Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- I criteri che reggono l'attività amministrativa sono indicati dalla L. 241/1990. Essi sono: economicità, efficacia, imparzialità pubblicità e trasparenza
- I potenziali controinteressati, a norma del disposto di cui all'art. 10 legge n. 241/1990, possono presentare memorie scritte e documenti? Si, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli e, ove vengano disattesi, deve darne conto nella motivazione del provvedimento.
- I provvedimenti amministrativi "efficaci", a norma del disposto di cui all'art. 21-quater della legge n. 241/1990, sono eseguiti: Immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo.
- I provvedimenti amministrativi sono: atti tipici, cioè costituiscono un numero chiuso e sono individuati dal legislatore
- Il differimento all'accesso dei documenti amministrativi, secondo quanto prevede l'art. 25 della legge n. 241/1990, deve essere motivato? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo.
- Il diritto di accesso è consentito anche se ha ad oggetto i dati c.d. supersensibili? Sì, ma solo se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare, sottesa al diritto di accesso, è di rango almeno pari ai diritti dell'interessato, ovvero consiste in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale
- Il diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi è riconosciuto dall'ordinamento: al fine di assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale
- Il diritto di accesso ai documenti amministrativi si esercita: mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla L. 241/1990 s.m.i.
- Il diritto di accesso si esercita: nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, delle Aziende Autonome e speciali, degli Enti pubblici e dei Gestori di pubblici servizi
- Il diritto di accesso, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, è consentito nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi? No, è escluso per espressa previsione di cui all'art. 24.
- Il diritto di accesso, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, è consentito, nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi? No, è escluso per espressa previsione di cui all'art. 24.
- Il diritto di accesso, a norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, è escluso: Quando i documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità.
- Il diritto di accesso, ai sensi della L. 241/1990, art. 22, è esercitabile: Fino a quando la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere.
- Il diritto di partecipazione al Procedimento comporta: il diritto di prendere visione degli atti, nonché di presentare memorie scritte e documenti
- Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro: nei procedimenti tributari
- Il provvedimento adottato in violazione di norme sul Procedimento Amministrativo: non è annullabile qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
- Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,: Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari.
- Il Responsabile del Procedimento: cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti
- Il silenzio-assenso si configura quando: la legge attribuisce all'inerzia della P.A. il significato di accoglimento dell'istanza o del ricorso
- In base alla legge 241/1990, si può aggravare il procedimento amministrativo? Sì, ma solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
- In caso di diniego espresso del diritto di accesso: il richiedente, entro 30 giorni, ha la facoltà di presentare ricorso al TAR ovvero chiedere, nello stesso termine e nei confronti degli atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito, che sia riesaminata la suddetta determinazione
- In caso di formazione del silenzio-assenso, la P.A. può assumere comunque determinazioni in via di autotutela? Si, può adottare provvedimenti di revoca e annullamento d'ufficio
- In merito al diritto di accesso: l'esame è gratuito mentre il rilascio di copia è subordinato soltando al costo di riproduzione ed alle spese di ufficio per la ricerca e la visura
- In relazione all'istituto dell'accesso civico, così come disciplinato dall'art. 5 del D. Lgs. 33/2013, la richiesta del privato necessita di specifica motivazione? No, la richiesta di accesso civico non deve essere motivata per espressa previsione legislativa
- In tema di disposizioni sulla trasparenza amministrativa, il diritto di accesso del cittadino agli atti pubblici, previsto dalla L. 241/1990, incontra limiti: nei legittimi motivi di segretezza
- In tema di disposizioni sulla trasparenza amministrativa, la L. 241/1990, cosa intende per interessati? Tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso