Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa nazionale del lavoro
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- A chi affida l'art. 13 del D.Lgs. n. 66/2003, l'eventuale definizione delle riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni? Alla contrattazione collettiva
- A chi attribuisce il D.Lgs. n. 81/2008 il compito di adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa? Al datore di lavoro e ai Dirigenti
- A chi attribuisce il D.Lgs. n. 81/2008 il compito di fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente? Al datore di lavoro e ai Dirigenti
- A cosa mira Eures? A favorire la mobilità geografica dei lavoratori nei Paesi dell'Unione europea
- A cosa serve l'attestazione dello stato di disoccupazione? Il documento attesta che la persona è disoccupata, sulla base delle informazioni presenti nel Sistema informativo a seguito della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did)
- A norma del d.l. 4/2019, che rapporto sussiste tra il Patto per il lavoro previsto dallo stesso d.l. e il Patto di servizio personalizzato previsto dal d.lgs. 150/2015? I due Patti si equivalgono
- A norma del decreto legislativo 276/2003, l'albo delle agenzie per il lavoro tenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è articolato in: cinque sezioni
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, costituisce distacco di personale: l'attività di porre, da parte di un datore di lavoro che soddisfa un proprio interesse, uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, per realizzare un distacco di personale, occorre il consenso del lavoratore distaccato? Solo se il distacco comporta un mutamento delle mansioni
- A norma del disposto di cui all'art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dall'art. 2109 c.c., il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie: Retribuite non inferiore a quattro settimane
- A norma del disposto di cui all'art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dall'art. 2109 c.c., quando vanno godute le ferie? Salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita ad alcune categorie di lavoratori, vanno godute per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione
- A norma del disposto di cui all'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, è vietato adibire le donne al lavoro: Dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma del disposto di cui all'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, qual è il montante orario minimo dei permessi retribuiti dei dirigenti delle RSA in unità produttive che occupano fino a 200 dipendenti? I dirigenti occupati in unità produttive fino a 200 dipendenti hanno diritto ad un'ora all'anno per ciascun dipendente
- A norma del disposto di cui all'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, qual è il montante orario minimo dei permessi retribuiti dei dirigenti delle RSA in unità produttive con più di 3000 dipendenti? I dirigenti di RSA hanno diritto a permessi retribuiti non inferiori a otto ore mensili
- A norma del disposto di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 148/2015 il trattamento di integrazione salariale ammonta: All'80% della retribuzione globale
- A norma del disposto di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 66/2003, le ore lavorate oltre le 40 ore settimanali (orario normale di lavoro): Sono considerate straordinario
- A norma del disposto di cui all'art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 66/2003, la durata massima settimanale dell'orario di lavoro: È stabilita dai contratti collettivi
- A norma del disposto di cui all'art. 6 del D.Lgs. 276/2003 i gestori di siti internet sono autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione nell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro?? Si, a condizione che svolgano tale attività senza finalità di lucro e che rendano pubblici sul sito medesimo i dati identificativi del legale rappresentante
- A norma del disposto di cui all'art. 6 del D.Lgs. 276/2003 le università sono autorizzate allo svolgimento dell'attività di intermediazione nell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro? Si, sia pubbliche che private
- A norma del disposto di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa se l'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di: 6 ore
- A norma della legge 604/1966 e s.m.i., fatta salva l'osservanza di particolari norme circa la stabilità, il licenziamento del prestatore di lavoro a tempo indeterminato può avvenire: esclusivamente per giusta causa o per giustificato motivo
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Incarichi di pubbliche funzioni
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Matrimonio della lavoratrice, dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino ad un anno dopo la celebrazione del matrimonio
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Malattia professionale, per tutto il periodo previsto dalla legge o dai contratti collettivi
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Infortunio, per tutto il periodo previsto dalla legge o dai contratti collettivi
- A norma della legislazione vigente, in quale situazione vige il divieto di licenziamento? Stato di gravidanza e di puerperio, dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, il prestatore di lavoro può essere trasferito da un'unità produttiva a un'altra? Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, nel caso di assegnazione di un prestatore di lavoro a mansioni superiori, dopo un certo tempo l'assegnazione diviene definitiva: ove non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se, a seguito di modifica degli assetti organizzativi aziendali, il prestatore di lavoro viene assegnato a mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto, e il mutamento non è comunicato per iscritto: il mutamento è nullo
- A norma dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, un rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in rapporto di lavoro a tempo indeterminato? No, lo esclude espressamente l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 7, con riferimento all'indennità di mobilità si applica, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, co. 3, lettera a) D.Lgs. n. 150/2015: La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, per quale ipotesi non può essere sanzionato il rifiuto del lavoratore/lavoratrice di svolgere la prestazione di lavoro notturno? Lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, per quale ipotesi vige un divieto assoluto di adibire i lavoratori/lavoratrici a svolgere prestazione di lavoro notturno? Lavoratrice in stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, può essere sanzionata una lavoratrice che abbia a proprio carico un soggetto disabile ex L. n. 104/1992 che si rifiuti di svolgere lavoro notturno? No, non può essere sanzionata
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003, può essere sanzionato un padre che sia unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni che si rifiuti di svolgere lavoro notturno? No, non può essere sanzionato
- A norma di quanto dispone la legge n. 604/1966 entro quale termine dalla sua comunicazione il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza? Entro 60 giorni
- A norma di quanto dispone la legislazione vigente in merito alla tutela del lavoro degli adolescenti lo svolgimento del rapporto di lavoro: Avviene secondo la disciplina normativa del lavoro vigente per la generalità dei lavoratori, salvo deroghe ed eccezioni più favorevoli
- A norma di quanto dispone l'art. 10 della legge n. 877/1973, in merito al lavoro a domicilio: Per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro (LUL) deve contenere anche le date e le ore di consegna e riconsegna del lavoro, la descrizione del lavoro eseguito, la specificazione della quantità e della qualità di esso
- A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 148/2015, in quali casi è possibile richiedere l'intervento ordinario della Cassa integrazione guadagni? Situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali. Situazioni temporanee di mercato
- A norma di quanto dispone l'art. 11 della legge n. 877/1973, il lavoratore a domicilio può eseguire lavoro per conto proprio o di terzi in concorrenza con l'imprenditore? No, se l'imprenditore gli affida una quantità di lavoro atto a procurargli una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: Le lavoratrici madri di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, i lavoratori padri conviventi con le stesse
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104 del 1992
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni
- A norma di quanto dispone l'art. 12 del D.Lgs. n. 148/2015 qualora l'impresa abbia fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, può essere proposta una nuova domanda per la medesima unità produttiva per la quale l'integrazione è stata concessa? Si, quando sia trascorso un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa
- A norma di quanto dispone l'art. 13 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, nell'esercizio delle funzioni loro attribuite, le consigliere ed i consiglieri di parità, nel caso vengano a conoscenza di reati per ragione del loro ufficio hanno l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 13, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario di lavoro dei lavoratori notturni: Non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite
- A norma di quanto dispone l'art. 14 dello Statuto dei Lavoratori, il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale è garantito: A tutti i lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 14, D.Lgs. n. 66/2003, lo stato di salute dei lavoratori notturni deve essere valutato: Attraverso controlli preventivi e periodici, almeno ogni due anni, volti a verificare l'assenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti i lavoratori stessi
- A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. 66/2003, qualora sopraggiungano condizioni di salute che comportino l'inidoneità alla prestazione di lavoro notturno: Il lavoratore ha diritto ad essere assegnato al lavoro diurno, in altre mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili
- A norma di quanto dispone l'art. 15 dello Statuto dei Lavoratori, è valido il patto con il quale un lavoratore viene assunto purché aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale? No, il patto è nullo
- A norma di quanto dispone l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, quando il datore di lavoro viene condannato alla reintegrazione del lavoratore per licenziamento illegittimo deve anche versare i contributi previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile la retribuzione può essere determinata con prestazione in natura? Si, la retribuzione può essere determinata anche con prestazione in natura
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile la retribuzione può essere determinata con provvigione? Si, la retribuzione può essere determinata con provvigione
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del codice civile, la retribuzione da corrispondere al lavoratore quando non è determinata dai contratti collettivi o in mancanza di accordo fra le parti è determinata: Dal giudice
- A norma di quanto dispone l'art. 21 della legge n. 104/1999, quale dei seguenti soggetti, assunto presso gli enti pubblici perché vincitore di concorso, ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili? Persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi
- A norma di quanto dispone l'art. 2119 del c.c., il lavoratore con contratto a termine può essere licenziato.... Se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria del rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 2119 del c.c., in quale ipotesi di licenziamento non spetta il preavviso? Quando il licenziamento è sorretto da giusta causa
- A norma di quanto dispone l'art. 2120, c.c., dopo 10 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr, maturato fino a quel momento? Si, il lavoratore può chiedere un anticipo dopo 8 anni
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 604/1966, il licenziamento determinato da ragioni di credo politico o fede religiosa è.... Nullo indipendentemente dalla motivazione addotta
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti) è possibile adibire al lavoro i bambini? No, salvo che per alcune specifiche attività, quale ad esempio le attività di carattere sportivo e con le tutele previste dalla legge
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali cosa accade se il dipendente in aspettativa non riprenda servizio se richiesto dall'ente? Il rapporto di lavoro è risolto, salvo casi di comprovato impedimento
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, anche se richiesto per motivi diversi
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali, cosa accade se il dipendente non riprende servizio alla scadenza del periodo di aspettativa? Il rapporto di lavoro è risolto, salvo casi di comprovato impedimento
- A norma di quanto dispone l'art. 5 della legge n. 604/1966 l'onere della prova della sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo di licenziamento spetta.... Al datore di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assunzione con contratto a tempo determinato può avvenire anche a tempo parziale? Si, può avvenire sia a tempo pieno sia a tempo parziale
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, Il lavoratore assunto a tempo determinato, può essere sottoposto ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi, possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a sei mesi continuativi, possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale dei seguenti casi il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine impartito dal superiore? Quando l'atto sia vietato dalla legge penale
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale dei seguenti casi il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine impartito dal superiore? Quando l'atto costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 6 del D.Lgs. n. 276/2003, quali soggetti non possono essere autorizzati allo svolgimento della attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro? Gli istituti statali di scuola secondaria di primo grado
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966 esiste un termine per l'impugnazione del licenziamento? Si, il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966, da quando decorre il termine per l'impugnazione del licenziamento? Dalla comunicazione del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 276/2003, le Regioni possono istituire appositi elenchi per l'accreditamento degli operatori pubblici e privati? Si, sentite le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative relativamente agli operatori pubblici e privati che operano nel proprio territorio
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 877/1973 come sono retribuiti i lavoratori a domicilio? Sono retribuiti sulla base di tariffe di cottimo pieno risultanti dai contratti collettivi della categoria
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori ammessi al lavoro devono essere sottoposti a visite mediche periodiche? Si, per tutta la durata del rapporto lavorativo
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori devono essere sottoposti a visite mediche? Si, sia prima di essere ammessi al lavoro sia durante lo svolgimento del rapporto di lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 8 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei minori e degli adolescenti), i minori prima di essere ammessi al lavoro devono essere sottoposti a visite mediche? Si, per accertare l'idoneità lavorativa all'attività cui devono essere adibiti
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa se: L'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, in quale caso il lavoratore ha diritto a beneficiare di un intervallo per pausa? Quando l'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive. Quando deve essere goduto di regola il riposo settimanale? Deve essere goduto di regola in coincidenza con la domenica
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, al lavoratore che eccezionalmente presti la sua opera durante una festività spetta: Oltre alla normale retribuzione globale giornaliera compreso ogni elemento accessorio, la retribuzione per il lavoro espletato con la maggiorazione per il lavoro festivo
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, durante le festività, ai lavoratori è dovuta: La normale retribuzione giornaliera, compreso ogni elemento accessorio
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, il datore di lavoro che violi la normativa prevista in materia di ricorrenze festive: È soggetto all'irrogazione di una sanzione amministrativa
- A norma di quanto prevede la L. n. 260/1949, nel caso in cui la festività cada di domenica, il lavoratore: Ha diritto oltre alla retribuzione normale, ad un'ulteriore retribuzione corrispondente all'aliquota giornaliera perché è privato di un giorno di riposo
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare anche il termine finale del rapporto di lavoro? Si, in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La posizione economica iniziale
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La durata del periodo di prova
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La data di inizio del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La categoria e il profilo professione di inquadramento
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La sede di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La tipologia del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorsa la metà del periodo di prova l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, con obbligo di motivazione
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendente si intende confermato in servizio con il riconoscimento dell'anzianità: Dal giorno dell'assunzione
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova piò essere rinnovato o prorogato? No
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, per i dipendenti inquadrati nella categoria B la durata del periodo di prova è di: Due mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, per i dipendenti inquadrati nelle categorie diverse dalla A e la B la durata del periodo di prova è di: Sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 2099 del c.c., la concreta determinazione della misura della retribuzione, può essere stabilita anche dal giudice? Si, può essere stabilita dalla contrattazione collettiva, dall'accordo delle parti e dal giudice
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di distribuzione dell'orario settimanale di lavoro su cinque giorni la durata delle ferie dopo tre anni di servizio è di: 28 giorni lavorativi
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di distribuzione dell'orario settimanale di lavoro su sei giorni la durata delle ferie dopo tre anni di servizio è di: 32 giorni lavorativi
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie del dipendente sono monetizzabili? No, non sono monetizzabili
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie sono un diritto rinunciabile? No, sono un diritto irrinunciabile
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente per il proprio matrimonio ha diritto ad un permesso retribuito di: 15 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale delle seguenti situazioni sono concessi al dipendente permessi retribuiti? Lutto per il coniuge
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, in quale delle seguenti situazioni sono concessi al dipendente permessi retribuiti? Partecipazione ad esami
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito possono essere concessi al dipendente per la partecipazione a concorsi? Otto giorni all'anno
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per affini entro il primo grado? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per il coniuge? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in caso di lutto per parente entro il secondo grado? Tre giorni per evento
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in occasione del proprio matrimonio? Quindici giorni consecutivi, da fruire entro 45 giorni dalla data del matrimonio
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, al dipendente possono essere concessi permessi brevi; tali permessi non possono superare: Le 36 ore annue
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, al dipendente possono essere concessi permessi brevi; tali permessi non possono superare: La metà dell'orario di lavoro giornaliero
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate: Entro il mese successivo
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non in prova assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto? Si, per un periodo di diciotto mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assenza per malattia, salvo comprovato impedimento, deve essere comunicata all'ufficio di appartenenza di norma: All'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a determinato possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, è possibile instaurare un rapporto a tempo parziale orizzontale? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, è possibile instaurare un rapporto a tempo parziale verticale? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale misto può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale verticale può essere richiesta l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementari? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale misto è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 55 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel rapporto di lavoro a tempo parziale verticale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali il rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge. n. 300/1970 comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la commissione in genere - anche nei confronti di terzi - di fatti o atti dolosi, che, pur non costituendo illeciti di rilevanza penale, sono di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato, per un delitto che, commesso fuori del servizio e non attinente in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, per gravi delitti commessi in servizio comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, quando alla condanna consegua comunque l'interdizione perpetua dai pubblici uffici comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la mancata ripresa del servizio, salvo casi di comprovato impedimento, dopo periodi di interruzione dell'attività previsti dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti, alla conclusione del periodo di sospensione o alla scadenza del termine fissato dall'amministrazione comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali lo svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati comporta: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi
- A quale organismo è affidato il coordinamento dell'attività della rete Eures? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, co. 1, lettera D). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale soggetti è riconosciuto l'assegno mensile per l'assistenza personale e continuativa per inabilità (L. 222/1984)? Ai pensionati per inabilità, che si trovano nella impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di una assistenza continua
- A. Cosa succede se, mentre il Centro per l'impiego prende in carico l'iscrizione al programma Garanzia Giovani, il destinatario trova un lavoro? Il Centro per l'impiego procederà alla sua cancellazione dal programma
- Agli effetti del D.Lgs. n. 66/2003 per "lavoratore a turni" si intende: Il lavoratore il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni
- Agli invalidi civili, di cui alla legge n. 18/1980, totalmente inabili per cause fisiche o psichiche nei cui confronti le apposite commissioni sanitarie accertino l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore o la necessità di assistenza continuativa per il compimento di atti quotidiani della vita viene riconosciuta.... L'indennità di accompagnamento
- Ai componenti del comitato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, co. 5): Non spetta alcun compenso
- Ai fine del calcolo dell'anzianità di disoccupazione sono conteggiati tutti i giorni di validità della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did), con l'eccezione di quelli di... Sospensione
- Ai fini del computo dei sei mesi di disoccupazione, è necessario che il disoccupato abbia un'anzianità di disoccupazione pari a... 180 giorni più 1 giorno
- Ai fini del D.Lgs. n. 150/2015 costituiscono incentivi all'occupazione i benefici normativi o economici riconosciuti ai datori di lavoro in relazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 2). All'assunzione di specifiche categorie di lavoratori
- Ai fini del D.Lgs. n. 150/2015 costituiscono incentivi all'occupazione i benefici normativi o economici riconosciuti ai datori di lavoro in relazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 2). All'assunzione di specifiche categorie di lavoratori
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore impiegato quale membro del personale viaggiante o di volo presso una impresa che effettua servizi di trasporto passeggeri o merci, su strada, per via aerea o per via navigabile, o a impianto fisso non ferroviario è denominato: Lavoratore mobile
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003 l'attività svolta prevalentemente su una installazione offshore (compresi gli impianti di perforazione) o a partire da essa, direttamente o indirettamente legata alla esplorazione, alla estrazione o allo sfruttamento di risorse minerali, compresi gli idrocarburi, nonché le attività di immersione collegate a tali attività, effettuate sia a partire da una installazione offshore che da una nave è denominata: Lavoro offshore
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale è denominato: Lavoratore notturno
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, il metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane è denominato: Lavoro a turni
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, qualsiasi periodo che non rientra nell'orario di lavoro è denominato: Periodo di riposo
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità quale/quali requisiti sono richiesti (L. 222/1984)? Due: uno inerente all'infermità e uno inerente all'anzianità contributiva e retributiva
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Deve essere accertata dai medici dell'INPS
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Può essere fisica o mentale
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità, l'infermità (L. 222/1984).... Deve essere tale da provocare una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi lavoro
- Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale è possibile assumere in apprendistato professionalizzante i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 4). Senza limiti di età
- Ai fini della verifica della erogazione dei servizi in misura non inferiore ai livelli essenziali definiti ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 181 del 2000, è fatto obbligo ai servizi competenti di inserire nella banca dati della legge Fornero, con le modalità definite dall'Inps, i dati essenziali concernenti le azioni di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4). Politica attiva e di attivazione svolte nei confronti dei beneficiari di ammortizzatori sociali
- Ai fini dell'applicazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero legge n. 146/1990, quale tra i seguenti non sono considerati servizi pubblici essenziali? Quelli volti a garantire il diritto al regolare svolgimento dell'attività di impresa
- Ai fini dell'applicazione delle disposizioni sulla turnazione (art. 23, CCNL comparto Funzioni locali) per turno notturno si intende: Il periodo lavorativo ricompreso dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo
- Ai fini dell'applicazione delle disposizioni sulla turnazione (art. 23, CCNL comparto Funzioni locali) per turno notturno-festivo si intende? Il periodo lavorativo che cade nel periodo compreso tra le ore 22 del giorno prefestivo e le ore 6 del giorno festivo e dalle ore 22 del giorno festivo alle ore 6 del giorno successivo
- Ai fini delle disposizione di cui al D.Lgs. n. 66/2003 cosa si intende per "lavoro a turni"? Qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane
- Ai fini delle prestazioni previdenziali, colui che presenti una riduzione permanente di oltre due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore viene denominato (L. 222/1984): Invalido
- Ai fini delle prestazioni previdenziali, colui che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, viene definito (L. 222/1984): Inabile
- Ai lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (co. 1, art. 26 del D.Lgs. n. 150/2015), compete, salvo eccezioni in caso di orario di lavoro inferiore a quello previsto, un importo mensile pari (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 5). All'assegno sociale
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "salute"? Lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità
- Ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015, art. 27, co. 1, al collocamento della gente di mare si applicano le norme del D.Lgs. n. 150/2015? Sì
- Ai sensi della L. n. 339/1958, l'assunzione del personale domestico: Avviene direttamente, con l'obbligo di comunicazione all'INPS
- Ai sensi della legge 53/2000, art. 4, comma 2, il lavoratore dipendente che chiede un periodo di congedo per gravi e documentati motivi familiari ha diritto alla retribuzione? No, non ne ha diritto
- Ai sensi della legge 53/2000, nell'ipotesi in cui il lavoratore abbia richiesto al datore di lavoro un periodo di congedo per gravi motivi familiari, tale periodo è computato ai fini previdenziali? No, a meno che il lavoratore proceda al riscatto o al versamento dei relativi contributi
- Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. 150/2015, quale tra le seguenti strutture NON fa parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro? I sindacati
- Ai sensi dell'art. 1 del D.Lgs. n. 66/2003, per orario di lavoro si intende: Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività e delle sue funzioni
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 508/1988, l'indennità d'accompagnamento è concessa.... Anche ai cittadini riconosciuti ciechi assoluti
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 508/1988, l'indennità d'accompagnamento è concessa.... Anche ai minori ciechi assoluti
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche le date e le ore di consegna e riconsegna del lavoro
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche la specificazione della quantità e della qualità del lavoro eseguito
- Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 877/1973, per ciascun lavoratore a domicilio, il libro unico del lavoro: Deve contenere anche la descrizione del lavoro eseguito
- Ai sensi dell'art. 15 della legge 300/1970 e s.m.i., può un lavoratore essere trasferito a causa della sua affiliazione sindacale? No, tale atto sarebbe nullo
- Ai sensi dell'art. 15 della legge 300/1970 e s.m.i., può un lavoratore subire provvedimenti disciplinari a causa della sua partecipazione a uno sciopero? No, tale atto è nullo
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003 come è denominato il provvedimento mediante il quale lo Stato abilita operatori, pubblici e privati, alla somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale? Autorizzazione
- Ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del lavoratore? Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori
- Ai sensi dell'art. 20 della legge 300/1970, i lavoratori hanno diritto di riunirsi: nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera, fuori dall'orario di lavoro, nonché durante l'orario di lavoro nei limiti di dieci ore annue
- Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto dei lavoratori, il diritto di assemblea consiste: Nella facoltà dei lavoratori di riunirsi, nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera, sia durante l'orario di lavoro, sia al di fuori di esso, per trattare materie di interesse sindacale e del lavoro
- Ai sensi dell'art. 2094 del Codice Civile, il datore di lavoro è: colui che offre ad altri un lavoro alle proprie dipendenze in cambio di una retribuzione
- Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto dei lavoratori, il referendum dei lavoratori deve svolgersi: Fuori dell'orario di lavoro
- Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto dei lavoratori, quale tipologia di referendum può svolgersi nell'ambito aziendale? Sia di tipo generale che per categoria
- Ai sensi dell'art. 2118 del c.c., ciascuno dei contraenti che intenda recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato.... Deve dare alla controparte regolare preavviso
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., l'anticipazione del TFR: Può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti, dal trattamento di fine rapporto
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali l'orario di lavoro è articolato: Su cinque giorni, fatte salve le esigenze dei servizi da erogarsi con carattere di continuità
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali l'orario ordinario di lavoro è di: 36 ore settimanali
- Ai sensi dell'art. 2242 del c.c. il lavoratore domestico ammesso alla convivenza familiare: Ha diritto alla retribuzione in denaro, al vitto e all'alloggio
- Ai sensi dell'art. 23 dello Statuto dei lavoratori, i dirigenti delle RSA, per l'espletamento del loro mandato, hanno diritto a: Permessi retribuiti
- Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 66/2003, il parametro di riferimento all'orario di lavoro è: La settimana lavorativa
- Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è determinato.... Da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa
- Ai sensi dell'art. 3, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario normale di lavoro è: Pari a 40 ore settimanali
- Ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 276/2003, l'apposito albo delle agenzie per il lavoro ai fini dello svolgimento delle attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale è istituito presso.... Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Ai sensi dell'art. 4 della legge 53/2000, il dipendente, nell'arco della propria vita lavorativa, può chiedere, per documentati e gravi motivi familiari, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a: 2 anni
- Ai sensi dell'art. 4, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario di lavoro è determinato: Su base settimanale
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo di almeno venti giorni, dalla data di scadenza di un contratto di durata: Superiore a sei mesi
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo di almeno dieci giorni, dalla data di scadenza di un contratto di durata: Fino a sei mesi
- Ai sensi dell'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, la durata del contratto a tempo determinato può comprendere anche periodi di affiancamento necessari per il passaggio delle consegne? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- Ai sensi dell'articolo 2094 del Codice civile, il soggetto che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, è definito: prestatore di lavoro subordinato
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, i Comuni possono svolgere attività di intermediazione? Sì, sia singolarmente, sia associandosi nelle forme di unioni di Comuni o Comunità montane
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, i gestori di siti internet sono autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione? Sì, purchè svolgano tale attività senza finalità di lucro e rendano pubblici sullo stesso sito i dati identificativi del legale rappresentante
- Ai sensi dell'articolo 6 della legge 276/2003, quale condizione devono rispettare gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, per essere autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione? Devono rendere pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all'ultimo anno di corso, per un periodo stabilito dalla legge stessa
- Ai sensi dello Statuto dei Lavoratori quali tipologie di organizzazione possono essere costituite nell'unità produttiva? Le RSA
- Ai sensi di quanto dispone il D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore che svolge la sua attività dalle ore 23 alle ore 6 del mattino è: Un lavoratore notturno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 1, del D.Lgs. n. 66/2003 il lavoratore che svolge la sua attività dalle ore 24 alle ore 7 del mattino è: Un lavoratore notturno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 12 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, chi nomina le consigliere o i consiglieri nazionali di parità? Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari opportunità
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 20 dello Statuto dei Lavoratori, i prestatori di lavoro hanno il diritto di assemblea anche durante l'orario di lavoro entro il limite di: 10 ore annue
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 25 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, qualsiasi disposizione, criterio, prassi, atto, patto o comportamento, nonché l'ordine di porre in essere un atto o un comportamento, che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un'altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga, costituisce: Discriminazione diretta
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 25 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari costituisce: Discriminazione indiretta
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 151/2001, i periodi di congedo parentale sono computati nell'anzianità di servizio? Sono computati nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 42 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, qual è una delle finalità delle azioni positive? Valorizzare il contenuto professionale delle mansioni a più forte presenza femminile
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 47 della L. n. 428/1990, con riferimento al trasferimento d'azienda con più di 15 dipendenti, il cedente ed il cessionario a quali soggetti devono comunicare l'intenzione di addivenire alla cessione? Alle R.S.U., alle R.S.A. nonché ai sindacati di categoria comparativamente più rappresentativi e ai sindacati che hanno stipulato il contratto collettivo applicato nelle imprese interessate al trasferimento
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. n. 151/2001, qual è la durata dell'indennità di maternità prevista per le lavoratrici autonome artigiane ed esercenti attività commerciali? L'indennità è corrisposta per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla data effettiva dello stesso
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 151/2001, le libere professioniste hanno diritto ad una indennità di maternità? Sì, alle libere professioniste iscritte ad un ente che gestisce forme obbligatorie di previdenza di cui alla tabella D allegata alla citata norma, è corrisposta una indennità per i due mesi antecedenti la data del parto e i tre mesi successivi alla stessa
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003, chi rilascia autorizzazione, mediante la quale si abilita operatori, pubblici e privati, alla somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale su tutto il territorio nazionale? Lo Stato
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, i contratti a termine hanno, di norma, la durata massima di: Trentasei mesi
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di personale che afferisce a progetti finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per l'assunzione di personale da adibire all'esercizio delle funzioni infungibili della polizia locale e degli assistenti sociali
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per la sostituzione di personale assente per gravidanza e puerperio
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti per la sostituzione di personale assente con diritto alla conservazione del posto
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di stipulazione di contratti a tempo determinato per il conferimento di supplenze al personale docente ed educativo degli enti locali
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito ai contratti individuali per l'assunzione di personale con contratto a tempo determinato, gli enti: Possono stipulare detti contratti nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti
- Al compimento di quale età al posto dell'assegno ordinario di invalidità viene corrisposta la pensione di vecchiaia se sussistono i requisiti (L. 222/1984)? Al compimento dell'età stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno diurno, antimeridiano e pomeridiano (tra le 6,00 e le 22,00)? Maggiorazione oraria del 10% della retribuzione
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno festivo-notturno? Maggiorazione oraria del 50% della retribuzione
- Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una indennità. Quale maggiorazione è prevista all'art. 23 del CCNL comparto Funzioni locali) nel caso di turno notturno o festivo? Maggiorazione oraria del 30% della retribuzione
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include un rappresentante (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, co. 4): Dell'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, co. 1). Gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l'utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l'assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all'assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, della definizione del concetto di offerta di lavoro congrua in relazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 3): Al grado di vicinanza rispetto alla specifica professionalità, alla distanza dal domicilio e ai tempi di trasporto con mezzi pubblici, tenuto conto della durata della disoccupazione
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, la definizione delle linee di indirizzo per l'attuazione della normativa nazionale in materia di (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 3): Politiche attive del lavoro, servizi pubblici per il lavoro, ivi comprese quelle inerenti il collocamento della gente di mare, il collocamento dei disabili e l'inserimento lavorativo dei lavoratori stranieri
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spetta, tra l'altro, il potere di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano quali competenze in materia di politiche attive del lavoro (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Il potere di indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 1): Su tutto il territorio nazionale
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Su tutto il territorio nazionale
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Alla data di presentazione della domanda, i soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro devono avere... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, co. 2). Un proprio sito internet e una casella di posta elettronica ufficiale per le comunicazioni con gli utenti e una casella di posta elettronica certificata per le comunicazioni con le amministrazioni pubbliche
- Allo scopo di armonizzare le diverse qualifiche e qualificazioni professionali acquisite in apprendistato e consentire una correlazione tra standard formativi e standard professionali è istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 46, co. 3). Il Repertorio delle professioni
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche mediante abrogazione di norme, connessi con la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro, con l'obiettivo di ridurre drasticamente il numero di atti di gestione del medesimo rapporto, di carattere amministrativo
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Revisione del regime delle sanzioni, tenendo conto dell'eventuale natura formale della violazione, in modo da favorire l'immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, nonché valorizzazione degli istituti di tipo premiale
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Introduzione del divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere dati dei quali esse sono in possesso
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Rafforzamento del sistema di trasmissione delle comunicazioni in via telematica e abolizione della tenuta di documenti cartacei
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Unificazione delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni per i medesimi eventi e obbligo delle stesse amministrazioni di trasmetterle alle altre amministrazioni competenti
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Semplificazione, anche mediante norme di carattere interpretativo, o abrogazione delle norme interessate da rilevanti contrasti interpretativi, giurisprudenziali o amministrativi
