Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale
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- I "contributi figurativi": Salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione sia per il suo calcolo
- I "contributi figurativi": Hanno lo scopo di salvaguardare, ai fini previdenziali, periodi non coperti da contribuzione obbligatoria, ma ritenuti comunque meritevoli di tutela assicurativa
- I "soggetti accreditati" ai sensi del d.lgs. 276/2003 e s.m.i. possono percepire compensi dal lavoratore? No, non possono
- I "soggetti accreditati" ai sensi del decreto legislativo n. 276/2003 possono percepire compensi dal lavoratore? No, non possono
- I bandi di concorso possono prevedere speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire ai soggetti disabili di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, è obbligatorio
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, D.Lgs n. 150/2015, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 2). 15 giorni
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2). 15 giorni
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2). Il Centro per l'impiego
- I Centri per l'impiego e i Comuni, relativamente al reddito di cittadinanza, segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 6, comma 6). Per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia nei consumi e nei comportamenti dai quali si possa dedurre una eventuale non veridicità dei requisiti economici, reddituali e patrimoniali dichiarati e la non eleggibilità al beneficio
- I Centri per l'impiego sono coordinati: Dalle Regioni
- I Centri per l'impiego sono presenti in tutte le Regioni? Sì, in tutte
- I Centri per l'impiego sono strutture pubbliche? Sì
- I Centri per l'impiego svolgono anche attività amministrative, come l'iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette? Sì
- I cittadini extracomunitari hanno diritto all'assegno sociale? Si, se in possesso dei requisiti previsti dalla legge
- I cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in cerca di occupazione possono dichiarare la loro immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego e sul portale... Dell'Anpal
- I compensi per i componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono determinati con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
- I componenti del collegio dei revisori dell'Anpal sono scelti tra... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Dirigenti incaricati di funzioni di livello dirigenziale non generale delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 o altro personale di cui all'art. 3 del medesimo decreto legislativo, iscritti al Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, ovvero tra soggetti in possesso di specifica professionalità in materia di controllo e contabilità pubblica
- I coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2). A risiedere nella stessa abitazione
- I contratti a tempo determinato di durata superiore o eguale a tre mesi sono considerati "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. A condizione che... In una delle cinque regioni "meno sviluppate" si trovi sia la sede operativa del soggetto erogatore sia la sede di lavoro
- I contratti collettivi nazionali possono stabilire criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale che, in relazione alla distribuzione territoriale delle amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito dai contratti collettivi nazionali? Sì, lo prevede espressamente l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001
- I contributi figurativi sono utili per il calcolo dell'importo della pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I contributi figurativi sono utili per raggiungere il diritto alla pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I ''contributi figurativi'': Possono essere accreditati in alcuni casi su domanda del lavoratore, in altri d'ufficio, cioè automaticamente
- I ''contributi figurativi'': Sono riferiti a periodi, tassativamente individuati dalla legge, durante i quali, nonostante si sia verificata una interruzione o una riduzione dell'attività lavorativa, viene comunque garantita la copertura contributiva
- I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2). Corsi specifici o in corsi prelavorativi
- I datori di lavoro agricoli come devono effettuare la comunicazione per il lavoro accessorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Può essere effettuata con riferimento ad un arco temporale "fino a tre giorni" e non è necessario comunicare gli orari di inizio e fine dell'attività
- I datori di lavoro designano preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato. I lavoratori possono rifiutare la designazione (art. 43, D.Lgs. n. 81/2008)? No, se non per giustificato motivo
- I datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione entro quanti giorni dal momento in cui sono obbligati all'assunzione dei lavoratori disabili? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 1). Sessanta
- I datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che, per le speciali condizioni della loro attività, non possono occupare l'intera percentuale dei disabili, possono, a domanda, essere parzialmente esonerati dall'obbligo dell'assunzione, alla condizione che versino ad apposito Fondo... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 3). Euro 30,64 per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore disabile non occupato
- I datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che, per le speciali condizioni della loro attività, non possono occupare l'intera percentuale dei disabili, possono, a domanda, essere parzialmente esonerati dall'obbligo dell'assunzione, alla condizione che... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 3). Versino al Fondo regionale per l'occupazione dei disabili un contributo esonerativo per ciascuna unità non assunta
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie, solo in caso di nuove assunzioni, nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici possono assumere in un'unità produttiva un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio superiore a quello prescritto, portando le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti in altre unità produttive... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 8 ter). Della medesima regione
- I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti a garantire la conservazione del posto di lavoro a quei soggetti che, non essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia professionale eventuali disabilità? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 1, comma 7). Sì
- I diplomi professionali, conseguibili al termine del quarto anno di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, si identificano con il termine di... Tecnico
- I disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica siano banditi? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, a tutti
- I disabili psichici vengono avviati al lavoro su richiesta... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 4). Nominativa
- I due membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati su proposta... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Uno della Conferenza delle regioni e province autonome, uno su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il reddito della casa di abitazione? No, non è computato
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale è computato il trattamento di fine rapporto? No, non è computato
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computate le indennità di accompagnamento? No, non sono computate
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono l'età e il reddito personale. Nel reddito personale sono computati gli assegni per nucleo familiare? No, non sono computati
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono: L'età e il reddito personale
- I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 2). L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
- I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 2). L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi aperti: Sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi negoziali o chiusi: Sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I piani individuali pensionistici (PIP): Sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro? I fondi negoziali o chiusi
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio? I fondi aperti
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, PIP, fondi pensione preesistenti. Quali sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita? I piani individuali pensionistici (PIP)
- I lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 3). Dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti
- I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni a causa dell'inadempimento da parte del datore di lavoro delle norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro, sono computati nella quota di riserva prevista dall'art. 3 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili"? Sì, se l'inadempimento da parte del datore di lavoro è stato accertato in sede giurisdizionale
- I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia non possono essere computati nella quota di riserva di cui all'art. 3 se hanno subìto una riduzione della capacità lavorativa inferiore al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 4). 60 per cento
- I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia sono computati nella quota di riserva prevista dall'art. 3 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili"? No, se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60 per cento
- I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a norma di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 146/1990: A sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell'infrazione
- I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a sanzioni disciplinari (art. 4, legge n. 146/1990)? Si, proporzionate alla gravità dell'infrazione
- I lavoratori di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche sono, ai sensi della L. n. 339/1958: Addetti ai servizi personali domestici
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1). Il Patto di servizio personalizzato
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 1). Il Patto di servizio personalizzato
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1). Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affida una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, sono computati ai fini della copertura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3). Della quota di riserva
- I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8, comma 2 della legge 12 marzo 1999, n. 68, hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d'obbligo e fino al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 7, comma 2). Cinquanta per cento dei posti messi a concorso
- I lavoratori disabili, licenziati per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, mantengono la posizione in graduatoria acquisita all'atto dell'inserimento nell'azienda? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 8, comma 5). Sì
- I lavoratori domestici, con mansioni impiegatizie ed altri lavoratori aventi analoghe funzioni sono soggetti ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente è 30 giorni
- I lavoratori già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva prevista per l'impiego del personale di cui all'art. 1 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili": nel caso in cui abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60 per cento
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 5). 20 ore settimanali
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del D.Lgs n. 150/2015), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 4). Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 5). 20 ore settimanali
- I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 4). Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
- I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis). Minorazioni ascritte dalla prima alla sesta categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra
- I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis). Disabilità intellettiva e psichica, con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, accertata dagli organi competenti
- I lavoratori, già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva (art. 3) nel caso in cui abbiano... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3 bis). Una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60 per cento
- I membri del consiglio di amministrazione dell'Anpal sono nominati con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Presidente del Consiglio dei Ministri
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal percepiscono compensi? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). No, alcun compenso, ad esclusione del rimborso delle spese sostenute per la trasferta dal luogo di residenza
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal sono designati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
- I membri del consiglio di vigilanza dell'Anpal, se nominati nel corso del trienno della durata delle cariche in sostituzione di altri dimissionari, decaduti dalla carica o deceduti, quando terminano il loro mandato? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Comunque al termine del triennio della durata delle cariche
- I partner istituzionali del Sistema Orientamento Università Lavoro (Soul) sono... Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Città Metropolitana di Roma Capitale
- I patronati convenzionati si possono occupare di acquisizione dei dati necessari e supporto alla richiesta... (art. 23, decreto legislativo 150/2015). Dell'assegno di ricollocazione per i disoccupati percettori della Naspi la cui durata di disoccupazione ecceda i quattro mesi, mediante apposita procedura telematica
- I patronati convenzionati si possono occupare di acquisizione dei dati necessari e... (art. 24bis, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come introdotto dall'art. 1, comma 136, della legge del 27 dicembre 2017, n. 205). Supporto alla richiesta anticipata dell'assegno di ricollocazione per i lavoratori destinatari del trattamento straordinario di integrazione salariale, coinvolti nell'accordo di ricollocazione
- I patronati convenzionati si possono occupare di supportare i lavoratori nell'inserimento della Did online (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro)? Sì
- I patronati convenzionati si possono occupare di... Completamento della procedura telematica di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità per i disoccupati percettori della Naspi e per i richiedenti la Dis-coll
- I patronati convenzionati si possono occupare di... (art. 19, comma 1, decreto legislativo 150/2015). Acquisizione dei dati necessari e supporto al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità, da parte dei "soggetti disoccupati" e dei "lavoratori a rischio di disoccupazione"
- I prestatori domestici che prestano opera manuale specializzata o generica ed altri lavoratori aventi simili mansioni sono soggetti ad un periodo di prova? Si, lo prevede espressamente, l'art. 5 della L. n. 339/1958, regolarmente retribuito, che normalmente ha durata di otto giorni lavorativi
- I Progetti Formativi Individuali (Pfi) attivati nell'avviso Tirocini in Garanzia Giovani prevedono un impegno mensile fisso? Si, per ogni mese è previsto un impegno pari a 140 ore
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2). Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2). Il possesso da parte del soggetto richiedente l'accreditamento di esperienza nei servizi per il lavoro da uno a due anni
- I requisiti economici di accesso al reddito di cittadinanza si considerano posseduti per la durata dell'attestazione Isee in vigore al momento di presentazione della domanda, ferma restando la necessità di aggiornare l'Isee alla scadenza del periodo di validità dell'indicatore, sono verificati nuovamente solo in caso di... Presentazione di nuova Dsu
- I richiedenti asilo hanno un codice fiscale speciale. A quante cifre? Undici
- I servizi del Centro per l'impiego sono gratuiti? Sì, tutti
- I servizi del Sistema Orientamento Università Lavoro (Soul) sono attivi in quali università? Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata e Foro Italico, Accademia di Belle Arti di Roma, Università della Tuscia, Università di Cassino e Lumsa
- I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, comma 1). Etico
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera F). Due operatori per ogni sede operativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera G). Operatore
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera C). Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera G). Assicurativi, previdenziali e fiscali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera B). Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera D). Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera F). Avere almeno una sede operativa situata nel territorio in cui si sta chiedendo l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera D). Dotazione, nelle sedi, di attrezzature, spazi e materiali idonei allo svolgimento delle attività, in coerenza con il servizio effettuato
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera A). Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera L). Possesso della documentazione attestante l'affidabilità e qualità con riferimento al processo di erogazione dei servizi (certificazione ISO)
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera E). Garanzia di una fascia di 20 ore settimanali minime di apertura degli sportelli al pubblico
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera A). Avere un capitale sociale minimo versato non inferiore a quello previsto dalle disposizioni vigenti per le società di capitali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera C). Avere una dichiarazione da parte di un istituto di credito che attesti la solidità economica per i soggetti diversi dalla società di capitali, dalle società cooperative e dalle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H). Che ha rilasciato l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H). Orario di apertura al pubblico
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I). Il nominativo del responsabile della unità organizzativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I). Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera H). Al lavoro delle persone con disabilità
- I soggetti accreditati nell'ambito dei servizi per il lavoro vengono iscritti, a cura della Regione o della Provincia autonoma, nell'albo nazionale dei soggetti accreditati istituito da quale ente, in attuazione dell'art. 12, comma 3, del decreto legislativo n. 150 del 2015? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 3). Anpal
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Avere nell'organico almeno un lavoratore dipendente che possa svolgere le funzioni di tutor
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Non avere in corso procedure concorsuali
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Non avere proceduto nei dodici mesi precedenti l'avviamento lavorativo del disabile a risoluzioni del rapporto di lavoro, escluse quelle per giusta causa e giustificato motivo soggettivo
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Essere dotati di locali idonei
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Essere in regola con gli adempimenti di cui al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni
- I soggetti che promuovono lo sciopero nell'ambito dei servizi pubblici essenziali indicati dalla legge n. 146/1990 sono tenuti all'effettuazione delle prestazioni indispensabili? Sì, lo prevede espressamente l'art. 2 della suddetta legge
- I soggetti già accreditati in ambito servizi per il lavoro presso una Regione, che presentano richiesta di accreditamento presso un'altra regione o provincia autonoma, devono dimostrare esclusivamente il possesso degli ulteriori requisiti richiesti dall'amministrazione titolare della procedura di accreditamento ai sensi dell'art. 7 del D.M. 11 gennaio 2018, n. 4. In tal caso, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 10, comma 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento presso un'altra amministrazione e sono assunte come accertate le circostanze già oggetto di verifica)
- I soggetti già assunti ai sensi delle norme sul collocamento obbligatorio sono mantenuti in servizio anche se... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 18, comma 1). Superano il numero di unità da occupare in base alle aliquote stabilite dalla legge 12 marzo 1999, n. 68 e sono computati ai fini dell'adempimento dell'obbligo stabilito dalla stessa
- I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, comma 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
- I tirocini in Garanzia Giovani correlati a periodi di pratica professionale, nonché i tirocini previsti per l'accesso alle professioni ordinistiche possono essere finanziati nell'ambito dell'avviso? No
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi agli enti indicati nella legge 12 marzo 1999, n. 68, che svolgano attività... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 4, lettera A). Rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi, è stato istituito in tutte le Regioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 1). Sì
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a... (art. 4, comma 15, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a (art. 4, comma 15, D.L. n. 4/2019): Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Anche a progetti per favorire l'auto-imprenditorialità? Sì, sempre secondo le modalità individuate nel Patto per il lavoro
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, ai sensi dell'articolo 34, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, è esente dal pagamento dell'Irpef? Sì
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, fatto salvo il possesso di alcuni requisiti, non può essere inferiore ad euro: 480 annui
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è... Una componente, ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini Isee, fino ad un massimo di euro 3.360 annui
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è... Una componente ad integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di intermediazione? La garanzia che l'attività interessi un ambito distribuito sull'intero territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di ricerca e selezione del personale? L'acquisizione di un capitale versato non inferiore a 25.000 euro
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo. Oltre a quelli individuati al comma 1 dell'art. 5 previsti per tutte le agenzie, quale requisito è previsto nello specifico per l'esercizio della attività di supporto alla ricollocazione professionale? L'indicazione della attività di supporto alla ricollocazione professionale come oggetto sociale, anche se non esclusivo
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie? Disponibilità di uffici in locali idonei allo specifico uso e di adeguate competenze professionali, dimostrabili per titoli o per specifiche esperienze nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali
- Il Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 - Regime autorizzatorio e accreditamenti - stabilisce i requisiti giuridici e finanziari di cui devono essere in possesso tutte le agenzie per il lavoro per l'iscrizione all'albo e quelli specifici per sezione. Quale tra i seguenti è un requisito richiesto a tutte le agenzie? Sede legale o una sua dipendenza nel territorio dello Stato o di altro Stato membro della Unione europea
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di dirigenti? No
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di impiegati? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di quadri? Si
- Il Centro per l'impiego che rilascia l'Assegno di ricollocazione può essere scelto per erogare i servizi al destinatario? Si, laddove presente nella lista delle sedi operative
