Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e servizi per l'impiego
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- A chi spetta la verifica dei requisiti di residenza e di soggiorno per il beneficiario del reddito di cittadinanza? Ai Comuni
- A cosa serve l'European Qualifications Framework (Eqf)? Consente agli Stati membri dell'Unione europea di mettere in relazione il proprio sistema di qualificazione professionale con quello degli altri Paesi
- A decorrere dal 2016 le entrate del contributo integrativo, di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni, relativo ai datori di lavoro non aderenti ai fondi interprofessionali per la formazione continua, sono versate per il 50 per cento... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 5, comma 2). Al Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, di cui all'art. 18 del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni, in legge 28 gennaio 2009, n. 2
- A decorrere dal 2016 le entrate del contributo integrativo, di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni, relativo ai datori di lavoro non aderenti ai fondi interprofessionali per la formazione continua, sono versate per il 50 per cento... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 5, comma 2). Al Fondo di rotazione, di cui all'art. 9, comma 5, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236
- A norma del disposto di cui all'art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dall'art. 2109 c.c., quando vanno godute le ferie? Salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita ad alcune categorie di lavoratori, vanno godute per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione
- A norma del disposto di cui all'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, è vietato adibire le donne al lavoro: Dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino
- A norma del disposto di cui all'art. 2120 c.c., gli importi accantonati nel trattamento di fine rapporto (Tfr) sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso: Che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo fissato dall'ISTAT
- A norma del disposto di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 22/2015, la NASpI è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti: A) Siano in stato di disoccupazione; b) possano far valere, nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, almeno 13 settimane di contribuzione; c) possano far valere 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione
- A norma del disposto di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco può comportare un mutamento di mansioni? Si, ma in tal caso è richiesto il consenso del lavoratore
- A norma del disposto di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, in caso di distacco, il distaccante: Rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore
- A norma del disposto di cui all'art. 31 del D.Lgs. n. 81/2015, salvo diversa previsione dei contratti collettivi applicati dall'utilizzatore, il numero dei lavoratori somministrati con contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato non può eccedere: Il 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l'utilizzatore al 1° gennaio dell'anno di stipula del contratto
- A norma del disposto di cui all'art. 31, D.Lgs. n. 81/2008, il ricorso a persone o servizi esterni per l'organizzazione del servizio di prevenzione e protezione: Non esonera in alcun modo il datore di lavoro dalle sue responsabilità
- A norma del disposto di cui all'art. 35, D.Lgs. 81/2008, alla riunione periodica indetta dal datore di lavoro partecipano: Il datore di lavoro o un suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, il medico competente, ove nominato ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
- A norma del disposto di cui all'art. 43, D.Lgs. n. 81/2008, i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi: Sono designati dal datore di lavoro e non possono rifiutare la nomina senza giustificato motivo
- A norma dell'art. 1 della legge 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è reversibile ai superstiti? No, in nessun caso
- A norma dell'art. 2119 del c.c. si ha giusta causa di licenziamento quando si verifichi: Un grave o gravissimo inadempimento che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto
- A norma dell'art. 35, comma 8, D.Lgs. n. 198/2006, qualora sia stata dichiarata la nullità del licenziamento della lavoratrice disposto a causa di matrimonio, la stessa, invitata a riassumere servizio, entro quanto deve dichiarare di recedere dal contratto per aver diritto al trattamento previsto per le dimissioni per giusta causa? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento dell'invito
- A norma dell'art. 36, comma 1, D.Lgs. n. 198/2006, chi intende agire in giudizio per la denuncia delle discriminazioni dirette e indirette: Può avvalersi delle procedure di conciliazione previste dai contratti collettivi
- A norma dell'art. 46, commi 1 e 2, D.Lgs. n. 198/2006, le aziende pubbliche e private che occupano più di cento dipendenti, almeno ogni due anni: Sono tenute a redigere e trasmettere alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile nell'azienda
- A norma dell'art. 6 della legge n. 222/1984, l'assicurato ha diritto all'assegno privilegiato di invalidità: Qualora l'invalidità risulti in rapporto causale diretto con finalità di servizio e dall'evento non derivi il diritto a rendita a carico dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ovvero a trattamenti a carattere continuativo di natura previdenziale o assistenziale a carico dello Stato o di altri enti pubblici
- A norma dell'art. 9 del D.Lgs. n. 276/2003, in relazione ad attività di ricerca e selezione del personale: Sono vietate le comunicazioni a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi di informazione, se effettuate in forma anonima o da soggetti non autorizzati
- A norma di quanto dispone l'art. 11 del D.Lgs. n. 276/2003, i soggetti autorizzati o accreditati possono esigere o comunque percepire, direttamente o indirettamente, compensi dal lavoratore? No, è fatto divieto, ma i contratti collettivi stipulati da associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale o territoriale possono stabilire che tale divieto non trova applicazione per specifiche categorie di lavoratori altamente professionalizzati o per specifici servizi offerti dai soggetti autorizzati o accreditati
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104 del 1992
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: Le lavoratrici madri di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, i lavoratori padri conviventi con le stesse
- A norma di quanto dispone l'art. 11, D.Lgs. n. 66/2003, non sono obbligati a prestare lavoro notturno: La lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni
- A norma di quanto dispone l'art. 13, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario di lavoro dei lavoratori notturni: Non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite
- A norma di quanto dispone l'art. 133 del C.p.a., salvo ulteriori previsioni di legge, a chi sono devolute le controversie relative ai rapporti di lavoro del personale in regime di diritto pubblico? Alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 14, D.Lgs. n. 66/2003, lo stato di salute dei lavoratori notturni deve essere valutato: Attraverso controlli preventivi e periodici, almeno ogni due anni, volti a verificare l'assenza di controindicazioni al lavoro notturno a cui sono adibiti i lavoratori stessi
- A norma di quanto dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 81/2015 il datore di lavoro deve consegnare al lavoratore la copia dell'atto scritto del contratto a tempo determinato? Si, entro cinque giorni lavorativi dall'inizio della prestazione
- A norma di quanto dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 81/2015, in quale caso non è prevista la forma scritta per un contratto di lavoro a tempo determinato? Quando la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a 12 giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della L. n. 877/1973, le aziende interessate da programmi di ristrutturazione, riorganizzazione e di conversione che abbiano comportato licenziamenti o sospensioni dal lavoro, possono instaurare rapporti di lavoro a domicilio? No, per la durata di un anno rispettivamente dall'ultimo provvedimento di licenziamento e dalla cessazione delle sospensioni
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, affinché il licenziamento sia valido a chi ed in che forma va comunicato? Al lavoratore in forma scritta, con indicazione della motivazione
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 604/1966, la comunicazione scritta del licenziamento deve indicare necessariamente i motivi che hanno determinato il recesso? Si, sempre pena l'inefficacia del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 20 del D.Lgs. n. 81/2015, è ammissibile la stipula di un contratto a termine presso unità produttive nelle quali si sia proceduto, entro i sei mesi precedenti, a licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro a tempo determinato? No, fatte salve le eccezioni di legge
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del c.c. la retribuzione può essere determinata a cottimo? Si, la retribuzione può essere determinata anche a cottimo
- A norma di quanto dispone l'art. 2099 del c.c. la retribuzione può essere determinata con partecipazione agli utili o ai prodotti? Si, la retribuzione può essere determinata anche con partecipazione agli utili o ai prodotti
- A norma di quanto dispone l'art. 23 del D.Lgs. n. 81/2015, i datori di lavoro che occupano più di cinque dipendenti possono stipulare contratti di lavoro a tempo determinato, salvo diversa disposizione dei contratti collettivi: In misura non superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato
- A norma di quanto dispone l'art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003, l'acquisizione del personale già impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di ccnl o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuità che determinano una specifica identità di impresa, costituisce trasferimento d'azienda? No, non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda
- A norma di quanto dispone l'art. 3 del D.Lgs. n. 22/2015, la NASpI è riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell'ambito della procedura di cui all'art. 7 l. n. 604/1966? Si, lo prevede espressamente il citato articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 81/2015, in caso di contratto di somministrazione di lavoro, il prestatore di lavoro è computato nell'organico dell'utilizzatore? No, non è computato nell'organico dell'utilizzatore ai fini della applicazione di normative di legge o di contratto collettivo, fatta eccezione per quelle relative alla materia della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
- A norma di quanto dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 81/2015, nel caso di contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato, il termine inizialmente posto al contratto può essere prorogato? Si, in ogni caso, con il consenso del lavoratore e per atto scritto, nei casi e per la durata prevista dal contratto collettivo applicato dal somministratore
- A norma di quanto dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 81/2015, nel contratto di somministrazione ove l'utilizzatore non abbia adempiuto all'obbligo di informazione (al somministratore ed al lavoratore) di adibizione del lavoratore a mansioni superiori o inferiori a quelle dedotte in contratto: L'utilizzatore risponde in via esclusiva per le differenze retributive spettanti al lavoratore occupato in mansioni superiori e per l'eventuale risarcimento del danno derivante dalla assegnazione a mansioni inferiori
- A norma di quanto dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 81/2015, nel rapporto di lavoro somministrato nel caso in cui l'utilizzatore adibisca il lavoratore a mansioni superiori o inferiori a quelle dedotte in contratto: L'utilizzatore deve darne immediata comunicazione scritta al somministratore consegnandone copia al lavoratore medesimo
- A norma di quanto dispone l'art. 36 del D.Lgs. n. 81/2015, l'utilizzatore ha l'obbligo di comunicare alla rappresentanza sindacale unitaria, ovvero alle rappresentanze sindacali aziendali, il numero dei contratti di somministrazione di lavoro, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati? Si, ogni dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 23/2015, nell'ipotesi in cui il licenziamento sia intimato con violazione del requisito di motivazione, il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a una mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a: Due mensilità
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 877/1973 è ammessa la richiesta nominativa per l'assunzione di un lavoratore a domicilio? Si, è ammessa la richiesta nominativa
- A norma di quanto dispone l'art. 4 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire al lavoro i bambini? No, salvo che per alcune specifiche attività, quale ad esempio le attività di carattere pubblicitario e con le modalità espressamente previste dalla legge
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, tra due periodi di aspettativa devono intercorre almeno quattro mesi di servizio attivo
- A norma di quanto dispone l'art. 47 della legge n. 428/1990 per il trasferimento d'azienda, quale diritto è riconosciuto ai lavoratori che comunque non passano alle dipendenze dell'acquirente, dell'affittuario o del subentrante? Hanno diritto di precedenza nelle assunzioni che questi ultimi effettuino entro un anno dalla data del trasferimento, ovvero entro il periodo maggiore stabilito dagli accordi collettivi
- A norma di quanto dispone l'art. 49 del D.Lgs. n. 151/2001, per i periodi di congedo per la malattia del figlio è dovuta la contribuzione figurativa? Si, è dovuta la contribuzione figurativa fino al compimento del terzo anno di vita del bambino
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di particolari necessità di enti di nuova istituzione, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine le ferie maturano in proporzione alla durata del servizio prestato
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Al personale assunto a tempo determinato si applica il trattamento economico e normativo previsto dal contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di assunzione a tempo indeterminato, i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato già prestati dal dipendente presso il medesimo ente o presso Unioni di comuni con mansioni del medesimo profilo e categoria di inquadramento, concorrono a determinare l'anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l'applicazione di determinati istituti contrattuali
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze fino a un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In deroga a quanto previsto dall'art. 20 in qualunque momento del periodo di prova, ciascuna delle parti può recedere dal rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Gli enti assicurano ai lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato interventi informativi e formativi, con riferimento sia alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sia alle prestazioni che gli stessi sono chiamati a rendere
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: I periodi di assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, possono essere adeguatamente valutati, nell'ambito delle procedure di reclutamento dello stesso ente o di altro ente o amministrazione, secondo requisiti o criteri che attengono alla durata di tali periodi ed alla corrispondenza tra professionalità richiesta nei posti da coprire ed esperienza maturata nei rapporti di lavoro a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico-normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di malattia il periodo di conservazione del posto è pari alla durata del contratto e non può in ogni caso superare il termine massimo fissato dall'art. 36
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine del superiore quando: L'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente, quando ritiene che l'ordine impartito sia palesemente illegittimo: Ha il dovere di farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarandone le ragioni
- A norma di quanto dispone l'art. 6 del D.Lgs. n. 81/2015, nei contratti di lavoro a tempo parziale, lo svolgimento di prestazioni elastiche dà diritto al lavoratore a specifiche compensazioni? Si, dà diritto al lavoratore a specifiche compensazioni, nella misura ovvero nelle forme determinate dai contratti collettivi
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 604/1966, decorso quale termine il lavoratore decade dal diritto di impugnazione del licenziamento? Decorsi sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione del licenziamento ovvero dalla comunicazione dei motivi ove questa non sia contestuale a quella del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire gli adolescenti a lavori che comportano l'esposizione ad agenti fisici o biologici? No, salvo il caso di indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa
- A norma di quanto dispone l'art. 6 della legge n. 977/1967 (Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti) è possibile adibire gli adolescenti a lavori che comportano l'esposizione ad agenti chimici? No, salvo il caso di indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa
- A norma di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. 151/2001, a quanto ammonta l'indennità giornaliera di maternità delle coltivatrici dirette? Alle coltivatrici dirette spetta una indennità giornaliera pari all'80% della retribuzione minima giornaliera per gli operai agricoli a tempo indeterminato
- A norma di quanto dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 81/2015, in caso di assunzione di personale a tempo parziale il datore di lavoro è tenuto a darne tempestiva informazione al personale già dipendente con rapporto a tempo pieno? Si, se occupato in unità produttive site nello stesso ambito comunale nonché a prendere in considerazione le eventuali domande di trasformazione a tempo parziale del rapporto dei dipendenti a tempo pieno
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa se: L'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 8, D.Lgs. n. 66/2003, in quale caso il lavoratore ha diritto a beneficiare di un intervallo per pausa? Quando l'orario di lavoro giornaliero eccede il limite di 6 ore
- A norma di quanto dispone l'art. 9 del D.Lgs. n. 81/2015, ai fini della applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale per la quale sia rilevante il computo dei dipendenti del datore di lavoro, i lavoratori a tempo parziale: Si computano in proporzione all'orario svolto, rapportato al tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, durante il periodo di prova l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro? Si, decorsa la metà del periodo di prova, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova, nel caso di assenza per malattia: È sospeso, e il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di recesso del dipendente durante il periodo di prova, la retribuzione: È corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- A norma di quanto prevede l'art. 2099 del c.c., la concreta determinazione della misura della retribuzione, può essere stabilita: Dalla contrattazione collettiva, dall'accordo delle parti e dal giudice
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora non sia possibile il godimento delle ferie nell'anno in cui esse sono maturate, è possibile il loro rinvio all'anno successivo? Si, in caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente dovrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia della durata di un anno? L'intera retribuzione fissa mensile per i primi 9 mesi, il 90% della retribuzione fissa mensile per i successivi 3 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia per i primi 9 mesi di assenza? L'intera retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 12 mesi, per i successivi sei mesi di assenza? Il 50 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 18 mesi, per gli ulteriori mesi di assenza se concessi? Nessuna retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 9 mesi, per i successivi 3 mesi di assenza? Il 90 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 37 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di patologie gravi che richiedano terapie salvavita ed altre assimilabili, come ad esempio l'emodialisi, la chemioterapia, i giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital: Sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia ai fini della maturazione del periodo di comporto e in tali giornate il dipendente ha diritto all'intera retribuzione prevista dall'art. 36, co. 10, lett.a)
