Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- Se concorrono più circostanze attenuanti ad effetto speciale, la pena da applicare per effetto delle diminuzioni: può scendere al di sotto dei limiti tranne per il limite di anni dieci di reclusione nel caso in cui la legge preveda l'ergastolo
- Se concorrono più circostanze attenuanti, la pena da applicare per effetto delle diminuzioni: non può essere inferiore a dieci anni di reclusione se per il delitto la legge stabilisce la pena dell'ergastolo
- Se concorrono più circostanze attenuanti, la pena da applicare per effetto delle diminuzioni: non può mai essere inferiore ad un quarto del minimo edittale previsto per il reato
- Se il colpevole si adopera per aiutare concretamente l'autorità di polizia o l'autorità giudiziaria nell'azione di contrasto dei delitti di cui agli articoli 473 e 474, è soggetto: alle pene previste per detti reati possono essere diminuite dalla metà ai due terzi
- Se il genitore esercente la responsabilità genitoriale ha determinato il figlio non imputabile a commettere il reato: la pena è aumentata fino alla metà o, se si tratta di delitti per i quali è previsto l'arresto in flagranza, da un terzo a due terzi
- Se la condotta pericolosa ex art. 50 c.p. Compromette fin dall'inizio beni non disponibili: il consenso è sempre inefficace
- Se la querela è stata proposta la morte della persona offesa: non estingue il reato
- Se l'agente ritiene per errore l'esistenza di circostanze di esclusione della pena queste: sono sempre valutate a suo favore
- Se l'errore sul fatto è determinato da colpa ex art. 47 cp: la punibilità dell'agente non è esclusa quando il fatto è previsto dalla legge come reato colposo
- Se l'ubriachezza è preordinata al fine di commettere un reato o prepararsi una scusa: la pena è aumentata
- Se l'ubriachezza non è piena ma tale da scemare, senza escluderla, la capacità di intendere o di volere: la pena è diminuita
- Se l'uso di sostanze stupefacenti è preordinato al fine di commettere un reato o prepararsi una scusa: la pena è aumentata
- Se più reati importano pene pecuniarie di specie diversa: si applicano tutte distintamente e per intero
- Se qualcuno dei correi ha fornito un contributo di minima importanza nella preparazione o esecuzione del reato: il giudice può diminuire la pena
- Se una circostanza attenuante comprende in sé un'altra ex art. 68 c.p.: è valutata a favore del reo solo quella che comporta la maggiore riduzione di pena
- Secondo il principio di territorialità: alcuni reati commessi all'estero sono sempre incondizionatamente punibili
- Secondo l'art. 40 c.p. un elemento necessario per fondare l'imputazione oggettiva è: l'esistenza di un rapporto causale fra condotta ed evento
- Secondo l'art. 49 c.p. chi commette un fatto non costituente reato nella erronea supposizione che esso costituisca reato: non si può considerare punibile
- Secondo l'articolo 81 comma 2 c.p. il reato continuato è soggetto alla pena: stabilita per il reato più grave aumentata fino al triplo
- Secondo le teorie c.d. assolute della pena: punitur quia pecctum est
- Secondo quanto disposto dall'art.41 comma 2 cp le cause sopravvenute: escludono il rapporto di causalità se sono state da sole sufficienti a determinare l'evento
- Secondo quanto previsto dall'art. 42 comma 1 cp una determinata condotta può essere attribuita ad un soggetto come sua: solo quando è stata posta in essere con coscienza e volontà
- Si definisce abituale il reato: il reato nel quale il comportamento criminoso è prodotto dalla reiterazione nel tempo di più condotte identiche e omogenee
- Si definisce capacità di intendere la capacità del soggetto di: percepire la realtà esterna e comprendere il significato del proprio agire
- Si definisce colpa cosciente quella: in cui l'evento purché non voluto sia stato comunque previsto dall'agente
- Si definisce corruzione impropria dopo la novella del 2012: l'accordo finalizzato al mercimonio delle funzioni del pubblico ufficiale
- Si definisce culpa in eligendo: a violazione, da parte di chi riveste una posizione gerarchicamente sovraordinata, l'obbligo prudenziale di scegliere in modo appropriato i propri collaboratori e di controllarne l'operato
- Si definisce delitto politico ai sensi della legge penale italiana: ogni delitto che offende un interesse politico dello Stato, ovvero un diritto politico del cittadino nonché il delitto comune determinato in tutto o in parte da motivi politici
- Si definisce delitto tentato quel delitto non arrivato alla sua consumazione perché: l'evento non si verifica o l'azione non si compie
- SI definisce dolo diretto di secondo grado: quello in cui l'autore alla rappresentazione dell'evento che intende realizzare non può non collegare ulteriori eventi che appartengono alla volontà finalistica dell'azione
- SI definisce elemento oggettivo o materiale del reato: la condotta attiva od omissiva, il nesso di causalità e l'evento
