Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- La cessazione del rapporto di lavoro estingue il procedimento disciplinare? Si, salvo che per l'infrazione commessa sia prevista la sanzione del licenziamento o sia stata disposta la sospensione cautelare dal servizio
- La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare: è effettuata tramite posta elettronica certificata, ovvero tramite consegna a mano o in alternativa tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno
- La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito di un procedimento disciplinare, viene effettuata esclusivamente: tramite posta elettronica certificata (se il dipendente dispone di idonea casella di posta), oppure con consegna a mano. In alternativa, tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno
- La contrattazione collettiva disciplina: Il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali
- La contrattazione collettiva, in coerenza con il settore privato, (D.Lgs. n. 165/2001, art. 40, co. 3): Disciplina i rapporti tra i diversi livelli
- La Corte dei conti giudica sulla responsabilità amministrativa degli amministratori e dipendenti pubblici quando il danno sia stato cagionato ad amministrazioni diverse da quella di appartenenza? Si, ai sensi dell'art. 1 L. 20/1994
- La discipilina del rapporto di lavoro subordinato, così come indicata dal'art. 2 del D.Lgs. 81/2015, si applica... ...anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
- La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato
- La disciplina dello svolgimento delle mansioni del dipendente nell'ambito delle pubbliche amministrazioni è dettata in primo luogo: Dall'art. 52 del tupi
- La disciplina recata all'interno del D.Lgs. 165/2001 in materia di azione disciplinare può essere integrata con requisiti formali o procedurali ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge? Ed in caso affermativo con quali fonti? E' fatto divieto di aggravamento del procedimento e i regolamenti e/o le disposizioni interne in contrasto con la legge sono nulle
- La disciplina sull'autonomia legislativa dello Stato e delle Regioni è contenuta nell'art. 117 Cost., il quale attribuisce alle Regioni competenza concorrente in materia di: Tutela e sicurezza del lavoro
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa
- La durata dei contratti collettivi nazionali e integrativi è disciplinata: dalla contrattazione collettiva, in coerenza con il settore privato
- La durata media dell'orario di lavoro non può superare... Per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore comprese le ore di lavoro straordinario
- La finalità della legge 12 marzo 1999, n. 68 riguarda... La promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato
- La legge 20 maggio 1970 n. 300 "Statuto dei lavori" e ss.mm. ii. si applica: alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti
- La legge 20 maggio 1970 n. 300 e ss.mm.ii. si applica: alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti
- La Legge 81/2017 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina normativa del "lavoro agile"... ...quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato
- La legge n. 160/2019 è intervenuta anche sull'art. 35 del tupi disponendo che fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti dalla data di approvazione per: Due anni
- La legislazione vigente consente ad una p.a. di assumere, nei confronti di un dirigente, il provvedimento di revoca dell'incarico collocando lo stesso a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro? Si, lo prevede espressamente il co. 1, art. 21 TUPI, nelle ipotesi ivi contemplate
- La mancata attivazione delle procedure di cui all'art. 33 d.lgs. 165/2001, da parte del dirigente responsabile... Può essere valutabile ai fini della responsabilità disciplinare
- La natura privatistica degli atti di gestione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, comporta... ...la configurazione, in capo ai dipendenti destinatari degli atti, di posizioni giuridiche di diritto soggettivo e non più di interesse legittimo
- La permanenza nella prima sede dei vincitori di concorso per il periodo previsto dalla legge costituisce norma : non derogabile dai contratti collettivi
- La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, con l'indicazione delle infrazioni e delle relative sanzioni, costituisce un obbligo normativo? Si, ed equivale a tutti gli effetti alla sua affissione nel luogo di lavoro
- La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di cui all'art. 55 d.lgs. 165/2001.... Non può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede, e non è impugnabile
- La sanzione disciplinare del licenziamento del dipendente è obbligatoria, tra l'altro, in caso di: falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro
- La sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena per il reato di false attestazioni o certificazione comporta per il medico: la sanzione disciplinare della radiazione dall'albo e, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica o se convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla convenzione
- La trasformazione del rapporto di lavoro, in materia di part-time... Può essere concessa dall'amministrazione
- La valutazione delle performance dei dipendenti è di competenza: dei dirigenti e, negli Enti privi di dirigenza, dei funzionari responsabili degli uffici o dei servizi
- La violazione colposa delle disposizioni del d.lgs. 165/2001, articolo 55, relative a responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative, costituisce, in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione: illecito disciplinare
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013) è fonte di: responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, è fonte di responsabilità disciplinare anche per il dipendente comunale? Si, in ogni caso, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte : di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità contabile? Si, può dar luogo anche a responsabilità contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento? Si, nei casi più gravi
- La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici configura: responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa/contabile
- L'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro: nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti
- L'amministrazione pubblica e il proprio personale possono incorrere, al pari di altri soggetti giuridici, nelle ordinarie forme della responsabilità civile? Sì
- L'Aran può intervenire nei giudizi innanzi al giudice ordinario, in funzione del giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui agli articoli 1, comma 2 , articolo 70 comma 4 del D.lga 165/2001, al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi? si, sempre
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigilano sull'applicazione del Codice: Anche le strutture di controllo interno
- L'art. 16 del D. Lgs. n. 165/2001 assegna il compito di curare i rapporti con gli uffici dell'Unione Europea nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, se tali rapporti non siano affidati ad apposito ufficio o organo: ai dirigenti di uffici dirigenziali generali
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti
- L'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001, aggiunto dal comma 1 dell'art. 48, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 è afferente: Alla mobilità intercompartimentale
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende: Avvocati e procuratori dello Stato
- L'art. 32 della Legge 300/1970... ...prevede la concessione di permessi ai lavoratori chiamati a funzioni pubbliche elettive
- L'art. 33 del d.lgs. 165/2001 prevede che, se le Pubbliche Amministrazioni rilevano eccedenze di personale, il dirigente responsabile è tenuto a informarne preventivamente: le organizzazioni sindacali
- L'art. 36, TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che: In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- L'art. 37, I comma, del D. Lgs. n. 165/2001 prescrive che un bando di concorso per l'accesso alle Pubbliche Amministrazioni deve prevedere l'accertamento: dell'uso di apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese, nonché, se necessario in relazione al profilo professionale richiesto, di altre lingue straniere
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), in riferimento alla possibilità per i dipendenti pubblici di ricevere, entro precisi limiti, regali o altre utilità di modico valore, prevede che: i codici di comportamento adottati dalle singole Amministrazioni possono prevedere limiti inferiori, anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli
- L'art. 51, II comma, del D. Lgs. n. 165/2001 dispone che alle Pubbliche Amministrazioni si applica lo Statuto dei lavoratori: a prescindere dal numero dei dipendenti
- L'art. 52, comma 1-bis, del d.lgs. n. 165 del 2001, nel disporre che le progressioni fra le aree avvengano tramite concorso pubblico, stabilisce che l'Amministrazione, nei confronti del personale interno in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno: ha la possibilità di destinare una riserva di posti comunque non superiore al 50% di quelli messi a concorso
- L'art. 55, III comma, del D. Lgs. n. 165/2001 dispone che i contratti collettivi hanno la facoltà di disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria, fuori dei casi per cui è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento, da instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore: a trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione
- L'art. 55-bis del D.lgs. 165/2001 distingue infrazioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Per quale delle seguenti infrazioni si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo? Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale
- L'art. 55-bis del TUPI distingue infrazioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Per quale delle seguenti infrazioni si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo? Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale
- L'art. 6 del d.P.R. 62/2013 (codice di comportamento del dipendente pubblico): impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
- L'articolo 36 del TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro: che, in ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle PP.AA. non possa comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime PP.AA., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- L'aspettativa per lo svolgimento di attività o di incarichi presso soggetti pubblici o privati da parte dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni non può essere comunque disposta se il personale intende svolgere attività in organismi ed imprese private, che possa recare danno all'immagine dell'Amministrazione e se: il personale nei due anni precedenti è stato addetto a funzioni di vigilanza, di controllo, ovvero ha stipulato contratti o formulato pareri o avvisi su contratti o concesso autorizzazioni a favore di soggetti presso cui intende svolgere l'attività
- L'assunzione di personale nelle P.A. mediante procedure selettive pubbliche, costituisce attuazione di quale articolo della Costituzione italiana? Art. 97
- L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene, secondo quanto prescritto dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con contratto individuale di lavoro, tramite: procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
- L'assunzione presso le Amministrazioni Pubbliche: Avviene con contratto individuale di lavoro
- L'azione di responsabilità patrimoniale dei dipendenti pubblici si prescrive: in 5 anni dalla commissione del fatto
- Le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti , comunicano in via telematica, nel termine di quindici giorni gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi: al Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
- Le assunzioni obbligatorie di soggetti appartenenti alle categorie c.d. protette, di cui alla L. n. 68/1999, avvengono (art. 35 D.Lgs. 165/2001): Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Le attribuzioni dei dirigenti in materia di organizzazione delle risorse umane possono essere derogate? Soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative
- Le circolari rappresentano lo strumento attraverso il quale l'amministrazione fornisce informazioni in ordine alle modalità in cui dovranno comportarsi i propri dipendenti e i propri uffici. Le tipologie di circolari individuate dalla giurisprudenza sono numerose (interpretative, normative, informative, organizzative, ecc.). Quali in particolare disciplinano il funzionamento burocratico e organizzativo degli uffici? Circolari organizzative
- Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni , in ossequio a quanto stabilito dalla legge n. 300/1970 e ss.mm.ii., sono devolute : al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro
- Le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni, in ossequio a quanto stabilito dalla legge n. 300/1970 e ss.mm.ii.sono devolute : al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro,
- Le disposizioni concernenti il licenziamento disciplinare, di cui all'art. 55-quater tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti la permanente inidoneità psicofisica, di cui all'art. 55-octies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le false certificazioni mediche attestanti uno stato di malattia, di cui all'art. 55-quinquies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le forme e termini del procedimento disciplinare, di cui all'art. 55-bis tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni del d.lgs. 165/2001, articolo 55, relative a responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative, costituiscono: norme imperative
- Le disposizioni dell'art. 19 del d.lgs. 165 del 2001, sugli incarichi di funzioni dirigenziali costituiscono norme: non derogabili dai contratti o accordi collettivi
- Le disposizioni di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, sui poteri di organizzazione trovano applicazione anche per le Autorità amministrative indipendenti? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 53, commi da 7 a 13, del tupi afferenti gli incarichi retribuiti non si applicano: Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno, ai docenti universitari a tempo definito e alle altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero-professionali
- Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche possono avere periodi di vigenza inferiori rispetto a quello previsto dall'art. 35 d.lgs. 165/2001, qualora previsti da leggi regionali? Si, è previsto espressamente dall'art. 35 stesso
- Le misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro sono assunte: nel rispetto del principio di pari opportunità
- Le modalità di funzionamento dei Comitati unici di garanzia sono disciplinate: da linee guida contenute in una direttiva emanata di concerto dal Dipartimento della funzione pubblica e dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri
- Le p.a. che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti devono comunicarlo al Dipartimento della funzione pubblica, per via telematica nel termine di (co. 12, art. 53 tupi): Quindici giorni
- Le P.A. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, TUPI)? Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
- Le P.A. possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le posizioni di lavoro a tempo parziale hanno un limite massimo pari al... 25% della dotazione organica complessiva di personale a tempo pieno
- Le previsioni del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013)... ...sono integrate e specificate dai Codici di comportamento adottati dalle singole Amministrazioni
- Le previsioni del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, sono integrate e specificate: Dai codici di comportamento adottati dalle singole Amministrazioni
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione
- Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione: Al Dipartimento della funzione pubblica
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001, quanto affermato è corretto? Si, è corretto
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. A norma di quanto dispone l'art. 53 del tupi quanto affermato è corretto? Si, è corretto e il relativo provvedimento è nullo di diritto
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni: senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza del dipendente
- Le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi individuali a esperti di provata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi? No, lo vieta espressamente l'art. 53, co. 8, D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di lavoro ripartito? No
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro (art. 36 tupi)? Si, ma solo in riferimento ad esigenze temporanee ed eccezionali
- Le pubbliche amministrazioni si possono avvalere di forme contrattuali flessibili di assunzione o di impiego di personale? Si, per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale e nel rispetto delle condizioni e modalità di reclutamento stabilite dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001
- Le Pubbliche Amministrazioni sono legalmente rappresentate... ...dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN), agli effetti della contrattazione collettiva nazionale
- Le pubbliche amministrazioni verificano lo stato di applicazione dei codici e organizzano attivita' di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione degli stessi: annualmente
- L'esecuzione della prestazione di lavoro... Può rimanere sospesa per effetto di vicende che impediscono temporaneamente l'adempimento della prestazione
- L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. A norma del disposto di cui all'art. 52 tupi quanto affermato: È corretto
- L'impugnazione del licenziamento può avvenire con qualsiasi atto scritto, anche extragiudiziale, idoneo a rendere nota la volontà del lavoratore? Si, lo prevede espressamente l'art. 6, l. n. 604/1966
- L'indennità di accompagnamento di cui all'art. 1 della Legge 18/1980, viene erogata... ...indipendentemente dall'età
- L'indennità di comparto erogata ai dipendenti degli Enti locali: spetta anche al personale a tempo determinato
- L'infortunio è... Un evento dannoso che accade in occasione del lavoro per una causa violenta pregiudicando in modo temporaneo o permanente la capacità lavorativa
- L'ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio comporta: Licenziamento disciplinare
- L'inosservanza di una prescrizione contenuta nel Codice di comportamento: configura una fattispecie di responsabilità disciplinare per il dipendente trasgressore
- L'insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell'amministrazione di appartenenza, e rilevato dalla reiterata valutazione negativa della performance del dipendente nell'arco dell'ultimo triennio, comporta: Licenziamento disciplinare
- Lo stipendio tabellare costituisce una componente... Fissa della retribuzione
- L'obbligo di fedeltà di cui all'art. 2105 del Codice Civile... ...implica il divieto, per il prestatore di lavoro, di porsi come concorrente nello stesso mercato rispetto al datore di lavoro
- L'oggetto della retribuzione, deve essere determinato, con l'aggiornamento ad ogni accordo di rinnovo.... Dai Contratti Collettivi Nazionali
- L'omessa attivazione dell'azione disciplinare da parte del dirigente nei confronti del dipendente per falsa attestazione della presenza in servizio ex D.lgs.n. 165/2001 ss.mm.ii. può comportare per il dirigente: il licenziamento disciplinare e ne è data notizia all'Autorità giudiziaria per verificare eventuali reati
- L'orario flessibile di lavoro giornaliero.... Può essere adottato con l'individuazione di fasce temporali di flessibilità in entrata e in uscita
- L'uso del telefono dell'ufficio per esigenze private personali del dipendente: è tollerato se limitato a circostanze eccezionali di comprovata necessità, se di breve durata e spesa contenuta, e se non ha comportato disservizio