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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto

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La Comunicazione di Avvio del Procedimento è dovuta ...   sia in relazione ai Procedimenti d'Ufficio, sia per quelli su Istanza di Parte
La comunicazione di avvio del procedimento avviene nel rispetto della L. 241/1990:   Mediante comunicazione personale ovvero, quando non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, mediante forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall'Amministrazione medesima.
La Corte dei Conti è un organo di rilevanza costituzionale che svolge:   Funzioni di controllo, consultive e Giurisdizionali.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445 del 2000 è:   il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione di un Certicicato.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   agli Atti e Procedimenti individuati con uno o più Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Funzione Pubblica, di concerto con i Ministri competenti.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   agli Atti e Procedimenti riguardanti il patrimonio Culturale e Paesaggistico.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   agli Atti e Procedimenti riguardanti la tutela dal rischio idrogeologico.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   agli Atti e Procedimenti riguardanti l'Immigrazione.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   ai casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di Provvedimenti Amministrativi espressi.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   agli Atti e Procedimenti riguardanti l'Ambiente.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   ai casi in cui la legge qualifica il Silenzio dell'Amministrazione come Rigetto dell'istanza.
La disciplina del Silenzio Assenso, previsto dall'art. 20 della Legge n. 241 del 1990, non si applica, tra l'altro:   Alla Pubblica Sicurezza.
La disciplina generale del Diritto di Accesso ai documenti amministrativi è contenuta:   nella legge n. 241 del 1990 e nel Regolamento di attuazione approvato con il D.P.R. n. 184 del 2006.
La discrezionalità amministrativa è un concetto che può definirsi come:   la facoltà di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico
La fase Decisoria del Procedimento Amministrativo:   è la fase in cui si determina il contenuto e si provvede alla formazione e all'emanazione del Provvedimento.
La fase Istruttoria del Procedimento Amministrativo:   è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'adozione del Provvedimento finale.
La L. 241/1990 è stata modificata nel tempo, tra l'altro dalla L. 190/2012 in materia di prevenzione della corruzione. Quale istituto ha introdotto la legge nel corpo del testo della L. 241/1990?   Il conflitto di interesse, anche nella forma potenziale, del Responsabile del procedimento e dei titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale.
La L. 241/1990 disciplina anche gli atti di notorietà stabilendo che è fatto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva prevista dall'art. 4 della L. 15/1968, quando si tratti di provare, tra le altre cose:   Stati che siano a diretta conoscenza dell'interessato.
La L. 241/1990 disciplina la Conferenza dei servizi che è il luogo istituzionale deputato al coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni ed alla valutazione contestuale e sincronica degli interessi pubblici coinvolti nell'azione amministrativa. Essa può essere semplificata o simultanea. Quale è la differenza?   La Conferenza semplificata si svolge in forma semplificata ed asincrona, salvo le eccezioni di legge, e le comunicazioni avvengono nel rispetto del D.Lgs. 82/2005 e s.m..i. La Conferenza simultanea avviene in modalità sincrona nella data prestabilita, con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti.
La L. 241/1990 disciplina tra le altre cose gli atti di notorietà stabilendo che è fatto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva prevista dall'art. 4 della L. 15/1968, quando si tratti di provare, tra le altre cose:   Fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato.
La L. 241/1990 ed il D.Lgs. 33/2013 presentano alcuni comuni denominatori. Tra questi, per esempio, esse si ispirano agli stessi principi di:   Pubblicità, trasparenza e principi dell'ordinamento comunitario.
La L. 241/1990 si applica in maniera assoluta nel territorio dello stato italiano. Sono ammesse deroghe a questo principio?   Non sono ammesse deroghe a questo principio, anche per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano che adeguano i propri statuti e le relative norme di attuazione alle disposizioni di legge.
La L. 241/1990, all'art. 2, al fine di garantire la certezza dei tempi nella conclusione del procedimento, stabilisce che la Pubblica Amministrazione deve concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso:   Entro 30 giorni, salvo i casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui all'art. 2 commi 3, 4 e 5 della L. 241/90 non prevedono un termine diverso.
La Legge 241/90 ha introdott,o rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. Ai sensi dell'art. 13, la disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad attività della Pubblica Amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi.
La Legge n. 241 del 1990, fa salva la possibilità per la P.A.. di adottare provvedimenti cautelari, prima di adempiere all'Obbligo di comunicazionedi avvio del procedimento?   Sì.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento a diversi soggetti. Tra questi si annovera:   Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento a diversi soggetti. Tra questi si annoverano:   I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
La legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento. La disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi ad:   Atti di programmazione.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento.Ai sensi dell'art. 13, la disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad atti amministrativi generali.
La Legge sul procedimento amministrativo ha introdotto, rispetto al passato, la possibilità di partecipazione a tutte le fasi del procedimento.Ai sensi dell'art. 13, la disciplina non si applica, tuttavia, ai casi relativi:   Ad atti di pianificazione.
La motivazione "per relationem" di un provvedimento amministrativo si verifica quando:   la motivazione di un provvedimento rinvia ad un altro atto dell'Amministrazione, dal quale risultino le ragioni del Provvedimento.
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto ai sensi dell'art. 3 della L. 241/1990. La legge, tuttavia, stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria; tra questi:   Gli atti normativi.
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto in ossequio all'art. 3 della L. 241/1990. La legge tuttavia stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria; tra i quali sono citati:   Gli atti amministrativi generali.
La motivazione del provvedimento costituisce elemento obbligatorio di ogni atto in ossequio all'art. 3 della L. 241/1990. La legge tuttavia stabilisce i casi in cui la motivazione non è obbligatoria; tra i quali sono citati:   Gli atti normativi.
La Pubblica Amministrazione, anche nelle ipotesi in cui sia stato dato inizio alle attività di cui all'art. 19 e 20 della L. 241/1990, può esercitare il potere di controllo e vigilanza?   Si, le attribuzioni di vigilanza, prevenzione e controllo su attività soggette ad atti di assenso è sempre ammessa dalla legge.
La Revoca dell'Atto Amministrativo si verifica quando:   un Atto Amministrativo inficiato da vizi di merito viene ritirato, con efficacia non retroattiva, in base ad una nuova valutazione degli interessi.
L'Annullamento dell'Atto Amministrativo si verifica quando:   un Atto Amministrativo inficiato da vizi di legittimità viene ritirato, con efficacia retroattiva.
L'annullamento di ufficio presuppone un vizio originario dell'atto da rimuovere. Affine all'annullamento si annoverano gli istituti:   Dell'abrogazione, ritiro e sospensione.
L'art. 10 del D.lgs. n. 33 del 2013 stabilisce che ogni Amministrazione ha l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale, nella sezione "Amministrazione Trasparente":   anche i nominativi ed i curricula dei componenti degli Organismi Indipendenti di Valutazione.
L'art. 21 nonies della L. 241/1990 disciplina l'istituto dell'annullamento d'ufficio stabilendo la possibilità che l'Amministrazione Pubblica proceda alla convalida del provvedimento annullabile in presenza di determinati requisiti. In cosa consiste la convalida?   E' un provvedimento di secondo grado ad esito conservativo.
L'art. 30 della legge 241/1990 disciplina tra le altre cose gli atti di notorietà, stabilendo che in tutti i casi in cui le leggi e i regolamenti prevedono atti di notorietà o attestazioni asseverate da testimoni altrimenti denominate, il numero dei testimoni è:   Ridotto a due.
L'art. 5 del D.lgs. n. 33 del 2013 stabilisce che, fatti salvi i casi di pubblicazione obbligatoria, la limitazione dell'accesso deve essere motivata?   Sì, devono essere motivati il rifiuto, il differimento e la limitazione.
L'art. 5 del Reg. UE n. 679 del 2016 fissa il principio della " minimizzazione dei dati". Ciò significa che:   i dati devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati
L'art. 9 del Reg. UE n. 679 del 2016 stabilisce che trattare i dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica è:   vietato.
L'attività Amministrativa deve svolgersi in conformità ai fini determinati:   dalla legge.
L'avvio del Procedimento Amministrativo può avvenire:   in alcuni casi d'ufficio ed in altri casi su istanza di parte
Le norme sulla partecipazione al procedimento, all'infuori delle ipotesi tipizzate all'art. 13 comma 1 della L. 241/1990, si applicano a tutti gli altri procedimenti?   Dette disposizioni non si applicano ai procedimenti tributari per i quali restano parimenti ferme le particolari norme che li regolano.
Liniziativa nei procedimenti amministrativi regolati dalla L. 241/9190 può essere di due tipi:   Ad istanza di parte e d'ufficio.
ll Capo IV-bis della Legge 241 del 1990, introdotto dalla legge n. 15 del 2005, in materia di Efficacia ed Invalidità del Provvedimento amministrativo, ha previsto, tra gli altri Istituti, quello:   dell'Annullabilità.