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche mediante abrogazione di norme, connessi con la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro, con l'obiettivo di ridurre drasticamente il numero di atti di gestione del medesimo rapporto, di carattere amministrativo
- Allo scopo di costruire i percorsi più adeguati per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, quali organismi costituiscono propri uffici territoriali denominati "Centri per l'impiego" (D.Lgs. n. 150/2015, art. 18, co. 1)? Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
- Allo scopo di dar corso alle attività a fini di pubblica utilità (co. 1, art. 26 del D.Lgs. n. 150/2015), le Regioni e Province autonome stipulano, con le amministrazioni operanti sul territorio (di cui all'art. 1, co. 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001) specifiche convenzioni, sulla base della convenzione quadro predisposta (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 2). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Allo scopo di evitare l'ingiustificata registrazione come disoccupato da parte di soggetti non disponibili allo svolgimento dell'attività lavorativa, a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 150/2015 le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 7). Non occupazione
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Razionalizzazione e revisione delle procedure e degli adempimenti in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, e degli altri soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio, al fine di favorirne l'inclusione sociale, l'inserimento e l'integrazione nel mercato del lavoro, avendo cura di valorizzare le competenze delle persone
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Valorizzazione della bilateralità attraverso il riordino della disciplina vigente in materia, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, flessibilità e prossimità anche al fine di definire un sistema di monitoraggio e controllo sui risultati dei servizi di welfare erogati
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Introduzione di modelli sperimentali, che prevedano l'utilizzo di strumenti per incentivare il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro e che tengano anche conto delle buone pratiche realizzate a livello regionale
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 4). Introduzione di principi di politica attiva del lavoro che prevedano la promozione di un collegamento tra misure di sostegno al reddito della persona inoccupata o disoccupata e misure volte al suo inserimento nel tessuto produttivo
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Integrazione del sistema informativo di cui alla lettera Z della suindicata legge con la raccolta sistematica dei dati disponibili nel collocamento mirato nonché di dati relativi alle buone pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità e agli ausili ed adattamenti utilizzati sui luoghi di lavoro
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione degli incentivi per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità, anche nella forma dell'acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti, con la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire il punto di riferimento anche per gli interventi posti in essere da Regioni e Province autonome
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Rafforzamento delle funzioni di monitoraggio e valutazione delle politiche e dei servizi
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Istituzione, anche ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di un'Agenzia nazionale per l'occupazione, di seguito denominata "Agenzia", partecipata da Stato, Regioni e Province autonome, vigilata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione degli incentivi all'assunzione esistenti, da collegare alle caratteristiche osservabili per le quali l'analisi statistica evidenzi una minore probabilità di trovare occupazione, e a criteri di valutazione e di verifica dell'efficacia e dell'impatto
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Valorizzazione della bilateralità attraverso il riordino della disciplina vigente in materia, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà, flessibilità e prossimità anche al fine di definire un sistema di monitoraggio e controllo sui risultati dei servizi di welfare erogati
- Allo scopo di mantenere o sviluppare le competenze in vista della conclusione della procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa ed in connessione con la domanda di lavoro espressa dal territorio, il Patto di servizio personalizzato può essere stipulato sentito il datore di lavoro e con l'eventuale concorso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 22, co. 2): Dei Fondi interprofessionali per la formazione continua
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità sotto la direzione ed il coordinamento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 1). Di amministrazioni pubbliche
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità sotto la direzione ed il coordinamento di amministrazioni pubbliche nel territorio del comune (D.Lgs. n. 150/2015, art. 26, co. 1). Ove siano residenti
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l'effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con le disposizioni del testo organico semplificato, al fine di eliminare duplicazioni normative e difficoltà interpretative e applicative
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Promuovere, in coerenza con le indicazioni europee, il contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Previsione della possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali nei diversi settori produttivi
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, co. 7). Introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile ai rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato
- Allo scopo di realizzare il fascicolo elettronico del lavoratore, quale agenzia gestisce l'albo nazionale degli enti di formazione accreditati dalle Regioni e Province autonome (D.Lgs. n. 150/2015, art. 15, co. 1)? Anpal
- Avverso il provvedimento del Centro per l'impiego (di cui al co. 10 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015) per violazione degli obblighi di cui al commi 7 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), è ammesso ricorso all'Anpal, che provvede ad istituire un apposito comitato, con la partecipazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 12): Delle parti sociali