- Per deposito fiscale, secondo quanto previsto dall'art.1, comma 2, lettera e del TUA, si intende:   L'impianto in cui vengono fabbricate, trasformate, detenute, ricevute o spedite le merci sottoposte ad accisa

- Per essere considerato tale, un impianto di distribuzione commerciale di prodotto energetico cosa deve necessariamente avere?   Il serbatoio contenente il prodotto energetico deve essere collegato ad una colonnina con erogatore in grado di quantificare il prodotto in euro, in tempo reale, al momento dell'erogazione.

- Per fabbricazione o raffinazione "clandestina" di prodotti energetici cosa s'intende?   La fabbricazione o raffinazione di prodotti effettuati in impianti non regolarmente denunciati

- Per i distributori che effettuano il cambio dell'olio motore cosa dev'essere riportato nella sezione "carico" del registro di carico e scarico degli oli usati?   I quantitativi di olio esausto estratto dalle autovetture.

- Per ottenere un campione rappresentativo del prodotto energetico contenuto all'interno di un serbatoio di grande dimensione, quanti prelievi devono essere effettuati?   Almeno 3 prelievi ad altezze diverse (in alto, al centro, in basso)

- Per quanto concerne gli oli destinati alla lavorazione dei metalli, gli oli da sformare, nonché gli oli destinati alla protezione anticorrosiva, è prevista la relativa circolazione, nella fase antecedente all'immissione in consumo, con la scorta di un Codice Amministrativo di Riscontro, emesso dal sistema informatizzato dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli?   Si, secondo la previsione di cui all'art. 7- bis T.U.A., introdotto con il D.L. 26 ottobre 2019, n. 124.

- Possono essere commercializzati i prodotti energetici che hanno assolto l'imposta sulle accise?   Sì

- Posto che l'accisa è esigibile all'atto dell'immissione in consumo del prodotto, si considera tale anche:   La fabbricazione o l'importazione, anche irregolare, avvenuta al di fuori di un regime sospensivo