Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e servizi per l'impiego
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- I "contributi figurativi": Hanno lo scopo di salvaguardare, ai fini previdenziali, periodi non coperti da contribuzione obbligatoria, ma ritenuti comunque meritevoli di tutela assicurativa
- I "contributi figurativi": Possono essere accreditati in alcuni casi su domanda del lavoratore, in altri d'ufficio, cioè automaticamente
- I "contributi figurativi": Sono riferiti a periodi, tassativamente individuati dalla legge, durante i quali, nonostante si sia verificata una interruzione o una riduzione dell'attività lavorativa, viene comunque garantita la copertura contributiva
- I "contributi figurativi": Salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione sia per il suo calcolo
- I bandi di concorso possono prevedere speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire ai soggetti disabili di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, co. 1). Sì, è obbligatorio
- I bandi di concorso possono prevedere speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire ai soggetti disabili di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, è obbligatorio
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2). Il Centro per l'impiego
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito di cui al co. 1, D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 2): Il Centro per l'impiego
- I Centri per l'impiego e i Comuni, relativamente al reddito di cittadinanza, segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari (D.L. n. 4/2019, art. 6, co. 6): Per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia nei consumi e nei comportamenti dai quali si possa dedurre una eventuale non veridicità dei requisiti economici, reddituali e patrimoniali dichiarati e la non eleggibilità al beneficio
- I Centri per l'impiego e i Comuni, relativamente al reddito di cittadinanza, segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 6, comma 6). Per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia nei consumi e nei comportamenti dai quali si possa dedurre una eventuale non veridicità dei requisiti economici, reddituali e patrimoniali dichiarati e la non eleggibilità al beneficio
- I Centri per l'impiego sono coordinati: Dalle Regioni
- I Centri per l'impiego sono presenti in tutte le Regioni? Sì, in tutte
- I Centri per l'impiego sono strutture pubbliche? Sì
- I Centri per l'impiego svolgono anche attività amministrative, come l'iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette? Sì
- I cittadini extracomunitari hanno diritto all'assegno sociale? Si, se in possesso dei requisiti previsti dalla legge
- I cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in cerca di occupazione possono dichiarare la loro immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego e sul portale: Dell'Anpal
- I contributi figurativi sono utili per il calcolo dell'importo della pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I contributi figurativi sono utili per raggiungere il diritto alla pensione? Si, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione sia per calcolarne l'importo
- I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, co. 2). Corsi specifici o in corsi prelavorativi
- I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2). Corsi specifici o in corsi prelavorativi
- I datori di lavoro agricoli come devono effettuare la comunicazione per il lavoro accessorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Può essere effettuata con riferimento ad un arco temporale "fino a tre giorni" e non è necessario comunicare gli orari di inizio e fine dell'attività
- I datori di lavoro designano preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato. I lavoratori possono rifiutare la designazione (art. 43, D.Lgs. n. 81/2008)? No, se non per giustificato motivo
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici possono assumere in un'unità produttiva un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio superiore a quello prescritto, portando le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti in altre unità produttive... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 8 ter). Della medesima regione
- I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti a garantire la conservazione del posto di lavoro a quei soggetti che, non essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia professionale eventuali disabilità? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 1, comma 7). Sì
- I disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica siano banditi? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, a tutti
- I disabili psichici vengono avviati al lavoro su richiesta... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 4). Nominativa
- I disabili psichici vengono avviati al lavoro su richiesta... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 4). Nominativa
- I due requisiti per ottenere la c.d. quattordicesima prevista dalla legge n. 127/2007 sono: L'età e il reddito personale
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi aperti: Sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I fondi negoziali o chiusi: Sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. I piani individuali pensionistici (PIP): Sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti direttamente da banche, compagnie di assicurazione e società di gestione del risparmio? I fondi aperti
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, piani individuali pensionistici, fondi pensione preesistenti. Quali sono istituiti grazie ad accordi collettivi tra i lavoratori ed i datori di lavoro? I fondi negoziali o chiusi
- I fondi pensione, in base alle loro modalità istitutive, si distinguono in fondi negoziali (o chiusi), fondi aperti, PIP, fondi pensione preesistenti. Quali sono forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita? I piani individuali pensionistici (PIP)
- I lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, co. 3). Dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti
- I lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 3). Dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti
- I lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali o che, richiesti dell'effettuazione delle prestazioni indispensabili, non prestino la propria consueta attività, sono soggetti a sanzioni disciplinari (art. 4, legge n. 146/1990)? Si, proporzionate alla gravità dell'infrazione
- I lavoratori di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche sono, ai sensi della L. n. 339/1958: Addetti ai servizi personali domestici
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà, sia superiore al 50% dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa (D.Lgs. n. 150/2015, art. 22, co. 1): Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1). Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affida una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, sono computati ai fini della copertura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, co. 3). Della quota di riserva
- I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affida una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, sono computati ai fini della copertura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3). Della quota di riserva
- I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8, comma 2 della legge 12 marzo 1999, n. 68, hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d'obbligo e fino al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 7, comma 2). Cinquanta per cento dei posti messi a concorso
- I lavoratori disabili, licenziati per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, mantengono la posizione in graduatoria acquisita all'atto dell'inserimento nell'azienda? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 8, comma 5). Sì
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, co. 4)? Sì
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 4). Sì
- I patronati convenzionati si possono occupare di... (art. 19, comma 1, decreto legislativo 150/2015). Acquisizione dei dati necessari e supporto al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità, da parte dei "soggetti disoccupati" e dei "lavoratori a rischio di disoccupazione"
- I permessi per il diritto allo studio di cui all'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, spettano anche ai lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato? Si, se la durata del rapporto non sia inferiore a sei mesi continuativi, comprensivi anche di eventuali proroghe
- I Progetti Formativi Individuali (Pfi) attivati nell'avviso Tirocini in Garanzia Giovani prevedono un impegno mensile fisso? Si, per ogni mese è previsto un impegno pari a 140 ore
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, co. 2). Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2). Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
- I servizi del Centro per l'impiego sono gratuiti? Sì, tutti
- I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, co. 1). Etico
- I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, comma 1). Etico
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera F). Due operatori per ogni sede operativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera F). Due operatori per ogni sede operativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera G). Operatore
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera G). Operatore
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera C). Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera C). Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera G). Assicurativi, previdenziali e fiscali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera G). Assicurativi, previdenziali e fiscali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera D). Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera B). Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera A). Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica- edilizia vigente
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera D). Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera B). Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera A). Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H). Che ha rilasciato l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera H). Che ha rilasciato l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I). Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, co. 1, lettera I). Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, co. 1, lettera H). Al lavoro delle persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera H). Al lavoro delle persone con disabilità
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Essere dotati di locali idonei
- I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, comma 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
- I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, co. 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
- I tirocini in Garanzia Giovani correlati a periodi di pratica professionale, nonché i tirocini previsti per l'accesso alle professioni ordinistiche possono essere finanziati nell'ambito dell'avviso? No
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi agli enti indicati nella legge 12 marzo 1999, n. 68, che svolgano attività... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 4, lettera A). Rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi agli enti indicati nella legge 12 marzo 1999, n. 68, che svolgano attività... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, co. 4, lettera A). Rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi, è stato istituito in tutte le Regioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, co. 1). Sì
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi, è stato istituito in tutte le Regioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 1). Sì
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a... (art. 4, comma 15, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a (art. 4, comma 15, D.L. n. 4/2019): Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, fatto salvo il possesso di alcuni requisiti, non può essere inferiore ad euro: 480 annui
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di dirigenti? No
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di impiegati? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai? Si
- Il CATUC trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di quadri? Si
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il co. 48 dell'art. 4 della riforma Fornero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al co. 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, approvato con il D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, prevede la nomina di consiglieri di parità, il cui mandato ha la durata: Di quattro anni ed è rinnovabile una sola volta
- Il Comitato che assiste la Commissione europea per la gestione del FSE (art. 163 TFUE): È presieduto da un membro della Commissione e si compone di rappresentanti dei governi e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro
- Il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, previsto dal Codice delle pari opportunità tra uomo e donna: È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale - in base all'art. 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, legge finanziaria 2007 - garantisce l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione? Sì
- Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (CATUC) trova applicazione: Per i contratti stipulati dal 7/3/2015
- Il contratto di lavoro intermittente di cui all'art. 13 del D.Lgs. 81/2015: È il contratto mediante il quale il lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo nei limiti previsti dalla legge
- Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso (D.Lgs. n. 81/2015): Con soggetti con meno di 24 anni di età
- Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso (D.Lgs. n. 81/2015): Con soggetti con più di 55 anni di età
- Il contratto di somministrazione, di cui Capo V del D.Lgs. n. 81/2015: È un contratto stipulato tra tre soggetti: impresa utilizzatrice, prestatore di lavoro e impresa di somministrazione
- Il contratto stipulato tra utilizzatore, prestatore di lavoro e azienda di somministrazione, nel quale viene fornito all'impresa richiedente uno o più lavoratori è denominato: Contratto di somministrazione
- Il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia di somministrazione mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti è denominato (art. 30, D.Lgs. n. 81/2015): Contratto di somministrazione
- Il D.Lgs. 81/2008 assegna il compito di informare il lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria per controllare lo stato di salute e a richiesta dello stesso, rilasciare copia della documentazione sanitaria: Al medico competente
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge... 10 dicembre 2014, n. 183
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale... 23 settembre 2015, n. 221
- Il D.Lgs. n. 150/2015, ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il D.Lgs. n. 276/2003 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla L. n. 30/2003 - trova applicazione anche per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale? No, non trova applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale
- Il D.Lgs. n. 81/2015 ammette brevi prosecuzioni nel contratto di lavoro a tempo determinato allo scadere dello stesso, per ultimare le attività in corso? Si, ammette brevi prosecuzioni, con una maggiorazione sulla retribuzione
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce il numero dei crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente per la formazione a carico del datore di lavoro in ragione del numero di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, co. 2). Ore di formazione svolte in azienda
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, co. 2). L'ente di ricerca
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, co. 2). L'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'ente di ricerca
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce il numero dei crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente per la formazione a carico del datore di lavoro in ragione del numero di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Ore di formazione svolte in azienda
- Il datore di lavoro può chiedere ad un disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, co. 2). No
- Il datore di lavoro può chiedere ad un disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 2). No
- Il datore di lavoro, contestualmente all'assunzione del beneficiario di reddito di cittadinanza, stipula un patto di formazione. Dove? (D.L. n. 4/2019, art. 8, co. 1). Presso il Centro per l'Impiego
- Il datore di lavoro, contestualmente all'assunzione del beneficiario di reddito di cittadinanza, stipula un patto di formazione. Dove? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). Presso il Centro per l'Impiego
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha sostituito l'art. 2103 del codice civile. Quello nuovo, nel periodo iniziale, recita... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 3). Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all'inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle attività prestate... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera C). Nell'esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera A). Nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tali disposizioni si applicano qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante piattaforme anche digitali? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1). Sì
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera B). È necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali
- Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 prevede contrasti alla ludopatia? Sì, vietando l'uso della Carta del reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro
- Il destinatario dell'Assegno di ricollocazione ha l'obbligo di partecipare al primo appuntamento e alle attività/incontri di verifica previsti nel Patto di Ricerca Intensiva? Sì
- Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi. A tali fini (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): Si sommano tutte le assenze per malattia intervenute nei tre anni precedenti l'episodio morboso in corso
- Il dipendente assente per malattia, pur se in possesso di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire, è tenuto a farsi trovare nel domicilio comunicato all'ente (art. 36, CCNL comparto Funzioni locali): In ciascun giorno, anche se domenicale o festivo, nelle fasce di reperibilità previste dalle disposizioni vigenti
- Il dipendente del comparto Funzioni locali, il cui coniuge presti servizio all'estero, può chiedere, il collocamento in aspettativa per ricongiungimento? Si, lo prevede espressamente l'art. 41 del CCNL
- Il fatto che un cittadino italiano beneficiario dell'assegno sociale si trasferisca all'estero comporta per questi la perdita dell'assegno? Si, per aver diritto all'assegno bisogna soggiornare legalmente in Italia
- Il finanziamento dell'assegno di ricollocazione in ambito di reddito di cittadinanza (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 6) è a valere sul... (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, co. 215). Fondo per le politiche attive del lavoro
- Il finanziamento dell'assegno di ricollocazione in ambito di reddito di cittadinanza (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 6) è a valere sul... (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, comma 215). Fondo per le politiche attive del lavoro
- Il FSE è stato istituito (art. 162 TFUE): Per migliorare le possibilità di occupazione dei lavoratori nell'ambito del mercato interno e contribuire al miglioramento del tenore di vita
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). La sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1). Individuale
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 1). Individuale
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, co. 1). L'Inps
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1). L'Inps
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 3). 30
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 3). 30
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica... All'Inps
- Il lavoratore domestico non convivente ha diritto ad un riposo settimanale (L. n. 339/1958)? Ha diritto a 24 ore, di regola, coincidente con la domenica
- Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, co. 40). Riqualificazione
- Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, comma 40). Riqualificazione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. A chi si deve rivolgere il pensionato per verificare la possibilità di chiedere il prestito? All'INPS
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Il pensionato a chi chiede il prestito? Chi paga le rate? Il pensionato chiede il prestito alla Banca o alla società finanziaria; l'Inps gli paga le rate trattenendole dalla pensione
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione. Quale è la durata massima del prestito? Dieci anni
- Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta da parte dell'Inps sulla rata della pensione. Quale è l'importo massimo delle rate? Un quinto della pensione
- Il licenziamento a seguito di domanda o fruizione del congedo parentale e per malattia da parte della lavoratrice e del lavoratore assunto a tempo indeterminato è.... Nullo
- Il licenziamento del dipendente assunto a tempo indeterminato a seguito di infortunio sul lavoro è.... Nullo
- Il licenziamento della lavoratrice che abbia partecipato a scioperi è.... Nullo
- Il licenziamento delle lavoratrici nel periodo che intercorre dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino è.... Nullo
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie è.... Nullo, indipendentemente dalla motivazione addotta
- Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie.... É nullo
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 2): Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 2): Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, co. 3): Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 3). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano i regolamenti di applicazione relativi al Fondo sociale europeo, previa consultazione (art. 164 TFUE): Del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (D.L. n. 4/2019, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): È valutato agli effetti dell'anzianità di servizio
- Il periodo di godimento del permesso retribuito in occasione del matrimonio (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali): Non riduce il numero dei giorni di ferie
- Il possesso della cittadinanza italiana fa parte dei requisiti obbligatori per richiedere il reddito di cittadinanza (D.L. n. 4/2019, art. 2)? Sì
- Il possesso della cittadinanza italiana fa parte dei requisiti obbligatori per richiedere il reddito di cittadinanza? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2). Sì
- Il programma EaSI sostituisce i 3 programmi relativi al periodo di programmazione 2007-2013, Progress, Eures, Progress di micro finanza. L'acronimo EaSI sta per: Programma per l'Occupazione e l'innovazione sociale
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). I posti di lavoro disponibili per i lavoratori di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 6). I posti di lavoro disponibili per i lavoratori di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 6). Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti
- Il rapporto di lavoro a domicilio, disciplinato dalla legge. n. 877/1973: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è disciplinato: Secondo le disposizioni dell'art. 2, commi 2 e 3, e dell'art. 3, comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001. La legge n. 300/1970 si applica alle P.A. a prescindere dal numero dei dipendenti
- Il rapporto di lavoro domestico, disciplinato dalla L. n. 339/1958: È una particolare tipologia di lavoro subordinato
- Il rapporto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o a tempo determinato, in cui l'orario di lavoro sia inferiore all'orario di lavoro a tempo pieno, disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015 è denominato: Lavoro part-time
- Il reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) ad alcune condizioni? Sì
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal D.L. n. 4/2019, art. 1, come misura: Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal decreto legge 4/2019, art. 1, come misura... Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è richiesto (D.L. n. 4/2019, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è richiesto... (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del D.L. n. 4/2019 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a: 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a... 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili (D.L. n. 4/2019, art. 1)? No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza decorre, rispetto a quello della richiesta, dal mese: Successivo
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche (art. 5, comma 1, D.L. n. 4/2019)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche? (art. 5, comma 1, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in (art. 4 del D.L. n. 4/2019): Qualsiasi mese
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in... (art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Qualsiasi mese
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Di datori interessati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (D.L. n. 4/2019, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (D.L. n. 4/2019, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 3, lettera E). Al Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E). Al Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (D.L. n. 4/2019, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Dal tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Dal tutor
- Il servizio Eures informa sulle opportunità lavorative? Sì
- Il servizio Eures-Datori di lavoro è gratuito? Sì
- Il servizio Eures-Lavoratori cosa offre? Un'azione di sostegno a chi vuole intraprendere un'esperienza lavorativa nei Paesi dell'Unione europea
- Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa, per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 è denominato: Datore di lavoro
- Il tirocinio è un risultato occupazionale? No
- Il trattamento di integrazione salariale (art. 3, D.Lgs. n. 148/2015): Ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
- Il valore mensile del reddito di cittadinanza è pari ad un: Dodicesimo del valore su base annua
- In ambito Agenzie del lavoro, qual è la differenza tra autorizzazione nazionale e autorizzazione regionale? L'autorizzazione nazionale viene rilasciata da Anpal alle Agenzie che intendono svolgere attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale a livello nazionale. Quella regionale viene rilasciata dalla Regione competente, nel cui territorio ha sede l'Agenzia, al soggetto giuridico che intenda svolgere attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale, nell'ambito ristretto al territorio regionale
- In ambito Assegno di ricollocazione, i contratti di durata tra 3 e 6 mesi si riconoscono come "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate. Quali sono attualmente queste regioni, ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013? Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
- In ambito di Assegno di ricollocazione, nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, il valore della quota fissa denominata Fee4Service è stabile? Sì, equivale a € 106,5 corrispondente ad una stima di tempo pari a tre ore di attività svolte (primo colloquio e stipula del programma di ricerca intensiva), indipendentemente dall'indice di profilazione del beneficiario
- In ambito di lavoro accessorio, ai sensi della legge 12/1979, i consulenti del lavoro e gli altri professionisti abilitati possono effettuare le comunicazioni per conto dell'impresa ferma restando, come richiesto dalla circolare n. 1/2016 dell'Ispettorato nazionale del lavoro... L'indicazione anche nell'oggetto della e-mail del codice fiscale e della ragione sociale dell'impresa utilizzatrice dei voucher
- In ambito di lavoro accessorio, la comunicazione può essere effettuata da un consulente del lavoro o altro professionista abilitato per conto dell'impresa? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si
- In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, co. 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015). Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
- In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, comma 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015). Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
- In ambito di lavoro accessorio, le comunicazioni possono riguardare cumulativamente anche una pluralità di lavoratori? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì, purché riferite allo stesso committente e purché i dati riferiti a ciascun lavoratore siano dettagliatamente ed analiticamente esposti
- In ambito di lavoro accessorio, ogni comunicazione deve riguardare un singolo lavoratore al massimo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No
- In ambito di lavoro accessorio, qual è la sede competente dell'Ispettorato dove inviare la comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). È quella individuata in base al luogo di svolgimento della prestazione
- In ambito di lavoro accessorio, se viene effettuata una comunicazione presso una sede diversa, il committente potrà comunque comprovare l'adempimento dell'obbligo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì
- In ambito lavoro accessorio, nelle ipotesi in cui non siano state effettuate né la dichiarazione di inizio di attività da parte del committente nei confronti dell'Inps né la comunicazione alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro si procede esclusivamente con il provvedimento di maxi sanzione per lavoro "nero" oppure occorre contestare anche la mancata comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si procede esclusivamente con la contestazione della maxi sanzione per lavoro nero
- In applicazione del disposto di cui all'art. 2120, c.c., dopo 6 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr, maturato fino a quel momento? No, il lavoratore può chiedere un anticipo dopo 8 anni
- In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda è svolta... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Nell'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda è svolta... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, co. 2). Nell'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- In assenza di regolamentazione regionale l'attivazione dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e il certificato di specializzazione tecnica superiore è rimessa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, co. 3). Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ne disciplina l'esercizio con propri decreti
- In assenza di regolamentazione regionale l'attivazione dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e il certificato di specializzazione tecnica superiore è rimessa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 3). Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ne disciplina l'esercizio con propri decreti
- In base alla legge 12 marzo 1999, n. 68, indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori è considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 2). Sì
- In base alla legge 12 marzo 1999, n. 68, indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori è considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, co. 2). Sì
- In base all'art. 30 del D.Lgs. n. 276/2003, quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, si configura una ipotesi di: Distacco
- In base all'art. 4 del D.L. n. 4/2019, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di: Tre offerte di lavoro congrue
- In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di... Tre offerte di lavoro congrue
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle ferie
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla retribuzione individuale di anzianità
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla riservatezza
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: L'assegno ad personam, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto per compensi per lavoro straordinario, ove spettanti
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto allo svolgimento delle mansioni
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alla tredicesima mensilità, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto alle indennità previste da specifiche disposizioni legislative
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al trasferimento
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alla salute e alla sicurezza
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto allo stipendio tabellare
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto al riposo
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. È un diritto patrimoniale: Diritto all'assegno per nucleo familiare, ove spettante
- In capo al lavoratore pubblico sono attribuiti una serie di diritti di contenuto vario che, tuttavia, possono essere ricondotti a due categorie fondamentali in relazione al fatto che abbiano o meno contenuto patrimoniale. Non è un diritto patrimoniale: Diritto alle pari opportunità
- In caso di condanna in via definitiva per i reati legati all'indebito ottenimento del reddito di cittadinanza, compreso l'articolo 640- bis del codice penale, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 3): Dieci anni dalla condanna
- In caso di condanna in via definitiva per i reati legati all'indebito ottenimento del reddito di cittadinanza, compreso l'articolo 640-bis del codice penale, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi... (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 3). Dieci anni dalla condanna
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1). Superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, co. 1). Superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato
- In caso di malattia o di altro evento che gli renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore intermittente è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro? Si, lo prevede espressamente l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015
- In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro da parte del destinatario dell'Assegno di ricollocazione, che non sia più percettore della Naspi, quali sono le conseguenze con riferimento allo stesso Assegno di ricollocazione? In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro, il destinatario esce dalla misura, cioè decade dall'assegno
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 7): La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7). La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 9): La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 9): La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
- In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 5). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, co. 5). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6): Al Centro per l'impiego che ha rilasciato al disoccupato l'assegno di ricollocazione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6): Il patto di servizio
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6). Il patto di servizio
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, comma 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 4). Siupl
