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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti 0501-1000

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Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui:   Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui:   Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui:   Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui:   Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, dopo la prescrizione, la preparazione rappresenta la fase più critica nel processo di gestione del farmaco in ospedale sia in reparto che in Farmacia. L'errata preparazione di un farmaco dipende da varie cause fra cui:   Tutte quelle indicate nelle altre alternative di risposta.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore che avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti costituisce:   Errore di distribuzione.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore che riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione costituisce:   Errore di prescrizione.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di allestimento/preparazione:   Avviene nella fase di preparazione o di manipolazione di un farmaco prima della somministrazione (per esempio diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili),.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di distribuzione:   Avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di etichettatura/confezionamento:   Riguarda le etichette ed il confezionamento che possono generare scambi di farmaci.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di somministrazione:   Avviene nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di trascrizione/interpretazione:   Riguarda la errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile costituisce:   Evento avverso.
Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'evento sentinella (Sentinel event):   È un evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario.
Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Simid), la classe quarta comprende le malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici. Tra esse è compresa:   Pediculosi.
Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe prima comprende le malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse. Tra esse è compresa:   Difterite.
Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe quarta comprende le malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici. Tra esse è compresa:   Infezioni di origine alimentare.
Secondo la legge n. 43 del 2006 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali", il personale laureato appartenente alle professioni sanitarie di cui all'articolo 1, comma 1, della presente legge, è articolato come segue:   Professionisti, professionisti coordinatori, professionisti specialisti, professionisti dirigenti.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008 le cause più frequenti ed efficacemente prevenibili di morte materna nei paesi occidentali sono rappresentate:   Da tutte le cause indicate nelle altre risposte.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra gli ultimi:   Fattori emozionali e di comportamento.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra i secondi:   Supporto familiare.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra i secondi:   Presenza di barriere linguistiche o culturali.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra gli ultimi:   Coping e precedenti esperienze di parto.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra i secondi:   Qualità dell'assistenza antenatale.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra i secondi:   Appartenenza a fedi religiose che possono condizionare i comportamenti in sala parto.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008, per la determinazione del profilo di rischio di una donna in travaglio devono sempre essere considerati e accuratamente riportati nella documentazione clinica i fattori biologici, i fattori sociali, i fattori psicologici. Tra i primi:   Anemia.
Secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità 2009 in quale delle seguenti situazione è raccomandato utilizzare il lavaggio delle mani?   Tutte le risposte sono corrette.
Secondo quando prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990) per le malattie del secondo gruppo, le ASL devono inviare alla Regione i modelli individuali e i dati aggregati mensilmente, suddivisi per fasce di età e sesso. Quale malattia rientra nel secondo gruppo?   Pertosse.
Secondo quanto dispone il D.Lgs. 502/1992, il distretto è tenuto a garantire l'attività o i servizi consultoriali per la tutela della salute dell'infanzia, della donna e della famiglia?   Si, è tenuto a garantire tale attività o servizio.
Secondo quanto prevede il Codice Deontologico dell'Ostetrica/o l'ostetrica/o prende parte alla pianificazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell'area ostetrico-ginecologica e neonatale?   Si, per espressa previsione di cui al punto 3.11 del Codice, ed attua i relativi programmi di prevenzione, assistenza/cura e riabilitazione.
Secondo quanto prevede il Codice Deontologico dell'Ostetrica/o, l'ostetrica/o è tenuta a promuovere l'allattamento al seno ed a supportare il ruolo genitoriale?   Si, per espressa previsione di cui al punto 3.6 del Codice.
Secondo quanto prevede il Codice Deontologico dell'Ostetrica/o, l'ostetrica/o è tenuta a sostenere e diffondere la donazione volontaria del latte materno?   Si, per espressa previsione di cui al punto 3.6 del Codice.
Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali i tempi di segnalazione alla ASL sono fissati in 12 ore. Quale malattia rientra nel primo gruppo?   Tetano.
Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali, di norma, è prevista la segnalazione all'OMS. Quale malattia rientra nel primo gruppo?   Rabbia.
Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali, di norma, è prevista la segnalazione all'OMS. Quale malattia rientra nel primo gruppo?   Colera.
Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe seconda riguarda le malattie per le quali i tempi di segnalazione alla ASL sono fissati in 48 ore. Quale malattia rientra nel secondo gruppo?   Scarlattina.
Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe terza riguarda le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni. Quale malattia rientra nel terzo gruppo?   HIV.
Secondo quanto riportato nelle Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008 tra le cause principali di morti dirette o indirette rientrano:   Tra le altre, tutte quelle indicate nelle altre risposte.
Secondo quanto riportato nelle Raccomandazione ministeriale n. 6 del Marzo 2008 tra le cause principali di morti dirette o indirette rientrano:   Tra le altre, tutte quelle indicate nelle altre risposte.
Si deve somministrare un flacone di soluzione Fisiologica da 500 ml in 10 ore. A che velocità verrà impostata la soluzione?   50 ml/h.
Sindrome alcolica fetale:   Colpisce bambini nati da mamma alcolista.
Sodio nitroprussiato - Digossina. Quale/i tra i precedenti, secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, costituiscono farmaci ad alto rischio o ad alto livello di attenzione?   Tutti quelli indicati.
Sono ossa piatte dello scheletro:   Cranio, bacino, sterno.