Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- L'«appalto a misura», in relazione a quanto disposto normativamente dall'art. 3 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., si configura: qualora il corrispettivo contrattuale viene determinato applicando alle unità di misura delle singole parti del lavoro eseguito i prezzi unitari dedotti in contratto
- La "consolidazione" corregge l'atto amministrativo quando: è passato il tempo utile per fare ricorso e quindi, non potendolo più fare, l'atto diventa automaticamente definitivo
- La "ratifica" sana il vizio di legittimità dell'atto quando: l'organo competente approva l'atto, facendolo diventare suo
- La "ratifica" sana il vizio di legittimità dell'atto quando: l'organo competente approva l'atto, facendolo diventare suo
- La «consolidazione» corregge l'atto amministrativo quando: è passato il tempo utile per fare ricorso e, quindi, non potendolo più fare, l'atto diventa automaticamente definitivo
- La c.d. discrezionalità tecnica: Si risolve nella sola analisi di fatti, sia pure complessi, e non nel bilanciamento di interessi
- La c.d. discrezionalità tecnica: Contiene il profilo del giudizio, ma difetta di quello della scelta
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, prevista dalla legge 241/1990, è istituita presso: la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La comunicazione dell'avvio del procedimento deve avere il contenuto indicato all'art. 8 della legge n. 241/1990; in base a tale articolo la comunicazione deve indicare: L'oggetto del procedimento promosso
- La comunicazione di avvio del procedimenti amministrativo deve contenere... La data entro cui deve concludersi il procedimento, in base ai termini previsti dalla legge
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 8 della legge n. 241/1990, avviene: Di norma mediante comunicazione personale
- La comunicazione di avvio del procedimento deve contenere: l'oggetto del procedimento promosso
- La comunicazione prescritta dall'art.7 della legge n. 241 del 1990 costituisce attuazione del principio in forza del quale il procedimento amministrativo, quando è preordinato all'emanazione di provvedimenti che apportano limitazioni agli interessi dei privati, deve essere disciplinato in modo che i cittadini siano messi in grado di esporre le loro ragioni, sia a tutela dei propri interessi sia a titolo di collaborazione nell'interesse pubblico, prima che sia assunta la determinazione da parte dell'Amministrazione. Esistono eccezioni? Si, esistono alcune eccezioni come ad es. i procedimenti amministrativi diretti all'emanazione di atti di programmazione
- La comunicazione prescritta dall'art.7 della legge n. 241 del 1990 costituisce attuazione del principio in forza del quale il procedimento amministrativo, quando è preordinato all'emanazione di provvedimenti che apportano limitazioni agli interessi dei privati, deve essere disciplinato in modo che i cittadini siano messi in grado di esporre le loro ragioni, sia a tutela dei propri interessi sia a titolo di collaborazione nell'interesse pubblico, prima che sia assunta la determinazione da parte dell'Amministrazione. Esistono eccezioni? Si, esistono alcune eccezioni come ad es. i procedimenti amministrativi diretti all'emanazione di atti amministrativi generali
- La conferenza decisoria esterna: Può essere indetta dall'Amministrazione competente.
- La conferenza dei servizi istruttoria di cui al co. 1, art. 14, l. n. 241/1990, viene convocata: Dall'amministrazione procedente
- La 'conferma (c.d. propria)', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: ha effetti che operano retroattivamente
- La 'confisca', con riferimento ai provvedimenti sanzionatori: è soggetta al principio di legalità
- La contraddizione fra i motivi e il dispositivo del provvedimento adottato dal dirigente: può essere fatta valere ai fini dell'azione giurisdizionale di annullamento del provvedimento
- La 'convalida' dell'atto amministrativo: è un provvedimento di riesame a contenuto conservativo di un provvedimento annullabile
- La 'convalida', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: è un provvedimento di secondo grado con cui la P.A. riconosce che un vizio inficia un proprio provvedimento e lo rimuove
- La 'convalida', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: richiede la sussistenza di ragioni di tutela dell'interesse pubblico e l'esistenza di un termine ragionevole entro il quale effettuare la convalida
- La 'convalida', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: presuppone tra l'altro un interesse pubblico alla conservazione dell'atto
- La 'convalida', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: spetta alla P.A. che ha emanato l'atto o all'autorità gerarchicamente superiore
- La 'conversione' dell'atto amministrativo: opera ex tunc in base al principio della conservazione dei valori giuridici
- La 'conversione', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: consente la trasformazione del provvedimento invalido in un provvedimento valido diverso di cui ha i requisiti di forma e di sostanza
- La 'conversione', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: è un istituto che riguarda gli atti nulli o a volte annullabili
- La 'conversione', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: consiste nel considerare un atto invalido (nullo, a volte annullabile) come appartenente ad altro tipo, di cui esso presenta i requisiti di forma e di sostanza
- La 'conversione', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: opera ex tunc in base al principio della conservazione dei valori giuridici
- La Corte dei Conti è un giudice amministrativo: speciale
- La Corte dei Conti esercita la giurisdizione nelle materie di: contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge
- La Costituzione italiana prevede alcuni principi in materia amministrativa. I principi di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione sono sanciti: dall'art. 118
- La 'delega amministrativa': è un atto che trasferisce l'esercizio di un potere da un organo a un altro
- La 'denuncia' è una: dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento
- La diffida è: un atto ricettizio che costituisce un ammonimento ad adempiere e non determina l'insorgere di un obbligo nuovo in capo al destinatario
- La discrezionalità amministrativa: Può essere definita come la facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato
- La durata della vacatio legis: è di 15 giorni, ma la legge può aumentarla o diminuirla
- La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo .... É diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare
- La fase diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare è: La fase dell'iniziativa
- La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo: E' un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni.
- La 'fase istruttoria' del procedimento amministrativo: è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto
- La 'firma digitale' è: un'informazione che viene aggiunta ad un documento informatico al fine di garantirne integrità e provenienza
- La funzione amministrativa è finalizzata: al concreto perseguimento dei fini pubblici dello stato
- La giurisdizione contabile si definisce 'piena' in quanto: la Corte conosce del fatto e del diritto
- La giurisdizione 'di merito' del Giudice Amministrativo: è eccezionale, in quanto ammessa in deroga al principio del sindacato giurisdizionale di sola legittimità sull'atto amministrativo
- La giurisdizione generale 'di legittimità' del Giudice Amministrativo: in presenza dei vizi di eccesso di potere e violazione di legge può annullare in tutto o in parte l'atto illegittimo
- La L. 241/90 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere necessariamente la comunicazione di avvio del procedimento? La data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
- La legge 241/1990 e ss.mm.ii. norma, tra l'altro, il diritto di accesso ai documenti amministrativi. In particolare, dispone che questi si esercita: nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle aziende autonome e speciali, degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi, nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti, secondo quanto previsto dall'art. 24
- La legge prevede un obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi? Sì, ad eccezione degli atti normativi e di quelli a contenuto generale
- La legge sul procedimento amministrativo ha consacrato a livello generale la figura del responsabile del procedimento; il Rpa (art. 6, l. n. 241/1990): Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione
- La modalità di svolgimento specifica della conferenza in forma simultanea e in modalità sincrona è disciplina dall'art. 14-ter, l. n. 241/1990. Si indichi quale affermazioni in merito è corretta. La prima riunione della conferenza si volge con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti
- La modalità di svolgimento specifica della conferenza in forma simultanea e in modalità sincrona è disciplina dall'art. 14-ter, l. n. 241/1990. Si indichi quale affermazioni in merito è corretta. Il dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza, espresso dal rappresentante dell'Amministrazione, si considera come assenso senza condizioni
- La modalità di svolgimento specifica della conferenza in forma simultanea e in modalità sincrona è disciplina dall'art. 14-ter, l. n. 241/1990. Si indichi quale affermazioni in merito è corretta. Ciascun ente o amministrazione convocata partecipa alla conferenza con un unico rappresentante legittimato ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa
- la motivazione è richiesta anche per gli atti a contenuto generale? No, per espressa previsione legislativa.