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, co. 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 4). Siupl
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro (D.L. n. 4/2019, art. 3).:815. Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il maggior reddito da lavoro concorre alla determinazione del beneficio economico nella misura: Dell'80 per cento
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito da lavoro dipendente è desunto... Dalle comunicazioni obbligatorie, di cui all'articolo 9- bis del decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata (D.L. n. 4/2019, art. 3): All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 10): A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 10). A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In che cosa consistono le azioni positive di cui all'art. 42 del D.Lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna)? In misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità, nell'ambito della competenza statale, e dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzare l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro
- In che data è entrato a regime il sistema della comunicazioni obbligatorie? Il 10 marzo 2008
- In cosa consiste la Did online? È una dichiarazione di immediata disponibilità a trovare un'occupazione
- In cosa consiste l'Assegno di ricollocazione Naspi? È un buono o voucher da utilizzare per un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione che il beneficiario della Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) da almeno quattro mesi può spendere presso un Centro per l'impiego pubblico o un ente accreditato ai servizi per il lavoro
- In cosa consiste l'offerta di lavoro congrua? (decreto ministeriale 10 aprile 2018). L'offerta di lavoro accettabile dal disoccupato, in quanto effettuata nel rispetto di alcuni criteri (coerenza con le esperienze e competenze maturate; distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante l'uso di mezzi pubblici; durata dello stato di disoccupazione)
- In cosa consiste l'orario di lavoro flessibile (art. 22, CCNL Funzioni locali)? Nel consentire di posticipare l'orario in entrata o di anticipare l'orario in uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, anche nelle medesima giornata
- In data 1° gennaio 2016 è stata istituita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 4, comma 1). Anpal
- In materia di periodo di prova l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, stabilisce, tra l'altro, che: Per i dipendenti inquadrati nella categoria A la durata del periodo di prova è di due mesi
- In quale caso il periodo minimo di quattro settimane di ferie, previsto per i lavoratori dal D.Lgs. n. 66/2003 può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute? Nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro
- In quale dei seguenti casi il CCNL del comparto Funzioni locali prevede un intervallo per pausa non inferiore a trenta minuti? Qualora l'orario di lavoro giornaliero ecceda il limite di sei ore
- In quale dei seguenti casi non sono riconosciuti ai dirigenti delle RSA i permessi di cui all'art. 24 dello Statuto dei Lavoratori (Permessi non retribuiti)? Partecipazione a corsi di aggiornamento
- In quale ipotesi, l'art. 27 del Codice delle pari opportunità tra uomini e donne, prevede deroghe fondate sulla discriminazione sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro? Mansioni di lavoro particolarmente pesanti individuate attraverso la contrattazione collettiva
- In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani che hanno compiuto... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, co. 2). 15 anni di età
- In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani che hanno compiuto... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2). 15 anni di età
- In riferimento all'Assegno di ricollocazione, tra il primo appuntamento e la fine del percorso di assistenza intensiva può essere attivato un tirocinio? Sì
- In riferimento all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, comma 1, lettera A). Annuali
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13) questo è riconosciuto dall'Inps in base... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, co. 1-ter). All'ordine cronologico di presentazione delle domande
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13) questo è riconosciuto dall'Inps in base... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 1-ter). All'ordine cronologico di presentazione delle domande
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), la concessione del contributo è subordinata alla verifica, da parte degli uffici competenti, della permanenza del rapporto di lavoro o, qualora previsto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, co. 2). Dell'esperimento del periodo di prova con esito positivo
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), la concessione del contributo è subordinata alla verifica, da parte degli uffici competenti, della permanenza del rapporto di lavoro o, qualora previsto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 2). Dell'esperimento del periodo di prova con esito positivo
- Indicare quale affermazione sul rapporto di lavoro domestico è corretta. Ha per oggetto la prestazione di servizi di carattere domestico
- Indicare quale delle seguenti affermazioni in materia di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile è corretto. In caso di licenziamento per giusta causa previsto dall'art. 2119 codice civile viene meno l'obbligo di preavviso
- Indicare quale fonte tra quelle proposte ha tra le sue finalità principali quella di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, assicurando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti, applicando condizioni uniformi rispetto a quello del lavoro privato, garantendo pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori nonché l'assenza di qualunque forma di discriminazione e di violenza morale e psichica. D.Lgs. n. 165/2001