Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Da chi deve essere sottoscritta l'offerta presentata da un raggruppamento temporaneo di imprese secondo quanto sancito dall'art. 48 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.? Da tutti gli operatori economici che costituiscono il raggruppamento temporaneo d'imprese
- Da chi può essere fatta l'autenticazione delle copie degli atti e dei documenti, in base al D.P.R. 445/2000? Dal notaio, dal cancelliere, dal segretario comunale o altro funzionario incaricato dal singolo e dal pubblico ufficiale da cui l'atto è stato emesso o presso cui è stato depositato l'originale o al quale deve essere prodotto il documento.
- Da chi sono individuati i responsabili del procedimento, per gli appalti nei settori della difesa e della sicurezza, secondo la normativa in vigore? Dal Ministero della difesa
- Dal Codice dell'amministrazione digitale "un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato" è denominato: Domicilio digitale
- Dal punto di vista del procedimento amministrativo si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti. Sono atti procedimentali: quelli che fanno parte di un procedimento amministrativo e sono preordinati all'emanazione del provvedimento finale che chiude il procedimento
- Decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento o quello superiore di cui al co. 7, art. 2, l. 241/1990, il privato può rivolgersi al responsabile cui è affidato il potere sostitutivo affinché concluda il procedimento? Sì, ed il procedimento deve essere concluso in un termine pari alla metà di quello originariamente previsto
- Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza (art. 24, l. n. 241/1990)? No, è inammissibile
- Di cosa si occupa l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di cui al D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.? Vigila sul sistema di qualificazione degli esecutori dei contratti pubblici di lavori ed esercita i correlati poteri sanzionatori
- Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,: Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Di norma l'Amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento, tra gli altri, ai soggetti: nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Di norma l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante: Comunicazione personale
- Di regola, ai sensi dell'art. 3 della Legge 241/1990, ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere: Motivato
- Dispone il D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. che, le stazioni appaltanti comunichino d'ufficio a tutti gli offerenti, l'aggiudicazione, l'esclusione, e la data di stipulazione con l'aggiudicatario, entro un termine non superiore a: cinque giorni dall'aggiudicazione del contratto o dalla conclusione dell'accordo quadro
- Dispone il D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., che in merito al termine entro il quale deve essere effettuato il collaudo finale, quest'ultimo deve avere luogo non oltre: sei mesi dall'ultimazione dei lavori, salvi i casi di particolare complessità dell'opera
- Dispone il D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. in merito ai concorsi di idee finalizzati all'acquisizione di una proposta ideativa da remunerare che con il riconoscimento di un congruo premio, per i lavori, nel bando non possono essere richiesti elaborati di livello pari o superiore a quelli richiesti per il progetto: di fattibilità tecnica ed economica
- Dispone il D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. in merito ai raggruppamenti temporanei e ai consorzi ordinari di concorrenti, tra l'altro, che: al mandatario spetta la rappresentanza esclusiva, anche processuale, dei mandanti nei confronti della stazione appaltante per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dall'appalto, anche dopo il collaudo o atto equivalente, fino alla estinzione di ogni rapporto
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché: Dai principi dell'ordinamento comunitario
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è retta dai criteri di: Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001? Principio di consequenzialità
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001? Principio di ragionevolezza
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001? Principio di certezza del diritto
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001? Principio di sussidiarietà
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001? Principio di precauzione
- Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? Si, lo prevede espressamente l'art. 10 bis della legge n. 241/1990
- Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- Dispone l'art. 11 della L. n. 241/1990 che il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione: É ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse
- Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo: Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento
- Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 che la prima riunione della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge nella data previamente comunicata con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. Entro quale termine, decorrente dalla data della riunione, devono concludersi i lavori della conferenza? Quarantacinque giorni
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza degli enti pubblici nazionali devono concludersi: Entro il termine di trenta giorni
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali devono concludersi: Entro il termine di trenta giorni
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi: Entro il termine di trenta giorni
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se: La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine fissato per la conclusione del procedimento, il provvedimento di diniego
- Dispone l'art. 21 quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Si, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario
- Dispone l'art. 21-octies della legge 241/1990 che il provvedimento amministrativo, adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti: non è annullabile, se per la natura vincolata del provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato in concreto
- Dispone l'art. 21-octies della legge 241/1990 che la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo: non comporta annullabilità dell'atto quando la Pubblica Amministrazione dimostri, in giudizio, che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
- Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che nel caso in cui sia stata proposta azione di annullamento la domanda risarcitoria: Può essere formulata nel corso del giudizio o, comunque, sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza
- Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che per il risarcimento dell'eventuale danno che il ricorrente comprovi di aver subito in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, il termine di decadenza: Inizia comunque a decorrere dopo un anno dalla scadenza del termine per provvedere
- Dispone l'art. 32 del Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. N. 50/2016 e s.m.i.) che l'esecuzione del contratto può avere inizio dopo che lo stesso sia divenuto efficace. Il Codice prevede eccezioni? Si, prevede alcune accezioni come nel caso di eventi oggettivamente imprevedibili, per ovviare a situazioni di pericolo per il patrimonio storico, artistico, culturale
- Dispone l'art. 53 del Codice del processo amministrativo che nei casi d'urgenza, il presidente del tribunale può, su istanza di parte, abbreviare fino alla metà i termini previsti dal suddetto Codice per la fissazione di udienze o di camere di consiglio. Conseguentemente: Sono ridotti proporzionalmente i termini per le difese della relativa fase
- Dispone l'art. 6 della Legge 241/1990 che "Il Responsabile del procedimento.... ...valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento
- Dispone l'art. 6 della Legge 241/1990 che il Responsabile del procedimento: Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi
- Dispone l'art. 6 della Legge 241/1990 che, il Responsabile del procedimento: Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali
- Dispone l'art. 93 del Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. N. 50/2016 e s.m.i.) che l'offerta deve essere corredata da una cauzione pari: al 2% del prezzo base indicato nel bando o nell'invito
- Divenuta efficace l'aggiudicazione e fatto salvo l'esercizio dei poteri di autotutela, nei casi consentiti dal D.Lgs. N. 50/2016 e s.m.i., la stipulazione del contratto di appalto o di concessione ha luogo entro il termine di: sessanta giorni, salvo diverso termine previsto nel bando o nell'invito a offrire, ovvero l'ipotesi di differimento espressamente concordata con l'aggiudicatario
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, con riferimento agli effetti dell'atto la dottrina più moderna distingue: Provvedimenti accrescitivi, provvedimenti ablatori, provvedimenti sanzionatori, provvedimenti di secondo grado
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista degli effetti si distinguono: Provvedimenti accrescitivi, provvedimenti ablatori, provvedimenti sanzionatori e provvedimenti di secondo grado
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei destinatari si distinguono: Atti con un solo destinatario, atti con una pluralità di destinatari
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono atti pluristrutturati e atti: Monostrutturati
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono atti presupposti e atti: Procedimentali
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono: Atti procedimentali ed atti presupposti
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti: Contestuali
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti contestuali e atti: Composti
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono: Atti composti e atti contestuali
- Dov'è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dove è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi? Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dove è istituito l'albo nazionale obbligatorio dei soggetti che possono ricoprire rispettivamente i ruoli di direttore dei lavori per gli appalti pubblici di lavori, aggiudicati con la formula del contraente generale? Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
- Dove e in che misura è fissato l'importo della garanzia, nel caso di procedure di gara realizzate in forma aggregata da centrali di committenza, secondo quanto disposto dall'art. 93 del D.Lgs. N. 50/2016 e s.m.i.? L'importo della garanzia è fissato nel bando di gara o nell'invito nella misura massima del 2% del prezzo base