- La 'motivazione' dei provvedimenti amministrativi deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione
- La 'motivazione' dei provvedimenti amministrativi può essere più o meno intensa a seconda del tipo di atto. Per quale provvedimento, tra quelli elencati, la motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione ovvero all'indicazione delle norme di legge poste a fondamento dell'atto? Per i provvedimenti vincolati
- La motivazione del provvedimento amministrativo, di cui all'art. 3 della legge 241/1990 e successive modifiche e integrazioni, NON è richiesta: per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione del provvedimento amministrativo: E' la parte dell'atto che indica le norme di legge che giustificano l'esercizio dei poteri dell'Amministrazione e le risultanze dell'istruttoria, compresi gli atti di impulso del procedimento, i pareri, la valutazioni tecniche ecc.
- La motivazione varia in ragione del variare degli effetti dell'atto, dei suoi destinatari, dell'incidenza dell'interesse pubblico perseguito. In caso di provvedimenti discrezionali: La motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa
- La motivazione varia in ragione del variare degli effetti dell'atto, dei suoi destinatari, dell'incidenza dell'interesse pubblico perseguito. In caso di provvedimenti negativi: È sufficiente l'indicazione del fattore, di fatto o giuridico, ostativo alla favorevole valutazione dell'istanza
- La motivazione varia in ragione del variare degli effetti dell'atto, dei suoi destinatari, dell'incidenza dell'interesse pubblico perseguito. In caso di provvedimenti positivi: La motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti
- La motivazione varia in ragione del variare degli effetti dell'atto, dei suoi destinatari, dell'incidenza dell'interesse pubblico perseguito. In caso di provvedimenti vincolati: È sufficiente che siano indicate le norme che prevedono l'obbligo per la p.a. di procedere e gli elementi fattuali che ne hanno determinato in concreto l'insorgenza
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Si sostanzia in una parte descrittiva in cui la p.a. indica gli interessi coinvolti nel procedimento e con una parte valutativa, in cui la p.a. emette un giudizio comparativo sugli interessi coinvolti dall'esercizio del potere, spiegando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un interesse piuttosto che un altro
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che: "È nullo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali, che è viziato da difetto assoluto di attribuzione, che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge"
- La parte dell'atto amministrativo in cui sono indicate le norme di legge o i regolamenti in base ai quali l'atto è stato adottato, costituisce: il preambolo
- La positivizzazione dell'obbligo generale di motivazione, operata dall'art. 3, l. n. 241/1990 ha inciso sui connotati patologici del provvedimento. Costituisce violazione di legge: Atti che non indicano i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione
- La pubblica amministrazione deve motivare gli atti normativi? No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990
- La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? Sì, per espressa previsione di cui all'art. 3, l. n. 241/1990, al fine di garantire il principio di trasparenza
- La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000
- La 'ratifica' è un provvedimento con cui viene eliminato/a: un vizio di incompetenza relativa dell'atto amministrativo
- La ratifica è un provvedimento con cui: viene eliminato un vizio di incompetenza relativa dell'atto amministrativo
- La 'ratifica', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: è un provvedimento nuovo, autonomo, costitutivo, con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa da parte dell'autorità astrattamente competente la quale si appropria di un atto adottato da autorità incompetente dello stesso ramo
- La ratio giustificativa della conferenza in forma simultanea e in modalità sincrona di cui all'art. 14-ter, l. n. 241/1990 è: La complessità dei procedimenti interessati che richiedono un'attenta ponderazione degli interessi coinvolti
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti normativi
- La responsabilità dei Ministri può essere civile e penale. Quella penale sussiste... per reati propri (c.d. reati ministeriali) e per reati comuni
- La 'rettifica', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: consente la correzione di mere irregolarità
- La 'rettifica', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: non riguarda provvedimenti viziati ma atti irregolari e consiste nell'eliminazione dell'errore
- La 'rettifica', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: si sostanzia in un procedimento mediante il quale il provvedimento valido, ma affetto da una semplice irregolarità, non invalidante, è corretto con la conseguente eliminazione degli errori
- La 'revoca' del provvedimento può essere adottata: per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento
- La 'revoca' dell'atto amministrativo ricorre: tra l'altro, quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse
- La 'revoca', con riferimento al riesame con esito demolitorio del provvedimento adottato: è un provvedimento di secondo grado con cui l'amministrazione ritira, con efficacia non retroattiva, un atto inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi
- La 'revoca', con riferimento al riesame con esito demolitorio del provvedimento adottato: spetta, quanto a competenza a disporla, all'organo che ha emanato l'atto ovvero ad altro previsto dalla legge
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi: deve essere motivata e rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La 'riforma', con riferimento al riesame con esito confermativo del provvedimento adottato: spetta all'autorità che ha emanato l'atto e a quelle che sono legittimate ad una revisione integrale del provvedimento
- La 'rinnovazione', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: si verifica quando l'amministrazione a seguito di una nuova ponderazione degli interessi emana un nuovo provvedimento che sostituisce integralmente quello scaduto
- La 'rinnovazione', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: è possibile sempreché l'atto precedente non sia stato annullato per ragioni di ordine sostanziale (es: mancanza di un presupposto)
- La 'sanatoria' dell'atto amministrativo è: un provvedimento con il quale viene perfezionato ex post un atto o un presupposto di legittimità del procedimento
- La 'sanatoria', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: non costituisce un autonomo provvedimento di riesame, ma si sostanzia in un meccanismo mediante il quale è attuata la conservazione del provvedimento invalido, come ad esempio il sopravvenire dei pareri o degli atti infraprocedimentali, inizialmente omessi
- La 'sanatoria', con riferimento al riesame con esito conservativo del provvedimento adottato: consente la conservazione di un provvedimento invalido mediante l'adozione sopravvenuta di atti infraprocedimentali inizialmente omessi
- La sostituzione è una modalità di esercizio della competenza da parte di un organo diverso dal suo titolare; la sostituzione nell'emanazione di atti: Affinché possa aver luogo occorre che l'organo inferiore abbia ingiustificatamente omesso di provvedere
- La 'sostituzione' nell'emanazione di atti: richiede che l'inferiore sia rimasto inerte anche dopo la formale diffida ad adempiere da parte del superiore
- La sottoscrizione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata
- La 'struttura formale' di ciascun provvedimento amministrativo, oltre che dal luogo, dalla data e dalla sottoscrizione si compone necessariamente di: intestazione, motivazione, dispositivo
- La tipicità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: È un corollario del principio di legalità intesa in senso sostanziale
- La tutela in materia di silenzio dell'amministrazione è disciplinata: dal codice del processo amministrativo, di cui al d.lgs. 104/2010
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- L'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici: deve comunque essere garantito ai richiedenti
- L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990): Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- L'accesso civico è contemplato dal: D.lgs. 33/2013
- L'accesso civico (co. 1, art. 5, D.Lgs. n. 33/2013): Opera sulla base di norme e presupposti diversi sia dall'accesso generalizzato sia dall'accesso documentale
- L'accesso civico (co. 1, art. 5, D.Lgs. n. 33/2013): È un istituto distinto dall'accesso ai documenti amministrativi
- L'accesso documentale (l. 241/1990): Richiede la dimostrazione da parte del richiedente della titolarità di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
- L'accesso documentale (l. n. 241/1990): Esclude perentoriamente l'utilizzo del diritto di accesso al fine di sottoporre l'amministrazione a un controllo generalizzato
- L'accesso generalizzato (co. 2, art. 5, D.Lgs. n. 33/2013): È un istituto distinto dall'accesso ai documenti amministrativi
- L'agente (o soggetto) dell'atto amministrativo: può essere un funzionario dello Stato
- L'agente del provvedimento amministrativo può essere un privato esercente una pubblica funzione? Sì, può essere anche un privato esercente una pubblica funzione
- L'agente del provvedimento amministrativo: può essere un'autorità amministrativa, un privato esercente una pubblica funzione, ovvero un privato obbligato a svolgere un procedimento di evidenza pubblica
- L'Allegato A del D.Lgs. n. 33/2013 contiene la struttura delle informazioni dei siti istituzionali. Le sotto- sezioni di secondo livello "Atti di concessione" e "Criteri e Modalità" sono contenute nella sotto-sezione di primo livello: "Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici"
- L'Allegato A del D.Lgs. n. 33/2013 contiene la struttura delle informazioni dei siti istituzionali. Le sotto- sezioni di secondo livello "Dati aggregati attività amministrativa" e "Tipologie di procedimento" sono contenute nella sotto-sezione di primo livello: "Attività e procedimenti"
- L'amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi? Sì, salvo che non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del Procedimento
- L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo: tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento
- L'ANAC è: l'Autorità Nazionale Anticorruzione
- L'ANAC, Autorità indipendente ha, rispetto alle pubbliche amministrazioni, poteri di accertamento/ispettivo? Sì, ha poteri regolatori, di vigilanza, di accertamento/ispettivo, di ordine e sanzionatorio
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/1990, inserito dalla l. n. 15/2005, e da ultimo modificato dal D.L. n. 76/2020. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da eccesso di potere
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo, per quali dei seguenti vizi si ottiene? Per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge
- L'annullamento d'ufficio è... Un provvedimento amministrativo di secondo grado con cui viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo, per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto
- L'annullamento d'ufficio costituisce un atto di: autotutela diretta
- L'annullamento 'd'ufficio' in sede di controllo: è un atto di controllo successivo di legittimità
- L'approvazione è: una figura analoga all'autorizzazione
- L'approvazione: è un atto di controllo preventivo di merito
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di economicità: È un'articolazione del principio costituzionale di buon andamento dell'azione amministrativa
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Costituisce un'articolazione del principio di buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti? Efficacia
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale? Pubblicità
- L'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 e s.m.i., nell'individuare l'ambito applicativo della comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza, chiarisce che detto istituto: è espressamente escluso per le procedure concorsuali
- L'art. 17 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i. determina che per le pubbliche amministrazioni è previsto l'obbligo di pubblicazione dei dati relativi al personale non a tempo indeterminato: annualmente
- L'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., prescrive che in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Le ragioni giuridiche: Sono le norme e i principi che la p.a. ha applicato nel caso concreto, le ragioni di diritto poste a base del provvedimento
- L'art. 3, l. n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Le ragioni giuridiche: Sono le argomentazioni di diritto che sorreggono i provvedimenti giustificando dal punto di vista della legge le scelte della p.a.
- L'art. 3, l. n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. I presupposti di fatto: Sono le situazioni fattuali individuate dalla p.a. e da questa poste a fondamento dei provvedimenti
- L'art. 4, l. n. 241/1990, prevede l'obbligo per la p.a. di determinare preventivamente, per ciascun procedimento, l'unità organizzativa responsabile: Dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale
- L'art. 5, l. n. 241/1990, prevede la designazione, in seno all'unità organizzativa competente per ciascun procedimento, preventivamente determinata, del soggetto responsabile del singolo procedimento; fino a quando non sia effettuata la designazione: È considerato responsabile il funzionario preposto all'unità organizzativa
- L'art. 7 della legge 241/1990 pone a carico delle pubbliche amministrazioni l'obbligo di: comunicare l'avvio del procedimento
- L'art. 9 della legge 241/1990 a fianco ai destinatari obbligatori dell'avviso di avvio del procedimento, affianca una seconda categoria caratterizzata dal potere di intervenire nel procedimento nonostante l'omessa comunicazione di avvio. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento: i portatori di interessi privati, ove questi non siano individuabili a priori all'inizio del procedimento
- L'art. 97 della Costituzione italiana prevede che la P.A. sia organizzata secondo principi di: imparzialità e buon andamento
- L'assenza di motivazione: Dà luogo al vizio di violazione di legge
- L'attività amministrativa è determinata dal: complesso delle azioni concrete con le quali la P.A. provvede all'attuazione degli interessi pubblici, la cui individuazione è preliminarmente operata in sede politica
- L'attività di verifica amministrativa di conformità di un atto, di un'attività, o di un comportamento a determinate regole di legittimità o di opportunità, ad opera di un organo (interno od esterno), al fine di esprimere un giudizio e di adottare le conseguenti misure giuridiche costituisce: Controllo amministrativo
- L'atto amministrativo è 'invalido' quando è difforme dalla norma giuridica che lo disciplina e a seconda della norma rispetto alla quale si verifica tale difformità si possono individuare due categorie generali di vizi dell'atto. Se la norma è una cosiddetta norma di 'buona amministrazione': il vizio conseguente sarà di merito e l'atto sarà inopportuno
- L'atto amministrativo è nullo: Se è viziato da difetto assoluto di attribuzione
- L'atto amministrativo è nullo: se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge
- L'atto amministrativo è perfetto quando: si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza
- L'atto amministrativo che non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è: imperfetto
- L'atto amministrativo che viola una norma di buona amministrazione: può essere sindacato nell'esercizio della giurisdizione di merito
- l'atto amministrativo imperfetto è l'atto amministrativo che: non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione
- L'atto amministrativo 'irregolare': non è suscettibile, di norma, di caducazione in sede giurisdizionale
- L'atto amministrativo 'nullo' è: inconvalidabile ed inannullabile
- L'atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è: annullabile
- L'atto di iniziativa del procedimento amministrativo presentato da un privato fa sorgere: l'obbligo per la P.A. di emettere un provvedimento espresso
- L'atto illegittimo: Può essere annullato dall'Amministrazione in via di autotutela, ovvero in sede di controllo o di decisione di ricorsi amministrativi
- L'atto propulsivo del procedimento può avviarsi per iniziativa privata ovvero su iniziativa d'ufficio; nel secondo caso può assumere la veste di: Proposta
- L'autotutela amministrativa è: la capacità riconosciuta all'amministrazione di farsi ragione con i mezzi amministrativi a sua disposizione
- L'avviso di avvio del procedimento (art. 7 l.n. 241/1990) riguarda: Anche i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da esso possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento
- L'azione di annullamento di un atto emanato in violazione di una disposizione legislativa si propone: nel termine di decadenza di 60 giorni
- Le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attivita' di interesse comune? Sì, sempre
- Le 'circolari amministrative': forniscono istruzioni e indicazioni ai pubblici uffici e non sono fonti del diritto
- Le decisioni di rito che risolvono il ricorso amministrativo in base ad una questione pregiudiziale sono: irricevibilità, inammissibilità e nullità. Determina una decisione di irricevibilità: Presentazione del ricorso fuori termine
- Le decisioni di rito che risolvono il ricorso amministrativo in base ad una questione pregiudiziale sono: irricevibilità, inammissibilità e nullità. Determina una decisione di nullità: Mancanza di qualcuno degli elementi essenziali
- Le deliberazioni: diventano esecutive dopo il decimo giorno dalla loro pubblicazione
- Le denunce e i ricorsi sono propri: Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale e la pubblica sicurezza? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale e la pubblica sicurezza? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti la salute e la pubblica incolumità? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni in tema di silenzio assenso non si applicano, tra l'altro: agli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale, la pubblica sicurezza, l'immigrazione
- Le 'fonti secondarie' dell'ordinamento italiano: non hanno forza né valore di legge
- Le 'fonti secondarie' dell'ordinamento italiano: non possono contrastare con le norme costituzionali
- Le istanze di accesso ai documenti amministrativi: non sono ammissibili se preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni
- Le istanze di accesso ai documenti amministrativi: si intendono respinte, decorsi inutilmente 30 giorni dalla richiesta
- Le norme dell'ordinamento europeo possono incidere sulla disciplina nazionale del diritto amministrativo? Sì, perché si tratta di due ordinamenti che si integrano tra di loro
- le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di concludere i procedimenti avviati d'ufficio mediante: l'adozione di un provvedimento espresso
- Le situazioni giuridiche soggettive attive o di vantaggio costituiscono esercizio di libertà o discrezionalità. Quale tra quelle indicate è una posizione attiva: La potestà
- Le situazioni giuridiche soggettive sono attribuite da norme giuridiche e costituiscono il contenuto dei rapporti giuridici. Costituisce una situazione giuridica attiva: Il diritto soggettivo
- L'eccesso di potere è definito anche come vizio: della funzione
- L'eccesso di potere è stato anche definito: Vizio della funzione
- L'esecutività del provvedimento amministrativo comporta: la sua idoneità a produrre effetti in modo automatico ed immediato una volta divenuto efficace
- L'esecutorietà del provvedimento amministrativo: rappresenta un carattere eccezionale del provvedimento, in quanto il potere di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi è limitato ai soli casi previsti dalla legge
- L'esecutorietà del provvedimento amministrativo: ha il potere di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi, limitatamente ai casi previsti dalla legge
- L'esercizio del diritto di accesso civico disciplinato dall'art 5 del D.lgs. 33/2013: non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente
- L'esercizio del potere di autotutela o riesame della p.a. può avere tre differenti esiti: demolitorio, conservativo, confermativo. È un riesame con esito conservativo: Ratifica
- L'esposto è: una domanda dei privati interessati, rappresentativa di fatti, che non genera obblighi di provvedere per la P.A.
- L'espropriazione rappresenta: un provvedimento amministrativo restrittivo
- L'illegittimità del provvedimento: Può essere originaria, sopravvenuta o parziale
- L'incompetenza attiene ai casi di difformità del provvedimento rispetto alla relativa disciplina normativa, ovvero alla violazione di una norma dell'ordinamento positivo. L'incompetenza per valore si verifica: Quando un'autorità emana un provvedimento attribuito ad altra autorità, in ragione del suo valore economico, ovvero dell'entità della spesa che il provvedimento comporta
- L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana costituisce: l'intestazione dell'atto amministrativo
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21-septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Riserva
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21-septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Termine
- L'ingiustizia grave e manifesta, quale figura sintomatica di eccesso di potere: Discende dalla violazione di criteri di equilibrata e ragionevole proporzione nella scelta degli interessi secondo la correlazione tra questi espressi dalle norme primarie
- L'iniziativa del procedimento amministrativo può avvenire: ad istanza di parte ovvero d'ufficio
- L'insieme delle pretese che il cittadino vanta nei confronti della pubblica amministrazione affinchè la sua azione sia trasparente è indicato come ? Diritto di accesso agli atti ed ai documenti della P.A.
- L'interesse 'collettivo' è: differenziato e qualificato
- L'interesse legittimo è correlato: all'esercizio del potere amministrativo
- L'interesse 'legittimo' è definito interesse: differenziato e qualificato
- L'interesse legittimo è un interesse: differenziato e qualificato
- L'intestazione di un provvedimento amministrativo: E' la parte dell'atto che contiene l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili.
- L'intestazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: È l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili
- L'irrogazione di una sanzione rappresenta: un provvedimento amministrativo restrittivo
- L'istanza è: una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore
- L'istanza di accesso civico, di cui al co. 1, art. 5, D.Lgs. n. 33/2013, può essere trasmessa ad un ufficio indicato dall'amministrazione nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale? Sì, può essere trasmessa anche ad un ufficio indicato dall'amministrazione nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale
- L'istituto della convalida del provvedimento amministrativo di cui all'art. 21-nonies, l. n. 241/1990: Richiede la sussistenza di ragioni di interesse pubblico e l'esistenza di un termine ragionevole entro il quale effettuarla
- L'istituto della revoca (art. 21-quinquies, l. n. 241/1990): Può avere ad oggetto solo provvedimenti amministrativi discrezionali con efficacia durevole
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Prevede tre condizioni: sussistenza di ragioni di interesse pubblico, esercizio del potere entro un termine ragionevole, considerazione degli interessi dei destinatari e i controinteressati
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Può avere ad oggetto un provvedimento amministrativo viziato da incompetenza
- L'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge 241/1990 riguarda anche gli atti normativi e quelli a contenuto generale? No, l'obbligo di motivazione riguarda l'attività provvedimentale dell'Amministrazione.
- L'obbligo di motivazione riguarda: Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale.
- L'oggetto dell'atto amministrativo può anche consistere in un bene? Sì, può consistere in un comportamento, un fatto o un bene
- L'oggetto di un atto amministrativo può essere: un comportamento, un fatto, un bene
- L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte di avvio del procedimento puo' esser fatta valere: solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione e' prevista
- L'ordine è un provvedimento: restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti
- L'ufficio del difensore civico per il digitale è istituito (art. 17, co. 1quater del CAD): Presso l'AgID