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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Psicologia pedagogia e sociologia

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Nei programmi di contrasto al bullismo, un obiettivo dovrebbe essere quello di lavorare nella direzione.   Di coinvolgere i bystander (spettatori passivi) in azioni che li rendano upstander (ovvero spettatori attivi) capaci di non ignorare quello che succede
Nei soggetti con disturbi della condotta.   Sono state evidenziate compromissioni nelle funzioni esecutive, ovvero nell'abilità di problem solving al fine del raggiungimento di un obiettivo futuro
Nel bullismo discriminatorio (Caravita e colleghi, 2016):   Lo squilibrio di forze è legato ad una caratteristica della vittima, all'interno di un contesto normativo di gruppo che connota negativamente tale caratteristica
Nel campo della pedagogia della devianza minorile, secondo Piero Bertolini (2015), l'intervento rieducativo deve porsi come obiettivo:   L'educazione ad una criticità responsabile, tra autonomia e dipendenza
Nel fenomeno del bullismo, i bulli-vittime:   Sono vittime che assumono spesso un atteggiamento provocatorio e tendono a reagire aggressivamente alle prepotenze
Nel periodo adolescenziale, l'evoluzione dei rapporti tra pari segue il seguente ordine nel corso del tempo:   Gruppi ristretti unisex, compagnie miste, gruppi ristretti misti, partner sentimentale
Nel trattamento della dipendenza da sostanze negli adolescenti la prospettiva adottata è principalmente quella:   Abilitativa
Nella descrizione del fenomeno del bullismo, di solito vengono identificate due differenti tipologie di vittima:   Vittima passiva e vittima aggressiva
Nella piena adolescenza, l'originalità del sé è vista in rapporto con:   Le esperienze soggettive del mondo e le interpretazioni personali che se ne danno
Nell'ordinamento giuridico italiano:   Non esiste una chiara definizione di adolescenza