Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego? Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione (art. 97. Cost.)
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego? I principi relativi all'accesso ai pubblici impieghi (art. 97, comma 4, Cost.)
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego? I principi di imparzialità e di buon andamento (artt. 97 e 3 Cost.)
- La comminazione del licenziamento senza preavviso a norma dell'art. 16 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013)... Resta ferma per i casi già previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare più grave (art. 55-sexies, TUPI): Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
- La Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità di cui all'art. 39-bis del TUPI è istituita presso: Il Dipartimento della funzione pubblica
- La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal d.lgs. 165/2001, è effettuata: Per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale dall'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- La contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio (art. 40, D.Lgs. n. 165/2001)? Si, nei limiti previsti dalle norme di legge
- La Costituzione italiana pur non disciplinando direttamente il rapporto di pubblico impiego detta alcune disposizioni che si riferiscono allo stesso. Quale/quali principi costituzionali sono strettamente correlati al rapporto di pubblico impiego? Artt. 97 e 3 - I principi di imparzialità e di buon andamento
- La Costituzione italiana pur non disciplinando direttamente il rapporto di pubblico impiego detta alcune disposizioni che si riferiscono allo stesso. Quale/quali principi costituzionali sono strettamente correlati al rapporto di pubblico impiego? Art. 97, comma 3 - I principi relativi all'accesso ai pubblici impieghi
- La denuncia di danno erariale contiene: una precisa e documentata esposizione dei fatti e delle violazioni commesse, l'indicazione ed eventualmente la quantificazione del danno, nonché, ove possibile, l'individuazione dei presunti responsabili, l'indicazione delle loro generalità e del loro domicilio
- La disciplina dello svolgimento delle mansioni del dipendente nell'ambito delle pubbliche amministrazioni è dettata in primo luogo: Dall'art. 52 del tupi
- La durata degli incarichi dirigenziali, secondo quanto stabilito dall'art. 19, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001, Non può essere inferiore a tre anni né eccedere i cinque anni, salvo i diversi casi espressamente individuati dall'articolo stesso
- La durata dell'orario di lavoro non può superare (art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali): La media delle 48 ore settimanali, comprensive del lavoro straordinario, calcolata con riferimento ad un arco temporale di sei mesi.
- La legge n. 160 2019 è intervenuta anche sull'art. 35 del tupi disponendo che fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti dalla data di approvazione per: Due anni
- La legislazione vigente consente ad una p.a. di assumere, nei confronti di un dirigente, il provvedimento di revoca dell'incarico collocando lo stesso a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro? Si, lo prevede espressamente il co. 1, art. 21 TUPI, nelle ipotesi ivi contemplate
- La mancata individuazione da parte del dirigente responsabile delle eccedenze delle unità di personale è valutabile: Ai fini della responsabilità per danno erariale
- La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009): È collegata anche alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate, nonché ai comportamenti organizzativi richiesti per il più efficace svolgimento delle funzioni assegnate
- La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009): È collegata anche alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi
- La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (co. 1, art. 9 D.Lgs. n. 150/2009): È collegata anche agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità
- La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (co. 1, art. 9 D.Lgs. n. 150/2009): È collegata anche al raggiungimento di specifici obiettivi individuali
- La misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale, effettuate sulla base del sistema di misurazione e valutazione della performance (co. 2, art. 9 D.Lgs. n. 150/2009): È collegata anche al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali
- La progressione economica di cui al nuovo CCNL Funzioni locali, nel limite delle risorse effettivamente disponibili: è attribuita in relazione alle risultanze della valutazione della performance individuale del triennio precedente
- La pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione del codice disciplinare, con l'indicazione delle relative infrazioni e sanzioni, equivale, secondo quanto disposto dall'art. 55 comma 2 del D.Lgs.165/2001 a: tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
- La Relazione sulla performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009: È un documento consuntivo riferito all'anno precedente
- La responsabilità amministrativa per danno erariale, differisce dalla responsabilità contabile: Perché mentre la responsabilità contabile deriva dall'inadempimento dell'obbligo di restituire valori avuti in consegna, la responsabilità amministrativa per danno erariale si basa sull'inadempimento dei doveri nascenti dal rapporto di servizio
- La responsabilità civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceità nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare (co. 5, art. 55-sexies, TUPI): È limitata ai casi di dolo o colpa grave
- La responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a licenziamento con preavviso? Si
- La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di conciliazione può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede (art. 55 tupi)? No, e non è soggetta ad impugnazione
- La turnazione (art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali): Consiste nella rotazione ciclica dei dipendenti in articolazioni orarie prestabilite.
