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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto dell'esecuzione penale

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La concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale è subordinata alla sussistenza della c.d. prognosi di rieducabilità del condannato. La valutazione di questa condizione consente di distinguere tre differenti situazioni. Il giudizio nei confronti del detenuto condannato a una pena detentiva, o residuo di pena, non superiore a quattro anni:   Richiede che il periodo di osservazione del detenuto sia quantomeno di un anno precedente alla presentazione della richiesta, trascorso in espiazione di pena, in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà
La concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale è subordinata alla sussistenza della c.d. prognosi di rieducabilità del condannato. La valutazione di questa condizione consente di distinguere tre differenti situazioni. Il giudizio del condannato libero per una pena detentiva, o residuo di pena, non superiore a tre o quattro anni:   Richiede che l'osservazione della personalità sia affidata all'Uepe che deve fornire al magistrato una relazione di sintesi più dettagliata possibile simile a quella prevista per i condannati detenuti
La custodia cautelare in carcere può essere disposta (art. 280, c.p.p.):   Per i delitti, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni
La detenzione domiciliare c.d. surrogatoria disciplinata nell'art. 47-ter, co. 1-ter, Ord. Penit., trova applicazione nel caso di rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p. Costituisce caso di differimento obbligatoria della pena:   Condannato con grave deficienza immunitaria
La detenzione domiciliare c.d. surrogatoria disciplinata nell'art. 47-ter, co. 1-ter, Ord. Penit., trova applicazione nel caso di rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p. Costituisce caso di differimento obbligatoria della pena:   Condannato che soffre di una malattia particolarmente grave incompatibile con lo stato di detenzione, che non risponde più ai trattamenti disponibili ed alle terapie curative
La detenzione domiciliare c.d. surrogatoria disciplinata nell'art. 47-ter, co. 1-ter, Ord. Penit., trova applicazione nel caso di rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p. Costituisce caso di differimento obbligatoria della pena:   Donna incinta
La detenzione domiciliare c.d. surrogatoria disciplinata nell'art. 47-ter, co. 1-ter, Ord. Penit., trova applicazione nel caso di rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p. Costituisce caso di differimento obbligatoria della pena:   Madre di infante di età inferiore ad anni uno
La detenzione domiciliare c.d. surrogatoria disciplinata nell'art. 47-ter, co. 1-ter, Ord. Penit.:   Consente di sostituire l'esecuzione della pena in carcere con la collocazione del condannato extra moenia quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della pena ai sensi degli articoli 146 e 147 del codice penale
La detenzione domiciliare di cui alle l. n. 199/2010:   Trova applicazione per le pene non superiori a 18 mesi
La l. n. 199/2010 consente ai condannati di espiare la pena detentiva in detenzione domiciliare quando:   La pena o il residuo di pena non superi i 18 mesi
La liberazione anticipata consiste in una detrazione di quarantacinque giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. A norma del disposto di cui all'art. 54, Ord. Penit., a tale fine è valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare?   Sì, è valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare o di detenzione domiciliare
La liberazione anticipata consiste in una detrazione di quarantacinque giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. A norma del disposto di cui all'art. 54, Ord. Penit., a tale fine è valutato anche il periodo trascorso in stato di detenzione domiciliare?   Sì, è valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare o di detenzione domiciliare
La misura della semilibertà può essere concessa ai detenuti e internati stranieri?   Sì, compresi quelli clandestini
La misura dell'allontanamento dalla casa familiare di cui all'art. 282 bis del c.p.p. :   Mira a prevenire il pericolo del consumarsi di reati di violenze in seno alla famiglia
La più grave sanzione disciplinare che può essere inflitta a detenuti e internati è l'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta tale sanzione?   Inosservanza di ordini o prescrizioni o ingiustificato ritardo nell'esecuzione di essi
La più grave sanzione disciplinare che può essere inflitta a detenuti e internati è l'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta tale sanzione?   Atti osceni o contrari alla pubblica decenza
La più grave sanzione disciplinare che può essere inflitta a detenuti e internati è l'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni. A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta tale sanzione?   Possesso o traffico di strumenti atti ad offendere
La possibilità di svolgere attività lavorativa costituisce presupposto indispensabile per la concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale?   No, la mancanza di una attività lavorativa non può, di per sé sola, costituire elemento ostativo all'ammissione del condannato alla misura
La previsione normativa dell'art. 648, c.p.p. che tratta dell'irrevocabilità è valida:   Per le sentenze e per i decreti penali di condanna
La previsione normativa dell'art. 648, c.p.p., Irrevocabilità delle sentenze e dei decreti penali:   È valida anche per le sentenze di non luogo a procedere che hanno forza esecutiva quando non sono più soggette ad impugnazione, salvi gli effetti immediati della sentenza di proscioglimento o di assoluzione che producono, sin dal momento della decisione, la cessazione delle misure cautelari personali in corso
La semilibertà per pene brevi prevista al co. 1, art. 50, Ord. Penit.:   Può essere richiesta dallo stato di libertà a seguito di sospensione dell'ordine di esecuzione della pena su impulso del pubblico ministero o dallo stesso detenuto quando la pena è già in corso
La semilibertà viene concessa:   Se il soggetto è detenuto, con ordinanza del tribunale di sorveglianza che ha la giurisdizione sull'istituto penitenziario
La sentenza è irrevocabile (art. 648, c.p.p.):   Quando è inutilmente decorso il termine per proporre impugnazione qualora ammessa
La sentenza è irrevocabile (art. 648, c.p.p.):   Nel caso in cui vi sia stato ricorso per cassazione, dal giorno in cui è pronunciata l'ordinanza o la sentenza che dichiara inammissibile o rigetta il ricorso
La specifica funzione informativa svolta dall'ordine di esecuzione specie se accompagnato dal decreto di sospensione di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., costituisce un vero e proprio diritto anche per lo straniero che non comprenda la lingua italiana con la conseguenza che detti atti devono essere tradotti in una lingua comprensibile allo straniero. Tale obbligo incombe:   Sul pubblico ministero
La specifica funzione informativa svolta dall'ordine di esecuzione specie se accompagnato dal decreto di sospensione di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., costituisce un vero e proprio diritto anche per lo straniero che non comprenda la lingua italiana:   Con la conseguenza che detti atti devono essere tradotti in una lingua comprensibile allo straniero a pena di nullità dell'ordine emesso
L'affidamento in prova al servizio sociale c.d. ordinario previsto al co.1, art. 47, Ord. Penit.:   Prevede che se la pena detentiva inflitta, o il residuo di pena, non supera tre anni, il condannato può essere affidato al servizio sociale fuori dell'istituto per un periodo uguale a quello della pena da scontare in concreto
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Può essere disposto senza osservazione inframuraria quando il condannato, al momento del passaggio in giudicato della sentenza, si trovi in stato di libertà
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Comporta l'instaurazione di una relazione di tipo collaborativo con il servizio sociale
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   È il tipo di sanzione penale che consente al condannato di espiare la pena detentiva inflitta dal giudice della cognizione, o quella residua, in regime di libertà assistita
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Consiste nell'affidamento in prova al servizio sociale del condannato fuori dall'istituto penitenziario per un periodo uguale a quello della pena da scontare
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   È la misura alternativa alla detenzione per eccellenza, in quanto fa venire meno ogni rapporto del condannato con il concetto di detenzione
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Fa venir meno il rapporto del condannato con l'istituto penitenziario
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Richiede nel c.d. affidamento allargato che la pena detentiva inflitta o quella residua ancora da espiare non sia superiore a quattro anni
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Può essere concesso provvisoriamente dal magistrato di sorveglianza in presenza dei presupposti per l'ammissione e quando il protrarsi della detenzione possa avere grave pregiudizio per il detenuto e non vi sia pericolo di fuga
L'affidamento in prova al servizio sociale previsto all'art. 47, Ord. Penit.:   Può essere disposto anche prima dell'inizio della esecuzione penale e a prescindere dalla osservazione in istituto se il condannato è libero
L'art. 285 del c.p.p. (custodia cautelare in carcere) dispone che....   Con il provvedimento che dispone la custodia cautelare il giudice ordina agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria che l'imputato sia catturato e immediatamente condotto in un istituto di custodia per rimanervi a disposizione dell'autorità giudiziaria
L'art. 30-ter, Ord. Penit., è afferente:   Al permesso premio, concedibile ai condannati che hanno tenuto regolare condotta e che non risultano socialmente pericolosi
L'art. 38, Ord. Penit., sancisce alcuni principi in merito all'applicazione delle sanzioni disciplinari che possono esser inflitte ai detenuti e gli internati; si indichi quale affermazione in merito è corretta.   I detenuti e gli internati non possono essere puniti per un fatto che non sia espressamente previsto come infrazione dal regolamento
L'art. 38, Ord. Penit., sancisce alcuni principi in merito all'applicazione delle sanzioni disciplinari che possono esser inflitte ai detenuti e gli internati; si indichi quale affermazione in merito è corretta.   Nessuna sanzione può essere inflitta se non con provvedimento motivato dopo la contestazione dell'addebito all'interessato, il quale è ammesso ad esporre le proprie discolpe
L'art. 38, Ord. Penit., sancisce alcuni principi in merito all'applicazione delle sanzioni disciplinari che possono esser inflitte ai detenuti e gli internati; si indichi quale affermazione in merito è corretta.   Nell'applicazione delle sanzioni bisogna tener conto, oltre che della natura e della gravità del fatto, del comportamento e delle condizioni personali del soggetto
L'art. 655 c.p.p., al primo co., espone il principio secondo cui, nella fase esecutiva, promuovere di ufficio l'esecuzione dei provvedimenti spetta:   Al P.M.
L'art. 655, co. 5, c.p.p., prevede la notifica dei provvedimenti del P.M., nel termine di trenta giorni a pena di nullità, al difensore nominato dall'interessato:   O in mancanza a quello designato a norma dell'art. 97 c.p.p.
L'art. 76, Reg. Ord. Penit., elenca i tipi di ricompense che possono essere concessi ai detenuti e agli internati, tra i quali, la proposta di concessione dei benefici indicati negli artt. 50, 52, 53, 54 ecc., Ord. Penit., sempre che ne ricorrano i presupposti. Quale beneficio è previsto all'art. 50, Ord. Penit.?   Semilibertà
L'art. 76, Reg. Ord. Penit., elenca i tipi di ricompense che possono essere concessi ai detenuti e agli internati, tra i quali, la proposta di concessione dei benefici indicati negli artt. 50, 52, 53, 54 ecc., Ord. Penit., sempre che ne ricorrano i presupposti. Quale beneficio è previsto all'art. 54, Ord. Penit.?   Liberazione anticipata
Le infrazioni disciplinari commesse da detenuti ed internati possono dar luogo all'isolamento durante la permanenza all'aria aperta per non più di dieci giorni (art. 39, Ord. Penit). Chi delibera la citata sanzione?   Il Consiglio di disciplina
Le modalità del trattamento da seguire in ciascun istituto penitenziario sono disciplinate nel regolamento interno. A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., chi approva il regolamento interno e le sue eventuali modificazioni?   Ministro della Giustizia (oggi Capo Dipartimento competente)
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti. A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., le ricompense sono concesse:   Su iniziativa del direttore dell'istituto penitenziario
Le sanzioni disciplinari sono inflitte ai detenuti e agli internati che si siano resi responsabili dei comportamenti previsti all'art. 77, Reg., Ord. Penit. Qualora la sanzioni inflitta sia il richiamo, essa è deliberata:   Dal direttore dell'istituto penitenziario
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "eventuale".   Orari di permanenza fuori dal domicilio e territoriali di movimento connessi all'esecuzione del programma di trattamento
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "essenziale".   Modalità e frequenza dei rapporti con l'Uepe
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "eventuale".   Indicazione di luoghi, attività o rapporti da evitare per ridurre il rischio di recidiva
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "essenziale".   Impegni nell'ambito delle relazioni familiari, amicali e affettive, tesi al mantenimento o al recupero dei ruoli familiari e sociali
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "essenziale".   Prescrizioni che il soggetto dovrà seguire in ordine alla libertà di locomozione
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "eventuale".   Percorsi di educazione alla legalità
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "essenziale".   Lavoro e/o attività formativa o istruttiva (tipo, luogo, orari, spostamenti)
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "essenziale".   Domicilio
L'Uepe nell'elaborare la proposta di programma dell'affidamento in prova al servizio sociale deve valutare le condizioni soggettive ed oggettive di idoneità, e deve formulare sempre proposte sugli elementi "essenziali", mentre per quelli "eventuali" valuta in relazione ad ogni specifica situazione. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento "eventuale".   Riflessione critica sulla condotta antigiuridica agita e sulle conseguenze individuali, familiari e sociali