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, approvato con il D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, prevede la nomina di consiglieri di parità, il cui mandato ha la durata: Di quattro anni ed è rinnovabile una sola volta
- Il collegio dei revisori dell'Anpal è composto da tre membri effettivi, di cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Due in rappresentanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e uno in rappresentanza del ministero dell'Economia e delle Finanze
- Il collegio dei revisori dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici di cui all'art. 8 del D.Lgs. 198/2006: Promuove, nell'ambito della competenza statale, la rimozione delle discriminazioni e di ogni altro ostacolo che limiti di fatto l'uguaglianza fra uomo e donna nell'accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari collettive
- Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, previsto dal Codice delle pari opportunità tra uomo e donna: È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Collocamento di soggetti in difficile condizione rispetto alla loro occupabilità
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Qualificazione professionale dei giovani che entrano nel mercato del lavoro
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il congedo parentale può essere fruito per un periodo massimo di... 10 mesi cumulativi, entro i primi dodici anni di vita del bambino
- Il consiglio di amministrazione dell'Anpal è composto dal presidente e da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 3). Due membri
- Il consiglio di amministrazione dell'Anpal approva... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 3). I piani annuali dell'azione in materia di politiche attive
- Il consiglio di vigilanza dell'Anpal è composto da... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 4). Dieci membri
- Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale - in base all'art. 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, legge finanziaria 2007 - garantisce l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione? Sì
- Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (CATUC) trova applicazione: Per i contratti stipulati dal 7/3/2015
- Il contratto di lavoro intermittente di cui all'art. 13 del D.Lgs. 81/2015: È il contratto mediante il quale il lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo nei limiti previsti dalla legge
- Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso (D.Lgs. n. 81/2015): Con soggetti con meno di 24 anni di età
- Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso (D.Lgs. n. 81/2015): Con soggetti con più di 55 anni di età
- Il contratto di lavoro intermittente, di cui all'art. 13 del D.Lgs. 81/2015: Può essere stipulato anche a tempo determinato
- Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 1). La forma comune di rapporto di lavoro
- Il contratto di somministrazione di lavoro: Deve essere stipulato in forma scritta e in mancanza il contratto di somministrazione è nullo e i lavoratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell'utilizzatore
- Il contratto di somministrazione, di cui Capo V del D.Lgs. n. 81/2015: È un contratto stipulato tra tre soggetti: impresa utilizzatrice, prestatore di lavoro e impresa di somministrazione
- Il contratto stipulato tra utilizzatore, prestatore di lavoro e azienda di somministrazione, nel quale viene fornito all'impresa richiedente uno o più lavoratori è denominato: Contratto di somministrazione
- Il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia di somministrazione mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti è denominato (art. 30, D.Lgs. n. 81/2015): Contratto di somministrazione
- Il contributo Naspi è dovuto anche per i dipendenti stagionali del settore turismo che normalmente prestano attività per soli sei mesi e che sono assunti ogni anno per la stagione estiva? (art. 2, comma 29, della legge n. 92/2012). Il contributo addizionale Naspi non si applica nel caso di lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali
- Il cottimo collettivo: Si caratterizza per essere una forma particolare di retribuzione del lavoro subordinato legata al rendimento, non individualmente misurato, ma riferito ad un gruppo di lavoratori organizzato dall'impresa
- Il d.l. 27 agosto 1993, n. 324 nel testo introdotto dalla legge di conversione 27 ottobre 1993, n. 423 ha disposto che il permesso mensile deve essere comunque... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, aggiornamento). Retribuito
- Il D.Lgs n. 150/2015 ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il d.lgs. 276/2003 e s.m.i. prevede limiti massimi percentuali per l'impiego di giovani o adolescenti nei tirocini estivi di orientamento? No, non li prevede ma fa salve le diverse previsioni dei contratti collettivi
- Il D.Lgs. 81/2008 assegna il compito di informare il lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria per controllare lo stato di salute e a richiesta dello stesso, rilasciare copia della documentazione sanitaria: Al medico competente
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge... 10 dicembre 2014, n. 183
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale... 23 settembre 2015, n. 221
- Il D.Lgs. n. 150/2015, ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il D.Lgs. n. 276/2003 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla L. n. 30/2003 - trova applicazione anche per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale? No, non trova applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale
- Il D.Lgs. n. 66/2003 prevede una durata massima giornaliera della prestazione lavorativa? No, l'art. 7 riposo giornaliero, si limita a prevedere che il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore, fermo restando la durata normale dell'orario settimanale
- Il D.Lgs. n. 81/2015 ammette brevi prosecuzioni nel contratto di lavoro a tempo determinato allo scadere dello stesso, per ultimare le attività in corso? Si, ammette brevi prosecuzioni, con una maggiorazione sulla retribuzione
- Il D.M. 10 aprile 2018 di modifica dei requisiti delle Agenzie per il lavoro, stabilisce che per le Agenzie di somministrazione di lavoro e per le Agenzie di intermediazione nella sede principale, il personale qualificato deve essere costituito da almeno: Quattro unità
- Il datore di lavoro che intende stipulare il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore sottoscrive... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 6). Un protocollo con l'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto, che stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'ente di ricerca
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). La durata e le modalità, anche temporali, della formazione a carico del datore di lavoro
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce il numero dei crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente per la formazione a carico del datore di lavoro in ragione del numero di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Ore di formazione svolte in azienda
- Il datore di lavoro può chiedere ad un disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 2). No
- Il datore di lavoro, contestualmente all'assunzione del beneficiario di reddito di cittadinanza, stipula un patto di formazione. Dove? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). Presso il Centro per l'Impiego
- Il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha sostituito l'art. 2103 del codice civile. Quello nuovo, nel periodo iniziale, recita... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 3). Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all'inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle attività prestate... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera C). Nell'esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. La disposizione trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 3). No
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D). Alle collaborazioni rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni come individuati e disciplinati dall'art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera B). È necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera A). Nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D-bis). Alle collaborazioni prestate nell'ambito della produzione e della realizzazione di spettacoli da parte delle fondazioni (di cui al decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367)
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tali disposizioni si applicano qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante piattaforme anche digitali? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1). Sì
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1). Ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riporta la seguente definizione di "povertà"... La condizione del nucleo familiare la cui situazione economica non permette di disporre dell'insieme di beni e servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso (...)
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto... Gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto... Il coniuge
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, la seguente definizione di "cittadino dell'Unione"... Qualsiasi persona avente la cittadinanza di uno Stato membro
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 ha per oggetto... Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Dei lavoratori domestici
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Obbligatorio
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Dello spettacolo
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Agricolo
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Ordinario
- Il decreto legislativo n. 276/2003 prevede limiti massimi percentuali per l'impiego di giovani o adolescenti nei tirocini estivi di orientamento? No, non li prevede ma fa salve le diverse previsioni dei contratti collettivi
- Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 prevede contrasti alla ludopatia? Sì, vietando l'uso della Carta del reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro
- Il destinatario dell'Assegno di ricollocazione ha l'obbligo di partecipare al primo appuntamento e alle attività/incontri di verifica previsti nel Patto di Ricerca Intensiva? Sì
- Il destinatario, una volta richiesto l'Assegno di ricollocazione, può richiedere la cancellazione della richiesta? No
- Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi. A tali fini (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): Si sommano tutte le assenze per malattia intervenute nei tre anni precedenti l'episodio morboso in corso
- Il dipendente assente per malattia, pur se in possesso di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a farsi trovare nel domicilio comunicato all'ente (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): In ciascun giorno, anche se domenicale o festivo, nelle fasce di reperibilità previste dalle disposizioni vigenti
- Il dipendente del comparto Funzioni locali, il cui coniuge presti servizio all'estero, può chiedere, il collocamento in aspettativa per ricongiungimento? Si, lo prevede espressamente l'art. 41 del CCNL
- Il direttore generale dell'Anpal è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 1). Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- Il direttore generale dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di amministrazione? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 2). Sì, su invito dello stesso
- Il direttore generale dell'Anpal resta in carica per un periodo di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 8, comma 3). Tre anni
- Il diritto di precedenza riconosciuto dall'art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015, rispetto a nuove assunzioni a termine da parte dello stesso datore di lavoro, può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro. Quale durata temporale ha il diritto di precedenza? Si estingue trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
- Il diritto di precedenza riconosciuto dall'art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015, rispetto a nuove assunzioni a termine da parte dello stesso datore di lavoro, può essere esercitato: A condizione che il lavoratore manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro, entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
- Il fatto che un cittadino italiano beneficiario dell'assegno sociale si trasferisca all'estero comporta per questi la perdita dell'assegno? Si, per aver diritto all'assegno bisogna soggiornare legalmente in Italia
- Il figlio a carico di un invalido civile che percepisce la pensione di inabilità di cui all'art. 12 della legge n. 118/1971 usufruisce della reversibilità in caso di decesso del padre? No, la pensione di inabilità non è reversibile ai superstiti
- Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori, non coniugato e senza figli, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2). 26 anni
- Il finanziamento dell'assegno di ricollocazione in ambito di reddito di cittadinanza (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 6) è a valere sul... (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, comma 215). Fondo per le politiche attive del lavoro
- Il ''Fondo regionale per l'occupazione dei disabili'' eroga, tra l'altro, contributi per il rimborso forfetario parziale delle spese necessarie all'adozione di accomodamenti ragionevoli in favore dei lavoratori con riduzione della capacità lavorativa superiore al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 4, lettera B). 50 per cento, incluso l'apprestamento di tecnologie di telelavoro o la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l'integrazione
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile, può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). No
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). La sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). No
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1). Individuale
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1). Un'attività lavorativa autonoma
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1). Per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio
- Il lavoratore che abbia trasformato il rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale, ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno? Si, lo prevede espressamente il comma 6, art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, se l'assunzione prevede l'espletamento delle stesse mansioni o di quelle equivalenti a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia inferiore al reddito minimo escluso da imposizione, ad alcune condizioni... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 2). Conserva il diritto alla prestazione ridotta
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale decade dalla prestazione, salvo il caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 1). Sei mesi
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1). L'Inps
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare l'Inps... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1). Entro un mese dall'inizio dell'attività
- Il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della Naspi è tenuto, salvo un'eccezione... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 4). A restituire per intero l'anticipazione ottenuta
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 3). 30
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica... All'Inps
- Il lavoratore domestico non convivente ha diritto ad un riposo settimanale (L. n. 339/1958)? Ha diritto a 24 ore, di regola, coincidente con la domenica
- Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, comma 40). Riqualificazione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. A chi si deve rivolgere il pensionato per verificare la possibilità di chiedere il prestito? All'INPS
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Il pensionato a chi chiede il prestito? Chi paga le rate? Il pensionato chiede il prestito alla Banca o alla società finanziaria; l'Inps gli paga le rate trattenendole dalla pensione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Quale è la durata massima del prestito? Dieci anni
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta da parte dell'Inps sulla rata della pensione. Quale è l'importo massimo delle rate? Un quinto della pensione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione È possibile ottenere un prestito su una pensione di invalidità civile? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegno mensile per l'assistenza ai pensionati per inabilità? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito su assegni al nucleo familiare? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. É possibile ottenere un prestito suassegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO)? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. È possibile ottenere un prestito su una pensione o assegno sociale? No, non è possibile ottenere un prestito
- Il ''libretto di lavoro'', quale documento obbligatorio per tutti i lavoratori, ''presupposto'' per l'iscrizione nelle liste di collocamento e ''condizione essenziale'' per l'assunzione al lavoro, è stato istituito in Italia con la legge 10 gennaio... 1935
- Il licenziamento a seguito di domanda o fruizione del congedo parentale e per malattia da parte della lavoratrice e del lavoratore assunto a tempo indeterminato è.... Nullo
- Il licenziamento del dipendente assunto a tempo indeterminato a seguito di infortunio sul lavoro è.... Nullo
- Il licenziamento della lavoratrice che abbia partecipato a scioperi è.... Nullo
- Il licenziamento delle lavoratrici nel periodo che intercorre dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino è.... Nullo
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie è.... Nullo, indipendentemente dalla motivazione addotta
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie.... É nullo
- Il limite numerico applicato alla figura del tutor del soggetto promotore, si applica anche ai tirocini extracurriculari promossi dagli avvisi pubblici (o bandi)? Sì, salvo che l'avviso pubblico (o bando) specifico non preveda espressamente un limite numerico diverso
- Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015: Non trovano applicazione per i contratti conclusi nella fase di avvio di nuove attività, per i periodi definiti dai contratti collettivi
- Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015: Non trovano applicazione per i contratti conclusi da imprese start-up innovative per il periodo di quattro anni dalla costituzione della società
- Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015: Non trova applicazione per i contratti conclusi per specifici spettacoli ovvero specifici programmi radiofonici o televisivi o per la produzione di specifiche opere audiovisive
- Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015: Non trovano applicazione per i contratti conclusi con lavoratori di età superiore a 50 anni
- Il limite percentuale di assunzione di lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a lavoratori assunti a tempo indeterminato di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015: Non trovano applicazione per i contratti conclusi per lo svolgimento delle attività stagionali
- Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1). Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (D.Lgs n. 150/2015, art. 25, comma 1). Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 2). Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
- Il ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
- Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 2). Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il modello di ranking statistico applicato nello scouting della domanda è conseguente all'analisi... Del flusso di manodopera in ingresso e in uscita che ogni impresa ha registrato trimestralmente su base regionale in un periodo tra il 2013 e il 2018
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 3). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 3). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il modulo per la comunicazione obbligatoria (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), è... Standard su tutto il territorio nazionale
- Il nominativo del RUP deve essere indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavoro? Si, obbligatoriamente per espressa previsione di cui all'art. 31 del D.Lgs. n. 50/2016
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2). La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 2). La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (D.L. n. 4/2019, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): Non riduce il numero dei giorni di ferie
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): È valutato agli effetti dell'anzianità di servizio
- Il periodo massimo di congedo parentale di 10 mesi cumulativi entro i primi 12 anni di vita del bambino, può essere elevato? Sì, il periodo massimo è elevato a 11 mesi, qualora il padre si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi
- Il possesso della cittadinanza italiana fa parte dei requisiti obbligatori per richiedere il reddito di cittadinanza? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2). Sì
- Il presidente dell'Anpal può assistere alle sedute del consiglio di sorveglianza? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 7, comma 1). Sì, sempre
- Il presidente dell'Anpal, scelto tra personalità di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle politiche e delle istituzioni del mercato del lavoro, è nominato con decreto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2). Del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri
- Il principio di corrispettività tra retribuzione e prestazione di lavoro può essere derogato qualora il lavoratore sia assente dal lavoro? Si, in alcuni casi tassativamente previsti di assenze dal lavoro autorizzati dalla legge o dai contratti collettivi
- Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione: Va inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato secondo il concetto storico e ambientale (esistenza dignitosa e libera)
- Il programma Garanzia Giovani... È esteso a tutto il 2020, salvo ulteriori specifiche dell'Autorità di Gestione nazionale
- Il Programma Operativo Regionale realizza obiettivi occupazionali nell'ambito di Assi di intervento. Quali sono? Occupazione, Inclusione sociale, Istruzione e formazione, Capacità istituzionale e amministrativa, Assistenza tecnica
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). I posti di lavoro disponibili per i lavoratori di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). I nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva
- Il rapporto di lavoro a domicilio, disciplinato dalla legge. n. 877/1973: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è disciplinato: Secondo le disposizioni dell'art. 2, commi 2 e 3, e dell'art. 3, comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001. La legge n. 300/1970 si applica alle P.A. a prescindere dal numero dei dipendenti
- Il rapporto di lavoro domestico, disciplinato dalla L. n. 339/1958: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o a tempo determinato, in cui l'orario di lavoro sia inferiore all'orario di lavoro a tempo pieno, disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015 è denominato: Lavoro part-time
- Il rappresentante per la sicurezza (art. 47, D.Lgs. n. 81/2008): È eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda, nelle aziende con più di 15 lavoratori
- Il recesso di cui all'art. 4, comma 9, della legge 23 luglio 1991, n. 223, ovvero il licenziamento per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, esercitato nei confronti del lavoratore occupato obbligatoriamente, sono annullabili qualora, nel momento della cessazione del rapporto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 4). Il numero dei rimanenti lavoratori occupati obbligatoriamente sia inferiore alla quota di riserva prevista all'art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) ad alcune condizioni? Sì
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal D.L. n. 4/2019, art. 1, come misura: Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal decreto legge 4/2019, art. 1, come misura... Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è richiesto (D.L. n. 4/2019, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è richiesto... (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto dall'Inps ove ricorrano le condizioni. Ai fini del riconoscimento del beneficio, l'Inps verifica il possesso dei requisiti per l'accesso al reddito di cittadinanza sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate. Entro quanti giorni dalla data di comunicazione (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 5, comma 3)? Cinque
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del D.L. n. 4/2019 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a: 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a... 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza è riservato a nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti fino ad età inferiore ad anni... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). 67
- Il reddito di cittadinanza è riservato a nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti fino ad età inferiore ad anni... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). A) 67
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili (D.L. n. 4/2019, art. 1)? No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza decorre, rispetto a quello della richiesta, dal mese... Successivo
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche (art. 5, comma 1, D.L. n. 4/2019)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche? (art. 5, comma 1, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in (art. 4 del D.L. n. 4/2019): Qualsiasi mese
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in... (art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Qualsiasi mese
- Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria I comprende: I rischi minimi quali le lesioni meccaniche superficiali
- Il Reg. (CE) 9-3-2016 n. 2016/425/UE definisce le categorie di rischio da cui i DPI sono destinati a proteggere gli utilizzatori. La categoria III comprende: I rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali danni alla salute irreversibili quali le scosse elettriche e lavoro sotto tensione
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Di datori interessati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il richiedente il reddito di cittadinanza è convocato... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Dal Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (D.L. n. 4/2019, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare l'offerta di lavoro, ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4: Congrua
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E). Al Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E). All'Anpal
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (D.L. n. 4/2019, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Sei mesi
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Sei mesi
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Assunzione in prova, o a termine
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Assunzione in prova, o a termine
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). L'offerta di lavoro congrua
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). L'offerta di lavoro congrua
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Dal tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150. A chi va comunicato? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Al Centro per l'impiego e all'Anpal
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del D.Lgs n. 150/2015 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del D.Lgs n. 150/2015. A chi va comunicato? (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). Al Centro per l'impiego e all'Anpal
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 5). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio Eures informa sulle opportunità lavorative? Sì
- Il servizio Eures-Datori di lavoro è gratuito? Sì
- Il servizio Eures-Datori di lavoro è rivolto alle imprese interessate ad assumere personale proveniente da... I Paesi dello Spazio Economico Europeo (See)
- Il servizio Eures-Lavoratori è gratuito? Sì, per tutti
- Il servizio Eures-Lavoratori cosa offre? Un'azione di sostegno a chi vuole intraprendere un'esperienza lavorativa nei Paesi dell'Unione europea
- Il servizio europeo Your first Eures job copre tutti i 28 Paesi membri dell'Unione europea? Sì, più Islanda e Norvegia
- Il sistema delle comunicazioni obbligatorie è in grado di monitorare tutte le informazioni che riguardano... (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007). La formazione e la vita lavorativa dei cittadini (dalla ricerca della prima occupazione, all'ingresso nel mercato del lavoro, fino alla pensione)
- Il Sistema informatico per le comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), costituisce il punto di accesso unico per l'invio on-line delle comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro, secondo i modelli unificati definiti... Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominato: Datore di lavoro
- Il tirocinio è ricompreso tra i successi occupazionali? No, perché non è un contratto di lavoro
- Il tirocinio è un risultato occupazionale? No
- Il trattamento di integrazione salariale (art. 3, D.Lgs. n. 148/2015): Ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Il trattamento di integrazione salariale (art. 3, D.Lgs. n. 148/2015): Ammonta all'80%. della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Il trattamento di mobilità in deroga è concesso, nel limite massimo di 12 mesi, anche in favore dei lavoratori che hanno cessato la cassa integrazione guadagni in deroga dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 e non hanno diritto alla Naspi. A tali lavoratori, dal 1° gennaio 2019, sono applicate misure di politica attiva, individuate... (legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, commi da 251 a 253). In un apposito Piano regionale
- Il trattamento economico del presidente dell'Anpal è determinato con decreto del... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 2). Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
- Il valore mensile del reddito di cittadinanza è pari ad un... Dodicesimo del valore su base annua
- In ambito Agenzie del lavoro, qual è la differenza tra autorizzazione nazionale e autorizzazione regionale? L'autorizzazione nazionale viene rilasciata da Anpal alle Agenzie che intendono svolgere attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale a livello nazionale. Quella regionale viene rilasciata dalla Regione competente, nel cui territorio ha sede l'Agenzia, al soggetto giuridico che intenda svolgere attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale, nell'ambito ristretto al territorio regionale
- In ambito Assegno di ricollocazione, i contratti di durata tra 3 e 6 mesi si riconoscono come "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate. Quali sono attualmente queste regioni, ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013? Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
- In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica a... I datori di lavoro domestico
- In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica agli... Armatori
- In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), per usufruire dei servizi informatici, i soggetti obbligati ed abilitati devono registrarsi ai fini del riconoscimento, con le modalità indicate. Da ciascuna Regione e Provincia autonoma
- In ambito di apprendistato, per le ore di formazione svolte nell'istituzione formativa, il datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 7). Retributivo
- In ambito di Assegno di ricollocazione, che cosa è il Fee4service? Nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, è riconosciuta una quota fissa, denominata Fee4Service, in relazione al servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione con l'individuazione del tutor e la definizione del programma
- In ambito di Assegno di ricollocazione, in cosa consiste la procedura di preavviso di rigetto? (art. 10-bis della legge n. 241/1990). A seguito di verifica/accertamento dell'istanza per il rilascio dell'Assegno di ricollocazione, il Centro per l'impiego competente comunica alla persona richiedente l'Assegno di ricollocazione che l'istanza non può essere accolta
- In ambito di Assegno di ricollocazione, nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, il valore della quota fissa denominata Fee4Service è stabile? Sì, equivale a € 106,5 corrispondente ad una stima di tempo pari a tre ore di attività svolte (primo colloquio e stipula del programma di ricerca intensiva), indipendentemente dall'indice di profilazione del beneficiario
- In ambito di comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), tutti i soggetti, obbligati e abilitati, per accedere al servizio e inviare la comunicazione devono necessariamente. Accreditarsi secondo le modalità indicate da ciascuna Regione o Provincia Autonoma dove è ubicata la sede di lavoro
- In ambito di lavoro accessorio, ai sensi della legge 12/1979, i consulenti del lavoro e gli altri professionisti abilitati possono effettuare le comunicazioni per conto dell'impresa ferma restando, come richiesto dalla circolare n. 1/2016 dell'Ispettorato nazionale del lavoro... L'indicazione anche nell'oggetto della e-mail del codice fiscale e della ragione sociale dell'impresa utilizzatrice dei voucher
- In ambito di lavoro accessorio, i soggetti che, pur in possesso di partita Iva non sono imprenditori (pubblica amministrazione, ambasciate, partiti, associazioni sindacali, onlus, ecc.) devono effettuare la comunicazione alla Direzione territoriale del lavoro competente per territorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No, ma debbono comunque provvedere alla dichiarazione di inizio di attività nei confronti dell'Inps
- In ambito di lavoro accessorio, la comunicazione può essere effettuata da un consulente del lavoro o altro professionista abilitato per conto dell'impresa? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si
- In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, comma 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015). Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
- In ambito di lavoro accessorio, le comunicazioni possono riguardare cumulativamente anche una pluralità di lavoratori? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì, purché riferite allo stesso committente e purché i dati riferiti a ciascun lavoratore siano dettagliatamente ed analiticamente esposti
- In ambito di lavoro accessorio, ogni comunicazione deve riguardare un singolo lavoratore al massimo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No
- In ambito di lavoro accessorio, qual è la sede competente dell'Ispettorato dove inviare la comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). È quella individuata in base al luogo di svolgimento della prestazione
- In ambito di lavoro accessorio, se viene effettuata una comunicazione presso una sede diversa, il committente potrà comunque comprovare l'adempimento dell'obbligo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì
- In ambito Garanzia Giovani, gli operatori del Centro per l'impiego, a fronte degli indici di profilazione ''alta'' o ''molto alta'' e in sede di primo colloquio, hanno il compito di illustrare i vantaggi delle attività di orientamento specialistico, quale strumento ulteriore a disposizione del giovane per poter cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro e consentire l'elaborazione del percorso più adeguato e il mix di misure più efficace. L'operatore, valutata come ''alta'' o ''molto alta'' la distanza del giovane dal mercato del lavoro, è obbligato a rilevare la necessità di una misura di orientamento specialistico? No, può procedere immediatamente con l'individuazione della successiva misura di politica attiva
- In ambito lavoro accessorio, nelle ipotesi in cui non siano state effettuate né la dichiarazione di inizio di attività da parte del committente nei confronti dell'Inps né la comunicazione alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro si procede esclusivamente con il provvedimento di maxi sanzione per lavoro ''nero'' oppure occorre contestare anche la mancata comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si procede esclusivamente con la contestazione della maxi sanzione per lavoro nero
- In applicazione del disposto di cui all'art. 2120, c.c., dopo 6 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr, maturato fino a quel momento? No, il lavoratore può chiedere un anticipo dopo 8 anni
- In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda è svolta... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Nell'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda non può, di norma, essere superiore... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Al 60 per cento dell'orario ordinamentale
- In assenza di regolamentazione regionale l'attivazione dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e il certificato di specializzazione tecnica superiore è rimessa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 3). Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ne disciplina l'esercizio con propri decreti
- In base a quanto dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il datore di lavoro, nell'esercizio del potere direttivo, può trasferire il lavoratore da un'unità produttiva ad un'altra sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito: Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
- In base a quanto dispone l'art. 6 del D.Lgs. n. 81/2015, in un regime a tempo parziale con 30 ore settimanali, il lavoro supplementare può essere svolto di norma: Per le restanti 10 ore settimanali fino al limite di 40 ore settimanali
- In base al d.lgs. 276/2003 e s.m.i., la procedura di certificazione dei contratti di lavoro deve concludersi: entro trenta giorni dal ricevimento dell'istanza
- In base al d.lgs. 276/2003 e s.m.i., l'atto di certificazione rilasciato al termine della procedura di certificazione del contratto, nel caso di contratti di lavoro in corso di esecuzione e se l'attuazione del contratto è stata coerente con quanto appurato, produce effetti: dal momento di inizio del contratto
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, è possibile ricorrere all'autorità giurisdizionale contro l'atto di certificazione del contratto di lavoro per tutti i seguenti motivi, ma NON per: violazione dei diritti del lavoratore
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, chi intende ricorrere giurisdizionalmente contro l'atto di certificazione del contratto di lavoro può espletare un tentativo di conciliazione davanti alla commissione di certificazione che ha adottato l'atto? Deve farlo
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, la procedura di certificazione dei contratti di lavoro deve concludersi: entro trenta giorni dal ricevimento dell'istanza
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, la procedura di certificazione dei contratti di lavoro: consegue a un'istanza comune delle parti
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, l'atto di certificazione rilasciato al termine della procedura di certificazione dei contratti di lavoro deve contenere tutti i seguenti elementi, TRANNE: la durata della certificazione
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, l'atto di certificazione rilasciato al termine della procedura di certificazione del contratto, nel caso di contratti di lavoro in corso di esecuzione e se l'attuazione del contratto è stata coerente con quanto appurato, produce effetti: dal momento di inizio del contratto
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, nel caso di contratti di lavoro non ancora sottoscritti dalle parti, l'atto di certificazione rilasciato al termine della procedura di certificazione del contratto produce effetti: dal momento della sottoscrizione dei contratti
- In base al decreto legislativo n. 276/2003, quale dei seguenti NON è un organo di certificazione dei contratti di lavoro? I comuni
- In base alla legge 12 marzo 1999, n. 68, indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori è considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 2). Sì
- In base alla legge 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", i lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia: non possono essere licenziati assumendo l'infortunio o la malattia come giustificato motivo, nel caso in cui possano essere adibiti a mansioni equivalenti ovvero, in mancanza, a mansioni inferiori
- In base alla legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", i lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia: non possono essere licenziati assumendo l'infortunio o la malattia come giustificato motivo, nel caso in cui possano essere adibiti a mansioni equivalenti ovvero, in mancanza, a mansioni inferiori
- In base alla legge n. 68/1999, le modalità di funzionamento e gli organi amministrativi del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili sono determinati con: legge regionale
- In base alla legge n. 68/1999, qualora partecipino a bandi per appalti pubblici, le imprese: sono tenute a presentare preventivamente alle amministrazioni la dichiarazione che attesti che sono in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili
- In base alla legge n. 68/99, quando un'impresa ha avviato la procedura di mobilità, gli obblighi di assunzione di disabili sono sospesi: per la durata della procedura di mobilità
- In base all'art. 1, comma 2, lett. e), D.Lgs. n. 66 del 2003, e successive modificazioni, è ''lavoratore notturno'', oltre a qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno (così come definito dall'art. 1, comma 2, lett. d) dello stesso D.Lgs. n. 66 del 2003) svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale, anche.... Qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro; in difetto di disciplina collettiva, è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno, limite riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale
- In base all'art. 12, D.Lgs. n. 66 del 2003 e successive modificazioni, l'introduzione del lavoro notturno deve essere preceduta.... Secondo i criteri e con le modalità previsti dai contratti collettivi, dalla consultazione delle rappresentanze sindacali in azienda, se costituite, aderenti alle organizzazioni firmatarie del contratto collettivo applicato dall'impresa oppure, in mancanza, con le organizzazioni territoriali dei lavoratori per il tramite dell'Associazione cui l'azienda aderisca o conferisca mandato
- In base all'art. 13, D.Lgs. n. 66 del 2003, con riferimento al lavoro notturno... I contratti collettivi possono definire eventuali riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni
- In base all'art. 2100 del c.c., il lavoratore deve essere retribuito secondo il sistema del cottimo quando: È vincolato all'osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione
- In base all'art. 2127 del c.c., è fatto divieto all'imprenditore di affidare ai propri dipendenti lavori a cottimo da eseguirsi da prestatori di lavoro assunti e retribuiti direttamente dai dipendenti medesimi? Si, in caso di violazione di tale divieto, l'imprenditore risponde direttamente, nei confronti dei prestatori di lavoro assunti dal proprio dipendente, degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro da essi stipulati
- In base all'art. 27 del D.Lgs. n. 198/2006, nei concorsi pubblici e nelle forme di selezione attuate, anche a mezzo di terzi, da datori di lavoro privati e pubbliche amministrazioni: La prestazione richiesta dev'essere accompagnata dalle parole ''dell'uno o dell'altro sesso'', fatta eccezione per i casi in cui il riferimento al sesso costituisca requisito essenziale per la natura del lavoro o della prestazione
- In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco ad altra unità produttiva è lecito? Si, ma quando comporti un trasferimento a una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
- In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, si configura una ipotesi di: Distacco
- In base all'art. 4 del D.L. n. 4/2019, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di: Tre offerte di lavoro congrue
- In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di... Tre offerte di lavoro congrue
- In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, sono previsti colloqui psicoattitudinali nel percorso per il reddito di cittadinanza? Sì
- In base all'art. 76 del d.lgs. 276/2003 e s.m.i., presso quale dei seguenti organi NON sono istituite le commissioni abilitate alla certificazione dei contratti di lavoro? I Comuni
- In base all'art. 78 del d.lgs. 276/2003 e s.m.i., la procedura di certificazione dei contratti di lavoro: consegue a un'istanza comune delle parti
- In base all'articolo 3 della legge 68/1999, quando un'impresa ha avviato la procedura di mobilità, gli obblighi di assunzione di disabili sono sospesi: per la durata della procedura di mobilità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alle indennità previste da specifiche disposizioni legislative
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle ferie
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle pari opportunità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto allo stipendio tabellare
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto all'assegno per nucleo familiare, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto allo svolgimento delle mansioni
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla retribuzione individuale di anzianità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto per compensi per lavoro straordinario, ove spettanti
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla salute e alla sicurezza
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al trasferimento
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla tredicesima mensilità, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al riposo
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: L'assegno ad personam, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla riservatezza
- In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata all'interessato e per sanare la situazione di irregolarità gli assegna un termine perentorio, non inferiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2). 15 giorni
- In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste e di mancato adeguamento rispetto alle prescrizioni, l'amministrazione sospende l'accreditamento per un periodo di durata non superiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2). Tre mesi
- In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2). Al soggetto interessato
- In caso di condanna in via definitiva per i reati legati all'indebito ottenimento del reddito di cittadinanza, compreso l'articolo 640-bis del codice penale, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi... (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 3). Dieci anni dalla condanna
- In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del D.Lgs n. 150/2015, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 9). Due mesi
- In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 9). Due mesi
- In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato: Al coniuge, alla parte dell'unione civile, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima
- In caso di impossibilità di avviare lavoratori con la qualifica richiesta, o con altra concordata con il datore di lavoro, gli uffici competenti avviano lavoratori di qualifiche simili, secondo... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 2). L'ordine di graduatoria
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1). Quella dovuta
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1). Superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato maggiorata del... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1). 100 per cento, con esclusione di qualsiasi sanzione per omessa contribuzione
- In caso di malattia o di altro evento che gli renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro? Si, lo prevede espressamente l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015
- In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro da parte del destinatario dell'Assegno di ricollocazione, che non sia più percettore della Naspi, quali sono le conseguenze con riferimento allo stesso Assegno di ricollocazione? In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro, il destinatario esce dalla misura, cioè decade dall'assegno
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7). La decurtazione di una mensilità del beneficio economico in caso di prima mancata presentazione
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7). La decadenza dalla prestazione alla terza mancata presentazione
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7). La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di tre mensilità al secondo richiamo formale
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decadenza dal beneficio in caso di ulteriore richiamo dopo il terzo
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
- In caso di omissione totale o parziale del versamento dei contributi di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, la somma dovuta può essere maggiorata, a titolo di sanzione amministrativa... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 5). Dal 5 per cento al 24 per cento su base annua
- In caso di preavviso di rigetto per quanto riguarda l'Assegno di ricollocazione la persona richiedente l'Assegno di ricollocazione ha il diritto di presentare al Centro per l'impiego competente per iscritto le proprie osservazioni, eventualmente corredate da documenti che siano ritenuti utili e pertinenti al superamento dei motivi sopraindicati che ostano all'accoglimento della domanda, entro il termine di... (art. 10-bis della legge n. 241/1990). 10 giorni dal ricevimento del preavviso
- In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto accreditato deve, nell'interesse degli utenti, portare a termine eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento, salvo che la stessa... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 8). Non ne disponga l'interruzione
- In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto non può presentare una nuova domanda di accreditamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 7). Nei dodici mesi successivi al provvedimento di revoca
- In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione, agli uffici competenti, al fine della sostituzione del lavoratore con altro avente diritto all'avviamento obbligatorio, nel termine di giorni (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 5)... 10
- In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione, agli uffici competenti, al fine della sostituzione del lavoratore con altro avente diritto all'avviamento obbligatorio, nel termine di giorni (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 5)... A) 10
- In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 5). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., cosa deve contenere, a norma dell'art. 47 della legge n. 428/1990, la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali unitarie, ovvero alle rappresentanze sindacali aziendali nonché ai sindacati di categoria che hanno stipulato il contratto collettivo applicato nelle imprese interessate al trasferimento? Data o data proposta del trasferimento, motivi del programmato trasferimento d'azienda, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre ai motivi del programmato trasferimento d'azienda: Data o data proposta del trasferimento, conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori, ed eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di trasferimenti di azienda effettuati, ai sensi dell'art. 2112 c.c., la comunicazione scritta del cedente e del cessionario alle rispettive rappresentanze sindacali deve contenere, ai sensi dell'art. 47 della L. n. 428/1990, oltre alla data o alla proposta di data: I motivi del programmato trasferimento d'azienda, le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori e le eventuali misure previste nei confronti dei lavoratori
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6). Il patto di servizio
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6). Al Centro per l'impiego che ha rilasciato al disoccupato l'assegno di ricollocazione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, comma 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 4). Siupl
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza la prestazione decade d'ufficio dal mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione a fini Isee aggiornata. Con quale eccezione? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). Variazioni consistenti in decessi e nascite
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro (D.L. n. 4/2019, art. 3).:815. Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito da lavoro dipendente è desunto... Dalle comunicazioni obbligatorie, di cui all'articolo 9- bis del decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il maggior reddito da lavoro concorre alla determinazione del beneficio economico nella misura: Dell'80 per cento
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata (D.L. n. 4/2019, art. 3): All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito è individuato (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3)... Secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell'esercizio dell'attività
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). Entro trenta giorni dall'inizio della stessa
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del D.Lgs n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo... All'Anpal ed all'Inps
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 10). A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo... All'Anpal ed all'Inps
- In che cosa consistono le azioni positive di cui all'art. 42 del D.Lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna)? In misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità, nell'ambito della competenza statale, e dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro
- In che data è entrato a regime il sistema della comunicazioni obbligatorie? Il 1º marzo 2008
- In cosa consiste la Did online? È una dichiarazione di immediata disponibilità a trovare un'occupazione
- In cosa consiste l'Assegno di ricollocazione Naspi? È un buono o voucher da utilizzare per un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione che il beneficiario della Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) da almeno quattro mesi può spendere presso un Centro per l'impiego pubblico o un ente accreditato ai servizi per il lavoro
- In cosa consiste l'offerta di lavoro congrua? (decreto ministeriale 10 aprile 2018). L'offerta di lavoro accettabile dal disoccupato, in quanto effettuata nel rispetto di alcuni criteri (coerenza con le esperienze e competenze maturate; distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante l'uso di mezzi pubblici; durata dello stato di disoccupazione)
- In cosa consiste l'orario di lavoro flessibile (art. 22, CCNL Funzioni locali)? Nel consentire di posticipare l'orario in entrata o di anticipare l'orario in uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, anche nelle medesima giornata
- In data 1° gennaio 2016 è stata istituita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 4, comma 1). Anpal
- In Garanzia Giovani sono ammessi progetti formativi con durate superiori o inferiori rispetto al monte ore previsto? No, a pena di mancato riconoscimento della spesa
- In Italia il servizio Eures è coordinato dal... Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- In materia di dispositivi di protezione individuale, il D.Lgs. 81/2008 dispone l'obbligatorietà dell'addestramento: Per ogni dispositivo di protezione individuale che appartenga alla terza categoria
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il compenso per pronta reperibilità è raddoppiato in caso di reperibilità cadente in giornata festiva, anche infrasettimanale o di riposo settimanale secondo il turno assegnato
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il servizio di pronta reperibilità è remunerato secondo quanto previsto dal CCNL per 12 ore al giorno
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Il servizio di pronta reperibilità è istituito per le aree di pronto intervento individuate dagli enti
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: In caso di chiamata l'interessato dovrà raggiungere il posto di lavoro assegnato nell'arco di trenta minuti
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: In caso di chiamata, le ore di lavoro prestate vengono retribuite come lavoro straordinario o compensate, a richiesta, con equivalente recupero orario
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Ciascun dipendente non può essere messo in reperibilità per più di 6 volte in un mese
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: Qualora la pronta reperibilità cada di domenica o comunque di riposo settimanale secondo il turno assegnato, il dipendente ha diritto ad un giorno di riposo compensativo anche se non è chiamato a rendere alcuna prestazione lavorativa
- In materia di reperibilità, il CCNL comparto Funzioni locali dispone che: L'indennità di reperibilità è frazionabile in misura non inferiore a quattro ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria maggiorata, in tal caso, del 10%
- In materia di riposi giornalieri, l'art. 7, D.Lgs. n. 66/2003, prevede che, ferma restando la durata normale dell'orario settimanale, il lavoratore ha diritto: A 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Detto riposo deve essere fruito in modo consecutivo, fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità
- In materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro gli "organismi paritetici" sono costituiti ad iniziativa: Di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
- In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la delega di funzioni da parte del datore di lavoro è ammessa con i limiti e le condizioni stabiliti dagli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 81/2008. Quale delle seguenti affermazioni in merito non è corretta? È necessario che la delega sia accettata in qualunque forma dal delegato
- In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la delega di funzioni da parte del datore di lavoro è ammessa con i limiti e le condizioni stabiliti dagli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 81/Quale delle seguenti affermazioni in merito non è corretta? È necessario che la delega sia accettata in qualunque forma dal delegato
- In quale caso il periodo minimo di quattro settimane di ferie, previsto per i lavoratori dal D.Lgs. n. 66/2003 può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute? Nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro
- In quale dei seguenti casi non sono riconosciuti ai dirigenti delle RSA i permessi di cui all'art. 24 dello Statuto dei Lavoratori (Permessi non retribuiti)? Partecipazione a corsi di aggiornamento
- In quale dei seguenti punti sono correttamente esposte le prerogative ed i diritti che il D.Lgs. n. 81/2008 attribuisce al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza? Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed alle miscele pericolose, alle macchine, agli impianti, all'organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni e alle malattie professionali
- In quale ipotesi, l'art. 27 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, prevede deroghe fondate sulla discriminazione sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro? Mansioni di lavoro particolarmente pesanti individuate attraverso la contrattazione collettiva
- In quale norma si ritrova il principio della tutela dei minori lavoratori? Nell'art. 37, comma 3, della Cost., secondo il quale la Repubblica tutela il lavoro dei minori con norme speciali e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione
- In quale numero e data di Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto-legge che raccoglie le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza? N. 23 del 28 gennaio 2019
- In relazione alle qualificazioni contenute nel Repertorio di cui all'art. 41, comma 3, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, per il consolidamento e l'acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali e specialistiche, utili anche ai fini dell'acquisizione del certificato di specializzazione tecnica superiore o del diploma di maturità professionale all'esito del corso annuale integrativo (di cui all'art. 15, comma 6, del decreto legislativo n. 226 del 2005), i datori di lavoro hanno la facoltà di prorogare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 4). Fino ad un anno il contratto di apprendistato dei giovani qualificati e diplomati, che hanno concluso positivamente i percorsi
- In riferimento all'apprendistato, la durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2). Tre anni o a quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale
- In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani che hanno compiuto... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2). 15 anni di età
- In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani fino al compimento dei... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2). 25 anni d'età
- In riferimento all'Assegno di ricollocazione, tra il primo appuntamento e la fine del percorso di assistenza intensiva può essere attivato un tirocinio? Sì
- In riferimento all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, comma 1, lettera A). Annuali
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13) questo è riconosciuto dall'Inps in base... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 1-ter). All'ordine cronologico di presentazione delle domande
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), il richiedente ha l'onere di comunicare all'Inps, attraverso l'utilizzo della procedura telematica, l'avvenuta stipula del contratto che dà titolo all'incentivo. Entro il termine perentorio di quanti giorni lavorativi? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 1-ter). 7
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), la concessione del contributo è subordinata alla verifica, da parte degli uffici competenti, della permanenza del rapporto di lavoro o, qualora previsto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 2). Dell'esperimento del periodo di prova con esito positivo
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale. In caso di richiesta del lavoratore o della lavoratrice, con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente portatore di handicap ai sensi dell'art. 3, legge n. 104/1992, è riconosciuto il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale. I lavoratori del settore pubblico e del settore privato affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, hanno la priorità della trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale. Il rifiuto del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, o viceversa, costituisce giustificato motivo di licenziamento
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in merito alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale. Il lavoratore il cui rapporto sia trasformato da tempo pieno in tempo parziale non ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l'espletamento delle stesse mansioni o di mansioni di pari livello e categoria legale rispetto a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve essere motivato e contenere il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. Il procedimento di certificazione deve concludersi entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della istanza
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. La procedura di certificazione è volontaria e consegue obbligatoriamente ad una istanza comune delle parti
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'inizio del procedimento deve essere comunicato all'Ispettorato territoriale del lavoro
- Indicare quale affermazione sul procedimento di certificazione di un contratto di lavoro è conforme a quanto dispone in merito l'art. 78 del D.Lgs. 276/2003. L'atto di certificazione deve contenere esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali le parti richiedono la certificazione
- Indicare quale affermazione sul rapporto di lavoro domestico è corretta. Ha per oggetto la prestazione di servizi di carattere domestico
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: È corrisposta fino a un periodo massimo di 13 settimane continuative, prorogabile trimestralmente fino a un massimo complessivo di 52 settimane
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Ai lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori a orario normale, l'assegno per il nucleo familiare
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Ai lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori a orario normale, l'assegno per il nucleo familiare
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Qualora l'impresa abbia fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, una nuova domanda può essere proposta per la medesima unità produttiva solo quando sia trascorso un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa; l'integrazione salariale ordinaria relativa a più periodi non consecutivi non può superare complessivamente la durata di 52 settimane in un biennio mobile;
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Il trattamento di integrazione salariale si calcola tenendo conto dell'orario di ciascuna settimana indipendentemente dal periodo di paga
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: L'intervento ordinario può essere concesso nelle unità produttive in cui è in corso una riduzione dell'orario di lavoro a seguito di stipula di contratto di solidarietà purché si riferisca a lavoratori distinti e non abbia una durata superiore a tre mesi
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Sono destinatari della CIGO i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato (compresi gli apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante), con esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario (CIGO) non può, di norma, superare la durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Nell'unità produttiva interessata da trattamenti di CIGO e di integrazione salariale straordinaria, ai fini del computo della durata massima complessiva le giornate in cui vi è coesistenza tra CIGO e contratto di solidarietà sono computate per intero e come giornate di CIGO
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Il trattamento di integrazione salariale ammonta all'80%. della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Agli effetti dell'integrazione le indennità accessorie alla retribuzione base, corrisposte con riferimento alla giornata lavorativa, sono computate secondo i criteri stabiliti dalle disposizioni di legge e di contratto collettivo che regolano le indennità stesse, ragguagliando in ogni caso a ore la misura delle indennità in rapporto a un orario di otto ore
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Il trattamento di integrazione salariale si calcola tenendo conto dell'orario di ciascuna settimana indipendentemente dal periodo di paga
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: La CIGO per l'industria e l'edilizia integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Il trattamento di integrazione salariale ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: L'integrazione non è dovuta per le festività non retribuite e per le assenze che non comportino retribuzione
- Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta: Per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario (CIGO) non può, di norma, superare la durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile
- Indicare quale delle seguenti affermazioni in materia di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile è corretto. In caso di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile viene meno l'obbligo di preavviso
- Indicare quale fonte tra quelle proposte ha tra le sue finalità principali quella di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, assicurando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, applicando condizioni uniformi rispetto a quello del lavoro privato, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori nonché l'assenza di qualunque forma di discriminazione e di violenza morale e psichica. D.Lgs. n. 165/2001
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Il lavoro supplementare è retribuito con una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi indiretti e differiti
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Ai lavoratori affetti da patologie oncologiche nonché da gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, è riconosciuta la facoltà di revocare il consenso prestato alla clausola elastica
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Le clausole elastiche prevedono, a pena di nullità, le condizioni e le modalità con le quali il datore di lavoro, con preavviso di due giorni lavorativi, può modificare la collocazione temporale della prestazione e variarne in aumento la durata, nonché la misura massima dell'aumento, che non può eccedere il limite del 25 per cento della normale prestazione annua a tempo parziale
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. In caso di introduzione di clausole elastiche, il datore di lavoro che intenda variare in aumento la prestazione o collocarla diversamente deve dare al lavoratore un preavviso di almeno 2 giorni, salvo diverso termine concordato tra le parti
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Il rifiuto del lavoratore di concordare variazioni dell'orario di lavoro non costituisce giustificato motivo di licenziamento
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi, le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono pattuire, per iscritto, clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa ovvero relative alla variazione in aumento della sua durata
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Al lavoratore o alla lavoratrice, con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente portatore di handicap è riconosciuta la facoltà di revocare il consenso prestato alla clausola elastica
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Il rifiuto del lavoratore di concordare variazioni dell'orario di lavoro non costituisce giustificato motivo di licenziamento
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Nel rapporto di lavoro a tempo parziale è consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Le clausole elastiche devono prevedere, a pena di nullità, le condizioni e le modalità con le quali il datore di lavoro può modificare la collocazione temporale della prestazione e variare in aumento la durata nonché la misura massima dell'aumento, che non può eccedere il limite del 25% della normale prestazione annua a tempo parziale
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Nel caso di clausole elastiche le modifiche in aumento dell'orario comportano il diritto del lavoratore ad una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione sugli istituti retributivi indiretti e differiti
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto non disciplini le clausole elastiche queste possono essere pattuite per iscritto dalle parti avanti alle commissioni di certificazione
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Le clausole di elasticità sono regolate dalla contrattazione collettiva
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Per lavoro supplementare si intende il lavoro svolto oltre l'orario part-time e entro i limiti dell'orario normale di lavoro (40 ore)
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui contratti a tempo parziale è consona al disposto di cui al D.Lgs. n. 81/2015. Le clausole di elasticità operano una variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa o consentono al datore di lavoro di aumentare la durata della prestazione
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006, come da ultimo modificato dalla l. 27 dicembre 2017, n. 205. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette
- Indicare quale/quali affermazioni sulle molestie e molestie sessuali sono consone al disposto di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 198/2006. Tutte le affermazioni contenute nelle altre risposte sono corrette