- La valutazione delle performance dei dipendenti è di competenza: dei dirigenti e, negli Enti privi di dirigenza, dei funzionari responsabili degli uffici o dei servizi
- La valutazione positiva conseguita dal dipendente della pubblica amministrazione per almeno tre anni costituisce titolo rilevante: ai fini della progressione economica e dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore ("Testo unico sul pubblico impiego", d.lgs. N.165|2001, art. 52)
- La violazione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62, accertata a seguito di procedimento disciplinare... è fonte di responsabilità disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, ferma restando la responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici integra comportamenti contrari... ai doveri d'ufficio
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità contabile? Si, può dar luogo anche a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità penale? Si
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo anche a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo a responsabilità contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... È fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo a responsabilità penale
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici... Può dar luogo a responsabilità amministrativa
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento? Si, nei casi più gravi
- La violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici configura... responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta comunque, nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione (art. 55-sexies D.Lgs. n. 165/2001): Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
- L'art. 12 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), nell'ambito dei "Rapporti con il pubblico" determina che il dipendente... in rapporto con il pubblico debba farsi riconoscere attraverso l'esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dell'amministrazione
- L'art. 12 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), nell'ambito dei "Rapporti con il pubblico" determina che, qualora il dipendente in rapporto con il pubblico non sia competente per posizione rivestita o per materia a soddisfare le richieste del pubblico... egli deve indirizzare l'interessato al funzionario o ufficio competente della medesima amministrazione
- L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro: Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro: Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro: Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- L'art. 16 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) riporta anche che resta ferma... la comminazione del licenziamento senza preavviso per i casi già previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso? Assumere decisioni in materia di atti normativi e adottare i relativi atti di indirizzo interpretativo
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della l. n. 103/1979
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della l. n. 103|1979
- L'art. 19, comma 1 del CCNL relativo al personale del comparto "Funzioni locali" per il triennio 2016/2018, stabilisce che il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno: costituisce la forma ordinaria di rapporto di lavoro per tutte le amministrazioni del comparto
- L'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001, aggiunto dal comma 1 dell'art. 48, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 è afferente: Alla mobilità intercompartimentale
- L'art. 3 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), determina che il dipendente deve rispettare alcuni principi. Quale tra i seguenti è uno dei principi che il dipendente pubblico deve rispettare? Equità
- L'art. 3 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), determina che il dipendente deve rispettare alcuni principi. Quale tra i seguenti è uno dei principi che il dipendente pubblico deve rispettare? Trasparenza
- L'art. 3 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), determina che il dipendente deve rispettare alcuni principi. Quale tra i seguenti è uno dei principi che il dipendente pubblico deve rispettare? Buona fede
- L'art. 3 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), determina che il dipendente deve rispettare alcuni principi. Quale tra i seguenti è uno dei principi che il dipendente pubblico deve rispettare? Integrità
- L'art. 3 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013), determina che il dipendente svolge i propri compiti... nel rispetto della legge, perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende: Avvocati e procuratori dello Stato
- L'art. 33 del d.lgs. 165/2001 prevede che, se le Pubbliche Amministrazioni rilevano eccedenze di personale, il dirigente responsabile è tenuto a informarne preventivamente: le organizzazioni sindacali
- L'art. 34 al c.1 del D.Lgs. 165/2001 così recita "Il personale in disponibilità è... iscritto in appositi elenchi secondo l'ordine cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro"
- L'art. 34 al c.1 del D.Lgs. 165/2001 così recita "Il personale in disponibilità è... ...iscritto in appositi elenchi secondo l'ordine cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro"
- L'art. 34 al comma 1 del D. Lgs. 165/2001 recita "Il personale in disponibilità è: iscritto in appositi elenchi secondo l'ordine cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro"
- L'art. 35 del D.lgs. 165/2001 dispone che l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con: contratto individuale di lavoro
- L'art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001, posto chele progressioni fra le aree avvengano tramite concorso pubblico, stabilisce che l'Amministrazione, nei confronti del personale interno in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno: ha la possibilità di destinare una riserva di posti comunque non superiore al 50% di quelli messi a concorso
- L'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 (art. 68, comma 1, del D.Lgs. n. 29/1993 nella stesura successiva alla riforma introdotta dall'art. 18 D.Lgs. 29 ottobre 1998, n. 387) prevede che al giudice ordinario vengano devolute tutte le controversie inerenti ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa., fra cui: Le controversie concernenti l'assunzione al lavoro
- L'art. 7 del Dlgs n. 165/2001 ''Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni'', disciplina: la gestione delle risorse umane
- L'art.52 del D.Lgs. 165/2001 sancisce che: l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- L'art.55-bis al c. 5 del D.Lgs.165/01, stabilisce che la comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, è effettuata: Tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano
- L'articolo 36 del TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro: che, in ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle PP.AA. non possa comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime PP.AA., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- L'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, definendo il modico valore dei regali e delle altre utilità offerti al dipendente della P.A., stabilisce che i codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni: possono prevedere limiti inferiori a quello stabilito nello stesso d.P.R.
- L'articolo conclusivo del Capo II del D.Lgs. 150/2009, dedicato al ciclo di gestione della performance, riguarda il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Indicare l'affermazione conforme a quanto stabilisce in merito il citato articolo. In caso di mancata adozione del Piano della performance l'amministrazione non può procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati
- L'articolo conclusivo del Capo II del D.Lgs. 150/2009, dedicato al ciclo di gestione della performance, riguarda il Piano della performance e Relazione sulla performance. Indicare l'affermazione conforme a quanto stabilisce in merito il citato articolo. Il Piano della performance è un documento programmatico triennale
- L'articolo conclusivo del Capo II del D.Lgs. 150/2009, dedicato al ciclo di gestione della performance, riguarda il Piano della performance e Relazione sulla performance. Indicare l'affermazione conforme a quanto stabilisce in merito il citato articolo. Il Piano della performance individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori
- L'articolo conclusivo del Capo II del D.Lgs. 150/2009, dedicato al ciclo di gestione della performance, riguarda il Piano della performance e Relazione sulla performance. Indicare l'affermazione conforme a quanto stabilisce in merito il citato articolo. In caso di mancata adozione del Piano della performance è fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del Piano, per omissione o inerzia nell'adempimento dei propri compiti
- L'articolo conclusivo del Capo II del D.Lgs. 150/2009, dedicato al ciclo di gestione della performance, riguarda il Piano della performance e Relazione sulla performance. Indicare l'affermazione conforme a quanto stabilisce in merito il citato articolo. Il Piano della performance è adottato entro il 31 gennaio
- L'assegnazione del premio per l'innovazione di cui all'art. 22 del D.Lgs. n. 150/2009, compete: All'Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV)
- L'assunzione di personale nelle P.A. mediante procedure selettive pubbliche, costituisce attuazione di quale articolo della Costituzione italiana? Art. 97
- L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene, secondo quanto prescritto dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con contratto individuale di lavoro, tramite: procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
- L'autorizzazione a bandire i concorsi, ai sensi del D.Lgs. 165/2001, viene concessa: Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Le amministrazioni pubbliche per cui si lavora, hanno l'obbligo di fornire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il numero ed i nominativi: dei beneficiari dei permessi sindacali ("Testo unico sul pubblico impiego", d.lgs. N.165|2001, art. 50)
- Le amministrazioni pubbliche possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento? Si, lo prevede espressamente l'art. 30 del D.Lgs. n. 165|2001
- Le Amministrazioni Pubbliche, ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 165/2001, possono ricorrere alla "Somministrazione di lavoro" per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali? No
- Le amministrazioni pubbliche, secondo quanto indicato anche dal "Testo unico sul pubblico impiego" (d.lgs. N.165/2001) nell'art. 45, garantiscono ai propri dipendenti: parità di trattamento contrattuale
- Le assunzioni obbligatorie di soggetti appartenenti alle categorie c.d. protette, di cui alla L. n. 68 1999, avvengono (art. 35 D.Lgs. 165/2001): Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Le autorizzazioni all'esercizio dell'ALPI e all'attività esterna ai sensi dell'art 53 del D. Lgs. 165/2001, secondo il Piano di prevenzione della corruzione e trasparenza (aggiornamento 2019), in quale area rientrano? Area Sanitaria
- Le disposizioni concernenti i controlli sulle assenze, di cui all'art. 55-septies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti i rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale, di cui all'art. 55-ter tupi costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti il licenziamento disciplinare, di cui all'art. 55-quater tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti la permanente inidoneità psicofisica, di cui all'art. 55-octies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione e limitazione della responsabilità per l'esercizio dell'azione disciplinare, di cui all'art. 55-sexies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le false attestazioni della presenza in servizio, di cui all'art. 55-quinquies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le false certificazioni mediche attestanti uno stato di malattia, di cui all'art. 55-quinquies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni concernenti le forme e termini del procedimento disciplinare, di cui all'art. 55-bis tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, sui poteri di organizzazione trovano applicazione anche per le Autorità amministrative indipendenti? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 53, commi da 7 a 13, del tupi afferenti gli incarichi retribuiti non si applicano: Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno, ai docenti universitari a tempo definito e alle altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero-professionali
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del D.Lgs. n. 165/2001 si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa pari al 40% di quella a tempo pieno? No
- Le fattispecie di danno erariale sono sottoposte alla giurisdizione della Corte dei conti
- Le ore di servizio non svolte da parte del personale docente dovute ad assenze ingiustificate possono configurarsi come danno erariale? Sì. Il Dirigente scolastico ha, infatti, l'obbligo di far recuperare le ore di servizio non svolte dai docenti risultati assenti ingiustificati ovvero ad effettuare la relativa trattenuta dello stipendio per la durata dell'assenza
- Le p.a. che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti devono comunicarlo al Dipartimento della funzione pubblica, per via telematica nel termine di (co. 12, art. 53 tupi): Quindici giorni
- Le P.A. possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165|2001
- Le pp.aa. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, TUPI)? Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
- Le previsioni del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) possono essere integrate e specificate? Sì, sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali
- Le progressioni fra le diverse aree funzionali in cui sono inquadrati i dipendenti pubblici avvengono: tramite concorso pubblico ("Testo unico sul pubblico impiego", d.lgs. N.165|2001, art. 52)
- Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione: Al Dipartimento della funzione pubblica
- Le Pubbliche Amministrazioni estendono, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) anche ai collaboratori o consulenti? Sì, indipendentemente dalla tipologia di contratto o incarico
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione (tupi, art. 53, co. 8): Dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. A norma di quanto dispone l'art. 53 del tupi quanto affermato è corretto? Si, è corretto e il relativo provvedimento è nullo di diritto
- Le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi individuali a esperti di provata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche? Si, se previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza secondo quanto previsto dall'art.53 del D.Lgs 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di lavoro ripartito? No
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro (art. 36 tupi)? Si, ma solo in riferimento ad esigenze temporanee ed eccezionali
- Le pubbliche amministrazioni sono tenuti a fornire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i nominativi del personale dipendente: collocato in aspettativa ("Testo unico sul pubblico impiego", d.lgs. N.165|2001, art. 50)
- L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione. A norma del disposto di cui all'art. 52 tupi quanto affermato: È corretto
- L'indennità di comparto erogata ai dipendenti degli Enti locali: spetta anche al personale a tempo determinato
- L'infortunio è... Un evento dannoso che accade in occasione del lavoro per una causa violenta pregiudicando in modo temporaneo o permanente la capacità lavorativa
- L'obbligo del rispetto della reperibilità previsto dalla normativa vigente per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni assenti per malattia: Sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi
- L'obbligo, previsto all'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009, di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV) riguarda: Ogni amministrazione pubblica
- L'uso del telefono dell'ufficio per esigenze private personali del dipendente: è tollerato se limitato a circostanze eccezionali di comprovata necessità, se di breve durata e spesa contenuta, e se non ha comportato disservizio