Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Gli accertamenti dell'ANAC: riguardano vicende di corruzione e maladministration, ma non riguardano fattispecie di reato, di responsabilità amministrativo- contabile, di responsabilità disciplinare
- Gli accordi fra P.A. e privati hanno una loro dignità giuridica autonoma. Con l'art. 11 la legge 241/1990 ha previsto il recesso: della P.A. per sopravvenuti motivi di interesse pubblico
- Gli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo, in conformità al disposto dell'art. 11 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.: debbono essere stipulati, a pena di nullità per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- Gli accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo, in conformità al disposto dell'art. 11 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.: debbono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti e devono essere motivati
- Gli accordi sostitutivi di provvedimenti di cui all'art. 11 della legge n. 241/1990 sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti stessi? Si, lo dispone espressamente la detta legge
- Gli accordi tra le Pubbliche Amministrazioni previsti dalla legge 241/1990: sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
- Gli accordi tra le pubbliche amministrazioni previsti dall'art. 15 della legge n. 241/1990: Sono stipulati per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
- Gli atti amministrativi dichiarativi sono gli atti che: si limitano ad accertare una data situazione senza influire su di essa
- Gli atti amministrativi si distinguono in atti restrittivi e atti ampliativi, in relazione al risultato. Gli atti che restringono la sfera giuridica del destinatario: sono atti amministrativi restrittivi
- Gli atti che attestano la conformità di un documento all'originale o l'autenticità della sottoscrizione costituiscono: Le autenticazioni.
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi: Rientrano gli accordi preliminari
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi: Rientrano le designazioni
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi: Rientrano i ricorsi
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i secondi: Rientrano i pareri
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi: Rientrano le richieste
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo sono atti amministrativi procedimentali. Tali atti possono essere propulsivi o preparatori; tra i primi: Rientrano le istanze
- Gli atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati all'adozione di un provvedimento amministrativo: Sono atti amministrativi procedimentali
- Gli atti di carattere normativo ed amministrativo generale sono pubblicati in una sezione dell'Amministrazione Trasparente. Quale? Disposizioni generali.
- Gli atti di conferimento di incarichi adottati in violazione delle disposizioni del decreto in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le P.A. e presso gli enti privati in controllo pubblico sono: Nulli.
- Gli atti e procedimenti riguardanti la tutela dal rischio idrogeologico sono subordinati all'obbligo dell'adozione del provvedimento espresso ovvero al silenzio assenso? A siffatti procedimenti è fatto divieto di fare ricorso al silenzio assenso.
- Gli elementi accidentali del provvedimento amministrativo: Possono o meno essere presenti in un atto
- Gli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo possono essere essenziali o accidentali. I primi: Sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto
- Gli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo possono essere essenziali o accidentali. I primi: Qualora mancanti comportano la nullità del provvedimento
- Gli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo possono essere essenziali o accidentali. Quelli accidentali: Possono o meno essere presenti in un atto
- Gli elementi essenziali del provvedimento amministrativo: Qualora mancanti comportano la nullità del provvedimento
- Gli elementi essenziali del provvedimento amministrativo: Sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto
- Gli enti di diritto privato in controllo pubblico: devono adottare misure di prevenzione della corruzione integrative del modello adottato ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001
- Gli enti di dritto privato solo partecipati dalle pubbliche amministrazioni: non sono obbligati all'adozione di misure di prevenzione integrative del modello adottato ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001
- Gli enti totalmente privati che svolgano attività di pubblico interesse: non sono obbligati all'adozione di misure di prevenzione integrative del modello adottato ai sensi del d.lgs. n. 231 del 2001
- Gli istituti dell'abrogazione, del ritiro e della sospensione a quale altro istituto richiamato dalla Legge 241/1990 sono affini? All'annullamento d'ufficio
- Gli obblighi di pubblicazione dell'elenco dei soggetti beneficiari sono assolti dalla Pubblica Amministrazione con la pubblicazione, tra i vari dati: Del nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario, dell'importo del vantaggio economico corrisposto al beneficiario, dell'ufficio e del funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo nonché le modalità seguite per l'individuazione del beneficiario.
- Gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione sono definiti: dall'organo di indirizzo
- Gli organi consultivi dalle Pubbliche Amministrazioni sono tenuti a rendere i pareri richiesti dagli Enti entro un certo termine. Questi sono trasmessi: Con mezzi telematici.
- Gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie il termine di 20 giorni (art. 16, l. n. 241/1990): Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro 15 giorni dalla ricezione degli elementi istruttori da parte delle amministrazioni interessate
- Gli standard, i modelli e gli schemi di cui all'art. 48, co. 1, d.lgs. 33/2013, sono adottati dall'Autorità Nazionale Anticorruzione: sentiti il Garante per la protezione dei dati personali, la Conferenza unificata, l'Agenzia Italia Digitale, la CIVIT e l'ISTAT
- Gli standard, i modelli e gli schemi di cui all'art. 48, co. 3, d. lgs. 33/2013, recano disposizioni, tra l'altro, finalizzate ad assicurare: il coordinamento informativo e informatico dei dati, per la soddisfazione delle esigenze di uniformità delle modalità di codifica e di rappresentazione delle informazioni e dati pubblici, della loro confrontabilità e della loro successiva rielaborazione
- Gravi o reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'articolo 54, comma 3, comportano: in ogni caso la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo