Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare più grave (art. 55-sexies, Testo Unico sul pubblico impiego): Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
- La Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità di cui all'art. 39-bis del Testo Unico sul pubblico impiego è istituita presso: Il Dipartimento della funzione pubblica
- La disciplina dello svolgimento delle mansioni del dipendente nell'ambito delle pubbliche amministrazioni è dettata in primo luogo: Dall'art. 52 del Testo Unico sul pubblico impiego
- La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) trova applicazione anche alle pubbliche amministrazioni. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso? Vero, trova applicazione a prescindere dal numero dei dipendenti
- La legge n. 160/2019 è intervenuta anche sull'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego disponendo che fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti dalla data di approvazione per: Due anni
- La legislazione vigente consente ad una pubblica amministrazione di assumere, nei confronti di un dirigente, il provvedimento di revoca dell'incarico collocando lo stesso a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro? Si, lo prevede espressamente il co. 1, art. 21 Testo Unico sul pubblico impiego, nelle ipotesi ivi contemplate
- La responsabilità civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceità nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare (co. 5, art. 55-sexies, Testo Unico sul pubblico impiego): È limitata ai casi di dolo o colpa grave
- La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di conciliazione può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede (art. 55 Testo Unico sul pubblico impiego)? No, e non è soggetta ad impugnazione
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Testo Unico sul pubblico impiego vigila sull'applicazione del Codice: Anche l'ufficio etico e di disciplina
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Testo Unico sul pubblico impiego vigila sull'applicazione del Codice: Anche il dirigente responsabile di ciascuna struttura
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Testo Unico sul pubblico impiego vigilano sull'applicazione del Codice: Anche le strutture di controllo interno
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso? Assumere decisioni in materia di atti normativi e adottare i relativi atti di indirizzo interpretativo
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della l. n. 103/1979
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende: Avvocati e procuratori dello Stato
- L'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 (art. 68, comma 1, del D.Lgs. n. 29/1993 nella stesura successiva alla riforma introdotta dall'art. 18 D.Lgs. 29 ottobre 1998, n. 387) prevede che al giudice ordinario vengano devolute tutte le controversie inerenti ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, fra cui: Le controversie concernenti l'assunzione al lavoro
- Le assunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap riguardano anche le amministrazioni pubbliche? Si, lo prevede espressamente l'art. 39 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le assunzioni obbligatorie di soggetti appartenenti alle categorie c.d. protette, di cui alla L. n. 68/1999, avvengono (art. 35 D.Lgs. 165/2001): Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Le controversie aventi ad oggetto i rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni di cui all'art. 1 co. 2, Testo Unico sul pubblico impiego sono attribuite alla competenza del giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, tra cui: Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali
- Le disposizioni concernenti i controlli sulle assenze, di cui all'art. 55-septies Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti i rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale, di cui all'art. 55-ter Testo Unico sul pubblico impiego costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti il licenziamento disciplinare, di cui all'art. 55-quater Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti la permanente inidoneità psicofisica, di cui all'art. 55-octies Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione e limitazione della responsabilità per l'esercizio dell'azione disciplinare, di cui all'art. 55-sexies Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le false attestazioni della presenza in servizio, di cui all'art. 55-quinquies Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le false certificazioni mediche attestanti uno stato di malattia, di cui all'art. 55-quinquies Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le forme e termini del procedimento disciplinare, di cui all'art. 55-bis Testo Unico sul pubblico impiego, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, sui poteri di organizzazione trovano applicazione anche per le Autorità amministrative indipendenti? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
- Le pubbliche amministrazioni che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti devono comunicarlo al Dipartimento della funzione pubblica, per via telematica nel termine di (co. 12, art. 53 Testo Unico sul pubblico impiego): Quindici giorni
- Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione: Al Dipartimento della funzione pubblica
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione (Testo Unico sul pubblico impiego, art. 53, co. 8): Dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. A norma di quanto dispone l'art. 53 del Testo Unico sul pubblico impiego quanto affermato è corretto? Si, è corretto e il relativo provvedimento è nullo di diritto
- Le pubbliche amministrazioni possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale? No, lo esclude espressamente l'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi che disciplinano materie non espressamente delegate a tale livello negoziale? No, lo esclude espressamente l'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai contratti collettivi nazionali? No, lo esclude espressamente l'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro (art. 36 Testo Unico sul pubblico impiego)? Si, ma solo in riferimento ad esigenze temporanee ed eccezionali
- L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. A norma del disposto di cui all'art. 52 Testo Unico sul pubblico impiego quanto affermato: È corretto