Elenco in ordine alfabetico delle domande di Anticorruzione
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- I componenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione: non possono essere scelti tra componenti di cariche politiche o sindacali nei tre anni precedenti la nomina
- I componenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione: durano in carica sei anni e non possono essere confermati
- Il d.lgs. n. 39 del 2013 si applica anche agli IRCCS? Sì, come indicato dall'ANAC con la Delibera n. 149 del 22 dicembre 2014
- Il d.lgs. n. 39 del 2013 trova applicazione anche ai consorzi? Il d.lgs. n. 39 del 2013, in armonia anche con quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione, si applica anche ai consorzi (consorzi per l'area sviluppo industriale) in quanto enti pubblici economici
- Il Patto di Integrità è stato sviluppato da Transparency International negli anni '90 con l'obiettivo di: aiutare governi, economia e società civile nella lotta alla corruzione nel settore degli approvvigionamenti pubblici, dotando le PA locali di uno strumento aggiuntivo deterrente contro la corruzione, che compensi meccanismi legislativi incompleti
- Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è adottato: entro il 31 gennaio di ogni anno, con cadenza triennale che si ripete ciascun anno
- Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: consiste nell'individuazione delle misure oggettive, organizzative, di prevenzione della corruzione e di trasparenza che l'amministrazione interessata si propone di attuare nel successivo triennio
- Il potere di ordine dell'ANAC: è conferito dall'art, 1, comma 3, della legge n. 190, ma è circoscritto ai casi di attuazione dei piani di cui ai commi 4 e 5 dello stesso articolo
- Il potere di ordine dell'ANAC: è volto a ripristinare la legalità, prescindendo da ogni accertamento di responsabilità individuale, da valutare separatamente
- Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza può rivestire il ruolo di responsabile dell'Ufficio per i Procedimenti Disciplinari? Non può, configurandosi un potenziale conflitto di interessi, con la sola eccezione prevista, per gli enti di piccole dimensioni, dall'Intesa del 24/07/2014 in sede di Conferenza Unificata, per l'attuazione dell'art. 1 co. 60-61 L. n. 190/2012
- Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza può svolgere l'incarico presso più enti locali? Sì, il Segretario può svolgere l'incarico di RPCT in più comuni, ove il relativo ufficio sia svolto in convenzione con altro ente locale
- Il risultato atteso della mappatura dei processi prevista dal Piano Nazionale Anticorruzione è: la costruzione del catalogo dei processi, ovvero dell'inventario analitico dei flussi di attività presenti nell'amministrazione con indicazione degli input, degli output, degli uffici coinvolti e delle responsabilità
- Il Segretario Comunale, ai sensi dell'art. 1, co. 7, L. n. 190/2012, assume automaticamente l'incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione? No, non è automatica l'assunzione dell'incarico di RPCT da parte del Segretario Comunale; è necessaria l'adozione di apposito provvedimento, conseguente alla valutazione dell'amministrazione sulla base delle condizioni indicate dalla legge
- Il Segretario generale dell'ANAC: è nominato dal Consiglio
- Il trattamento giuridico ed economico del personale dell'ANAC: è attualmente allineato a quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri ma sarà a breve allineato a quello delle altre Autorità indipendenti
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC esercita poteri conoscitivi, pertanto: analizza le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che possono favorire la prevenzione e il contrasto e riferisce al Parlamento
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: svolge un importante ruolo di interpretazione della disciplina vigente, nei propri atti di indirizzo e regolazione, nello svolgimento di attività consultive, nell'esercizio delle attività di vigilanza
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: esprime pareri, obbligatori e facoltativi, nei casi previsti dall'art. 1, co. 2, lett. d) ed e) della L. n. 190/2012 insieme a pareri richiesti dalle P.A. più in generale con riferimento all'applicazione della disciplina vigente nella materia
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: ha adottato regolamenti sull'esercizio dei propri poteri sanzionatori e sull'esercizio della propria attività di vigilanza
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: ha poteri di segnalazione al Parlamento e al Governo attribuiti dall'art. 1, comma 2, lettera g) della L. 190/2012, allorché le sono attribuiti poteri di relazione al Parlamento e di valutazione sull'efficacia delle disposizioni vigenti
- In riferimento alle segnalazioni dei dipendenti pubblici riguardanti illeciti commessi all'interno del proprio ente e riconducibili a episodi di corruzione in senso ampio, l'ANAC è altresì competente a gestire: segnalazioni sugli obblighi di trasparenza assicurati mediante la pubblicazione, sui siti web istituzionali delle PP.AA. dei dati, documenti e informazioni richiesti dalla l. 190/2012 e dal d.lgs. 33/2013, come modificati dal d.lgs. 97/2016
- In tema di whistleblowing, il segnalante che sia licenziato a motivo della segnalazione effettuata: è reintegrato nel posto di lavoro ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23