L'istituto della revoca (art. 21-quinquies, l. n. 241/1990): Può avere ad oggetto soltanto provvedimenti ad efficacia durevole
- L'istituto della revoca (art. 21-quinquies, l. n. 241/1990): Può avere ad oggetto solo provvedimenti amministrativi discrezionali con efficacia durevole
- L'istituto dell'accesso ai documenti amministrativi, disciplinato dal Capo V della l. n. 241/1990, è strumento indispensabile: Al fine di assicurare la trasparenza amministrativa
- L'istituto dell'accesso ai documenti amministrativi, disciplinato dal Capo V della l. n. 241/1990, è strumento indispensabile: Al fine di assicurare la trasparenza amministrativa
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Prevede tre condizioni: sussistenza di ragioni di interesse pubblico, esercizio del potere entro un termine ragionevole, considerazione degli interessi dei destinatari e i controinteressati
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Può avere ad oggetto un provvedimento amministrativo viziato da incompetenza
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Non trova applicazione nel caso in cui sia presente un vizio non invalidante di cui all'art. 21-octies, co. 2
- L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste: Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio
- L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento, sancito dalla legge 241/1990, sussiste: sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio
- L'oggetto di un atto amministrativo può essere: un comportamento, un fatto, un bene
- L'omessa o tardiva emanazione del provvedimento amministrativo nei termini di legge può rilevare: quale elemento di valutazione della performance individuale, nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dipendente e/o del funzionario inadempiente
- L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte di avvio del procedimento puo' esser fatta valere: solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione e' prevista
- L'ordinanza amministrativa è: Emanata da un organo della pubblica amministrazione per imporre un determinato comportamento ad un soggetto o ad una classe di soggetti oppure ad un organo
- L'ordine è un provvedimento: restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti
- L'organo competente per l'adozione del provvedimento finale, ove diverso dal responsabile del procedimento, non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento se non indicandone la motivazione nel provvedimento finale? Sì
- L'ufficio del difensore civico per il digitale è istituito (art. 17, co. 1quater del CAD): Presso l'AgID
- L'unilateralità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Indica che il provvedimento non ha bisogno del concorso della volontà dei destinatari per esistere