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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione sanitaria

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I componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità durano in carica?   Tre anni.
I componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità sono nominati:   Dal Ministro della salute.
I livelli essenziali di assistenza sanitaria comprendono le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni relativi alle aree di offerta. Come sono individuate tali aree (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 6)?   Sono individuate dal Piano Sanitario Nazionale.
Il Consiglio superiore di sanità è composto da membri non di diritto e dai componenti di diritto; quanti sono i membri non di diritto?   Trenta.
Il Consiglio superiore di sanità è:   Organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della salute.
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; la terza classe riguarda:   Le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni (es. tubercolosi).
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in:   Cinque classi.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse (es. ebola) afferiscono:   Alla prima classe.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo (es. Epatite virale A) afferiscono:   Alla seconda classe.
Il DPCM 19/5/1995 distingue tra fattori di qualità, indicatori di qualità, standard di qualità specifici e standard di qualità generali. Gli standard di qualità generali:   Rappresentano obiettivi di qualità che si riferiscono al complesso delle prestazioni rese, e sono espressi in genere da valori medi statistici degli indicatori.
Il DPCM 19/5/1995 distingue tra fattori di qualità, indicatori di qualità, standard di qualità specifici e standard di qualità generali. Gli standard di qualità specifici:   Si riferiscono a ciascuna delle singole prestazioni rese all'utente, che può verificarne direttamente il rispetto, e sono espressi in genere da una soglia massima o minima relativa ai valori che l'indicatore può assumere.
Il DPCM 19/5/1995 distingue tra fattori di qualità, indicatori di qualità, standard di qualità specifici e standard di qualità generali. I fattori di qualità di un servizio:   Sono gli aspetti rilevanti per la percezione delle qualità del servizio da parte dell'utente che fa l'esperienza concreta di quel servizio.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Quali soggetti, tra gli altri, devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 5)?   Le Commissioni parlamentari competenti per la materia.
Il monitoraggio economico del SSN rappresenta uno strumento fondamentale di analisi economica, strumentale anche alla valutazione dei possibili ambiti di risparmio e/o investimento delle risorse economiche assegnate al sistema sanitario: da chi è condotto tale monitoraggio?   Da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite da effettuare entro un breve periodo è utilizzata:   La lettera B.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite programmate è utilizzata:   La lettera "P".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite urgenti deve essere utilizzata:   La lettera "U".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. La Classe "D" identifica le prestazioni:   Da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni da eseguire entro 120 giorni sono identificate:   Con la lettera "P".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni da eseguire entro 10 giorni sono identificate:   Con la lettera "B".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "C" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 180 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "B" identifica:   I casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 60 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "D" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 12 mesi.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "A" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 30 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "C" identifica:   I casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 180 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 180 giorni è utilizzata:   La lettera "C".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri da effettuarsi entro 60 giorni è utilizzata:   La lettera "B".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri da effettuarsi entro 12 mesi è utilizzata:   La lettera "D".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri da effettuarsi entro 30 giorni è utilizzata:   La lettera "A".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità, che comunque devono essere effettuati entro 12 mesi è utilizzata:   La lettera "D".
Il Piano Sanitario Nazionale è adottato dal Governo entro (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 9):   Il 30 novembre dell'ultimo anno di vigenza del Piano precedente.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le finalità generali e i settori principali della ricerca biomedica e sanitaria, prevedendo altresì il relativo programma di ricerca.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le aree prioritarie di intervento, anche ai fini di una progressiva riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali nei confronti della salute.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica la quota capitaria di finanziamento per ciascun anno di validità del Piano e la sua disaggregazione per livelli di assistenza.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica gli indirizzi finalizzati a orientare il Servizio Sanitario Nazionale verso il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza, anche attraverso la realizzazione di progetti di interesse sovra regionale.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le esigenze relative alla formazione di base e gli indirizzi relativi alla formazione continua del personale, nonché al fabbisogno e alla valorizzazione delle risorse umane.
Il Piano Sanitario Nazionale costituisce il riferimento dell'attività sanitaria in un triennio. Chi stabilisce tale vigenza?   La vigenza del PSN è stabilita dal D.Lgs. 502/1992.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle formazioni sociali private non aventi scopo di lucro impegnate nel campo dell'assistenza sociale e sanitaria?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dal D.Lgs. 502/1992.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dal D.Lgs. 502/1992.
Il principio cardine della "Carta dei servizi pubblici sanitari" è costituito dall'adozione degli standard di quantità e di qualità di cui deve essere assicurato il rispetto. Chi adotta tali standard?   Gli enti erogatori.
Il Servizio Sanitario Nazionale è definito dal D.Lgs. 502/1992:   Quale complesso delle funzioni e delle attività assistenziali dei Servizi sanitari regionali e delle altre funzioni e attività svolte dagli enti e istituzioni di rilievo nazionale.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche, i livelli essenziali e uniformi di assistenza nel rispetto dei princìpi indicati dal D.Lgs. 502/1992. Quale dei principi di seguito indicati non è contemplato dalla predetta legge?   Assoluta gratuità dei livelli di assistenza.