- Si definisce norma penale in bianco quella: norma di legge che stabilisce espressamente soltanto la sanzione mentre per l'esatta individuazione del comportamento punito fanno riferimento a fonti secondarie
- Si definisce norma penale in bianco: la norma penale contrassegnata dalla scissione del binomio precetto- sanzione
- Si definisce reato aberrante: quel reato posto in essere dal soggetto agente per errore, nella fase esecutiva, diverso da quello voluto o che è stato posto in essere dall'agente nei confronti di una persona diversa da quella che intendeva ledere
- Si definisce reato abituale: quello in cui la reiterazione dei vari atti o delle varie condotte ed il loro collegamento in una serie significativa o diventano penalmente rilevanti diversamente se fossero considerate autonomamente ovvero danno luogo ad un reato diverso
- Si definisce reato comune quello che: può essere realizzato da qualsiasi persona
- Si definisce reato permanente : quel reato in cui l'offesa commessa dall'agente ad un bene giuridico tutelato si protrae nel tempo per effetto di una sua condotta persistente e volontaria
- Si definisce soggetto passivo del reato: il soggetto portatore dell'interesse penalmente protetto ovvero la persona offesa dal reato
- Si definisce tentato il delitto ex art 56 c.p.: quando sono stati posti in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a commetterlo ma l'azione non si compie o l'evento non si verifica
- Si definisce ubriaco abituale colui che: è dedito all'uso di bevande alcooliche ed è in stato di frequente ubriachezza
- Si definiscono cause di esclusione del reato speciali: quelle previste dalla parte speciale o in leggi speciali e che si applicano solo a specifiche figure di illecito penale
- SI definiscono circostanze ad efficacia comune: quelle che comportano un aumento o una diminuzione della pena fino ad un terzo rispetto al reato base
- Si definiscono circostanze generiche ai sensi dell'art. 62 bis c.p.: quelle che, diverse dall'art. 62, possono essere prese in considerazione dal Giudice qualora le ritenga tali da giustificare una riduzione della pena
- Si definiscono esimenti: quelle circostanze che eliminano l'antigiuridicità del fatto
- Si definiscono reati a forma libera: i reati in cui la condotta può assumere qualsiasi forma purché idonea per la verificazione dell'evento
- Si definiscono reati con soggetto passivo indeterminato: quelli in cui la lesione dell'interesse penalmente protetto appartiene ad una cerchia indeterminata di soggetti
- Si definiscono reati omissivi propri: quelli che si esauriscono nel mancato compimento dell'azione dovuta o richiesta
- Si definiscono reati unissussistenti quelli: in cui la condotta consiste necessariamente in un unico atto
- Si definiscono scusanti: quelle circostanze che lasciano integra l'antigiuridicità e fanno venir meno solo la possibilità di muovere un rimprovero al soggetto agente
- Si definiscono scusanti: le ipotesi di non punibilità contenute nella parte speciale del codice che sono informate al principio di non esigibilità della pretesa normativa
- Si verifica corruzione in atti giudiziari se i fatti indicati negli art. 318 e 319 c.p. sono commessi: per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo
- Si verifica la desistenza volontaria quando: l'agente interrompe l'azione o l'omissione prima che inizi il processo causale
- Si verifica recidiva reiterata semplice nell'ipotesi in cui: l nuovo delitto non colposo, commesso dal soggetto già recidivo, è di indole diversa da quello in precedenza commesso
- si verifica un concorso formale o ideale di reati: nell'ipotesi in cui il soggetto agente, con una sola azione od omissione, commette più reati
- Sono circostanze soggettive, tra l'altro, quelle che: riguardano la gravità del danno o del pericolo
- Sono circostanze soggettive, tra le altre, quelle che: concernono i rapporti tra il colpevole e l'offeso
- Sono definite pene accessorie: pene che conseguono di diritto alla condanna a pene principali
- Sono definite scriminanti speciali quelle: cause di giustificazione previste per determinati reati
- Sono definite scusanti: quelle situazioni ritenute non punibili per inesigibilità della pretesa normativa
- Sono definiti reati di pericolo: quelli in cui la condotta determina una lesione soltanto potenziale del bene giuridico protetto dalla norma penale
- Sono definiti reati vaganti: i reati che offendono un numero indeterminato di persone
- Sono elementi costitutivi del reato continuato: una pluralità di azioni o omissioni, più violazioni di legge, il medesimo disegno criminoso
- Sono pene detentive o restrittive della libertà personale ai sensi dell'art. 18 c.p.: l'ergastolo, la reclusione e l'arresto
- Sono pubblici ufficiali ex art 357 c.p. coloro i quali: esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa anche disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi