Elenco in ordine alfabetico delle domande di Disciplina del lavoro pubblico
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- A chi sono devolute le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, nonché, in sede di giurisdizione esclusiva, le controversie relative ai rapporti di lavoro di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001, ivi comprese quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi (D.Lgs. n. 165/2001, art. 63, co. 3)? Alla giurisdizione del giudice amministrativo
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 55-quater, TUPI, in caso di falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, la sospensione è disposta: Con provvedimento motivato, in via immediata e comunque entro quarantotto ore dal momento della conoscenza
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 55-quater, TUPI, la falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, determina: L'immediata sospensione cautelare senza stipendio del dipendente senza obbligo di preventiva audizione dell'interessato
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle P.A. ovvero l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comportano l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale. Cosa precisa in merito il citato comma? Che l'accertamento della responsabilità potrà avvenire solo previa contestazione ed attraverso il principio del contraddittorio
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle P.A. ovvero l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comportano: L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009, in relazione alla gravità dei casi può comportare: La revoca dell'incarico collocando il dirigente a disposizione dei ruoli di cui all'art. 23 ovvero la recissione dal rapporto di lavoro secondo le disposizioni del contratto collettivo
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 22, D.Lgs. n. 165/2001 i provvedimenti afferenti la responsabilità dirigenziale sono adottati sentito il Comitato dei garanti. Entro quanto tempo dalla richiesta il Comitato si esprime? Entro 45 giorni
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 22, D.Lgs. n. 165/2001 i provvedimenti afferenti la responsabilità dirigenziale sono adottati sentito: Il Comitato dei garanti
- A norma del disposto di cui al comma 8, art. 33, D.Lgs. n. 165/2001 con il collocamento in disponibilità il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di: 24 mesi
- A norma del disposto di cui all'art. 13 C.p.a., per le controversie riguardanti pubblici dipendenti è competente: Il tribunale nella cui circoscrizione territoriale è situata la sede di servizio
- A norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 (Eccedenze di personale e mobilità collettiva) la mancata attivazione delle procedure di cui a detto articolo da parte del dirigente responsabile: È valutabile ai fini della responsabilità disciplinare
- A norma del disposto di cui all'art. 39-ter TUPI, per quale delle seguenti amministrazioni è prevista la nomina del Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità? Amministrazioni pubbliche con più di 200 dipendenti
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materia afferente le prerogative dirigenziali
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materie del conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materie attinenti all'organizzazione degli uffici
- A norma del disposto di cui all'art. 53, co. 11, D.Lgs. n. 165/2001, esiste un obbligo generale, per i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al co. 6 del citato articolo di comunicare all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi i compensi erogati? Si, sono tenuti a dare comunicazione entro 15 giorni dall'erogazione del compenso
- A norma del disposto di cui all'art. 53, TUPI possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni? No
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 (Forme e termini del procedimento disciplinare), entro quanto tempo dalla notizia di comportamenti punibili, l'ufficio competente per i provvedimenti disciplinari deve contestare al dipendente l'addebito? Trenta giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis TUPI, in caso di dimissioni di un dipendente sottoposto a procedimento disciplinare per una infrazione che prevede la sanzione del licenziamento o se comunque è stata disposta la sospensione cautelare dal servizio, il procedimento disciplinare: Ha egualmente corso e le determinazioni conclusive sono assunte ai fini degli effetti giuridici non preclusi dalla cessazione del rapporto di lavoro
- A norma del disposto di cui all'art. 55-quinquies TUPI, il lavoratore che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è obbligato a risarcire il danno patrimoniale e il danno all'immagine subiti dall'amministrazione? Si. Il danno patrimoniale è pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione
- A norma del disposto di cui all'art. 55-sexies TUPI, cosa comporta per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare? Comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un massimo di tre mesi, salvo la maggiore sanzione del licenziamento nei casi in cui è prevista
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI le modalità di funzionamento dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni sono disciplinate: Da linee guida contenute in una direttiva emanata di concerto dal Dipartimento della funzione pubblica e dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Contribuisce all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l'efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parità
- A norma della previsione di cui all'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che abbiano rivestito cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni? No, se le cariche sono state rivestite negli ultimi due anni
- A norma di quanto dispone l'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, al di fuori dei casi di cui al comma 1, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'Amministrazione, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, la retribuzione di risultato: È decurtata, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%
- A norma di quanto dispone l'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comporta, previa contestazione e ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina contenuta nel contratto collettivo: L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- A norma di quanto dispone l'art. 33 (Eccedenze di personale e mobilità collettiva) del D.Lgs. n. 165/2001 i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa? Si, i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. È riconosciuto altresì il diritto all'assegno per il nucleo famigliare
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: Tra l'altro, il personale che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell'ambito regionale
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: Tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 nel caso in cui le P.A. abbiano situazioni di soprannumero o rilevino eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria il dirigente responsabile: Deve dare un'informativa preventiva alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area
- A norma di quanto dispone l'art. 36 TUPI con riferimento all'utilizzo di contratti di lavoro flessibile, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa.? Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave
- A norma di quanto dispone l'art. 36, TUPI con riferimento alle forme di lavoro flessibile, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa.? Non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, tra due periodi di aspettativa devono intercorre almeno quattro mesi di servizio attivo
- A norma di quanto dispone l'art. 47 del D.Lgs. n. 165/2001, raggiunta l'ipotesi d'accordo a quali organi l'ARAN deve trasmettere il testo contrattuale per acquisire il parere? Al Governo e ai Comitati di settore
- A norma di quanto dispone l'art. 47 del D.Lgs. n. 165/2001, raggiunta l'ipotesi d'accordo entro quanti giorni dalla data di sottoscrizione l'ARAN deve trasmettere ai Comitati di settore e al Governo il testo contrattuale per acquisire il parere? Dieci giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 49 del D.Lgs. n. 165/2001 sull'interpretazione autentica dei contratti collettivi l'eventuale accordo di interpretazione autentica sostituisce la clausola in questione? Si, sin dall'inizio della vigenza del contratto
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di particolari necessità di enti di nuova istituzione, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine le ferie maturano in proporzione alla durata del servizio prestato
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di malattia il periodo di conservazione del posto è pari alla durata del contratto e non può in ogni caso superare il termine massimo fissato dall'art. 36
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi retribuiti solo in caso di matrimonio
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Al personale assunto a tempo determinato si applica il trattamento economico e normativo previsto dal contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di assunzione a tempo indeterminato, i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato già prestati dal dipendente presso il medesimo ente o presso Unioni di comuni con mansioni del medesimo profilo e categoria di inquadramento, concorrono a determinare l'anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l'applicazione di determinati istituti contrattuali
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze fino a un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: I periodi di assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, possono essere adeguatamente valutati, nell'ambito delle procedure di reclutamento dello stesso ente o di altro ente o amministrazione, secondo requisiti o criteri che attengono alla durata di tali periodi ed alla corrispondenza tra professionalità richiesta nei posti da coprire ed esperienza maturata nei rapporti di lavoro a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Gli enti assicurano ai lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato interventi informativi e formativi, con riferimento sia alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sia alle prestazioni che gli stessi sono chiamati a rendere
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In deroga a quanto previsto dall'art. 20 in qualunque momento del periodo di prova, ciascuna delle parti può recedere dal rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001, i contratti collettivi possono disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria? Sì, fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 a quale sanzione disciplinare soggiace il dipendente appartenente alla stessa o ad una diversa amministrazione dell'incolpato che, essendo a conoscenza per ragioni di ufficio o di servizio di informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare in corso, rifiuta, senza giustificato motivo, la collaborazione richiesta dall'ufficio disciplinare procedente? Alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di quindici giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 l'attività istruttoria per acquisire da altre pubbliche amministrazioni informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento disciplinare comporta il differimento dei relativi termini? No, non determina né la sospensione del procedimento, né il differimento dei relativi termini
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 l'ufficio competente per i provvedimenti disciplinari non oltre i 30 giorni decorrenti dal ricevimento della segnalazione: Deve contestare per iscritto l'addebito al dipendente e convocarlo per il contraddittorio a sua difesa
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale, il responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente: Segnala immediatamente, e comunque entro dieci giorni, all'ufficio competente per i procedimenti disciplinari i fatti ritenuti di rilevanza disciplinare di cui abbia avuto conoscenza
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, entro quanto tempo dal ricevimento della segnalazione da parte del responsabile della struttura, l'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, deve provvedere alla contestazione dell'addebito e convocare l'interessato? Con immediatezza e comunque non oltre trenta giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI a quale sanzione disciplinare soggiace il dipendente o il dirigente appartenente alla stessa p.a. dell'incolpato che rende dichiarazioni false o reticenti? Alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di quindici giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI l'attività istruttoria per acquisire da altre pp.aa. informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento disciplinare determina la sospensione dello stesso? No, non determina né la sospensione, né il differimento dei relativi termini
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, entro quanto tempo dalla contestazione dell'addebito l'ufficio competente per il procedimento deve concludere il procedimento con atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione? Entro centoventi giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, in caso di trasferimento di un dipendente pubblico sottoposto a procedimento disciplinare ad altra pubblica amministrazione, il procedimento: È avviato o concluso e la sanzione è applicata presso l'amministrazione nella quale il dipendente è stato trasferito
- A norma di quanto dispone l'art. 55-quinquies del D.Lgs. n. 165/2001, fermo quanto previsto dal codice penale, come è punito il lavoratore che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia? È punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine del superiore quando: L'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente, quando ritiene che l'ordine impartito sia palesemente illegittimo: Ha il dovere di farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarandone le ragioni
- A norma di quanto dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, l'impugnazione davanti al G.A. dell'atto amministrativo rilevante nella controversia è causa di sospensione del processo? No, non è causa di sospensione del processo
- A norma di quanto dispone l'art. 63-bis TUPI, l'ARAN può intervenire nei giudizi innanzi al Giudice Ordinario, in funzione di giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle p.a. al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 63-bis TUPI, per le controversie relative al personale di cui all'art. 3 del TUPI, derivanti dalle specifiche discipline ordinamentali e retributive, l'intervento in giudizio: Può essere assicurato attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze
- A norma di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei Consigli regionali
- A norma di quanto prevede il TUPI, chi provvede ad instaurare il procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente qualora la sanzione da applicare sia il licenziamento con preavviso? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, durante il periodo di prova l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro? Si, decorsa la metà del periodo di prova, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova, nel caso di assenza per malattia: È sospeso, e il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di recesso del dipendente durante il periodo di prova, la retribuzione: È corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora non sia possibile il godimento delle ferie nell'anno in cui esse sono maturate, è possibile il loro rinvio all'anno successivo? Si, in caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente dovrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia della durata di un anno? L'intera retribuzione fissa mensile per i primi 9 mesi, il 90% della retribuzione fissa mensile per i successivi 3 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia per i primi 9 mesi di assenza? L'intera retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 12 mesi, per i successivi sei mesi di assenza? Il 50 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 18 mesi, per gli ulteriori mesi di assenza se concessi? Nessuna retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 9 mesi, per i successivi 3 mesi di assenza? Il 90 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 37 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di patologie gravi che richiedano terapie salvavita ed altre assimilabili, come ad esempio l'emodialisi, la chemioterapia, i giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital: Sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia ai fini della maturazione del periodo di comporto e in tali giornate il dipendente ha diritto all'intera retribuzione prevista dall'art. 36, co. 10, lett.a)
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa sempre senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È fruibile anche frazionatamente ed i relativi periodi non sono presi in considerazione ai fini del calcolo del periodo di comporto
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può essere concessa solo al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può avere una durata complessiva di dodici mesi in un triennio
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Concessione di permessi giornalieri orari retribuiti nel limite massimo di due ore, per la durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Il diritto alla conservazione del posto per l'intera durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno. Detti permessi: Sono concessi, tra l'altro, per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di : 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi possono essere concessi permessi non retribuiti? Si, possono essere concessi permessi non retribuiti fino ad un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, nel periodo di prova, l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, in qualunque momento in deroga a quanto previsto dall'art. 20
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Ai genitori con figli minori, in relazione al loro numero
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che rientrano dal congedo di maternità o paternità
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 8, commi 4 e 5, D. Lgs. n. 81/2015
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa a tempo parziale può essere pari al 30% di quella a tempo pieno? Si, la prestazione non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa in tempo parziale: Non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Violazione dell'obbligo previsto dall'art. 55- novies, del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo55-quater, co. 1, lett.b) del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio
- A proposito di impieghi e incarichi, le amministrazioni rendono noti gli elenchi dei propri consulenti indicando l'oggetto, la durata e il compenso dell'incarico nonché l'attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi. Tramite quale strumento rendono noti gli elenchi (D.Lgs. n. 165/2001, art. 53, co. 14)? Inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica
- A quale tipo di mobilità si riferisce l'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001 quando dispone che, al fine di favorire i processi di mobilità fra i comparti di contrattazione del personale delle P.A., con decreto, è definita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione? Intercompartimentale
- A quale tipo di mobilità si riferisce l'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001, quando dispone che al fine di favorire i processi di mobilità fra i comparti di contrattazione del personale delle pubblica amministrazione, con decreto è definita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione (D.Lgs. n. 165/2001. art. 29-bis, co. 1)? Intercompartimentale
- A seguito della c.d. privatizzazione del lavoro pubblico, attuata con le norme raccolte nel D.Lgs 30 marzo 2001 n. 165 e contraddistinta dalla contrattualizzazione della fonte dei rapporti di lavoro, sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa. Vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del G.A.: Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pp.aa
- Agli organi di governo spettano, in particolare, le decisioni in materia di (D.Lgs. n. 165/2001, art. 4, co. 1, lettera B): Definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione
- Agli organi di governo spettano, in particolare, le decisioni in materia di (D.Lgs. n. 165/2001, art. 4, co. 1, lettera C): D'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale
- Agli organi di governo spettano, in particolare, le richieste di pareri (D.Lgs. n. 165/2001, art. 4, co. 1, lettera F): Alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
- Agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato, nell'ambito delle attuali dotazioni organiche delle singole amministrazioni, personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico, eventualmente assicurato (D.Lgs. n. 165/2001, art. 11, co. 3): Da apposita formazione
- Ai dirigenti spetta/no (D.Lgs. n. 165/2001, art. 4, co. 2): L'adozione degli atti e provvedimenti Amministrativi
- Ai fini del conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale nella pubblica amministrazione si tiene conto, tra l'altro, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati ed alla complessità della struttura interessata (D.Lgs. n. 165/2001, art. 19, co. 1): Delle esperienze di direzione eventualmente maturate all'estero, presso il settore privato o presso altre amministrazioni pubbliche, purché attinenti al conferimento dell'incarico
- Ai fini dell'art. 46, co. 4, D.Lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni sono tenute a trasmettere all'ARAN il testo contrattuale con l'allegata relazione tecnico-finanziaria ed illustrativa e con l'indicazione delle modalità di copertura dei relativi oneri con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di bilancio. Entro quanto giorni dalla sottoscrizione (D.Lgs. n. 165/2001, art. 40-bis, co. 5)? Cinque giorni
- Ai fini dell'art. 46, co. 4, D.Lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni sono tenute a trasmettere il testo contrattuale con l'allegata relazione tecnico-finanziaria ed illustrativa e con l'indicazione delle modalità di copertura dei relativi oneri con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di bilancio. Entro quanto giorni dalla sottoscrizione (D.Lgs. n. 165/2001, art. 40-bis, co. 5)? Cinque giorni
- Ai fini delle assunzioni di personale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e le amministrazioni che esercitano competenze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia, di giustizia ordinaria, amministrativa, contabile e di difesa in giudizio dello Stato, si applica il disposto di cui (D.Lgs. n. 165/2001, art. 35, co. 6): All'art. 26 della legge 1 febbraio 1989, n. 53, e successive modificazioni ed integrazioni
- Ai fini previsti dal co. 2, art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001, con appositi regolamenti, sono individuati gli incarichi consentiti e quelli vietati ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonché agli avvocati e procuratori dello Stato, sentiti, per le diverse magistrature, i rispettivi istituti. Sono da emanarsi ai sensi (D.Lgs. n. 165/2001, art. 53, co. 3-bis): Dell'art. 17, co. 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400
- Ai sensi D.Lgs. n. 165/2001, art. 7, co. 6-bis) le amministrazioni pubbliche, per il conferimento degli incarichi di collaborazione: Disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti procedure comparative
- Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, art. 64, co. 4 la Corte di cassazione, quando accoglie il ricorso a norma dell'art. 383 del Codice di procedura civile, rinvia la causa allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza cassata. La riassunzione della causa può essere fatta da ciascuna delle parti entro il termine perentorio di : Sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza di cassazione
- Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, art. 64, co. 5 l'Aran e le organizzazioni sindacali firmatarie possono, anche se non intervenute, presentare memorie nel giudizio di merito ed in quello per cassazione? Sì
- Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, art. 64, co. 6 in pendenza del giudizio davanti alla Corte di cassazione, possono essere sospesi i processi la cui definizione dipende dalla risoluzione della medesima questione sulla quale la Corte: È chiamata a pronunciarsi
- Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 quale categoria di dipendenti delle pubbliche amministrazioni è esclusa dalla contrattualizzazione? Magistrati ordinari, amministrativi e contabili
- Ai sensi dell'art. 68, D.Lgs n. 29 del 1993 (nel testo modificato dall'art. 29, D.Lgs n. 80 del 1998, trasfuso nell'art. 63, D.Lgs n. 165 del 2001) sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario: Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, dall'ARAN o dalle pp.aa., relative alle procedure di contrattazione collettiva (art. 40 e seguenti del D.Lgs n. 165 del 2001)
- Al concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici può partecipare il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali in possesso del relativo diploma di laurea magistrale ovvero di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, che abbia maturato un'anzianità complessiva nel ruolo di appartenenza di almeno (D.Lgs. n. 165/2001, art. 29, co. 1): Cinque anni
- Al concorso per titoli ed esami di cui al co. 1, art. 28-bis del D.Lgs. n. 165/2001, possono essere ammessi i dirigenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, che abbiano maturato almeno (D.Lgs. n. 165/2001, art. 28-bis, co. 3): Cinque anni di servizio nei ruoli dirigenziali
- Al di fuori dei casi di cui al comma 1, art. 21 D.Lgs. n. 165/2001, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'amministrazione, conformemente agli indirizzi deliberati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A: La retribuzione di risultato è decurtata, sentito il Comitato dei garanti, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%
- Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 5- quater): La retribuzione di risultato
- Al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le amministrazioni pubbliche programmano ed attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità; in particolare, le amministrazioni dello Stato, per l'attuazione delle iniziative individuate nell'ambito delle proprie competenze, si avvalgono del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri quale struttura centrale di servizio, secondo un piano di coordinamento del fabbisogno di prodotti e servizi. Che temporaneità ha tale piano (D.Lgs. n. 165/2001, art. 11, co. 4): Annuale
- Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni pubbliche redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate, da trasmettere ai nuclei di valutazione e agli organismi indipendenti di valutazione, entro (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 3): Il 31 gennaio di ciascun anno
- Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni pubbliche redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate, da trasmettere, tra l'altro (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 3): Ai nuclei di valutazione e agli organismi indipendenti di valutazione, di cui all'art. 14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150
- Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni pubbliche redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate, sulla base di apposite istruzioni fornite con direttiva del (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 3): Ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione
- Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni pubbliche redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate. Dandone informazione (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 3): Alle organizzazioni sindacali tramite invio all'Osservatorio paritetico presso l'Aran
- Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni pubbliche redigono un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate. Le amministrazioni pubbliche comunicano anche le informazioni concernenti l'utilizzo (D.Lgs. n. 165/2001, art. 36, co. 4): Dei lavoratori socialmente utili
- Al fine di garantire un'efficace integrazione nell'ambiente di lavoro delle persone con disabilità, le amministrazioni pubbliche con più di 200 dipendenti nominano un responsabile dei processi di inserimento. Una delle sue funzioni è (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39- ter, co. 2): Curare i rapporti con il Centro per l'impiego territorialmente competente per l'inserimento lavorativo dei disabili, nonché con i servizi territoriali per l'inserimento mirato
- Al fine di garantire un'efficace integrazione nell'ambiente di lavoro delle persone con disabilità, nelle amministrazioni pubbliche si procede alla nomina di un responsabile dei processi di inserimento. Ciò è previsto nelle amministrazioni pubbliche con più di (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39-ter, co. 1): 200 dipendenti
- Al fine di garantire un'efficace integrazione nell'ambiente di lavoro delle persone con disabilità, nelle amministrazioni pubbliche si procede alla nomina di un responsabile dei processi di inserimento. Ciò è previsto nelle amministrazioni pubbliche con più di (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39-ter, co. 1): 200 dipendenti
- Al fine di verificare la corretta e uniforme applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, le amministrazioni pubbliche, tenute a dare attuazione alle disposizioni in materia di collocamento obbligatorio, inviano il prospetto informativo ad una serie di organismi. Quindi inviano una comunicazione contenente tempi e modalità di copertura della quota di riserva: entro quanto tempo rispetto all'invio del prospetto informativo (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39-quater, co. 2)? Sessanta giorni
- Al fine di verificare la corretta e uniforme applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, le amministrazioni pubbliche, tenute a dare attuazione alle disposizioni in materia di collocamento obbligatorio, inviano il prospetto informativo di cui all'art. 9, co. 6, della legge n. 68 del 1999, tra gli altri, al (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39-quater, co. 1): Centro per l'impiego territorialmente competente
- Al fine di verificare la corretta e uniforme applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, le amministrazioni pubbliche, tenute a dare attuazione alle disposizioni in materia di collocamento obbligatorio, inviano il prospetto informativo ad una serie di organismi. Quindi inviano una comunicazione contenente tempi e modalità di copertura della quota di riserva: entro quanto tempo rispetto all'invio del prospetto informativo (D.Lgs. n. 165/2001, art. 39-quater, co. 2)? 60 giorni
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai dipendenti esclusi dalla privatizzazione ai sensi dell'art. 3, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro degli avvocati e procuratori dello Stato, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative a concorsi per soli candidati esterni
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 TUPI, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei dipendenti della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla qualifica di dirigente dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo del Servizio sanitario nazionale si accede tramite concorso pubblico per titoli ed esami. A questo sono ammessi candidati in possesso del relativo diploma di laurea, con quanti anni di servizio effettivo corrispondente alla medesima professionalità prestato in enti del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale di settimo e ottavo livello (D.Lgs. n. 165/2001, art. 26, co. 1)? Cinque
- Alla qualifica di dirigente dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo del Servizio sanitario nazionale si accede tramite concorso pubblico per titoli ed esami. A questo sono ammessi candidati in possesso del relativo diploma di laurea, con cinque anni di servizio effettivo corrispondente alla medesima professionalità prestato in enti del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale (D.Lgs. n. 165/2001, art. 26, co. 1): Di settimo e ottavo livello
- Alla qualifica di dirigente dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo del Servizio sanitario nazionale si accede tramite concorso pubblico per titoli ed esami. A questo sono ammessi candidati in possesso del relativo diploma di laurea, con cinque anni di servizio effettivo in qualifiche funzionali di altre pubbliche amministrazioni rispetto agli enti del Servizio sanitario nazionale. In quali livelli le qualifiche funzionali (D.Lgs. n. 165/2001, art. 26, co. 1)? Settimo, ottavo e nono
- Alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita (D.Lgs. n. 165/2001, art. 55-bis, co. 1): Dal contratto collettivo
- Allo scopo di ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini, le amministrazioni pubbliche adottano (D.Lgs. n. 165/2001, art. 6, co. 2): Il piano triennale dei fabbisogni di personale
- Articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro - criteri per la graduazione delle posizioni organizzative, ai fini dell'attribuzione della relativa indennità. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe