Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa nazionale del lavoro
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- I "contributi figurativi": Hanno lo scopo di salvaguardare, ai fini previdenziali, periodi non coperti da contribuzione obbligatoria, ma ritenuti comunque meritevoli di tutela assicurativa
- I "contributi figurativi": Possono essere accreditati in alcuni casi su domanda del lavoratore, in altri d'ufficio, cioè automaticamente
- I "contributi figurativi": Sono riferiti a periodi, tassativamente individuati dalla legge, durante i quali, nonostante si sia verificata una interruzione o una riduzione dell'attività lavorativa, viene comunque garantita la copertura contributiva
- I "contributi figurativi": Salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione sia per il suo calcolo
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, D.Lgs n. 150/2015, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 2). 15 giorni
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito di cui al co. 1, D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 2): Il Centro per l'impiego
- I Centri per l'impiego sono coordinati: Dalle Regioni
- I Centri per l'impiego sono presenti in tutte le Regioni? Sì, in tutte
- I Centri per l'impiego sono strutture pubbliche? Sì
- I Centri per l'impiego svolgono anche attività amministrative, come l'iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette? Sì
- I cittadini extracomunitari hanno diritto all'assegno sociale? Si, se in possesso dei requisiti previsti dalla legge
- I cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in cerca di occupazione possono dichiarare la loro immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego e sul portale: Dell'Anpal
- I compensi per i componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono determinati con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
- I componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono scelti tra... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Dirigenti incaricati di funzioni di livello dirigenziale non generale delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 o altro personale di cui all'art. 3 del medesimo decreto legislativo, iscritti al Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, ovvero tra soggetti in possesso di specifica professionalità in materia di controllo e contabilità pubblica
- I contratti collettivi contengono delle clausole obbligatorie che consistono in diritti e obblighi che le parti si riconoscono. Le clausole che impegnano le associazioni sindacali dei lavoratori a non far ricorso all'azione diretta e a non organizzare agitazioni per conseguire la modifica del contratto prima della sua scadenza e senza che si presenti un valido motivo di revisione dello stesso sono le c.d.: Clausole di tregua sindacale
- I contratti collettivi contengono delle clausole obbligatorie che consistono in diritti e obblighi che le parti si riconoscono. Le clausole che prevedono collegi di conciliazione o di arbitrato o particolari organi paritetici con il compito di accertare reclami e controversie, sia individuali che collettivi, insorgenti su determinate materie sono le c.d.: Clausole di amministrazione del contratto
- I contratti collettivi contengono delle clausole obbligatorie che consistono in diritti e obblighi che le parti si riconoscono. Le clausole costitutive di organi o istituti particolari con fine di assolvere a specifici compiti sono le c.d.: Clausole istituzionali
- I contributi figurativi sono utili per il calcolo dell'importo della pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I contributi figurativi sono utili per raggiungere il diritto alla pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, co. 2). Corsi specifici o in corsi prelavorativi
- I datori di lavoro agricoli come devono effettuare la comunicazione per il lavoro accessorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Può essere effettuata con riferimento ad un arco temporale "fino a tre giorni" e non è necessario comunicare gli orari di inizio e fine dell'attività
- I datori di lavoro designano preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato. I lavoratori possono rifiutare la designazione (art. 43, D.Lgs. n. 81/2008)? No, se non per giustificato motivo
- I dipendenti che abbiano svolto attività in telelavoro dal domicilio per il periodo massimo complessivo di 30 mesi in un quadriennio potranno fruire nuovamente di tale forma flessibile di lavoro (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020): Non prima di 18 mesi dalla cessazione dell'ultimo progetto
- I due membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati su proposta... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Uno della Conferenza delle regioni e province autonome, uno su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il reddito della casa di abitazione? No, non è computato
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il trattamento di fine rapporto? No, non è computato
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computate le indennità di accompagnamento? No, non sono computate
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computati gli assegni per nucleo familiare? No, non sono computati
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono: L'età e il reddito personale
- I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 2). L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi aperti: Sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi negoziali o chiusi: Sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I piani individuali pensionistici (PIP): Sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio? I fondi aperti
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro? I fondi negoziali o chiusi
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, PIP, fondi pensione preesistenti. Quali sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita? I piani individuali pensionistici (PIP)
- I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a sanzioni disciplinari (art. 4, legge n. 146/1990)? Si, proporzionate alla gravità dell'infrazione
- I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a norma di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 146/1990: A sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell'infrazione
- I lavoratori di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche sono, ai sensi della L. n. 339/1958: Addetti ai servizi personali domestici
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà, sia superiore al 50% dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa (D.Lgs. n. 150/2015, art. 22, co. 1): Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 1). Il Patto di servizio personalizzato
- I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori domestici, con mansioni impiegatizie ed altri lavoratori aventi analoghe funzioni sono soggetti ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente è 30 giorni
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, co. 4)? Sì
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 5). 20 ore settimanali
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 4). Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
- I membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Presidente del Consiglio dei Ministri
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal percepiscono compensi? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). No, alcun compenso, ad esclusione del rimborso delle spese sostenute per la trasferta dal luogo di residenza
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal sono designati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal, se nominati nel corso del trienno della durata delle cariche in sostituzione di altri dimissionari, decaduti dalla carica o deceduti, quando terminano il loro mandato? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Comunque al termine del triennio della durata delle cariche
- I permessi per il diritto allo studio di cui all'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, spettano anche ai lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato se la durata del rapporto di lavoro: Non sia inferiore a sei mesi continuativi, comprensivi anche di eventuali proroghe
- I permessi per il diritto allo studio di cui all'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, spettano anche ai lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato? Si, se la durata del rapporto non sia inferiore a sei mesi continuativi, comprensivi anche di eventuali proroghe
- I poteri di controllo e vigilanza del datore di lavoro, possono essere esercitati nel rispetto di quanto dispone, tra l'altro, lo Statuto dei lavoratori. A norma di quanto dispone l'art. 6, l. n. 300/1970, il datore di lavoro può sottoporre il lavoratore a visite personali di controllo? No, salvo i casi in cui ciò sia indispensabile per la tutela del patrimonio aziendale, in relazione alla qualità degli strumenti di lavoro o delle materie prime po dei prodotti
- I prestatori domestici che prestano opera manuale specializzata o generica ed altri lavoratori aventi simili mansioni sono soggetti ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente, l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente ha durata di otto giorni lavorativi
- I Progetti Formativi Individuali (Pfi) attivati nell'avviso Tirocini in Garanzia Giovani prevedono un impegno mensile fisso? Si, per ogni mese è previsto un impegno pari a 140 ore
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, co. 2). Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
- I servizi del Centro per l'impiego sono gratuiti? Sì, tutti
- I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, co. 1). Etico
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera F). Due operatori per ogni sede operativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera G). Operatore
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera C). Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera G). Assicurativi, previdenziali e fiscali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera A). Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica- edilizia vigente
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera B). Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera D). Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera H). Che ha rilasciato l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera I). Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera H). Al lavoro delle persone con disabilità
- I soggetti che promuovono lo sciopero nell'ambito dei servizi pubblici essenziali indicati dalla legge n. 146/1990 sono tenuti all'effettuazione delle prestazioni indispensabili? Sì, lo prevede espressamente l'art. 2 della suddetta legge
- I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, co. 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
- I tirocini in Garanzia Giovani correlati a periodi di pratica professionale, nonché i tirocini previsti per l'accesso alle professioni ordinistiche possono essere finanziati nell'ambito dell'avviso? No
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di supporto alla ricollocazione professionale? L'indicazione della attività di supporto alla ricollocazione professionale come oggetto sociale, anche se non esclusivo
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di intermediazione? La garanzia che l'attività interessi un ambito distribuito sull'intero territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di ricerca e selezione del personale? L'acquisizione di un capitale versato non inferiore a 25.000 euro
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie? Disponibilità di uffici in locali idonei allo specifico uso e di adeguate competenze professionali, dimostrabili per titoli o per specifiche esperienze nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie? Sede legale o una sua dipendenza nel territorio dello Stato o di altro Stato membro della Unione europea
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di dirigenti? No
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di impiegati? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di quadri? Si
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, approvato con il D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, prevede la nomina di consiglieri di parità, il cui mandato ha la durata: Di quattro anni ed è rinnovabile una sola volta
- Il collegio dei revisori dell'Anpal è composto da tre membri effettivi, di cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Due in rappresentanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e uno in rappresentanza del ministero dell'Economia e delle Finanze
- Il collegio dei revisori dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici di cui all'art. 8 del D.Lgs. 198/2006: Promuove, nell'ambito della competenza statale, la rimozione delle discriminazioni e di ogni altro ostacolo che limiti di fatto l'uguaglianza fra uomo e donna nell'accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari collettive
- Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, previsto dal Codice delle pari opportunità tra uomo e donna: È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Il congedo parentale può essere fruito per un periodo massimo di... 10 mesi cumulativi, entro i primi dodici anni di vita del bambino
- Il consiglio di amministrazione dell'Anpal è composto dal presidente e da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Due membri
- Il consiglio di amministrazione dell'Anpal approva... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 3). I piani annuali dell'azione in materia di politiche attive
- Il consiglio di vigilanza dell'Anpal è composto da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Dieci membri
- Il contenuto sostanziale della prestazione lavorativa è desunta da una serie di elementi: mansioni, qualifiche, categorie. La qualifica: Esprime il tipo e il livello di una figura professionale e concorre a determinare la posizione del lavoratore nella struttura organizzativa e quindi il suo trattamento normativo ed economico
- Il contenuto sostanziale della prestazione lavorativa è desunta da una serie di elementi: mansioni, qualifiche, categorie. Le categorie: Costituiscono delle entità classificatorie che raggruppano i vari profili professionali e delineano il particolare regime giuridico cui il lavoratore è sottoposto ai fini del trattamento economico
- Il contenuto sostanziale della prestazione lavorativa è desunta da una serie di elementi: mansioni, qualifiche, categorie. Le mansioni: Indicano l'insieme dei compiti e delle concrete operazioni che il lavoratore è chiamato ad eseguire e che possono essere pretesi dal datore di lavoro nell'esecuzione del contratto di lavoro
- Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (CATUC) trova applicazione: Per i contratti stipulati dal 7/3/2015
- Il contratto di lavoro individuale è: Oneroso, sinallagmatico, commutativo, eterodeterminato
- Il contratto stipulato tra utilizzatore, prestatore di lavoro e azienda di somministrazione, nel quale viene fornito all'impresa richiedente uno o più lavoratori è denominato: Contratto di somministrazione
- Il cottimo collettivo: Si caratterizza per essere una forma particolare di retribuzione del lavoro subordinato legata al rendimento, non individualmente misurato, ma riferito ad un gruppo di lavoratori organizzato dall'impresa
- Il D.Lgs n. 150/2015 ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il d.lgs. 150/2015 elenca alcuni elementi che devono necessariamente figurare nel Patto di servizio personalizzato. Tra essi NON figura: un estratto del casellario giudiziale
- Il d.lgs. 150/2015 elenca alcuni elementi che devono necessariamente figurare nel Patto di servizio personalizzato. Tra essi NON figura: una cartella clinico-sanitaria con informazioni di base
- Il d.lgs. 150/2015 prevede un organo che eserciti il potere di indirizzo sull'ANPAL? Sì, il Ministero del Lavoro
- Il d.lgs. 150/2015 prevede un organo che eserciti il potere di vigilanza sull'ANPAL? Sì, il Ministero del Lavoro
- Il D.Lgs. 81/2008 assegna il compito di informare il lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria per controllare lo stato di salute e a richiesta dello stesso, rilasciare copia della documentazione sanitaria: Al medico competente
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge... 10 dicembre 2014, n. 183
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale... 23 settembre 2015, n. 221
- Il D.Lgs. n. 150/2015, ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il D.Lgs. n. 276/2003 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla L. n. 30/2003 - trova applicazione anche per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale? No, non trova applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale
- Il D.Lgs. n. 66/2003 prevede una durata massima giornaliera della prestazione lavorativa? No, l'art. 7 riposo giornaliero, si limita a prevedere che il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore, fermo restando la durata normale dell'orario settimanale
- Il D.Lgs. n. 81/2008 consente al datore di lavoro di delegare verbalmente proprie funzioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro? No, la delega deve risultare da atto scritto recante data certa e deve essere accettata per iscritto dal delegato
- Il datore di lavoro con più di 15 addetti, prima di intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve attivare obbligatoriamente la procedura conciliativa prevista all'art. 7, l. n. 604/1966. Si indichi quale affermazione in merito è corretta. Nella comunicazione all'Ispettorato territoriale del lavoro, il datore di lavoro deve dichiarare l'intenzione di procedere al licenziamento per motivo oggettivo e indicare i motivi del licenziamento medesimo nonché le eventuali misure di assistenza alla ricollocazione del lavoratore interessato
- Il datore di lavoro con più di 15 addetti, prima di intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve attivare obbligatoriamente la procedura conciliativa prevista all'art. 7, l. n. 604/1966. Si indichi quale affermazione in merito è corretta. Se fallisce il tentativo di conciliazione il datore di lavoro può comunicare il licenziamento al lavoratore
- Il datore di lavoro e il prestatore di lavoro possono accordarsi per modificare le mansioni, la categoria legale, il livello di inquadramento e la relativa retribuzione? Si, lo prevedere espressamente l'art. 2103, c.c. alle condizioni procedurali e sostanziali ivi espressamente previste
- Il decreto legislativo 150/2015 richiede, ai fini della definizione di "offerta di lavoro congrua", che sia avanzata una proposta da: ANPAL
- Il decreto legislativo 150/2015, indicando i criteri per la definizione della congruità dell'offerta di lavoro, richiede, tra l'altro, che a tal fine la retribuzione sia: superiore di almeno il 20 per cento rispetto all'indennità percepita nell'ultimo mese precedente
- Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi. A tali fini (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): Si sommano tutte le assenze per malattia intervenute nei tre anni precedenti l'episodio morboso in corso
- Il dipendente assente per malattia, pur se in possesso di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a farsi trovare nel domicilio comunicato all'ente (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): In ciascun giorno, anche se domenicale o festivo, nelle fasce di reperibilità previste dalle disposizioni vigenti
- Il dipendente del comparto Funzioni locali, il cui coniuge presti servizio all'estero, può chiedere, il collocamento in aspettativa per ricongiungimento? Si, lo prevede espressamente l'art. 41 del CCNL
- Il dipendente di una struttura pubblica può svolgere l'attività di medico competente qualora esplichi attività di vigilanza? No, il D.Lgs. n. 81/2008 pone un divieto
- Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio. Cosa specifica in merito l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali in merito a detti permessi brevi? I permessi non possono essere di durata superiore alla metà dell'orario di lavoro giornaliero, purché questo sia costituito da almeno quattro ore consecutive
- Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio. Cosa specifica in merito l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali in merito a detti permessi brevi? La richiesta del permesso deve essere effettuata in tempo utile e, comunque, non oltre un'ora dopo l'inizio della giornata lavorativa, salvo casi di particolare urgenza o necessità, valutati dal dirigente o dal responsabile
- Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio. Cosa specifica in merito l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali in merito a detti permessi brevi? In caso di mancato recupero, si determina la proporzionale decurtazione della retribuzione
- Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio. Cosa specifica in merito l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali in merito a detti permessi brevi? I permessi non possono comunque superare le 36 ore annue
- Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente o del responsabile preposto all'unità organizzativa presso cui presta servizio. Cosa specifica in merito l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali in merito a detti permessi brevi? Il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate entro il mese successivo
- Il direttore generale dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 1). Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- Il direttore generale dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di amministrazione? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 2). Sì, su invito dello stesso
- Il direttore generale dell'Anpal resta in carica per un periodo di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 3). Tre anni
- Il diritto dell'UE si divide in primario e derivato. Appartengono al diritto primario: I trattati che costituiscono le basi e contengono le norme fondamentali per tutte le azioni dell'UE
- Il diritto dell'Unione Europea ha acquisito sempre più importanza come fonte del diritto del lavoro. Sono atti dell'UE giuridicamente vincolanti per gli Stati membri: Regolamenti
- Il diritto dell'Unione Europea ha acquisito sempre più importanza come fonte del diritto del lavoro. Sono atti dell'UE giuridicamente vincolanti per gli Stati membri: Direttive
- Il diritto dell'Unione Europea ha acquisito sempre più importanza come fonte del diritto del lavoro. Sono atti dell'UE giuridicamente vincolanti per gli Stati membri: Decisioni
- Il fatto che un cittadino italiano beneficiario dell'assegno sociale si trasferisca all'estero comporta per questi la perdita dell'assegno? Si, per aver diritto all'assegno bisogna soggiornare legalmente in Italia
- Il figlio a carico di un invalido civile che percepisce la pensione di inabilità di cui all'art. 12 della legge n. 118/1971 usufruisce della reversibilità in caso di decesso del padre? No, la pensione di inabilità non è reversibile ai superstiti
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile, può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). No
- Il godimento dei permessi retribuiti di cui l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali: Non riducono le ferie e sono valutati agli effetti dell'anzianità di servizio
- Il lavoratore che abbia trasformato il rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale, ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno? Si, lo prevede espressamente il comma 6, art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, se l'assunzione prevede l'espletamento delle stesse mansioni o di quelle equivalenti a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
- Il lavoratore deve rispettare i c.d. obblighi integrativi tra i quali l'obbligo di diligenza che: Attiene a quel complesso di cautele, cura ed attenzione che devono informare l'esecuzione della prestazione
- Il lavoratore deve rispettare i c.d. obblighi integrativi tra i quali l''obbligo di fedeltà che: Si sostanzia nell'obbligo di tenere un comportamento leale verso il datore di lavoro e di tutelarne in ogni modo gli interessi
- Il lavoratore deve rispettare i c.d. obblighi integrativi tra i quali l'obbligo di obbedienza che: Si sostanzia nell'obbligo di osservare le disposizioni per l'esecuzione e la disciplina del lavoro
- Il lavoratore deve rispettare i c.d. obblighi integrativi tra i quali l'obbligo di riservatezza che: Si sostanzia nel divieto di divulgazione e utilizzazione, a vantaggio proprio o altrui, notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione
- Il lavoratore domestico non convivente ha diritto ad un riposo settimanale (L. n. 339/1958)? Ha diritto a 24 ore, di regola, coincidente con la domenica
- Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, co. 40). Riqualificazione
- Il lavoratore, ai sensi del co.1 , art. 2103, c.c., deve essere adibito alle mansioni: Per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte
- Il lavoratore, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile (art. 44, D.Lgs. n. 81/2008): Può allontanarsi dal posto di lavoro senza subire alcun pregiudizio e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. A chi si deve rivolgere il pensionato per verificare la possibilità di chiedere il prestito? All'INPS
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Il pensionato a chi chiede il prestito? Chi paga le rate? Il pensionato chiede il prestito alla Banca o alla società finanziaria; l'Inps gli paga le rate trattenendole dalla pensione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Quale è la durata massima del prestito? Dieci anni
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta da parte dell'Inps sulla rata della pensione. Quale è l'importo massimo delle rate? Un quinto della pensione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione È possibile ottenere un prestito su una pensione di invalidità civile? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni al nucleo familiare? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito suassegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegno mensile per l'assistenza ai pensionati per inabilità? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il licenziamento è l'atto con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro. Ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, comma 1, il giudice, con la pronuncia con la quale dichiara la nullità del licenziamento perché discriminatorio, ordina al datore di lavoro: La reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, indipendentemente dal motivo formalmente addotto e lo condanna al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento e al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
- Il licenziamento è l'atto con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro. Ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, comma 2, il giudice annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro e al pagamento di un'indennità risarcitoria esclusivamente nelle ipotesi: Di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l'insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del licenziamento
- Il licenziamento a seguito di domanda o fruizione del congedo parentale e per malattia da parte della lavoratrice e del lavoratore assunto a tempo indeterminato è.... Nullo
- Il licenziamento del dipendente assunto a tempo indeterminato a seguito di infortunio sul lavoro è.... Nullo
- Il licenziamento del dipendente assunto a tempo indeterminato a seguito di infortunio sul lavoro è: Nullo
- Il licenziamento della lavoratrice che abbia partecipato a scioperi è.... Nullo
- Il licenziamento delle lavoratrici nel periodo che intercorre dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino è.... Nullo
- Il licenziamento determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa, dall'appartenenza a un sindacato e dalla partecipazione ad attività sindacali, ai sensi dell'art. 4 della legge 604/1966: è nullo, indipendentemente dalla motivazione adottata
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie è.... Nullo, indipendentemente dalla motivazione addotta
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie.... É nullo
- Il licenziamento per giusta causa non va confuso con il licenziamento per giustificato motivo di tipo soggettivo. Qual è la differenza più rilevante tra i due tipi di licenziamento? A differenza del licenziamento per giustificato motivo soggettivo, nel caso di licenziamento per giusta causa non prosegue, neanche provvisoriamente il rapporto lavorativo
- Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1). Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1). Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 2): Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 2). Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
- Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, co. 3): Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 3). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il mondo del lavoro negli ultimi anni è stato oggetto di importanti riforme, tra cui il "pacchetto Treu" (1997), la "legge Biagi" (2001), la "riforma Fornero" (2012), il "Jobs Act" (2014). Tutti questi atti sono andati incontro ad un'esigenza del tessuto economico italiano, in linea con un orientamento internazionale: Rendere più flessibile l'organizzazione del lavoro
- Il nominativo del RUP deve essere indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavoro? Si, obbligatoriamente per espressa previsione di cui all'art. 31 del D.Lgs. n. 50/2016
- Il patto di prova, che deve risultare da atto scritto, è una clausola che può essere apposta al contratto di lavoro per assoggettare l'assunzione definitiva all'esito positivo di un periodo di prova, generalmente stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale. Se nel corso del periodo di prova nessuna parte esprime volontà di recedere: La prova si ritiene automaticamente superata e il contratto prosegue in via definitiva senza alcuna ulteriore formalità
- Il patto di prova, di cui all'art. 2096 del c.c richiede la forma scritta? Si, che deve essere di data anteriore o contestuale alla costituzione del rapporto di lavoro
- Il patto di prova, di cui all'art. 2096 del c.c. deve essere sottoscritto da entrambe le parti? Si, deve sottoscritto da entrambe le parti
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2). La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2). La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): Non riduce il numero dei giorni di ferie
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): È valutato agli effetti dell'anzianità di servizio
- Il periodo di preavviso è computato ai fini dell'anzianità di servizio del lavoratore? Si
- Il periodo di prova piò essere rinnovato o prorogato? No, lo esclude espressamente la legislazione vigente
- Il periodo di prova, nel caso di assenza per malattia di un lavoratore: È sospeso, e al lavoratore dovrà essere consentito il recupero dei giorni perduti
- Il periodo massimo di congedo parentale di 10 mesi cumulativi entro i primi 12 anni di vita del bambino, può essere elevato? Sì, il periodo massimo è elevato a 11 mesi, qualora il padre si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi
- Il POLA: È lo strumento di programmazione del lavoro agile, ovvero delle sue modalità di attuazione e sviluppo
- Il presidente dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di sorveglianza? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 1). Sì, sempre
- Il presidente dell'Anpal, scelto tra personalità di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle politiche e delle istituzioni del mercato del lavoro, è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2). Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri
- Il principio di corrispettività tra retribuzione e prestazione di lavoro può essere derogato qualora il lavoratore sia assente dal lavoro? Si, in alcuni casi tassativamente previsti di assenze dal lavoro autorizzati dalla legge o dai contratti collettivi
- Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione: Va inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il concetto storico e ambientale (esistenza dignitosa e libera)
- Il principio stabilito dall'art. 13, I. 20 maggio 1970, n. 300, secondo il quale l'espletamento di fatto delle mansioni superiori per un certo periodo di tempo comporta l'attribuzione automatica della qualifica superiore a quella rivestita, trova applicazione nell'ambito del pubblico impiego? No, non trova applicazione
- Il programma EaSI sostituisce i 3 programmi relativi al periodo di programmazione 2007-2013, Progress, Eures, Progress di micro finanza. L'acronimo EaSI sta per: Programma per l'Occupazione e l'innovazione sociale
- Il rapporto di lavoro a domicilio, disciplinato dalla legge. n. 877/1973: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è disciplinato: Secondo le disposizioni dell'art. 2, commi 2 e 3, e dell'art. 3, comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001. La legge n. 300/1970 si applica alle P.A. a prescindere dal numero dei dipendenti
- Il rapporto di lavoro domestico, disciplinato dalla L. n. 339/1958: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro: È un rapporto complesso risultante da due obbligazioni principali intorno alle quali gravitano una serie di situazioni soggettive ulteriori, che pur distinte da dette obbligazioni, sono ad esse collegate
- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è un organo cui la legge attribuisce importanti funzioni di gestione e di controllo in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. É prevista la sua istituzione in tutte le aziende? Si, il rappresentante per la sicurezza è obbligatoriamente eletto o designato in tutte le aziende
- Il rappresentante per la sicurezza (art. 47, D.Lgs. n. 81/2008): È eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda, nelle aziende con più di 15 lavoratori
- Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria I comprende: I rischi minimi quali le lesioni meccaniche superficiali
- Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria III comprende: I rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali danni alla salute irreversibili quali le scosse elettriche e lavoro sotto tensione
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Di datori interessati
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Sei mesi
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Assunzione in prova, o a termine
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). L'offerta di lavoro congrua
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Dal tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del D.Lgs n. 150/2015 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del D.Lgs n. 150/2015. A chi va comunicato? (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Al Centro per l'impiego e all'Anpal
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio Eures informa sulle opportunità lavorative? Sì
- Il servizio Eures-Datori di lavoro è gratuito? Sì
- Il servizio Eures-Lavoratori cosa offre? Un'azione di sostegno a chi vuole intraprendere un'esperienza lavorativa nei Paesi dell'Unione europea
- Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominato: Datore di lavoro
- Il telelavoro "ordinario" (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020): È collegato a un progetto di telelavoro della durata di 6 mesi, prorogabile a 12 mesi, fermo restando il limite massimo temporale di durata di 30 mesi complessivi nel quadriennio
- Il telelavoro "parentale" (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020): È riservato ai lavoratori neo genitori e collegato a un progetto unico di durata sino ai tre anni di età del bambino
- Il telelavoro "speciale" (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020): È riservato ai dipendenti con disabilità ovvero che abbiano figli con disabilità e la durata del progetto è connessa alla validità temporale della certificazione medica
- Il tentativo di conciliazione di cui all'410 del c.p.c.: Può essere proposto sia dal lavoratore che dal datore di lavoro
- Il termine mobbing identifica: Un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo in cui è inserito o dal capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione, finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo
- Il tirocinio è un risultato occupazionale? No
- Il trattamento di integrazione salariale (art. 3, D.Lgs. n. 148/2015): Ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Il trattamento economico del presidente dell'Anpal è determinato con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2). Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
- Il vigente art. 14, co. 1, l. n. 124/2015, richiede alle amministrazioni pubbliche di redigere il Piano organizzativo del Lavoro Agile (POLA), quale specifica sezione: Del Piano della performance
- Impossibilità sopravvenuta della prestazione - Forza maggiore. Quale/quali tra le precedenti costituiscono causa di estinzione del rapporto di lavoro? Entrambe
- In ambito Agenzie del lavoro, qual è la differenza tra autorizzazione nazionale e autorizzazione regionale? L'autorizzazione nazionale viene rilasciata da Anpal alle Agenzie che intendono svolgere attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale a livello nazionale. Quella regionale viene rilasciata dalla Regione competente, nel cui territorio ha sede l'Agenzia, al soggetto giuridico che intenda svolgere attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale, nell'ambito ristretto al territorio regionale
- In ambito di lavoro accessorio, ai sensi della legge 12/1979, i consulenti del lavoro e gli altri professionisti abilitati possono effettuare le comunicazioni per conto dell'impresa ferma restando, come richiesto dalla circolare n. 1/2016 dell'Ispettorato nazionale del lavoro... L'indicazione anche nell'oggetto della e-mail del codice fiscale e della ragione sociale dell'impresa utilizzatrice dei voucher
- In ambito di lavoro accessorio, la comunicazione può essere effettuata da un consulente del lavoro o altro professionista abilitato per conto dell'impresa? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si
- In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, co. 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015). Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
- In ambito di lavoro accessorio, le comunicazioni possono riguardare cumulativamente anche una pluralità di lavoratori? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì, purché riferite allo stesso committente e purché i dati riferiti a ciascun lavoratore siano dettagliatamente ed analiticamente esposti
- In ambito di lavoro accessorio, ogni comunicazione deve riguardare un singolo lavoratore al massimo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No
- In ambito di lavoro accessorio, qual è la sede competente dell'Ispettorato dove inviare la comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). È quella individuata in base al luogo di svolgimento della prestazione
- In ambito di lavoro accessorio, se viene effettuata una comunicazione presso una sede diversa, il committente potrà comunque comprovare l'adempimento dell'obbligo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì
- In ambito lavoro accessorio, nelle ipotesi in cui non siano state effettuate né la dichiarazione di inizio di attività da parte del committente nei confronti dell'Inps né la comunicazione alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro si procede esclusivamente con il provvedimento di maxi sanzione per lavoro "nero" oppure occorre contestare anche la mancata comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si procede esclusivamente con la contestazione della maxi sanzione per lavoro nero
- In applicazione del disposto di cui all'art. 2120, c.c., dopo 6 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr, maturato fino a quel momento? No, il lavoratore può chiedere un anticipo dopo 8 anni
- In base a quanto dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il datore di lavoro, nell'esercizio del potere direttivo, può trasferire il lavoratore da un'unità produttiva ad un'altra sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito: Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
- In base al d.lgs. 150/2015, costituiscono livelli essenziali delle prestazioni le norme relative a tutti i seguenti, TRANNE: offerta di lavoro congrua
- In base al d.lgs. 150/2015, fanno parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro tutti i seguenti, TRANNE: la Cassa depositi e prestiti
- In base al d.lgs. 150/2015, fanno parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro tutti i seguenti, TRANNE: il CENSIS
- In base al d.lgs. 150/2015, i lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito che sono chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità devono essere impiegati nel territorio: del Comune ove sono residenti
- In base al d.lgs. 150/2015, i servizi e le misure di politica attiva del lavoro sono svolti dalla Regioni e dalle Province autonome: direttamente, oppure, salvo alcune, mediante il coinvolgimento di determinati soggetti privati accreditati
- In base al d.lgs. 150/2015, il lavoratore può effettuare la registrazione volta alla dichiarazione dello stato di disoccupazione nel momento in cui riceve la comunicazione di licenziamento? Sì, può
- In base al d.lgs. 150/2015, il ruolo di coordinamento della rete dei servizi per le politiche del lavoro è esercitato: dall'ANPAL
- In base al d.lgs. 150/2015, il ruolo di indirizzo politico in materia di politiche attive per il lavoro è esercitato: dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- In base al d.lgs. 150/2015, la prescritta dichiarazione che attribuisce a un soggetto lo stato di disoccupazione va effettuata: al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro
- In base al d.lgs. 150/2015, la prescritta dichiarazione che attribuisce a un soggetto lo stato di disoccupazione va effettuata: in forma telematica
- In base al d.lgs. 150/2015, lo stato di disoccupazione è sospeso: in caso di rapporto di lavoro subordinato di durata fino a sei mesi
- In base al d.lgs. 150/2015, l'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito è consentito: a tutte le Amministrazioni Pubbliche
- In base al d.lgs. 150/2015, l'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito concerne: lavoratori in costanza di rapporto di lavoro e lavoratori sottoposti a procedure di mobilità
- In base al d.lgs. 150/2015, quale dei seguenti NON affluisce al sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro? Le misure di attivazione dei beneficiari di ammortizzatori sociali residenti nel territorio regionale
- In base al d.lgs. 150/2015, quale delle seguenti condizioni è necessaria, tra le altre, affinché un soggetto sia considerato disoccupato? Dichiarare la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego
- In base al d.lgs. 150/2015, quale delle seguenti condizioni è necessaria, tra le altre, affinché un soggetto sia considerato disoccupato? Essere privo di impiego
- In base al d.lgs. 276/2003 e s.m.i., la procedura di certificazione dei contratti di lavoro deve concludersi: entro trenta giorni dal ricevimento dell'istanza
- In base al d.lgs. 276/2003 e s.m.i., l'atto di certificazione rilasciato al termine della procedura di certificazione del contratto, nel caso di contratti di lavoro in corso di esecuzione e se l'attuazione del contratto è stata coerente con quanto appurato, produce effetti: dal momento di inizio del contratto
- In base al d.lgs. 276/2003, è possibile ricorrere all'autorità giurisdizionale contro l'atto di certificazione del contratto di lavoro per tutti i seguenti motivi, TRANNE per: violazione dei diritti del lavoratore
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti attività rientra nei livelli essenziali delle prestazioni del patto di servizio personalizzato, rivolte alla persona in cerca di lavoro? Individuazione delle prestazioni di politica attiva del lavoro per la persona
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti attività rientra nei livelli essenziali delle prestazioni di accoglienza e prima informazione rivolte alla persona in cerca di lavoro? Informazioni sulla rete dei servizi competenti
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti attività rientra nei livelli essenziali delle prestazioni di Did, Profilazione e aggiornamento della Scheda Anagrafica professionale, rivolte alla persona in cerca di lavoro? Registrazione dei dati sul sistema informativo unitario
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti attività rientra nei livelli essenziali delle prestazioni di orientamento di base, rivolte alla persona in cerca di lavoro? Raccolta delle informazioni sulle persone per la profilazione qualitativa
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti, all'interno dei livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, NON è una prestazione rivolta alle imprese? Supporto all'inserimento lavorativo
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti, all'interno dei livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, NON è una prestazione rivolta alle imprese? Supporto all'autoimpiego
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti, all'interno dei livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, NON è una prestazione rivolta alle imprese? Avviamento e formazione
- In base al d.m. 4/2018, quale delle seguenti, all'interno dei livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, NON è una prestazione rivolta alle imprese? Patto di servizio
- In base al decreto legislativo 150/2015, la definizione di "offerta di lavoro congrua" è fatta: dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- In base al decreto legislativo 150/2015, quale dei seguenti NON è un criterio che deve essere seguito ai fini della definizione dell'"offerta di lavoro congrua"? Condizioni personali del lavoratore
- In base al decreto ministeriale 4/2018, il centro per l'impiego, decorso inutilmente il termine previsto dall'art. 20 comma 1 del d.lgs. 150/2015, convoca il disoccupato entro: il novantesimo giorno di disoccupazione
- In base al decreto ministeriale 4/2018, il centro per l'impiego, decorso inutilmente il termine previsto dall'art. 20 comma 2 del d.lgs. 150/2015, convoca il disoccupato beneficiario di strumenti di sostegno al reddito entro: il novantesimo giorno di disoccupazione
- In base al DM 4/2018, in caso di riduzione dell'attività lavorativa ai sensi del d.lgs. 148/15, il datore di lavoro comunica al centro per l'impiego i nominativi dei lavoratori per cui è prevista una riduzione di orario superiore al 50%, calcolato in un periodo di 12 mesi. Il centro per l'impiego: provvede a convocare i lavoratori entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione
- In base al DM 4/2018, in caso di riduzione dell'attività lavorativa ai sensi del d.lgs. 148/15, il datore di lavoro comunica al centro per l'impiego i nominativi dei lavoratori per cui è prevista una riduzione di orario superiore al 50%, calcolato in un periodo di 12 mesi, per il tramite: del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro
- In base al DM 4/2018, quale delle seguenti attività rientra nei livelli essenziali delle prestazioni di accoglienza e prima informazione rivolte alla persona in cerca di lavoro? Informazioni sulla rete dei servizi competenti
- In base al DM 4/2018, quale delle seguenti, all'interno dei livelli essenziali delle prestazioni da erogare su tutto il territorio nazionale, NON è una prestazione rivolta alle imprese? Patto di servizio
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. È prevista la tutela reale limitata: Per i casi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa nell'unica ipotesi in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l'insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, che prevede il diritto dello stesso alla reintegrazione del posto di lavoro e al risarcimento del danno nella misura stabilita dalla legge; tale tutela trova applicazione nel caso di imprese medio/grandi
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. È prevista la tutela reale piena: Per le ipotesi di licenziamento discriminatorio, nullo per espressa previsione di legge, ovvero orale, che prevede il diritto del lavoratore alla reintegrazione nel posto di lavoro e al risarcimento del danno, senza determinazione ex lege di limiti massimi; tale tutela si applica indipendentemente dai limiti dimensionali del datore di lavoro
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. È prevista la tutela risarcitoria debole: Nei casi di licenziamento inefficaci per vizi diversi dall'assenza della forma scritta che prevede il diritto del lavoratore al pagamento di un'indennità nella misura prevista dalla legge; tale tutela trova applicazione nel caso di imprese medio/grandi
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. È prevista la tutela risarcitoria dimezzata: Nei casi di licenziamenti ingiustificati e inefficaci (non orali) che prevede il dimezzamento dell'importo delle indennità risarcitorie nei casi di applicazione della tutela risarcitoria forte e debole; tale tutela si applica alle imprese di piccole dimensioni
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. È prevista la tutela risarcitoria forte: Per ogni altro caso di licenziamento ingiustificato diverso da quello in cui è prevista la tutela reale limitata che prevede l'estinzione del rapporto di lavoro e il diritto del lavoratore al pagamento di un'indennità nella misura stabilita dalla legge
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. La tutela reale limitata: Trova applicazione nel caso di imprese medio/grandi
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. La tutela reale piena: Si applica indipendentemente dai limiti dimensionali del datore di lavoro
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. La tutela risarcitoria debole: Trova applicazione nel caso di imprese medio/grandi
- In base alla disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 23/2015, il regime sanzionatorio per i licenziamenti illegittimi è articolato su diversi livelli. La tutela risarcitoria dimezzata: Si applica alle imprese di piccole dimensioni
- In base alla legge 53/2000, durante il congedo per la formazione il dipendente: conserva il posto di lavoro ma non ha diritto alla retribuzione
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, il "Servizio volto a permettere ai datori di lavoro pubblici e privati di assolvere all'obbligo di assunzione dei disabili e delle altre categorie protette fornendo le informazioni e l'assistenza di cui necessitano" è detto: collocamento mirato
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, lo strumento che misura la distanza della persona rispetto al mercato del lavoro è detto: profilazione
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività rientra nella Promozione di prestazioni di lavoro socialmente utile? Raccolta candidature
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività rientra nell'Accoglienza e prima informazione? Messa a disposizione di strumenti di auto-consultazione delle offerte di lavoro
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce, tra l'altro, i livelli essenziali delle prestazioni alle imprese, quale delle seguenti NON rientra tra le attività di incontro domanda-offerta? Rilascio di certificazioni di ottemperanza e autorizzazioni
- In base all'Allegato B del d.m. 4/2018, che definisce, tra l'altro, i livelli essenziali delle prestazioni alle imprese, quale delle seguenti NON rientra tra le attività di incontro domanda-offerta? Scouting dei profili corrispondenti alle opportunità di tirocinio segnalate dalle imprese
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Accoglienza e prima informazione alla persona in cerca di lavoro? Raccolta delle informazioni sulle persone
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Accoglienza e prima informazione alla persona in cerca di lavoro? Predisposizione o aggiornamento della scheda anagrafica professionale
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Did, Profilazione e aggiornamento della Scheda Anagrafica professionale? Informazioni dei servizi offerti dallo sportello presso cui la persona è stata accolta
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Orientamento specialistico alla persona in cerca di lavoro? Verifica periodica con le persone dello stato di avanzamento delle azioni compiute e da compiere
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Orientamento specialistico alla persona in cerca di lavoro? Raccolta delle informazioni sulle persone per la profilazione qualitativa
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce i livelli essenziali delle prestazioni, quale delle seguenti attività NON rientra nel servizio di Patto di servizio personalizzato alla persona in cerca di lavoro? Bilancio delle competenze della persona
- In base all'Allegato B del DM 4/2018, che definisce, tra l'altro, i livelli essenziali delle prestazioni alle imprese, quale delle seguenti NON rientra tra le attività di incontro domanda-offerta? Scouting dei profili corrispondenti alle opportunità di tirocinio segnalate dalle imprese
- In base all'art. 1, comma 2, lett. e), D.Lgs. n. 66 del 2003, e successive modificazioni, è "lavoratore notturno", oltre a qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno (così come definito dall'art. 1, comma 2, lett. d) dello stesso D.Lgs. n. 66 del 2003) svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale, anche.... Qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro; in difetto di disciplina collettiva, è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno, limite riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale
- In base all'art. 12, D.Lgs. n. 66 del 2003 e successive modificazioni, l'introduzione del lavoro notturno deve essere preceduta.... Secondo i criteri e con le modalità previsti dai contratti collettivi, dalla consultazione delle rappresentanze sindacali in azienda, se costituite, aderenti alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo applicato dall'impresa oppure, in mancanza, con le organizzazioni territoriali dei lavoratori per il tramite dell'Associazione cui l'azienda aderisca o conferisca mandato
- In base all'art. 13, D.Lgs. n. 66 del 2003, con riferimento al lavoro notturno... I contratti collettivi possono definire eventuali riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni
- In base all'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro, la delega di funzioni da parte del datore di lavoro è ammessa? Sì, ove non espressamente esclusa e con i limiti e le condizioni previsti dal D.Lgs. stesso
- In base all'art. 2100 del c.c., il lavoratore deve essere retribuito secondo il sistema del cottimo quando: È vincolato all'osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione
- In base all'art. 2103 del Codice Civile: il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquistato o alle mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte
- In base all'art. 2104 c.c., il lavoratore deve osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite: Dall'imprenditore e dai collaboratori di quest'ultimo, dai quali il lavoratore dipende gerarchicamente
- In base all'art. 2127 del c.c., è fatto divieto all'imprenditore di affidare ai propri dipendenti lavori a cottimo da eseguirsi da prestatori di lavoro assunti e retribuiti direttamente dai dipendenti medesimi? Si, in caso di violazione di tale divieto, l'imprenditore risponde direttamente, nei confronti dei prestatori di lavoro assunti dal proprio dipendente, degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro da essi stipulati
- In base all'art. 27 del D.Lgs. n. 198/2006, nei concorsi pubblici e nelle forme di selezione attuate, anche a mezzo di terzi, da datori di lavoro privati e pubbliche amministrazioni: La prestazione richiesta dev'essere accompagnata dalle parole "dell'uno o dell'altro sesso", fatta eccezione per i casi in cui il riferimento al sesso costituisca requisito essenziale per la natura del lavoro o della prestazione
- In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco ad altra unità produttiva è lecito? Si, ma quando comporti un trasferimento a una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
- In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, si configura una ipotesi di: Distacco
- In base all'art. 5 della legge 53/2000, il congedo per la formazione può essere chiesto per un periodo non superiore a: undici mesi nell'arco dell'intera vita lavorativa
- In base all'art. 5 della legge 53/2000, il datore di lavoro ha facoltà di NON accogliere la richiesta del lavoratore di congedo per la formazione? Sì, per comprovate esigenze organizzative
- In base all'art. 6 del d.lgs. 150/2015, il Direttore è un organo di Anpal che rimane in carica: per tre anni
- In base all'art. 6 della legge 53/2000, i lavoratori, occupati e non occupati, hanno diritto di proseguire i percorsi di formazione: per tutto l'arco della vita
- In base all'articolo 4, comma 1 della legge 53/2000, in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente certificato anagraficamente, il lavoratore ha diritto a un permesso di: tre giorni lavorativi all'anno
- In base all'articolo 5 della legge 53/2000, quale dei seguenti NON rientra nel "congedo per la formazione"? Congedo finalizzato alla partecipazione ad attività formative poste in essere o finanziate dal datore di lavoro
- In base allo Statuto dei lavoratori (art. 24 della legge 300/1970), in quale modo i dirigenti sindacali delle rappresentanze sindacali aziendali possono godere dei permessi non retribuiti? Il dirigente sindacale deve darne comunicazione scritta al datore di lavoro tramite le rappresentanze sindacali aziendali
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle pari opportunità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla salute e alla sicurezza
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla tredicesima mensilità, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alle indennità previste da specifiche disposizioni legislative
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al trasferimento
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla retribuzione individuale di anzianità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle ferie
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla riservatezza
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto allo svolgimento delle mansioni
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: L'assegno ad personam, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto per compensi per lavoro straordinario, ove spettanti
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al riposo
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto allo stipendio tabellare
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto all'assegno per nucleo familiare, ove spettante
- In caso di assunzione a tempo indeterminato, i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato già prestati dal dipendente presso il medesimo ente con mansioni del medesimo profilo e categoria di inquadramento, concorrono a determinare l'anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l'applicazione di determinati istituti contrattuali? Si, lo prevede espressamente l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali
- In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del D.Lgs n. 150/2015, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 9). Due mesi
- In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato: Al coniuge, alla parte dell'unione civile, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima
- In caso di malattia o di altro evento che gli renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro? Si, lo prevede espressamente l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015
- In caso di recesso durante il periodo di prova ai sensi dell'art. 20 del CCNL funzioni locali, cosa avviene? In caso di recesso, la retribuzione è corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, co. 5). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., cosa deve contenere, a norma dell'art. 47 della legge n. 428/1990, la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali unitarie, ovvero alle rappresentanze sindacali aziendali nonché ai sindacati di categoria che hanno stipulato il contratto collettivo applicato nelle imprese interessate al trasferimento? Data o data proposta del trasferimento, motivi del programmato trasferimento d'azienda, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre alla data o alla proposta di data: I motivi del programmato trasferimento d'azienda, le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori e le eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre ai motivi del programmato trasferimento d'azienda: Data o data proposta del trasferimento, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, ed eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 10): A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del D.Lgs n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo... All'Anpal ed all'Inps
- In che cosa consistono le azioni positive di cui all'art. 42 del D.Lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna)? In misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità, nell'ambito della competenza statale, e dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro
- In cosa consiste la Did online? È una dichiarazione di immediata disponibilità a trovare un'occupazione
- In cosa consiste l'offerta di lavoro congrua? (decreto ministeriale 10 aprile 2018). L'offerta di lavoro accettabile dal disoccupato, in quanto effettuata nel rispetto di alcuni criteri (coerenza con le esperienze e competenze maturate; distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante l'uso di mezzi pubblici; durata dello stato di disoccupazione)
- In cosa consiste l'orario di lavoro flessibile (art. 22, CCNL Funzioni locali)? Nel consentire di posticipare l'orario in entrata o di anticipare l'orario in uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, anche nelle medesima giornata
- In data 1° gennaio 2016 è stata istituita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 4, comma 1). Anpal
- In materia di dispositivi di protezione individuale, il D.Lgs. 81/2008 dispone l'obbligatorietà dell'addestramento: Per ogni dispositivo di protezione individuale che appartenga alla terza categoria
- In materia di ferie del personale, il CCNL del comparto Funzioni locali stabilisce che: Qualora le ferie già in godimento siano interrotte o sospese per motivi di servizio, il dipendente ha diritto, tra l'altro, al rimborso delle spese documentate per il viaggio di rientro in sede e per quello di ritorno al luogo di svolgimento delle ferie
- In materia di periodo di prova l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Per i dipendenti inquadrati nella categoria A la durata del periodo di prova è di due mesi
- In materia di permessi retribuiti cosa dispone l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali? In occasione del matrimonio il dipendente ha diritto a 15 giorni consecutivi di permesso retribuito da fruire entro 45 giorni dalla data in cui è stato contratto il matrimonio
- In materia di permessi retribuiti cosa dispone l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali? In caso di lutto per coniuge, parenti entro il secondo grado ed affini entro il primo grado o del convivente sono concessi tre giorni consecutivi di permesso retribuito per evento da fruire entro 7 giorni dell'evento
- In materia di permessi retribuiti cosa dispone l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali? Per la partecipazione a concorsi od esami sono concessi permessi retribuiti di otto giorni all'anno
- In materia di permessi retribuiti cosa dispone l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali? I permessi retribuiti per esami sono limitati solo ai giorni di svolgimento delle prove
- In materia di permessi retribuiti cosa dispone l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali? Durante i permessi retribuiti al dipendente spetta l'intera retribuzione, ivi compresa la retribuzione di posizione prevista per le posizioni organizzative, le indennità per specifiche responsabilità e l'indennità di funzione di cui all'art. 68, co 2, rispettivamente, lett e) ed f), esclusi i compensi per le prestazioni di lavoro straordinario nonché le indennità che richiedano lo svolgimento della prestazione lavorativa
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: L'indennità di reperibilità è frazionabile in misura non inferiore a quattro ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria maggiorata, in tal caso, del 10%
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il servizio di pronta reperibilità è istituito per le aree di pronto intervento individuate dagli enti
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: In caso di chiamata l'interessato dovrà raggiungere il posto di lavoro assegnato nell'arco di trenta minuti
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Qualora la pronta reperibilità cada di domenica o comunque di riposo settimanale secondo il turno assegnato, il dipendente ha diritto ad un giorno di riposo compensativo anche se non è chiamato a rendere alcuna prestazione lavorativa
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Ciascun dipendente non può essere messo in reperibilità per più di 6 volte in un mese
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il compenso per pronta reperibilità è raddoppiato in caso di reperibilità cadente in giornata festiva, anche infrasettimanale o di riposo settimanale secondo il turno assegnato
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il servizio di pronta reperibilità è remunerato secondo quanto previsto dal CCNL per 12 ore al giorno
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: In caso di chiamata, le ore di lavoro prestate vengono retribuite come lavoro straordinario o compensate, a richiesta, con equivalente recupero orario
- In materia di riposi giornalieri, l'art. 7, D.Lgs. n. 66/2003, prevede che, ferma restando la durata normale dell'orario settimanale, il lavoratore ha diritto: A 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Detto riposo deve essere fruito in modo consecutivo, fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità
- In materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro gli "organismi paritetici" sono costituiti ad iniziativa: Di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
- In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la delega di funzioni da parte del datore di lavoro è ammessa con i limiti e le condizioni stabiliti dagli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 81/2008. Quale delle seguenti affermazioni in merito non è corretta? È necessario che la delega sia accettata in qualunque forma dal delegato
- In merito alle ferie, indicare quale tra queste affermazioni è vera secondo il CCNL. Occorre assicurare il godimento delle ferie al dipendente che ne fa richiesta di almeno due settimane consecutive nel periodo giugno-agosto
- In quale caso il periodo minimo di quattro settimane di ferie, previsto per i lavoratori dal D.Lgs. n. 66/2003 può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute? Nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro
- In quale dei seguenti casi il CCNL del comparto Funzioni locali prevede un intervallo per pausa non inferiore a trenta minuti? Qualora l'orario di lavoro giornaliero ecceda il limite di sei ore
- In quale dei seguenti casi il periodo di prova non viene sospeso? Godimento di giorni di festività
- In quale dei seguenti casi il periodo di prova non viene sospeso? Godimento del riposo settimanale
- In quale dei seguenti casi il periodo di prova viene sospeso, e deve essere consentito al lavoratore il recupero dei giorni perduti? Malattia
- In quale dei seguenti casi il periodo di prova viene sospeso, e deve essere consentito al lavoratore il recupero dei giorni perduti? Infortunio
- In quale dei seguenti casi non sono riconosciuti ai dirigenti delle RSA i permessi di cui all'art. 24 dello Statuto dei Lavoratori (Permessi non retribuiti)? Partecipazione a corsi di aggiornamento
- In quale dei seguenti punti sono correttamente esposte le prerogative ed i diritti che il D.Lgs. n. 81/2008 attribuisce al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza? Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed alle miscele pericolose, alle macchine, agli impianti, all'organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni e alle malattie professionali
- In quale ipotesi, l'art. 27 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, prevede deroghe fondate sulla discriminazione sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro? Mansioni di lavoro particolarmente pesanti individuate attraverso la contrattazione collettiva
- In quale norma si ritrova il principio della tutela dei minori lavoratori? Nell'art. 37, comma 3, della Cost., secondo il quale la Repubblica tutela il lavoro dei minori con norme speciali e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione
- In riferimento all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, comma 1, lettera A). Annuali
- In tutti i casi in cui il CCNL del comparto Funzioni locali prevede la risoluzione del rapporto con preavviso o con corresponsione dell'indennità sostitutiva dello stesso, ad eccezione di quelli previsti dal comma 10 dell'art. 50 e dal comma 2 del presente articolo, per il rapporto di lavoro a tempo determinato il termine di preavviso: È fissato in un giorno per ogni periodo di lavoro di 15 giorni contrattualmente stabilito e, comunque, non può superare i 30 giorni, nelle ipotesi di durata dello stesso superiore all'anno
- In via generale, il recesso quale forma di estinzione del rapporto di lavoro: È un atto unilaterale recettizio
- In via generale, il recesso quale forma di estinzione del rapporto di lavoro: Si manifesta con la volontà di porre fine al rapporto di lavoro
- In via generale, il recesso quale forma di estinzione del rapporto di lavoro: Acquista efficacia nel momento in cui viene a conoscenza dell'altra parte
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Per il turno diurno antimeridiano e pomeridiano (tra le 6 e le 22.00) è corrisposta una maggiorazione oraria del 10% della retribuzione
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Per il turno festivo-notturno è corrisposta una maggiorazione oraria del 50% della retribuzione
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. All'interno di ogni periodo di 24 ore deve essere garantito un periodo di riposo di almeno 11 ore consecutive
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. L'indennità di turno è corrisposta solo per i periodi di effettiva prestazione di servizio in turno
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. I turni notturni, effettuati da ciascun dipendente, non possono essere superiori a 10 nel mese, fatte salve le eventuali esigenze eccezionali o quelle derivanti da calamità o eventi naturali
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Per turno notturno si intende il periodo lavorativo ricompreso tra le 22 e le 6 del mattino successivo
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Gli enti, in relazione alle proprie esigenze organizzative e funzionali, possono istituire turni giornalieri di lavoro
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa indennità, devono essere distribuite nell'arco del mese, sulla base della programmazione adottata, in modo tale da attuare una distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione all'articolazione adottata nell'ente
- Indicare quale affermazione afferente la turnazione è consona al disposto di cui all'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali. Il turno consiste in un'effettiva rotazione del personale in prestabilite articolazioni giornaliere
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. La procedura di certificazione è volontaria e consegue obbligatoriamente ad una istanza comune delle parti
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'inizio del procedimento deve essere comunicato all'Ispettorato territoriale del lavoro
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve essere motivato e contenere il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. Il procedimento di certificazione deve concludersi entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della istanza
- Indicare quale affermazione sul rapporto di lavoro domestico è corretta. Ha per oggetto la prestazione di servizi di carattere domestico
- Indicare quale delle seguenti affermazioni in materia di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 c. c. è corretta. In caso di licenziamento per giusta causa viene meno l'obbligo di preavviso
- Indicare quale delle seguenti affermazioni in materia di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile è corretto. In caso di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile viene meno l'obbligo di preavviso
- Indicare quale fonte tra quelle proposte ha tra le sue finalità principali quella di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, assicurando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, applicando condizioni uniformi rispetto a quello del lavoro privato, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori nonché l'assenza di qualunque forma di discriminazione e di violenza morale e psichica. D.Lgs. n. 165/2001
- Indicare quale tra i seguenti è un requisito previsto dal D.M. 10 aprile 2018 per le agenzie di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale di cui all' art. 4, co. 1, lett. d) ed e), D.Lgs. n. 276/2003. Per ogni unità organizzativa va indicato un responsabile, anche con funzioni di operatore
- Indicare quale tra i seguenti permessi possono essere concessi ai dipendenti a tempo determinato, indipendentemente dalla durata del contratto (art. 51, CCNL del comparto Funzioni locali). Permessi retribuiti in caso di matrimonio
- Indicare quale tra i seguenti permessi possono essere concessi ai dipendenti a tempo determinato, indipendentemente dalla durata del contratto (art. 51, CCNL del comparto Funzioni locali). Permessi non retribuiti per motivate esigenze fino a un massimo di 15 giorni complessivi
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Individuare l'affermazione consona al disposto di cui all'art. 28 del CCNL del Comparto funzioni Locali - Ferie, recupero festività soppresse, festività del Santo patrono. Le ferie sono fruite nel corso di ciascun anno solare, in periodi compatibili con le esigenze di servizio, tenuto conto delle richieste del dipendente
- Individuare l'affermazione consona al disposto di cui all'art.28 del CCNL del Comparto funzioni Locali - Ferie, recupero festività soppresse, festività del Santo patrono. Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili
- Individuazione dei profili professionali - Verifica delle facoltà di implementazione del Fondo risorse decentrate in relazione a quanto previsto dall'art. 15, co 7. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe
- Ipotizzare che la concorrenza sul mercato del lavoro sia perfetta significa, tra l'altro, immaginare un contesto nel quale: I costi associati alla ricerca di lavoro o i costi di aggiustamento per assumere o licenziare lavoratori sono nulli
- Ipotizzare che la concorrenza sul mercato del lavoro sia perfetta significa, tra l'altro, immaginare un contesto nel quale: I lavoratori sono al corrente delle opportunità di lavoro disponibili e delle caratteristiche delle imprese e, viceversa, le imprese osservano perfettamente tutte le caratteristiche rilevanti dei lavoratori
- Ipotizzare che la concorrenza sul mercato del lavoro sia perfetta significa, tra l'altro, immaginare un contesto nel quale: Le imprese e i lavoratori sono price takers
- Ipotizzare che la concorrenza sul mercato del lavoro sia perfetta significa, tra l'altro, immaginare un contesto nel quale: Il salario reale è perfettamente flessibile