Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto privato #3
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- SALVO CHE IL TITOLO DISPONGA ALTRIMENTI, NEL CASO DI PIU' COENFITEUTI, L'OBBLIGO DEL PAGAMENTO DEL CANONE, FINCHE' DURA LA COMUNIONE: Grava solidalmente su tutti i coenfiteuti
- SE I LIQUIDATORI DI UNA SOCIETA' SEMPLICE INTRAPRENDONO NUOVE AZIONI: Rispondono personalmente e solidalmente per tali affari
- SE IL BENE OGGETTO DI USUFRUTTO E' ESPROPRIATO PER MOTIVI DI INTERESSE GENERALE, L'USUFRUTTO: Si trasferisce sulla relativa indennità
- SE IL PROPONENTE SI E' OBBLIGATO A TENERE FERMA LA PROPOSTA PER UN CERTO TEMPO, LA REVOCA DELLA PROPOSTA: E' senza effetto in pendenza del termine
- SE IL PROPRIETARIO DEL FONDO DOMINANTE ACQUISTA LA PROPRIETA' DEL FONDO SERVENTE, LA SERVITU': Si estingue per confusione
- SE LA COSA CONSEGNATA E' PERITA IN CONSEGUENZA DEI VIZI CHE PRESENTAVA, IL COMPRATORE: Ha diritto alla risoluzione del contratto
- SE LA COSA OGGETTO DI USUFRUTTO PERISCE PARZIALMENTE, L'USUFRUTTO SI CONSERVA? Sì, sulla parte residua
- SE LE PARTI SUBORDINANO LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO AD UN AVVENIMENTO FUTURO ED INCERTO, SI E' IN PRESENZA: Di una condizione risolutiva
- SE LE PARTI SUBORDINANO L'EFFICACIA DEL CONTRATTO AD UN AVVENIMENTO FUTURO ED INCERTO, SI E' IN PRESENZA: Di una condizione sospensiva
- SE NELLA COMPRAVENDITA VI SONO ACCESSORI, PERTINENZE E FRUTTI, LA COSA DEVE ESSERE CONSEGNATA SALVO CHE NON SIA DIVERSAMENTE STABILITO: Con gli accessori, pertinenze e frutti dal giorno della vendita
- SE NON E' DIVERSAMENTE CONVENUTO, IN QUALE MODO PUO' ESSERE MODIFICATO, A NORMA DEL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO DI CONSORZIO TRA IMPRENDITORI? Con il consenso di tutti i consorziati e per iscritto sotto pena di nullità
- SE PIU' DEBITORI SONO OBBLIGATI TUTTI ALLA MEDESIMA PRESTAZIONE, IN MODO CHE CIASCUNO PUO' ESSERE COSTRETTO ALL'ADEMPIMENTO E L'ADEMPIMENTO DA PARTE DI UNO LIBERA GLI ALTRI, L'OBBLIGAZIONE SI DEFINISCE: Solidale
- SE SI TROVA IN CONDIZIONE DI ABITUALE INFERMITA' IL MINORE EMANCIPATO PUO' ESSERE INTERDETTO? Sì, sempre
- SE UN TERZO ASSUME SPONTANEAMENTE VERSO IL CREDITORE IL DEBITO DI UN ALTRO, SI HA: Espromissione
- SE VIENE PATTUITA LA CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA, LA RISOLUZIONE: Si verifica di diritto quando la parte interessata dichiara all'altra che intende valersene
- SECONDO I DETTAMI DEL CODICE CIVILE, L'AFFINITA' E' DEFINITA COME: Un vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge
- SECONDO IL COD.CIV., E' NULLO L'ATTO DI DIVISIONE EREDITARIA, AVENTE AD OGGETTO BENI IMMOBILI, STIPULATO PER SCRITTURA PRIVATA AUTENTICATA? No
- SECONDO IL COD.CIV., FATTE SALVE LE DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE RENDITE DELLO STATO, PER LA COSTITUZIONE A TITOLO ONEROSO E PER ATTO TRA VIVI DI UNA RENDITA PERPETUA, LA FORMA SCRITTA, SOTTO PENA DI NULLITA': E' necessaria sia che si tratti di rendita fondiaria che di rendita semplice
- SECONDO IL COD.CIV., GLI IMMOBILI RICONOSCIUTI D'INTERESSE STORICO, ARCHEOLOGICO E ARTISTICO: Fanno parte del demanio pubblico o sono assoggettate al relativo regime, se appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni
- SECONDO IL COD.CIV., IL LEGATO DI UN FONDO COMPRENDE ANCHE LE SUE PERTINENZE? Sì, se non è diversamente disposto dal titolo
- SECONDO IL COD.CIV., IN CASO DI PAGAMENTO DELL'INDEBITO, AL POSSESSORE TENUTO ALLA RESTITUZIONE DEI FRUTTI: Spetta il rimborso delle spese fatte per le riparazioni ordinarie della cosa, limitatamente al tempo per il quale la restituzione è dovuta
- SECONDO IL COD.CIV., IN CASO DI PAGAMENTO DELL'INDEBITO, COLUI AL QUALE E' STATA RESTITUITA LA COSA: E' tenuto a corrispondere al possessore l'indennità per i miglioramenti recati alla cosa, purché sussistano al tempo della restituzione
- SECONDO IL COD.CIV., IN CASO DI PAGAMENTO DELL'INDEBITO, COLUI AL QUALE E' STATA RESTITUITA LA COSA: E' tenuto a rimborsare il possessore delle spese per la produzione ed il raccolto dei frutti
- SECONDO IL COD.CIV., IN CASO DI PAGAMENTO DELL'INDEBITO, COLUI AL QUALE E' STATA RESTITUITA LA COSA: E' tenuto a rimborsare il possessore, anche se di mala fede, delle spese fatte per le riparazioni straordinarie
- SECONDO IL COD.CIV., IN CASO DI PAGAMENTO DELL'INDEBITO, IL POSSESSORE: Di buona fede può ritenere la cosa finché non gli siano corrisposte le indennità dovute
- SECONDO IL COD.CIV., IN TEMA DI FATTI ILLECITI, IN QUALI IPOTESI E' PREVISTA LA CONDANNA DELL'AUTORE DEL DANNO AD UN'EQUA INDENNITA': Nelle ipotesi in cui il fatto dannoso sia stato compiuto in stato di necessità ed in quella in cui il danno sia stato cagionato da persona incapace d'intendere e di volere ed il danneggiato non abbia potuto ottenere il risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza
- SECONDO IL COD.CIV., IN TEMA DI FATTI ILLECITI, L'AUTORE DEL FATTO DANNOSO DEVE AL DANNEGGIATO UN'INDENNITA': Nel caso in cui ha compiuto il fatto in stato di necessità
- SECONDO IL COD.CIV., IN TEMA DI FATTI ILLECITI, L'AUTORE DEL FATTO DANNOSO NON E' IMPUTABILE: Nel caso in cui non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha commesso
- SECONDO IL COD.CIV., IN TEMA DI FATTI ILLECITI, NON RISPONDE DELLE CONSEGUENZE DAL FATTO DANNOSO: Chi non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha commesso, a meno che lo stato d'incapacità derivi da sua colpa
- SECONDO IL COD.CIV., IN TEMA DI FATTI ILLECITI, QUALI SONO LE RISPETTIVE CONSEGUENZE NEL CASO IN CUI IL FATTO DANNOSO SIA STATO COMPIUTO PER LEGITTIMA DIFESA, IN STATO DI NECESSITA' O IN CONDIZIONE D'INCAPACITA' D'INTENDERE O DI VOLERE? L'autore del fatto dannoso nel primo caso non è responsabile, nel secondo caso deve al danneggiato un'indennità, nel terzo caso non è imputabile
- SECONDO IL COD.CIV., LE RACCOLTE DEI MUSEI, DELLE PINACOTECHE, DEGLI ARCHIVI, DELLE BIBLIOTECHE: Fanno parte del demanio pubblico o sono assoggettate al relativo regime, se appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni
- SECONDO IL COD.CIV., NEL CASO DI RITROVAMENTO DI UN TESORO NEL SOTTOSUOLO DI UN FONDO ENFUITEUTICO: Esso appartiene all'enfiteuta
- SECONDO IL COD.CIV., NEL CORSO DELL'ENFITEUSI SU UN FONDO AGRICOLO, A CHI SPETTANO I FRUTTI NATURALI AL MOMENTO DELLA LORO SEPARAZIONE? All'enfiteuta
- SECONDO IL COD.CIV., NELL'AZIONE GENERALE DI ARRICCHIMENTO, QUALORA L'ARRICCHIMENTO ABBIA PER OGGETTO UNA COSA DETERMINATA, A COSA E' TENUTO COLUI CHE L'HA RICEVUTO? A restituirla in natura, se sussiste al tempo della domanda
- SECONDO IL COD.CIV., PUO' L'ENFITEUTA CONCLUDERE LOCAZIONI? Sì, l'enfiteuta può concludere locazioni
- SECONDO IL CODICE CIVILE, ENTRO QUALI LIMITI, NEL CONTRATTO D'APPALTO, IL COMMITTENTE PUO' APPORTARE VARIAZIONI AL PROGETTO? Entro il sesto del prezzo complessivo sostenuto
- SECONDO IL CODICE CIVILE, FATTE SALVE LE DISPOSIZIONI CONTENUTE NEI REGOLAMENTI LOCALI, QUANDO UN MURO SI TROVI AD UNA DISTANZA DAL CONFINE PARI A CINQUE METRI, ESISTE PER IL VICINO IL DIRITTO DI RICHIEDERNE LA COMUNIONE? No
- SECONDO IL CODICE CIVILE, GLI EDIFICI GALLEGGIANTI SONO CONSIDERATI: Beni immobili, quando sono saldamente assicurati alla riva o all'alveo e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione
- SECONDO IL CODICE CIVILE, I CONTRATTI CHE COSTITUISCONO O MODIFICANO LE SERVITU' PREDIALI: Devono sempre farsi per atto pubblico o per scrittura privata a pena di nullità
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL CONTRATTO DI LOCAZIONE DI BENI IMMOBILI: Deve farsi per iscritto a pena di nullità se di durata ultranovennale
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI APERTURA DI CREDITO: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI APPALTO: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI LOCAZIONE: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI MANDATO: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI PERMUTA: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL MOTIVO ILLECITO CHE HA DETERMINATO UNA SOLTANTO DELLE PARTI IN MODO ESCLUSIVO ALLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO DI VENDITA CON PATTO DI RISCATTO: Non ha rilevanza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL POSSESSO E': Il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL PROPRIETARIO PUO' IMPEDIRE LE IMMISSIONI DI FUMO O DI CALORE PROVENIENTI DAL FONDO DEL VICINO: Se superano la normale tollerabilità
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IL TIMORE RIVERENZIALE: Non è causa di annullamento del contratto
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IN CASO DI VIOLAZIONE DELLE REGOLE DA OSSERVARSI NELLE COSTRUZIONI: Colui che ha subito un danno deve esserne risarcito, salva la facoltà di chiedere la riduzione in pristino quando si tratta della violazione delle norme codicistiche sulle distanze nelle costruzioni, o da queste richiamate
- SECONDO IL CODICE CIVILE, IN MATERIA DI DISTANZE NELLE COSTRUZIONI: I regolamenti locali possono stabilire una distanza maggiore
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LA ILLICEITA' DELL'OGGETTO DEL CONTRATTO NE DETERMINA: In ogni caso la nullità
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LA IMPOSSIBILITA' DELL'OGGETTO DI UN CONTRATTO NON SOGGETTO A TERMINE O CONDIZIONE SOSPENSIVA DETERMINA: In ogni caso la nullità del contratto
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LA PROCURA: Deve essere conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LA VIOLENZA: E' causa di annullamento del contratto anche se esercitata da un terzo
- SECONDO IL CODICE CIVILE, L'ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO PUO' ESSERE DOMANDATO: Solo dalla parte nel cui interesse è stabilito dalla legge
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LE COSTRUZIONI SU FONDI FINITIMI, SE NON SONO UNITE O ADERENTI, DEVONO ESSERE TENUTE A DISTANZA: Non minore di tre metri
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LE LUCI SONO: Finestre che danno passaggio alla luce ed all'aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino
- SECONDO IL CODICE CIVILE, LE VEDUTE SONO: Finestre che permettono di affacciarsi e di guardare di fronte, obliquamente o lateralmente
- SECONDO IL CODICE CIVILE, L'ERRORE DI CALCOLO: Dà luogo all'annullamento del contratto quando, concretandosi in errore sulla quantità, è stato determinante del consenso
- SECONDO IL CODICE CIVILE, L'ERRORE E' CAUSA DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO: Quando è essenziale ed è riconoscibile dall'altra parte
- SECONDO IL CODICE CIVILE, NEL CASO DI MURO ESISTENTE SUL CONFINE, IL VICINO: Può chiedere la comunione forzosa del muro, oppure servirsene per innestarvi un capo del proprio muro, pagando un'indennità al proprietario, oppure costruire in aderenza
- SECONDO IL CODICE CIVILE, QUANDO UN MURO SI TROVA AD UNA DISTANZA DAL CONFINE MAGGIORE DELLA META' DI QUELLA STABILITA DAI REGOLAMENTI LOCALI, ESISTE PER IL VICINO IL DIRITTO DI RICHIEDERNE LA COMUNIONE? No
- SECONDO IL CODICE CIVILE, QUANDO UN MURO SI TROVI AD UNA DISTANZA DAL CONFINE MINORE DELLA META' DI QUELLA STABILITA NEI REGOLAMENTI LOCALI, PUO' IL VICINO CHIEDERNE LA COMUNIONE? Sì, soltanto allo scopo di fabbricare contro il muro stesso
- SECONDO IL CODICE CIVILE: Il possesso si presume
- SECONDO IL CODICE CIVILE: Gli atti compiuti con altrui tolleranza non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso
- SECONDO IL CODICE CIVILE: Il possesso continua nell'erede con effetto dall'apertura della successione
- SECONDO IL CODICE CIVILE: Il possesso attuale non fa presumere il possesso anteriore, salvo che il possessore abbia un titolo a fondamento del suo possesso
- SECONDO L'ART.1012 DEL COD.CIV., SE DURANTE L'USUFRUTTO UN TERZO COMMETTE USURPAZIONE SUL FONDO E L'USUFRUTTUARIO OMETTE DI FARNE DENUNZIA: E' responsabile dei danni che eventualmente siano derivati al proprietario
- SECONDO L'ART.1012 DEL COD.CIV., SE DURANTE L'USUFRUTTO UN TERZO OFFENDE LE RAGIONI DEL PROPRIETARIO E L'USUFRUTTUARIO OMETTE DI FARGLIENE DENUNZIA: E' responsabile dei danni che eventualmente siano derivati al proprietario
- SECONDO L'ART.1012 DEL COD.CIV., SE DURANTE L'USUFRUTTO UN TERZO OFFENDE LE RAGIONI DEL PROPRIETARIO, COMUNICANDO ALL'USUFRUTTUARIO LA PROPRIA TITOLARITA' SULLA NUDA PROPRIETA': L'usufruttuario è tenuto a farne denunzia al proprietario
- SECONDO L'ART.1018 DEL COD.CIV., SE L'USUFRUTTO E' STABILITO SOLTANTO SOPRA UN EDIFICIO E QUESTO VIENE IN QUALSIASI MODO A PERIRE, IL PROPRIETARIO, SE INTENDE COSTRUIRE UN ALTRO EDIFICIO: Ha il diritto di occupare l'area e di valersi dei materiali pagando all'usufruttuario, durante l'usufrutto, gli interessi sulla somma corrispondente al valore dell'area e dei materiali
- SECONDO L'ART.1018 DEL COD.CIV., SE L'USUFRUTTO E' STABILITO SOPRA UN FONDO, DEL QUALE FA PARTE UN EDIFICIO, E QUESTO VIENE PER QUALSIASI MODO A PERIRE, L'USUFRUTTUARIO: Ha diritto di godere dell'area e dei materiali
- SECONDO L'ART.1019 DEL COD.CIV., SE E' PERITO UN EDIFICIO CHE ERA STATO ASSICURATO CONTRO TALE EVENTO DALL'USUFRUTTUARIO ED IL NUDO PROPRIETARIO INTENDE RICOSTRUIRLO CON LA SOMMA CONSEGUITA COME INDENNITA', L'USUFRUTTUARIO PUO' OPPORSI? No
- SECONDO L'ART.1020 DEL COD.CIV., SE LA COSA SOGGETTA ALL'USUFRUTTO E' ESPROPRIATA PER PUBBLICO INTERESSE: L'usufrutto si trasferisce sulla relativa indennità
- SECONDO L'ART.1032 DEL COD.CIV., IN CASO DI SERVITU' COATTIVA, IL PROPRIETARIO DEL FONDO SERVENTE PUO' OPPORSI ALL'ESERCIZIO DELLA SERVITU' PRIMA DEL PAGAMENTO DELL'INDENNITA' DOVUTA? Sì, sempre
- SECONDO L'ART.1034 DEL COD.CIV., AI FINI DELL'ESERCIZIO DELLA SERVITU' DI ACQUEDOTTO, CHI HA DIRITTO DI CONDURRE ACQUE PER IL FONDO ALTRUI: Deve costruire il necessario acquedotto
- SECONDO L'ART.1035 DEL COD.CIV., CHI VUOL CONDURRE L'ACQUA PER IL FONDO ALTRUI, PUO' ATTRAVERSARE GLI ACQUEDOTTI PREESISTENTI: Purché esegua le opere necessarie a impedire ogni danno o alterazione degli acquedotti stessi
- SECONDO L'ART.1037 DEL COD.CIV., CHI VUOL FAR PASSARE LE ACQUE SUL FONDO ALTRUI, DEVE DIMOSTRARE, FRA L'ALTRO: Che può disporre dell'acqua durante il tempo per cui chiede il passaggio
- SECONDO L'ART.1145 DEL CODICE CIVILE: Il possesso di cose fuori commercio è senza effetto
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., GLI ATTI CON I QUALI IL CREDITORE INTERROMPE LA PRESCRIZIONE CONTRO UNO DEI DEBITORI IN SOLIDO, OPPURE UNO DEI CREDITORI IN SOLIDO INTERROMPE LA PRESCRIZIONE CONTRO IL COMUNE DEBITORE: Hanno effetto riguardo agli altri debitori o agli altri creditori
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., GLI ATTI CON I QUALI UNO DEI CREDITORI IN SOLIDO INTERROMPE LA PRESCRIZIONE CONTRO IL DEBITORE COMUNE HANNO EFFETTO RIGUARDO AGLI ALTRI CREDITORI: Sì
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., LA RINUNZIA ALLA PRESCRIZIONE FATTA DA UNO DEI DEBITORI IN SOLIDO, HA EFFETTO RIGUARDO AGLI ALTRI DEBITORI? No
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., LA RINUNZIA ALLA PRESCRIZIONE FATTA DAL DEBITORE IN CONFRONTO DI UNO SOLO DEI CREDITORI IN SOLIDO, GIOVA AGLI ALTRI CREDITORI? Sì
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., LA SOSPENSIONE DELLA PRESCRIZIONE NEI RAPPORTI DI UNO DEI DEBITORI IN SOLIDO, HA EFFETTO RIGUARDO AGLI ALTRI? No, tuttavia il debitore che sia stato costretto a pagare ha regresso contro i condebitori liberati in conseguenza della prescrizione
- SECONDO L'ART.1310 DEL COD.CIV., LA SOSPENSIONE DELLA PRESCRIZIONE NEI RAPPORTI DI UNO DEI DEBITORI O DI UNO DEI CREDITORI IN SOLIDO: Non ha effetto riguardo agli altri debitori o creditori
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., IL CREDITORE CHE RILASCIA A UNO DEI DEBITORI SOLIDALI QUIETANZA PER LA PARTE DI LUI: Rinunzia alla solidarietà se ha rilasciato la quietanza senza alcuna riserva
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., IL CREDITORE CHE RINUNZIA ALLA SOLIDARIETA' A FAVORE DI UNO DEI DEBITORI: Conserva l'azione in solido con gli altri
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., IL CREDITORE CHE RINUNZIA ALLA SOLIDARIETA' A FAVORE DI UNO DEI DEBITORI: Conserva l'azione in solido contro gli altri
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., RINUNZIA ALLA SOLIDARIETA' IL CREDITORE CHE: Ha agito giudizialmente contro uno dei debitori per la parte di lui, se questi ha aderito alla domanda
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., RINUNZIA ALLA SOLIDARIETA' IL CREDITORE CHE: Rilascia a uno dei debitori quietanza per la parte di lui senza alcuna riserva
- SECONDO L'ART.1311 DEL COD.CIV., RINUNZIA ALLA SOLIDARIETA' IL CREDITORE CHE: Ha agito giudizialmente contro uno dei debitori per la parte di lui, se è stata pronunciata una sentenza di condanna
- SECONDO L'ART.1312 DEL COD.CIV., IL CREDITORE CHE RICEVE LA PARTE DEI FRUTTI O DEGLI INTERESSI SCADUTI CHE E' A CARICO DI UNO DEI DEBITORI, PERDE CONTRO DI LUI L'AZIONE IN SOLIDO: Se li abbia ricevuti separatamente e senza riserva
- SECONDO L'ART.1312 DEL COD.CIV., IL CREDITORE CHE RICEVE, SEPARATAMENTE E SENZA RISERVA, LA PARTE DEI FRUTTI O DEGLI INTERESSI CHE E' A CARICO DI UNO DEI DEBITORI: Perde contro di lui l'azione in solido per i frutti o per gli interessi scaduti, ma la conserva per quelli futuri
- SECONDO L'ART.1314 DEL COD.CIV., SE PIU' SONO I CREDITORI DI UNA PRESTAZIONE DIVISIBILE E L'OBBLIGAZIONE NON E' SOLIDALE: Ciascuno dei creditori non può domandare il soddisfacimento del credito che per la sua parte
- SECONDO L'ART.1314 DEL COD.CIV., SE PIU' SONO I DEBITORI DI UNA PRESTAZIONE DIVISIBILE E L'OBBLIGAZIONE NON E' SOLIDALE: Ciascuno dei debitori non è tenuto a pagare il debito che per la sua parte
- SECONDO L'ART.1318 DEL COD.CIV., L'INDIVISIBILITA' DELLE OBBLIGAZIONI: Opera anche nei confronti degli eredi del creditore
- SECONDO L'ART.1318 DEL COD.CIV., L'INDIVISIBILITA' DELLE OBBLIGAZIONI: Opera anche nei confronti degli eredi del debitore
- SECONDO L'ART.1319 DEL COD.CIV., L'ESECUZIONE DELL'INTERA PRESTAZIONE INDIVISIBILE PUO' ESSERE CHIESTA: Da ciascuno dei creditori
- SECONDO L'ART.1320 DEL COD.CIV., SE UNO DEI CREDITORI HA CONSENTITO A RICEVERE UN'ALTRA PRESTAZIONE IN LUOGO DI QUELLA DOVUTA: Il debitore non è liberato verso gli altri creditori
- SECONDO L'ART.1320 DEL COD.CIV., SE UNO DEI CREDITORI HA FATTO REMISSIONE DEL DEBITO: Il debitore non è liberato verso gli altri creditori
- SECONDO L'ART.1330 DEL COD.CIV., LA PROPOSTA CONTRATTUALE FATTA DALL'IMPRENDITORE NELL'ESERCIZIO DELLA SUA IMPRESA, PERDE EFFICACIA SE L'IMPRENDITORE MUORE PRIMA DELLA COCLUSIONE DEL CONTRATTO? No, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
- SECONDO L'ART.1330 DEL COD.CIV., LA PROPOSTA FATTA DA UN IMPRENDITORE AGRICOLO NELL'ESERCIZIO DELLA SUA IMPRESA, PERDE EFFICACIA IN CASO DI SUA MORTE PRIMA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO? No, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
- SECONDO L'ART.1330 DEL COD.CIV., L'ACCETTAZIONE CONTRATTUALE FATTA DALL'IMPRENDITORE NELL'ESERCIZIO DELLA SUA IMPRESA, PERDE EFFICACIA SE L'IMPRENDITORE MUORE PRIMA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO? No, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., ALLORCHE' LE PARTI ABBIANO DEFERITO AD UN TERZO LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO E MANCHI LA DETERMINAZIONE DEL TERZO: La determinazione è fatta dal giudice
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO RIMESSA DALLE PARTI AL MERO ARBITRIO DI UN TERZO: Non si può impugnare se non provando la sua mala fede
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO, RIMESSA DALLE PARTI AD UN TERZO, SE E' MANIFESTAMENTE INIQUA O ERRONEA: E' fatta dal giudice
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., LA DETERMINAZIONE DELL'OGGETTO DEL CONTRATTO PUO' ESSERE RIMESSA AL MERO ARBITRIO DEL TERZO? Sì
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., SE LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO E' DEFERITA A UN TERZO E NON RISULTA CHE LE PARTI VOLLERO RIMETTERSI AL SUO MERO ARBITRIO: Il terzo deve procedere con equo apprezzamento
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., SE LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO E' DEFERITA A UN TERZO, QUESTO DEVE: Procedere con equo apprezzamento se non risulta che le parti vollero rimettersi al suo mero arbitrio
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., SE MANCA LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO, CHE LE PARTI ABBIANO RIMESSA AL MERO ARBITRIO DI UN TERZO, E LE PARTI NON SI ACCORDANO PER SOSTITUIRLO: Il contratto è nullo
- SECONDO L'ART.1349 DEL COD.CIV., SE MANCA LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEDOTTA IN CONTRATTO, CHE LE PARTI ABBIANO RIMESSA AL MERO ARBITRIO DI UN TERZO: Il contratto è nullo se le parti non si accordano per la sostituzione del terzo
- SECONDO L'ART.1352 DEL COD. CIV. LA FORMA VOLONTARIA SI PRESUME CHE SIA STATA VOLUTA: Per la validità del contratto
- SECONDO L'ART.1356 DEL COD.CIV., IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE SOSPENSIVA, L'ACQUIRENTE DI UN DIRITTO PUO' COMPIERE ATTI CONSERVATIVI? Sì
- SECONDO L'ART.1356 DEL COD.CIV., L'ACQUIRENTE DI UN DIRITTO CONDIZIONATO PUO' ESERCIARE IL DIRITTO STESSO IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE? Sì, se si tratta di condizione risolutiva
- SECONDO L'ART.1356 DEL COD.CIV., L'ACQUIRENTE DI UN DIRITTO SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA, IN PENDENZA DI QUESTA: Può esercitarlo, ma l'altro contraente può compiere atti conservativi
- SECONDO L'ART.1357 DEL COD.CIV., CHI HA UN DIRITTO SUBORDINATO A CONDIZIONE RISOLUTIVA PUO' DISPORNE IN PENDENZA DI QUESTA? Sì, ma gli effetti di ogni atto di disposizione sono subordinati alla stessa condizione
- SECONDO L'ART.1357 DEL COD.CIV., CHI HA UN DIRITTO SUBORDINATO A CONDIZIONE SOSPENSIVA PUO' DISPORNE IN PENDENZA DI QUESTA? Sì, ma gli effetti di ogni atto di disposizione sono subordinati alla stessa condizione
- SECONDO L'ART.1358 DEL COD.CIV., COLUI CHE HA ACQUISTATO UN DIRITTO SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA DEVE, IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE: Comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'altra parte
- SECONDO L'ART.1358 DEL COD.CIV., COLUI CHE HA ACQUISTATO UN DIRITTO SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA DEVE, IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE: Comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'altra parte
- SECONDO L'ART.1358 DEL COD.CIV., COLUI CHE HA ALIENATO UN DIRITTO SOTTO CONDIZIONE SOSPENSIVA DEVE, IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE: Comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'altra parte
- SECONDO L'ART.1359 DEL COD.CIV., LA CONDIZIONE SI CONSIDERA AVVERATA QUALORA SIA MANCATA: Per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa
- SECONDO L'ART.1359 DEL COD.CIV., LA CONDIZIONE, QUALORA SIA MANCATA PER CAUSA IMPUTABILE ALLA PARTE CHE AVEVA INTERESSE CONTRARIO AL SUO AVVERAMENTO: Si considera avverata
- SECONDO L'ART.1363 DEL COD.CIV., LE SINGOLE CLAUSOLE DEL CONTRATTO SI INTERPRETANO: Le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal complesso dell'atto
- SECONDO L'ART.1363 DEL COD.CIV., SALVO PATTO CONTRARIO, L'AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE APPOSTA AD UN CONTRATTO AD ESECUZIONE CONTINUATA, HA EFFETTO RIGUARDO ALLE PRESTAZIONI GIA' ESEGUITE? No, se la condizione è risolutiva
- SECONDO L'ART.1363 DEL COD.CIV., SALVO PATTO CONTRARIO, L'AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE RISOLUTIVA APPOSTA AD UN CONTRATTO AD ESECUZIONE PERIODICA: Non ha effetto rispetto alle prestazioni già eseguite
- SECONDO L'ART.1368 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI IN CUI UNA DELLE PARTI E' UN IMPRENDITORE, LE CLAUSOLE AMBIGUE SI INTERPRETANO: Secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui è la sede dell'impresa
- SECONDO L'ART.1374 DEL COD.CIV., IL CONTRATTO OBBLIGA LE PARTI SOLO A QUANTO E' NEL MEDESIMO ESPRESSO? No, obbliga le parti anche a tutte le conseguenze che ne derivano secondo la legge o, in mancanza, secondo gli usi e l'equità
- SECONDO L'ART.1377 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI AVENTI AD OGGETTO IL TRASFERIMENTO DELLA PROPRIETA' DI UNA DETERMINATA MASSA DI COSE, LA PROPRIETA' SI TRASMETTE PER EFFETTO: Del consenso delle parti legittimamente manifestato, ancorché le cose non siano state numerate, pesate o misurate
- SECONDO L'ART.1378 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI CHE HANNO PER OGGETTO IL TRASFERIMENTO DI COSE DETERMINATE SOLO NEL GENERE, CHE DEVONO ESSERE TRASPORTATE DA UN LUOGO A UN ALTRO, L'INDIVIDUAZIONE AVVIENE: Anche mediante la consegna al vettore o allo spedizioniere
- SECONDO L'ART.1378 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI CHE HANNO PER OGGETTO IL TRASFERIMENTO DI COSE DETERMINATE SOLO NEL GENERE, LA PROPRIETA' SI TRASMETTE: Per effetto della individuazione fatta d'accordo tra le parti o nei modi da esse stabiliti
- SECONDO L'ART.1379 DEL COD.CIV., IL DIVIETO DI ALIENARE STABILITO PER CONTRATTO E' VALIDO ED HA EFFETTO: Solo tra le parti, sempre che sia contenuto in convenienti limiti di tempo e risponda ad un apprezzabile interesse di una delle parti stesse
- SECONDO L'ART.1379 DEL COD.CIV., IL DIVIETO DI ALIENARE STABILITO PER CONTRATTO, CONTENUTO ENTRO CONVENIENTI LIMITI DI TEMPO E CHE RISPONDE AD UN APPREZZABILE INTERESSE DI UNA DELLE PARTI, HA EFFETTO: Solo tra le parti
- SECONDO L'ART.1380 DEL COD.CIV., SALVE LE NORME RELATIVE AGLI EFFETTI DELLA TRASCRIZIONE, SE CON SUCCESSIVI CONTRATTI, UNA PERSONA CONCEDE A DIVERSI CONTRAENTI UN DIRITTO PERSONALE DI GODIMENTO RELATIVO ALLA STESSA COSA, IL GODIMENTO SPETTA: A chi lo ha conseguito per primo
- SECONDO L'ART.1381 DEL COD.CIV., IN QUALE MISURA E' RESPONSABILE COLUI CHE HA PROMESSO L'OBBLIGAZIONE DI UN TERZO, QUALORA IL TERZO RIFIUTI DI OBBLIGARSI? E' tenuto a indennizzare l'altro contraente
- SECONDO L'ART.1382 DEL COD.CIV., LA PENALE, PER IL CASO DI INADEMPIMENTO O DI RITARDO NELL'ADEMPIMENTO DEL CONTRATTO, E' DOVUTA: Indipendentemente dalla prova del danno
- SECONDO L'ART.1383 DEL COD.CIV., IL CREDITORE PUO' DOMANDARE INSIEME LA PRESTAZIONE PRINCIPALE E LA PENALE QUANDO QUESTA SIA STATA CONVENUTA CON APPOSITA CLAUSOLA? No, salvo che la penale sia stata stipulata per il semplice ritardo
- SECONDO L'ART.1383 DEL COD.CIV., IL CREDITORE PUO' DOMANDARE INSIEME LA PRESTAZIONE PRINCIPALE E LA PENALE STABILITA? Sì, se la penale è stata stipulata per il semplice ritardo
- SECONDO L'ART.1384 DEL COD.CIV., LA PENALE PUO' ESSERE RIDOTTA DAL GIUDICE? Se l'obbligazione principale è stata eseguita in parte ovvero se l'ammontare della penale è manifestamente eccessivo, avuto sempre riguardo all'interesse che il creditore aveva all'adempimento
- SECONDO L'ART.1385 DEL COD.CIV., SE AL MOMENTO DELLA CONCLUSIONE DI UN CONTRATTO E' STATA DATA UNA SOMMA DI DENARO A TITOLO DI CAPARRA CONFIRMATORIA, LA PARTE NON INADEMPIENTE PUO' DOMANDARE LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO? Sì, e il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali
- SECONDO L'ART.1389 DEL COD.CIV., QUANDO LA RAPPRESENTANZA E' CONFERITA DALL'INTERESSATO, PER LA VALIDITA' DEL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE, CHE NON SIA VIETATO AL RAPPRESENTATO: Basta che il rappresentante abbia la capacità d'intendere e di volere, avuto riguardo alla natura e al contenuto del contratto, sempre che sia legalmente capace il rappresentato
- SECONDO L'ART.1389 DEL COD.CIV., QUANDO LA RAPPRESENTANZA E' CONFERITA DALL'INTERESSATO, PER LA VALIDITA' DEL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE: E' necessario che il contratto non sia vietato al rappresentato
- SECONDO L'ART.1390 DEL COD.CIV., IL CONTRATTO CONCLUSO DAL RAPPRESENTANTE IN NOME E NELL'INTERESSE DEL RAPPRESENTATO E' ANNULLABILE PER VIZI DELLA VOLONTA': Se è viziata la volontà del rappresentante, a meno che il vizio riguardi elementi predeterminati dal rappresentato nel qual caso il contratto è annullabile solo se era viziata la volontà di quest'ultimo
- SECONDO L'ART.1391 DEL COD.CIV., IL RAPPRESENTATO CHE E' IN MALA FEDE, PUO' GIOVARSI DELLO STATO DI IGNORANZA O DI BUONA FEDE DEL RAPPRESENTANTE: In nessun caso
- SECONDO L'ART.1396 DEL COD.CIV., LE CAUSE DI ESTINZIONE DEL POTERE DI RAPPRESENTANZA CONFERITO DALL'INTERESSATO, DIVERSE DALLA REVOCA O MODIFICAZIONE DELLA PROCURA: Non sono opponibili ai terzi che le hanno senza colpa ignorate
- SECONDO L'ART.1398 DEL COD.CIV., COLUI CHE HA CONTRATTATO ECCEDENDO I LIMITI DELLE FACOLTA' CONFERITEGLI: E' responsabile del danno che il terzo contraente ha sofferto per avere confidato senza sua colpa nella validità del contratto
- SECONDO L'ART.1399 DEL COD.CIV., IL TERZO CHE HA CONTRATTATO CON UN RAPPRESENTANTE SENZA POTERI PUO': Invitare l'interessato a pronunciarsi sulla ratifica assegnandogli un termine, scaduto il quale, nel silenzio, la ratifica s'intende negata
- SECONDO L'ART.1402 DEL COD.CIV., NEL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE, LA DICHIARAZIONE DI NOMINA NON ACCOMPAGNATA DALLA ACCETTAZIONE DEL TERZO PUO' PRODURRE EFFETTI? No, salvo che esista una procura anteriore al contratto
- SECONDO L'ART.1403 DEL COD.CIV., NEL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE, LA DICHIARAZIONE DI NOMINA E LA PROCURA O L'ACCETTAZIONE DELLA PERSONA NOMINATA NON HANNO EFFETTO: Se non rivestono la stessa forma che le parti hanno usata per il contratto, anche se non prescritta dalla legge
- SECONDO L'ART.1403 DEL COD.CIV., SE PER IL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE E' RICHIESTA A DETERMINATI EFFETTI UNA FORMA DI PUBBLICITA': Deve agli stessi effetti essere resa pubblica anche la dichiarazione di nomina, con l'indicazione dell'atto di procura o dell'accettazione della persona nominata
- SECONDO L'ART.1404 DEL COD.CIV., NEL CONTRATTO PER PERSONA DA NOMINARE, QUANDO LA DICHIARAZIONE DI NOMINA E' STATA VALIDAMENTE FATTA, LA PERSONA NOMINATA ACQUISTA I DIRITTI E ASSUME GLI OBBLIGHI DERIVANTI DAL CONTRATTO CON EFFETTO DAL MOMENTO IN CUI: Quando fu stipulato
- SECONDO L'ART.1418 DEL COD.CIV., IL CONTRATTO E' NULLO QUANDO L'OGGETTO E': Impossibile, illecito, indeterminato ed indeterminabile
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., ENTRO QUALE TERMINE SI PRESCRIVE L'AZIONE DI ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO QUANDO L'ANNULLABILITA' DIPENDE DA DOLO? In cinque anni dal giorno in cui è stato scoperto il dolo
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., ENTRO QUALE TERMINE SI PRESCRIVE L'AZIONE DI ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO QUANDO L'ANNULLABILITA' DIPENDE DA ERRORE? In cinque anni dal giorno in cui è stato scoperto l'errore
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., ENTRO QUALE TERMINE SI PRESCRIVE L'AZIONE DI ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO QUANDO L'ANNULLABILITA' DIPENDE DA VIOLENZA? In cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., ENTRO QUALE TERMINE SI PRESCRIVE L'AZIONE DI ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO QUANDO L'ANNULLABILITA' DIPENDE DALLO STATO DI INABILITAZIONE DI UNO DEI CONTRAENTI? In cinque anni dal giorno in cui è cessato lo stato di inabilitazione
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., L'ANNULLABILITA' PUO' ESSERE OPPOSTA DALLA PARTE CONVENUTA PER L'ESECUZIONE DEL CONTRATTO ANCHE SE E' PRESCRITTA L'AZIONE PER FARLA VALERE? Sì
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., L'ANNULLABILITA' PUO' ESSERE OPPOSTA DALLA PARTE CONVENUTA PER L'ESECUZIONE DEL CONTRATTO? Sì, anche se è prescritta l'azione di annullamento
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., QUAL'E' IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DI ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO? Cinque anni
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., QUANDO L'ANNULLABILITA' DEL CONTRATTO DIPENDE DALLA MINORE ETA' DI UNO DEI CONTRAENTI, IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DI ANNULLAMENTO DECORRE? Dal giorno in cui il minore ha raggiunto la maggiore età
- SECONDO L'ART.1442 DEL COD.CIV., QUANDO L'ANNULLABILITA' DEL CONTRATTO NON DIPENDE DA INCAPACITA' LEGALE O VIZIO DEL CONSENSO, IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DI ANNULLAMENTO DECORRE? Dal giorno della conclusione del contratto
- SECONDO L'ART.1443 DEL COD.CIV., SE UN CONTRATTO E' 'ANNULLATO PER INCAPACITA' DI UNO DEI CONTRAENTI, QUESTI E' TENUTO A RESTITUIRE ALL'ALTRO CONTRAENTE LA PRESTAZIONE RICEVUTA? No, se non nei limiti in cui la prestazione ricevuta è stata rivolta a suo vantaggio
- SECONDO L'ART.1444 DEL COD.CIV., COME VA EFFETTUATA LA CONVALIDA DI UN CONTRATTO? Mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di annullabilità, e la dichiarazione che s'intende convalidarlo
- SECONDO L'ART.1444 DEL COD.CIV., IL CONTRATTO ANNULLABILE E' CONVALIDATO SE IL CONTRAENTE AL QUALE SPETTAVA L'AZIONE DI ANNULLAMENTO VI HA DATO VOLONTARIAMENTE ESECUZIONE ESSENDO IN CONDIZIONE DI CONCLUDERE VALIDAMENTE IL CONTRATTO E CONOSCENDO IL MOTIVO DI ANNULLABILITA'? Sì
- SECONDO L'ART.1445 DEL COD.CIV., L'ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO CHE NON DIPENDA DA INCAPACITA' LEGALE: Non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di annullamento
- SECONDO L'ART.1446 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI CON PIU' DI DUE PARTI, IN CUI LE PRESTAZIONI DI CIASCUNO SONO DIRETTE AL CONSEGUIMENTO DI UNO SCOPO COMUNE, L'ANNULLABILITA' CHE RIGUARDA IL VINCOLO DI UNA SOLA DI ESSE, IMPORTA L'ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO? No, salvo che la partecipazione della parte il cui vincolo sia annullabile debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale
- SECONDO L'ART.1447 DEL COD.CIV., IL GIUDICE, NEL PRONUNCIARE, SU DOMANDA DELLA PARTE CHE SI E' OBBLIGATA, LA RESCISSIONE DI UN CONTRATTO CONCLUSO IN STATO DI PERICOLO: Può, secondo le circostanze, assegnare un equo compenso all'altra parte per l'opera prestata
- SECONDO L'ART.1448 DEL COD.CIV., POSSONO ESSERE RESCISSI I CONTRATTI ALEATORI? No
- SECONDO L'ART.1449 DEL COD.CIV., LA RESCINDIBILITA' PUO' ESSERE OPPOSTA DALLA PARTE CONVENUTA PER L'ESECUZIONE DEL CONTRATTO? Sì, fino a quando non è prescritta l'azione per farla valere
- SECONDO L'ART.1449 DEL COD.CIV., QUAL'E' IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DI RESCISSIONE? Un anno dalla conclusione del contratto
- SECONDO L'ART.1449 DEL COD.CIV., SALVO CHE IL FATTO COSTITUISCA REATO, QUAL E' IL TERMINE DI PRESCRIZIONE DELL'AZIONE DI RESCISSIONE? Un anno dalla conclusione del contratto
- SECONDO L'ART.1451 DEL COD.CIV., IL CONTRATTO RESCINDIBILE PUO' ESSERE CONVALIDATO? No, mai
- SECONDO L'ART.1466 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI CON PIU' DI DUE PARTI, IN CUI LE PRESTAZIONI DI CIASCUNO SONO DIRETTE AL CONSEGUIMENTO DI UNO SCOPO COMUNE, L'IMPOSSIBILITA' DELLA PRESTAZIONE DI UNA DELLE PARTI: Non importa scioglimento del contratto rispetto alle altre, salvo che la prestazione mancata debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale
- SECONDO L'ART.1467 DEL COD.CIV., LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER ECCESSIVA ONEROSITA' NON PUO' ESSERE DOMANDATA: Se la sopravvenuta onerosità rientra nell'alea normale del contratto
- SECONDO L'ART.1467 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI AD ESECUZIONE CONTINUATA O PERIODICA, SE LA PRESTAZIONE DI UNA DELLE PARTI E' DIVENUTA ECCESSIVAMENTE ONEROSA PER IL VERIFICARSI DI AVVENIMENTI STRAORDINARI ED IMPREVEDIBILI: La parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto
- SECONDO L'ART.1467 DEL COD.CIV., NEI CONTRATTI AD ESECUZIONE DIFFERITA, SE LA PRESTAZIONE DI UNA DELLE PARTI E' DIVENUTA ECCESSIVAMENTE ONEROSA PER IL VERIFICARSI DI AVVENIMENTI STRAORDINARI ED IMPREVEDIBILI: La parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto
- SECONDO L'ART.163 DEL COD.CIV., LE MODIFICHE DELLE CONVENZIONI MATRIMONIALI HANNO EFFETTO RISPETTO AI TERZI SOLO SE NE E' FATTA ANNOTAZIONE: In margine dell'atto di matrimonio
- SECONDO L'ART.164 DEL COD.CIV., E' CONSENTITA AI TERZI LA PROVA DELLA SIMULAZIONE DELLE CONVENZIONI MATRIMONIALI? Sì
- SECONDO L'ART.164 DEL COD.CIV., IN TEMA DI SIMULAZIONE DELLE CONVENZIONI MATRIMONIALI, LE CONTRODICHIARAZIONI SCRITTE POSSONO AVERE EFFETTO NEI CONFRONTI DI COLORO TRA I QUALI SONO INTERVENUTE? Sì, solo se fatte con la presenza ed il simultaneo consenso di tutte le persone che sono state parti nella convenzione matrimoniale
- SECONDO L'ART.166 DEL COD.CIV., PER LA VALIDITA' DELLE DONAZIONI FATTE NEL CONTRATTO DI MATRIMONIO DA COLUI CONTRO IL QUALE E' STATO PROMOSSO GIUDIZIO DI INABILITAZIONE E' NECESSARIA L'ASSISTENZA DI UN CURATORE SPECIALE? Sì, se non è stato nominato il curatore
- SECONDO L'ART.166 DEL COD.CIV., PER LA VALIDITA' DELLE DONAZIONI FATTE NEL CONTRATTO DI MATRIMONIO DALL'INABILITATO E' NECESSARIA L'ASSISTENZA DEL CURATORE? Sì, se nominato, ovvero del curatore speciale, se non ancora nominato
- SECONDO L'ART.166 DEL COD.CIV., PER LA VALIDITA' DELLE STIPULAZIONI FATTE NEL CONTRATTO DI MATRIMONIO DALL'INABILITATO E' NECESSARIA L'ASSISTENZA DEL CURATORE? Sì, ma se non è stato ancora nominato occorre l'assistenza di un curatore speciale
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., I CONIUGI POSSONO COSTITUIRE PER ATTO PUBBLICO UN FONDO PATRIMONIALE DESTINANDO DETERMINATI BENI IMMOBILI A FAR FRONTE AI BISOGNI DELLA FAMIGLIA? Sì
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., I CONIUGI POSSONO COSTITUIRE PER SCRITTURA PRIVATA AUTENTICATA UN FONDO PATRIMONIALE DESTINANDO DETERMINATI TITOLI DI CREDITO A FAR FRONTE AI BISOGNI DELLA FAMIGLIA? No
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., I CONIUGI POSSONO COSTITUIRE PER SCRITTURA PRIVATA AUTENTICATA UN FONDO PATRIMONIALE DESTINANDO DETERMINATI TITOLI DI CREDITO A FAR FRONTE AI BISOGNI DELLA FAMIGLIA? No
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., QUANDO UN TERZO PUO' COSTITUIRE UN FONDO PATRIMONIALE? Sia prima che durante il matrimonio della famiglia beneficiata
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., UN TERZO PUO' COSTITUIRE PER ATTO PUBBLICO UN FONDO PATRIMONIALE DESTINANDO A TAL FINE DETERMINATI TITOLI DI CREDITO: Sì
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., UN TERZO PUO' COSTITUIRE PER ATTO TRA VIVI, CON LA FORMA DELLA SCRITTURA PRIVATA, UN FONDO PATRIMONIALE PER FAR FRONTE A BISOGNI FAMILIARI? No
- SECONDO L'ART.167 DEL COD.CIV., UN TERZO PUO' COSTITUIRE PER TESTAMENTO UN FONDO PATRIMONIALE PER FAR FRONTE A BISOGNI FAMILIARI DESTINANDO A TAL FINE DETERMINATI BENI IMMOBILI? Sì
- SECONDO L'ART.168 DEL COD.CIV. E SALVO CHE SIA DIVERSAMENTE STABILITO NELL'ATTO DI COSTITUZIONE, A CHI SPETTA LA PROPRIETA' DEI BENI COSTITUENTI IL FONDO PATRIMONIALE? Ad entrambi i coniugi
- SECONDO L'ART.168 DEL COD.CIV., I FRUTTI DEI BENI COSTITUENTI IL FONDO PATRIMONIALE SONO IMPIEGATI: Per i bisogni della famiglia
- SECONDO L'ART.169 DEL COD.CIV., SE NON E' STATO ESPRESSAMENTE CONSENTITO NELL'ATTO DI COSTITUZIONE DI FONDO PATRIMONIALE, E' POSSIBILE ALIENARE BENI DELLO STESSO SE VI SONO FIGLI MINORI? Sì ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente
- SECONDO L'ART.169 DEL COD.CIV., SE NON E' STATO ESPRESSAMENTE CONSENTITO NELL'ATTO DI COSTITUZIONE DI FONDO PATRIMONIALE, E' POSSIBILE IPOTECARE BENI DELLO STESSO SE VI SONO FIGLI MINORI? Sì ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente
- SECONDO L'ART.171 DEL COD.CIV., IN CASO DI ANNULLAMENTO DEL MATRIMONIO, FINO A QUANDO DURA IL FONDO PATRIMONIALE SE VI SONO FIGLI MINORI? Fino al compimento della maggiore età dell'ultimo figlio
- SECONDO L'ART.171 DEL COD.CIV., IN CASO DI CESSAZIONE DEGLI EFFETTI CIVILI DEL MATRIMONIO, IL GIUDICE PUO' ATTRIBUIRE IN GODIMENTO AI FIGLI UNA QUOTA DEI BENI DEL FONDO PATRIMONIALE? Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza
- SECONDO L'ART.171 DEL COD.CIV., PUO' AVER LUOGO L'ESECUZIONE SUI BENI DEL FONDO PATRIMONIALE? Sì, ma non per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia
- SECONDO L'ART.171 DEL COD.CIV., PUO' AVER LUOGO L'ESECUZIONE SUI FRUTTI DEI BENI DEL FONDO PATRIMONIALE? Sì, ma non per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia
- SECONDO L'ART.171 DEL COD.CIV., SE VI SONO FIGLI MINORI, LA DESTINAZIONE DEL FONDO PATRIMONIALE TERMINA A SEGUITO DELLA CESSAZIONE DEGLI EFFETTI CIVILI DEL MATRIMONIO? No
- SECONDO L'ART.2615 BIS DEL CODICE CIVILE, QUALE TRA I SEGUENTI ELEMENTI DEVE ESSERE INDICATO NEGLI ATTI DEI CONSORZI TRA IMPRENDITORI CON ATTIVITA' ESTERNA? L'ufficio del registro delle imprese presso il quale il consorzio è iscritto
- SECONDO L'ART.2647 DEL COD.CIV., LA COSTITUZIONE DEL FONDO PATRIMONIALE DEVE ESSERE TRASCRITTA NEI REGISTRI IMMOBILIARI? Sì, da chiunque effettuata ma solo se ha per oggetto beni immobili
- SECONDO L'ART.2647 DEL COD.CIV., LA TRASCRIZIONE DEL VINCOLO DERIVANTE DAL FONDO PATRIMONIALE COSTITUITO PER TESTAMENTO E AVENTE PER OGGETTO BENI IMMOBILI: Deve essere eseguita d'ufficio dal conservatore contemporaneamente alla trascrizione dell'acquisto a causa di morte
- SECONDO L'ART.2650 DEL COD.CIV., L'IPOTECA LEGALE A FAVORE DELL'ALIENANTE, ISCRITTA CONTEMPORANEAMENTE ALLA TRASCRIZIONE DEL TITOLO DI ACQUISTO, PREVALE SULLE ISCRIZIONI ESEGUITE ANTERIORMENTE CONTRO L'ACQUIRENTE? Sì
- SECONDO L'ART.2658 DEL COD.CIV., LA PARTE CHE DOMANDA LA TRASCRIZIONE DI UNA SCRITTURA PRIVATA CON SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA, IL CUI ORIGINALE NON SI TROVI DEPOSITATO IN UN PUBBLICO ARCHIVIO O NEGLI ATTI DI UN NOTAIO, DEVE PRESENTARE AL CONSERVATORE DEI REGISTRI IMMOBILIARI: L'originale
- SECONDO L'ART.2658 DEL COD.CIV., LA PARTE CHE DOMANDA LA TRASCRIZIONE DI UNA SCRITTURA PRIVATA CON SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA, IL CUI ORIGINALE SI TROVI DEPOSITATO IN UN PUBBLICO ARCHIVIO, DEVE PRESENTARNE AL CONSERVATORE DEI REGISTRI IMMOBILIARI: Una copia autenticata dall'archivista
- SECONDO L'ART.2658 DEL COD.CIV., PER LA TRASCRIZIONE DI UNA DOMANDA GIUDIZIALE OCCORRE PRESENTARE AL CONSERVATORE DEI REGISTRI IMMOBILIARI: Copia autentica del documento che la contiene, munito della relazione di notifica alla controparte
- SECONDO L'ART.2658 DEL COD.CIV., QUANDO UNA SCRITTURA PRIVATA, IN UNICO ORIGINALE, CON SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA, SI TROVA DEPOSITATA NEGLI ATTI DI UN NOTAIO, LA PARTE CHE NE DOMANDA LA TRASCRIZIONE DEVE PRESENTARE AL CONSERVATORE DEI REGISTRI IMMOBILIARI: Una copia autenticata dal notaio presso il quale è depositata la scrittura privata
- SECONDO L'ART.2676 DEL COD.CIV., NEL CASO DI DIVERSITA' TRA I RISULTATI DEI REGISTRI IMMOBILIARI E QUELLI DELLE COPIE O DEI CERTIFICATI RILASCIATI DAL CONSERVATORE DEI REGISTRI STESSI: Prevale ciò che risulta dai registri
- SECONDO L'ART.2714 DEL COD.CIV., LE COPIE DEGLI ATTI PUBBLICI SPEDITE NELLE FORME PRESCRITTE DA DEPOSITARI PUBBLICI AUTORIZZATI: Fanno fede come l'originale
- SECONDO L'ART.2715 DEL COD.CIV., HANNO LA STESSA EFFICACIA DELLA SCRITTURA ORIGINALE DA CUI SONO ESTRATTE: Le copie delle scritture private depositate presso pubblici uffici e spedite dai pubblici depositari autorizzati
- SECONDO L'ART.2715 DEL COD.CIV., LE COPIE DELLE SCRITTURE PRIVATE DEPOSITATE PRESSO PUBBLICI UFFICI E SPEDITE DAI PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI: Hanno la stessa efficacia della scrittura originale da cui sono estratte
- SECONDO L'ART.2716 DEL COD.CIV., IN MANCANZA DELL'ORIGINALE DELL'ATTO PUBBLICO O DI UNA COPIA DI ESSO PRESSO UN PUBBLICO DEPOSITARIO: Fanno piena prova le copie esteriormente perfette, spedite nelle forme prescritte da depositari pubblici autorizzati
- SECONDO L'ART.2716 DEL COD.CIV., SE LE COPIE SPEDITE NELLE FORME PRESCRITTE, IN MANCANZA DELL'ORIGINALE ATTO PUBBLICO, DAI PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI PRESENTANO ABRASIONI: E' rimesso al giudice di apprezzarne l'efficacia probatoria
- SECONDO L'ART.2716 DEL COD.CIV., SE LE COPIE SPEDITE NELLE FORME PRESCRITTE, IN MANCANZA DELL'ORIGINALE DELL'ATTO PUBBLICO, DAI PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI PRESENTANO DIFETTI ESTERIORI: E' rimesso al giudice di apprezzarne l'efficacia probatoria
- SECONDO L'ART.2716 DEL COD.CIV., SE LE COPIE SPEDITE NELLE FORME PRESCRITTE, IN MANCANZA DELL'ORIGINALE SCRITTURA PRIVATA, DAI PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI PRESENTANO CANCELLATURE: E' rimesso al giudice di apprezzarne l'efficacia probatoria
- SECONDO L'ART.2716 DEL COD.CIV., SE LE COPIE SPEDITE NELLE FORME PRESCRITTE, IN MANCANZA DELL'ORIGINALE SCRITTURA PRIVATA, DAI PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI PRESENTANO INTERCALAZIONI: E' rimesso al giudice di apprezzarne l'efficacia probatoria
- SECONDO L'ART.2718 DEL COD.CIV., LE COPIE PARZIALI RILASCIATE NELLA FORMA PRESCRITTA DA PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI: Fanno piena prova solo per quella parte dell'originale che riproducono letteralmente
- SECONDO L'ART.2718 DEL COD.CIV., LE RIPRODUZIONI PER ESTRATTO RILASCIATE NELLA FORMA PRESCRITTA DA PUBBLICI DEPOSITARI AUTORIZZATI: Fanno piena prova solo per quella parte dell'originale che riproducono letteralmente
- SECONDO L'ART.2719 DEL COD.CIV., LE COPIE FOTOGRAFICHE DI SCRITTURE: Hanno la stessa efficacia probatoria delle autentiche, se la loro conformità con l'originale è attestata da pubblico ufficiale competente ovvero non è espressamente disconosciuta
- SECONDO L'ART.2720 DEL COD.CIV., QUALE EFFICACIA PROBATORIA HA L'ATTO DI RICOGNIZIONE? Fa piena prova delle dichiarazioni contenute nel documento originale, se non si dimostra, producendo quest'ultimo, che vi è stato errore nella ricognizione
- SECONDO L'ART.2720 DEL COD.CIV., QUALE EFFICACIA PROBATORIA HA L'ATTO DI RINNOVAZIONE? Fa piena prova delle dichiarazioni contenute nel documento originale, se non si dimostra, producendo quest'ultimo, che vi è stato errore nella rinnovazione
- SECONDO L'ART.797 DEL COD.CIV., IN QUALE DELLE SEGUENTI IPOTESI IL DONANTE E' TENUTO A GARANZIA VERSO IL DONATARIO PER L'EVIZIONE CHE QUESTI PUO' SOFFRIRE DELLE COSE DONATE? Se l'evizione dipende dal fatto personale del donante
- SECONDO L'ART.797 DEL COD.CIV., IN QUALE DELLE SEGUENTI IPOTESI IL DONANTE E' TENUTO A GARANZIA VERSO IL DONATARIO PER L'EVIZIONE CHE QUESTI PUO' SOFFRIRE DELLE COSE DONATE? Se si tratta di donazione che impone oneri al donatario, nel qual caso la garanzia è dovuta fino alla concorrenza dell'ammontare degli oneri
- SECONDO L'ART.797 DEL COD.CIV., IN QUALE DELLE SEGUENTI IPOTESI IL DONANTE E' TENUTO A GARANZIA VERSO IL DONATARIO PER L'EVIZIONE CHE QUESTI PUO' SOFFRIRE DELLE COSE DONATE? Se l'evizione dipende dal dolo del donante
- SECONDO L'ART.797 DEL COD.CIV., IN QUALE DELLE SEGUENTI IPOTESI IL DONANTE E' TENUTO A GARANZIA VERSO IL DONATARIO PER L'EVIZIONE CHE QUESTI PUO' SOFFRIRE DELLE COSE DONATE? Se ha espressamente promesso la garanzia
- SECONDO L'ART.801 DEL COD.CIV., IN QUALE DEI SEGUENTI CASI PUO' ESSERE PROPOSTA LA DOMANDA DI REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? Quando il donatario ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere il coniuge del donante, purché non ricorra alcuna delle cause che escludono la punibilità a norma della legge penale
- SECONDO L'ART.801 DEL COD.CIV., IN QUALE DEI SEGUENTI CASI PUO' ESSERE PROPOSTA LA DOMANDA DI REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? Quando il donatario si è reso colpevole di ingiuria grave verso il donante
- SECONDO L'ART.801 DEL COD.CIV., IN QUALE DEI SEGUENTI CASI PUO' ESSERE PROPOSTA LA DOMANDA DI REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? Quando il donatario ha commesso in danno di un discendente del donante un fatto al quale la legge penale dichiara applicabili le disposizioni sull'omicidio
- SECONDO L'ART.801 DEL COD.CIV., IN QUALE DEI SEGUENTI CASI PUO' ESSERE PROPOSTA LA DOMANDA DI REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? Quando il donatario ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere il donante, purché non ricorra alcuna delle cause che escludono la punibilità a norma della legge penale
- SECONDO L'ART.801 DEL COD.CIV., IN QUALE DEI SEGUENTI CASI PUO' ESSERE PROPOSTA LA DOMANDA DI REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? Quando il donatario ha dolosamente arrecato grave pregiudizio al patrimonio del donante
- SECONDO L'ART.806 DEL COD.CIV., E' VALIDA LA RINUNZIA PREVENTIVA ALLA REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER INGRATITUDINE? No
- SECONDO L'ART.806 DEL COD.CIV., E' VALIDA LA RINUNZIA PREVENTIVA ALLA REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE PER SOPRAVVENIENZA DI FIGLI? No
- SECONDO L'ART.807 DEL COD.CIV., IL DONATARIO E' OBBLIGATO ALLA RESTITUZIONE DEI FRUTTI PRODOTTI DAI BENI OGGETTO DELLA DONAZIONE, QUALORA LA DONAZIONE SIA STATA REVOCATA PER INGRATITUDINE? Sì, a partire dal giorno della domanda
- SECONDO L'ART.807 DEL COD.CIV., IL DONATARIO E' OBBLIGATO ALLA RESTITUZIONE DEI FRUTTI PRODOTTI DAI BENI OGGETTO DELLA DONAZIONE, QUALORA LA DONAZIONE SIA STATA REVOCATA PER SOPRAVVENIENZA DI FIGLI? Sì, a partire dal giorno della domanda
- SECONDO L'ART.809 DEL COD.CIV., LA DISCIPLINA DELLA REVOCAZIONE DELLA DONAZIONE: E' applicabile agli atti di liberalità diversi dalle donazioni
- SECONDO L'ART.817 DEL COD.CIV., DA CHI PUO' ESSERE EFFETTUATA LA DESTINAZIONE IN MODO DUREVOLE DI UNA COSA A SERVIZIO O AD ORNAMENTO DI UN'ALTRA COSA? Dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla medesima
- SECONDO L'ART.819 DEL COD.CIV., LA DESTINAZIONE DI UNA COSA A PERTINENZA DI UN BENE MOBILE REGISTRATO ACQUISTATO IN BUONA FEDE PUO' PREGIUDICARE I DIRITTI PREESISTENTI VANTATI DA TERZI SULLA PERTINENZA? No, se i diritti dei terzi risultano da scrittura avente data certa anteriore
- SECONDO L'ART.820 DEL COD.CIV., SONO VALIDI GLI ATTI DISPOSITIVI DI FRUTTI NATURALI NON ANCORA SEPARATI? Sì, purché se ne disponga come di cosa mobile futura
- SECONDO L'ART.823 DEL COD.CIV., I BENI CHE FANNO PARTE DEL DEMANIO PUBBLICO: Sono inalienabili
- SECONDO L'ART.825 DEL COD.CIV., I DIRITTI REALI CHE SPETTANO ALLO STATO, ALLE PROVINCE E AI COMUNI SU BENI APPARTENENTI AD ALTRI SOGGETTI, SONO SOTTOPOSTI AL REGIME DEL DEMANIO PUBBLICO: Quando i diritti stessi sono costituiti per l'utilità dei beni demaniali o per il conseguimento di fini di pubblico interesse corrispondenti a quelli a cui servono i beni medesimi
- SECONDO L'ART.826 DEL COD.CIV., GLI EDIFICI DESTINATI A SEDE DI UFFICI PUBBLICI, FANNO PARTE: Del patrimonio indisponibile dello Stato o, rispettivamente, delle province o dei comuni, secondo la loro appartenenza
- SECONDO L'ART.826 DEL COD.CIV., LE CASERME: Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato
- SECONDO L'ART.826 DEL COD.CIV., LE CAVE E LE TORBIERE: Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato, quando la disponibilità ne è sottratta al proprietario del fondo
- SECONDO L'ART.826 DEL COD.CIV., LE COSE D'INTERESSE STORICO, ARCHEOLOGICO, PALETNOLOGICO, PALEONTOLOGICO E ARTISTICO: Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo
- SECONDO L'ART.826 DEL COD.CIV., LE FORESTE CHE A NORMA DELLE LEGGI IN MATERIA COSTITUISCONO IL DEMANIO FORESTALE DELLO STATO: Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato
- SECONDO L'ART.829 DEL COD.CIV., E' AMMISSIBILE IL PASSAGGIO AL PATRIMONIO DELLO STATO DI BENI APPARTENENTI AL DEMANIO PUBBLICO? Sì, ma il passaggio deve essere dichiarato dall'autorità amministrativa e dell'atto deve essere dato annunzio nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
- SECONDO L'ART.835 DEL COD.CIV., QUANDO RICORRONO GRAVI ED URGENTI NECESSITA' PUBBLICHE, CIVILI O MILITARI, L'AUTORITA' COMPETENTE PUO' DISPORRE PER I BENI MOBILI ED IMMOBILI: La requisizione
- SECONDO L'ART.836 DEL COD.CIV., QUANDO RICORRONO GRAVI ED URGENTI NECESSITA' PUBBLICHE, CIVILI O MILITARI, L'AUTORITA' AMMINISTRATIVA PUO' SOTTOPORRE A PARTICOLARI VINCOLI OD OBBLIGHI DI CARATTERE TEMPORANEO LE AZIENDE AGRICOLE? Sì nei limiti e con le forme stabilite da leggi speciali
- SECONDO L'ART.836 DEL COD.CIV., QUANDO RICORRONO GRAVI ED URGENTI NECESSITA' PUBBLICHE, CIVILI O MILITARI, L'AUTORITA' AMMINISTRATIVA PUO' SOTTOPORRE A PARTICOLARI VINCOLI OD OBBLIGHI DI CARATTERE TEMPORANEO LE AZIENDE COMMERCIALI? Sì nei limiti e con le forme stabilite da leggi speciali
- SECONDO L'ART.837 DEL COD.CIV., LO SCOPO DELLA COSTITUZIONE DEGLI AMMASSI E': Di regolare la distribuzione di determinati prodotti agricoli o industriali nell'interesse della produzione nazionale
- SECONDO L'ART.839 DEL COD.CIV., LE COSE D'INTERESSE ARTISTICO, STORICO, ARCHEOLOGICO ED ETNOGRAFICO, DI PROPRIETA' PRIVATA: Sono sottoposte alle disposizioni delle leggi speciali
- SECONDO L'ART.876 DEL CODICE CIVILE, IL VICINO PUO' SERVIRSI DEL MURO ESISTENTE SUL CONFINE AL SOLO SCOPO DI INNESTARVI UN CAPO DEL PROPRIO MURO? Sì, ma deve pagare un'indennità per l'innesto
- SECONDO L'ART.877 DEL CODICE CIVILE, IL VICINO, SENZA CHIEDERE LA COMUNIONE DEL MURO POSTO SUL CONFINE, PUO' COSTRUIRE SUL CONFINE STESSO IN ADERENZA? Sì, ma senza appoggiare la sua fabbrica a quella preesistente
- SECONDO L'ART.878 DEL CODICE CIVILE, AI FINI DEL COMPUTO DELLA DISTANZA LEGALE TRA LE COSTRUZIONI, SI TIENE CONTO DEL MURO DI CINTA? Sì, qualora abbia un'altezza superiore ai tre metri
- SECONDO L'ART.878 DEL CODICE CIVILE, AI FINI DEL COMPUTO DELLA DISTANZA LEGALE TRA LE COSTRUZIONI, SI TIENE CONTO DEL MURO ISOLATO ESISTENTE FRA DI ESSE? Sì, qualora abbia un'altezza superiore ai tre metri
- SECONDO L'ART.878 DEL CODICE CIVILE, QUALORA IL MURO DI CINTA DI UNA COSTRUZIONE SIA POSTO SUL CONFINE, PUO' ESSERE RESO COMUNE A SCOPO DI APPOGGIO? Sì, purché non preesista al di là di esso un edificio a distanza inferiore ai tre metri
- SECONDO L'ART.880 DEL CODICE CIVILE, IL MURO CHE SERVE DI DIVISIONE TRA EDIFICI DI ALTEZZA INEGUALE: Si presume comune fino al punto in cui uno degli edifici comincia ad essere più alto
- SECONDO L'ART.880 DEL CODICE CIVILE, IL MURO CHE SERVE DI DIVISIONE TRA EDIFICI DI UGUALE ALTEZZA: Si presume comune fino alla sua sommità
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO EDIFICATO TRA DUE CAMPI, QUALORA ESISTA UN PIOVENTE? Al proprietario del fondo verso il quale esiste il piovente e in ragione del piovente medesimo
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO EDIFICATO TRA DUE GIARDINI, QUALORA ESISTA UN PIOVENTE? Al proprietario del fondo verso il quale esiste il piovente e in ragione del piovente medesimo
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE CAMPI, QUALORA VI SIANO DEGLI SPORTI COSTRUITI CON IL MURO STESSO? Al proprietario del fondo dalla cui parte gli sporti si presentano
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE CORTILI, QUALORA ESISTA UN PIOVENTE? Al proprietario del fondo verso il quale esiste il piovente e in ragione del piovente medesimo
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE CORTILI, QUALORA VI SIANO DEGLI SPORTI COSTRUITI CON IL MURO STESSO? Al proprietario del fondo dalla cui parte gli sporti si presentano
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE GIARDINI, QUALORA VI SIANO DEGLI SPORTI COSTRUITI CON IL MURO STESSO? Al proprietario del fondo dalla cui parte gli sporti si presentano
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE ORTI, QUALORA ESISTA UN PIOVENTE? Al proprietario del fondo verso il quale esiste il piovente e in ragione del piovente medesimo
- SECONDO L'ART.881 DEL CODICE CIVILE, A CHI SI PRESUME CHE APPARTENGA IL MURO DIVISORIO ESISTENTE TRA DUE ORTI, QUALORA VI SIANO DEGLI SPORTI COSTRUITI CON IL MURO STESSO? Al proprietario del fondo dalla cui parte gli sporti si presentano
- SECONDO L'ART.882 DEL CODICE CIVILE, IL COMPROPRIETARIO DI UN MURO COMUNE PUO' ESIMERSI DALL'OBBLIGO DI CONTRIBUIRE NELLE SPESE DI RIPARAZIONE E RICOSTRUZIONE? Sì, rinunziando al diritto di comunione, purché il muro comune non sostenga un edificio di sua spettanza
- SECONDO L'ART.883 DEL CODICE CIVILE, IL COMPROPRIETARIO DI UN EDIFICIO SOSTENUTO DA UN MURO COMUNE CHE VUOLE DEMOLIRE IL PROPRIO EDIFICIO PUO' RINUNZIARE ALLA COMUNIONE DEL MURO? Sì, ma deve farvi le riparazioni e le opere che la demolizione rende necessarie per evitare ogni danno al vicino
- SECONDO L'ART.884 DEL CODICE CIVILE, IL COMPROPRIETARIO DI UN MURO COMUNE PUO' FAR ATTRAVERSARE NEL MURO CHIAVI E CATENE DI RINFORZO? Sì, purché le mantenga a distanza di cinque centimetri dalla superficie opposta e, in ogni caso, riparando i danni causati dalle opere compiute
- SECONDO L'ART.885 DEL CODICE CIVILE, IL COMPROPRIETARIO CHE INTENDA SOPRAELEVARE IL MURO COMUNE, MA QUESTO NON SIA ADATTO A SOSTENERE LA SOPRAELEVAZIONE: E' tenuto a ricostruirlo o a rinforzarlo a sue spese
- SECONDO L'ART.888 DEL CODICE CIVILE, PUO' IL VICINO ESIMERSI DAL CONTRIBUTO NELLE SPESE DI COSTRUZIONE DEL MURO DI CINTA? Sì, cedendo, senza diritto a compenso, la metà del terreno su cui il muro di separazione deve essere costruito
- SECONDO L'ART.907 DEL COD.CIV.: La distanza delle costruzioni dalle vedute dirette è di tre metri
- SECONDO L'ART.954 DEL COD.CIV., IL DIRITTO DI SUPERFICIE, COME DIRITTO DI FARE UNA COSTRUZIONE SU SUOLO ALTRUI, E' SOGGETTO A PRESCRIZIONE? Sì, per effetto del non uso protratto per venti anni
- SECONDO L'ART.954 DEL COD.CIV., IN CASO DI ESTINZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE PER SCADENZA DEL TERMINE, COSA ACCADE DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE CHE HANNO PER OGGETTO LA COSTRUZIONE? Non durano se non per l'anno in corso alla scadenza del termine del diritto di superficie
- SECONDO L'ART.954 DEL COD.CIV., L'ESTINZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE PER SCADENZA DEL TERMINE IMPORTA: L'estinzione dei diritti reali imposti dal superficiario
- SECONDO L'ART.956 DEL COD.CIV., E' POSSIBILE VENDERE LA PROPRIETA' DELLA PIANTAGIONE SEPARATAMENTE DALLA PROPRIETA' DEL SUOLO? No
- SECONDO L'ART.956 DEL COD.CIV., SI PUO' COSTITUIRE LA PROPRIETA' DI PIANTAGIONI SEPARATAMENTE DALLA PROPRIETA' DEL SUOLO? No, mai
- SECONDO L'ART.960 DEL COD.CIV., PUO' L'ENFITEUTA PRETENDERE LA REMISSIONE O RIDUZIONE DEL CANONE IN CASO DI INSOLITA PERDITA DEI FRUTTI DEL FONDO? No, mai
- SECONDO L'ART.960 DEL COD.CIV., PUO' L'ENFITEUTA PRETENDERE LA REMISSIONE O RIDUZIONE DEL CANONE IN CASO DI INSOLITA STERILITA' DEL FONDO? No, mai
- SECONDO L'ART.961 DEL COD.CIV., NEL CASO IN CUI SI PROCEDA ALLA DIVISIONE DELLA COENFITEUSI E IL FONDO VENGA GODUTO SEPARATAMENTE DAGLI ENFITEUTI, L'OBBLIGO DEL PAGAMENTO DEL CANONE: Grava su ciascuno degli enfiteuti, proporzionalmente al valore della sua porzione
- SECONDO L'ART.963 DEL COD.CIV., IL PERIMENTO TOTALE DEL FONDO ENFITEUTICO COMPORTA L'ESTINZIONE DELL'ENFITEUSI? Sì
- SECONDO L'ART.963 DEL COD.CIV., IN CASO DI PERIMENTO DI UNA PARTE NOTEVOLE DEL FONDO CONCESSO IN ENFITEUSI, PER CUI IL CANONE RISULTI SPROPORZIONATO AL VALORE DELLA PARTE RESIDUA, L'ENFITEUTA PUO' OTTENERE UNA RIDUZIONE DEL CANONE? Sì, purché la domanda di riduzione sia presentata entro un anno dall'avvenuto perimento
- SECONDO L'ART.963 DEL COD.CIV., IN CASO DI PERIMENTO DI UNA PARTE NOTEVOLE DEL FONDO CONCESSO IN ENFITEUSI, PER CUI IL CANONE RISULTI SPROPORZIONATO AL VALORE DELLA PARTE RESIDUA, L'ENFITEUTA PUO' RINUNZIARE AL SUO DIRITTO RESTITUENDO IL FONDO AL CONCEDENTE? Sì, purché la rinunzia sia effettuata entro un anno dall'avvenuto perimento
- SECONDO L'ART.963 DEL COD.CIV., NEL CASO DI ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICO INTERESSE, LA RELATIVA INDENNITA' VIENE RIPARTITA TRA IL CONCEDENTE E L'ENFITEUTA? Sì, in proporzione del valore dei rispettivi diritti
- SECONDO L'ART.964 DEL COD.CIV., LE IMPOSTE E GLI ALTRI PESI CHE GRAVANO SUL FONDO DATO IN ENFITEUSI POSSONO ESSERE POSTI A CARICO DEL CONCEDENTE? Sì, ma tale obbligo non può eccedere l'ammontare del canone
- SECONDO L'ART.969 DEL COD.CIV., PER L'ATTO DI RICOGNIZIONE DEL PROPRIO DIRITTO, RICHIESTO DAL CONCEDENTE NEI CONFRONTI DI CHI SI TROVA NEL POSSESSO DEL FONDO ENFITEUTICO: Non è dovuta alcuna prestazione
- SECONDO L'ART.971 DEL COD.CIV., NEL CASO IN CUI VENGA PROMOSSA L'AFFRANCAZIONE E PIU' SIANO GLI ENFITEUTI, L'ENFITEUTA AFFRANCANTE PER LA TOTALITA': Subentra nei diritti del concedente verso gli altri enfiteuti, fatta salva, a favore di questi, una riduzione proporzionale del canone
- SECONDO L'ART.971 DEL COD.CIV., SE PIU' SONO I CONCEDENTI, L'AFFRANCAZIONE DELL'ENFITEUSI:: Può effettuarsi per la quota che spetta a ciascun concedente
- SECONDO L'ART.972 DEL COD.CIV., IL CONCEDENTE PUO' CHIEDERE LA DEVOLUZIONE DEL FONDO ENFITEUTICO, TRA L'ALTRO: Se l'enfiteuta è in mora nel pagamento di due annualità del canone
- SECONDO L'ART.972 DEL COD.CIV., LA DOMANDA DI DEVOLUZIONE DEL FONDO ENFITEUTICO NON PRECLUDE ALL'ENFITEUTA: Il diritto di affrancare, sempre che ricorrano le condizioni previste dall'art.971 codice civile
- SECONDO L'ART.973 DEL COD.CIV., LA DICHIARAZIONE DEL CONCEDENTE DI VALERSI DELLA CLAUSOLA RISOLUTIVA CESPRESSA: Non impedisce l'esercizio del diritto di affrancazione
- SECONDO L'ART.975 DEL COD.CIV., ALLA CESSAZIONE DELL'ENFITEUSI, ALL'ENFITEUTA COMPETE LA RITENZIONE DEL FONDO FINO A QUANDO NON E' SODDISFATTO IL SUO CREDITO: Per il rimborso dei miglioramenti, se in giudizio è stata fornita qualche prova della loro sussistenza in genere
- SECONDO L'ART.975 DEL COD.CIV., ALLA CESSAZIONE DELL'ENFITEUSI, SE LE ADDIZIONI FATTE DALL'ENFITEUTA NON POSSONO SEPARARSI SENZA NOCUMENTO, GLI SPETTA: Il rimborso nella misura dell'aumento di valore conseguito dal fondo, sempre che vi sia stato miglioramento
- SECONDO L'ART.975 DEL COD.CIV., QUANDO CESSA L'ENFITEUSI, PER I MIGLIORAMENTI APPORTATI DALL'ENFITEUTA: Il concedente è tenuto al rimborso nella misura dell'aumento di valore conseguito dal fondo per effetto dei miglioramenti stessi, quali sono accertati al tempo della riconsegna
- SECONDO L'ART.979 PRIMO COMMA DEL COD.CIV.: La durata dell'usufrutto non può eccedere la vita dell'usufruttuario
- SECONDO L'ART.979 SECONDO COMMA DEL COD.CIV.: La durata dell'usufrutto costituito a favore di una persona giuridica non può essere superiore a trenta anni
- SECONDO L'ART.982 DEL COD.CIV., L'USUFRUTTUARIO HA IL DIRITTO DI CONSEGUIRE IL POSSESSO DELLA COSA DI CUI HA L'USUFRUTTO, PURCHE': Abbia fatto l'inventario ed abbia dato idonea garanzia
- SECONDO L'ART.983 DEL COD.CIV., IN CASO DI COSTITUZIONE DI USUFRUTTO SU DI UN FONDO, QUALORA IL PROPRIETARIO, DOPO L'INIZIO DELL'USUFRUTTO E CON IL CONSENSO DELL'USUFRUTTUARIO, ABBIA FATTO UNA COSTRUZIONE NEL FONDO, L'USUFRUTTUARIO: E' tenuto a corrispondere gli interessi sulle somme impiegate
- SECONDO L'ART.983 DEL COD.CIV., IN CASO DI COSTITUZIONE DI USUFRUTTO SU DI UN FONDO, QUALORA IL PROPRIETARIO, DOPO L'INIZIO DELL'USUFRUTTO E CON IL CONSENSO DELL'USUFRUTTUARIO, ABBIA REALIZZATO DELLE PIANTAGIONI SUL FONDO, L'USUFRUTTUARIO: E' tenuto a corrispondere gli interessi sulle somme impiegate
- SECONDO L'ART.983 DEL COD.CIV., IN CASO DI COSTITUZIONE DI USUFRUTTO SU DI UN FONDO, QUALORA IL PROPRIETARIO, DOPO L'INIZIO DELL'USUFRUTTO E CON IL CONSENSO DELL'USUFRUTTUARIO, ABBIA REALIZZATO UNA COSTRUZIONE NEL FONDO PER DISPOSIZIONE DELLA PUBBLICA AUTORITA', L'USUFRUTTUARIO: E' tenuto a corrispondere gli interessi sulle somme impiegate
- SECONDO L'ART.984 DEL COD.CIV., SE IL PROPRIETARIO E L'USUFRUTTUARIO SI SUCCEDONO NEL GODIMENTO DI UN FONDO ENTRO L'ANNO AGRARIO, A CHI SPETTANO I FRUTTI? All'usufruttuario e al proprietario in proporzione alla durata del rispettivo diritto nel periodo interessato
- SECONDO L'ART.985 DEL COD.CIV., IN CASO DI MIGLIORAMENTI APPORTATI DALL'USUFRUTTUARIO ALLA COSA OGGETTO DI USUFRUTTO, L'INDENNITA' AD ESSO SPETTANTE CORRISPONDE: Alla minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti
- SECONDO L'ART.985 DEL COD.CIV., L'USUFRUTTUARIO HA DIRITTO A UN'INDENNITA' PER I MIGLIORAMENTI APPORTATI ALLA COSA OGGETTO DI USUFRUTTO? Sì, purché i miglioramenti sussistano al momento della restituzione della cosa, anche se non autorizzati dal proprietario
- SECONDO L'ART.986 DEL COD.CIV., ALLA CESSAZIONE DELL'USUFRUTTO, QUALORA LE ADDIZIONI ESEGUITE DALL'USUFRUTTUARIO SULLA COSA OGGETTO DI USUFRUTTO, POSSANO ESSERE TOLTE SENZA NOCUMENTO DELLA COSA, PUO' L'USUFRUTTUARIO TOGLIERLE ? Sì, salvo che il proprietario preferisca ritenere le addizioni
- SECONDO L'ART.986 DEL COD.CIV., NEL CASO CHE IL PROPRIETARIO PREFERISCA RITENERE LE ADDIZIONI ESEGUITE DALL'USUFRUTTUARIO, L'INDENNITA' A QUEST'ULTIMO SPETTANTE CORRISPONDE: Alla minor somma tra l'importo della spesa e il valore delle addizioni al tempo della riconsegna
- SECONDO L'ART.986 DEL COD.CIV., NEL CASO DI ADDIZIONI APPORTATE ALLA COSA DALL'USUFRUTTUARIO, CHE COSTITUISCANO MIGLIORAMENTO DI ESSA E NON POSSANO ESSERE SEPARATE SENZA NOCUMENTO DELLA COSA STESSA, L'INDENNITA' SPETTANTE ALL'USUFRUTTUARIO CORRISPONDE: Alla minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti apportati dalle addizioni
- SECONSO L'ART.1150 DEL C.C. IL DIRITTO ALL'INDENNITA' PER I MIGLIORAMENTI RECATI ALLA COSA: E' dovuto solo se i miglioramenti sussistono al tempo della restituzione