Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Se al termine di un procedimento disciplinare si irroga una sanzione e, successivamente, in sede penale viene emessa sentenza irrevocabile di assoluzione perchè il fatto sul quale si è basato il procedimento disciplinare non sussiste: ad istanza di parte da proporsi entro il termine di decadenza di sei mesi dall'irrevocabilità della pronuncia penale, si riapre il procedimento disciplinare per modificarne o confermarne l'atto conclusivo in relazione all'esito del giudizio penale
- Se il fatto dannoso dal quale deriva responsabilità erariale è causato da più persone i soli concorrenti che abbiano conseguito un illecito arricchimento o abbiano agito con dolo sono responsabili solidalmente
- Se la P.A. non decide il ricorso gerarchico nei 90 giorni stabiliti dal legislatore, si intende formato il silenzio: rigetto
- Se la P.A., durante la fase delle trattative, recede prima della conclusione di un contratto: si configura responsabilità precontrattuale della P.A.
- Se nel corso del procedimento sorge un conflitto di interessi, quale comportamento deve assumere il responsabile del procedimento? Deve astenersi dall'esercizio delle proprie competenze e segnalare il conflitto, anche laddove solo potenziale
- Secondo il d.P.R. 445/2000, chi attribuisce il livello di autorizzazione per l'accesso alle funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla consultazione e abilitazioni all'inserimento e alla modifica delle informazioni? Il servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi
- Secondo il d.P.R. 445/2000, cos'è la firma digitale? Un particolare tipo di firma elettronica qualificata
- Secondo la legge 241/1990, il documento amministrativo consiste in ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi a uno specifico procedimento, detenuti da una Pubblica Amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse: indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale
- Secondo la legge 241/1990, il provvedimento amministrativo è annullabile: qualora sia viziato da eccesso di potere
- Secondo la legge 241/1990, la comunicazione di avvio del procedimento deve indicare la persona responsabile del procedimento? Sì, a norma di legge
- Secondo la legge 241/1990, nella comunicazione di avvio del procedimento amministrativo deve essere indicato, fra l'altro: l'oggetto del procedimento promosso
- Secondo la legge 241/1990, nell'ambito del diritto di accesso, l'esame dei documenti da parte dell'interessato: è gratuito
- Secondo la legge 241/1990, un atto di notorietà può richiedere la presenza di testimoni? Sì
- Secondo la legge 241/2990, il silenzio assenso è un comportamento inerte dell'Amministrazione che: diventa significativo, in senso favorevole all'interessato, per espressa statuizione del legislatore
- Secondo quanto disposto dall'art. 22 della legge 241/1990, nell'ambito del diritto di accesso, chi è il controinteressato? Quel soggetto individuato o facilmente individuabile in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbe compromesso il suo diritto alla riservatezza
- Secondo quanto disposto dall'art. 3 della legge 241/1990, nell'atto amministrativo, la parte valutativa della motivazione è la parte: nella quale la P.A. indica i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria
- Secondo quanto disposto dall'art. 4 della legge 241/1990, con riferimento a ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza le Pubbliche Amministrazioni: sono tenute a individuare l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria
- Secondo quanto previsto dalla legge 241/1990, ai soggetti legittimati a intervenire in un procedimento amministrativo è consentito: prendere visione degli atti del procedimento, salvo i casi di esclusione stabiliti dalla legge
- Si configura responsabilità amministrativo-contabile: qualora il dipendente pubblico provochi un danno patrimoniale alla propria amministrazione o ad altro ente pubblico, ivi compresa l'Unione Europea
- Si parla di discrezionalità amministrativa quando: la legge si limita a prefigurare gli aspetti essenziali della fattispecie e dell'esercizio della potestà pubblica, rimettendo poi all'autorità amministrativa le ulteriori valutazioni correlate ai profili o agli interessi particolari del caso
- Si può configurare in capo alla P.A. una responsabilità da atto lecito? Si, quando la P.A. nello svolgimento di un'attività lecita provochi il sacrificio di un diritto del privato
- Si ritiene danno diretto, in caso di responsabilità erariale: il danno direttamente causato dal dipendente o dall'amministratore alla pubblica amministrazione di appartenenza o ad altra amministrazione
- Sul piano della validità del provvedimento amministrativo, quale conseguenza scaturisce dalla distinzione tra di legittimità e vizio di merito? Il vizio di legittimità comporta l'illegittimità del provvedimento, mentre il vizio di merito l'inopportunità dello stesso
- Sussiste una responsabilità della P.A. nell'ipotesi di mancata conclusione del procedimento nei termini? Si, ma solo per l'ipotesi di inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento