Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- I compensi derivati da collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili sono esclusi dall'ambito dell'applicazione del c.d. regime di incompatibilità in base al quale al dipendente è preclusa la possibilità di svolgere attività commerciali, professionali, ecc. in costanza di rapporto di lavoro pubblico? Si, sono espressamente esclusi a norma di quanto dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001
- I compensi derivati da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate sono esclusi dall'ambito dell'applicazione del c.d. regime di incompatibilità in base al quale al dipendente è preclusa la possibilità di svolgere attività commerciali, professionali, ecc. in costanza di rapporto di lavoro pubblico? Si, sono espressamente esclusi a norma di quanto dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001
- I contratti collettivi nazionali oltre che nella GURI devono essere pubblicati sul sito dell'Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e delle amministrazioni interessate? Si, devono essere pubblicati nella GURI, sul sito dell'Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e delle amministrazioni interessate
- I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale (art. 68 Testo Unico sul pubblico impiego): Sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. Essi possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza
- I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. A norma del disposto di cui al co. 7, art. 53, Testo Unico sul pubblico impiego quanto affermato è: Corretto, in caso di inosservanza del divieto il compenso dovuto per le prestazioni svolte deve essere versato nelle casse dell'amministrazione di appartenenza del dipendente
- I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono oggi disciplinati dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa. L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua alcune categorie di dipendenti che continuano, per le loro caratteristiche di specialità, ad essere disciplinati dai rispettivi ordinamenti. Tra questi rientrano: Personale della carriera prefettizia
- I trattamenti economici accessori collegati alla performance individuale sono definiti, ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. n. 165/2001: Dai contratti collettivi, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti
- I trattamenti economici accessori collegati alla performance organizzativa con riferimento all'amministrazione nel suo complesso sono definiti, ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. n. 165/2001: Dai contratti collettivi, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti
- I trattamenti economici accessori collegati all'effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o dannose per la salute sono definiti, ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. n. 165/2001: Dai contratti collettivi, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti
- I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a (art. 35 D.Lgs. n. 165/2001): Cinque anni
- Il co. 1, art. 35 Testo Unico sul pubblico impiego individua due tipologie per l'assunzione di personale con contratto individuale di lavoro, ovvero: Procedure selettive e avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- Il co. 1, art. 55-quater Testo Unico sul pubblico impiego, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Commissione dolosa, o gravemente colposa, dell'infrazione di cui all'articolo 55-sexies, comma 3 (mancato esercizio o decadenza dall'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare)
- Il co. 1, art. 55-quater Testo Unico sul pubblico impiego, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente
- Il co. 2 dell'art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001 elenca le amministrazioni destinatarie della normativa in tema di pubblico impiego. Vi rientrano anche le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le C.C.I.A.A.? Si, vi rientrano anche le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le C.C.I.A.A. e loro associazioni
- Il co. 2, art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) Testo Unico sul pubblico impiego, prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Rientra tra le ipotesi espressamente previste: Condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro
- Il co. 3, art. 55, Testo Unico sul pubblico impiego consente ai contratti collettivi di prevedere eventuali forme di procedure di conciliazione non obbligatorie, stabilendo tra l'altro che: La sanzione concordata in sede di procedura di conciliazione non può essere di specie diversa da quella prevista dalla legge o dal CCNL per la tipologia di infrazione contestata
- Il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito dalle confederazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso? Falso è definito dal Governo
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Testo Unico sul pubblico impiego, i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende: La cura dei rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo
- Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende: La richiesta dei pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e la risposta ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza
- Il comma 3, art. 35 D.Lgs. 165/2001 prevede una serie di principi ai quali si devono conformare le pubbliche amministrazioni nelle procedure di reclutamento di personale. Quale tra quelli proposti è un corretto principio? Decentramento delle procedure di reclutamento
- Il comma 3, art. 35 D.Lgs. 165/2001 prevede una serie di principi ai quali si devono conformare le pubbliche amministrazioni nelle procedure di reclutamento di personale. Quale tra quelli proposti è un corretto principio? Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire
- Il legislatore individua negli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 165/2001 le funzioni della dirigenza pubblica, dividendo quelle attribuite ai dirigenti di uffici dirigenziali generali da quelle dei dirigenti. I dirigenti degli uffici dirigenziali generali: Propongono le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono preposti anche al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale
- Il legislatore individua negli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 165/2001 le funzioni della dirigenza pubblica, dividendo quelle attribuite ai dirigenti di uffici dirigenziali generali da quelle dei dirigenti. I dirigenti degli uffici dirigenziali generali: Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dall'organo di indirizzo politico-amministrativo e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68 Testo Unico sul pubblico impiego) è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza? Si, è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68 Testo Unico sul pubblico impiego) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il prestatore di lavoro può essere adibito anche a mansioni inferiori rispetto a quelle per le quali è stato assunto. A norma di quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego tale affermazione è Vera o Falsa? Falsa. Deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento
- Il principio stabilito dall'art. 13, l. 20 maggio 1970, n. 300, secondo il quale l'espletamento di fatto delle mansioni superiori per un certo periodo di tempo comporta l'attribuzione automatica della qualifica superiore a quella rivestita, trova applicazione nell'ambito del pubblico impiego? No, non trova applicazione
- Il pubblico dipendente, può esercitare pressioni al fine di costringere altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera? No, lo esclude espressamente l'art. 5, D.P.R. n. 62/2013
- Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è disciplinato secondo le disposizioni degli artt. 2, commi 2 e 3, e 3, comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001. Il comma 2 dell'art. 2 dispone che: I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalla legge sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel suddetto decreto, che costituiscono disposizioni a carattere imperativo
- Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è disciplinato: Secondo le disposizioni dell'art. 2, commi 2 e 3, e dell'art. 3, comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001. La legge n. 300/1970 si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti
- Il secondo e il terzo comma dell'art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001 individuano l'ambito di applicazione delle normative di riforma in materia di pubblico impiego. Il legislatore, premesso che la riforma si applica a tutte le amministrazioni, ha precisato che per "amministrazioni pubbliche" si intendono tutte le amministrazioni dello Stato: Compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo
- Il secondo e il terzo comma dell'art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001 individuano l'ambito di applicazione delle normative di riforma in materia di pubblico impiego. Il legislatore, premesso che la riforma si applica a tutte le amministrazioni, ha precisato che per "amministrazioni pubbliche" si intendono: Anche tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente, salvo diverse disposizioni di servizio, anche in considerazione della sicurezza dei dipendenti, opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto dal D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? Comportamento in servizio
- In quale caso si configura responsabilità dirigenziale (art. 21 Testo Unico sul pubblico impiego)? Mancato raggiungimento degli obiettivi ovvero inosservanza delle direttive imputabili al dirigente
- In quale caso un lavoratore di una pubblica amministrazione può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore (art. 52, Testo Unico sul pubblico impiego)? Per obiettive esigenze di servizio e nei casi e limiti previsti dal D.Lgs. 165/2001
- In quale caso un lavoratore di una pubblica amministrazione può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore (art. 52, Testo Unico sul pubblico impiego)? Nel caso di vacanza di posto in organico
- In quale dei seguenti casi l'art. 55-quater Testo Unico sul pubblico impiego prevede il licenziamento senza preavviso? Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera
- In tema di rapporto di lavoro privatizzato, l'art. 63 Testo Unico sul pubblico impiego sancisce la devoluzione al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, di tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo: Le controversie relative ai rapporti di lavoro di cui all'art. 3 del Testo Unico sul pubblico impiego, ivi comprese quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi
- Indicare in quale ipotesi il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore (art. 52 Testo Unico sul pubblico impiego). Vacanza di posto in organico, per non più di 6 mesi, prorogabili fino a 12
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego in ordine all'aspettativa per mandato parlamentare. Il collocamento in aspettativa ha luogo all'atto della proclamazione degli eletti
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego in ordine all'aspettativa per mandato parlamentare. I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego in ordine all'aspettativa per mandato parlamentare. I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti nei Consigli regionali sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego in ordine all'aspettativa per mandato parlamentare. Il periodo di aspettativa è utile ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Testo Unico sul pubblico impiego in ordine all'aspettativa per mandato parlamentare. I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento europeo sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate sulla base del piano triennale dei fabbisogni approvato
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, le assunzioni avvengono per chiamata diretta nominativa
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. Tale disposizione costituisce norma imperativa non derogabile dai contratti collettivi
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Le assunzioni obbligatorie dei soggetti appartenenti alle categorie protette (l. n. 68/1999), previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Le procedure sul reclutamento del personale si devono conformare, tra l'altro, al principio del rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Per il coniuge superstite e per i figli del personale delle Forze armate e delle Forze dell'ordine deceduto nell'espletamento del servizio le assunzioni avvengono per chiamata diretta nominativa
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del Testo Unico sul pubblico impiego. Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti per un termine di due anni dalla data di approvazione, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali
- Indicare quale fonte tra quelle proposte ha tra le sue finalità principali quella di razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica? D.Lgs. n. 165/2001
- Indicare quali tra i seguenti sono compiti/poteri che l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali. Adottare gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale