Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto dell'esecuzione penale
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- A norma del disposto di cui al co. 1 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quando il giudice può disporre la detenzione domiciliare speciale? Quando non ricorrono le condizioni di cui all'art. 47-ter, ossia la pena da eseguire in concreto sia superiore a 4 anni
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30, Ord. Penit., i permessi di necessità agli imputati sono concessi: Dall'autorità giudiziaria procedente
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30, Ord. Penit., i permessi di necessità agli internati sono concessi: Dal magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30, Ord. Penit., il magistrato di sorveglianza concede i permessi di necessità: Agli internati e ai condannati
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30-ter, Ord. Penit., il permesso premio concesso per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato: È parte integrante del programma di trattamento
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30-ter, Ord. Penit., il permesso premio concesso per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato: Non può superare complessivamente quarantacinque giorni in ciascun anno di espiazione della pena
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30-ter, Ord. Penit., il permesso premio concesso per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato: Ha durata non superiore, ogni volta, a quindici giorni
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30-ter, Ord. Penit., il permesso premio, concesso dal magistrato di sorveglianza, salvo il caso di minorenni non può essere superiore, ogni volta, a: Quindici giorni
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 30-ter, Ord. Penit., la durata dei permessi premio, salvo il caso di minorenni, non può superare complessivamente in ciascun anno di espiazione della pena: Quarantacinque giorni
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 47-ter, Ord. Penit., un condannato con un residuo di pena non superiore a quattro anni con un figlio di cinque anni con lui convivente può essere ammesso alla detenzione domiciliare? Sì, qualora eserciti la potestà e la madre sia deceduta o altrimenti assolutamente impossibilitata a dare assistenza al figlio
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 47-ter, Ord. Penit., un padre, esercente la potestà, di prole di età inferiore ad anni dieci con lui convivente, condannato alla pena della reclusione non superiore a quattro anni può essere ammesso alla detenzione domiciliare? Sì, quando la madre sia deceduta o altrimenti assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 47-ter, Ord. Penit., una madre di prole di età inferiore ad anni dieci, condannata alla pena della reclusione non superiore a quattro anni può essere ammessa alla detenzione domiciliare? Sì, se la prole è con lei convivente
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 47-ter, Ord. Penit., una persona di età pari a sessantacinque anni con un residuo di pena non superiore a quattro anni può essere ammessa alla detenzione domiciliare? Sì, se inabile anche parzialmente
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 48, Ord. Penit., il regime di semilibertà: Consiste nella concessione al condannato e all'internato di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto penitenziario per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 50. Ord. Penit., può essere espiata in regime di semilibertà: La pena dell'arresto e della reclusione non superiore a sei mesi, se il condannato non è affidato in prova al servizio sociale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 78, Reg. Ord. Penit., il direttore dell'istituto penitenziario può disporre in via cautelare, che il detenuto o l'internato, che abbia commesso un'infrazione sanzionabile con l'esclusione dalle attività in comune, permanga in una camera individuale in attesa della convocazione del consiglio di disciplina? Sì, in caso si assoluta urgenza
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 96, Reg. Ord. Penit., l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale da parte del condannato detenuto è presentata: Al direttore dell'istituto, il quale la trasmette al magistrato di sorveglianza territorialmente competente, unitamente a copia della cartella personale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 97, Reg. Ord. Penit., l'ordinanza che dispone l'affidamento in prova ai servizi sociali deve essere trasmessa anche agli organi competenti per la comunicazione o la notificazione alle parti ed ai difensori? Sì, deve essere trasmessa anche agli organi competenti per la comunicazione o la notificazione alle parti ed ai difensori, con l'avviso che l'ammesso deve presentarsi entro dieci giorni, all'Uepe per la sottoscrizione del verbale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 97, Reg. Ord. Penit., l'ordinanza che dispone l'affidamento in prova ai servizi sociali deve essere trasmessa anche all'organo del pubblico ministero? Sì, deve essere trasmessa anche all'organo del pubblico ministero competente per la esecuzione della pena
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 97, Reg. Ord. Penit., l'ordinanza che dispone l'affidamento in prova al servizio sociale deve essere trasmessa anche all'Uepe? Sì, deve essere trasmessa anche all'Uepe competente per la prova
- A norma del disposto di cui al co. 10, art. 11, Ord. Penit., ai detenuti e agli internati che, al momento della custodia cautelare in carcere o dell'esecuzione dell'ordine di carcerazione, abbiano in corso un programma terapeutico ai fini di cui alla l. n. 164/1982, deve essere assicurata la prosecuzione del programma? Sì, nonché il necessario supporto psicologico
- A norma del disposto di cui al co. 10, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), se il condannato si trova agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna da eseguire, e se la residua pena da espiare determinata non supera i limiti di quattro anni, il pubblico ministero sospende l'esecuzione dell'ordine di carcerazione e trasmette gli atti senza ritardo al tribunale di sorveglianza perché provveda alla eventuale applicazione di una delle misure alternative alla detenzione. Fino alla decisione del tribunale di sorveglianza: Il condannato permane nello stato detentivo nel quale si trova e il tempo corrispondente è considerato come pena espiata a tutti gli effetti
- A norma del disposto di cui al co. 10, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), se il condannato si trova agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna da eseguire, e se la residua pena da espiare determinata non supera i limiti di quattro anni, chi sospende l'esecuzione dell'ordine di carcerazione? Il pubblico ministero
- A norma del disposto di cui al co. 11, art. 11, Ord. Penit., nel caso di diagnosi anche sospetta di malattia contagiosa devono essere messi in atto tutti gli interventi di controllo per evitare insorgenza di casi secondari, compreso l'isolamento; chi deve essere immediatamente informato? Il direttore dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 11, art. 11, Ord. Penit., nel caso di diagnosi anche sospetta di malattia contagiosa devono essere messi in atto tutti gli interventi di controllo per evitare insorgenza di casi secondari, compreso l'isolamento, il direttore dell'istituto penitenziario deve essere immediatamente informato. A chi deve dare comunicazione il direttore dell'isolamento della persona contagiata? Al magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 12, art. 11, Ord. Penit., chi autorizza gli imputati dopo la pronuncia della sentenza di primo grado a trattamenti medici, chirurgici e terapeutici da effettuarsi a spese degli interessati da parte di sanitari e tecnici di fiducia nelle infermerie o nei reparti clinici e chirurgici all'interno degli istituti? Direttore dell'istituto penitenziario, previ accordi con l'azienda sanitaria competente e nel rispetto delle indicazioni organizzative fornite dalla stessa
- A norma del disposto di cui al co. 12, art. 11, Ord. Penit., chi autorizza gli imputati prima della pronuncia della sentenza di primo grado a trattamenti medici, chirurgici e terapeutici da effettuarsi a spese degli interessati da parte di sanitari e tecnici di fiducia nelle infermerie o nei reparti clinici e chirurgici all'interno degli istituti? Giudice che procede
- A norma del disposto di cui al co. 12, art. 11, Ord. Penit., chi autorizza gli internati a trattamenti medici, chirurgici e terapeutici da effettuarsi a spese degli interessati da parte di sanitari e tecnici di fiducia nelle infermerie o nei reparti clinici e chirurgici all'interno degli istituti? Direttore dell'istituto penitenziario, previ accordi con l'azienda sanitaria competente e nel rispetto delle indicazioni organizzative fornite dalla stessa
- A norma del disposto di cui al co. 12, art. 11, Ord. Penit., chi autorizza i condannati a trattamenti medici, chirurgici e terapeutici da effettuarsi a spese degli interessati da parte di sanitari e tecnici di fiducia nelle infermerie o nei reparti clinici e chirurgici all'interno degli istituti? Direttore dell'istituto penitenziario, previ accordi con l'azienda sanitaria competente e nel rispetto delle indicazioni organizzative fornite dalla stessa
- A norma del disposto di cui al co. 13, art. 11, Ord. Penit., chi dispone la visita almeno due volte l'anno degli istituti di prevenzione e di pena, allo scopo di accertare, anche in base alle segnalazioni ricevute, l'adeguatezza delle misure di profilassi contro le malattie infettive e le condizioni igieniche e sanitarie degli istituti? Il direttore generale dell'azienda unità sanitaria
- A norma del disposto di cui al co. 14, art. 11, Ord. Penit., chi riferisce al Ministero della salute e al Ministero della giustizia sulle visite mediche compiute e sui provvedimenti da adottare, informando altresì i competenti uffici regionali, comunali e il magistrato di sorveglianza? Il direttore generale dell'azienda unità sanitaria
- A norma del disposto di cui al co. 1-bis , art. 47-quinquies, Ord. Penit., l'espiazione di almeno un terzo della pena o di almeno quindici anni, prevista dal co. 1 può avvenire nella propria abitazione, o in altro luogo di privata dimora? Sì, se non sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti o di fuga
- A norma del disposto di cui al co. 1-bis , art. 47-quinquies, Ord. Penit., l'espiazione di almeno un terzo della pena o di almeno quindici anni, prevista dal co. 1 può avvenire presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri? Sì, per espressa previsione del citato articolo, al fine di provvedere alla cura e all'assistenza dei figli
- A norma del disposto di cui al co. 1-bis , art. 47-quinquies, Ord. Penit., l'espiazione di almeno un terzo della pena o di almeno quindici anni, prevista dal co. 1 può avvenire presso un luogo di cura, assistenza o accoglienza? Sì, se non sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti o di fuga
- A norma del disposto di cui al co. 1-bis, art. 47-ter, Ord. Penit., la detenzione domiciliare può essere applicata per l'espiazione della pena detentiva inflitta in misura non superiore a due anni, anche se costituente parte residua di maggior pena, indipendentemente dalle condizioni previste al co. 1? Sì, quando non ricorrono i presupposti per l'affidamento in prova al servizio sociale e sempre che tale misura sia idonea ad evitare il pericolo che il condannato commetta altri reati
- A norma del disposto di cui al co. 1-quater, art. 47-ter, Ord. Penit., se l'istanza di ammissione alla detenzione domiciliare è proposta dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, il magistrato di sorveglianza può sospendere l'esecuzione della pena e disporre l'applicazione provvisoria della misura? Sì, in presenza dei presupposti previsti dalla legge
- A norma del disposto di cui al co. 1-quater, art. 47-ter, Ord. Penit., se l'istanza di ammissione alla detenzione domiciliare è proposta dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, il magistrato di sorveglianza può, qualora siano presenti i presupposti, sospendere l'esecuzione della pena e disporre l'applicazione provvisoria della misura. La sospensione dell'esecuzione della pena: Opera sino alla decisione del tribunale di sorveglianza che interviene entro 60 giorni
- A norma del disposto di cui al co. 1-quinquies, art. 47-ter, Ord. Penit., (comma inserito dall'art. 2, co. 1, lett.b), D.L. n. 28/2020) i pareri obbligatori del procuratore della Repubblica presso il Tribunale e del Procuratore Nazionale antimafia nel caso di detenzione domiciliare in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli art. 146 o 147, c.p., sono resi al magistrato di sorveglianza e al tribunale di sorveglianza nel termine: Rispettivamente di due giorni e di quindici giorni dalla richiesta
- A norma del disposto di cui al co. 1-quinquies, art. 47-ter, Ord. Penit., (comma inserito dall'art. 2, co. 1, lett.b), D.L. n. 28/2020) i pareri obbligatori nel caso di detenzione domiciliare in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli art. 146 o 147, c.p., sono resi al magistrato di sorveglianza e al tribunale di sorveglianza nel termine rispettivamente di due giorni e di quindici giorni dalla richiesta. Il tribunale o il magistrato di sorveglianza possono provvedere prima del decorso dei predetti termini? No, salvo che ricorrano esigenze di motivata eccezionale urgenza
- A norma del disposto di cui al co. 1-quinquies, art. 47-ter, Ord. Penit., nei confronti dei detenuti per uno dei delitti previsti dall'art. 51, co. 3-bis, c.p.p., il tribunale o il magistrato di sorveglianza prima di provvedere in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli art. 146 o 147, c.p., con applicazione della detenzione domiciliare c.d. surrogatoria o alla sua proroga, devono chiedere il parere: Del procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto ove è stata pronunciata la sentenza di condanna
- A norma del disposto di cui al co. 1-quinquies, art. 47-ter, Ord. Penit., nei confronti dei detenuti per uno dei delitti previsti dall'art. 51, co. 3-quater, c.p.p., il tribunale o il magistrato di sorveglianza prima di provvedere in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli art. 146 o 147, c.p., con applicazione della detenzione domiciliare c.d. surrogatoria o alla sua proroga, devono chiedere il parere: Del procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto ove è stata pronunciata la sentenza di condanna
- A norma del disposto di cui al co. 1-quinquies, art. 47-ter, Ord. Penit., nei confronti dei detenuti sottoposti al regime previsto dall'articolo 41-bis, il tribunale o il magistrato di sorveglianza prima di provvedere in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli art. 146 o 147, c.p., con applicazione della detenzione domiciliare c.d. surrogatoria o alla sua proroga, devono chiedere il parere: Del procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto ove è stata pronunciata la sentenza di condanna e del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo
- A norma del disposto di cui al co. 1-ter, art. 294, c.p.p., l'interrogatorio della persona in stato di custodia cautelare: Deve avvenire entro il termine di quarantotto ore, se il pubblico ministero ne fa istanza nella richiesta di custodia cautelare
- A norma del disposto di cui al co. 1-ter, art. 47-ter, Ord. Penit., quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147 del c.p.: Il tribunale di sorveglianza, anche se la pena supera il limite di 4 anni può disporre la applicazione della detenzione domiciliare, stabilendo un termine di durata di tale applicazione, termine che può essere prorogato
- A norma del disposto di cui al co. 1-ter, art. 47-ter, Ord. Penit., quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p., il tribunale di sorveglianza, anche se la pena supera il limite di 4 anni può disporre l'applicazione della detenzione domiciliare c.d. surrogatoria. Rientra nell'ipotesi di differimento facoltativo della pena: Presentazione di una domanda di grazia
- A norma del disposto di cui al co. 1-ter, art. 47-ter, Ord. Penit., quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena ai sensi degli artt. 146 e 147, c.p., il tribunale di sorveglianza, anche se la pena supera il limite di 4 anni può disporre l'applicazione della detenzione domiciliare c.d. surrogatoria. Rientra nell'ipotesi di differimento facoltativo della pena: Condizione di grave infermità fisica
- A norma del disposto di cui al co. 2 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., per la condannata nei cui confronti è disposta la detenzione domiciliare speciale le spese di cura gravano sull'amministrazione penitenziaria? No, nessun onere grava sull'amministrazione penitenziaria
- A norma del disposto di cui al co. 2 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., per la condannata nei cui confronti è disposta la detenzione domiciliare speciale le spese di mantenimento gravano sull'amministrazione penitenziaria? No, nessun onere grava sull'amministrazione penitenziaria
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 30-ter, Ord. Penit., il permesso premio concesso ai minorenni per consentire di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro del condannato: Non può superare complessivamente cento giorni in ciascun anno di espiazione della pena
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, Reg. Ord. Penit., negli istituti penitenziari come sono disciplinate le modalità relative allo svolgimento dei vari servizi predisposti per i detenuti e per gli internati? Con regolamento interno dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, Reg. Ord. Penit., negli istituti penitenziari come sono disciplinati gli orari di apertura e di chiusura degli istituti? Con regolamento interno dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, Reg. Ord. Penit., negli istituti penitenziari come sono disciplinati gli orari di permanenza nei locali comuni? Con regolamento interno dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, Reg. Ord. Penit., negli istituti penitenziari come sono disciplinati gli orari, i turni e le modalità di permanenza all'aperto? Con regolamento interno dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, Reg. Ord. Penit., negli istituti penitenziari come sono disciplinati le affissioni consentite e relative modalità? Con regolamento interno dell'istituto
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 50, Ord. Penit., l'internato sottoposto a misure di sicurezza restrittive della libertà personale, può essere ammesso al regime di semilibertà? Sì, in ogni tempo
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 65, Reg. Ord. Penit., chi stabilisce le opportune prescrizioni relative alla dimora e, ove occorra, al domicilio del condannato durante il permesso premio, sulla base delle informazioni eventualmente assunte, ad integrazione di quelle già disponibili, a mezzo degli organi di polizia? Il magistrato di sorveglianza nel provvedimento di concessione
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 65, Reg. Ord. Penit., con l'adozione del provvedimento di concessione del permesso premio, sono stabilite le opportune prescrizioni relative alla dimora e, ove occorra, al domicilio del condannato durante la fruizione del permesso, sulla base delle informazioni disponibili e di quelli eventualmente assunte a mezzo degli organi di polizia. Chi può concedere il permesso premio? Il magistrato di sorveglianza sentito il direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 656, c.p.p., se il condannato si trova già detenuto in istituto penitenziario, l'ordine di esecuzione della pena detentiva: È comunicato al Ministro della Giustizia (DAP) e notificato all'interessato
- A norma del disposto di cui al co. 3 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., le prescrizioni e le disposizioni stabilite dal tribunale di sorveglianza possono essere modificate dal magistrato di sorveglianza competente per il luogo in cui si svolge la misura? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma del disposto di cui al co. 3 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo detta le prescrizioni relative agli interventi dell'Uepe nel caso di detenzione domiciliare speciale? Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 3 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo dispone la detenzione domiciliare speciale? Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 3 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo fissa le modalità di attuazione della detenzione domiciliare speciale? Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 30, Ord. Penit., qualora il detenuto non rientri nell'istituto penitenziario allo scadere della fruizione del permesso di necessità senza giustificato motivo è punito in via disciplinare: Se l'assenza si protrae per oltre tre ore e per non più di dodici
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 30. Ord. Penit., se il detenuto fruitore del permesso di necessità allo scadere del permesso rientra nell'istituto penitenziario con un ritardo non superiore alle tre ore: Non è punito in via disciplinare
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 47, Ord. Penit., il provvedimento di ammissione all'affidamento in prova al servizio sociale è adottato, sulla base dei risultati dell'osservazione della personalità, condotta collegialmente per almeno un mese in istituto, se il soggetto è recluso. L'affidamento in prova può essere disposto senza procedere all'osservazione in istituto? Sì, lo prevede espressamente il co. 3, art. 47 quando il condannato, dopo la commissione del reato, ha serbato comportamento tale da consentire il giudizio
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 656, c.p.p., per adempiere compiutamente alla sua insostituibile finalità informativa l'ordine di esecuzione di pena detentiva deve contenere: Quanto indicato nelle altre risposte nonché l'imputazione e il dispositivo del provvedimento
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 656, c.p.p., per adempiere compiutamente alla sua insostituibile finalità informativa l'ordine di esecuzione di pena detentiva deve contenere: Tra l'altro, quanto indicato nelle altre risposte
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 656, c.p.p., per adempiere compiutamente alla sua insostituibile finalità informativa l'ordine di esecuzione di pena detentiva deve contenere: Tra l'altro, quanto indicato nelle altre risposte
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta, a detenuti e internati, la sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni? Partecipazione a disordini o a sommosse
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta, a detenuti e internati, la sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni? Falsificazione di documenti provenienti dall'amministrazione affidati alla custodia del detenuto o dell'internato
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 77, Reg. Ord. Penit., in quale tra i seguenti casi può essere inflitta, a detenuti e internati, la sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune per non più di quindici giorni? Appropriazione o danneggiamento di beni dell'amministrazione
- A norma del disposto di cui al co. 3, art. 96, Reg. Ord. Penit., nell'ipotesi prevista al co. 9, lett. a), art. 656, c.p.p. (condannati per i delitti di cui all'art. 4-bis, Ord. Penit. nonché di cui agli artt. 423-bis, 572, co. 2, 612- bis, co. 3, 624-bis, c.p.), l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale è presentata: Al Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 656, c.p.p., l'ordine di esecuzione della sentenza di condanna a pena detentiva nei confronti di madre di prole di minore età deve essere comunicato: Al procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del luogo di esecuzione della sentenza
- A norma del disposto di cui al co. 4 , art. 47-ter, Ord. Penit., il tribunale di sorveglianza nel disporre l'applicazione della detenzione domiciliare: Stabilisce le prescrizioni secondo quanto stabilito al co. 2, art. 284, c.p.p. sugli gli arresti domiciliari
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 11, Ord. Penit., ove siano necessarie cure o accertamenti sanitari che non possono essere apprestati dai servizi sanitari presso gli istituti, in caso di giudizio direttissimo e fino alla presentazione dell'imputato in udienza per la contestuale convalida dell'arresto in flagranza al trasferimento in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura provvede: Il pubblico ministero
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 11, Ord. Penit., ove siano necessarie cure o accertamenti sanitari che non possono essere apprestati dai servizi sanitari presso gli istituti, per i condannati e gli internati al trasferimento in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura provvede: Il magistrato di sorveglianza con provvedimento
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 11, Ord. Penit., ove siano necessarie cure o accertamenti sanitari che non possono essere apprestati dai servizi sanitari presso gli istituti, se è proposto ricorso per cassazione, al trasferimento in strutture sanitarie esterne di diagnosi o di cura provvede: Il giudice che ha emesso il provvedimento impugnato
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 275, c.p.p. nei confronti di donna incinta la custodia cautelare in carcere può essere disposta: Solo se sussistono esigenze cautelari di eccezionale rilevanza
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 30-ter, Ord. Penit., la concessione dei permessi: È ammessa nei confronti dei condannati all'ergastolo, dopo l'espiazione di almeno dieci anni
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 30-ter, Ord. Penit., la concessione dei permessi: È ammessa nei confronti dei condannati alla reclusione superiore a quattro anni, salvo che si tratti di condanna per taluno dei delitti previsti nei commi 1, 1-ter e 1-quater, art. 4-bis, dopo l'espiazione di almeno un quarto della pena
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 30-ter, Ord. Penit., la concessione dei permessi: È ammessa nei confronti dei condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi, 1, 1-ter, e 1-quater, art. 4-bis, dopo l'espiazione di almeno metà della pena e, comunque di non oltre dieci anni
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 30-ter, Ord. Penit., nei confronti dei condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi, 1, 1-ter, e 1-quater, art. 4-bis, la concessione dei permessi premio è ammessa: Dopo l'espiazione di almeno metà della pena e, comunque di non oltre dieci anni
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 30-ter, Ord. Penit., nei confronti dei condannati all'ergastolo, la concessione dei permessi è ammessa dopo l'espiazione: Di almeno dieci anni
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 47, Ord. Penit. se l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale è proposta dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, il magistrato di sorveglianza può sospendere l'esecuzione della pena e applicare provvisoriamente la misura? Sì, quando sono offerte concrete indicazioni in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'ammissione all'affidamento in prova e vi sia un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione e non vi sia pericolo di fuga
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 47, Ord. Penit., se l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale è proposta dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena, il magistrato di sorveglianza quando sono offerte concrete indicazioni in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'ammissione all'affidamento in prova e al grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione e non vi sia pericolo di fuga, può disporre la liberazione del condannato e l'applicazione provvisoria dell'affidamento in prova. L'ordinanza: Conserva efficacia fino alla decisione del tribunale di sorveglianza, cui il magistrato trasmette immediatamente gli atti
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 47-ter, Ord. Penit., il tribunale di sorveglianza, nel disporre la detenzione domiciliare, fissa anche le modalità? Sì, inoltre determina e impartisce le disposizioni per gli interventi del servizio sociale
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 47-ter, Ord. Penit., la detenzione domiciliare viene concessa con provvedimento di ordinanza dal: Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 47-ter, Ord. Penit., nel corso della detenzione domiciliare le prescrizioni possono essere modificate? Sì, dal magistrato di sorveglianza per il luogo in cui si svolge la detenzione domiciliare
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 96 Reg. Ord. Penit., l'ordinanza di affidamento in prova al servizio sociale deve contenere le prescrizioni di cui al co. 5, art. 47, Ord. Penit. Relativamente a quale dei seguenti aspetti la prescrizione è indispensabile? Dimora
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 96, Reg. Ord. Penit., l'ordinanza di affidamento in prova al servizio sociale deve contenere le prescrizioni di cui al co. 5, art. 47, Ord. Penit. Relativamente a quale dei seguenti aspetti la prescrizione è indispensabile? Prescrizioni della libertà di locomozione
- A norma del disposto di cui al co. 4, art. 96, Reg. Ord. Penit., l'ordinanza di affidamento in prova al servizio sociale deve contenere le prescrizioni di cui al co. 5, art. 47, Ord. Penit. Relativamente a quale dei seguenti aspetti la prescrizione è indispensabile? Prescrizioni sugli aspetti riguardanti i rapporti con l'Uepe
- A norma del disposto di cui al co. 5 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo aiuta il soggetto ammesso alla detenzione domiciliare speciale a superare le difficoltà di adattamento alla vita sociale, anche mettendosi in relazione con la sua famiglia e con gli altri suoi ambienti di vita? L'Uepe
- A norma del disposto di cui al co. 5 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo riferisce periodicamente al magistrato di sorveglianza sul comportamento del soggetto ammesso alla detenzione domiciliare speciale? L'Uepe
- A norma del disposto di cui al co. 5 , art. 47-ter, Ord. Penit., il condannato nei confronti del quale è disposta la detenzione domiciliare: Non è sottoposto al regime penitenziario; nessun onere grava sull'amministrazione penitenziaria per il mantenimento, la cura e l'assistenza medica del condannato
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 1, l. n. 199/2010 in merito all'esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori a diciotto mesi, il magistrato di sorveglianza: Provvede ai sensi dell'art. 69-bis, Ord. Penit., ma il termine è ridotto a cinque giorni
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 11, Ord. Penit., i detenuti e gli internati trasferiti in strutture sanitarie esterne di diagnosi e di cura devono essere necessariamente sottoposti a piantonamento durante la degenza? No, se non vi sia pericolo di fuga e non sia necessario per la tutela della incolumità personale loro o altrui
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 30-ter, Ord. Penit., nei confronti dei soggetti che durante l'espiazione della pena o delle misure restrittive hanno riportato condanna o sono imputati per delitto doloso commesso durante l'espiazione della pena o l'esecuzione di una misura restrittiva della libertà personale, la concessione dei permessi premio è ammessa soltanto: Decorsi due anni dalla commissione del fatto
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., (esecuzione delle pene detentive) se la pena detentiva, anche costituente residuo di maggiore pena, non è superiore a tre anni, il pubblico ministero: Salvo quanto previsto ai commi 7 e 9, emana il decreto di sospensione
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., (esecuzione delle pene detentive) se la pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non è superiore a sei anni nei casi di cui agli artt. 90 e 94, D.P.R. n. 309/1990, il pubblico ministero: Salvo quanto previsto ai commi 7 e 9, emana il decreto di sospensione
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., (esecuzione delle pene detentive), in quale dei seguenti casi il pubblico ministero, salvo quanto previsto ai commi 7 e 9, emana il decreto di sospensione? Se la pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non è superiore a quattro anni nei casi previsti al co. 1, all'art. 47-ter, Ord. Penit
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 656, c.p.p., (esecuzione delle pene detentive), in quale dei seguenti casi il pubblico ministero, salvo quanto previsto ai commi 7 e 9, emana il decreto di sospensione? Se la pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non è superiore a sei anni nei casi di cui agli artt. 90 e 94, D.P.R. n. 309/1990
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 98, Reg. Ord. Penit., se il magistrato di sorveglianza ritiene, direttamente o in base ad informazioni acquisite, che si debba verificare se ricorrono le condizioni per la revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale: Investe il tribunale di sorveglianza della decisione
- A norma del disposto di cui al co. 5, art. 98, Reg. Ord. Penit., se il magistrato di sorveglianza ritiene, direttamente o in base ad informazioni acquisite, che si debba verificare se ricorrono le condizioni per la revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale: Se lo ritiene necessario, sospende provvisoriamente la misura
- A norma del disposto di cui al co. 6 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., può essere revocata la detenzione domiciliare speciale qualora il comportamento del soggetto sia contrario alla legge o alle prescrizioni dettate? Sì, se il comportamento è ritenuto incompatibile con la prosecuzione della misura
- A norma del disposto di cui al co. 6, art. 47-ter, Ord. Penit., può essere revocata la detenzione domiciliare qualora il comportamento del soggetto sia contrario alla legge o alle prescrizioni dettate? Sì, se il comportamento è ritenuto incompatibile con la prosecuzione della misura
- A norma del disposto di cui al co. 6, art. 656, c.p.p. l'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario deve essere presentata dal condannato o dal difensore al pubblico ministero, il quale la trasmette, unitamente alla documentazione, al tribunale di sorveglianza competente in relazione al luogo in cui ha sede l'ufficio del pubblico ministero. Se l'istanza non è corredata dalla documentazione utile, questa, salvi i casi di inammissibilità, può essere depositata nella cancelleria del tribunale di sorveglianza: Fino a cinque giorni prima dell'udienza fissata
- A norma del disposto di cui al co. 6, art. 656, c.p.p., se dell'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario presentata al pubblico ministero non è corredata dalla documentazione utile, questa, salvi i casi di inammissibilità, può essere depositata nella cancelleria del tribunale di sorveglianza fino a cinque giorni prima dell'udienza fissata. Il tribunale di sorveglianza decide: Non prima del trentesimo e non oltre il quarantacinquesimo giorno dalla ricezione della richiesta
- A norma del disposto di cui al co. 6, art. 656, c.p.p., se l'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario presentata al pubblico ministero non è corredata dalla documentazione utile, questa, salvi i casi di inammissibilità, può essere depositata nella cancelleria del tribunale di sorveglianza fino a cinque giorni prima dell'udienza fissata. Il tribunale di sorveglianza: Ha in ogni caso la facoltà di procedere anche d'ufficio alla richiesta di documenti o di informazioni, o all'assunzione di prove
- A norma del disposto di cui al co. 7 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., la detenzione domiciliare speciale può essere concessa anche al padre detenuto? Sì, alle stesse condizioni previste per la madre, se la madre è deceduta o impossibilitata e non vi è modo di affidare la prole ad altri che al padre
- A norma del disposto di cui al co. 7, art. 11, Ord. Penit., all'atto dell'ingresso nell'istituto il detenuto e l'internato sono sottoposti a visita medica generale? Sì, e ricevono dal medico informazioni complete sul proprio stato di salute
- A norma del disposto di cui al co. 7, art. 11, Ord. Penit., i detenuti e gli internati hanno diritto a ricevere informazioni complete sul proprio stato di salute? Sì, all'atto dell'ingresso, durante il periodo di detenzione e all'atto della rimessione in libertà
- A norma del disposto di cui al co. 7, art. 30-ter, Ord. Penit., il provvedimento relativo ai permessi premio è soggetto a reclamo? Sì, al tribunale di sorveglianza secondo le procedure di cui all'art. 30-bis. Ord. Penit
- A norma del disposto di cui al co. 7, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione per la stessa condanna: Non può essere disposta più di una volta, anche se il condannato ripropone nuova istanza sia in ordine a diversa misura alternativa, sia in ordine alla medesima, diversamente motivata
- A norma del disposto di cui al co. 8 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., al compimento del decimo anno di età del figlio, su domanda del soggetto già ammesso alla detenzione domiciliare speciale, il tribunale di sorveglianza può disporre l'ammissione all'assistenza all'esterno dei figli minori, tenuto conto: Del comportamento dell'interessato nel corso della misura, desunto dalle relazioni redatte dall'Uepe, della durata della misura e dell'entità della pena residua
- A norma del disposto di cui al co. 8 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., al compimento del decimo anno di età del figlio, su domanda del soggetto già ammesso alla detenzione domiciliare speciale, il tribunale di sorveglianza: Può disporre la proroga del beneficio, se ricorrono i requisiti per l'applicazione della semilibertà di cui all'art. 50, co. 2, 3 e 5
- A norma del disposto di cui al co. 8 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., al compimento del decimo anno di età del figlio, su domanda del soggetto già ammesso alla detenzione domiciliare speciale, il tribunale di sorveglianza: Può disporre l'ammissione all'assistenza all'esterno dei figli minori, tenuto conto anche del comportamento dell'interessato nel corso della misura, desunto dalle relazioni redatte dall'Uepe
- A norma del disposto di cui al co. 8 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo può disporre, al compimento del decimo anno di età del figlio, su domanda del soggetto già ammesso alla detenzione domiciliare speciale, l'ammissione all'assistenza all'esterno dei figli minori di cui all'art. 21-bis? Il tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 8 , art. 47-quinquies, Ord. Penit., quale organo può disporre, al compimento del decimo anno di età del figlio, su domanda del soggetto già ammesso alla detenzione domiciliare speciale, la proroga del beneficio, se ricorrono i requisiti per l'applicazione della semilibertà di cui all'art. 50, co. 2, 3 e 5? Il tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 8, art. 11, Ord. Penit., chi garantisce quotidianamente la visita dei detenuti ammalati e di quelli che ne fanno richiesta quando risulta necessaria in base a criteri di appropriatezza clinica? Il medico del servizio sanitario
- A norma del disposto di cui al co. 8, art. 47, Ord. Penit., il direttore dell'Uepe può nei casi di urgenza autorizzare deroghe temporanee alle prescrizioni previste nel caso di affidamento in prova ai servizi sociali? Sì, lo prevede espressamente il citato comma
- A norma del disposto di cui al co. 8, art. 47, Ord. Penit., il direttore dell'Uepe può nei casi di urgenza autorizzare deroghe temporanee alle prescrizioni previste nel caso di affidamento in prova ai servizi sociali? Sì, e in tale ipotesi deve darne immediata comunicazione al magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui al co. 8-bis, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), quando è provato o appare probabile che il condannato non abbia avuto effettiva conoscenza dell'avviso dell'ordine di esecuzione e del decreto di sospensione, chi può assumere, anche presso il difensore, le opportune informazioni, all'esito delle quali può disporre la rinnovazione della notifica? Il pubblico ministero
- A norma del disposto di cui al co. 8-bis, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), quando il pubblico ministero può disporre la rinnovazione della notifica dell'avviso dell'ordine di esecuzione e del decreto di sospensione? Quando è provato o appare probabile che il condannato non abbia avuto effettiva conoscenza dell'avviso
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 11, Ord. Penit., quando i detenuti e gli internati sono trasferiti deve essere loro garantita la necessaria continuità con il piano terapeutico individuale in corso? Sì, per espressa previsione di cui al citato articolo
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione: Non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 423-bis (incendio boschivo) c.p.
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione: Non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 624-bis nell'ipotesi di furto in abitazione c.p.
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione: Non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 612-bis, terzo comma (atti persecutori) c.p.
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione: Non può essere disposta nei confronti dei condannati per i delitti di cui all'art. 4-bis, Ord. Penit
- A norma del disposto di cui al co. 9, art. 97, Reg. Ord. Penit., ogni quanto tempo il centro di servizio sociale deve riferire al magistrato di sorveglianza le notizie indicate al co. 10, art. 47, Ord. Penit.? Almeno ogni tre mesi
- A norma del disposto di cui al co. 9-bis, art. 47-ter, Ord. Penit., se la misura di cui al co. 1-bis (detenzione biennale generica) è revocata la pena residua può essere sostituita con altra misura? No, la pena residua non può essere sostituita con altra misura
- A norma del disposto di cui al co.1, all'art. 97, Reg. Ord. Penit., nel caso in cui il condannato libero ammesso all'affidamento in prova al servizio sociale, non si presenti entro dieci giorni davanti al direttore dell'Uepe per la sottoscrizione del verbale e per l'esecuzione della prova: Il tribunale revoca la misura, salvo che risulti l'esistenza di fondate ragioni per il ritardo
- A norma del disposto di cui all'art. 1, l. n. 199/2010 nei casi in cui coloro che, per il fatto oggetto della condanna da eseguire, si trovano in stato di custodia cautelare in carcere nel momento in cui la sentenza diviene definitiva: Non è consentita la sospensione dell'esecuzione della pena e il pubblico ministero o le altre parti fanno richiesta, per l'applicazione della misura, al magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 1, l. n. 199/2010, nel caso in cui la condanna a diciotto mesi - o meno - di reclusione sia comminata a una persona in libertà, quale organo ne sospende l'esecuzione, accerta l'esistenza e l'idoneità dell'alloggio o, se si tratta di persona tossicodipendente o alcool dipendente, verifica la documentazione medica e il programma di recupero, trasmettendo gli atti all'organo competente per la concessione della detenzione domiciliare e l'imposizione delle opportune prescrizioni? Pubblico ministero
- A norma del disposto di cui all'art. 1, l. n. 199/2010, quando la pena detentiva da eseguire non è superiore a diciotto mesi, chi sospende l'esecuzione dell'ordine di carcerazione se la persona è libera? Pubblico ministero
- A norma del disposto di cui all'art. 1, l. n.199/2010, quando la pena detentiva da eseguire non è superiore a diciotto mesi, dopo la sospensione dell'esecuzione dell'ordine di carcerazione, chi dispone che la pena sia eseguita presso il domicilio? Magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 11, Ord. Penit., i condannati e gli internati possono essere visitati da un sanitario di loro fiducia? Sì, a proprie spese
- A norma del disposto di cui all'art. 11, Ord. Penit., i detenuti, i condannati e gli imputati possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente una professione sanitaria di loro fiducia. L'autorizzazione ai condannati è data: Dal direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 11, Ord. Penit., i detenuti, i condannati e gli imputati possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente una professione sanitaria di loro fiducia. L'autorizzazione agli imputati prima della pronuncia della sentenza di primo grado è data: Dal giudice che procede
- A norma del disposto di cui all'art. 11, Ord. Penit., i detenuti, i condannati e gli imputati possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente una professione sanitaria di loro fiducia. L'autorizzazione agli imputati dopo la pronuncia della sentenza di primo grado è data: Dal direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 11, Ord. Penit., i detenuti, i condannati e gli imputati possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente una professione sanitaria di loro fiducia. L'autorizzazione agli internati è data: Dal direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit. la commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno, può avvalersi di professionisti esperti in psicologia, servizio sociale, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica? Sì
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., come si compone la commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Magistrato di sorveglianza, direttore, medico, cappellano, preposto alle attività lavorative, educatore, assistente sociale
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., oltre al magistrato di sorveglianza, come si compone la commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Direttore, medico, cappellano, preposto alle attività lavorative, educatore, assistente sociale
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., quali dei seguenti soggetti fanno parte della commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Magistrato di sorveglianza - Preposto alle attività lavorative
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., quali dei seguenti soggetti fanno parte della commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Assistente sociale - direttore dell'istituto
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., quali dei seguenti soggetti fanno parte della commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Direttore dell'istituto - Educatore
- A norma del disposto di cui all'art. 16, Ord. Penit., quali dei seguenti soggetti fanno parte della commissione, prevista in ogni istituto penitenziario, con il compito di predisporre e modificare il regolamento interno? Magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 280, c.p.p., la custodia cautelare in carcere può essere disposta solo per delitti, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione: Non inferiore nel massimo a cinque anni e per il delitto di finanziamento illecito dei partiti
- A norma del disposto di cui all'art. 280, c.p.p., le misure coercitive possono essere applicate solo quando si procede per delitti per i quali la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o della reclusione: Superiore nel massimo a tre anni
- A norma del disposto di cui all'art. 284, c.p.p., con l'applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, il giudice: Prescrive all'imputato di non allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di privata dimora ovvero da un luogo pubblico di cura o di assistenza ovvero, ove istituita da una casa famiglia protetta
- A norma del disposto di cui all'art. 29, Ord. Penit., chi presiede il gruppo di osservazione e trattamento nella compilazione del programma individualizzato di trattamento dei detenuti? Direttore dell'istituto
- A norma del disposto di cui all'art. 292, c.p.p., l'ordinanza con cui il giudice dispone la misura cautelare deve essere motivata? Sì, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio
- A norma del disposto di cui all'art. 309, c.p.p. (Riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva), l'avviso della data fissata per l'udienza è comunicato all'imputato ed al suo difensore: Almeno tre giorni prima
- A norma del disposto di cui all'art. 30-quater, Ord. Penit., (salvo quanto ha dichiarato la Corte cost. con sent. 4/7/2006, n. 257) nei confronti dei detenuti condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi 1, 1-ter e 1-quater, art. 4-bis, Ord. Penit., ai quali sia stata applicata la recidiva prevista al co. 4, art. 99, c.p., i permessi premio: Possono essere concessi dopo l'espiazione di due terzi della pena e, comunque, di non oltre quindici anni
- A norma del disposto di cui all'art. 30-quater, Ord. Penit., (salvo quanto ha dichiarato la Corte cost. con sent. 4/7/2006, n. 257) nei confronti dei detenuti condannati alla reclusione superiore a quattro anni, esclusi i condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi 1, 1-ter e 1-quater, art. 4-bis, Ord. Penit., ai quali sia stata applicata la recidiva prevista al co. 4, art. 99, c.p., i permessi premio: Possono essere concessi dopo l'espiazione della metà della pena
- A norma del disposto di cui all'art. 30-quater, Ord. Penit., (salvo quanto ha dichiarato la Corte cost. con sent. 4/7/2006, n. 257) nei confronti dei detenuti condannati all'ergastolo, ai quali sia stata applicata la recidiva prevista al co. 4, art. 99, c.p., i permessi premio: Possono essere concessi dopo l'espiazione di due terzi della pena e, comunque, di non oltre quindici anni
- A norma del disposto di cui all'art. 310, c.p.p., contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali chi può proporre appello? Il pubblico ministero, l'imputato ed il suo difensore
- A norma del disposto di cui all'art. 310, c.p.p., contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali dell'appello è dato immediato avviso all'autorità giudiziaria procedente che trasmette al tribunale l'ordinanza appellata e gli atti su cui la stessa si fonda, entro: Il giorno successivo
- A norma del disposto di cui all'art. 310, c.p.p., contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali, dell'appello è dato immediato avviso all'autorità giudiziaria procedente che, entro il giorno successivo, trasmette al tribunale l'ordinanza appellata e gli atti su cui la stessa si fonda. Il tribunale decide entro venti giorni dalla ricezione degli atti con ordinanza depositata in cancelleria entro: Trenta giorni dalla decisione, salvi i casi in cui la stesura della motivazione sia particolarmente complessa per il numero degli arrestati o la gravità delle imputazioni
- A norma del disposto di cui all'art. 310, c.p.p., entro quanti giorni dall'esecuzione o dalla notificazione di una misura cautelare personale coercitiva l'imputato può proporre appello? Entro dieci giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 310, c.p.p., l'ordinanza del tribunale deve essere depositata in cancelleria entro trenta giorni dalla decisione salvi i casi in cui la stesura della motivazione sia particolarmente complessa per il numero degli arrestati o la gravità delle imputazioni. In tali casi: Il giudice può indicare nel dispositivo un termine più lungo, non eccedente comunque il quarantacinquesimo giorno da quello della decisione
- A norma del disposto di cui all'art. 35, Ord. Penit. i detenuti e gli internati possono rivolgere istanze o reclami orali o scritti, anche in busta chiusa, tra l'altro: Alle autorità giudiziarie e sanitarie in vista all'istituto
- A norma del disposto di cui all'art. 38, Ord. Penit., i detenuti e gli internati possono essere puniti per un fatto che non sia espressamente previsto come infrazione disciplinare dal regolamento dell'istituto? No, lo esclude espressamente il citato art. 38 O.P.
- A norma del disposto di cui all'art. 40, Ord. Penit., chi presiede il Consiglio di disciplina? Direttore dell'istituto
- A norma del disposto di cui all'art. 40, Ord. Penit., come si compone il consiglio di disciplina? Dal direttore dell'istituto o, in caso di suo legittimo impedimento, dall'impiegato più elevato in grado, dall'educatore e da un professionista esperto di cui all'art. 80
- A norma del disposto di cui all'art. 40, Ord. Penit., quale tra le seguenti non è una sanzione disciplinare deliberata al consiglio di disciplina? Richiamo
- A norma del disposto di cui all'art. 40, Ord. Penit., quali sono i componenti il consiglio di disciplina oltre al direttore dell'istituto penitenziario? Educatore e professionista esperto nominato ai sensi dell'art. 80
- A norma del disposto di cui all'art. 47, Ord. Penit., nel corso dell'affidamento in prova al servizio sociale le prescrizioni: Possono essere modificate dal magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 5, Ord. Penit., gli edifici penitenziari: Devono essere realizzati in modo tale da accogliere un numero non elevato di detenuti o internati
- A norma del disposto di cui all'art. 5, Ord. Penit., gli edifici penitenziari: Devono essere dotati di locali per le esigenze di vita individuale e di locali per lo svolgimento di attività lavorative, formative
- A norma del disposto di cui all'art. 50, Ord. Penit., in relazione ai termini di carcerazione espiata, necessari all'ammissibilità dell'istanza di semilibertà possono essere ammessi a godere della misura: Il condannato per un reato diverso da quelli indicati al co. 1, art. 4-bis, Ord. Penit., anche prima dell'espiazione di almeno la metà della pena, quando nei casi previsti dall'art. 47 mancano i presupposti per l'affidamento in prova al servizio sociale
- A norma del disposto di cui all'art. 50, Ord. Penit., in relazione ai termini di carcerazione espiata, necessari all'ammissibilità dell'istanza di semilibertà possono essere ammessi a godere della misura: Il condannato alla pena della reclusione non superiore a sei mesi, se il condannato non è affidato in prova al servizio sociale
- A norma del disposto di cui all'art. 50, Ord. Penit., in relazione ai termini di carcerazione espiata, necessari all'ammissibilità dell'istanza di semilibertà possono essere ammessi a godere della misura: Il condannato all'ergastolo dopo avere espiato almeno venti anni di pena
- A norma del disposto di cui all'art. 50, Ord. Penit., in relazione ai termini di carcerazione espiata, necessari all'ammissibilità dell'istanza di semilibertà possono essere ammessi a godere della misura: Il condannato per taluno dei delitti indicati ai commi 1, 1-ter e 1-quater, art. 4-bis, Ord. Penit., dopo l'espiazione di almeno due terzi della pena
- A norma del disposto di cui all'art. 51-bis, Ord. Penit. se, durante il regime di semilibertà, sopravviene un nuovo titolo di esecuzione di altra pena detentiva, chi dispone con ordinanza la prosecuzione della misura qualora permangono le condizioni che hanno consentito tale beneficio? Magistrato di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 52, Ord. Penit., al condannato ammesso al regime di semilibertà possono essere concesse a titolo di premio una o più licenze di durata non superiore nel complesso a: Giorni 45 all'anno
- A norma del disposto di cui all'art. 52, Ord. Penit., al condannato ammesso al regime di semilibertà possono essere concesse licenze premio? Sì, possono essere concesse a titolo di premio una o più licenze di durata non superiore nel complesso a quarantacinque giorni all'anno
- A norma del disposto di cui all'art. 53, Ord. Penit., per gli internati ammessi al regime di semilibertà può essere concessa una licenza: Non superiore a quarantacinque giorni all'anno
- A norma del disposto di cui all'art. 53, Ord. Penit., per gravi esigenze personali o familiari agli internati può essere concessa una licenza di durata: Non superiore a giorni quindici
- A norma del disposto di cui all'art. 54, Ord. Penit., la liberazione anticipata consiste nella detrazione: Di 45 giorni ogni semestre di pena espiata
- A norma del disposto di cui all'art. 57, Ord. Penit., è legittimato alla richiesta del permesso di necessità (art. 30, Ord.Pent.): Il condannato, l'internato, i loro prossimi congiunti, il difensore, ovvero proposte dal gruppo di osservazione e trattamento
- A norma del disposto di cui all'art. 57, Ord. Penit., è legittimato alla richiesta della licenza agli internati (art. 53, Ord.Pent.): L'internato, i loro prossimi congiunti, il difensore, ovvero proposte dal gruppo di osservazione e trattamento
- A norma del disposto di cui all'art. 57, Ord. Penit., è legittimato alla richiesta della licenza al condannato ammesso al regime di semilibertà (art. 52, Ord.Pent.): Il condannato, i loro prossimi congiunti, il difensore, ovvero proposte dal gruppo di osservazione e trattamento
- A norma del disposto di cui all'art. 6, Ord. Penit., i locali destinati al pernottamento consistono in camere: Dotate di uno o più posti
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), cosa comporta la mancanza dell'invio dell'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario entro i termini? La polizia giudiziaria è incaricata di accompagnare la persona condannata in istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), cosa comporta la mancanza dell'invio dell'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario entro i termini? L'ordine di esecuzione in precedenza sospeso riprende immediatamente efficacia e il condannato è accompagnato nell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), cosa comporta la mancanza dell'invio dell'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario entro i termini? La revoca immediata della sospensione
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), l'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario: Deve essere presentata entro trenta giorni decorrenti dalla data di notifica del decreto di sospensione
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), l'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario: Se non presentata entro trenta giorni, dalla notifica del decreto di sospensione, il pubblico ministero revoca immediatamente il decreto di sospensione
- A norma del disposto di cui all'art. 656, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), l'istanza per l'applicazione di una delle misure alternative alla detenzione previste dall'ordinamento penitenziario: È presentata direttamente nella segreteria del pubblico ministero
- A norma del disposto di cui all'art. 657-bis, c.p.p., in caso di revoca o di esito negativo della messa alla prova, il pubblico ministero, nel determinare la pena da eseguire, detrae un periodo corrispondente a quello della prova eseguita. Ai fini della detrazione: Tre giorni di prova sono equiparati a un giorno di reclusione o di arresto, ovvero a 250 euro di multa o di ammenda
- A norma del disposto di cui all'art. 680 c.p.p., chi può proporre appello al tribunale di sorveglianza contro i provvedimenti del magistrato di sorveglianza concernenti la dichiarazione di tendenza a delinquere? Il P.M., l'interessato e il difensore
- A norma del disposto di cui all'art. 680 c.p.p., chi può proporre appello al tribunale di sorveglianza contro i provvedimenti del magistrato di sorveglianza concernenti le misure di sicurezza? Il P.M., l'interessato e il difensore
- A norma del disposto di cui all'art. 682 c.p.p., quale organo decide sulla concessione e sulla revoca della liberazione condizionale? Tribunale di sorveglianza
- A norma del disposto di cui all'art. 72, Ord. Penit., chi controlla l'esecuzione dei programmi da parte degli ammessi alle misure alternative, ne riferiscono all'autorità giudiziaria, proponendo eventuali interventi di modificazione o di revoca? L'Uepe
- A norma del disposto di cui all'art. 72, Ord. Penit., chi presta consulenza, su richiesta delle direzioni degli istituti penitenziari, per favorire il buon esito del trattamento penitenziario? L'Uepe
- A norma del disposto di cui all'art. 72, Ord. Penit., chi svolge le indagini socio-familiari e l'attività di osservazione del comportamento per l'applicazione delle misure alternative alla detenzione ai condannati? L'Uepe
- A norma del disposto di cui all'art. 72, Ord. Penit., chi svolge, su richiesta dell'autorità giudiziaria, le inchieste utili a fornire i dati occorrenti per l'applicazione, la modificazione, la proroga e la revoca delle misure di sicurezza? L'Uepe
- A norma del disposto di cui all'art. 72, Ord. Penit., quali organi propongono all'autorità giudiziaria il programma di trattamento da applicare ai condannati che chiedono di essere ammessi alla detenzione domiciliare? Gli uffici di esecuzione penale esterna
- A norma del disposto di cui all'art. 73, Reg. Ord, Penit., chi prescrive l'isolamento continuo per ragioni sanitarie? Il medico nei casi di malattia contagiosa
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., chi concede la ricompensa dell'encomio ai detenuti e agli internati che si sono distinti per atti meritori di valore civile? Il direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., chi concede la ricompensa dell'encomio ai detenuti e agli internati che si sono distinti per responsabile comportamento in situazioni di turbamento della vita dell'istituto, diretto a favorire atteggiamenti collettivi di ragionevolezza? Il direttore dell'istituto penitenziario
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., chi concede le ricompense ai detenuti e agli internati? La ricompensa dell'encomio è concessa dal direttore dell'istituto penitenziario, le altre ricompense sono concesse dal Consiglio di disciplina
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quale ricompensa può essere concessa ai detenuti e agli internati dal direttore dell'istituto penitenziario? Encomio
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quale ricompensa può essere concessa dal consiglio di disciplina, ai detenuti e agli internati, se ricorrano i presupposti? Proposta di detenzione domiciliare
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quale ricompensa può essere concessa dal consiglio di disciplina, ai detenuti e agli internati, se ricorrano i presupposti? Proposta di remissione del debito
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quale ricompensa può essere concessa dal consiglio di disciplina, ai detenuti e agli internati, se ricorrano i presupposti? Proposta di licenza
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quali ricompense possono essere concesse dal consiglio di disciplina, ai detenuti e agli internati, se ricorrano i presupposti? Proposta di licenza - Detenzione domiciliare
- A norma del disposto di cui all'art. 76, Reg. Ord. Penit., quali ricompense possono essere concesse dal consiglio di disciplina, ai detenuti e agli internati, se ricorrano i presupposti? Proposta di grazia - Semilibertà
- A norma del disposto di cui all'art. 77, Ord. Penit., le infrazioni disciplinari commesse da detenuti ed internati possono dar luogo: Alla sanzione dell'isolamento durante la permanenza all'aria aperta per non più di dieci giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 77, Ord. Penit., le infrazioni disciplinari commesse da detenuti ed internati possono dar luogo: Alla sanzione dell'ammonizione, rivolta dal direttore, alla presenza di appartenenti al personale e di un gruppo di detenuti o internati
- A norma del disposto di cui all'art. 77, Ord. Penit., le infrazioni disciplinari commesse da detenuti ed internati possono dar luogo: Alla sanzione dell'esclusione da attività ricreative e sportive per non più di dieci giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 97, Reg. Ord. Penit., entro quanti giorni dall'avviso il condannato libero ammesso all'affidamento in prova al servizio sociale, deve presentarsi davanti al direttore dell'Uepe per la sottoscrizione del verbale e per l'esecuzione della prova? Entro dieci giorni
- A norma dell'art. 656, co. 9, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 423-bis (incendio boschivo) c.p. Tale disposizione trova applicazione nel caso di minorenni? No, non trova applicazione nel caso di minorenni (Sentenza Corte costituzionale n. 90/2017)
- A norma dell'art. 656, co. 9, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 572, secondo comma (maltrattamenti contro i familiari e conviventi) c.p. Tale disposizione trova applicazione nel caso di minorenni? No, non trova applicazione nel caso di minorenni (Sentenza Corte costituzionale n. 90/2017)
- A norma dell'art. 656, co. 9, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 612-bis, terzo comma (atti persecutori) c.p. Tale disposizione trova applicazione nel caso di minorenni? No, non trova applicazione nel caso di minorenni (Sentenza Corte costituzionale n. 90/2017)
- A norma dell'art. 656, co. 9, c.p.p. (Esecuzione delle pene detentive), la sospensione dell'esecuzione non può essere disposta nei confronti dei condannati per il delitto di cui all'art. 624-bis nell'ipotesi di furto in abitazione c.p. Tale disposizione trova applicazione nel caso di minorenni? No, non trova applicazione nel caso di minorenni (Sentenza Corte costituzionale n. 90/2017)
- A norma delle indicazioni normative fornite dall'art. 655 c.p.p., il P.M.: Deve promuovere e curare, di ufficio, l'esecuzione dei provvedimenti definitivi
- A norma di quanto disposto dall'art. 284 (arresti domiciliari) del c.p.p., quali soggetti possono controllare in ogni momento l'osservanza delle prescrizioni imposte all'imputato? Il pubblico ministero e la P.G., anche di propria iniziativa
- A quale dei seguenti organi è attribuita la competenza a provvedere sulla revoca della detenzione domiciliare, di cui all'art. 47-ter, Ord. Penit.? Tribunale di sorveglianza
- Affidamento in prova al servizio sociale e Semilibertà. Si individui l'affermazione corretta. L'affidamento in prova è previsto solo per i condannati mentre al regime di semilibertà possono essere ammessi sia i condannati che gli internati
- Affidamento in prova al servizio sociale e Semilibertà. Si individui l'affermazione corretta. Il detenuto in semilibertà è tenuto a trascorrere parte della giornata, generalmente nelle ore notturne, all'interno di un istituto penitenziario, mentre questo obbligo non sussiste in capo all'affidatario
- Affidamento in prova al servizio sociale e Semilibertà. Si individui l'affermazione corretta. A differenza dell'affidamento in prova, la responsabilità del trattamento del soggetto ammesso al regime di semilibertà resta affidata al direttore dell'istituto penitenziario
- Affidamento in prova al servizio sociale e Semilibertà. Si individui l'affermazione corretta. I termini per l'ammissione alle diverse misure alternative sono diversi
- Ai sensi dell'art. 648, c.p.p., la sentenza pronunciata in giudizio diventa irrevocabile quando non è più ammessa impugnazione diversa dalla revisione: Che è un mezzo di gravame di carattere straordinario
- Ai sensi dell'art. 651 del c.p.p. la sentenza penale irrevocabile di condanna pronunciata in seguito a dibattimento ha efficacia di giudicato, quanto all'accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all'affermazione che l'imputato lo ha commesso, nel giudizio civile? Sì, per le restituzioni e il risarcimento del danno promosso nei confronti del condannato e del responsabile civile che sia stato citato ovvero sia intervenuto nel processo penale
- Ai sensi dell'art. 664 c.p.p., rubricato Esecuzione di altre sanzioni pecuniarie, le somme dovute per sanzioni disciplinari pecuniarie o per condanna alla perdita della cauzione o in conseguenza della dichiarazione di inammissibilità o di rigetto di una richiesta, sono devolute alla cassa delle ammende? Sì, anche quando ciò non sia espressamente stabilito
- Ai sensi dell'art. 664 c.p.p., rubricato Esecuzione di altre sanzioni pecuniarie, le somme dovute per sanzioni disciplinari pecuniarie o per condanna alla perdita della cauzione o in conseguenza della dichiarazione di inammissibilità o di rigetto di una richiesta, sono devolute alla cassa delle ammende. I relativi provvedimenti possono essere revocati dal giudice? Sì, su richiesta dell'interessato o del P.M., prima della conclusione della fase del procedimento nella quale sono stati adottati, sempre che la revoca non sia vietata
- Ai sensi dell'art. 681 c.p.p., la grazia può essere concessa anche in assenza di domanda o di proposta? Sì, secondo quanto prevede espressamente lo stesso c.p.p.
- Ai soggetti che durante l'espiazione della pena o delle misure restrittive sono imputati per delitto doloso commesso durante l'espiazione della pena o l'esecuzione di una misura restrittiva della libertà personale, è possibile concedere permessi premio (art. 30-ter, Ord. Penit)? Solo dopo due anni dalla commissione del fatto
- Al condannato ammesso al regime di semilibertà possono essere concesse a titolo di premio una o più licenze di durata non superiore nel complesso a 45 giorni l'anno. Chi provvede alla concessione? Il magistrato di sorveglianza
- Alla definizione giuridica di irrevocabilità data dall'art. 648, c.p.p., l'art. 650 c.p.p.: Collega il concetto di esecutività della sentenza, salvo che sia diversamente stabilito