Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti 0001-0500
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Se l'Infermiere è testimone di comportamenti di colleghi che svolgono attività di cura e assistenza infermieristica inappropriate e prive di basi di risultati validi compromettendo in tal modo il rapporto di fiducia con l'utente e l'immagine della professione è obbligato a fare segnalazione all'Ordine? Si, per espressa previsione di cui all'art. 38 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche.
- Secondo il dettato dell'art. 32 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere partecipa al governo clinico, promuove le migliori condizioni di sicurezza della persona assistita, fa propri i percorsi di prevenzione e gestione del rischio, anche infettivo, e aderisce fattivamente alle procedure operative, alle metodologie di analisi degli eventi accaduti e alle modalità di informazione alle persone coinvolte. Con riferimento ai determinanti del governo clinico (formazione continua, gestione del rischio clinico, ricerca e sviluppo, ecc.) la ricerca e lo sviluppo: La ricerca è associata alla valutazione del know-how, nonché all'auspicabile e continua creazione di nuove conoscenze, lo sviluppo riguarda le modalità di incrementare il livello prestazionale e di influenzare gli esiti, mediante l'impiego dei risultati della ricerca.
- Secondo il dettato dell'art. 32 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere partecipa al governo clinico, promuove le migliori condizioni di sicurezza della persona assistita, fa propri i percorsi di prevenzione e gestione del rischio, anche infettivo, e aderisce fattivamente alle procedure operative, alle metodologie di analisi degli eventi accaduti e alle modalità di informazione alle persone coinvolte. Con riferimento ai determinanti del governo clinico (formazione continua, gestione del rischio clinico, audit clinico, ecc.) la formazione continua: È da intendersi come canale preferenziale e virtuoso per l'accrescimento costante di conoscenze e competenze necessarie a fronteggiare la rapidità con cui si adatta il rapporto domanda/offerta, garantendo un livello qualitativamente adeguato.
- Secondo il dettato dell'art. 32 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere partecipa al governo clinico, promuove le migliori condizioni di sicurezza della persona assistita, fa propri i percorsi di prevenzione e gestione del rischio, anche infettivo, e aderisce fattivamente alle procedure operative, alle metodologie di analisi degli eventi accaduti e alle modalità di informazione alle persone coinvolte. Con riferimento ai determinanti del governo clinico (formazione continua, gestione del rischio clinico, audit clinico, ecc.), la gestione del rischio clinico: È definibile come l'insieme di iniziative volte a ridurre la probabilità che si verifichino danni e/o eventi avversi correlati a prestazioni sanitarie.
- Secondo il dettato dell'art. 32 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere partecipa al governo clinico? Si, e aderisce fattivamente alle procedure operative, alle metodologie di analisi degli eventi accaduti e alle modalità di informazione alle persone coinvolte.
- Secondo il dettato dell'art. 33 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche, l'accuratezza nella relazione documentale: Rappresenta per l'infermiere, tra l'altro, una responsabilità normativa.
- Secondo il dettato dell'art. 33 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche, l'accuratezza nella relazione documentale: Rappresenta per l'infermiere una responsabilità normativa e etico-deontologica.
- Secondo il dettato dell'art. 34 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere, qualora l'organizzazione chiedesse o pianificasse attività clinico assistenziali, gestionali o formative, in contrasto con principi, valori e con le norme della professione, a tutti i livelli di responsabilità, segnala la situazione agli organi competenti e si attiva per proporre soluzioni alternative. In tale ambito cosa si intende per “organi competenti”? Gli uffici della catena aziendale e la rappresentanza istituzionale della professione.
- Secondo il dettato dell'art. 34 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche qualora decisioni organizzative richiedano il dispiegamento di risorse umane e strumentali insufficienti, l'Infermiere: Non si limita ad una mera notifica di una situazione fattuale o a porre generici dinieghi, ma, posto di fronte ad una criticità, si attiva per proporre soluzioni alternative, che gli consentano di agire in ossequio alle norme e alla dimensione etica della professione.
