Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Da quale Autorità, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, è gestito il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza? Dall'Autorità Nazionale anticorruzione.
- Dal punto di vista contenutistico i regolamenti del Governo possono essere di esecuzione, di attuazione e di integrazione, indipendenti, di organizzazione, delegati o autorizzati, di riordino di recepimento di direttive delle norme comunitarie. I regolamenti organizzativi: Disciplinano l'organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge
- Dal punto di vista contenutistico i regolamenti del Governo possono essere di esecuzione, di attuazione e di integrazione, indipendenti, di organizzazione, delegati o autorizzati, di riordino di recepimento di direttive delle norme comunitarie. Con quali di essi si provvede al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita e alla espressa abrogazione di quelle che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo? Con i regolamenti di riordino
- Dal punto di vista contenutistico i regolamenti del Governo possono essere di esecuzione, di attuazione e di integrazione, indipendenti, di organizzazione, delegati o autorizzati, di riordino di recepimento di direttive delle norme comunitarie. Quali tra quelli citati disciplinano l'organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo disposizioni dettate dalla legge? Regolamenti organizzativi
- Dal punto di vista dei soggetti si distinguono atti monostrutturati e pluristrutturati, gli atti monostrutturati sono: Quelli emanati da un solo organo, individuale o collettivo
- Dal punto di vista dei soggetti si distinguono atti monostrutturati e pluristrutturati, gli atti pluristrutturati sono: Quelli imputabili a più organi
- Dal punto di vista del procedimento si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti, gli atti presupposti: Devono essere impugnati nei termini ed il loro annullamento produce un effetto invalidante o, in alcuni casi, caducante, nei confronti degli atti e procedimenti collegati
- Dal punto di vista del procedimento si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti, gli atti presupposti: Sono quegli atti che sono il risultato di procedimenti autonomi ma collegati con altri procedimenti, successivi, di cui condizionano la validità o l'efficacia
- Dal punto di vista del procedimento si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti, gli atti procedimentali: Sono atti che fanno parte di un procedimento amministrativo e sono preordinati all'emanazione del provvedimento finale
- Dal punto di vista del procedimento si distinguono atti procedimentali ed atti presupposti, gli atti procedimentali: Di regola possono essere impugnati solo attraverso il provvedimento finale
- Dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti contestuali. Gli atti composti: Sono quelli formati da diverse manifestazioni di volontà imputabili ad organi diversi
- Dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti contestuali. Gli atti contestuali: Sono quelli che contengono manifestazioni di volontà distinte ed autonome ma unificate in un unico atto
- Dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti contestuali. Negli atti composti,: Il vizio di una delle manifestazioni di volontà si estende all'intero atto
- Dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti contestuali. Negli atti contestuali: Il vizio di una delle manifestazioni di volontà non si estende all'intero atto
- Dal punto di vista della struttura del momento decisionale nei c.d. procedimenti autorizzatori in senso stretto: L'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico
- Dal punto di vista della struttura del momento decisionale nei c.d. procedimenti di esame: Il provvedimento viene rilasciato a seguito di una valutazione dell'idoneità di una persona o di una cosa secondo regole tecniche
- Dal punto di vista della struttura del momento decisionale si distinguono procedimenti nei quali l'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico e quelli nei quali il provvedimento viene rilasciato a seguito di una valutazione dell'idoneità di una persona o di una cosa secondo regole tecniche. I primi sono i c.d.: Procedimenti autorizzatori in senso stretto
- Dal punto di vista della struttura del momento decisionale si distinguono procedimenti nei quali l'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico e quelli nei quali il provvedimento viene rilasciato a seguito di una valutazione dell'idoneità di una persona o di una cosa secondo regole tecniche. I secondi sono i c.d.: Procedimenti di esame
- Decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento o quello superiore di cui al co. 7, art. 2, l. 241/1990, il privato può rivolgersi al responsabile cui è affidato il potere sostitutivo affinché concluda il procedimento? Sì, ed il procedimento deve essere concluso in un termine pari alla metà di quello originariamente previsto
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in: atti ampliativi e atti restrittivi
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in: atti particolari; atti plurimi, atti collettivi e atti generali
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione agli agenti gli atti amministrativi si distinguono in: atti di un solo organo e atti di più organi
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in: atti costitutivi e atti dichiarativi
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione all'elemento psichico di cui sono manifestazione, gli atti amministrativi si distinguono in atti consistenti in manifestazioni di: volontà, conoscenza, giudizio e atti di natura mista
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione al procedimento gli atti amministrativi si distinguono in: atti procedimentali e atti presupposti
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla reciproca interdipendenza, gli atti amministrativi si distinguono in: atti composti e atti contestuali
- Degli atti amministrativi si operano in dottrina varie classificazioni. Indicare quale tra quelle proposte è corretta. In relazione alla natura dell'attività esercitata, gli atti si distinguono in: atti di amministrazione attiva, atti di amministrazione consultiva ed atti di amministrazione di controllo
- Deve considerarsi ammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda di accesso sia finalizzata ad un controllo generalizzato sull'operato dei destinatari dell'istanza (art. 24, l. n. 241/1990)? No, è inammissibile
- Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,: Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi
- Dinanzi al diniego del controinteressato sulla istanza di accesso civico, l'Amministrazione: Può comunque accogliere la richiesta di accesso civico.
- Diritto soggettivo - Facoltà - Soggezione. Quali tra le precedenti costituiscono situazione giuridiche soggettive attive? Diritto soggettivo - Facoltà
- Diritto soggettivo - Interesse legittimo - Dovere. Quali tra le precedenti costituiscono situazione giuridiche soggettive attive? Diritto soggettivo - Interesse legittimo
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati giudiziari: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare la vita sessuale l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute: L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone la legge n. 241/1990 che deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici. Nel caso di documenti idonei a rilevare lo stato di salute l'accesso è consentito? Si, nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003
- Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché: Dai principi dell'ordinamento comunitario
- Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? Si, lo prevede espressamente l'art. 10 bis della legge n. 241/1990
- Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- Dispone l'art. 11 della L. n. 241/1990 che il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione: É ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse
- Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo: Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento
- Dispone l'art. 120 del D.Lgs. n. 104/2010 che gli atti delle procedure di affidamento, ivi comprese le procedure di affidamento di incarichi e concorsi di progettazione e di attività tecnico-amministrative ad esse connesse, relativi a pubblici lavori, servizi o forniture, nonché i provvedimenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ad essi riferiti, sono impugnabili unicamente mediante ricorso al tribunale amministrativo regionale competente. Se sono omessi gli avvisi o le informazioni oppure se essi non sono conformi alle prescrizioni ivi contenute, il ricorso non può comunque essere proposto: Decorsi sei mesi dal giorno successivo alla data di stipulazione del contratto
- Dispone l'art. 143 del D.Lgs. n.196/2003, sostituito dal D.Lgs. n. 101/2018, che il Garante, di norma, decide sul reclamo entro nove mesi dalla data di presentazione. Entro quanto tempo dalla presentazione del reclamo il Garante deve dare informazione all'interessato sullo stato del procedimento? Entro tre mesi
- Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 che la prima riunione della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge nella data previamente comunicata con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. Entro quale termine, decorrente dalla data della riunione, devono concludersi i lavori della conferenza? Quarantacinque giorni
- Dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990, che gli organi consultivi delle P.A. sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta. Se l'organo consultivo abbia rappresentato all'amministrazione esigenze istruttorie il suddetto termine: Può essere interrotto per una sola volta e il parere deve essere reso definitivamente entro 15 giorni dalla ricezione degli elementi istruttori
- Dispone l'art. 17, del D.Lgs. n. 33/2013, che fermo restando quanto previsto dall'art. 9-bis, le P.A. devono pubblicare, nell'ambito di quanto previsto dall'art. 16, co. 1, i dati relativi al personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico. Tali dati devono essere pubblicati: Annualmente
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda: Conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta inammissibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta improcedibilità della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta infondatezza della domanda, la motivazione di conclusione del provvedimento è necessaria? Si, ma la motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
- Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se: La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine fissato per la conclusione del procedimento, il provvedimento di diniego
- Dispone l'art. 21 quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Si, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario
- Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che nel caso in cui sia stata proposta azione di annullamento la domanda risarcitoria: Può essere formulata nel corso del giudizio o, comunque, sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza
- Dispone l'art. 30 del Codice del processo amministrativo che per il risarcimento dell'eventuale danno che il ricorrente comprovi di aver subito in conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, il termine di decadenza: Inizia comunque a decorrere dopo un anno dalla scadenza del termine per provvedere
- Dispone l'art. 49 del D.P.R. n. 445/2000, che non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore: I certificati di origine
- Dispone l'art. 5, D.Lgs. n. 33/2013, che fatti salvi i casi di pubblicazione obbligatoria, l'amministrazione cui è indirizzata la richiesta di accesso, se individua soggetti controinteressati è tenuta a dare comunicazione agli stessi. Entro quanti giorni dalla ricezione della comunicazione i controinteressati possono presentare una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso? Dieci giorni
- Dispone l'art. 53 del Codice del processo amministrativo che nei casi d'urgenza, il presidente del tribunale può, su istanza di parte, abbreviare fino alla metà i termini previsti dal suddetto Codice per la fissazione di udienze o di camere di consiglio. Conseguentemente: Sono ridotti proporzionalmente i termini per le difese della relativa fase
- Dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 104/2010 che nei casi d'urgenza, il presidente del tribunale può, su istanza di parte, abbreviare i termini previsti dal suddetto D.Lgs. per la fissazione di udienze o di camere di consiglio. I termini possono essere abbreviati: Fino alla metà
- Dispone l'art. 6 della Legge 241/1990 che, il Responsabile del procedimento: Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
- Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente la decorrenza e la durata dell'obbligo di pubblicazione, tra l'altro, che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati, di norma per un periodo di: 5 anni
- Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 afferente la decorrenza e la durata dell'obbligo di pubblicazione, tra l'altro, che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati: Per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla legge
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore: È lecito se è dato da un minore che abbia almeno 16 anni
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito: Ove il minore abbia almeno 16 anni
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore: Ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, è lecito se è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore: È illecito se è dato da un minore di 16 anni
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito se è dato da un minore che abbia almeno 16 anni ovvero ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, se è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale. Gli Stati membri possono stabilire per legge un'età inferiore? Si, purché non inferiore ai 13 anni
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario per accertare, esercitare o difendere un diritto in sede giudiziaria
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario per tutelare un interesse vitale dell'interessato o di un'altra persona fisica qualora l'interessato si trovi nell'incapacità fisica o giuridica di prestare il proprio consenso
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario alle autorità giurisdizionali per esercitare le loro funzioni giurisdizionali
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento riguarda dati personali resi manifestamente pubblici dall'interessato
- Dove sono pubblicati, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, i documenti programmatici relativi al programma biennale degli acquisti ed il programma triennale dei lavori pubblici? Sul profilo del committente, sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Osservatorio dei contratti pubblici.
- Dovere - Interesse legittimo - Soggezione. Quali tra le precedenti costituiscono situazioni giuridiche soggettive passive? Dovere - Soggezione