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa sempre senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È fruibile anche frazionatamente ed i relativi periodi non sono presi in considerazione ai fini del calcolo del periodo di comporto
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può avere una durata complessiva di dodici mesi in un triennio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può essere concessa solo al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Concessione di permessi giornalieri orari retribuiti nel limite massimo di due ore, per la durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Il diritto alla conservazione del posto per l'intera durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno. Detti permessi: Sono concessi, tra l'altro, per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di : 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi possono essere concessi permessi non retribuiti? Si, possono essere concessi permessi non retribuiti fino ad un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, nel periodo di prova, l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, in qualunque momento in deroga a quanto previsto dall'art. 20
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Ai genitori con figli minori, in relazione al loro numero
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 8, commi 4 e 5, D. Lgs. n. 81/2015
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che rientrano dal congedo di maternità o paternità
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa a tempo parziale può essere pari al 30% di quella a tempo pieno? Si, la prestazione non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa in tempo parziale: Non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Violazione dell'obbligo previsto dall'art. 55- novies, del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo55-quater, co. 1, lett.b) del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970
- A quale dei seguenti soggetti l'art. 33 del D.Lgs. n. 81/2015 assegna il compito di comunicare al prestatore di lavoro la data di inizio e la durata prevedibile della missione del contratto di somministrazione? All'impresa di somministrazione, per iscritto
- A quale organismo è affidato il coordinamento della gestione dell'Assicurazione Sociale per l'Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro? (D.Lgs n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera A). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento della gestione dell'Assicurazione Sociale per l'Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera A). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento della gestione dell'Assicurazione Sociale per l'Impiego, dei servizi per il lavoro, del collocamento dei disabili, nonché delle politiche di attivazione dei lavoratori disoccupati, con particolare riferimento ai beneficiari di prestazioni di sostegno del reddito collegate alla cessazione del rapporto di lavoro? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 9, comma 1, lettera A). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quale organismo è affidato il coordinamento dell'attività della rete Eures? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera D). Anpal - Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
- A quanto ammonta l'indennità per congedo parentale? Fino al sesto anno di vita del bambino, al lavoratore o alla lavoratrice spetta un'indennità pari al 30% della retribuzione, per un periodo massimo complessivo di 6 mesi per entrambi i genitori
- A seguito del D.Lgs. n. 150/2015, all'Isfol, oggi Inapp, sono affidati sostanzialmente compiti di... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 10, comma 2). Studio, ricerca, monitoraggio e valutazione, coerentemente con gli indirizzi strategici stabiliti dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nonché gestione di progetti comunitari, anche in collaborazione, con enti, istituzioni pubbliche, università o soggetti privati operanti nel campo della istruzione, formazione e della ricerca
- A seguito del D.Lgs. n. 150/2015, all'Isfol, oggi Inapp, sono stati ridotti i membri del consiglio di amministrazione, designati dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali (tra cui il presidente), e dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, individuati nell'ambito degli assessorati regionali competenti. Oggi sono... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 10, comma 1). Tre
- A seguito della c.d. privatizzazione del lavoro pubblico, attuata con le norme raccolte nel D.Lgs 30 marzo 2001 n. 165 e contraddistinta dalla contrattualizzazione della fonte dei rapporti di lavoro, sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa. Vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del G.A.: Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pp.aa
- A seguito di verifica/accertamento dell'istanza per il rilascio dell'Assegno di ricollocazione, il Centro per l'impiego competente comunica alla persona richiedente l'Assegno di ricollocazione che l'istanza non può essere accolta. Tra i motivi c'è... La presenza di misura di politica attiva incompatibile con l'Assegno di ricollocazione
- Agli allievi che hanno frequentato i corsi di formazione professionale (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2) è rilasciato un attestato di frequenza utile ai fini... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 4). Della graduatoria per il collocamento obbligatorio
- Agli effetti del D.Lgs. n. 66/2003 per "lavoratore a turni" si intende: Il lavoratore il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni
- Agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere (collocamento dei disabili), non sono computabili, tra l'altro, i lavoratori... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4). Occupati con contratto a tempo determinato di durata fino a sei mesi
- Agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere (collocamento dei disabili), non sono computabili, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4). Tutti i dirigenti
- Ai beneficiari del reddito di cittadinanza che avviano un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del reddito di cittadinanza è riconosciuto in un'unica soluzione un beneficio addizionale pari a... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 4). Sei mensilità del reddito di cittadinanza, nei limiti di 780 euro mensili
- Ai componenti del collegio dei revisori dell'Anpal compete un compenso per lo svolgimento della loro attività? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 6, comma 5). Sì
- Ai componenti del comitato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai componenti del comitato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire la interconnessione sistematica delle banche dati... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 14, comma 5). Non spetta alcun compenso
- Ai disoccupati percettori della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) (decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22), la cui durata di disoccupazione eccede i 4 mesi è riconosciuta, qualora ne facciano richiesta al Centro per l'impiego presso il quale hanno stipulato il patto di servizio personalizzato, ovvero mediante la procedura di cui all'art. 20, comma 4 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, una somma denominata "assegno individuale di ricollocazione" graduata in funzione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 1). Del profilo personale di occupabilità
- Ai disoccupati percettori della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) (decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22), la cui durata di disoccupazione eccede i 4 mesi è riconosciuta, qualora ne facciano richiesta al Centro per l'impiego presso il quale hanno stipulato il patto di servizio personalizzato, ovvero mediante la procedura di cui all'art. 20, comma 4 del D.Lgs n. 150/2015, una somma denominata "assegno individuale di ricollocazione" graduata in funzione... (D.Lgs n. 150/2015, art. 23, comma 1). Del profilo personale di occupabilità
- Ai fini del computo dei 12 mesi per il disoccupato di lungo periodo è necessario che lo stesso abbia un'anzianità di disoccupazione pari a... 365 giorni più 1 giorno
- Ai fini del D.Lgs. n. 66/2003, qualsiasi periodo che non rientra nell'orario di lavoro è denominato: Periodo di riposo
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "addestramento"? Il complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "formazione"? Il processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi
- Ai fini del D.Lgs. n. 81/2008, cosa si intende per "informazione"? Il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro
- Ai fini del perfezionamento del diritto alla pensione ordinaria di inabilità (L. 222/1984) sono richiesti due requisiti, uno inerente all'infermità e uno inerente all'anzianità contributiva ed assicurativa. L'anzianità contributiva ed assicurativa: Deve essere pari a 5 anni di assicurazione dei quali almeno 3 anni versati nei 5 anni precedenti la domanda
- Ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Patto di servizio assume la denominazione di... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Patto per il lavoro
- Ai fini del riconoscimento dell'assegno ordinario di invalidità da chi deve essere accertata l'infermità fisica o mentale? Dai medici dell'INPS
- Ai fini del rilascio dell'Assegno di ricollocazione, quali sono i dati da prendere in considerazione per la verifica da parte del Centro per l'impiego competente? Entro le 24 ore successive, Anpal effettua una richiesta puntuale all'Inps in ordine alla fruizione della Naspi e, in caso di risposta affermativa, fa proseguire nel completamento della richiesta
- Ai fini del rilascio dell'Attestazione finale, il tirocinante deve avere partecipato almeno al... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 14, comma 3). 70% della durata prevista nel Progetto formativo individuale
- Ai fini della concessione dell'Assegno di disoccupazione (Asdi), di cui all'art. 16 del decreto legislativo n. 22 del 2015, è necessario che il richiedente abbia sottoscritto... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 1). Un patto di servizio personalizzato
- Ai fini della determinazione del diritto agli incentivi e della loro durata, si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha prestato l'attività in favore... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 2). Dello stesso soggetto, a titolo di lavoro subordinato o somministrato
- Ai fini della determinazione del diritto agli incentivi e della loro durata, si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha prestato l'attività in favore... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 31, comma 2). Dello stesso soggetto, a titolo di lavoro subordinato o somministrato
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Indennità di comunicazione per i sordi
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Arretrati di lavoro dipendente prestato all'estero
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Reddito della casa di abitazione
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Competenze arretrate soggette a tassazione separata
- Ai fini della determinazione dell'importo per l'attribuzione dell'assegno sociale quale tra i seguenti sono esclusi dal computo dei redditi? Trattamenti di fine rapporto e anticipazioni sui trattamenti stessi
- Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale è possibile assumere in apprendistato professionalizzante i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 4). Senza limiti di età
- Ai fini dell'applicazione delle norme sul lavoro a tempo parziale (art. 6, D.Lgs. n. 81/2015) per svolgimento di prestazioni supplementari si intende: Lo svolgimento di prestazioni lavorative oltre l'orario di lavoro concordato fra le parti ai sensi dell'art. 5, comma 2 dello stesso D.Lgs., ed entro il limite del tempo pieno
- Ai fini dell'assunzione al lavoro pubblico e privato alla persona handicappata è richiesta la certificazione di sana e robusta costituzione fisica? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 22, comma 1). No
- Ai fini delle disposizione di cui al D.Lgs. n. 66/2003 cosa si intende per "lavoro a turni"? Qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane
- Ai lavoratori in smart working (o "agili") viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie? (Circolare Inail n. 48/2017). Sì
- Ai responsabili di inadempienze di pubbliche amministrazioni alle disposizioni della legge 12 marzo 1999, n. 68 (collocamento obbligatorio), si applicano le sanzioni penali, amministrative e disciplinari previste... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 15, comma 3). Dalle norme sul pubblico impiego
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "buone prassi"? Sono soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "linee guida"? Sono atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri, dalle regioni e dall'INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi"? L'insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 cosa si intende per "sorveglianza sanitaria"? L'insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 l'utilizzo delle attrezzature che richiedono, per il loro impiego, conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, è riservato: Ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del datore di lavoro e del dirigente? Richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 quale, tra quelli elencati, è un obbligo del preposto? Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti
- Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, cosa si intende per "prevenzione"? Il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno
- Ai sensi del D.Lgs. n. 276/2003, per "enti bilaterali" si intendono: Organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, quali sedi privilegiate per la regolazione del mercato del lavoro
- Ai sensi del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per la valutazione e la verifica della residua capacità lavorativa derivante da infortunio sul lavoro e malattia professionale, ai fini dell'accertamento delle condizioni di disabilità è ritenuta sufficiente la presentazione di certificazione rilasciata... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 1, comma 5). Dall'Inail
- Ai sensi della normativa statale vigente, per le ore di formazione di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale svolte nella istituzione formativa, il datore di lavoro è... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 5). Esonerato da ogni obbligo retributivo
- Ai sensi dell'art. 1 del D.Lgs. n. 66/2003, per orario di lavoro si intende: Qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività e delle sue funzioni
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, ha diritto all'assegno ordinario di invalidità, qualora ricorrano i requisiti assicurativi e contributivi richiesti dalla legge: L'assicurato la cui capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle sue attitudini sia ridotta a meno di un terzo, in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, il diritto all'assegno ordinario di invalidità sussiste anche nei casi in cui la riduzione della capacità lavorativa preesista al rapporto assicurativo? Si, purché vi sia stato successivo aggravamento o siano sopraggiunte nuove infermità
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è confermato automaticamente, ferme restando le facoltà di revisione: Dopo tre riconoscimenti consecutivi
- Ai sensi dell'art. 1 della legge n. 222/1984, l'assegno ordinario di invalidità è riconosciuto per un periodo: Di tre anni ed è confermabile per periodi della stessa durata, su domanda del titolare dell'assegno, qualora permangano le condizioni che diedero luogo alla liquidazione della prestazione stessa
- Ai sensi dell'art. 10 del D.Lgs. n. 81/2015, l'eventuale mancanza o indeterminatezza nel contratto scritto della durata della prestazione lavorativa: Comporta che su richiesta del lavoratore può essere dichiarata la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno a partire dalla pronuncia giudiziale
- Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 81/2015, il contratto di lavoro intermittente può essere concluso in ogni caso: Con soggetti con meno di ventiquattro anni
- Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 81/2015, il contratto di lavoro intermittente può essere concluso in ogni caso: Con soggetti con meno di ventiquattro anni di età, purché le prestazioni lavorative siano svolte entro il venticinquesimo anno di età, ovvero con più di cinquantacinque anni di età
- Ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 81/2015, è vietato il ricorso al lavoro intermittente: Ai datori di lavoro che non hanno effettuato la valutazione dei rischi in applicazione della normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
- Ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 81/2015, è vietato il ricorso al lavoro intermittente: Presso unità produttive nelle quali sono operanti una sospensione del lavoro o una riduzione dell'orario in regime di cassa integrazione guadagni, che interessano lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro intermittente
- Ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs. n. 81/2015, per la stipulazione del contratto di lavoro intermittente: É richiesta la forma scritta ad probationem
- Ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 198/2006, le Consigliere ed i Consiglieri di parità hanno diritto per l'esercizio delle loro funzioni, ove siano lavoratori dipendenti, ad assentarsi dal posto di lavoro con permessi: Per un massimo di cinquanta ore lavorative mensili medie
- Ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 81/2015, come è calcolato il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente? È riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia e infortunio, congedo di maternità e parentale
- Ai sensi dell'art. 17, comma 1, legge n. 977/1967, in deroga al divieto di adibizione dei minori al lavoro notturno è possibile impiegarli in attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo? Si, ma in tale caso il minore deve godere, a prestazione compiuta, di un periodo di riposo di almeno quattordici ore consecutive
- Ai sensi dell'art. 17, comma 2, legge n. 977/1967, eccezionalmente e per il tempo strettamente necessario, possono essere adibiti al lavoro notturno: I minori che hanno compiuto 16 anni quando si verifica un caso di forza maggiore che ostacola il funzionamento dell'azienda, purché tale lavoro sia temporaneo e non ammetta ritardi, non siano disponibili lavoratori adulti e siano concessi periodi equivalenti di riposo compensativo entro tre settimane
- Ai sensi dell'art. 18 del D.Lgs. n. 81/2015, in caso di contratto di lavoro intermittente, il lavoratore è computato nell'organico dell'impresa? Si, è computato nell'organico dell'impresa, ai fini dell'applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale per la quale sia rilevante il computo dei dipendenti del datore di lavoro, in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre
- Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. n. 198/2006, la Conferenza nazionale delle consigliere e dei consiglieri di parità, coordinata dalla consigliera o dal consigliere nazionale di parità, opera al fine di: Rafforzare le funzioni delle consigliere e dei consiglieri di parità, di accrescere l'efficacia della loro azione, di consentire lo scambio di informazioni, esperienze e buone prassi
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 198/2006, a chi spetta promuovere e coordinare le azioni di Governo volte ad assicurare pari opportunità, a prevenire e rimuovere le discriminazioni, nonché a consentire l'indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio della utilizzazione dei relativi fondi europei? Al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. n. 276/2003 con riferimento al mercato del lavoro con il termine "autorizzazione" si intende: Un provvedimento mediante il quale lo Stato abilita operatori, pubblici e privati, alla "somministrazione di lavoro", "intermediazione", "ricerca e selezione del personale" e "supporto alla ricollocazione professionale"
- Ai sensi dell'art. 2 della L. n. 146/1990, nell'ambito dei servizi pubblici essenziali, il diritto di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l'erogazione delle prestazioni indispensabili per garantire il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, con un preavviso minimo non inferiore, di regola, a: Dieci giorni
- Ai sensi dell'art. 2 della legge n. 222/1984, la pensione ordinaria di inabilità è compatibile con compensi per attività di lavoro? No, è incompatibile con i compensi per attività di lavoro autonomo o subordinato, in Italia o all'estero, svolte successivamente alla concessione della pensione
- Ai sensi dell'art. 20, legge n. 977/1967, l'orario di lavoro dei minori non può durare senza interruzioni: Per più di 4 ore e mezza
- Ai sensi dell'art. 20-bis della legge n. 146/1990, contro le deliberazioni in materia di sanzioni della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, è ammesso: Ricorso al giudice del lavoro
- Ai sensi dell'art. 21, legge n. 977/1967, nei casi in cui il lavoro prestato dal minore presenti carattere di pericolosità o gravosità: L'ITL può prescrivere che il lavoro non duri senza interruzione più di 3 ore, stabilendo anche la durata del riposo intermedio
- Ai sensi dell'art. 2100 del c.c. il lavoratore deve essere retribuito a cottimo: Quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato della misurazione dei tempi di lavorazione
- Ai sensi dell'art. 2115, co. 1, c.c., chi deve contribuire alle istituzioni di previdenza e di assistenza obbligatorie? L'imprenditore e il prestatore di lavoro
- Ai sensi dell'art. 2117 cod. civ. i fondi speciali per la previdenza e l'assistenza che l'imprenditore abbia costituiti, anche senza la contribuzione dei prestatori di lavoro: Non possono essere distratti dal fine al quale sono destinati
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., il prestatore di lavoro può chiedere in costanza di rapporto di lavoro una anticipazione del TFR? Si, purché abbia almeno 8 anni di anzianità e per ottenere una anticipazione non superiore al 70% sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
- Ai sensi dell'art. 2120 c.c., le richieste di anticipazione del TFR devono essere soddisfatte annualmente: Entro i limiti del 10% degli aventi titolo e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti
- Ai sensi dell'art. 2121 c.c., ai fini del computo dell'indennità di preavviso, fa parte della retribuzione anche l'equivalente del vitto e dell'alloggio dovuto al prestatore? Si, così recita l'ultimo comma
- Ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003, l'acquisizione del personale già impiegato nell'appalto a seguito di subentro di nuovo appaltatore dotato di propria struttura organizzativa e operativa, in forza di legge, di ccnl o di clausola del contratto d'appalto, ove siano presenti elementi di discontinuità che determinano una specifica identità di impresa: Non costituisce trasferimento d'azienda o di parte d'azienda
- Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 66/2003, il parametro di riferimento all'orario di lavoro è: La settimana lavorativa
- Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 604/1966, il licenziamento per giustificato motivo soggettivo è determinato: Da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali
- Ai sensi dell'art. 3, D.Lgs. n. 66/2003, l'orario normale di lavoro è: Pari a 40 ore settimanali
- Ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco si configura quando: Un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa
- Ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. n. 81/2015, il lavoratore somministrato ha diritto ad esercitare presso l'utilizzatore: I diritti di libertà e di attività sindacale nonché a partecipare alle assemblee del personale dipendente delle imprese utilizzatrici e per tutta la durata della somministrazione
- Ai sensi dell'art. 37 del D.Lgs. n. 81/2015, nel contratto di somministrazione gli oneri contributivi, previdenziali, assicurativi ed assistenziali sono a carico del somministratore che, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 49 della L. n. 88/1989, è inquadrato: Nel settore terziario
- Ai sensi dell'art. 38, comma 1, D.Lgs. n. 198/2006, a chi spetta la legittimazione attiva a ricorrere al giudice del lavoro qualora vengano posti in essere comportamenti diretti a violare le disposizioni in materia di accesso al lavoro, promozione e formazione professionale, ecc.? Al lavoratore o per sua delega alle organizzazioni sindacali o alla consigliera o al consigliere di parità della città metropolitana e dell'ente di area vasta o regionale territorialmente competente
- Ai sensi dell'art. 4, comma 2, legge n. 977/1967, è possibile impiegare minori di anni sedici al lavoro? Si, l'ITL può autorizzare, previo assenso scritto dei titolari della responsabilità genitoriale, attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo, purché si tratti di attività che non pregiudicano la sicurezza, l'integrità psicofisica e lo sviluppo del minore, la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi di orientamento o di formazione professionale
- Ai sensi dell'art. 4, comma 4, della legge n. 68/1999, i lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia non possono essere computati nella quota di riserva di cui all'art. 3 se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa... Inferiore al 60 per cento
- Ai sensi dell'art. 48 del D.Lgs. n. 198/2006, le amministrazioni dello Stato, gli enti locali e gli altri enti pubblici non economici predispongono piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne con durata: Triennale
- Ai sensi dell'art. 6 della legge n. 977/1967, è vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori potenzialmente pregiudizievoli per il pieno sviluppo fisico del minore? Si, a meno che siano svolti per finalità formative autorizzate e con la vigilanza di un soggetto formatore, competente anche sul versante della sicurezza
- Ai sensi dell'art. 68, D.Lgs n. 29 del 1993 (nel testo modificato dall'art. 29, D.Lgs n. 80 del 1998, trasfuso nell'art. 63, D.Lgs n. 165 del 2001) sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario: Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, dall'ARAN o dalle pp.aa., relative alle procedure di contrattazione collettiva (art. 40 e seguenti del D.Lgs n. 165 del 2001)
- Ai sensi dell'art. 78 del D.Lgs. 276/2003 il procedimento di certificazione di un contratto di lavoro: Deve concludersi entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della istanza
- Ai sensi dell'art. 78 del D.Lgs. n. 276/2003, la procedura di certificazione di un contratto di lavoro: É volontaria e consegue obbligatoriamente a una istanza scritta comune delle parti del contratto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 8 della legge n. 977/67, per poter adibire i minori ad attività lavorativa la legge prevede che siano dichiarati idonei all'attività lavorativa cui saranno adibiti a seguito di visita medica: E mediante successive visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori ad un anno a cura e spese del datore di lavoro
- Ai sensi dell'art. 8, comma 7, della legge n. 977/1967, i minori che, a seguito di visita medica, non risultano idonei ad un determinato lavoro: Non possono essere ulteriormente adibiti allo stesso lavoro
- Ai sensi dell'art. 80 del D.Lgs. 276/2003, quale rimedio è esperibile nei confronti dell'atto di certificazione di un contratto di lavoro? Le parti e i terzi nella cui sfera giuridica l'atto di certificazione è destinato a produrre effetti, possono proporre ricorso, presso l'autorità giudiziaria di cui all'art. 413 c.p.c., per erronea qualificazione del contratto oppure per difformità tra il programma negoziale certificato e la sua successiva attuazione
- Ai sensi dell'art. 9 della L. n. 68/1999, entro quanto tempo i datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione dal momento in cui sono obbligati all'assunzione dei lavoratori disabili? Entro 60 giorni dall'insorgenza dell'obbligo occupazionale previsto dalla legge
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 10 della legge n. 146/1990, avverso l'ordinanza con cui gli organi competenti adottano le misure necessarie a prevenire il pregiudizio ai diritti della persona costituzionalmente tutelati si può promuovere ricorso: Avanti al tribunale amministrativo regionale competente
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 12 della legge n. 146/1990, chi designa i membri della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero? I Presidenti delle Camere
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 81/2015, nei contratti a tempo determinato in quale dei seguenti casi il contratto si considera a tempo indeterminato dalla scadenza del termine? Quando il rapporto di lavoro a tempo determinato, di durata superiore a sei mesi, continua oltre il cinquantesimo giorno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 81/2015, nei contratti a tempo determinato in quale dei seguenti casi il contratto si considera a tempo indeterminato dalla scadenza del termine? Quando il rapporto di lavoro a tempo determinato, di durata inferiore a sei mesi, continua oltre il trentesimo giorno
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, il distacco che comporti un mutamento di mansioni ... Deve avvenire con il consenso del lavoratore interessato
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 32 del D.Lgs. n. 81/2015, indicare per quale dei seguenti motivi/attività/servizi non è ammessa la somministrazione di lavoro. Da parte delle imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi ai sensi del T.U. n. 81/2008
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 32 del D.Lgs. n. 81/2015, indicare per quale dei seguenti motivi/attività/servizi non è ammessa la somministrazione di lavoro. Per la sostituzione dei lavoratori che esercitano il diritto di sciopero
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 36 del D.Lgs. n. 151/2001, il congedo parentale... Può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari, qualunque sia l'età del minore, entro dodici anni dall'ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 4 della L. n. 146/1990, è legittimo comminare sanzioni disciplinari a carico di lavoratori partecipanti a scioperi illegittimi, ovvero a carico di organizzazioni sindacali che abbiano indetto scioperi illegittimi nel settore dei servizi pubblici essenziali, o che vi abbiano aderito? Si, sono legittime sanzioni sia a carico dei lavoratori che delle organizzazioni sindacali, entro i limiti stabiliti dalla stessa legge
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 47 della L. n. 428/1990, con riferimento al trasferimento d'azienda, il cedente ed il cessionario devono comunicare l'intenzione di addivenire alla cessione alle Rappresentanze sindacali aziendali? Soltanto quando il trasferimento riguarda imprese che occupano più di 15 dipendenti
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 70 del D.Lgs. 151/2001, a quanto ammonta l'indennità di maternità che le libere professioniste possono percepire? L'indennità viene corrisposta in misura pari all'80 per cento di cinque dodicesimi del solo reddito professionale percepito e denunciato ai fini fiscali come reddito da lavoro autonomo dalla libera professionista nel secondo anno precedente a quello dell'evento
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003, sono organi abilitati alla certificazione dei contratti di lavoro le commissioni di certificazione istituite presso... Le università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie, registrate in un apposito albo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esclusivamente nell'ambito di rapporti di collaborazione e consulenza attivati con docenti di diritto del lavoro di ruolo
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 80 del D.Lgs. n. 276/2003, può essere presentato ricorso contro l'atto certificatorio del contratto di lavoro per violazione del procedimento o per eccesso di potere? Si, dinnanzi al Tribunale amministrativo regionale nella cui giurisdizione ha sede la commissione che ha certificato il contratto
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 9 della legge n. 877/1973, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assegni familiari? Si, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali e di assegni familiari, fatta eccezione di quelle in materia di integrazione salariale
- Ai sensi di quanto dispone l'art. 9 della legge n. 877/1973, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali? Si, ai lavoratori a domicilio si applicano le norme vigenti per i lavoratori subordinati in materia di assicurazioni sociali e di assegni familiari, fatta eccezione di quelle in materia di integrazione salariale
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 2 della L. n. 146/1990, tra le limitazioni al diritto di sciopero rientra: L'obbligo di proclamare lo sciopero con un preavviso minimo non inferiore a dieci giorni e di indicarne la durata al momento della proclamazione
- Ai sensi di quanto prevede l'art. 5 della legge n. 146/1990, nel caso di sciopero, le amministrazioni o le imprese erogatrici di servizi pubblici essenziali sono tenute a rendere pubblico tempestivamente: Il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate secondo la disciplina vigente
- Ai sensi l'art. 78 del D.Lgs. n. 276/2003, i contratti di lavoro certificati, e la relativa pratica di documentazione, devono essere conservati presso le sedi di certificazione... Per un periodo di almeno cinque anni a far data dalla loro scadenza
- Ai tirocinanti è corrisposta un'indennità minima per la partecipazione al tirocinio di importo lordo mensile pari a euro... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 15, comma 1). 800
- Al "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" sono destinati, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 3). Gli importi derivanti dalla irrogazione delle sanzioni amministrative previste dalla legge 12 marzo 1999, n. 68
- Al datore di lavoro che comunica alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza le disponibilità dei posti vacanti, e che su tali posti assuma a tempo pieno e indeterminato soggetti beneficiari di reddito di cittadinanza, è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. In caso di rinnovo, ai sensi dell'art. 3, comma 6, l'esonero è concesso nella misura fissa di... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). 5 mensilità
- Al datore di lavoro che comunica alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza le disponibilità dei posti vacanti, e che su tali posti assuma a tempo pieno e indeterminato soggetti beneficiari di reddito di cittadinanza, è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore nel limite... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). Dell'importo mensile del reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore all'atto dell'assunzione
- Al datore di lavoro che comunica alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza le disponibilità dei posti vacanti, e che su tali posti assuma a tempo pieno e indeterminato soggetti beneficiari di reddito di cittadinanza, è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). Per un periodo comunque non inferiore a cinque mensilità
- Al fine di favorire l'inserimento lavorativo dei disabili, gli uffici competenti possono stipulare con il datore di lavoro convenzioni aventi ad oggetto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 11, comma 1). La determinazione di un programma mirante al conseguimento degli obiettivi occupazionali di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include tre rappresentanti... (D.Lgs n. 150/2015, art. 14, comma 4). Delle Regioni e Province autonome
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include un rappresentante... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 4). Dell'Agid-Agenzia per l'Italia digitale
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include tre rappresentanti... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 14, comma 4). Delle Regioni e Province autonome
- Al fine di garantire la interconnessione sistematica delle banche dati in possesso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Anpal, dell'Inps, dell'Inail e dell'Inapp in tema di lavoro e la piena accessibilità reciproca delle stesse, è istituto un comitato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tra i vari membri, include tre rappresentanti... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 14, comma 4). Delle Regioni e Province autonome
- Al fine di garantire un'adeguata copertura territoriale della rete dei servizi per il lavoro, un soggetto accreditato può richiedere l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei, fermo restando quanto previsto al comma 3 della deliberazione, per un numero massimo di... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art.1, comma 1). 3 sportelli
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all'assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Con riferimento al contratto di somministrazione i benefici economici legati all'assunzione o alla trasformazione di un contratto di lavoro sono trasferiti in capo all'utilizzatore e, in caso di incentivo soggetto al regime de minimis, il beneficio viene computato in capo all'utilizzatore
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest'ultimo in rapporto di collegamento o controllo
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Con riferimento al contratto di somministrazione i benefici economici legati all'assunzione o alla trasformazione di un contratto di lavoro sono trasferiti in capo all'utilizzatore e, in caso di incentivo soggetto al regime de minimis, il beneficio viene computato in capo all'utilizzatore
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest'ultimo in rapporto di collegamento o controllo
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all'assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il D.Lgs. n. 150/2015 definisce una serie di principi, tra cui... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l'utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l'assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all'assunzione di lavoratori inquadrati ad un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 definisce una serie di principi, tra cui... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all'assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 definisce una serie di principi, tra cui... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 31, comma 1). Con riferimento al contratto di somministrazione i benefici economici legati all'assunzione o alla trasformazione di un contratto di lavoro sono trasferiti in capo all'utilizzatore e, in caso di incentivo soggetto al regime de minimis, il beneficio viene computato in capo all'utilizzatore
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 definisce una serie di principi, tra cui... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che sono stati licenziati nei sei mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, ovvero risulta con quest'ultimo in rapporto di collegamento o controllo
- Al fine di garantire un'omogenea applicazione degli incentivi, il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 definisce una serie di principi, tra cui... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 31, comma 1). Gli incentivi non spettano se l'assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine, anche nel caso in cui, prima dell'utilizzo di un lavoratore mediante contratto di somministrazione, l'utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine
- Al fine di monitorare lo stato di attuazione degli interventi e delle misure della legge Fornero e di valutarne gli effetti sull'efficienza del mercato del lavoro, sull'occupabilità dei cittadini, sulle modalità di entrata e di uscita nell'impiego, è stato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un sistema permanente di monitoraggio e valutazione basato su dati forniti... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 1, comma 2). Dall'Istituto nazionale di statistica (Istat)
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, del seguente atto... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 3). Indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, nonché dai fondi bilaterali
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, del seguente atto... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, nonché dai fondi bilaterali
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, del seguente atto... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 3). Indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, nonché dai fondi bilaterali
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, della definizione del concetto di offerta di lavoro congrua in relazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Al grado di vicinanza rispetto alla specifica professionalità, alla distanza dal domicilio e ai tempi di trasporto con mezzi pubblici, tenuto conto della durata della disoccupazione
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete l'adozione, tra l'altro, la definizione delle linee di indirizzo per l'attuazione della normativa nazionale in materia di politiche attive del lavoro e servizi pubblici per il lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 3). Ivi comprese quelle inerenti il collocamento della gente di mare, il collocamento dei disabili e l'inserimento lavorativo dei lavoratori stranieri
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di politiche attive del lavoro spettano competenze (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1)? In materia di monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di politiche attive del lavoro spettano competenze? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, comma 1). In materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spetta, tra l'altro, il potere di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 1). Indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spetta, tra l'altro, il potere di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 1). Indirizzo e vigilanza sull'Anpal
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 3, comma 1). Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali spettano, tra l'altro, le competenze in materia di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 1). Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro
- Al termine del tirocinio, sulla base del Progetto formativo individuale e del Dossier individuale, è rilasciata al tirocinante... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 14, comma 1). Un'Attestazione finale, firmata dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante
- Alla scadenza della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, salvo il ricorso ad altri istituti previsti dalla presente legge, il datore di lavoro committente, previa valutazione degli uffici competenti, può... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 5, lettera A). Rinnovare la convenzione una sola volta per un periodo non inferiore a due anni
- Alla scadenza della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, salvo il ricorso ad altri istituti previsti dalla presente legge, il datore di lavoro committente, previa valutazione degli uffici competenti, può... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 5). Rinnovare la convenzione una sola volta per un periodo non inferiore a due anni
- Alla scadenza della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, salvo il ricorso ad altri istituti previsti dalla presente legge, il datore di lavoro committente, previa valutazione degli uffici competenti, può... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 5, lettera B). Assumere il lavoratore disabile dedotto in convenzione con contratto a tempo indeterminato mediante chiamata nominativa
- All'Anpal è conferita, tra l'altro, la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera C). Determinazione delle modalità operative e dell'ammontare dell'assegno di ricollocazione e di altre forme di coinvolgimento dei privati accreditati ai sensi dell'art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 12
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera E). Definizione delle metodologie di profilazione degli utenti
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera G). Sviluppo e gestione integrata del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 150/2015
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera I). Gestione dei programmi operativi nazionali nelle materie di competenza, nonché di progetti cofinanziati dai Fondi comunitari
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera M). Definizione di metodologie di incentivazione alla mobilità territoriale
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera N). Vigilanza sui fondi interprofessionali per la formazione continua e sui fondi bilaterali
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera O). Assistenza e consulenza nella gestione delle crisi di aziende aventi unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione o in più regioni
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera P). Gestione di programmi di reimpiego e ricollocazione in relazione a crisi di aziende aventi unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione o in più regioni, di programmi per l'adeguamento alla globalizzazione cofinanziati con il Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), nonché di programmi sperimentali di politica attiva del lavoro
- All'Anpal è, tra l'altro, affidata la seguente funzione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 9, comma 1, lettera Q-bis). Svolgimento delle attività già in capo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di promozione e coordinamento dei programmi formativi destinati alle persone disoccupate, ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell'autoimpiego e dell'immediato inserimento lavorativo, nel rispetto delle competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano
- Allo scopo di assicurare la massima trasparenza e la riduzione degli oneri amministrativi, i benefici economici connessi ad un incentivo all'occupazione sono riconosciuti di regola mediante... (D.Lgs n. 150/2015, art. 30, comma 4). Conguaglio sul versamento dei contributi previdenziali
- Allo scopo di assicurare la massima trasparenza e la riduzione degli oneri amministrativi, i benefici economici connessi ad un incentivo all'occupazione sono riconosciuti di regola mediante... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 4). Conguaglio sul versamento dei contributi previdenziali
- Allo scopo di confermare lo stato di disoccupazione, i lavoratori disoccupati contattano i Centri per l'impiego, con le modalità definite da questi per la profilazione e la stipula di un patto di servizio personalizzato. Entro quanti giorni dalla data della dichiarazione di cui all'art. 19, comma 1 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 1). 30
- Allo scopo di confermare lo stato di disoccupazione, i lavoratori disoccupati contattano i Centri per l'impiego, con le modalità definite da questi per la profilazione e la stipula di un patto di servizio personalizzato. Entro quanti giorni dalla data della dichiarazione di cui all'art. 19, comma 1 del D.Lgs n. 150/2015? (D.Lgs n. 150/2015, art. 20, comma 1). 30
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Rafforzamento del sistema di trasmissione delle comunicazioni in via telematica e abolizione della tenuta di documenti cartacei
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Revisione degli adempimenti in materia di libretto formativo del cittadino, in un'ottica di integrazione nell'ambito della dorsale informativa e della banca dati delle politiche attive e passive del lavoro, anche con riferimento al sistema dell'apprendimento permanente
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Introduzione del divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere dati dei quali esse sono in possesso
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Unificazione delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni per i medesimi eventi e obbligo delle stesse amministrazioni di trasmetterle alle altre amministrazioni competenti
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Promozione del principio di legalità e priorità delle politiche volte a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso in tutte le sue forme
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Individuazione di modalità organizzative e gestionali che consentano di svolgere esclusivamente in via telematica tutti gli adempimenti di carattere amministrativo connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. In tale delega è stabilito che il Governo si sarebbe dovuto attenere, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Revisione del regime delle sanzioni, tenendo conto dell'eventuale natura formale della violazione, in modo da favorire l'immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, nonché valorizzazione degli istituti di tipo premiale
- Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese. Nell'esercizio della delega, il Governo si è dovuto attenere, tra l'altro, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 5 e 6). Individuazione di modalità organizzative e gestionali che consentano di svolgere esclusivamente in via telematica tutti gli adempimenti di carattere amministrativo connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro
- Allo scopo di costruire i percorsi più adeguati per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, quali organismi costituiscono propri uffici territoriali denominati "Centri per l'impiego"? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 18, comma 1). Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
- Allo scopo di evitare l'ingiustificata registrazione come disoccupato da parte di soggetti non disponibili allo svolgimento dell'attività lavorativa, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 7). Non occupazione
- Allo scopo di evitare l'ingiustificata registrazione come disoccupato da parte di soggetti non disponibili allo svolgimento dell'attività lavorativa, a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs n. 150/2015 le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di... (D.Lgs n. 150/2015, art. 19, comma 7). Non occupazione
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Razionalizzazione degli incentivi per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità, anche nella forma dell'acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti, con la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire il punto di riferimento anche per gli interventi posti in essere da Regioni e Province autonome
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Semplificazione amministrativa in materia di lavoro e politiche attive, con l'impiego delle tecnologie informatiche, secondo le regole tecniche in materia di interoperabilità
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Attribuzione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali delle competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale;
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Razionalizzazione degli incentivi all'assunzione esistenti, da collegare alle caratteristiche osservabili per le quali l'analisi statistica evidenzi una minore probabilità di trovare occupazione, e a criteri di valutazione e di verifica dell'efficacia e dell'impatto
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Razionalizzazione degli enti strumentali e degli uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali allo scopo di aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, mediante l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Valorizzazione del sistema informativo per la gestione del mercato del lavoro e il monitoraggio delle prestazioni erogate, anche attraverso l'istituzione del Fascicolo elettronico unico
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale (...) il Governo con la legge 10 dicembre 2014, n. 183 è stato delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio della delega, la legge indica, tra l'altro, il seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 4). Mantenimento in capo alle Regioni e alle Province autonome delle competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Determinazione della dotazione organica di fatto dell'Agenzia nazionale per l'occupazione attraverso la corrispondente riduzione delle posizioni presenti nella pianta organica di fatto delle amministrazioni di provenienza del personale ricollocato presso l'Agenzia medesima
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Previsione di meccanismi di raccordo e di coordinamento delle funzioni tra l'Agenzia nazionale per l'occupazione e l'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), sia a livello centrale che a livello territoriale, al fine di tendere a una maggiore integrazione delle politiche attive e delle politiche di sostegno del reddito
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione e revisione delle procedure e degli adempimenti in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, e degli altri soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio, al fine di favorirne l'inclusione sociale, l'inserimento e l'integrazione nel mercato del lavoro, avendo cura di valorizzare le competenze delle persone
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Razionalizzazione degli enti strumentali e degli uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali allo scopo di aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, mediante l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Mantenimento in capo alle Regioni e alle Province autonome delle competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso dal mercato del lavoro o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione, secondo percorsi personalizzati di istruzione, formazione professionale e lavoro, anche mediante l'adozione di strumenti di segmentazione dell'utenza basati sull'osservazione statistica
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Introduzione di modelli sperimentali, che prevedano l'utilizzo di strumenti per incentivare il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro e che tengano anche conto delle buone pratiche realizzate a livello regionale
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Attribuzione all'Agenzia nazionale per l'occupazione di competenze gestionali in materia di servizi per l'impiego, politiche attive e Aspi
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Previsione di meccanismi di raccordo tra l'Agenzia nazionale per l'occupazione e gli enti che, a livello centrale e territoriale, esercitano competenze in materia di incentivi all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Individuazione del comparto contrattuale del personale dell'Agenzia nazionale per l'occupazione con modalità tali da garantire l'invarianza di oneri per la finanza pubblica
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Coinvolgimento delle parti sociali nella definizione delle linee di indirizzo generali dell'azione dell'Agenzia nazionale per l'occupazione
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Possibilità di far confluire, in via prioritaria, nei ruoli delle amministrazioni vigilanti o dell'Agenzia nazionale per l'occupazione il personale proveniente dalle amministrazioni o uffici soppressi o riorganizzati in attuazione della lettera F, nonché di altre amministrazioni
- Allo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative, il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Nell'esercizio di tale delega il Governo si attiene, tra gli altri, al seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, commi 3 e 4). Attribuzione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali delle competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale
- Allo scopo di monitorare gli esiti occupazionali dei giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione, per lo scambio reciproco dei dati individuali e dei relativi risultati statistici, l'Anpal stipula una convenzione con... (D.Lgs n. 150/2015, art. 13, comma 6). Il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica
- Allo scopo di monitorare gli esiti occupazionali dei giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione, per lo scambio reciproco dei dati individuali e dei relativi risultati statistici, l'Anpal stipula una convenzione con... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, comma 6). Il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica
- Allo scopo di monitorare gli esiti occupazionali dei giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione, per lo scambio reciproco dei dati individuali e dei relativi risultati statistici, l'Anpal stipula una convenzione con... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 6). Il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 1). A svolgere attività a fini di pubblica utilità
- Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro possono essere chiamati... (D.Lgs n. 150/2015, art. 26, comma 1). A svolgere attività a fini di pubblica utilità
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare (...) uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l'effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare (...) uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Promuovere, in coerenza con le indicazioni europee, il contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro rendendolo piu' conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare (...) uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio escludendo per i licenziamenti economici la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio...
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi, contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile ai rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato, nonché, fino al loro superamento, ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, previa consultazione delle parti sociali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Rafforzamento degli strumenti per favorire l'alternanza tra scuola e lavoro
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare (...) uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi, contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con le disposizioni del testo organico semplificato, al fine di eliminare duplicazioni normative e difficoltà interpretative e applicative
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali nei diversi settori produttivi, fatta salva la piena tracciabilità dei buoni lavoro acquistati
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra gli altri, del seguente principio e criterio direttivo... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore
- Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo e di rendere più efficiente l'attività ispettiva, il Governo è stato delegato dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183 ad adottare (...) uno o più decreti legislativi, di cui uno recante un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro, nel rispetto, tra l'altro, di uno dei seguenti principi e criteri direttivi... (legge 10 dicembre 2014, n. 183, art. 1, comma 7). Rafforzamento degli strumenti per favorire l'alternanza tra scuola e lavoro
- Allo scopo di realizzare il fascicolo elettronico del lavoratore, quale agenzia gestisce l'albo nazionale degli enti di formazione accreditati dalle Regioni e Province autonome? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 15, comma 1). Anpal
- Anche per gli sportelli temporanei territoriali abilitati valgono i principi generali che regolano la realizzazione dei servizi per il lavoro da parte dei soggetti accreditati ex Dgr 198/2014 e smi i quali, quindi, sono tenuti a... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, premessa, lettera D). Interconnettersi con gli altri eventuali sistemi informatici del lavoro e della formazione regionali, nazionali e internazionali
- Anche per gli sportelli temporanei territoriali abilitati valgono i principi generali che regolano la realizzazione dei servizi per il lavoro da parte dei soggetti accreditati ex Dgr 198/2014 e smi i quali, quindi, sono tenuti a... (integrazione deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, premessa, lettera A). Erogare i servizi al lavoro senza oneri per gli utenti
- Anche per gli sportelli temporanei territoriali abilitati valgono i principi generali che regolano la realizzazione dei servizi per il lavoro da parte dei soggetti accreditati ex Dgr 198/2014 e smi i quali, quindi, sono tenuti a... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, premessa, lettera C). Interconnettersi con il Sistema informatico del Lavoro nazionale e regionale nei tempi e con le modalità definiti dalla Direzione regionale competente in materia di lavoro secondo le specifiche tecniche indicate dalla stessa
- Anche per gli sportelli temporanei territoriali abilitati valgono i principi generali che regolano la realizzazione dei servizi per il lavoro da parte dei soggetti accreditati ex Dgr 198/2014 e smi i quali, quindi, sono tenuti a... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, premessa, lettera B). Erogare le prestazioni agli utenti nel rispetto dei principi di non discriminazione e di pari opportunità, con particolare attenzione alle categorie più deboli e a quelle con maggiore difficoltà nell'inserimento lavorativo
- Anpal richiede la protocollazione dell'Assegno di ricollocazione? No, in quanto al termine della richiesta di Adr il sistema informativo Anpal rilascia una ricevuta con tutte le indicazioni
- Articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro - criteri per la graduazione delle posizioni organizzative, ai fini dell'attribuzione della relativa indennità. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe