Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penitenziario
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- A carico di chi è posta la spesa per i corsi di istruzione secondaria in carcere? Stato
- A chi compete decidere il reclamo proposto avverso l'ordinanza con la quale si provvede sull'istanza di concessione della liberazione anticipata? Tribunale di sorveglianza
- A mente del dettato dell'art. 18, ord. penit., dove si svolgono, di regola, i colloqui? In appositi locali
- A mente del dettato dell'art. 26 ord. penit.: negli istituti è assicurata la celebrazione dei riti del culto cattolico
- A mente del dettato dell'art. 26, ord. penit.: A ciascun istituto è addetto almeno un cappellano
- A mente del dettato dell'art. 58, ord. penit. come devono essere svolti i controlli sul rispetto, da parte del condannato, delle prescrizioni impartite a titolo di misura alternativa? Con modalità tali, tra l'altro, "da recare il minor pregiudizio possibile al processo di reinserimento sociale"
- A mente del dettato di cui all'art. 14-bis, ord. penit., è prorogabile il regime di "sorveglianza particolare"? Sì, più volte
- A mente del dettato di cui all'art. 35-bis ("Reclamo giurisdizionale"), comma 4-bis ord. penit., la decisione del tribunale di sorveglianza è ricorribile per Cassazione: per violazione di legge
- A mente del dettato di cui all'art. 37, reg. esec. ord. penit., quando sono autorizzati i colloqui con persone diverse dai congiunti e dai conviventi? Ricorrono ragionevoli motivi
- A mente del dettato di cui all'art. 38, ord. penit., "i detenuti e gli internati non possono essere puniti per un fatto che non sia espressamente previsto come infrazione": dal regolamento
- A mente del dettato di cui all'art. 47, comma 12-bis, ord. penit., all'affidato in prova al servizio sociale può essere concessa la detrazione di pena di cui all'art. 54? Sì, solo se egli "abbia dato prova nel periodo di affidamento di un suo concreto recupero sociale"
- A mente del dettato di cui all'art. 57, ord. penit., le misure alternative e quelle di cui agli artt. 30, 30-ter, 52, 53 e 54, nonché all'art. 6, d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115: possono essere richieste dal condannato, dall'internato, dai loro prossimi congiunti, dal difensore, ovvero proposte dal gruppo di osservazione e trattamento
- A mente dell'art. 2, comma 1, ord. penit., "a carico" di chi è posta la generalità delle "spese per l'esecuzione delle pene detentive"? Stato
- A mente dell'art. 31, ord. penit., come vengono nominate le rappresentanze dei detenuti e degli internati previste (anche) dall'art. 27 ("Attività culturali, ricreative e sportive")? Per sorteggio, secondo le modalità indicate dal regolamento d'istituto
- A norma del dettato di cui all'art. 10, ord. penit., i soggetti che non prestano lavoro all'aperto, di regola, quanto tempo possono permanere all'aria aperta? Per un tempo non inferiore alle quattro ore al giorno
- A norma dell'art. 10, ord. penit., "per giustificati motivi" la permanenza all'aperto, in deroga alla regola generale, può essere ridotta fino a: due ore al giorno
- A norma dell'art. 10, ord. penit., chi è titolare del potere di adottare il provvedimento di riduzione, per giustificati motivi, delle ore di permanenza all'aperto dei detenuti? Il direttore dell'Istituto
- A norma dell'art. 10, ord. penit., il provvedimento di riduzione, per giustificati motivi, delle ore di permanenza all'aperto dei detenuti, una volta adottato, a chi deve essere "comunicato"? Al Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria e al Magistrato di sorveglianza
- A norma dell'art. 13, ord. penit., entro quanti mesi, a partire dall'inizio dell'esecuzione, deve essere effettuata la prima formulazione del programma di trattamento rieducativo? 6
- A norma dell'art. 13, ord. penit., nei confronti di chi è predisposta l'"osservazione scientifica della personalità"? Condannati e internati
- A norma dell'art. 13, ord. penit., quando deve essere effettuata l'osservazione scientifica della personalità? All'inizio dell'esecuzione e durante la stessa
- A norma dell'art. 14-quater, ord. penit., cosa comporta il regime di "sorveglianza particolare"? Le restrizioni, all'esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati e alle regole di trattamento previste dall'ordinamento penitenziario, strettamente necessarie per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza
- A norma dell'art. 78, comma 2 ord. penit., gli assistenti volontari possono cooperare nelle attività culturali e ricreative dell'istituto sotto la guida del: direttore dell'istituto
- A norma di quanto previsto dall'art. 69, ord. penit., chi "vigila sulla organizzazione degli istituti di prevenzione e di pena"? Il magistrato di sorveglianza
- A quale autorità l'ordinamento penitenziario attribuisce la competenza a provvedere sui "reclami giurisdizionali" degli internati? Al Magistrato di sorveglianza
- A quale autorità l'ordinamento penitenziario attribuisce la competenza a provvedere sui "reclami giurisdizionali" dei condannati? Al Magistrato di sorveglianza
- A quale finalità dovrebbe "tendere" la pena irrogata al singolo, secondo il dettato della Costituzione italiana? Rieducazione del condannato
- A quale principio deve essere improntato il trattamento penitenziario, ai sensi dell'art. 1, ord. penit.? Imparzialità
- A quali condizioni al detenuto o all'internato può essere "rimesso il debito", a norma dell'art. 6 d.P.R. 115/2002? L'interessato si deve trovare "in disagiate condizioni economiche" e aver "tenuto in istituto una regolare condotta"
- A quali reati si riferiscono i divieti di concessione delle misure di cui all'art. 4-bis, ord. penit.? Una serie di reati, alcuni dei quali sono delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Agli internati può essere concessa una volta all'anno una licenza che ha la specifica finalità di favorirne il riadattamento sociale e che ha una durata non superiore a: 30 giorni
- Agli internati può essere concessa, per gravi esigenze personali o familiari, una licenza di durata non superiore a: 15 giorni
- Ai condannati che siano detenuti stranieri extracomunitari senza permesso di soggiorno può essere concessa la detrazione per la liberazione anticipata di cui all'art. 54, ord. penit.? Sì
- Ai fini dell'accoglimento del "rimedio risarcitorio" o "compensativo" di cui all'art. 35- ter, ord. penit, secondo il testuale dettato normativo di cui al comma 1 dello stesso articolo, il pregiudizio di cui all'art. 69, comma 6, lett. b) consiste in condizioni di detenzione tali da violare l'art. 3 CEDU, come interpretato: dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
- Ai sensi degli artt. 30 e 30-ter, ord. penit., il detenuto che, senza giustificato motivo, non rientra in istituto allo scadere del permesso premio: non è punibile per il reato di cui all'art. 385, comma 1 c.p. ("Evasione"), se l'assenza si protrae per un tempo non superiore alle 12 ore
- Ai sensi degli artt. 37 ord. penit. e 76, reg. esec. ord. penit., chi concede l'"encomio"? Il direttore d'istituto
- Ai sensi degli artt. 37 ord. penit. e 76, reg. esec. ord. penit., quale tra le seguenti non è una forma di "ricompensa"? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché tutte quelle ivi indicate sono forme di ricompensa
- Ai sensi degli artt. 37 ord. penit. e 76, reg. esec. ord. penit., quale tra le seguenti non è una forma di "ricompensa"? Retribuzione del lavoro penitenziario
- Ai sensi degli artt. 47, comma 10 ord. penit. e 97, comma 9 reg. esec. ord. penit., il servizio sociale riferisce al magistrato di sorveglianza sul comportamento del soggetto almeno ogni: 3 mesi
- Ai sensi degli artt. 79, comma 3 ord. penit. il principio di esclusività delle funzioni di sorveglianza, sancito dall'art. 68, comma 4 ord. penit.: non si applica al magistrato di sorveglianza per i minorenni
- Ai sensi del dettato dell'art. 73, reg. esec. ord. penit., in caso di isolamento dei detenuti, come deve essere la vigilanza nel luogo di isolamento da parte del personale del Corpo di polizia penitenziaria? Continuativa ed adeguata
- Ai sensi del dettato dell'art. 9, ord. penit., di regola, dove dovrebbe essere somministrato il vitto? In locali all'uopo destinati
- Ai sensi del dettato di cui all'art 5, ord. penit., gli edifici penitenziari devono essere dotati, oltre che di locali per le esigenze di vita individuale, di: "locali per lo svolgimento di attività lavorative, formative, e, ove possibile, culturali, sportive e religiose"
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 1, ord. penit., a cosa deve tendere il "trattamento"? Al reinserimento sociale
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 1, ord. penit., ai ristretti sono garantiti i diritti fondamentali? Si
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 176 c.p., qual è una condizione essenziale affinché il condannato all'ergastolo possa essere ammesso alla liberazione condizionale? Deve aver tenuto, durante il tempo di esecuzione della pena, un "comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento"
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 24, d.lgs. 28 luglio 1989, n. 272, le pene detentive "si eseguono secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti dei coloro che nel corso dell'esecuzione abbiano compiuto il diciottesimo (anno di età), ma non il: venticinquesimo anno di età
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 6, ord. penit. in che modo devono essere illuminati i locali nei quali si svolge la vita dei detenuti e degli internati? Con luce naturale e artificiale in modo da permettere il lavoro e la lettura
- Ai sensi del dettato di cui all'art. 9, ord. penit., la quantità e la qualità del vitto giornaliero sono determinate in apposite tabelle approvate con: decreto ministeriale
- Ai sensi della disciplina vigente, dove possono lavorare i detenuti? Sia all'interno che all'esterno dell'istituto penitenziario
- Ai sensi della regola prevista dall'art. 33 ord. penit., l'isolamento del soggetto condannato preclude l'esercizio del diritto di effettuare colloqui visivi con i soggetti autorizzati? No
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., a quale principio deve essere informato il trattamento degli imputati? Non sono considerati colpevoli sino a condanna definitiva
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., come deve essere perseguito l'obiettivo del "trattamento"? Anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., come devono essere "chiamati o indicati" gli internati? Con il loro nome
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., come devono essere "chiamati o indicati" i detenuti? Con il loro nome
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., come devono essere mantenuti nell'istituto penitenziario ordine e disciplina? Nel rispetto dei diritti delle persone private della libertà
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., in base a quale criterio deve essere attuato il "trattamento"? Individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni degli interessati
- Ai sensi dell'art. 1, ord. penit., quali "restrizioni" non possono essere adottate? Quelle "non giustificabili con l'esigenza di mantenimento dell'ordine e della disciplina" e, con riguardo agli imputati, "non indispensabili ai fini giudiziari"
- Ai sensi dell'art. 101, reg. esec. ord. penit., chi approva il particolare programma di trattamento formulato nei confronti del condannato ammesso al regime di semilibertà? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 101, reg. esec. ord. penit., le sezioni autonome di istituti per la semilibertà possono essere ubicate in edifici o in parti di edifici di civile abitazione? Sì
- Ai sensi dell'art. 101, reg. esec. ord. penit., nei confronti del condannato e dell'internato ammesso al regime di semilibertà è formulato un particolare programma di trattamento, che deve essere redatto entro: 5 giorni
- Ai sensi dell'art. 11, ord. penit., al trasferimento dei condannati in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura, in ragione della necessità di effettuare cure o accertamenti sanitari che non possono essere apprestati dai servizi sanitari presso gli istituti penitenziari, provvede: il magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 11, ord. penit., allo scopo di accertare l'adeguatezza delle misure di profilassi contro le malattie infettive e le condizioni igieniche e sanitarie degli istituti, il direttore generale dell'azienda unità sanitaria dispone la visita degli istituti di prevenzione e di pena: almeno due volte l'anno
- Ai sensi dell'art. 11, ord. penit., i detenuti e gli internati possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente di una professione sanitaria di loro fiducia? Sì
- Ai sensi dell'art. 11, ord. penit., il trasferimento degli imputati in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura, in ragione della necessità di effettuare cure o accertamenti sanitari che non possono essere apprestati dai servizi sanitari presso gli istituti penitenziari, viene disposto con provvedimento del: giudice che procede
- Ai sensi dell'art. 11, ord. penit., quando il detenuto viene sottoposto per la prima volta dall'ingresso in istituto a "visita medica generale"°? All'atto dell'ingresso
- Ai sensi dell'art. 11, reg. esec. ord. penit., quanti pasti vengono somministrati giornalmente ai detenuti maggiorenni? 3
- Ai sensi dell'art. 12, reg. esec. ord. penit., da quante persone è composta la rappresentanza dei detenuti e degli internati che, ai sensi dell'art. 9, ord. penit., controlla l'applicazione delle tabelle e la preparazione del vitto? 3
- Ai sensi dell'art. 14, comma 8, ord. penit., l'assegnazione dei detenuti, per i quali si possano temere aggressioni da parte degli altri detenuti, in ragione solo dell'identità di genere o orientamento sessuale, deve avvenire per categorie omogenee, in sezioni distribuite in modo uniforme sul territorio nazionale: previo consenso degli interessati
- Ai sensi dell'art. 14, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, la permanenza negli istituti penali per minorenni (IPM) si svolge in conformità a un progetto educativo predisposto entro: 3 mesi dall'inizio dell'esecuzione
- Ai sensi dell'art. 14, reg. esec. ord. penit., può essere fatto consumo giornaliero di alcolici nell'Istituto penitenziario? Sì, di vino o birra, nella misura indicata da tale disposizione, nei locali in cui si consumano i pasti
- Ai sensi dell'art. 14-bis, comma 6, ord. penit., il provvedimento che dispone il regime di "sorveglianza particolare" è comunicato immediatamente, ai fini dell'esercizio del suo potere di vigilanza: al magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 14-ter, ord. penit., avverso il provvedimento che dispone il regime di sorveglianza particolare può essere proposto reclamo al: tribunale di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 14-ter, ord. penit., il reclamo avverso il provvedimento che dispone il regime di "sorveglianza particolare" sospende l'esecuzione del provvedimento? No
- Ai sensi dell'art. 16, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, qual è il numero massimo di persone che una camera di pernottamento di un Istituto penale per minorenni può ospitare? 4
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., chi presiede la Commissione che modifica il regolamento d'istituto? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., chi presiede la Commissione che predispone il regolamento d'istituto? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., chi può modificare il regolamento d'istituto? La stessa Commissione che, ai sensi del medesimo articolo, è compente a predisporre il regolamento in oggetto
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., il regolamento interno d'istituto, dopo essere stato "predisposto" dall'organo competente, da chi deve essere approvato? Dal Ministero della giustizia
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., le modificazioni al regolamento interno d'istituto da chi devono essere approvate? Ministero della giustizia
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., quale tra i seguenti soggetti non fa parte della commissione che predispone il regolamento d'istituto? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché tutti i soggetti in esse indicati fanno parte della commissione in oggetto
- Ai sensi dell'art. 16, ord. penit., quando il regolamento interno d'istituto deve essere sottoposto all'approvazione del Garante regionale dei diritti dei detenuti? In nessun caso
- Ai sensi dell'art. 17, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, negli Istituti Penali per Minorenni, salva la ricorrenza di "specifici motivi", è consentito di permanere all'aria aperta per un tempo non inferiore alle: 4 ore al giorno
- Ai sensi dell'art. 17, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, quale delle seguenti affermazioni sulla "permanenza all'aperto" negli Istituti Penali per Minorenni è corretta? La permanenza all'aperto avviene in spazi attrezzati per lo svolgimento di attività fisica e ricreativa
- Ai sensi dell'art. 18, comma 3, ord. penit., di regola, che tipo di controllo effettua, durante i colloqui, il personale di custodia? Controllo visivo; non auditivo
- Ai sensi dell'art. 18, ord. penit. e dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., da chi sono autorizzati i colloqui degli internati? Direttore dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 18, ord. penit. e dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., da chi sono autorizzati i colloqui dei condannati? Direttore dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 18-bis, ord. penit. ("Colloqui a fini investigativi"), la facoltà di procedere a colloqui personali con detenuti e internati è attribuita, senza necessità di autorizzazione, ai fini dell'esercizio delle funzioni di impulso e di coordinamento previste dall'art. 371-bis c.p.p., al: procuratore nazionale antimafia e terrorismo
- Ai sensi dell'art. 18-bis, ord. penit., da chi è rilasciata all'autorità di polizia competente l'autorizzazione ad effettuare i "colloqui investigativi" con i detenuti condannati? Ministro della giustizia o un suo delegato
- Ai sensi dell'art. 18-bis, ord. penit., da chi è rilasciata all'autorità di polizia competente l'autorizzazione ad effettuare i "colloqui investigativi" con i detenuti indagati? Pubblico ministero
- Ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit., per le esigenze ivi indicate, possono essere disposte, nei confronti del singolo detenuto, limitazioni nella corrispondenza epistolare e telegrafica per un periodo non superiore a: 6 mesi, prorogabile per periodi non superiori a 3 mesi
- Ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit., per le esigenze ivi indicate, possono essere disposte, nei confronti del singolo detenuto, limitazioni nella ricezione della stampa per un periodo non superiore a: 6 mesi, prorogabile per periodi non superiori a 3 mesi
- Ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit., per le esigenze ivi indicate, può essere disposta, nei confronti del singolo detenuto, la sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo per un periodo non superiore a: 6 mesi, prorogabile per periodi non superiori a 3 mesi
- Ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit., per le esigenze ivi indicate, può essere disposto, nei confronti del singolo detenuto, il controllo del contenuto delle buste che racchiudono la corrispondenza, senza lettura della medesima, per un periodo non superiore a: 6 mesi, prorogabile per periodi non superiori a 3 mesi
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121 (ord. pen. minorile), qual è la durata massima che possono avere le "visite prolungate"? 6 ore
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, di quante "visite prolungate" può usufruire ogni mese il detenuto negli Istituti penitenziari per minorenni? 4
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, negli Istituti penali per minorenni, dove si svolgono le "visite prolungate"? In unità abitative appositamente attrezzate all'interno degli istituti, organizzate per consentire la preparazione e la consumazione di pasti e riprodurre, per quanto possibile, un ambiente di tipo domestico
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2021, n. 121, di regola, qual è il numero massimo settimanale di conversazioni telefoniche di cui può usufruire il detenuto negli Istituti penali per minorenni? 3
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2021, n. 121, qual è il numero di colloqui mensili (con congiunti e persone con cui sussiste un significativo legame affettivo) a cui ha diritto il detenuto negli Istituti penali per minorenni? 8
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. 2 ottobre 2021, n. 121, qual è la durata massima che possono avere i singoli colloqui mensili negli Istituti penali per minorenni? 90 minuti
- Ai sensi dell'art. 2, comma 3, reg. esec. ord. penit., a chi risponde il direttore dell'istituto dell'esercizio delle sue attribuzioni (ossia, è un organo funzionalmente dipendente dal)? Provveditore regionale e Dap
- Ai sensi dell'art. 2, d.lgs. 2 ottobre 2018, vista la sentenza C. cost. 6 dicembre 2019, n. 263, è possibile concedere una misura penale di comunità ai detenuti minorenni, condannati per uno dei reati di cui all'art. 4-bis, ord. penit., quando non abbiano collaborato con la giustizia? Sì
- Ai sensi dell'art. 2, ord. penit., il condannato è tenuto a rimborsare le spese di "mantenimento"? Si
- Ai sensi dell'art. 2, ord. penit., in cosa consistono le "spese di mantenimento"? Quelle concernenti alimenti e corredo
- Ai sensi dell'art. 2, reg. esec. ord. penit., a chi è affidato, di regola, il servizio di sicurezza negli istituti penitenziari? Agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria
- Ai sensi dell'art. 20, ord. penit., il lavoro penitenziario è remunerato? Sì
- Ai sensi dell'art. 20, ord. penit., il lavoro penitenziario ha carattere "afflittivo"? No
- Ai sensi dell'art. 20-ter, ord. penit., qual è la retribuzione prevista per il lavoro di pubblica utilità? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché il lavoro di pubblica utilità è gratuito
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., gli imputati sono ammessi al lavoro all'esterno: previa autorizzazione della competente autorità giudiziaria
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., gli internati assegnati al lavoro all'esterno svolgono la loro opera con la scorta? No, salvo che essa sia ritenuta necessaria per motivi di sicurezza
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., i detenuti assegnati al lavoro all'esterno svolgono la loro opera con la scorta? No, salvo che essa sia ritenuta necessaria per motivi di sicurezza
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., quando diviene esecutivo il provvedimento di ammissione al lavoro all'esterno per ciascun condannato? Dopo l'approvazione del magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., quando diviene esecutivo il provvedimento di ammissione al lavoro all'esterno per ciascun internato? Dopo l'approvazione del magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 21, ord. penit., quando diviene esecutivo il provvedimento di ammissione del lavoro all'esterno per il condannato? Dopo l'approvazione del magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 21, reg. esec. ord. penit., a chi è affidato, di regola, il servizio di biblioteca? Ad un educatore
- Ai sensi dell'art. 21, reg. esec. ord. penit., quale fonte stabilisce le modalità e gli orari di accesso alla sala di lettura della biblioteca dell'istituto penitenziario? Il regolamento interno dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 23, reg. esec. ord. penit., quando deve essere svolto il colloquio, tra il detenuto ed un esperto dell'osservazione e del trattamento, volto ad accertare se e con quali cautele il detenuto possa affrontare adeguatamente la restrizione in carcere? All'atto dell'ingresso del detenuto in istituto
- Ai sensi dell'art. 236 disp. att. c.p.p., qual è l'autorità competente a dichiarare l'estinzione della pena in conseguenza dell'affidamento in prova al servizio sociale? Il Tribunale di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 24, ord. penit., la remunerazione dovuta agli imputati è soggetta a pignoramento o a sequestro? No, salvo che per obbligazioni derivanti da alimenti
- Ai sensi dell'art. 24, ord. penit., la remunerazione dovuta agli internati è soggetta a pignoramento o a sequestro? No, salvo che per obbligazioni derivanti da alimenti
- Ai sensi dell'art. 25, ord. penit., cos'è il peculio? Nessuna delle altre risposte è corretta
- Ai sensi dell'art. 25-bis, ord. penit., da chi sono presiedute le commissioni regionali per il lavoro penitenziario? Dal Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria
- Ai sensi dell'art. 25-bis, ord. penit., la direzione dell'istituto elabora ed indica il "piano di lavoro": annualmente
- Ai sensi dell'art. 26, ord. penit., i detenuti appartenenti a religione diversa dalla cattolica hanno diritto di ricevere, su loro richiesta, l'assistenza dei ministri del proprio culto? Sì
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., a partire da quale momento i detenuti e gli internati devono essere posti in grado di informare i congiunti del loro ingresso in un istituto penitenziario? Immediatamente
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., a partire da quale momento i detenuti e gli internati devono essere posti in grado di informare i congiunti dell'avvenuto trasferimento? Immediatamente
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., entro quando deve essere comunicata ai congiunti del detenuto la notizia del suo decesso? Non si prevede un termine, ma che sia "data tempestiva notizia"
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., entro quando deve essere comunicata ai congiunti del detenuto la notizia dell'intervenuta grave infermità fisica o psichica del medesimo? Non si prevede un termine, ma che sia "data tempestiva notizia"
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., entro quando deve essere comunicata al detenuto la intervenuta grave infermità del congiunto? Non si prevede un termine, ma che l'informazione venga data "tempestivamente"
- Ai sensi dell'art. 29, ord. penit., entro quando deve essere comunicato al detenuto il decesso del congiunto? Non si prevede un termine, ma che l'informazione venga data "tempestivamente"
- Ai sensi dell'art. 3, ord. penit., cosa deve essere assicurata ai detenuti ed agli internati? Parità di condizioni di vita
- Ai sensi dell'art. 30, ord. penit., il detenuto che, senza giustificato motivo, non rientra in istituto allo scadere del permesso di necessità, non è punibile per il reato di cui all'art. 385, comma 1 c.p. ("Evasione"), se l'assenza si protrae per un tempo non superiore alle: 12 ore
- Ai sensi dell'art. 30-bis, ord. penit., entro quale termine il tribunale di sorveglianza provvede sul reclamo avverso il provvedimento che decide sul permesso premio (termine decorrente dalla ricezione del reclamo)? 10 giorni
- Ai sensi dell'art. 30-bis, ord. penit., il magistrato di sorveglianza che ha assunto la decisione sulla concessione del permesso premio può far parte del collegio che decide sul reclamo avverso tale provvedimento? No
- Ai sensi dell'art. 30-ter, comma 2, ord. penit., per i condannati minori di età, la durata dei permessi premio non può superare, per ciascun anno di espiazione, complessivamente un numero di giorni pari a: 100
- Ai sensi dell'art. 30-ter, comma 2, ord. penit., qual è la durata massima che può avere il singolo permesso premio concesso al condannato minore di età? 30 giorni
- Ai sensi dell'art. 35-bis ("Reclamo giurisdizionale"), comma 8 ord. penit., avverso il provvedimento emesso in sede di "ottemperanza" è sempre ammesso il ricorso per Cassazione: per violazione di legge
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 1, ord. penit., la riduzione della pena detentiva ancora da espiare, riconosciuta a titolo di risarcimento per la detenzione degradante subita, è pari a: 1 giorno per ogni 10 di pregiudizio
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 3, ord. penit., cosa dispone il giudice competente in caso di accoglimento del "reclamo giurisdizionale" avverso un provvedimento di irrogazione della sanzione disciplinare? L'annullamento del provvedimento
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 3, ord. penit., cosa dispone il giudice competente in caso di accoglimento del "reclamo giurisdizionale" presentato nel caso di cui all'art. 69, comma 6, lett. b), dopo aver accertato la sussistenza e l'attualità del pregiudizio all'esercizio dei diritti del detenuto? Un ordine diretto all'amministrazione di porre rimedio entro il termine da lui indicato
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 4 ord. penit., avverso la decisione assunta dal giudice competente in sede di "reclamo giurisdizionale" è ammesso reclamo al: Tribunale di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 4 ord. penit., entro quale termine può essere proposto reclamo avverso la decisione assunta in sede di "reclamo giurisdizionale" (termine decorrente dalla notificazione o comunicazione dell'avviso di deposito della decisione stessa)? 15 giorni
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 5, ord. penit., a chi può essere richiesta l'"ottemperanza" del provvedimento di accoglimento del reclamo giurisdizionale (così che si apra il c.d. "giudizio di ottemperanza")? Al Magistrato di sorveglianza che ha emesso il provvedimento
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 5, ord. penit., quando può essere richiesta l'"ottemperanza" del provvedimento di accoglimento del reclamo giurisdizionale (così che si apra il c.d. "giudizio di ottemperanza")? In caso di mancata esecuzione del provvedimento non più soggetto ad impugnazione
- Ai sensi dell'art. 35-bis, comma 6 ord. penit., il giudice se, all'esito del giudizio di ottemperanza, in accoglimento della richiesta, debba ordinare l'ottemperanza, indicando modalità e tempi di adempimento, deve tener conto del programma attuativo predisposto dall'amministrazione al fine di dare esecuzione al provvedimento? Sì, sempre che detto programma sia compatibile con il soddisfacimento del diritto
- Ai sensi dell'art. 35-ter, comma 3, ord. penit., per ottenere il risarcimento del danno da detenzione degradante (c.d. rimedio compensativo), "coloro che hanno terminato di espiare la pena detentiva in carcere possono proporre azione" di fronte: al giudice civile (in particolare: al Tribunale del capoluogo del distretto nel cui territorio l'istante ha la residenza)
- Ai sensi dell'art. 36, reg. esec. ord. penit., il regolamento interno deve essere portato a conoscenza: dei detenuti e degli internati
- Ai sensi dell'art. 36, reg. esec. ord. penit., quale tra le seguenti materie non è tra quelle che il regolamento interno d'istituto deve necessariamente disciplinare? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché ognuna delle materie in esse indicate deve essere disciplinata dal regolamento interno in ogni caso
- Ai sensi dell'art. 37, comma 8, reg. esec. ord. penit., qual è il numero massimo di colloqui mensili di cui possono usufruire i detenuti e gli internati per uno dei delitti previsti dall'art. 4-bis, comma 1, primo periodo, ord. penit. e per i quali si applichi il divieto di benefici ivi previsto? 4
- Ai sensi dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., di regola, "a ciascun colloquio con il detenuto o con l'internato possono partecipare non più di": 3 persone
- Ai sensi dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., di regola, di quanti colloqui mensili usufruiscono gli imputati? 6
- Ai sensi dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., di regola, di quanti colloqui mensili usufruiscono gli internati? 6
- Ai sensi dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., di regola, di quanti colloqui mensili usufruiscono i condannati? 6
- Ai sensi dell'art. 37, reg. esec. ord. penit., di regola, qual è la durata massima del colloquio? 1 ora
- Ai sensi dell'art. 38, comma 2, ord. penit., la sanzione disciplinare è inflitta ai detenuti e agli internati: previa la contestazione dell'addebito all'interessato
- Ai sensi dell'art. 38, comma 2, ord. penit., l'interessato, dopo la contestazione dell'addebito, e prima dell'adozione del provvedimento disciplinare, è ammesso ad esporre le proprie discolpe? Sì
- Ai sensi dell'art. 38, comma 3 ord. penit., nell'applicazione delle sanzioni disciplinari bisogna tener conto, oltre che della natura e della gravità del fatto: del comportamento e delle condizioni personali del soggetto
- Ai sensi dell'art. 39, ord. penit., qual è una condizione essenziale per dare esecuzione alla sanzione disciplinare costituita dall'esclusione dalle attività in comune? La certificazione scritta, rilasciata dal sanitario, attestante che il soggetto può sopportarla
- Ai sensi dell'art. 39, reg. esec. ord. penit., gli internati possono essere autorizzati alla corrispondenza telefonica: dal direttore dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 39, reg. esec. ord. penit., i condannati e gli internati possono essere autorizzati alla corrispondenza telefonica: una volta alla settimana, nonché, con i familiari o conviventi, in occasione del loro rientro in istituto dal permesso o dalla licenza
- Ai sensi dell'art. 39, reg. esec. ord. penit., i condannati possono essere autorizzati alla corrispondenza telefonica: dal direttore dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 39, reg. esec. ord. penit., prima della sentenza di primo grado, da chi sono autorizzati gli imputati alla corrispondenza telefonica? Autorità giudiziaria che procede
- Ai sensi dell'art. 40, ord. penit., quali sanzioni disciplinari delibera il Magistrato di sorveglianza? Nessuna sanzione disciplinare è deliberata dal Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 40, ord. penit., quali sanzioni disciplinari sono deliberate dal Direttore dell'istituto (quale organo disciplinare monocratico)? Richiamo; Ammonizione
- Ai sensi dell'art. 40, reg. esec. ord. penit., può essere autorizzato l'uso, anche nella camera di pernottamento, di personal computer? Sì, per motivi di lavoro o di studio
- Ai sensi dell'art. 40, reg. esec. ord. penit., quali sanzioni disciplinari sono deliberate dal Consiglio di disciplina? Esclusione da attività ricreative e sportive; Isolamento durante la permanenza all'aria aperta; Esclusione dalle attività in comune
- Ai sensi dell'art. 41, ord. penit., in quale tra i seguenti casi non è consentito l'impiego della forza fisica nei confronti dei detenuti? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché in tutte le ipotesi ivi indicate è consentito l'impiego della forza
- Ai sensi dell'art. 41-bis, comma 2- quater, dove devono essere ristretti i detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione di cui all'art. 41-bis, comma 2? All'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati ovvero all'interno di sezioni speciali logisticamente separate dal resto dell'istituto
- Ai sensi dell'art. 41-bis, comma 2- sexies ord. penit., se il reclamo presentato avverso il provvedimento applicativo del regime di cui al comma 2 viene accolto, può essere legittimamente disposto un nuovo provvedimento applicativo del suddetto regime? Sì. ma nel nuovo provvedimento devono, tenendo conto della decisione del tribunale di sorveglianza, essere evidenziati elementi nuovi o non valutati in sede di reclamo
- Ai sensi dell'art. 42, comma 2, ord. penit., di regola, a quali istituti vengono destinati i detenuti per i quali viene disposto il trasferimento? Gli istituti più vicini alla loro dimora o a quella della loro famiglia ovvero al centro di riferimento sociale
- Ai sensi dell'art. 42, comma 3, ord. penit., chi deve provvedere, con atto motivato, sulla richiesta di trasferimento presentata dai detenuti per ragioni di studio? L'Amministrazione penitenziaria
- Ai sensi dell'art. 42, ord. penit., entro quale termine l'amministrazione penitenziaria deve provvedere sulla richiesta di trasferimento presentata dai detenuti per ragioni di lavoro ? 60 giorni
- Ai sensi dell'art. 42, ord. penit., entro quale termine l'amministrazione penitenziaria deve provvedere sulla richiesta di trasferimento presentata dai detenuti per ragioni di salute ? 60 giorni
- Ai sensi dell'art. 42, ord. penit., entro quale termine l'amministrazione penitenziaria deve provvedere sulla richiesta di trasferimento presentata dai detenuti per ragioni di studio o di formazione? 60 giorni
- Ai sensi dell'art. 42-bis, ord. penit., le "traduzioni" sono: tutte le attività di accompagnamento coattivo, da un luogo ad un altro, di soggetti detenuti, internati, fermati, arrestati o comunque in condizione di restrizione della libertà personale
- Ai sensi dell'art. 42-bis, ord. penit., nelle traduzioni individuali di detenuti è sempre obbligatorio l'uso di manetta ai polsi? No
- Ai sensi dell'art. 42-bis, ord. penit., quando è obbligatorio l'uso di manetta ai polsi nelle traduzioni individuali? Quando lo richiede la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga o circostanze di ambiente che rendono difficile la traduzione
- Ai sensi dell'art. 47, comma 2, ord. penit., se il soggetto è recluso, il provvedimento di affidamento in prova al servizio sociale è di regola adottato sulla base dei risultati della osservazione della personalità condotta collegialmente in istituto per almeno: 1 mese
- Ai sensi dell'art. 47, comma 4, ord. penit., dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, a chi deve essere proposta, di regola (ossia quando non sussiste un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione), l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale? Tribunale di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 47, comma 4, ord. penit., dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, a chi può essere proposta l'"istanza di affidamento in prova al servizio sociale" in caso di urgenza, ossia quando sussiste un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione? Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 47, comma 4, ord. penit., l'ordinanza di ammissione all'affidamento in prova al servizio sociale, se adottata dal magistrato di sorveglianza in via d'urgenza (ossia quando sussiste un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione) dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, per quanto tempo conserva efficacia? Fino alla decisione del tribunale di sorveglianza, cui il magistrato trasmette immediatamente gli atti, che decide entro sessanta giorni
- Ai sensi dell'art. 47, comma 8 ord. penit., le deroghe temporanee alle prescrizioni relative all'affidamento in prova al servizio sociale sono autorizzate, nei casi di urgenza, dal: direttore dell'Ufficio di esecuzione penale esterna
- Ai sensi dell'art. 47, comma 8 ord. penit., nel corso dell'affidamento in prova al servizio sociale, qual è l'autorità competente a modificare le "prescrizioni" che il soggetto deve seguire? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 47, ord. penit., nel corso dell'affidamento in prova possono essere modificate le "prescrizioni" che il soggetto deve seguire? Sì
- Ai sensi dell'art. 47, reg. esec. ord. penit., da chi possono essere organizzate e gestite le lavorazioni penitenziarie? Dalle direzioni degli istituti, nonché da imprese pubbliche e private
- Ai sensi dell'art. 47, reg. esec. ord. penit., in caso di lavorazioni gestite da un'impresa privata, da chi dipendono, quanto al rapporto di lavoro, i detenuti-lavoratori? Dall'impresa
- Ai sensi dell'art. 47-sexies ord. penit., la condannata ammessa al regime di detenzione domiciliare "speciale" di cui all'art. 47- quinquies, che rimane assente dal proprio domicilio, senza giustificato motivo: non è punibile per il reato di cui all'art. 385 c.p. ("Evasione") se l'assenza si protrae per un tempo non superiore alle 12 ore
- Ai sensi dell'art. 47-ter, comma 4 ord. penit., nel corso dell'esecuzione della detenzione domiciliare, qual è l'autorità competente a modificare le "prescrizioni" e le "disposizioni" (ossia il contenuto; la modalità) della misura? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 47-ter, comma 8 ord. penit., il condannato che, essendo in stato di detenzione domiciliare "generica o sostitutiva dell'affidamento in prova" (art. 47- ter, comma 1-bis), si allontana dalla propria abitazione: è punibile per il reato di cui all'art. 385 c.p. ("Evasione")
- Ai sensi dell'art. 48, ord. penit. in che cosa consiste il regime di semilibertà? Nella concessione al condannato e all'internato di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale
- Ai sensi dell'art. 48, ord. penit., dove sono assegnati gli ammessi al regime di semilibertà? In appositi istituti o apposite sezioni autonome di istituti
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1 ord. penit., i benefici penitenziari ivi indicati possono essere concessi ai detenuti per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p.: se questi collaborino con la giustizia nel modo indicato dalla legge
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1 ord. penit., i benefici penitenziari ivi indicati possono essere concessi al detenuto per il delitto di cui all'art. 318 c.p. ("Corruzione") commesso dopo l'entrata in vigore della l. 9 gennaio 2019, n. 3: se collabora con la giustizia nel modo indicato dalla legge
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1- quater, ord. penit., nei confronti dei detenuti per i delitti ivi indicati, i benefici penitenziari di cui al comma 1 possono essere concessi solo sulla base dell'osservazione scientifica della personalità condotta collegialmente, anche con la partecipazione degli esperti di cui all'art. 80, comma 4 ord. penit, per almeno: 1 anno
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1- quater, ord. penit., nei confronti dei detenuti per il delitto di cui all'art. 609 -undecies ("Adescamento di minorenni"), i benefici penitenziari di cui al comma 1 possono essere concessi: solo sulla base dell'osservazione scientifica della personalità condotta collegialmente per almeno un anno anche con la partecipazione degli esperti di cui all'art. 80, comma 4 ord. penit
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1- ter, ord. penit., nei confronti dei detenuti per il delitto di cui all'art. 575 c.p. ("Omicidio"),i benefici penitenziari di cui al comma 1 possono essere concessi: purché non vi siano elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 1- ter, ord. penit., nei confronti dei detenuti per il delitto di cui all'art. 628, comma 2 ("Rapina" aggravata), i benefici penitenziari di cui al comma 1 possono essere concessi: purché non vi siano elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva
- Ai sensi dell'art. 4-bis, comma 3- bis, ord. penit., l'assegnazione al lavoro all'esterno non può essere concesso ai detenuti per delitti dolosi quando l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata viene comunicata dal: procuratore nazionale antimafia e terrorismo
- Ai sensi dell'art. 5, ord. penit., come devono essere realizzati gli istituti penitenziari? In modo tale da accogliere un numero non elevato di detenuti o internati
- Ai sensi dell'art. 50, ord. penit., il condannato all'ergastolo può essere ammesso al regime di semilibertà? Sì, dopo aver espiato almeno 20 anni di pena
- Ai sensi dell'art. 50, ord. penit., quale persona ammessa alla semilibertà ha il "diritto" ad essere ospitata in edifici o in parti di edifici di civile abitazione? Le detenute madri di un figlio di età inferiore ai 3 anni
- Ai sensi dell'art. 51, ord. penit., il condannato ammesso al regime di semilibertà che, senza giustificato motivo, rimane assente dall'istituto non è punibile per il reato di cui all'art. 385 c.p. ("Evasione"), se l'assenza si protrae per un tempo non superiore alle: 12 ore
- Ai sensi dell'art. 53, comma 4, ord. penit., a quale regime è sottoposto l'internato durante la "licenza"? Libertà vigilata
- Ai sensi dell'art. 53, ord. penit., a quale regime è sottoposto l'internato durante la licenza? Libertà vigilata
