Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e servizi per l'impiego
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- Che cos'è la certificazione prevista al Titolo VIII del D.Lgs. n. 276/2003? Uno strumento idoneo a ridurre il contenzioso tra le parti (datore di lavoro - lavoratore), per assicurare un adeguato grado di certezza della fonte del rapporto di lavoro
- Che cos'è l'Albo informatico delle Agenzie per il lavoro? È il registro elettronico, affidato e gestito da Anpal, in cui sono iscritte le Agenzie per il lavoro autorizzate allo svolgimento dell'attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale
- Che differenza c'è tra la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) e l'attestazione dello stato di disoccupazione? La Did è la dichiarazione che determina formalmente l'inizio dello stato di disoccupazione. L'attestazione rende evidente che il soggetto, a seguito della Did, è in stato di disoccupazione
- Che durata può avere il congedo straordinario di cui all'art. 42, comma 5, D.Lgs. 151/2001 per l'assistenza di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertata ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge medesima? Una durata massima complessiva di due anni nell'arco dell'intera vita lavorativa
- Chi ha richiesto l'Assegno di ricollocazione, ma non ha fatto il Patto di servizio personalizzato, deve comunque passare dal Centro per l'impiego per sottoscriverlo? (art. 23, comma 5, del decreto legislativo 150/2015). No
- Chi sono i soggetti conferenti (art. 3, comma 1, lettera A, legge 12 marzo 1999, n. 68) in caso di assunzioni di disabili? Datori di lavoro privati tenuti all'obbligo di assunzione
- Chi sta svolgendo il Servizio Civile Nazionale, come chiarito dall'AdG del PON IOG con nota 0002706.06-03-2017, perde lo status di disoccupato (ex decreto legislativo n. 150/2015 in base all'art. 9 del decreto legislativo n. 77/2002)? No, purché l'attività svolta nell'ambito dei progetti di Servizio Civile non determini l'instaurazione di un rapporto di lavoro
- Chi sta svolgendo un tirocinio può partecipare a Garanzia Giovani? No, in quanto il tirocinio si configura come una misura formativa
- Chi, tra questi soggetti, può diventare Agenzia per il lavoro? Le Camere di commercio
- Chi, tra questi soggetti, può diventare Agenzia per il lavoro? I Comuni singoli o associati nelle forme delle unioni di Comuni e delle comunità montane
- Chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato costituisce funzione di grande responsabilità. Essa presuppone, peraltro, piena e totale conoscenza non solo delle condizioni in cui si svolge tale emergenza, ma anche delle risorse umane cui viene chiesto tale eccezionale impegno. A norma di quanto dispone l'art. 43, D.Lgs. n. 81/2008, chi può assumere tale decisione? Solo il datore di lavoro
- Colui che per infermità o difetto fisico o mentale si trovi nella assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa ha diritto, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 222/1984: Alla pensione ordinaria di inabilità
- Come fa un soggetto non residente in Italia a fare il profiling (profilazione), previsto nell'ambito della procedura della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) online? Può completare la procedura, valorizzando, oltre la propria cittadinanza, la provincia di domicilio. Ai fini del calcolo del profiling, quindi, la provincia di domicilio varrà come variabile per la determinazione dell'indice relativo
- Come fa un soggetto non residente in Italia che fa la dichiarazione di immediata disponibilità, a fare il profiling previsto nell'ambito della procedura della Did online? Può completare la procedura, valorizzando, oltre la propria cittadinanza, la provincia di domicilio, che varrà come variabile per la determinazione dell'indice relativo
- Come può essere definito il contratto di somministrazione, di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 81/2015? Come il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia di somministrazione mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti
- Come si calcola la durata del periodo di disoccupazione? In giorni
- Come si chiama il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che fa incontrare domande e offerte di impiego, facilita l'accesso a informazioni e servizi per muoversi al meglio nel mondo del lavoro? Cliclavoro
- Come si rende la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) online? Attraverso il portale Anpal o i portali regionali, ove presenti, o in alternativa presso un Centro per l'impiego o un patronato
- Come vanno rivalutate le somme accantonate per il TFR secondo l'art. 2120 c.c.? Le somme accantonate vanno rivalutate applicando un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo
- Come vengono individuate le Capitanerie di porto autorizzate a svolgere attività di intermediazione (D.Lgs n. 150/2015, art. 27, comma 2), prevedendo altresì le modalità di accesso al sistema informativo di cui all'art. 14 dello stesso decreto? (D.Lgs n. 150/2015, art. 27, comma 3). Sulla base di specifiche convenzioni tra l'Anpal e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
- Come vengono individuate le Capitanerie di porto autorizzate a svolgere attività di intermediazione (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 27, comma 2), prevedendo altresì le modalità di accesso al sistema informativo di cui all'art. 14 dello stesso decreto? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 27, comma 3). Sulla base di specifiche convenzioni tra l'Anpal e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
- Con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali è fissata... (D.Lgs n. 150/2015, art. 2, comma 1). La specificazione dei livelli essenziali delle prestazioni che debbono essere erogate su tutto il territorio nazionale
- Con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali è fissata... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 2, comma 1). La specificazione dei livelli essenziali delle prestazioni che debbono essere erogate su tutto il territorio nazionale
- Con effetto dal 1° dicembre 2016, l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, costituito con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1973, n. 478, ha assunto la denominazione di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 10, comma 3-bis). Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (Inapp)
- Con il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, si sono conferiti alle Regioni e agli enti locali funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro (art. 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59). Vengono conferite alle Regioni le funzioni e i compiti relativi al collocamento e alle politiche attive del lavoro, nell'ambito di un ruolo generale di indirizzo, promozione e coordinamento dello Stato. Le Regioni, soltanto nel periodo di operatività di questa legge, le hanno a loro volta delegate... Alle Province
- Con il sistema delle comunicazioni obbligatorie si invia... Una sola comunicazione ai fini dell'adempimento a tutti gli obblighi prima previsti nei casi di instaurazione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro, a vari soggetti, su differenti comunicazioni cartacee
- Con la riforma costituzionale (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, di modifica del titolo V della Costituzione), per effetto in particolare del nuovo testo dell'art. 117 della Costituzione, le materie del collocamento, dei servizi per l'impiego e delle politiche attive del lavoro vengono incluse nella potestà legislativa concorrente... Delle Regioni
- Con la storica sentenza della VI Sezione della Corte di Giustizia di Lussemburgo dell'11 dicembre 1997 è stato sancito che gli uffici di collocamento sono assimilabili... Ad un'impresa con finalità economica ma che opera in regime di monopolio legale
- Con la storica sentenza della VI Sezione della Corte di Giustizia di Lussemburgo dell'11 dicembre 1997 è stato sancito che il servizio di collocamento dovrà comunque... Rimanere gratuito per il lavoratore, a carico dell'azienda che cerca manodopera
- Con quale importante legge, che ha radicalmente trasformato il mondo del lavoro, sono state autorizzate anche in Italia le agenzie private di fornitura di lavoro temporaneo e le agenzie somministratrici di lavoro interinale? N. 196 del 1997 (cosiddetto "pacchetto Treu")
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese innovative
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'invecchiamento attivo e in buona salute
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? La modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi pubblici e privati di promozione dell'occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale, nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento dell'obiettivo tematico "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori"? L'accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale
- Con riferimento a quanto specificato nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 relativo al FSE, quale tra le seguenti è una priorità d'investimento per l'obiettivo tematico "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione"? L'inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del D.Lgs n. 150/2015), in caso di mancata partecipazione alle iniziative di cui all'art. 20, comma 3, lettera B dello stesso decreto (partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione) ovvero alle iniziative di cui all'art. 26 dello stesso decreto (attività a fini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza), si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 3). La decadenza dalla prestazione per la ulteriore mancata presentazione dopo la prima
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del D.Lgs n. 150/2015), in caso di mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti e mancata partecipazione alle iniziative di orientamento, in assenza di giustificato motivo, si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 3). La decurtazione di una mensilità, per la seconda mancata presentazione
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del D.Lgs n. 150/2015), in caso di mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti e mancata partecipazione alle iniziative di orientamento, in assenza di giustificato motivo, si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 22, comma 3). La decurtazione di un quarto di una mensilità per la prima mancata presentazione
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), in caso di mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti e mancata partecipazione alle iniziative di orientamento, in assenza di giustificato motivo, si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 3). La decurtazione di una mensilità, per la seconda mancata presentazione
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), in caso di mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti e mancata partecipazione alle iniziative di orientamento, in assenza di giustificato motivo, si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 3). La decurtazione di un quarto di una mensilità per la prima mancata presentazione
- Con riferimento ai lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (comma 1, art. 22 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), in caso di mancata partecipazione alle iniziative di cui all'art. 20, comma 3, lettera B dello stesso decreto (partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione) ovvero alle iniziative di cui all'art. 26 dello stesso decreto (attività a fini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza), si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 3). La decadenza dalla prestazione per la ulteriore mancata presentazione dopo la prima
- Con riferimento al diritto allo studio nel comparto Funzioni locali, il personale interessato ai corsi ha diritto all'assegnazione a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi stessi e la preparazione agli esami? Si, lo prevede espressamente l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, e il personale non può essere obbligato a prestazioni di lavoro straordinario né al lavoro nei giorni festivi o di riposo settimanale
- Con riferimento al FSE, l'art. 4 del Reg. (UE) n. 1304/2013 (Coerenza e concentrazione tematica) dispone tra l'altro che: In ciascuno Stato membro almeno il 20% delle risorse totali dell'FSE è attribuito all'obiettivo tematico promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e tutti i tipi di discriminazione
- Con riferimento al FSE, l'art. 4 del Reg. (UE) n. 1304/2013 (Coerenza e concentrazione tematica) dispone tra l'altro che: Per le regioni meno sviluppate, gli Stati membri concentrano almeno il 60% della dotazione FSE destinata a ciascun programma operativo su un massimo di cinque tra le priorità d'investimento enunciate all'art. 3, par. 1
- Con riferimento al FSE, l'art. 4 del Reg. (UE) n. 1304/2013 (Coerenza e concentrazione tematica) dispone tra l'altro che: Per le regioni più sviluppate, gli Stati membri concentrano almeno l'80% della dotazione FSE destinata a ciascun programma operativo su un massimo di cinque tra le priorità d'investimento enunciate all'art. 3, par. 1
- Con riferimento al FSE, l'art. 4 del Reg. (UE) n. 1304/2013 (Coerenza e concentrazione tematica) dispone tra l'altro che: Per le regioni in transizione, gli Stati membri concentrano almeno il 70% della dotazione FSE destinata a ciascun programma operativo su un massimo di cinque tra le priorità d'investimento enunciate all'art. 3, par. 1
- Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, la cui richiesta determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e che non è assoggettata a contribuzione previdenziale. La richiesta dell'indennità deve essere effettuata (D.Lgs. n. 23/2015, art. 2): Entro 30 giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro a riprendere servizio, se anteriore alla predetta comunicazione
- Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, dispone l'art. 2 del D.Lgs. n. 23/2015, che al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari: A 15 mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR
- Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, dispone l'art. 2 del D.Lgs. n. 23/2015, che al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto; la richiesta: Determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e non è assoggettata a contribuzione previdenziale
- Con riferimento al periodo di prova, cosa prevede l'art. 5 della L. n. 339/1958 per i lavoratori domestici che prestano opera manuale specializzata o generica (cuochi, giardinieri, balie, guardarobiere, bambinaie comuni, cameriere, domestiche tuttofare, custodi, portieri privati, personale di fatica, stallieri, lavandaie) ed altri lavoratori aventi simili mansioni? Un periodo di prova, regolarmente retribuito
- Con riferimento al periodo di prova, cosa prevede l'art. 5 della L. n. 339/1958 per i lavoratori domestici con mansioni impiegatizie (precettori, istitutori, governanti, bambinaie diplomate, maggiordomi, dame di compagnia) ed altri lavoratori aventi analoghe funzioni? Un periodo di prova, regolarmente retribuito
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Il periodo di prova non può essere rinnovato o prorogato alla scadenza
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: In caso di recesso, la retribuzione viene corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: In caso di malattia il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi, decorso il quale il rapporto può essere risolto
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Possono essere esonerati dal periodo di prova, con il consenso dell'interessato, i dipendenti che lo abbiano già superato nella medesima categoria e profilo professionale oppure in corrispondente profilo di altra amministrazione pubblica, anche in diverso comparto
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Il recesso di una delle parti opera dal momento della comunicazione alla controparte
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Ai fini del compimento del periodo di prova si tiene conto del solo servizio effettivamente prestato
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Il periodo di prova è sospeso in caso di assenza per malattia e negli altri casi espressamente previsti dalla legge o dai CCNL
- Con riferimento al periodo di prova, l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Decorso la metà del periodo di prova ciascuna delle parti può recedere dal rapporto in qualsiasi momento senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso, fatti salvi i casi di sospensione previsti al co. 4 del citato articolo
- Con riferimento all'Assegno di disoccupazione (Asdi), in caso di mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua di cui all'art. 20, comma 3, lettera C del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (accettazione di congrue offerte di lavoro), in assenza di giustificato motivo, si applica la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 8). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione
- Con riferimento all'Assegno di disoccupazione (Asdi), in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di cui all'art. 20, comma 3, lettera B del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione), si applica la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 8). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione
- Con riferimento all'Assegno di disoccupazione (Asdi), in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, comma 3, lettera A del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (partecipazione a iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro quali, in via esemplificativa, la stesura del curriculum vitae e la preparazione per sostenere colloqui di lavoro o altra iniziativa di orientamento), si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 8). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione
- Con riferimento all'Assegno di disoccupazione (Asdi), in caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni ovvero agli appuntamenti per la sottoscrizione di un patto di servizio personalizzato, redatto dal Centro per l'impiego, in collaborazione con il richiedente (comma 3, art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), si applica, tra l'altro, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 8). La decurtazione di un quarto di una mensilità e la concessione dei soli incrementi per carichi familiari, in caso di prima mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni ovvero agli appuntamenti, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla seconda mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni ovvero agli appuntamenti, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 7). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni ovvero agli appuntamenti, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 7). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, dalla terza mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 7). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, in caso di ulteriore mancata presentazione dopo la prima
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, comma 3, lettera A del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla seconda mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, la seguente sanzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla prima mancata partecipazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla prima mancata partecipazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento di cui all'art. 20, comma 3, lettera A del D.Lgs n. 150/2015, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla seconda mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni ovvero agli appuntamenti, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 7). La decurtazione di una mensilità, alla seconda mancata presentazione
- Con riferimento all'Assicurazione sociale per l'impiego, alla Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), alla Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll) e all'indennità di mobilità si applica, tra l'altro, in caso di mancata partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, la seguente sanzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 21, comma 7). La decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione, in caso di ulteriore mancata presentazione dopo la prima
- Con riferimento alle sanzioni irrogabili nei confronti delle organizzazioni dei lavoratori che violano la disciplina sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, l'art. 4 della legge n. 146/1990 dispone che: L'INPS trasmette trimestralmente alla Commissione di garanzia i dati conoscitivi sulla devoluzione dei contributi sindacali
- Con riferimento all'orario normale di lavoro, che l'art. 3, comma 1, D.Lgs. n. 66/2003, fissa in 40 ore settimanali; l'art. 3, comma 2 dello stesso decreto prevede che i contratti collettivi possono stabilire, ai fini contrattuali: Una durata minore e riferire l'orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo non superiore all'anno
- Con una serie di norme, tra cui le delibere di Giunta regionale n. 509/2013, 4/2014, 198/2014, 515/2014, 345/2016, ecc.), la Regione Lazio ha ampliato la rete dei soggetti designati ad erogare politiche attive per il lavoro, attraverso l'istituto dell'accreditamento, con il quale operatori pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio, partecipano al sistema regionale dei servizi per il lavoro, erogando ai cittadini varie tipologie di servizi, articolati, tra l'altro, in... Sostegno alla creazione di impresa
- Con una serie di norme, tra cui le delibere di Giunta regionale n. 509/2013, 4/2014, 198/2014, 515/2014, 345/2016, ecc.), la Regione Lazio ha ampliato la rete dei soggetti designati ad erogare politiche attive per il lavoro, attraverso l'istituto dell'accreditamento, con il quale operatori pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio, partecipano al sistema regionale dei servizi per il lavoro, erogando ai cittadini varie tipologie di servizi, articolati, tra l'altro, in... Servizio di informazione e auto orientamento
- Con una serie di norme, tra cui le delibere di Giunta regionale n. 509/2013, 4/2014, 198/2014, 515/2014, 345/2016, ecc.), la Regione Lazio ha ampliato la rete dei soggetti designati ad erogare politiche attive per il lavoro, attraverso l'istituto dell'accreditamento, con il quale operatori pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio, partecipano al sistema regionale dei servizi per il lavoro, erogando ai cittadini varie tipologie di servizi, articolati, tra l'altro, in... Servizi al lavoro per immigrati
- Con una serie di norme, tra cui le delibere di Giunta regionale n. 509/2013, 4/2014, 198/2014, 515/2014, 345/2016, ecc.), la Regione Lazio ha ampliato la rete dei soggetti designati ad erogare politiche attive per il lavoro, attraverso l'istituto dell'accreditamento, con il quale operatori pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio, partecipano al sistema regionale dei servizi per il lavoro, erogando ai cittadini varie tipologie di servizi, articolati, tra l'altro, in... Tirocinio, limitatamente ai soggetti autorizzati nazionali e regionali
- Con una serie di norme, tra cui le delibere di Giunta regionale n. 509/2013, 4/2014, 198/2014, 515/2014, 345/2016, ecc.), la Regione Lazio ha ampliato la rete dei soggetti designati ad erogare politiche attive per il lavoro, attraverso l'istituto dell'accreditamento, con il quale operatori pubblici e privati con almeno una sede operativa nel Lazio, partecipano al sistema regionale dei servizi per il lavoro, erogando ai cittadini varie tipologie di servizi, articolati, tra l'altro, in... Servizio informativo orientativo sul diritto dovere all'istruzione e formazione
- Cos'è il cottimo? È la retribuzione calcolata in base alla produttività del lavoratore
- Cos'è un codice di classificazione ATECO? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 9, comma 5). Una tipologia di classificazione adottata dall'Istat per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico
- Cosa comporta la Did online tramite portale Anpal resa da un soggetto in possesso di pinInps? Il soggetto interessato acquisisce nome utente e password, ha l'autenticazione e l'inserimento delle informazioni utili alla profilazione, fino a prenotare l'appuntamento con il Centro per l'impiego per il Patto di servizio personalizzato
- Cosa comporta la Did online tramite portale Anpal resa da un soggetto non in possesso di pinInps? La Did viene acquisita con riserva e dopo il primo contatto con il Centro per l'impiego sarà necessario effettuare il riconoscimento dell'interessato tramite documento di identità e quindi convalidare la dichiarazione
- Cosa comporta la Did online? La dichiarazione di inizio formale dello status di disoccupazione
- Cosa devono fare le Agenzie di somministrazione comunitarie, con valido titolo abilitativo rilasciato dalle autorità del proprio Stato, per operare nel mercato del lavoro italiano? Devono presentare richiesta di iscrizione alla sezione I dell'Albo delle Agenzie per il lavoro allegando l'autorizzazione, o altro titolo abilitativo, con traduzione giurata in italiano, l'atto costitutivo della società con traduzione giurata in italiano, una garanzia fideiussoria, rilasciata da un istituto di credito o assicurativo, di almeno euro 350.000 a tutela dei crediti dei lavoratori somministrati
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dal c.c. in merito alle ferie annuali? Il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? Il lavoratore che in caso di malattia o di altro evento non informi il datore di lavoro, perde il diritto all'indennità per un periodo di quindici giorni, salvo diversa previsione del contratto individuale
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? La misura dell'indennità mensile di disponibilità, divisibile in quote orarie, è determinata dai contratti collettivi e non è comunque inferiore all'importo fissato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? In caso di malattia o di altro evento che renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro, specificando la durata dell'impedimento, durante il quale non matura il diritto all'indennità di disponibilità
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? L'indennità di disponibilità è assoggettata a contribuzione previdenziale per il suo effettivo ammontare, in deroga alla normativa in materia di minimale contributivo
- Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente? Il rifiuto ingiustificato del lavoratore di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto
- Cosa si intende per condizionalità nelle politiche attive del lavoro? E' il principio in base al quale si consente ad un soggetto di beneficiare di una misura di sostegno al reddito a condizione che si attivi per facilitare il proprio reinserimento nel mercato del lavoro, realizzando le azioni previste nel patto di servizio personalizzato
- Cosa sono i contratti collettivi? Accordi attraverso cui le parti sociali - organizzazioni rappresentative dei lavoratori e associazioni dei datori di lavoro - predeterminano congiuntamente la disciplina dei rapporti individuali di lavoro
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs n. 150/2015, art. 13, comma 2). Il sistema informativo dei percettori di ammortizzatori sociali
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs n. 150/2015, art. 13, comma 2). L'archivio informatizzato delle comunicazioni obbligatorie
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 2). L'archivio informatizzato delle comunicazioni obbligatorie
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 2). Il sistema informativo della formazione professionale
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 2). I dati relativi alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 2). Il sistema informativo dei percettori di ammortizzatori sociali
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 2). L'archivio informatizzato delle comunicazioni obbligatorie
- Costituisce uno degli elementi del sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 2). Il sistema informativo dei percettori di ammortizzatori sociali
- Criteri per il conferimento e la revoca degli incarichi di posizione organizzativa - Criteri generali di priorità per la mobilità tra sedi di lavoro dell'amministrazione. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe