Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Da chi devono essere svolte le attività amministrative, in virtù del principio di sussidiarietà? Dall'ente territoriale che si trovi più vicino ai cittadini
- Da chi può essere fatta l'autenticazione delle copie degli atti e dei documenti, in base al D.P.R. 445/2000? Dal notaio, dal cancelliere, dal segretario comunale o altro funzionario incaricato dal singolo e dal pubblico ufficiale da cui l'atto è stato emesso o presso cui è stato depositato l'originale o al quale deve essere prodotto il documento.
- Da quale dei seguenti soggetti non può essere disposta la revoca di cui all'art. 21 quinquies l.241/1990? Dal Giudice
- Da quale elemento è caratterizzata la responsabilità amministrativa? La presenza di un rapporto di servizio
- Da quali criteri è retta l'attività amministrativa? Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza
- Da quali principi, tra gli altri, è regolata l'attività amministrativa? Dai principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza
- Da quanto risulta dall'art. 1 della Legge n. 241/90 e s.m.i., l'attività amministrativa è regolata, tra gli altri, da quale principio? Di pubblicità
- Dal punto di vista degli 'effetti' le autorizzazioni permissive: permettono di esercitare facoltà preesistenti
- Dal punto di vista dei destinatari si distinguono atti: particolari, plurimi , collettivi , generali. Se i soggetti sono unitariamente considerati gli atti sono denominati: Collettivi
- Dal punto di vista dei 'soggetti' si distinguono atti monostrutturati e pluristrutturati. Gli atti monostrutturati sono: quelli emanati da un solo organo, individuale o collettivo
- Dal punto di vista del 'procedimento' si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti. Gli atti presupposti: devono essere impugnati nei termini ed il loro annullamento produce un effetto invalidante o, in alcuni casi, caducante, nei confronti degli atti e procedimenti collegati
- Dal punto di vista del 'procedimento' si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti. Gli atti procedimentali: di regola possono essere impugnati solo attraverso il provvedimento finale
- Dal punto di vista del 'procedimento' si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti. Gli atti procedimentali: sono atti che fanno parte di un procedimento amministrativo e sono preordinati all'emanazione del provvedimento finale che chiude il procedimento
- Dal punto di vista della 'struttura del momento decisionale' nei cosiddetti procedimenti autorizzatori in senso stretto: l'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico
- Dal punto di vista della 'struttura del momento decisionale' si distinguono procedimenti nei quali l'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico e quelli nei quali il provvedimento viene rilasciato a seguito di una valutazione dell'idoneità di una persona o di una cosa secondo regole tecniche. I primi sono i cosiddetti procedimenti: autorizzatori in senso stretto
- Davanti a quale giudice si svolge il giudizio amministrativo di ottemperanza? Davanti al giudice amministrativo
- Decesso del discendente, situazione economica, esami sostenuti. Nei rapporti con la P.A. quale/quali tra i citati stati, fatti, qualità personali possono essere comprovati con dichiarazione sostitutiva di certificazione? Tutti quelli citati
- Destinatario e Termine elementi del provvedimento amministrativo. Il destinatario è elemento essenziale, il termine è elemento accidentale
- Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso abbia un oggetto generico e indeterminato? No, è inammissibile
- Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza (art. 24, l. n. 241/1990)? No, è inammissibile
- Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza (art. 24, l. n. 241/1990)? No, è inammissibile
- Di norma l'Amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento, tra gli altri, ai soggetti: nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento: tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento: tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Di quale tra i seguenti compiti, ai sensi dell'art. 39 del GDPR, è incaricato il Responsabile della protezione dei dati personali? Tutte le altre risposte sono esatte
- Discrezionalità dell'attività amministrativa significa che: La Pubblica Amministrazione ha facoltà di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico
- Dispone il co. 1, art. 3, l . n. 241/1990 che la motivazione deve indicare: I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria
- Dispone il co. 3, l'art. 14-bis, l. n. 241/1990, che entro il termine di quarantacinque giorni le amministrazioni coinvolte rendono le proprie determinazioni, relative alla decisione oggetto della conferenza. Tali determinazioni. Devono essere congruamente motivate
- Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Si, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa
- Dispone l'art. 1 comma 1 della Legge 241/1990, che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché.... dai principi dell'ordinamento comunitario
- Dispone l'art. 1 della legge 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi: dell'ordinamento comunitario
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 e s.m.i. che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché: Dai principi dell'ordinamento comunitario
- Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo: Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento
- Dispone l'art. 143 del D.Lgs. n.196/2003, sostituito dal D.Lgs. n. 101/2018, che il Garante, di norma, decide sul reclamo entro nove mesi dalla data di presentazione. Entro quanto tempo dalla presentazione del reclamo il Garante deve dare informazione all'interessato sullo stato del procedimento? Entro tre mesi
- Dispone l'art. 17, del D.Lgs. n. 33/2013, che fermo restando quanto previsto dall'art. 9-bis, le P.A. devono pubblicare i dati relativi al costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico. Tali dati devono essere pubblicati: Trimestralmente
- Dispone l'art. 17, del D.Lgs. n. 33/2013, che fermo restando quanto previsto dall'art. 9-bis, le P.A. devono pubblicare, nell'ambito di quanto previsto dall'art. 16, co. 1, i dati relativi al personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico. Tali dati devono essere pubblicati: Annualmente
- Dispone l'art. 21-octies della L. n. 241/1990 che il provvedimento amministrativo adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti... Non è annullabile se, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
- Dispone l'art. 21-octies della legge 241/1990 che il provvedimento amministrativo, adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti: non è annullabile, se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato in concreto
- Dispone l'art. 21-octies della legge 241/1990 che la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo: non comporta annullabilità dell'atto quando la Pubblica Amministrazione dimostri, in giudizio, che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
- Dispone l'art. 35, del D.P.R. n. 445/2000, che in tutti i casi in cui nel T.U. viene richiesto un documento di identità esso può essere sostituito da un documento di riconoscimento equipollente. È equipollente: Tra l'alto, il porto d'armi e patente di guida
- Dispone l'art. 35, del D.P.R. n. 445/2000, che in tutti i casi in cui nel T.U. viene richiesto un documento di identità esso può essere sostituito da un documento di riconoscimento equipollente. È equipollente: Il libretto di pensione
- Dispone l'art. 45 del T.U. n. 445/2000, che è fatto divieto alle amministrazioni pubbliche ed ai gestori o esercenti di pubblici servizi, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento, di richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito. La pubblica amministrazione: Può verificare nel corso del procedimento la veridicità e l'autenticità dei dati contenuti nel documento di identità o di riconoscimento
- Dispone l'art. 46 del D.Lgs. n. 33/2013 che l'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituiscono elemento di valutazione negativa della responsabilità dirigenziale ed eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione. Tale previsione prevede delle eccezioni? Si, il responsabile non risponde dell'inadempimento degli obblighi se prova che tale inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile
- Dispone l'art. 5 del GDPR che i dati personali devono essere conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Di limitazione della conservazione
- Dispone l'art. 5 del GDPR che i dati personali devono essere esatti e, se necessario, aggiornati e che devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Dell'esattezza
- Dispone l'art. 5 del GDPR che i dati personali devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non sia incompatibile con tali finalità, in applicazione del principio: Di limitazione della finalità
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Dell'esattezza
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Di minimizzazione dei dati
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere esatti e, se necessario, aggiornati e che devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Dell'esattezza
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza degli stessi, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali, in applicazione del principio: Dell'integrità e riservatezza
- Dispone l'art. 5, D.Lgs. n. 33/2013, che fatti salvi i casi di pubblicazione obbligatoria, l'amministrazione cui è indirizzata la richiesta di accesso, se individua soggetti controinteressati è tenuta a dare comunicazione agli stessi. Entro quanti giorni dalla ricezione della comunicazione i controinteressati possono presentare una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso? Dieci giorni
- Dispone l'art. 6 del CAD, circa la data e l'ora di trasmissione e ricezione del documento informatico, che: Sono opponibili ai terzi se apposte in conformità alle Linee guida
- Dispone l'art. 6-ter del CAD che nell'Indice dei domicili digitali della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi sono indicati: I domicili digitali da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblici servizi e i privati
- Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente la decorrenza e la durata dell'obbligo di pubblicazione, tra l'altro, che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati, di norma per un periodo di: 5 anni
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore: È lecito se è dato da un minore che abbia almeno 16 anni
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che qualora si applichi l'articolo 6, paragrafo 1, lettera a), per quanto riguarda l'offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito ove il minore abbia almeno 16 anni. Ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, tale trattamento è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale. Gli Stati membri possono stabilire per legge un'età inferiore? Si, purché non inferiore ai 13 anni
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione, tra altro, qualora il trattamento riguarda dati personali resi manifestamente pubblici dall'interessato
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione, tra altro, qualora il trattamento è necessario per tutelare un interesse vitale dell'interessato o di un'altra persona fisica qualora l'interessato si trovi nell'incapacità fisica o giuridica di prestare il proprio consenso
- Dopo quanti giorni la PA è tenuta a concludere il procedimento amministrativo, a seguito dell'istanza dell'interessato (art.2 comma 2 della Legge 241/1990)? 30 giorni
- Dov'è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dove è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dove hanno sede i tribunali amministrativi regionali? Nel capoluogo di ogni Regione con possibilità di sedi staccate
- Durante il procedimento amministrativo gli interessati possono presentare documenti? Sì, possono presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento