Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa nazionale del lavoro
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- A chi affida l'art. 13 del D.Lgs. n. 66/2003, l'eventuale definizione delle riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni? Alla contrattazione collettiva
- A chi attribuisce il D.Lgs. n. 81/2008 il compito di adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa? Al datore di lavoro e ai Dirigenti
- A chi attribuisce il D.Lgs. n. 81/2008 il compito di fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente? Al datore di lavoro e ai Dirigenti
- A cosa mira Eures? A favorire la mobilità geografica dei lavoratori nei Paesi dell'Unione europea
- A cosa serve l'attestazione dello stato di disoccupazione? Il documento attesta che la persona è disoccupata, sulla base delle informazioni presenti nel Sistema informativo a seguito della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did)
- A decorrere dal 2016 le entrate del contributo integrativo, di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni, relativo ai datori di lavoro non aderenti ai fondi interprofessionali per la formazione continua, sono versate per il 50 per cento... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 5, comma 2). Al Fondo di rotazione, di cui all'art. 9, comma 5, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236
- A decorrere dal 2016 le entrate del contributo integrativo, di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni, relativo ai datori di lavoro non aderenti ai fondi interprofessionali per la formazione continua, sono versate per il 50 per cento... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 5, comma 2). Al Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, di cui all'art. 18 del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni, in legge 28 gennaio 2009, n. 2
- A norma del combinato disposto di cui all'18 e 22 della l. n. 300/1970 il licenziamento dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali (RSA) è : Nullo
- A norma del combinato disposto di cui all'art. 3, l. n. 108/1990 e all'art. 15, l. n. 300/1970, il licenziamento del lavoratore che abbia partecipato a scioperi è: Nullo in quanto discriminatorio
- A norma del d.l. 4/2019, che rapporto sussiste tra il Patto per il lavoro previsto dallo stesso d.l. e il Patto di servizio personalizzato previsto dal d.lgs. 150/2015? I due Patti si equivalgono
- A norma del decreto legislativo 276/2003, l'albo delle agenzie per il lavoro tenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è articolato in: cinque sezioni
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, costituisce distacco di personale: l'attività di porre, da parte di un datore di lavoro che soddisfa un proprio interesse, uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, per realizzare un distacco di personale, occorre il consenso del lavoratore distaccato? Solo se il distacco comporta un mutamento delle mansioni
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 34, D.Lgs. n. 151/2001, i periodi di congedo parentale sono computati nell'anzianità di servizio? Si, sono computati nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia
- A norma del disposto di cui all'art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dall'art. 2109 c.c., il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie: Retribuite non inferiore a quattro settimane
- A norma del disposto di cui all'art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dall'art. 2109 c.c., quando vanno godute le ferie? Salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita ad alcune categorie di lavoratori, vanno godute per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione
- A norma del disposto di cui all'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, è vietato adibire le donne al lavoro: Dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma del disposto di cui all'art. 18, D.Lgs. n. 81/2008, chi ha il compito di prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio? Il datore di lavoro e i Dirigenti
- A norma del disposto di cui all'art. 2094, c.c. è prestatore di lavoro subordinato: Chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore
- A norma del disposto di cui all'art. 2103, c.c., quali ragioni devono sussistere per poter trasferire legittimamente un lavoratore da una unità produttiva ad un'altra (c.d. mobilità introaziendale)? Comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive
- A norma del disposto di cui all'art. 2120 c.c., gli importi accantonati nel trattamento di fine rapporto (Tfr) sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso: Che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo fissato dall'ISTAT
- A norma del disposto di cui all'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, qual è il montante orario minimo dei permessi retribuiti dei dirigenti delle RSA in unità produttive che occupano fino a 200 dipendenti? I dirigenti occupati in unità produttive fino a 200 dipendenti hanno diritto ad un'ora all'anno per ciascun dipendente
- A norma del disposto di cui all'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, qual è il montante orario minimo dei permessi retribuiti dei dirigenti delle RSA in unità produttive con più di 3000 dipendenti? I dirigenti di RSA hanno diritto a permessi retribuiti non inferiori a otto ore mensili
- A norma del disposto di cui all'art. 26, D.Lgs. 151/2015, entro quanti giorni dalla data di trasmissione del modulo il lavoratore ha la facoltà di revocare le dimissioni? Entro sette giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 26, D.Lgs. 151/2015, le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: Devono essere fatte esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a pena di inefficacia
- A norma del disposto di cui all'art. 26, D.Lgs. 151/2015, le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: Devono essere trasmesse all'Ispettorato nazionale del lavoro
- A norma del disposto di cui all'art. 26, D.Lgs. n. 151/2001, il congedo di maternità spetta anche nel caso di adozione di minore? Si, per un periodo massimo di cinque mesi
- A norma del disposto di cui all'art. 28, D.Lgs. n. 151/2001, quali sono le cause che danno il diritto al padre lavoratore, in alternativa alla lavoratrice madre, ad usufruire del congedo di paternità? Morte o grave infermità della madre, ovvero abbandono o affidamento esclusivo del bambino al padre
- A norma del disposto di cui all'art. 29 del D.Lgs. 276/2003, in caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro: È obbligato in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto
- A norma del disposto di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 148/2015 il trattamento di integrazione salariale ammonta: All'80% della retribuzione globale
- A norma del disposto di cui all'art. 3, l. n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è determinato: Da ragioni inerenti all'attività produttiva
- A norma del disposto di cui all'art. 3, l. n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è determinato: Da ragioni inerenti all'organizzazione del lavoro
- A norma del disposto di cui all'art. 3, l. n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è determinato: Da ragioni inerenti al regolare funzionamento dell'attività
- A norma del disposto di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco può comportare un mutamento di mansioni? Si, ma in tal caso è richiesto il consenso del lavoratore
- A norma del disposto di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, in caso di distacco, il distaccante: Rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore
- A norma del disposto di cui all'art. 31, D.Lgs. n. 81/2008, il ricorso a persone o servizi esterni per l'organizzazione del servizio di prevenzione e protezione: Non esonera in alcun modo il datore di lavoro dalle sue responsabilità
- A norma del disposto di cui all'art. 34, D.Lgs. n. 81/2008, il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi e di evacuazione, nei casi previsti dalla legge stessa, tra l'altro,: Dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. 81/2008, alla riunione periodica indetta dal datore di lavoro partecipano: Il datore di lavoro o un suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, il medico competente, ove nominato ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 198/2006, è valido un licenziamento a causa di matrimonio? No, è nullo
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 198/2006, il licenziamento a seguito del matrimonio della lavoratrice assunta a tempo indeterminato è: Nullo, dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino ad un anno dopo la celebrazione del matrimonio
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 198/2006, le clausole di qualsiasi genere, contenute nei contratti individuali e collettivi, o in regolamenti, che prevedono comunque la risoluzione del rapporto di lavoro delle lavoratrici in conseguenza del matrimonio sono valide? No, sono nulle e si hanno per non apposte
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 198/2006, le dimissioni presentate dalla lavoratrice nel periodo tra il giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio fino a un anno dopo la celebrazione devono essere confermate all'Ispettorato territoriale del lavoro entro: Un mese
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 198/2006, quando il licenziamento si presume disposto per causa di matrimonio? Quando il licenziamento intercorre dal giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio fino a un anno dopo la celebrazione
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. n. 81/2008, nelle aziende che occupano più di quindici lavoratori, il datore di lavoro deve indire, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, la riunione periodica per la sicurezza sui luoghi di lavoro: Almeno una volta all'anno
- A norma del disposto di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 66/2003, le ore lavorate oltre le 40 ore settimanali (orario normale di lavoro): Sono considerate straordinario
- A norma del disposto di cui all'art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 66/2003, la durata massima settimanale dell'orario di lavoro: È stabilita dai contratti collettivi
- A norma del disposto di cui all'art. 4, D.Lgs. n. 53/2000 di quanti giorni di permesso retribuiti ha diritto il lavoratore nel caso di decesso del coniuge o di parenti entro il secondo grado o del conveniente? Tre giorni all'anno
- A norma del disposto di cui all'art. 4, D.Lgs. n. 53/2000 di quanti giorni di permesso retribuiti ha diritto il lavoratore nel caso di documentata infermità del coniuge o di parenti entro il secondo grado o del conveniente? Tre giorni all'anno, salvo in alternativa, nei casi di grave infermità concordare con il datore di lavoro diverse modalità di espletamento dell'attività lavorativa
- A norma del disposto di cui all'art. 4, D.Lgs. n. 53/2000 per gravi motivi familiari, debitamente documentati, i dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati possano richiedere un periodo di congedo, continuato o frazionato, non superiore: A due anni
- A norma del disposto di cui all'art. 4, l. n. 604/1966, il licenziamento determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa: Costituisce ipotesi di licenziamento discriminatorio
- A norma del disposto di cui all'art. 4, l. n. 604/1966, il licenziamento determinato dall'appartenenza ad un sindacato e dalla partecipazione ad attività sindacali: Costituisce ipotesi di licenziamento discriminatorio
- A norma del disposto di cui all'art. 43, D.Lgs. n. 81/2008, i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi: Sono designati dal datore di lavoro e non possono rifiutare la nomina senza giustificato motivo
- A norma del disposto di cui all'art. 5, D.Lgs. n. 53/2000 durante il periodo di congedo per la formazione, il dipendente: Conserva il posto di lavoro e non ha diritto alla retribuzione
- A norma del disposto di cui all'art. 5, D.Lgs. n. 53/2000 per congedo per la formazione si intende anche quello finalizzato alla partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro? Si, si intende quello finalizzato al completamento della scuola dell'obbligo, al conseguimento del titolo di studio di secondo grado, del diploma universitario o di laurea, alla partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro
- A norma del disposto di cui all'art. 5, D.Lgs. n. 53/2000 per poter usufruire del "congedo per la formazione" il lavoratore deve aver maturato presso la stessa azienda o amministrazione: Cinque anni di anzianità di servizio
- A norma del disposto di cui all'art. 50, D.Lgs. 81/2008, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori
- A norma del disposto di cui all'art. 50, D.Lgs. 81/2008, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: È consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all'art. 37
- A norma del disposto di cui all'art. 6 del D.Lgs. 276/2003 i gestori di siti internet sono autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione nell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro?? Si, a condizione che svolgano tale attività senza finalità di lucro e che rendano pubblici sul sito medesimo i dati identificativi del legale rappresentante
- A norma del disposto di cui all'art. 6 del D.Lgs. 276/2003 le università sono autorizzate allo svolgimento dell'attività di intermediazione nell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro? Si, sia pubbliche che private
- A norma del disposto di cui all'art. 6, l. n. 604/1966 esiste un termine per l'impugnazione del licenziamento? Si, il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 300/1970, il datore di lavoro può adottare provvedimenti disciplinari nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito? No, e deve sentirlo a sua difesa
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 300/1970, il datore di lavoro può adottare provvedimenti disciplinari nei confronti del lavoratore senza averlo sentito a sua difesa? No
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 300/1970, il datore di lavoro, per poter sanzionare legittimamente il lavoratore deve: Contestargli preventivamente l'addebito e sentirlo a sua difesa
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 300/1970, in merito alle sanzioni disciplinari la multa non può essere disposta per un importo superiore a: Quattro ore della retribuzione
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo: Deve essere preceduto da una comunicazione effettuata dal datore di lavoro all'Ispettorato territoriale del lavoro del luogo dove il lavoratore presta la sua opera, e trasmessa per conoscenza al lavoratore
- A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 604/1966, la procedura per l'intimazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo: Non trova applicazione in caso di licenziamento per superamento del periodo di comporto di cui all'art. 2110, c.c.
- A norma del disposto di cui all'art. 7, legge n. 300 del 1970, la sanzione disciplinare impugnata avanti l'autorità giudiziaria: Resta sospesa fino alla definizione del giudizio
- A norma del disposto di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa se l'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di: 6 ore
- A norma della legge 604/1966 e s.m.i., fatta salva l'osservanza di particolari norme circa la stabilità, il licenziamento del prestatore di lavoro a tempo indeterminato può avvenire: esclusivamente per giusta causa o per giustificato motivo
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Matrimonio della lavoratrice, dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino ad un anno dopo la celebrazione del matrimonio
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Incarichi di pubbliche funzioni
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Malattia professionale, per tutto il periodo previsto dalla legge o dai contratti collettivi
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Stato di gravidanza e di puerperio, dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Infortunio, per tutto il periodo previsto dalla legge o dai contratti collettivi
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Lavoratori eletti a svolgere pubbliche funzioni
- A norma dell'art. 1 della legge 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è reversibile ai superstiti? No, in nessun caso
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, il prestatore di lavoro può essere trasferito da un'unità produttiva a un'altra? Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, nel caso di assegnazione di un prestatore di lavoro a mansioni superiori, dopo un certo tempo l'assegnazione diviene definitiva: ove non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se, a seguito di modifica degli assetti organizzativi aziendali, il prestatore di lavoro viene assegnato a mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto, e il mutamento non è comunicato per iscritto: il mutamento è nullo
- A norma dell'art. 2119 del c.c. si ha giusta causa di licenziamento quando si verifichi: Un grave o gravissimo inadempimento che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto
- A norma dell'art. 35, comma 8, D.Lgs. n. 198/2006, qualora sia stata dichiarata la nullità del licenziamento della lavoratrice disposto a causa di matrimonio, la stessa, invitata a riassumere servizio, entro quanto deve dichiarare di recedere dal contratto per aver diritto al trattamento previsto per le dimissioni per giusta causa? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento dell'invito
- A norma dell'art. 36, comma 1, D.Lgs. n. 198/2006, chi intende agire in giudizio per la denuncia delle discriminazioni dirette e indirette: Può avvalersi delle procedure di conciliazione previste dai contratti collettivi
- A norma dell'art. 46, commi 1 e 2, D.Lgs. n. 198/2006, le aziende pubbliche e private che occupano più di cento dipendenti, almeno ogni due anni: Sono tenute a redigere e trasmettere alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile nell'azienda
- A norma dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, un rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in rapporto di lavoro a tempo indeterminato? No, lo esclude espressamente l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali
- A norma dell'art. 6 della legge n. 222/1984, l'assicurato ha diritto all'assegno privilegiato di invalidità: Qualora l'invalidità risulti in rapporto causale diretto con finalità di servizio e dall'evento non derivi il diritto a rendita a carico dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ovvero a trattamenti a carattere continuativo di natura previdenziale o assistenziale a carico dello Stato o di altri enti pubblici
- A norma dell'art. 9 del D.Lgs. n. 276/2003, in relazione ad attività di ricerca e selezione del personale: Sono vietate le comunicazioni a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi di informazione, se effettuate in forma anonima o da soggetti non autorizzati
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento all'indennità di mobilità si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, per quale ipotesi non può essere sanzionato il rifiuto del lavoratore/lavoratrice di svolgere la prestazione di lavoro notturno? Lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, per quale ipotesi vige un divieto assoluto di adibire i lavoratori/lavoratrici a svolgere prestazione di lavoro notturno? Lavoratrice in stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, può essere sanzionata una lavoratrice che abbia a proprio carico un soggetto disabile ex L. n. 104/1992 che si rifiuti di svolgere lavoro notturno? No, non può essere sanzionata
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, può essere sanzionato un padre che sia unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni che si rifiuti di svolgere lavoro notturno? No, non può essere sanzionato
- A norma di quanto dispone la legge n. 604/1966 entro quale termine dalla sua comunicazione il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza? Entro 60 giorni
- A norma di quanto dispone la legislazione vigente in merito alla tutela del lavoro degli adolescenti lo svolgimento del rapporto di lavoro: Avviene secondo la disciplina normativa del lavoro vigente per la generalità dei lavoratori, salvo deroghe ed eccezioni più favorevoli
- A norma di quanto dispone l'art. 10 della legge n. 877/1973, in merito al lavoro a domicilio: Per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro (LUL) deve contenere anche le date e le ore di consegna e riconsegna del lavoro, la descrizione del lavoro eseguito, la specificazione della quantità e della qualità di esso
- A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 148/2015, in quali casi è possibile richiedere l'intervento ordinario della Cassa integrazione guadagni? Situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali. Situazioni temporanee di mercato
- A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 276/2003, i soggetti autorizzati o accreditati possono esigere o comunque percepire, direttamente o indirettamente, compensi dal lavoratore? No, è fatto divieto, ma i contratti collettivi stipulati da associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale o territoriale possono stabilire che tale divieto non trova applicazione per specifiche categorie di lavoratori altamente professionalizzati o per specifici servizi offerti dai soggetti autorizzati o accreditati
- A norma di quanto dispone l'art. 11 della legge n. 877/1973, il lavoratore a domicilio può eseguire lavoro per conto proprio o di terzi in concorrenza con l'imprenditore? No, se l'imprenditore gli affida una quantità di lavoro atto a procurargli una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104 del 1992
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: Le lavoratrici madri di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, i lavoratori padri conviventi con le stesse
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni
- A norma di quanto dispone l'art. 12 del D.Lgs. n. 148/2015 qualora l'impresa abbia fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, può essere proposta una nuova domanda per la medesima unità produttiva per la quale l'integrazione è stata concessa? Si, quando sia trascorso un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa
- A norma di quanto dispone l'art. 13 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, nell'esercizio delle funzioni loro attribuite, le consigliere ed i consiglieri di parità, nel caso vengano a conoscenza di reati per ragione del loro ufficio hanno l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 13, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario di lavoro dei lavoratori notturni: Non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite
- A norma di quanto dispone l'art. 14 dello Statuto dei Lavoratori, il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale è garantito: A tutti i lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 14, D.Lgs. n. 151/2001 le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi per l'effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici ovvero visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbono essere eseguiti durante l'orario di lavoro? Si, hanno diritto a permessi retribuiti
- A norma di quanto dispone l'art. 14, D.Lgs. n. 66/2003, lo stato di salute dei lavoratori notturni deve essere valutato: Attraverso controlli preventivi e periodici, almeno ogni due anni, volti a verificare l'assenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti i lavoratori stessi
- A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. 66/2003, qualora sopraggiungano condizioni di salute che comportino l'inidoneità accertata alla prestazione di lavoro notturno: Il lavoratore ha diritto ad essere assegnato al lavoro diurno, in altre mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili
- A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. 66/2003, qualora sopraggiungano condizioni di salute che comportino l'inidoneità alla prestazione di lavoro notturno: Il lavoratore ha diritto ad essere assegnato al lavoro diurno, in altre mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili
- A norma di quanto dispone l'art. 15 dello Statuto dei Lavoratori, è valido il patto con il quale un lavoratore viene assunto purché aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale? No, il patto è nullo
- A norma di quanto dispone l'art. 16, D.Lgs. n. 151/2001 è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l'evento del parto? Si, entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico competente attesti che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro
- A norma di quanto dispone l'art. 16, D.Lgs. n. 151/2001 è vietato adibire al lavoro le donne: Di norma durante i due mesi precedenti la data presunta del parto, salvo quanto espressamente previsto dal citato D.Lgs
- A norma di quanto dispone l'art. 16, D.Lgs. n. 151/2001 è vietato adibire al lavoro le donne: Di norma durante i tre mesi dopo il parto, salvo quanto espressamente previsto dal citato D.Lgs
- A norma di quanto dispone l'art. 16, D.Lgs. n. 151/2001 nel caso di interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza successiva al 180° giorno dall'inizio della gestazione le lavoratrici hanno facoltà di riprendere in qualunque momento l'attività lavorativa? Si, con un preavviso di dieci giorni al datore di lavoro, a condizione che il medico competente attesti che tale opzione non arrechi pregiudizio alla loro salute
- A norma di quanto dispone l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, quando il datore di lavoro viene condannato alla reintegrazione del lavoratore per licenziamento illegittimo deve anche versare i contributi previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della L. n. 877/1973, le aziende interessate da programmi di ristrutturazione, riorganizzazione e di conversione che abbiano comportato licenziamenti o sospensioni dal lavoro, possono instaurare rapporti di lavoro a domicilio? No, per la durata di un anno rispettivamente dall'ultimo provvedimento di licenziamento e dalla cessazione delle sospensioni
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, affinché il licenziamento sia valido a chi ed in che forma va comunicato? Al lavoratore in forma scritta, con indicazione della motivazione
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, la comunicazione scritta del licenziamento deve indicare necessariamente i motivi che hanno determinato il recesso? Si, sempre pena l'inefficacia del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 2, l. n. 604/1966, affinché il licenziamento sia valido a chi ed in che forma va comunicato? Al lavoratore in forma scritta, con indicazione della motivazione
- A norma di quanto dispone l'art. 2, l. n. 604/1966, il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 2, l. n. 604/1966, la comunicazione scritta del licenziamento deve indicare necessariamente i motivi che hanno determinato il recesso? Si, sempre pena l'inefficacia del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del c.c. la retribuzione può essere determinata a cottimo? Si, la retribuzione può essere determinata anche a cottimo
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del c.c. la retribuzione può essere determinata con partecipazione agli utili o ai prodotti? Si, la retribuzione può essere determinata anche con partecipazione agli utili o ai prodotti
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile la retribuzione può essere determinata con prestazione in natura? Si, la retribuzione può essere determinata anche con prestazione in natura
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile la retribuzione può essere determinata con provvigione? Si, la retribuzione può essere determinata con provvigione
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile, la retribuzione da corrispondere al lavoratore quando non è determinata dai contratti collettivi o in mancanza di accordo fra le parti è determinata: Dal giudice
- A norma di quanto dispone l'art. 21 della legge n. 104/1999, quale dei seguenti soggetti, assunto presso gli enti pubblici perché vincitore di concorso, ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili? Persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi
- A norma di quanto dispone l'art. 2119 del c.c., il lavoratore con contratto a termine può essere licenziato.... Se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria del rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 2119 del c.c., il lavoratore con contratto a termine può essere licenziato: Se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria del rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 2119 del c.c., in quale ipotesi di licenziamento non spetta il preavviso? Quando il licenziamento è sorretto da giusta causa
- A norma di quanto dispone l'art. 2120, c.c., dopo 10 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr, maturato fino a quel momento? Si, il lavoratore può chiedere un anticipo dopo 8 anni
- A norma di quanto dispone l'art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008, il DVR deve contenere anche l'indicazione del nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza? Si, per espressa previsione del citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003, l'acquisizione del personale già impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di ccnl o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuità che determinano una specifica identità di impresa, costituisce trasferimento d'azienda? No, non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda
- A norma di quanto dispone l'art. 36, D.Lgs. 151/2001, il congedo parentale può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari: Qualunque sia l'età del minore, entro dodici anni dall'ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età
- A norma di quanto dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 23/2015, nell'ipotesi in cui il licenziamento sia intimato con violazione del requisito di motivazione, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a una mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a: Due mensilità
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 877/1973 è ammessa la richiesta nominativa per l'assunzione di un lavoratore a domicilio? Si, è ammessa la richiesta nominativa
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 604/1966, il licenziamento determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa è.... Nullo indipendentemente dalla motivazione addotta
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire al lavoro i bambini? No, salvo che per alcune specifiche attività, quale ad esempio le attività di carattere pubblicitario e con le modalità espressamente previste dalla legge
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti) è possibile adibire al lavoro i bambini? No, salvo che per alcune specifiche attività, quale ad esempio le attività di carattere sportivo e con le tutele previste dalla legge
- A norma di quanto dispone l'art. 4, l. n. 604/1966, il licenziamento determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa è: Nullo indipendentemente dalla motivazione addotta
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali cosa accade se il dipendente in aspettativa non riprenda servizio se richiesto dall'ente? Il rapporto di lavoro è risolto, salvo casi di comprovato impedimento
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, anche se richiesto per motivi diversi
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, tra due periodi di aspettativa devono intercorre almeno quattro mesi di servizio attivo
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali, cosa accade se il dipendente non riprende servizio alla scadenza del periodo di aspettativa? Il rapporto di lavoro è risolto, salvo casi di comprovato impedimento
- A norma di quanto dispone l'art. 47 della legge n. 428/1990 per il trasferimento d'azienda, quale diritto è riconosciuto ai lavoratori che comunque non passano alle dipendenze dell'acquirente, dell'affittuario o del subentrante? Hanno diritto di precedenza nelle assunzioni che questi ultimi effettuino entro un anno dalla data del trasferimento, ovvero entro il periodo maggiore stabilito dagli accordi collettivi
- A norma di quanto dispone l'art. 49 del D.Lgs. n. 151/2001, per i periodi di congedo per la malattia del figlio è dovuta la contribuzione figurativa? Si, è dovuta la contribuzione figurativa fino al compimento del terzo anno di vita del bambino
- A norma di quanto dispone l'art. 5 della legge n. 604/1966 l'onere della prova della sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo di licenziamento spetta.... Al datore di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 5, l. n. 604/1966, nel caso di giustificato motivo di licenziamento: L'onera della prova spetta al datore di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assunzione con contratto a tempo determinato può avvenire anche a tempo parziale? Si, può avvenire sia a tempo pieno sia a tempo parziale
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di particolari necessità di enti di nuova istituzione, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, Il lavoratore assunto a tempo determinato, può essere sottoposto ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine le ferie maturano in proporzione alla durata del servizio prestato
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Al personale assunto a tempo determinato si applica il trattamento economico e normativo previsto dal contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di malattia il periodo di conservazione del posto è pari alla durata del contratto e non può in ogni caso superare il termine massimo fissato dall'art. 36
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: I periodi di assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, possono essere adeguatamente valutati, nell'ambito delle procedure di reclutamento dello stesso ente o di altro ente o amministrazione, secondo requisiti o criteri che attengono alla durata di tali periodi ed alla corrispondenza tra professionalità richiesta nei posti da coprire ed esperienza maturata nei rapporti di lavoro a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze fino a un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In deroga a quanto previsto dall'art. 20 in qualunque momento del periodo di prova, ciascuna delle parti può recedere dal rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di assunzione a tempo indeterminato, i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato già prestati dal dipendente presso il medesimo ente o presso Unioni di comuni con mansioni del medesimo profilo e categoria di inquadramento, concorrono a determinare l'anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l'applicazione di determinati istituti contrattuali
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Gli enti assicurano ai lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato interventi informativi e formativi, con riferimento sia alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sia alle prestazioni che gli stessi sono chiamati a rendere
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi, possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi, possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 54, D.Lgs. 151/2001 il licenziamento delle lavoratrici nel periodo che intercorre dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino è: Nullo
- A norma di quanto dispone l'art. 54, D.Lgs. 151/2001 le lavoratrici non possono essere licenziate dall'inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro nonché: Fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine del superiore quando: L'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente, quando ritiene che l'ordine impartito sia palesemente illegittimo: Ha il dovere di farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarandone le ragioni
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale dei seguenti casi il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine impartito dal superiore? Quando l'atto costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale dei seguenti casi il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine impartito dal superiore? Quando l'atto sia vietato dalla legge penale
- A norma di quanto dispone l'art. 6 del D.Lgs. n. 276/2003, quali soggetti non possono essere autorizzati allo svolgimento della attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro? Gli istituti statali di scuola secondaria di primo grado
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966 esiste un termine per l'impugnazione del licenziamento? Si, il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966, da quando decorre il termine per l'impugnazione del licenziamento? Dalla comunicazione del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966, decorso quale termine il lavoratore decade dal diritto di impugnazione del licenziamento? Decorsi sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione del licenziamento ovvero dalla comunicazione dei motivi ove questa non sia contestuale a quella del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire gli adolescenti a lavori che comportano l'esposizione ad agenti fisici o biologici? No, salvo il caso di indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire gli adolescenti a lavori che comportano l'esposizione ad agenti chimici? No, salvo il caso di indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa
- A norma di quanto dispone l'art. 6, l. n. 604/1966, da quando decorre il termine per l'impugnazione del licenziamento? Dalla comunicazione del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. 151/2001, a quanto ammonta l'indennità giornaliera di maternità delle coltivatrici dirette? Alle coltivatrici dirette spetta una indennità giornaliera pari all'80% della retribuzione minima giornaliera per gli operai agricoli a tempo indeterminato
- A norma di quanto dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 276/2003, le Regioni possono istituire appositi elenchi per l'accreditamento degli operatori pubblici e privati? Si, sentite le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative relativamente agli operatori pubblici e privati che operano nel proprio territorio
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 877/1973 come sono retribuiti i lavoratori a domicilio? Sono retribuiti sulla base di tariffe di cottimo pieno risultanti dai contratti collettivi della categoria
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori ammessi al lavoro devono essere sottoposti a visite mediche periodiche? Si, per tutta la durata del rapporto lavorativo
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori devono essere sottoposti a visite mediche? Si, sia prima di essere ammessi al lavoro sia durante lo svolgimento del rapporto di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori prima di essere ammessi al lavoro devono essere sottoposti a visite mediche? Si, per accertare l'idoneità lavorativa all'attività cui devono essere adibiti
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa se: L'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, in quale caso il lavoratore ha diritto a beneficiare di un intervallo per pausa? Quando l'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive. Quando deve essere goduto di regola il riposo settimanale? Deve essere goduto di regola in coincidenza con la domenica
- A norma di quanto dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive. Quando deve essere goduto di regola il riposo settimanale? Deve essere goduto di regola in coincidenza con la domenica
- A norma di quanto dispone l'articolo 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: il lavoratore assunto a tempo determinato può essere sottoposto a un periodo di prova non superiore a due settimane per i rapporti di durata fino a sei mesi e di quattro settimane per quelli di durata superiore
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, al lavoratore che eccezionalmente presti la sua opera durante una festività spetta: Oltre alla normale retribuzione globale giornaliera compreso ogni elemento accessorio, la retribuzione per il lavoro espletato con la maggiorazione per il lavoro festivo
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, durante le festività, ai lavoratori è dovuta: La normale retribuzione giornaliera, compreso ogni elemento accessorio
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, il datore di lavoro che violi la normativa prevista in materia di ricorrenze festive: È soggetto all'irrogazione di una sanzione amministrativa
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, nel caso in cui la festività cada di domenica, il lavoratore: Ha diritto oltre alla retribuzione normale, ad un'ulteriore retribuzione corrispondente all'aliquota giornaliera perché è privato di un giorno di riposo
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare anche il termine finale del rapporto di lavoro? Si, in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La data di inizio del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La durata del periodo di prova
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La posizione economica iniziale
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La tipologia del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La sede di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La tipologia del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La categoria e il profilo professione di inquadramento
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorsa la metà del periodo di prova l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, con obbligo di motivazione
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendente si intende confermato in servizio con il riconoscimento dell'anzianità: Dal giorno dell'assunzione
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendente si intende confermato in servizio con il riconoscimento dell'anzianità: Dal giorno dell'assunzione
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, durante il periodo di prova l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro? Si, decorsa la metà del periodo di prova, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova piò essere rinnovato o prorogato? No
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova, nel caso di assenza per malattia: È sospeso, e il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di recesso del dipendente durante il periodo di prova, la retribuzione: È corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, per i dipendenti inquadrati nella categoria B la durata del periodo di prova è di: Due mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, per i dipendenti inquadrati nelle categorie diverse dalla A e la B la durata del periodo di prova è di: Sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 2099 del c.c., la concreta determinazione della misura della retribuzione, può essere stabilita anche dal giudice? Si, può essere stabilita dalla contrattazione collettiva, dall'accordo delle parti e dal giudice
- A norma di quanto prevede l'art. 2099 del c.c., la concreta determinazione della misura della retribuzione, può essere stabilita: Dalla contrattazione collettiva, dall'accordo delle parti e dal giudice
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di distribuzione dell'orario settimanale di lavoro su cinque giorni la durata delle ferie dopo tre anni di servizio è di: 28 giorni lavorativi
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di distribuzione dell'orario settimanale di lavoro su sei giorni la durata delle ferie dopo tre anni di servizio è di: 32 giorni lavorativi
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie del dipendente sono monetizzabili? No, non sono monetizzabili
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie sono un diritto rinunciabile? No, sono un diritto irrinunciabile
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora non sia possibile il godimento delle ferie nell'anno in cui esse sono maturate, è possibile il loro rinvio all'anno successivo? Si, in caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente dovrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente per il proprio matrimonio ha diritto ad un permesso retribuito di: 15 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale delle seguenti situazioni sono concessi al dipendente permessi retribuiti? Lutto per il coniuge
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale delle seguenti situazioni sono concessi al dipendente permessi retribuiti? Partecipazione ad esami
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito possono essere concessi al dipendente per la partecipazione a concorsi? Otto giorni all'anno
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per affini entro il primo grado? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per il coniuge? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per parente entro il secondo grado? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in occasione del proprio matrimonio? Quindici giorni consecutivi, da fruire entro 45 giorni dalla data del matrimonio
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, al dipendente possono essere concessi permessi brevi; tali permessi non possono superare: Le 36 ore annue
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, al dipendente possono essere concessi permessi brevi; tali permessi non possono superare: La metà dell'orario di lavoro giornaliero
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate: Entro il mese successivo
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate: Entro il mese successivo
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate: Entro il mese successivo
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non in prova assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto? Si, per un periodo di diciotto mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assenza per malattia deve essere comunicata all'ufficio di appartenenza di norma: All'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica, salvo comprovato impedimento
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assenza per malattia, salvo comprovato impedimento, deve essere comunicata all'ufficio di appartenenza di norma: All'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia della durata di un anno? L'intera retribuzione fissa mensile per i primi 9 mesi, il 90% della retribuzione fissa mensile per i successivi 3 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia per i primi 9 mesi di assenza? L'intera retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 12 mesi, per i successivi sei mesi di assenza? Il 50 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 18 mesi, per gli ulteriori mesi di assenza se concessi? Nessuna retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 9 mesi, per i successivi 3 mesi di assenza? Il 90 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 37 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di patologie gravi che richiedano terapie salvavita ed altre assimilabili, come ad esempio l'emodialisi, la chemioterapia, i giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital: Sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia ai fini della maturazione del periodo di comporto e in tali giornate il dipendente ha diritto all'intera retribuzione prevista dall'art. 36, co. 10, lett.a)
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa sempre senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può avere una durata complessiva di dodici mesi in un triennio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È fruibile anche frazionatamente ed i relativi periodi non sono presi in considerazione ai fini del calcolo del periodo di comporto
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può essere concessa solo al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Concessione di permessi giornalieri orari retribuiti nel limite massimo di due ore, per la durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Il diritto alla conservazione del posto per l'intera durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno. Detti permessi: Sono concessi, tra l'altro, per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di : 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a determinato possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi possono essere concessi permessi non retribuiti? Si, possono essere concessi permessi non retribuiti fino ad un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, nel periodo di prova, l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, in qualunque momento in deroga a quanto previsto dall'art. 20
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Ai genitori con figli minori, in relazione al loro numero
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 8, commi 4 e 5, D. Lgs. n. 81/2015
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che rientrano dal congedo di maternità o paternità
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, è possibile instaurare un rapporto a tempo parziale orizzontale? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, è possibile instaurare un rapporto a tempo parziale verticale? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa a tempo parziale può essere pari al 30% di quella a tempo pieno? Si, la prestazione non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa in tempo parziale: Non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale misto può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale verticale può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale misto è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale verticale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali il rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge. n. 300/1970 comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali il rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge. n. 300/1970 comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la commissione in genere - anche nei confronti di terzi - di fatti o atti dolosi, che, pur non costituendo illeciti di rilevanza penale, sono di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato, per un delitto che, commesso fuori del servizio e non attinente in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, per gravi delitti commessi in servizio comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, quando alla condanna consegua comunque l'interdizione perpetua dai pubblici uffici comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la mancata ripresa del servizio, salvo casi di comprovato impedimento, dopo periodi di interruzione dell'attività previsti dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti, alla conclusione del periodo di sospensione o alla scadenza del termine fissato dall'amministrazione comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali lo svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Violazione dell'obbligo previsto dall'art. 55- novies, del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo55-quater, co. 1, lett.b) del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio
- A norma di quanto previsto dall'articolo 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: può essere concessa per una durata complessiva di dodici mesi in un triennio
- A partire dal Protocollo del luglio 1993, la parte normativa del contratto collettivo, stipulato a livello nazionale, è stata articolata in due parti una parte economica e una parte propriamente normativa. La parte economica: Riguarda anche i minimi di paga
- A partire dal Protocollo del luglio 1993, la parte normativa del contratto collettivo, stipulato a livello nazionale, è stata articolata in due parti una parte economica e una parte propriamente normativa. La parte economica: Riguarda anche le varie voci della retribuzione
- A partire dal Protocollo del luglio 1993, la parte normativa del contratto collettivo, stipulato a livello nazionale, è stata articolata in due parti una parte economica e una parte propriamente normativa. La parte normativa: Riguarda anche inquadramento e ferie
- A partire dal Protocollo del luglio 1993, la parte normativa del contratto collettivo, stipulato a livello nazionale, è stata articolata in due parti una parte economica e una parte propriamente normativa. La parte normativa: Riguarda anche i permessi, congedi ed orario di lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento della gestione dell'Assicurazione Sociale per l'Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera A). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento della gestione dell'Assicurazione Sociale per l'Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro? (D.Lgs n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera A). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento dell'attività della rete Eures? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, co. 1, lettera D). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento dell'attività della rete Eures? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera D). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale soggetti è riconosciuto l'assegno mensile per l'assistenza personale e continuativa per inabilità (L. 222/1984)? Ai pensionati per inabilità, che si trovano nella impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di una assistenza continua
- A quanto ammonta l'indennità per congedo parentale? Fino al sesto anno di vita del bambino, al lavoratore o alla lavoratrice spetta un'indennità pari al 30% della retribuzione, per un periodo massimo complessivo di 6 mesi per entrambi i genitori
- A seguito del D.Lgs. n. 150/2015, all'Isfol, oggi Inapp, sono affidati sostanzialmente compiti di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 10, comma 2). Studio, ricerca, monitoraggio e valutazione, coerentemente con gli indirizzi strategici stabiliti dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nonché gestione di progetti comunitari, anche in collaborazione, con enti, istituzioni pubbliche, università o soggetti privati operanti nel campo della istruzione, formazione e della ricerca
- A seguito del D.Lgs. n. 150/2015, all'Isfol, oggi Inapp, sono stati ridotti i membri del consiglio di amministrazione, designati dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali (tra cui il presidente), e dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, individuati nell'ambito degli assessorati regionali competenti. Oggi sono... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 10, comma 1). Tre
- A. Cosa succede se, mentre il Centro per l'impiego prende in carico l'iscrizione al programma Garanzia Giovani, il destinatario trova un lavoro? Il Centro per l'impiego procederà alla sua cancellazione dal programma
- Ad avviso della Corte Costituzionale (Corte Cost. n. 290/1974; Corte Cost. n. 165/1983), l'unica ipotesi in cui sopravvivono gli artt. 503 e 504 del Codice penale per cui è legittima la sanzione penale in caso di sciopero è la sua finalità. Qual è, tra i seguenti, l'unico caso in cui lo sciopero non è perseguibile penalmente? Sciopero politico a favore di temi universali, come la pace nel mondo
- Adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato è un obbligo che l'art. 18 del D.Lgs. n. 81/2008 assegna: Al datore di lavoro e al dirigente
- Agli effetti del D.Lgs. n. 66/2003 per "lavoratore a turni" si intende: Il lavoratore il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni
- Agli invalidi civili, di cui alla legge n. 18/1980, totalmente inabili per cause fisiche o psichiche nei cui confronti le apposite commissioni sanitarie accertino l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore o la necessità di assistenza continuativa per il compimento di atti quotidiani della vita viene riconosciuta.... L'indennità di accompagnamento
- Ai componenti del collegio dei revisori dell'Anpal compete un compenso per lo svolgimento della loro attività? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Sì
- Ai componenti del comitato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, co. 5): Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai disoccupati percettori della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) (decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22), la cui durata di disoccupazione eccede i 4 mesi è riconosciuta, qualora ne facciano richiesta al Centro per l'impiego presso il quale hanno stipulato il patto di servizio personalizzato, ovvero mediante la procedura di cui all'art. 20, comma 4 del D.Lgs n. 150/2015, una somma denominata "assegno individuale di ricollocazione" graduata in funzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 1). Del profilo personale di occupabilità
- Ai fine del calcolo dell'anzianità di disoccupazione sono conteggiati tutti i giorni di validità della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did), con l'eccezione di quelli di... Sospensione
- Ai fini del computo dei sei mesi di disoccupazione, è necessario che il disoccupato abbia un'anzianità di disoccupazione pari a... 180 giorni più 1 giorno
- Ai fini del D.Lgs. n. 150/2015 costituiscono incentivi all'occupazione i benefici normativi o economici riconosciuti ai datori di lavoro in relazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 2). All'assunzione di specifiche categorie di lavoratori
- Ai fini del D.Lgs. n. 150/2015 costituiscono incentivi all'occupazione i benefici normativi o economici riconosciuti ai datori di lavoro in relazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 2). All'assunzione di specifiche categorie di lavoratori
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore impiegato quale membro del personale viaggiante o di volo presso una impresa che effettua servizi di trasporto passeggeri o merci, su strada, per via aerea o per via navigabile, o a impianto fisso non ferroviario è denominato: Lavoratore mobile
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003 l'attività svolta prevalentemente su una installazione offshore (compresi gli impianti di perforazione) o a partire da essa, direttamente o indirettamente legata alla esplorazione, alla estrazione o allo sfruttamento di risorse minerali, compresi gli idrocarburi, nonché le attività di immersione collegate a tali attività, effettuate sia a partire da una installazione offshore che da una nave è denominata: Lavoro offshore
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale è denominato: Lavoratore notturno
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, il metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane è denominato: Lavoro a turni
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, qualsiasi periodo che non rientra nell'orario di lavoro è denominato: Periodo di riposo
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "addestramento"? Il complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "formazione"? Il processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "informazione"? Il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità (L. 222/1984) sono richiesti due requisiti, uno inerente all'infermità e uno inerente all'anzianità contributiva ed assicurativa. L'anzianità contributiva ed assicurativa: Deve essere pari a 5 anni di assicurazione dei quali almeno 3 anni versati nei 5 anni precedenti la domanda
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità quale/quali requisiti sono richiesti (L. 222/1984)? Due: uno inerente all'infermità e uno inerente all'anzianità contributiva e retributiva
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Deve essere accertata dai medici dell'INPS
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Può essere fisica o mentale
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Deve essere tale da provocare una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi lavoro
- Ai fini del riconoscimento dell'assegno ordinario di invalidità da chi deve essere accertata l'infermità fisica o mentale? Dai medici dell'INPS
- Ai fini del T.U. delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità cosa si intende per "congedo di maternità"? Si intende l'astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice
- Ai fini del T.U. delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità cosa si intende per "congedo di paternità"? Si intende l'astensione dal lavoro del lavoratore, fruito in alternativa al congedo di maternità
- Ai fini del T.U. delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità cosa si intende per "congedo parentale"? Si intende l'astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore
- Ai fini del T.U. delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità cosa si intende per "congedo per la malattia del figlio"? Si intende l'astensione facoltativa dal lavoro della lavoratrice o del lavoratore in dipendenza della malattia stessa
- Ai fini della configurabilità della condotta lesiva da mobbing del datore di lavoro: Sono necessari: la molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio mirati, sistematici e prolungati nel tempo - l'evento lesivo - il nesso di causalità - l'intento persecutorio
- Ai fini della determinazione del diritto agli incentivi e della loro durata, si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha prestato l'attività in favore... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 2). Dello stesso soggetto, a titolo di lavoro subordinato o somministrato
- Ai fini della legge in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si intende per dispositivo di protezione individuale, "DPI": Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo
- Ai fini della verifica della erogazione dei servizi in misura non inferiore ai livelli essenziali definiti ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 181 del 2000, è fatto obbligo ai servizi competenti di inserire nella banca dati della legge Fornero, con le modalità definite dall'Inps, i dati essenziali concernenti le azioni di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4). Politica attiva e di attivazione svolte nei confronti dei beneficiari di ammortizzatori sociali
- Ai fini dell'applicazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero legge n. 146/1990, quale tra i seguenti non sono considerati servizi pubblici essenziali? Quelli volti a garantire il diritto al regolare svolgimento dell'attività di impresa
- Ai fini dell'applicazione delle disposizioni sulla turnazione (art. 23, CCNL comparto Funzioni locali) per turno notturno si intende: Il periodo lavorativo ricompreso dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo
- Ai fini dell'applicazione delle disposizioni sulla turnazione (art. 23, CCNL comparto Funzioni locali) per turno notturno-festivo si intende? Il periodo lavorativo che cade nel periodo compreso tra le ore 22 del giorno prefestivo e le ore 6 del giorno festivo e dalle ore 22 del giorno festivo alle ore 6 del giorno successivo
- Ai fini delle disposizione di cui al D.Lgs. n. 66/2003 cosa si intende per "lavoro a turni"? Qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane
- Ai fini delle prestazioni previdenziali, colui che presenti una riduzione permanente di oltre due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore viene denominato (L. 222/1984): Invalido
- Ai fini delle prestazioni previdenziali, colui che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, viene definito (L. 222/1984): Inabile
- Ai lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (co. 1, art. 26 del D.Lgs. n. 150/2015), compete, salvo eccezioni in caso di orario di lavoro inferiore a quello previsto, un importo mensile pari (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 5). All'assegno sociale
- Ai sensi del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276, lettera B, l'attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro, anche in relazione all'inserimento lavorativo dei disabili e dei gruppi di lavoratori svantaggiati, comprensiva tra l'altro della raccolta dei curricula dei potenziali lavoratori, della preselezione e costituzione di relativa banca dati, della promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, dell'orientamento professionale e della progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo, è definita: Intermediazione
- Ai sensi del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276, lettera K, qualsiasi persona appartenente ad una categoria che abbia difficoltà a entrare, senza assistenza, nel mercato del lavoro, è definita: Lavoratore svantaggiato
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "buone prassi"? Sono soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "linee guida"? Sono atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri, dalle regioni e dall'INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "salute"? Lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi"? L'insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "sorveglianza sanitaria"? L'insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 l'utilizzo delle attrezzature che richiedono, per il loro impiego, conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, è riservato: Ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale tra quelli elencati, è un obbligo del lavoratore? Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del datore di lavoro e del dirigente? Richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del lavoratore? Prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del preposto? Verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del preposto? Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del preposto? Frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall'articolo 37
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del preposto? Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quando devono essere impiegati i DPI? Quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, cosa si intende per "prevenzione"? Il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno
- Ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015, art. 27, co. 1, al collocamento della gente di mare si applicano le norme del D.Lgs. n. 150/2015? Sì
- Ai sensi del D.Lgs. n. 276/2003, per "enti bilaterali" si intendono: Organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, quali sedi privilegiate per la regolazione del mercato del lavoro
- Ai sensi del decreto-legge 7 gennaio 2022 , n. 1, che modifica il decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, a decorrere dal 15 febbraio 2022, i lavoratori tenuti all'obbligo vaccinale, nel caso in cui comunichino ai luoghi di lavoro di non essere in possesso della certificazione verde Covid-19 sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della predetta certificazione, e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Le sanzioni sono irrogate: Dal prefetto
- Ai sensi del disposto di cui all'art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003, nella ipotesi dell'appalto di opere o di servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l'appaltatore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali dovuti? Si, anche con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto
- Ai sensi del dPCM 12 ottobre 2021, riguardo ai controlli sul green pass dei lavoratori, essendo ogni azienda autonoma nell'organizzare i controlli, nel rispetto delle normative sulla privacy e delle linee guida emanate, i datori di lavoro definiscono le modalità operative per l'organizzazione delle verifiche: Anche a campione
- Ai sensi del messaggio 3653/2020 dell'Inps, è possibile riconoscere la tutela a un lavoratore che durante la quarantena svolga attività lavorativa presso il proprio domicilio (smart working, telelavoro, ecc.)? No
- Ai sensi della L. n. 339/1958, l'assunzione del personale domestico: Avviene direttamente, con l'obbligo di comunicazione all'INPS
- Ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76 (legge Cirinnà), il congedo matrimoniale: È stato esteso anche alle unioni civili tra persone dello stesso sesso
- Ai sensi della legge 53/2000, art. 4, comma 2, il lavoratore dipendente che chiede un periodo di congedo per gravi e documentati motivi familiari ha diritto alla retribuzione? No, non ne ha diritto
- Ai sensi della legge 53/2000, nell'ipotesi in cui il lavoratore abbia richiesto al datore di lavoro un periodo di congedo per gravi motivi familiari, tale periodo è computato ai fini previdenziali? No, a meno che il lavoratore proceda al riscatto o al versamento dei relativi contributi
- Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. 150/2015, quale tra le seguenti strutture NON fa parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro? I sindacati
- Ai sensi dell'art. 1 del D.Lgs. n. 66/2003, per orario di lavoro si intende: Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività e delle sue funzioni
- Ai sensi dell'art. 1 del D.Lgs. n. 66/2003, per orario di lavoro si intende: Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività o delle sue funzioni
- Ai sensi dell'art. 1 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, che si applica ai minori dei diciotto anni che hanno un contratto o un rapporto di lavoro, anche speciale, disciplinato dalle norme vigenti, si intende per "adolescente": Il minore di età compresa tra i 15 e i 18 anni di età e che non è più soggetto all'obbligo scolastico
- Ai sensi dell'art. 1 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, che si applica ai minori dei diciotto anni che hanno un contratto o un rapporto di lavoro, anche speciale, disciplinato dalle norme vigenti, si intende per "bambino": Il minore che non ha ancora compiuto 15 anni di età o che è ancora soggetto all'obbligo scolastico
- Ai sensi dell'art. 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92, comma 1, lettera A, qual è il contratto cosiddetto "dominante"? Lavoro subordinato a tempo indeterminato
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, ha diritto all'assegno ordinario di invalidità, qualora ricorrano i requisiti assicurativi e contributivi richiesti dalla legge: L'assicurato la cui capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle sue attitudini sia ridotta a meno di un terzo, in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, il diritto all'assegno ordinario di invalidità sussiste anche nei casi in cui la riduzione della capacità lavorativa preesista al rapporto assicurativo? Si, purché vi sia stato successivo aggravamento o siano sopraggiunte nuove infermità
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è confermato automaticamente, ferme restando le facoltà di revisione: Dopo tre riconoscimenti consecutivi
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è riconosciuto per un periodo: Di tre anni ed è confermabile per periodi della stessa durata, su domanda del titolare dell'assegno, qualora permangano le condizioni che diedero luogo alla liquidazione della prestazione stessa
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 508/1988, l'indennità d'accompagnamento è concessa.... Anche ai cittadini riconosciuti ciechi assoluti
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 508/1988, l'indennità d'accompagnamento è concessa.... Anche ai minori ciechi assoluti
- Ai sensi dell'art. 10 del d.lgs. 8 aprile 2003, n. 66, commi 1 e 2, il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Tale periodo: Non può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche la specificazione della quantità e della qualità del lavoro eseguito
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche le date e le ore di consegna e riconsegna del lavoro
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche la descrizione del lavoro eseguito
- Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. 8 aprile 2003, n. 66, comma 2, i contratti collettivi stabiliscono i requisiti dei lavoratori che possono essere esclusi dall'obbligo di effettuare lavoro notturno. Non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni
- Ai sensi dell'art. 14 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 1, la gravidanza delle lavoratrici autonome che prestano la loro attività in via continuativa per il committente non comportano l'estinzione del rapporto di lavoro, la cui esecuzione, su richiesta del lavoratore e fatto salvo il venir meno dell'interesse del committente, rimane sospesa: Senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a centocinquanta giorni per anno solare
- Ai sensi dell'art. 14 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 3, sulla tutela del lavoro autonomo, in caso di malattia o infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell'attività lavorativa per oltre sessanta giorni, il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi: È sospeso per l'intera durata della malattia o dell'infortunio fino ad un massimo di due anni
- Ai sensi dell'art. 15 della legge 300/1970 e s.m.i., può un lavoratore essere trasferito a causa della sua affiliazione sindacale? No, tale atto sarebbe nullo
- Ai sensi dell'art. 15 della legge 300/1970 e s.m.i., può un lavoratore subire provvedimenti disciplinari a causa della sua partecipazione a uno sciopero? No, tale atto è nullo
- Ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117, commi 1, 2 e 3, gli enti del Terzo settore possono avvalersi di volontari nello svolgimento delle proprie attività. Operano in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà. L'attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Le spese sostenute dal volontario possono essere rimborsate anche a fronte di una autocertificazione, salvo eccezioni, purché non superino l'importo di: 150 euro mensili
- Ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 198/2006, le Consigliere ed i Consiglieri di parità hanno diritto per l'esercizio delle loro funzioni, ove siano lavoratori dipendenti, ad assentarsi dal posto di lavoro con permessi: Per un massimo di cinquanta ore lavorative mensili medie
- Ai sensi dell'art. 17, comma 1, legge n. 977/1967, in deroga al divieto di adibizione dei minori al lavoro notturno è possibile impiegarli in attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo? Si, ma in tale caso il minore deve godere, a prestazione compiuta, di un periodo di riposo di almeno quattordici ore consecutive
- Ai sensi dell'art. 17, comma 2, legge n. 977/1967, eccezionalmente e per il tempo strettamente necessario, possono essere adibiti al lavoro notturno: I minori che hanno compiuto 16 anni quando si verifica un caso di forza maggiore che ostacola il funzionamento dell'azienda, purché tale lavoro sia temporaneo e non ammetta ritardi, non siano disponibili lavoratori adulti e siano concessi periodi equivalenti di riposo compensativo entro tre settimane
- Ai sensi dell'art. 18 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 3-bis, i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l'esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate: Dai lavoratori con figli in condizioni di disabilità
- Ai sensi dell'art. 18 della legge 22 maggio 2017, n. 81, il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro, che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, nel contempo, a favorire la crescita della sua produttività. Chi è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa? Il datore di lavoro
- Ai sensi dell'art. 19 CCNL dei dipendenti del comparto Funzioni Locali, qual è la forma ordinaria di rapporto di lavoro per tutte le amministrazioni del comparto? Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno
- Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. n. 198/2006, la Conferenza nazionale delle consigliere e dei consiglieri di parità, coordinata dalla consigliera o dal consigliere nazionale di parità, opera al fine di: Rafforzare le funzioni delle consigliere e dei consiglieri di parità, di accrescere l'efficacia della loro azione, di consentire lo scambio di informazioni, esperienze e buone prassi
- Ai sensi dell'art. 19 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 2, l'accordo relativo alla modalità di lavoro agile per un lavoratore disabile può essere a termine o a tempo indeterminato e il recesso, in questo caso, può avvenire con un preavviso non inferiore a quanti giorni? Può essere a termine o a tempo indeterminato e il recesso può avvenire con un preavviso non inferiore a novanta giorni
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 198/2006, a chi spetta promuovere e coordinare le azioni di Governo volte ad assicurare pari opportunità, a prevenire e rimuovere le discriminazioni, nonché a consentire l'indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio della utilizzazione dei relativi fondi europei? Al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003 come è denominato il provvedimento mediante il quale lo Stato abilita operatori, pubblici e privati, alla somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale? Autorizzazione
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003 con riferimento al mercato del lavoro con il termine "autorizzazione" si intende: Un provvedimento mediante il quale lo Stato abilita operatori, pubblici e privati, alla "somministrazione di lavoro", "intermediazione", "ricerca e selezione del personale" e "supporto alla ricollocazione professionale"
- Ai sensi dell'art. 2 della L. n. 146/1990, nell'ambito dei servizi pubblici essenziali, il diritto di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili per garantire il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, con un preavviso minimo non inferiore, di regola, a: Dieci giorni
- Ai sensi dell'art. 2 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori) il datore di lavoro può impiegare le guardie particolari giurate: Soltanto per scopi di tutela del patrimonio aziendale
- Ai sensi dell'art. 2 della legge n. 222/1984, la pensione ordinaria di inabilità è compatibile con compensi per attività di lavoro? No, è incompatibile con i compensi per attività di lavoro autonomo o subordinato, in Italia o all'estero, svolte successivamente alla concessione della pensione
- Ai sensi dell'art. 20 CCNL Funzioni locali 2016-2018, il dipendente a tempo indeterminato, vincitore di concorso presso altro ente o amministrazione, durante il periodo di prova: ha diritto alla conservazione del posto, senza retribuzione, presso l'ente di provenienza per un arco temporale pari alla durata del periodo di prova formalmente prevista dalle disposizioni contrattuali applicate nell'amministrazione di destinazione. In caso di mancato superamento della prova o per recesso di una delle parti, il dipendente stesso rientra, a domanda, nella categoria e profilo professionale di provenienza
- Ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del lavoratore? Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori
- Ai sensi dell'art. 20 della legge 300/1970, i lavoratori hanno diritto di riunirsi: nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera, fuori dall'orario di lavoro, nonché durante l'orario di lavoro nei limiti di dieci ore annue
- Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto dei lavoratori, il diritto di assemblea consiste: Nella facoltà dei lavoratori di riunirsi, nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera, sia durante l'orario di lavoro, sia al di fuori di esso, per trattare materie di interesse sindacale e del lavoro
- Ai sensi dell'art. 20, legge n. 977/1967, l'orario di lavoro dei minori non può durare senza interruzioni: Per più di 4 ore e mezza
- Ai sensi dell'art. 2094 del Codice Civile, il datore di lavoro è: colui che offre ad altri un lavoro alle proprie dipendenze in cambio di una retribuzione
- Ai sensi dell'art. 20-bis della legge n. 146/1990, contro le deliberazioni in materia di sanzioni della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, è ammesso: Ricorso al giudice del lavoro
- Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto dei lavoratori, il referendum dei lavoratori deve svolgersi: Fuori dell'orario di lavoro
- Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto dei lavoratori, quale tipologia di referendum può svolgersi nell'ambito aziendale? Sia di tipo generale che per categoria
- Ai sensi dell'art. 21, legge n. 977/1967, nei casi in cui il lavoro prestato dal minore presenti carattere di pericolosità o gravosità: L'ITL può prescrivere che il lavoro non duri senza interruzione più di 3 ore, stabilendo anche la durata del riposo intermedio
- Ai sensi dell'art. 2100 del c.c. il lavoratore deve essere retribuito a cottimo: Quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato della misurazione dei tempi di lavorazione
- Ai sensi dell'art. 2115, co. 1, c.c., chi deve contribuire alle istituzioni di previdenza e di assistenza obbligatorie? L'imprenditore e il prestatore di lavoro
- Ai sensi dell'art. 2117 cod. civ. i fondi speciali per la previdenza e l'assistenza che l'imprenditore abbia costituiti, anche senza la contribuzione dei prestatori di lavoro: Non possono essere distratti dal fine al quale sono destinati
- Ai sensi dell'art. 2118 del c.c., ciascuno dei contraenti che intenda recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato.... Deve dare alla controparte regolare preavviso
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., il prestatore di lavoro può chiedere in costanza di rapporto di lavoro una anticipazione del TFR? Si, purché abbia almeno 8 anni di anzianità e per ottenere una anticipazione non superiore al 70% sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., l'anticipazione del TFR: Può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti, dal trattamento di fine rapporto
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., le richieste di anticipazione del TFR devono essere soddisfatte annualmente: Entro i limiti del 10% degli aventi titolo e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti
- Ai sensi dell'art. 2121 c.c., ai fini del computo dell'indennità di preavviso, fa parte della retribuzione anche l'equivalente del vitto e dell'alloggio dovuto al prestatore? Si, così recita l'ultimo comma
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali l'orario di lavoro è articolato: Su cinque giorni, fatte salve le esigenze dei servizi da erogarsi con carattere di continuità
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali l'orario di lavoro è articolato: Su cinque giorni, fatte salve le esigenze dei servizi da erogarsi con carattere di continuità.
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali l'orario ordinario di lavoro è di: 36 ore settimanali
- Ai sensi dell'art. 2242 del c.c. il lavoratore domestico ammesso alla convivenza familiare: Ha diritto alla retribuzione in denaro, al vitto e all'alloggio
- Ai sensi dell'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, i dirigenti delle RSA, per l'espletamento del loro mandato, hanno diritto a: Permessi retribuiti
- Ai sensi dell'art. 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, comma 13, come modificato dall'art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, comma 146, lettere A e B, per quanto riguarda la pensione, gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita successivi a quello effettuato con decorrenza 1° gennaio 2019 sono aggiornati con cadenza: Biennale
- Ai sensi dell'art. 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, comma 2, a decorrere dal 1° gennaio 2012, con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere da tale data, la quota di pensione corrispondente a tali anzianità è calcolata secondo il sistema: Contributivo
- Ai sensi dell'art. 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, comma 9, per i lavoratori e le lavoratrici la cui pensione è liquidata a carico dell'AGO e delle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché della gestione separata, e che maturano il diritto alla prima decorrenza utile del pensionamento dall'anno 2021, i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire quale età minima di accesso al trattamento pensionistico, restando in ogni caso ferma la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita? Non inferiore a 67 anni
- Ai sensi dell'art. 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, comma 2-bis, convertito in legge 24 aprile 2020, n. 27, come da ultimo modificato dal decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, i lavoratori fragili possono svolgere la prestazione lavorativa in smart working? Sì, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto
- Ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs n. 276/2003, il contratto di appalto, stipulato e regolamentato ai sensi dell'articolo 1655 del codice civile, per cosa si distingue dalla somministrazione di lavoro? Per la organizzazione dei mezzi necessari da parte dell'appaltatore che può anche risultare, in relazione alle esigenze dell'opera o del servizio dedotti in contratto, dall'esercizio del potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto, nonché per la assunzione, da parte del medesimo appaltatore, del rischio d'impresa
- Ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003, l'acquisizione del personale già impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di ccnl o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuità che determinano una specifica identità di impresa: Non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda
- Ai sensi dell'art. 2948, comma 5, del Codice Civile, il TFR è esigibile al momento della cessazione del rapporto di lavoro e il relativo diritto, salvo eccezioni: Si prescrive in cinque anni
- Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 66/2003, il parametro di riferimento all'orario di lavoro è: La settimana lavorativa
- Ai sensi dell'art. 3 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 1, sulla tutela del lavoro autonomo, si considerano abusive e prive di effetto le clausole mediante le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a: Sessanta giorni dalla data del ricevimento da parte del committente della fattura o della richiesta di pagamento
- Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è determinato.... Da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa
- Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo soggettivo è determinato: Da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali
- Ai sensi dell'art. 3, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario normale di lavoro è: Pari a 40 ore settimanali
- Ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco si configura quando: Un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa
- Ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 276/2003, l'apposito albo delle agenzie per il lavoro ai fini dello svolgimento delle attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale è istituito presso.... Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Ai sensi dell'art. 4 della legge 22 maggio 2017, n. 81, comma 1, salvo il caso in cui l'attività inventiva sia prevista come oggetto del contratto di lavoro e a tale scopo compensata, i diritti di utilizzazione economica relativi ad apporti originali e a invenzioni realizzati nell'esecuzione del contratto stesso da parte di un lavoratore autonomo spettano: Al lavoratore autonomo
- Ai sensi dell'art. 4 della legge 53/2000, il dipendente, nell'arco della propria vita lavorativa, può chiedere, per documentati e gravi motivi familiari, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a: 2 anni
- Ai sensi dell'art. 4, comma 2, legge n. 977/1967, è possibile impiegare minori di anni sedici al lavoro? Si, l'ITL può autorizzare, previo assenso scritto dei titolari della responsabilità genitoriale, attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo, purché si tratti di attività che non pregiudicano la sicurezza, l'integrità psicofisica e lo sviluppo del minore, la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi di orientamento o di formazione professionale
- Ai sensi dell'art. 4, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario di lavoro è determinato: Su base settimanale
- Ai sensi dell'art. 48 del D.Lgs. n. 198/2006, le amministrazioni dello Stato, gli enti locali e gli altri enti pubblici non economici predispongono piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne con durata: Triennale
- Ai sensi dell'art. 5 CCNL dei dipendenti del comparto Funzioni Locali, in materia di confronto, il periodo durante il quale si svolgono gli incontri non può essere superiore a... 30 giorni
- Ai sensi dell'art. 5 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori) e della legge 29 febbraio 1980, n. 33, sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente. Le eventuali visite di controllo sullo stato di infermità del lavoratore sono effettuate: Dai medici dei servizi sanitari indicati dalle Regioni
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo di almeno venti giorni, dalla data di scadenza di un contratto di durata: Superiore a sei mesi
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo di almeno dieci giorni, dalla data di scadenza di un contratto di durata: Fino a sei mesi
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, la durata del contratto a tempo determinato può comprendere anche periodi di affiancamento necessari per il passaggio delle consegne? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- Ai sensi dell'art. 50 del D.Lgs. n. 81/2008, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti
- Ai sensi dell'art. 54-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, commi 1 e 8, è ammessa la possibilità di acquisire prestazioni di lavoro occasionali intendendosi per tali le attività lavorative che danno luogo, nel corso di un anno civile, per ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro. Sono computati in misura pari al 75 per cento del loro importo per ciascun utilizzatore i compensi per prestazioni di lavoro occasionali rese dai seguenti soggetti: Persone disoccupate
- Ai sensi dell'art. 6 della legge n. 977/1967, è vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori potenzialmente pregiudizievoli per il pieno sviluppo fisico del minore? Si, a meno che siano svolti per finalità formative autorizzate e con la vigilanza di un soggetto formatore, competente anche sul versante della sicurezza
- Ai sensi dell'art. 68, D.Lgs n. 29 del 1993 (nel testo modificato dall'art. 29, D.Lgs n. 80 del 1998, trasfuso nell'art. 63, D.Lgs n. 165 del 2001) sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario: Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, dall'ARAN o dalle pp.aa., relative alle procedure di contrattazione collettiva (art. 40 e seguenti del D.Lgs n. 165 del 2001)
- Ai sensi dell'art. 78 del D.Lgs. 276/2003 il procedimento di certificazione di un contratto di lavoro: Deve concludersi entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della istanza
- Ai sensi dell'art. 78 del D.Lgs. n. 276/2003, la procedura di certificazione di un contratto di lavoro: É volontaria e consegue obbligatoriamente a una istanza scritta comune delle parti del contratto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 8 CCNL dei dipendenti del comparto Funzioni Locali, il contratto collettivo integrativo ha durata... Triennale
- Ai sensi dell'art. 8 CCNL dei dipendenti del comparto Funzioni Locali, l'ipotesi di contratto collettivo integrativo definita dalle parti, corredata dalla relazione illustrativa e da quella tecnica, è inviata a tale organo entro.... 10 giorni dalla sottoscrizione
- Ai sensi dell'art. 8 della legge 18 dicembre 1973, n. 877, riguardo al lavoro a domicilio, qualora i contratti collettivi non dispongano in ordine alla tariffa di cottimo pieno, questa viene determinata da una commissione: A livello regionale, composta di otto membri, in rappresentanza paritetica dei datori di lavoro e dei lavoratori
- Ai sensi dell'art. 8 della legge n. 977/67, per poter adibire i minori ad attività lavorativa la legge prevede che siano dichiarati idonei all'attività lavorativa cui saranno adibiti a seguito di visita medica: E mediante successive visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori ad un anno a cura e spese del datore di lavoro
- Ai sensi dell'art. 8, comma 7, della legge n. 977/1967, i minori che, a seguito di visita medica, non risultano idonei ad un determinato lavoro: Non possono essere ulteriormente adibiti allo stesso lavoro
- Ai sensi dell'art. 80 del D.Lgs. 276/2003, quale rimedio è esperibile nei confronti dell'atto di certificazione di un contratto di lavoro? Le parti e i terzi nella cui sfera giuridica l'atto di certificazione è destinato a produrre effetti, possono proporre ricorso, presso l'autorità giudiziaria di cui all'art. 413 c.p.c., per erronea qualificazione del contratto oppure per difformità tra il programma negoziale certificato e la sua successiva attuazione
- Ai sensi dell'articolo 2094 del Codice civile, il soggetto che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, è definito: prestatore di lavoro subordinato
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, i Comuni possono svolgere attività di intermediazione? Sì, sia singolarmente, sia associandosi nelle forme di unioni di Comuni o Comunità montane
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, i gestori di siti internet sono autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione? Sì, purchè svolgano tale attività senza finalità di lucro e rendano pubblici sullo stesso sito i dati identificativi del legale rappresentante
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, quale condizione devono rispettare gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, per essere autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione? Devono rendere pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all'ultimo anno di corso, per un periodo stabilito dalla legge stessa
- Ai sensi dello Statuto dei Lavoratori quali tipologie di organizzazione possono essere costituite nell'unità produttiva? Le RSA
- Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore che svolge la sua attività dalle ore 23 alle ore 6 del mattino è: Un lavoratore notturno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 1, del D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore che svolge la sua attività dalle ore 24 alle ore 7 del mattino è: Un lavoratore notturno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 10 della legge n. 146/1990, avverso l'ordinanza con cui gli organi competenti adottano le misure necessarie a prevenire il pregiudizio ai diritti della persona costituzionalmente tutelati si può promuovere ricorso: Avanti al tribunale amministrativo regionale competente
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 12 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, chi nomina le consigliere o i consiglieri nazionali di parità? Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari opportunità
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 12 della legge n. 146/1990, chi designa i membri della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero? I Presidenti delle Camere
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 20 dello Statuto dei Lavoratori, i prestatori di lavoro hanno il diritto di assemblea anche durante l'orario di lavoro entro il limite di: 10 ore annue
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 25 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, qualsiasi disposizione, criterio, prassi, atto, patto o comportamento, nonché l'ordine di porre in essere un atto o un comportamento, che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un'altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga, costituisce: Discriminazione diretta
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 25 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari costituisce: Discriminazione indiretta
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco che comporti un mutamento di mansioni ... Deve avvenire con il consenso del lavoratore interessato
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 151/2001, i periodi di congedo parentale sono computati nell'anzianità di servizio? Sono computati nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 36 del D.Lgs. n. 151/2001, il congedo parentale... Può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari, qualunque sia l'età del minore, entro dodici anni dall'ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 146/1990, è legittimo comminare sanzioni disciplinari a carico di lavoratori partecipanti a scioperi illegittimi, ovvero a carico di organizzazioni sindacali che abbiano indetto scioperi illegittimi nel settore dei servizi pubblici essenziali, o che vi abbiano aderito? Si, sono legittime sanzioni sia a carico dei lavoratori che delle organizzazioni sindacali, entro i limiti stabiliti dalla stessa legge
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 42 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, qual è una delle finalità delle azioni positive? Valorizzare il contenuto professionale delle mansioni a più forte presenza femminile
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 47 della L. n. 428/1990, con riferimento al trasferimento d'azienda con più di 15 dipendenti, il cedente ed il cessionario a quali soggetti devono comunicare l'intenzione di addivenire alla cessione? Alle R.S.U., alle R.S.A. nonché ai sindacati di categoria comparativamente più rappresentativi e ai sindacati che hanno stipulato il contratto collettivo applicato nelle imprese interessate al trasferimento
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 47 della L. n. 428/1990, con riferimento al trasferimento d'azienda, il cedente ed il cessionario devono comunicare l'intenzione di addivenire alla cessione alle Rappresentanze sindacali aziendali? Soltanto quando il trasferimento riguarda imprese che occupano più di 15 dipendenti
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. n. 151/2001, qual è la durata dell'indennità di maternità prevista per le lavoratrici autonome artigiane ed esercenti attività commerciali? L'indennità è corrisposta per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla data effettiva dello stesso
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 151/2001, a quanto ammonta l'indennità di maternità che le libere professioniste possono percepire? L'indennità viene corrisposta in misura pari all'80 per cento di cinque dodicesimi del solo reddito professionale percepito e denunciato ai fini fiscali come reddito da lavoro autonomo dalla libera professionista nel secondo anno precedente a quello dell'evento
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 151/2001, le libere professioniste hanno diritto ad una indennità di maternità? Sì, alle libere professioniste iscritte ad un ente che gestisce forme obbligatorie di previdenza di cui alla tabella D allegata alla citata norma, è corrisposta una indennità per i due mesi antecedenti la data del parto e i tre mesi successivi alla stessa
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003, sono organi abilitati alla certificazione dei contratti di lavoro le commissioni di certificazione istituite presso... Le università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie, registrate in un apposito albo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esclusivamente nell'ambito di rapporti di collaborazione e consulenza attivati con docenti di diritto del lavoro di ruolo
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 80 del D.Lgs. n. 276/2003, può essere presentato ricorso contro l'atto certificatorio del contratto di lavoro per violazione del procedimento o per eccesso di potere? Si, dinnanzi al Tribunale amministrativo regionale nella cui giurisdizione ha sede la commissione che ha certificato il contratto
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 9 della legge n. 877/1973, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assegni familiari? Si, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali e di assegni familiari, fatta eccezione di quelle in materia di integrazione salariale
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 9 della legge n. 877/1973, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali? Si, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali e di assegni familiari, fatta eccezione di quelle in materia di integrazione salariale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003, chi rilascia autorizzazione, mediante la quale si abilita operatori, pubblici e privati, alla somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale su tutto il territorio nazionale? Lo Stato
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 2 della L. n. 146/1990, tra le limitazioni al diritto di sciopero rientra: L'obbligo di proclamare lo sciopero con un preavviso minimo non inferiore a dieci giorni e di indicarne la durata al momento della proclamazione
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 5 della legge n. 146/1990, nel caso di sciopero, le amministrazioni o le imprese erogatrici di servizi pubblici essenziali sono tenute a rendere pubblico tempestivamente: Il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate secondo la disciplina vigente
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno, di norma, la durata massima di: Trentasei mesi
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di stipulazione di contratti a tempo determinato per il conferimento di supplenze al personale docente ed educativo degli enti locali
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per la sostituzione di personale assente per gravidanza e puerperio
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per la sostituzione di personale assente con diritto alla conservazione del posto
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per l'assunzione di personale da adibire all'esercizio delle funzioni infungibili della polizia locale e degli assistenti sociali
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di personale che afferisce a progetti finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità
- Ai sensi l'art. 78 del D.Lgs. n. 276/2003, i contratti di lavoro certificati, e la relativa pratica di documentazione, devono essere conservati presso le sedi di certificazione... Per un periodo di almeno cinque anni a far data dalla loro scadenza
- Al compimento di quale età al posto dell'assegno ordinario di invalidità viene corrisposta la pensione di vecchiaia se sussistono i requisiti (L. 222/1984)? Al compimento dell'età stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno diurno, antimeridiano e pomeridiano (tra le 6,00 e le 22,00)? Maggiorazione oraria del 10% della retribuzione
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno festivo-notturno? Maggiorazione oraria del 50% della retribuzione
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno notturno o festivo? Maggiorazione oraria del 30% della retribuzione
- Al fine di garantire la continuità delle relazioni sociali e funzionali nell'ambiente di lavoro, il telelavoratore deve effettuare rientri periodici come definiti in ciascun progetto individuale. Gli accessi alla sede di lavoro, nella misura minima di un giorno alla settimana (Circolare INAIL n. 30 del 16/7/2020): Sono obbligatori, fatto salvo quanto previsto per il telelavoro speciale
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include un rappresentante... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 4). Dell'Agid-Agenzia per l'Italia digitale
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include tre rappresentanti... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 4). Delle Regioni e Province autonome
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include tre rappresentanti... (D.Lgs n. 150/2015, art. 14, comma 4). Delle Regioni e Province autonome
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include un rappresentante (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, co. 4): Dell'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all'assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest'ultimo in rapporto di collegamento o controllo
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Con riferimento al contratto di somministrazione i benefici economici legati all'assunzione o alla trasformazione di un contratto di lavoro sono trasferiti in capo all'utilizzatore e, in caso di incentivo soggetto al regime de minimis, il beneficio viene computato in capo all'utilizzatore
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, co. 1). Gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l'utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l'assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all'assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l'utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l'assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all'assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest'ultimo in rapporto di collegamento o controllo
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Con riferimento al contratto di somministrazione i benefici economici legati all'assunzione o alla trasformazione di un contratto di lavoro sono trasferiti in capo all'utilizzatore e, in caso di incentivo soggetto al regime de minimis, il beneficio viene computato in capo all'utilizzatore
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all'assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, del seguente atto... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 3). Indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, nonché dai fondi bilaterali
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, del seguente atto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, nonché dai fondi bilaterali
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, della definizione del concetto di offerta di lavoro congrua in relazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 3): Al grado di vicinanza rispetto alla specifica professionalità, alla distanza dal domicilio e ai tempi di trasporto con mezzi pubblici, tenuto conto della durata della disoccupazione
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, della definizione del concetto di offerta di lavoro congrua in relazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Al grado di vicinanza rispetto alla specifica professionalità, alla distanza dal domicilio e ai tempi di trasporto con mezzi pubblici, tenuto conto della durata della disoccupazione
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, la definizione delle linee di indirizzo per l'attuazione della normativa nazionale in materia di (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 3): Politiche attive del lavoro, servizi pubblici per il lavoro, ivi comprese quelle inerenti il collocamento della gente di mare, il collocamento dei disabili e l'inserimento lavorativo dei lavoratori stranieri
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, la definizione delle linee di indirizzo per l'attuazione della normativa nazionale in materia di politiche attive del lavoro e servizi pubblici per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Ivi comprese quelle inerenti il collocamento della gente di mare, il collocamento dei disabili e l'inserimento lavorativo dei lavoratori stranieri
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di politiche attive del lavoro spettano competenze (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1)? In materia di monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di politiche attive del lavoro spettano competenze? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). In materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spetta, tra l'altro, il potere di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 1). Indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spetta, tra l'altro, il potere di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano quali competenze in materia di politiche attive del lavoro (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Il potere di indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 1): Su tutto il territorio nazionale
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Su tutto il territorio nazionale
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 1). Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Alla data di presentazione della domanda, i soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro devono avere... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, co. 2). Un proprio sito internet e una casella di posta elettronica ufficiale per le comunicazioni con gli utenti e una casella di posta elettronica certificata per le comunicazioni con le amministrazioni pubbliche
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera E). Definizione delle metodologie di profilazione degli utenti
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera G). Sviluppo e gestione integrata del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2015
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera I). Gestione dei programmi operativi nazionali nelle materie di competenza, nonché di progetti cofinanziati dai Fondi comunitari
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera M). Definizione di metodologie di incentivazione alla mobilità territoriale
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera N). Vigilanza sui fondi interprofessionali per la formazione continua e sui fondi bilaterali
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera O). Assistenza e consulenza nella gestione delle crisi di aziende aventi unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione o in più regioni
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera P). Gestione di programmi di reimpiego e ricollocazione in relazione a crisi di aziende aventi unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione o in più regioni, di programmi per l'adeguamento alla globalizzazione cofinanziati con il Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), nonché di programmi sperimentali di politica attiva del lavoro
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera Q-bis). Svolgimento delle attività già in capo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di promozione e coordinamento dei programmi formativi destinati alle persone disoccupate, ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell'autoimpiego e dell'immediato inserimento lavorativo, nel rispetto delle competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano
- All'apice del sistema delle fonti nazionali del diritto del lavoro svetta la Costituzione, seguita dalla Legge e dagli atti aventi forza di legge - tra cui il Codice Civile e lo Statuto dei Lavoratori - fino alla contrattazione collettiva e all'autonomia individuale. Quale principio sulla retribuzione del lavoratore è sancito dall'art. 36 della Costituzione? La retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa
- All'apice del sistema delle fonti nazionali del diritto del lavoro svetta la Costituzione, seguita dalla Legge e dagli atti aventi forza di legge - tra cui il Codice Civile e lo Statuto dei Lavoratori - fino alla contrattazione collettiva e all'autonomia individuale. Quale principio sulla retribuzione è sancito dall'art. 36 della Costituzione? Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa
- All'apice del sistema delle fonti nazionali del diritto del lavoro svetta la Costituzione, seguita dalla Legge e dagli atti aventi forza di legge - tra cui il Codice Civile e lo Statuto dei Lavoratori - fino alla contrattazione collettiva e all'autonomia individuale. Con riferimento al lavoro dei minori la Costituzione prevede: Una parità di trattamento retributivo a parità di lavoro
- All'apice del sistema delle fonti nazionali del diritto del lavoro svetta la Costituzione, seguita dalla Legge e dagli atti aventi forza di legge - tra cui il Codice Civile e lo Statuto dei Lavoratori - fino alla contrattazione collettiva e all'autonomia individuale. Quale fonte legislativa sancisce il principio della libertà sindacale? La Costituzione
- Allo scopo di assicurare la massima trasparenza e la riduzione degli oneri amministrativi, i benefici economici connessi ad un incentivo all'occupazione sono riconosciuti di regola mediante... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 4). Conguaglio sul versamento dei contributi previdenziali
- Allo scopo di confermare lo stato di disoccupazione, i lavoratori disoccupati contattano i Centri per l'impiego, con le modalità definite da questi per la profilazione e la stipula di un patto di servizio personalizzato. Entro quanti giorni dalla data della dichiarazione di cui all'art. 19, comma 1 del D.Lgs n. 150/2015? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 1). 30
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Introduzione del divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere dati dei quali esse sono in possesso
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Rafforzamento del sistema di trasmissione delle comunicazioni in via telematica e abolizione della tenuta di documenti cartacei
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Semplificazione, anche mediante norme di carattere interpretativo, o abrogazione delle norme interessate da rilevanti contrasti interpretativi, giurisprudenziali o amministrativi
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Revisione del regime delle sanzioni, tenendo conto dell'eventuale natura formale della violazione, in modo da favorire l'immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, nonché valorizzazione degli istituti di tipo premiale
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche mediante abrogazione di norme, connessi con la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro, con l'obiettivo di ridurre drasticamente il numero di atti di gestione del medesimo rapporto, di carattere amministrativo
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Unificazione delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni per i medesimi eventi e obbligo delle stesse amministrazioni di trasmetterle alle altre amministrazioni competenti
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche mediante abrogazione di norme, connessi con la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro, con l'obiettivo di ridurre drasticamente il numero di atti di gestione del medesimo rapporto, di carattere amministrativo
- Allo scopo di costruire i percorsi più adeguati per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, quali organismi costituiscono propri uffici territoriali denominati "Centri per l'impiego" (D.Lgs. n. 150/2015, art. 18, co. 1)? Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
- Allo scopo di costruire i percorsi più adeguati per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, quali organismi costituiscono propri uffici territoriali denominati "Centri per l'impiego"? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 18, comma 1). Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
- Allo scopo di dar corso alle attività a fini di pubblica utilità (co. 1, art. 26 del D.Lgs. n. 150/2015), le Regioni e Province autonome stipulano, con le amministrazioni operanti sul territorio (di cui all'art. 1, co. 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001) specifiche convenzioni, sulla base della convenzione quadro predisposta (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 2). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Allo scopo di evitare l'ingiustificata registrazione come disoccupato da parte di soggetti non disponibili allo svolgimento dell'attività lavorativa, a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs n. 150/2015 le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 19, comma 7). Non occupazione
- Allo scopo di evitare l'ingiustificata registrazione come disoccupato da parte di soggetti non disponibili allo svolgimento dell'attività lavorativa, a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 150/2015 le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 7). Non occupazione
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Valorizzazione della bilateralità attraverso il riordino della disciplina vigente in materia, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, flessibilità e prossimità anche al fine di definire un sistema di monitoraggio e controllo sui risultati dei servizi di welfare erogati
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Razionalizzazione e revisione delle procedure e degli adempimenti in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, e degli altri soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio, al fine di favorirne l'inclusione sociale, l'inserimento e l'integrazione nel mercato del lavoro, avendo cura di valorizzare le competenze delle persone
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Introduzione di modelli sperimentali, che prevedano l'utilizzo di strumenti per incentivare il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro e che tengano anche conto delle buone pratiche realizzate a livello regionale
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Introduzione di principi di politica attiva del lavoro che prevedano la promozione di un collegamento tra misure di sostegno al reddito della persona inoccupata o disoccupata e misure volte al suo inserimento nel tessuto produttivo
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Rafforzamento delle funzioni di monitoraggio e valutazione delle politiche e dei servizi
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Integrazione del sistema informativo di cui alla lettera Z della suindicata legge con la raccolta sistematica dei dati disponibili nel collocamento mirato nonché di dati relativi alle buone pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità e agli ausili ed adattamenti utilizzati sui luoghi di lavoro
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione degli incentivi per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità, anche nella forma dell'acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti, con la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire il punto di riferimento anche per gli interventi posti in essere da Regioni e Province autonome
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Valorizzazione della bilateralità attraverso il riordino della disciplina vigente in materia, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà, flessibilità e prossimità anche al fine di definire un sistema di monitoraggio e controllo sui risultati dei servizi di welfare erogati
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Istituzione, anche ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di un'Agenzia nazionale per l'occupazione, di seguito denominata "Agenzia", partecipata da Stato, Regioni e Province autonome, vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione degli incentivi all'assunzione esistenti, da collegare alle caratteristiche osservabili per le quali l'analisi statistica evidenzi una minore probabilità di trovare occupazione, e a criteri di valutazione e di verifica dell'efficacia e dell'impatto
- Allo scopo di mantenere o sviluppare le competenze in vista della conclusione della procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa ed in connessione con la domanda di lavoro espressa dal territorio, il Patto di servizio personalizzato può essere stipulato sentito il datore di lavoro e con l'eventuale concorso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 22, co. 2): Dei Fondi interprofessionali per la formazione continua
- Allo scopo di monitorare gli esiti occupazionali dei giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione, per lo scambio reciproco dei dati individuali e dei relativi risultati statistici, l'Anpal stipula una convenzione con... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 6). Il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica
- Allo scopo di monitorare gli esiti occupazionali dei giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione, per lo scambio reciproco dei dati individuali e dei relativi risultati statistici, l'Anpal stipula una convenzione con... (D.Lgs n. 150/2015, art. 13, comma 6). Il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità sotto la direzione ed il coordinamento di amministrazioni pubbliche nel territorio del comune (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 1). Ove siano residenti
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 1). A svolgere attività a fini di pubblica utilità
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità sotto la direzione ed il coordinamento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 1). Di amministrazioni pubbliche
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Previsione della possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali nei diversi settori produttivi
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Promuovere, in coerenza con le indicazioni europee, il contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con le disposizioni del testo organico semplificato, al fine di eliminare duplicazioni normative e difficoltà interpretative e applicative
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile ai rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l'effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali
- Allo scopo di realizzare il fascicolo elettronico del lavoratore, quale agenzia gestisce l'albo nazionale degli enti di formazione accreditati dalle Regioni e Province autonome (D.Lgs. n. 150/2015, art. 15, co. 1)? Anpal
- Allo scopo di realizzare il fascicolo elettronico del lavoratore, quale agenzia gestisce l'albo nazionale degli enti di formazione accreditati dalle Regioni e Province autonome? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 15, comma 1). Anpal
- Anche per il contratto di lavoro, in generale valgono i requisiti previsti all'art. 1325 c.c. del contratto. Quali sono i requisiti accidentali del contratto? Condizione - Termine
- Anche per il contratto di lavoro, in generale valgono i requisiti previsti all'art. 1325 c.c. del contratto. Quali sono i requisiti essenziali del contratto? Accordo - Causa - Oggetto - Forma scritta quando è prevista
- Articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro - criteri per la graduazione delle posizioni organizzative, ai fini dell'attribuzione della relativa indennità. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe
- Aspetto essenziale della vita che consente all'uomo di realizzarsi come individuo, il lavoro è definito dall'art. 4, co. 2, della Costituzione come un'«attività o funzione che concorre al progresso.... Materiale o spirituale della società»
- Attraverso la "Riforma Biagi" del 2003, oltre ai Centri per l'impiego sono stati individuati nuovi soggetti per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Come si chiamano queste imprese private autorizzate a erogare servizi come il collocamento, la ricerca e selezione, l'orientamento professionale, la formazione e la somministrazione di lavoro? Agenzie per il lavoro
- Avverso il provvedimento del Centro per l'impiego (di cui al co. 10 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015) per violazione degli obblighi di cui al commi 7 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), è ammesso ricorso all'Anpal, che provvede ad istituire un apposito comitato, con la partecipazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 12): Delle parti sociali