Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco CISCA - CISCB
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- La congiunzione "mentre" può introdurre sia una proposizione avversativa sia una proposizione temporale. Nei seguenti periodi dov'è la subordinata avversativa? Ha pagato solo un acconto, mentre ci aspettavamo il saldo del debito.
- La congiunzione "mentre" può introdurre sia una proposizione avversativa sia una proposizione temporale. Nei seguenti periodi dov'è la subordinata temporale? L'ho incontrata mentre andava al lavoro.
- La congiunzione "mentre" può introdurre sia una proposizione avversativa sia una proposizione temporale. Nei seguenti periodi dov'è la subordinata temporale? Ho intravisto Lorenza mentre ero sull'autobus.
- La congiunzione "sicché" introduce una subordinata: Consecutiva.
- La congiunzione subordinante "che" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una causale? Vieni dentro che fa freddo.
- La congiunzione subordinante "che" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una soggettiva? È evidente che sei contenta.
- La congiunzione subordinante "come" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una modale? Bisogna fare come c'è scritto.
- La congiunzione subordinante "perché" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una finale? Ve lo dico perché voi possiate rimediarvi.
- La congiunzione subordinante "quando" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una causale? È sciocco negare, quando sapete benissimo che vi abbiamo visto tutti.
- La congiunzione subordinante "se" può introdurre diversi tipi di proposizioni subordinate; in quale dei seguenti periodi introduce una interrogativa indiretta? Dimmi se è arrivata posta per me.
- La forma di coordinazione che si ha ripetendo la stessa congiunzione davanti a tutte le preposizioni che formano il periodo è detta: a) Per polisindeto.
- La frase "Dobbiamo aiutare Paolo, vale a dire dobbiamo ammorbidire i suoi capi" contiene una proposizione coordinata: Esplicativa.
- La frase "Ho fatto una pazzia, quindi è giusto ne subisca le conseguenze" contiene una proposizione coordinata: Conclusiva.
- La frase "Ho richiamato Anna, ma era già uscita" contiene una proposizione coordinata: Avversativa.
- La frase "Ho visitato il museo e ne sono rimasto molto colpito" contiene una proposizione coordinata: Copulativa.
- La frase "La festa di Giorgio sarà piuttosto elegante, perciò metterò l'abito da sera" contiene una proposizione coordinata: Conclusiva.
- La frase "L'etologia, cioè la scienza che studia il comportamento animale, mi appassiona" contiene una proposizione coordinata: Esplicativa.
- La frase "Né è bello né è brutto" contiene una proposizione coordinata: Correlativa.
- La frase "Non so dove sia andata né quando sia partita" contiene una proposizione coordinata: Copulativa.
- La frase "Oggi andrò a correre oppure farò un giro in bicicletta" contiene una proposizione coordinata: Disgiuntiva.
- La frase "Paolo non solo gioca bene a tennis ma ha anche vinto dei tornei" contiene una proposizione coordinata: Correlativa.
- La locuzione congiuntiva "per quanto" può introdurre sia una proposizione limitativa sia una proposizione concessiva. In quale dei seguenti periodi la subordinata introdotta da "per quanto" è CONCESSIVA? Matteo è riuscito a innervosirmi, per quanto mi fossi recata da lui allegra e ben disposta.
- La locuzione congiuntiva "per quanto" può introdurre sia una proposizione limitativa sia una proposizione concessiva. In quale dei seguenti periodi la subordinata introdotta da "per quanto" è LIMITATIVA? Per quanto mi riguarda, preferisco le vacanze in montagna che al mare.
- La proposizione "A chi potrei rivolgermi?" è una proposizione: Principale dubitativa.
- La proposizione "Che fare?" è una proposizione: Principale dubitativa.
- La proposizione "Chi potrà mai aiutarmi?" è una proposizione: Principale dubitativa.
- La proposizione subordinata concessiva indica la circostanza nonostante la quale avviene il fatto o l'azione espressi nella reggente. Nella forma implicita (che deve avere sempre lo stesso soggetto della reggente): Ha il verbo al gerundio, preceduto da pur o anche, o al participio passato, preceduto da sebbene, benché, quantunque e simili.
- La proposizione subordinata consecutiva indica la conseguenza o l'effetto di quanto viene detto nella reggente. È in forma implicita quando ha il verbo. All'infinito.
- La proposizione subordinata modale indica il modo in cui si svolge l'azione espressa nella reggente. Nella forma implicita, che può essere usata solo quando c'è identità di soggetto tra la subordinata modale e la reggente, essa: Ha il verbo al gerundio o all'infinito preceduto da con o a.
- La proposizione subordinata temporale indica quando si verifica, si è verificato o si verificherà quanto è detto nella reggente. Nella forma implicita la temporale: Può avere il verbo all'infinito, introdotto dalle preposizioni o dalle locuzioni nel, prima di, dopo (di), al gerundio senza alcuna preposizione o al participio passato senza alcuna preposizione.
- Laura è una bambina molto giudiziosa, infatti obbedisce sempre. Il periodo contiene una coordinata: Esplicativa.
- Le congiunzioni "e...e", "sia...sia", "né...né" introducono coordinate: Correlative.
- Le congiunzioni "quando, mentre, dopo che" introducono subordinate: Temporali.
- Le congiunzioni "quantunque, sebbene" introducono subordinate: Concessive.
- Le coordinate avversative sono quelle introdotte da una congiunzione avversativa, che: Le lega ponendole in contrapposizione.
- Le coordinate conclusive sono quelle introdotte da una congiunzione conclusiva, che: Le lega stabilendo tra loro un rapporto di conseguenza.
- Le coordinate disgiuntive sono introdotte da congiunzioni quali: Oppure, ovvero, altrimenti.
- Le coordinate disgiuntive sono quelle introdotte da una congiunzione disgiuntiva, che: Le lega ponendole in alternativa.
- Le coordinate esplicative sono quelle introdotte da una congiunzione esplicativa, che: Le lega segnalando che la seconda spiega o precisa la prima.
- Le proposizioni incidentali primarie: Non possono avere una vera e propria autonomia come enunciati al di fuori del testo in cui sono inserite ma non sono proposizioni subordinate, perché non dipendono da nessuna reggente.
- Le proposizioni incidentali primarie: Non appartengono alla categoria delle proposizioni indipendenti.
- Le proposizioni interrogative principali del tipo: "Vuoi rimanere o preferisci andartene?", "Andiamo in pizzeria, pub o al sushi bar?" sono dette: Interrogative disgiuntive.
- Le proposizioni interrogative principali quando pongono una domanda che non si aspetta una risposta, ma chiedono un assenso o, più spesso un diniego già implicito nella domanda sono dette: Interrogative retoriche.
- Le proposizioni interrogative principali quando, contengono le alternative possibili per la risposta, sono dette: Interrogative disgiuntive.
- Le proposizioni principali che esprimono un dubbio, una domanda, un'incertezza a cui è impossibile o molto difficile dare una risposta, sono dette: Dubitative.
- Le proposizioni principali desiderative o ottative: Sono usate per esprimere un desiderio, un augurio o un rimpianto.
- Le proposizioni principali esclamative: Sono usate per esprimere amore, gioia, dolore o simili.
- Le proposizioni principali interrogative dirette si possono dividere in: 4 gruppi: semplici, disgiuntive, reali, retoriche.
- Le proposizioni principali interrogative vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta e sono sempre caratterizzate dal punto interrogativo. Tali proposizioni possono avere il verbo al congiuntivo? Sì, se chi parla vuole avanzare un dubbio in forma ellittica.
- Le proposizioni principali interrogative vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta e sono sempre caratterizzate dal punto interrogativo. Tali proposizioni possono avere il verbo al condizionale? Sì, se chi parla vuole esprimere una possibilità o formulare una richiesta in modo cortese.
- Le proposizioni principali interrogative: Vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta.
- Le proposizioni principali volitive: Sono usate per esprimere una volontà, cioè un ordine, un'esortazione o un invito, un divieto o una concessione.
- Le proposizioni subordinate che, nel periodo, svolgono la medesima funzione logica che, nella frase semplice, svolgono i complementi indiretti, sono dette: Circostanziali.
- Le proposizioni subordinate completive: Possono essere soggettive, oggettive, dichiarative o interrogative indirette.
- Le proposizioni subordinate, da un punto di vista delle funzioni che svolgono nel periodo si distinguono in subordinate completive, subordinate relative, subordinate circostanziali. Le prime sono anche dette: Complementari dirette.
- Le proposizioni subordinate, dal punto di vista della forma, possono essere "esplicite" o "implicite". Appartiene alla prima tipologia la seguente frase: Giovanni dice che non sa niente.