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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Trasparenza e anticorruzione

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I componenti del Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione durano in carica:   sei anni
I componenti del Consiglio dell'Autorità nazionale anticorruzione:   sono nominati per un periodo di sei anni e non possono essere confermati nella carica
I documenti informazioni e dati la cui pubblicazione è prevista espressamente dalla vigente normativa (D.Lgs. n. 33/2013) confluiscono all'interno della sezione:   Amministrazione trasparente
I documenti, le informazioni ed i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente:   sono riutilizzabili senza ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l'integrità
I messaggi di utilità sociale ovvero di pubblico interesse, che la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo può trasmettere a titolo gratuito, sono determinati:   dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
I modelli e schemi standard per l'organizzazione la codificazione e la rappresentazione dei documenti, delle informazioni e dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono individuati:   all'interno dell'Allegato A del d.lgs. 33/2013
I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati devono essere indicati dall'amministrazione nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione?   Si, lo prevede espressamente l'art. 10 D.Lgs. n. 33/2013
Il "Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza" è un documento di natura programmatica previsto:   dalla L. n. 190/2012
Il comma 7 dell'art.1 della L. 190/2012 prevede che il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza sia nominato, nelle Regioni e negli enti locali:   dall'organo di indirizzo, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività; negli enti locali è individuato di norma nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione
Il 'Conflitto di interessi' di cui all'art. 1, comma 41, del D.lgs. 190/2012 prevede che il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale:   devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale
Il Consiglio dell'Autorità nazionale anticorruzione:   è organo collegiale, composto dal presidente e da quattro componenti scelti tra esperti di elevata professionalità, anche estranei all'amministrazione
Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza):   Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni
Il D.Lgs. n. 33/2013:   Ha come oggetto il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"):   Ha introdotto lo strumento dell'accesso civico "generalizzato" c.d. FOIA
Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"):   Ha introdotto lo strumento dell'accesso civico "generalizzato" c.d. FOIA
Il diritto di accesso civico generalizzato:   Non richiede la motivazione nell'istanza.
Il diritto di accesso civico generalizzato:   Non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente.
Il diritto di accesso documentale:   spetta ai portatori di interessi qualificati e differenziati
Il divieto di accesso generalizzato, di cui al co. 2, art. 5, riguarda (art. 5-bis, D.Lgs. n. 33/2013):   Tra l'altro i documenti coperti da segreto di Stato
Il divieto di accesso generalizzato, di cui al co. 2, art. 5, riguarda (art. 5-bis, D.Lgs. n. 33/2013):   Tra l'altro i documenti inerenti la sicurezza nazionale
Il divieto di affidamento esterno dell'attività di predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza discende dalla:   necessità di una elaborazione che provenga dall'interno dell'amministrazione e coinvolga tutti suoi uffici e tutto il personale
Il divieto di affidamento esterno dell'attività di predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza:   riguarda anche le misure integrative del Modello 231 che gli enti di diritto privato in controllo pubblico devono adottare
Il Gruppo di Stati contro la corruzione, GRECO, è un organo di controllo contro la corruzione:   del Consiglio d'Europa con sede a Strasburgo, istituito nel 1999 con un accordo di 17 Stati membri del Consiglio d'Europa, aperto anche a Stati non europei
Il Piano anticorruzione triennale deve essere approvato ogni anno:   dalla Giunta comunale
Il piano della prevenzione della corruzione con riferimento al rischio di corruzione degli uffici deve fornire:   una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici a rischio di corruzione
Il Piano di prevenzione della corruzione adottato dalle pubbliche amministrazioni centrali, ai sensi dell'art. 1, comma 5, L. 190/2012, risponde, fra le altre, all'esigenza:   di individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) è adottato:   dall'ANAC ogni tre anni sentiti il Comitato interministeriale istituito e disciplinato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la Conferenza unificata ed è aggiornato annualmente senza i predetti pareri
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) è adottato:   sentito il Comitato interministeriale istituito e disciplinato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la Conferenza unificata
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) è:   predisposto e approvato dall'ANAC
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) comprende   a partire dall'Aggiornamento 2015, una parte generale e una parte speciale dedicata ad approfondimenti per settori o per tipologie di amministrazione
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) costituisce:   atto di indirizzo per le PPAA di cui all'art. 1, comma 2, del D.lgs. 165/2001, ai fini dell'adozione dei propri PTPCT, e per gli altri soggetti di cui all'art. 2-bis, comma 2, del D.lgs. 33/2013
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) ha durata:   triennale ed è aggiornato annualmente
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA):   costituisce atto di indirizzo per le amministrazioni ai fini dell'adozione dei propri PTPCT e per gli enti di diritto privato in controllo pubblico per l'adozione delle misure integrative del Modello 231
Il Piano Nazionale Anticorruzione 2016, approvato con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016, stabilisce che la nomina del RPCT nelle Città Metropolitane rientri nelle competenze:   del Sindaco Metropolitano
Il Piano nazionale anticorruzione di cui alla legge n. 190/2012 è approvato:   Dalla Autorità nazionale anticorruzione
Il Piano nazionale anticorruzione di cui all'art. 1 L. 190/2012:   ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
Il Piano nazionale anticorruzione di cui all'art. 1 L. 190/2012:   costituisce atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, D.Lgs. 165/2001, ai fini dell'adozione dei propri piani di prevenzione della corruzione
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   È aggiornato annualmente
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Costituisce atto di indirizzo per le P.A. ai fini dell'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   È adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Ha durata triennale
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
Il piano nazionale anticorruzione:   ha durata triennale
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione deve essere obbligatoriamente adottato:   da ciascun Comune
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è adottato:   dall'Organo di indirizzo politico-amministrativo, su proposta del RPCT
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell'amministrazione:   è utile ai fini della individuazione dei doveri di comportamento perché aiuta a precisare i doveri in rapporto agli specifici rischi di corruzione inerenti alle diverse attività amministrative svolte
Il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione e della trasparenza deve essere pubblicato sul sito istituzionale dell'amministrazione?   Si, lo prevede espressamente l'art. 10, D.Lgs. n. 33/2013
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza è adottato:   dall'Organo di indirizzo politico entro il 31 gennaio di ciascun anno, prendendo a riferimento il triennio successivo a scorrimento
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza nei Comuni è approvato con delibera:   Della Giunta comunale
Il Piano triennale nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 necessita di aggiornamenti?   Si, necessita di aggiornato annualmente
Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT):   individua le misure oggettive, organizzative, di prevenzione della corruzione e di trasparenza che l'amministrazione interessata si propone di attuare nel successivo triennio
Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato:   dall'organo di indirizzo su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione
Il principio generale di trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni consiste:   nell'accessibilità totale alle informazioni dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni
Il procedimento di accesso civico deve concludersi (art. 5, D.Lgs. n. 33/2013):   Entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato entro:   30 giorni dalla presentazione dell'istanza
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato?   Si, lo prevede espressamente il D.Lgs. n. 33/2013
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato?   Si, per espressa previsione di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013
Il provvedimento di revoca del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza:   è obbligatoriamente comunicato all'ANAC che, entro 30 giorni, può formulare una richiesta di riesame qualora rilevi che la revoca sia correlata alle attività svolte dal RPCT in materia di prevenzione della corruzione, decorso il termine la revoca è efficace
Il Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza - RPC ha vari compiti attribuitigli dalla legge tra cui:   la predisposizione del PTPC (Piano triennale prevenzione della corruzione)
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è una figura resa unica a partire:   dal 2016, con il del D.lgs. n. 97 dello stesso anno
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) dell'ente è individuato:   dall'organo di indirizzo, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettività
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) segnala all'Organo di indirizzo e all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) le disfunzioni sull'attuazione delle misure in materia:   di prevenzione della corruzione e di trasparenza e indica agli uffici competenti all'esercizio dell'azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di cui all'art. 1, comma 7 L. 190/2012, provvede anche:   alla verifica, d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nei Comuni (art. 1, comma 7, L. 190/2012):   È individuato, di norma, nel Segretario comunale o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza provvede anche alla verifica:   dell'efficace attuazione del Piano e della sua idoneità, a proporne la modifica quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni o intervengano mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'ente
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza provvede anche alla verifica:   d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza segnala l'inadempimento degli obblighi di pubblicazione all'OIV nelle ipotesi di:   Dati, documenti e informazioni oggetto di pubblicazione obbligatoria
Il rifiuto e il differimento degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 33/2013 costituiscono, salve legittime ragioni contrarie, causa di responsabilità per danno all'immagine della Pubblica Amministrazione?   Possono costituirla
In base al d.lgs. 33/2013, le pubbliche amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che non hanno l'obbligo di pubblicare?   Sì, nel rispetto del limiti di legge
In base al d.lgs. 33/2013, se le pubbliche amministrazioni hanno obbligo di pubblicare nel proprio sito istituzionale atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione:   le P.A. provvedono a rendere non intelligibili i dati personali
in base alla l. 190/2012, gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza:   costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione
In base alla legge 190/12, ai fini della definizione del piano triennale per la prevenzione della corruzione, è consentito agli enti locali chiedere il supporto del prefetto?   Sì, è consentito
In base alla legge 190/2012, è consentito ai Comuni aggregarsi per definire in comune il piano triennale per la prevenzione della corruzione?   Solo ai comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti
In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione è adottato:   dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche
In base alla Legge 190/2012, il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza...   ...segnala all'organo di indirizzo e all'organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti l'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza
In base alla legge 190/2012, in relazione alla vigilanza e al controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle Pubbliche Amministrazioni centrali in conformità al loro piano di prevenzione della corruzione, l'Autorità nazionale anticorruzione esercita poteri:   ispettivi
In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche è tenuta a presentare una relazione sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione:   entro il 31 dicembre di ogni anno
In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni pubbliche riferisce periodicamente sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione:   al Parlamento
In base alla legge 190/2012, la durata del Piano nazionale anticorruzione è di:   tre anni
In base alla legge 190/2012, la trasparenza dell'attività amministrativa costituisce:   un livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili
In base alla legge 190/2012, l'attività di elaborazione del Piano per la prevenzione della corruzione può essere affidata a soggetti estranei all'Amministrazione?   No, non può
In base alla legge 190/2012, nelle Pubbliche Amministrazioni, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato:   sempre dall'organo di indirizzo
In base alla legge 190/2012, NON è un compito della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche:   coordinare l'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale
In base alla normativa di tutela della privacy, è possibile esercitare il diritto di accesso a documenti amministrativi in cui si nominano persone fisiche?   Sì, è possibile
In base all'art. 1 co.2 della L.190/12 e ss.mm.ii, chi analizza le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che ne possono favorire la prevenzione e il contrasto?   La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche
In base all'art. 1 co.2 della L.190/12 e ss.mm.ii, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità collabora con i paritetici organismi stranieri, con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti delle amministrazioni pubbliche?   Si
In base all'art. 1 co.2 della L.190/12 e ss.mm.ii, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche riferisce al Parlamento, presentando una relazione entro il_________, sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione e sull'efficacia delle disposizioni vigenti in materia.   31 dicembre di ciascun anno
In base all'art. 1 co.3 della L.190/12 e ss.mm.ii, in che modo l'Autorità nazionale anticorruzione esercita poteri ispettivi?   Mediante richiesta di notizie, informazioni, atti e documenti alle pubbliche amministrazioni
In base all'art. 1 co.4 della L.190/12 e ss.mm.ii, chi coordina l'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale?   Il Dipartimento della funzione pubblica
In base all'art. 1 co.4 della L.190/12 e ss.mm.ii, il Dipartimento della funzione pubblica promuove e definisce norme e metodologie comuni per la prevenzione della corruzione, coerenti con gli indirizzi, i programmi e i progetti internazionali?   Si
In base all'art. 1 co.5 della L.190/12 e ss.mm.ii, chi definisce e trasmette al Dipartimento della funzione pubblica un piano di prevenzione della corruzione che fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio?   Le pubbliche amministrazioni centrali
In base all'art. 1 co.7 della L.190/12 e ss.mm.ii, a chi devono essere segnalati eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni?   All'Autorità nazionale anticorruzione
In base all'art. 1 co.7 della L.190/12 e ss.mm.ii, l'organo di indirizzo tra chi individua il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?   Di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio
In base all'art. 1 co.7 della L.190/12 e ss.mm.ii, negli enti locali, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato...:   di norma, nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione
In base all'art. 1 co.7 della L.190/12 e ss.mm.ii, nelle unioni di comuni, può essere nominato un unico responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?   Si
In base all'art. 1 co.8 bis della L.190/12 e ss.mm.ii, chi verifica che i piani triennali per la prevenzione della corruzione siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale?   L'Organismo indipendente di valutazione, anche ai fini della validazione della Relazione sulla performance
In base all'art. 1 comma 8 della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato:   entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, da parte dell'organo di indirizzo, che ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
In base all'art. 18 co. 1 del D. Lgs 33/13 e ss.mm.ii., le pubbliche amministrazioni, a chi pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati?   a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico
In base all'art. 2 del d.lgs. 33/2013, la libertà di accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni è realizzata tramite:   l'accesso civico e la pubblicazione di determinati documenti, informazioni e dati
In base all'art. 26 co. 1 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., le pubbliche amministrazioni pubblicano gli atti con i quali sono determinati...:   i criteri e le modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
In base all'art.1 co.10 della L.190/12 e ss.mm.ii, chi provvede alla verifica, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione?   Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, d'intesa con il dirigente competente
In base all'art.1 co.10 della L.190/12 e ss.mm.ii, il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, può proporre la modifica del piano?   Si, quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni o quando intervengono mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'amministrazione
In base all'art.1 co.14 della L.190/12 e ss.mm.ii, entro quando, il dirigente responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, trasmette all'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta?   Entro il 15 dicembre di ogni anno
In base all'art.1 co.14 della L.190/12 e ss.mm.ii, la relazione inviata dal dirigente responsabile all'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo all'amministrazione recante i risultati dell'attività svolta, dove viene pubblicata?   Nel sito web dell'amministrazione
In base all'art.1 co.14 della L.190/12 e ss.mm.ii, la violazione, da parte dei dipendenti dell'amministrazione delle misure di prevenzione previste dal Piano, che cosa costituisce?   Illecito disciplinare
In base all'art.1 co.15 della L.190/12 e ss.mm.ii, nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche sono pubblicati anche i relativi bilanci e conti consuntivi?   Si
In caso di misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, per motivi collegati all'esercizio della sua funzione, queste:   devono essere segnalate all'ANAC, che esercita il potere di richiesta di riesame
In materia di Codici di comportamento l'Autorità Nazionale Anticorruzione:   oltre a funzioni di regolazione e di indirizzo, svolge funzioni di vigilanza sull'effettiva adozione dei Codici di amministrazione, irrogando sanzioni in caso di mancata adozione
In materia di Codici di comportamento, l'Autorità Nazionale Anticorruzione:   definisce criteri, Linee Guida e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione
In materia di prevenzione della corruzione l'ANAC:   ha poteri di segnalazione al Parlamento e al Governo
In materia di prevenzione della corruzione, l'Organismo Indipendente di Valutazione:   riferisce all'ANAC sullo stato di attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza
In merito alla limitazione soggettiva del richiedente, quali limitazioni sono previste per la proposizione dell'istanza di accesso civico di cui all'art. 5 del d.lgs. 33/2013 e s.m.i.?   Nessuna
In quale sezione del sito istituzionale devono essere pubblicati i dati di cui al D.Lgs. n. 33/2013?   "Amministrazione trasparente"
In quale sotto-sezione di primo livello, della sezione "Amministrazione trasparente" devono essere pubblicati i c.d. "dati ulteriori" ovvero dati non riconducibili ad alcuna delle sotto-sezioni?   Nella sotto-sezione "Altri contenuti"
In quali modalità va resa l'informativa privacy?   Per iscritto o con altri mezzi, anche elettronici, oppure oralmente, se richiesto dall'interessato
In relazione all'accesso generalizzato previsto dal decreto trasparenza quale delle seguenti affermazioni è falsa con riferimento alla figura del "controinteressato"?   è condizione necessaria e sufficiente per essere considerati controinteressati il fatto che si compaia nel testo dei documenti richiesti.
In relazione all'accesso generalizzato previsto dal decreto trasparenza, quale delle seguenti affermazioni é falsa?   L'accesso civico generalizzato, istituito dalla normativa FOIA, sostituisce le altre due principali tipologie di accesso già previste dalla legislazione.
In relazione all'accesso generalizzato previsto dal decreto trasparenza, quale delle seguenti affermazioni é falsa?   L'accesso civico generalizzato garantisce a chiunque il diritto di accedere ai dati e ai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, abrogando e sostituendo il CAPO V DELLA LEGGE N. 241/1990.
In tema di whistleblower, l'adozione di misure ritenute ritorsive nei confronti del segnalante è:   comunicata all'ANAC dall'interessato o dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell'amministrazione nella quale le stesse sono state poste in essere
In tema di whistleblower, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, per le attività e gli eventuali provvedimenti di competenza, informa:   il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri o gli altri organismi di garanzia o di disciplina
Indicare l'affermazione NON corretta in riferimento alla L. 190/2012:   la legge è composta da un solo articolo di 84 commi l'ultimo dei quali prevede la clausola dell'invarianza
Indicare quale affermazione non è conforme alle disposizioni di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente all'accesso civico di cui al comma 1.   L'amministrazione, entro sessanta giorni, procede alla pubblicazione nel sito del documento, dell'informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica al medesimo l'avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto
Indicare quale affermazione sulla riforma del decreto trasparenza è corretta:   Con la riforma la trasparenza non è più solo finalizzata a "favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche", ma soprattutto, come strumento di tutela dei diritti dei cittadini e di promozione della partecipazione degli interessati all'attività amministrativa
Indicare quale affermazione sulla riforma del decreto trasparenza è corretta:   Con la riforma la trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, e integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino
Indicare quale affermazione sulla riforma del decreto trasparenza è corretta:   La ratio della riforma risiede nella dichiarata finalità di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico (art. 5, co. 2 del decreto trasparenza)
Indicare quale affermazione sulla sezione "Amministrazione trasparente" è consona a quanto dispone il D.Lgs. n. 33/2013.   La sezione "Amministrazione trasparente" deve essere organizzata in modo che cliccando sull'identificativo di una sotto-sezione sia possibile accedere ai contenuti della sotto-sezione stessa, o all'interno della stessa pagina "Amministrazione trasparente" o in una pagina specifica relativa alla sotto- sezione
Indicare quale affermazione sulla sezione "Amministrazione trasparente" è consona a quanto dispone il D.Lgs. n. 33/2013.   Nel caso in cui sia necessario pubblicare nella sezione "Amministrazione trasparente" informazioni, documenti o dati che sono già pubblicati in altre parti del sito, è possibile inserire, all'interno della sezione "Amministrazione trasparente", un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi
Indicare quale affermazione sulla sezione "Amministrazione trasparente" non è consona a quanto dispone il D.Lgs. n. 33/2013.   Eventuali ulteriori contenuti da pubblicare ai fini di trasparenza e non riconducibili a nessuna delle sotto-sezioni indicate nella Tabella A devono essere pubblicati nella sotto-sezione "Nessuna specificazione"