Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSMA
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- I membri delle Commissioni costituenti gli Organi del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini ai sensi della Sottosezione C della Convenzione ONU di Montego Bay: sono eletti per cinque anni
- Il "passaggio nei corridoi di traffico arcipelagici" così come disciplinato dalla Convenzione di Montego Bay deve essere: continuo, rapido e senza impedimenti, tra una parte dell'alto mare o della zona economica esclusiva e un'altra parte dell'alto mare o della zona economica esclusiva
- Il diritto di "passaggio in transito" nello stretto usato per la navigazione internazionale, secondo le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982: non prevede limitazioni basate sul tipo, la funzione, la nazionalità, il carico o la destinazione della nave
- Il diritto di inseguimento è disciplinato dalla Convenzione di Montego Bay e, in particolare: dall'art. 111
- Il diritto di visita nelle acque internazionali nei confronti di una nave che non goda della completa immunità è possibile nelle seguenti circostanze: quando vi sia il fondato motivo di ritenere che la nave sia impegnata in atti di pirateria, nella tratta degli schiavi, in trasmissioni abusive ovvero sia priva di nazionalità
- Il passaggio di una nave straniera nel mare territoriale che caratteristiche deve avere? Deve essere continuo e rapido, ma può, in talune circostanze, essere consentita la fermata e l'ancoraggio
- In applicazione della Convenzione ONU di Montego Bay del 1982, cosa accade se durante il fermo in alto mare di una nave straniera sospettata di essere dedita alla tratta degli schiavi uno schiavo riesce a trovare rifugio a bordo della nave da guerra che sta operando? Ai sensi di quanto previsto dall'art. 99 della Convenzione di Montego Bay, lo schiavo deve essere considerato libero a tutti gli effetti indipendentemente dalla bandiera della nave da guerra
- In applicazione di quanto disciplinato dalla Convenzione di Montego Bay, le navi straniere possono solcare il mare territoriale italiano: in quanto godono del diritto di "passaggio inoffensivo"
- In base alle disposizioni contenute nella Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare, la sovranità dello Stato-arcipelago esercitata nelle sue acque si estende anche allo spazio aereo sovrastante: sì, nonché al relativo fondo marino, al suo sottosuolo, nonché alle risorse ivi contenute
- In relazione a quanto disciplinato dall'art. 161 della Convenzione di Montego Bay, quando l'Assemblea elegge i membri del Consiglio dell'Autorità Internazionale dei fondi marini, essa assicura che: gli Stati privi di litorale e gli Stati geograficamente svantaggiati siano rappresentati ad un livello che risulti ragionevolmente proporzionato alla loro rappresentanza in Assemblea
- In tema di "zona economica esclusiva" la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982 prevede che lo Stato costiero goda di giurisdizione in materia di installazione e utilizzazione di isole artificiali, impianti e strutture? Sì
- In tema di contrasto dell'immigrazione clandestina via mare quando nel mare territoriale e nella zona contigua vi sia la presenza di mezzi appartenenti a diverse amministrazioni, il coordinamento delle attività è affidato: alla Guardia di Finanza
- In tema di delimitazione della piattaforma continentale, la Convenzione di Montego Bay prevede che nel caso in cui l'orlo esterno del margine continentale si trovi a una distanza inferiore rispetto al prolungamento naturale del territorio terrestre di uno Stato costiero, la piattaforma continentale: comprenderà il fondo e il sottosuolo delle aree sottomarine che si estendono al di là del mare territoriale fino ad una distanza di 200 miglia marine dalle linee di base dalle quali si misura il citato mare territoriale
- In tema di immigrazione clandestina via mare nel caso in cui nell'alto mare vi sia una nave straniera (cd. "nave madre") dedita al traffico di migranti che utilizza delle lance o imbarcazioni minori per far sbarcare sulle coste di uno Stato rivierasco i migranti, è possibile per una nave da guerra del medesimo Stato intraprendere l'inseguimento e il fermo della "nave madre"? Sì, applicando l'istituto della "presenza costruttiva" in virtù del quale sussistendo un indubbio collegamento tra la "nave madre" e le imbarcazioni minori, è sufficiente attendere che una di queste, carica di migranti, faccia ingresso nel mare territoriale o nella zona contigua dello Stato per dare avvio all'inseguimento e alla cattura della "nave madre"
- In tema di passaggio inoffensivo nel mare territoriale, l'art. 24 della Convenzione di Montego Bay prevede che: lo Stato costiero segnali con adeguata pubblicità ogni pericolo per la navigazione esistente nel suo mare territoriale, del quale sia a conoscenza
- In tema di protezione e preservazione dell'ambiente marino la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982 , all'art. 226, disciplina: le indagini su navi straniere
- In tema di salvaguardia della sicurezza in mare la Convenzione ONU di Montego Bay prevede che lo Stato di bandiera si assicuri che ogni nave battente la sua bandiera abbia a bordo: le carte e le pubblicazioni nautiche, nonché la strumentazione e le apparecchiature atte a consentire la navigazione in sicurezza
- In tema di sfruttamento delle risorse biologiche della propria zona economica esclusiva lo Stato costiero: determina la propria potenzialità di sfruttamento delle risorse e quando non possiede i mezzi per pescare l'intera quota stabilita deve concedere ad altri Stati l'accesso nella propria ZEE per sfruttare l'eccedenza di tale quota
- In tema di soccorso in mare, il Comandante di una nave, nel rispetto della sicurezza del suo equipaggio e della nave stessa: è tenuto a prestare soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo
- In via generale, all'interno della zona economica esclusiva, lo Stato costiero, nell'ottica dello sfruttamento ottimale delle risorse biologiche ivi presenti: determina il volume massimo di risorse di cui è consentita la cattura assicurandosi comunque la conservazione delle stesse ed evitandone lo sfruttamento eccessivo