- Ai sensi dell'art. 53, ord. penit., nel periodo immediatamente precedente alla scadenza per il riesame di pericolosità, agli internati può essere concessa una licenza di: 6 mesi
- Ai sensi dell'art. 53-bis, ord. penit., chi decide sull'esclusione dal computo nella durata della misura restrittiva del tempo trascorso dal detenuto in permesso premio? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 6 reg. esec. ord. penit., dove devono essere approntati i pulsanti per l'illuminazione artificiale delle camere? Sia all'esterno delle camere, per il personale, che all'interno delle camere, per i detenuti e gli internati
- Ai sensi dell'art. 6, ord. penit., qual è il numero massimo di detenuti che possono essere ospitati nella stanza di pernottamento degli Istituti penitenziari (per adulti)? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché la disciplina in esame non precisa tale aspetto
- Ai sensi dell'art. 6, ord. penit., qual è il numero massimo di persone che una camera di pernottamento di un Istituto penitenziario (per adulti) può ospitare? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché la disciplina in esame non fornisce tale dato
- Ai sensi dell'art. 656, comma 5 c.p.p., letto alla luce della sent. C. cost. 2 marzo 2018, n. 41, di regola, il pubblico ministero, sospende l'ordine di esecuzione relativo a quella pena detentiva che, anche se costituente residuo di maggior pena, non è superiore 4 anni
- Ai sensi dell'art. 67, comma 1, ord. penit., i membri del Parlamento europeo possono visitare gli istituti penitenziari: senza autorizzazione
- Ai sensi dell'art. 67, comma 1, ord. penit., quale tra i seguenti soggetti non può visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché tutti i soggetti ivi indicati possono accedere agli istituti senza autorizzazione
- Ai sensi dell'art. 67, comma 1, ord. penit., quale tra i seguenti soggetti non può visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché tutti i soggetti ivi indicati possono accedere agli istituti senza autorizzazione
- Ai sensi dell'art. 67, comma 3, ord. penit., gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria possono accedere agli istituti penitenziari, per ragioni del loro ufficio: previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria
- Ai sensi dell'art. 67, commi 1 e 3, ord. penit., quale tra i seguenti soggetti non può visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione? L'ufficiale di polizia giudiziaria per ragioni dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 677 c.p.p., di regola, la competenza a conoscere le materie attribuite alla magistratura di sorveglianza appartiene al tribunale o al magistrato di sorveglianza: che hanno giurisdizione sull'istituto di prevenzione o di pena in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, della proposta o dell'inizio di ufficio del procedimento
- Ai sensi dell'art. 69, comma 6 ord. penit., qual è l'ambito di materie per le quali può essere esperito il "reclamo giurisdizionale"? Casi attinenti la materia disciplinare; Tutela dei diritti dei detenuti lesi dall'inosservanza di norme dell'ordinamento penitenziario
- Ai sensi dell'art. 69, comma 6, lett. a) ord. penit., in sede di reclamo giurisdizionale, per quali sanzioni disciplinari è possibile valutare anche il merito dei provvedimenti adottati? Isolamento durante la permanenza all'aria aperta; Esclusione dalle attività in comune
- Ai sensi dell'art. 69, ord. penit., chi deve "approva[re]" il programma di trattamento rieducativo di cui all'art. 13, ord. penit.? Il Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 69, reg. esec. ord. penit., quando deve essere consegnata a ciascun detenuto o internato la Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti e degli internati? All'atto dell'ingresso in istituto
- Ai sensi dell'art. 69-bis, comma 1, come viene assunta la decisione sull'istanza di concessione della liberazione anticipata? Con ordinanza, adottata in camera di consiglio senza la presenza delle parti
- Ai sensi dell'art. 7, reg. esec. ord. penit., di cosa sono dotati i vani in cui sono collocati i servizi igienici? Acqua corrente, calda e fredda, lavabo, doccia e, "in particolare negli istituti o sezioni femminili", anche di bidet
- Ai sensi dell'art. 70, comma 6 ord. penit., di regola, chi deve essere uno dei magistrati che compone il collegio del tribunale di sorveglianza? Il magistrato di sorveglianza sotto la cui giurisdizione è posto il condannato o l'internato in ordine alla cui posizione si deve provvedere
- Ai sensi dell'art. 70, comma 8 ord. penit., per le decisioni del tribunale di sorveglianza, in caso di parità di voti: prevale il voto del presidente
- Ai sensi dell'art. 70, reg. es. ord. penit., nei rapporti reciproci degli operatori penitenziari con i detenuti e gli internati deve essere usato: il "lei"
- Ai sensi dell'art. 73, reg. es. ord. penit., a quale tra le seguenti attività non può essere ammesso il condannato all'ergastolo con isolamento diurno? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché, per la disposizione in esame, l'isolamento diurno nei confronti dei condannati all'ergastolo non esclude l'ammissione degli stessi alle attività lavorative, nonché di istruzione e formazione diverse dai normali corsi scolastici, ed alle funzioni religiose
- Ai sensi dell'art. 73, reg. esec. ord. penit., da chi è prescritto l'isolamento continuo per ragioni sanitarie? Dal medico
- Ai sensi dell'art. 73, reg. esec. ord. penit., in caso di isolamento dei detenuti, con quale frequenza devono essere svolti i controlli nel luogo di isolamento da parte di un medico e di un componente del gruppo di osservazione e trattamento? Devono essere effettuati adeguati controlli giornalieri
- Ai sensi dell'art. 73, reg. esec. ord. penit., quando deve cessare l'isolamento continuo per ragioni sanitarie? Non appena sia venuto meno lo stato contagioso
- Ai sensi dell'art. 74, comma 5, reg. esec. ord. penit., da chi deve essere impartito l'ordine per procedere a perquisizione fuori dai casi ordinari? Direttore dell'istituto penitenziario
- Ai sensi dell'art. 77, comma 2, reg. esec. ord. penit., le sanzioni disciplinari, per le infrazioni indicate nello stesso articolo, sono inflitte anche nell'ipotesi di tentativo? Sì
- Ai sensi dell'art. 77, comma 3, reg. esec. ord. penit., la sanzione dell'esclusione dalle attività in comune non può essere inflitta per le infrazioni previste nei numeri da 1) a 8) del comma 1, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di: 3 mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
- Ai sensi dell'art. 77, comma 4, reg. esec. ord. penit., a chi deve essere data notizia delle sanzioni disciplinari inflitte all'imputato? Autorità giudiziaria che procede
- Ai sensi dell'art. 77, reg. esec. ord. penit., per quale tra le seguenti infrazioni, di regola, non può essere inflitta la sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune? Nessuna delle altre risposte è corretta, perché ognuna delle infrazioni ivi indicate è sanzionabile con l'esclusione dalle attività in comune
- Ai sensi dell'art. 77, reg. esec. ord. penit., per quale tra le seguenti infrazioni, di regola, non può essere inflitta la sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune? Simulazione di malattia
- Ai sensi dell'art. 78, comma 1, reg. esec. ord. penit. ("Provvedimenti disciplinari in via cautelare"), chi è competente a disporre la misura cautelare indicata dall'articolo, in attesa convocazione del Consiglio di disciplina? Il Direttore dell'Istituto
- Ai sensi dell'art. 78, ord. penit., gli "assistenti volontari" possono ricevere una retribuzione per la cooperazione prestata nelle attività culturali e ricreative dell'istituto? No
- Ai sensi dell'art. 78, reg. esec. ord. penit. ("Provvedimenti disciplinari in via cautelare"), come deve essere sanzionabile, per disporre la misura cautelare indicata dallo stesso articolo, l'infrazione commessa dal detenuto ? Con l'esclusione dalle attività in comune
- Ai sensi dell'art. 78, reg. esec. ord. penit. ("Provvedimenti disciplinari in via cautelare"), ricorrendone i presupposti, cosa può essere disposto, in via cautelare, in attesa della convocazione del Consiglio di disciplina? Che il detenuto o l'internato permanga in una camera individuale
- Ai sensi dell'art. 8, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121 (ord. penit. minor.), la competenza a decidere sulla adozione delle "misure penali di comunità" spetta: al Tribunale di sorveglianza per i minorenni
- Ai sensi dell'art. 8, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121 (ord. penit. minor.), la competenza a decidere sulla revoca delle "misure penali di comunità" spetta: al Tribunale di sorveglianza per i minorenni
- Ai sensi dell'art. 8, d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, il magistrato di sorveglianza per i minorenni può disporre l'applicazione in via provvisoria delle misure penali di comunità? Sì, quando lo stato di detenzione determina un grave pregiudizio al percorso di inserimento sociale dell'interessato
- Ai sensi dell'art. 8, ord. penit., può essere imposto il taglio dei capelli? Sì, per particolari ragioni igienico sanitarie
- Ai sensi dell'art. 8, ord. penit., può essere imposto il taglio della barba? Sì, per particolari ragioni igienico sanitarie
- Ai sensi dell'art. 8, reg. esec. ord. penit., può essere imposto l'obbligo della doccia? Sì, per motivi igienico sanitari
- Ai sensi dell'art. 80, reg. esec. ord. penit., l'autorità che ha deliberato la sanzione disciplinare può condonarla? Sì, per eccezionali circostanze
- Ai sensi dell'art. 80, reg. esec. ord. penit., l'esecuzione delle sanzioni disciplinari può essere "condizionalmente sospesa", per il termine indicato nello stesso articolo, se: si presume che il responsabile si asterrà dal commettere ulteriori infrazioni
- Ai sensi dell'art. 80, reg. esec. ord. penit., ricorrendone i presupposti, l'esecuzione delle sanzioni disciplinari può essere "condizionalmente sospesa", per il termine di: 6 mesi
- Ai sensi dell'art. 81, comma 1 reg. esec. ord. penit., cosa deve fare l'operatore penitenziario dopo aver constatato direttamente la commissione di una infrazione disciplinare? Redigere rapporto, indicando in esso tutte le circostanze del fatto; tale rapporto viene poi trasmesso al Direttore per via gerarchica
- Ai sensi dell'art. 81, reg. esec. ord. penit., dove deve essere "annotato" il provvedimento definitivo con cui è deliberata la sanzione disciplinare? Nella cartella personale
- Ai sensi dell'art. 93, reg. esec. ord. penit., qualora si verifichino disordini collettivi con manifestazioni di violenza, il direttore dell'istituto, che non sia in grado di intervenire efficacemente con il personale a disposizione: richiede al prefetto l'intervento delle Forze di polizia e delle altre Forze dell'ordine eventualmente poste a sua disposizione
- Ai sensi dell'art. 97, comma 3 reg. esec. ord. penit., l'ordinanza di affidamento in prova al servizio sociale "ha effetto se" (e quindi può avere inizio l'affidamento in prova se): l'interessato sottoscrive il verbale in cui sono indicate le prescrizioni che dovrà seguire
- Ai sensi dell'art. 97, comma 3, reg. esec. ord. penit., dinanzi a quale ufficio è sottoscritto il verbale contenente le prescrizioni dell'affidamento in prova al servizio sociale se il condannato è detenuto in carcere? Davanti al Direttore dell'istituto penitenziario
- Ai sensi dell'art. 97, comma 3, reg. esec. ord. penit., dinanzi a quale ufficio è sottoscritto il verbale contenente le prescrizioni dell'affidamento in prova al servizio sociale se il condannato è libero? Davanti al direttore dell'U.E.P.E. territorialmente competente
- Ai sensi dell'art. 97, comma 4 reg. esec. ord. penit., quando "ha inizio l'affidamento in prova al servizio sociale"? Dalla data di sottoscrizione del verbale di accettazione delle prescrizioni
- Ai sensi di cui all'art. 58-ter, comma 2, ord. penit., a chi spetta accertare la realizzazione della condotta, integrante la collaborazione con la giustizia, di cui primo comma? Tribunale di sorveglianza
- Ai sensi di quanto disposto dall'art. 41-bis, ord. penit., quale/i Garante/i dei diritti dei detenuti può/possono svolgere colloqui visivi con i detenuti sottoposti al regime speciale di cui al comma 2? Il Garante nazionale ed il Garante regionale
- Ai sensi di quanto disposto dall'art. 41-bis, ord. penit., quale/i Garante/i dei diritti dei detenuti può/possono svolgere colloqui visivi non sottoposti a controllo videoregistrato con i detenuti sottoposti al regime speciale di cui al comma 2? Soltanto il Garante nazionale
- Ai sensi di quanto espressamente previsto dall'art. 11, reg. esec. ord. penit., le tabelle vittuarie devono essere aggiornate almeno: ogni cinque anni
- Ai sensi di quanto espressamente previsto dall'art. 7, reg. esec., nell'istituto penitenziario dove devono essere collocati i servizi igienici? In un vano annesso alla camera, e nelle adiacenze dei locali e delle aree dove si svolgono attività in comune
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 15, reg. esec. ord. penit., quando è consentita la cessione fra detenuti e internati di oggetti? Quando gli oggetti sono di modico valore
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 17, ord. penit. ("Partecipazione della comunità esterna all'azione rieducativa"), quale autorità può autorizzare a frequentare l'istituto penitenziario il soggetto che, avendo concreto interesse per l'opera di risocializzazione dei detenuti, dimostri di poter utilmente promuovere lo sviluppo dei contatti tra la comunità carceraria e la società libera? Il Magistrato di sorveglianza, su parere favore del Direttore dell'istituto
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 176 c.p., il condannato all'ergastolo può essere ammesso alla liberazione condizionale dopo aver scontato almeno: 26 anni di pena
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 29, comma 2, reg. esec. ord. penit., da chi è presieduto il gruppo di osservazione e trattamento che effettua la compilazione del programma di trattamento? Il direttore dell'istituto
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 78, ord. penit. ("Assistenti volontari"), chi può autorizzare persone idonee all'assistenza e all'educazione a frequentare gli istituti penitenziari allo scopo di partecipare all'opera rivolta al sostegno morale e al reinserimento sociale dei detenuti e degli internati? L'Amministrazione penitenziaria, su proposta del Magistrato di sorveglianza
- Ai sensi e per gli effetti dell'art. 54, ord. penit. ("Liberazione anticipata" ordinaria) è valutabile il periodo trascorso in stato di custodia cautelare? Sì
- Ai sensi e per gli effetti dell'art. 54, ord. penit. ("Liberazione anticipata" ordinaria) è valutabile il periodo trascorso in stato di detenzione domiciliare? Sì