- Secondo il dettato dell'art. 34 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche qualora decisioni organizzative siano in contrasto col proprio mandato professionale, l'Infermiere: Non si limita ad una mera notifica di una situazione fattuale o a porre generici dinieghi, ma, posto di fronte ad una criticità, si attiva per proporre soluzioni alternative, che gli consentano di agire in ossequio alle norme e alla dimensione etica della professione.
- Secondo il dettato dell'art. 34 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche qualora l'adozione di modelli clinico-assistenziali non consentano un'adeguata presa in carico in sicurezza dei paziente l'Infermiere: Non si limita ad una mera notifica di una situazione fattuale o a porre generici dinieghi, ma, posto di fronte ad una criticità, si attiva per proporre soluzioni alternative, che gli consentano di agire in ossequio alle norme e alla dimensione etica della professione.
- Secondo il dettato dell'art. 34 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche qualora siano previsti progetti formativi travalicanti le competenze infermieristiche, l'Infermiere: Non si limita ad una mera notifica di una situazione fattuale o a porre generici dinieghi, ma, posto di fronte ad una criticità, si attiva per proporre soluzioni alternative, che gli consentano di agire in ossequio alle norme e alla dimensione etica della professione.
- Secondo il Sistema di Classificazione delle Ulcere da Pressione NPUAP/EPUAP come si presenta un'ulcera di Categoria/Stadio III? Perdita di cute a spessore totale. Il grasso sottocutaneo può essere visibile ma le ossa i tendini o i muscoli non sono esposti. Lo slough può essere presente ma non oscura la profondità della perdita di tessuto. Può includere sottominature e tunnellizzazioni.
- Secondo il Sistema di Classificazione delle Ulcere da Pressione NPUAP/EPUAP come si presenta un'ulcera di Categoria/Stadio IV? Perdita di tessuto a spessore totale con ossa esposte, tendini o muscoli. Può essere presente slough o escara. Spesso include sottominature e tunnellizzazioni.
- Secondo la "Carta dei servizi pubblici sanitari", gli indicatori di qualità del servizio possono essere di diversi tipi: indicatori di processo, struttura o esito. Gli indicatori di struttura: Derivano da rilevazioni periodiche sullo stato delle strutture fisiche e delle procedure.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui: Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci LASA”, numerosi sono i fattori che possono contribuire allo scambio di farmaci, fra cui: Tutti quelli indicati nelle altre alternative di risposta.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, dopo la prescrizione, la preparazione rappresenta la fase più critica nel processo di gestione del farmaco in ospedale sia in reparto che in Farmacia. L'errata preparazione di un farmaco dipende da varie cause fra cui: Tutte quelle indicate nelle altre alternative di risposta.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore che avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti costituisce: Errore di distribuzione.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore che riguarda la errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura costituisce: Errore di trascrizione/interpretazione.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore che riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione costituisce: Errore di prescrizione.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di distribuzione: Avviene nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di prescrizione: Riguarda sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'errore di somministrazione: Avviene nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'evento avverso (Adverse event): È un evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'evento di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente costituisce: Evento sentinella.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, l'evento sentinella (Sentinel event): È un evento avverso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario.
- Secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, si è in presenza di quale evento, quando per la sua gravità, è sufficiente che si verifichi una sola volta perché da parte dell'organizzazione si renda opportuna un'indagine immediata per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiamo causato o vi abbiano contribuito? Evento sentinella.
- Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe prima comprende le malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse. Tra esse è compresa: Poliomielite.
- Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe quarta comprende le malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici. Tra esse è compresa: Infezioni di origine alimentare.
- Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe terza comprende le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni. Tra esse è compresa: Lebbra.
- Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) la classe terza comprende le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni. Tra esse è compresa: AIDS.
- Secondo la classificazione del D.M. 15/12/1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive), la classe seconda comprende le malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo. Tra esse è compresa: Morbillo.
- Secondo la legge n. 42/1999 ("Disposizioni in materia di professioni sanitarie"), il campo proprio di attività e responsabilità della professione infermieristica è definito dal combinato disposto dei seguenti regolamenti: Profilo professionale, Codice deontologico, ordinamenti didattici di base e post base.
- Secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità 2009 in quale delle seguenti situazione è raccomandato utilizzare il lavaggio delle mani? Tutte le risposte sono corrette.
- Secondo quando prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990) per le malattie del secondo gruppo, le ASL devono inviare alla Regione i modelli individuali e i dati aggregati mensilmente, suddivisi per fasce di età e sesso. Quale malattia rientra nel secondo gruppo? Sifilide.
- Secondo quanto dispone il D.Lgs. 502/1992, il distretto è tenuto a garantire l'attività o i servizi consultoriali per la tutela della salute dell'infanzia, della donna e della famiglia? Si, è tenuto a garantire tale attività o servizio.
- Secondo quanto dispone il D.Lgs. 502/1992, il distretto è tenuto a garantire l'attività o i servizi di assistenza domiciliare integrata? Si, è tenuto a garantire tale attività o servizio.
- Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali i tempi di segnalazione alla ASL sono fissati in 12 ore. Quale malattia rientra nel primo gruppo? Tetano.
- Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali, di norma, è prevista la segnalazione all'OMS. Quale malattia rientra nel primo gruppo? Colera.
- Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe prima riguarda le malattie per le quali, di norma, è prevista la segnalazione all'OMS. Quale malattia rientra nel primo gruppo? Rabbia.
- Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe seconda riguarda le malattie per le quali i tempi di segnalazione alla ASL sono fissati in 48 ore. Quale malattia rientra nel secondo gruppo? Scarlattina.
- Secondo quanto prevede il Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15/12/1990), la classe terza riguarda le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni Quale malattia rientra nel terzo gruppo? Rosolia in gravidanza.
- Secondo quanto prevede l'art. 31 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere concorre alla valutazione del contesto gestionale e logistico in cui si trova la persona assistita per tutelarla? Si, concorre alla valutazione del contesto organizzativo, gestionale e logistico in cui si trova la persona assistita per tutelarla.
- Secondo quanto prevede l'art. 31 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere concorre alla valutazione del contesto organizzativo in cui si trova la persona assistita. L'elemento innovativo dell'articolo: Ha riconosciuto all'infermiere un ruolo proattivo in ambito organizzativo.
- Secondo quanto prevede l'art. 31 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere concorre alla valutazione del contesto organizzativo in cui si trova la persona assistita? Si, concorre alla valutazione del contesto organizzativo, gestionale e logistico in cui si trova la persona assistita per tutelarla.
- Secondo quanto previsto nel Codice deontologico delle professioni infermieristiche l'Infermiere è tenuto, ai diversi livelli di responsabilità clinica e gestionale, a pianificare, supervisionare, verificare l'attività degli operatori di supporto presenti nel processo assistenziale e a lui affidati? Si, lo prevede espressamente l'art. 36 del Codice, per la sicurezza dell'assistito.
- Secondo quanto previsto nell'art. 35 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche, al solo infermiere è concessa la possibilità di attuare la contenzione di un paziente? Si, se ricorrono i presupposti dello stato di necessità, qualora ravvisi che essa sia necessaria ed indilazionabile, e il medico non sia prontamente reperibile.
- Secondo quanto previsto nell'art. 35 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche, al solo infermiere è concessa la possibilità di attuare la contenzione di un paziente? Si, nei casi espressamente contenuti nel citato articolo e con le garanzie previste dalla legislazione vigente.
- Secondo quanto previsto nell'art. 35 del Codice deontologico delle professioni infermieristiche, al solo infermiere è concessa la possibilità di attuare la contenzione di un paziente? Si, nei casi di urgenza indifferibile e qualora il medico non sia prontamente reperibile.
- Si dice che l'Ecmo rappresenta un bridge to recovery quando funge da ponte: Al pieno recupero delle funzioni di polmoni e/o cuore, nell'ambito di patologie potenzialmente reversibili acute o croniche riacutizzate, in situazioni life-threatening in cui terapie convenzionali massimali non si siano dimostrate efficaci o sufficienti a garantire un trasposto di ossigeno idoneo a coprire la domanda, o situazioni in cui l'approccio convenzionale possa contribuire ad aggravare il danno d'organo e pregiudicare l'outcome del paziente.
- Si dice che l'Ecmo rappresenta un bridge to transplant quando funge da ponte: Al trapianto cardiaco, polmonare o di cuore/polmoni nel contesto di patologie irreversibili acute o croniche riacutizzate, in soggetti candidabili.
- Si indichi quale affermazione non è coerente a quanto dispone il CAPO VIII - Disposizioni Finali del Codice deontologico delle professioni infermieristiche. L'Infermiere rispetta le norme e gli adempimenti amministrativi, giuridici e deontologici, che riguardano la professione, solo se ne condivide lo spirito.
- Si indichi quale affermazione non è coerente a quanto dispone il CAPO VIII - Disposizioni Finali del Codice deontologico delle professioni infermieristiche. L'Infermiere non è tenuto ad osservare le indicazioni dell'Ordine Professionale nella informazione e comunicazione pubblicitaria.
- Si indichi quale affermazione non è coerente a quanto dispone il CAPO VIII - Disposizioni Finali del Codice deontologico delle professioni infermieristiche. Le sanzioni comminate dall'Ordine non possono tenere conto della volontarietà della condotta, della gravità e della eventuale reiterazione della stessa.
- Si indichi quale affermazione non è coerente a quanto dispone il CAPO VIII - Disposizioni Finali del Codice deontologico delle professioni infermieristiche. L'Infermiere non è tenuto a denunciare l'esercizio abusivo della professione infermieristica e il lavoro sommerso.
- Si indichi quale affermazione non è coerente a quanto dispone il CAPO VIII - Disposizioni Finali del Codice deontologico delle professioni infermieristiche. L'Infermiere non è tenuto a curare la propria persona e il decoro personale.
- Si indichi quale affermazione sulla FNOPI non è corretta. L'organo di vigilanza della Federazione è il Ministero dell'Interno.
- Situazione 1) 35 mmHg < PaCO2 < 50 mmHg; Situazione 2) Frequenza respiratoria > 30/min. Considerando un paziente adulto, di norma è considerata situazione preoccupante per cui può essere indicata l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica nella: Situazione 2).
- Situazione 1) 35 mmHg < PaCO2 < 50 mmHg; Situazione 2) Incapacità di mantenere la saturazione di ossigeno arterioso > 90% con ossigeno inspirato frazionato (FIO2) > 0,60. Considerando un paziente adulto, di norma è considerata situazione preoccupante per cui può essere indicata l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica nella: Situazione 2).
- Situazione 1) 7,45 > pH > 7,25; Situazione 2) PaCO2 > 50 mmHg instabile, non cronica. Considerando un paziente adulto, di norma è considerata situazione preoccupante per cui può essere indicata l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica nella: Situazione 2).
- Situazione 1) Incapacità di mantenere la saturazione di ossigeno arterioso > 90% con ossigeno inspirato frazionato (FIO2) > 0,60; Situazione 2) 7,45 > pH > 7,25. Considerando un paziente adulto, di norma è considerata situazione preoccupante per cui può essere indicata l'intubazione endotracheale e la ventilazione meccanica nella: Situazione 1).
- Sodio nitroprussiato - Digossina. Quale/i tra i precedenti, secondo la “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, costituiscono farmaci ad alto rischio o ad alto livello di attenzione? Tutti quelli indicati.
- Somministrate per via endovenosa le benzodiazepine: Sono il trattamento di scelta per interrompere le crisi epilettiche.
- Sono farmaci usati nella terapia del Parkinson: Levodopa e selegilina.
- Stefano, infermiere geriatrico, deve somministrare 10 mg di prodotto JJJ a un Mario, 82 anni. Il prodotto JJJ è in forma di fiala - 30 ml contenente 20 mg di prodotto JJJ. Stefano utilizzerà: 15 ml.