Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSMA
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- La "zona contigua" disciplinata dalla Parte II della Convenzione ONU di Montego Bay del 1982: è opzionale e, di conseguenza, per essere riconosciuta non è sufficiente che lo Stato costiero abbia ratificato la Convenzione, ma occorre una formale dichiarazione da parte dello stesso
- La Commissione di pianificazione economica del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini viene disciplinata nel dettaglio dall'articolo: 164 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 10 dicembre 1982
- La Commissione di pianificazione economica e la Commissione giuridica e tecnica dell'Autorità Internazionale dei fondi marini, a mente di quanto riportato: all'art. 163 della Convenzione di Montego Bay, esercitano le proprie funzioni conformemente ai principi e alle direttive adottate dal Consiglio
- La Commissione di pianificazione economica e la Commissione giuridica e tecnica quali Organi del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini ai sensi della Convenzione di Montego Bay: sono entrambe di norma composte da 15 membri eletti dal Consiglio
- La Commissione giuridica e tecnica del Consiglio viene disciplinata nel dettaglio dall'articolo: 165 della Convenzione di Montego Bay
- La Commissione tecnica e giuridica dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevista dalla Convenzione di Montego Bay può fare raccomandazioni al Consiglio relativamente alla protezione dell'ambiente marino? Sì, lo può fare tenendo conto dell'opinione di esperti riconosciuti nel campo specifico
- La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982 definisce lo "Stato-arcipelago"? Come uno Stato interamente costituito da uno o più arcipelaghi ed eventualmente da altre isole
- La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982 prevede la possibilità di esercitare il diritto di passaggio inoffensivo nelle acque degli Stati-arcipelago? Sì, come previsto dagli artt. 52, 53 e 54 della stessa Convenzione
- La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982, nella parte introduttiva, definisce con il termine "immissione": ogni scarico volontario in mare di rifiuti o di altri materiali da parte di navi, aeromobili, piattaforme o altre strutture artificiali e ogni affondamento volontario in mare di navi, aeromobili, piattaforme o altre strutture artificiali
- La Convenzione di Montego Bay con riferimento alle conseguenze che può provocare l'esercizio dei poteri di polizia nei confronti di navi straniere prevede precisamente: all'art. 225 che, nell'esercizio dei poteri di polizia contro navi straniere, gli Stati non debbono compromettere la sicurezza della navigazione né in alcun modo determinare cause di pericolo alle navi né condurle a porti o ancoraggi insicuri, né esporre l'ambiente marino a rischi eccessivi
- La Convenzione di Montego Bay con riguardo alle funzioni del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevede che lo stesso, tra l'altro: coordini e controlli la corretta applicazione delle disposizioni dettate nella Parte XI della Convenzione per tutte le materie e le questioni di competenza dell'Autorità, richiamando l'attenzione dell'Assemblea nei casi di inosservanza
- La Convenzione di Montego Bay del 1982 con riguardo al Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevede, tra l'altro, che: 18 membri siano eletti secondo il criterio di una ripartizione geografica equa dell'insieme dei seggi del Consiglio
- La Convenzione di Montego Bay del 1982 definisce il "passaggio in transito negli stretti usati per la navigazione internazionale" come l'esercizio: della libertà di navigazione e di sorvolo, ai soli fini del passaggio, tra una parte di alto mare o zona economica esclusiva e un'altra parte di alto mare o zona economica esclusiva
- La Convenzione di Montego Bay del 1982, per quanto attiene alla determinazione dei corridoi di traffico e degli schemi di separazione del traffico nel mare territoriale, prevede che lo Stato costiero tenga conto: delle raccomandazioni dell'organizzazione internazionale competente, di tutti i canali abitualmente utilizzati per la navigazione internazionale, delle caratteristiche particolari di certe navi e canali e dell'intensità del traffico
- La Convenzione di Montego Bay del 1982, si occupa anche dell'inquinamento dell'ambiente marino da fonti terrestri? Sì.
- La Convenzione di Montego Bay prevede che gli stretti usati per la navigazione internazionale: di norma mettano in comunicazione due parti dell'alto mare, due zone economiche esclusive, una parte di alto mare con una zona economica esclusiva, una parte dell'alto mare o una zona economica esclusiva con le acque territoriali di un altro Stato
- La Convenzione di Montego Bay prevede che i membri della Commissione di pianificazione economica del Consiglio debbano possedere determinate qualifiche, in particolare in materia di: attività minerarie, di gestione delle risorse minerarie, di commercio internazionale e di economia internazionale
- La Convenzione di Montego Bay prevede che i membri della Commissione giuridica e tecnica del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini debbano avere specifiche qualifiche, in particolare in materia di: esplorazione, di sfruttamento e di trattamento delle risorse minerali, di oceanografia e di protezione dell'ambiente marino o concernenti le questioni economiche e giuridiche relative alle attività minerarie oceaniche o in altri settori connessi
- La Convenzione di Montego Bay prevede che la "zona contigua": non può estendersi oltre le 24 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale
- La Convenzione di Montego Bay prevede che la larghezza del mare territoriale dello Stato- arcipelago viene misurata a partire: dalle linee di base aricpelagiche tracciate secondo quanto previsto dall'art. 47 dell'accordo
- La Convenzione di Montego Bay prevede la possibilità di libero transito per navi e aeromobili nelle acque degli Stati-arcipelago? Sì, la Convenzione prevede esplicitamente all'art. 53 il diritto di passaggio nei cd. corridoi di traffico arcipelagici
- La Convenzione di Montego Bay reca disposizioni circa l'obbligo di prestare soccorso in mare che prevedono che ogni Stato costiero: promuova la costituzione e assicuri il funzionamento permanente di un adeguato ed efficace servizio di ricerca e soccorso per tutelare la sicurezza marittima e aerea
- La Convenzione di Montego Bay, per quanto attiene il regime giuridico delle risorse dell'"Area", all'art. 137, prevede esplicitamente che: tutti i diritti sulle risorse dell'Area sono conferiti a tutta l'umanità per conto della quale agisce l'Autorità Internazionale dei fondi marini
- La Convenzione di Montego Bay, tra gli obblighi dello Stato di bandiera, indica quello di: tenere un registro in cui devono essere indicati i nomi e le caratteristiche delle navi che battono la sua bandiera, ad esclusione di quelle che, in virtù di norme internazionali, per effetto delle loro modeste dimensioni sono esenti dalla registrazione
- La Convenzione ONU di Montego Bay del 1982 definisce la pirateria nell'alto mare come: ogni atto illecito di violenza, di sequestro o di rapina commesso dall'equipaggio o dai passeggeri di una nave o di un aeromobile privati contro un'altra nave o aeromobile o contro le persone o i beni da essi trasportati
- La Convenzione ONU di Montego Bay del 1982 definisce l'isola come: distesa naturale di terra circondata dalle acque, che rimane al di sopra del livello del mare ad alta marea
- La Convenzione ONU di Montego Bay prevede che la zona economica esclusiva: non si estende al di là di 200 miglia marine dalle linee di base da cui viene misurata la larghezza del mare territoriale
- La Convenzione ONU di Montego Bay si interessa anche dell'inquinamento dell'ambiente marino da fonti terrestri? Sì.
- La delimitazione delle acque interne dello Stato- arcipelago è disciplinata dall'articolo: 50 della Convenzione di Montego Bay
- La fascia di mare denominata "zona economica esclusiva" comprende: il suolo e il sottosuolo marini, nonché il volume d'acqua sovrastante
- La misurazione della larghezza del mare territoriale, della zona contigua, della zona economica esclusiva e della piattaforma continentale degli Stati-arcipelago è disciplinata: dall'art. 48 della Convenzione di Montego Bay
- La nozione di zona economica esclusiva e il suo regime giuridico internazionale sono stati introdotti per la prima volta: dalla Convenzione di Montego Bay del 1982
- La parte XII della Convenzione di Montego Bay riguarda: la protezione e preservazione dell'ambiente marino
- La sede dell'Autorità Internazionale dei fondi marini è situata a: Kingston (Giamaica)
- L'art. 118 della Convenzione di Montego Bay del 1982 ha ad oggetto: la cooperazione degli Stati alla conservazione e gestione delle risorse biologiche dell'alto mare
- L'art. 123 della Convenzione di Montego Bay del 1982 disciplina la cooperazione tra Stati costieri di mari chiusi o semichiusi con riferimento all'esercizio di diritti e all'adempimento di obblighi. In quali ambiti specifici? Nell'ambito delle risorse biologiche del mare, in quello della protezione dell'ambiente marino e in quello della ricerca scientifica
- L'art. 13 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare regola: i bassifondi emergenti a bassa marea
- L'art. 161 della Convenzione di Montego Bay del 1982 con riguardo alla composizione del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevede, tra l'altro, che quattro membri del citato Organo siano scelti fra: gli Stati contraenti che, sulla base della produzione proveniente dalle zone sottoposte alla loro giurisdizione, sono fra i principali esportatori netti delle specie di minerali previsti per l'estrazione nell'Area, di cui almeno due Paesi in via di sviluppo la cui economia è fortemente dipendente dalle esportazioni di tali minerali
- L'art. 195 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 10.12.1982 stipulata a Montego Bay prevede che gli Stati nell'adottare misure per prevenire, ridurre e tenere sotto controllo l'inquinamento dell'ambiente marino: debbono agire in modo da non trasferire, direttamente o indirettamente, danni o rischi da un'area ad un'altra e da non trasformare un tipo di inquinamento in un altro.
- L'art. 198 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982, disciplina che lo Stato che viene a conoscenza di circostanze che indicano un pericolo di inquinamento dell'ambiente marino imminente o in atto: avverte immediatamente gli Stati che ritiene esposti a tale pericolo come pure le competenti organizzazioni internazionali.
- L'art. 210 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982 ha ad oggetto: l'inquinamento da immissione.
- L'art. 217 della Convenzione di Montego Bay regola: l'applicazione della normativa da parte degli Stati di bandiera in tema di prevenzione, riduzione e controllo dell'inquinamento dell'ambiente marino
- L'art. 227 della Convenzione di Montego Bay del 1982 prevede che gli Stati: non attuino discriminazioni di fatto o di diritto ai danni delle navi di altri Stati
- L'art. 246 della Convenzione di Montego Bay, prevede che gli Stati costieri possano rifiutare il proprio consenso all'effettuazione di un progetto di ricerca scientifica marina di un altro Stato nella propria zona economica esclusiva o sulla piattaforma continentale: Se quel progetto: 1. incide direttamente sull'esplorazione e sullo sfruttamento delle risorse naturali; 2. prevede la perforazione della piattaforma continentale, l'uso di esplosivi o l'immissione nell'ambiente marino di sostanze nocive; 3.comporta la costruzione di isole artificiali; 4. contiene informazioni, comunicate allo stesso Stato costiero, inesatte circa la natura e gli obiettivi.
- L'art. 246 della Convenzione di Montego Bay, prevede che gli Stati costieri possono rifiutare il proprio consenso all'effettuazione di un progetto di ricerca scientifica marina di un altro Stato nella propria zona economica esclusiva o sulla piattaforma continentale: Se quel progetto: 1. incide direttamente sull'esplorazione e sullo sfruttamento delle risorse naturali; 2. prevede la perforazione della piattaforma continentale, l'uso di esplosivi o l'immissione nell'ambiente marino di sostanze nocive; 3.comporta la costruzione di isole artificiali; 4. contiene informazioni, comunicate allo stesso Stato costiero, inesatte circa la natura e gli obiettivi.
- L'art. 39 della Convenzione di Montego Bay prevede tra l'altro che durante il passaggio in transito negli stretti usati per la navigazione internazionale, gli aeromobili: rispettino le norme di volo stabilite dall'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile, relative agli aeromobili civili e che anche gli aeromobili di Stato osservino di norma tali misure di sicurezza
- L'art. 39 della Convenzione di Montego Bay riguarda: gli obblighi delle navi e degli aeromobili durante il passaggio in transito negli stretti usati per la navigazione internazionale
- L'art. 81 della Convenzione di Montego Bay ha ad oggetto: le perforazioni nella piattaforma continentale
- L'articolo 161 della Convenzione di Montego Bay del 1982 relativamente alla composizione del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevede, tra l'altro, che: sei membri del citato Organo siano scelti fra gli Stati contraenti in via di sviluppo che rappresentano interessi particolari
- L'articolo 194 della Convenzione Montego Bay ha ad oggetto: le misure per prevenire, ridurre e tenere sotto controllo l'inquinamento dell'ambiente marino
- L'articolo 202 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982, disciplina: l'assistenza tecnica e scientifica ai Paesi in via di sviluppo in tema di protezione e preservazione dell'ambiente marino
- L'articolo 224 della Convenzione di Montego Bay del 1982, disciplina: l'esercizio dei poteri di polizia nell'ambito della Parte XII della Convenzione riferita alla protezione dell'ambiente marino
- L'Assemblea dell'Autorità Internazionale dei fondi marini può: a norma dell'art. 160 della Convenzione esaminare e approvare le norme, i regolamenti e le procedure dell'Autorità che il Consiglio ha adottato in via provvisoria
- L'Assemblea, quale Organo dell'Autorità Internazionale dei fondi marini è regolata: dagli artt. 159 e 160 della Convenzione
- L'attività criminosa della tratta degli schiavi è tra quelle in cui, ai sensi della Convenzione sul Diritto del Mare di Montego Bay del 1982, è lecito l'esercizio del diritto di visita da parte di una nave da guerra. Cosa avviene se a seguito del fermo e della visita in alto mare venga accertata la commissione di tale illecito da parte di una nave straniera? La nave da guerra può soltanto raccogliere le prove dell'attività criminosa trasmettendo un dettagliato rapporto alle Autorità nazionali per l'inoltro allo Stato di bandiera della nave straniera
- L'attività di contrasto all'immigrazione clandestina svolta dalla Guardia di Finanza: deve ispirarsi ai principi nazionali e internazionali in materia di priorità della salvaguardia della vita umana in mare
- L'attività di pesca effettuata da una nave straniera nel mare territoriale di uno Stato costiero può essere ricompresa tra le attività per le quali è applicabile l'istituto del "passaggio inoffensivo" secondo la Convenzione di Montego Bay? No, in quanto la pesca è tra quelle attività considerate pregiudizievoli per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero
- L'Autorità Internazionale dei fondi marini prevista dalla Convenzione di Montego Bay è disciplinata per quanto attiene alla sua costituzione: dall'art. 156 della Convenzione
- Le contribuzioni dei membri dell'Autorità Internazionale dei fondi marini prevista dalla Convenzione di Montego Bay costituiscono: risorse finanziarie dell'Autorità, sono versate in un conto speciale e servono a coprire le spese di amministrazione della stessa a norma dell'art. 173 della Convenzione
- Le disposizioni della Convenzione di Montego Bay che regolano gli Stati-Arcipelago sono contenute nella Parte: IV del citato accordo internazionale
- Le disposizioni della Convenzione di Montego Bay in tema di protezione e preservazione dell'ambiente marino non si applicano alle navi da guerra? No
- Le isole artificiali costruite da uno Stato costiero nella zona economica esclusiva secondo quanto previsto: dall'art. 60 della Convenzione di Montego Bay sono sottoposte alla giurisdizione esclusiva dello Stato anche in materia di leggi e regolamenti doganali, fiscali, sanitari, di sicurezza e di immigrazione
- Le isole artificiali presenti nella zona economica esclusiva di uno Stato costiero secondo quanto previsto dalla Convenzione di Montego Bay: non possiedono un mare territoriale e la loro presenza non modifica la delimitazione del mare territoriale, della zona economica esclusiva o della piattaforma continentale dello Stato costiero
- Le isole artificiali, le installazioni e le strutture presenti nella zona economica esclusiva di uno Stato costiero: possono, in caso di necessità, essere contornate da "zone di sicurezza" istituite dallo Stato sia per garantire la sicurezza della navigazione che quella delle stesse isole, installazioni e strutture, così come previsto dall'art. 60 della Convenzione di Montego Bay
- Le navi, in alto mare, sono giuridicamente: territorio dello Stato della bandiera che battono
- Le principali libertà dell'alto mare previste dalla Convenzione ONU di Montego Bay del 1982 sono: libertà di navigazione, libertà di sorvolo, libertà di posa di cavi e condotte, libertà di costruire isole artificiali e altre installazioni, libertà di pesca, libertà di ricerca scientifica
- L'espressione "Stato di bandiera" cosa sta ad indicare? Lo Stato che attribuisce la propria nazionalità ad una nave
- L'inseguimento di una nave straniera deve iniziare: quando la nave straniera si trova nelle acque interne, nelle acque arcipelagiche, nel mare territoriale oppure nella zona contigua dello Stato che mette in atto l'inseguimento
- L'inseguimento di una nave straniera iniziato secondo le modalità previste dall'art. 111 della Convenzione di Montego Bay può continuare oltre il mare territoriale o la zona contigua solo nel caso in cui: non venga mai interrotto
- L'istituto della "presenza costruttiva", già previsto dalle Convenzioni di Ginevra del 1958, in quale articolo della Convenzione ONU di Montego Bay viene mutuato? Art. 111, comma 4
- Lo Stato costiero ha la possibilità di emanare leggi e/o regolamenti concernenti il passaggio inoffensivo attraverso il proprio mare territoriale che abbiano ad oggetto aspetti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione? Sì, la Convenzione di Montego Bay lo prevede espressamente
- Lo status giuridico dell'Autorità Internazionale dei fondi marini è disciplinato dalla Convenzione di Montego Bay: all'articolo 176