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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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Da quale Autorità, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, è gestito il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza?   Dall'Autorità Nazionale anticorruzione.
Decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento o quello superiore di cui al co. 7, art. 2, l. 241/1990, il privato può rivolgersi al responsabile cui è affidato il potere sostitutivo affinché concluda il procedimento?   Sì, ed il procedimento deve essere concluso in un termine pari alla metà di quello originariamente previsto
Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza (art. 24, l. n. 241/1990)?   No, è inammissibile.
Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,:   Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi
Di norma l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante:   Comunicazione personale
Dinanzi al diniego del controinteressato sulla istanza di accesso civico, l'Amministrazione:   Può comunque accogliere la richiesta di accesso civico.
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari l'accesso è consentito?   Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili l'accesso è consentito?   Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale:   L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute:   L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari:   L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale l'accesso è consentito?   Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili:   L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute l'accesso è consentito?   Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
Dispone l'art. 1 della legge 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi:   dell'ordinamento comunitario
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché:   Dai principi dell'ordinamento comunitario
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è retta dai criteri di:   Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001?   Principio di certezza del diritto
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001?   Principio di ragionevolezza
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001?   Principio di consequenzialità
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001?   Principio di sussidiarietà
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da cinque criteri/principi. Quale tra quelli indicati non è un principio/criterio espressamente elencato all'art. 1 della legge n. 241/2001?   Principio di precauzione
Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni?   Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale?   Si, lo prevede espressamente l'art. 10 bis della legge n. 241/1990
Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni?   Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
Dispone l'art. 11 della L. n. 241/1990 che il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione:   É ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse
Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo:   Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento
Dispone l'art. 120 del D.Lgs. n. 104/2010 che gli atti delle procedure di affidamento, ivi comprese le procedure di affidamento di incarichi e concorsi di progettazione e di attività tecnico-amministrative ad esse connesse, relativi a pubblici lavori, servizi o forniture, nonché i provvedimenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ad essi riferiti, sono impugnabili unicamente mediante ricorso al tribunale amministrativo regionale competente. Se sono omessi gli avvisi o le informazioni oppure se essi non sono conformi alle prescrizioni ivi contenute, il ricorso non può comunque essere proposto:   Decorsi sei mesi dal giorno successivo alla data di stipulazione del contratto
Dispone l'art. 143 del D.Lgs. n.196/2003, sostituito dal D.Lgs. n. 101/2018, che il Garante, di norma, decide sul reclamo entro nove mesi dalla data di presentazione. Entro quanto tempo dalla presentazione del reclamo il Garante deve dare informazione all'interessato sullo stato del procedimento?   Entro tre mesi
Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 che la prima riunione della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge nella data previamente comunicata con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. Entro quale termine, decorrente dalla data della riunione, devono concludersi i lavori della conferenza?   Quarantacinque giorni
Dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990, che gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo consultivo abbia rappresentato all'amministrazione esigenze istruttorie il suddetto termine:   Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro 15 giorni dalla ricezione degli elementi istruttori
Dispone l'art. 17, del D.Lgs. n. 33/2013, che fermo restando quanto previsto dall'art. 9-bis, le P.A. devono pubblicare, nell'ambito di quanto previsto dall'art. 16, co. 1, i dati relativi al personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico. Tali dati devono essere pubblicati:   Annualmente
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza degli enti pubblici nazionali devono concludersi:   Entro il termine di trenta giorni
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi:   Entro il termine di trenta giorni
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali devono concludersi:   Entro il termine di trenta giorni
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda:   Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda:   Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda:   Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda:   Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria?   Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria?   Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria?   Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria?   Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se:   La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine fissato per la conclusione del procedimento, il provvedimento di diniego
Dispone l'art. 21 quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa?   Si, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario
Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa?   Sì, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario
Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che nel caso in cui sia stata proposta azione di annullamento la domanda risarcitoria:   Può essere formulata nel corso del giudizio o, comunque, sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza
Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che per il risarcimento dell'eventuale danno che il ricorrente comprovi di aver subito in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, il termine di decadenza:   Inizia comunque a decorrere dopo un anno dalla scadenza del termine per provvedere
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio:   Di minimizzazione dei dati
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio:   Di limitazione della conservazione
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere esatti e, se necessario, aggiornati e che devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio:   Dell'esattezza
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non sia incompatibile con tali finalità, in applicazione del principio:   Di limitazione della finalità
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza degli stessi, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali, in applicazione del principio:   Dell'integrità e riservatezza
Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere trattati in modo lecito, corretto e trasparente nei confronti dell'interessato, in applicazione del principio:   Di Liceità, correttezza e trasparenza
Dispone l'art. 5, D.Lgs. n. 33/2013, che fatti salvi i casi di pubblicazione obbligatoria, l'amministrazione cui è indirizzata la richiesta di accesso, se individua soggetti controinteressati è tenuta a dare comunicazione agli stessi. Entro quanti giorni dalla ricezione della comunicazione i controinteressati possono presentare una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso?   Dieci giorni
Dispone l'art. 53 del Codice del processo amministrativo che nei casi d'urgenza, il presidente del tribunale può, su istanza di parte, abbreviare fino alla metà i termini previsti dal suddetto Codice per la fissazione di udienze o di camere di consiglio. Conseguentemente:   Sono ridotti proporzionalmente i termini per le difese della relativa fase
Dispone l'art. 6 della Legge 241/1990 che, il Responsabile del procedimento:   Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente la decorrenza e la durata dell'obbligo di pubblicazione, tra l'altro, che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati, di norma per un periodo di:   5 anni
Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente la decorrenza e la durata dell'obbligo di pubblicazione, tra l'altro, che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati:   Per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla legge
Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore:   È lecito se è dato da un minore che abbia almeno 16 anni
Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore:   È illecito se è dato da un minore di 16 anni
Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito se è dato da un minore che abbia almeno 16 anni ovvero ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, se è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale. Gli Stati membri possono stabilire per legge un'età inferiore?   Si, purché non inferiore ai 13 anni
Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito:   Ove il minore abbia almeno 16 anni
Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore:   Ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, è lecito se è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale
Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione:   Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario per accertare, esercitare o difendere un diritto in sede giudiziaria
Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione:   Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario per tutelare un interesse vitale dell'interessato o di un'altra persona fisica qualora l'interessato si trovi nell'incapacità fisica o giuridica di prestare il proprio consenso
Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione:   Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario alle autorità giurisdizionali per esercitare le loro funzioni giurisdizionali
Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione:   Non trova applicazione qualora il trattamento riguarda dati personali resi manifestamente pubblici dall'interessato
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, con riferimento agli effetti dell'atto la dottrina più moderna distingue:   Provvedimenti accrescitivi, provvedimenti ablatori, provvedimenti sanzionatori, provvedimenti di secondo grado.
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista degli effetti si distinguono:   Provvedimenti accrescitivi, provvedimenti ablatori, provvedimenti sanzionatori e provvedimenti di secondo grado
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei destinatari si distinguono:   Atti con un solo destinatario, atti con una pluralità di destinatari
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono atti monostrutturati e atti:   Pluristrutturati
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono atti pluristrutturati e atti:   Monostrutturati
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono:   Atti monostrutturati e pluristrutturati
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono atti presupposti e atti:   Procedimentali.
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono atti procedimentali e atti:   Presupposti
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono:   Atti procedimentali ed atti presupposti
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti:   Contestuali
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti contestuali e atti:   Composti
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono:   Atti composti e atti contestuali
Dopo quanti giorni dalla data di presentazione della segnalazione di inizio attività (SCIA) può cominciare l'attività oggetto della dichiarazione, secondo quanto previsto dalla legge 241/1990, art. 19?   A decorrere dalla data di presentazione stessa
Dove è costituito, ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 81/2008, il "Fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità"?   Presso l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Dove è istituita la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi?   Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dove sono pubblicati, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, i documenti programmatici relativi al programma biennale degli acquisti ed il programma triennale dei lavori pubblici?   Sul profilo del committente, sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Osservatorio dei contratti pubblici.