Elenco in ordine alfabetico delle domande di Italiano CB
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- Individuare l'alternativa che meglio sintetizza il contenuto del testo proposto.
"Colazione da Tiffany" è il film che ha consacrato la storia di Audrey Hepburn e di tutta la sua carriera: il film è tratto dall'omonimo romanzo scritto da Truman Capote pubblicato nel 1958. La sceneggiatura del film però segue poco quella del libro e se ne distacca seguendo le direttive dello sceneggiatore George Axelrod. Il film esce nelle sale nel 1961 diretto da Blake Edwards con Audrey Hepburn e George Peppard nel ruolo dei protagonisti principali e il 9 novembre del 2011 viene restituito agli appassionati in una speciale proiezione nelle sale cinematografiche completamente restaurato. "Colazione da Tiffany" è il film che ha consacrato la carriera di Audrey Hepburn. Diretto da Blake Edwards, è tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote del 1958, ma lo sceneggiatore George Axelrod ne ha seguito poco il testo. Il film esce nel 1961: altro protagonista è George Peppard. Nel 2011 viene ripresentato al pubblico completamente restaurato.
"Colazione da Tiffany" è il film che ha consacrato la storia di Audrey Hepburn e di tutta la sua carriera: il film è tratto dall'omonimo romanzo scritto da Truman Capote pubblicato nel 1958. La sceneggiatura del film però segue poco quella del libro e se ne distacca seguendo le direttive dello sceneggiatore George Axelrod. Il film esce nelle sale nel 1961 diretto da Blake Edwards con Audrey Hepburn e George Peppard nel ruolo dei protagonisti principali e il 9 novembre del 2011 viene restituito agli appassionati in una speciale proiezione nelle sale cinematografiche completamente restaurato. "Colazione da Tiffany" è il film che ha consacrato la carriera di Audrey Hepburn. Diretto da Blake Edwards, è tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote del 1958, ma lo sceneggiatore George Axelrod ne ha seguito poco il testo. Il film esce nel 1961: altro protagonista è George Peppard. Nel 2011 viene ripresentato al pubblico completamente restaurato.
- Individuare l'alternativa che meglio sintetizza il contenuto del testo proposto.
"Donne e aziende devono cambiare rotta", ribadisce Montegiove. "Negli anni prima della crisi si era sviluppata una tendenza a valorizzare le capacità femminili, le donne stavano alzando la testa, chiedendo promozioni e aumenti. Ma poi il crac finanziario ci ha fatto tirare i remi in barca per salvaguardare il posto di lavoro. Inoltre bisogna capire che i figli non possono essere un punto di demerito. Anche perché l'esigenza di conciliare vita familiare e lavoro sta diventando sempre più una necessità anche maschile". Montegiove afferma che le donne avevano cominciato a chiedere promozioni e aumenti, ma che con la crisi la tendenza è cambiata per salvaguardare il posto di lavoro. Inoltre dice che la conciliazione tra vita familiare e lavoro sta diventando anche una necessità maschile e che quindi avere figli non dovrebbe penalizzare le donne.
"Donne e aziende devono cambiare rotta", ribadisce Montegiove. "Negli anni prima della crisi si era sviluppata una tendenza a valorizzare le capacità femminili, le donne stavano alzando la testa, chiedendo promozioni e aumenti. Ma poi il crac finanziario ci ha fatto tirare i remi in barca per salvaguardare il posto di lavoro. Inoltre bisogna capire che i figli non possono essere un punto di demerito. Anche perché l'esigenza di conciliare vita familiare e lavoro sta diventando sempre più una necessità anche maschile". Montegiove afferma che le donne avevano cominciato a chiedere promozioni e aumenti, ma che con la crisi la tendenza è cambiata per salvaguardare il posto di lavoro. Inoltre dice che la conciliazione tra vita familiare e lavoro sta diventando anche una necessità maschile e che quindi avere figli non dovrebbe penalizzare le donne.
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"Holodomor", noto anche come Genocidio o Olocausto ucraino, è il nome attribuito alla presunta carestia artificiale che si abbatté sul territorio dell'Ucraina dal 1929 al 1933 causando milioni di morti per mano del governo di Stalin. Ancora oggi le cause e la complicità dell'Urss e di Stalin in questa carestia sono incerte e non ancora verificate storicamente. Il termine "Holodomor" deriva da un'espressione ucraina che significa "infliggere la morte attraverso la fame". In Ucraina, il giorno ufficiale di commemorazione dell'Holodomor è il quarto sabato di novembre. Il termine "Holodomor" indica la carestia artificiale che colpì l'Ucraina fra la fine degli anni '20 e i primi anni '30 del '900, e che sarebbe stata voluta da Stalin. Fu un vero e proprio genocidio, con milioni di vittime, ma il ruolo di Stalin e dell'Urss non è ancora storicamente appurato. Il termine deriva da una locuzione ucraina che significa appunto "dare la morte attraverso la fame". Nel Paese, il quarto sabato di ogni novembre, si commemorano ufficialmente le vittime della carestia.
"Holodomor", noto anche come Genocidio o Olocausto ucraino, è il nome attribuito alla presunta carestia artificiale che si abbatté sul territorio dell'Ucraina dal 1929 al 1933 causando milioni di morti per mano del governo di Stalin. Ancora oggi le cause e la complicità dell'Urss e di Stalin in questa carestia sono incerte e non ancora verificate storicamente. Il termine "Holodomor" deriva da un'espressione ucraina che significa "infliggere la morte attraverso la fame". In Ucraina, il giorno ufficiale di commemorazione dell'Holodomor è il quarto sabato di novembre. Il termine "Holodomor" indica la carestia artificiale che colpì l'Ucraina fra la fine degli anni '20 e i primi anni '30 del '900, e che sarebbe stata voluta da Stalin. Fu un vero e proprio genocidio, con milioni di vittime, ma il ruolo di Stalin e dell'Urss non è ancora storicamente appurato. Il termine deriva da una locuzione ucraina che significa appunto "dare la morte attraverso la fame". Nel Paese, il quarto sabato di ogni novembre, si commemorano ufficialmente le vittime della carestia.
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"I ragazzi del muretto" è una serie televisiva andata in onda per tre stagioni su Rai 2 negli anni Novanta. La prima puntata andò in onda il 28 marzo 1991, l'ultima il 2 luglio 1996, per un totale di cinquantadue episodi. La serie racconta dei problemi quotidiani di un gruppo di amici, liceali, appartenenti per la maggior parte alla media borghesia, che si riunivano attorno al muretto di Piazza Mancini nel quartiere Flaminio di Roma. I temi trattati passano dai primi amori adolescenziali ai problemi scolastici, per arrivare a temi sociali più impegnativi come razzismo, aborto, omosessualità, AIDS, droga, prostituzione, sfruttamento degli extracomunitari. Per realizzare la prima stagione furono coinvolti quattro registi e nove sceneggiatori; ogni puntata costò circa 600 milioni di lire. "I ragazzi del muretto" è una serie televisiva trasmessa per tre stagioni su Rai 2: cinquantadue episodi dal 1991 al 1996. Vi si narra dei problemi di un gruppo di amici liceali, per lo più medio borghesi, che si riunivano attorno al muretto di Piazza Mancini nel quartiere Flaminio di Roma: dagli amori adolescenziali ai temi sociali più impegnativi. Per la prima stagione lavorarono quattro registi e nove sceneggiatori; il costo per puntata fu di circa 600 milioni di lire.
"I ragazzi del muretto" è una serie televisiva andata in onda per tre stagioni su Rai 2 negli anni Novanta. La prima puntata andò in onda il 28 marzo 1991, l'ultima il 2 luglio 1996, per un totale di cinquantadue episodi. La serie racconta dei problemi quotidiani di un gruppo di amici, liceali, appartenenti per la maggior parte alla media borghesia, che si riunivano attorno al muretto di Piazza Mancini nel quartiere Flaminio di Roma. I temi trattati passano dai primi amori adolescenziali ai problemi scolastici, per arrivare a temi sociali più impegnativi come razzismo, aborto, omosessualità, AIDS, droga, prostituzione, sfruttamento degli extracomunitari. Per realizzare la prima stagione furono coinvolti quattro registi e nove sceneggiatori; ogni puntata costò circa 600 milioni di lire. "I ragazzi del muretto" è una serie televisiva trasmessa per tre stagioni su Rai 2: cinquantadue episodi dal 1991 al 1996. Vi si narra dei problemi di un gruppo di amici liceali, per lo più medio borghesi, che si riunivano attorno al muretto di Piazza Mancini nel quartiere Flaminio di Roma: dagli amori adolescenziali ai temi sociali più impegnativi. Per la prima stagione lavorarono quattro registi e nove sceneggiatori; il costo per puntata fu di circa 600 milioni di lire.
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"Into the wild" è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", diventato un classico della sottocultura urbana. Dalla lettura del libro, Sean Penn ha dovuto aspettare ben dieci anni prima di ottenere i diritti. Questa incredibile pazienza testimonia una testarda sensibilità che è unica nel panorama cinematografico di oggi. Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga, ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé. Dal libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", ormai un classico, è stato tratto il film "Into the wild": il caparbio regista Sean Penn ha dovuto attendere dieci anni per avere i diritti, a riprova dell'unicità della sua ostinata sensibilità, testimoniata dal suo lavoro sul tema della fuga e della ricerca in sé stessi.
"Into the wild" è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", diventato un classico della sottocultura urbana. Dalla lettura del libro, Sean Penn ha dovuto aspettare ben dieci anni prima di ottenere i diritti. Questa incredibile pazienza testimonia una testarda sensibilità che è unica nel panorama cinematografico di oggi. Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga, ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé. Dal libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", ormai un classico, è stato tratto il film "Into the wild": il caparbio regista Sean Penn ha dovuto attendere dieci anni per avere i diritti, a riprova dell'unicità della sua ostinata sensibilità, testimoniata dal suo lavoro sul tema della fuga e della ricerca in sé stessi.
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"La nostra piattaforma e i nostri servizi sono stati progettati per preparare il terreno a un'armonizzazione della generazione e del consumo quasi in tempo reale negli edifici residenziali e commerciali e in interi quartieri", dice la dott.ssa Bastida. "ENERSIP ha richiesto lo sviluppo e l'implementazione di molte tecnologie diverse, come sensori e dispositivi di comunicazione wireless che monitorano il consumo di elettricità degli elettrodomestici, algoritmi per prevedere la domanda di energia, sistemi di controllo in grado di spegnere gli apparecchi e accendere i sistemi di generazione". ENERSIP funziona grazie a varie tecnologie, come dispositivi di monitoraggio dei consumi degli elettrodomestici che comunicano in wireless, algoritmi che prevedono la domanda di energia, sistemi che spengono apparecchi e accendono sistemi di generazione. Può arrivare ad armonizzare generazione e consumo di edifici o interi quartieri.
"La nostra piattaforma e i nostri servizi sono stati progettati per preparare il terreno a un'armonizzazione della generazione e del consumo quasi in tempo reale negli edifici residenziali e commerciali e in interi quartieri", dice la dott.ssa Bastida. "ENERSIP ha richiesto lo sviluppo e l'implementazione di molte tecnologie diverse, come sensori e dispositivi di comunicazione wireless che monitorano il consumo di elettricità degli elettrodomestici, algoritmi per prevedere la domanda di energia, sistemi di controllo in grado di spegnere gli apparecchi e accendere i sistemi di generazione". ENERSIP funziona grazie a varie tecnologie, come dispositivi di monitoraggio dei consumi degli elettrodomestici che comunicano in wireless, algoritmi che prevedono la domanda di energia, sistemi che spengono apparecchi e accendono sistemi di generazione. Può arrivare ad armonizzare generazione e consumo di edifici o interi quartieri.
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"L'ispirazione dei Macchiaioli risponde al profondo moto di idee e di poesia che dette il Risorgimento italiano" asserisce Emilio Cecchi; il quale aggiunge come, rapportando la vicenda del movimento toscano al coevo contesto europeo, una cosa in particolare stupisca di tali artisti, "la genuinità" del loro fiorire: "La ispirazione dei macchiaioli proruppe con purezza ed energia meravigliose, e austerità stilistica da reggere ogni paragone più egregio". Emilio Cecchi sostiene che l'ispirazione dei Macchiaioli rispose agli ideali che diede il Risorgimento italiano; questa emerse con genuinità, energia e con stile austero.
"L'ispirazione dei Macchiaioli risponde al profondo moto di idee e di poesia che dette il Risorgimento italiano" asserisce Emilio Cecchi; il quale aggiunge come, rapportando la vicenda del movimento toscano al coevo contesto europeo, una cosa in particolare stupisca di tali artisti, "la genuinità" del loro fiorire: "La ispirazione dei macchiaioli proruppe con purezza ed energia meravigliose, e austerità stilistica da reggere ogni paragone più egregio". Emilio Cecchi sostiene che l'ispirazione dei Macchiaioli rispose agli ideali che diede il Risorgimento italiano; questa emerse con genuinità, energia e con stile austero.
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"Rangoli" è una forma di arte popolare indiana che utilizza riso colorato, sabbia, farina o petali di fiori per realizzare disegni che sono delle composizioni decorative. È tradizione realizzarle in occasione del "Diwali", la festa delle luci indù che è stata celebrata l'11 e il 12 novembre. "Diwali" simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, e in questa occasione la gente decora le case e i templi con colori brillanti e luci colorate. I simboli dei "Rangoli" sono stati tramandati attraverso i secoli, essendo una pratica molto antica, da ogni generazione alla successiva, mantenendo viva la tradizione di questa straordinaria forma d'arte. Il "Rangoli" è una tradizione indù tramandata da molte generazioni che consiste nel realizzare composizioni decorative utilizzando materiali semplici. Questa pratica è molto comune nei giorni del "Diwali", la festa delle luci celebrata in novembre.
"Rangoli" è una forma di arte popolare indiana che utilizza riso colorato, sabbia, farina o petali di fiori per realizzare disegni che sono delle composizioni decorative. È tradizione realizzarle in occasione del "Diwali", la festa delle luci indù che è stata celebrata l'11 e il 12 novembre. "Diwali" simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, e in questa occasione la gente decora le case e i templi con colori brillanti e luci colorate. I simboli dei "Rangoli" sono stati tramandati attraverso i secoli, essendo una pratica molto antica, da ogni generazione alla successiva, mantenendo viva la tradizione di questa straordinaria forma d'arte. Il "Rangoli" è una tradizione indù tramandata da molte generazioni che consiste nel realizzare composizioni decorative utilizzando materiali semplici. Questa pratica è molto comune nei giorni del "Diwali", la festa delle luci celebrata in novembre.
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"Una volta vinci, una volta perdi": è un'espressione che usiamo tutti per dire che a chiunque può capitare di incappare in un fallimento, anche se - in questo come in altri modi di dire - ricorriamo al "tu" generico, in inglese come in italiano. Ma da dove nasce questa curiosa forma linguistica? Una ricerca sperimentale ha scoperto che il "tu" consente al soggetto di affrontare meglio le esperienze emotivamente negative, prendendone le distanze. L'uso del "tu" generico nei modi di dire, sia in inglese che in italiano, ha la funzione di permettere al soggetto di affrontare esperienze emotivamente negative e prenderne le distanze.
"Una volta vinci, una volta perdi": è un'espressione che usiamo tutti per dire che a chiunque può capitare di incappare in un fallimento, anche se - in questo come in altri modi di dire - ricorriamo al "tu" generico, in inglese come in italiano. Ma da dove nasce questa curiosa forma linguistica? Una ricerca sperimentale ha scoperto che il "tu" consente al soggetto di affrontare meglio le esperienze emotivamente negative, prendendone le distanze. L'uso del "tu" generico nei modi di dire, sia in inglese che in italiano, ha la funzione di permettere al soggetto di affrontare esperienze emotivamente negative e prenderne le distanze.
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"Vittoria nostra, non sarai mutilata", con questo ammonimento lanciato sulle colonne del Corriere della Sera (24 Ottobre 1918), Gabriele D'Annunzio conia l'espressione che segnerà ogni fase di revanscismo nazionalista nella storia italiana a venire. Proprio alla tradizione francese di fine Ottocento - revanche (rivincita) per i territori dell'Alsazia e della Lorena contesi alla Germania - si deve la diffusione di quello spirito di rivendicazione territoriale che in Italia si raccoglie intorno al movimento risorgimentale per l'unificazione delle "terre irredente" di Trento, Trieste e della Venezia Giulia austriache. Il revanscismo italiano ebbe inizio da movimento risorgimentale di riunificazione dei territori di Trento, Trieste e Venezia Giulia, che all'epoca erano austriaci. Si ispirava a una corrente francese di fine Ottocento che rivendicava alla Germania l'Alsazia e la Lorena. Fu D'Annunzio a coniare l'espressione tipica del movimento revanscista nazionalista italiano.
"Vittoria nostra, non sarai mutilata", con questo ammonimento lanciato sulle colonne del Corriere della Sera (24 Ottobre 1918), Gabriele D'Annunzio conia l'espressione che segnerà ogni fase di revanscismo nazionalista nella storia italiana a venire. Proprio alla tradizione francese di fine Ottocento - revanche (rivincita) per i territori dell'Alsazia e della Lorena contesi alla Germania - si deve la diffusione di quello spirito di rivendicazione territoriale che in Italia si raccoglie intorno al movimento risorgimentale per l'unificazione delle "terre irredente" di Trento, Trieste e della Venezia Giulia austriache. Il revanscismo italiano ebbe inizio da movimento risorgimentale di riunificazione dei territori di Trento, Trieste e Venezia Giulia, che all'epoca erano austriaci. Si ispirava a una corrente francese di fine Ottocento che rivendicava alla Germania l'Alsazia e la Lorena. Fu D'Annunzio a coniare l'espressione tipica del movimento revanscista nazionalista italiano.
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È essenziale che l'opinione pubblica sia informata sulle attività dell'Alleanza e sul ruolo che essa deve svolgere dopo la fine della guerra fredda perché la NATO continui ad ottenere successi e rimanga capace di adempiere la sua missione fondamentale, sviluppando e approfondendo i propri legami con gli ex avversari, con i quali ha stabilito un nuovo vincolo di partenariato, fondato sulla cooperazione, il dialogo e i comuni interessi di sicurezza. Il compito di spiegare la politica di difesa e di sicurezza e il ruolo di ciascun Paese membro dell'Alleanza compete a ciascun governo nazionale. La scelta dei metodi da adottare e delle risorse da utilizzare per informare l'opinione pubblica nazionale sulle politiche e gli obiettivi dell'Alleanza costituisce ugualmente una prerogativa nazionale. Dopo la fine della guerra fredda, l'opinione pubblica deve ancora essere informata sulla funzione della NATO, affinché essa resti in grado di svolgere i suoi compiti, che ora contemplano un partenariato con gli ex nemici. Il compito di spiegare alla pubblica opinione la politica di difesa e il ruolo degli Stati membri, così come la scelta dei metodi e delle risorse a ciò necessari, compete ai governi nazionali.
È essenziale che l'opinione pubblica sia informata sulle attività dell'Alleanza e sul ruolo che essa deve svolgere dopo la fine della guerra fredda perché la NATO continui ad ottenere successi e rimanga capace di adempiere la sua missione fondamentale, sviluppando e approfondendo i propri legami con gli ex avversari, con i quali ha stabilito un nuovo vincolo di partenariato, fondato sulla cooperazione, il dialogo e i comuni interessi di sicurezza. Il compito di spiegare la politica di difesa e di sicurezza e il ruolo di ciascun Paese membro dell'Alleanza compete a ciascun governo nazionale. La scelta dei metodi da adottare e delle risorse da utilizzare per informare l'opinione pubblica nazionale sulle politiche e gli obiettivi dell'Alleanza costituisce ugualmente una prerogativa nazionale. Dopo la fine della guerra fredda, l'opinione pubblica deve ancora essere informata sulla funzione della NATO, affinché essa resti in grado di svolgere i suoi compiti, che ora contemplano un partenariato con gli ex nemici. Il compito di spiegare alla pubblica opinione la politica di difesa e il ruolo degli Stati membri, così come la scelta dei metodi e delle risorse a ciò necessari, compete ai governi nazionali.
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È finalmente disponibile il lavoro biografico su Tomaso Serra. In un unico volume si articolano quattro libri, ciascuno dei quali documenta, cronologicamente, la vita dell'anarchico sardo che, approdato fin dalla gioventù al movimento anarchico, per 65 dei suoi 85 anni di vita è stato nell'emigrazione antifascista, nella Spagna rivoluzionaria, nei campi di concentramento francesi, quindi nel confino a Ventotene, nella resistenza romana e poi nella sua Barrali, in Sardegna, uno dei militanti più attivi. Tomaso Serra fu un anarchico sardo politicamente molto attivo per gran parte della sua vita. Finalmente è disponibile un volume, composto di quattro libri, che ne documenta, cronologicamente, la storia.
È finalmente disponibile il lavoro biografico su Tomaso Serra. In un unico volume si articolano quattro libri, ciascuno dei quali documenta, cronologicamente, la vita dell'anarchico sardo che, approdato fin dalla gioventù al movimento anarchico, per 65 dei suoi 85 anni di vita è stato nell'emigrazione antifascista, nella Spagna rivoluzionaria, nei campi di concentramento francesi, quindi nel confino a Ventotene, nella resistenza romana e poi nella sua Barrali, in Sardegna, uno dei militanti più attivi. Tomaso Serra fu un anarchico sardo politicamente molto attivo per gran parte della sua vita. Finalmente è disponibile un volume, composto di quattro libri, che ne documenta, cronologicamente, la storia.
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È noto che la gente tende a uniformare le proprie opinioni a quelle della maggioranza. Nel 2011, Jamil Zaki, psicologo della Stanford University, e colleghi ne hanno scoperto il motivo. Dipende dalla corteccia prefrontale ventromediale, una parte del centro della ricompensa del cervello, che si "accende" quando ci imbattiamo in qualcosa che ci piace. Il team di Zaki ha scoperto che si attiva anche quando ci viene detto ciò che pensano gli altri; e più si attiva, più indirizza la nostra opinione verso quella della maggioranza. Il fatto che tendiamo a uniformare le nostre opinioni con quelle della maggioranza non è un caso. Lo psicologo Jamil Zaki, con il suo team, ne ha scoperto il motivo: dipende da una parte del nostro cervello che si attiva non solo di fronte a ciò che ci piace, ma anche di fronte al pensiero altrui e ci indirizza proprio verso questo.
È noto che la gente tende a uniformare le proprie opinioni a quelle della maggioranza. Nel 2011, Jamil Zaki, psicologo della Stanford University, e colleghi ne hanno scoperto il motivo. Dipende dalla corteccia prefrontale ventromediale, una parte del centro della ricompensa del cervello, che si "accende" quando ci imbattiamo in qualcosa che ci piace. Il team di Zaki ha scoperto che si attiva anche quando ci viene detto ciò che pensano gli altri; e più si attiva, più indirizza la nostra opinione verso quella della maggioranza. Il fatto che tendiamo a uniformare le nostre opinioni con quelle della maggioranza non è un caso. Lo psicologo Jamil Zaki, con il suo team, ne ha scoperto il motivo: dipende da una parte del nostro cervello che si attiva non solo di fronte a ciò che ci piace, ma anche di fronte al pensiero altrui e ci indirizza proprio verso questo.
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È stato firmato, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, il Decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori: ne fornisce notizia lo stesso Ministero del Lavoro, con un Comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, precisando che tale Decreto dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello dell'Economia e delle Finanze hanno firmato un decreto che prevede agevolazioni per le aziende private che includano, nei contratti collettivi interni, istituti per favorire la conciliazione fra vita lavorativa e privata dei dipendenti: il decreto, come conferma il sito del ministero, è in attesa di essere protocollato dalla Corte dei Conti.
È stato firmato, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, il Decreto che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori: ne fornisce notizia lo stesso Ministero del Lavoro, con un Comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, precisando che tale Decreto dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello dell'Economia e delle Finanze hanno firmato un decreto che prevede agevolazioni per le aziende private che includano, nei contratti collettivi interni, istituti per favorire la conciliazione fra vita lavorativa e privata dei dipendenti: il decreto, come conferma il sito del ministero, è in attesa di essere protocollato dalla Corte dei Conti.
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È stato il terremoto più potente ad avere colpito il Messico da 85 anni a questa parte, uno fra i 50 più violenti mai registrati, quello di magnitudo compresa fra 8,1 e 8,2 avvenuto poco prima della mezzanotte locale, le 6,49 italiane, nel Pacifico, lungo le coste del Paese. Una potenza devastante che ha provocato il panico nel sud e nel centro del Paese, compresa la capitale, dove vivono circa venti milioni di persone. A mezzanotte circa ora locale, il Messico è stato colpito dal più forte terremoto degli ultimi 85 anni per il Paese, nonché uno dei 50 più forti mai registrati, con una magnitudo di 8,1-8,2. Il terremoto è avvenuto lungo la costa pacifica, e il panico è dilagato nel sud e nel centro del Paese, compresa la capitale, una megalopoli da venti milioni di abitanti.
È stato il terremoto più potente ad avere colpito il Messico da 85 anni a questa parte, uno fra i 50 più violenti mai registrati, quello di magnitudo compresa fra 8,1 e 8,2 avvenuto poco prima della mezzanotte locale, le 6,49 italiane, nel Pacifico, lungo le coste del Paese. Una potenza devastante che ha provocato il panico nel sud e nel centro del Paese, compresa la capitale, dove vivono circa venti milioni di persone. A mezzanotte circa ora locale, il Messico è stato colpito dal più forte terremoto degli ultimi 85 anni per il Paese, nonché uno dei 50 più forti mai registrati, con una magnitudo di 8,1-8,2. Il terremoto è avvenuto lungo la costa pacifica, e il panico è dilagato nel sud e nel centro del Paese, compresa la capitale, una megalopoli da venti milioni di abitanti.
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È un cubo di 9 metri quadrati e ha una moltitudine di destinazioni d'uso possibili, ma il punto forte di "Un Cube dans mon jardin" è che può essere collocato ovunque e in qualsiasi stagione dell'anno. Mobile, camaleontica, versatile, luminosa - il 50% delle pareti sono vetrate - la struttura cubica inventata dal designer e architetto d'interni francese Frederic Tabary funziona come un prefabbricato, perciò non richiede alcun tipo di intervento edilizio, è facile da assemblare, la sua collocazione può essere regolata a seconda dell'esposizione al sole e si può collegare alla rete elettrica. Il "cubo" è persino personalizzabile: si può scegliere il colore della struttura portante e delle pareti interne ed esterne, il legno della pavimentazione e se installare le ruote. Frederic Tabary, designer e architetto francese d'interni, ha inventato "Un Cube dans mon jardin", un "cubo" della superficie di 9 metri quadrati che può essere collocato ovunque e in qualsiasi periodo dell'anno. Funzionando come prefabbricato, la struttura non richiede alcun tipo di intervento edilizio, è facile da assemblare e può essere utilizzata in molti modi. Il "cubo" è persino personalizzabile: si può sceglierne il colore della struttura portante e delle pareti interne ed esterne, il legno della pavimentazione e se installare le ruote.
È un cubo di 9 metri quadrati e ha una moltitudine di destinazioni d'uso possibili, ma il punto forte di "Un Cube dans mon jardin" è che può essere collocato ovunque e in qualsiasi stagione dell'anno. Mobile, camaleontica, versatile, luminosa - il 50% delle pareti sono vetrate - la struttura cubica inventata dal designer e architetto d'interni francese Frederic Tabary funziona come un prefabbricato, perciò non richiede alcun tipo di intervento edilizio, è facile da assemblare, la sua collocazione può essere regolata a seconda dell'esposizione al sole e si può collegare alla rete elettrica. Il "cubo" è persino personalizzabile: si può scegliere il colore della struttura portante e delle pareti interne ed esterne, il legno della pavimentazione e se installare le ruote. Frederic Tabary, designer e architetto francese d'interni, ha inventato "Un Cube dans mon jardin", un "cubo" della superficie di 9 metri quadrati che può essere collocato ovunque e in qualsiasi periodo dell'anno. Funzionando come prefabbricato, la struttura non richiede alcun tipo di intervento edilizio, è facile da assemblare e può essere utilizzata in molti modi. Il "cubo" è persino personalizzabile: si può sceglierne il colore della struttura portante e delle pareti interne ed esterne, il legno della pavimentazione e se installare le ruote.
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È un dato dell'esperienza che l'uomo consegue la maturità psicologica attraverso un processo evolutivo che si snoda lungo fasi graduali. Dal momento che è conforme alla natura del diritto adottare criteri di valutazione basati su situazioni-tipo o medie, si comprende d'altra parte come il legislatore abbia ritenuto opportuno ricollegare la capacità di intendere e di volere a classi d'età. L'essere umano arriva alla maturità psicologica per gradi. Il diritto, dunque, che procede attraverso situazioni-tipo, ha optato per collegare la capacità di intendere e di volere a classi di età.
È un dato dell'esperienza che l'uomo consegue la maturità psicologica attraverso un processo evolutivo che si snoda lungo fasi graduali. Dal momento che è conforme alla natura del diritto adottare criteri di valutazione basati su situazioni-tipo o medie, si comprende d'altra parte come il legislatore abbia ritenuto opportuno ricollegare la capacità di intendere e di volere a classi d'età. L'essere umano arriva alla maturità psicologica per gradi. Il diritto, dunque, che procede attraverso situazioni-tipo, ha optato per collegare la capacità di intendere e di volere a classi di età.
- Individuare l'alternativa che meglio sintetizza il contenuto del testo proposto.
È vero, oggi si produce musica come mai in passato, ma la qualità media è scesa. Al di là della nostalgia, ci sono delle ragioni obiettive: i grandi studi di registrazione, con gli specialisti che ci lavoravano, sono in declino, ma soprattutto sono spariti i direttori artistici, i produttori e le altre figure che ci liberavano da tanta spazzatura. Ma di questo si parla poco. In realtà, più che della musica in sé, oggi si discute dei modi di consumarla e delle piattaforme di distribuzione. La cosa ha una sua logica. Ogni progresso tecnico ha influenzato la creazione musicale: la capienza dei formati - dischi a 78 giri, lp o cd - ha determinato la durata delle canzoni e le possibilità di sperimentazione. I professionisti legati al mondo della musica sono spariti o ridotti e questo impatta negativamente sulla qualità della musica. Il focus è piuttosto, e logicamente, sulle piattaforme di distribuzione: i progressi tecnici (ad esempio sui formati) hanno influenzato la creazione musicale (ad esempio la durata delle canzoni e le sperimentazioni).
È vero, oggi si produce musica come mai in passato, ma la qualità media è scesa. Al di là della nostalgia, ci sono delle ragioni obiettive: i grandi studi di registrazione, con gli specialisti che ci lavoravano, sono in declino, ma soprattutto sono spariti i direttori artistici, i produttori e le altre figure che ci liberavano da tanta spazzatura. Ma di questo si parla poco. In realtà, più che della musica in sé, oggi si discute dei modi di consumarla e delle piattaforme di distribuzione. La cosa ha una sua logica. Ogni progresso tecnico ha influenzato la creazione musicale: la capienza dei formati - dischi a 78 giri, lp o cd - ha determinato la durata delle canzoni e le possibilità di sperimentazione. I professionisti legati al mondo della musica sono spariti o ridotti e questo impatta negativamente sulla qualità della musica. Il focus è piuttosto, e logicamente, sulle piattaforme di distribuzione: i progressi tecnici (ad esempio sui formati) hanno influenzato la creazione musicale (ad esempio la durata delle canzoni e le sperimentazioni).
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· somiglianza: la rielaborazione deve contenere tutti i principali concetti espressi nel testo. Vista dallo spazio, la Terra sarà anche un pianeta azzurro, ma solo il 2,5 per cento di quell'acqua è dolce. E per giunta viene sprecato, sporcato, avvelenato e distribuito in modo ingiusto. Negli ultimi sessantacinque anni la popolazione mondiale è quasi quadruplicata, mentre il consumo d'acqua è aumentato di sei volte. E dal momento che l'inquinamento ambientale non si arresta, anche l'ingiustizia nell'accesso alle risorse idriche aumenta costantemente. Quando diciamo che l'acqua scarseggia, parliamo di persone che soffrono la sete: quasi un miliardo di esseri umani è costretto a bere acqua contaminata e altri 2,3 miliardi soffrono a causa della penuria d'acqua. Nonostante la Terra sia in buona parte ricoperta d'acqua, solo un'esigua quantità di quest'acqua è dolce e oggigiorno circa tre miliardi di persone soffrono problemi legati all'accesso alle risorse idriche. Questo è dovuto a diverse cause: l'inquinamento ambientale, la crescita della popolazione mondiale, l'incremento complessivo del consumo d'acqua e l'ingiustizia nella ripartizione delle risorse idriche.
· somiglianza: la rielaborazione deve contenere tutti i principali concetti espressi nel testo. Vista dallo spazio, la Terra sarà anche un pianeta azzurro, ma solo il 2,5 per cento di quell'acqua è dolce. E per giunta viene sprecato, sporcato, avvelenato e distribuito in modo ingiusto. Negli ultimi sessantacinque anni la popolazione mondiale è quasi quadruplicata, mentre il consumo d'acqua è aumentato di sei volte. E dal momento che l'inquinamento ambientale non si arresta, anche l'ingiustizia nell'accesso alle risorse idriche aumenta costantemente. Quando diciamo che l'acqua scarseggia, parliamo di persone che soffrono la sete: quasi un miliardo di esseri umani è costretto a bere acqua contaminata e altri 2,3 miliardi soffrono a causa della penuria d'acqua. Nonostante la Terra sia in buona parte ricoperta d'acqua, solo un'esigua quantità di quest'acqua è dolce e oggigiorno circa tre miliardi di persone soffrono problemi legati all'accesso alle risorse idriche. Questo è dovuto a diverse cause: l'inquinamento ambientale, la crescita della popolazione mondiale, l'incremento complessivo del consumo d'acqua e l'ingiustizia nella ripartizione delle risorse idriche.
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A ben guardare lavoro e cultura, stili di vita e fatiche, paure e creatività, libertà e servaggi, si sono affermati non "in montagna" (che è una dimensione astratta) ma "sulle" montagne, che sono luoghi reali e diversificati nel mondo, e possono consistere in un remoto borgo pedemontano appenninico, come in un villaggio sherpa himalayano, in un "quattromila" alpino, o in un alpeggio altoatesino. Si dimentica troppo spesso, anche negli interventi pubblici e politici a favore della montagna, che in realtà bisogna parlare di "montagne". Di frequente, anche in interventi pubblici o politici, si parla di vita umana in montagna in modo astratto, senza ricordare la dimensione reale di questa. Ci sono infatti diversi tipi di montagna nel mondo, dal villaggio sherpa dell'Himalaya, per esempio, all'alpeggio dell'Alto Adige.
A ben guardare lavoro e cultura, stili di vita e fatiche, paure e creatività, libertà e servaggi, si sono affermati non "in montagna" (che è una dimensione astratta) ma "sulle" montagne, che sono luoghi reali e diversificati nel mondo, e possono consistere in un remoto borgo pedemontano appenninico, come in un villaggio sherpa himalayano, in un "quattromila" alpino, o in un alpeggio altoatesino. Si dimentica troppo spesso, anche negli interventi pubblici e politici a favore della montagna, che in realtà bisogna parlare di "montagne". Di frequente, anche in interventi pubblici o politici, si parla di vita umana in montagna in modo astratto, senza ricordare la dimensione reale di questa. Ci sono infatti diversi tipi di montagna nel mondo, dal villaggio sherpa dell'Himalaya, per esempio, all'alpeggio dell'Alto Adige.
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A decidere, con il metodo della democrazia consensuale, faticoso per loro stessa ammissione perché basta un solo veto a produrre ulteriori discussioni e slittamenti, è l'intera comunità: un'assemblea mensile, denominata "riunione spaghetti", è destinata alle decisioni più importanti, poi ci sono quelle settimanali o quotidiane per le cose minori. L'argent de poche, una sorta di mini salario di venticinque euro a persona ogni settimana, serve invece per le piccole spese, che non necessitano di un'assemblea per essere decise. Al resto provvede la comunità, in base a un'analisi dei bisogni. La comunità prende le decisioni più importanti in un'assemblea mensile, la "riunione spaghetti", attraverso il faticoso metodo della democrazia consensuale; per le decisioni minori ci sono riunioni settimanali o quotidiane. Per le piccole spese ognuno riceve venticinque euro la settimana, mentre la comunità decide per il resto, a partire da un'analisi dei bisogni.
A decidere, con il metodo della democrazia consensuale, faticoso per loro stessa ammissione perché basta un solo veto a produrre ulteriori discussioni e slittamenti, è l'intera comunità: un'assemblea mensile, denominata "riunione spaghetti", è destinata alle decisioni più importanti, poi ci sono quelle settimanali o quotidiane per le cose minori. L'argent de poche, una sorta di mini salario di venticinque euro a persona ogni settimana, serve invece per le piccole spese, che non necessitano di un'assemblea per essere decise. Al resto provvede la comunità, in base a un'analisi dei bisogni. La comunità prende le decisioni più importanti in un'assemblea mensile, la "riunione spaghetti", attraverso il faticoso metodo della democrazia consensuale; per le decisioni minori ci sono riunioni settimanali o quotidiane. Per le piccole spese ognuno riceve venticinque euro la settimana, mentre la comunità decide per il resto, a partire da un'analisi dei bisogni.
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A dichiarare di non fidarsi a bere acqua di rubinetto è ancora una percentuale rilevante di famiglie ma in deciso calo: dal 40,1% del 2002 si è passati al 28% nel 2014. La sfiducia è molto elevata in Sardegna (53,4%), Calabria (48,5%), Sicilia (46,2%) e Toscana (38,3%). La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale si attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. Si tratta di quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione. Una percentuale ancora rilevante di famiglie, anche se in calo, dichiara di non fidarsi a bere l'acqua del rubinetto: 28% nel 2014, ma erano il 40,1% nel 2002. La sfiducia è molto elevata in Sardegna (53,4%), Calabria (48,5%), Sicilia (46,2%) e Toscana (38,3%). La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale ammonta a 11,42 euro (il 4,5% in meno del 2012), quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione.
A dichiarare di non fidarsi a bere acqua di rubinetto è ancora una percentuale rilevante di famiglie ma in deciso calo: dal 40,1% del 2002 si è passati al 28% nel 2014. La sfiducia è molto elevata in Sardegna (53,4%), Calabria (48,5%), Sicilia (46,2%) e Toscana (38,3%). La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale si attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. Si tratta di quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione. Una percentuale ancora rilevante di famiglie, anche se in calo, dichiara di non fidarsi a bere l'acqua del rubinetto: 28% nel 2014, ma erano il 40,1% nel 2002. La sfiducia è molto elevata in Sardegna (53,4%), Calabria (48,5%), Sicilia (46,2%) e Toscana (38,3%). La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale ammonta a 11,42 euro (il 4,5% in meno del 2012), quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione.
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A Expo per i ristoranti, i food-truck e i chioschi che vendono cibo sparsi intorno al Decumano nel mese di maggio le entrate complessive lorde sono state 23 milioni di euro. I ristoranti regionali di Eataly sono quelli che hanno guadagnato più di tutti, 3,8 milioni di euro in totale; al secondo posto ci sono la cooperativa emiliana Cir che ha molti self-service in giro per Expo e la catena Let's Toast, mentre al terzo posto c'è il padiglione spagnolo con 970mila euro, che ha un tapas bar e un ristorante, entrambi costosi ma in grado di offrire prodotti molto buoni. I ristoranti, i food-truck e i chioschi che vendono cibo in Expo nel mese di maggio hanno fatto un incasso lordo di 23 milioni di euro. Primi i ristoranti regionali di Eataly (3,8 milioni); al secondo posto i self-service della Cir e la catena Let's Toast, poi c'è il padiglione spagnolo (970mila euro), che ha un tapas bar e un ristorante, con cibi buoni anche se costosi.
A Expo per i ristoranti, i food-truck e i chioschi che vendono cibo sparsi intorno al Decumano nel mese di maggio le entrate complessive lorde sono state 23 milioni di euro. I ristoranti regionali di Eataly sono quelli che hanno guadagnato più di tutti, 3,8 milioni di euro in totale; al secondo posto ci sono la cooperativa emiliana Cir che ha molti self-service in giro per Expo e la catena Let's Toast, mentre al terzo posto c'è il padiglione spagnolo con 970mila euro, che ha un tapas bar e un ristorante, entrambi costosi ma in grado di offrire prodotti molto buoni. I ristoranti, i food-truck e i chioschi che vendono cibo in Expo nel mese di maggio hanno fatto un incasso lordo di 23 milioni di euro. Primi i ristoranti regionali di Eataly (3,8 milioni); al secondo posto i self-service della Cir e la catena Let's Toast, poi c'è il padiglione spagnolo (970mila euro), che ha un tapas bar e un ristorante, con cibi buoni anche se costosi.
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A fine settembre in Trentino è stato trovato morto, ucciso da un colpo di fucile, l'orso bruno M2. Stessa sorte è toccata a luglio nel parco nazionale della Majella all'orso Stefano, colpito da tre pallottole. L'orso bruno è una specie a rischio e particolarmente protetta sia sul piano nazionale che comunitario. E fa parte di un patrimonio ricco ma fragile. Secondo i dati dell'Iucn, in italia vivono 67500 specie di piante e animali (il 43% di quelle europee), ma il 35% delle specie a rischio in Europa vive in Italia. In tre mesi uccisi due orsi bruni: uno sulla Majella e l'altro in Trentino. L'orso bruno è una specie a rischio e quindi protetta in Italia e nella Comunità europea. Secondo i dati dell'Iucn, in italia vivono 67500 specie di piante e animali (il 43% di quelle europee), ma il 35% delle specie a rischio in Europa vive in Italia.
A fine settembre in Trentino è stato trovato morto, ucciso da un colpo di fucile, l'orso bruno M2. Stessa sorte è toccata a luglio nel parco nazionale della Majella all'orso Stefano, colpito da tre pallottole. L'orso bruno è una specie a rischio e particolarmente protetta sia sul piano nazionale che comunitario. E fa parte di un patrimonio ricco ma fragile. Secondo i dati dell'Iucn, in italia vivono 67500 specie di piante e animali (il 43% di quelle europee), ma il 35% delle specie a rischio in Europa vive in Italia. In tre mesi uccisi due orsi bruni: uno sulla Majella e l'altro in Trentino. L'orso bruno è una specie a rischio e quindi protetta in Italia e nella Comunità europea. Secondo i dati dell'Iucn, in italia vivono 67500 specie di piante e animali (il 43% di quelle europee), ma il 35% delle specie a rischio in Europa vive in Italia.
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A Ho Chi Min City, nessuno oggi parla più di raggiungere il nhan, "contemplare la luna dalla finestra". In controtendenza con la nuova filosofia di una parte dell'Occidente e con la lentezza e la meditazione interiore che vanno tanto di moda a New York come a Parigi, la parola d'ordine di questa città, emblema esemplare del Terzo Millennio, è song voi (vivere in fretta) per recuperare il tempo perduto. Corrono, infatti, le centinaia di motorini che invadono la città alle prime luci del giorno, con intere famiglie accatastate su due ruote in un infernale concerto di clacson. Saltano freneticamente da un appuntamento all'altro gli yuppie armati di cellulare, per il new deal economico che li riscatti da cinquant'anni di guerre ininterrotte contro Francesi, Giapponesi, Nordamericani, Cambogiani e Cinesi. Ho Chi Min City sembra aver perduto i suoi tradizionali valori in favore di quelli che una volta erano dell'Occidente. Qui si vuole vivere in fretta - non solo gli yuppie ma anche le famiglie - si vogliono agganciare le possibilità economiche del nuovo millennio. È una rincorsa del tempo perduto, speso in cinquant'anni di guerre ininterrotte.
A Ho Chi Min City, nessuno oggi parla più di raggiungere il nhan, "contemplare la luna dalla finestra". In controtendenza con la nuova filosofia di una parte dell'Occidente e con la lentezza e la meditazione interiore che vanno tanto di moda a New York come a Parigi, la parola d'ordine di questa città, emblema esemplare del Terzo Millennio, è song voi (vivere in fretta) per recuperare il tempo perduto. Corrono, infatti, le centinaia di motorini che invadono la città alle prime luci del giorno, con intere famiglie accatastate su due ruote in un infernale concerto di clacson. Saltano freneticamente da un appuntamento all'altro gli yuppie armati di cellulare, per il new deal economico che li riscatti da cinquant'anni di guerre ininterrotte contro Francesi, Giapponesi, Nordamericani, Cambogiani e Cinesi. Ho Chi Min City sembra aver perduto i suoi tradizionali valori in favore di quelli che una volta erano dell'Occidente. Qui si vuole vivere in fretta - non solo gli yuppie ma anche le famiglie - si vogliono agganciare le possibilità economiche del nuovo millennio. È una rincorsa del tempo perduto, speso in cinquant'anni di guerre ininterrotte.
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A livello di dichiarazioni, tutti i membri dell'Unione europea sembrano concordi negli ultimi mesi nel voler usare un doppio binario per mettere un freno all'immigrazione: il piano repressivo accompagnato da aiuti allo sviluppo, il cosiddetto piano Africa. Il piano Africa, messo a punto dall'Unione europea per frenare l'immigrazione e sul cui utilizzo tutti i membri dell'Unione si dichiarano concordi, è da un lato repressivo e dall'altro accompagnato da aiuti allo sviluppo.
A livello di dichiarazioni, tutti i membri dell'Unione europea sembrano concordi negli ultimi mesi nel voler usare un doppio binario per mettere un freno all'immigrazione: il piano repressivo accompagnato da aiuti allo sviluppo, il cosiddetto piano Africa. Il piano Africa, messo a punto dall'Unione europea per frenare l'immigrazione e sul cui utilizzo tutti i membri dell'Unione si dichiarano concordi, è da un lato repressivo e dall'altro accompagnato da aiuti allo sviluppo.
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A luglio 2017, nel corso di una conferenza internazionale sull'hacking a Las Vegas, John Sotos, direttore medico di Intel, ha affermato che le stesse tecnologie mediche che permettono, per esempio, di prendere di mira soltanto le cellule cancerogene, potrebbero consentire, in futuro, di ingegnerizzare un'arma biologica che attacchi soltanto individui con particolari caratteristiche genetiche, per esempio di una certa famiglia o etnia di provenienza. Si ipotizza che in futuro le tecnologie mediche che permettono l'attacco mirato alle sole cellule cancerogene potrebbero essere impiegate nella progettazione di armi biologiche che, allo stesso modo, attacchino solo membri di una determinata provenienza etnica o familiare, in base alle caratteristiche genetiche.
A luglio 2017, nel corso di una conferenza internazionale sull'hacking a Las Vegas, John Sotos, direttore medico di Intel, ha affermato che le stesse tecnologie mediche che permettono, per esempio, di prendere di mira soltanto le cellule cancerogene, potrebbero consentire, in futuro, di ingegnerizzare un'arma biologica che attacchi soltanto individui con particolari caratteristiche genetiche, per esempio di una certa famiglia o etnia di provenienza. Si ipotizza che in futuro le tecnologie mediche che permettono l'attacco mirato alle sole cellule cancerogene potrebbero essere impiegate nella progettazione di armi biologiche che, allo stesso modo, attacchino solo membri di una determinata provenienza etnica o familiare, in base alle caratteristiche genetiche.
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A lungo si è discusso - e si discute ancora - se e quanto il peso delle sanzioni e del debito imposto alla Germania - estinto solo nel 2010 - abbia influito sulle dinamiche e gli eventi successivi, sull'affermazione del nazionalsocialismo nel segno delle rivendicazioni nazionali e internazionali, quindi, sullo scoppio del secondo conflitto mondiale. Certo è che per la prima volta e a livello globale, si pronunciano i lemmi originari del vocabolario della giustizia internazionale poi così tristemente familiare lungo tutto il Novecento e oltre. Non è ancora chiaro quanto le sanzioni imposte alla Germania siano state causa della successiva affermazione del nazionalsocialismo e, quindi, dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma è certo che quelli furono i primi provvedimenti di quella giustizia internazionale che caratterizzò tutto il Novecento.
A lungo si è discusso - e si discute ancora - se e quanto il peso delle sanzioni e del debito imposto alla Germania - estinto solo nel 2010 - abbia influito sulle dinamiche e gli eventi successivi, sull'affermazione del nazionalsocialismo nel segno delle rivendicazioni nazionali e internazionali, quindi, sullo scoppio del secondo conflitto mondiale. Certo è che per la prima volta e a livello globale, si pronunciano i lemmi originari del vocabolario della giustizia internazionale poi così tristemente familiare lungo tutto il Novecento e oltre. Non è ancora chiaro quanto le sanzioni imposte alla Germania siano state causa della successiva affermazione del nazionalsocialismo e, quindi, dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma è certo che quelli furono i primi provvedimenti di quella giustizia internazionale che caratterizzò tutto il Novecento.
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A partire dagli anni Novanta il termine diaspora è entrato nel linguaggio politico internazionale, parallelamente a un ampliamento del suo significato. Dall'uso originario, principalmente ristretto ad alcuni fenomeni di dispersione forzata di popolazioni (diaspora ebraica, diaspora armena, diaspora nera o africana, diaspora palestinese, ecc.), il concetto di diaspora ha abbracciato più in generale la gran parte dei casi di comunità nazionali e anche sub-nazionali espatriate al di fuori dei confini del paese d'origine. Il termine diaspora, ampliato nel suo significato originario, è entrato a far parte del linguaggio politico internazionale a partire dagli anni Novanta. Oggi infatti il concetto di diaspora non è più riferito solo a fenomeni di dispersione forzata di popolazioni, ma anche all'espatrio di comunità nazionali e sub-nazionali.
A partire dagli anni Novanta il termine diaspora è entrato nel linguaggio politico internazionale, parallelamente a un ampliamento del suo significato. Dall'uso originario, principalmente ristretto ad alcuni fenomeni di dispersione forzata di popolazioni (diaspora ebraica, diaspora armena, diaspora nera o africana, diaspora palestinese, ecc.), il concetto di diaspora ha abbracciato più in generale la gran parte dei casi di comunità nazionali e anche sub-nazionali espatriate al di fuori dei confini del paese d'origine. Il termine diaspora, ampliato nel suo significato originario, è entrato a far parte del linguaggio politico internazionale a partire dagli anni Novanta. Oggi infatti il concetto di diaspora non è più riferito solo a fenomeni di dispersione forzata di popolazioni, ma anche all'espatrio di comunità nazionali e sub-nazionali.
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A partire dalla costruzione mitica della storia nazionale, scandita dalle rivoluzioni/guerre d'indipendenza e di unificazione nella seconda metà dell'Ottocento, si è giunti, nutrendoli di simboli e di immagini sempre più forti, alla definizione dei regimi totalitari novecenteschi, il nazionalsocialismo tedesco e il fascismo italiano, come vere e proprie religioni laiche della patria e della nazione. Allo scoppio della prima guerra mondiale e al momento dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, la tradizione pubblica e la narrazione esaltante il valore nazionale e collettivo si reggono sulla mitizzazione della recente storia militare delle imprese garibaldine. Il nazionalsocialismo tedesco e il fascismo italiano erano come delle religioni che veneravano la patria e la nazione. Nacquero a partire dalla mitizzazione delle guerre di indipendenza e unificazione dell'Ottocento, la cui storia venne nutrita da simboli e immagini forti. Infatti quando l'Italia entrò in guerra durante il secondo conflitto mondiale, si esaltava il valore nazionale mitizzando le imprese di Garibaldi.
A partire dalla costruzione mitica della storia nazionale, scandita dalle rivoluzioni/guerre d'indipendenza e di unificazione nella seconda metà dell'Ottocento, si è giunti, nutrendoli di simboli e di immagini sempre più forti, alla definizione dei regimi totalitari novecenteschi, il nazionalsocialismo tedesco e il fascismo italiano, come vere e proprie religioni laiche della patria e della nazione. Allo scoppio della prima guerra mondiale e al momento dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, la tradizione pubblica e la narrazione esaltante il valore nazionale e collettivo si reggono sulla mitizzazione della recente storia militare delle imprese garibaldine. Il nazionalsocialismo tedesco e il fascismo italiano erano come delle religioni che veneravano la patria e la nazione. Nacquero a partire dalla mitizzazione delle guerre di indipendenza e unificazione dell'Ottocento, la cui storia venne nutrita da simboli e immagini forti. Infatti quando l'Italia entrò in guerra durante il secondo conflitto mondiale, si esaltava il valore nazionale mitizzando le imprese di Garibaldi.
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Accettata l'ospitalità del nobile veneziano Giovanni Mocenigo nel 1592, Giordano Bruno fu da questi denunciato all'Inquisizione e fatto arrestare per i suoi dubbi sulla funzione della religione e i sospetti di eterodossia gravanti sulle sue dottrine. In un primo tempo riuscì ad evitare la condanna con una parziale ritrattazione, ma nel 1593 fu trasferito all'Inquisizione di Roma e, dopo sette anni di carcerazione, fu condannato a bruciare sul rogo il 17 febbraio del 1600. Nel 1592 il nobile veneziano Mocenigo ingannò Giordano Bruno offrendogli ospitalità per poi denunciarlo all'Inquisizione, che lo incarcerò per sospetta eresia e messa in dubbio della funzione della religione. Bruno dapprima ritrattò in parte le sue teorie, evitando di essere condannato, ma l'anno seguente fu trasportato all'Inquisizione di Roma, e dopo sette anni di carcere fu bruciato vivo.
Accettata l'ospitalità del nobile veneziano Giovanni Mocenigo nel 1592, Giordano Bruno fu da questi denunciato all'Inquisizione e fatto arrestare per i suoi dubbi sulla funzione della religione e i sospetti di eterodossia gravanti sulle sue dottrine. In un primo tempo riuscì ad evitare la condanna con una parziale ritrattazione, ma nel 1593 fu trasferito all'Inquisizione di Roma e, dopo sette anni di carcerazione, fu condannato a bruciare sul rogo il 17 febbraio del 1600. Nel 1592 il nobile veneziano Mocenigo ingannò Giordano Bruno offrendogli ospitalità per poi denunciarlo all'Inquisizione, che lo incarcerò per sospetta eresia e messa in dubbio della funzione della religione. Bruno dapprima ritrattò in parte le sue teorie, evitando di essere condannato, ma l'anno seguente fu trasportato all'Inquisizione di Roma, e dopo sette anni di carcere fu bruciato vivo.
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Accordo tra Israele e Giordania sulla Spianata delle moschee. L'ha annunciato il segretario di stato statunitense, John Kerry, dopo il suo incontro con Benjamin Netanyahu. L'obiettivo dei provvedimenti è di aumentare la sicurezza a Gerusalemme e mettere fine alle violenze tra israeliani e palestinesi. Kerry ha aggiunto che Israele si impegnerà a garantire ai musulmani la possibilità di pregare sulla Spianata. John Kerry, dopo l'incontro con Benjamin Netanyahu, ha reso pubblico un accordo tra Israele e Giordania sulla Spianata delle Moschee. Il provvedimento è volto ad aumentare la sicurezza a Gerusalemme ponendo fine alle violenze. Inoltre Israele si impegnerà per garantire ai musulmani la libertà di preghiera sulla Spianata.
Accordo tra Israele e Giordania sulla Spianata delle moschee. L'ha annunciato il segretario di stato statunitense, John Kerry, dopo il suo incontro con Benjamin Netanyahu. L'obiettivo dei provvedimenti è di aumentare la sicurezza a Gerusalemme e mettere fine alle violenze tra israeliani e palestinesi. Kerry ha aggiunto che Israele si impegnerà a garantire ai musulmani la possibilità di pregare sulla Spianata. John Kerry, dopo l'incontro con Benjamin Netanyahu, ha reso pubblico un accordo tra Israele e Giordania sulla Spianata delle Moschee. Il provvedimento è volto ad aumentare la sicurezza a Gerusalemme ponendo fine alle violenze. Inoltre Israele si impegnerà per garantire ai musulmani la libertà di preghiera sulla Spianata.
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Adesso anche da noi si va dicendo in ossequio a quanto hanno scritto Proudhon e un ebreuccio tedesco del quale non ricordo il nome, che la colpa del cattivo stato delle cose, qui e altrove, è il feudalesimo; mia cioè, per così dire. Sarà. Ma il feudalesimo c'è stato dappertutto, le invasioni straniere pure. Non credo che i suoi antenati, Chevalley, o gli squires inglesi o i signori francesi governassero meglio dei Salina. I risultati intanto sono diversi. La ragione della diversità deve ritrovarsi in quel senso di superiorità che barbaglia in ogni occhio siciliano, che noi stessi chiamiamo fierezza, che in realtà è cecità. Per ora, per molto tempo, non c'è niente da fare. Si dice che la responsabilità del cattivo stato di cose sia da imputare a noi feudatari, ma feudalesimo e invasioni straniere vi sono stati ovunque e non credo che inglesi e francesi governassero diversamente. Tuttavia vi sono risultati diversi e la causa di ciò è da imputare alla fierezza dei siciliani, che in realtà è cecità.
Adesso anche da noi si va dicendo in ossequio a quanto hanno scritto Proudhon e un ebreuccio tedesco del quale non ricordo il nome, che la colpa del cattivo stato delle cose, qui e altrove, è il feudalesimo; mia cioè, per così dire. Sarà. Ma il feudalesimo c'è stato dappertutto, le invasioni straniere pure. Non credo che i suoi antenati, Chevalley, o gli squires inglesi o i signori francesi governassero meglio dei Salina. I risultati intanto sono diversi. La ragione della diversità deve ritrovarsi in quel senso di superiorità che barbaglia in ogni occhio siciliano, che noi stessi chiamiamo fierezza, che in realtà è cecità. Per ora, per molto tempo, non c'è niente da fare. Si dice che la responsabilità del cattivo stato di cose sia da imputare a noi feudatari, ma feudalesimo e invasioni straniere vi sono stati ovunque e non credo che inglesi e francesi governassero diversamente. Tuttavia vi sono risultati diversi e la causa di ciò è da imputare alla fierezza dei siciliani, che in realtà è cecità.
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Agli occhi del giurista il diritto si presenta come un insieme di comandi rivolti ai consociati per dare ordine alla loro convivenza e per regolare e organizzare le loro attività. Questi comandi possono avere natura di regole generali: possono riferirsi cioè ad ipotesi definite in base ad alcune caratteristiche generali e perciò suscettibili di presentarsi un numero indeterminato di volte. Per esempio: "Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". Oppure il comando giuridico può riferirsi a un singolo fatto concreto. Per esempio: la sentenza che condanna X, autore di un illecito, a risarcire il danno. L'essenza del diritto è consentire l'ordinata convivenza dei consociati e lo svolgimento ordinato delle loro attività. Ciò viene realizzato tramite una serie di comandi, che possono essere di portata generale oppure particolare. Nel primo caso, essi si rivolgeranno a una serie di casi generali; nel secondo, a situazioni e persone specifiche.
Agli occhi del giurista il diritto si presenta come un insieme di comandi rivolti ai consociati per dare ordine alla loro convivenza e per regolare e organizzare le loro attività. Questi comandi possono avere natura di regole generali: possono riferirsi cioè ad ipotesi definite in base ad alcune caratteristiche generali e perciò suscettibili di presentarsi un numero indeterminato di volte. Per esempio: "Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". Oppure il comando giuridico può riferirsi a un singolo fatto concreto. Per esempio: la sentenza che condanna X, autore di un illecito, a risarcire il danno. L'essenza del diritto è consentire l'ordinata convivenza dei consociati e lo svolgimento ordinato delle loro attività. Ciò viene realizzato tramite una serie di comandi, che possono essere di portata generale oppure particolare. Nel primo caso, essi si rivolgeranno a una serie di casi generali; nel secondo, a situazioni e persone specifiche.
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Al 1° gennaio 2015, in base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.929.916 cittadini non comunitari. Tra il 2014 e il 2015 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 55mila unità (+1,4%). I Paesi più rappresentati sono: Marocco (518.357), Albania (498.419), Cina (332.189), Ucraina (236.682) e Filippine (169.046). I minori stranieri rappresentano il 24% dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti. Al 1° gennaio 2015, in base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.929.916 cittadini non comunitari, 55mila in più rispetto al 2014 (+1,4%). I Paesi più rappresentati sono: Marocco (518.357), Albania (498.419), Cina (332.189), Ucraina (236.682) e Filippine (169.046). Del totale dei soggiornanti il 24% è rappresentato da minori.
Al 1° gennaio 2015, in base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.929.916 cittadini non comunitari. Tra il 2014 e il 2015 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 55mila unità (+1,4%). I Paesi più rappresentati sono: Marocco (518.357), Albania (498.419), Cina (332.189), Ucraina (236.682) e Filippine (169.046). I minori stranieri rappresentano il 24% dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti. Al 1° gennaio 2015, in base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.929.916 cittadini non comunitari, 55mila in più rispetto al 2014 (+1,4%). I Paesi più rappresentati sono: Marocco (518.357), Albania (498.419), Cina (332.189), Ucraina (236.682) e Filippine (169.046). Del totale dei soggiornanti il 24% è rappresentato da minori.
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Al pari di altri settori del diritto internazionale, anche quello relativo ai diritti umani può essere di origine pattizia ovvero consuetudinaria. La Carta dell'ONU - un trattato al quale hanno aderito la quasi totalità degli Stati - ha proceduto alla creazione di obblighi di carattere tendenzialmente universale, anche se le sue disposizioni normative in materia di diritti umani sono modeste. La materia dei diritti umani ha un'origine sia pattizia sia consuetudinaria e la Carta delle Nazioni Unite, considerata la quasi totalità di adesione da parte degli Stati, ha emanato in materia disposizioni normative di carattere pressoché universale, anche se limitate.
Al pari di altri settori del diritto internazionale, anche quello relativo ai diritti umani può essere di origine pattizia ovvero consuetudinaria. La Carta dell'ONU - un trattato al quale hanno aderito la quasi totalità degli Stati - ha proceduto alla creazione di obblighi di carattere tendenzialmente universale, anche se le sue disposizioni normative in materia di diritti umani sono modeste. La materia dei diritti umani ha un'origine sia pattizia sia consuetudinaria e la Carta delle Nazioni Unite, considerata la quasi totalità di adesione da parte degli Stati, ha emanato in materia disposizioni normative di carattere pressoché universale, anche se limitate.
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Alcuni anni dopo, i parenti del re Tazio percuotono gli ambasciatori dei Laurentini; ma benché questi sporgessero accusa appellandosi al diritto delle genti, maggiore influenza avevano su Tazio il favore e le preghiere dei suoi. Così egli attira su di sé la punizione che a essi sarebbe spettata: infatti a Lavinio, dov'egli si era recato per un solenne sacrificio, fattaglisi intorno una folla tumultuante, viene ucciso. In una contesa insorta tra i parenti del re Tazio e gli ambasciatori dei Laurentini, da quelli percossi, Tazio antepose le ragioni della sua personale parentela a quelle del diritto. Egli finì pertanto per pagare di persona il fio che sarebbe spettato ai rei, perché fu ucciso dalla folla a Lavinio, ove si era recato per un sacrificio.
Alcuni anni dopo, i parenti del re Tazio percuotono gli ambasciatori dei Laurentini; ma benché questi sporgessero accusa appellandosi al diritto delle genti, maggiore influenza avevano su Tazio il favore e le preghiere dei suoi. Così egli attira su di sé la punizione che a essi sarebbe spettata: infatti a Lavinio, dov'egli si era recato per un solenne sacrificio, fattaglisi intorno una folla tumultuante, viene ucciso. In una contesa insorta tra i parenti del re Tazio e gli ambasciatori dei Laurentini, da quelli percossi, Tazio antepose le ragioni della sua personale parentela a quelle del diritto. Egli finì pertanto per pagare di persona il fio che sarebbe spettato ai rei, perché fu ucciso dalla folla a Lavinio, ove si era recato per un sacrificio.
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Alcuni botanici hanno proposto di identificare l'area climatica del Mediterraneo con quella della diffusione dell'olivo che infatti cresce in Portogallo ma non resiste nella zona sahariana-libico-egiziana. In realtà l'olivo è una pianta sempreverde adattata a sopportare periodi di siccità non troppo lunghi e temperature non troppo basse che sembra fatta apposta per crescere sul Mediterraneo: tuttavia non si deve dimenticare che esso è pur sempre una pianta coltivata originaria dell'Oriente e diffusa artificialmente dall'uomo; per definire il "Mediterraneo climatico" sono forse più adatte le aree di distribuzione del leccio, della quercia spinosa o del pino d'Aleppo, meglio ancora se considerate tutte insieme. Alcuni botanici hanno proposto di identificare l'area climatica del Mediterraneo con quella della diffusione dell'olivo che è una pianta sempreverde che sopporta periodi di siccità non troppo lunghi e temperature non troppo basse, adatta quindi a crescere sul Mediterraneo. Tuttavia esso è una pianta coltivata originaria dell'Oriente e diffusa artificialmente dall'uomo; per definire il "Mediterraneo climatico" sono forse più adatte le aree di distribuzione del leccio, della quercia spinosa o del pino d'Aleppo, meglio ancora se considerate tutte insieme.
Alcuni botanici hanno proposto di identificare l'area climatica del Mediterraneo con quella della diffusione dell'olivo che infatti cresce in Portogallo ma non resiste nella zona sahariana-libico-egiziana. In realtà l'olivo è una pianta sempreverde adattata a sopportare periodi di siccità non troppo lunghi e temperature non troppo basse che sembra fatta apposta per crescere sul Mediterraneo: tuttavia non si deve dimenticare che esso è pur sempre una pianta coltivata originaria dell'Oriente e diffusa artificialmente dall'uomo; per definire il "Mediterraneo climatico" sono forse più adatte le aree di distribuzione del leccio, della quercia spinosa o del pino d'Aleppo, meglio ancora se considerate tutte insieme. Alcuni botanici hanno proposto di identificare l'area climatica del Mediterraneo con quella della diffusione dell'olivo che è una pianta sempreverde che sopporta periodi di siccità non troppo lunghi e temperature non troppo basse, adatta quindi a crescere sul Mediterraneo. Tuttavia esso è una pianta coltivata originaria dell'Oriente e diffusa artificialmente dall'uomo; per definire il "Mediterraneo climatico" sono forse più adatte le aree di distribuzione del leccio, della quercia spinosa o del pino d'Aleppo, meglio ancora se considerate tutte insieme.
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Alibaba è una piattaforma cinese di commercio online e quest'anno occorre il suo diciottesimo anniversario. Il proprietario Jack Ma, l'uomo più ricco d'Asia con un patrimonio che ammonta a 37,4 miliardi di dollari, ha deciso di festeggiarlo in modo particolare. Durante la celebrazione, a sorpresa sul palco è salito un uomo mascherato, vestito come Michael Jackson, che ha eseguito di fronte agli stupefatti dipendenti una serie di passi dell'iconica star del pop. Lo stupore è stato ancora maggiore quando alla fine lo sconosciuto ha rivelato a tutti la propria identità: altri non era che lo stesso Jack Ma, la cui esibizione è stata accolta da uno scrosciante applauso. Jack Ma, l'uomo più ricco d'Asia, nonché proprietario della piattaforma di e- commerce Alibaba, ha festeggiato in modo insolito i diciotto anni di attività del sito: durante le celebrazioni, è salito sul palco vestito da Michael Jackson e ha eseguito alcuni passi caratteristici della nota star del pop, rivelando la sua identità solo alla fine dell'esibizione.
Alibaba è una piattaforma cinese di commercio online e quest'anno occorre il suo diciottesimo anniversario. Il proprietario Jack Ma, l'uomo più ricco d'Asia con un patrimonio che ammonta a 37,4 miliardi di dollari, ha deciso di festeggiarlo in modo particolare. Durante la celebrazione, a sorpresa sul palco è salito un uomo mascherato, vestito come Michael Jackson, che ha eseguito di fronte agli stupefatti dipendenti una serie di passi dell'iconica star del pop. Lo stupore è stato ancora maggiore quando alla fine lo sconosciuto ha rivelato a tutti la propria identità: altri non era che lo stesso Jack Ma, la cui esibizione è stata accolta da uno scrosciante applauso. Jack Ma, l'uomo più ricco d'Asia, nonché proprietario della piattaforma di e- commerce Alibaba, ha festeggiato in modo insolito i diciotto anni di attività del sito: durante le celebrazioni, è salito sul palco vestito da Michael Jackson e ha eseguito alcuni passi caratteristici della nota star del pop, rivelando la sua identità solo alla fine dell'esibizione.
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Alla comprensione della poetica di Paolo Veronese è essenziale l'apprezzamento critico della sua profonda originalità artistica, consistente nella singolare carica fantastica, cui fu possibile tramutare nel mondo autonomo del più alto canto pittorico non solo le apparenze della natura, ma anche i vari intrecci culturali offerti dalla situazione pittorica veneta della prima metà del Cinquecento. Se ne raccolgono i segni fin dal suo rivelarsi alla pittura. L'originalità di Veronese lo definisce come artista. Sin dai suoi esordi, si coglie la sua capacità di trasporre in un'arte sublime tanto gli elementi naturali quanto i ricchi portati della cultura pittorica della prima metà del Cinquecento.
Alla comprensione della poetica di Paolo Veronese è essenziale l'apprezzamento critico della sua profonda originalità artistica, consistente nella singolare carica fantastica, cui fu possibile tramutare nel mondo autonomo del più alto canto pittorico non solo le apparenze della natura, ma anche i vari intrecci culturali offerti dalla situazione pittorica veneta della prima metà del Cinquecento. Se ne raccolgono i segni fin dal suo rivelarsi alla pittura. L'originalità di Veronese lo definisce come artista. Sin dai suoi esordi, si coglie la sua capacità di trasporre in un'arte sublime tanto gli elementi naturali quanto i ricchi portati della cultura pittorica della prima metà del Cinquecento.
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Alla data di entrata in vigore della norma che ha sancito la stretta sul pagamento in contante delle pensioni di importo superiore a 1.000 euro, spiega l'Inps, erano oltre 600mila i pensionati che percepivano in contanti trattamenti mensili oltre questo limite. Ad oggi risulta "che un piccolo numero di essi, meno di duemila, debba ancora scegliere le modalità elettroniche di pagamento da utilizzare per l'accredito della pensione". L'Inps consiglia a chi non abbia ancora provveduto, "per evitare difficoltà nella riscossione della rata di pensione di ottobre", di comunicare al proprio ufficio pagatore o alla sede Inps che gestisce la pensione le modalità di pagamento elettronico. Rischiano di non vedersi pagare la rata mensile della pensione i circa duemila pensionati che non hanno ancora comunicato all'Inps le modalità di pagamento elettronico, divenuto obbligatorio dopo l'entrata in vigore della legge che vieta il pagamento in contanti delle pensioni superiori ai mille euro.
Alla data di entrata in vigore della norma che ha sancito la stretta sul pagamento in contante delle pensioni di importo superiore a 1.000 euro, spiega l'Inps, erano oltre 600mila i pensionati che percepivano in contanti trattamenti mensili oltre questo limite. Ad oggi risulta "che un piccolo numero di essi, meno di duemila, debba ancora scegliere le modalità elettroniche di pagamento da utilizzare per l'accredito della pensione". L'Inps consiglia a chi non abbia ancora provveduto, "per evitare difficoltà nella riscossione della rata di pensione di ottobre", di comunicare al proprio ufficio pagatore o alla sede Inps che gestisce la pensione le modalità di pagamento elettronico. Rischiano di non vedersi pagare la rata mensile della pensione i circa duemila pensionati che non hanno ancora comunicato all'Inps le modalità di pagamento elettronico, divenuto obbligatorio dopo l'entrata in vigore della legge che vieta il pagamento in contanti delle pensioni superiori ai mille euro.
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Alla fine della Seconda guerra mondiale, conclusasi con la sconfitta della Germania nazista, l'Europa era stremata dal conflitto e doveva avviare una rapida ricostruzione industriale. Era perciò necessario produrre l'acciaio ma era anche necessario evitare di riattizzare, dopo tanti lutti, i rancori franco-tedeschi. Così fu creata la prima Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio con l'intento di mettere in comune queste risorse attraverso scambi pacifici, invece di starsele a litigare. Una forte spinta alla coesione fu data anche dalla minacciosa avanzata dell'Unione Sovietica verso occidente. Sotto il pungolo delle necessità materiali e politiche nacque così nel 1951 l'Europa dei Sei. Dopo la Seconda Guerra mondiale, l'Europa doveva provvedere alla ricostruzione e aveva bisogno di produrre acciaio senza riaccendere le rivalità franco-tedesche. Nacque così la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio per condividere le risorse in modo pacifico. Un sostegno all'unità venne dato dalla minaccia dell'Unione Sovietica. L'Europa dei Sei nacque dunque nel 1951 da necessità materiali e politiche.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, conclusasi con la sconfitta della Germania nazista, l'Europa era stremata dal conflitto e doveva avviare una rapida ricostruzione industriale. Era perciò necessario produrre l'acciaio ma era anche necessario evitare di riattizzare, dopo tanti lutti, i rancori franco-tedeschi. Così fu creata la prima Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio con l'intento di mettere in comune queste risorse attraverso scambi pacifici, invece di starsele a litigare. Una forte spinta alla coesione fu data anche dalla minacciosa avanzata dell'Unione Sovietica verso occidente. Sotto il pungolo delle necessità materiali e politiche nacque così nel 1951 l'Europa dei Sei. Dopo la Seconda Guerra mondiale, l'Europa doveva provvedere alla ricostruzione e aveva bisogno di produrre acciaio senza riaccendere le rivalità franco-tedesche. Nacque così la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio per condividere le risorse in modo pacifico. Un sostegno all'unità venne dato dalla minaccia dell'Unione Sovietica. L'Europa dei Sei nacque dunque nel 1951 da necessità materiali e politiche.
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Alla radice della dislessia ci sarebbe un deficit in un meccanismo percettivo di base, quello dell'adattamento agli stimoli sensoriali, siano essi suoni o immagini. Il cervello è perfettamente in grado di compensare il deficit di fronte a ciascun singolo tipo di stimolo, ma quando di tratta di coordinarne due differenti - come nel caso della lettura, in cui si collegano immagini e suoni - sorgono delle difficoltà. La dislessia è probabilmente provocata da un deficit percettivo di adattamento agli stimoli sensoriali: il cervello può compensarlo nel caso di un singolo stimolo, ma non quando si tratta di due stimoli differenti, come quando si legge.
Alla radice della dislessia ci sarebbe un deficit in un meccanismo percettivo di base, quello dell'adattamento agli stimoli sensoriali, siano essi suoni o immagini. Il cervello è perfettamente in grado di compensare il deficit di fronte a ciascun singolo tipo di stimolo, ma quando di tratta di coordinarne due differenti - come nel caso della lettura, in cui si collegano immagini e suoni - sorgono delle difficoltà. La dislessia è probabilmente provocata da un deficit percettivo di adattamento agli stimoli sensoriali: il cervello può compensarlo nel caso di un singolo stimolo, ma non quando si tratta di due stimoli differenti, come quando si legge.
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All'approssimarsi della conclusione di Expo Milano 2015, la Commissione europea ha presentato una serie di raccomandazioni sulle modalità per contribuire a migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale in tutto il mondo tramite la ricerca e l'innovazione europee. Tali raccomandazioni costituiranno un'eredità preziosa della presenza della Commissione a Expo, dedicata alle sfide dell'alimentazione e della nutrizione mondiale. Le raccomandazioni sono state elaborate dal comitato scientifico indipendente dell'UE presieduto da Franz Fischler e concludono il programma scientifico dell'UE a Expo 2015, che è stato coordinato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC). Concludendosi Expo, la Commissione europea ha presentato il lavoro del comitato scientifico indipendente dell'UE su come contribuire con ricerca e innovazione a migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale del mondo. Questi saranno gli esiti della presenza della Commissione a Expo a conclusione del programma scientifico dell'UE a Expo.
All'approssimarsi della conclusione di Expo Milano 2015, la Commissione europea ha presentato una serie di raccomandazioni sulle modalità per contribuire a migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale in tutto il mondo tramite la ricerca e l'innovazione europee. Tali raccomandazioni costituiranno un'eredità preziosa della presenza della Commissione a Expo, dedicata alle sfide dell'alimentazione e della nutrizione mondiale. Le raccomandazioni sono state elaborate dal comitato scientifico indipendente dell'UE presieduto da Franz Fischler e concludono il programma scientifico dell'UE a Expo 2015, che è stato coordinato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC). Concludendosi Expo, la Commissione europea ha presentato il lavoro del comitato scientifico indipendente dell'UE su come contribuire con ricerca e innovazione a migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale del mondo. Questi saranno gli esiti della presenza della Commissione a Expo a conclusione del programma scientifico dell'UE a Expo.
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Analizzando i dati riguardanti più di un milione di bambini nati dal 2001 al 2010, in Svezia, dove la proprietà di un cane e di animali da fattoria deve essere registrata, gli scienziati dell'università di Uppsala sono arrivati alla conclusione che vivere con un cane in famiglia riduce il rischio di asma nei bambini anche del 15%, e vivere a contatto con animali da fattoria può addirittura dimezzarlo. I risultati danno dunque un forte sostegno a chi pensa che i bambini che vivono in condizioni di troppa pulizia potrebbero andare incontro a una predisposizione alle allergie, asma compresa. Uno studio dell'università di Uppsala che ha analizzato i dati di più di un milione di bambini nati in Svezia tra il 2001 e il 2010, ha concluso che nei bambini che crescono a contatto di un cane o di animali da fattoria il rischio di asma si riduce, rispettivamente, del 15% e fino al 50%. Lo studio sembrerebbe quindi dare sostegno alla tesi che vivere in condizioni di eccessiva pulizia predispone i bambini alle allergie, asma compresa.
Analizzando i dati riguardanti più di un milione di bambini nati dal 2001 al 2010, in Svezia, dove la proprietà di un cane e di animali da fattoria deve essere registrata, gli scienziati dell'università di Uppsala sono arrivati alla conclusione che vivere con un cane in famiglia riduce il rischio di asma nei bambini anche del 15%, e vivere a contatto con animali da fattoria può addirittura dimezzarlo. I risultati danno dunque un forte sostegno a chi pensa che i bambini che vivono in condizioni di troppa pulizia potrebbero andare incontro a una predisposizione alle allergie, asma compresa. Uno studio dell'università di Uppsala che ha analizzato i dati di più di un milione di bambini nati in Svezia tra il 2001 e il 2010, ha concluso che nei bambini che crescono a contatto di un cane o di animali da fattoria il rischio di asma si riduce, rispettivamente, del 15% e fino al 50%. Lo studio sembrerebbe quindi dare sostegno alla tesi che vivere in condizioni di eccessiva pulizia predispone i bambini alle allergie, asma compresa.
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Anche se presto si diffuse la leggenda che il Neorealismo produceva un cinema improvvisato, nato direttamente dalle cose e dai volti, fu proprio in quel momento che la sceneggiatura acquistò in Italia un ruolo centrale all'interno del processo ideativo del film, incrociando le estetiche che conferivano al regista il ruolo creativo prioritario con la pragmatica di un cinema ben costruito, a partire spesso da un lavoro di inchiesta, e comunque da un dibattito, da un'idea collettiva. Nonostante le critiche di improvvisazione, il Neorealismo in Italia fa acquistare alla scenografia un ruolo fondamentale nel processo ideativo dei film, andando a incrociare il ruolo creativo prioritario del regista con un cinema ben costruito, spesso basato su un lavoro di inchiesta o un'idea collettiva.
Anche se presto si diffuse la leggenda che il Neorealismo produceva un cinema improvvisato, nato direttamente dalle cose e dai volti, fu proprio in quel momento che la sceneggiatura acquistò in Italia un ruolo centrale all'interno del processo ideativo del film, incrociando le estetiche che conferivano al regista il ruolo creativo prioritario con la pragmatica di un cinema ben costruito, a partire spesso da un lavoro di inchiesta, e comunque da un dibattito, da un'idea collettiva. Nonostante le critiche di improvvisazione, il Neorealismo in Italia fa acquistare alla scenografia un ruolo fondamentale nel processo ideativo dei film, andando a incrociare il ruolo creativo prioritario del regista con un cinema ben costruito, spesso basato su un lavoro di inchiesta o un'idea collettiva.
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Anche se spesso si pensa che occupino tutto il volume della gabbia toracica, i polmoni sono situati nella sua metà superiore e i loro apici arrivano quasi alla base del collo. Essi non hanno la stessa dimensione: il destro è un po' più grande è ha tre lobi anziché due. Il sinistro è leggermente più piccolo per fare spazio al cuore. Ogni polmone è composto da innumerevoli, microscopiche sacche chiamate alveoli polmonari. Se lo si potesse aprire e mettere in piano, il tessuto polmonare occuperebbe una superficie tra i settanta e i centro metri quadri, all'incirca come un campo da tennis. Al contrario di quello che spesso si pensa, i polmoni occupano solo la metà superiore della gabbia toracica e i loro apici si avvicinano alla base del collo. Sono composti da tantissimi alveoli polmonari, cioè piccolissime sacche. Il polmone sinistro è più piccolo del destro, per far spazio al cuore, e ha due lobi invece che tre. Se venisse srotolato in piano, il tessuto polmonare arriverebbe a occupare all'incirca un campo da tennis.
Anche se spesso si pensa che occupino tutto il volume della gabbia toracica, i polmoni sono situati nella sua metà superiore e i loro apici arrivano quasi alla base del collo. Essi non hanno la stessa dimensione: il destro è un po' più grande è ha tre lobi anziché due. Il sinistro è leggermente più piccolo per fare spazio al cuore. Ogni polmone è composto da innumerevoli, microscopiche sacche chiamate alveoli polmonari. Se lo si potesse aprire e mettere in piano, il tessuto polmonare occuperebbe una superficie tra i settanta e i centro metri quadri, all'incirca come un campo da tennis. Al contrario di quello che spesso si pensa, i polmoni occupano solo la metà superiore della gabbia toracica e i loro apici si avvicinano alla base del collo. Sono composti da tantissimi alveoli polmonari, cioè piccolissime sacche. Il polmone sinistro è più piccolo del destro, per far spazio al cuore, e ha due lobi invece che tre. Se venisse srotolato in piano, il tessuto polmonare arriverebbe a occupare all'incirca un campo da tennis.
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Ancor più dei bombardieri, tuttavia, furono i caccia (per lo più di produzione francese) a entrare nell'immaginario collettivo legato alla guerra aerea, grazie alla mitizzazione di quelle battaglie - al confine tra guerra e confronto sportivo - tra gli "assi" dell'aviazione, i preparatissimi aviatori conquistatisi l'ambito titolo solo dopo aver abbattuto almeno cinque velivoli avversari. La nuova guerra tecnologica avrebbe così consegnato alla storia nomi immortali quali quello del tedesco Manfred von Richtofen, il mitico Barone Rosso, capace di abbattere 80 aerei tra il 1914 e il 1918, o dell'italiano Francesco Baracca. La guerra tecnologica, e in particolare quella che si combatteva in aria con i caccia, consegnò alla storia alcune figure di aviatori mitici, i cosiddetti assi, tra cui il tedesco Barone Rosso, che abbatté ottanta velivoli nemici in quattro anni, e l'italiano Francesco Baracca.
Ancor più dei bombardieri, tuttavia, furono i caccia (per lo più di produzione francese) a entrare nell'immaginario collettivo legato alla guerra aerea, grazie alla mitizzazione di quelle battaglie - al confine tra guerra e confronto sportivo - tra gli "assi" dell'aviazione, i preparatissimi aviatori conquistatisi l'ambito titolo solo dopo aver abbattuto almeno cinque velivoli avversari. La nuova guerra tecnologica avrebbe così consegnato alla storia nomi immortali quali quello del tedesco Manfred von Richtofen, il mitico Barone Rosso, capace di abbattere 80 aerei tra il 1914 e il 1918, o dell'italiano Francesco Baracca. La guerra tecnologica, e in particolare quella che si combatteva in aria con i caccia, consegnò alla storia alcune figure di aviatori mitici, i cosiddetti assi, tra cui il tedesco Barone Rosso, che abbatté ottanta velivoli nemici in quattro anni, e l'italiano Francesco Baracca.
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Ancora nel 1961 la Corte ribadirà che l'adulterio è reato punibile se è compiuto dalla donna. Non vi è violazione dei principi di eguaglianza, dice la Corte costituzionale, si è solo preso atto di "una situazione diversa adattandovi una diversa disciplina giuridica". E "il fatto che la moglie conceda i sui amplessi ad un estraneo costituisce offesa più grave dell'isolata infedeltà del marito". Bisognerà attendere il dicembre 1968 per avere una diversa sentenza. Nel 1961 la Corte Costituzionale ribadì che l'adulterio era un reato punibile se compiuto dalla donna. La Corte Costituzionale, infatti, non riconosceva la violazione dei principi di eguaglianza, in quanto l'infedeltà della moglie "costituisce offesa più grave dell'isolata infedeltà del marito". Le cose cambiarono solo nel 1968.
Ancora nel 1961 la Corte ribadirà che l'adulterio è reato punibile se è compiuto dalla donna. Non vi è violazione dei principi di eguaglianza, dice la Corte costituzionale, si è solo preso atto di "una situazione diversa adattandovi una diversa disciplina giuridica". E "il fatto che la moglie conceda i sui amplessi ad un estraneo costituisce offesa più grave dell'isolata infedeltà del marito". Bisognerà attendere il dicembre 1968 per avere una diversa sentenza. Nel 1961 la Corte Costituzionale ribadì che l'adulterio era un reato punibile se compiuto dalla donna. La Corte Costituzionale, infatti, non riconosceva la violazione dei principi di eguaglianza, in quanto l'infedeltà della moglie "costituisce offesa più grave dell'isolata infedeltà del marito". Le cose cambiarono solo nel 1968.
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Ancora oggi i discendenti degli antichi Maya che abitano in Messico si definiscono "il popolo del mais". Più che una metafora è un riconoscimento della loro dipendenza da questa pianta miracolosa, fondamento della loro alimentazione da quasi nove millenni. I discendenti dei Maya che vivono in Messico si definiscono "il popolo del mais", riconoscendo che questa straordinaria pianta è la base della loro alimentazione da quasi novemila anni.
Ancora oggi i discendenti degli antichi Maya che abitano in Messico si definiscono "il popolo del mais". Più che una metafora è un riconoscimento della loro dipendenza da questa pianta miracolosa, fondamento della loro alimentazione da quasi nove millenni. I discendenti dei Maya che vivono in Messico si definiscono "il popolo del mais", riconoscendo che questa straordinaria pianta è la base della loro alimentazione da quasi novemila anni.
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Ancora vivo e struggente è in me il ricordo di quando, in giovane età, trascorrevo tre/quattro mesi nei "jas" di alcune valli delle Alpi Occidentali, dove parenti ed amici conducevano le loro bovine di razza piemontese. Un mondo difficile, fatto di fatiche e di rinunce, in cui l'adattamento ai ritmi della natura diventa imperativo categorico. Ma anche fondamentale presidio per il territorio, soprattutto quando tali pratiche sono affidate a genti delle valli. Da giovane trascorrevo alcuni mesi nei "jas" dove amici e parenti portavano le loro bovine piemontesi, nelle Alpi Occidentali. Era un mondo di fatiche e rinunce, dove bisognava adattarsi ai ritmi della natura, ma anche un fondamentale presidio del territorio.
Ancora vivo e struggente è in me il ricordo di quando, in giovane età, trascorrevo tre/quattro mesi nei "jas" di alcune valli delle Alpi Occidentali, dove parenti ed amici conducevano le loro bovine di razza piemontese. Un mondo difficile, fatto di fatiche e di rinunce, in cui l'adattamento ai ritmi della natura diventa imperativo categorico. Ma anche fondamentale presidio per il territorio, soprattutto quando tali pratiche sono affidate a genti delle valli. Da giovane trascorrevo alcuni mesi nei "jas" dove amici e parenti portavano le loro bovine piemontesi, nelle Alpi Occidentali. Era un mondo di fatiche e rinunce, dove bisognava adattarsi ai ritmi della natura, ma anche un fondamentale presidio del territorio.
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Arvidsson identifica due tipi di sharing economy. Uno a prevalenza "sharing", che si alimenta delle reti collaborative, che riesce a innovare facendo della condivisione il suo tratto caratteristico, ma che spesso si riduce a un fenomeno che genera poche risorse in termini di valore monetario. E uno orientato al lato "economy", che maschera vecchie logiche del sistema economico con una veste solo apparente di innovazione. La sharing economy può avere caratteristiche prevalentemente di condivisione e collaborazione, con scarsi risultati in termini di generazione di valore monetario, o può essere solo apparentemente innovativa, mascherando in realtà vecchie logiche economiche.
Arvidsson identifica due tipi di sharing economy. Uno a prevalenza "sharing", che si alimenta delle reti collaborative, che riesce a innovare facendo della condivisione il suo tratto caratteristico, ma che spesso si riduce a un fenomeno che genera poche risorse in termini di valore monetario. E uno orientato al lato "economy", che maschera vecchie logiche del sistema economico con una veste solo apparente di innovazione. La sharing economy può avere caratteristiche prevalentemente di condivisione e collaborazione, con scarsi risultati in termini di generazione di valore monetario, o può essere solo apparentemente innovativa, mascherando in realtà vecchie logiche economiche.
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Ascensore per il patibolo è unanimemente considerato uno dei grandi capolavori di Miles Davis. Le musiche contenute in questo CD costituiscono la colonna sonora del celebre film d'esordio di Louis Malle, "Ascenseur pour l'échafaud" che, grazie alla perfetta interazione tra le immagini e le glaciali atmosfere create da Davis, è rimasto una pietra miliare della cinematografia. Malle traspose sul grande schermo un crudo romanzo noir di Noel Calef in cui il protagonista, dopo avere ucciso il suo datore di lavoro su istigazione della moglie di quest'ultimo (una straordinaria Jeanne Moreau), rimane bloccato in ascensore, impossibilitato ad allontanarsi dalla scena del delitto. Il film ottenne il Premio Delluc nel 1957. La colonna sonora di "Ascensore per il patibolo", film d'esordio di Louis Malle ("Ascenseur pour l'échafaud", Premio Delluc nel 1957), è uno dei capolavori di Miles Davis. Le atmosfere create dal musicista sono in perfetta sintonia con le immagini del film, tratto da un romanzo noir di Calef, che narra di come un uomo, dopo aver commesso un delitto, rimane bloccato in ascensore mentre tenta di fuggire.
Ascensore per il patibolo è unanimemente considerato uno dei grandi capolavori di Miles Davis. Le musiche contenute in questo CD costituiscono la colonna sonora del celebre film d'esordio di Louis Malle, "Ascenseur pour l'échafaud" che, grazie alla perfetta interazione tra le immagini e le glaciali atmosfere create da Davis, è rimasto una pietra miliare della cinematografia. Malle traspose sul grande schermo un crudo romanzo noir di Noel Calef in cui il protagonista, dopo avere ucciso il suo datore di lavoro su istigazione della moglie di quest'ultimo (una straordinaria Jeanne Moreau), rimane bloccato in ascensore, impossibilitato ad allontanarsi dalla scena del delitto. Il film ottenne il Premio Delluc nel 1957. La colonna sonora di "Ascensore per il patibolo", film d'esordio di Louis Malle ("Ascenseur pour l'échafaud", Premio Delluc nel 1957), è uno dei capolavori di Miles Davis. Le atmosfere create dal musicista sono in perfetta sintonia con le immagini del film, tratto da un romanzo noir di Calef, che narra di come un uomo, dopo aver commesso un delitto, rimane bloccato in ascensore mentre tenta di fuggire.
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Attraverso la fideiussione si viene a costituire, accanto a un rapporto obbligatorio tra due (o più) soggetti, un rapporto giuridico, in forza del quale una terza persona si obbliga personalmente nei confronti del creditore al fine di rafforzare l'interesse all'esatto adempimento dell'altrui obbligazione. All'obbligazione del debitore principale si aggiunge l'obbligazione del fideiussore, avente a oggetto una prestazione eguale a quella del debitore principale, quale strumento di garanzia del diritto del creditore nei confronti di quest'ultimo (...). (Giusti, "La fideiussione", Giuffé, 1998) Tramite la fideiussione si crea un rapporto obbligatorio che ne rafforza uno precedente, detto principale. Il fideiussore - che è un terzo rispetto al rapporto principale - si obbliga personalmente verso il creditore del rapporto principale all'adempimento della prestazione in esso contenuta, così costituendo per essa una garanzia.
Attraverso la fideiussione si viene a costituire, accanto a un rapporto obbligatorio tra due (o più) soggetti, un rapporto giuridico, in forza del quale una terza persona si obbliga personalmente nei confronti del creditore al fine di rafforzare l'interesse all'esatto adempimento dell'altrui obbligazione. All'obbligazione del debitore principale si aggiunge l'obbligazione del fideiussore, avente a oggetto una prestazione eguale a quella del debitore principale, quale strumento di garanzia del diritto del creditore nei confronti di quest'ultimo (...). (Giusti, "La fideiussione", Giuffé, 1998) Tramite la fideiussione si crea un rapporto obbligatorio che ne rafforza uno precedente, detto principale. Il fideiussore - che è un terzo rispetto al rapporto principale - si obbliga personalmente verso il creditore del rapporto principale all'adempimento della prestazione in esso contenuta, così costituendo per essa una garanzia.
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Avere un atteggiamento ostile all'analisi sociologica degli aspetti religiosi della vita sociale significa indubbiamente trascurare buona parte del lavoro dei padri fondatori della sociologia. Per Comte, Durkheim, Weber e Marx la religione era un tema centrale nella teoria sociale, faceva parte del gene sociologico. Essa solleva infatti questioni fondamentali su come la società opera, sull'umanità, sulla relazione tra potere e società. La religione solleva imprescindibili questioni su società, potere, umanità e avversarne l'analisi sociologica significa tralasciare gran parte dell'opera dei padri fondatori della sociologia e quello che per Comte, Durkheim, Weber e Marx era un tema sostanziale nella teoria sociale.
Avere un atteggiamento ostile all'analisi sociologica degli aspetti religiosi della vita sociale significa indubbiamente trascurare buona parte del lavoro dei padri fondatori della sociologia. Per Comte, Durkheim, Weber e Marx la religione era un tema centrale nella teoria sociale, faceva parte del gene sociologico. Essa solleva infatti questioni fondamentali su come la società opera, sull'umanità, sulla relazione tra potere e società. La religione solleva imprescindibili questioni su società, potere, umanità e avversarne l'analisi sociologica significa tralasciare gran parte dell'opera dei padri fondatori della sociologia e quello che per Comte, Durkheim, Weber e Marx era un tema sostanziale nella teoria sociale.
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Barilla ha dichiarato nel febbraio 2014 a "Il Fatto Alimentare" che il 20% del grano proviene dall'estero. Divella ci ha scritto che la percentuale oscilla fra il 40 e il 50% e proviene da Australia, America e Canada. De Cecco non ha indicato la provenienza, ma ha tranquillamente ammesso che da sempre la pasta si fa anche con grano importato. Granoro dichiara sul suo sito che utilizza grano italiano mischiato con quello australiano, americano e anche europeo. Alcuni tra i principali produttori di pasta italiani (Barilla, Divella, De Cecco, Granoro) hanno ammesso l'utilizzo di grano d'importazione in quantità variabile dal 20% di Barilla al 40-50% di Divella. Le aree di provenienza del cereale sono Australia, America, Canada, Europa.
Barilla ha dichiarato nel febbraio 2014 a "Il Fatto Alimentare" che il 20% del grano proviene dall'estero. Divella ci ha scritto che la percentuale oscilla fra il 40 e il 50% e proviene da Australia, America e Canada. De Cecco non ha indicato la provenienza, ma ha tranquillamente ammesso che da sempre la pasta si fa anche con grano importato. Granoro dichiara sul suo sito che utilizza grano italiano mischiato con quello australiano, americano e anche europeo. Alcuni tra i principali produttori di pasta italiani (Barilla, Divella, De Cecco, Granoro) hanno ammesso l'utilizzo di grano d'importazione in quantità variabile dal 20% di Barilla al 40-50% di Divella. Le aree di provenienza del cereale sono Australia, America, Canada, Europa.
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Bastano 15 minuti di una leggera stimolazione elettrica del cervello per migliorare le proprie capacità matematiche per almeno 6 mesi: è la singolare conclusione di uno studio recentemente condotto nei laboratori di Oxford su alcuni volontari. Utilizzando un metodo non invasivo noto come stimolazione elettrica transcranica diretta, gli scienziati britannici hanno fatto passare una leggera corrente nel cranio di alcuni volontari, stimolando in questo modo il lobo parietale, sede dell'elaborazione numerica. Secondo i ricercatori la corrente aiuta le terminazioni nervose coinvolte nel ragionamento matematico ad accendersi in tempi più rapidi, rendendo più semplice la memorizzazione delle informazioni. Studi condotti nei laboratori di Oxford hanno dimostrato come sia possibile migliorare le capacità matematiche di un individuo per almeno 6 mesi, facendo passare corrente elettrica nel cranio. Stimolando il lobo parietale, infatti, la corrente accelera l'accensione delle terminazioni nervose coinvolte nel ragionamento matematico e semplifica la memorizzazione. Il metodo è stato denominato stimolazione elettrica transcranica.
Bastano 15 minuti di una leggera stimolazione elettrica del cervello per migliorare le proprie capacità matematiche per almeno 6 mesi: è la singolare conclusione di uno studio recentemente condotto nei laboratori di Oxford su alcuni volontari. Utilizzando un metodo non invasivo noto come stimolazione elettrica transcranica diretta, gli scienziati britannici hanno fatto passare una leggera corrente nel cranio di alcuni volontari, stimolando in questo modo il lobo parietale, sede dell'elaborazione numerica. Secondo i ricercatori la corrente aiuta le terminazioni nervose coinvolte nel ragionamento matematico ad accendersi in tempi più rapidi, rendendo più semplice la memorizzazione delle informazioni. Studi condotti nei laboratori di Oxford hanno dimostrato come sia possibile migliorare le capacità matematiche di un individuo per almeno 6 mesi, facendo passare corrente elettrica nel cranio. Stimolando il lobo parietale, infatti, la corrente accelera l'accensione delle terminazioni nervose coinvolte nel ragionamento matematico e semplifica la memorizzazione. Il metodo è stato denominato stimolazione elettrica transcranica.
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Benché i diritti naturali siano stati propugnati soprattutto da quei pensatori che avevano una qualche convinzione religiosa, l'idea che tutti gli esseri umani siano dotati fin dalla nascita di diritti naturali era una verità che appariva evidente di per se stessa anche a coloro che si professavano atei e ad agnostici, come un dettame della ragione e come il riflesso di una comune intuizione di ordine morale. L'idea che tutti gli esseri umani possiedano diritti naturali è stata propugnata da pensatori dotati di convinzioni religiose, ma è apparsa una verità di ragione di ordine morale anche agli atei e agnostici.
Benché i diritti naturali siano stati propugnati soprattutto da quei pensatori che avevano una qualche convinzione religiosa, l'idea che tutti gli esseri umani siano dotati fin dalla nascita di diritti naturali era una verità che appariva evidente di per se stessa anche a coloro che si professavano atei e ad agnostici, come un dettame della ragione e come il riflesso di una comune intuizione di ordine morale. L'idea che tutti gli esseri umani possiedano diritti naturali è stata propugnata da pensatori dotati di convinzioni religiose, ma è apparsa una verità di ragione di ordine morale anche agli atei e agnostici.
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Benché possano esistere cause naturali che possono provocare alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita, ad esempio i fumi di un incendio di origine naturale, o esalazioni sulfuree di origine geologica, il termine "inquinamento" si riferisce in genere alle attività antropiche. Generalmente si parla comunque di inquinamento quando l'alterazione ambientale compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita. Si considerano atti di inquinamento quelli commessi dall'uomo ma non quelli naturali quali appunto emissioni gassose naturali connesse a vulcanismo, dispersione di ceneri vulcaniche, aumento naturale della salinità delle acque. Il termine inquinamento si riferisce a un'alterazione ambientale che compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita, e generalmente si riferisce ad attività dell'uomo. Esistono anche cause naturali per alterazioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio le esalazioni sulfuree di origine geologica, ma parlando di atti di inquinamento ci si riferisce esclusivamente a eventi causati dall'uomo.
Benché possano esistere cause naturali che possono provocare alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita, ad esempio i fumi di un incendio di origine naturale, o esalazioni sulfuree di origine geologica, il termine "inquinamento" si riferisce in genere alle attività antropiche. Generalmente si parla comunque di inquinamento quando l'alterazione ambientale compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita. Si considerano atti di inquinamento quelli commessi dall'uomo ma non quelli naturali quali appunto emissioni gassose naturali connesse a vulcanismo, dispersione di ceneri vulcaniche, aumento naturale della salinità delle acque. Il termine inquinamento si riferisce a un'alterazione ambientale che compromette l'ecosistema danneggiando una o più forme di vita, e generalmente si riferisce ad attività dell'uomo. Esistono anche cause naturali per alterazioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio le esalazioni sulfuree di origine geologica, ma parlando di atti di inquinamento ci si riferisce esclusivamente a eventi causati dall'uomo.
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Birmania, un mattino intriso d'acqua durante la stagione delle piogge. Una luce livida come carta stagnola gialla scendeva obliquamente dalle alte pareti nel cortile del carcere. Eravamo in attesa fuori dalle celle dei condannati, una fila di stambugi con una doppia inferriata sul davanti, simili a piccole gabbie. Ogni cella misurava circa tre metri per tre ed era completamente spoglia all'interno, a parte un tavolaccio e un recipiente per l'acqua da bere. Una luce cupa scendeva obliqua nel cortile del carcere in un mattino inzuppato d'acqua nelle stagione delle piogge, in Birmania. Aspettavamo fuori dalle celle dei condannati, bugigattoli in fila con una doppia inferriata come piccole gabbie: ognuna, di tre metri per tre, conteneva solo un tavolaccio e un recipiente per l'acqua.
Birmania, un mattino intriso d'acqua durante la stagione delle piogge. Una luce livida come carta stagnola gialla scendeva obliquamente dalle alte pareti nel cortile del carcere. Eravamo in attesa fuori dalle celle dei condannati, una fila di stambugi con una doppia inferriata sul davanti, simili a piccole gabbie. Ogni cella misurava circa tre metri per tre ed era completamente spoglia all'interno, a parte un tavolaccio e un recipiente per l'acqua da bere. Una luce cupa scendeva obliqua nel cortile del carcere in un mattino inzuppato d'acqua nelle stagione delle piogge, in Birmania. Aspettavamo fuori dalle celle dei condannati, bugigattoli in fila con una doppia inferriata come piccole gabbie: ognuna, di tre metri per tre, conteneva solo un tavolaccio e un recipiente per l'acqua.
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Bruxelles è tante cose: l'algida e ordinata città delle istituzioni comunitarie, che paiono fatte su misura dei burocrati e tecnocrati che la governano, il paradosso di una città linguisticamente divisa tra fiamminghi e valloni, le banlieues arabe di Molenbeek e Anderlecht. È stata il rifugio politico di intellettuali costretti all'esilio come Victor Hugo, che qui si appassionò alle sedute spiritiche e, in procinto di lasciare la città, parlò profeticamente: "Belgi, un giorno ci saranno gli Stati Uniti d'Europa". Uno squattrinato Charles Baudelaire si trasferì da queste parti il 24 aprile 1864 per partecipare ad alcune conferenze e performance teatrali ma, prima di essere colto da un ictus che lo avrebbe portato alla tomba, non ebbe parole tenere nei suoi confronti: "Sono naufragato in una Bruxelles desertica, non comprensiva, ostile". Bruxelles è una città dalle diverse sfaccettature: ordinata e fredda da un lato, con le banlieue arabe dall'altro e con il paradosso della divisione linguistica tra fiamminghi e valloni. In passato vi trovarono rifugio artisti e intellettuali come Hugo e Baudelaire, che offrirono visioni contrastanti della città.
Bruxelles è tante cose: l'algida e ordinata città delle istituzioni comunitarie, che paiono fatte su misura dei burocrati e tecnocrati che la governano, il paradosso di una città linguisticamente divisa tra fiamminghi e valloni, le banlieues arabe di Molenbeek e Anderlecht. È stata il rifugio politico di intellettuali costretti all'esilio come Victor Hugo, che qui si appassionò alle sedute spiritiche e, in procinto di lasciare la città, parlò profeticamente: "Belgi, un giorno ci saranno gli Stati Uniti d'Europa". Uno squattrinato Charles Baudelaire si trasferì da queste parti il 24 aprile 1864 per partecipare ad alcune conferenze e performance teatrali ma, prima di essere colto da un ictus che lo avrebbe portato alla tomba, non ebbe parole tenere nei suoi confronti: "Sono naufragato in una Bruxelles desertica, non comprensiva, ostile". Bruxelles è una città dalle diverse sfaccettature: ordinata e fredda da un lato, con le banlieue arabe dall'altro e con il paradosso della divisione linguistica tra fiamminghi e valloni. In passato vi trovarono rifugio artisti e intellettuali come Hugo e Baudelaire, che offrirono visioni contrastanti della città.
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C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo... Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale. Molta gente è infelice, ma nonostante questo non cambia la propria situazione perché si lascia influenzare dalla sicurezza e dal conformismo. Questi ultimi in realtà fanno tutt'altro che pacificare lo spirito, poiché lo spirito vitale di un individuo è invece valorizzato dalla passione per l'avventura, dai cambiamenti, e non dalla presunta sicurezza derivante da monotonia ed abitudinarietà. Dobbiamo semplicemente avere il coraggio di tuffarci a capofitto in un'esistenza anticonformista.
C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo... Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale. Molta gente è infelice, ma nonostante questo non cambia la propria situazione perché si lascia influenzare dalla sicurezza e dal conformismo. Questi ultimi in realtà fanno tutt'altro che pacificare lo spirito, poiché lo spirito vitale di un individuo è invece valorizzato dalla passione per l'avventura, dai cambiamenti, e non dalla presunta sicurezza derivante da monotonia ed abitudinarietà. Dobbiamo semplicemente avere il coraggio di tuffarci a capofitto in un'esistenza anticonformista.
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C'è un nome che io vorrei suggerire per il Senato: quello di Calogero Sedàra; egli ha più meriti di me per sedervi; il casato, mi è stato detto, è antico o finirà con esserlo; più che quel che Lei chiama il prestigio egli ha il potere; in mancanza dei meriti scientifici ne ha di pratici, eccezionali; la sua attitudine durante la crisi del Maggio scorso più che ineccepibile è stata utilissima; illusioni non credo che ne abbia più di me, ma è abbastanza svelto per sapere crearsele quando occorra. È l'individuo che fa per voi. Ma dovete far presto, perché ho inteso dire che vuol porre la propria candidatura alla Camera dei deputati. Suggerisco per il Senato, al mio posto, Calogero Sedàra, perché il suo casato, se non ancora antico, lo diventerà, perché ha potere, perché ha meriti pratici eccezionali e sa assumere attitudini utili, anche se non ineccepibili e, anche se non ha illusioni, saprebbe crearsele all'occorrenza. Ma dovete sbrigarvi, perché so che vuole proporsi per la Camera.
C'è un nome che io vorrei suggerire per il Senato: quello di Calogero Sedàra; egli ha più meriti di me per sedervi; il casato, mi è stato detto, è antico o finirà con esserlo; più che quel che Lei chiama il prestigio egli ha il potere; in mancanza dei meriti scientifici ne ha di pratici, eccezionali; la sua attitudine durante la crisi del Maggio scorso più che ineccepibile è stata utilissima; illusioni non credo che ne abbia più di me, ma è abbastanza svelto per sapere crearsele quando occorra. È l'individuo che fa per voi. Ma dovete far presto, perché ho inteso dire che vuol porre la propria candidatura alla Camera dei deputati. Suggerisco per il Senato, al mio posto, Calogero Sedàra, perché il suo casato, se non ancora antico, lo diventerà, perché ha potere, perché ha meriti pratici eccezionali e sa assumere attitudini utili, anche se non ineccepibili e, anche se non ha illusioni, saprebbe crearsele all'occorrenza. Ma dovete sbrigarvi, perché so che vuole proporsi per la Camera.
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Calvizie addio? Secondo uno studio del Columbia University Medical Center, pubblicato dalla prestigiosa rivista Science Advances, in futuro sarà possibile evitare la perdita dei capelli grazie a due molecole in grado di stimolarne la ricrescita. Una scoperta avvenuta quasi per caso in quanto i due composti utilizzati erano in fase di sperimentazione per il trattamento di alcune malattie del sangue e dell'artrite reumatoide. Science Advances annuncia la scoperta di due molecole per far ricrescere i capelli. Testando farmaci per la cura di malattie del sangue e artrite reumatoide, scienziati del Columbia University Medical Center hanno per caso scoperto come bloccare la caduta dei capelli grazie a due molecole in grado di stimolarne la ricrescita.
Calvizie addio? Secondo uno studio del Columbia University Medical Center, pubblicato dalla prestigiosa rivista Science Advances, in futuro sarà possibile evitare la perdita dei capelli grazie a due molecole in grado di stimolarne la ricrescita. Una scoperta avvenuta quasi per caso in quanto i due composti utilizzati erano in fase di sperimentazione per il trattamento di alcune malattie del sangue e dell'artrite reumatoide. Science Advances annuncia la scoperta di due molecole per far ricrescere i capelli. Testando farmaci per la cura di malattie del sangue e artrite reumatoide, scienziati del Columbia University Medical Center hanno per caso scoperto come bloccare la caduta dei capelli grazie a due molecole in grado di stimolarne la ricrescita.
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Carri armati, bombe a mano sempre più perfezionate, lanciafiamme furono tutte innovazioni militari che fecero la loro comparsa durante la prima guerra mondiale, e che stavano a testimoniare come la forte connessione tra industria militare e innovazione scientifico-tecnologica fosse quella legata alla meccanica o quella legata alla chimica e alla fisica. Ma erano tutti "strumenti di guerra" che andavano a migliorare una concezione classica del combattimento, fondamentalmente basata sullo scontro uomo-uomo o comunque sul confronto ravvicinato tra truppe nemiche. Perfezionavano, insomma, ma non introducevano svolte epocali sul piano della concezione spaziale della guerra (fatta in parte eccezione per il carro armato). Durante la prima guerra mondiale, la stretta connessione tra l'industria militare e l'innovazione scientifico-tecnologica produsse nuovi strumenti di guerra, come i carri armati e i lanciafiamme, che migliorarono ma non cambiarono la tradizionale concezione spaziale del combattimento, basato sullo scontro uomo a uomo o sul confronto diretto tra eserciti nemici.
Carri armati, bombe a mano sempre più perfezionate, lanciafiamme furono tutte innovazioni militari che fecero la loro comparsa durante la prima guerra mondiale, e che stavano a testimoniare come la forte connessione tra industria militare e innovazione scientifico-tecnologica fosse quella legata alla meccanica o quella legata alla chimica e alla fisica. Ma erano tutti "strumenti di guerra" che andavano a migliorare una concezione classica del combattimento, fondamentalmente basata sullo scontro uomo-uomo o comunque sul confronto ravvicinato tra truppe nemiche. Perfezionavano, insomma, ma non introducevano svolte epocali sul piano della concezione spaziale della guerra (fatta in parte eccezione per il carro armato). Durante la prima guerra mondiale, la stretta connessione tra l'industria militare e l'innovazione scientifico-tecnologica produsse nuovi strumenti di guerra, come i carri armati e i lanciafiamme, che migliorarono ma non cambiarono la tradizionale concezione spaziale del combattimento, basato sullo scontro uomo a uomo o sul confronto diretto tra eserciti nemici.
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Celebrati ogni anno nella stagione autunnale, entro un arco di tempo di quasi duemila anni - dal 1500 a.C. circa fino al quarto secolo dopo Cristo - i Misteri di Eleusi erano intimamente legati alle cerimonie e ai festeggiamenti in onore del dio Dioniso. Essi furono istituiti da Demetra, dea della fertilità, come ringraziamento per la liberazione di sua figlia Persefone, che il dio degli inferi, Ade, aveva rapito. I Misteri di Eleusi, legati alle cerimonie in onore di Dioniso, si celebrarono per quasi duemila anni, nella stagione autunnale. La dea della fertilità Demetra lì istituì, in ringraziamento per la liberazione della figlia Persefone, che era stata rapita dal dio degli inferi Ade.
Celebrati ogni anno nella stagione autunnale, entro un arco di tempo di quasi duemila anni - dal 1500 a.C. circa fino al quarto secolo dopo Cristo - i Misteri di Eleusi erano intimamente legati alle cerimonie e ai festeggiamenti in onore del dio Dioniso. Essi furono istituiti da Demetra, dea della fertilità, come ringraziamento per la liberazione di sua figlia Persefone, che il dio degli inferi, Ade, aveva rapito. I Misteri di Eleusi, legati alle cerimonie in onore di Dioniso, si celebrarono per quasi duemila anni, nella stagione autunnale. La dea della fertilità Demetra lì istituì, in ringraziamento per la liberazione della figlia Persefone, che era stata rapita dal dio degli inferi Ade.
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Chiunque abbia uno stretto rapporto con un animale, particolarmente un gatto, un cane o un cavallo, sa quanto incredibilmente percettivo può essere il suo amico quando si tratta di questioni affettive. Difatti, proprio tali questioni spingono noi esseri umani a scartare alcuni dei nostri atteggiamenti intellettuali, rendendoci così comprensibili all'animale. Poiché le questioni affettive inducono gli esseri umani ad abbandonare gli atteggiamenti intellettuali, essi diventano meglio comprensibili agli animali, gatto, cane o cavallo, con cui sono in stretto rapporto.
Chiunque abbia uno stretto rapporto con un animale, particolarmente un gatto, un cane o un cavallo, sa quanto incredibilmente percettivo può essere il suo amico quando si tratta di questioni affettive. Difatti, proprio tali questioni spingono noi esseri umani a scartare alcuni dei nostri atteggiamenti intellettuali, rendendoci così comprensibili all'animale. Poiché le questioni affettive inducono gli esseri umani ad abbandonare gli atteggiamenti intellettuali, essi diventano meglio comprensibili agli animali, gatto, cane o cavallo, con cui sono in stretto rapporto.
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Ci si pone sempre più il problema di come il comportamento sociale dei bambini proceda da un livello di sviluppo ad un altro successivo, di quali continuità ci siano tra i diversi livelli, di quali siano le cause di tali continuità (o discontinuità). In altre parole, invece di mettere a fuoco momenti isolati dello sviluppo, come si faceva in passato, ora si pone il massimo dell'attenzione alla natura del cambiamento legato allo sviluppo. Lo sviluppo del comportamento sociale dei bambini veniva, in passato, considerato come una successione di momenti isolati; oggi, invece, ci si focalizza sul passaggio da un livello all'altro e sulla natura del cambiamento.
Ci si pone sempre più il problema di come il comportamento sociale dei bambini proceda da un livello di sviluppo ad un altro successivo, di quali continuità ci siano tra i diversi livelli, di quali siano le cause di tali continuità (o discontinuità). In altre parole, invece di mettere a fuoco momenti isolati dello sviluppo, come si faceva in passato, ora si pone il massimo dell'attenzione alla natura del cambiamento legato allo sviluppo. Lo sviluppo del comportamento sociale dei bambini veniva, in passato, considerato come una successione di momenti isolati; oggi, invece, ci si focalizza sul passaggio da un livello all'altro e sulla natura del cambiamento.
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Ci sono testimonianze inequivocabili: persone che affermano non solo di aver visto dischi volanti, ma addirittura di essere stati portati a bordo e di aver subito un esame clinico da parte di esseri extraterrestri. Qui evidentemente non può trattarsi di errori di percezione o di interpretazione: se non si tratta di uno scherzo, di follia (o di extraterrestri...) come si spiega un fatto del genere? Alcune di queste persone, sequestrate dagli extraterrestri, per dimostrare la loro buona fede e la veridicità del loro racconto hanno chiesto di essere sottoposte a interrogatorio sotto ipnosi, in modo da essere messe in condizioni di non mentire. Questi loro racconti vengono spesso presentati, da certe pubblicazioni ufologiche, come attendibili proprio poiché effettuati in condizioni di "verità". Oltre ai racconti di chi afferma di aver visto gli ufo, vi sono anche quelli di chi afferma di essere stato da essi rapito ed esaminato clinicamente. Talvolta queste persone chiedono di essere interrogate sotto ipnosi, nella convinzione, condivisa da alcune pubblicazioni di ufologia, che in questo modo sia impossibile mentire. Ci si chiede dunque quale sia la causa di questi racconti, se si possono escludere lo scherzo, la follia e l'errore.
Ci sono testimonianze inequivocabili: persone che affermano non solo di aver visto dischi volanti, ma addirittura di essere stati portati a bordo e di aver subito un esame clinico da parte di esseri extraterrestri. Qui evidentemente non può trattarsi di errori di percezione o di interpretazione: se non si tratta di uno scherzo, di follia (o di extraterrestri...) come si spiega un fatto del genere? Alcune di queste persone, sequestrate dagli extraterrestri, per dimostrare la loro buona fede e la veridicità del loro racconto hanno chiesto di essere sottoposte a interrogatorio sotto ipnosi, in modo da essere messe in condizioni di non mentire. Questi loro racconti vengono spesso presentati, da certe pubblicazioni ufologiche, come attendibili proprio poiché effettuati in condizioni di "verità". Oltre ai racconti di chi afferma di aver visto gli ufo, vi sono anche quelli di chi afferma di essere stato da essi rapito ed esaminato clinicamente. Talvolta queste persone chiedono di essere interrogate sotto ipnosi, nella convinzione, condivisa da alcune pubblicazioni di ufologia, che in questo modo sia impossibile mentire. Ci si chiede dunque quale sia la causa di questi racconti, se si possono escludere lo scherzo, la follia e l'errore.
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Ciò che i primi viaggiatori riconoscono nei loro scritti è l'ospitalità africana: in Livingstone e Caillè vi sono brani che testimoniano l'umanità dei neri. Ben presto però, fin dalla fine del XIX secolo, gli africani si resero conto che quegli stranieri non erano come gli altri e la resistenza nacque dalla consapevolezza di un pericolo mortale per la loro collettività. I primi viaggiatori che andarono in Africa, tra cui Livingstone e Caillè, testimoniano di aver incontrato umanità e ospitalità. L'atteggiamento degli africani cambiò fin dalla fine dell'800 quando essi si resero conto del pericolo che quegli stranieri rappresentavano per la loro collettività.
Ciò che i primi viaggiatori riconoscono nei loro scritti è l'ospitalità africana: in Livingstone e Caillè vi sono brani che testimoniano l'umanità dei neri. Ben presto però, fin dalla fine del XIX secolo, gli africani si resero conto che quegli stranieri non erano come gli altri e la resistenza nacque dalla consapevolezza di un pericolo mortale per la loro collettività. I primi viaggiatori che andarono in Africa, tra cui Livingstone e Caillè, testimoniano di aver incontrato umanità e ospitalità. L'atteggiamento degli africani cambiò fin dalla fine dell'800 quando essi si resero conto del pericolo che quegli stranieri rappresentavano per la loro collettività.
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Ciclicamente si torna a parlare di CRISPR-Cas9, la tecnica di editing genetico che ha rivoluzionato la ricerca biomedica. All'inizio di agosto, scienziati statunitensi hanno annunciato di aver utilizzato le forbici di precisione molecolare per correggere una mutazione genetica che genera una malattia cardiaca incurabile in embrioni umani, ma i campi di applicazione dello strumento spaziano dal controllo d'insetti vettori di epidemie a nuove terapie sperimentali per la cura del cancro. Il CRISPR-Cas9 è una tecnica usata nella ricerca biomedica dal vasto campo di applicazione. Grazie a essa potrebbe essere possibile controllare insetti che causano epidemie, lavorare su terapie sperimentali contro il cancro e perfino, come è successo ad agosto, correggere mutazioni genetiche che causano malattie.
Ciclicamente si torna a parlare di CRISPR-Cas9, la tecnica di editing genetico che ha rivoluzionato la ricerca biomedica. All'inizio di agosto, scienziati statunitensi hanno annunciato di aver utilizzato le forbici di precisione molecolare per correggere una mutazione genetica che genera una malattia cardiaca incurabile in embrioni umani, ma i campi di applicazione dello strumento spaziano dal controllo d'insetti vettori di epidemie a nuove terapie sperimentali per la cura del cancro. Il CRISPR-Cas9 è una tecnica usata nella ricerca biomedica dal vasto campo di applicazione. Grazie a essa potrebbe essere possibile controllare insetti che causano epidemie, lavorare su terapie sperimentali contro il cancro e perfino, come è successo ad agosto, correggere mutazioni genetiche che causano malattie.
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Circa 4 milioni di anni fa apparvero i cosiddetti Australopitechi, scimmie antropomorfe, cioè dalle forme simili a quelle umane, dette australi, perché i loro primi resti furono rinvenuti nell'Africa australe (o meridionale). Questi ominidi, alti poco più di un metro e di aspetto animalesco, erano caratterizzati dalla stazione eretta, vale a dire che erano già in grado di stare in equilibrio sulle gambe. La stazione eretta fu uno degli elementi fondamentali per l'evoluzione della specie umana. Camminare sugli arti inferiori infatti voleva dire liberare le mani dalla funzione locomotoria e poterle utilizzare per afferrare un oggetto, brandire un'arma o lavorare la pietra. L'estensione del campo visivo determinato dalla posizione eretta consentiva inoltre un migliore controllo del territorio e tecniche di caccia più efficaci. Gli Australopitechi, apparsi circa 4 milioni di anni fa, erano scimmie antropomorfe in grado di stare in equilibrio sulle gambe: erano dunque caratterizzati dalla stazione eretta, uno degli elementi fondamentali per l'evoluzione degli esseri umani. Grazie alla posizione eretta questi ominidi potevano infatti utilizzare le mani per funzioni diverse da quella locomotoria e godevano inoltre di un campo visivo più esteso, che consentiva loro di controllare meglio il territorio e di sviluppare tecniche di caccia più efficaci.
Circa 4 milioni di anni fa apparvero i cosiddetti Australopitechi, scimmie antropomorfe, cioè dalle forme simili a quelle umane, dette australi, perché i loro primi resti furono rinvenuti nell'Africa australe (o meridionale). Questi ominidi, alti poco più di un metro e di aspetto animalesco, erano caratterizzati dalla stazione eretta, vale a dire che erano già in grado di stare in equilibrio sulle gambe. La stazione eretta fu uno degli elementi fondamentali per l'evoluzione della specie umana. Camminare sugli arti inferiori infatti voleva dire liberare le mani dalla funzione locomotoria e poterle utilizzare per afferrare un oggetto, brandire un'arma o lavorare la pietra. L'estensione del campo visivo determinato dalla posizione eretta consentiva inoltre un migliore controllo del territorio e tecniche di caccia più efficaci. Gli Australopitechi, apparsi circa 4 milioni di anni fa, erano scimmie antropomorfe in grado di stare in equilibrio sulle gambe: erano dunque caratterizzati dalla stazione eretta, uno degli elementi fondamentali per l'evoluzione degli esseri umani. Grazie alla posizione eretta questi ominidi potevano infatti utilizzare le mani per funzioni diverse da quella locomotoria e godevano inoltre di un campo visivo più esteso, che consentiva loro di controllare meglio il territorio e di sviluppare tecniche di caccia più efficaci.
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Circa un quarto dell'energia consumata nel mondo è fornita dal carbone: il suo contributo al fenomeno delle piogge acide e dell'effetto serra è molto rilevante. La combustione del carbone infatti produce molti più inquinanti di quella del petrolio o del metano. Data la grande ricchezza in carbone del sottosuolo, si investe in tecnologie che rendano questo combustibile meno inquinante: vi sono progetti per l'abbattimento delle polveri e delle componenti acide dai fumi emessi dalle centrali: però ciò non modificherà l'emissione di anidride carbonica e il contributo all'effetto serra. La produzione di energia fornita dal carbone, circa il 25% di quella consumata nel mondo, inquina più di quella del petrolio o del metano e contribuisce all'effetto serra e alle piogge acide. Una parziale soluzione verrà forse dai progetti che mirano ad abbattere le polveri e le componenti acide dai fumi emessi dalla sua combustione.
Circa un quarto dell'energia consumata nel mondo è fornita dal carbone: il suo contributo al fenomeno delle piogge acide e dell'effetto serra è molto rilevante. La combustione del carbone infatti produce molti più inquinanti di quella del petrolio o del metano. Data la grande ricchezza in carbone del sottosuolo, si investe in tecnologie che rendano questo combustibile meno inquinante: vi sono progetti per l'abbattimento delle polveri e delle componenti acide dai fumi emessi dalle centrali: però ciò non modificherà l'emissione di anidride carbonica e il contributo all'effetto serra. La produzione di energia fornita dal carbone, circa il 25% di quella consumata nel mondo, inquina più di quella del petrolio o del metano e contribuisce all'effetto serra e alle piogge acide. Una parziale soluzione verrà forse dai progetti che mirano ad abbattere le polveri e le componenti acide dai fumi emessi dalla sua combustione.
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Come i vertici delle Nazioni che si accingevano a vincere la seconda guerra mondiale si sarebbero riuniti nell'incontro di Bretton Woods, nel 1944, e dunque a guerra non ancora conclusa, parlando di commercio e finanza, consapevoli che la ricostruzione dell'ordine mondiale sarebbe partita proprio da quell'economia che quell'ordine aveva contribuito a minare, così i rappresentati delle Nazioni coinvolte nel primo conflitto mondiale si incontrarono a Parigi, avendo ben presente la centralità del problema economico- finanziario ai fini della ricostruzione post-bellica. La centralità del problema economico- finanziario e la consapevolezza che dalla sua risoluzione dipendeva la ricostruzione di un equilibrio mondiale erano ben presenti tanto ai vertici delle Nazioni che si incontrarono a Bretton Woods nel 1944, a guerra non ancora conclusa, quanto a quelli che si incontrarono a Parigi, nel primo conflitto mondiale.
Come i vertici delle Nazioni che si accingevano a vincere la seconda guerra mondiale si sarebbero riuniti nell'incontro di Bretton Woods, nel 1944, e dunque a guerra non ancora conclusa, parlando di commercio e finanza, consapevoli che la ricostruzione dell'ordine mondiale sarebbe partita proprio da quell'economia che quell'ordine aveva contribuito a minare, così i rappresentati delle Nazioni coinvolte nel primo conflitto mondiale si incontrarono a Parigi, avendo ben presente la centralità del problema economico- finanziario ai fini della ricostruzione post-bellica. La centralità del problema economico- finanziario e la consapevolezza che dalla sua risoluzione dipendeva la ricostruzione di un equilibrio mondiale erano ben presenti tanto ai vertici delle Nazioni che si incontrarono a Bretton Woods nel 1944, a guerra non ancora conclusa, quanto a quelli che si incontrarono a Parigi, nel primo conflitto mondiale.
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Come in Platone, tuttavia, la logica aristotelica rimane uno strumento, che di per sé non dà automaticamente accesso alla verità. Essa può prendere avvio dalle premesse formulate dall'intelletto, che attraverso l'intuizione perviene alla conoscenza di concetti universali, da cui la logica trae soltanto delle conclusioni formalmente corrette, scendendo dall'universale al particolare. Ma può discendere anche da forme arbitrarie di pensiero, come l'opinione. Ne consegue che se le premesse sono false, anche il risultato sarà falso. Quella di Aristotele è pertanto una logica formale, lineare, indipendente dai contenuti, che parte da principi primi non dimostrati, dato che proprio da questi deve scaturire la dimostrazione. La logica può discendere dall'intelletto, che con l'intuizione afferra concetti universali, permettendo di passare dall'universale al particolare. Altrimenti, può discendere da forme arbitrarie di pensiero, come l'opinione; ma se le premesse sono errate lo sarà anche il risultato. Per questo la logica per Platone e Aristotele è uno strumento formale, che non permette di conoscere necessariamente la verità.
Come in Platone, tuttavia, la logica aristotelica rimane uno strumento, che di per sé non dà automaticamente accesso alla verità. Essa può prendere avvio dalle premesse formulate dall'intelletto, che attraverso l'intuizione perviene alla conoscenza di concetti universali, da cui la logica trae soltanto delle conclusioni formalmente corrette, scendendo dall'universale al particolare. Ma può discendere anche da forme arbitrarie di pensiero, come l'opinione. Ne consegue che se le premesse sono false, anche il risultato sarà falso. Quella di Aristotele è pertanto una logica formale, lineare, indipendente dai contenuti, che parte da principi primi non dimostrati, dato che proprio da questi deve scaturire la dimostrazione. La logica può discendere dall'intelletto, che con l'intuizione afferra concetti universali, permettendo di passare dall'universale al particolare. Altrimenti, può discendere da forme arbitrarie di pensiero, come l'opinione; ma se le premesse sono errate lo sarà anche il risultato. Per questo la logica per Platone e Aristotele è uno strumento formale, che non permette di conoscere necessariamente la verità.
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Come spiega la dott.ssa Bastida, la strategia del progetto era semplice: ottenere un'alta efficienza energetica attraverso un misto di coordinazione, gestione delle risorse sulla rete e cambiamento del comportamento dei consumatori, da ottenere dando loro informazioni e consigli precisi. Se gli utenti possono usare queste informazioni per ridurre il consumo di energia, si potrebbe anche ridurre il fardello sulla generazione e la fornitura di energia. Per ottenere l'efficienza energetica il progetto coordina, gestisce le risorse sulla rete e informa e dà consigli ai consumatori, affinché riducano il consumo di energia. Cambiando il comportamento dei consumatori si possono anche alleggerire generazione e fornitura di energia.
Come spiega la dott.ssa Bastida, la strategia del progetto era semplice: ottenere un'alta efficienza energetica attraverso un misto di coordinazione, gestione delle risorse sulla rete e cambiamento del comportamento dei consumatori, da ottenere dando loro informazioni e consigli precisi. Se gli utenti possono usare queste informazioni per ridurre il consumo di energia, si potrebbe anche ridurre il fardello sulla generazione e la fornitura di energia. Per ottenere l'efficienza energetica il progetto coordina, gestisce le risorse sulla rete e informa e dà consigli ai consumatori, affinché riducano il consumo di energia. Cambiando il comportamento dei consumatori si possono anche alleggerire generazione e fornitura di energia.
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Con due mosse il Governo mette sotto scacco l'uso del contante e incentiva il ricorso a strumenti elettronici per monitorare il regolamento delle transazioni commerciali. I provvedimenti emanati nelle ultime settimane, infatti, intervengono in modo sempre più deciso per imporre la tracciabilità dei pagamenti, da una parte, razionalizzando e inasprendo il sistema sanzionatorio connesso all'uso del contante, degli assegni e dei libretti al portatore e, dall'altra, imponendo specifici obblighi a pubbliche amministrazioni, a gestori di servizi pubblici e, più in generale, a imprese e professionisti per consentire ai cittadini l'utilizzo di carte di debito, di credito e di altri strumenti elettronici di pagamento. Per monitorare le transazioni commerciali e rendere tracciabili i pagamenti, il Governo da un lato ha razionalizzato e inasprito le sanzioni connesse all'uso del contante, dall'altro ha imposto a chi eroga servizi pubblici, ma anche a imprese e professionisti, l'obbligo di dotarsi di strumenti che consentano ai cittadini di pagare in modo elettronico.
Con due mosse il Governo mette sotto scacco l'uso del contante e incentiva il ricorso a strumenti elettronici per monitorare il regolamento delle transazioni commerciali. I provvedimenti emanati nelle ultime settimane, infatti, intervengono in modo sempre più deciso per imporre la tracciabilità dei pagamenti, da una parte, razionalizzando e inasprendo il sistema sanzionatorio connesso all'uso del contante, degli assegni e dei libretti al portatore e, dall'altra, imponendo specifici obblighi a pubbliche amministrazioni, a gestori di servizi pubblici e, più in generale, a imprese e professionisti per consentire ai cittadini l'utilizzo di carte di debito, di credito e di altri strumenti elettronici di pagamento. Per monitorare le transazioni commerciali e rendere tracciabili i pagamenti, il Governo da un lato ha razionalizzato e inasprito le sanzioni connesse all'uso del contante, dall'altro ha imposto a chi eroga servizi pubblici, ma anche a imprese e professionisti, l'obbligo di dotarsi di strumenti che consentano ai cittadini di pagare in modo elettronico.
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Con Galileo Galilei è stato introdotto il metodo sperimentale, metodo che basa la verità di una proposizione scientifica solo su osservazioni ed esperimenti. Le osservazioni, secondo il metodo, fanno supporre ipotesi, ovvero le proposizioni-leggi, le quali però hanno senso solo se dimostrabili e sono vere solo se verificate attraverso gli esperimenti. Questi ultimi quindi devono essere misurati come effetti la cui legge è una causa. Il rapporto di causa- effetto non può essere osservato direttamente, ma solo postulato matematicamente. Per Galileo, dunque, come per i verificazionisti moderni, la matematica è la grammatica delle proposizioni scientifiche le quali devono però essere verificabili con l'esperienza. Secondo il metodo sperimentale, le osservazioni fanno supporre ipotesi, che sono sensate solo se dimostrabili e vere solo se verificate con gli esperimenti. Gli esperimenti misurano gli effetti la cui causa è la legge. Tuttavia il rapporto causa-effetto non è direttamente osservabile ma solo postulabile matematicamente. La matematica è dunque la grammatica delle proposizioni scientifiche, che devono essere verificabili con l'esperienza.
Con Galileo Galilei è stato introdotto il metodo sperimentale, metodo che basa la verità di una proposizione scientifica solo su osservazioni ed esperimenti. Le osservazioni, secondo il metodo, fanno supporre ipotesi, ovvero le proposizioni-leggi, le quali però hanno senso solo se dimostrabili e sono vere solo se verificate attraverso gli esperimenti. Questi ultimi quindi devono essere misurati come effetti la cui legge è una causa. Il rapporto di causa- effetto non può essere osservato direttamente, ma solo postulato matematicamente. Per Galileo, dunque, come per i verificazionisti moderni, la matematica è la grammatica delle proposizioni scientifiche le quali devono però essere verificabili con l'esperienza. Secondo il metodo sperimentale, le osservazioni fanno supporre ipotesi, che sono sensate solo se dimostrabili e vere solo se verificate con gli esperimenti. Gli esperimenti misurano gli effetti la cui causa è la legge. Tuttavia il rapporto causa-effetto non è direttamente osservabile ma solo postulabile matematicamente. La matematica è dunque la grammatica delle proposizioni scientifiche, che devono essere verificabili con l'esperienza.
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Con i regolamenti sullo Statuto della Società per azioni europea e sullo Statuto della Società cooperativa europea (entrambi i regolamenti sono accompagnati da una direttiva sul coinvolgimento dei dipendenti) è stato messo a disposizione delle imprese che operano in più Paesi membri della UE uno strumento sopranazionale, la cui disciplina è nel regolamento, integrato dal diritto del Paese nel quale è stabilita la sede legale e amministrativa della Società europea e dalla volontà dei soci espressa nello Statuto. Le imprese operanti in diversi Paesi membri dell'UE possono avvalersi dei regolamenti sullo Statuto della Società per azioni europea e sullo Statuto della Società cooperativa europea, integrati dal diritto del Paese dove si trova la sede legale e amministrativa e dalla volontà dei soci presente nello Statuto.
Con i regolamenti sullo Statuto della Società per azioni europea e sullo Statuto della Società cooperativa europea (entrambi i regolamenti sono accompagnati da una direttiva sul coinvolgimento dei dipendenti) è stato messo a disposizione delle imprese che operano in più Paesi membri della UE uno strumento sopranazionale, la cui disciplina è nel regolamento, integrato dal diritto del Paese nel quale è stabilita la sede legale e amministrativa della Società europea e dalla volontà dei soci espressa nello Statuto. Le imprese operanti in diversi Paesi membri dell'UE possono avvalersi dei regolamenti sullo Statuto della Società per azioni europea e sullo Statuto della Società cooperativa europea, integrati dal diritto del Paese dove si trova la sede legale e amministrativa e dalla volontà dei soci presente nello Statuto.
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Con il contratto estimatorio una parte consegna una o più cose mobili all'altra e questa si obbliga a pagarne il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito (art. 1556 cod. civ.). È un contratto praticato prevalentemente nel commercio al minuto, quando il dettagliante non voglia assumersi il rischio di dover pagare al fornitore il prezzo delle cose anche se queste gli rimangano invendute. Ciò accade soprattutto quando si tratta di oggetti che, col passare del tempo, diventano rapidamente invendibili, e che d'altra parte vanno tenuti in negozio in gran numero, per offrire ai clienti un'ampia possibilità di scelta: giornali, libri, oggetti di moda. Il contratto estimatorio prevede che l'acquirente debba pagare il prezzo delle cose mobili acquistate, a meno che le restituisca entro un certo termine. Questo genere di contratto risulta utile soprattutto nel commercio al minuto di determinate categorie di merci, poiché evita al dettagliante di pagare merci che poi non si vendono.
Con il contratto estimatorio una parte consegna una o più cose mobili all'altra e questa si obbliga a pagarne il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito (art. 1556 cod. civ.). È un contratto praticato prevalentemente nel commercio al minuto, quando il dettagliante non voglia assumersi il rischio di dover pagare al fornitore il prezzo delle cose anche se queste gli rimangano invendute. Ciò accade soprattutto quando si tratta di oggetti che, col passare del tempo, diventano rapidamente invendibili, e che d'altra parte vanno tenuti in negozio in gran numero, per offrire ai clienti un'ampia possibilità di scelta: giornali, libri, oggetti di moda. Il contratto estimatorio prevede che l'acquirente debba pagare il prezzo delle cose mobili acquistate, a meno che le restituisca entro un certo termine. Questo genere di contratto risulta utile soprattutto nel commercio al minuto di determinate categorie di merci, poiché evita al dettagliante di pagare merci che poi non si vendono.
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Con il nome di "Grande Torino" si indica la società calcistica italiana del Torino Football Club nel periodo storico compreso negli anni Quaranta del XX secolo, pluricampione d'Italia, i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale italiana e che ebbe tragico epilogo il 4 maggio 1949, in quella sciagura aerea nota come Tragedia di Superga nella quale l'intera squadra perse la vita. Con questo nome, benché si identifichi comunemente la squadra che perì nella sciagura, si usa definire l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi, eguagliando così il primato precedentemente stabilito dalla Juventus del "Quinquennio d'oro", e di una Coppa Italia. Con il nome di "Grande Torino" si indica la squadra di calcio del Torino i cui giocatori erano l'ossatura della Nazionale italiana e che scomparve il 4 maggio 1949, nella sciagura aerea di Superga. Con questo nome si usa definire anche l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi, primato precedentemente stabilito dalla Juventus, e di una Coppa Italia.
Con il nome di "Grande Torino" si indica la società calcistica italiana del Torino Football Club nel periodo storico compreso negli anni Quaranta del XX secolo, pluricampione d'Italia, i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale italiana e che ebbe tragico epilogo il 4 maggio 1949, in quella sciagura aerea nota come Tragedia di Superga nella quale l'intera squadra perse la vita. Con questo nome, benché si identifichi comunemente la squadra che perì nella sciagura, si usa definire l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi, eguagliando così il primato precedentemente stabilito dalla Juventus del "Quinquennio d'oro", e di una Coppa Italia. Con il nome di "Grande Torino" si indica la squadra di calcio del Torino i cui giocatori erano l'ossatura della Nazionale italiana e che scomparve il 4 maggio 1949, nella sciagura aerea di Superga. Con questo nome si usa definire anche l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi, primato precedentemente stabilito dalla Juventus, e di una Coppa Italia.
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Con il termine "essenziale" si intende quell'insieme di composti che devono essere introdotti in quantità adeguate con la dieta, onde evitare il danneggiamento delle funzioni cellulari, poiché l'organismo non può sintetizzarle o non è in grado di produrle in quantità sufficienti. Fermo restando che i bisogni nutrizionali variano da individuo a individuo in funzione all'età, al sesso, allo stato fisiologico e al tipo di attività svolta, per bisogno nutrizionale minimo di un singolo nutriente si intende la minima quantità che è in grado di prevenirne i sintomi da carenza. I composti "essenziali" non possono essere sintetizzati, o almeno non in quantità sufficienti, dall'organismo, pertanto vanno introdotti con la dieta, per evitare un danno alle funzioni cellulari. Per bisogno nutrizionale minimo di un singolo nutriente si intende la minima quantità che è in grado di prevenirne i sintomi da carenza; i bisogni nutrizionali variano comunque in funzione dell'età, del sesso, dello stato fisiologico e dal tipo di attività svolta.
Con il termine "essenziale" si intende quell'insieme di composti che devono essere introdotti in quantità adeguate con la dieta, onde evitare il danneggiamento delle funzioni cellulari, poiché l'organismo non può sintetizzarle o non è in grado di produrle in quantità sufficienti. Fermo restando che i bisogni nutrizionali variano da individuo a individuo in funzione all'età, al sesso, allo stato fisiologico e al tipo di attività svolta, per bisogno nutrizionale minimo di un singolo nutriente si intende la minima quantità che è in grado di prevenirne i sintomi da carenza. I composti "essenziali" non possono essere sintetizzati, o almeno non in quantità sufficienti, dall'organismo, pertanto vanno introdotti con la dieta, per evitare un danno alle funzioni cellulari. Per bisogno nutrizionale minimo di un singolo nutriente si intende la minima quantità che è in grado di prevenirne i sintomi da carenza; i bisogni nutrizionali variano comunque in funzione dell'età, del sesso, dello stato fisiologico e dal tipo di attività svolta.
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Con la denominazione di "psicologia della Gestalt" o "della forma" si definisce l'opera degli psicologi che lavorarono fino al 1933 all'Istituto di Psicologia dell'Università di Berlino. La parola "Gestalt" deriva dal tedesco e significa "struttura unitaria", "configurazione armonica"; l'idea portante dei fondatori di tale corrente fu, infatti, la convinzione che il "tutto" fosse diverso dalla somma delle singole parti e che fosse necessario concentrasi sul modo in cui l'individuo percepisce la realtà. La "psicologia della Gestalt" si diffuse dopo l'avvento del nazismo negli Usa, dove i suoi principali esponenti si erano trasferiti a causa dell'emanazione delle leggi razziali. La "psicologia della Gestalt" o "della forma", il cui nome deriva dal termine tedesco "Gestalt" che significa "struttura unitaria", "configurazione armonica", è una corrente che fu fondata sull'idea che il "tutto" fosse diverso dalla somma delle singole parti e che fosse necessario concentrarsi sul modo in cui l'individuo percepisce la realtà. Nata dall'opera di psicologi che avevano lavorato presso l'Istituto di Psicologia dell'Università di Berlino, si diffuse negli Usa dopo l'avvento del nazismo, dove i suoi principali esponenti si erano trasferiti a causa dell'emanazione delle leggi razziali.
Con la denominazione di "psicologia della Gestalt" o "della forma" si definisce l'opera degli psicologi che lavorarono fino al 1933 all'Istituto di Psicologia dell'Università di Berlino. La parola "Gestalt" deriva dal tedesco e significa "struttura unitaria", "configurazione armonica"; l'idea portante dei fondatori di tale corrente fu, infatti, la convinzione che il "tutto" fosse diverso dalla somma delle singole parti e che fosse necessario concentrasi sul modo in cui l'individuo percepisce la realtà. La "psicologia della Gestalt" si diffuse dopo l'avvento del nazismo negli Usa, dove i suoi principali esponenti si erano trasferiti a causa dell'emanazione delle leggi razziali. La "psicologia della Gestalt" o "della forma", il cui nome deriva dal termine tedesco "Gestalt" che significa "struttura unitaria", "configurazione armonica", è una corrente che fu fondata sull'idea che il "tutto" fosse diverso dalla somma delle singole parti e che fosse necessario concentrarsi sul modo in cui l'individuo percepisce la realtà. Nata dall'opera di psicologi che avevano lavorato presso l'Istituto di Psicologia dell'Università di Berlino, si diffuse negli Usa dopo l'avvento del nazismo, dove i suoi principali esponenti si erano trasferiti a causa dell'emanazione delle leggi razziali.
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Con la fine del primo conflitto mondiale e l'apertura delle consultazioni per la Conferenza di Pace di Parigi (gennaio 1919), sono la città di Fiume e la regione della Dalmazia sulla costa adriatica nord-orientale - escluse dagli accordi del Patto di Londra (26 aprile 1915) - a incarnare fisicamente le membra mutilate del territorio nazionale italiano. Almeno per D'Annunzio, i suoi legionari, e l'opinione pubblica nazionalista, costituita per la gran parte da ex- combattenti e interventisti della prima ora, scontenti della politica liberale post-bellica interna e delusi dalla politica estera internazionale riservata all'"Italia vittoriosa". Secondo D'Annunzio e gli esponenti dell'opinione pubblica nazionalista (ex combattenti e interventisti), con la Conferenza di Pace di Parigi, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Fiume e la Dalmazia divennero le cosiddette "membra mutilate" del territorio italiano. Costoro non erano soddisfatti né della politica interna liberale, né di quella estera.
Con la fine del primo conflitto mondiale e l'apertura delle consultazioni per la Conferenza di Pace di Parigi (gennaio 1919), sono la città di Fiume e la regione della Dalmazia sulla costa adriatica nord-orientale - escluse dagli accordi del Patto di Londra (26 aprile 1915) - a incarnare fisicamente le membra mutilate del territorio nazionale italiano. Almeno per D'Annunzio, i suoi legionari, e l'opinione pubblica nazionalista, costituita per la gran parte da ex- combattenti e interventisti della prima ora, scontenti della politica liberale post-bellica interna e delusi dalla politica estera internazionale riservata all'"Italia vittoriosa". Secondo D'Annunzio e gli esponenti dell'opinione pubblica nazionalista (ex combattenti e interventisti), con la Conferenza di Pace di Parigi, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Fiume e la Dalmazia divennero le cosiddette "membra mutilate" del territorio italiano. Costoro non erano soddisfatti né della politica interna liberale, né di quella estera.
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Con la rinascita dell'Anno Mille Treviso, datasi statuti comunali e vinto l'imperatore Federico Barbarossa accanto alle città delle leghe Veronese e Lombarda, conobbe un notevole sviluppo, ingrandendosi e arricchendosi di monumenti e palazzi, che le valsero il soprannome di "urbs picta". Il vivere trevigiano divenne sinonimo di vita gaudente e la città si animò di feste e celebrazioni, quali quella del "Castello d'Amore". Citata da Dante che vi trascorse parte del suo esilio e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, la città crebbe ancora in ricchezza e fasto per tutto il XII e XIII secolo, dotandosi di una delle prime Università (1321). Dopo l'Anno Mille Treviso, divenuta comune e vinto Barbarossa assieme alle città delle leghe Veronese e Lombarda, si sviluppò ampliandosi e arricchendosi di monumenti e palazzi e perciò fu detta "urbs picta". La città si animò di feste, come quella del "Castello d'Amore". Fu citata da Dante e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo e si arricchì ulteriormente per tutto il XII e XIII secolo. Nel 1321 ebbe una delle prime Università.
Con la rinascita dell'Anno Mille Treviso, datasi statuti comunali e vinto l'imperatore Federico Barbarossa accanto alle città delle leghe Veronese e Lombarda, conobbe un notevole sviluppo, ingrandendosi e arricchendosi di monumenti e palazzi, che le valsero il soprannome di "urbs picta". Il vivere trevigiano divenne sinonimo di vita gaudente e la città si animò di feste e celebrazioni, quali quella del "Castello d'Amore". Citata da Dante che vi trascorse parte del suo esilio e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, la città crebbe ancora in ricchezza e fasto per tutto il XII e XIII secolo, dotandosi di una delle prime Università (1321). Dopo l'Anno Mille Treviso, divenuta comune e vinto Barbarossa assieme alle città delle leghe Veronese e Lombarda, si sviluppò ampliandosi e arricchendosi di monumenti e palazzi e perciò fu detta "urbs picta". La città si animò di feste, come quella del "Castello d'Amore". Fu citata da Dante e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo e si arricchì ulteriormente per tutto il XII e XIII secolo. Nel 1321 ebbe una delle prime Università.
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Con l'età il DNA subisce un numero sempre maggiore di danni, legati a errori di trascrizione, a fattori casuali e all'azione di sostanze tossiche. Le cellule hanno diversi meccanismi per individuare e riparare questi danni, ma se il loro numero è eccessivo, la cellula muore. Dato che i processi di danneggiamento e riparazione interessano anche le cellule che generano gli ovociti, una maggiore efficienza dei geni che presiedono ai meccanismi di riparazione del DNA si traduce in una maggiore longevità di queste cellule, e quindi in un procrastinamento della menopausa. A causa di diversi fattori, il DNA si danneggia sempre di più man mano che l'età avanza. Questi danni, se non in numero eccessivo, vengono riparati dalle cellule. Lo stesso meccanismo si applica alle cellule che producono ovociti. Per questo motivo, in una donna con geni efficienti nella riparazione dei danni al DNA, l'inizio della menopausa tenderà a ritardare.
Con l'età il DNA subisce un numero sempre maggiore di danni, legati a errori di trascrizione, a fattori casuali e all'azione di sostanze tossiche. Le cellule hanno diversi meccanismi per individuare e riparare questi danni, ma se il loro numero è eccessivo, la cellula muore. Dato che i processi di danneggiamento e riparazione interessano anche le cellule che generano gli ovociti, una maggiore efficienza dei geni che presiedono ai meccanismi di riparazione del DNA si traduce in una maggiore longevità di queste cellule, e quindi in un procrastinamento della menopausa. A causa di diversi fattori, il DNA si danneggia sempre di più man mano che l'età avanza. Questi danni, se non in numero eccessivo, vengono riparati dalle cellule. Lo stesso meccanismo si applica alle cellule che producono ovociti. Per questo motivo, in una donna con geni efficienti nella riparazione dei danni al DNA, l'inizio della menopausa tenderà a ritardare.
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Da centotrenta anni un meridionalismo anticapitalista e demagogo coltiva i suoi miti piagnucolosi: il Sud ingenuo e onesto è stato depredato dagli avidi nordisti, una serie di governi nordisti "comitati di affari della borghesia" hanno soffocato un Sud potenzialmente ricco. E ci sono anche oggi collaboratori dell'Avanti o del Manifesto che insistono a raccontare la dolorosa storia di un Sud "inserito in un sistema economico i cui maggiori beneficiari furono le popolazioni piemontesi e lombarde per il predominio esercitato dai gruppi capitalistici del Nord". Sono centotrenta anni che, ad opera di un meridionalismo pietista ma anche di illustri giornali, circolano miti che vorrebbero descrivere il Sud come una terra onesta e potenzialmente ricca ma sfruttata dal Nord e in particolare dalla sua borghesia e dal suo capitalismo, attraverso governi che non sarebbero altro che il loro braccio politico.
Da centotrenta anni un meridionalismo anticapitalista e demagogo coltiva i suoi miti piagnucolosi: il Sud ingenuo e onesto è stato depredato dagli avidi nordisti, una serie di governi nordisti "comitati di affari della borghesia" hanno soffocato un Sud potenzialmente ricco. E ci sono anche oggi collaboratori dell'Avanti o del Manifesto che insistono a raccontare la dolorosa storia di un Sud "inserito in un sistema economico i cui maggiori beneficiari furono le popolazioni piemontesi e lombarde per il predominio esercitato dai gruppi capitalistici del Nord". Sono centotrenta anni che, ad opera di un meridionalismo pietista ma anche di illustri giornali, circolano miti che vorrebbero descrivere il Sud come una terra onesta e potenzialmente ricca ma sfruttata dal Nord e in particolare dalla sua borghesia e dal suo capitalismo, attraverso governi che non sarebbero altro che il loro braccio politico.
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Da oltre due millenni gli animali vengono usati per i test di laboratorio. I primi esperimenti su animali di cui si ha notizia risalgono al IV secolo a.C., agli antichi Greci. Uno dei primi a usare animali fu Aristotele, seguito da Galeno, medico greco che operò a Roma. Considerato il padre della vivisezione, Galeno studiò la funzionalità dei reni e del midollo spinale servendosi soprattutto di scimmie. La cavia fu usata invece dal XVII secolo come animale da laboratorio per lo studio delle strutture anatomiche. Oggi le cavie costituiscono meno del 2% degli animali da laboratorio. A loro sono preferiti topi e ratti. I risultati delle sperimentazioni su animali non sono automaticamente validi anche per l'uomo. Si sa che già nel IV secolo a.C. in Grecia si facevano esperimenti su animali. Il primo a utilizzarli fu Aristotele e poi il medico Galeno che operò a Roma. Con la vivisezione studiò le funzioni renali e del midollo spinale servendosi di scimmie. Dal sec. XVII fu usata la cavia per studiare le strutture anatomiche. Oggi si utilizzano soprattutto topi e ratti. I risultati di questi test non valgono automaticamente per l'uomo.
Da oltre due millenni gli animali vengono usati per i test di laboratorio. I primi esperimenti su animali di cui si ha notizia risalgono al IV secolo a.C., agli antichi Greci. Uno dei primi a usare animali fu Aristotele, seguito da Galeno, medico greco che operò a Roma. Considerato il padre della vivisezione, Galeno studiò la funzionalità dei reni e del midollo spinale servendosi soprattutto di scimmie. La cavia fu usata invece dal XVII secolo come animale da laboratorio per lo studio delle strutture anatomiche. Oggi le cavie costituiscono meno del 2% degli animali da laboratorio. A loro sono preferiti topi e ratti. I risultati delle sperimentazioni su animali non sono automaticamente validi anche per l'uomo. Si sa che già nel IV secolo a.C. in Grecia si facevano esperimenti su animali. Il primo a utilizzarli fu Aristotele e poi il medico Galeno che operò a Roma. Con la vivisezione studiò le funzioni renali e del midollo spinale servendosi di scimmie. Dal sec. XVII fu usata la cavia per studiare le strutture anatomiche. Oggi si utilizzano soprattutto topi e ratti. I risultati di questi test non valgono automaticamente per l'uomo.
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Da tempi immemorabili, le cime delle montagne sono state rappresentate in forma di "epifanie del sacro", sedi di divinità o di presenze demoniache. Ma, proprio per questa loro valenza sacrale, le vette erano spazi interdetti all'uomo, luoghi da evitare in quanto protetti da divieti e da tabù culturali. La cristianizzazione delle valli alpine, più lenta rispetto all'evangelizzazione delle città, ha lasciato tracce di pensiero magico nelle comunità di montagna. Fra queste, l'interdizione nell'accesso alle vette. Le cime delle montagne erano luoghi vietati all'uomo, perché da sempre si pensava fossero sacre, sedi di dei o demoni. Questi divieti furono una delle tracce di pensiero magico sopravvissuto all'evangelizzazione che ebbe luogo nelle valli, che fu più lenta di quella che avvenne città.
Da tempi immemorabili, le cime delle montagne sono state rappresentate in forma di "epifanie del sacro", sedi di divinità o di presenze demoniache. Ma, proprio per questa loro valenza sacrale, le vette erano spazi interdetti all'uomo, luoghi da evitare in quanto protetti da divieti e da tabù culturali. La cristianizzazione delle valli alpine, più lenta rispetto all'evangelizzazione delle città, ha lasciato tracce di pensiero magico nelle comunità di montagna. Fra queste, l'interdizione nell'accesso alle vette. Le cime delle montagne erano luoghi vietati all'uomo, perché da sempre si pensava fossero sacre, sedi di dei o demoni. Questi divieti furono una delle tracce di pensiero magico sopravvissuto all'evangelizzazione che ebbe luogo nelle valli, che fu più lenta di quella che avvenne città.
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Da un nuovo rapporto della Banca Mondiale emerge che le crisi legate ai cambiamenti climatici - come alluvioni e carestie - danneggiano soprattutto le persone più povere delle zone colpite. Le regioni maggiormente colpite saranno l'Africa Subsahariana e il Sud-est asiatico. L'impatto più profondo viene dal settore agricolo. Secondo quanto previsto dai modelli elaborati, i cambiamenti climatici minacciano di provocare perdite globali nelle rese dei raccolti, con conseguente aumento del prezzo del cibo, per valori che si aggirano intorno al 5% entro il 2030 e toccano il 30% entro il 2080. Conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute saranno l'aumento dei casi di malaria, dissenteria - in alcune regioni, entro il 2030 gli impatti climatici potrebbero far aumentare i casi di dissenteria anche del 10% - e malnutrizione. Un rapporto della Banca Mondiale fa emergere che le crisi collegate ai cambiamenti climatici come alluvioni e carestie danneggiano maggiormente le persone più povere delle zone colpite, che saranno soprattutto l'Africa Subsahariana e il Sud-est asiatico. Le conseguenze dei cambiamenti climatici saranno notevoli sul settore agricolo, con l'aumento del prezzo del cibo dovuto alla minore resa dei raccolti. Inoltre ci saranno conseguenze negative sulla salute, quali l'aumento dei casi di malaria, di dissenteria e malnutrizione.
Da un nuovo rapporto della Banca Mondiale emerge che le crisi legate ai cambiamenti climatici - come alluvioni e carestie - danneggiano soprattutto le persone più povere delle zone colpite. Le regioni maggiormente colpite saranno l'Africa Subsahariana e il Sud-est asiatico. L'impatto più profondo viene dal settore agricolo. Secondo quanto previsto dai modelli elaborati, i cambiamenti climatici minacciano di provocare perdite globali nelle rese dei raccolti, con conseguente aumento del prezzo del cibo, per valori che si aggirano intorno al 5% entro il 2030 e toccano il 30% entro il 2080. Conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute saranno l'aumento dei casi di malaria, dissenteria - in alcune regioni, entro il 2030 gli impatti climatici potrebbero far aumentare i casi di dissenteria anche del 10% - e malnutrizione. Un rapporto della Banca Mondiale fa emergere che le crisi collegate ai cambiamenti climatici come alluvioni e carestie danneggiano maggiormente le persone più povere delle zone colpite, che saranno soprattutto l'Africa Subsahariana e il Sud-est asiatico. Le conseguenze dei cambiamenti climatici saranno notevoli sul settore agricolo, con l'aumento del prezzo del cibo dovuto alla minore resa dei raccolti. Inoltre ci saranno conseguenze negative sulla salute, quali l'aumento dei casi di malaria, di dissenteria e malnutrizione.
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Dal 19 al 22 novembre, a Bologna si svolgerà l'edizione 2015 di "BilBOlbul", Festival internazionale di fumetto che dal 2007 promuove il fumetto d'autore, presentando al pubblico grandi firme e giovani talenti della scena italiana e internazionale. Il programma della IX edizione comprende tavole rotonde, incontri con editor, proiezioni, performance e decine di mostre diffuse per la città. Tra i laboratori, sono previsti tre workshop pratici, durante i quali i partecipanti potranno lavorare con alcuni tra i maggiori esponenti del fumetto e dell'illustrazione contemporanei. Venerdì 20 si svolgerà "Una sera in San Vitale": un'occasione per passeggiare tra le vie del quartiere bolognese e per scoprire i luoghi e gli artisti delle mostre, che eccezionalmente resteranno aperte fino alle 23. Dal 19 al 22 novembre, si terrà a Bologna la IX edizione di "BilBOlbul", Festival internazionale di fumetto che dal 2007 presenta al pubblico non solo grandi nomi di fumettisti della scena italiana e internazionale, ma anche giovani talenti. Il programma comprenderà tavole rotonde, incontri con editor, proiezioni, performance, mostre e tre workshop pratici. Venerdì 20 si svolgerà "Una sera in San Vitale", un'occasione per visitare il quartiere e le esposizioni, che resteranno aperte fino alle 23.
Dal 19 al 22 novembre, a Bologna si svolgerà l'edizione 2015 di "BilBOlbul", Festival internazionale di fumetto che dal 2007 promuove il fumetto d'autore, presentando al pubblico grandi firme e giovani talenti della scena italiana e internazionale. Il programma della IX edizione comprende tavole rotonde, incontri con editor, proiezioni, performance e decine di mostre diffuse per la città. Tra i laboratori, sono previsti tre workshop pratici, durante i quali i partecipanti potranno lavorare con alcuni tra i maggiori esponenti del fumetto e dell'illustrazione contemporanei. Venerdì 20 si svolgerà "Una sera in San Vitale": un'occasione per passeggiare tra le vie del quartiere bolognese e per scoprire i luoghi e gli artisti delle mostre, che eccezionalmente resteranno aperte fino alle 23. Dal 19 al 22 novembre, si terrà a Bologna la IX edizione di "BilBOlbul", Festival internazionale di fumetto che dal 2007 presenta al pubblico non solo grandi nomi di fumettisti della scena italiana e internazionale, ma anche giovani talenti. Il programma comprenderà tavole rotonde, incontri con editor, proiezioni, performance, mostre e tre workshop pratici. Venerdì 20 si svolgerà "Una sera in San Vitale", un'occasione per visitare il quartiere e le esposizioni, che resteranno aperte fino alle 23.
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Dal 1999, lo street artist brasiliano Herbert Baglione, sta popolando le pareti e i pavimenti di luoghi dimenticati con ombre e spettri dipinti, caratterizzati da membra allungate e corpi emaciati. Col passare degli anni, le sue installazioni spettrali sono emerse in angoli bui di tutto il mondo tra cui il Brasile, la Germania, e la Francia. Nel luglio 2013, Baglione ha trovato un luogo particolarmente misterioso ed inquietante: un ospedale psichiatrico abbandonato a Parma. Il progetto è stato chiamato "1000 Shadows". Con la creazione di queste ombre, Baglione ha lasciato non solo una "impronta" reale della sua presenza, ma ci ricorda anche che altre persone sono state lì per lungo tempo, e che forse la loro energia rimane, rendendo l'assenza una forma di presenza. Herbert Baglione, street artist brasiliano, dal 1999 sta popolando con ombre e spettri dipinti le pareti e i pavimenti di luoghi dimenticati di tutto il mondo. Nel 2013 l'artista ha lavorato anche a Parma, dove ha scelto per i suoi "fantasmi" un ospedale psichiatrico abbandonato, chiamando il progetto "1000 Shadows". Con la creazione di queste ombre, l'artista ha lasciato non solo una "impronta" reale della sua presenza, ma ricorda anche che altre persone sono state lì per lungo tempo, e che forse la loro energia persiste ancora, rendendo l'assenza una forma di presenza.
Dal 1999, lo street artist brasiliano Herbert Baglione, sta popolando le pareti e i pavimenti di luoghi dimenticati con ombre e spettri dipinti, caratterizzati da membra allungate e corpi emaciati. Col passare degli anni, le sue installazioni spettrali sono emerse in angoli bui di tutto il mondo tra cui il Brasile, la Germania, e la Francia. Nel luglio 2013, Baglione ha trovato un luogo particolarmente misterioso ed inquietante: un ospedale psichiatrico abbandonato a Parma. Il progetto è stato chiamato "1000 Shadows". Con la creazione di queste ombre, Baglione ha lasciato non solo una "impronta" reale della sua presenza, ma ci ricorda anche che altre persone sono state lì per lungo tempo, e che forse la loro energia rimane, rendendo l'assenza una forma di presenza. Herbert Baglione, street artist brasiliano, dal 1999 sta popolando con ombre e spettri dipinti le pareti e i pavimenti di luoghi dimenticati di tutto il mondo. Nel 2013 l'artista ha lavorato anche a Parma, dove ha scelto per i suoi "fantasmi" un ospedale psichiatrico abbandonato, chiamando il progetto "1000 Shadows". Con la creazione di queste ombre, l'artista ha lasciato non solo una "impronta" reale della sua presenza, ma ricorda anche che altre persone sono state lì per lungo tempo, e che forse la loro energia persiste ancora, rendendo l'assenza una forma di presenza.
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Dal 26 settembre 2015 entrano in vigore due nuove direttive europee contro l'inquinamento: la prima (Erp) volta a fissare requisiti più stringenti per l'efficienza energetica e un tetto massimo alle emissioni di anidride carbonica, la seconda (Eld) per imporre l'obbligo di etichettare i prodotti secondo una scala energetica che va da A+++ a G. Le categorie di prodotto interessate da queste norme sono gli apparecchi per il riscaldamento e quelli per la produzione di acqua calda sanitaria. I vecchi elettrodomestici per ora non scompariranno, perché sarà sempre possibile commercializzare i prodotti che sono già in magazzino. Per chi volesse approfittarne, l'acquisto di nuove caldaie a condensazione permetterà comunque di ridurre i consumi e quindi ammortizzare l'investimento nel giro di 4 o 5 anni. Dal 26 settembre 2015 entrano in vigore due nuove direttive europee contro l'inquinamento: la prima (Erp) per fissare limiti più precisi per l'efficienza energetica e un tetto massimo alle emissioni di anidride carbonica, la seconda (Elp) per imporre ai produttori l'obbligo di etichettare i prodotti secondo una scala energetica che va da A+++ a G. Le categorie di prodotto interessate da queste norme saranno gli apparecchi per il riscaldamento e quelli per la produzione di acqua calda sanitaria. Per i consumatori non ci saranno obblighi, ma chi volesse approfittare per l'acquisto di una caldaia di nuovo tipo potrà ammortizzare il costo nel giro di quattro o cinque anni.
Dal 26 settembre 2015 entrano in vigore due nuove direttive europee contro l'inquinamento: la prima (Erp) volta a fissare requisiti più stringenti per l'efficienza energetica e un tetto massimo alle emissioni di anidride carbonica, la seconda (Eld) per imporre l'obbligo di etichettare i prodotti secondo una scala energetica che va da A+++ a G. Le categorie di prodotto interessate da queste norme sono gli apparecchi per il riscaldamento e quelli per la produzione di acqua calda sanitaria. I vecchi elettrodomestici per ora non scompariranno, perché sarà sempre possibile commercializzare i prodotti che sono già in magazzino. Per chi volesse approfittarne, l'acquisto di nuove caldaie a condensazione permetterà comunque di ridurre i consumi e quindi ammortizzare l'investimento nel giro di 4 o 5 anni. Dal 26 settembre 2015 entrano in vigore due nuove direttive europee contro l'inquinamento: la prima (Erp) per fissare limiti più precisi per l'efficienza energetica e un tetto massimo alle emissioni di anidride carbonica, la seconda (Elp) per imporre ai produttori l'obbligo di etichettare i prodotti secondo una scala energetica che va da A+++ a G. Le categorie di prodotto interessate da queste norme saranno gli apparecchi per il riscaldamento e quelli per la produzione di acqua calda sanitaria. Per i consumatori non ci saranno obblighi, ma chi volesse approfittare per l'acquisto di una caldaia di nuovo tipo potrà ammortizzare il costo nel giro di quattro o cinque anni.
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Dal bilancio sociale dell'Inps, viene fuori che in Italia la spesa pensionistica pende soprattutto verso il Nord. Quasi la metà (48%) dei pensionati, circa 7,5 milioni, si concentra nelle regioni settentrionali, dove il reddito medio di chi non lavora più è di quasi 1.400 euro. Al Sud, dove i pensionati sono 2 milioni e mezzo in meno rispetto al settentrione, anche l'assegno medio intascato è più basso: 1.150 euro, circa 300 euro in meno ogni mese rispetto al Nord. I redditi più alti si trovano però al centro dove, su 3,1 milioni di pensionati, l'importo medio mensile è di 1.418 euro. Secondo l'INPS quasi la metà dei pensionati, circa 7,5 milioni, si concentra nelle regioni settentrionali, dove il reddito medio di chi non lavora più è di quasi 1.400 euro. Al Sud, dove i pensionati sono 2 milioni e mezzo in meno, anche l'assegno medio è più basso: 1.150 euro. I redditi più alti si trovano però al centro dove per i 3,1 milioni di pensionati l'importo medio mensile è di 1.418 euro.
Dal bilancio sociale dell'Inps, viene fuori che in Italia la spesa pensionistica pende soprattutto verso il Nord. Quasi la metà (48%) dei pensionati, circa 7,5 milioni, si concentra nelle regioni settentrionali, dove il reddito medio di chi non lavora più è di quasi 1.400 euro. Al Sud, dove i pensionati sono 2 milioni e mezzo in meno rispetto al settentrione, anche l'assegno medio intascato è più basso: 1.150 euro, circa 300 euro in meno ogni mese rispetto al Nord. I redditi più alti si trovano però al centro dove, su 3,1 milioni di pensionati, l'importo medio mensile è di 1.418 euro. Secondo l'INPS quasi la metà dei pensionati, circa 7,5 milioni, si concentra nelle regioni settentrionali, dove il reddito medio di chi non lavora più è di quasi 1.400 euro. Al Sud, dove i pensionati sono 2 milioni e mezzo in meno, anche l'assegno medio è più basso: 1.150 euro. I redditi più alti si trovano però al centro dove per i 3,1 milioni di pensionati l'importo medio mensile è di 1.418 euro.
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Dal punto di vista quantitativo, le relazioni internazionali sono regolate prevalentemente dai trattati. Inoltre, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, il ruolo della consuetudine come fonte di norme internazionali è divenuto meno rilevante a causa dell'accresciuto numero dei soggetti che compongono la comunità internazionale e delle differenze politiche, sociali ed economiche tra gli Stati. Le relazioni internazionali hanno conosciuto, dopo la seconda guerra mondiale, una rilevanza inferiore della consuetudine come fonte di diritto internazionale rispetto alla prevalenza quantitativa dei trattati, prodottasi a causa dell'aumento dei componenti della comunità internazionale e delle differenze politiche, sociali ed economiche tra essi.
Dal punto di vista quantitativo, le relazioni internazionali sono regolate prevalentemente dai trattati. Inoltre, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, il ruolo della consuetudine come fonte di norme internazionali è divenuto meno rilevante a causa dell'accresciuto numero dei soggetti che compongono la comunità internazionale e delle differenze politiche, sociali ed economiche tra gli Stati. Le relazioni internazionali hanno conosciuto, dopo la seconda guerra mondiale, una rilevanza inferiore della consuetudine come fonte di diritto internazionale rispetto alla prevalenza quantitativa dei trattati, prodottasi a causa dell'aumento dei componenti della comunità internazionale e delle differenze politiche, sociali ed economiche tra essi.
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Dal punto di vista tecnico, le azioni positive sono uno dei livelli possibili in cui si può articolare l'intervento che promuove le pari opportunità, tra uomini e donne. Gli altri due strumenti sono: le disposizioni che proibiscono ogni discriminazione apertamente praticata, ossia diretta, e quelle che sanzionano discriminazioni in forma occulta, quindi indirette. Mentre in questi due casi si tratta di azioni negative, nel senso che proibiscono e sanzionano dei comportamenti ritenuti ingiusti, nel caso delle azioni positive sono attuate delle politiche, appunto positive, che implicano un comportamento attivo, consistente nell'attribuzione di un vantaggio alle donne atto a garantire un risultato altrimenti non raggiungibile. Le azioni positive sono uno degli strumenti adottati per promuovere le pari opportunità tra uomini e donne. Sono definite positive perché, a differenza di quelle disposizioni che cercano di contrastare discriminazioni più o meno occulte, implicano l'attuazione di politiche attive, capaci cioè di garantire alle donne un risultato, che altrimenti non sarebbe raggiungibile, attribuendo loro un vantaggio iniziale.
Dal punto di vista tecnico, le azioni positive sono uno dei livelli possibili in cui si può articolare l'intervento che promuove le pari opportunità, tra uomini e donne. Gli altri due strumenti sono: le disposizioni che proibiscono ogni discriminazione apertamente praticata, ossia diretta, e quelle che sanzionano discriminazioni in forma occulta, quindi indirette. Mentre in questi due casi si tratta di azioni negative, nel senso che proibiscono e sanzionano dei comportamenti ritenuti ingiusti, nel caso delle azioni positive sono attuate delle politiche, appunto positive, che implicano un comportamento attivo, consistente nell'attribuzione di un vantaggio alle donne atto a garantire un risultato altrimenti non raggiungibile. Le azioni positive sono uno degli strumenti adottati per promuovere le pari opportunità tra uomini e donne. Sono definite positive perché, a differenza di quelle disposizioni che cercano di contrastare discriminazioni più o meno occulte, implicano l'attuazione di politiche attive, capaci cioè di garantire alle donne un risultato, che altrimenti non sarebbe raggiungibile, attribuendo loro un vantaggio iniziale.
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Dalla Francia arriva una bella bocciatura per la Apple: il colosso americano ha dovuto eliminare dal commercio di iTunes un'applicazione per l'iPhone del tutto nuova e inusuale, "Ebreo o non ebreo", che serviva per scoprire la fede religiosa di persone del mondo dello spettacolo, del cinema, dell'arte e della politica. Secondo alcuni esponenti delle associazioni ebraiche, quest'applicazione ricordava la ricerca degli ebrei all'epoca del nazismo, quando il governo nazista di Vichy voleva conoscere la religione del popolo francese per decidere il suo destino. Le associazioni, grazie all'intervento dei loro legali, sono riuscite a far togliere il programma dal commercio, difendendo i diritti del mondo ebraico. La Apple ha dovuto eliminare dal commercio l'applicazione "Ebreo o non ebreo" per l'iPhone. Con essa si poteva scoprire la religione di persone famose. Secondo alcune associazioni ebraiche, l'applicazione ricordava la caccia agli ebrei del governo francese di Vichy nel periodo nazista. Per via legali, si è riusciti a rimuovere l'applicazione dal commercio.
Dalla Francia arriva una bella bocciatura per la Apple: il colosso americano ha dovuto eliminare dal commercio di iTunes un'applicazione per l'iPhone del tutto nuova e inusuale, "Ebreo o non ebreo", che serviva per scoprire la fede religiosa di persone del mondo dello spettacolo, del cinema, dell'arte e della politica. Secondo alcuni esponenti delle associazioni ebraiche, quest'applicazione ricordava la ricerca degli ebrei all'epoca del nazismo, quando il governo nazista di Vichy voleva conoscere la religione del popolo francese per decidere il suo destino. Le associazioni, grazie all'intervento dei loro legali, sono riuscite a far togliere il programma dal commercio, difendendo i diritti del mondo ebraico. La Apple ha dovuto eliminare dal commercio l'applicazione "Ebreo o non ebreo" per l'iPhone. Con essa si poteva scoprire la religione di persone famose. Secondo alcune associazioni ebraiche, l'applicazione ricordava la caccia agli ebrei del governo francese di Vichy nel periodo nazista. Per via legali, si è riusciti a rimuovere l'applicazione dal commercio.
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Dalla metà dell'Ottocento fino al primo decennio del Novecento la popolazione europea è in crescita costante. Il fattore principale che spiega la crescita demografica è il differenziale tra i tassi di natalità, sempre piuttosto alti, e quelli di mortalità, ancora in discesa, cosicché la popolazione europea dai 140 milioni di persone di metà Settecento arriva ai 400 milioni del 1900 Il differenziale tra i tassi di natalità, alti, e quelli di mortalità, bassi, è il fattore principale che spiega il costante aumento di popolazione che interessa l'Europa dalla metà dell'Ottocento fino al primo decennio del Novecento.
Dalla metà dell'Ottocento fino al primo decennio del Novecento la popolazione europea è in crescita costante. Il fattore principale che spiega la crescita demografica è il differenziale tra i tassi di natalità, sempre piuttosto alti, e quelli di mortalità, ancora in discesa, cosicché la popolazione europea dai 140 milioni di persone di metà Settecento arriva ai 400 milioni del 1900 Il differenziale tra i tassi di natalità, alti, e quelli di mortalità, bassi, è il fattore principale che spiega il costante aumento di popolazione che interessa l'Europa dalla metà dell'Ottocento fino al primo decennio del Novecento.
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David Cameron aveva srotolato "il più rosso dei tappeti rossi", ma Angela Merkel non si è fatta abbagliare. Anzi, indiscrezioni della vigilia parlavano di una certa irritazione, a Berlino, per le aspettative esagerate che il premier britannico aveva riposto nella visita della cancelliera. Alla quale è stato concesso, prima del pranzo con Cameron e del té pomeridiano con la regina Elisabetta, l'onore di essere il terzo politico tedesco, dopo Willy Brandt e Richard von Weiszacker, a parlare dinnanzi alle camere riunite a Westminster. La cancelliera tedesca Merkel non è stata conquistata dall'accoglienza trionfale riservatale nel suo viaggio in Gran Bretagna. Sembra, anzi, che sia rimasta piuttosto irritata dalle aspettative eccessive che il governo britannico nutriva in questo viaggio.
David Cameron aveva srotolato "il più rosso dei tappeti rossi", ma Angela Merkel non si è fatta abbagliare. Anzi, indiscrezioni della vigilia parlavano di una certa irritazione, a Berlino, per le aspettative esagerate che il premier britannico aveva riposto nella visita della cancelliera. Alla quale è stato concesso, prima del pranzo con Cameron e del té pomeridiano con la regina Elisabetta, l'onore di essere il terzo politico tedesco, dopo Willy Brandt e Richard von Weiszacker, a parlare dinnanzi alle camere riunite a Westminster. La cancelliera tedesca Merkel non è stata conquistata dall'accoglienza trionfale riservatale nel suo viaggio in Gran Bretagna. Sembra, anzi, che sia rimasta piuttosto irritata dalle aspettative eccessive che il governo britannico nutriva in questo viaggio.
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Di regola, sia le pene restrittive della libertà personale, sia le pene pecuniarie presentano un carattere "mobile" perché vanno da un minimo ad un massimo legislativamente predeterminati. Non di rado, la sanzione è altresì prevista in forma alternativa: all'autore del reato è cioè applicabile una pena detentiva ovvero una pena pecuniaria (o ancora una pena sostitutiva). Si definisce commisurazione delle pena la determinazione, da parte del giudice, della quantità di pena da infliggere in concreto al reo tra il minimo ed il massimo edittali; come pure, la scelta del tipo di sanzione da applicare per il reato commesso. Le pene con le quali si reprimono i reati sono, di regola, stabilite in concreto dal giudice tra un massimo e un minimo dettati dalla legge. Questa è la cosiddetta "mobilità" della pena, che a volte include anche la scelta del tipo di sanzione (restrittiva della libertà personale, pecuniaria, sostitutiva), che si estrinseca nell'attività di commisurazione, compiuta dal giudice.
Di regola, sia le pene restrittive della libertà personale, sia le pene pecuniarie presentano un carattere "mobile" perché vanno da un minimo ad un massimo legislativamente predeterminati. Non di rado, la sanzione è altresì prevista in forma alternativa: all'autore del reato è cioè applicabile una pena detentiva ovvero una pena pecuniaria (o ancora una pena sostitutiva). Si definisce commisurazione delle pena la determinazione, da parte del giudice, della quantità di pena da infliggere in concreto al reo tra il minimo ed il massimo edittali; come pure, la scelta del tipo di sanzione da applicare per il reato commesso. Le pene con le quali si reprimono i reati sono, di regola, stabilite in concreto dal giudice tra un massimo e un minimo dettati dalla legge. Questa è la cosiddetta "mobilità" della pena, che a volte include anche la scelta del tipo di sanzione (restrittiva della libertà personale, pecuniaria, sostitutiva), che si estrinseca nell'attività di commisurazione, compiuta dal giudice.
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Dio dagli innumerevoli appellativi, ognuno dei quali richiama una sua impresa o caratteristica, Odino è, in primo luogo, il padre degli dèi e degli uomini. L'etimologia del suo nome rimanda a una ben definita connotazione caratteriale: Odino, sia nella forma norrena Voden, sia nell'antico alto tedesco Wuotan e in quello basso Wodan, come pure nell'inglese Woden, significa "furore". Significato conservatosi, del resto, nel tedesco moderno Wut (rabbia, furia). Odino è considerato padre degli dèi e degli uomini. Gli appellativi a lui attribuiti richiamano le sue imprese o caratteristiche. Dall'etimologia del suo nome si evince un suo tratto caratteriale: Odino, nella forma norrena Voden, nell'antico alto tedesco Wuotan e in quello basso Wodan, così come nell'inglese Woden, significa furore. Questo significato si è conservato nel tedesco moderno Wut (rabbia, furia).
Dio dagli innumerevoli appellativi, ognuno dei quali richiama una sua impresa o caratteristica, Odino è, in primo luogo, il padre degli dèi e degli uomini. L'etimologia del suo nome rimanda a una ben definita connotazione caratteriale: Odino, sia nella forma norrena Voden, sia nell'antico alto tedesco Wuotan e in quello basso Wodan, come pure nell'inglese Woden, significa "furore". Significato conservatosi, del resto, nel tedesco moderno Wut (rabbia, furia). Odino è considerato padre degli dèi e degli uomini. Gli appellativi a lui attribuiti richiamano le sue imprese o caratteristiche. Dall'etimologia del suo nome si evince un suo tratto caratteriale: Odino, nella forma norrena Voden, nell'antico alto tedesco Wuotan e in quello basso Wodan, così come nell'inglese Woden, significa furore. Questo significato si è conservato nel tedesco moderno Wut (rabbia, furia).
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Disneyland venne inaugurata da Walt Disney il 17 luglio 1955 su un terreno che prima ospitava aranceti a circa 30 km da Los Angeles. Il parco riscosse subito un notevole successo, permettendo in breve tempo a Walt Disney di riscattare le ipoteche sulla casa ricevute per finanziare la costruzione del parco, costato all'epoca 17 milioni di dollari. Il giorno dell'inaugurazione oltre agli 11.000 invitati regolarmente, se ne aggiunsero altri 30.000 che riuscirono a entrare con biglietti falsi. Si crearono ingorghi chilometrici sull'autostrada, nel parco finirono ben presto le scorte di cibo facendo infuriare gli ospiti. Uno sciopero degli idraulici fece rimanere le fontane del parco a secco. I giornali stroncarono subito il parco, definendolo come un vero incubo. Disneyland, inaugurata il 17 luglio del 1955, fu costruita su un terreno ad aranceti a circa 30 km da Los Angeles. Fu subito un successo e Walt Disney riuscì a riscattare le ipoteche di 17 milioni di dollari fatte per la costruzione del parco. All'inaugurazione, oltre agli 11.000 invitati regolarmente, altri 30.000 entrarono con biglietti falsi: ingorghi sull'autostrada, i cibi di scorta finiti, uno sciopero degli idraulici che lasciò a secco le fontane fecero sì che i giornali definissero il parco un vero incubo.
Disneyland venne inaugurata da Walt Disney il 17 luglio 1955 su un terreno che prima ospitava aranceti a circa 30 km da Los Angeles. Il parco riscosse subito un notevole successo, permettendo in breve tempo a Walt Disney di riscattare le ipoteche sulla casa ricevute per finanziare la costruzione del parco, costato all'epoca 17 milioni di dollari. Il giorno dell'inaugurazione oltre agli 11.000 invitati regolarmente, se ne aggiunsero altri 30.000 che riuscirono a entrare con biglietti falsi. Si crearono ingorghi chilometrici sull'autostrada, nel parco finirono ben presto le scorte di cibo facendo infuriare gli ospiti. Uno sciopero degli idraulici fece rimanere le fontane del parco a secco. I giornali stroncarono subito il parco, definendolo come un vero incubo. Disneyland, inaugurata il 17 luglio del 1955, fu costruita su un terreno ad aranceti a circa 30 km da Los Angeles. Fu subito un successo e Walt Disney riuscì a riscattare le ipoteche di 17 milioni di dollari fatte per la costruzione del parco. All'inaugurazione, oltre agli 11.000 invitati regolarmente, altri 30.000 entrarono con biglietti falsi: ingorghi sull'autostrada, i cibi di scorta finiti, uno sciopero degli idraulici che lasciò a secco le fontane fecero sì che i giornali definissero il parco un vero incubo.
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Diversi studi hanno messo in evidenza come nelle piccole comunità l'arroganza e l'ambizione prepotente di imporre la propria volontà sugli altri, senza ritegno per gli interessi e i bisogni altrui, siano spesso censurate. In contesti di piccola scala esiste una vigilanza collettiva continua che permette di identificare celermente e punire efficacemente chi si rende colpevole di questi comportamenti. Questa vigilanza collettiva può avere aspetti negativi e regressivi, che talvolta soffocano l'autonomia delle persone. Ma non bisogna sottovalutarne la funzione politica in chiave anti-oppressori. Secondo alcuni studi nelle piccole comunità viene spesso censurata l'imposizione della propria volontà sugli altri, quando questa è prepotente e non interessata ai loro bisogni, attraverso la veloce identificazione e punizione di chi si comporta in questo modo. Tale vigilanza ha una funzione politica contro l'oppressione, ma può anche soffocare l'autonomia personale.
Diversi studi hanno messo in evidenza come nelle piccole comunità l'arroganza e l'ambizione prepotente di imporre la propria volontà sugli altri, senza ritegno per gli interessi e i bisogni altrui, siano spesso censurate. In contesti di piccola scala esiste una vigilanza collettiva continua che permette di identificare celermente e punire efficacemente chi si rende colpevole di questi comportamenti. Questa vigilanza collettiva può avere aspetti negativi e regressivi, che talvolta soffocano l'autonomia delle persone. Ma non bisogna sottovalutarne la funzione politica in chiave anti-oppressori. Secondo alcuni studi nelle piccole comunità viene spesso censurata l'imposizione della propria volontà sugli altri, quando questa è prepotente e non interessata ai loro bisogni, attraverso la veloce identificazione e punizione di chi si comporta in questo modo. Tale vigilanza ha una funzione politica contro l'oppressione, ma può anche soffocare l'autonomia personale.
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Dopo 15 anni di convivenza fra un'Unione nata a Maastricht, ma vuota di sostanza giuridica, e la Comunità Europea nata a Roma, le due entità si sono fuse in un'unica Unione Europea dotata di personalità giuridica. I valori e gli obiettivi dell'Unione hanno consolidato quelli indicati dalla Costituzione europea, con l'aggiunta significativa della parità fra uomo e donna e con la precisazione, disposta dalla Conferenza intergovernativa, che l'Unione non potrà andare al di là delle competenze che le sono state attribuite dal Trattato di Lisbona. L'Unione Europea come personalità giuridica nasce dall'Unione di Maastricht e dalla Comunità Europea di Roma. Essa integra la Costituzione europea in termini di valori e finalità, con la garanzia, per disposizione della Conferenza intergovernativa, del rispetto delle limitazioni alle competenze riconosciute nel Trattato di Lisbona.
Dopo 15 anni di convivenza fra un'Unione nata a Maastricht, ma vuota di sostanza giuridica, e la Comunità Europea nata a Roma, le due entità si sono fuse in un'unica Unione Europea dotata di personalità giuridica. I valori e gli obiettivi dell'Unione hanno consolidato quelli indicati dalla Costituzione europea, con l'aggiunta significativa della parità fra uomo e donna e con la precisazione, disposta dalla Conferenza intergovernativa, che l'Unione non potrà andare al di là delle competenze che le sono state attribuite dal Trattato di Lisbona. L'Unione Europea come personalità giuridica nasce dall'Unione di Maastricht e dalla Comunità Europea di Roma. Essa integra la Costituzione europea in termini di valori e finalità, con la garanzia, per disposizione della Conferenza intergovernativa, del rispetto delle limitazioni alle competenze riconosciute nel Trattato di Lisbona.
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Dopo i maiali ingegnerizzati per rimanere piccoli, i beagle manipolati per diventare muscolosi: l'ultimo caso di taglia e incolla genetico sul Dna animale viene, ancora una volta, dalla Cina. Fine ultimo della tecnica, che solleva molti dubbi etici, sarebbe manipolare il genoma canino per creare modelli animali di condizioni patologiche tipiche dell'uomo, come la distrofia muscolare, da utilizzare nella ricerca biomedica. Ma la ricerca apre anche ad altre inquietanti applicazioni, come quella della creazione "su misura" di cani forzuti da impiegare in ambito militare, o di cuccioli creati su ordinazione da immettere in commercio (uno scenario, quest'ultimo, che per il momento è stato escluso). Cina: dopo i maiali ingegnerizzati per rimanere piccoli, i beagle manipolati per diventare muscolosi. Lo scopo dell'ultima ricerca sarebbe creare animali con patologie tipiche dell'uomo da utilizzare per la ricerca biomedica. Ma la ricerca apre anche alla creazione su misura di cani per utilizzo militare o di cuccioli creati su ordinazione.
Dopo i maiali ingegnerizzati per rimanere piccoli, i beagle manipolati per diventare muscolosi: l'ultimo caso di taglia e incolla genetico sul Dna animale viene, ancora una volta, dalla Cina. Fine ultimo della tecnica, che solleva molti dubbi etici, sarebbe manipolare il genoma canino per creare modelli animali di condizioni patologiche tipiche dell'uomo, come la distrofia muscolare, da utilizzare nella ricerca biomedica. Ma la ricerca apre anche ad altre inquietanti applicazioni, come quella della creazione "su misura" di cani forzuti da impiegare in ambito militare, o di cuccioli creati su ordinazione da immettere in commercio (uno scenario, quest'ultimo, che per il momento è stato escluso). Cina: dopo i maiali ingegnerizzati per rimanere piccoli, i beagle manipolati per diventare muscolosi. Lo scopo dell'ultima ricerca sarebbe creare animali con patologie tipiche dell'uomo da utilizzare per la ricerca biomedica. Ma la ricerca apre anche alla creazione su misura di cani per utilizzo militare o di cuccioli creati su ordinazione.
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Dopo i vent'anni o poco più mangiare al ristorante costituisce uno dei piccoli/grandi piaceri della vita, una delle ragioni per cui si è contenti di stare al mondo. Certo, a mangiare fuori, si andava anche prima, a rimorchio di genitori e parenti nelle ricorrenze o feste comandate, ma ci si annoiava talmente da essere indotti al pianto o alla fuga; più avanti si andava con i compagni di scuola e gli amici, ma allora il vero piacere era dato dalla prospettiva - quasi sempre realizzata - di far caciara, di starnazzare insieme, e non da altro. Dopo i venti, venticinque anni, le cose cambiano. La cena al ristorante (o in trattoria o in pizzeria) è un regalo che ci si fa o che si accetta con sottile compiacimento. È all'incirca a partire dai vent'anni che si apprezza il mangiar fuori. Prima di quest'età, la cosa annoia anche notevolmente; oppure attira, ma per il piacere di far caciara con gli amici. È solo quando si è un po' più cresciuti che una cena al ristorante diventa un piacere della vita, grande o piccolo che sia.
Dopo i vent'anni o poco più mangiare al ristorante costituisce uno dei piccoli/grandi piaceri della vita, una delle ragioni per cui si è contenti di stare al mondo. Certo, a mangiare fuori, si andava anche prima, a rimorchio di genitori e parenti nelle ricorrenze o feste comandate, ma ci si annoiava talmente da essere indotti al pianto o alla fuga; più avanti si andava con i compagni di scuola e gli amici, ma allora il vero piacere era dato dalla prospettiva - quasi sempre realizzata - di far caciara, di starnazzare insieme, e non da altro. Dopo i venti, venticinque anni, le cose cambiano. La cena al ristorante (o in trattoria o in pizzeria) è un regalo che ci si fa o che si accetta con sottile compiacimento. È all'incirca a partire dai vent'anni che si apprezza il mangiar fuori. Prima di quest'età, la cosa annoia anche notevolmente; oppure attira, ma per il piacere di far caciara con gli amici. È solo quando si è un po' più cresciuti che una cena al ristorante diventa un piacere della vita, grande o piccolo che sia.
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Dovendo scegliere tra la rappresentazione di un fiore o di un'"idea", Renoir non ha incertezze: sceglie il fiore. Non che egli disprezzi i valori intellettuali che sempre entrano in gioco nell'opera d'arte, ma si sente, per temperamento, dalla parte di ciò che vive, che palpita e fa palpitare: nel fiore, anche nel fiore più umile e comune, c'è la vita della natura e la linfa che fa crescere e germogliare le cose, c'è la bellezza semplice ed eterna del mondo, c'è il mondo, tutto, rinchiuso nel suo più infinitesimale frammento. Nella sua arte, Renoir antepone la rappresentazione della realtà vitale allo svolgimento di valori intellettuali. Senza disprezzare questi ultimi, è però portato verso ciò che vive e che riflette la bellezza del mondo, verso ciò - sia pur il più umile fiore - che comunica l'emozione della vita.
Dovendo scegliere tra la rappresentazione di un fiore o di un'"idea", Renoir non ha incertezze: sceglie il fiore. Non che egli disprezzi i valori intellettuali che sempre entrano in gioco nell'opera d'arte, ma si sente, per temperamento, dalla parte di ciò che vive, che palpita e fa palpitare: nel fiore, anche nel fiore più umile e comune, c'è la vita della natura e la linfa che fa crescere e germogliare le cose, c'è la bellezza semplice ed eterna del mondo, c'è il mondo, tutto, rinchiuso nel suo più infinitesimale frammento. Nella sua arte, Renoir antepone la rappresentazione della realtà vitale allo svolgimento di valori intellettuali. Senza disprezzare questi ultimi, è però portato verso ciò che vive e che riflette la bellezza del mondo, verso ciò - sia pur il più umile fiore - che comunica l'emozione della vita.
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Durante il suo periodo preclassico, la civiltà Maya costituì le prime comunità stanziali e adottò la coltivazione degli alimenti che diventarono base della loro alimentazione, tra cui mais, fagioli, zucche e peperoncino. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. e vantavano monumentali architetture, come i grandi templi impreziositi da elaborate facciate in stucco. La scrittura geroglifica fu utilizzata a partire dal III secolo a.C. Nel tardo periodo preclassico, un certo numero di grandi città crebbero nel Bacino di Petén e Kaminaljuyu diventò un centro molto importante negli altopiani del Guatemala. Con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo (un sistema di conteggio dei giorni), intorno al 250 d.C., si fa coincidere l'inizio del periodo classico. Durante il periodo preclassico, i Maya costituirono le prime comunità stanziali e coltivarono gli alimenti base della loro alimentazione. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. Dal III secolo a.C. fu introdotta la scrittura geroglifica. Sorsero poi, nel Bacino di Petén, grandi città e Kaminaljuyu fu un centro molto importante. L'inizio del periodo classico coincide con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo, avvenuto intorno al 250 d.C.
Durante il suo periodo preclassico, la civiltà Maya costituì le prime comunità stanziali e adottò la coltivazione degli alimenti che diventarono base della loro alimentazione, tra cui mais, fagioli, zucche e peperoncino. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. e vantavano monumentali architetture, come i grandi templi impreziositi da elaborate facciate in stucco. La scrittura geroglifica fu utilizzata a partire dal III secolo a.C. Nel tardo periodo preclassico, un certo numero di grandi città crebbero nel Bacino di Petén e Kaminaljuyu diventò un centro molto importante negli altopiani del Guatemala. Con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo (un sistema di conteggio dei giorni), intorno al 250 d.C., si fa coincidere l'inizio del periodo classico. Durante il periodo preclassico, i Maya costituirono le prime comunità stanziali e coltivarono gli alimenti base della loro alimentazione. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. Dal III secolo a.C. fu introdotta la scrittura geroglifica. Sorsero poi, nel Bacino di Petén, grandi città e Kaminaljuyu fu un centro molto importante. L'inizio del periodo classico coincide con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo, avvenuto intorno al 250 d.C.
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Entro il 2020 due milioni di pechinesi dovranno trasferirsi in periferia o nei distretti circostanti, in base a un piano per decongestionare la capitale cinese. Un milione di impiegati pubblici degli uffici amministrativi sarà trasferito a Tongzhou, a circa 20 chilometri da Pechino, entro il 2017. L'iniziativa sta prendendo corpo dopo anni di discorsi vuoti. Ma il piano prevede anche lo spostamento di molte piccole attività commerciali, con l'obiettivo dichiarato di liberare il centro della metropoli da traffico e smog e rendere più facile sorvegliare gli abitanti. Il progetto si adegua a una direttiva del governo per lo sviluppo coordinato della capitale, di Tianjin e di altre città nella provincia dell'Hebei. In base a un piano volto a decongestionare Pechino, entro il 2020 due milioni di abitanti dovranno trasferirsi in periferia o nei distretti vicini. Inoltre è previsto, entro il 2017, lo spostamento di un milione di impiegati pubblici in una città vicino alla Capitale. Il piano prevede anche il trasferimento di molte piccole attività commerciali in modo da ridurre traffico e smog e poter sorvegliare meglio gli abitanti.
Entro il 2020 due milioni di pechinesi dovranno trasferirsi in periferia o nei distretti circostanti, in base a un piano per decongestionare la capitale cinese. Un milione di impiegati pubblici degli uffici amministrativi sarà trasferito a Tongzhou, a circa 20 chilometri da Pechino, entro il 2017. L'iniziativa sta prendendo corpo dopo anni di discorsi vuoti. Ma il piano prevede anche lo spostamento di molte piccole attività commerciali, con l'obiettivo dichiarato di liberare il centro della metropoli da traffico e smog e rendere più facile sorvegliare gli abitanti. Il progetto si adegua a una direttiva del governo per lo sviluppo coordinato della capitale, di Tianjin e di altre città nella provincia dell'Hebei. In base a un piano volto a decongestionare Pechino, entro il 2020 due milioni di abitanti dovranno trasferirsi in periferia o nei distretti vicini. Inoltre è previsto, entro il 2017, lo spostamento di un milione di impiegati pubblici in una città vicino alla Capitale. Il piano prevede anche il trasferimento di molte piccole attività commerciali in modo da ridurre traffico e smog e poter sorvegliare meglio gli abitanti.
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Erano le 15 (ora italiana) di giovedì 7 settembre quando il nuovo razzo Falcon 9 della Space X è stato mandato in orbita dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, nel nord-ovest della Florida. Nonostante l'uragano Irma fosse alle porte, l'azienda aerospaziale ha optato lo stesso per procedere con la missione in programma, diffondendo solo all'ultimo la notizia del lancio. Il 7 settembre, alle 15 ora italiana, il razzo della Space X Falcon 9 è partito dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. L'azienda ha ritenuto di procedere con la missione a dispetto dell'imminente arrivo dell'uragano Irma, dando conferma del lancio solo all'ultimo.
Erano le 15 (ora italiana) di giovedì 7 settembre quando il nuovo razzo Falcon 9 della Space X è stato mandato in orbita dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, nel nord-ovest della Florida. Nonostante l'uragano Irma fosse alle porte, l'azienda aerospaziale ha optato lo stesso per procedere con la missione in programma, diffondendo solo all'ultimo la notizia del lancio. Il 7 settembre, alle 15 ora italiana, il razzo della Space X Falcon 9 è partito dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. L'azienda ha ritenuto di procedere con la missione a dispetto dell'imminente arrivo dell'uragano Irma, dando conferma del lancio solo all'ultimo.
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Esiste una precisa tecnica per pulire l'esigente carciofo: il gambo si elimina tutto o in parte a seconda di come deve essere cucinato. Si scartano le foglie esterne e delle altre si taglia la parte superiore, lasciando solo quella chiara. Infine si taglia la punta del carciofo e si tornisce il fondo scartando la scorza dura e fibrosa. Prima di tagliarli a spicchi si scavano leggermente al centro per togliere il fieno. Durante la pulitura e fino al momento di cucinarli devono rimanere immersi in acqua acidulata con succo di limone per non farli annerire. C'è un metodo per pulire il carciofo: bisognerebbe togliere quasi tutto il gambo, eliminare le foglie esterne e tenere solo la parte chiara delle altre. Bisogna poi tagliare la punta e scartare la scorza dura del fondo. Poi si procede a tagliarli, dopo aver tolto il fieno. Mentre si puliscono e prima di cucinarli bisogna immergerli in acqua e limone per mantenerli chiari.
Esiste una precisa tecnica per pulire l'esigente carciofo: il gambo si elimina tutto o in parte a seconda di come deve essere cucinato. Si scartano le foglie esterne e delle altre si taglia la parte superiore, lasciando solo quella chiara. Infine si taglia la punta del carciofo e si tornisce il fondo scartando la scorza dura e fibrosa. Prima di tagliarli a spicchi si scavano leggermente al centro per togliere il fieno. Durante la pulitura e fino al momento di cucinarli devono rimanere immersi in acqua acidulata con succo di limone per non farli annerire. C'è un metodo per pulire il carciofo: bisognerebbe togliere quasi tutto il gambo, eliminare le foglie esterne e tenere solo la parte chiara delle altre. Bisogna poi tagliare la punta e scartare la scorza dura del fondo. Poi si procede a tagliarli, dopo aver tolto il fieno. Mentre si puliscono e prima di cucinarli bisogna immergerli in acqua e limone per mantenerli chiari.
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Esistono sensibili disparità di genere anche nel trattamento pensionistico. Una rilevazione condotta da ISTAT e INPS nel corso del 2013 rivela che le donne, nonostante rappresentino oltre la metà del totale dei pensionati, percepiscono assegni per un valore che non raggiunge nemmeno il 44% dell'ammontare complessivo. Oltre la metà delle pensionate italiane percepisce un assegno inferiore ai 1000 euro al mese; fatto vero solo per un terzo della platea maschile. Una rilevazione condotta da INPS e ISTAT rivela che esistono disparità di genere nel trattamento pensionistico: le donne percepiscono assegni per un valore che non arriva al 44% dell'ammontare complessivo nonostante siano più della metà dei pensionati; percepisce meno di 1000 euro al mese oltre la metà delle donne, a fronte di un terzo degli uomini.
Esistono sensibili disparità di genere anche nel trattamento pensionistico. Una rilevazione condotta da ISTAT e INPS nel corso del 2013 rivela che le donne, nonostante rappresentino oltre la metà del totale dei pensionati, percepiscono assegni per un valore che non raggiunge nemmeno il 44% dell'ammontare complessivo. Oltre la metà delle pensionate italiane percepisce un assegno inferiore ai 1000 euro al mese; fatto vero solo per un terzo della platea maschile. Una rilevazione condotta da INPS e ISTAT rivela che esistono disparità di genere nel trattamento pensionistico: le donne percepiscono assegni per un valore che non arriva al 44% dell'ammontare complessivo nonostante siano più della metà dei pensionati; percepisce meno di 1000 euro al mese oltre la metà delle donne, a fronte di un terzo degli uomini.
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Fare il giornalista free lance, nella maggior parte dei casi, vuol dire scegliere di non avere padroni. È un tentativo continuo di stare lontano dalle lobby di redazione e dai protettori politici che condizionano le carriere. È il bisogno, in fondo, di esprimere una libertà fondamentale: ribellarsi ai soprusi (magari sbattendo la porta in faccia quando la pressione si fa insostenibile) e dire no ai compromessi con il potente di turno. Scegliere di essere giornalisti free lance significa spesso voler dare una svolta alla propria carriera, rendendola avulsa da pressioni redazionali e lobby di potere. È una forma di ribellione alle ingiustizie e ai compromessi e dell'affermazione della libertà di potersi esprimere senza essere assoggettati al potere di alcun "padrone".
Fare il giornalista free lance, nella maggior parte dei casi, vuol dire scegliere di non avere padroni. È un tentativo continuo di stare lontano dalle lobby di redazione e dai protettori politici che condizionano le carriere. È il bisogno, in fondo, di esprimere una libertà fondamentale: ribellarsi ai soprusi (magari sbattendo la porta in faccia quando la pressione si fa insostenibile) e dire no ai compromessi con il potente di turno. Scegliere di essere giornalisti free lance significa spesso voler dare una svolta alla propria carriera, rendendola avulsa da pressioni redazionali e lobby di potere. È una forma di ribellione alle ingiustizie e ai compromessi e dell'affermazione della libertà di potersi esprimere senza essere assoggettati al potere di alcun "padrone".
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Fatto determinante per la "carriera" internazionale di Barbie è, nel 1961, il suo arrivo in Europa, e per la precisione a Londra, dove viene esposta per la prima volta nell'ambito di una rassegna dedicata ai prodotti americani. Dalla metropoli inglese il suo viaggio di conquista prosegue alla volta della capitale della moda, Parigi, dove viene presentata nel 1963 al "Salon du Jouet", per poi continuare in altre nazioni, facendosi così conoscere e apprezzare ed entrando ufficialmente a far parte del mercato del giocattolo europeo. La diffusione di Barbie a livello internazionale è passata attraverso due importanti tappe: nel 1961 l'esposizione a Londra in una rassegna di prodotti americani; nel 1963 la presentazione a Parigi al "Salon du Jouet". Da lì ha proseguito in altre Nazioni entrando ufficialmente a far parte del mercato del giocattolo europeo.
Fatto determinante per la "carriera" internazionale di Barbie è, nel 1961, il suo arrivo in Europa, e per la precisione a Londra, dove viene esposta per la prima volta nell'ambito di una rassegna dedicata ai prodotti americani. Dalla metropoli inglese il suo viaggio di conquista prosegue alla volta della capitale della moda, Parigi, dove viene presentata nel 1963 al "Salon du Jouet", per poi continuare in altre nazioni, facendosi così conoscere e apprezzare ed entrando ufficialmente a far parte del mercato del giocattolo europeo. La diffusione di Barbie a livello internazionale è passata attraverso due importanti tappe: nel 1961 l'esposizione a Londra in una rassegna di prodotti americani; nel 1963 la presentazione a Parigi al "Salon du Jouet". Da lì ha proseguito in altre Nazioni entrando ufficialmente a far parte del mercato del giocattolo europeo.
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Fin dalla seconda metà del Settecento gli studiosi che si sono occupati di economia hanno fatto uso del concetto di equilibrio economico per analizzare i fenomeni della produzione, del consumo e dello scambio. Nel corso dell'Ottocento questo concetto ha man mano acquisito un ruolo centrale nei tentativi di trasformare la giovane scienza economica in una scienza quantitativa avente le stesse caratteristiche di rigore e oggettività e metodi analoghi a quelli della fisica-matematica. Il concetto di equilibrio dei mercati prende in esame i fenomeni di produzione, consumo e scambio. Nel corso del XIX secolo, la trasformazione della nuova scienza economica in una scienza analoga a fisica e matematica per rigore, oggettività e metodologie quantitative ha quindi riconosciuto un ruolo centrale a tale concetto.
Fin dalla seconda metà del Settecento gli studiosi che si sono occupati di economia hanno fatto uso del concetto di equilibrio economico per analizzare i fenomeni della produzione, del consumo e dello scambio. Nel corso dell'Ottocento questo concetto ha man mano acquisito un ruolo centrale nei tentativi di trasformare la giovane scienza economica in una scienza quantitativa avente le stesse caratteristiche di rigore e oggettività e metodi analoghi a quelli della fisica-matematica. Il concetto di equilibrio dei mercati prende in esame i fenomeni di produzione, consumo e scambio. Nel corso del XIX secolo, la trasformazione della nuova scienza economica in una scienza analoga a fisica e matematica per rigore, oggettività e metodologie quantitative ha quindi riconosciuto un ruolo centrale a tale concetto.
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Finora erano due i processi ipotizzati per la formazione dei diamanti. Il primo avverrebbe nel mantello litosferico, a una profondità compresa fra 40 e 250 chilometri. In alternativa i diamanti possono formarsi da rocce metamorfiche durante i cosiddetti processi di subduzione che portano una placca tettonica continentale a immergersi sotto un'altra. In entrambi i casi i diamanti sarebbero poi portati in superficie nel corso di eruzioni che hanno dato origine a quei camini diamantiferi dove oggi si trovano le principali miniere di queste pietre preziose. I due processi di formazione dei diamanti finora conosciuti avvenivano uno nel mantello litosferico e l'altro da rocce metamorfiche sottoposte a processi di subduzione. In entrambi i casi, i diamanti vengono poi portati in superficie da eruzione vulcaniche.
Finora erano due i processi ipotizzati per la formazione dei diamanti. Il primo avverrebbe nel mantello litosferico, a una profondità compresa fra 40 e 250 chilometri. In alternativa i diamanti possono formarsi da rocce metamorfiche durante i cosiddetti processi di subduzione che portano una placca tettonica continentale a immergersi sotto un'altra. In entrambi i casi i diamanti sarebbero poi portati in superficie nel corso di eruzioni che hanno dato origine a quei camini diamantiferi dove oggi si trovano le principali miniere di queste pietre preziose. I due processi di formazione dei diamanti finora conosciuti avvenivano uno nel mantello litosferico e l'altro da rocce metamorfiche sottoposte a processi di subduzione. In entrambi i casi, i diamanti vengono poi portati in superficie da eruzione vulcaniche.
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Fu soprattutto a opera di Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson che si affermò lo spirito del progressismo, come venne chiamato il movimento che da un lato chiedeva il controllo sui trust e dall'altro si batteva per un risanamento della vita pubblica, corrotta dall'onnipotenza del cosiddetto governo invisibile dei grandi ricchi. Rispetto al precedente movimento populista, quello progressista era meno radicale e più conservatore. Esso diede espressione soprattutto alle esigenze della classe media, la quale rivendicava un maggiore intervento del governo nella vita economica, con una funzione mediatrice e coordinatrice, ma al tempo stesso desiderava che una limitazione dei poteri dei monopoli ripristinasse e rivitalizzasse le possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Il suo ideale era quindi quello del "capitalismo democratico". La classe media degli Stati Uniti chiedeva un maggiore intervento del governo nella vita economica per limitare i poteri dei monopoli e ripristinare la possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Questo avvenne particolarmente sotto la guida di Theodore Roosevelt e di Woodrow Wilson, artefici del progressismo.
Fu soprattutto a opera di Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson che si affermò lo spirito del progressismo, come venne chiamato il movimento che da un lato chiedeva il controllo sui trust e dall'altro si batteva per un risanamento della vita pubblica, corrotta dall'onnipotenza del cosiddetto governo invisibile dei grandi ricchi. Rispetto al precedente movimento populista, quello progressista era meno radicale e più conservatore. Esso diede espressione soprattutto alle esigenze della classe media, la quale rivendicava un maggiore intervento del governo nella vita economica, con una funzione mediatrice e coordinatrice, ma al tempo stesso desiderava che una limitazione dei poteri dei monopoli ripristinasse e rivitalizzasse le possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Il suo ideale era quindi quello del "capitalismo democratico". La classe media degli Stati Uniti chiedeva un maggiore intervento del governo nella vita economica per limitare i poteri dei monopoli e ripristinare la possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Questo avvenne particolarmente sotto la guida di Theodore Roosevelt e di Woodrow Wilson, artefici del progressismo.
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Fu Zenone di Elea, filosofo greco vissuto nel V secolo a.C., a proporre il celebre paradosso di Achille e della tartaruga. Immaginò che Achille, noto per essere il "piè veloce", venisse sfidato a raggiungere (non superare nella corsa) la lenta tartaruga, alla quale fu però concesso un vantaggio iniziale. Il paradosso era fondato su questo presupposto: nel tempo che Achille impiega per raggiungere il punto in cui inizialmente si trova la tartaruga quest'ultima avrà, comunque, percorso un piccolo tratto (T0-T1). Achille non raggiungerà mai la tartaruga, perché dovrà percorrere gli infiniti spazi che colmano la distanza tra i concorrenti. Nel paradosso di Zenone, in cui si immagina che il veloce Achille venga sfidato a raggiungere, senza superarla, la lenta tartaruga, cui era stato dato un vantaggio iniziale, Achille non potrà mai giungere nello stesso punto da cui parte la tartaruga perché questa, a quel punto, si sarà già mossa di un tratto ed egli, per quanto piccolo possa essere il tratto, non sarà mai in grado di percorrere gli infiniti spazi che lo dividono dalla sua concorrente.
Fu Zenone di Elea, filosofo greco vissuto nel V secolo a.C., a proporre il celebre paradosso di Achille e della tartaruga. Immaginò che Achille, noto per essere il "piè veloce", venisse sfidato a raggiungere (non superare nella corsa) la lenta tartaruga, alla quale fu però concesso un vantaggio iniziale. Il paradosso era fondato su questo presupposto: nel tempo che Achille impiega per raggiungere il punto in cui inizialmente si trova la tartaruga quest'ultima avrà, comunque, percorso un piccolo tratto (T0-T1). Achille non raggiungerà mai la tartaruga, perché dovrà percorrere gli infiniti spazi che colmano la distanza tra i concorrenti. Nel paradosso di Zenone, in cui si immagina che il veloce Achille venga sfidato a raggiungere, senza superarla, la lenta tartaruga, cui era stato dato un vantaggio iniziale, Achille non potrà mai giungere nello stesso punto da cui parte la tartaruga perché questa, a quel punto, si sarà già mossa di un tratto ed egli, per quanto piccolo possa essere il tratto, non sarà mai in grado di percorrere gli infiniti spazi che lo dividono dalla sua concorrente.
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Già da tempo diversi osservatori stanno mettendo in guardia sul "lato oscuro" della sharing economy, cioè sul rischio che dentro questa categoria, ormai onnicomprensiva proprio perché non ancora definita chiaramente, si possano nascondere tentativi di elusione delle normative sulla tassazione e sulla concorrenza, o sistemi di gestione poco chiari che finiscono per penalizzare i lavoratori dipendenti. Il mondo del lavoro quindi rischia di essere danneggiato dal fatto che in un sistema così acerbo, non siano ancora definiti in modo chiaro sistemi di tutela, regolamentazione e controllo, trasformando il mercato del lavoro in una "eBay degli umani". La sharing economy, in quanto sistema nuovo e quindi poco regolamentato, rischia di danneggiare il mondo del lavoro per mancanza di sistemi di tutela e controllo. Di fatto dietro il termine sharing economy si possono nascondere sistemi di gestione che penalizzano i lavoratori o tentativi di eludere norme e tasse.
Già da tempo diversi osservatori stanno mettendo in guardia sul "lato oscuro" della sharing economy, cioè sul rischio che dentro questa categoria, ormai onnicomprensiva proprio perché non ancora definita chiaramente, si possano nascondere tentativi di elusione delle normative sulla tassazione e sulla concorrenza, o sistemi di gestione poco chiari che finiscono per penalizzare i lavoratori dipendenti. Il mondo del lavoro quindi rischia di essere danneggiato dal fatto che in un sistema così acerbo, non siano ancora definiti in modo chiaro sistemi di tutela, regolamentazione e controllo, trasformando il mercato del lavoro in una "eBay degli umani". La sharing economy, in quanto sistema nuovo e quindi poco regolamentato, rischia di danneggiare il mondo del lavoro per mancanza di sistemi di tutela e controllo. Di fatto dietro il termine sharing economy si possono nascondere sistemi di gestione che penalizzano i lavoratori o tentativi di eludere norme e tasse.
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Giocare al suono della musica aiuta i bambini a imparare a parlare più facilmente perché li aiuta a identificare le differenze nei suoni del linguaggio. La corteccia uditiva e quella prefrontale - che controlla l'attenzione e altre capacità cognitive - si attivano più rapidamente e intensamente nei bambini esposti precocemente alla musica. Giocare con la musica aiuta i bambini a imparare a parlare più velocemente, favorendo la loro abilità nel distinguere i suoni del linguaggio, perché la musica attiva più rapidamente e intensamente la corteccia uditiva e prefrontale.
Giocare al suono della musica aiuta i bambini a imparare a parlare più facilmente perché li aiuta a identificare le differenze nei suoni del linguaggio. La corteccia uditiva e quella prefrontale - che controlla l'attenzione e altre capacità cognitive - si attivano più rapidamente e intensamente nei bambini esposti precocemente alla musica. Giocare con la musica aiuta i bambini a imparare a parlare più velocemente, favorendo la loro abilità nel distinguere i suoni del linguaggio, perché la musica attiva più rapidamente e intensamente la corteccia uditiva e prefrontale.
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Giovanni di Balduccio svolse la sua attività essenzialmente in Toscana e a Milano; tra le poche notizie biografiche di cui siamo a conoscenza c'è il trasferimento dell'artista in Lombardia, su invito di Azzone Visconti, intorno al 1334. L'ultima sua impresa potrebbe essere stata la decorazione della facciata della chiesa di Santa Maria di Brera. Nel 1349 gli venne offerta la nomina a capomastro del cantiere del Duomo di Pisa, ma Giovanni la rifiutò. Dopo questa data non si hanno più notizie di lui. Il suo capolavoro è sicuramente la straordinaria arca marmorea dedicata a San Pietro martire in Sant'Eustorgio a Milano, che nel Settecento avrebbe trovato posto al centro della cappella Portinari, nella stessa basilica. Giovanni di Balduccio operò soprattutto in Toscana e a Milano; conosciamo poco della sua biografia: si trasferì in Lombardia, su invito di Azzone Visconti, intorno al 1334. L'ultima sua fatica fu forse la decorazione della facciata della chiesa di Santa Maria di Brera. Nel 1349 rifiutò la nomina a capomastro del cantiere del Duomo di Pisa. Dopo questa data non si hanno più sue notizie. Il suo capolavoro è sicuramente l'arca in marmo dedicata a San Pietro martire in Sant'Eustorgio a Milano, che nel Settecento fu posta al centro della cappella Portinari, nella stessa basilica.
Giovanni di Balduccio svolse la sua attività essenzialmente in Toscana e a Milano; tra le poche notizie biografiche di cui siamo a conoscenza c'è il trasferimento dell'artista in Lombardia, su invito di Azzone Visconti, intorno al 1334. L'ultima sua impresa potrebbe essere stata la decorazione della facciata della chiesa di Santa Maria di Brera. Nel 1349 gli venne offerta la nomina a capomastro del cantiere del Duomo di Pisa, ma Giovanni la rifiutò. Dopo questa data non si hanno più notizie di lui. Il suo capolavoro è sicuramente la straordinaria arca marmorea dedicata a San Pietro martire in Sant'Eustorgio a Milano, che nel Settecento avrebbe trovato posto al centro della cappella Portinari, nella stessa basilica. Giovanni di Balduccio operò soprattutto in Toscana e a Milano; conosciamo poco della sua biografia: si trasferì in Lombardia, su invito di Azzone Visconti, intorno al 1334. L'ultima sua fatica fu forse la decorazione della facciata della chiesa di Santa Maria di Brera. Nel 1349 rifiutò la nomina a capomastro del cantiere del Duomo di Pisa. Dopo questa data non si hanno più sue notizie. Il suo capolavoro è sicuramente l'arca in marmo dedicata a San Pietro martire in Sant'Eustorgio a Milano, che nel Settecento fu posta al centro della cappella Portinari, nella stessa basilica.
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Gli antichi abitanti della Mesopotamia vedevano le proprie città-Stato come copie terrene di un modello d'ordine divino. Ogni città-Stato era sacra, in quanto legata a un dio oppure a una dea. Di qui, Nippur, il piú antico centro religioso di Sumer, era Enlil, dio del Vento. Inoltre, collocato al centro di ogni maggiore città-Stato, vi era un complesso templare. Estesa per alcuni ettari, quest'area sacra comprendeva una ziqqurat, con un tempio sulla sommità, dedicato al dio o alla dea che possedeva la città. Tale complesso templare era il vero centro della comunità. Il dio o la dea principali vi abitavano simbolicamente sotto forma di una statua, e la cerimonia di dedica comprendeva un rituale che legava l'immagine al dio o alla dea, e cosí ne sfruttava il potere sovrannaturale a vantaggio della città (...). (Jackson J. Spielvogel, Western Civilization, 1996) Gli antichi abitanti della Mesopotamia consideravano le loro città-Stato come copie di un modello divino. Le maggiori città avevano al centro un'area sacra, con una ziqqurat dove abitava simbolicamente un dio che era insieme il proprietario e il protettore della città.
Gli antichi abitanti della Mesopotamia vedevano le proprie città-Stato come copie terrene di un modello d'ordine divino. Ogni città-Stato era sacra, in quanto legata a un dio oppure a una dea. Di qui, Nippur, il piú antico centro religioso di Sumer, era Enlil, dio del Vento. Inoltre, collocato al centro di ogni maggiore città-Stato, vi era un complesso templare. Estesa per alcuni ettari, quest'area sacra comprendeva una ziqqurat, con un tempio sulla sommità, dedicato al dio o alla dea che possedeva la città. Tale complesso templare era il vero centro della comunità. Il dio o la dea principali vi abitavano simbolicamente sotto forma di una statua, e la cerimonia di dedica comprendeva un rituale che legava l'immagine al dio o alla dea, e cosí ne sfruttava il potere sovrannaturale a vantaggio della città (...). (Jackson J. Spielvogel, Western Civilization, 1996) Gli antichi abitanti della Mesopotamia consideravano le loro città-Stato come copie di un modello divino. Le maggiori città avevano al centro un'area sacra, con una ziqqurat dove abitava simbolicamente un dio che era insieme il proprietario e il protettore della città.
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Gli empatici preferiscono la musica con un minore consumo energetico, oppure che esprime emozioni negative o profondità emotiva. Chi ha uno stile cognitivo più orientato verso la sistematizzazione, invece, preferisce musica ad alta energia, con emozioni positive, e caratterizzata da un elevato grado di complessità e cerebralità. Gli empatici preferiscono musica più rilassante, con emozioni negative o profonde. Chi è orientato verso la sistematizzazione preferisce uno stile musicale complesso, vivace e ad alta energia.
Gli empatici preferiscono la musica con un minore consumo energetico, oppure che esprime emozioni negative o profondità emotiva. Chi ha uno stile cognitivo più orientato verso la sistematizzazione, invece, preferisce musica ad alta energia, con emozioni positive, e caratterizzata da un elevato grado di complessità e cerebralità. Gli empatici preferiscono musica più rilassante, con emozioni negative o profonde. Chi è orientato verso la sistematizzazione preferisce uno stile musicale complesso, vivace e ad alta energia.
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Gli esseri umani moderni erano presenti nell'attuale Cina molto prima di quanto ritenuto finora. Lo testimonia il ritrovamento di quarantasette denti umani nella grotta di Fuyan, nel sud del Paese. Secondo l'analisi di questi resti pubblicata su "Nature" da Wu Liu, dell'Accademia delle scienze di Pechino, i denti risalirebbero infatti a 80.000 o addirittura 120.000 anni fa. Il risultato delle analisi condotte dallo scienziato cinese Wu Liu sui quarantasette denti umani rinvenuti nella grotta di Fuyan, nel sud della Cina, ha dimostrato la presenza nella regione di esseri umani anatomicamente moderni già tra gli 80mila e i 120mila anni fa, molto prima di quanto si pensasse finora.
Gli esseri umani moderni erano presenti nell'attuale Cina molto prima di quanto ritenuto finora. Lo testimonia il ritrovamento di quarantasette denti umani nella grotta di Fuyan, nel sud del Paese. Secondo l'analisi di questi resti pubblicata su "Nature" da Wu Liu, dell'Accademia delle scienze di Pechino, i denti risalirebbero infatti a 80.000 o addirittura 120.000 anni fa. Il risultato delle analisi condotte dallo scienziato cinese Wu Liu sui quarantasette denti umani rinvenuti nella grotta di Fuyan, nel sud della Cina, ha dimostrato la presenza nella regione di esseri umani anatomicamente moderni già tra gli 80mila e i 120mila anni fa, molto prima di quanto si pensasse finora.
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Gli imitatori di Tolkien avrebbero infatti la colpa di averne radicalizzato l'impostazione, rinchiudendosi in schemi che diventeranno poi tipici di buona parte del fantasy novecentesco come, ad esempio, la netta divisione tra bene e male o tra eroi e antagonisti. Per descrivere questo fenomeno, Martin parla di "Disneyland Middle Ages", laddove il riferimento al parco divertimenti vuole polemicamente alludere alla creazione di un Medioevo falso, erede degli stereotipi vittoriani, creato per quella fetta di popolazione statunitense in cerca di punti di riferimento morali certi. "Disneyland Middle Ages" è l'appellativo polemico con cui Martin si riferisce al Medioevo caratteristico del fantasy del Novecento, che è impostato, per colpa di chi imitò Tolkien, su schemi che dividono nettamente bene e male. Martin fa riferimento a un parco giochi per sottolineare quanto l'ambientazione medievale così stereotipata sia falsa e creata per un pubblico ingenuo ed infantile, in cerca di semplici certezze morali.
Gli imitatori di Tolkien avrebbero infatti la colpa di averne radicalizzato l'impostazione, rinchiudendosi in schemi che diventeranno poi tipici di buona parte del fantasy novecentesco come, ad esempio, la netta divisione tra bene e male o tra eroi e antagonisti. Per descrivere questo fenomeno, Martin parla di "Disneyland Middle Ages", laddove il riferimento al parco divertimenti vuole polemicamente alludere alla creazione di un Medioevo falso, erede degli stereotipi vittoriani, creato per quella fetta di popolazione statunitense in cerca di punti di riferimento morali certi. "Disneyland Middle Ages" è l'appellativo polemico con cui Martin si riferisce al Medioevo caratteristico del fantasy del Novecento, che è impostato, per colpa di chi imitò Tolkien, su schemi che dividono nettamente bene e male. Martin fa riferimento a un parco giochi per sottolineare quanto l'ambientazione medievale così stereotipata sia falsa e creata per un pubblico ingenuo ed infantile, in cerca di semplici certezze morali.
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Gli Incoterms (o "termini di resa") rappresentano una codificazione della Camera di Commercio Internazionale di Parigi, universalmente nota e riconosciuta, che ha lo scopo di stabilire il significato preciso di tredici termini commerciali di consegna usati nelle vendite internazionali. Gli Incoterms indicano chiaramente quali sono gli obblighi e i rischi a carico del venditore e del compratore e fissano, in modo preciso, il tempo e il luogo in cui avviene il trasferimento di tali rischi, delle operazioni accessorie e degli obblighi connessi, fornendo regole uniformi per l'interpretazione dei termini commerciali di consegna delle merci da inserire nei contratti di compravendita. Gli Incoterms non regolano tutti gli obblighi che le parti possono volere includere in un contratto di vendita. Gli Incoterms sono una codificazione universale elaborata dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi per determinare i principali termini di consegna usati nelle vendite internazionali e i relativi obblighi in capo a compratore e venditore. Non tutti gli obblighi esistenti sono definiti dagli Incoterms.
Gli Incoterms (o "termini di resa") rappresentano una codificazione della Camera di Commercio Internazionale di Parigi, universalmente nota e riconosciuta, che ha lo scopo di stabilire il significato preciso di tredici termini commerciali di consegna usati nelle vendite internazionali. Gli Incoterms indicano chiaramente quali sono gli obblighi e i rischi a carico del venditore e del compratore e fissano, in modo preciso, il tempo e il luogo in cui avviene il trasferimento di tali rischi, delle operazioni accessorie e degli obblighi connessi, fornendo regole uniformi per l'interpretazione dei termini commerciali di consegna delle merci da inserire nei contratti di compravendita. Gli Incoterms non regolano tutti gli obblighi che le parti possono volere includere in un contratto di vendita. Gli Incoterms sono una codificazione universale elaborata dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi per determinare i principali termini di consegna usati nelle vendite internazionali e i relativi obblighi in capo a compratore e venditore. Non tutti gli obblighi esistenti sono definiti dagli Incoterms.
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Gli ordinamenti di Civil Law si ispirano al modello introdotto in Francia nei primi dell'Ottocento con la codificazione napoleonica, la cui caratteristica è quella di fondare tutto il sistema giuridico sulla mera fonte legislativa. Mentre il legislatore e la legge codificata assumono così il ruolo di cardine del diritto, ai giudici e alla giurisprudenza viene demandato il compito di applicare la legge attraverso la sua corretta interpretazione. Gli ordinamenti di Common Law, tra cui quello inglese e statunitense, al contrario, non sono basati su un sistema di norme raccolte in codici, bensì sul principio giurisprudenziale dello stare decisis, vale a dire sul carattere vincolante del precedente giudiziario. In tale ottica, la legge diviene fonte normativa di secondo grado, in cui si inseriscono le statuizioni contenute nelle pronunce dei giudici. Il modello di Civil Law trae origine dal codice di Napoleone dell'Ottocento e si basa quindi su un codice scritto in cui il giudice deve solo applicare correttamente la norma; nel sistema di Common Law invece, non vi è una codificazione scritta, per questo prevale il principio dello stare decisis, secondo cui il precedente giudiziario assume carattere vincolante.
Gli ordinamenti di Civil Law si ispirano al modello introdotto in Francia nei primi dell'Ottocento con la codificazione napoleonica, la cui caratteristica è quella di fondare tutto il sistema giuridico sulla mera fonte legislativa. Mentre il legislatore e la legge codificata assumono così il ruolo di cardine del diritto, ai giudici e alla giurisprudenza viene demandato il compito di applicare la legge attraverso la sua corretta interpretazione. Gli ordinamenti di Common Law, tra cui quello inglese e statunitense, al contrario, non sono basati su un sistema di norme raccolte in codici, bensì sul principio giurisprudenziale dello stare decisis, vale a dire sul carattere vincolante del precedente giudiziario. In tale ottica, la legge diviene fonte normativa di secondo grado, in cui si inseriscono le statuizioni contenute nelle pronunce dei giudici. Il modello di Civil Law trae origine dal codice di Napoleone dell'Ottocento e si basa quindi su un codice scritto in cui il giudice deve solo applicare correttamente la norma; nel sistema di Common Law invece, non vi è una codificazione scritta, per questo prevale il principio dello stare decisis, secondo cui il precedente giudiziario assume carattere vincolante.
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Gli scienziati sono stati a lungo divisi sulla corretta classificazione dei virus. Una visione dominante nella biologia evoluzionistica sostiene che non possano essere considerati veri organismi viventi. I virus non sono in grado di replicarsi in modo autonomo al di fuori delle cellule infettate e sono privi di un proprio metabolismo. D'altra parte, può sembrare una forzatura anche considerarli alla stregua della materia inerte, dato che hanno le stesse grandi molecole complesse delle cellule, cioè proteine e acidi nucleici, e una volta all'interno dell'ospite infettato mostrano un comportamento tutt'altro che passivo. La corretta classificazione dei virus divide gli scienziati. La teoria dominante non li considera veri esseri viventi perché non sono in grado di replicarsi in modo autonomo al di fuori delle cellule infettate e sono privi di metabolismo proprio. Però può essere una forzatura anche considerarli materia inerte, perché hanno le stesse grandi molecole complesse delle cellule e all'interno dell'essere infettato hanno un comportamento non passivo.
Gli scienziati sono stati a lungo divisi sulla corretta classificazione dei virus. Una visione dominante nella biologia evoluzionistica sostiene che non possano essere considerati veri organismi viventi. I virus non sono in grado di replicarsi in modo autonomo al di fuori delle cellule infettate e sono privi di un proprio metabolismo. D'altra parte, può sembrare una forzatura anche considerarli alla stregua della materia inerte, dato che hanno le stesse grandi molecole complesse delle cellule, cioè proteine e acidi nucleici, e una volta all'interno dell'ospite infettato mostrano un comportamento tutt'altro che passivo. La corretta classificazione dei virus divide gli scienziati. La teoria dominante non li considera veri esseri viventi perché non sono in grado di replicarsi in modo autonomo al di fuori delle cellule infettate e sono privi di metabolismo proprio. Però può essere una forzatura anche considerarli materia inerte, perché hanno le stesse grandi molecole complesse delle cellule e all'interno dell'essere infettato hanno un comportamento non passivo.
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Gli Stati membri Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea che stabilisce criteri scientifici comuni per identificare gli interferenti endocrini, le sostanze chimiche nocive per il sistema ormonale, legate all'insorgenza di tumori o infertilità. La decisione riguarda solo il settore dei prodotti fitosanitari, ma "consente alla Commissione di iniziare a lavorare su una nuova strategia - spiega una nota dell'Esecutivo - per ridurre al minimo l'esposizione dei cittadini dell'Ue a queste sostanze". Non sono dello stesso avviso le associazioni dei consumatori, che giudicano poco rigorosi i criteri adottati. "Con il voto di oggi - attacca la Beuc - l'Ue chiude gli occhi su molte sostanze chimiche che sono potenzialmente pericolose per il nostro sistema ormonale". L'associazione dei consumatori Ue invita perciò Europarlamento e Consiglio Ue a respingere la decisione. La Commissione Ue e le associazioni di consumatori (Beuc) divergono sui criteri scientifici adottati per l'identificazione delle sostanze dannose per la funzionalità ormonale. La disposizione della Commissione si concentrerebbe infatti solo sul settore dei fitosanitari. Se per la Commissione è comunque un buon avvio per ulteriori progressi pro salute dell'uomo, per la Beuc i criteri adottati sarebbero invece poco rigorosi e incuranti di molte altre sostanze chimiche pericolose per il nostro sistema ormonale.
Gli Stati membri Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea che stabilisce criteri scientifici comuni per identificare gli interferenti endocrini, le sostanze chimiche nocive per il sistema ormonale, legate all'insorgenza di tumori o infertilità. La decisione riguarda solo il settore dei prodotti fitosanitari, ma "consente alla Commissione di iniziare a lavorare su una nuova strategia - spiega una nota dell'Esecutivo - per ridurre al minimo l'esposizione dei cittadini dell'Ue a queste sostanze". Non sono dello stesso avviso le associazioni dei consumatori, che giudicano poco rigorosi i criteri adottati. "Con il voto di oggi - attacca la Beuc - l'Ue chiude gli occhi su molte sostanze chimiche che sono potenzialmente pericolose per il nostro sistema ormonale". L'associazione dei consumatori Ue invita perciò Europarlamento e Consiglio Ue a respingere la decisione. La Commissione Ue e le associazioni di consumatori (Beuc) divergono sui criteri scientifici adottati per l'identificazione delle sostanze dannose per la funzionalità ormonale. La disposizione della Commissione si concentrerebbe infatti solo sul settore dei fitosanitari. Se per la Commissione è comunque un buon avvio per ulteriori progressi pro salute dell'uomo, per la Beuc i criteri adottati sarebbero invece poco rigorosi e incuranti di molte altre sostanze chimiche pericolose per il nostro sistema ormonale.
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Gli storici si preoccupano di scrivere "verità" e di poterle "provare"; vogliono sapere cosa possono sapere e cosa sono costretti a ignorare. Ma restano impotenti di fronte a questi desideri così umani. La "prova diretta", quella per la quale si coglie un assassino sul fatto, è il miraggio di chi ritiene che la realtà possa essere toccata con mano. Ma i racconti di persone che hanno assistito a uno stesso evento divergono sovente in modo decisivo. In questo dilemma lo storico rischia di mutarsi in romanziere o di smettere di narrare per paura di sbagliare. Raccontare storicamente significa evitare questi estremi. È comprensibile la preoccupazione degli storici di giungere a verità provate. Ma nella storia, non si dà prova diretta e persino i racconti dei testimoni spesso sono divergenti. Il rischio a cui lo storico è esposto, allora, è di diventare romanziere oppure di smettere di scrivere. Ma tra questi estremi, vi è la possibilità di raccontare storicamente.
Gli storici si preoccupano di scrivere "verità" e di poterle "provare"; vogliono sapere cosa possono sapere e cosa sono costretti a ignorare. Ma restano impotenti di fronte a questi desideri così umani. La "prova diretta", quella per la quale si coglie un assassino sul fatto, è il miraggio di chi ritiene che la realtà possa essere toccata con mano. Ma i racconti di persone che hanno assistito a uno stesso evento divergono sovente in modo decisivo. In questo dilemma lo storico rischia di mutarsi in romanziere o di smettere di narrare per paura di sbagliare. Raccontare storicamente significa evitare questi estremi. È comprensibile la preoccupazione degli storici di giungere a verità provate. Ma nella storia, non si dà prova diretta e persino i racconti dei testimoni spesso sono divergenti. Il rischio a cui lo storico è esposto, allora, è di diventare romanziere oppure di smettere di scrivere. Ma tra questi estremi, vi è la possibilità di raccontare storicamente.
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Gli strumenti assunti dal surrealismo per realizzare il proprio programma sono la teoria freudiana dell'inconscio, su cui si basa l'automatismo (una "dettatura" del pensiero realizzata in assenza di ogni controllo razionale e al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale, che rivoluziona i processi creativi tradizionali), e l'analisi marxista, riconosciuta come la prospettiva più coerente per giungere a una radicale trasformazione della società. La teoria freudiana dell'inconscio, base dell'automatismo come flusso di coscienza creativo al di fuori della razionalità, l'estetica e la morale, e l'analisi marxista mirante alla trasformazione radicale della società, furono assunte dal surrealismo come strumenti di realizzazione del proprio programma.
Gli strumenti assunti dal surrealismo per realizzare il proprio programma sono la teoria freudiana dell'inconscio, su cui si basa l'automatismo (una "dettatura" del pensiero realizzata in assenza di ogni controllo razionale e al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale, che rivoluziona i processi creativi tradizionali), e l'analisi marxista, riconosciuta come la prospettiva più coerente per giungere a una radicale trasformazione della società. La teoria freudiana dell'inconscio, base dell'automatismo come flusso di coscienza creativo al di fuori della razionalità, l'estetica e la morale, e l'analisi marxista mirante alla trasformazione radicale della società, furono assunte dal surrealismo come strumenti di realizzazione del proprio programma.
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Gli studiosi sono d'accordo sul fatto che il "Mosaico di Palestrina" riproduca il Nilo in piena, ma si battono sull'interpretazione e l'identificazione delle singole scene. La nostra ipotesi è che quest'opera sia un'astrazione di artisti alessandrini il cui canovaccio, costituito da un paesaggio nilotico fantastico, è punteggiato da sottili "citazioni" che non si prestano a definizioni troppo precise: vanno lette nell'insieme e "da lontano", come in un quadro impressionistico. (Gallo, "Il Nilo a Pompei", Panini, 2016) Il "Mosaico di Palestrina" riproduce il Nilo in piena. A differenza degli studiosi che cercano l'identificazione puntale delle sue singole scene, noi riteniamo che si tratti più di un'astrazione, da considerare nel suo intero complesso.
Gli studiosi sono d'accordo sul fatto che il "Mosaico di Palestrina" riproduca il Nilo in piena, ma si battono sull'interpretazione e l'identificazione delle singole scene. La nostra ipotesi è che quest'opera sia un'astrazione di artisti alessandrini il cui canovaccio, costituito da un paesaggio nilotico fantastico, è punteggiato da sottili "citazioni" che non si prestano a definizioni troppo precise: vanno lette nell'insieme e "da lontano", come in un quadro impressionistico. (Gallo, "Il Nilo a Pompei", Panini, 2016) Il "Mosaico di Palestrina" riproduce il Nilo in piena. A differenza degli studiosi che cercano l'identificazione puntale delle sue singole scene, noi riteniamo che si tratti più di un'astrazione, da considerare nel suo intero complesso.
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Gli ultimi decenni hanno visto una forte evoluzione del marketing, che ha spostato il focus dell'attenzione dalle caratteristiche proprie del prodotto agli aspetti di servizio al prodotto e recentemente alla comunicazione. Nel marketing sembra essersi affermata una nuova filosofia che vede il prezzo del prodotto non più come l'onere per entrare in possesso delle sue caratteristiche, ma per acquistare tre componenti: le caratteristiche vere e proprie, i servizi aggiuntivi al prodotto e una quota di comunicazione (immagine). Negli ultimi decenni l'idea di marketing si è trasformata. Esso non punta più a vendere semplicemente un prodotto, ma anche i servizi aggiuntivi ad esso e l'immagine che il suo acquisto conferisce.
Gli ultimi decenni hanno visto una forte evoluzione del marketing, che ha spostato il focus dell'attenzione dalle caratteristiche proprie del prodotto agli aspetti di servizio al prodotto e recentemente alla comunicazione. Nel marketing sembra essersi affermata una nuova filosofia che vede il prezzo del prodotto non più come l'onere per entrare in possesso delle sue caratteristiche, ma per acquistare tre componenti: le caratteristiche vere e proprie, i servizi aggiuntivi al prodotto e una quota di comunicazione (immagine). Negli ultimi decenni l'idea di marketing si è trasformata. Esso non punta più a vendere semplicemente un prodotto, ma anche i servizi aggiuntivi ad esso e l'immagine che il suo acquisto conferisce.
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Gli uomini sono sempre di più e hanno esigenze sempre maggiori, ma la quantità d'acqua teoricamente disponibile per ciascun essere umano sulla Terra resta comunque enorme, oltre 10 mila litri al giorno. Solo che non è distribuita omogeneamente. Le necessità quotidiane di acqua potabile per gli esseri umani sono in realtà basse (4-5 litri per persona) ed è noto che i nomadi del deserto sono in grado di lavarsi completamente con il contenuto di una sola bottiglia d'acqua. Nonostante la popolazione umana sia in continuo aumento, l'acqua teoricamente disponibile per ogni individuo sulla Terra è di circa 10 mila litri al giorno, mentre la necessità di acqua potabile per ogni essere umano è di circa 4-5 litri al giorno; il problema è che essa non è distribuita in modo omogeneo.
Gli uomini sono sempre di più e hanno esigenze sempre maggiori, ma la quantità d'acqua teoricamente disponibile per ciascun essere umano sulla Terra resta comunque enorme, oltre 10 mila litri al giorno. Solo che non è distribuita omogeneamente. Le necessità quotidiane di acqua potabile per gli esseri umani sono in realtà basse (4-5 litri per persona) ed è noto che i nomadi del deserto sono in grado di lavarsi completamente con il contenuto di una sola bottiglia d'acqua. Nonostante la popolazione umana sia in continuo aumento, l'acqua teoricamente disponibile per ogni individuo sulla Terra è di circa 10 mila litri al giorno, mentre la necessità di acqua potabile per ogni essere umano è di circa 4-5 litri al giorno; il problema è che essa non è distribuita in modo omogeneo.
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Gli zirconi sono minerali che quando si formano in seguito alla solidificazione di magmi possono inglobare elementi e particelle, conservandoli in una sorta di capsula del tempo che oggi ci permette di ricavare importanti informazioni sulle condizioni ambientali esistenti in un remoto passato. Studiando 10.000 zirconi molto antichi provenienti da una formazione rocciosa dell'Australia occidentale, ne sono stati identificati 656 che contenevano piccole inclusioni scure. I ricercatori hanno analizzato 79 di questo campioni con spettroscopia Raman, scoprendo che uno di essi aveva due inclusioni di grafite. Gli zirconi, nati dal raffreddamento dei magmi, funzionano come capsule del tempo e inglobano particelle di un remoto passato. Studiandone 10.000, sono state trovate alcune inclusioni scure, che sono state identificate come incisioni di grafite.
Gli zirconi sono minerali che quando si formano in seguito alla solidificazione di magmi possono inglobare elementi e particelle, conservandoli in una sorta di capsula del tempo che oggi ci permette di ricavare importanti informazioni sulle condizioni ambientali esistenti in un remoto passato. Studiando 10.000 zirconi molto antichi provenienti da una formazione rocciosa dell'Australia occidentale, ne sono stati identificati 656 che contenevano piccole inclusioni scure. I ricercatori hanno analizzato 79 di questo campioni con spettroscopia Raman, scoprendo che uno di essi aveva due inclusioni di grafite. Gli zirconi, nati dal raffreddamento dei magmi, funzionano come capsule del tempo e inglobano particelle di un remoto passato. Studiandone 10.000, sono state trovate alcune inclusioni scure, che sono state identificate come incisioni di grafite.
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Google ha destinato cinque milioni di dollari a un progetto del Wwf. Obiettivo: usare droni per proteggere animali in via di estinzione. Una prima pattuglia di "aerei automatici" è stata inviata in Nepal: nei suoi parchi nazionali, infatti, ospita rinoceronti, tigri ed elefanti la cui sopravvivenza è a rischio a causa dei bracconieri. I droni, dotati di sensori per la visione notturna e videocamere ad alta sensibilità, pattugliano le aree a rischio, riprendendo foto e video. La speranza è che questa soluzione sia un valido deterrente per i trafficanti di animali selvatici. Con cinque milioni di dollari, Google sostiene un'iniziativa del Wwf che prevede l'uso di sofisticati droni per contrastare l'attività di bracconaggio nei parchi faunistici del Nepal. L'obiettivo è proteggere specie in via di estinzione e ridurre il traffico legato agli animali selvatici.
Google ha destinato cinque milioni di dollari a un progetto del Wwf. Obiettivo: usare droni per proteggere animali in via di estinzione. Una prima pattuglia di "aerei automatici" è stata inviata in Nepal: nei suoi parchi nazionali, infatti, ospita rinoceronti, tigri ed elefanti la cui sopravvivenza è a rischio a causa dei bracconieri. I droni, dotati di sensori per la visione notturna e videocamere ad alta sensibilità, pattugliano le aree a rischio, riprendendo foto e video. La speranza è che questa soluzione sia un valido deterrente per i trafficanti di animali selvatici. Con cinque milioni di dollari, Google sostiene un'iniziativa del Wwf che prevede l'uso di sofisticati droni per contrastare l'attività di bracconaggio nei parchi faunistici del Nepal. L'obiettivo è proteggere specie in via di estinzione e ridurre il traffico legato agli animali selvatici.
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Grande novità artistica è nella nostra letteratura il romanzo storico, un genere letterario che per Manzoni ha come oggetto la realtà storica, come mezzo di interesse i motivi creati dalla fantasia e come fine l'utile, cioè i fini della religione. Nel 1821 Manzoni, avendo letto la storia milanese di Ripamonti e avendo l'occhio alle narrazioni di Walter Scott miste di storia e d'invenzione, concepì un romanzo che aveva come sfondo storico la Lombardia degli anni 1628-30 dominata dagli Spagnoli e come vicenda d'interesse fantastico quella di due popolani il cui matrimonio era contrastato dai prepotenti. Il primo merito dell'opera è nella fede artistica di Manzoni di creare una forma narrativa moderna che rompesse la prosa aulica e proporzionasse l'espressione alla natura dell'opera stessa. Il romanzo storico si presenta per l'Italia come un nuovo genere letterario, a cui Manzoni si dedicò con l'obiettivo di descrivere la realtà storica, mediante la fantasia come mezzo di interesse e con l'utile religioso come scopo. Il suo merito sta nell'essere riuscito a ideare un romanzo moderno con un tono adeguato al tipo di opera. La storia è ambientata a Milano nel Seicento e narra di due popolani che non riescono a sposarsi a causa dei prepotenti.
Grande novità artistica è nella nostra letteratura il romanzo storico, un genere letterario che per Manzoni ha come oggetto la realtà storica, come mezzo di interesse i motivi creati dalla fantasia e come fine l'utile, cioè i fini della religione. Nel 1821 Manzoni, avendo letto la storia milanese di Ripamonti e avendo l'occhio alle narrazioni di Walter Scott miste di storia e d'invenzione, concepì un romanzo che aveva come sfondo storico la Lombardia degli anni 1628-30 dominata dagli Spagnoli e come vicenda d'interesse fantastico quella di due popolani il cui matrimonio era contrastato dai prepotenti. Il primo merito dell'opera è nella fede artistica di Manzoni di creare una forma narrativa moderna che rompesse la prosa aulica e proporzionasse l'espressione alla natura dell'opera stessa. Il romanzo storico si presenta per l'Italia come un nuovo genere letterario, a cui Manzoni si dedicò con l'obiettivo di descrivere la realtà storica, mediante la fantasia come mezzo di interesse e con l'utile religioso come scopo. Il suo merito sta nell'essere riuscito a ideare un romanzo moderno con un tono adeguato al tipo di opera. La storia è ambientata a Milano nel Seicento e narra di due popolani che non riescono a sposarsi a causa dei prepotenti.
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Grazie all'uso di un ecoscandaglio ad alta risoluzione (multibeam) è stato realizzato il primo dettagliato rilievo batimetrico della laguna di Venezia, documentando l'impatto delle attività umane sui fondali. Le immagini ottenute mostrano l'erosione attorno a strutture costruite dall'uomo, le zone di dragaggio e il materiale d'ogni tipo gettato in acqua, come elettrodomestici, container, piccoli barchini e parabordi. Grazie al multibean è stato realizzato il primo rilievo batimetrico dettagliato della laguna di Venezia, che ha evidenziato l'erosione intorno a strutture artificiali, le zone di dragaggio e molto materiale abbandonato.
Grazie all'uso di un ecoscandaglio ad alta risoluzione (multibeam) è stato realizzato il primo dettagliato rilievo batimetrico della laguna di Venezia, documentando l'impatto delle attività umane sui fondali. Le immagini ottenute mostrano l'erosione attorno a strutture costruite dall'uomo, le zone di dragaggio e il materiale d'ogni tipo gettato in acqua, come elettrodomestici, container, piccoli barchini e parabordi. Grazie al multibean è stato realizzato il primo rilievo batimetrico dettagliato della laguna di Venezia, che ha evidenziato l'erosione intorno a strutture artificiali, le zone di dragaggio e molto materiale abbandonato.
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Grazie dunque al materiale che emerge nel corso di questa faticosa e minuziosa ricerca di una determinazione psichica dei dolori, Freud può sottolineare l'intimo rapporto fra i diversi sintomi e alcune vicende dolorose, e può equiparare i sintomi somatici non solo ad una paralisi funzionale di tipo associativo, ma anche ad una paralisi di tipo simbolico. La sofferenza prodotta dai sintomi fisici diventa così un sostituto della sofferenza che i pensieri scacciati dalla coscienza avrebbero prodotto. Freud evidenzia l'esistenza di un legame tra i sintomi e alcune esperienze dolorose, così che la sofferenza fisica connessa ai sintomi sostituisce la sofferenza psichica che i pensieri allontanati avrebbero prodotto, attraverso una paralisi che può essere definita non solo funzionale ma anche simbolica.
Grazie dunque al materiale che emerge nel corso di questa faticosa e minuziosa ricerca di una determinazione psichica dei dolori, Freud può sottolineare l'intimo rapporto fra i diversi sintomi e alcune vicende dolorose, e può equiparare i sintomi somatici non solo ad una paralisi funzionale di tipo associativo, ma anche ad una paralisi di tipo simbolico. La sofferenza prodotta dai sintomi fisici diventa così un sostituto della sofferenza che i pensieri scacciati dalla coscienza avrebbero prodotto. Freud evidenzia l'esistenza di un legame tra i sintomi e alcune esperienze dolorose, così che la sofferenza fisica connessa ai sintomi sostituisce la sofferenza psichica che i pensieri allontanati avrebbero prodotto, attraverso una paralisi che può essere definita non solo funzionale ma anche simbolica.
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Gulliver arriva nell'isola, su cui si trova Lilliput, a sud-ovest di Sumatra, in seguito a un naufragio. L'isola è abitata dai Lillipuziani, minuscoli uomini alti 15-20 cm, che lo legano al terreno mentre sta dormendo sul lido. Al suo risveglio essi fanno la sua conoscenza e, attraverso un carro per loro gigantesco, alto tre pollici da terra e mosso da una ventina di ruote, lo trasportano nella loro capitale. Lì Gulliver incontra la Corte e Sua Maestà, per essere poi ospitato in un grande tempio in disuso. Tempo dopo gli viene concessa la libertà, ma con delle condizioni imposte dalla Corte. Tra le buffe caratteristiche dei Lillipuziani vi è quella che i candidati a una carica politica nell'Impero concorrono con una gara di danza sulla fune: chi è tanto abile da saltare più in alto sulla fune senza cadere, vince il posto. Gulliver, naufragato sull'isola di Lilliput, viene imprigionato mentre dorme sulla spiaggia da omini di 15-20 cm. Portato nella loro capitale su un carro per loro gigantesco, alto tre pollici da terra e mosso da una ventina di ruote, Gulliver incontra la Corte e Sua Maestà e viene ospitato in un tempio in disuso. La Corte gli impone condizioni in cambio della libertà. I Lillipuziani candidati a una carica politica nell'Impero debbono danzare su una fune: chi salta più in alto sulla fune senza cadere, vince il posto.
Gulliver arriva nell'isola, su cui si trova Lilliput, a sud-ovest di Sumatra, in seguito a un naufragio. L'isola è abitata dai Lillipuziani, minuscoli uomini alti 15-20 cm, che lo legano al terreno mentre sta dormendo sul lido. Al suo risveglio essi fanno la sua conoscenza e, attraverso un carro per loro gigantesco, alto tre pollici da terra e mosso da una ventina di ruote, lo trasportano nella loro capitale. Lì Gulliver incontra la Corte e Sua Maestà, per essere poi ospitato in un grande tempio in disuso. Tempo dopo gli viene concessa la libertà, ma con delle condizioni imposte dalla Corte. Tra le buffe caratteristiche dei Lillipuziani vi è quella che i candidati a una carica politica nell'Impero concorrono con una gara di danza sulla fune: chi è tanto abile da saltare più in alto sulla fune senza cadere, vince il posto. Gulliver, naufragato sull'isola di Lilliput, viene imprigionato mentre dorme sulla spiaggia da omini di 15-20 cm. Portato nella loro capitale su un carro per loro gigantesco, alto tre pollici da terra e mosso da una ventina di ruote, Gulliver incontra la Corte e Sua Maestà e viene ospitato in un tempio in disuso. La Corte gli impone condizioni in cambio della libertà. I Lillipuziani candidati a una carica politica nell'Impero debbono danzare su una fune: chi salta più in alto sulla fune senza cadere, vince il posto.
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Hanno altresì personalità internazionale le unioni di Stati istituzionalizzate (Organizzazioni internazionali) qualora interagiscano di fatto con gli altri soggetti internazionali su un piano di parità e come enti autonomi, distinti dagli Stati membri; a differenza di quella degli Stati, la personalità internazionale delle organizzazioni è però funzionale, finalizzata all'esercizio delle competenze loro attribuite dai trattati istituti. Le Organizzazioni internazionali hanno una personalità internazionale qualora interagiscano con gli altri soggetti internazionali paritariamente, autonomamente e distintamente dagli Stati membri. È però una personalità funzionale, cioè legata all'esercizio delle funzioni stabilite da accordi pattizi.
Hanno altresì personalità internazionale le unioni di Stati istituzionalizzate (Organizzazioni internazionali) qualora interagiscano di fatto con gli altri soggetti internazionali su un piano di parità e come enti autonomi, distinti dagli Stati membri; a differenza di quella degli Stati, la personalità internazionale delle organizzazioni è però funzionale, finalizzata all'esercizio delle competenze loro attribuite dai trattati istituti. Le Organizzazioni internazionali hanno una personalità internazionale qualora interagiscano con gli altri soggetti internazionali paritariamente, autonomamente e distintamente dagli Stati membri. È però una personalità funzionale, cioè legata all'esercizio delle funzioni stabilite da accordi pattizi.
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I "Ragazzi di via Panisperna" è il nome con cui è divenuto noto il gruppo di fisici italiani, quasi tutti giovanissimi, che presso il Regio Istituto di Fisica dell'Università di Roma, allora ubicato in via Panisperna nel rione Monti, collaborarono assieme a Enrico Fermi alla scoperta, nel 1934, delle proprietà dei neutroni lenti, scoperta che dette l'avvio alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica. Il gruppo nacque grazie all'interessamento di Orso Mario Corbino, fisico, già ministro, senatore e direttore dell'Istituto di Fisica di via Panisperna, il quale riconobbe le qualità di Enrico Fermi e si adoperò perché fosse istituita per lui nel 1926 la prima cattedra italiana di Fisica teorica. I "Ragazzi di via Panisperna" sono quel gruppo di fisici italiani, quasi tutti giovanissimi, che nel 1934 collaborarono con Enrico Fermi alla scoperta delle proprietà dei neutroni lenti presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Roma in via Panisperna, aprendo la strada alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica. Il gruppo nacque grazie al fisico e senatore Orso Mario Corbino, direttore dell'Istituto di Fisica, il quale riconobbe le qualità di Fermi e fece sì che fosse istituita per lui nel 1926 la prima cattedra italiana di Fisica teorica.
I "Ragazzi di via Panisperna" è il nome con cui è divenuto noto il gruppo di fisici italiani, quasi tutti giovanissimi, che presso il Regio Istituto di Fisica dell'Università di Roma, allora ubicato in via Panisperna nel rione Monti, collaborarono assieme a Enrico Fermi alla scoperta, nel 1934, delle proprietà dei neutroni lenti, scoperta che dette l'avvio alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica. Il gruppo nacque grazie all'interessamento di Orso Mario Corbino, fisico, già ministro, senatore e direttore dell'Istituto di Fisica di via Panisperna, il quale riconobbe le qualità di Enrico Fermi e si adoperò perché fosse istituita per lui nel 1926 la prima cattedra italiana di Fisica teorica. I "Ragazzi di via Panisperna" sono quel gruppo di fisici italiani, quasi tutti giovanissimi, che nel 1934 collaborarono con Enrico Fermi alla scoperta delle proprietà dei neutroni lenti presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Roma in via Panisperna, aprendo la strada alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica. Il gruppo nacque grazie al fisico e senatore Orso Mario Corbino, direttore dell'Istituto di Fisica, il quale riconobbe le qualità di Fermi e fece sì che fosse istituita per lui nel 1926 la prima cattedra italiana di Fisica teorica.
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I 76 manicomi presenti in Italia nel 1978 sono stati sostituiti nel solo comparto pubblico con circa 320 reparti psichiatrici e oltre 3200 strutture psichiatriche residenziali e centri diurni. A questo numero vanno aggiunte le numerose strutture private, gli istituti competenti per le cosiddette tossicodipendenze che utilizzano tutti trattamenti psichiatrici, i centri detentivi per i migranti, la totalità delle carceri dove circa il 90% dei detenuti è sottoposto almeno a terapia psicofarmacologica e i sei manicomi criminali che rimangono tutt'oggi aperti, nonostante la legge ne imponga la chiusura. I 76 manicomi presenti in Italia nel 1978 sono stati sostituiti, nel solo comparto pubblico, da circa 320 reparti psichiatrici e oltre 3200 strutture. A questo numero vanno aggiunte le numerose strutture private che utilizzano i trattamenti psichiatrici (istituti competenti per le tossicodipendenze, c.i.e., carceri) e i sei manicomi criminali che sono tuttora aperti nonostante la legge ne imponga la chiusura.
I 76 manicomi presenti in Italia nel 1978 sono stati sostituiti nel solo comparto pubblico con circa 320 reparti psichiatrici e oltre 3200 strutture psichiatriche residenziali e centri diurni. A questo numero vanno aggiunte le numerose strutture private, gli istituti competenti per le cosiddette tossicodipendenze che utilizzano tutti trattamenti psichiatrici, i centri detentivi per i migranti, la totalità delle carceri dove circa il 90% dei detenuti è sottoposto almeno a terapia psicofarmacologica e i sei manicomi criminali che rimangono tutt'oggi aperti, nonostante la legge ne imponga la chiusura. I 76 manicomi presenti in Italia nel 1978 sono stati sostituiti, nel solo comparto pubblico, da circa 320 reparti psichiatrici e oltre 3200 strutture. A questo numero vanno aggiunte le numerose strutture private che utilizzano i trattamenti psichiatrici (istituti competenti per le tossicodipendenze, c.i.e., carceri) e i sei manicomi criminali che sono tuttora aperti nonostante la legge ne imponga la chiusura.
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I Blues Brothers sono un gruppo musicale blues e soul fondato nel 1978 dai comici Dan Aykroyd e John Belushi. La band nacque come parte di uno sketch musicale per il "Saturday Night Live". Successivamente andarono oltre i confini dello schermo televisivo pubblicando il loro primo album, "Briefcase Full of Blues" (sempre nel 1978), e quindi realizzando un loro film, "The Blues Brothers", nel 1980. Dopo il film, la band, che ha avuto cambi di formazione nel corso degli anni, ha tenuto concerti in tutto il mondo e continua a esibirsi con frequenti tournée. Senza John Belushi e Dan Aykroyd la band ha registrato 2 album: nel 1990 "Live in Montreux" e nel 1992 "Red, White & Blues". I Blues Brothers sono un gruppo musicale blues e soul fondato nel 1978 dai comici Dan Aykroyd e John Belushi per uno sketch musicale. Uscirono dallo schermo televisivo con il primo album, "Briefcase Full of Blues", nel 1978 e nell'80 realizzarono il film "The Blues Brothers". Da allora la band, cambiando formazione più volte, tiene concerti in tutto il mondo. Senza i fondatori, la band ha registrato 2 album: nel 1990 "Live in Montreux" e nel 1992 "Red, White & Blues".
I Blues Brothers sono un gruppo musicale blues e soul fondato nel 1978 dai comici Dan Aykroyd e John Belushi. La band nacque come parte di uno sketch musicale per il "Saturday Night Live". Successivamente andarono oltre i confini dello schermo televisivo pubblicando il loro primo album, "Briefcase Full of Blues" (sempre nel 1978), e quindi realizzando un loro film, "The Blues Brothers", nel 1980. Dopo il film, la band, che ha avuto cambi di formazione nel corso degli anni, ha tenuto concerti in tutto il mondo e continua a esibirsi con frequenti tournée. Senza John Belushi e Dan Aykroyd la band ha registrato 2 album: nel 1990 "Live in Montreux" e nel 1992 "Red, White & Blues". I Blues Brothers sono un gruppo musicale blues e soul fondato nel 1978 dai comici Dan Aykroyd e John Belushi per uno sketch musicale. Uscirono dallo schermo televisivo con il primo album, "Briefcase Full of Blues", nel 1978 e nell'80 realizzarono il film "The Blues Brothers". Da allora la band, cambiando formazione più volte, tiene concerti in tutto il mondo. Senza i fondatori, la band ha registrato 2 album: nel 1990 "Live in Montreux" e nel 1992 "Red, White & Blues".
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I Boeri sono una popolazione sudafricana di origine olandese; essi discendono dai coloni che si stabilirono nella zona del Capo di Buona Speranza nel XVII secolo, per poi diffondersi nel resto dell'attuale nazione nel corso del XIX secolo, fino a fondare, nella seconda metà dell'Ottocento, le repubbliche autonome dello Stato Libero dell'Orange e del Transvaal. I principali motivi che li indussero a lasciare il Capo per addentrarsi nell'entroterra furono il desiderio di sottrarsi al dominio britannico e quello di scampare alle continue guerre di espansione che il Regno Unito conduceva contro le tribù native sulle frontiere orientali e settentrionali del Paese. La popolazione sudafricana dei Boeri discende dai coloni olandesi che si stabilirono nella zona del Capo di Buona Speranza nel XVII secolo. Nel XIX secolo, per sottrarsi al dominio britannico e scampare alle continue guerre di espansione che il Regno Unito conduceva contro le tribù native sulle frontiere orientali e settentrionali del Paese, si addentrarono nell'entroterra diffondendosi nel resto dell'attuale nazione. Nella seconda metà dell'Ottocento fondarono le repubbliche autonome dello Stato Libero dell'Orange e del Transvaal.
I Boeri sono una popolazione sudafricana di origine olandese; essi discendono dai coloni che si stabilirono nella zona del Capo di Buona Speranza nel XVII secolo, per poi diffondersi nel resto dell'attuale nazione nel corso del XIX secolo, fino a fondare, nella seconda metà dell'Ottocento, le repubbliche autonome dello Stato Libero dell'Orange e del Transvaal. I principali motivi che li indussero a lasciare il Capo per addentrarsi nell'entroterra furono il desiderio di sottrarsi al dominio britannico e quello di scampare alle continue guerre di espansione che il Regno Unito conduceva contro le tribù native sulle frontiere orientali e settentrionali del Paese. La popolazione sudafricana dei Boeri discende dai coloni olandesi che si stabilirono nella zona del Capo di Buona Speranza nel XVII secolo. Nel XIX secolo, per sottrarsi al dominio britannico e scampare alle continue guerre di espansione che il Regno Unito conduceva contro le tribù native sulle frontiere orientali e settentrionali del Paese, si addentrarono nell'entroterra diffondendosi nel resto dell'attuale nazione. Nella seconda metà dell'Ottocento fondarono le repubbliche autonome dello Stato Libero dell'Orange e del Transvaal.
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I bradisismo a Pozzuoli si è intensificato durante brevi periodi, accompagnato da sciami sismici e da un incremento dell'attività idrotermale nella zona della Solfatara, in cui si trova un esteso campo di fumarole. Tra le crisi di bradisismo più recenti, si ricordano quelle del 1970-1972 e del 1982-1984, durante le quali complessivamente il suolo si è sollevato di circa tre metri. Episodi più recenti ma di minore intensità sono stati registrati nel 1989 e nel 2000, e dal 2005 l'andamento è di leggero sollevamento. Il bradisismo a Pozzuoli si è intensificato durante brevi periodi, accompagnato da sciami sismici e una maggiore attività idrotermale della Solfatara, come nel 1970- 72 e 1982-84 quando il suolo si è alzato di 3 m. Episodi minori e più recenti si sono verificati nel 1989, 2000 e dal 2005.
I bradisismo a Pozzuoli si è intensificato durante brevi periodi, accompagnato da sciami sismici e da un incremento dell'attività idrotermale nella zona della Solfatara, in cui si trova un esteso campo di fumarole. Tra le crisi di bradisismo più recenti, si ricordano quelle del 1970-1972 e del 1982-1984, durante le quali complessivamente il suolo si è sollevato di circa tre metri. Episodi più recenti ma di minore intensità sono stati registrati nel 1989 e nel 2000, e dal 2005 l'andamento è di leggero sollevamento. Il bradisismo a Pozzuoli si è intensificato durante brevi periodi, accompagnato da sciami sismici e una maggiore attività idrotermale della Solfatara, come nel 1970- 72 e 1982-84 quando il suolo si è alzato di 3 m. Episodi minori e più recenti si sono verificati nel 1989, 2000 e dal 2005.
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I cani, proprio come gli esseri umani, usano l'emisfero cerebrale sinistro per elaborare il significato delle parole e quello destro per valutare l'intonazione. Il successivo confronto di questi due flussi d'informazione permette così al cane di capire, per esempio, se la lode ricevuta è sincera o no. I cani, come gli umani, usano l'emisfero sinistro per valutare le informazioni e quello destro per distinguere l'intonazione: questo permette loro di capire se una lode è sincera o meno.
I cani, proprio come gli esseri umani, usano l'emisfero cerebrale sinistro per elaborare il significato delle parole e quello destro per valutare l'intonazione. Il successivo confronto di questi due flussi d'informazione permette così al cane di capire, per esempio, se la lode ricevuta è sincera o no. I cani, come gli umani, usano l'emisfero sinistro per valutare le informazioni e quello destro per distinguere l'intonazione: questo permette loro di capire se una lode è sincera o meno.
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I cavalli sanno leggere le emozioni umane espresse dal viso. Un gruppo di psicologi britannici ha testato le reazioni di 28 cavalli di fronte a fotografie di persone con espressioni facciali gioiose o arrabbiate. Nel secondo caso il battito cardiaco degli equini accelerava. Inoltre, i cavalli muovevano la testa per guardare la foto con l'occhio sinistro. Anche i cani e altre specie animali usano la parte sinistra del corpo per esaminare un contesto minaccioso, spiega "Biology Letters", perché l'emisfero destro del cervello, da dove parte lo stimolo, è specializzato nel processare le emozioni negative. Uno studio britannico su 28 cavalli a cui sono state sottoposte fotografie di persone arrabbiate o felici ha dimostrato che questi animali sanno riconoscere le espressioni del viso. Reagivano infatti davanti alle immagini di rabbia con un aumento del battito cardiaco e si posizionavano rispetto alla fotografia come fanno i cani e altre specie animali davanti a un contesto minaccioso.
I cavalli sanno leggere le emozioni umane espresse dal viso. Un gruppo di psicologi britannici ha testato le reazioni di 28 cavalli di fronte a fotografie di persone con espressioni facciali gioiose o arrabbiate. Nel secondo caso il battito cardiaco degli equini accelerava. Inoltre, i cavalli muovevano la testa per guardare la foto con l'occhio sinistro. Anche i cani e altre specie animali usano la parte sinistra del corpo per esaminare un contesto minaccioso, spiega "Biology Letters", perché l'emisfero destro del cervello, da dove parte lo stimolo, è specializzato nel processare le emozioni negative. Uno studio britannico su 28 cavalli a cui sono state sottoposte fotografie di persone arrabbiate o felici ha dimostrato che questi animali sanno riconoscere le espressioni del viso. Reagivano infatti davanti alle immagini di rabbia con un aumento del battito cardiaco e si posizionavano rispetto alla fotografia come fanno i cani e altre specie animali davanti a un contesto minaccioso.
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I cereali da colazione sono per molti aspetti il prototipo degli alimenti preconfezionati: quattro centesimi di mais industriale (o di un'altra granaglia ugualmente a buon mercato) trasformati in quattro dollari di cibo. C'è da gridare al miracolo! Eppure non è così difficile operare la trasmutazione: basta prendere vari prodotti da vari tubi di una macina a umido e assemblarli in una forma nuova e piacevole. I cereali da colazione sono il prototipo degli alimenti preconfezionati: quattro centesimi di granaglia, tipo mais o altro, diventano quattro dollari di cibo. Ma non è un miracolo: basta prendere prodotti da diversi tubi di una macina a umido e metterli insieme in una forma nuova e attraente.
I cereali da colazione sono per molti aspetti il prototipo degli alimenti preconfezionati: quattro centesimi di mais industriale (o di un'altra granaglia ugualmente a buon mercato) trasformati in quattro dollari di cibo. C'è da gridare al miracolo! Eppure non è così difficile operare la trasmutazione: basta prendere vari prodotti da vari tubi di una macina a umido e assemblarli in una forma nuova e piacevole. I cereali da colazione sono il prototipo degli alimenti preconfezionati: quattro centesimi di granaglia, tipo mais o altro, diventano quattro dollari di cibo. Ma non è un miracolo: basta prendere prodotti da diversi tubi di una macina a umido e metterli insieme in una forma nuova e attraente.
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I contratti del consumatore sono caratterizzati dalla presenza di una persona fisica che non è imprenditore e comunque se lo è non conclude il contratto in quella veste, ma per finalità non professionali né imprenditoriali. Presupposto è che l'imprenditore e il consumatore non si trovino in situazione di pari potere contrattuale. È molto frequente che i contratti del consumatore siano contratti standard, ovviamente predisposti dall'imprenditore. La persona fisica che può concludere un contratto del consumatore non è un imprenditore o non agisce in tale veste ed è supposta non godere di un potere contrattuale pari a quello dell'imprenditore. Spesso quest'ultimo predispone contratti standard.
I contratti del consumatore sono caratterizzati dalla presenza di una persona fisica che non è imprenditore e comunque se lo è non conclude il contratto in quella veste, ma per finalità non professionali né imprenditoriali. Presupposto è che l'imprenditore e il consumatore non si trovino in situazione di pari potere contrattuale. È molto frequente che i contratti del consumatore siano contratti standard, ovviamente predisposti dall'imprenditore. La persona fisica che può concludere un contratto del consumatore non è un imprenditore o non agisce in tale veste ed è supposta non godere di un potere contrattuale pari a quello dell'imprenditore. Spesso quest'ultimo predispone contratti standard.
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I diamanti in natura possono formarsi anche con un meccanismo diverso da quelli finora noto. Due ricercatori hanno scoperto un nuovo modello di formazione che potrebbe essere utile per indagare ambienti naturali diversi in cui si possono formare queste pietre preziose, ma può anche chiarire la complessa storia dei fluidi nel profondo della Terra nel tempo geologico. Due ricercatori hanno scoperto un nuovo modello di formazione dei diamanti che potrebbe essere utile per indagare i nuovi ambienti naturali di formazione di queste pietre preziose e chiarire la storia dei fluidi della Terra.
I diamanti in natura possono formarsi anche con un meccanismo diverso da quelli finora noto. Due ricercatori hanno scoperto un nuovo modello di formazione che potrebbe essere utile per indagare ambienti naturali diversi in cui si possono formare queste pietre preziose, ma può anche chiarire la complessa storia dei fluidi nel profondo della Terra nel tempo geologico. Due ricercatori hanno scoperto un nuovo modello di formazione dei diamanti che potrebbe essere utile per indagare i nuovi ambienti naturali di formazione di queste pietre preziose e chiarire la storia dei fluidi della Terra.
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I fantasmi del passato ritornano: sono scattati due fermi per cannibalismo in Russia nei confronti di un ventitreenne e un trentacinquenne. Dalle carestie, all'assedio di Leningrado, agli episodi sporadici, la pratica di cibarsi di carne umana non si è purtroppo estinta. Il ventitreenne è accusato di aver ucciso, tra il 2009 e il 2011, almeno sei persone e, prima di seppellirle, di averne mangiato il fegato. La prova incriminante sarebbe un diario in cui l'uomo avrebbe riportato ogni dettaglio di come si sia svolta l'uccisione delle vittime. Il secondo killer ha confessato di aver ucciso uno dei suoi amici e dopo di aver "banchettato" con un'altra persona del corpo della vittima, bevendone il sangue e cibandosi della sua carne. In Russia la pratica del cannibalismo non si può definire estinta. Dopo gli episodi legati alle carestie del passato e all'assedio di Leningrado, due uomini sono stati arrestati con l'accusa di essersi cibati di carne umana. Un ventitreenne avrebbe assassinato sei persone fra il 2009 e il 2011, cibandosi del loro fegato prima di seppellirle. L'uomo è stato incriminato grazie ai dettagli riportati da lui stesso nel suo diario. Un 35enne ha poi ammesso di aver ucciso un amico, di aver mangiato la sua carne e bevuto il suo sangue in compagnia di un'altra persona.
I fantasmi del passato ritornano: sono scattati due fermi per cannibalismo in Russia nei confronti di un ventitreenne e un trentacinquenne. Dalle carestie, all'assedio di Leningrado, agli episodi sporadici, la pratica di cibarsi di carne umana non si è purtroppo estinta. Il ventitreenne è accusato di aver ucciso, tra il 2009 e il 2011, almeno sei persone e, prima di seppellirle, di averne mangiato il fegato. La prova incriminante sarebbe un diario in cui l'uomo avrebbe riportato ogni dettaglio di come si sia svolta l'uccisione delle vittime. Il secondo killer ha confessato di aver ucciso uno dei suoi amici e dopo di aver "banchettato" con un'altra persona del corpo della vittima, bevendone il sangue e cibandosi della sua carne. In Russia la pratica del cannibalismo non si può definire estinta. Dopo gli episodi legati alle carestie del passato e all'assedio di Leningrado, due uomini sono stati arrestati con l'accusa di essersi cibati di carne umana. Un ventitreenne avrebbe assassinato sei persone fra il 2009 e il 2011, cibandosi del loro fegato prima di seppellirle. L'uomo è stato incriminato grazie ai dettagli riportati da lui stesso nel suo diario. Un 35enne ha poi ammesso di aver ucciso un amico, di aver mangiato la sua carne e bevuto il suo sangue in compagnia di un'altra persona.
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I giardini come luogo cinto e appartato, ma allo stesso tempo aperto alla mente, alle delizie e allo svago all'interno di un orizzonte limitato, sono un'invenzione che l'Italia rinascimentale ha affermato nel mondo. La passione per la botanica è il mezzo con cui ci si riappropria del rapporto con la natura. L'Italia del Rinascimento ha inventato e diffuso nel mondo i giardini recintati, luoghi non solo protetti, ma anche aperti alla riflessione e alla distensione nel loro orizzonte delimitato. Nel giardino la passione per la botanica ci consente di recuperare il rapporto con la natura.
I giardini come luogo cinto e appartato, ma allo stesso tempo aperto alla mente, alle delizie e allo svago all'interno di un orizzonte limitato, sono un'invenzione che l'Italia rinascimentale ha affermato nel mondo. La passione per la botanica è il mezzo con cui ci si riappropria del rapporto con la natura. L'Italia del Rinascimento ha inventato e diffuso nel mondo i giardini recintati, luoghi non solo protetti, ma anche aperti alla riflessione e alla distensione nel loro orizzonte delimitato. Nel giardino la passione per la botanica ci consente di recuperare il rapporto con la natura.
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I governi al lavoro per un nuovo accordo sul cambiamento climatico dovranno impegnarsi di più, dopo gli scarsi risultati prodotti da una settimana di negoziati preliminari. A dicembre, infatti, si troveranno a Parigi per firmare un nuovo trattato sulle emissioni di gas serra che entrerà in vigore nel 2020, alla scadenza degli attuali impegni internazionali. Tra il 19 e il 23 ottobre i mediatori di tutti i Paesi si sono incontrati a Bonn per definire alcuni dettagli finali, ma i progressi sono stati pochi e i colloqui - gli ultimi negoziati ufficiali prima di Parigi - si sono conclusi senza un obiettivo chiaro. Malgrado le speranze francesi di un ulteriore snellimento, la bozza è passata da una ventina di pagine a una cinquantina. Nessuna delle altre alternative è corretta
I governi al lavoro per un nuovo accordo sul cambiamento climatico dovranno impegnarsi di più, dopo gli scarsi risultati prodotti da una settimana di negoziati preliminari. A dicembre, infatti, si troveranno a Parigi per firmare un nuovo trattato sulle emissioni di gas serra che entrerà in vigore nel 2020, alla scadenza degli attuali impegni internazionali. Tra il 19 e il 23 ottobre i mediatori di tutti i Paesi si sono incontrati a Bonn per definire alcuni dettagli finali, ma i progressi sono stati pochi e i colloqui - gli ultimi negoziati ufficiali prima di Parigi - si sono conclusi senza un obiettivo chiaro. Malgrado le speranze francesi di un ulteriore snellimento, la bozza è passata da una ventina di pagine a una cinquantina. Nessuna delle altre alternative è corretta
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I laser del gruppo fiorentino El.En contribuiranno al restauro di cinque sarcofagi egizi della XXI dinastia, rinvenuti nel 1891 vicino a Luxor e conservati al Museo del Cinquantenario di Bruxelles. I lavori di restauro potranno essere seguiti in streaming. Il laser che sarà utilizzato per la ripulitura dei sarcofagi è "Thunder Art" di Quanta System, società del gruppo El.En: un laser a elevata precisione e selettività nell'intervento su superfici così delicate e su patine originarie molto complesse e stratificate. Cinque sarcofagi egizi ritrovati a Luxor verso la fine del XIX secolo e ora conservati a Bruxelles saranno restaurati anche grazie al contributo di un laser denominato "Thunder Art", di proprietà di una società del gruppo fiorentino El.En. Il restauro tramite questo laser, le cui caratteristiche di precisione e selettività permetteranno di operare sulla superficie delicata e multistrato dei sarcofagi, potrà essere seguito online in streaming.
I laser del gruppo fiorentino El.En contribuiranno al restauro di cinque sarcofagi egizi della XXI dinastia, rinvenuti nel 1891 vicino a Luxor e conservati al Museo del Cinquantenario di Bruxelles. I lavori di restauro potranno essere seguiti in streaming. Il laser che sarà utilizzato per la ripulitura dei sarcofagi è "Thunder Art" di Quanta System, società del gruppo El.En: un laser a elevata precisione e selettività nell'intervento su superfici così delicate e su patine originarie molto complesse e stratificate. Cinque sarcofagi egizi ritrovati a Luxor verso la fine del XIX secolo e ora conservati a Bruxelles saranno restaurati anche grazie al contributo di un laser denominato "Thunder Art", di proprietà di una società del gruppo fiorentino El.En. Il restauro tramite questo laser, le cui caratteristiche di precisione e selettività permetteranno di operare sulla superficie delicata e multistrato dei sarcofagi, potrà essere seguito online in streaming.
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I legamenti crociati sono i principali responsabili della stabilità del ginocchio. Essi sono tesi tra il femore e la tibia e decorrono all'interno dell'articolazione. Prendono il nome di "crociati" perché si incrociano al centro dell'articolazione. I legamenti crociati anteriore e posteriore impediscono lo spostamento rispettivamente anteriore o posteriore della tibia rispetto al femore e partecipano in modo determinante anche alla stabilità torsionale e medio-laterale dell'articolazione. Possono guarire i legamenti lesionati? Il legamento crociato posteriore, che è ben vascolarizzato, può cicatrizzare, purché non venga sollecitato per alcune settimane. Non può guarire, invece, il crociato anteriore, perché la sua vascolarizzazione è insufficiente a sostenere i processi riparativi: una volta rotto, degenera irreversibilmente. I legamenti crociati del ginocchio, detti così perché si incrociano al centro dell'articolazione, sono i principali responsabili della stabilità anteriore, posteriore e laterale del ginocchio. In caso di lesione il legamento posteriore, non sollecitato per qualche settimana, può cicatrizzare perché ben vascolarizzato, quello anteriore invece degenera irreversibilmente perché non sufficientemente vascolarizzato.
I legamenti crociati sono i principali responsabili della stabilità del ginocchio. Essi sono tesi tra il femore e la tibia e decorrono all'interno dell'articolazione. Prendono il nome di "crociati" perché si incrociano al centro dell'articolazione. I legamenti crociati anteriore e posteriore impediscono lo spostamento rispettivamente anteriore o posteriore della tibia rispetto al femore e partecipano in modo determinante anche alla stabilità torsionale e medio-laterale dell'articolazione. Possono guarire i legamenti lesionati? Il legamento crociato posteriore, che è ben vascolarizzato, può cicatrizzare, purché non venga sollecitato per alcune settimane. Non può guarire, invece, il crociato anteriore, perché la sua vascolarizzazione è insufficiente a sostenere i processi riparativi: una volta rotto, degenera irreversibilmente. I legamenti crociati del ginocchio, detti così perché si incrociano al centro dell'articolazione, sono i principali responsabili della stabilità anteriore, posteriore e laterale del ginocchio. In caso di lesione il legamento posteriore, non sollecitato per qualche settimana, può cicatrizzare perché ben vascolarizzato, quello anteriore invece degenera irreversibilmente perché non sufficientemente vascolarizzato.
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I miti dei greci erano vecchissime storie di dei, eroi e uomini. Erano tutt'altro che storielle poco impegnative: si trattava piuttosto di immagini di un'autorevolezza anche religiosa che servivano come modelli di vita nel bene e nel male. In ciò sono paragonabili alle storie della Bibbia, ma con una grossa differenza: esse non contenevano alcun insegnamento religioso o precetti morali, ma proponevano destini esemplari, alti e bassi dell'essere umano con i quali ciascuno poteva comparare le proprie situazioni personali [...]. I miti greci godevano di un rispetto persino religioso, ma a differenza della Bibbia non trasmettevano insegnamenti religiosi né morali. Semmai proponevano, come anche la Bibbia, modelli di comportamento e consentivano di comparare altri destini al proprio.
I miti dei greci erano vecchissime storie di dei, eroi e uomini. Erano tutt'altro che storielle poco impegnative: si trattava piuttosto di immagini di un'autorevolezza anche religiosa che servivano come modelli di vita nel bene e nel male. In ciò sono paragonabili alle storie della Bibbia, ma con una grossa differenza: esse non contenevano alcun insegnamento religioso o precetti morali, ma proponevano destini esemplari, alti e bassi dell'essere umano con i quali ciascuno poteva comparare le proprie situazioni personali [...]. I miti greci godevano di un rispetto persino religioso, ma a differenza della Bibbia non trasmettevano insegnamenti religiosi né morali. Semmai proponevano, come anche la Bibbia, modelli di comportamento e consentivano di comparare altri destini al proprio.
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I pannelli fotovoltaici hanno due problemi principali: un'efficienza ancora molto bassa, che rende l'energia prodotta poco conveniente, e la difficoltà a immagazzinare l'elettricità. Un ingegnere statunitense della Duke University, nel North Carolina, ha creato un sistema di pannelli solari che sono capaci di trasformare una miscela di acqua e metanolo in idrogeno, da utilizzare subito grazie a una cella a combustibile, o da immagazzinare in un serbatoio per poi rifornire la fuel cell quando è necessario, di notte o d'inverno, per esempio. Gli inconvenienti dei pannelli fotovoltaici sono la bassa efficienza e il problema dell'immagazzinamento di elettricità. Un ingegnere americano ha però creato pannelli in grado di trasformare acqua e metanolo in idrogeno, utilizzabile istantaneamente oppure conservabile come rifornimento al bisogno, come di notte o durante la stagione invernale.
I pannelli fotovoltaici hanno due problemi principali: un'efficienza ancora molto bassa, che rende l'energia prodotta poco conveniente, e la difficoltà a immagazzinare l'elettricità. Un ingegnere statunitense della Duke University, nel North Carolina, ha creato un sistema di pannelli solari che sono capaci di trasformare una miscela di acqua e metanolo in idrogeno, da utilizzare subito grazie a una cella a combustibile, o da immagazzinare in un serbatoio per poi rifornire la fuel cell quando è necessario, di notte o d'inverno, per esempio. Gli inconvenienti dei pannelli fotovoltaici sono la bassa efficienza e il problema dell'immagazzinamento di elettricità. Un ingegnere americano ha però creato pannelli in grado di trasformare acqua e metanolo in idrogeno, utilizzabile istantaneamente oppure conservabile come rifornimento al bisogno, come di notte o durante la stagione invernale.
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I pesci rossi sono pesci prolifici, che depongono le uova tra i vegetali. La loro riproduzione principalmente ha luogo in primavera-estate, quando la temperatura dell'acqua inizia a superare stabilmente i 16 gradi (condizione indispensabile). Le femmine, generalmente più numerose dei maschi, si radunano in grossi bacini non molto profondi e successivamente sono raggiunte dai maschi. La tecnica di corteggiamento è piuttosto lunga; durante questa fase, il maschio, una volta scelta la partner, comincia a solleticarle l'addome mediante speciali piccole protuberanze che prendono il nome di tubercoli nuziali. La femmina è palesemente più grossa del maschio, infatti contiene le uova; il corteggiamento può durare da poche ore a circa tre giorni, alla fine dei quali la femmina depone le uova: ne può fare trentamila per ogni chilogrammo di peso del suo corpo. I pesci rossi sono molto prolifici e depongono le uova in primavera-estate, quando la temperatura dell'acqua supera i 16 gradi. Le femmine si radunano in bacini non molto profondi dove sono raggiunte dai maschi, che le corteggiano cominciando a solleticare loro l'addome con i tubercoli nuziali. Alla fine del corteggiamento la femmina depone le uova: anche trentamila per ogni chilogrammo del suo peso.
I pesci rossi sono pesci prolifici, che depongono le uova tra i vegetali. La loro riproduzione principalmente ha luogo in primavera-estate, quando la temperatura dell'acqua inizia a superare stabilmente i 16 gradi (condizione indispensabile). Le femmine, generalmente più numerose dei maschi, si radunano in grossi bacini non molto profondi e successivamente sono raggiunte dai maschi. La tecnica di corteggiamento è piuttosto lunga; durante questa fase, il maschio, una volta scelta la partner, comincia a solleticarle l'addome mediante speciali piccole protuberanze che prendono il nome di tubercoli nuziali. La femmina è palesemente più grossa del maschio, infatti contiene le uova; il corteggiamento può durare da poche ore a circa tre giorni, alla fine dei quali la femmina depone le uova: ne può fare trentamila per ogni chilogrammo di peso del suo corpo. I pesci rossi sono molto prolifici e depongono le uova in primavera-estate, quando la temperatura dell'acqua supera i 16 gradi. Le femmine si radunano in bacini non molto profondi dove sono raggiunte dai maschi, che le corteggiano cominciando a solleticare loro l'addome con i tubercoli nuziali. Alla fine del corteggiamento la femmina depone le uova: anche trentamila per ogni chilogrammo del suo peso.
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I piccioni sono in grado di distinguere differenti sequenze di segni e di capire se seguono una regola ortografica, formando delle "parole". I circuiti cerebrali che permettono questa funzione - che è uno dei presupposti della nostra capacità di leggere - potrebbero quindi essersi sviluppati prima dell'ultimo antenato comune a primati e uccelli, oltre 300 milioni di anni fa. Dato che i piccioni sono in grado di distinguere sequenze di segni e capire se seguono regole ortografiche, si pensa che la parte di cervello con questa funzione, alla base della nostra abilità di lettura, si sia sviluppata 300 milioni di anni fa, prima dell'ultimo antenato che accomuna primati e uccelli.
I piccioni sono in grado di distinguere differenti sequenze di segni e di capire se seguono una regola ortografica, formando delle "parole". I circuiti cerebrali che permettono questa funzione - che è uno dei presupposti della nostra capacità di leggere - potrebbero quindi essersi sviluppati prima dell'ultimo antenato comune a primati e uccelli, oltre 300 milioni di anni fa. Dato che i piccioni sono in grado di distinguere sequenze di segni e capire se seguono regole ortografiche, si pensa che la parte di cervello con questa funzione, alla base della nostra abilità di lettura, si sia sviluppata 300 milioni di anni fa, prima dell'ultimo antenato che accomuna primati e uccelli.
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I primi reperti ritrovati fanno risalire le prime forme di insediamenti di Sagunto all'Età del Bronzo in siti archeologici quali Pic dels Corbs, Aixeve, Picaro e Albardeta. Il periodo Iberico, datato V secolo a.C., vide la prima costituzione di una cittadella fortificata (conosciuta come Arse), con l'edificazione di mura di pietre a protezione del luogo, e questo favorì lo sviluppo della città dal punto di vista culturale ed economico, anche attraverso flussi commerciali con le popolazioni greche e fenicie. Monete databili al II secolo a.C. recano l'iscrizione bilingue in cui al nome Arse si accosta quello latino di Saguntum, con la quale la denominazione originaria verrà con il tempo sostituita. Il toponimo ha anche suggerito a storici classici come Strabone e Livio che la fondazione di Sagunto sia avvenuta ad opera di coloni greci, vista l'affinità con Zacinto. Altre ipotesi richiamano il prefisso "seg-" di origine celtica e fanno invece supporre la fondazione e la dominazione iniziale dei Celti. I primi insediamenti di Sagunto risalgono alla preistoria. Al periodo Iberico (V secolo a.C.), risale la costruzione di una cittadella fortificata (Arse), con mura di pietre a protezione del luogo; questo favorì lo sviluppo culturale ed economico della città, anche attraverso commerci con greci e fenici. Monete databili al II secolo a.C. recano l'iscrizione bilingue in cui, al nome Arse, si accosta quello latino di Saguntum, che con il tempo sostituirà il nome originario. Secondo storici classici come Strabone e Livio questo toponimo presenta un'affinità con Zacinto e questo potrebbe suggerire un'origine greca della città, anche se altri pensano che "seg-" sia un prefisso celtico e quindi associano ai Celti la fondazione della città.
I primi reperti ritrovati fanno risalire le prime forme di insediamenti di Sagunto all'Età del Bronzo in siti archeologici quali Pic dels Corbs, Aixeve, Picaro e Albardeta. Il periodo Iberico, datato V secolo a.C., vide la prima costituzione di una cittadella fortificata (conosciuta come Arse), con l'edificazione di mura di pietre a protezione del luogo, e questo favorì lo sviluppo della città dal punto di vista culturale ed economico, anche attraverso flussi commerciali con le popolazioni greche e fenicie. Monete databili al II secolo a.C. recano l'iscrizione bilingue in cui al nome Arse si accosta quello latino di Saguntum, con la quale la denominazione originaria verrà con il tempo sostituita. Il toponimo ha anche suggerito a storici classici come Strabone e Livio che la fondazione di Sagunto sia avvenuta ad opera di coloni greci, vista l'affinità con Zacinto. Altre ipotesi richiamano il prefisso "seg-" di origine celtica e fanno invece supporre la fondazione e la dominazione iniziale dei Celti. I primi insediamenti di Sagunto risalgono alla preistoria. Al periodo Iberico (V secolo a.C.), risale la costruzione di una cittadella fortificata (Arse), con mura di pietre a protezione del luogo; questo favorì lo sviluppo culturale ed economico della città, anche attraverso commerci con greci e fenici. Monete databili al II secolo a.C. recano l'iscrizione bilingue in cui, al nome Arse, si accosta quello latino di Saguntum, che con il tempo sostituirà il nome originario. Secondo storici classici come Strabone e Livio questo toponimo presenta un'affinità con Zacinto e questo potrebbe suggerire un'origine greca della città, anche se altri pensano che "seg-" sia un prefisso celtico e quindi associano ai Celti la fondazione della città.
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I quark hanno carica elettrica +2/3 o -1/3 (gli antiquark -2/3 o +1/3) e spin1/2. In natura non si trovano mai isolati, ma solo uniti in particelle composte dette adroni, come per esempio il protone e il neutrone. La teoria dei quark venne avanzata nel 1964 dai fisici statunitensi Murray Gell-Mann e George Zweig, che ipotizzarono di poter spiegare le proprietà degli adroni considerandoli composti da quark elementari. Il nome "quark", scelto da Murray Gell-Mann, è un termine privo di significato di un passo del romanzo "Finnegans Wake" di James Joyce, che egli stava leggendo al tempo degli studi. I quark hanno carica elettrica +2/3 o -1/3 (gli antiquark -2/3 o +1/3) e spin1/2. In natura non sono mai isolati, ma solo uniti in particelle composte (adroni), come per esempio il protone e il neutrone. La teoria dei quark venne avanzata nel 1964 da alcuni fisici statunitensi sull'ipotesi di poter spiegare le proprietà degli adroni come composti da quark elementari. Il nome "quark" è un termine privo di significato tratto per caso da un passo del romanzo "Finnegans Wake" di James Joyce.
I quark hanno carica elettrica +2/3 o -1/3 (gli antiquark -2/3 o +1/3) e spin1/2. In natura non si trovano mai isolati, ma solo uniti in particelle composte dette adroni, come per esempio il protone e il neutrone. La teoria dei quark venne avanzata nel 1964 dai fisici statunitensi Murray Gell-Mann e George Zweig, che ipotizzarono di poter spiegare le proprietà degli adroni considerandoli composti da quark elementari. Il nome "quark", scelto da Murray Gell-Mann, è un termine privo di significato di un passo del romanzo "Finnegans Wake" di James Joyce, che egli stava leggendo al tempo degli studi. I quark hanno carica elettrica +2/3 o -1/3 (gli antiquark -2/3 o +1/3) e spin1/2. In natura non sono mai isolati, ma solo uniti in particelle composte (adroni), come per esempio il protone e il neutrone. La teoria dei quark venne avanzata nel 1964 da alcuni fisici statunitensi sull'ipotesi di poter spiegare le proprietà degli adroni come composti da quark elementari. Il nome "quark" è un termine privo di significato tratto per caso da un passo del romanzo "Finnegans Wake" di James Joyce.
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I ricercatori del Cnr hanno corretto il difetto che causa una grave malattia delle ossa, l'osteopetrosi, sostituendo nelle cellule il gene mutato con il gene sano. L'osteopetrosi, detta anche malattia "delle ossa di marmo", è una patologia genetica che comporta un aumento eccessivo della densità ossea, a causa del malfunzionamento di un gene contenuto in un tipo di cellule ossee chiamate osteoclasti. I ricercatori sono riusciti a identificare il gene, correggerlo e generare una coltura di osteoclasti sani a partire da cellule staminali. Alcuni esperti del CNR hanno realizzato un'importante scoperta riguardo la cura dell'osteoporosi, che si verifica quando un gene contenuto nelle cellule ossee chiamate osteoclasti non funziona correttamente, determinando così un aumento nella densità ossea. I ricercatori hanno trovato e corretto il gene, e sono riusciti a produrre osteoclasti sani partendo da cellule staminali.
I ricercatori del Cnr hanno corretto il difetto che causa una grave malattia delle ossa, l'osteopetrosi, sostituendo nelle cellule il gene mutato con il gene sano. L'osteopetrosi, detta anche malattia "delle ossa di marmo", è una patologia genetica che comporta un aumento eccessivo della densità ossea, a causa del malfunzionamento di un gene contenuto in un tipo di cellule ossee chiamate osteoclasti. I ricercatori sono riusciti a identificare il gene, correggerlo e generare una coltura di osteoclasti sani a partire da cellule staminali. Alcuni esperti del CNR hanno realizzato un'importante scoperta riguardo la cura dell'osteoporosi, che si verifica quando un gene contenuto nelle cellule ossee chiamate osteoclasti non funziona correttamente, determinando così un aumento nella densità ossea. I ricercatori hanno trovato e corretto il gene, e sono riusciti a produrre osteoclasti sani partendo da cellule staminali.
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I software autonomi che operano su Internet possono avere comportamenti imprevedibili: secondo una nuova analisi, i robot di editing delle voci di Wikipedia si correggono a vicenda dando luogo a lunghe "contese", secondo una cadenza legata alla lingua e al contesto culturale. La scoperta invita alla prudenza nell'uso dell'intelligenza artificiale in contesti delicati come la sicurezza informatica e la guida autonoma dei veicoli. L'imprevedibilità dei software online (si vedano ad esempio i robot di editing di Wikipedia che si correggono tra di loro) spinge alla prudenza nell'adozione dell'intelligenza artificiale in contesti delicati, come la guida di veicoli o la sicurezza informatica.
I software autonomi che operano su Internet possono avere comportamenti imprevedibili: secondo una nuova analisi, i robot di editing delle voci di Wikipedia si correggono a vicenda dando luogo a lunghe "contese", secondo una cadenza legata alla lingua e al contesto culturale. La scoperta invita alla prudenza nell'uso dell'intelligenza artificiale in contesti delicati come la sicurezza informatica e la guida autonoma dei veicoli. L'imprevedibilità dei software online (si vedano ad esempio i robot di editing di Wikipedia che si correggono tra di loro) spinge alla prudenza nell'adozione dell'intelligenza artificiale in contesti delicati, come la guida di veicoli o la sicurezza informatica.
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I tarocchi sono un tipo di carte che nasce in Europa, tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Formati da 78 carte dette anche lame, sono suddivisi in 2 sottogruppi: il primo è di 22 carte illustrate con figure simboliche, anticamente chiamate trionfi, e solo dal XIX secolo, arcani maggiori; l'altro in 56 carte suddivise in 4 serie, gli arcani minori che, a seconda dei Paesi possono mutare tipo di insegna. Gli arcani minori includono quattro figure: fante, cavallo, regina, re, e 10 carte numerali. Le carte sono suddivise in insegne: nei Paesi latini sono più usate coppe, danari, bastoni e spade; in Francia cuori, quadri, fiori, picche. Gli arcani maggiori, chiamati trionfi fino al XIX secolo, sono 22 carte illustrate che compongono la prima parte delle 78 carte o lame dei tarocchi. Nati in Europa, in un periodo a cavallo fra la fine del Medioevo e il Rinascimento, possiedono oltre agli arcani maggiori, altre 56 carte, dette arcani minori, a loro volta divisi in quattro serie, le cui insegne mutano a seconda dei Paesi. Mentre le figure che includono sono quattro (cavallo, regina, re e fante), le insegne delle carte numerali possono essere coppe, danari, bastoni e spade (nei Paesi latini) o cuori, quadri, fiori e picche (in Francia).
I tarocchi sono un tipo di carte che nasce in Europa, tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Formati da 78 carte dette anche lame, sono suddivisi in 2 sottogruppi: il primo è di 22 carte illustrate con figure simboliche, anticamente chiamate trionfi, e solo dal XIX secolo, arcani maggiori; l'altro in 56 carte suddivise in 4 serie, gli arcani minori che, a seconda dei Paesi possono mutare tipo di insegna. Gli arcani minori includono quattro figure: fante, cavallo, regina, re, e 10 carte numerali. Le carte sono suddivise in insegne: nei Paesi latini sono più usate coppe, danari, bastoni e spade; in Francia cuori, quadri, fiori, picche. Gli arcani maggiori, chiamati trionfi fino al XIX secolo, sono 22 carte illustrate che compongono la prima parte delle 78 carte o lame dei tarocchi. Nati in Europa, in un periodo a cavallo fra la fine del Medioevo e il Rinascimento, possiedono oltre agli arcani maggiori, altre 56 carte, dette arcani minori, a loro volta divisi in quattro serie, le cui insegne mutano a seconda dei Paesi. Mentre le figure che includono sono quattro (cavallo, regina, re e fante), le insegne delle carte numerali possono essere coppe, danari, bastoni e spade (nei Paesi latini) o cuori, quadri, fiori e picche (in Francia).
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I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola sono dieci, mentre per altri quattro è prevista un'offerta attiva e gratuita. Le vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Le quattro vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. Entro il 31 ottobre per la scuola dell'obbligo e l'11 settembre per nidi e asili va presentata la documentazione di avvenuta vaccinazione oppure un'autocertificazione. La Regione nelle settimane scorse ha inviato oltre 60 mila lettere per informare le famiglie i cui figli non hanno tutte le vaccinazioni richieste. Chi non ha ricevuto nulla può, tramite un modello di autocertificazione, dichiarare di essere in regola. I controlli spetteranno poi alle Asl: entro il 15 novembre il Comune invierà all'azienda sanitaria tutta la documentazione raccolta in queste due settimane per le verifiche sulla regolarità. Per l'iscrizione a scuola dei propri figli, i genitori dei bambini in età scolare e prescolare dovranno presentare la documentazione relativa all'avvenuta vaccinazione obbligatoria per 10 malattie. Essi potranno autocertificare la regolarità delle vaccinazioni dei propri figli qualora non ricevessero la lettera informativa da parte della Regione. Le Asl si occuperanno delle verifiche sulla base della documentazione sulla regolarità che il Comune invierà loro entro il 15 novembre.
I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola sono dieci, mentre per altri quattro è prevista un'offerta attiva e gratuita. Le vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Le quattro vaccinazioni offerte attivamente sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. Entro il 31 ottobre per la scuola dell'obbligo e l'11 settembre per nidi e asili va presentata la documentazione di avvenuta vaccinazione oppure un'autocertificazione. La Regione nelle settimane scorse ha inviato oltre 60 mila lettere per informare le famiglie i cui figli non hanno tutte le vaccinazioni richieste. Chi non ha ricevuto nulla può, tramite un modello di autocertificazione, dichiarare di essere in regola. I controlli spetteranno poi alle Asl: entro il 15 novembre il Comune invierà all'azienda sanitaria tutta la documentazione raccolta in queste due settimane per le verifiche sulla regolarità. Per l'iscrizione a scuola dei propri figli, i genitori dei bambini in età scolare e prescolare dovranno presentare la documentazione relativa all'avvenuta vaccinazione obbligatoria per 10 malattie. Essi potranno autocertificare la regolarità delle vaccinazioni dei propri figli qualora non ricevessero la lettera informativa da parte della Regione. Le Asl si occuperanno delle verifiche sulla base della documentazione sulla regolarità che il Comune invierà loro entro il 15 novembre.
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I vari ceppi del virus dell'influenza si distinguono secondo le caratteristiche di due proteine: l'emoagglutinina (in sigla H) e la neuramidasi (N). Vorobey e i suoi colleghi hanno ricostruito la storia evolutiva dei ceppi dominanti a partire dal 1830, scoprendo che nel 1889 c'era stata un'epidemia la cosiddetta "influenza russa" dovuta a virus di ceppo H3N8. Il virus della spagnola composto da geni provenienti da un ceppo di influenza umana "mescolati" a geni dell'influenza aviaria era invece di tipo H1N1: chi dunque era nato dopo il 1889 non aveva sviluppato difese immunitarie adatte a combatterlo. Le proteine l'emoagglutinina (sigla H) e la neuramidasi (sigla N) distinguono i ceppi del virus influenzale. Vorobey e colleghi, ricostruendo la storia evolutiva dei ceppi dominanti dal 1830 in poi, hanno scoperto che l'epidemia di "influenza russa" del 1889 fu dovuta a virus di ceppo H3N8, invece la "spagnola" da un ceppo di influenza umana e aviaria di tipo H1N1: i nati dopo il 1889 non avevano quindi difese immunitarie adatte a debellarla.
I vari ceppi del virus dell'influenza si distinguono secondo le caratteristiche di due proteine: l'emoagglutinina (in sigla H) e la neuramidasi (N). Vorobey e i suoi colleghi hanno ricostruito la storia evolutiva dei ceppi dominanti a partire dal 1830, scoprendo che nel 1889 c'era stata un'epidemia la cosiddetta "influenza russa" dovuta a virus di ceppo H3N8. Il virus della spagnola composto da geni provenienti da un ceppo di influenza umana "mescolati" a geni dell'influenza aviaria era invece di tipo H1N1: chi dunque era nato dopo il 1889 non aveva sviluppato difese immunitarie adatte a combatterlo. Le proteine l'emoagglutinina (sigla H) e la neuramidasi (sigla N) distinguono i ceppi del virus influenzale. Vorobey e colleghi, ricostruendo la storia evolutiva dei ceppi dominanti dal 1830 in poi, hanno scoperto che l'epidemia di "influenza russa" del 1889 fu dovuta a virus di ceppo H3N8, invece la "spagnola" da un ceppo di influenza umana e aviaria di tipo H1N1: i nati dopo il 1889 non avevano quindi difese immunitarie adatte a debellarla.
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I vichinghi, che si insediarono in Normandia fra la popolazione di tradizione franca al principio del X secolo, così inserendosi nel regno di Francia come "custodi" delle coste settentrionali del regno, diedero vita a un ducato il cui potere politico, pur nato da una grande rapina e forse proprio in virtù di questa sua originalità e recente forza aggressiva, fu assai più fermo che altrove nel reprimere violenze e saccheggi. Insediatisi con la violenza nel X secolo in Normandia, i vichinghi tesero tuttavia a presentarsi come difensori del regno di Francia e per questo il ducato a cui diedero vita intese limitare più che altrove le violenze e i saccheggi.
I vichinghi, che si insediarono in Normandia fra la popolazione di tradizione franca al principio del X secolo, così inserendosi nel regno di Francia come "custodi" delle coste settentrionali del regno, diedero vita a un ducato il cui potere politico, pur nato da una grande rapina e forse proprio in virtù di questa sua originalità e recente forza aggressiva, fu assai più fermo che altrove nel reprimere violenze e saccheggi. Insediatisi con la violenza nel X secolo in Normandia, i vichinghi tesero tuttavia a presentarsi come difensori del regno di Francia e per questo il ducato a cui diedero vita intese limitare più che altrove le violenze e i saccheggi.
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Il "Festival International du film" di Cannes si svolge ogni anno a maggio per due settimane. Si tratta di uno dei festival del cinema più famosi al mondo, che attira ogni anno registi, attori e celebrità dello spettacolo. La cittadina si trasforma nella sede di innumerevoli sfilate sul tappeto rosso, la passerella dove si mostrano attori e registi. Un'occasione fondamentale per i produttori e i registi che presentano i loro lavori davanti a un pubblico di giudici esperti. Essi partecipano anche per avere maggiore visibilità e vendere i diritti ai distributori di tutto il mondo. Ogni maggio, per due settimane, si svolge a Cannes il "Festival International du film", uno dei festival di cinema più famosi al mondo. Attori e registi si mostrano sfilando sul tappeto rosso. Si tratta di un'occasione importante per i produttori e i registi che presentano i loro lavori davanti a giudici esperti e che cercano maggiore visibilità per vendere i diritti ai distributori di tutto il mondo.
Il "Festival International du film" di Cannes si svolge ogni anno a maggio per due settimane. Si tratta di uno dei festival del cinema più famosi al mondo, che attira ogni anno registi, attori e celebrità dello spettacolo. La cittadina si trasforma nella sede di innumerevoli sfilate sul tappeto rosso, la passerella dove si mostrano attori e registi. Un'occasione fondamentale per i produttori e i registi che presentano i loro lavori davanti a un pubblico di giudici esperti. Essi partecipano anche per avere maggiore visibilità e vendere i diritti ai distributori di tutto il mondo. Ogni maggio, per due settimane, si svolge a Cannes il "Festival International du film", uno dei festival di cinema più famosi al mondo. Attori e registi si mostrano sfilando sul tappeto rosso. Si tratta di un'occasione importante per i produttori e i registi che presentano i loro lavori davanti a giudici esperti e che cercano maggiore visibilità per vendere i diritti ai distributori di tutto il mondo.
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Il "Living Theatre" è una compagnia teatrale sperimentale contemporanea, fondata a New York nel 1947 dall'attrice statunitense Judith Malina e dal pittore e poeta Julian Beck, esponente dell'espressionismo astratto newyorkese; si inserisce nel periodo delle seconde avanguardie artistiche, che fioriscono negli USA dopo la seconda guerra mondiale, sulla scia degli insegnamenti delle prime avanguardie europee. Qui si fa strada l'equazione Arte = Vita, cioè l'idea di cercare l'arte nella vita quotidiana delle persone comuni. Si tratta di un'ideologia che caratterizzerà le avanguardie artistiche degli anni Cinquanta, tra cui appunto il "Living Theatre", che rappresenta questa tendenza anche col proprio nome. Nel 1947 l'attrice statunitense Judith Malina e Julian Beck, pittore e poeta newyorkese, fondarono a New York il "Living Theatre", una compagnia sperimentale collegata alle avanguardie artistiche statunitensi dopo la seconda guerra mondiale. Secondo l'equazione Arte = Vita, si cerca l'arte nel quotidiano delle persone comuni: il "Living Theatre" dimostra anche col proprio nome questa tendenza che distingue le avanguardie artistiche dell'epoca.
Il "Living Theatre" è una compagnia teatrale sperimentale contemporanea, fondata a New York nel 1947 dall'attrice statunitense Judith Malina e dal pittore e poeta Julian Beck, esponente dell'espressionismo astratto newyorkese; si inserisce nel periodo delle seconde avanguardie artistiche, che fioriscono negli USA dopo la seconda guerra mondiale, sulla scia degli insegnamenti delle prime avanguardie europee. Qui si fa strada l'equazione Arte = Vita, cioè l'idea di cercare l'arte nella vita quotidiana delle persone comuni. Si tratta di un'ideologia che caratterizzerà le avanguardie artistiche degli anni Cinquanta, tra cui appunto il "Living Theatre", che rappresenta questa tendenza anche col proprio nome. Nel 1947 l'attrice statunitense Judith Malina e Julian Beck, pittore e poeta newyorkese, fondarono a New York il "Living Theatre", una compagnia sperimentale collegata alle avanguardie artistiche statunitensi dopo la seconda guerra mondiale. Secondo l'equazione Arte = Vita, si cerca l'arte nel quotidiano delle persone comuni: il "Living Theatre" dimostra anche col proprio nome questa tendenza che distingue le avanguardie artistiche dell'epoca.
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Il 1° settembre l'Istat (confermando le stime diffuse il 16 agosto) ha rilevato che nel secondo trimestre del 2017 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. L'Italia cresce dunque ininterrottamente da dieci trimestri consecutivi, cioè dai primi tre mesi del 2015. La variazione acquisita del Pil, quella che si registrerebbe in caso di crescita nulla nella restante metà dell'anno, per il 2017 è pari a +1,2%. Ipotizzando un tasso di crescita nel terzo e nel quarto trimestre analogo a quello dei primi due periodi, spiegano invece dall'Istat, la crescita raggiungerebbe l'1,5 per cento. Dal primo trimestre 2015 l'Italia registra un continuo aumento del Pil, che, in base alle statistiche Istat diffuse il primo settembre, nel secondo trimestre 2017 è cresciuto dello 0,4% rispetto al primo trimestre del 2017 e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre 2016. In caso di crescita nulla per i prossimi sei mesi, la variazione acquisita del Pil sarebbe comunque positiva (+1,2%), se invece vi fosse una crescita analoga a quella dei primi due trimestri, essa si attesterebbe sull'1,5%.
Il 1° settembre l'Istat (confermando le stime diffuse il 16 agosto) ha rilevato che nel secondo trimestre del 2017 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. L'Italia cresce dunque ininterrottamente da dieci trimestri consecutivi, cioè dai primi tre mesi del 2015. La variazione acquisita del Pil, quella che si registrerebbe in caso di crescita nulla nella restante metà dell'anno, per il 2017 è pari a +1,2%. Ipotizzando un tasso di crescita nel terzo e nel quarto trimestre analogo a quello dei primi due periodi, spiegano invece dall'Istat, la crescita raggiungerebbe l'1,5 per cento. Dal primo trimestre 2015 l'Italia registra un continuo aumento del Pil, che, in base alle statistiche Istat diffuse il primo settembre, nel secondo trimestre 2017 è cresciuto dello 0,4% rispetto al primo trimestre del 2017 e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre 2016. In caso di crescita nulla per i prossimi sei mesi, la variazione acquisita del Pil sarebbe comunque positiva (+1,2%), se invece vi fosse una crescita analoga a quella dei primi due trimestri, essa si attesterebbe sull'1,5%.
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Il 18 febbraio 1512 Gaston de Foix, con 400 uomini d'arme appiedati e 6.000 tra guasconi e lanzichenecchi, penetrò nella città di Brescia senza troppi intralci, poiché i soldati veneziani e la guarnigione cittadina si erano ritirati nel Palazzo del Broletto. La battaglia fu feroce e alla fine i veneziani cedettero, nel frattempo l'esercito francese entrava tutto nella città. Il Foix aveva espressamente ordinato che, finché fossero continuati i combattimenti, nessuno si abbandonasse a saccheggi, pena la morte. Dei 500 uomini d'arme, 800 cavalieri leggeri e 8.000 fanti schierati dai veneziani, ne morirono circa 8.000; i caduti francesi furono 5.000. Conquistata la città, il Foix acconsentì al saccheggio che fu particolarmente cruento, molti bresciani furono passati a fil di spada, mentre la città veniva volutamente abbandonata alle razzie dei soldati. Il 18 febbraio 1512 Gaston de Foix, con 400 soldati a piedi e 6.000 tra guasconi e lanzichenecchi, entrò facilmente in Brescia, poiché i soldati veneziani e la guarnigione cittadina si erano rifugiati nel Broletto. Nella feroce battaglia i veneziani furono sconfitti,lasciando sul terreno circa 8.000 soldati; i morti francesi furono 5.000. Dopo la battaglia Brescia fu razziata e saccheggiata; il Foix aveva ordinato che prima della fine delle ostilità nessuno si abbandonasse a saccheggi, pena la morte.
Il 18 febbraio 1512 Gaston de Foix, con 400 uomini d'arme appiedati e 6.000 tra guasconi e lanzichenecchi, penetrò nella città di Brescia senza troppi intralci, poiché i soldati veneziani e la guarnigione cittadina si erano ritirati nel Palazzo del Broletto. La battaglia fu feroce e alla fine i veneziani cedettero, nel frattempo l'esercito francese entrava tutto nella città. Il Foix aveva espressamente ordinato che, finché fossero continuati i combattimenti, nessuno si abbandonasse a saccheggi, pena la morte. Dei 500 uomini d'arme, 800 cavalieri leggeri e 8.000 fanti schierati dai veneziani, ne morirono circa 8.000; i caduti francesi furono 5.000. Conquistata la città, il Foix acconsentì al saccheggio che fu particolarmente cruento, molti bresciani furono passati a fil di spada, mentre la città veniva volutamente abbandonata alle razzie dei soldati. Il 18 febbraio 1512 Gaston de Foix, con 400 soldati a piedi e 6.000 tra guasconi e lanzichenecchi, entrò facilmente in Brescia, poiché i soldati veneziani e la guarnigione cittadina si erano rifugiati nel Broletto. Nella feroce battaglia i veneziani furono sconfitti,lasciando sul terreno circa 8.000 soldati; i morti francesi furono 5.000. Dopo la battaglia Brescia fu razziata e saccheggiata; il Foix aveva ordinato che prima della fine delle ostilità nessuno si abbandonasse a saccheggi, pena la morte.
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Il 19 novembre, alle ore 21, gli spazi di M^C^O di Milano ospiteranno la proiezione di "Ellis", il cortometraggio diretto dallo street artist e video maker francese JR, scritto da Eric Roth e interpretato da Robert De Niro. Il film è ambientato nel complesso, abbandonato dal 1954, dell'ospedale di Ellis Island, dove, tra la fine dell'800 e gli inizi del `900, approdavano navi di immigrati. Il cortometraggio racconta storie di persone fuggite dalla povertà, dalla discriminazione e dalle dittature non troppo dissimili da quelle dei giorni nostri. Dopo Milano, il film sarà proiettato a Torino e in giro per il Piemonte, con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell'immigrazione ai giorni nostri. Il 19 novembre alle 21 negli spazi di M^C^O di Milano verrà proiettato "Ellis", il cortometraggio diretto dallo street artist e video maker francese JR, scritto da Eric Roth e interpretato da Robert De Niro. Il corto, ambientato nell'ospedale abbandonato di Ellis Island, dove tra `800 e inizio `900 sbarcavano navi di immigrati, racconta storie di espatriati non molto lontane da quelle attuali. Dopo Milano, il film sarà proiettato a Torino e portato in tutto il Piemonte con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell'immigrazione.
Il 19 novembre, alle ore 21, gli spazi di M^C^O di Milano ospiteranno la proiezione di "Ellis", il cortometraggio diretto dallo street artist e video maker francese JR, scritto da Eric Roth e interpretato da Robert De Niro. Il film è ambientato nel complesso, abbandonato dal 1954, dell'ospedale di Ellis Island, dove, tra la fine dell'800 e gli inizi del `900, approdavano navi di immigrati. Il cortometraggio racconta storie di persone fuggite dalla povertà, dalla discriminazione e dalle dittature non troppo dissimili da quelle dei giorni nostri. Dopo Milano, il film sarà proiettato a Torino e in giro per il Piemonte, con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell'immigrazione ai giorni nostri. Il 19 novembre alle 21 negli spazi di M^C^O di Milano verrà proiettato "Ellis", il cortometraggio diretto dallo street artist e video maker francese JR, scritto da Eric Roth e interpretato da Robert De Niro. Il corto, ambientato nell'ospedale abbandonato di Ellis Island, dove tra `800 e inizio `900 sbarcavano navi di immigrati, racconta storie di espatriati non molto lontane da quelle attuali. Dopo Milano, il film sarà proiettato a Torino e portato in tutto il Piemonte con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell'immigrazione.
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Il 27 ottobre il Parlamento europeo ha approvato una legge sul mercato delle telecomunicazioni che sancisce la "neutralità della Rete" ma fa temere la nascita di "un'Internet di seconda classe", scrive la Süddeutsche Zeitung. "La legge stabilisce che i provider devono trattare ugualmente tutti i tipi di traffico online. Allo stesso tempo, però, prevede delle eccezioni in base alle quali è possibile limitare o favorire alcuni pacchetti di dati". Gli oppositori sostengono che con le nuove regole i provider potrebbero imporre tariffe addizionali a chi vuole avere un collegamento alla rete più stabile e veloce. Secondo la Süddeutsche Zeitung c'è il rischio che la legge sul mercato delle telecomunicazioni approvata dal Parlamento europeo, pur stabilendo la "neutralità della rete" (infatti i provider devono trattare ugualmente tutti i tipi di traffico online), in realtà faccia nascere "un'Internet di seconda classe", a causa delle eccezioni in forza delle quali i provider potrebbero stabilire tariffe addizionali selettive.
Il 27 ottobre il Parlamento europeo ha approvato una legge sul mercato delle telecomunicazioni che sancisce la "neutralità della Rete" ma fa temere la nascita di "un'Internet di seconda classe", scrive la Süddeutsche Zeitung. "La legge stabilisce che i provider devono trattare ugualmente tutti i tipi di traffico online. Allo stesso tempo, però, prevede delle eccezioni in base alle quali è possibile limitare o favorire alcuni pacchetti di dati". Gli oppositori sostengono che con le nuove regole i provider potrebbero imporre tariffe addizionali a chi vuole avere un collegamento alla rete più stabile e veloce. Secondo la Süddeutsche Zeitung c'è il rischio che la legge sul mercato delle telecomunicazioni approvata dal Parlamento europeo, pur stabilendo la "neutralità della rete" (infatti i provider devono trattare ugualmente tutti i tipi di traffico online), in realtà faccia nascere "un'Internet di seconda classe", a causa delle eccezioni in forza delle quali i provider potrebbero stabilire tariffe addizionali selettive.
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Il 35enne britannico Bradley Wiggins ha stabilito il nuovo record dell'ora al velodromo olimpico di Londra con 54,526 chilometri. Ha superato il connazionale Dowsett (52,937) che lo aveva fatto a Manchester in maggio. Quello di Wiggins su Dowsett è il secondo gap più ampio della storia del record: i 1589 metri in più sono dietro solo al primato del francese Dubois (38,220 km) stabilito nel 1894 ai danni dell'inventore della prova Desgrange (2895 metri in più). È del britannico Wiggins il nuovo record dell'ora. Con 54,526 chilometri ha superato a Londra il record del connazionale Dowsett (52,937). Quello di Wiggins su Dowsett è il secondo gap più ampio della storia del record: solo il francese Dubois fece meglio nel 1894 con 2895 metri in più di Desgrange, l'inventore della prova.
Il 35enne britannico Bradley Wiggins ha stabilito il nuovo record dell'ora al velodromo olimpico di Londra con 54,526 chilometri. Ha superato il connazionale Dowsett (52,937) che lo aveva fatto a Manchester in maggio. Quello di Wiggins su Dowsett è il secondo gap più ampio della storia del record: i 1589 metri in più sono dietro solo al primato del francese Dubois (38,220 km) stabilito nel 1894 ai danni dell'inventore della prova Desgrange (2895 metri in più). È del britannico Wiggins il nuovo record dell'ora. Con 54,526 chilometri ha superato a Londra il record del connazionale Dowsett (52,937). Quello di Wiggins su Dowsett è il secondo gap più ampio della storia del record: solo il francese Dubois fece meglio nel 1894 con 2895 metri in più di Desgrange, l'inventore della prova.
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Il bebop (spesso abbreviato in bop) è uno stile del jazz che si sviluppò soprattutto a New York negli anni Quaranta. Caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative, il bebop nacque in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni contemporanee. Nei suoi primi anni di vita la parola "bebop" indicò, oltre allo stile musicale, anche lo stile di vita e l'atteggiamento ribelle di coloro (che erano in maggioranza giovani) che si indicavano come "bopper". Anche per questo motivo il bebop divenne popolare tra i letterati che si riconoscevano nella cosiddetta Beat Generation e fu citato in alcune delle loro opere più famose (ad esempio nella poesia "Urlo" di Allen Ginsberg). Il bebop, caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative, si sviluppò soprattutto a New York negli anni Quaranta in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni contemporanee. All'inizio la parola "bebop" indicò, oltre allo stile musicale, anche lo stile di vita ribelle dei sedicenti "bopper". Perciò fu popolare nella cosiddetta Beat Generation e fu citato in alcune loro opere più famose (per esempio in "Urlo" di Allen Ginsberg).
Il bebop (spesso abbreviato in bop) è uno stile del jazz che si sviluppò soprattutto a New York negli anni Quaranta. Caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative, il bebop nacque in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni contemporanee. Nei suoi primi anni di vita la parola "bebop" indicò, oltre allo stile musicale, anche lo stile di vita e l'atteggiamento ribelle di coloro (che erano in maggioranza giovani) che si indicavano come "bopper". Anche per questo motivo il bebop divenne popolare tra i letterati che si riconoscevano nella cosiddetta Beat Generation e fu citato in alcune delle loro opere più famose (ad esempio nella poesia "Urlo" di Allen Ginsberg). Il bebop, caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative, si sviluppò soprattutto a New York negli anni Quaranta in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni contemporanee. All'inizio la parola "bebop" indicò, oltre allo stile musicale, anche lo stile di vita ribelle dei sedicenti "bopper". Perciò fu popolare nella cosiddetta Beat Generation e fu citato in alcune loro opere più famose (per esempio in "Urlo" di Allen Ginsberg).
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Il bullismo si manifesta già dopo la terza elementare. Alcuni studi rilevano che la quantità di fenomeni tende a diminuire dalle prime alle ultime classi delle elementari. Alle superiori sono meno le intersezioni tra gruppi violenti e singoli vittime, ma ogni singolo atto è dotato di un maggior potere distruttivo perché si colpisce un giovane adolescente e quindi in una fase di crescita molto delicata. Secondo alcuni studi, gli atti di bullismo tendono a essere meno frequenti dalle prime alle ultime classi della scuola elementare. Anche alle superiori essi appaiono ancora statisticamente meno numerosi, ma in questo caso, andando a incidere su una personalità in formazione, appaiono molto più deleteri.
Il bullismo si manifesta già dopo la terza elementare. Alcuni studi rilevano che la quantità di fenomeni tende a diminuire dalle prime alle ultime classi delle elementari. Alle superiori sono meno le intersezioni tra gruppi violenti e singoli vittime, ma ogni singolo atto è dotato di un maggior potere distruttivo perché si colpisce un giovane adolescente e quindi in una fase di crescita molto delicata. Secondo alcuni studi, gli atti di bullismo tendono a essere meno frequenti dalle prime alle ultime classi della scuola elementare. Anche alle superiori essi appaiono ancora statisticamente meno numerosi, ma in questo caso, andando a incidere su una personalità in formazione, appaiono molto più deleteri.
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Il bunker di Clarens, che dispone di 76 posti, è l'ultimo di dodici strutture della Protezione civile gestite nel cantone dall'Istituto del cantone Vaud per l'accoglienza dei migranti (Evam). L'Evam, un ente di interesse pubblico, è incaricato dalle autorità cantonali "di dare alloggio, seguire e assistere nelle pratiche i richiedenti asilo, coloro che hanno ricevuto un permesso provvisorio e coloro la cui la domanda d'asilo è stata respinta", spiega la portavoce Evi Kassimidis. Nel cantone di Vaud i richiedenti asilo trovano accoglienza in dodici strutture della Protezione civile, assistiti dall'Evam (Istituto del cantone Vaud per l'accoglienza dei migranti). L'Evam è un ente pubblico.
Il bunker di Clarens, che dispone di 76 posti, è l'ultimo di dodici strutture della Protezione civile gestite nel cantone dall'Istituto del cantone Vaud per l'accoglienza dei migranti (Evam). L'Evam, un ente di interesse pubblico, è incaricato dalle autorità cantonali "di dare alloggio, seguire e assistere nelle pratiche i richiedenti asilo, coloro che hanno ricevuto un permesso provvisorio e coloro la cui la domanda d'asilo è stata respinta", spiega la portavoce Evi Kassimidis. Nel cantone di Vaud i richiedenti asilo trovano accoglienza in dodici strutture della Protezione civile, assistiti dall'Evam (Istituto del cantone Vaud per l'accoglienza dei migranti). L'Evam è un ente pubblico.
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Il cameratismo nasce dalla condivisione dell'esperienza del fronte: stasi e fatica delle trincee, morte e devastazione degli scontri. In quanto insorge tra uomini che hanno vissuto insieme la guerra, lega più spesso i soldati di linea, tra loro e con gli ufficiali di grado inferiore che li comandano, ed esclude gli ufficiali superiori, rimossi dalla prima linea e spesso ignari della sua realtà. Non coinvolge tutti i membri dell'esercito in quanto tali, né deriva da una scelta ideologica. Il cameratismo è un legame che nasce tra quegli uomini che hanno condiviso l'esperienza al fronte, quindi tra soldati di linea e loro ufficiali che avevano vissuto insieme esperienze forti. Non riguarda, dunque, l'esercito nel suo complesso.
Il cameratismo nasce dalla condivisione dell'esperienza del fronte: stasi e fatica delle trincee, morte e devastazione degli scontri. In quanto insorge tra uomini che hanno vissuto insieme la guerra, lega più spesso i soldati di linea, tra loro e con gli ufficiali di grado inferiore che li comandano, ed esclude gli ufficiali superiori, rimossi dalla prima linea e spesso ignari della sua realtà. Non coinvolge tutti i membri dell'esercito in quanto tali, né deriva da una scelta ideologica. Il cameratismo è un legame che nasce tra quegli uomini che hanno condiviso l'esperienza al fronte, quindi tra soldati di linea e loro ufficiali che avevano vissuto insieme esperienze forti. Non riguarda, dunque, l'esercito nel suo complesso.
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Il Castello dei Conti Luna fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta, uno dei quattro vicari della Sicilia. Con il matrimonio della figlia Margherita con Artale di Luna, il castello divenne proprietà dei conti Luna. Il complesso a pianta poligonale sorge nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente era composto da due piani: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso con ponte levatoio era situato a nord; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e in cui vi erano inserite le scuderie e una cappella dedicata a San Gregorio. Il Castello dei Conti Luna fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta. Quando la figlia Margherita sposò il conte Artale di Luna, passò ai conti Luna. Il castello sorge nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente il piano terra era per la servitù e il piano superiore per il conte e i suoi familiari. Dall'ingresso, con ponte levatoio, si accedeva a un cortile con le scuderie e la cappella di San Gregorio, oltre il quale c'era il castello.
Il Castello dei Conti Luna fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta, uno dei quattro vicari della Sicilia. Con il matrimonio della figlia Margherita con Artale di Luna, il castello divenne proprietà dei conti Luna. Il complesso a pianta poligonale sorge nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente era composto da due piani: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso con ponte levatoio era situato a nord; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e in cui vi erano inserite le scuderie e una cappella dedicata a San Gregorio. Il Castello dei Conti Luna fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta. Quando la figlia Margherita sposò il conte Artale di Luna, passò ai conti Luna. Il castello sorge nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente il piano terra era per la servitù e il piano superiore per il conte e i suoi familiari. Dall'ingresso, con ponte levatoio, si accedeva a un cortile con le scuderie e la cappella di San Gregorio, oltre il quale c'era il castello.
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Il Castello di Amboise, uno dei famosi castelli della Valle della Loira, fu l'ultima dimora di Leonardo da Vinci e la sua tomba è custodita nella Cappella di Saint-Hubert. Proprio la sua ultima abitazione, le Château Clos-Lucé, nei pressi del Castello di Amboise, insieme al parco che lo circonda, è oggi divenuto un museo, tappa culturale imperdibile per chi attraversa la regione. Al suo interno sono state sistemate 40 invenzioni del grande genio italiano, ricostruite a partire dai progetti originali. Leonardo portò ad Amboise la Madonna delle Rocce e il suo riconosciuto capolavoro la Gioconda, che il re Francesco I volle acquistare. Il Castello di Amboise, nella Valle della Loira, fu l'ultima dimora di Leonardo e la sua tomba è custodita nella Cappella di Saint-Hubert. La sua ultima abitazione, le Château Clos-Lucé, nei pressi del Castello di Amboise, è oggi divenuto un museo, che raccoglie modelli di 40 sue invenzioni. Leonardo portò ad Amboise la Madonna delle Rocce e la Gioconda, acquistata dal re Francesco I.
Il Castello di Amboise, uno dei famosi castelli della Valle della Loira, fu l'ultima dimora di Leonardo da Vinci e la sua tomba è custodita nella Cappella di Saint-Hubert. Proprio la sua ultima abitazione, le Château Clos-Lucé, nei pressi del Castello di Amboise, insieme al parco che lo circonda, è oggi divenuto un museo, tappa culturale imperdibile per chi attraversa la regione. Al suo interno sono state sistemate 40 invenzioni del grande genio italiano, ricostruite a partire dai progetti originali. Leonardo portò ad Amboise la Madonna delle Rocce e il suo riconosciuto capolavoro la Gioconda, che il re Francesco I volle acquistare. Il Castello di Amboise, nella Valle della Loira, fu l'ultima dimora di Leonardo e la sua tomba è custodita nella Cappella di Saint-Hubert. La sua ultima abitazione, le Château Clos-Lucé, nei pressi del Castello di Amboise, è oggi divenuto un museo, che raccoglie modelli di 40 sue invenzioni. Leonardo portò ad Amboise la Madonna delle Rocce e la Gioconda, acquistata dal re Francesco I.
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Il cinese fa parte del gruppo linguistico sino-tibetano ed è una delle lingue più antiche del mondo, risalendo a circa 3.000 anni fa. Parlata da almeno un quarto della popolazione mondiale, questa lingua ha circa 750 varianti dialettali e nella Repubblica Popolare Cinese è rappresentata ufficialmente dal cinese mandarino (Putonghua = lingua comune). Malgrado le sostanziali differenziazioni di pronuncia nella lingua parlata, tutti i cinesi condividono un'unica lingua scritta. Ciò ha permesso fin dall'antichità a persone di diverse aree dialettali di trovare un terreno di intesa comune. Genericamente i caratteri cinesi vengono chiamati ideogrammi ma questa è una definizione alquanto riduttiva che si adatta a una parte soltanto della scrittura cinese. Volendo tentarne una descrizione più precisa bisognerebbe definirli come grafemi, per quanto riguarda la loro parte scritta, morfemi per il loro significato, fonemi per la loro pronuncia. Nonostante la lingua cinese (appartenente al gruppo sino-tibetano) abbia centinaia di varianti dialettali, una delle quali, il mandarino, è la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese. La scrittura comune dei suoi caratteri ha consentito da sempre a persone appartenenti ad aree dialettali diverse di capirsi. Parlata da almeno un quarto della popolazione mondiale, le sue origini sono antichissime e i suoi caratteri, definiti genericamente ideogrammi, si caratterizzano per essere ciascuno un insieme di scrittura, significato e suono.
Il cinese fa parte del gruppo linguistico sino-tibetano ed è una delle lingue più antiche del mondo, risalendo a circa 3.000 anni fa. Parlata da almeno un quarto della popolazione mondiale, questa lingua ha circa 750 varianti dialettali e nella Repubblica Popolare Cinese è rappresentata ufficialmente dal cinese mandarino (Putonghua = lingua comune). Malgrado le sostanziali differenziazioni di pronuncia nella lingua parlata, tutti i cinesi condividono un'unica lingua scritta. Ciò ha permesso fin dall'antichità a persone di diverse aree dialettali di trovare un terreno di intesa comune. Genericamente i caratteri cinesi vengono chiamati ideogrammi ma questa è una definizione alquanto riduttiva che si adatta a una parte soltanto della scrittura cinese. Volendo tentarne una descrizione più precisa bisognerebbe definirli come grafemi, per quanto riguarda la loro parte scritta, morfemi per il loro significato, fonemi per la loro pronuncia. Nonostante la lingua cinese (appartenente al gruppo sino-tibetano) abbia centinaia di varianti dialettali, una delle quali, il mandarino, è la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese. La scrittura comune dei suoi caratteri ha consentito da sempre a persone appartenenti ad aree dialettali diverse di capirsi. Parlata da almeno un quarto della popolazione mondiale, le sue origini sono antichissime e i suoi caratteri, definiti genericamente ideogrammi, si caratterizzano per essere ciascuno un insieme di scrittura, significato e suono.
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Il clima Mediterraneo prende il nome dalle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo che meglio identificano questa categoria bioclimatica. Conosciuto come temperato caldo, questo clima interessa anche l'Australia Meridionale, la Provincia del Capo in Sud Africa, il Cile Centrale e la California Centro- Settentrionale. In questa fascia climatica gli inverni sono miti e piovosi, in quanto a queste latitudini durante il trimestre invernale si fronteggiano le masse d'aria calda subtropicale con quelle fredde polari. Inoltre i mari, che in queste aree sono caldi anche in inverno, tendono a dar luogo ad un'attiva ciclogenesi che prolunga ed intensifica le ondate di maltempo. L`estate è lunga e siccitosa per lo spostamento verso Nord degli anticicloni subtropicali che stabilizzano il tempo e danno luogo ad una stagione calda e molto secca. Il clima Mediterraneo è tipico delle regioni situate sul Mar Mediterraneo, ma è presente anche in altre regioni e continenti. Questo clima è temperato caldo, con estati lunghe e siccitose ed inverni miti e piovosi: in questa stagione le ondate di maltempo sono più intense e prolungate a causa dell'attività di ciclogenesi esercitata dal mare.
Il clima Mediterraneo prende il nome dalle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo che meglio identificano questa categoria bioclimatica. Conosciuto come temperato caldo, questo clima interessa anche l'Australia Meridionale, la Provincia del Capo in Sud Africa, il Cile Centrale e la California Centro- Settentrionale. In questa fascia climatica gli inverni sono miti e piovosi, in quanto a queste latitudini durante il trimestre invernale si fronteggiano le masse d'aria calda subtropicale con quelle fredde polari. Inoltre i mari, che in queste aree sono caldi anche in inverno, tendono a dar luogo ad un'attiva ciclogenesi che prolunga ed intensifica le ondate di maltempo. L`estate è lunga e siccitosa per lo spostamento verso Nord degli anticicloni subtropicali che stabilizzano il tempo e danno luogo ad una stagione calda e molto secca. Il clima Mediterraneo è tipico delle regioni situate sul Mar Mediterraneo, ma è presente anche in altre regioni e continenti. Questo clima è temperato caldo, con estati lunghe e siccitose ed inverni miti e piovosi: in questa stagione le ondate di maltempo sono più intense e prolungate a causa dell'attività di ciclogenesi esercitata dal mare.
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Il collettivo No Bunkers, che protestava contro il trasferimento nei rifugi gestiti dalla Protezione civile di ottanta profughi ai quali era stata respinta la domanda d'asilo, ha occupato per quasi due mesi la Casa delle arti del Grütli, e poi una struttura per spettacoli di Ginevra. Con il sostegno del comune, hanno convinto il cantone a dare il permesso di sistemare i profughi in un edificio vuoto dell'agenzia delle Nazioni Unite per l'aiuto allo sviluppo. I rifugi della Protezione civile in cui dormono ancora circa 250 persone dovranno chiudere nel 2016. Alcuni sono di una sporcizia rivoltante, senza ventilazione e pieni di cimici. Il collettivo No Bunkers, occupando due strutture per un paio di mesi e con il sostegno del comune, ha convinto il cantone a destinare un edificio vuoto delle Nazioni Unite all'ospitalità di 80 profughi la cui richiesta d'asilo era stata respinta. Altrimenti questi sarebbero stati sistemati in un rifugio della Protezione civile. Tali rifugi, che versano in condizioni pessime, dovranno chiudere nel 2016.
Il collettivo No Bunkers, che protestava contro il trasferimento nei rifugi gestiti dalla Protezione civile di ottanta profughi ai quali era stata respinta la domanda d'asilo, ha occupato per quasi due mesi la Casa delle arti del Grütli, e poi una struttura per spettacoli di Ginevra. Con il sostegno del comune, hanno convinto il cantone a dare il permesso di sistemare i profughi in un edificio vuoto dell'agenzia delle Nazioni Unite per l'aiuto allo sviluppo. I rifugi della Protezione civile in cui dormono ancora circa 250 persone dovranno chiudere nel 2016. Alcuni sono di una sporcizia rivoltante, senza ventilazione e pieni di cimici. Il collettivo No Bunkers, occupando due strutture per un paio di mesi e con il sostegno del comune, ha convinto il cantone a destinare un edificio vuoto delle Nazioni Unite all'ospitalità di 80 profughi la cui richiesta d'asilo era stata respinta. Altrimenti questi sarebbero stati sistemati in un rifugio della Protezione civile. Tali rifugi, che versano in condizioni pessime, dovranno chiudere nel 2016.
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Il colore più amato è l'azzurro, quello più "cambiato" il marrone. Secondo le prime statistiche sono le donne tra i 30 e 35 anni a voler cambiare il colore degli occhi. Il cambio può avvenire in due modi distinti. In Asia si tende a innestare delle lenti a contatto colorate all'interno dell'occhio, sotto l'iride, mentre un'azienda americana sta sperimentando una tecnica laser in Sudamerica. L'intervento, della durata di 20 secondi, precede un processo con il laser che mira a disperdere la melanina presente nell'occhio in modo da rendere più chiaro il colore dell'iride. Sono soprattutto le donne fra i 30 e i 35 anni a voler cambiare il colore dei propri occhi. Il metodo più diffuso in Asia consiste nell'inserimento di lenti a contatto sotto l'iride. In fase di sperimentazione in America Latina è invece una tecnica laser che, dopo un intervento di meno di un minuto, consentirebbe di dissolvere la melanina dell'occhio, schiarendone il colore. In generale infatti il colore di maggior successo è l'azzurro, mentre il più cambiato il marrone.
Il colore più amato è l'azzurro, quello più "cambiato" il marrone. Secondo le prime statistiche sono le donne tra i 30 e 35 anni a voler cambiare il colore degli occhi. Il cambio può avvenire in due modi distinti. In Asia si tende a innestare delle lenti a contatto colorate all'interno dell'occhio, sotto l'iride, mentre un'azienda americana sta sperimentando una tecnica laser in Sudamerica. L'intervento, della durata di 20 secondi, precede un processo con il laser che mira a disperdere la melanina presente nell'occhio in modo da rendere più chiaro il colore dell'iride. Sono soprattutto le donne fra i 30 e i 35 anni a voler cambiare il colore dei propri occhi. Il metodo più diffuso in Asia consiste nell'inserimento di lenti a contatto sotto l'iride. In fase di sperimentazione in America Latina è invece una tecnica laser che, dopo un intervento di meno di un minuto, consentirebbe di dissolvere la melanina dell'occhio, schiarendone il colore. In generale infatti il colore di maggior successo è l'azzurro, mentre il più cambiato il marrone.
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Il concetto di Medioevo si formò nell'ambiente riformista germanico del secolo XV e di là passò in seguito in Italia, in Francia e in Inghilterra. A monte stava dunque la Riforma e la storiografia da essa prodotta, con l'interpretazione del tutto negativa della Chiesa e del Papato romano e con l'esaltazione dell'impero medievale germanico: un ambito nel quale l'età di mezzo si venne precisando con caratteri propri all'interno di due altri momenti storici, quello antico e quello moderno, quest'ultimo contemporaneo a coloro che scrivevano e portatore di molti nuovi valori. Fu l'ambente riformista germanico del XV secolo a coniare l'idea di Medioevo, che poi passò ad altri Paesi. Essa prese le mosse dalla storiografia della Riforma, che tramite la critica alla Chiesa romana e l'esaltazione dell'impero germanico tendeva a enucleare un tempo di mezzo, distinto tanto dall'antichità quanto dal presente e dai suoi nuovi valori.
Il concetto di Medioevo si formò nell'ambiente riformista germanico del secolo XV e di là passò in seguito in Italia, in Francia e in Inghilterra. A monte stava dunque la Riforma e la storiografia da essa prodotta, con l'interpretazione del tutto negativa della Chiesa e del Papato romano e con l'esaltazione dell'impero medievale germanico: un ambito nel quale l'età di mezzo si venne precisando con caratteri propri all'interno di due altri momenti storici, quello antico e quello moderno, quest'ultimo contemporaneo a coloro che scrivevano e portatore di molti nuovi valori. Fu l'ambente riformista germanico del XV secolo a coniare l'idea di Medioevo, che poi passò ad altri Paesi. Essa prese le mosse dalla storiografia della Riforma, che tramite la critica alla Chiesa romana e l'esaltazione dell'impero germanico tendeva a enucleare un tempo di mezzo, distinto tanto dall'antichità quanto dal presente e dai suoi nuovi valori.
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Il contratto tra privati è rimasto sostanzialmente al riparo dall'attenzione delle fonti sovranazionali, e appare un'area conservativa. Al suo interno il diritto dei contratti immobiliari costituisce un settore di rilevante importanza economica, nel quale operano ancora i principî tradizionali dell'autonomia contrattuale. L'attenzione delle fonti internazionali si è centrata poco sui contratti tra privati, al cui interno, per un settore di grande importanza economica come quello dei contratti immobiliari, l'autonomia contrattuale è ancora quella tradizionale.
Il contratto tra privati è rimasto sostanzialmente al riparo dall'attenzione delle fonti sovranazionali, e appare un'area conservativa. Al suo interno il diritto dei contratti immobiliari costituisce un settore di rilevante importanza economica, nel quale operano ancora i principî tradizionali dell'autonomia contrattuale. L'attenzione delle fonti internazionali si è centrata poco sui contratti tra privati, al cui interno, per un settore di grande importanza economica come quello dei contratti immobiliari, l'autonomia contrattuale è ancora quella tradizionale.
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Il dialogo costruito sulla base delle digressioni prevede che qualcuno cominci un discorso ma, invece di andare diritto allo scopo, devii e affronti argomenti non pertinenti. Questi argomenti, oltre a non essere pertinenti sono incongruenti, strani, totalmente imprevedibili. Il digressore inoltre si compiace a informare i suoi interlocutori su dettagli assolutamente secondari e qualche volta imbarazzanti (in quanto attinenti alla sfera privata). In un dialogo di digressioni qualcuno comincia un discorso per poi deviare su argomenti non pertinenti, strani, incongruenti, imprevedibili, compiacendosi nel dare dettagli secondari e talvolta imbarazzanti.
Il dialogo costruito sulla base delle digressioni prevede che qualcuno cominci un discorso ma, invece di andare diritto allo scopo, devii e affronti argomenti non pertinenti. Questi argomenti, oltre a non essere pertinenti sono incongruenti, strani, totalmente imprevedibili. Il digressore inoltre si compiace a informare i suoi interlocutori su dettagli assolutamente secondari e qualche volta imbarazzanti (in quanto attinenti alla sfera privata). In un dialogo di digressioni qualcuno comincia un discorso per poi deviare su argomenti non pertinenti, strani, incongruenti, imprevedibili, compiacendosi nel dare dettagli secondari e talvolta imbarazzanti.
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Il diritto è un ordine dinamico, suppone una tensione delle persone verso un fine. Orbene, accanto alla considerazione della persona nella sua individualità - e della nozione tecnica di soggetto, con essa strettamente connessa - nel diritto bisogna tener presente un altro elemento, costituito dalla proiezione delle persone verso obiettivi il cui conseguimento è meritevole di protezione giuridica, alla ricerca dell'armonia fra le legittime manifestazioni dell'individualità personale e le esigenze della solidarietà sociale. Il diritto prende in considerazione le persone in quanto individui e soggetti, ma deve riguardarle come tese verso obiettivi che esse vogliono raggiungere. Questi obiettivi devono essere meritevoli di tutela nell'ottica di una pacifica convivenza tra gli interessi individuali e quelli sociali.
Il diritto è un ordine dinamico, suppone una tensione delle persone verso un fine. Orbene, accanto alla considerazione della persona nella sua individualità - e della nozione tecnica di soggetto, con essa strettamente connessa - nel diritto bisogna tener presente un altro elemento, costituito dalla proiezione delle persone verso obiettivi il cui conseguimento è meritevole di protezione giuridica, alla ricerca dell'armonia fra le legittime manifestazioni dell'individualità personale e le esigenze della solidarietà sociale. Il diritto prende in considerazione le persone in quanto individui e soggetti, ma deve riguardarle come tese verso obiettivi che esse vogliono raggiungere. Questi obiettivi devono essere meritevoli di tutela nell'ottica di una pacifica convivenza tra gli interessi individuali e quelli sociali.
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Il fiorista Azuma Makoto ha lanciato un bouquet nella Stratosfera. L'artista giapponese si spinge oltre i limiti spedendo il mazzo di fiori in una situazione naturalmente impossibile. L'effetto delle foto scattate è straordinario: la bellezza parossistica della natura si sprigiona nelle foto. I fiori galleggiano nello spazio al di sopra della sfera terreste color celeste, blu e bianca. Il fiorista giapponese Makoto ha lanciato un bouquet di fiori nella Stratosfera, creando un evento che sarebbe impossibile per natura. Le foto scattate sono sorprendenti e ben comunicano l'intensa bellezza della natura, con i fiori che fluttuano sopra il celeste, il blu e il bianco della sfera terrestre.
Il fiorista Azuma Makoto ha lanciato un bouquet nella Stratosfera. L'artista giapponese si spinge oltre i limiti spedendo il mazzo di fiori in una situazione naturalmente impossibile. L'effetto delle foto scattate è straordinario: la bellezza parossistica della natura si sprigiona nelle foto. I fiori galleggiano nello spazio al di sopra della sfera terreste color celeste, blu e bianca. Il fiorista giapponese Makoto ha lanciato un bouquet di fiori nella Stratosfera, creando un evento che sarebbe impossibile per natura. Le foto scattate sono sorprendenti e ben comunicano l'intensa bellezza della natura, con i fiori che fluttuano sopra il celeste, il blu e il bianco della sfera terrestre.
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Il Football Club Pro Vercelli 1892, comunemente noto come Pro Vercelli, è una società calcistica italiana con sede nella città di Vercelli. Tra i club più antichi e titolati d'Italia (fondato nel 1887, si affiliò alla Federazione Ginnastica d'Italia l'11 luglio 1892 e istituì la propria sezione calcio nel 1902), la Pro Vercelli vanta nel proprio palmarès sette scudetti, vinti tra il 1908 e il 1922. Conta inoltre 6 presenze nel girone unico di Serie A, tra il 1929 e il 1935. Tra le squadre italiane pluriscudettate è l'unica proveniente da una città non capoluogo di Regione. La Pro Vercelli risulta, inoltre, essere l'unica società del calcio italiano ad aver vinto uno scudetto in qualità di neopromossa in massima serie (nel 1908). Il Pro Vercelli è tra i club più antichi e titolati d'Italia: fondato nel 1887, istituì la propria sezione calcio nel 1902 e vanta sette scudetti, vinti tra il 1908 e il 1922, nonché 6 presenze nel girone unico di Serie A, tra il 1929 e il 1935. Tra le squadre italiane pluriscudettate è l'unica proveniente da una città non capoluogo di Regione. La Pro Vercelli è l'unica squadra italiana ad aver mai vinto uno scudetto come neopromossa in massima serie.
Il Football Club Pro Vercelli 1892, comunemente noto come Pro Vercelli, è una società calcistica italiana con sede nella città di Vercelli. Tra i club più antichi e titolati d'Italia (fondato nel 1887, si affiliò alla Federazione Ginnastica d'Italia l'11 luglio 1892 e istituì la propria sezione calcio nel 1902), la Pro Vercelli vanta nel proprio palmarès sette scudetti, vinti tra il 1908 e il 1922. Conta inoltre 6 presenze nel girone unico di Serie A, tra il 1929 e il 1935. Tra le squadre italiane pluriscudettate è l'unica proveniente da una città non capoluogo di Regione. La Pro Vercelli risulta, inoltre, essere l'unica società del calcio italiano ad aver vinto uno scudetto in qualità di neopromossa in massima serie (nel 1908). Il Pro Vercelli è tra i club più antichi e titolati d'Italia: fondato nel 1887, istituì la propria sezione calcio nel 1902 e vanta sette scudetti, vinti tra il 1908 e il 1922, nonché 6 presenze nel girone unico di Serie A, tra il 1929 e il 1935. Tra le squadre italiane pluriscudettate è l'unica proveniente da una città non capoluogo di Regione. La Pro Vercelli è l'unica squadra italiana ad aver mai vinto uno scudetto come neopromossa in massima serie.
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Il fulcro dell'informatica giuridica è eminentemente pratico; tuttavia la connessione tra diritto e informatica ha creato (e continua a creare) nuovi e interessanti ambiti di studio connessi a problematiche giuridiche di rilevante importanza. Si pensi, per esempio, al problema della competenza territoriale nei reati informatici, all'individuazione del luogo di conclusione del contratto stipulato via Internet o alle problematiche connesse alla tutela dei dati personali. L'informatica giuridica è volta a scopi pratici, ma la connessione tra il diritto e l'informatica sta dando vita a importanti problematiche giuridiche, oggetto di studi specifici. Un esempio è quello dei reati informatici.
Il fulcro dell'informatica giuridica è eminentemente pratico; tuttavia la connessione tra diritto e informatica ha creato (e continua a creare) nuovi e interessanti ambiti di studio connessi a problematiche giuridiche di rilevante importanza. Si pensi, per esempio, al problema della competenza territoriale nei reati informatici, all'individuazione del luogo di conclusione del contratto stipulato via Internet o alle problematiche connesse alla tutela dei dati personali. L'informatica giuridica è volta a scopi pratici, ma la connessione tra il diritto e l'informatica sta dando vita a importanti problematiche giuridiche, oggetto di studi specifici. Un esempio è quello dei reati informatici.
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Il futurismo è un'avanguardia storica di matrice totalmente italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, il futurismo divenne in breve tempo il movimento artistico di maggior novità nel panorama culturale italiano. Si rivolgeva a tutte le arti, comprendendo poeti, pittori, scultori, musicisti e così via, proponendo in sostanza un nuovo atteggiamento nei confronti del concetto stesso di arte. Ciò che il futurismo rifiutava era il concetto di un'arte élitaria e decadente, confinata nei musei e negli spazi della cultura aulica. Proponeva invece un balzo in avanti, per esplorare il mondo del futuro, fatto di parametri quali la modernità contro l'antico, la velocità contro la stasi, la violenza contro la quiete e così via. Il futurismo è un'avanguardia storica italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Marinetti, il futurismo rappresentò la maggior novità nella cultura italiana. Esso si rivolgeva a tutte le arti, proponendo nuovi atteggiamenti nei confronti del concetto di arte, rifiutando un'arte élitaria e decadente, confinata nei musei. Proponeva, per esplorare il futuro, un balzo in avanti, sostituendo la modernità all'antico, la velocità alla stasi, la violenza alla quiete, e così via.
Il futurismo è un'avanguardia storica di matrice totalmente italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, il futurismo divenne in breve tempo il movimento artistico di maggior novità nel panorama culturale italiano. Si rivolgeva a tutte le arti, comprendendo poeti, pittori, scultori, musicisti e così via, proponendo in sostanza un nuovo atteggiamento nei confronti del concetto stesso di arte. Ciò che il futurismo rifiutava era il concetto di un'arte élitaria e decadente, confinata nei musei e negli spazi della cultura aulica. Proponeva invece un balzo in avanti, per esplorare il mondo del futuro, fatto di parametri quali la modernità contro l'antico, la velocità contro la stasi, la violenza contro la quiete e così via. Il futurismo è un'avanguardia storica italiana. Nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Marinetti, il futurismo rappresentò la maggior novità nella cultura italiana. Esso si rivolgeva a tutte le arti, proponendo nuovi atteggiamenti nei confronti del concetto di arte, rifiutando un'arte élitaria e decadente, confinata nei musei. Proponeva, per esplorare il futuro, un balzo in avanti, sostituendo la modernità all'antico, la velocità alla stasi, la violenza alla quiete, e così via.
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Il giornalista Kevin Kelly dice: "Oggi non cerco più di ricordare certe informazioni, perché mi aiuta a farlo Internet. Il Web è la mia carta e penna e sono diventato più bravo a raccogliere informazioni. Ma la mia conoscenza è più fragile. Per ogni informazione che trovo c'è qualcuno pronto a dire il contrario. Ogni dato ha il suo antidato". Il giornalista Kevin Kelly dice che oggi non cerca più di ricordare certe informazioni, perché con l'aiuto di Internet è diventato più bravo a raccogliere informazioni. Ma la sua conoscenza è più fragile, perché ogni dato ha il suo antidato.
Il giornalista Kevin Kelly dice: "Oggi non cerco più di ricordare certe informazioni, perché mi aiuta a farlo Internet. Il Web è la mia carta e penna e sono diventato più bravo a raccogliere informazioni. Ma la mia conoscenza è più fragile. Per ogni informazione che trovo c'è qualcuno pronto a dire il contrario. Ogni dato ha il suo antidato". Il giornalista Kevin Kelly dice che oggi non cerca più di ricordare certe informazioni, perché con l'aiuto di Internet è diventato più bravo a raccogliere informazioni. Ma la sua conoscenza è più fragile, perché ogni dato ha il suo antidato.
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Il giusnaturalismo è la dottrina secondo la quale esiste e può essere conosciuto un "diritto naturale", ossia un sistema di norme di condotta intersoggettiva diverso da quello costituito dalle norme poste dallo Stato (diritto positivo); e questo diritto naturale ha validità di per sé, è anteriore e superiore al diritto positivo, e, in caso di contrasto con quest'ultimo, deve prevalere su di esso. Il giusnaturalismo riconosce l'esistenza, insieme alle norme dello Stato, o diritto positivo, di un diritto anteriore e superiore a esso, il diritto naturale, le cui norme di natura intersoggettiva prevalgono in caso di contrasto.
Il giusnaturalismo è la dottrina secondo la quale esiste e può essere conosciuto un "diritto naturale", ossia un sistema di norme di condotta intersoggettiva diverso da quello costituito dalle norme poste dallo Stato (diritto positivo); e questo diritto naturale ha validità di per sé, è anteriore e superiore al diritto positivo, e, in caso di contrasto con quest'ultimo, deve prevalere su di esso. Il giusnaturalismo riconosce l'esistenza, insieme alle norme dello Stato, o diritto positivo, di un diritto anteriore e superiore a esso, il diritto naturale, le cui norme di natura intersoggettiva prevalgono in caso di contrasto.
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Il III e IV secolo d.C. furono a lungo considerati dagli storici dell'Impero Romano un periodo di decadenza: la stessa arte non presentava più quei caratteri classici tanto apprezzati. In realtà, l'epoca tardo antica presenta una realtà in rapida evoluzione. All'esterno l'Impero era minacciato, mentre all'interno Roma stava perdendo il suo carattere di centro di potere. Nel III e IV secolo d.C. l'Impero Romano iniziò un rapida evoluzione: all'esterno era minacciato, mentre all'interno Roma aveva perso il suo carattere di centro del potere. Secondo gli storici fu un periodo di decadenza anche per l'arte.
Il III e IV secolo d.C. furono a lungo considerati dagli storici dell'Impero Romano un periodo di decadenza: la stessa arte non presentava più quei caratteri classici tanto apprezzati. In realtà, l'epoca tardo antica presenta una realtà in rapida evoluzione. All'esterno l'Impero era minacciato, mentre all'interno Roma stava perdendo il suo carattere di centro di potere. Nel III e IV secolo d.C. l'Impero Romano iniziò un rapida evoluzione: all'esterno era minacciato, mentre all'interno Roma aveva perso il suo carattere di centro del potere. Secondo gli storici fu un periodo di decadenza anche per l'arte.
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Il lago Trasimeno è il più esteso lago dell'Italia centrale, quarto tra i laghi italiani dopo il lago di Como. Tale estensione si affianca a una scarsa profondità (media 4,3 m, massima 6 m), quindi rientra tra i laghi di tipo laminare. Il lago è parte della Provincia di Perugia, nella regione Umbria. L'origine del bacino è legata a fenomeni tettonici concomitanti alle fasi finali dell'orogenesi appenninica. Il lago è sprovvisto di un emissario naturale; l'emissario artificiale del Trasimeno fa confluire eventuali acque in eccesso nel fiume Tevere attraverso il torrente Caina. Nel lago Trasimeno sono presenti tre isole: la Polvese, la più grande, la Maggiore, l'unica abitata, e la Minore. Quarto tra i laghi italiani dopo quello di Como, il lago Trasimeno è il più grande dell'Italia centrale, ma è poco profondo, al massimo 6 m, quindi è di tipo laminare. Situato in provincia di Perugia, ha origine da fenomeni tettonici avvenuti durante la formazione degli Appennini. Non ha emissari naturali, ma un emissario artificiale fa confluire le acque in eccesso nel Tevere. Nel lago Trasimeno sono presenti tre isole: la Polvese, la più grande, la Maggiore, l'unica abitata, e la Minore.
Il lago Trasimeno è il più esteso lago dell'Italia centrale, quarto tra i laghi italiani dopo il lago di Como. Tale estensione si affianca a una scarsa profondità (media 4,3 m, massima 6 m), quindi rientra tra i laghi di tipo laminare. Il lago è parte della Provincia di Perugia, nella regione Umbria. L'origine del bacino è legata a fenomeni tettonici concomitanti alle fasi finali dell'orogenesi appenninica. Il lago è sprovvisto di un emissario naturale; l'emissario artificiale del Trasimeno fa confluire eventuali acque in eccesso nel fiume Tevere attraverso il torrente Caina. Nel lago Trasimeno sono presenti tre isole: la Polvese, la più grande, la Maggiore, l'unica abitata, e la Minore. Quarto tra i laghi italiani dopo quello di Como, il lago Trasimeno è il più grande dell'Italia centrale, ma è poco profondo, al massimo 6 m, quindi è di tipo laminare. Situato in provincia di Perugia, ha origine da fenomeni tettonici avvenuti durante la formazione degli Appennini. Non ha emissari naturali, ma un emissario artificiale fa confluire le acque in eccesso nel Tevere. Nel lago Trasimeno sono presenti tre isole: la Polvese, la più grande, la Maggiore, l'unica abitata, e la Minore.
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Il lettrismo è stato un fondamentale movimento d'avanguardia insieme a dadaismo e surrealismo, nell'estremo tentativo di superamento dell'attività creativa del momento storico, tentando il superamento della settorializzazione culturale. Secondo Isou le radici del movimento andrebbero anche cercate in Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé e i dadaisti. Tra il 1951 e 1952 i film lettristi di Isou, Lemaître e Debord ottennero un notevole successo grazie anche ad alcune invenzioni tecniche, come la dissociazione della colonna sonora rispetto alle immagini, testi e interventi sulle pellicole, lunghe sequenze nere, commenti degli spettatori sulla colonna sonora, commenti casuali non aderenti alle immagini. Il lettrismo fu un movimento d'avanguardia che tentò di superare l'attività creativa del momento storico e la settorializzazione culturale. Secondo Isou le sue radici andrebbero anche cercate in Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé e i dadaisti. Tra il 1951 e 1952 i film lettristi di Isou, Lemaître e Debord ottennero successo anche per alcune invenzioni tecniche: la dissociazione della colonna sonora dalle immagini, testi e interventi sulle pellicole, lunghe sequenze nere e commenti casuali non aderenti alle immagini o commenti degli spettatori sulla colonna sonora.
Il lettrismo è stato un fondamentale movimento d'avanguardia insieme a dadaismo e surrealismo, nell'estremo tentativo di superamento dell'attività creativa del momento storico, tentando il superamento della settorializzazione culturale. Secondo Isou le radici del movimento andrebbero anche cercate in Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé e i dadaisti. Tra il 1951 e 1952 i film lettristi di Isou, Lemaître e Debord ottennero un notevole successo grazie anche ad alcune invenzioni tecniche, come la dissociazione della colonna sonora rispetto alle immagini, testi e interventi sulle pellicole, lunghe sequenze nere, commenti degli spettatori sulla colonna sonora, commenti casuali non aderenti alle immagini. Il lettrismo fu un movimento d'avanguardia che tentò di superare l'attività creativa del momento storico e la settorializzazione culturale. Secondo Isou le sue radici andrebbero anche cercate in Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé e i dadaisti. Tra il 1951 e 1952 i film lettristi di Isou, Lemaître e Debord ottennero successo anche per alcune invenzioni tecniche: la dissociazione della colonna sonora dalle immagini, testi e interventi sulle pellicole, lunghe sequenze nere e commenti casuali non aderenti alle immagini o commenti degli spettatori sulla colonna sonora.
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Il libro IV della Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith è essenzialmente una difesa del libero commercio a livello internazionale. Il libro di Smith (pubblicato nel 1776) divenne l'opera di riferimento nella teoria economica alla fine del secolo XVIII. In Inghilterra furono pubblicate otto edizioni prima del 1800; e prima del 1796 l'opera era stata tradotta in quasi tutte le lingue europee. Considerato una difesa del libero commercio, il libro IV della Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith divenne l'opera di riferimento della teoria economica alla fine del XVIII secolo. Dopo solo vent'anni dalla sua pubblicazione, avvenuta nel 1776, era già stato tradotto in quasi tutte le lingue europee.
Il libro IV della Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith è essenzialmente una difesa del libero commercio a livello internazionale. Il libro di Smith (pubblicato nel 1776) divenne l'opera di riferimento nella teoria economica alla fine del secolo XVIII. In Inghilterra furono pubblicate otto edizioni prima del 1800; e prima del 1796 l'opera era stata tradotta in quasi tutte le lingue europee. Considerato una difesa del libero commercio, il libro IV della Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith divenne l'opera di riferimento della teoria economica alla fine del XVIII secolo. Dopo solo vent'anni dalla sua pubblicazione, avvenuta nel 1776, era già stato tradotto in quasi tutte le lingue europee.
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Il maggior esponente della fisiocrazia fu François Quesnay, il cui nome allude all'importanza che i fisiocratici attribuivano all'agricoltura, da loro ritenuta il principale settore economico poiché l'unico in grado di produrre nuovi beni; per questo, secondo loro, l'agricoltura doveva essere sostenuta dallo Stato con misure come l'abolizione dei dazi e la razionalizzazione delle imposte. La fisiocrazia, di cui François Quesnay fu il maggior esponente, attribuiva grande importanza all'agricoltura, vista come l'unico settore economico in grado di produrre nuovi beni. Per questa ragione, secondo i fisiocrati, lo Stato doveva intervenire con misure volte a sostenerla.
Il maggior esponente della fisiocrazia fu François Quesnay, il cui nome allude all'importanza che i fisiocratici attribuivano all'agricoltura, da loro ritenuta il principale settore economico poiché l'unico in grado di produrre nuovi beni; per questo, secondo loro, l'agricoltura doveva essere sostenuta dallo Stato con misure come l'abolizione dei dazi e la razionalizzazione delle imposte. La fisiocrazia, di cui François Quesnay fu il maggior esponente, attribuiva grande importanza all'agricoltura, vista come l'unico settore economico in grado di produrre nuovi beni. Per questa ragione, secondo i fisiocrati, lo Stato doveva intervenire con misure volte a sostenerla.
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Il maggior vantaggio degli ordinamenti continentali di Civil law è rappresentato dalla creazione parlamentare del diritto. Le norme scritte sono quindi garanzia di maggiore certezza e democraticità, facilitando nel contempo la conoscenza delle regole da parte dei cittadini. Conseguenza fondamentale è che il giudice non può decidere il caso secondo la propria sensibilità, ma è vincolato alla legge. Le regole generali possono tuttavia talvolta rivelarsi poco adeguate ai casi concreti, e qui gli ordinamenti continentali mostrano un limite, perché la modificabilità delle norme e, più in generale, il recepimento normativo di nuovi fenomeni, accadono più lentamente che negli ordinamenti di Common law, essendo indispensabile la procedura parlamentare. Il vantaggio dei sistemi di Civil Law consiste nella creazione del diritto in Parlamento e nel fatto che le leggi costituiscono pertanto una base solida e certa per i cittadini. Di conseguenza il giudice è tenuto a seguire la legge, ma non potrà adeguarla alla fattispecie. Nei sistemi di Common Law, invece il processo di adeguamento della norma ai nuovi fenomeni procede più speditamente.
Il maggior vantaggio degli ordinamenti continentali di Civil law è rappresentato dalla creazione parlamentare del diritto. Le norme scritte sono quindi garanzia di maggiore certezza e democraticità, facilitando nel contempo la conoscenza delle regole da parte dei cittadini. Conseguenza fondamentale è che il giudice non può decidere il caso secondo la propria sensibilità, ma è vincolato alla legge. Le regole generali possono tuttavia talvolta rivelarsi poco adeguate ai casi concreti, e qui gli ordinamenti continentali mostrano un limite, perché la modificabilità delle norme e, più in generale, il recepimento normativo di nuovi fenomeni, accadono più lentamente che negli ordinamenti di Common law, essendo indispensabile la procedura parlamentare. Il vantaggio dei sistemi di Civil Law consiste nella creazione del diritto in Parlamento e nel fatto che le leggi costituiscono pertanto una base solida e certa per i cittadini. Di conseguenza il giudice è tenuto a seguire la legge, ma non potrà adeguarla alla fattispecie. Nei sistemi di Common Law, invece il processo di adeguamento della norma ai nuovi fenomeni procede più speditamente.
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Il malinteso più comune è che "dare" significhi "cedere" qualcosa, essere privati, sacrificare. La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l'atto di dare in questo modo. Il "tipo commerciale" è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. Alcuni trasformano in sacrificio l'atto di dare, mentre per la persona attiva, dare è la più alta espressione di potenza. Pensare che "dare" significhi cedere qualcosa è un malinteso: lo pensa la persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa. Il "tipo commerciale" dà in cambio di ciò che riceve, altrimenti si sente ingannato. Alcuni trasformano l'atto di dare in sacrificio, mentre per la persona attiva dare è la più alta espressione di potenza.
Il malinteso più comune è che "dare" significhi "cedere" qualcosa, essere privati, sacrificare. La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l'atto di dare in questo modo. Il "tipo commerciale" è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. Alcuni trasformano in sacrificio l'atto di dare, mentre per la persona attiva, dare è la più alta espressione di potenza. Pensare che "dare" significhi cedere qualcosa è un malinteso: lo pensa la persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa. Il "tipo commerciale" dà in cambio di ciò che riceve, altrimenti si sente ingannato. Alcuni trasformano l'atto di dare in sacrificio, mentre per la persona attiva dare è la più alta espressione di potenza.
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Il marchio automobilistico Maserati, il cui principale mercato è quello statunitense, seguito da quello cinese e da quello europeo, sembra ben indirizzato per toccare i 6 miliardi di euro di fatturato previsti per il 2018. Nel 2014, infatti, ha consegnato 36.500 vetture, con un aumento del 137% sulle vendite del 2013. Un dato significativo riguarda poi il nostro Paese. Nei primi nove mesi del 2015 in Italia sono state immatricolate un numero di vetture pari a un aumento del 11% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il marchio automobilistico Maserati sembra stia raggiungendo l'obiettivo di 6 miliardi di fatturato entro il 2018. L'aumento delle vendita del +137% dal 2013 al 2014 conferma questa tendenza. Anche in Italia la tendenza è positiva, con un aumento del 11% nei primi nove mesi nel 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014.
Il marchio automobilistico Maserati, il cui principale mercato è quello statunitense, seguito da quello cinese e da quello europeo, sembra ben indirizzato per toccare i 6 miliardi di euro di fatturato previsti per il 2018. Nel 2014, infatti, ha consegnato 36.500 vetture, con un aumento del 137% sulle vendite del 2013. Un dato significativo riguarda poi il nostro Paese. Nei primi nove mesi del 2015 in Italia sono state immatricolate un numero di vetture pari a un aumento del 11% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il marchio automobilistico Maserati sembra stia raggiungendo l'obiettivo di 6 miliardi di fatturato entro il 2018. L'aumento delle vendita del +137% dal 2013 al 2014 conferma questa tendenza. Anche in Italia la tendenza è positiva, con un aumento del 11% nei primi nove mesi nel 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014.
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Il massacro di Sand Creek si verificò il 29 novembre 1864: un accampamento di circa 600 nativi americani Cheyenne e Arapaho fu attaccato da 700 soldati comandati dal colonnello John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il Governo statunitense. Dati i pochi guerrieri armati presenti nel campo, l'attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra 125 e 175; i corpi furono scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati. Inizialmente dipinto come una "vittoriosa battaglia", il massacro fu poi oggetto di varie investigazioni da parte dell'Esercito e del Congresso, che espresse un severo giudizio sull'operato di Chivington e dei suoi uomini; tuttavia nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. Il massacro di Sand Creek avvenne nel 1864: 700 soldati comandati da John Chivington attaccarono un accampamento di circa 600 Cheyenne e Arapaho nonostante i vari trattati di pace in vigore. Per la scarsità di guerrieri armati nel campo, fu un massacro indiscriminato di donne e bambini: tra 125 e 175 morti; i corpi furono scalpati e mutilati. Dapprima considerato una "vittoriosa battaglia", il massacro fu poi oggetto di inchieste, ma, nonostante un severo giudizio sui fatti, non fu preso alcun provvedimento punitivo.
Il massacro di Sand Creek si verificò il 29 novembre 1864: un accampamento di circa 600 nativi americani Cheyenne e Arapaho fu attaccato da 700 soldati comandati dal colonnello John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il Governo statunitense. Dati i pochi guerrieri armati presenti nel campo, l'attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra 125 e 175; i corpi furono scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati. Inizialmente dipinto come una "vittoriosa battaglia", il massacro fu poi oggetto di varie investigazioni da parte dell'Esercito e del Congresso, che espresse un severo giudizio sull'operato di Chivington e dei suoi uomini; tuttavia nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. Il massacro di Sand Creek avvenne nel 1864: 700 soldati comandati da John Chivington attaccarono un accampamento di circa 600 Cheyenne e Arapaho nonostante i vari trattati di pace in vigore. Per la scarsità di guerrieri armati nel campo, fu un massacro indiscriminato di donne e bambini: tra 125 e 175 morti; i corpi furono scalpati e mutilati. Dapprima considerato una "vittoriosa battaglia", il massacro fu poi oggetto di inchieste, ma, nonostante un severo giudizio sui fatti, non fu preso alcun provvedimento punitivo.
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Il modello teorico ideato da Freud è al tempo stesso una teoria psicologica, un metodo di indagine sul funzionamento della mente normale e patologica e, soprattutto, una prassi terapeutica. La particolarità della psicanalisi è che questi tre livelli sono legati da una circolarità intrinseca: ogni concetto astratto nasce dall'osservazione di quel che avviene nel corso della terapia, dalla quale si parte per raffinare i modelli speculativi, e da questi infine deriva lo specifico metodo di intervento clinico. Il modello teorico della psicanalisi di Freud comprende e mette in relazione di intrinseca circolarità tra loro una teoria psicologica, una metodologia di indagine sul funzionamento della mente normale e patologia e una prassi terapeutica.
Il modello teorico ideato da Freud è al tempo stesso una teoria psicologica, un metodo di indagine sul funzionamento della mente normale e patologica e, soprattutto, una prassi terapeutica. La particolarità della psicanalisi è che questi tre livelli sono legati da una circolarità intrinseca: ogni concetto astratto nasce dall'osservazione di quel che avviene nel corso della terapia, dalla quale si parte per raffinare i modelli speculativi, e da questi infine deriva lo specifico metodo di intervento clinico. Il modello teorico della psicanalisi di Freud comprende e mette in relazione di intrinseca circolarità tra loro una teoria psicologica, una metodologia di indagine sul funzionamento della mente normale e patologia e una prassi terapeutica.
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Il mondo del lavoro italiano manifesta una profonda spaccatura: da una parte circa 9 milioni di lavoratori ben visibili, protetti dalla legge, dal contratto collettivo e dal sindacato; dall'altra circa 7 milioni pressoché invisibili, con un più basso livello retributivo, protetti poco o nulla e che non hanno voce ad alcun tavolo negoziale. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non sono i lavoratori più poveri a far registrare i tassi di conflittualità più elevata: a scioperare non sono quasi mai gli irregolari e i precari, ma i dipendenti maggiormente tutelati. In Italia i livelli di reddito dei lavoratori irregolari e precari (in totale circa 7 milioni) sono inferiori a quelli dei lavoratori stabili e maggiormente tutelati (in totale circa 9 milioni). Tuttavia sono soprattutto i primi a far registrare i tassi di conflittualità meno elevati: a scioperare sono generalmente i lavoratori più visibili e protetti.
Il mondo del lavoro italiano manifesta una profonda spaccatura: da una parte circa 9 milioni di lavoratori ben visibili, protetti dalla legge, dal contratto collettivo e dal sindacato; dall'altra circa 7 milioni pressoché invisibili, con un più basso livello retributivo, protetti poco o nulla e che non hanno voce ad alcun tavolo negoziale. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non sono i lavoratori più poveri a far registrare i tassi di conflittualità più elevata: a scioperare non sono quasi mai gli irregolari e i precari, ma i dipendenti maggiormente tutelati. In Italia i livelli di reddito dei lavoratori irregolari e precari (in totale circa 7 milioni) sono inferiori a quelli dei lavoratori stabili e maggiormente tutelati (in totale circa 9 milioni). Tuttavia sono soprattutto i primi a far registrare i tassi di conflittualità meno elevati: a scioperare sono generalmente i lavoratori più visibili e protetti.
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Il mondo musulmano ha una splendida tradizione di pittura in cui si espresse al culmine il genio persiano, nonostante l'ostilità dell'Islam alla rappresentazione umana. E dal momento che l'amore vi si celebrava al pari di epopee e battaglie, le donne erano molto presenti. Venivano spesso dipinte come energicamente impegnate a cambiare il pianeta, e in costante movimento, in sella a purosangue, come la principessa Shirin del poema romanzesco Khusraw e Shirin, o a dorso di cammello, come Zuleikha nella biblica storia di Giuseppe (...). Benché la cultura musulmana sia contraria alla rappresentazione umana, possiede una magnifica tradizione pittorica che celebrava battaglie, epopee e amore, nel quale le donne erano protagoniste: s'impegnavano nel mondo, sempre in movimento, a cavallo o su un cammello.
Il mondo musulmano ha una splendida tradizione di pittura in cui si espresse al culmine il genio persiano, nonostante l'ostilità dell'Islam alla rappresentazione umana. E dal momento che l'amore vi si celebrava al pari di epopee e battaglie, le donne erano molto presenti. Venivano spesso dipinte come energicamente impegnate a cambiare il pianeta, e in costante movimento, in sella a purosangue, come la principessa Shirin del poema romanzesco Khusraw e Shirin, o a dorso di cammello, come Zuleikha nella biblica storia di Giuseppe (...). Benché la cultura musulmana sia contraria alla rappresentazione umana, possiede una magnifica tradizione pittorica che celebrava battaglie, epopee e amore, nel quale le donne erano protagoniste: s'impegnavano nel mondo, sempre in movimento, a cavallo o su un cammello.
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Il mondo nel 1914 è un intricato sistema di alleanze politiche e accordi economici e commerciali tra potenze vecchie e nuove da un capo all'altro del continente europeo e del "resto del mondo". Un sistema orientato ancora al modello degli accordi post- napoleonici di Vienna del 1815, e redatto attraverso la pratica diplomatica degli equilibri incrociati. Con le guerre per l'indipendenza e l'unificazione nazionale, nuovi soggetti politici si fanno avanti nello scacchiere internazionale, incrinando le assi di quel sistema. I complessi equilibri politici, economici e diplomatici internazionali scaturiti dagli accordi di Vienna del 1815 durarono fino a quando le guerre di indipendenza e unificazione nazionale crearono nuovi soggetti che misero in crisi quel sistema.
Il mondo nel 1914 è un intricato sistema di alleanze politiche e accordi economici e commerciali tra potenze vecchie e nuove da un capo all'altro del continente europeo e del "resto del mondo". Un sistema orientato ancora al modello degli accordi post- napoleonici di Vienna del 1815, e redatto attraverso la pratica diplomatica degli equilibri incrociati. Con le guerre per l'indipendenza e l'unificazione nazionale, nuovi soggetti politici si fanno avanti nello scacchiere internazionale, incrinando le assi di quel sistema. I complessi equilibri politici, economici e diplomatici internazionali scaturiti dagli accordi di Vienna del 1815 durarono fino a quando le guerre di indipendenza e unificazione nazionale crearono nuovi soggetti che misero in crisi quel sistema.
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Il narcisismo a livelli non patologici (ossia che permette ancora di vivere una vita "normale") è un tratto della personalità con due facce: le teorie di psicologia sociale, in accordo col senso comune, lo associano a sentimenti di superiorità e grandezza, ma lo studio psicodinamico dell'Università di Graz (Austria) sottolinea aspetti di grande vulnerabilità, come un'autostima instabile e i conflitti emotivi. Sono due tesi agli antipodi. Il narcisismo, quando non troppo grave, si presta a due opposte interpretazioni. Da un lato, il sentimento di superiorità a cui è associato dal senso comune e dalla psicologia sociale. Dall'altro, secondo le teorie psicodinamiche dell'Università di Graz, l'instabilità della propria autostima, che rende il narcisista un soggetto insicuro e vulnerabile.
Il narcisismo a livelli non patologici (ossia che permette ancora di vivere una vita "normale") è un tratto della personalità con due facce: le teorie di psicologia sociale, in accordo col senso comune, lo associano a sentimenti di superiorità e grandezza, ma lo studio psicodinamico dell'Università di Graz (Austria) sottolinea aspetti di grande vulnerabilità, come un'autostima instabile e i conflitti emotivi. Sono due tesi agli antipodi. Il narcisismo, quando non troppo grave, si presta a due opposte interpretazioni. Da un lato, il sentimento di superiorità a cui è associato dal senso comune e dalla psicologia sociale. Dall'altro, secondo le teorie psicodinamiche dell'Università di Graz, l'instabilità della propria autostima, che rende il narcisista un soggetto insicuro e vulnerabile.
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Il Nepal ha adottato la nuova costituzione, frutto di sei anni di lavoro e al centro di scontri e polemiche che non si placano. La nuova carta definisce il Nepal una repubblica democratica federale e laica divisa in sette stati. Nel discorso pronunciato in occasione della promulgazione, il presidente Ram Baran Yadav si è detto "fiducioso del fatto che la nuova costituzione proteggerà e promuoverà le differenze etniche, linguistiche, religiose, culturali e geografiche". Ma il paese rimane fortemente diviso e molti gruppi etnici non si sentono rappresentati dai partiti principali, che hanno approvato la carta. Dopo sei anni di lavoro e numerosi scontri e contestazioni, il Nepal ha approvato la nuova costituzione che definisce il Paese come una repubblica democratica federale e laica suddivisa in sette Stati. Nonostante la fiducia dichiarata riposta nella nuova costituzione da parte del presidente, il paese rimane fortemente diviso e parecchi gruppi etnici non si sentono rappresentati dai partiti che hanno approvato la carta.
Il Nepal ha adottato la nuova costituzione, frutto di sei anni di lavoro e al centro di scontri e polemiche che non si placano. La nuova carta definisce il Nepal una repubblica democratica federale e laica divisa in sette stati. Nel discorso pronunciato in occasione della promulgazione, il presidente Ram Baran Yadav si è detto "fiducioso del fatto che la nuova costituzione proteggerà e promuoverà le differenze etniche, linguistiche, religiose, culturali e geografiche". Ma il paese rimane fortemente diviso e molti gruppi etnici non si sentono rappresentati dai partiti principali, che hanno approvato la carta. Dopo sei anni di lavoro e numerosi scontri e contestazioni, il Nepal ha approvato la nuova costituzione che definisce il Paese come una repubblica democratica federale e laica suddivisa in sette Stati. Nonostante la fiducia dichiarata riposta nella nuova costituzione da parte del presidente, il paese rimane fortemente diviso e parecchi gruppi etnici non si sentono rappresentati dai partiti che hanno approvato la carta.
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Il numero di uomini tra i 55 e i 64 anni che continuano a lavorare in America è caduto da quasi l'80% del 1970 al 65% del 1990. Le percentuali sono più o meno le stesse in Inghilterra, mentre in Francia il numero di coloro che, nello stesso periodo, alla fine della mezza età si trovano ancora al lavoro è calato bruscamente da quasi il 75% fino a poco più del 40%, e in Germania da quasi l'80% a poco più del 50%. In America e in Inghilterra tra il 1970 e il 1990 la percentuale di uomini tra i 55 e i 64 anni che continua a lavorare è diminuita di circa il 15%, mentre in Francia e in Germania è diminuita di circa il 30%.
Il numero di uomini tra i 55 e i 64 anni che continuano a lavorare in America è caduto da quasi l'80% del 1970 al 65% del 1990. Le percentuali sono più o meno le stesse in Inghilterra, mentre in Francia il numero di coloro che, nello stesso periodo, alla fine della mezza età si trovano ancora al lavoro è calato bruscamente da quasi il 75% fino a poco più del 40%, e in Germania da quasi l'80% a poco più del 50%. In America e in Inghilterra tra il 1970 e il 1990 la percentuale di uomini tra i 55 e i 64 anni che continua a lavorare è diminuita di circa il 15%, mentre in Francia e in Germania è diminuita di circa il 30%.
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Il palazzo di Cnosso costituiva il centro politico, religioso ed economico dell'impero marittimo minoico e aveva un carattere sacro. Ricopriva una superficie di 22.000 mq, era a più piani e a pianta molto complessa e intricata. Fu edificato sopra le rovine di un più antico palazzo, costruito attorno al 2000 a.C. e distrutto probabilmente da un grande terremoto intorno al 1628 a.C., dovuto alla catastrofica eruzione vulcanica di Thera, l'odierna Santorini. Il secondo palazzo fu costruito all'inizio del XVI secolo a.C. intorno a un cortile in terra battuta dove si esibivano dei ginnasti che volteggiavano sui tori, animali sacri per i cretesi, sfidando la morte. Il palazzo di Cnosso era il centro politico, religioso ed economico dell'impero minoico. Il palazzo, di 22.000 mq, era a più piani e a pianta complessa e intricata. Sorse sulle rovine di un palazzo distrutto probabilmente da un grande terremoto per l'eruzione vulcanica di Thera. Il secondo palazzo fu costruito all'inizio del XVI secolo a.C. intorno a un cortile in terra battuta dove si esibivano ginnasti che volteggiavano sui tori.
Il palazzo di Cnosso costituiva il centro politico, religioso ed economico dell'impero marittimo minoico e aveva un carattere sacro. Ricopriva una superficie di 22.000 mq, era a più piani e a pianta molto complessa e intricata. Fu edificato sopra le rovine di un più antico palazzo, costruito attorno al 2000 a.C. e distrutto probabilmente da un grande terremoto intorno al 1628 a.C., dovuto alla catastrofica eruzione vulcanica di Thera, l'odierna Santorini. Il secondo palazzo fu costruito all'inizio del XVI secolo a.C. intorno a un cortile in terra battuta dove si esibivano dei ginnasti che volteggiavano sui tori, animali sacri per i cretesi, sfidando la morte. Il palazzo di Cnosso era il centro politico, religioso ed economico dell'impero minoico. Il palazzo, di 22.000 mq, era a più piani e a pianta complessa e intricata. Sorse sulle rovine di un palazzo distrutto probabilmente da un grande terremoto per l'eruzione vulcanica di Thera. Il secondo palazzo fu costruito all'inizio del XVI secolo a.C. intorno a un cortile in terra battuta dove si esibivano ginnasti che volteggiavano sui tori.
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Il palazzo di Diocleziano è un esempio delle tendenze architettoniche, improntate a tendenze conservatrici, come per esempio anche nelle terme di Diocleziano a Roma. La villa, come alcuni altri esempi tardo- imperiali, è costruita a modello di un "castrum", con mura di cinta e torrioni. Suggestioni orientali sono date dagli ambienti di rappresentanza (soprattutto il "peristilio" con le due ali sacre), assimilabili a quelli del palazzo imperiale di Antiochia. Orientale è anche la scelta di porre sul fondo gli ambienti di rappresentanza e l'uso delle vie colonnate. È più schiettamente romano l'aspetto militarizzato dell'intero impianto. Il palazzo di Diocleziano ha tendenze architettoniche conservatrici, come si trovano anche nelle terme di Diocleziano a Roma. La villa è costruita a modello di un "castrum", con mura di cinta e torrioni. Riferimenti orientali sono dati dai luoghi di rappresentanza posti sul fondo e dall'uso delle vie colonnate. È più romano l'aspetto militarizzato dell'intero impianto.
Il palazzo di Diocleziano è un esempio delle tendenze architettoniche, improntate a tendenze conservatrici, come per esempio anche nelle terme di Diocleziano a Roma. La villa, come alcuni altri esempi tardo- imperiali, è costruita a modello di un "castrum", con mura di cinta e torrioni. Suggestioni orientali sono date dagli ambienti di rappresentanza (soprattutto il "peristilio" con le due ali sacre), assimilabili a quelli del palazzo imperiale di Antiochia. Orientale è anche la scelta di porre sul fondo gli ambienti di rappresentanza e l'uso delle vie colonnate. È più schiettamente romano l'aspetto militarizzato dell'intero impianto. Il palazzo di Diocleziano ha tendenze architettoniche conservatrici, come si trovano anche nelle terme di Diocleziano a Roma. La villa è costruita a modello di un "castrum", con mura di cinta e torrioni. Riferimenti orientali sono dati dai luoghi di rappresentanza posti sul fondo e dall'uso delle vie colonnate. È più romano l'aspetto militarizzato dell'intero impianto.
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Il Palazzo di Diocleziano di Spalato è un imponente complesso architettonico fatto edificare dall'imperatore Diocleziano: è una sorta di grande villa fortificata, una struttura autonoma, una cittadella dedicata alla figura sacra dell'imperatore, per il quale esisteva già un mausoleo. Strutturata con la pianta tipica degli accampamenti militari romani, con due strade perpendicolari, il cardo e il decumano, che si intersecano e dalle quali si dipartono numerose vie trasversali perpendicolari a scacchiera, aveva una forma leggermente trapezoidale, con un lato affacciato sul mare e quattro poderose torri quadrate agli angoli. Il Palazzo che Diocleziano fece edificare a Spalato era una sorta di grande villa fortificata: una cittadella dedicata alla figura sacra dell'imperatore, che già aveva un mausoleo. Come gli accampamenti militari, aveva il cardo e il decumano, con vie trasversali perpendicolari a scacchiera; era leggermente trapezoidale, con un lato affacciato sul mare e torri quadrate agli angoli.
Il Palazzo di Diocleziano di Spalato è un imponente complesso architettonico fatto edificare dall'imperatore Diocleziano: è una sorta di grande villa fortificata, una struttura autonoma, una cittadella dedicata alla figura sacra dell'imperatore, per il quale esisteva già un mausoleo. Strutturata con la pianta tipica degli accampamenti militari romani, con due strade perpendicolari, il cardo e il decumano, che si intersecano e dalle quali si dipartono numerose vie trasversali perpendicolari a scacchiera, aveva una forma leggermente trapezoidale, con un lato affacciato sul mare e quattro poderose torri quadrate agli angoli. Il Palazzo che Diocleziano fece edificare a Spalato era una sorta di grande villa fortificata: una cittadella dedicata alla figura sacra dell'imperatore, che già aveva un mausoleo. Come gli accampamenti militari, aveva il cardo e il decumano, con vie trasversali perpendicolari a scacchiera; era leggermente trapezoidale, con un lato affacciato sul mare e torri quadrate agli angoli.
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Il panda gigante è un mammifero appartenente alla famiglia degli Ursidi. Originario della Cina centrale, vive nelle regioni montuose del Sichuan. Verso la seconda metà del XX secolo, è diventato un emblema nazionale in Cina. Inoltre è diventato il simbolo del WWF. Pur essendo onnivoro, la sua dieta è quasi esclusivamente costituita da bambù (circa 38 kg di germogli al giorno) a cui accompagna uova e insetti. Il tasso di natalità del panda gigante è molto basso, sia allo stato naturale sia in cattività: la femmina alleva soltanto un piccolo e, se partorisce due gemelli, non riesce a occuparsi di entrambi. Lo svezzamento si completa in nove mesi, ma i piccoli restano con la madre fino ai 18 mesi, nell'arco dei quali imparano a procurarsi il cibo e come sfuggire ai predatori. I panda giganti sono una specie ad alto rischio di estinzione. Il panda gigante, appartenente alla famiglia degli Ursidi, vive nelle regioni montuose del Sichuan, in Cina, dove è diventato un emblema nazionale. Mangia quasi esclusivamente bambù (circa 38 kg di germogli al giorno) ma anche uova e insetti. Il tasso di natalità è molto basso: la femmina alleva soltanto un piccolo, che completa lo svezzamento in nove mesi, ma resta con la madre fino a 18 mesi per imparare a procurarsi il cibo e a difendersi dai predatori. I panda giganti sono una specie ad alto rischio di estinzione e sono diventati il simbolo del WWF.
Il panda gigante è un mammifero appartenente alla famiglia degli Ursidi. Originario della Cina centrale, vive nelle regioni montuose del Sichuan. Verso la seconda metà del XX secolo, è diventato un emblema nazionale in Cina. Inoltre è diventato il simbolo del WWF. Pur essendo onnivoro, la sua dieta è quasi esclusivamente costituita da bambù (circa 38 kg di germogli al giorno) a cui accompagna uova e insetti. Il tasso di natalità del panda gigante è molto basso, sia allo stato naturale sia in cattività: la femmina alleva soltanto un piccolo e, se partorisce due gemelli, non riesce a occuparsi di entrambi. Lo svezzamento si completa in nove mesi, ma i piccoli restano con la madre fino ai 18 mesi, nell'arco dei quali imparano a procurarsi il cibo e come sfuggire ai predatori. I panda giganti sono una specie ad alto rischio di estinzione. Il panda gigante, appartenente alla famiglia degli Ursidi, vive nelle regioni montuose del Sichuan, in Cina, dove è diventato un emblema nazionale. Mangia quasi esclusivamente bambù (circa 38 kg di germogli al giorno) ma anche uova e insetti. Il tasso di natalità è molto basso: la femmina alleva soltanto un piccolo, che completa lo svezzamento in nove mesi, ma resta con la madre fino a 18 mesi per imparare a procurarsi il cibo e a difendersi dai predatori. I panda giganti sono una specie ad alto rischio di estinzione e sono diventati il simbolo del WWF.
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Il parco Forlanini è, più precisamente, a Milano est, ai confini del territorio comunale, e si estende tra l'omonimo viale, mostruosa arteria di traffico che provvede giornalmente all'inserimento di tot veicoli nell'area urbana, e via Corelli, amena stradina tristemente nota per aver dato indirizzo al Cpt. Nell'area compresa tra queste due grigie rette, indiscutibilmente nulla di bello può trovare spazio e ossigeno. Il parco Forlanini è infatti discutibilmente bello, a volte addirittura discutibilmente bellissimo. Il parco Forlanini si trova nella periferia est milanese e si estende tra l'omonimo viale, grande arteria di traffico, e via Corelli, stradina nota per la presenza del Cpt. Nulla di indiscutibilmente bello trova e spazio e ossigeno tra queste due vie, eppure il parco è discutibilmente bello, a volte addirittura bellissimo.
Il parco Forlanini è, più precisamente, a Milano est, ai confini del territorio comunale, e si estende tra l'omonimo viale, mostruosa arteria di traffico che provvede giornalmente all'inserimento di tot veicoli nell'area urbana, e via Corelli, amena stradina tristemente nota per aver dato indirizzo al Cpt. Nell'area compresa tra queste due grigie rette, indiscutibilmente nulla di bello può trovare spazio e ossigeno. Il parco Forlanini è infatti discutibilmente bello, a volte addirittura discutibilmente bellissimo. Il parco Forlanini si trova nella periferia est milanese e si estende tra l'omonimo viale, grande arteria di traffico, e via Corelli, stradina nota per la presenza del Cpt. Nulla di indiscutibilmente bello trova e spazio e ossigeno tra queste due vie, eppure il parco è discutibilmente bello, a volte addirittura bellissimo.
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Il parlamento europeo vota nuove regole sulla neutralità della rete. Le norme riguarderanno tutte le aziende tecnologiche che operano nell'Unione europea. La neutralità della rete è un principio secondo cui tutti i contenuti online dovrebbero essere accessibili a chiunque abbia una connessione, senza corsie preferenziali. Il parlamento europeo vota nuove regole sulla neutralità della rete, che riguarderanno tutte le aziende tecnologiche che operano nell'Unione: Il principio di neutralità prevede che tutti i contenuti online siano accessibili a chiunque abbia una connessione, senza corsie preferenziali.
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Il passaggio dal paganesimo al cristianesimo è il punto in cui il mondo antico è ancora in diretto contatto con il nostro. Noi siamo eredi della sua conclusione: dall'una parte e dall'altra, gli interessati partecipavano di una cultura che fino a epoca recente noi abbiamo in larga misura conservato. Come ogni fase di transizione, si trattò di un processo lento, contrassegnato da momenti imprevisti di improvvisa rilevanza. Mentre il cristianesimo si andava diffondendo, molti tra gli dei pagani erano già vecchi di un millennio. Il mondo antico ha lasciato un'eredità ancora ben evidente, almeno sino a poco tempo fa, a quello moderno, che è quella cultura prodottasi al momento della transizione dal paganesimo al cristianesimo, con il contributo di entrambi. Fu un fenomeno lungo, non privo di svolte epocali.
Il passaggio dal paganesimo al cristianesimo è il punto in cui il mondo antico è ancora in diretto contatto con il nostro. Noi siamo eredi della sua conclusione: dall'una parte e dall'altra, gli interessati partecipavano di una cultura che fino a epoca recente noi abbiamo in larga misura conservato. Come ogni fase di transizione, si trattò di un processo lento, contrassegnato da momenti imprevisti di improvvisa rilevanza. Mentre il cristianesimo si andava diffondendo, molti tra gli dei pagani erano già vecchi di un millennio. Il mondo antico ha lasciato un'eredità ancora ben evidente, almeno sino a poco tempo fa, a quello moderno, che è quella cultura prodottasi al momento della transizione dal paganesimo al cristianesimo, con il contributo di entrambi. Fu un fenomeno lungo, non privo di svolte epocali.
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Il patrimonio della società è costituito dai conferimenti dei soci, che rappresentano la misura massima del rischio degli stessi. La responsabilità dei soci è pertanto limitata ai conferimenti effettuati nella società e il patrimonio personale degli stessi è insensibile agli obblighi sociali. I conferimenti dei soci corrispondono alla misura massima di rischio di questi ultimi, limitandone la responsabilità e tutelandone il patrimonio dagli obblighi sociali. Il patrimonio sociale è costituito invece da tutti i conferimenti di tutti i soci.
Il patrimonio della società è costituito dai conferimenti dei soci, che rappresentano la misura massima del rischio degli stessi. La responsabilità dei soci è pertanto limitata ai conferimenti effettuati nella società e il patrimonio personale degli stessi è insensibile agli obblighi sociali. I conferimenti dei soci corrispondono alla misura massima di rischio di questi ultimi, limitandone la responsabilità e tutelandone il patrimonio dagli obblighi sociali. Il patrimonio sociale è costituito invece da tutti i conferimenti di tutti i soci.
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Il patrimonio genetico di un organismo può subire aberrazioni, dette mutazioni, dovute a un anomalo andamento della meiosi e della mitosi o a una varietà di agenti chimici e fisici; queste sono all'origine di malattie genetiche più o meno gravi. L'origine di malattie genetiche più o meno gravi è dovuta alle mutazioni del patrimonio genetico, causate da uno scorretto andamento della meiosi e della mitosi o da agenti chimici e fisici.
Il patrimonio genetico di un organismo può subire aberrazioni, dette mutazioni, dovute a un anomalo andamento della meiosi e della mitosi o a una varietà di agenti chimici e fisici; queste sono all'origine di malattie genetiche più o meno gravi. L'origine di malattie genetiche più o meno gravi è dovuta alle mutazioni del patrimonio genetico, causate da uno scorretto andamento della meiosi e della mitosi o da agenti chimici e fisici.
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Il personaggio di Pùntila ne "Il signor Pùntila e il suo servo Matti" di Bertolt Brecht riprende, per ammissione dello stesso autore, il personaggio dell'eccentrico milionario di "Luci della città" (1931), uno dei più celebri film di Charlie Chaplin, un ricco uomo d'affari allegro e prodigo con gli amici quando è ubriaco e avaro e cinico da sobrio. Secondo la critica, Chaplin con questo personaggio avrebbe realizzato una geniale sintesi della società capitalista, nella sua essenziale ambivalenza di società dove tutto è concesso ma dalla quale nessuno è libero. Questa stessa idea di una società schizofrenica e allo stesso tempo allegra e cinica viene ripresa dal Bertolt Brecht nella figura del milionario signor Pùntila. Lo stesso Brecht ha detto che il suo Pùntila de "Il signor Pùntila e il suo servo Matti" riprende il personaggio dell'eccentrico milionario di "Luci della città", celebre film di Chaplin, un ricco uomo d'affari allegro e generoso da ubriaco e avaro e cinico da sobrio. Chaplin con questo personaggio avrebbe realizzato una sintesi della società capitalista dove tutto è concesso ma dalla quale nessuno è libero. Questa stessa idea di una società schizofrenica allegra e cinica rivive grazie al brechtiano milionario signor Pùntila.
Il personaggio di Pùntila ne "Il signor Pùntila e il suo servo Matti" di Bertolt Brecht riprende, per ammissione dello stesso autore, il personaggio dell'eccentrico milionario di "Luci della città" (1931), uno dei più celebri film di Charlie Chaplin, un ricco uomo d'affari allegro e prodigo con gli amici quando è ubriaco e avaro e cinico da sobrio. Secondo la critica, Chaplin con questo personaggio avrebbe realizzato una geniale sintesi della società capitalista, nella sua essenziale ambivalenza di società dove tutto è concesso ma dalla quale nessuno è libero. Questa stessa idea di una società schizofrenica e allo stesso tempo allegra e cinica viene ripresa dal Bertolt Brecht nella figura del milionario signor Pùntila. Lo stesso Brecht ha detto che il suo Pùntila de "Il signor Pùntila e il suo servo Matti" riprende il personaggio dell'eccentrico milionario di "Luci della città", celebre film di Chaplin, un ricco uomo d'affari allegro e generoso da ubriaco e avaro e cinico da sobrio. Chaplin con questo personaggio avrebbe realizzato una sintesi della società capitalista dove tutto è concesso ma dalla quale nessuno è libero. Questa stessa idea di una società schizofrenica allegra e cinica rivive grazie al brechtiano milionario signor Pùntila.
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Il pianeta LHS 1140 b nella costellazione australe di Cetus orbita intorno a una fioca nana rossa che si trova "appena" a 40 anni luce da noi. Abbastanza simile alla Terra e definibile come una sorta di "cugino stretto", interessa agli astronomi perché il particolare allineamento in cui si viene a trovare rispetto alla sua stella consente di studiarlo meglio di qualsiasi altro mondo extrasolare potenzialmente abitabile. Il pianeta LHS 1140 b, cugino stretto della Terra nella costellazione di Cetus a 40 anni luce dal nostro pianeta, è facilmente studiabile dagli astronomi a causa del suo particolare allineamento rispetto alla sua stella, una nana rossa.
Il pianeta LHS 1140 b nella costellazione australe di Cetus orbita intorno a una fioca nana rossa che si trova "appena" a 40 anni luce da noi. Abbastanza simile alla Terra e definibile come una sorta di "cugino stretto", interessa agli astronomi perché il particolare allineamento in cui si viene a trovare rispetto alla sua stella consente di studiarlo meglio di qualsiasi altro mondo extrasolare potenzialmente abitabile. Il pianeta LHS 1140 b, cugino stretto della Terra nella costellazione di Cetus a 40 anni luce dal nostro pianeta, è facilmente studiabile dagli astronomi a causa del suo particolare allineamento rispetto alla sua stella, una nana rossa.
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Il problema della giustificazione morale e politica dell'espansione coloniale europea negli altri continenti ha accompagnato, senza trovare una definizione univoca e unanime, le vicende del fenomeno fin dal suo inizio. I teorici dell'espansione coloniale hanno sostenuto a lungo il tema del compito degli Europei di recare la civiltà agli altri popoli, ma non sono mancate, specialmente a partire dal XVIII secolo, posizioni critiche nei riguardi dell'attività coloniale, basata sull'esclusivo interesse allo sfruttamento economico dei possessi. Nel tentativo di giustificare moralmente e politicamente l'espansione coloniale europea, i suoi teorici sostennero l'ideale della missione civilizzatrice. Parallelamente le critiche, a partire dal XVIII secolo, sottolinearono l'esclusiva prerogativa di sfruttamento economico europeo negli altri continenti.
Il problema della giustificazione morale e politica dell'espansione coloniale europea negli altri continenti ha accompagnato, senza trovare una definizione univoca e unanime, le vicende del fenomeno fin dal suo inizio. I teorici dell'espansione coloniale hanno sostenuto a lungo il tema del compito degli Europei di recare la civiltà agli altri popoli, ma non sono mancate, specialmente a partire dal XVIII secolo, posizioni critiche nei riguardi dell'attività coloniale, basata sull'esclusivo interesse allo sfruttamento economico dei possessi. Nel tentativo di giustificare moralmente e politicamente l'espansione coloniale europea, i suoi teorici sostennero l'ideale della missione civilizzatrice. Parallelamente le critiche, a partire dal XVIII secolo, sottolinearono l'esclusiva prerogativa di sfruttamento economico europeo negli altri continenti.
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Il quadro strutturale complessivo entro cui si svolgono ricerca e produzione artistica nella seconda metà dell'Ottocento è segnato dagli sviluppi di quel processo di industrializzazione che dal XVIII secolo, con intensità e in forme diverse in differenti situazioni locali, regionali o nazionali, aveva cominciato a investire la società europea. La rivoluzione industriale aveva toccato città e campagne, alterandone radicalmente i caratteri; erano nate nuove città e molti borghi, mentre villaggi strategicamente collocati da un punto di vista produttivo-commerciale erano arrivati ad assumere, in un breve arco di tempo, ragguardevoli dimensioni urbane. Il quadro strutturale entro cui si svolgono ricerca e produzione artistica nella seconda metà dell'Ottocento è segnato dal processo di industrializzazione che, dal XVIII secolo, ha investito l'Europa, con la conseguente nascita di nuove città, l'alterazione dei caratteri di città e campagne e l'aumento delle dimensioni dei villaggi in posizione strategica dal punto di vista produttivo- commerciale.
Il quadro strutturale complessivo entro cui si svolgono ricerca e produzione artistica nella seconda metà dell'Ottocento è segnato dagli sviluppi di quel processo di industrializzazione che dal XVIII secolo, con intensità e in forme diverse in differenti situazioni locali, regionali o nazionali, aveva cominciato a investire la società europea. La rivoluzione industriale aveva toccato città e campagne, alterandone radicalmente i caratteri; erano nate nuove città e molti borghi, mentre villaggi strategicamente collocati da un punto di vista produttivo-commerciale erano arrivati ad assumere, in un breve arco di tempo, ragguardevoli dimensioni urbane. Il quadro strutturale entro cui si svolgono ricerca e produzione artistica nella seconda metà dell'Ottocento è segnato dal processo di industrializzazione che, dal XVIII secolo, ha investito l'Europa, con la conseguente nascita di nuove città, l'alterazione dei caratteri di città e campagne e l'aumento delle dimensioni dei villaggi in posizione strategica dal punto di vista produttivo- commerciale.
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Il quartiere Corvetto, incastrato tra due tangenziali, la ferrovia, l'ortomercato e il centro luminoso e ipocrita della città, ha da sempre un'anima meticcia che fatica ad adattarsi al conformismo ottuso della metropoli: gli odori, i rumori, i dialetti e le lingue che animano le sue strade sono la testimonianza di una possibilità concreta di convivenza. Il quartiere Corvetto, incastrato tra le vie d'accesso alla metropoli, l'ortomercato e il centro, è da sempre meta di migrazioni e per questo ha un carattere anticonformista: in strada convivono senza tensioni odori, rumori, dialetti e lingue diverse.
Il quartiere Corvetto, incastrato tra due tangenziali, la ferrovia, l'ortomercato e il centro luminoso e ipocrita della città, ha da sempre un'anima meticcia che fatica ad adattarsi al conformismo ottuso della metropoli: gli odori, i rumori, i dialetti e le lingue che animano le sue strade sono la testimonianza di una possibilità concreta di convivenza. Il quartiere Corvetto, incastrato tra le vie d'accesso alla metropoli, l'ortomercato e il centro, è da sempre meta di migrazioni e per questo ha un carattere anticonformista: in strada convivono senza tensioni odori, rumori, dialetti e lingue diverse.
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Il rapporto "Le lobby d'Italia a Bruxelles-2006" del CIPI (Centro Italiano Prospettiva Internazionale, un istituto di "lobbying") vede nella diffusione delle lobby una conseguenza della diminuzione della centralità degli Stati, che si presentano in istituzioni disaggregate e, per quello che riguarda le lobby italiane, in ordine apparentemente sparso e caotico. Insomma l'unione fa la forza che porta a essere ascoltati o meglio "recepiti". Secondo il CIPI, un istituto italiano di "lobbying", la diminuzione della centralità degli Stati e la disaggregazione delle istituzioni statali sono alla base della diffusione delle lobby, anche di quelle italiane che, sia pure in ordine sparso e caotico, tuttavia rispondono a quel bisogno di unità che sola conferisce la forza necessaria per essere ascoltati.
Il rapporto "Le lobby d'Italia a Bruxelles-2006" del CIPI (Centro Italiano Prospettiva Internazionale, un istituto di "lobbying") vede nella diffusione delle lobby una conseguenza della diminuzione della centralità degli Stati, che si presentano in istituzioni disaggregate e, per quello che riguarda le lobby italiane, in ordine apparentemente sparso e caotico. Insomma l'unione fa la forza che porta a essere ascoltati o meglio "recepiti". Secondo il CIPI, un istituto italiano di "lobbying", la diminuzione della centralità degli Stati e la disaggregazione delle istituzioni statali sono alla base della diffusione delle lobby, anche di quelle italiane che, sia pure in ordine sparso e caotico, tuttavia rispondono a quel bisogno di unità che sola conferisce la forza necessaria per essere ascoltati.
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Il regno di Palmira fu uno dei territori periferici dell'Impero romano che si costituì come un vero e proprio Stato secessionista, durante la crisi del III secolo. La regina Zenobia prese il potere su Palmira nel 267 e fece del suo Stato una monarchia indipendente, fuori dal controllo di Roma, si autoproclamò Augusta e Imperatrix Romanorum e nominò suo figlio Vaballato Augusto. Ostile all'Impero romano e favorevole ai Persiani, lanciò il suo esercito, guidato dal generale Zabdas, alla conquista dei territori soggetti ai romani; occupò l'Egitto, la Bitinia, la Siria e una parte di Asia Minore e Arabia. Il regno di Palmira, un territorio periferico dell'Impero romano, divenne uno Stato secessionista durante la crisi del III secolo. La regina Zenobia, prendendo il potere nel 267, costituì una monarchia indipendente, si proclamò Augusta e Imperatrice e nominò suo figlio Vaballato Augusto. Fu ostile ai Romani e favorevole ai Persiani; con il suo esercito si espanse in Egitto, Bitinia, Siria e in una parte di Asia Minore e Arabia.
Il regno di Palmira fu uno dei territori periferici dell'Impero romano che si costituì come un vero e proprio Stato secessionista, durante la crisi del III secolo. La regina Zenobia prese il potere su Palmira nel 267 e fece del suo Stato una monarchia indipendente, fuori dal controllo di Roma, si autoproclamò Augusta e Imperatrix Romanorum e nominò suo figlio Vaballato Augusto. Ostile all'Impero romano e favorevole ai Persiani, lanciò il suo esercito, guidato dal generale Zabdas, alla conquista dei territori soggetti ai romani; occupò l'Egitto, la Bitinia, la Siria e una parte di Asia Minore e Arabia. Il regno di Palmira, un territorio periferico dell'Impero romano, divenne uno Stato secessionista durante la crisi del III secolo. La regina Zenobia, prendendo il potere nel 267, costituì una monarchia indipendente, si proclamò Augusta e Imperatrice e nominò suo figlio Vaballato Augusto. Fu ostile ai Romani e favorevole ai Persiani; con il suo esercito si espanse in Egitto, Bitinia, Siria e in una parte di Asia Minore e Arabia.
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Il rischio di credito rappresenta il principale elemento di criticità del business bancario. L'atteggiamento nei confronti di tale rischio spazia dalla fatalistica accettazione dell'ineluttabilità dei danni conseguenti a massicce insolvenze delle controparti, visti quasi come catastrofi naturali, all'illusione di poter abolire l'alea, vuoi con tecniche di affidamento più o meno sofisticate, vuoi contando su fortunose fughe da attuare un attimo prima che le situazioni diventino critiche. (Szego, Varetto, Il rischio creditizio, Utet, 1999) La principale criticità del business bancario è data dal rischio di credito, nei cui confronti si spazia da una fatalistica accettazione all'illusione di una sua neutralizzazione, resa possibile da qualche soluzione tecnica o da una tempestiva fuga.
Il rischio di credito rappresenta il principale elemento di criticità del business bancario. L'atteggiamento nei confronti di tale rischio spazia dalla fatalistica accettazione dell'ineluttabilità dei danni conseguenti a massicce insolvenze delle controparti, visti quasi come catastrofi naturali, all'illusione di poter abolire l'alea, vuoi con tecniche di affidamento più o meno sofisticate, vuoi contando su fortunose fughe da attuare un attimo prima che le situazioni diventino critiche. (Szego, Varetto, Il rischio creditizio, Utet, 1999) La principale criticità del business bancario è data dal rischio di credito, nei cui confronti si spazia da una fatalistica accettazione all'illusione di una sua neutralizzazione, resa possibile da qualche soluzione tecnica o da una tempestiva fuga.
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Il Romanticismo ebbe con la sessualità un rapporto ambivalente. Da una parte, la società del XIX secolo portò la repressione della sessualità a livelli inauditi (negli ambienti più raffinati era sconveniente anche solo pronunciare la parola "gamba"), dall'altra l'interesse per l'erotismo e per il sensualismo sfociò, alla fine del secolo, nella psicoanalisi di Freud. Nel Romanticismo convivevano, nei confronti della sessualità, da un lato l'atteggiamento repressivo tipico dell'Ottocento e dall'altro un certo interesse per erotismo e sensualismo che sarebbe sfociato, alla fine del secolo, nella psicoanalisi di Freud.
Il Romanticismo ebbe con la sessualità un rapporto ambivalente. Da una parte, la società del XIX secolo portò la repressione della sessualità a livelli inauditi (negli ambienti più raffinati era sconveniente anche solo pronunciare la parola "gamba"), dall'altra l'interesse per l'erotismo e per il sensualismo sfociò, alla fine del secolo, nella psicoanalisi di Freud. Nel Romanticismo convivevano, nei confronti della sessualità, da un lato l'atteggiamento repressivo tipico dell'Ottocento e dall'altro un certo interesse per erotismo e sensualismo che sarebbe sfociato, alla fine del secolo, nella psicoanalisi di Freud.
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Il Romanticismo non è il logico, coerente sviluppo deduttivo di un'idea, né un gruppo circoscritto di fenomeni riducibili a un'unica causa, né un sistema di pensiero chiuso, ma un "modo di sentire", a cui s'intona tutto un vario modo di pensare, di poetare e di vivere, e perciò a rigore non può essere definito, ma soltanto indagato nelle sue origini, seguito nel suo svolgimento, rilevato nelle sue tendenze più rappresentative. L'essenza della natura del Romanticismo come "modo di sentire", e parallelamente di pensare, vivere e fare poesia, rende ardua la sua definizione rigorosa, mentre è possibile lo studio delle sue origini, dello svolgimento e delle tendenze.
Il Romanticismo non è il logico, coerente sviluppo deduttivo di un'idea, né un gruppo circoscritto di fenomeni riducibili a un'unica causa, né un sistema di pensiero chiuso, ma un "modo di sentire", a cui s'intona tutto un vario modo di pensare, di poetare e di vivere, e perciò a rigore non può essere definito, ma soltanto indagato nelle sue origini, seguito nel suo svolgimento, rilevato nelle sue tendenze più rappresentative. L'essenza della natura del Romanticismo come "modo di sentire", e parallelamente di pensare, vivere e fare poesia, rende ardua la sua definizione rigorosa, mentre è possibile lo studio delle sue origini, dello svolgimento e delle tendenze.
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Il Salar de Uyuni è un enorme deserto di sale che, con i suoi 10.582 km2, è tra i più grandi deserti al mondo, nonché in assoluto la più grande distesa salata del pianeta. È situato nei dipartimenti di Potosí e di Oruro, nei pressi della città di Uyuni, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di quota. Il più grande deserto di sale al mondo è il Salar de Uyuni, che si trova sull'altopiano andino nel sud della Bolivia. Prende il nome dalla vicina città di Uyuni, è esteso circa 10.600 km2 e si trova a un'altitudine di 3.650 metri.
Il Salar de Uyuni è un enorme deserto di sale che, con i suoi 10.582 km2, è tra i più grandi deserti al mondo, nonché in assoluto la più grande distesa salata del pianeta. È situato nei dipartimenti di Potosí e di Oruro, nei pressi della città di Uyuni, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di quota. Il più grande deserto di sale al mondo è il Salar de Uyuni, che si trova sull'altopiano andino nel sud della Bolivia. Prende il nome dalla vicina città di Uyuni, è esteso circa 10.600 km2 e si trova a un'altitudine di 3.650 metri.
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Il segreto di ENERSIP sta nella comunicazione tra ogni dispositivo della casa e, idealmente, ogni casa del quartiere. Il progetto ha sviluppato una serie di spine intelligenti, usate per collegare gli apparecchi alle prese di corrente, che permettono di monitorare il consumo di energia. Questi dati sono inviati in modalità wireless a un concentratore, che li esamina e invia le informazioni via internet al fornitore o distributore locale di energia. ENERSIP fa comunicare ogni dispositivo nella casa e, idealmente, le case tra loro. Speciali spine degli apparecchi monitorano i consumi e ne comunicano i dati a un concentratore, che li elabora e a sua volta li invia al fornitore o distributore locale di energia.
Il segreto di ENERSIP sta nella comunicazione tra ogni dispositivo della casa e, idealmente, ogni casa del quartiere. Il progetto ha sviluppato una serie di spine intelligenti, usate per collegare gli apparecchi alle prese di corrente, che permettono di monitorare il consumo di energia. Questi dati sono inviati in modalità wireless a un concentratore, che li esamina e invia le informazioni via internet al fornitore o distributore locale di energia. ENERSIP fa comunicare ogni dispositivo nella casa e, idealmente, le case tra loro. Speciali spine degli apparecchi monitorano i consumi e ne comunicano i dati a un concentratore, che li elabora e a sua volta li invia al fornitore o distributore locale di energia.
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Il sentiero verso la salvezza è un sunto dei principi raccomandati da Buddha ai suoi discepoli per riuscire ad avere ragione della tendenza umana verso l'autoindulgenza. Esso inizia con l'acquisizione del giusto pronunciamento, agendo in maniera appropriata attraverso l'osservazione della giusta condotta, scegliendo il giusto sistema di vita, facendo lo sforzo giusto, eseguendo i corretti esercizi mentali. Questo difficile itinerario termina con il raggiungimento di uno stato mentale illuminato. Con il superamento della sofferenza e dell'insoddisfazione si approda al nibbana (o nirvana in sanscrito). Con le buone azioni si acquistano meriti (bun) che permetteranno di avere reincarnazioni migliori e di limitare il loro numero. Superare l'autoindulgenza, ma anche l'insoddisfazione è la via della salvezza predicata da Buddha. La giustizia, applicata al pensiero, al comportamento, all'autoeducazione generano l'illuminazione. Le buone azioni, secondo il suo pensiero, renderanno più sopportabili le reincarnazioni e porteranno infine al nirvana.
Il sentiero verso la salvezza è un sunto dei principi raccomandati da Buddha ai suoi discepoli per riuscire ad avere ragione della tendenza umana verso l'autoindulgenza. Esso inizia con l'acquisizione del giusto pronunciamento, agendo in maniera appropriata attraverso l'osservazione della giusta condotta, scegliendo il giusto sistema di vita, facendo lo sforzo giusto, eseguendo i corretti esercizi mentali. Questo difficile itinerario termina con il raggiungimento di uno stato mentale illuminato. Con il superamento della sofferenza e dell'insoddisfazione si approda al nibbana (o nirvana in sanscrito). Con le buone azioni si acquistano meriti (bun) che permetteranno di avere reincarnazioni migliori e di limitare il loro numero. Superare l'autoindulgenza, ma anche l'insoddisfazione è la via della salvezza predicata da Buddha. La giustizia, applicata al pensiero, al comportamento, all'autoeducazione generano l'illuminazione. Le buone azioni, secondo il suo pensiero, renderanno più sopportabili le reincarnazioni e porteranno infine al nirvana.
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Il sisma che ha colpito l'Abruzzo nel 2009 e poi le scosse del 2016, che hanno profondamente lesionato molti paesi rurali degli Appennini di Lazio e Marche, sono eventi spesso presentati come cause di svuotamento dei piccoli centri abitati di quelle zone. In realtà l'evidenza delle condizioni di scarsa manutenzione degli abitati, proprio per questo pesantemente colpiti, sottolinea una situazione di spopolamento come fenomeno già da tempo presente, che ha radici antiche, e del quale il terremoto è l'ultimo atto. Il sisma in Abruzzo del 2009 e poi le scosse appenniniche del 2016 sono presentati come cause di svuotamento dei piccoli centri di quelle zone. In realtà lo spopolamento è un fenomeno che ha radici più antiche: ne è prova la scarsa manutenzione degli abitati, per questo pesantemente colpiti dal sisma.
Il sisma che ha colpito l'Abruzzo nel 2009 e poi le scosse del 2016, che hanno profondamente lesionato molti paesi rurali degli Appennini di Lazio e Marche, sono eventi spesso presentati come cause di svuotamento dei piccoli centri abitati di quelle zone. In realtà l'evidenza delle condizioni di scarsa manutenzione degli abitati, proprio per questo pesantemente colpiti, sottolinea una situazione di spopolamento come fenomeno già da tempo presente, che ha radici antiche, e del quale il terremoto è l'ultimo atto. Il sisma in Abruzzo del 2009 e poi le scosse appenniniche del 2016 sono presentati come cause di svuotamento dei piccoli centri di quelle zone. In realtà lo spopolamento è un fenomeno che ha radici più antiche: ne è prova la scarsa manutenzione degli abitati, per questo pesantemente colpiti dal sisma.
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Il sistema di asilo svizzero, che negli ultimi anni ha fatto da calamita - si pensi che durante le guerre nell'ex Jugoslavia nel Paese avevano trovato rifugio 83mila persone, tra cui 53mila kosovari - è diventato molto più rigido negli ultimi anni, sotto i colpi dell'Unione Democratica di Centro, il partito nazionalista populista che ha la maggioranza nel parlamento federale. Il partito nazionalista populista svizzero, in maggioranza al parlamento federale, negli ultimi anni ha irrigidito il sistema di asilo del Paese che invece, in passato, aveva accolto decine di migliaia di persone che cercavano rifugio dalle guerre dell'ex Jugoslavia.
Il sistema di asilo svizzero, che negli ultimi anni ha fatto da calamita - si pensi che durante le guerre nell'ex Jugoslavia nel Paese avevano trovato rifugio 83mila persone, tra cui 53mila kosovari - è diventato molto più rigido negli ultimi anni, sotto i colpi dell'Unione Democratica di Centro, il partito nazionalista populista che ha la maggioranza nel parlamento federale. Il partito nazionalista populista svizzero, in maggioranza al parlamento federale, negli ultimi anni ha irrigidito il sistema di asilo del Paese che invece, in passato, aveva accolto decine di migliaia di persone che cercavano rifugio dalle guerre dell'ex Jugoslavia.
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Il sistema ENERSIP è stato testato in due esperimenti pilota che hanno convalidato la tecnologia sviluppata, mentre il team del progetto ha dimostrato attraverso simulazioni un potenziale teorico di risparmio energetico di fino al 30%. "Questo rivela il livello d'inefficienza che esiste oggi perché non si armonizza la fornitura con la richiesta", dice la dott. Bastida. "Tutttavia, forse la cosa più sorprendente è stata scoprire che ben la metà del risparmio energetico si poteva ottenere attraverso lo strumento web per gli utenti di ENERSIP e la maggiore consapevolezza che ne risulta dell'efficienza energetica tra i nostri consumatori volontari". Sono stati fatti due esperimenti e diverse simulazioni su ENERSIP; queste ultime hanno dimostrato che esso potrebbe far risparmiare fino al 30% di energia, testimoniando come una delle cause dell'inefficienza sia causata dalla mancata armonizzazione tra fornitura e richiesta. Inoltre si è scoperto che la metà del risparmio energetico era dovuta alla maggior consapevolezza degli utenti, ottenuta grazie al web.
Il sistema ENERSIP è stato testato in due esperimenti pilota che hanno convalidato la tecnologia sviluppata, mentre il team del progetto ha dimostrato attraverso simulazioni un potenziale teorico di risparmio energetico di fino al 30%. "Questo rivela il livello d'inefficienza che esiste oggi perché non si armonizza la fornitura con la richiesta", dice la dott. Bastida. "Tutttavia, forse la cosa più sorprendente è stata scoprire che ben la metà del risparmio energetico si poteva ottenere attraverso lo strumento web per gli utenti di ENERSIP e la maggiore consapevolezza che ne risulta dell'efficienza energetica tra i nostri consumatori volontari". Sono stati fatti due esperimenti e diverse simulazioni su ENERSIP; queste ultime hanno dimostrato che esso potrebbe far risparmiare fino al 30% di energia, testimoniando come una delle cause dell'inefficienza sia causata dalla mancata armonizzazione tra fornitura e richiesta. Inoltre si è scoperto che la metà del risparmio energetico era dovuta alla maggior consapevolezza degli utenti, ottenuta grazie al web.
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Il situazionismo è stato un movimento che ha unito, a partire dal 1957, diversi movimenti politici e artistici in una critica radicale della società capitalistica e di tutto il suo apparato culturale. L'Internazionale Situazionista (IS) fu un vero e proprio movimento rivoluzionario con radici nel marxismo, nell'anarchismo e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. Durante gli anni Sessanta si divise in varie realtà, tra cui la Bauhaus Situazionista e la Seconda Internazionale Situazionista, prima di sciogliersi definitivamente nel 1972. Dal 1957 il movimento situazionista unì - addirittura in una Internazionale Situazionista - diversi movimenti politici e artistici accomunati da una critica radicale del capitalismo e di tutto il suo apparato culturale. Il movimento ebbe radici nel marxismo, nell'anarchismo e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. Durante gli anni Sessanta esso si divise in varie realtà, tra cui la Bauhaus Situazionista e la Seconda Internazionale Situazionista. Il movimento si sciolse nel 1972.
Il situazionismo è stato un movimento che ha unito, a partire dal 1957, diversi movimenti politici e artistici in una critica radicale della società capitalistica e di tutto il suo apparato culturale. L'Internazionale Situazionista (IS) fu un vero e proprio movimento rivoluzionario con radici nel marxismo, nell'anarchismo e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. Durante gli anni Sessanta si divise in varie realtà, tra cui la Bauhaus Situazionista e la Seconda Internazionale Situazionista, prima di sciogliersi definitivamente nel 1972. Dal 1957 il movimento situazionista unì - addirittura in una Internazionale Situazionista - diversi movimenti politici e artistici accomunati da una critica radicale del capitalismo e di tutto il suo apparato culturale. Il movimento ebbe radici nel marxismo, nell'anarchismo e nelle avanguardie artistiche dell'inizio del Novecento. Durante gli anni Sessanta esso si divise in varie realtà, tra cui la Bauhaus Situazionista e la Seconda Internazionale Situazionista. Il movimento si sciolse nel 1972.
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Il Sole si appresta ad entrare in un ciclo di attività "debole". Questo momento della vita della stella dovrebbe arrivare tra due anni; si tratterebbe comunque di un fatto perfettamente naturale, anche se gli scienziati al momento non sono in grado di stabilire cosa comporterà. Lo studio in questione ha analizzato la "melodia" prodotta dalle onde di pressione all'interno della stella: grazie a questa "musica" è possibile dedurre lo stato dell'attività magnetica solare. Fra circa due anni, il Sole entrerà in una fase di attività debole: è un fatto naturale di cui non sono ancora ben chiare le conseguenze e che gli scienziati hanno scoperto grazie a uno studio della "musica" prodotta dalle onde di pressione dentro la nostra stella, da cui si può dedurre lo stato dell'attività magnetica solare.
Il Sole si appresta ad entrare in un ciclo di attività "debole". Questo momento della vita della stella dovrebbe arrivare tra due anni; si tratterebbe comunque di un fatto perfettamente naturale, anche se gli scienziati al momento non sono in grado di stabilire cosa comporterà. Lo studio in questione ha analizzato la "melodia" prodotta dalle onde di pressione all'interno della stella: grazie a questa "musica" è possibile dedurre lo stato dell'attività magnetica solare. Fra circa due anni, il Sole entrerà in una fase di attività debole: è un fatto naturale di cui non sono ancora ben chiare le conseguenze e che gli scienziati hanno scoperto grazie a uno studio della "musica" prodotta dalle onde di pressione dentro la nostra stella, da cui si può dedurre lo stato dell'attività magnetica solare.
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Il suo nome è BioSteel (BioAcciaio), ed è cinque volte più duro dell'acciaio e tre volte più resistente delle fibre sintetiche, ha un aspetto al tatto setoso e, infine, è biodegradabile. In una parola è il tipo di arma sognata da Spiderman. Dopo la fase sperimentale che si è conclusa lo scorso gennaio, ora il nuovo avveniristico tessuto derivato dall'ingegneria genetica entrerà in produzione. Lo ha annunciato l'impresa canadese che ha elaborato il progetto, la Nexia Biotechnologies. Nel prossimo mese dovrebbero infatti venire alla luce un numero sufficiente di capre geneticamente modificate da permettere lo sfruttamento industriale dei Biosteel. Il tessuto, infatti, viene prodotto a partire dal latte di questi animali biotech nei quali sono stati inseriti alcuni geni di ragno. In questo modo si ottiene una proteina che, opportunamente processata, si trasforma in un formidabile tessuto. Si chiama BioSteel, un nuovo tessuto avveniristico derivato dall'ingegneria genetica, più duro dell'acciaio e più resistente delle fibre sintetiche, setoso e addirittura biodegradabile. Il tessuto nascerà da una proteina opportunamente processata derivante dal latte di capre geneticamente modificate con un gene di ragno.
Il suo nome è BioSteel (BioAcciaio), ed è cinque volte più duro dell'acciaio e tre volte più resistente delle fibre sintetiche, ha un aspetto al tatto setoso e, infine, è biodegradabile. In una parola è il tipo di arma sognata da Spiderman. Dopo la fase sperimentale che si è conclusa lo scorso gennaio, ora il nuovo avveniristico tessuto derivato dall'ingegneria genetica entrerà in produzione. Lo ha annunciato l'impresa canadese che ha elaborato il progetto, la Nexia Biotechnologies. Nel prossimo mese dovrebbero infatti venire alla luce un numero sufficiente di capre geneticamente modificate da permettere lo sfruttamento industriale dei Biosteel. Il tessuto, infatti, viene prodotto a partire dal latte di questi animali biotech nei quali sono stati inseriti alcuni geni di ragno. In questo modo si ottiene una proteina che, opportunamente processata, si trasforma in un formidabile tessuto. Si chiama BioSteel, un nuovo tessuto avveniristico derivato dall'ingegneria genetica, più duro dell'acciaio e più resistente delle fibre sintetiche, setoso e addirittura biodegradabile. Il tessuto nascerà da una proteina opportunamente processata derivante dal latte di capre geneticamente modificate con un gene di ragno.
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Il suono del corno di kudu - una specie di antilope africana - è un segnale preciso: per il giovane Masai è giunto il momento di entrare nell'età adulta. Il rito di passaggio chiamato Eunoto dura quattro giorni e si tiene in un'area del villaggio appositamente allestita. I giovani si fanno rasare i capelli dalla propria madre, per simboleggiare l'abbandono della spensieratezza. Quindi ci si raduna intorno al fuoco e un corno animale viene dato alle fiamme. I guerrieri devono raccoglierne un pezzo prima che si bruci completamente: si pensa che chi rimuove il corno dal falò attiri la sfortuna su di sé, ma se nessuno lo fa, la iella cadrà sull'intera generazione. Meglio allora che qualcuno si "sacrifichi" per il bene del gruppo. Durante l'Eunoto, il rito di passaggio all'età adulta in uso nelle tribù Masai, i giovani si rasano i capelli e si riuniscono attorno ad un fuoco in seguito al richiamo del kudu. Un corno animale viene gettato nelle fiamme ma, sebbene raccoglierne un pezzo significhi attirare la sfortuna su di sé, è necessario che un guerriero si sacrifichi per far sì che la cattiva sorte non ricada sull'intera comunità.
Il suono del corno di kudu - una specie di antilope africana - è un segnale preciso: per il giovane Masai è giunto il momento di entrare nell'età adulta. Il rito di passaggio chiamato Eunoto dura quattro giorni e si tiene in un'area del villaggio appositamente allestita. I giovani si fanno rasare i capelli dalla propria madre, per simboleggiare l'abbandono della spensieratezza. Quindi ci si raduna intorno al fuoco e un corno animale viene dato alle fiamme. I guerrieri devono raccoglierne un pezzo prima che si bruci completamente: si pensa che chi rimuove il corno dal falò attiri la sfortuna su di sé, ma se nessuno lo fa, la iella cadrà sull'intera generazione. Meglio allora che qualcuno si "sacrifichi" per il bene del gruppo. Durante l'Eunoto, il rito di passaggio all'età adulta in uso nelle tribù Masai, i giovani si rasano i capelli e si riuniscono attorno ad un fuoco in seguito al richiamo del kudu. Un corno animale viene gettato nelle fiamme ma, sebbene raccoglierne un pezzo significhi attirare la sfortuna su di sé, è necessario che un guerriero si sacrifichi per far sì che la cattiva sorte non ricada sull'intera comunità.
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Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti, ed è stato committente di opere tuttora presenti nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il pianeta. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala. Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della committente Regina della Scala. La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro ("Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala"), inaugurato il 3 agosto 1778 con "L'Europa riconosciuta", dramma per musica composto per l'occasione da Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra, del corpo di ballo e, dal 1982, anche della Filarmonica. Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionali. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale. Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro, inaugurato il 3 agosto 1778 con "L'Europa riconosciuta", di Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra e del corpo di ballo e, dal 1982, ospita anche la Filarmonica.
Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti, ed è stato committente di opere tuttora presenti nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il pianeta. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala. Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della committente Regina della Scala. La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro ("Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala"), inaugurato il 3 agosto 1778 con "L'Europa riconosciuta", dramma per musica composto per l'occasione da Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra, del corpo di ballo e, dal 1982, anche della Filarmonica. Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionali. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale. Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro, inaugurato il 3 agosto 1778 con "L'Europa riconosciuta", di Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra e del corpo di ballo e, dal 1982, ospita anche la Filarmonica.
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Il teatro di Epidauro è stato realizzato nel 350 a.C. ed è famoso per perfezione e armonia di proporzioni della sua architettura. Per non parlare dell'eccezionale acustica ottenuta soltanto su basi empiriche. L'orchestra di oltre 20 m. di diametro è posta tangenzialmente alla scena ed è avvolta per circa due terzi dalle gradinate del pubblico. Uno dei pregi maggiori di questo teatro, dovuto probabilmente a un attento calcolo delle dimensioni della scena e della curvatura della cavea (l'insieme di grandinate), è l'acustica perfetta che consente di far giungere la voce sin nei piani più alti, amplificando ogni minima emissione sonora. Il teatro di Epidauro, realizzato nel 350 a.C., è famoso per la perfezione e l'armonia delle proporzioni e per l'eccezionale acustica ottenuta solo empiricamente. L'orchestra di oltre 20 m. di diametro è posta tangenzialmente alla scena ed è avvolta in gran parte dalle gradinate. Uno dei pregi maggiori è l'acustica perfetta, forse dovuta a un attento calcolo delle dimensioni della scena e della curvatura della cavea, che consente di far giungere la voce fino ai piani più alti.
Il teatro di Epidauro è stato realizzato nel 350 a.C. ed è famoso per perfezione e armonia di proporzioni della sua architettura. Per non parlare dell'eccezionale acustica ottenuta soltanto su basi empiriche. L'orchestra di oltre 20 m. di diametro è posta tangenzialmente alla scena ed è avvolta per circa due terzi dalle gradinate del pubblico. Uno dei pregi maggiori di questo teatro, dovuto probabilmente a un attento calcolo delle dimensioni della scena e della curvatura della cavea (l'insieme di grandinate), è l'acustica perfetta che consente di far giungere la voce sin nei piani più alti, amplificando ogni minima emissione sonora. Il teatro di Epidauro, realizzato nel 350 a.C., è famoso per la perfezione e l'armonia delle proporzioni e per l'eccezionale acustica ottenuta solo empiricamente. L'orchestra di oltre 20 m. di diametro è posta tangenzialmente alla scena ed è avvolta in gran parte dalle gradinate. Uno dei pregi maggiori è l'acustica perfetta, forse dovuta a un attento calcolo delle dimensioni della scena e della curvatura della cavea, che consente di far giungere la voce fino ai piani più alti.
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Il Teatro Olimpico di Vicenza è stato progettato dall'architetto rinascimentale Andrea Palladio nel 1580. È il primo teatro stabile coperto dell'epoca moderna, dal 1994 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. È uno dei capolavori del Palladio, che riportò in quest'opera gli esiti dei suoi lunghi studi sul tema del teatro classico, basati sull'interpretazione del trattato "De architectura" di Vitruvio. Il teatro gli fu commissionato dall'Accademia Olimpica di Vicenza, che nel 1579 ottenne un luogo adatto per la messa in scena di commedie classiche, all'interno delle prigioni vecchie del "Castello del Territorio". Il Teatro Olimpico di Vicenza, progettato nel 1580, è il primo teatro stabile coperto dell'epoca moderna. Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, è uno dei capolavori del Palladio, che vi applicò gli insegnamenti sul teatro classico, appresi dal trattato "De architectura" di Vitruvio. L'Accademia Olimpica gli commissionò il teatro dopo aver ottenuto nel 1579 un luogo adatto all'allestimento di commedie classiche all'interno delle prigioni vecchie del "Castello del Territorio".
Il Teatro Olimpico di Vicenza è stato progettato dall'architetto rinascimentale Andrea Palladio nel 1580. È il primo teatro stabile coperto dell'epoca moderna, dal 1994 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. È uno dei capolavori del Palladio, che riportò in quest'opera gli esiti dei suoi lunghi studi sul tema del teatro classico, basati sull'interpretazione del trattato "De architectura" di Vitruvio. Il teatro gli fu commissionato dall'Accademia Olimpica di Vicenza, che nel 1579 ottenne un luogo adatto per la messa in scena di commedie classiche, all'interno delle prigioni vecchie del "Castello del Territorio". Il Teatro Olimpico di Vicenza, progettato nel 1580, è il primo teatro stabile coperto dell'epoca moderna. Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, è uno dei capolavori del Palladio, che vi applicò gli insegnamenti sul teatro classico, appresi dal trattato "De architectura" di Vitruvio. L'Accademia Olimpica gli commissionò il teatro dopo aver ottenuto nel 1579 un luogo adatto all'allestimento di commedie classiche all'interno delle prigioni vecchie del "Castello del Territorio".
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Il termine "fondamentalismo" è nato negli Stati Uniti per indicare alcune sette protestanti. È pertanto legittimo chiedersi se, per analogia con i puritani protestanti d'America, sia possibile chiamare fondamentalisti anche i militanti musulmani. Contro la trasposizione del concetto originario ad altri fenomeni si può addurre la considerazione seguente: né nel Corano né nelle tradizioni del profeta esiste un corrispettivo linguistico a questo concetto - e ciò rafforza il mio monito contro la confusione tra Islam e fondamentalismo. Il termine fondamentalismo fu coniato negli Stati Uniti per designare alcune sette protestanti. L'estensione del termine ai militanti musulmani è operazione dubbia, ostacolata dall'assenza di un termine equivalente nelle scritture islamiche originarie. Si dovrà quindi fare attenzione a non confondere fondamentalismo e Islam.
Il termine "fondamentalismo" è nato negli Stati Uniti per indicare alcune sette protestanti. È pertanto legittimo chiedersi se, per analogia con i puritani protestanti d'America, sia possibile chiamare fondamentalisti anche i militanti musulmani. Contro la trasposizione del concetto originario ad altri fenomeni si può addurre la considerazione seguente: né nel Corano né nelle tradizioni del profeta esiste un corrispettivo linguistico a questo concetto - e ciò rafforza il mio monito contro la confusione tra Islam e fondamentalismo. Il termine fondamentalismo fu coniato negli Stati Uniti per designare alcune sette protestanti. L'estensione del termine ai militanti musulmani è operazione dubbia, ostacolata dall'assenza di un termine equivalente nelle scritture islamiche originarie. Si dovrà quindi fare attenzione a non confondere fondamentalismo e Islam.
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Il termine "hacker" ha una storia sfortunata. Il termine può indicare l'esplorazione intellettuale a ruota libera delle più alte e profonde potenzialità dei sistemi di computer, o la decisione di rendere l'accesso ai computer e alle informazioni quanto più libera e aperta possibile. Può implicare la sentita convinzione che nei computer si possa ritrovare la bellezza, che la fine estetica di un programma perfetto possa liberare la mente e lo spirito. Ma per molta gente l'hacker è una figura odiosa, uno sbandato furbacchione pronto a saltare fuori dalle terre selvagge della propria cantina e sconvolgere le vite degli altri per il proprio anarchico tornaconto. "Hacker" è un termine che può avere diversi significati. Può riferirsi a un ambito intellettuale, politico o estetico. Tendenzialmente, però, viene associato a individui che lavorando nell'ombra minacciano la tranquillità altrui per perseguire il loro scopo.
Il termine "hacker" ha una storia sfortunata. Il termine può indicare l'esplorazione intellettuale a ruota libera delle più alte e profonde potenzialità dei sistemi di computer, o la decisione di rendere l'accesso ai computer e alle informazioni quanto più libera e aperta possibile. Può implicare la sentita convinzione che nei computer si possa ritrovare la bellezza, che la fine estetica di un programma perfetto possa liberare la mente e lo spirito. Ma per molta gente l'hacker è una figura odiosa, uno sbandato furbacchione pronto a saltare fuori dalle terre selvagge della propria cantina e sconvolgere le vite degli altri per il proprio anarchico tornaconto. "Hacker" è un termine che può avere diversi significati. Può riferirsi a un ambito intellettuale, politico o estetico. Tendenzialmente, però, viene associato a individui che lavorando nell'ombra minacciano la tranquillità altrui per perseguire il loro scopo.
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Il terremoto annunciato per la politica spagnola alla fine si è verificato alle amministrative e regionali di ieri (gli spagnoli sono andati alle urne per rinnovare 8.122 municipalità oltre che per assegnare i seggi nei parlamenti di 13 delle 17 regioni del Paese), che hanno visto i post-indignados di Podemos prendere Barcellona, avvicinarsi anche alla conquista della capitale e imporre ai due grandi partiti tradizionali Pp e Psoe un drastico ridimensionamento: 4 anni fa i popolari aveva ottenuto la maggioranza assoluta in 8 regioni, oggi devono scendere a patti con altre forze politiche. I risultati delle elezioni amministrative e regionali spagnole hanno visto Podemos vincere a Barcellona e avvicinarsi alla vittoria nella capitale, cosa che ha imposto un grande ridimensionamento ai partiti tradizionali Pp e Psoe, che si trovano ora a dover scendere a patti con altre forze politiche rispetto a 4 anni fa.
Il terremoto annunciato per la politica spagnola alla fine si è verificato alle amministrative e regionali di ieri (gli spagnoli sono andati alle urne per rinnovare 8.122 municipalità oltre che per assegnare i seggi nei parlamenti di 13 delle 17 regioni del Paese), che hanno visto i post-indignados di Podemos prendere Barcellona, avvicinarsi anche alla conquista della capitale e imporre ai due grandi partiti tradizionali Pp e Psoe un drastico ridimensionamento: 4 anni fa i popolari aveva ottenuto la maggioranza assoluta in 8 regioni, oggi devono scendere a patti con altre forze politiche. I risultati delle elezioni amministrative e regionali spagnole hanno visto Podemos vincere a Barcellona e avvicinarsi alla vittoria nella capitale, cosa che ha imposto un grande ridimensionamento ai partiti tradizionali Pp e Psoe, che si trovano ora a dover scendere a patti con altre forze politiche rispetto a 4 anni fa.
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Il totale della spesa militare, a seconda di come viene calcolato, è intorno al 6-7% del PIL. Noi affermiamo che ci sono numerosi costi aggiuntivi che non vengono calcolati e che farebbero salire la cifra al 13% del PIL, il doppio. Ad esempio, l'esercito controlla, direttamente e indirettamente, il 50% di tutta la terra, senza pagare nulla. Ci sono moltissimi altri costi, ma il principale costo addizionale è quello dell'arruolamento. Per due o tre anni i giovani fanno la leva quasi senza essere pagati. In economia questo è quello che chiamiamo costo opportunità: "che cosa avrebbero potuto fare in alternativa?". Il costo, infatti, non è solo nei tre anni di servizio ma è per tutta la loro vita. Generalmente si considera che, con gli anni, il reddito aumenti progressivamente perché, migliorando le proprie capacità e acquisendo esperienza, si aumenta la propria produttività. Erroneamente si pensa che la spesa militare ammonti al 7% circa del PIL, ma in realtà ci sono numerosi costi aggiuntivi. Per esempio, la concessione gratuita di molti terreni all'esercito, la mancata produttività delle giovani leve e la conseguente crescita decelerata del loro reddito negli anni successivi.
Il totale della spesa militare, a seconda di come viene calcolato, è intorno al 6-7% del PIL. Noi affermiamo che ci sono numerosi costi aggiuntivi che non vengono calcolati e che farebbero salire la cifra al 13% del PIL, il doppio. Ad esempio, l'esercito controlla, direttamente e indirettamente, il 50% di tutta la terra, senza pagare nulla. Ci sono moltissimi altri costi, ma il principale costo addizionale è quello dell'arruolamento. Per due o tre anni i giovani fanno la leva quasi senza essere pagati. In economia questo è quello che chiamiamo costo opportunità: "che cosa avrebbero potuto fare in alternativa?". Il costo, infatti, non è solo nei tre anni di servizio ma è per tutta la loro vita. Generalmente si considera che, con gli anni, il reddito aumenti progressivamente perché, migliorando le proprie capacità e acquisendo esperienza, si aumenta la propria produttività. Erroneamente si pensa che la spesa militare ammonti al 7% circa del PIL, ma in realtà ci sono numerosi costi aggiuntivi. Per esempio, la concessione gratuita di molti terreni all'esercito, la mancata produttività delle giovani leve e la conseguente crescita decelerata del loro reddito negli anni successivi.
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Il trattato di Verdun, dell'agosto 843, segnò la spartizione definitiva dell'impero carolingio tra i tre nipoti di Carlo Magno: Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico e Lotario. Al primo andarono le attuali regioni centro-occidentali della Francia; al secondo, un territorio corrispondente più o meno alla vecchia Germania dell'Ovest, meno la riva sinistra del Reno, più la Svizzera germanofona, l'Austria e la Carniola (Slovenia interna). A Lotario fu assegnata la fascia mediana che da lui prese il nome, la Lotaringia, che dai Paesi Bassi giungeva all'Italia settentrionale fino alla Toscana. Con il trattato di Verdun, dell'anno 843, l'impero carolingio fu diviso tra i tre nipoti di Carlo Magno. A Carlo il Calvo andò la parte centro-occidentale della Francia; a Ludovico il Germanico un territorio corrispondente più o meno alla vecchia Germania dell'Ovest, più la Svizzera, l'Austria e la Carniola; a Lotario la fascia mediana che da lui prese il nome, la Lotaringia, che dai Paesi Bassi giungeva fino alla Toscana.
Il trattato di Verdun, dell'agosto 843, segnò la spartizione definitiva dell'impero carolingio tra i tre nipoti di Carlo Magno: Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico e Lotario. Al primo andarono le attuali regioni centro-occidentali della Francia; al secondo, un territorio corrispondente più o meno alla vecchia Germania dell'Ovest, meno la riva sinistra del Reno, più la Svizzera germanofona, l'Austria e la Carniola (Slovenia interna). A Lotario fu assegnata la fascia mediana che da lui prese il nome, la Lotaringia, che dai Paesi Bassi giungeva all'Italia settentrionale fino alla Toscana. Con il trattato di Verdun, dell'anno 843, l'impero carolingio fu diviso tra i tre nipoti di Carlo Magno. A Carlo il Calvo andò la parte centro-occidentale della Francia; a Ludovico il Germanico un territorio corrispondente più o meno alla vecchia Germania dell'Ovest, più la Svizzera, l'Austria e la Carniola; a Lotario la fascia mediana che da lui prese il nome, la Lotaringia, che dai Paesi Bassi giungeva fino alla Toscana.
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Il turismo come punta di diamante dell'economia ha cambiato la faccia delle città, sostiene Semi. "Turisti e viaggiatori visitano sempre più città. È molto più facile spostarsi e sempre meno costoso e gli shock culturali sono sempre meno forti" spiega. "Quello che i turisti non vedono è lo svuotamento dei centri storici e la loro omogeneizzazione. È come se fosse stata passata una mano di bianco sulle città, rendendole tutte uguali". La diminuzione dei prezzi degli spostamenti ha aumentato il numero di persone che viaggiano. Il turismo, che ha una parte importante nell'economia, cambia profondamente le città con la tendenza a renderle tutte uguali tra loro: i centri storici hanno cominciato ad assomigliarsi l'un l'altro e svuotarsi, cosa di cui il turista non si accorge.
Il turismo come punta di diamante dell'economia ha cambiato la faccia delle città, sostiene Semi. "Turisti e viaggiatori visitano sempre più città. È molto più facile spostarsi e sempre meno costoso e gli shock culturali sono sempre meno forti" spiega. "Quello che i turisti non vedono è lo svuotamento dei centri storici e la loro omogeneizzazione. È come se fosse stata passata una mano di bianco sulle città, rendendole tutte uguali". La diminuzione dei prezzi degli spostamenti ha aumentato il numero di persone che viaggiano. Il turismo, che ha una parte importante nell'economia, cambia profondamente le città con la tendenza a renderle tutte uguali tra loro: i centri storici hanno cominciato ad assomigliarsi l'un l'altro e svuotarsi, cosa di cui il turista non si accorge.
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Il velocista giamaicano "Fulmine" Usain Bolt è probabilmente l'uomo più veloce del mondo, avendo vinto tre medaglie d'oro ai giochi olimpici di Pechino nel 2008; il primo atleta nella storia dello sport a vincere sia la gara dei cento metri sia quella dei duecento metri, con tempi da record. Ha vinto poi la sua quarta e la quinta medaglia d'oro olimpica alle Olimpiadi di Londra del 2012, correndo i 100 metri in soli 9,63 secondi. Dopo la vittoria ha dichiarato: "Sono venuto qui per questo. Adesso sono una leggenda. E anche il più grande atleta vivente. Non devo dimostrare più niente". Usain è nato nel 1986 in Giamaica, un Paese dove per i ragazzi correre è naturale come da noi in Italia giocare a calcio e per gli americani a pallacanestro. Usain Bolt, il velocista giamaicano detentore di tanti record e vincitore di ben cinque ori olimpici, è probabilmente uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, una "leggenda vivente", come lui stesso si definisce, e simbolo di una terra in cui correre è un'attitudine naturale che si manifesta sin da bambini.
Il velocista giamaicano "Fulmine" Usain Bolt è probabilmente l'uomo più veloce del mondo, avendo vinto tre medaglie d'oro ai giochi olimpici di Pechino nel 2008; il primo atleta nella storia dello sport a vincere sia la gara dei cento metri sia quella dei duecento metri, con tempi da record. Ha vinto poi la sua quarta e la quinta medaglia d'oro olimpica alle Olimpiadi di Londra del 2012, correndo i 100 metri in soli 9,63 secondi. Dopo la vittoria ha dichiarato: "Sono venuto qui per questo. Adesso sono una leggenda. E anche il più grande atleta vivente. Non devo dimostrare più niente". Usain è nato nel 1986 in Giamaica, un Paese dove per i ragazzi correre è naturale come da noi in Italia giocare a calcio e per gli americani a pallacanestro. Usain Bolt, il velocista giamaicano detentore di tanti record e vincitore di ben cinque ori olimpici, è probabilmente uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, una "leggenda vivente", come lui stesso si definisce, e simbolo di una terra in cui correre è un'attitudine naturale che si manifesta sin da bambini.
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Il vero traguardo culturale e linguistico del teatro secentesco fu la commedia dell'arte, che compendiava monologhi, contrasti, pantomime, brani cantati, giochi di abilità mescolando fonti letterarie con i più vari stili e forme di rappresentazione. I personaggi, in gran parte desunti dalla commedia classica, venivano riattualizzati e tipizzati; gli interpreti improvvisavano su canovacci, con effetti di forte vivacità. La camaleontica transizione caricaturale da un dialetto e da un idioma all'altro era uno degli espedienti più praticati per attingere comicità e favorire la circolazione dei testi da una regione all'altra. La commedia dell'arte, vero culmine del teatro seicentesco, mescolava svariati stili e forme di recitazione con diverse fonti letterarie. Questa riprendeva elementi della commedia classica riattualizzandoli, usando l'improvvisazione e utilizzando il dialetto e idiomi differenti sia per vivacizzare e comicizzare i testi, sia per favorirne la diffusione nelle varie regioni.
Il vero traguardo culturale e linguistico del teatro secentesco fu la commedia dell'arte, che compendiava monologhi, contrasti, pantomime, brani cantati, giochi di abilità mescolando fonti letterarie con i più vari stili e forme di rappresentazione. I personaggi, in gran parte desunti dalla commedia classica, venivano riattualizzati e tipizzati; gli interpreti improvvisavano su canovacci, con effetti di forte vivacità. La camaleontica transizione caricaturale da un dialetto e da un idioma all'altro era uno degli espedienti più praticati per attingere comicità e favorire la circolazione dei testi da una regione all'altra. La commedia dell'arte, vero culmine del teatro seicentesco, mescolava svariati stili e forme di recitazione con diverse fonti letterarie. Questa riprendeva elementi della commedia classica riattualizzandoli, usando l'improvvisazione e utilizzando il dialetto e idiomi differenti sia per vivacizzare e comicizzare i testi, sia per favorirne la diffusione nelle varie regioni.
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Il vescovo non governa la sua diocesi per se stesso o in virtù delle sue qualità individuali, ma in quanto membro del collegio episcopale, che instaura un rapporto di guida e di servizio con la comunità ecclesiale territoriale. Per la sua ascendenza apostolica, inoltre, non è assimilabile a un rappresentante del Pontefice, perché, anche se è il Papa che conferisce l'ufficio episcopale e determina l'ambito di giurisdizione di tale ufficio, quando fa ciò agisce "come causa strumentale, vale a dire, non trasmette niente di proprio ma media ciò che sacralmente spetta al vescovo". Nell'esercizio del governo di una comunità ecclesiale territoriale, il vescovo non agisce come rappresentante del Papa (sebbene sia dal Papa nominato e da lui abbia determinato l'ambito di giurisdizione) né ha un diritto in tale senso che sia proprio o conferitogli in dipendenza delle sue qualità. Egli è chiamato al compito dalla sua appartenenza al collegio episcopale, che così guida e serve la comunità.
Il vescovo non governa la sua diocesi per se stesso o in virtù delle sue qualità individuali, ma in quanto membro del collegio episcopale, che instaura un rapporto di guida e di servizio con la comunità ecclesiale territoriale. Per la sua ascendenza apostolica, inoltre, non è assimilabile a un rappresentante del Pontefice, perché, anche se è il Papa che conferisce l'ufficio episcopale e determina l'ambito di giurisdizione di tale ufficio, quando fa ciò agisce "come causa strumentale, vale a dire, non trasmette niente di proprio ma media ciò che sacralmente spetta al vescovo". Nell'esercizio del governo di una comunità ecclesiale territoriale, il vescovo non agisce come rappresentante del Papa (sebbene sia dal Papa nominato e da lui abbia determinato l'ambito di giurisdizione) né ha un diritto in tale senso che sia proprio o conferitogli in dipendenza delle sue qualità. Egli è chiamato al compito dalla sua appartenenza al collegio episcopale, che così guida e serve la comunità.
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Il Vittoriale si estende per circa nove ettari sulle colline di Gardone Riviera, dominante il lago di Garda. L'ingresso monumentale è costituito da una coppia di archi con al centro una fontana che reca in lettere bronzee un passo del Libro segreto, ultima opera scritta da Gabriele d'Annunzio. Sopra la fontana una coppia di cornucopie e un timpano con il famoso motto dannunziano "Io ho quel che ho donato". Dall'ingresso partono due percorsi: il primo in leggera salita conduce alla Prioria, la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, e poi alla nave militare Puglia e al Mausoleo degli Eroi con la tomba del poeta; il secondo porta verso i giardini, l'Arengo, e, attraverso una serie di terrazze degradanti al lago, si giunge alla limonaia e al frutteto. Il Vittoriale, sulle colline di Gardone Riviera, domina il lago. Vi si accede per una coppia di archi con al centro una fontana dove vi è scritto un passo del "Libro segreto" di Gabriele d'Annunzio. Sopra la fontana anche un timpano con il motto "Io ho quel che ho donato". Dall'ingresso un percorso conduce alla casa-museo di Gabriele d'Annunzio, alla nave militare Puglia e al Mausoleo degli Eroi con la tomba del poeta; un altro porta ai giardini, all'Arengo e, infine, alla limonaia e al frutteto.
Il Vittoriale si estende per circa nove ettari sulle colline di Gardone Riviera, dominante il lago di Garda. L'ingresso monumentale è costituito da una coppia di archi con al centro una fontana che reca in lettere bronzee un passo del Libro segreto, ultima opera scritta da Gabriele d'Annunzio. Sopra la fontana una coppia di cornucopie e un timpano con il famoso motto dannunziano "Io ho quel che ho donato". Dall'ingresso partono due percorsi: il primo in leggera salita conduce alla Prioria, la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, e poi alla nave militare Puglia e al Mausoleo degli Eroi con la tomba del poeta; il secondo porta verso i giardini, l'Arengo, e, attraverso una serie di terrazze degradanti al lago, si giunge alla limonaia e al frutteto. Il Vittoriale, sulle colline di Gardone Riviera, domina il lago. Vi si accede per una coppia di archi con al centro una fontana dove vi è scritto un passo del "Libro segreto" di Gabriele d'Annunzio. Sopra la fontana anche un timpano con il motto "Io ho quel che ho donato". Dall'ingresso un percorso conduce alla casa-museo di Gabriele d'Annunzio, alla nave militare Puglia e al Mausoleo degli Eroi con la tomba del poeta; un altro porta ai giardini, all'Arengo e, infine, alla limonaia e al frutteto.
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In archeologia con il termine "earthworks" si definiscono le manipolazioni della morfologia del paesaggio aventi una diretta origine antropica, spesso a carattere difensivo o funerario. Conosciuti talvolta come "lumps and bumps", possono essere testimonianza diretta di una struttura (ad es. fossati circolari, motte, etc.) o indicarne la presenza al di sotto la superficie, come nel caso dei tumuli. I cosiddetti "earthworks" sono modifiche di origine antropica della morfologia del paesaggio. Essi sono ciò che resta di strutture, spesso difensive o funerarie, oppure il segnacolo della presenza sotterranea di queste.
In archeologia con il termine "earthworks" si definiscono le manipolazioni della morfologia del paesaggio aventi una diretta origine antropica, spesso a carattere difensivo o funerario. Conosciuti talvolta come "lumps and bumps", possono essere testimonianza diretta di una struttura (ad es. fossati circolari, motte, etc.) o indicarne la presenza al di sotto la superficie, come nel caso dei tumuli. I cosiddetti "earthworks" sono modifiche di origine antropica della morfologia del paesaggio. Essi sono ciò che resta di strutture, spesso difensive o funerarie, oppure il segnacolo della presenza sotterranea di queste.
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In coppia, come Harvey e Irma, gli ultimi due uragani che hanno colpito gli Stati Uniti. Ma loro non sono venti e tempesta letali, bensì marito e moglie, in carne e ossa, dello Stato di Washington. Sposati dal 1942, Harvey e Irma Schluter, rispettivamente 104 e quasi 93 anni, non hanno nascosto lo stupore quando hanno appreso che i due recenti disastri naturali che hanno colpito gli Usa avevano i loro stessi nomi. Ironia della sorte: Harvey e Irma non sono solo i due uragani responsabili dei recenti disastri naturali avvenuti negli Stati Uniti. Sono anche i nomi di due coniugi ultranovantenni dello stato di Washington, sposati dal '42, che non hanno celato la loro sorpresa quando si sono resi conto di questa bizzarra coincidenza.
In coppia, come Harvey e Irma, gli ultimi due uragani che hanno colpito gli Stati Uniti. Ma loro non sono venti e tempesta letali, bensì marito e moglie, in carne e ossa, dello Stato di Washington. Sposati dal 1942, Harvey e Irma Schluter, rispettivamente 104 e quasi 93 anni, non hanno nascosto lo stupore quando hanno appreso che i due recenti disastri naturali che hanno colpito gli Usa avevano i loro stessi nomi. Ironia della sorte: Harvey e Irma non sono solo i due uragani responsabili dei recenti disastri naturali avvenuti negli Stati Uniti. Sono anche i nomi di due coniugi ultranovantenni dello stato di Washington, sposati dal '42, che non hanno celato la loro sorpresa quando si sono resi conto di questa bizzarra coincidenza.
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In Endodonzia, come in altre branche dell'Odontoiatria, lavorare in campo asciutto e isolato rappresenta non solo una facilitazione, ma anche una garanzia di successo a lungo termine. Negli anni si è sviluppata una tecnica, quella della diga di gomma, che permette all'operatore di lavorare nel perfetto controllo del campo operatorio, perfetto controllo che non potrebbe essere garantito neanche dalla più presente e attenta delle assistenti. Senza isolamento del campo, infatti, basta un movimento della lingua del paziente per contaminare irrimediabilmente con saliva e sangue il trattamento che si sta eseguendo su un dente. La diga di gomma è una tecnica dell'Endodonzia che assicura il perfetto controllo e isolamento del campo operatorio, mantenendolo asciutto e isolato così come non potrebbe nessuna assistente. Senza tale isolamento è facile contaminare il trattamento che si sta eseguendo.
In Endodonzia, come in altre branche dell'Odontoiatria, lavorare in campo asciutto e isolato rappresenta non solo una facilitazione, ma anche una garanzia di successo a lungo termine. Negli anni si è sviluppata una tecnica, quella della diga di gomma, che permette all'operatore di lavorare nel perfetto controllo del campo operatorio, perfetto controllo che non potrebbe essere garantito neanche dalla più presente e attenta delle assistenti. Senza isolamento del campo, infatti, basta un movimento della lingua del paziente per contaminare irrimediabilmente con saliva e sangue il trattamento che si sta eseguendo su un dente. La diga di gomma è una tecnica dell'Endodonzia che assicura il perfetto controllo e isolamento del campo operatorio, mantenendolo asciutto e isolato così come non potrebbe nessuna assistente. Senza tale isolamento è facile contaminare il trattamento che si sta eseguendo.
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In etnologia, per società acefala si intende un gruppo di individui la cui organizzazione non prevede la concentrazione del potere in un capo. Solo in apparenza si tratta di strutture anarchiche; in realtà si avvalgono di un preciso ordine di rapporti istituzionali (parentela, età, attività economica) che non consente la concentrazione del potere nelle mani di un monarca, ma ne assicura la distribuzione e la rotazione. In etnologia le società acefale, benché apparentemente anarchiche, si avvalgono di un ordine di rapporti istituzionali che regolano il gruppo di individui che ne fanno parte, non consentendo di concentrare nelle mani di un capo il potere, che rimane distribuito e non fisso.
In etnologia, per società acefala si intende un gruppo di individui la cui organizzazione non prevede la concentrazione del potere in un capo. Solo in apparenza si tratta di strutture anarchiche; in realtà si avvalgono di un preciso ordine di rapporti istituzionali (parentela, età, attività economica) che non consente la concentrazione del potere nelle mani di un monarca, ma ne assicura la distribuzione e la rotazione. In etnologia le società acefale, benché apparentemente anarchiche, si avvalgono di un ordine di rapporti istituzionali che regolano il gruppo di individui che ne fanno parte, non consentendo di concentrare nelle mani di un capo il potere, che rimane distribuito e non fisso.
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In generale, la questione della classificazione e della diagnosi dei disturbi psichici non risulta affatto semplice: se infatti è vero che, per ordinare il campo dell'osservazione e fare in modo che le diagnosi siano replicabili, occorre stabilire criteri diagnostici specifici e operazionalizzati, è altrettanto vero che uno stesso disturbo può declinarsi in modi estremamente eterogenei sottraendosi così, almeno in parte, ai vincoli delle nosografie descrittive e ateoretiche. La difficoltà di diagnosi e classificazione dei disturbi psichici è data dalla necessità di stabilire criteri diagnostici specifici e operazionalizzati per rendere una diagnosi replicabile. Tale necessità entra in contrasto con la proprietà dei disturbi di manifestarsi in modi eterogenei, rendendo difficile la conformità con i vincoli delle nosografie.
In generale, la questione della classificazione e della diagnosi dei disturbi psichici non risulta affatto semplice: se infatti è vero che, per ordinare il campo dell'osservazione e fare in modo che le diagnosi siano replicabili, occorre stabilire criteri diagnostici specifici e operazionalizzati, è altrettanto vero che uno stesso disturbo può declinarsi in modi estremamente eterogenei sottraendosi così, almeno in parte, ai vincoli delle nosografie descrittive e ateoretiche. La difficoltà di diagnosi e classificazione dei disturbi psichici è data dalla necessità di stabilire criteri diagnostici specifici e operazionalizzati per rendere una diagnosi replicabile. Tale necessità entra in contrasto con la proprietà dei disturbi di manifestarsi in modi eterogenei, rendendo difficile la conformità con i vincoli delle nosografie.
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In Italia gli aspiranti scrittori abbondano, i lettori invece scarseggiano. Gli aspiranti scrittori non lettori (e sono i più) sono orgogliosi della propria ignoranza; scambiano l'ignoranza per naturalezza e innocenza; credono che la letteratura sia fantasia innata, immaginazione spontanea, istinto, ricchezza emotiva; ignorano che la letteratura è linguaggio, scrittura, esercizio espressivo; devono scoprire che la grammatica e la sintassi della fantasia si appoggiano su regole che vanno applicate con rigore o trasgredite con intelligenza (quindi, solo se conosciute a fondo). Pochi sono i lettori e molti gli aspiranti scrittori in Italia. Tra questi ultimi, quelli che non leggono fanno vanto della propria ignoranza, che vorrebbero considerare come ispirazione, fantasia, creatività. Essi non sanno che la scrittura è invece esercizio espressivo e che anche la fantasia ha le sue regole, da applicare o anche disapplicare con intelligenza, ma sempre da conoscere.
In Italia gli aspiranti scrittori abbondano, i lettori invece scarseggiano. Gli aspiranti scrittori non lettori (e sono i più) sono orgogliosi della propria ignoranza; scambiano l'ignoranza per naturalezza e innocenza; credono che la letteratura sia fantasia innata, immaginazione spontanea, istinto, ricchezza emotiva; ignorano che la letteratura è linguaggio, scrittura, esercizio espressivo; devono scoprire che la grammatica e la sintassi della fantasia si appoggiano su regole che vanno applicate con rigore o trasgredite con intelligenza (quindi, solo se conosciute a fondo). Pochi sono i lettori e molti gli aspiranti scrittori in Italia. Tra questi ultimi, quelli che non leggono fanno vanto della propria ignoranza, che vorrebbero considerare come ispirazione, fantasia, creatività. Essi non sanno che la scrittura è invece esercizio espressivo e che anche la fantasia ha le sue regole, da applicare o anche disapplicare con intelligenza, ma sempre da conoscere.
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In Italia, secondo l'Istituto superiore di sanità, ci sono attualmente tra le 115mila e le 145mila persone che vivono con l'infezione da hiv. Nel 2013, solo il 24,1 per cento delle persone a cui è stato diagnosticato l'aids ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di aids. Inoltre, "tra il 2006 e il 2013 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5 per cento al 68,2 per cento". L'Istituto superiore di sanità stima che gli infettati da hiv in Italia siano tra 115mila e 145mila. Nel 2013 solo il 24,1% delle persone a cui è stato diagnosticato l'aids aveva eseguito in precedenza una terapia antiretrovirale. Tra il 2006 e il 2013 le persone che conclamano l'aids ignorando di essere sieropositive sono passate dal 20,5% al 68,2%.
In Italia, secondo l'Istituto superiore di sanità, ci sono attualmente tra le 115mila e le 145mila persone che vivono con l'infezione da hiv. Nel 2013, solo il 24,1 per cento delle persone a cui è stato diagnosticato l'aids ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di aids. Inoltre, "tra il 2006 e il 2013 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5 per cento al 68,2 per cento". L'Istituto superiore di sanità stima che gli infettati da hiv in Italia siano tra 115mila e 145mila. Nel 2013 solo il 24,1% delle persone a cui è stato diagnosticato l'aids aveva eseguito in precedenza una terapia antiretrovirale. Tra il 2006 e il 2013 le persone che conclamano l'aids ignorando di essere sieropositive sono passate dal 20,5% al 68,2%.
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In linea di massima, l'esercizio delle competenze condivise da parte dell'Unione potrebbe svuotare progressivamente il ruolo degli Stati nazionali, che non possono adottare atti legislativi contrari al diritto dell'Unione anche se, nel caso della ricerca e dello sviluppo tecnologico o della politica spaziale o della cooperazione allo sviluppo e dell'aiuto umanitario, l'azione dell'Unione non potrà impedire quella degli Stati membri. L'Unione potrebbe svuotare il ruolo degli Stati nazionali con l'esercizio delle competenze condivise. Essi non possono adottare atti legislativi in contrasto col diritto dell'Unione, ma per alcune materie (sviluppo tecnologico, politica spaziale, cooperazione allo sviluppo, aiuto umanitario) l'azione dell'Unione non impedisce quella degli Stati membri.
In linea di massima, l'esercizio delle competenze condivise da parte dell'Unione potrebbe svuotare progressivamente il ruolo degli Stati nazionali, che non possono adottare atti legislativi contrari al diritto dell'Unione anche se, nel caso della ricerca e dello sviluppo tecnologico o della politica spaziale o della cooperazione allo sviluppo e dell'aiuto umanitario, l'azione dell'Unione non potrà impedire quella degli Stati membri. L'Unione potrebbe svuotare il ruolo degli Stati nazionali con l'esercizio delle competenze condivise. Essi non possono adottare atti legislativi in contrasto col diritto dell'Unione, ma per alcune materie (sviluppo tecnologico, politica spaziale, cooperazione allo sviluppo, aiuto umanitario) l'azione dell'Unione non impedisce quella degli Stati membri.
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In linea di principio, l'opera d'arte è sempre stata riproducibile. Una cosa fatta dagli uomini ha sempre potuto essere rifatta da uomini. Simili riproduzioni venivano realizzate dagli allievi per esercitarsi nell'arte, dai maestri per diffondere le opere, infine da terzi semplicemente avidi di guadagni. La riproduzione tecnica dell'opera d'arte è invece qualcosa di nuovo, che si afferma nella storia a intermittenza, a ondate spesso lontane l'una dall'altra, e tuttavia con crescente intensità. L'opera d'arte in linea di principio é sempre stata riproducibile. Una cosa fatta è sempre stata rifatta da altri: dagli allievi per esercitarsi, dai maestri per diffondere le opere, da altre persone solo per guadagno. La riproduzione tecnica invece è un fenomeno nuovo, che compare a intermittenza, ma con crescente intensità.
In linea di principio, l'opera d'arte è sempre stata riproducibile. Una cosa fatta dagli uomini ha sempre potuto essere rifatta da uomini. Simili riproduzioni venivano realizzate dagli allievi per esercitarsi nell'arte, dai maestri per diffondere le opere, infine da terzi semplicemente avidi di guadagni. La riproduzione tecnica dell'opera d'arte è invece qualcosa di nuovo, che si afferma nella storia a intermittenza, a ondate spesso lontane l'una dall'altra, e tuttavia con crescente intensità. L'opera d'arte in linea di principio é sempre stata riproducibile. Una cosa fatta è sempre stata rifatta da altri: dagli allievi per esercitarsi, dai maestri per diffondere le opere, da altre persone solo per guadagno. La riproduzione tecnica invece è un fenomeno nuovo, che compare a intermittenza, ma con crescente intensità.
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In mare, prima dell'avvento della pesca commerciale, si stima che le balene potessero smuovere dai fondali 340 milioni di kg di fosforo ogni anno, e che uccelli marini e pesci migratori ne portassero sulla terraferma e nei fiumi oltre 136 milioni di kg, una quantità diminuita del 96%. Ripristinare parte di questi antichi ecosistemi, per esempio proteggendo i grandi mammiferi marini, potrebbe portare benefici a catena sull'intero ciclo agricolo, fertilizzando luoghi altrimenti poco produttivi. Si stima che in mare, prima dell'avvento della pesca commerciale, le balene smuovessero dai fondali 340 milioni di kg di fosforo ogni anno e che uccelli marini e pesci migratori ne portassero sulla terraferma e nei fiumi oltre 136 milioni di kg. Si ritiene che la quantità totale sia diminuita del 96%. Proteggere i grandi mammiferi marini e ripristinare questi ecosistemi potrebbe perciò portare benefici sull'intero ciclo agricolo.
In mare, prima dell'avvento della pesca commerciale, si stima che le balene potessero smuovere dai fondali 340 milioni di kg di fosforo ogni anno, e che uccelli marini e pesci migratori ne portassero sulla terraferma e nei fiumi oltre 136 milioni di kg, una quantità diminuita del 96%. Ripristinare parte di questi antichi ecosistemi, per esempio proteggendo i grandi mammiferi marini, potrebbe portare benefici a catena sull'intero ciclo agricolo, fertilizzando luoghi altrimenti poco produttivi. Si stima che in mare, prima dell'avvento della pesca commerciale, le balene smuovessero dai fondali 340 milioni di kg di fosforo ogni anno e che uccelli marini e pesci migratori ne portassero sulla terraferma e nei fiumi oltre 136 milioni di kg. Si ritiene che la quantità totale sia diminuita del 96%. Proteggere i grandi mammiferi marini e ripristinare questi ecosistemi potrebbe perciò portare benefici sull'intero ciclo agricolo.
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In principio fu il Big Bang. Poi l'Universo cominciò a espandersi. Oggi sappiamo che questa espansione non ha sempre avuto lo stesso ritmo: a un certo punto della sua storia l'universo è passato da una fase di espansione rallentata a una fase, che dura ancora oggi, di espansione accelerata. Questa teoria è stata denominata "Teoria dell'Universo in accelerazione". Secondo la teoria dell'Universo in accelerazione, l'espansione dell'Universo dopo il Big Bang non è si è sempre svolta con lo stesso ritmo, ma ha presentato una prima fase di espansione rallentata e una di espansione accelerata, che continua tuttora.
In principio fu il Big Bang. Poi l'Universo cominciò a espandersi. Oggi sappiamo che questa espansione non ha sempre avuto lo stesso ritmo: a un certo punto della sua storia l'universo è passato da una fase di espansione rallentata a una fase, che dura ancora oggi, di espansione accelerata. Questa teoria è stata denominata "Teoria dell'Universo in accelerazione". Secondo la teoria dell'Universo in accelerazione, l'espansione dell'Universo dopo il Big Bang non è si è sempre svolta con lo stesso ritmo, ma ha presentato una prima fase di espansione rallentata e una di espansione accelerata, che continua tuttora.
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In quanto animale, l'essere umano ha vissuto per circa due milioni di anni in branchi di poche decine di individui. Questi branchi erano nomadi e si spostavano frequentemente per tener dietro agli animali, che essi cacciavano, cercare nuovi territori su cui raccogliere frutti ed erbe commestibili e sottrarsi alle minacce di un ambiente ostile. Per lungo tempo, l'unica autorità sul piano interno fu verosimilmente costituita da un maschio dominante. (M.Drago, "La Costituzione commentata", Alpha Test, 2008) Per circa due milioni di anni l'uomo ha vissuto in piccoli branchi nomadi, impegnati in una non facile lotta per la sopravvivenza. Il comando verosimilmente spettava a un maschio dominante.
In quanto animale, l'essere umano ha vissuto per circa due milioni di anni in branchi di poche decine di individui. Questi branchi erano nomadi e si spostavano frequentemente per tener dietro agli animali, che essi cacciavano, cercare nuovi territori su cui raccogliere frutti ed erbe commestibili e sottrarsi alle minacce di un ambiente ostile. Per lungo tempo, l'unica autorità sul piano interno fu verosimilmente costituita da un maschio dominante. (M.Drago, "La Costituzione commentata", Alpha Test, 2008) Per circa due milioni di anni l'uomo ha vissuto in piccoli branchi nomadi, impegnati in una non facile lotta per la sopravvivenza. Il comando verosimilmente spettava a un maschio dominante.
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In questi ultimi anni si è assistito a un forte sviluppo dell'agricoltura biologica che vede l'Italia ai primi posti in Europa per superfici coltivate, quantità e qualità delle produzioni. Caratteristica dell'agricoltura italiana è la tendenza alla specializzazione: è diminuita la coltura del frumento su tutti i tipi di terreno e si ricorre alle coltivazioni più adatte alle caratteristiche ambientali e climatiche dei vari territori e più richieste dai mercati. Ogni zona cerca di sviluppare al massimo le proprie specialità con produzioni tipiche. L'Italia è uno tra i Paesi d'Europa in cui l'agricoltura biologica ha avuto maggiore impulso. A ciò si associa la specializzazione, tratto tipico della sua produzione agricola, per valorizzare le produzioni tipiche di ciascuna zona, adattando le coltivazioni alle caratteristiche ambientali.
In questi ultimi anni si è assistito a un forte sviluppo dell'agricoltura biologica che vede l'Italia ai primi posti in Europa per superfici coltivate, quantità e qualità delle produzioni. Caratteristica dell'agricoltura italiana è la tendenza alla specializzazione: è diminuita la coltura del frumento su tutti i tipi di terreno e si ricorre alle coltivazioni più adatte alle caratteristiche ambientali e climatiche dei vari territori e più richieste dai mercati. Ogni zona cerca di sviluppare al massimo le proprie specialità con produzioni tipiche. L'Italia è uno tra i Paesi d'Europa in cui l'agricoltura biologica ha avuto maggiore impulso. A ciò si associa la specializzazione, tratto tipico della sua produzione agricola, per valorizzare le produzioni tipiche di ciascuna zona, adattando le coltivazioni alle caratteristiche ambientali.
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In questo scenario di transizione - che ridefinisce i rapporti tra economia e società, tra crescita e lavoro, tra produttività e occupazione - due gli effetti significativi. Da un lato, il forte incremento del tasso di disoccupazione giovanile e il rischio di marginalizzazione di un importante segmento della società. Dall'altro, la possibilità di analizzare le trasformazioni in atto a partire dalle strategie inedite messe in campo da chi sconta una difficile integrazione nel mondo del lavoro e dagli scenari evolutivi disegnati dal progresso delle tecnologie. Gli effetti della transizione sono due: l'aumento della disoccupazione giovanile, accompagnata dalla marginalizzazione di una parte della società e la possibilità di analizzare le trasformazioni portate dalle strategie messe in campo di chi fa fatica a entrare nel mondo del lavoro e dai cambiamenti dovuti al progresso tecnologico.
In questo scenario di transizione - che ridefinisce i rapporti tra economia e società, tra crescita e lavoro, tra produttività e occupazione - due gli effetti significativi. Da un lato, il forte incremento del tasso di disoccupazione giovanile e il rischio di marginalizzazione di un importante segmento della società. Dall'altro, la possibilità di analizzare le trasformazioni in atto a partire dalle strategie inedite messe in campo da chi sconta una difficile integrazione nel mondo del lavoro e dagli scenari evolutivi disegnati dal progresso delle tecnologie. Gli effetti della transizione sono due: l'aumento della disoccupazione giovanile, accompagnata dalla marginalizzazione di una parte della società e la possibilità di analizzare le trasformazioni portate dalle strategie messe in campo di chi fa fatica a entrare nel mondo del lavoro e dai cambiamenti dovuti al progresso tecnologico.
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In seguito a malattie degenerative congenite o a processi infiammatori, oppure a causa di traumi, di aterosclerosi diffusa o di grave ipertensione, la parete delle arterie può subire la distruzione progressiva delle fibre elastiche e si può formare un aneurisma. Un aneurisma è una dilatazione e un assottigliamento della parete arteriosa che, molto frequentemente, riguarda il tratto ascendente dell'aorta. In alcuni casi, l'evoluzione dell'aneurisma comporta la rottura di un vaso sanguigno con esiti spesso fatali. Un aneurisma si può formare a seguito della distruzione delle fibre elastiche della parete arteriosa, spesso dell'aorta discendente, che così si dilata e si assottiglia. Formatosi a seguito di traumi o patologie degenerative o infiammatorie di vario genere, può causare la morte in caso di rottura di un vaso sanguigno.
In seguito a malattie degenerative congenite o a processi infiammatori, oppure a causa di traumi, di aterosclerosi diffusa o di grave ipertensione, la parete delle arterie può subire la distruzione progressiva delle fibre elastiche e si può formare un aneurisma. Un aneurisma è una dilatazione e un assottigliamento della parete arteriosa che, molto frequentemente, riguarda il tratto ascendente dell'aorta. In alcuni casi, l'evoluzione dell'aneurisma comporta la rottura di un vaso sanguigno con esiti spesso fatali. Un aneurisma si può formare a seguito della distruzione delle fibre elastiche della parete arteriosa, spesso dell'aorta discendente, che così si dilata e si assottiglia. Formatosi a seguito di traumi o patologie degenerative o infiammatorie di vario genere, può causare la morte in caso di rottura di un vaso sanguigno.
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In tutto il mondo l'acqua potabile, quella utilizzata anche per le utenze domestiche, è contaminata da microscopiche fibre di plastica. Lo rivela uno studio condotto da Orb Media, un'organizzazione no profit specializzata in giornalismo d'inchiesta con sede a Washington. Grazie alla collaborazione con i ricercatori dell'Università del Minnesota e dell'Università di New York, gli esperti di Orb hanno riscontrato la presenza del materiale inquinante nell'83% dei 159 campioni raccolti in città grandi e piccole di tutti i continenti. Secondo uno studio condotto dall'organizzazione no profit di giornalismo d'inchiesta Orb Media, in collaborazione con le Università del Minnesota e di New York, l'acqua potabile sarebbe ovunque contaminata dalla plastica, come rilevato nell'83% dei 159 campioni provenienti da centri sparsi nei cinque continenti.
In tutto il mondo l'acqua potabile, quella utilizzata anche per le utenze domestiche, è contaminata da microscopiche fibre di plastica. Lo rivela uno studio condotto da Orb Media, un'organizzazione no profit specializzata in giornalismo d'inchiesta con sede a Washington. Grazie alla collaborazione con i ricercatori dell'Università del Minnesota e dell'Università di New York, gli esperti di Orb hanno riscontrato la presenza del materiale inquinante nell'83% dei 159 campioni raccolti in città grandi e piccole di tutti i continenti. Secondo uno studio condotto dall'organizzazione no profit di giornalismo d'inchiesta Orb Media, in collaborazione con le Università del Minnesota e di New York, l'acqua potabile sarebbe ovunque contaminata dalla plastica, come rilevato nell'83% dei 159 campioni provenienti da centri sparsi nei cinque continenti.
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In una prima fase del processo, composta da cinque passaggi, viene consumata energia per ottenere dal glucosio molecole di un derivato del glucosio a più alta energia (gliceraldeide-3-fosfato), che verranno poi trasformate nella fase successiva, composta di altri cinque passaggi, in molecole nettamente meno energetiche di piruvato, con produzione di energia superiore a quella consumata nella prima fase. Il processo nel suo insieme è quindi di tipo catabolico, cioè in cui molecole più complesse ed energetiche vengono trasformate in altre più semplici e meno energetiche, con accumulo di energia. Un processo catabolico produce energia in quanto molecole complesse e più energetiche vengono trasformate in molecole meno complesse e meno energetiche. Un esempio è la trasformazione del glucosio in gliceraldeide-3- fosfato e poi in piruvato in due trasformazioni a cinque passaggi.
In una prima fase del processo, composta da cinque passaggi, viene consumata energia per ottenere dal glucosio molecole di un derivato del glucosio a più alta energia (gliceraldeide-3-fosfato), che verranno poi trasformate nella fase successiva, composta di altri cinque passaggi, in molecole nettamente meno energetiche di piruvato, con produzione di energia superiore a quella consumata nella prima fase. Il processo nel suo insieme è quindi di tipo catabolico, cioè in cui molecole più complesse ed energetiche vengono trasformate in altre più semplici e meno energetiche, con accumulo di energia. Un processo catabolico produce energia in quanto molecole complesse e più energetiche vengono trasformate in molecole meno complesse e meno energetiche. Un esempio è la trasformazione del glucosio in gliceraldeide-3- fosfato e poi in piruvato in due trasformazioni a cinque passaggi.
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Inizialmente si riteneva che il Disturbo dello Spettro Autistico potesse essere un disordine neurologico ereditabile, ma oggi la comprensione di questo sistema complesso di problematiche neurobiologiche sta subendo un importante cambiamento. Sta emergendo come un sistema dinamico di anomalie metaboliche e immunitarie, che coinvolge molti organi, compreso il cervello, sottoposto alle influenze dell'esposizione agli agenti ambientali. Quello che emerge, dai racconti dei genitori e dalle osservazioni tramite indagini di laboratorio, è che convivono con i problemi dell'autismo, fenomeni (spesso sottostimati) di disturbi gastrointestinali. I Disturbi dello Spettro Autistico sono oggi considerati un complesso sistema di anomalie metaboliche e immunitarie che coinvolge vari organi e influenzato da agenti ambientali, oltre che un disordine neurobiologico ereditario. Questo cambiamento di prospettiva emerge grazie ai racconti dei genitori e alle analisi di laboratorio.
Inizialmente si riteneva che il Disturbo dello Spettro Autistico potesse essere un disordine neurologico ereditabile, ma oggi la comprensione di questo sistema complesso di problematiche neurobiologiche sta subendo un importante cambiamento. Sta emergendo come un sistema dinamico di anomalie metaboliche e immunitarie, che coinvolge molti organi, compreso il cervello, sottoposto alle influenze dell'esposizione agli agenti ambientali. Quello che emerge, dai racconti dei genitori e dalle osservazioni tramite indagini di laboratorio, è che convivono con i problemi dell'autismo, fenomeni (spesso sottostimati) di disturbi gastrointestinali. I Disturbi dello Spettro Autistico sono oggi considerati un complesso sistema di anomalie metaboliche e immunitarie che coinvolge vari organi e influenzato da agenti ambientali, oltre che un disordine neurobiologico ereditario. Questo cambiamento di prospettiva emerge grazie ai racconti dei genitori e alle analisi di laboratorio.
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Iniziata ancor prima di quella degli eserciti, la logica della mobilitazione totale sopravvive alla loro smobilitazione, trasformandosi in un'operazione di nazionalizzazione della memoria che finirà anch'essa per mobilitare con le sue lapidi, i suoi monumenti, i suoi sacrari ogni comunità, ogni città, ogni villaggio, e in quelle comunità, in quelle città, in quei villaggi, ogni uomo e ogni donna e ogni bambino, facendo infine del milite ignoto - uno qualunque nella moltitudine dei caduti - il simbolo e insieme lo strumento di una continuità tra guerra e pace (o meglio tra guerra e dopoguerra), tra lutto e vittoria, tra morte e immortalità della memoria. A guerra conclusa, la logica della mobilitazione totale si trasformò in un'operazione di nazionalizzazione della memoria che coinvolse tutte le comunità, facendo del milite ignoto il simbolo e lo strumento di continuità tra guerra e dopoguerra, lutto e vittoria, morte e immortalità della memoria.
Iniziata ancor prima di quella degli eserciti, la logica della mobilitazione totale sopravvive alla loro smobilitazione, trasformandosi in un'operazione di nazionalizzazione della memoria che finirà anch'essa per mobilitare con le sue lapidi, i suoi monumenti, i suoi sacrari ogni comunità, ogni città, ogni villaggio, e in quelle comunità, in quelle città, in quei villaggi, ogni uomo e ogni donna e ogni bambino, facendo infine del milite ignoto - uno qualunque nella moltitudine dei caduti - il simbolo e insieme lo strumento di una continuità tra guerra e pace (o meglio tra guerra e dopoguerra), tra lutto e vittoria, tra morte e immortalità della memoria. A guerra conclusa, la logica della mobilitazione totale si trasformò in un'operazione di nazionalizzazione della memoria che coinvolse tutte le comunità, facendo del milite ignoto il simbolo e lo strumento di continuità tra guerra e dopoguerra, lutto e vittoria, morte e immortalità della memoria.
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Iniziatore di un nuovo genere cinematografico, innovatore nel modo di raccontare l'Età di Mezzo e creatore di un vero e proprio vocabolario di neologismi e locuzioni, il film "L'Armata Brancaleone" conta tante fonti d'ispirazione quanti emuli e imitatori. Poche opere cinematografiche hanno avuto altrettanta influenza nell'immaginario collettivo e nel linguaggio stesso: se il titolo del film è diventato l'antonomasia che definisce una squadra improvvisata e improbabile, le espressioni "che te ne cale?" o "mai coperto", inventate dal regista Monicelli con gli sceneggiatori Age e Scarpelli, hanno finito per entrare nel linguaggio comune. "L'Armata Brancaleone", opera che Monicelli diresse e scrisse assieme agli sceneggiatori Age e Scarpelli, influenzò fortemente il linguaggio, inventando espressioni che poi divennero comuni. Lo stesso titolo del film viene usato per definire una squadra con caratteristiche ben precise. Oltre a ciò, diede vita a un nuovo genere cinematografico, rinnovò il modo di narrare il Medioevo e fu imitato da molti.
Iniziatore di un nuovo genere cinematografico, innovatore nel modo di raccontare l'Età di Mezzo e creatore di un vero e proprio vocabolario di neologismi e locuzioni, il film "L'Armata Brancaleone" conta tante fonti d'ispirazione quanti emuli e imitatori. Poche opere cinematografiche hanno avuto altrettanta influenza nell'immaginario collettivo e nel linguaggio stesso: se il titolo del film è diventato l'antonomasia che definisce una squadra improvvisata e improbabile, le espressioni "che te ne cale?" o "mai coperto", inventate dal regista Monicelli con gli sceneggiatori Age e Scarpelli, hanno finito per entrare nel linguaggio comune. "L'Armata Brancaleone", opera che Monicelli diresse e scrisse assieme agli sceneggiatori Age e Scarpelli, influenzò fortemente il linguaggio, inventando espressioni che poi divennero comuni. Lo stesso titolo del film viene usato per definire una squadra con caratteristiche ben precise. Oltre a ciò, diede vita a un nuovo genere cinematografico, rinnovò il modo di narrare il Medioevo e fu imitato da molti.
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Internazionalizzazione di un'impresa vuol dire definire un complesso di operazioni da attivare affinché si instaurino e successivamente sviluppino rapporti complessi e duraturi, con partner di uno o più Paesi nel mondo, al fine di favorire una presenza stabile dell'impresa sui mercati esteri. Le basi per il successo in un progetto di internazionalizzazione partono, da un verso, da una accurata stima "endogena", vale a dire un audit dei connotati aziendali e degli assets esistenti, ai quali eventualmente possano essere integrati fattori rintracciabili sul mercato. Per altro verso da una valutazione "esogena", connessa alle caratteristiche del mercato bersaglio e alle potenzialità che questo esprime, sia in senso generale, che più puntuale, nel settore di riferimento e nella compatibilità con i propositi e le aspettative dell'impresa a medio termine. Internazionalizzare un'impresa significa mettere a punto un piano finalizzato ad avviare rapporti duraturi con partner in uno o più Paesi del mondo al fine di garantirsi una presenza sul mercato estero. Tale processo avviene mediante operazioni endogene ed esogene: le prime consistono in una stima dell'azienda e dei suoi assets; le seconde invece sono legate al mercato target e alle sue potenzialità in rapporto agli obiettivi dell'azienda a medio termine.
Internazionalizzazione di un'impresa vuol dire definire un complesso di operazioni da attivare affinché si instaurino e successivamente sviluppino rapporti complessi e duraturi, con partner di uno o più Paesi nel mondo, al fine di favorire una presenza stabile dell'impresa sui mercati esteri. Le basi per il successo in un progetto di internazionalizzazione partono, da un verso, da una accurata stima "endogena", vale a dire un audit dei connotati aziendali e degli assets esistenti, ai quali eventualmente possano essere integrati fattori rintracciabili sul mercato. Per altro verso da una valutazione "esogena", connessa alle caratteristiche del mercato bersaglio e alle potenzialità che questo esprime, sia in senso generale, che più puntuale, nel settore di riferimento e nella compatibilità con i propositi e le aspettative dell'impresa a medio termine. Internazionalizzare un'impresa significa mettere a punto un piano finalizzato ad avviare rapporti duraturi con partner in uno o più Paesi del mondo al fine di garantirsi una presenza sul mercato estero. Tale processo avviene mediante operazioni endogene ed esogene: le prime consistono in una stima dell'azienda e dei suoi assets; le seconde invece sono legate al mercato target e alle sue potenzialità in rapporto agli obiettivi dell'azienda a medio termine.
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Invece di inculcare ai suoi discepoli il risultato, elaborato del suo proprio sforzo, il Socrate di cui Platone anima la maschera, ama al contrario farli lavorare, far loro scoprire da se stessi, prima di tutto la difficoltà, poi mediante un approfondimento progressivo il mezzo di sormontarla. Secondo Platone, Socrate non chiedeva ai discepoli di apprendere i risultati delle proprie riflessioni, ma preferiva che arrivassero ad essi attraverso uno sforzo personale: dapprima dovevano individuare la difficoltà e poi il mezzo di superarla.
Invece di inculcare ai suoi discepoli il risultato, elaborato del suo proprio sforzo, il Socrate di cui Platone anima la maschera, ama al contrario farli lavorare, far loro scoprire da se stessi, prima di tutto la difficoltà, poi mediante un approfondimento progressivo il mezzo di sormontarla. Secondo Platone, Socrate non chiedeva ai discepoli di apprendere i risultati delle proprie riflessioni, ma preferiva che arrivassero ad essi attraverso uno sforzo personale: dapprima dovevano individuare la difficoltà e poi il mezzo di superarla.
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Jacopone da Todi, uno degli esponenti più illustri della poesia religiosa italiana del Duecento, condusse una dura polemica contro la corruzione e il potere temporale della Chiesa. Nel 1297 fu tra coloro che firmarono il manifesto di Lunghezza, in cui si negava la validità dell'elezione di Bonifacio VIII al soglio pontificio. Seguì la scomunica e una vera e propria guerra tra il papa e i ribelli, raccolti nella città di Palestrina. Dopo la presa della città, Jacopone fu rinchiuso nella prigione di un convento e vi rimase fino alla morte di Bonifacio. Jacopone da Todi si oppose duramente al potere temporale della Chiesa, arrivando a sottoscrivere il manifesto che negava la validità dell'elezione di Bonifacio VIII. Ne seguì una guerra tra il papato e i ribelli, che finirono per essere sconfitti. Jacopone fu gettato in prigione, costretto a rimanervi fino alla morte di Bonifacio.
Jacopone da Todi, uno degli esponenti più illustri della poesia religiosa italiana del Duecento, condusse una dura polemica contro la corruzione e il potere temporale della Chiesa. Nel 1297 fu tra coloro che firmarono il manifesto di Lunghezza, in cui si negava la validità dell'elezione di Bonifacio VIII al soglio pontificio. Seguì la scomunica e una vera e propria guerra tra il papa e i ribelli, raccolti nella città di Palestrina. Dopo la presa della città, Jacopone fu rinchiuso nella prigione di un convento e vi rimase fino alla morte di Bonifacio. Jacopone da Todi si oppose duramente al potere temporale della Chiesa, arrivando a sottoscrivere il manifesto che negava la validità dell'elezione di Bonifacio VIII. Ne seguì una guerra tra il papato e i ribelli, che finirono per essere sconfitti. Jacopone fu gettato in prigione, costretto a rimanervi fino alla morte di Bonifacio.
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Jannis Kounellis nasce in Grecia nel 1936. Nel 1956 è a Roma per studiare presso l'Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja al quale deve l'influenza dell'espressionismo astratto che insieme all'arte informale costituisce il binomio fondamentale dal quale prende le mosse il suo percorso creativo. Risalgono al 1967 le prime mostre ideologicamente vicine al movimento dell'arte povera. Le sue installazioni diventano delle vere e proprie scenografie che occupano fisicamente la galleria e circondano lo spettatore rendendolo attore protagonista in uno spazio che inizia anche a riempirsi di animali vivi, contrapposti alle geometrie costruite con materiali che evocano la produzione industriale. Jannis Kounellis, nato in Grecia nel 1936, studia a Roma dal 1956 con Toti Scialoja, a cui deve il suo fondamentale approdo all'espressionismo astratto e all'arte informale. Fa le prime mostre di arte povera nel 1967. Crea installazioni in cui lo spettatore diventa protagonista in uno spazio che inizia anche a riempirsi di animali vivi, contrapposti a geometrie costruite con materiali che ricordano la produzione industriale.
Jannis Kounellis nasce in Grecia nel 1936. Nel 1956 è a Roma per studiare presso l'Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja al quale deve l'influenza dell'espressionismo astratto che insieme all'arte informale costituisce il binomio fondamentale dal quale prende le mosse il suo percorso creativo. Risalgono al 1967 le prime mostre ideologicamente vicine al movimento dell'arte povera. Le sue installazioni diventano delle vere e proprie scenografie che occupano fisicamente la galleria e circondano lo spettatore rendendolo attore protagonista in uno spazio che inizia anche a riempirsi di animali vivi, contrapposti alle geometrie costruite con materiali che evocano la produzione industriale. Jannis Kounellis, nato in Grecia nel 1936, studia a Roma dal 1956 con Toti Scialoja, a cui deve il suo fondamentale approdo all'espressionismo astratto e all'arte informale. Fa le prime mostre di arte povera nel 1967. Crea installazioni in cui lo spettatore diventa protagonista in uno spazio che inizia anche a riempirsi di animali vivi, contrapposti a geometrie costruite con materiali che ricordano la produzione industriale.
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Keynes rovesciò l'assioma classico in base al quale il risparmio era una virtù non solo per il privato, ma anche per la società, in quanto permetteva, inevitabilmente, un futuro investimento. Un eccessivo risparmio, considerato insito in un'economia avanzata, diventava un freno per lo sviluppo, perché il risparmio finiva per essere semplicemente un drenaggio di risorse dal circuito dell'economia, in quanto il livello degli investimenti, per diverse ragioni, poteva essere troppo basso per rimettere in circolo tale ammontare di risparmio. Per queste ragioni, gli organi dello Stato incaricati di gestire l'economia dovevano far sì che vi fossero maggiori possibilità di investimento. Il caso inverso, ovvero di eccesso dell'investimento sul risparmio, era raro nei sistemi economici avanzati, ma avrebbe richiesto un intervento opposto delle autorità, che avrebbero dovuto evitare l'inflazione che ne sarebbe derivata. Keynes, in disaccordo con un assioma classico, considerava l'eccessivo risparmio come un freno per lo sviluppo, in quanto il livello degli investimenti potrebbe diventare troppo basso per riuscire a rimettere in circolo l'ammontare di risparmio, finendo per drenare semplicemente le risorse dal circuito dell'economia. Egli sostenne l'importanza dell'azione degli Stati per garantire maggiori possibilità di investimento. Se invece si verificasse un eccesso di investimento rispetto al risparmio, potrebbe corrersi il rischio di inflazione.
Keynes rovesciò l'assioma classico in base al quale il risparmio era una virtù non solo per il privato, ma anche per la società, in quanto permetteva, inevitabilmente, un futuro investimento. Un eccessivo risparmio, considerato insito in un'economia avanzata, diventava un freno per lo sviluppo, perché il risparmio finiva per essere semplicemente un drenaggio di risorse dal circuito dell'economia, in quanto il livello degli investimenti, per diverse ragioni, poteva essere troppo basso per rimettere in circolo tale ammontare di risparmio. Per queste ragioni, gli organi dello Stato incaricati di gestire l'economia dovevano far sì che vi fossero maggiori possibilità di investimento. Il caso inverso, ovvero di eccesso dell'investimento sul risparmio, era raro nei sistemi economici avanzati, ma avrebbe richiesto un intervento opposto delle autorità, che avrebbero dovuto evitare l'inflazione che ne sarebbe derivata. Keynes, in disaccordo con un assioma classico, considerava l'eccessivo risparmio come un freno per lo sviluppo, in quanto il livello degli investimenti potrebbe diventare troppo basso per riuscire a rimettere in circolo l'ammontare di risparmio, finendo per drenare semplicemente le risorse dal circuito dell'economia. Egli sostenne l'importanza dell'azione degli Stati per garantire maggiori possibilità di investimento. Se invece si verificasse un eccesso di investimento rispetto al risparmio, potrebbe corrersi il rischio di inflazione.
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La "fame d'erba", soddisfatta dall'offerta di distese pascolive su vari livelli altitudinali, spinge da secoli gli allevatori ed i pastori a far uscire dalle stalle gli animali: bovini, ovini e caprini. Risparmio di fieno, biodiversità floristica, ambiente sano sono i corollari fondamentali alla base delle antiche e nuove transumanze. L'allevamento industriale del secondo dopoguerra, con un sussulto di tracotanza tecnocratica e pseudo-economica, ha ritenuto possibile fare a meno di tali pratiche. La transumanza è una pratica per cui gli allevatori portano i propri animali (bovini, ovini e caprini) fuori dalle stalle, a pascolare a varie altitudini. Ne derivano risparmio di fieno, biodiversità e un ambiente sano. Tuttavia dal secondo dopoguerra, con l'avvento dell'allevamento industriale, non la si ritiene più necessaria.
La "fame d'erba", soddisfatta dall'offerta di distese pascolive su vari livelli altitudinali, spinge da secoli gli allevatori ed i pastori a far uscire dalle stalle gli animali: bovini, ovini e caprini. Risparmio di fieno, biodiversità floristica, ambiente sano sono i corollari fondamentali alla base delle antiche e nuove transumanze. L'allevamento industriale del secondo dopoguerra, con un sussulto di tracotanza tecnocratica e pseudo-economica, ha ritenuto possibile fare a meno di tali pratiche. La transumanza è una pratica per cui gli allevatori portano i propri animali (bovini, ovini e caprini) fuori dalle stalle, a pascolare a varie altitudini. Ne derivano risparmio di fieno, biodiversità e un ambiente sano. Tuttavia dal secondo dopoguerra, con l'avvento dell'allevamento industriale, non la si ritiene più necessaria.
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La "Nightmares fear factory" è un'attrazione turistica costruita nel luogo in cui prima sorgeva una fabbrica di bare, vicino alle cascate del Niagara, in Canada. Il successo del posto si basa su una leggenda legata al proprietario della fabbrica, Abraham Mortimer. Nel corso di un battibecco con dei teppisti, Mortimer rimase ucciso da alcune bare cadutegli addosso e i teppisti riuscirono a scappare. Pochi giorni dopo il funerale, la bara di Mortimer fu trovata aperta e vuota e secondo la leggenda il suo fantasma ora si aggira per l'edificio dell'ex fabbrica in cerca di vendetta. I visitatori della "Nightmares fear factory" seguono un percorso all'interno dell'edificio, quasi sempre al buio, e hanno una parola di sicurezza, "incubi", che possono usare in qualsiasi momento per farsi scortare fuori dalla casa. Vicino alle Cascate del Niagara, in Canada, c'è un'attrazione turistica chiamata "Nightmares fear factory", un'ex fabbrica di bare divenuta famosa grazie alla diceria secondo cui il proprietario della fabbrica, Abraham Mortimer, morto schiacciato da alcune bare durante una lite con dei teppisti, sia tornato a infestare l'edificio in cerca di vendetta. I visitatori della fabbrica seguono un percorso, per lo più al buio, e se vogliono essere scortati fuori dall'edificio devono dire "incubi".
La "Nightmares fear factory" è un'attrazione turistica costruita nel luogo in cui prima sorgeva una fabbrica di bare, vicino alle cascate del Niagara, in Canada. Il successo del posto si basa su una leggenda legata al proprietario della fabbrica, Abraham Mortimer. Nel corso di un battibecco con dei teppisti, Mortimer rimase ucciso da alcune bare cadutegli addosso e i teppisti riuscirono a scappare. Pochi giorni dopo il funerale, la bara di Mortimer fu trovata aperta e vuota e secondo la leggenda il suo fantasma ora si aggira per l'edificio dell'ex fabbrica in cerca di vendetta. I visitatori della "Nightmares fear factory" seguono un percorso all'interno dell'edificio, quasi sempre al buio, e hanno una parola di sicurezza, "incubi", che possono usare in qualsiasi momento per farsi scortare fuori dalla casa. Vicino alle Cascate del Niagara, in Canada, c'è un'attrazione turistica chiamata "Nightmares fear factory", un'ex fabbrica di bare divenuta famosa grazie alla diceria secondo cui il proprietario della fabbrica, Abraham Mortimer, morto schiacciato da alcune bare durante una lite con dei teppisti, sia tornato a infestare l'edificio in cerca di vendetta. I visitatori della fabbrica seguono un percorso, per lo più al buio, e se vogliono essere scortati fuori dall'edificio devono dire "incubi".
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La "payola" è un tipo di corruzione particolare che implicava un versamento di denaro, per mezzi diretti o indiretti, a favore dei disc-jockey e dei presentatori radio e TV perché mettessero in onda i dischi che venivano loro suggeriti. Non si trattava soltanto di una tecnica promozionale, per incrementare le vendite di dischi, ma di un trucco che produceva un reddito aggiuntivo sotto forma di pagamento dei diritti d'autore. La "payola" è stata parte integrante dell'industria musicale fin dalla fine dell'ottocento. Fin dalla fine dell'ottocento nell'industria musicale esisteva la "payola", un tipo particolare di corruzione per cui venivano pagati dj e presentatori TV e radio perché mettessero in onda dischi specifici. Era un modo di promuovere i dischi ma anche per guadagnare dai diritti d'autore.
La "payola" è un tipo di corruzione particolare che implicava un versamento di denaro, per mezzi diretti o indiretti, a favore dei disc-jockey e dei presentatori radio e TV perché mettessero in onda i dischi che venivano loro suggeriti. Non si trattava soltanto di una tecnica promozionale, per incrementare le vendite di dischi, ma di un trucco che produceva un reddito aggiuntivo sotto forma di pagamento dei diritti d'autore. La "payola" è stata parte integrante dell'industria musicale fin dalla fine dell'ottocento. Fin dalla fine dell'ottocento nell'industria musicale esisteva la "payola", un tipo particolare di corruzione per cui venivano pagati dj e presentatori TV e radio perché mettessero in onda dischi specifici. Era un modo di promuovere i dischi ma anche per guadagnare dai diritti d'autore.
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La "Petizione di diritto", redatta unitamente dalla Camera dei Lords e da quella dei Comuni il 7 giugno 1628, è un testo importante perché esprime con grande chiarezza il principale motivo di conflitto che separa il sovrano dal Parlamento, ovvero la politica fiscale. Nel testo "Petizione di diritto", redatto unitamente dalla Camera dei Lords e da quella dei Comuni nel 1628, emerge chiaramente che la politica fiscale è motivo di conflitto tra sovrano e Parlamento.
La "Petizione di diritto", redatta unitamente dalla Camera dei Lords e da quella dei Comuni il 7 giugno 1628, è un testo importante perché esprime con grande chiarezza il principale motivo di conflitto che separa il sovrano dal Parlamento, ovvero la politica fiscale. Nel testo "Petizione di diritto", redatto unitamente dalla Camera dei Lords e da quella dei Comuni nel 1628, emerge chiaramente che la politica fiscale è motivo di conflitto tra sovrano e Parlamento.
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La "rivoluzione" tattica di Epaminonda è stata, di recente, rimessa autorevolmente in discussione. Le misure adottate dal Tebano erano, certo, in parte già note, ed erano state messe in atto da altri prima di lui; e tuttavia l'approfondimento dei ranghi e l'uso coordinato di fanti e cavalieri, fors'anche l'adozione di uno scudo di dimensioni ridotte e di un'arma da urto più lunga sono scelte che, se davvero furono adottate insieme, non possono non apparire significative, perché anticipano in gran parte le linee salienti della successiva riforma macedone. Di recente è stata rimessa in discussione la cosiddetta rivoluzione tattica di Epaminonda, sulla scorta dell'osservazione che alcune delle misure da lui adottate erano già impiegate in precedenza. Tuttavia, se davvero fu lui a mettere insieme accorgimenti quali l'approfondimento dei ranghi, l'uso coordinato di fanteria e cavalleria e l'adozione di armi più lunghe, gli va riconosciuto quantomeno un ruolo importante nell'anticipare le scelte che poi caratterizzeranno la falange macedone
La "rivoluzione" tattica di Epaminonda è stata, di recente, rimessa autorevolmente in discussione. Le misure adottate dal Tebano erano, certo, in parte già note, ed erano state messe in atto da altri prima di lui; e tuttavia l'approfondimento dei ranghi e l'uso coordinato di fanti e cavalieri, fors'anche l'adozione di uno scudo di dimensioni ridotte e di un'arma da urto più lunga sono scelte che, se davvero furono adottate insieme, non possono non apparire significative, perché anticipano in gran parte le linee salienti della successiva riforma macedone. Di recente è stata rimessa in discussione la cosiddetta rivoluzione tattica di Epaminonda, sulla scorta dell'osservazione che alcune delle misure da lui adottate erano già impiegate in precedenza. Tuttavia, se davvero fu lui a mettere insieme accorgimenti quali l'approfondimento dei ranghi, l'uso coordinato di fanteria e cavalleria e l'adozione di armi più lunghe, gli va riconosciuto quantomeno un ruolo importante nell'anticipare le scelte che poi caratterizzeranno la falange macedone
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La basilica di S. Eustorgio fu fondata probabilmente nel secolo IV. Secondo la tradizione, il carro con cui Sant'Eustorgio trasportava le reliquie dei Magi da Costantinopoli si fermò inspiegabilmente: le ruote erano diventate pesanti come macigni e né buoi né cavalli riuscivano più a muoverle. Così Eustorgio dovette rinunciare all'idea di portare i resti dei Magi nella basilica di Santa Tecla e fece edificare una nuova basilica, fuori le mura cittadine, per ivi deporli. Nel 1162, durante il saccheggio di Milano perpetrato dalle truppe dell'imperatore Federico I di Svevia detto Barbarossa, le reliquie furono trafugate e portate nella Cattedrale di Colonia. La basilica di S. Eustorgio fu fondata probabilmente nel secolo IV. Si narra che il carro con cui Sant'Eustorgio trasportava le reliquie dei Magi da Costantinopoli si fermò inspiegabilmente. Così Eustorgio rinunciò a portare le reliquie nella basilica di Santa Tecla e fece edificare una nuova basilica, per ivi deporli. Nel 1162, durante il saccheggio di Milano da parte delle truppe del Barbarossa, le reliquie furono trafugate e portate nella Cattedrale di Colonia.
La basilica di S. Eustorgio fu fondata probabilmente nel secolo IV. Secondo la tradizione, il carro con cui Sant'Eustorgio trasportava le reliquie dei Magi da Costantinopoli si fermò inspiegabilmente: le ruote erano diventate pesanti come macigni e né buoi né cavalli riuscivano più a muoverle. Così Eustorgio dovette rinunciare all'idea di portare i resti dei Magi nella basilica di Santa Tecla e fece edificare una nuova basilica, fuori le mura cittadine, per ivi deporli. Nel 1162, durante il saccheggio di Milano perpetrato dalle truppe dell'imperatore Federico I di Svevia detto Barbarossa, le reliquie furono trafugate e portate nella Cattedrale di Colonia. La basilica di S. Eustorgio fu fondata probabilmente nel secolo IV. Si narra che il carro con cui Sant'Eustorgio trasportava le reliquie dei Magi da Costantinopoli si fermò inspiegabilmente. Così Eustorgio rinunciò a portare le reliquie nella basilica di Santa Tecla e fece edificare una nuova basilica, per ivi deporli. Nel 1162, durante il saccheggio di Milano da parte delle truppe del Barbarossa, le reliquie furono trafugate e portate nella Cattedrale di Colonia.
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La battaglia di Marignano, "la battaglia dei giganti", avvenne nei pressi di Melegnano nel settembre del 1515 per il controllo del Ducato di Milano. La battaglia vide la vittoria dell'alleanza franco-veneta, ovvero dei Francesi di Francesco I coadiuvati da alcuni lanzichenecchi e dalle forze della Repubblica di Venezia. Sul fronte opposto erano schierati gli Svizzeri, che dal 1512 avevano il controllo sostanziale del Ducato di Milano, anch'esso presente con il duca Massimiliano Sforza con i suoi cavalieri e fanti. La battaglia di Marignano, presso Melegnano, avvenne nel settembre del 1515 per il controllo del Ducato di Milano. La battaglia vide i Francesi di Francesco I, supportati dai lanzichenecchi e dalla Repubblica Veneta, sconfiggere gli Svizzeri alleati con il Ducato di Milano, presente con le truppe del duca Massimiliano Sforza.
La battaglia di Marignano, "la battaglia dei giganti", avvenne nei pressi di Melegnano nel settembre del 1515 per il controllo del Ducato di Milano. La battaglia vide la vittoria dell'alleanza franco-veneta, ovvero dei Francesi di Francesco I coadiuvati da alcuni lanzichenecchi e dalle forze della Repubblica di Venezia. Sul fronte opposto erano schierati gli Svizzeri, che dal 1512 avevano il controllo sostanziale del Ducato di Milano, anch'esso presente con il duca Massimiliano Sforza con i suoi cavalieri e fanti. La battaglia di Marignano, presso Melegnano, avvenne nel settembre del 1515 per il controllo del Ducato di Milano. La battaglia vide i Francesi di Francesco I, supportati dai lanzichenecchi e dalla Repubblica Veneta, sconfiggere gli Svizzeri alleati con il Ducato di Milano, presente con le truppe del duca Massimiliano Sforza.
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La Biblioteca reale di Alessandria fu la più grande e ricca biblioteca del mondo antico e uno dei principali poli culturali ellenistici. Andò distrutta nell'antichità, probabilmente più volte tra l'anno 48 a.C. e il 642 d.C. La Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un sovrintendente, ruolo di grande autorità. Il sovrintendente era nominato direttamente dal re (il primo fu Zenodoto di Efeso). Questi dirigeva una squadra di preparatissimi grammatici e filologi che avevano il compito di annotare e correggere i testi delle varie opere. La più grande e ricca biblioteca dell'antichità fu quella di Alessandria. Andò distrutta forse più volte tra il 48 a.C. e il 642 d.C. La biblioteca, costruita durante il regno di Tolomeo II Filadelfo (III secolo a.C.), era gestita da un sovrintendente nominato dal re: il primo fu Zenodoto da Efeso; agli ordini del sovrintendente grammatici e filologi rivedevano i testi delle opere.
La Biblioteca reale di Alessandria fu la più grande e ricca biblioteca del mondo antico e uno dei principali poli culturali ellenistici. Andò distrutta nell'antichità, probabilmente più volte tra l'anno 48 a.C. e il 642 d.C. La Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un sovrintendente, ruolo di grande autorità. Il sovrintendente era nominato direttamente dal re (il primo fu Zenodoto di Efeso). Questi dirigeva una squadra di preparatissimi grammatici e filologi che avevano il compito di annotare e correggere i testi delle varie opere. La più grande e ricca biblioteca dell'antichità fu quella di Alessandria. Andò distrutta forse più volte tra il 48 a.C. e il 642 d.C. La biblioteca, costruita durante il regno di Tolomeo II Filadelfo (III secolo a.C.), era gestita da un sovrintendente nominato dal re: il primo fu Zenodoto da Efeso; agli ordini del sovrintendente grammatici e filologi rivedevano i testi delle opere.
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La Borsa di New York (NYSE), soprannominata "Big Board", è la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il suo volume di azioni è stato superato dal NASDAQ negli anni '90, ma la capitalizzazione totale delle aziende del NYSE è cinque volte quella del listino tecnologico concorrente. La capitalizzazione totale del NYSE è di 21.000 miliardi di dollari, di cui oltre 7.000 miliardi di aziende non americane. Nel 2005 era gestita da NYSE Group, una fusione con Archipelago Exchange. La Borsa di New York (NYSE), è la più grande borsa del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il NASDAQ negli anni '90 ha superato il suo volume di azioni, ma la capitalizzazione totale delle aziende del NYSE, 21.000 miliardi di dollari, di cui oltre 7.000 miliardi di aziende non americane, è cinque volte quella del listino tecnologico. Nel 2005 era gestita da NYSE Group, una fusione con Archipelago Exchange.
La Borsa di New York (NYSE), soprannominata "Big Board", è la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il suo volume di azioni è stato superato dal NASDAQ negli anni '90, ma la capitalizzazione totale delle aziende del NYSE è cinque volte quella del listino tecnologico concorrente. La capitalizzazione totale del NYSE è di 21.000 miliardi di dollari, di cui oltre 7.000 miliardi di aziende non americane. Nel 2005 era gestita da NYSE Group, una fusione con Archipelago Exchange. La Borsa di New York (NYSE), è la più grande borsa del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il NASDAQ negli anni '90 ha superato il suo volume di azioni, ma la capitalizzazione totale delle aziende del NYSE, 21.000 miliardi di dollari, di cui oltre 7.000 miliardi di aziende non americane, è cinque volte quella del listino tecnologico. Nel 2005 era gestita da NYSE Group, una fusione con Archipelago Exchange.
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La chiamano zona Tortona, un mix di moda, design, arte, media e servizi avanzati alle imprese, un luogo di lavoro della cosiddetta classe creativa, ma fino a pochi anni fa era ancora un quartiere industriale, in prevalenza elettromeccanica pesante. Zona Tortona era un quartiere industriale, soprattutto di elettromeccanica pesante, e ora è diventato un luogo di lavoro della classe creativa che opera nei settori della moda, del design, dell'arte, dei media e dei servizi avanzati alle imprese.
La chiamano zona Tortona, un mix di moda, design, arte, media e servizi avanzati alle imprese, un luogo di lavoro della cosiddetta classe creativa, ma fino a pochi anni fa era ancora un quartiere industriale, in prevalenza elettromeccanica pesante. Zona Tortona era un quartiere industriale, soprattutto di elettromeccanica pesante, e ora è diventato un luogo di lavoro della classe creativa che opera nei settori della moda, del design, dell'arte, dei media e dei servizi avanzati alle imprese.
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La chirurgia endodontica rappresenta l'intervento di elezione quando non è possibile curare un dente con una lesione apicale mediante una normale cura canalare o devitalizzazione attraverso la corona del dente, specialmente quando il ricorrere di fenomeni ascessuali diventa frequente e doloroso per il paziente oppure quando l'intervento di devitalizzazione, sebbene ben eseguito non ha portato alla guarigione della lesione apicale. Quando una lesione apicale non può essere curata attraverso la corona del dente con una cura canalare o una devitalizzazione, o quando già stata fatta una devitalizzazione, ma non è stata del tutto efficace, o in presenza di frequenti e dolorosi ascessi, è bene scegliere la chirurgia endodontica.
La chirurgia endodontica rappresenta l'intervento di elezione quando non è possibile curare un dente con una lesione apicale mediante una normale cura canalare o devitalizzazione attraverso la corona del dente, specialmente quando il ricorrere di fenomeni ascessuali diventa frequente e doloroso per il paziente oppure quando l'intervento di devitalizzazione, sebbene ben eseguito non ha portato alla guarigione della lesione apicale. Quando una lesione apicale non può essere curata attraverso la corona del dente con una cura canalare o una devitalizzazione, o quando già stata fatta una devitalizzazione, ma non è stata del tutto efficace, o in presenza di frequenti e dolorosi ascessi, è bene scegliere la chirurgia endodontica.
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La Cina non è pronta ad affrontare le conseguenze di un numero crescente di anziani che vivono da soli. Le scelte politiche del governo esaltano l'ideale di famiglia unita che fornisce assistenza agli anziani e a chi non è in grado di provvedere a se stesso. I tentativi fatti finora di estendere la copertura pensionistica e altre forme di tutela sociale sono insufficienti, perché lo Stato dà per scontato che i figli si prenderanno cura degli anziani e dei malati. Il sistema di welfare non è in grado di aiutare gli anziani che vivono da soli. Il sostegno finanziario dello Stato è aumentato negli ultimi dieci anni, ma diversi milioni di anziani cinesi continuano a non avere una pensione o una qualsiasi forma di reddito. Nonostante l'aumento del sostegno finanziario dello Stato cinese negli ultimi 10 anni, il welfare è insufficiente per provvedere agli anziani che vivono da soli e senza supporto parentale, anche perché da un lato le scelte politiche esaltano l'idea di famiglia unita, ma dall'altro vi sono diversi milioni di anziani senza alcun reddito.
La Cina non è pronta ad affrontare le conseguenze di un numero crescente di anziani che vivono da soli. Le scelte politiche del governo esaltano l'ideale di famiglia unita che fornisce assistenza agli anziani e a chi non è in grado di provvedere a se stesso. I tentativi fatti finora di estendere la copertura pensionistica e altre forme di tutela sociale sono insufficienti, perché lo Stato dà per scontato che i figli si prenderanno cura degli anziani e dei malati. Il sistema di welfare non è in grado di aiutare gli anziani che vivono da soli. Il sostegno finanziario dello Stato è aumentato negli ultimi dieci anni, ma diversi milioni di anziani cinesi continuano a non avere una pensione o una qualsiasi forma di reddito. Nonostante l'aumento del sostegno finanziario dello Stato cinese negli ultimi 10 anni, il welfare è insufficiente per provvedere agli anziani che vivono da soli e senza supporto parentale, anche perché da un lato le scelte politiche esaltano l'idea di famiglia unita, ma dall'altro vi sono diversi milioni di anziani senza alcun reddito.
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La Colonna Traiana fu realizzata nel 113 d.C ed era parte del nuovo foro costruito dall'imperatore. Alla morte di Traiano nel 117 d.C. all'interno del basamento furono poste le ceneri dell'imperatore. La colonna è ricoperta da un grande fregio a spirale che racconta le due campagne contro i Daci dell'imperatore. Dal punto di vista artistico, la varietà di personaggi, posizioni e espressioni richiama l'Ellenismo; alcune forzature del moto dei corpi richiamano il Regno di Pergamo in particolare. Costruita nel 113 d.C., la Colonna Traiana si trovava al centro del foro e dal 117 d.C. il suo basamento ospitava le ceneri dell'imperatore. È ornata da un fregio a spirale che racconta le due campagne in Dacia e che ricorda la produzione artistica ellenistica.
La Colonna Traiana fu realizzata nel 113 d.C ed era parte del nuovo foro costruito dall'imperatore. Alla morte di Traiano nel 117 d.C. all'interno del basamento furono poste le ceneri dell'imperatore. La colonna è ricoperta da un grande fregio a spirale che racconta le due campagne contro i Daci dell'imperatore. Dal punto di vista artistico, la varietà di personaggi, posizioni e espressioni richiama l'Ellenismo; alcune forzature del moto dei corpi richiamano il Regno di Pergamo in particolare. Costruita nel 113 d.C., la Colonna Traiana si trovava al centro del foro e dal 117 d.C. il suo basamento ospitava le ceneri dell'imperatore. È ornata da un fregio a spirale che racconta le due campagne in Dacia e che ricorda la produzione artistica ellenistica.
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La Confraternita dei Preraffaelliti fu una corrente artistica che si sviluppò durante l'età vittoriana (XIX secolo), periodo particolarmente importante sia per la società sia per le arti britanniche. Il periodo, che segnò l'affermarsi di valori borghesi come la fedeltà al Paese e la fede nel progresso, era reduce dalle grandi innovazioni artistiche di Johann Heinrich Füssli e William Blake, che aprirono la strada al romanticismo e stava vivendo proprio in quegli anni la grande rivoluzione del decadentismo con Oscar Wilde. L'obiettivo dei Preraffaelliti era quello di abolire i modelli vigenti dell'arte vittoriana dell'epoca. Ascrivibile alla corrente del simbolismo, può essere definita - insieme al raffinato simbolismo di Klimt e alle forme del Liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo. La corrente pittorica si sviluppò e si esaurì in Gran Bretagna. La Confraternita dei Preraffaelliti fu una corrente artistica che si sviluppò ed esaurì in Gran Bretagna durante il XIX secolo, periodo importante sia per la società sia per le arti. Il periodo, che segnò l'affermarsi dei valori borghesi, era reduce dalle grandi innovazioni artistiche preromantiche e conobbe in quegli anni con Oscar Wilde il decadentismo. Corrente del simbolismo, l'arte dei Preraffaelliti voleva abolire i modelli dell'arte vittoriana e può essere definita - insieme al simbolismo di Klimt e al Liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo.
La Confraternita dei Preraffaelliti fu una corrente artistica che si sviluppò durante l'età vittoriana (XIX secolo), periodo particolarmente importante sia per la società sia per le arti britanniche. Il periodo, che segnò l'affermarsi di valori borghesi come la fedeltà al Paese e la fede nel progresso, era reduce dalle grandi innovazioni artistiche di Johann Heinrich Füssli e William Blake, che aprirono la strada al romanticismo e stava vivendo proprio in quegli anni la grande rivoluzione del decadentismo con Oscar Wilde. L'obiettivo dei Preraffaelliti era quello di abolire i modelli vigenti dell'arte vittoriana dell'epoca. Ascrivibile alla corrente del simbolismo, può essere definita - insieme al raffinato simbolismo di Klimt e alle forme del Liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo. La corrente pittorica si sviluppò e si esaurì in Gran Bretagna. La Confraternita dei Preraffaelliti fu una corrente artistica che si sviluppò ed esaurì in Gran Bretagna durante il XIX secolo, periodo importante sia per la società sia per le arti. Il periodo, che segnò l'affermarsi dei valori borghesi, era reduce dalle grandi innovazioni artistiche preromantiche e conobbe in quegli anni con Oscar Wilde il decadentismo. Corrente del simbolismo, l'arte dei Preraffaelliti voleva abolire i modelli dell'arte vittoriana e può essere definita - insieme al simbolismo di Klimt e al Liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo.
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La conoscenza del linguaggio risulta dall'interazione di strutture della mente date inizialmente, da processi di maturazione e dall'interazione con l'ambiente. In tal modo non c'è motivo per aspettarsi che sussisteranno proprietà invarianti della conoscenza che viene acquisita - le grammatiche costruite dalla mente - anche se l'innata determinazione delle strutture iniziali e dei processi di maturazione è alquanto restrittiva. L'interazione tra strutture della mente date, processi di maturazione e ambiente esterno porta alla conoscenza del linguaggio. Ciò non significa che, nonostante la determinazione delle strutture iniziali e i processi di maturazione siano decisamente restrittivi, sussistano proprietà invarianti della conoscenza.
La conoscenza del linguaggio risulta dall'interazione di strutture della mente date inizialmente, da processi di maturazione e dall'interazione con l'ambiente. In tal modo non c'è motivo per aspettarsi che sussisteranno proprietà invarianti della conoscenza che viene acquisita - le grammatiche costruite dalla mente - anche se l'innata determinazione delle strutture iniziali e dei processi di maturazione è alquanto restrittiva. L'interazione tra strutture della mente date, processi di maturazione e ambiente esterno porta alla conoscenza del linguaggio. Ciò non significa che, nonostante la determinazione delle strutture iniziali e i processi di maturazione siano decisamente restrittivi, sussistano proprietà invarianti della conoscenza.
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La crisi economica e sociale che ha colpito l'Argentina nel 2001-2002 si inserisce in una serie mondiale di crisi finanziarie e monetarie, iniziata nel 1997 in Asia e diffusasi quindi in Russia e America latina. Essa ha travolto il Paese con il più alto prodotto nazionale lordo pro capite in America latina - 7550 dollari nel 1999 - e una bilancia commerciale che, nel 2001, registrava un attivo di 4,5 miliardi di dollari. All'origine della crisi vi è la politica economica messa in atto negli anni Novanta: il governo ha attuato la "dollarizzazione" dell'economia, agganciando la moneta nazionale (il peso) al dollaro in termini di parità (1 peso = 1 dollaro). Contemporaneamente, adottando appieno la formula liberista, ha attuato una radicale privatizzazione del patrimonio economico nazionale nei settori dell'industria, dell'agricoltura e dei servizi. Tra le crisi che hanno avuto inizio nel 1997 in Asia, diffondendosi a macchia d'olio, la crisi economica e sociale argentina del 2001-02 è riuscita a colpire il Paese con il più alto prodotto nazionale lordo pro capite dell'America Latina. La causa di questa crisi è stata la politica avviata negli anni Novanta con la dollarizzazione dell'economia seguita dalla privatizzazione selvaggia del patrimonio economico nazionale.
La crisi economica e sociale che ha colpito l'Argentina nel 2001-2002 si inserisce in una serie mondiale di crisi finanziarie e monetarie, iniziata nel 1997 in Asia e diffusasi quindi in Russia e America latina. Essa ha travolto il Paese con il più alto prodotto nazionale lordo pro capite in America latina - 7550 dollari nel 1999 - e una bilancia commerciale che, nel 2001, registrava un attivo di 4,5 miliardi di dollari. All'origine della crisi vi è la politica economica messa in atto negli anni Novanta: il governo ha attuato la "dollarizzazione" dell'economia, agganciando la moneta nazionale (il peso) al dollaro in termini di parità (1 peso = 1 dollaro). Contemporaneamente, adottando appieno la formula liberista, ha attuato una radicale privatizzazione del patrimonio economico nazionale nei settori dell'industria, dell'agricoltura e dei servizi. Tra le crisi che hanno avuto inizio nel 1997 in Asia, diffondendosi a macchia d'olio, la crisi economica e sociale argentina del 2001-02 è riuscita a colpire il Paese con il più alto prodotto nazionale lordo pro capite dell'America Latina. La causa di questa crisi è stata la politica avviata negli anni Novanta con la dollarizzazione dell'economia seguita dalla privatizzazione selvaggia del patrimonio economico nazionale.
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La crisi strutturale della montagna alpina inizia con l'avvento del "moderno" (XVI-XVII-XVIII secolo), allorquando l'assetto geopolitico dell'Europa muta radicalmente a seguito del costituirsi di nuove formazioni territoriali centralizzate come gli Stati nazionali. A causa della mutata geografia politica, le Alpi perdono la centralità che possedevano nel basso Medioevo e che aveva reso possibile la costruzione di una civiltà formata da "uomini liberi", resi responsabili da pratiche intense di autogoverno. La dipendenza moderna delle valli alpine dalle città di pianura, sempre più detentrici del potere politico, inizia con il tracciamento di nuovi confini che spezzano l'unità amministrativa dei territori a cavallo dei passi. Il cambiamento della geografia politica avvenuto dal XVI al XVIII secolo, quando si formarono gli Stati nazionali centralizzati, mise in crisi le valli alpine, in quanto le rendeva dipendenti dalle città di pianura, che avevano sempre maggior potere politico, e, con i nuovi confini, ne spezzava l'unità dei territori. Nel basso Medioevo, al contrario, era stata possibile la formazione di una civiltà delle Alpi, basata sulla loro centralità e caratterizzata da pratiche di autogoverno.
La crisi strutturale della montagna alpina inizia con l'avvento del "moderno" (XVI-XVII-XVIII secolo), allorquando l'assetto geopolitico dell'Europa muta radicalmente a seguito del costituirsi di nuove formazioni territoriali centralizzate come gli Stati nazionali. A causa della mutata geografia politica, le Alpi perdono la centralità che possedevano nel basso Medioevo e che aveva reso possibile la costruzione di una civiltà formata da "uomini liberi", resi responsabili da pratiche intense di autogoverno. La dipendenza moderna delle valli alpine dalle città di pianura, sempre più detentrici del potere politico, inizia con il tracciamento di nuovi confini che spezzano l'unità amministrativa dei territori a cavallo dei passi. Il cambiamento della geografia politica avvenuto dal XVI al XVIII secolo, quando si formarono gli Stati nazionali centralizzati, mise in crisi le valli alpine, in quanto le rendeva dipendenti dalle città di pianura, che avevano sempre maggior potere politico, e, con i nuovi confini, ne spezzava l'unità dei territori. Nel basso Medioevo, al contrario, era stata possibile la formazione di una civiltà delle Alpi, basata sulla loro centralità e caratterizzata da pratiche di autogoverno.
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La critica più comune rivolta all'Expo è di non essere stato in grado di trasmettere al meglio la sua tematica ai visitatori. Molto spesso i padiglioni risultavano essere più una promozione turistica del Paese stesso. Oppure un'interpretazione abbastanza semplificata (e talvolta improbabile) di come producano il cibo e del loro modo di vedere la sostenibilità. Non è facile spiegare a una platea che deve essere molto ampia (quindi di non addetti ai lavori) un argomento complesso e per certi versi sconosciuto/noioso. È comprensibile quindi la delusione di tante persone. Si poteva fare meglio? Sicuramente sì, ma stava nella bravura dei vari Paesi capire cosa/come trasmettere un messaggio a chi ti visita. La critica più comune verso Expo è di non aver trasmesso al meglio ai visitatori i suoi temi. Spesso i Paesi hanno fatto nei loro padiglioni promozione turistica o mostrato come producono cibo e come interpretano la sostenibilità. Spiegare un argomento complesso e per certi versi sconosciuto o noioso non è facile. Ciò ha deluso tanti. Si poteva fare meglio, ma stava nella bravura dei vari Paesi trovare il modo di trasmettere il messaggio.
La critica più comune rivolta all'Expo è di non essere stato in grado di trasmettere al meglio la sua tematica ai visitatori. Molto spesso i padiglioni risultavano essere più una promozione turistica del Paese stesso. Oppure un'interpretazione abbastanza semplificata (e talvolta improbabile) di come producano il cibo e del loro modo di vedere la sostenibilità. Non è facile spiegare a una platea che deve essere molto ampia (quindi di non addetti ai lavori) un argomento complesso e per certi versi sconosciuto/noioso. È comprensibile quindi la delusione di tante persone. Si poteva fare meglio? Sicuramente sì, ma stava nella bravura dei vari Paesi capire cosa/come trasmettere un messaggio a chi ti visita. La critica più comune verso Expo è di non aver trasmesso al meglio ai visitatori i suoi temi. Spesso i Paesi hanno fatto nei loro padiglioni promozione turistica o mostrato come producono cibo e come interpretano la sostenibilità. Spiegare un argomento complesso e per certi versi sconosciuto o noioso non è facile. Ciò ha deluso tanti. Si poteva fare meglio, ma stava nella bravura dei vari Paesi trovare il modo di trasmettere il messaggio.
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La Croce del Sud (in latino: Crux; così chiamata in contrasto con la Croce del Nord), è la più piccola delle 88 costellazioni moderne, ma anche una delle più famose e appariscenti. È circondata da tre lati dal Centauro, mentre a sud si trova la piccola costellazione della Mosca. A causa della sua luminosità e della sua forma inconfondibile, è spesso raffigurata nelle bandiere delle nazioni situate nell'emisfero australe, come Australia, Brasile e Nuova Zelanda, le quali l'hanno assunta come simbolo della loro posizione geografica meridionale. La Croce del Sud è una delle più famose e più piccole fra le 88 costellazioni moderne. Attorno a essa troviamo su tre lati il Centauro, mentre a sud la costellazione della Mosca. La sua forma unica e il suo bagliore le sono valsi la riproduzione sulle bandiere di alcune Nazioni dell'Oceania e dell'America meridionale, quale simbolo della loro posizione nell'emisfero australe.
La Croce del Sud (in latino: Crux; così chiamata in contrasto con la Croce del Nord), è la più piccola delle 88 costellazioni moderne, ma anche una delle più famose e appariscenti. È circondata da tre lati dal Centauro, mentre a sud si trova la piccola costellazione della Mosca. A causa della sua luminosità e della sua forma inconfondibile, è spesso raffigurata nelle bandiere delle nazioni situate nell'emisfero australe, come Australia, Brasile e Nuova Zelanda, le quali l'hanno assunta come simbolo della loro posizione geografica meridionale. La Croce del Sud è una delle più famose e più piccole fra le 88 costellazioni moderne. Attorno a essa troviamo su tre lati il Centauro, mentre a sud la costellazione della Mosca. La sua forma unica e il suo bagliore le sono valsi la riproduzione sulle bandiere di alcune Nazioni dell'Oceania e dell'America meridionale, quale simbolo della loro posizione nell'emisfero australe.
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La decisione di affidare a un militare la gestione della macchina della mobilitazione industriale segnava una scelta netta e precisa delle autorità italiane a favore di una militarizzazione della produzione, solo in parte attenuata dalla concreta gestione di Dallolio che preferì (o avrebbe preferito) lasciare agli industriali gran parte dei compiti organizzativi e decisionali. Per favorire la militarizzazione della produzione le autorità italiane affidarono l'industria a un militare, Dallolio, che comunque laveva lasciato agli industriali molti compiti organizzativi e potere decisionale.
La decisione di affidare a un militare la gestione della macchina della mobilitazione industriale segnava una scelta netta e precisa delle autorità italiane a favore di una militarizzazione della produzione, solo in parte attenuata dalla concreta gestione di Dallolio che preferì (o avrebbe preferito) lasciare agli industriali gran parte dei compiti organizzativi e decisionali. Per favorire la militarizzazione della produzione le autorità italiane affidarono l'industria a un militare, Dallolio, che comunque laveva lasciato agli industriali molti compiti organizzativi e potere decisionale.
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La definizione del surrealismo come "automatismo psichico puro, con cui ci si propone di esprimere il reale funzionamento del pensiero", spiega poi la condanna del "talento" artistico come pura abilità e illumina il senso delle tecniche adottate dai surrealisti per scavalcare il controllo della ragione e mettere allo scoperto la forza creativa dell'inconscio. Se il surrealismo viene inteso come esercizio automatico e puro della psiche, si capisce il rifiuto del "talento" artistico come abilità, così come le tecniche che gli artisti surrealisti utilizzavano per liberare la forza creativa dell'inconscio oltre i limiti della ragione.
La definizione del surrealismo come "automatismo psichico puro, con cui ci si propone di esprimere il reale funzionamento del pensiero", spiega poi la condanna del "talento" artistico come pura abilità e illumina il senso delle tecniche adottate dai surrealisti per scavalcare il controllo della ragione e mettere allo scoperto la forza creativa dell'inconscio. Se il surrealismo viene inteso come esercizio automatico e puro della psiche, si capisce il rifiuto del "talento" artistico come abilità, così come le tecniche che gli artisti surrealisti utilizzavano per liberare la forza creativa dell'inconscio oltre i limiti della ragione.
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La dermatite atopica si manifesta con lesioni eczematose acute e croniche che si sovrappongono in relazione alla fase della malattia. È caratterizzata da secchezza della pelle, dovuta ad un'alterazione della barriera cutanea, rossore e intenso prurito. La dermatite atopica ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. La dermatite atopica provoca pelle secca, a causa del cambiamento che avviene nella barriera cutanea, arrossamenti e prurito: si caratterizza per la concomitanza di lesioni eczematose acute e croniche, con un'alternanza di acutizzazioni e miglioramenti.
La dermatite atopica si manifesta con lesioni eczematose acute e croniche che si sovrappongono in relazione alla fase della malattia. È caratterizzata da secchezza della pelle, dovuta ad un'alterazione della barriera cutanea, rossore e intenso prurito. La dermatite atopica ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. La dermatite atopica provoca pelle secca, a causa del cambiamento che avviene nella barriera cutanea, arrossamenti e prurito: si caratterizza per la concomitanza di lesioni eczematose acute e croniche, con un'alternanza di acutizzazioni e miglioramenti.
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La diffusione di Airbnb nelle città italiane è correlata all'evoluzione dei flussi turistici. Quello che succede a Matera ne è un esempio lampante. Dopo l'iscrizione nella lista dell'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità nel 1993 e la sua nomina a capitale europea della cultura per il 2019, la città ha registrato un picco di visite senza precedenti: 152 per cento in più rispetto a sette anni fa, secondo i dati elaborati dal centro studi turistici di Firenze. Questa crescita ha avuto dei costi sociali e umani. Matera - nominata patrimonio mondiale dell'umanità nel 1993 e capitale europea della cultura nel 2019 - rappresenta un chiaro esempio di come si è evoluto il turismo nelle città italiane. L'afflusso di turisti è aumentato del 152 per cento rispetto a sette anni fa, questo però ha avuto conseguenze sociali e umane negative.
La diffusione di Airbnb nelle città italiane è correlata all'evoluzione dei flussi turistici. Quello che succede a Matera ne è un esempio lampante. Dopo l'iscrizione nella lista dell'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità nel 1993 e la sua nomina a capitale europea della cultura per il 2019, la città ha registrato un picco di visite senza precedenti: 152 per cento in più rispetto a sette anni fa, secondo i dati elaborati dal centro studi turistici di Firenze. Questa crescita ha avuto dei costi sociali e umani. Matera - nominata patrimonio mondiale dell'umanità nel 1993 e capitale europea della cultura nel 2019 - rappresenta un chiaro esempio di come si è evoluto il turismo nelle città italiane. L'afflusso di turisti è aumentato del 152 per cento rispetto a sette anni fa, questo però ha avuto conseguenze sociali e umane negative.
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La disabilità dovuta a patologie muscolo-scheletriche è aumentata del 45% negli ultimi 20 anni e, tra queste, l'osteoporosi severa complicata da fratture risulta essere tra le cause più invalidanti e in grado di pregiudicare la qualità della vita, se non trattata efficacemente e tempestivamente. Nel corso del congresso mondiale su osteoporosi, osteoartrite e disturbi delle ossa e dei muscoli è emerso anche che l'osteoporosi è una malattia che comporta enormi costi per le comunità e per i sistemi sanitari nazionali, con una crescita di spesa prevista di circa il 25% entro il 2025 solo in Europa. Le patologie muscolo- scheletriche stanno diventando sempre più invalidanti (+45% dei casi negli ultimi 20 anni). In particolare, l'osteoporosi severa associata a fratture rischia di compromettere l'autosufficienza, se non viene curata in modo adeguato. Durante il congresso dedicato alle patologie legate alle ossa si è parlato dei costi esorbitanti che devono sostenere i sistemi sanitari europei per trattare l'osteoporosi (destinati a crescere del 25% nei prossimi anni).
La disabilità dovuta a patologie muscolo-scheletriche è aumentata del 45% negli ultimi 20 anni e, tra queste, l'osteoporosi severa complicata da fratture risulta essere tra le cause più invalidanti e in grado di pregiudicare la qualità della vita, se non trattata efficacemente e tempestivamente. Nel corso del congresso mondiale su osteoporosi, osteoartrite e disturbi delle ossa e dei muscoli è emerso anche che l'osteoporosi è una malattia che comporta enormi costi per le comunità e per i sistemi sanitari nazionali, con una crescita di spesa prevista di circa il 25% entro il 2025 solo in Europa. Le patologie muscolo- scheletriche stanno diventando sempre più invalidanti (+45% dei casi negli ultimi 20 anni). In particolare, l'osteoporosi severa associata a fratture rischia di compromettere l'autosufficienza, se non viene curata in modo adeguato. Durante il congresso dedicato alle patologie legate alle ossa si è parlato dei costi esorbitanti che devono sostenere i sistemi sanitari europei per trattare l'osteoporosi (destinati a crescere del 25% nei prossimi anni).
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La disparità nell'accesso alle risorse idriche in Palestina ha radici profonde. Subito dopo la sua creazione, nel 1948, Israele cercò di assumere il controllo delle acque nella regione. Questo processo accelerò dopo la guerra arabo-israeliana del 1967, quando per la prima volta Israele assunse il controllo dei territori palestinesi. Allora, le forze armate israeliane diramarono l'ordinanza 92, che metteva le risorse idriche palestinesi sotto la giurisdizione dell'esercito israeliano, e l'ordinanza 158, che imponeva ai palestinesi di richiedere il permesso all'esercito per costruire infrastrutture idriche. Dalla sua nascita, Israele ha sempre perseguito l'obiettivo di controllare le risorse idriche in Palestina. A seguito della guerra arabo-israeliana, Israele diramò due ordinanze con le quali si assicurò il controllo effettivo sulle risorse idriche palestinesi.
La disparità nell'accesso alle risorse idriche in Palestina ha radici profonde. Subito dopo la sua creazione, nel 1948, Israele cercò di assumere il controllo delle acque nella regione. Questo processo accelerò dopo la guerra arabo-israeliana del 1967, quando per la prima volta Israele assunse il controllo dei territori palestinesi. Allora, le forze armate israeliane diramarono l'ordinanza 92, che metteva le risorse idriche palestinesi sotto la giurisdizione dell'esercito israeliano, e l'ordinanza 158, che imponeva ai palestinesi di richiedere il permesso all'esercito per costruire infrastrutture idriche. Dalla sua nascita, Israele ha sempre perseguito l'obiettivo di controllare le risorse idriche in Palestina. A seguito della guerra arabo-israeliana, Israele diramò due ordinanze con le quali si assicurò il controllo effettivo sulle risorse idriche palestinesi.
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La disposizione delle truppe deve somigliare all'acqua. Come l'acqua, nel suo movimento, scende dall'alto e si raccoglie in basso, così le truppe devono evitare i punti di forza e concentrarsi sui vuoti. Come l'acqua regola il suo scorrere in base al terreno, così l'esercito deve costruire la vittoria adattandosi al nemico. La disposizione dell'esercito deve imitare il movimento dell'acqua: evitare i punti di forza e concentrarsi sui vuoti; adattarsi al terreno, ossia, in questo caso, all'avversario.
La disposizione delle truppe deve somigliare all'acqua. Come l'acqua, nel suo movimento, scende dall'alto e si raccoglie in basso, così le truppe devono evitare i punti di forza e concentrarsi sui vuoti. Come l'acqua regola il suo scorrere in base al terreno, così l'esercito deve costruire la vittoria adattandosi al nemico. La disposizione dell'esercito deve imitare il movimento dell'acqua: evitare i punti di forza e concentrarsi sui vuoti; adattarsi al terreno, ossia, in questo caso, all'avversario.
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La distinzione tra il diritto soggettivo sostanziale e l'azione si rivela sotto molteplici aspetti. Il primo ha infatti per oggetto una prestazione della controparte, l'azione mira invece a provocare un'attività degli organi giudiziari; appunto perciò il diritto si dirige verso la controparte e ha, secondo i casi, natura privata o pubblica e un contenuto che varia in dipendenza della singola fattispecie, mentre l'azione si dirige verso lo Stato e ha perciò sempre natura pubblica ed un contenuto uniforme, com'è quello della domanda di tutela giurisdizionale del proprio diritto (pur variando il tipo di procedimento che di volta in volta s'invoca dal giudice). Numerose sono le differenze tra il diritto soggettivo sostanziale e l'azione. Il primo è volto a ottenere una prestazione da una controparte ed è pertanto privato o pubblico a seconda che tale sia quest'ultima. L'azione è invece sempre pubblica, in quanto diretta a chiedere un intervento agli organi dello Stato. Il diritto soggettivo varia inoltre in funzione del caso concreto, mentre l'azione ha un contenuto costante, cioè la richiesta di intervento al potere pubblico.
La distinzione tra il diritto soggettivo sostanziale e l'azione si rivela sotto molteplici aspetti. Il primo ha infatti per oggetto una prestazione della controparte, l'azione mira invece a provocare un'attività degli organi giudiziari; appunto perciò il diritto si dirige verso la controparte e ha, secondo i casi, natura privata o pubblica e un contenuto che varia in dipendenza della singola fattispecie, mentre l'azione si dirige verso lo Stato e ha perciò sempre natura pubblica ed un contenuto uniforme, com'è quello della domanda di tutela giurisdizionale del proprio diritto (pur variando il tipo di procedimento che di volta in volta s'invoca dal giudice). Numerose sono le differenze tra il diritto soggettivo sostanziale e l'azione. Il primo è volto a ottenere una prestazione da una controparte ed è pertanto privato o pubblico a seconda che tale sia quest'ultima. L'azione è invece sempre pubblica, in quanto diretta a chiedere un intervento agli organi dello Stato. Il diritto soggettivo varia inoltre in funzione del caso concreto, mentre l'azione ha un contenuto costante, cioè la richiesta di intervento al potere pubblico.
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La diversità più importante è nel loro atteggiamento sociale. Il sogno è un prodotto psichico assolutamente asociale; non ha niente da comunicare agli altri; sorto all'interno di una persona come compromesso tra le forze psichiche che vi combattono, resta incomprensibile anche a questa persona e pertanto è privo di qualsiasi interesse per gli altri. Non solo non gli occorre attribuire alcun valore alla propria intelligibilità, ma deve addirittura guardarsi dall'essere capito, perché altrimenti sarebbe distrutto. Il sogno può quindi servirsi senza alcun impedimento del meccanismo che domina i nostri processi mentali inconsci, fino a una deformazione che non può essere raddrizzata. Il motto invece è la più sociale di tutte le funzioni psichiche che mirano al profitto di piacere. Il sogno è un prodotto psichico che rimane incomprensibile sia per la persona stessa sia per gli altri e, come tale, non è dunque di interesse sociale. L'intelligibilità non solo non rappresenta un valore, ma è addirittura una minaccia tale da poterlo distruggere: per questo, attraverso l'uso dei processi mentali inconsci, attua una deformazione. Il motto invece è la funzione psichica più sociale.
La diversità più importante è nel loro atteggiamento sociale. Il sogno è un prodotto psichico assolutamente asociale; non ha niente da comunicare agli altri; sorto all'interno di una persona come compromesso tra le forze psichiche che vi combattono, resta incomprensibile anche a questa persona e pertanto è privo di qualsiasi interesse per gli altri. Non solo non gli occorre attribuire alcun valore alla propria intelligibilità, ma deve addirittura guardarsi dall'essere capito, perché altrimenti sarebbe distrutto. Il sogno può quindi servirsi senza alcun impedimento del meccanismo che domina i nostri processi mentali inconsci, fino a una deformazione che non può essere raddrizzata. Il motto invece è la più sociale di tutte le funzioni psichiche che mirano al profitto di piacere. Il sogno è un prodotto psichico che rimane incomprensibile sia per la persona stessa sia per gli altri e, come tale, non è dunque di interesse sociale. L'intelligibilità non solo non rappresenta un valore, ma è addirittura una minaccia tale da poterlo distruggere: per questo, attraverso l'uso dei processi mentali inconsci, attua una deformazione. Il motto invece è la funzione psichica più sociale.
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La documentazione numismatica che può essere riferita, a vario titolo, all'ultima regina tolemaica d'Egitto riflette, nella sua considerevole varietà e diffusione, la fama e il potere di cui Cleopatra beneficiò presso i contemporanei nonché le sue ambizioni politiche e territoriali. Le monete sono, infatti, la classe di materiali che più di altre, in virtù della produzione seriale in decine di migliaia di esemplari, ha potuto veicolare ai contemporanei e fino a noi l'immagine della sovrana. Si trova traccia della fama e del potere di Cleopatra, nonché delle sue ambizioni politiche e territoriali, nella produzione numismatica a lei relativa. Con la loro produzione seriale in decine di migliaia di esemplari, le monete sono state infatti il principale mezzo di promozione dell'immagine dell'ultima regina tolemaica presso i contemporanei nonché di conoscenza di essa per noi.
La documentazione numismatica che può essere riferita, a vario titolo, all'ultima regina tolemaica d'Egitto riflette, nella sua considerevole varietà e diffusione, la fama e il potere di cui Cleopatra beneficiò presso i contemporanei nonché le sue ambizioni politiche e territoriali. Le monete sono, infatti, la classe di materiali che più di altre, in virtù della produzione seriale in decine di migliaia di esemplari, ha potuto veicolare ai contemporanei e fino a noi l'immagine della sovrana. Si trova traccia della fama e del potere di Cleopatra, nonché delle sue ambizioni politiche e territoriali, nella produzione numismatica a lei relativa. Con la loro produzione seriale in decine di migliaia di esemplari, le monete sono state infatti il principale mezzo di promozione dell'immagine dell'ultima regina tolemaica presso i contemporanei nonché di conoscenza di essa per noi.
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La famiglia contadina toscana, in particolare la famiglia mezzadrile, così come si è conservata e sviluppata per secoli fino al secondo dopoguerra, è un oggetto antropologico davvero poco scontato. I suoi tratti più appariscenti hanno a che fare con aspetti sia di struttura sia di grandezza: famiglia polinucleare, composta da più famiglie, appare nello stesso tempo fortemente strutturata ed eccezionalmente numerosa. Nella casa colonica e nel podere che essa occupa per contratto possono facilmente abitare, lavorare e vivere fino a trenta persone, tutte connesse tra loro per vincoli di parentela. La famiglia mezzadrile toscana, così come si è conservata fino al secondo dopoguerra, è un interessante oggetto antropologico a causa della numerosità dei suoi membri e della sua forte strutturazione.
La famiglia contadina toscana, in particolare la famiglia mezzadrile, così come si è conservata e sviluppata per secoli fino al secondo dopoguerra, è un oggetto antropologico davvero poco scontato. I suoi tratti più appariscenti hanno a che fare con aspetti sia di struttura sia di grandezza: famiglia polinucleare, composta da più famiglie, appare nello stesso tempo fortemente strutturata ed eccezionalmente numerosa. Nella casa colonica e nel podere che essa occupa per contratto possono facilmente abitare, lavorare e vivere fino a trenta persone, tutte connesse tra loro per vincoli di parentela. La famiglia mezzadrile toscana, così come si è conservata fino al secondo dopoguerra, è un interessante oggetto antropologico a causa della numerosità dei suoi membri e della sua forte strutturazione.
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La festa di Santa Rosa si celebra il 4 settembre, giorno in cui ricorre l'anniversario della traslazione del corpo della Santa, avvenuta nel 1258. A Viterbo, città di cui è la sola patrona, alla vigilia della festa, la sera del 3 settembre di ogni anno, viene trasportata in processione, sulle spalle di cento robusti portatori, denominati Facchini, la Macchina di Santa Rosa, un campanile artistico illuminato, rinnovato ogni 5 anni, con un'altezza di 28 metri e del peso di circa 50 quintali, sormontato dalla statua della Santa. Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è patrimonio immateriale dell'Unesco con ufficializzazione avvenuta durante l'ottava sessione del comitato intergovernativo che si è svolto a Baku, in Azerbaigian. La Macchina di Santa Rosa è una struttura costituita da un alto campanile illuminato sormontato dalla statua della Santa che, rinnovandosi ogni 5 anni, viene portato per le vie di Viterbo da cento Facchini la sera del 3 settembre in memoria del trasferimento del corpo della Santa avvenuto nel 1258. La processione è stata dichiarata patrimonio immateriale dell'Unesco.
La festa di Santa Rosa si celebra il 4 settembre, giorno in cui ricorre l'anniversario della traslazione del corpo della Santa, avvenuta nel 1258. A Viterbo, città di cui è la sola patrona, alla vigilia della festa, la sera del 3 settembre di ogni anno, viene trasportata in processione, sulle spalle di cento robusti portatori, denominati Facchini, la Macchina di Santa Rosa, un campanile artistico illuminato, rinnovato ogni 5 anni, con un'altezza di 28 metri e del peso di circa 50 quintali, sormontato dalla statua della Santa. Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è patrimonio immateriale dell'Unesco con ufficializzazione avvenuta durante l'ottava sessione del comitato intergovernativo che si è svolto a Baku, in Azerbaigian. La Macchina di Santa Rosa è una struttura costituita da un alto campanile illuminato sormontato dalla statua della Santa che, rinnovandosi ogni 5 anni, viene portato per le vie di Viterbo da cento Facchini la sera del 3 settembre in memoria del trasferimento del corpo della Santa avvenuto nel 1258. La processione è stata dichiarata patrimonio immateriale dell'Unesco.
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La filosofia di Nietzsche prende le mosse dal suo complesso retroterra culturale, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entusiasta estimatore della nuova musica post- romantica di Wagner, della quale si fa promotore, scorgendo in essa una spinta per la rinascita dello spirito tedesco. A ciò si connette strettamente un intenso studio delle filosofie presocratiche, e una loro affermazione rispetto all'egemonia tradizionale dell'impianto socratico-platonico. La filologia classica e un variegato background culturale influenzano profondamente la filosofia di Nietzsche, grande estimatore della tragedia greca e della musica di Wagner. Nei componimenti di quest'ultimo, Nietzsche vede la chiave per la rinascita dello spirito germanico. Altro elemento proprio del filosofo è la predilezione per la filosofia presocratica, che studiò intensamente, rispetto a quella socratico- platonica.
La filosofia di Nietzsche prende le mosse dal suo complesso retroterra culturale, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entusiasta estimatore della nuova musica post- romantica di Wagner, della quale si fa promotore, scorgendo in essa una spinta per la rinascita dello spirito tedesco. A ciò si connette strettamente un intenso studio delle filosofie presocratiche, e una loro affermazione rispetto all'egemonia tradizionale dell'impianto socratico-platonico. La filologia classica e un variegato background culturale influenzano profondamente la filosofia di Nietzsche, grande estimatore della tragedia greca e della musica di Wagner. Nei componimenti di quest'ultimo, Nietzsche vede la chiave per la rinascita dello spirito germanico. Altro elemento proprio del filosofo è la predilezione per la filosofia presocratica, che studiò intensamente, rispetto a quella socratico- platonica.
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La formazione professionale è un elemento fondamentale per un lavoratore, perché permette di aggiornare e ampliare le proprie competenze. Questa può essere inserita all'interno di un vero e proprio contratto di lavoro, la cui causa è lo scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione a cui si aggiunge l'obbligo formativo a carico del datore di lavoro. In quest'ultimo caso rientra il contratto di apprendistato, la principale tipologia contrattuale per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. La formazione professionale, di primaria importanza per l'ampliamento delle competenze del dipendente, è a volte inserita direttamente nel contratto di lavoro, quando questo prevede l'obbligo formativo a carico del datore di lavoro. È il caso del contratto di apprendistato, largamente utilizzato per il primo impiego dei giovani con un'età compresa fra i 15 e i 29 anni.
La formazione professionale è un elemento fondamentale per un lavoratore, perché permette di aggiornare e ampliare le proprie competenze. Questa può essere inserita all'interno di un vero e proprio contratto di lavoro, la cui causa è lo scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione a cui si aggiunge l'obbligo formativo a carico del datore di lavoro. In quest'ultimo caso rientra il contratto di apprendistato, la principale tipologia contrattuale per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. La formazione professionale, di primaria importanza per l'ampliamento delle competenze del dipendente, è a volte inserita direttamente nel contratto di lavoro, quando questo prevede l'obbligo formativo a carico del datore di lavoro. È il caso del contratto di apprendistato, largamente utilizzato per il primo impiego dei giovani con un'età compresa fra i 15 e i 29 anni.
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La funzione del sintomo nell'anoressia e nella bulimia può assumere significati molto differenti, ma spesso è indicativa di una sottostante problematica legata al tema dell'identità. L'egosintonia che caratterizza il vissuto di molti pazienti suggerisce che la costruzione di un'identità patologica centrata attorno al sintomo ("sono anoressica/o, sono bulimica/o") rappresenti uno stabilizzatore della personalità che, a seconda della gravità, assume significati differenti. Le tematiche originarie che sembrano influire sulla costruzione di questa identità patologica possono in alcuni casi essere individuate nei compiti dell'adolescenza, che rappresentano fattori determinanti nella forma che assume il disturbo e che, in genere, ne segnano temporalmente l'esordio sintomatologico. Nella maggior parte dei casi il sintomo nell'anoressia e nella bulimia è connesso con tematiche legate all'identità. Infatti, l'uso dell'identificazione con la patologia fa pensare al sintomo come ad uno stabilizzatore di personalità. Anche l'età di esordio, cioè l'adolescenza, fa pensare alle tematiche dell'identità in quanto questa è uno dei compiti di quell'età.
La funzione del sintomo nell'anoressia e nella bulimia può assumere significati molto differenti, ma spesso è indicativa di una sottostante problematica legata al tema dell'identità. L'egosintonia che caratterizza il vissuto di molti pazienti suggerisce che la costruzione di un'identità patologica centrata attorno al sintomo ("sono anoressica/o, sono bulimica/o") rappresenti uno stabilizzatore della personalità che, a seconda della gravità, assume significati differenti. Le tematiche originarie che sembrano influire sulla costruzione di questa identità patologica possono in alcuni casi essere individuate nei compiti dell'adolescenza, che rappresentano fattori determinanti nella forma che assume il disturbo e che, in genere, ne segnano temporalmente l'esordio sintomatologico. Nella maggior parte dei casi il sintomo nell'anoressia e nella bulimia è connesso con tematiche legate all'identità. Infatti, l'uso dell'identificazione con la patologia fa pensare al sintomo come ad uno stabilizzatore di personalità. Anche l'età di esordio, cioè l'adolescenza, fa pensare alle tematiche dell'identità in quanto questa è uno dei compiti di quell'età.
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La gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura è un obiettivo raggiungibile e quanto mai necessario nell'interesse di tutti, a partire dagli agricoltori. È necessario però sancire una vera e propria "Alleanza per l'acqua" che coinvolga tutti gli attori in gioco, gli utilizzatori (l'agricoltura, ma anche l'industria, il settore elettrico e civile), gli enti regolatori (Stato, Regioni, Consorzi di bonifica e Autorità di bacino), senza dimenticare i portatori di interessi diffusi come le associazioni ambientaliste. Ognuno, a partire dai grandi utilizzatori come il mondo agricolo, deve dare il suo contributo propositivo, nella consapevolezza che ogni sacrificio che dovrà affrontare sarà fatto nell'interesse generale, oltre che ovviamente nel suo interesse. Raggiungere una gestione sostenibile delle risorse idriche in ambito agricolo è possibile, occorre però che si crei un accordo tra i principali utenti della risorsa, gli enti regolatori e le associazioni ambientaliste, in cui tutte le parti, in particolare il mondo agricolo, devono avanzare proposte utili e compiere sacrifici per l'interesse di tutti.
La gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura è un obiettivo raggiungibile e quanto mai necessario nell'interesse di tutti, a partire dagli agricoltori. È necessario però sancire una vera e propria "Alleanza per l'acqua" che coinvolga tutti gli attori in gioco, gli utilizzatori (l'agricoltura, ma anche l'industria, il settore elettrico e civile), gli enti regolatori (Stato, Regioni, Consorzi di bonifica e Autorità di bacino), senza dimenticare i portatori di interessi diffusi come le associazioni ambientaliste. Ognuno, a partire dai grandi utilizzatori come il mondo agricolo, deve dare il suo contributo propositivo, nella consapevolezza che ogni sacrificio che dovrà affrontare sarà fatto nell'interesse generale, oltre che ovviamente nel suo interesse. Raggiungere una gestione sostenibile delle risorse idriche in ambito agricolo è possibile, occorre però che si crei un accordo tra i principali utenti della risorsa, gli enti regolatori e le associazioni ambientaliste, in cui tutte le parti, in particolare il mondo agricolo, devono avanzare proposte utili e compiere sacrifici per l'interesse di tutti.
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La giurisprudenza consiste nel complesso di decisioni giudiziarie che si sono avute in merito all'interpretazione o all'applicazione di un principio del diritto. In alcuni sistemi giuridici come quelli di common law, i precedenti desumibili dalle decisioni giudiziarie sono fonti del diritto. Nel diritto italiano come negli altri sistemi di civil law la sentenza del giudice produce invece effetti solo nei confronti delle parti. Va comunque ricordato che anche nei sistemi di civil law le sentenze delle corti supreme hanno grande influenza. La giurisprudenza è il complesso di decisioni in merito all'interpretazione e all'applicazione di un principio giuridico. Nei sistemi giuridici di common law i precedenti desumibili dalle decisioni giudiziarie sono fonti del diritto, mentre nei sistemi di civil law, come quello italiano, le sentenze dei giudici producono effetto solo nei confronti delle parti, anche se le sentenze delle corti supreme hanno una grande influenza.
La giurisprudenza consiste nel complesso di decisioni giudiziarie che si sono avute in merito all'interpretazione o all'applicazione di un principio del diritto. In alcuni sistemi giuridici come quelli di common law, i precedenti desumibili dalle decisioni giudiziarie sono fonti del diritto. Nel diritto italiano come negli altri sistemi di civil law la sentenza del giudice produce invece effetti solo nei confronti delle parti. Va comunque ricordato che anche nei sistemi di civil law le sentenze delle corti supreme hanno grande influenza. La giurisprudenza è il complesso di decisioni in merito all'interpretazione e all'applicazione di un principio giuridico. Nei sistemi giuridici di common law i precedenti desumibili dalle decisioni giudiziarie sono fonti del diritto, mentre nei sistemi di civil law, come quello italiano, le sentenze dei giudici producono effetto solo nei confronti delle parti, anche se le sentenze delle corti supreme hanno una grande influenza.
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La globalizzazione è un processo che genera spazi contraddittori, caratterizzati da contestazioni, differenziazioni interne, continui sconfinamenti. La città globale è emblematica di questa condizione: concentra al proprio interno una quota sproporzionata di potere aziendale globale ed è uno dei luoghi chiave della sua valorizzazione; ma concentra anche una quota sproporzionata di popolazione svantaggiata ed è al contempo uno dei luoghi chiave della sua svalorizzazione. La città globale è emblematica degli spazi contraddittori che genera la globalizzazione, infatti al suo interno concentra quote sproporzionate di potere aziendale, valorizzandolo, e di popolazione svantaggiata, per la quale la città globale è luogo chiave di svalorizzazione.
La globalizzazione è un processo che genera spazi contraddittori, caratterizzati da contestazioni, differenziazioni interne, continui sconfinamenti. La città globale è emblematica di questa condizione: concentra al proprio interno una quota sproporzionata di potere aziendale globale ed è uno dei luoghi chiave della sua valorizzazione; ma concentra anche una quota sproporzionata di popolazione svantaggiata ed è al contempo uno dei luoghi chiave della sua svalorizzazione. La città globale è emblematica degli spazi contraddittori che genera la globalizzazione, infatti al suo interno concentra quote sproporzionate di potere aziendale, valorizzandolo, e di popolazione svantaggiata, per la quale la città globale è luogo chiave di svalorizzazione.
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La Grameen Bank (in bengalese banca del villaggio) concede piccoli prestiti a imprenditori troppo poveri per ottenerli dalle banche tradizionali. Il sistema si basa sull'idea che i poveri abbiano idee e capacità imprenditoriali poco utilizzate e sulla fiducia. È stata fondata dall'economista e banchiere bengalese Muhammad Yunus nel 1976. All'organizzazione e al suo fondatore è stato congiuntamente attribuito il premio Nobel per la pace nel 2006 "per i loro sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale" partendo dai più poveri. Oggi l'associazione ha 2.100.000 clienti in 37.000 piccoli paesi, soprattutto donne. 98 prestiti su 100 vengono restituiti. La bengalese Grameen Bank, confidando unicamente su capacità e idee, concede piccoli prestiti a imprenditori poveri. L'organizzazione e il suo fondatore, Muhammad Yunus, sono stati insigniti del premio Nobel per la pace nel 2006 per aver favorito lo sviluppo economico e sociale nel loro Paese. L'associazione, oggi, vanta un alto numero di clienti e quasi la totalità dei prestiti vengono restituiti.
La Grameen Bank (in bengalese banca del villaggio) concede piccoli prestiti a imprenditori troppo poveri per ottenerli dalle banche tradizionali. Il sistema si basa sull'idea che i poveri abbiano idee e capacità imprenditoriali poco utilizzate e sulla fiducia. È stata fondata dall'economista e banchiere bengalese Muhammad Yunus nel 1976. All'organizzazione e al suo fondatore è stato congiuntamente attribuito il premio Nobel per la pace nel 2006 "per i loro sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale" partendo dai più poveri. Oggi l'associazione ha 2.100.000 clienti in 37.000 piccoli paesi, soprattutto donne. 98 prestiti su 100 vengono restituiti. La bengalese Grameen Bank, confidando unicamente su capacità e idee, concede piccoli prestiti a imprenditori poveri. L'organizzazione e il suo fondatore, Muhammad Yunus, sono stati insigniti del premio Nobel per la pace nel 2006 per aver favorito lo sviluppo economico e sociale nel loro Paese. L'associazione, oggi, vanta un alto numero di clienti e quasi la totalità dei prestiti vengono restituiti.
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La grande fortuna di Milano è che agli occhi di chi la guarda per la prima volta appare infallibilmente brutta. Piatta, senza mare e fiumi, nessun quartiere storico lasciato integro dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Irriducibile al pittoresco, al turismo bieco, non correrà mai il rischio di diventare una Disneyland come Venezia o Firenze. Piatta, senza mare e fiumi, con pochi quartieri storici sopravvissuti integri ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Milano appare a prima vista brutta. Per questo non corre il rischio di diventare meta di turismo di massa come Venezia o Firenze.
La grande fortuna di Milano è che agli occhi di chi la guarda per la prima volta appare infallibilmente brutta. Piatta, senza mare e fiumi, nessun quartiere storico lasciato integro dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Irriducibile al pittoresco, al turismo bieco, non correrà mai il rischio di diventare una Disneyland come Venezia o Firenze. Piatta, senza mare e fiumi, con pochi quartieri storici sopravvissuti integri ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Milano appare a prima vista brutta. Per questo non corre il rischio di diventare meta di turismo di massa come Venezia o Firenze.
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La letteratura italiana del dopoguerra fu fortemente influenzata, fino alla metà degli anni Cinquanta, dal clima politico e ideale della resistenza al fascismo. L'urgenza dell'impegno politico-civile spiazzò la "separatezza" degli scrittori, teorizzata e praticata dagli ermetici, e aprì alla letteratura il vasto terreno della storia, del sociale, del politico. L'impegno ideologico apparve come un dovere irrinunciabile dell'intellettuale e di conseguenza fu molto diffuso il fastidio per tutto quello che sapeva di letteratura "pura", di culto della forma fine a se stessa. Fino alla metà degli anni Cinquanta, la letteratura italiana del dopoguerra fu influenzata dal clima della resistenza al fascismo. L'urgenza dell'impegno politico- civile aprì la letteratura a temi storici, sociali e politici, come se l'impegno ideologico fosse un dovere: si diffuse perciò il fastidio per il culto della forma fine a se stessa.
La letteratura italiana del dopoguerra fu fortemente influenzata, fino alla metà degli anni Cinquanta, dal clima politico e ideale della resistenza al fascismo. L'urgenza dell'impegno politico-civile spiazzò la "separatezza" degli scrittori, teorizzata e praticata dagli ermetici, e aprì alla letteratura il vasto terreno della storia, del sociale, del politico. L'impegno ideologico apparve come un dovere irrinunciabile dell'intellettuale e di conseguenza fu molto diffuso il fastidio per tutto quello che sapeva di letteratura "pura", di culto della forma fine a se stessa. Fino alla metà degli anni Cinquanta, la letteratura italiana del dopoguerra fu influenzata dal clima della resistenza al fascismo. L'urgenza dell'impegno politico- civile aprì la letteratura a temi storici, sociali e politici, come se l'impegno ideologico fosse un dovere: si diffuse perciò il fastidio per il culto della forma fine a se stessa.
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La luce, come tutte le onde elettromagnetiche, interagisce con la materia. I fenomeni che più comunemente influenzano o impediscono la trasmissione della luce attraverso la materia sono: l'assorbimento, la diffusione (scattering), la riflessione speculare o diffusa, la rifrazione e la diffrazione. La riflessione diffusa da parte delle superfici, da sola o combinata con l'assorbimento, è il principale meccanismo attraverso il quale gli oggetti si rivelano ai nostri occhi, mentre la diffusione da parte dell'atmosfera è responsabile della luminosità del cielo. L'assorbimento, la diffusione, la riflessione speculare o diffusa, la rifrazione e la diffrazione sono le modalità di interazione tra la luce e la materia. Gli oggetti si rivelano ai nostri occhi grazie alla riflessione diffusa, che può combinarsi con l'assorbimento, mentre la luminosità del cielo è causata dalla diffusione dell'atmosfera.
La luce, come tutte le onde elettromagnetiche, interagisce con la materia. I fenomeni che più comunemente influenzano o impediscono la trasmissione della luce attraverso la materia sono: l'assorbimento, la diffusione (scattering), la riflessione speculare o diffusa, la rifrazione e la diffrazione. La riflessione diffusa da parte delle superfici, da sola o combinata con l'assorbimento, è il principale meccanismo attraverso il quale gli oggetti si rivelano ai nostri occhi, mentre la diffusione da parte dell'atmosfera è responsabile della luminosità del cielo. L'assorbimento, la diffusione, la riflessione speculare o diffusa, la rifrazione e la diffrazione sono le modalità di interazione tra la luce e la materia. Gli oggetti si rivelano ai nostri occhi grazie alla riflessione diffusa, che può combinarsi con l'assorbimento, mentre la luminosità del cielo è causata dalla diffusione dell'atmosfera.
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La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, il non saper che farsene delle domande esistenziali. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo. Non ateo, non indifferente, ma incredulo. Questa la definizione che potremmo dare dell'uomo di oggi. Mentre l'ateo vive nella più totale indifferenza, in una sorte di morte in vita, l'incredulo non è da considerarsi completamente estraneo alla sfera religiosa.
La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. Lo stato d'animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l'incredulità, ma l'indifferenza, il non saper che farsene delle domande esistenziali. Ma l'indifferenza è veramente la morte dell'uomo. Non ateo, non indifferente, ma incredulo. Questa la definizione che potremmo dare dell'uomo di oggi. Mentre l'ateo vive nella più totale indifferenza, in una sorte di morte in vita, l'incredulo non è da considerarsi completamente estraneo alla sfera religiosa.
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La maggior parte delle persone si inganna con una duplice fede errata: crede nella Memoria Eterna (delle persone, delle cose, delle azioni, dei popoli) e nella Riparabilità (di errori, peccati, ingiustizie). Sono entrambe fedi false. In realtà avviene proprio il contrario: ogni cosa sarà dimenticata e a nulla sarà posto rimedio. Il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) sarà assunto dall'oblio. Nessuno rimedierà alle ingiustizie commesse, ma tutte le ingiustizie saranno dimenticate. Quasi tutte le persone sono troppo ottimiste, dato che si illudono sia che cose, persone, azioni e popoli verranno ricordati per sempre, sia che ogni torto o ingiustizia commessi verranno puniti o perdonati, quindi riparati. La dura realtà invece è che tutto viene dimenticato, e nessuna ingiustizia viene perdonata o vendicata, poiché anch'essa cade nell'oblio.
La maggior parte delle persone si inganna con una duplice fede errata: crede nella Memoria Eterna (delle persone, delle cose, delle azioni, dei popoli) e nella Riparabilità (di errori, peccati, ingiustizie). Sono entrambe fedi false. In realtà avviene proprio il contrario: ogni cosa sarà dimenticata e a nulla sarà posto rimedio. Il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) sarà assunto dall'oblio. Nessuno rimedierà alle ingiustizie commesse, ma tutte le ingiustizie saranno dimenticate. Quasi tutte le persone sono troppo ottimiste, dato che si illudono sia che cose, persone, azioni e popoli verranno ricordati per sempre, sia che ogni torto o ingiustizia commessi verranno puniti o perdonati, quindi riparati. La dura realtà invece è che tutto viene dimenticato, e nessuna ingiustizia viene perdonata o vendicata, poiché anch'essa cade nell'oblio.
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La memoria dichiarativa (esplicita) viene esplorata attraverso domande relative alle conoscenze scolasticamente apprese e agli avvenimenti del passato, distinguendo fra quelli che appartengono a una circostanza definita della vita del soggetto e quelli che appartengono al background culturale. La memoria dichiarativa viene esplorata attraverso domande mirate riguardanti le conoscenze scolastiche e gli avvenimenti del passato, distinguendo quelli personali da quelli culturali.
La memoria dichiarativa (esplicita) viene esplorata attraverso domande relative alle conoscenze scolasticamente apprese e agli avvenimenti del passato, distinguendo fra quelli che appartengono a una circostanza definita della vita del soggetto e quelli che appartengono al background culturale. La memoria dichiarativa viene esplorata attraverso domande mirate riguardanti le conoscenze scolastiche e gli avvenimenti del passato, distinguendo quelli personali da quelli culturali.
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La metafisica è quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile, si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile. Essa mira allo studio degli enti "in quanto tali", nella loro interezza. Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'essere. La metafisica è una branca della filosofia che va al di là dell'esperienza sensibile, per indagare gli aspetti fondamentali della realtà in una prospettiva il più ampia possibile. Vuole superare gli elementi contingenti e accidentali dei fenomeni, e concentrarsi su quanto vi è di stabile, assoluto e duraturo, al fine di arrivare alle strutture basilari dell'essere.
La metafisica è quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile, si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile. Essa mira allo studio degli enti "in quanto tali", nella loro interezza. Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'essere. La metafisica è una branca della filosofia che va al di là dell'esperienza sensibile, per indagare gli aspetti fondamentali della realtà in una prospettiva il più ampia possibile. Vuole superare gli elementi contingenti e accidentali dei fenomeni, e concentrarsi su quanto vi è di stabile, assoluto e duraturo, al fine di arrivare alle strutture basilari dell'essere.
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La montagna è fatta dai condizionamenti della natura e dalle scelte degli uomini. È questa la forza e la dannazione della montagna, perché natura e uomini non sempre si incontrano. Non ci sarebbe montagna se il lavoro degli uomini - e poi le conquiste dell'alpinismo - non l'avessero plasmata e "identificata" anche nei suoi miti. Non ci sarebbe montagna se la Natura non le desse la forza di rigenerarsi a ogni stagione. La montagna è costituita al contempo dai condizionamenti della Natura, che ad ogni stagione le permette di rigenerarsi, e dalle scelte dell'uomo, il cui lavoro e conquiste alpinistiche l'hanno plasmata e mitizzata. L'insieme delle due cose è la forza della montagna, ma anche un problema, quando uomo e natura non si incontrano.
La montagna è fatta dai condizionamenti della natura e dalle scelte degli uomini. È questa la forza e la dannazione della montagna, perché natura e uomini non sempre si incontrano. Non ci sarebbe montagna se il lavoro degli uomini - e poi le conquiste dell'alpinismo - non l'avessero plasmata e "identificata" anche nei suoi miti. Non ci sarebbe montagna se la Natura non le desse la forza di rigenerarsi a ogni stagione. La montagna è costituita al contempo dai condizionamenti della Natura, che ad ogni stagione le permette di rigenerarsi, e dalle scelte dell'uomo, il cui lavoro e conquiste alpinistiche l'hanno plasmata e mitizzata. L'insieme delle due cose è la forza della montagna, ma anche un problema, quando uomo e natura non si incontrano.
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La nascita della psicologia moderna, grazie a Freud, ha fornito molte suggestioni alla produzione artistica della prima metà del Novecento. Soprattutto nei paesi dell'Europa centrosettentrionale, le correnti pre- espressionistiche ed espressionistiche hanno ampiamente utilizzato il concetto di inconscio per far emergere alcune delle caratteristiche più profonde dell'animo umano, di solito mascherate dall'ipocrisia della società borghese del tempo. L'arte della prima parte del Novecento è stata fortemente suggestionata dall'avvento freudiano della psicologia moderna. L'idea di inconscio è stata largamente impiegata nei Paesi europei dai movimenti precursori dell'Espressionismo e dall'Espressionismo stesso. L'obiettivo era di far affiorare la profondità dell'animo dell'uomo, solitamente celata dietro l'ipocrisia tipicamente borghese dell'epoca.
La nascita della psicologia moderna, grazie a Freud, ha fornito molte suggestioni alla produzione artistica della prima metà del Novecento. Soprattutto nei paesi dell'Europa centrosettentrionale, le correnti pre- espressionistiche ed espressionistiche hanno ampiamente utilizzato il concetto di inconscio per far emergere alcune delle caratteristiche più profonde dell'animo umano, di solito mascherate dall'ipocrisia della società borghese del tempo. L'arte della prima parte del Novecento è stata fortemente suggestionata dall'avvento freudiano della psicologia moderna. L'idea di inconscio è stata largamente impiegata nei Paesi europei dai movimenti precursori dell'Espressionismo e dall'Espressionismo stesso. L'obiettivo era di far affiorare la profondità dell'animo dell'uomo, solitamente celata dietro l'ipocrisia tipicamente borghese dell'epoca.
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La nolontà, neologismo dal latino "noluntas", "non volere", è la condizione indicata da Schopenhauer per sfuggire alla tirannia della volontà di vivere, la forza cieca e irrazionale che il filosofo considerò il fondamento metafisico del mondo e quindi anche l'individuo. La liberazione dell'uomo dal dolore prodotto dalla volontà di vivere può avvenire solo tramite la soppressione di ogni tipo di desiderio. Secondo Schopenhauer la volontà di vivere, fondamento metafisico del mondo e dell'individuo, reca dolore all'uomo. Come alternativa a questa sofferenza il filosofo teorizza la nolontà (dal latino "noluntas", "non volere") ovvero la soppressione di ogni desiderio.
La nolontà, neologismo dal latino "noluntas", "non volere", è la condizione indicata da Schopenhauer per sfuggire alla tirannia della volontà di vivere, la forza cieca e irrazionale che il filosofo considerò il fondamento metafisico del mondo e quindi anche l'individuo. La liberazione dell'uomo dal dolore prodotto dalla volontà di vivere può avvenire solo tramite la soppressione di ogni tipo di desiderio. Secondo Schopenhauer la volontà di vivere, fondamento metafisico del mondo e dell'individuo, reca dolore all'uomo. Come alternativa a questa sofferenza il filosofo teorizza la nolontà (dal latino "noluntas", "non volere") ovvero la soppressione di ogni desiderio.
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La nozione di legittima difesa è stata a volte interpretata in modo estensivo, facendovi rientrare anche azioni armate dirette a respingere un attacco militare certo e imminente, ma non ancora sferrato (cosiddetta legittima difesa preventiva). Secondo gli Stati che l'hanno proposta (Stati Uniti e Israele, in diverse occasioni), tale accezione estesa è ammessa nel diritto internazionale generale, come ritiene anche una parte della dottrina. Secondo una parte della dottrina, la legittima difesa come azione armata per respingere un attacco militare certo e imminente può comprendere un'azione preventiva. Questa interpretazione estensiva è stata proposta dagli Stati Uniti e Israele.
La nozione di legittima difesa è stata a volte interpretata in modo estensivo, facendovi rientrare anche azioni armate dirette a respingere un attacco militare certo e imminente, ma non ancora sferrato (cosiddetta legittima difesa preventiva). Secondo gli Stati che l'hanno proposta (Stati Uniti e Israele, in diverse occasioni), tale accezione estesa è ammessa nel diritto internazionale generale, come ritiene anche una parte della dottrina. Secondo una parte della dottrina, la legittima difesa come azione armata per respingere un attacco militare certo e imminente può comprendere un'azione preventiva. Questa interpretazione estensiva è stata proposta dagli Stati Uniti e Israele.
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La pace in quanto precario e ogni volta diverso risultato di capacità e prudenza diplomatiche è stata trasfigurata in obiettivo permanente della convivenza internazionale, in combinazione a volte problematica con principi di giustizia internazionale quali l'autodeterminazione dei popoli, l'eguaglianza o la democrazia. Soprattutto, l'esperienza della "guerra totale" ha inaugurato un processo distruttivo di progressiva indistinzione fra pace e guerra che, attraverso le grandi ibridazioni della "guerra civile europea" e della "Guerra fredda", giunge fino alle confusioni politiche e giuridiche dell'attuale contesto internazionale. Di fronte a un quadro internazionale sempre più confuso politicamente e giuridicamente, in cui pace e guerra si confondono, la pace, in quanto risultato dell'attività diplomatica, insieme ai principi di autodeterminazione dei popoli, uguaglianza e democrazia è divenuto un obiettivo permanente della convivenza internazionale.
La pace in quanto precario e ogni volta diverso risultato di capacità e prudenza diplomatiche è stata trasfigurata in obiettivo permanente della convivenza internazionale, in combinazione a volte problematica con principi di giustizia internazionale quali l'autodeterminazione dei popoli, l'eguaglianza o la democrazia. Soprattutto, l'esperienza della "guerra totale" ha inaugurato un processo distruttivo di progressiva indistinzione fra pace e guerra che, attraverso le grandi ibridazioni della "guerra civile europea" e della "Guerra fredda", giunge fino alle confusioni politiche e giuridiche dell'attuale contesto internazionale. Di fronte a un quadro internazionale sempre più confuso politicamente e giuridicamente, in cui pace e guerra si confondono, la pace, in quanto risultato dell'attività diplomatica, insieme ai principi di autodeterminazione dei popoli, uguaglianza e democrazia è divenuto un obiettivo permanente della convivenza internazionale.
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La parola "ecologia" venne coniata nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel e deriva dal greco "oikos", casa, e "logos", scienza. Letteralmente significa "scienza della casa", dove per casa si intende l'ambiente degli esseri viventi. Il concetto di ambiente è cambiato nel tempo: oggi con questo termine non intendiamo solo il mondo esterno in cui vivono gli uomini, gli animali, le piante, ma anche l'insieme di tutti gli esseri viventi, la cui vita è legata a quella dei mari, foreste, aria e terra. Il biologo tedesco Haeckel nel 1866 coniò il termine "ecologia" per indicare la scienza che studia la casa degli esseri viventi, cioè l'ambiente. Nel tempo questo concetto si è esteso, non riferendosi più solo al mondo esterno, ma anche all'insieme degli esseri viventi e al loro legame con mari, foreste, aria e terra.
La parola "ecologia" venne coniata nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel e deriva dal greco "oikos", casa, e "logos", scienza. Letteralmente significa "scienza della casa", dove per casa si intende l'ambiente degli esseri viventi. Il concetto di ambiente è cambiato nel tempo: oggi con questo termine non intendiamo solo il mondo esterno in cui vivono gli uomini, gli animali, le piante, ma anche l'insieme di tutti gli esseri viventi, la cui vita è legata a quella dei mari, foreste, aria e terra. Il biologo tedesco Haeckel nel 1866 coniò il termine "ecologia" per indicare la scienza che studia la casa degli esseri viventi, cioè l'ambiente. Nel tempo questo concetto si è esteso, non riferendosi più solo al mondo esterno, ma anche all'insieme degli esseri viventi e al loro legame con mari, foreste, aria e terra.
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La parola greca "eros" si traduce in italiano con "amore", ma si vi sono differenze sostanziali tra il significato dei due termini. Eros per i Greci era una forza primordiale della natura, quel principio di armonia universale che in ambito fisico connette la materia formando gli oggetti, in ambito sociale unisce fra loro i cittadini permettendo la nascita della città, in ambito psicologico lega gli individui suscitando l'amicizia e quindi l'amore. L'eros greco non possiede dunque le connotazioni psicologiche e intimistiche connaturate alla sensibilità moderna. Il concetto di amore, nella sensibilità moderna, ha connotazioni psicologiche e intimistiche. La parola greca corrispondente "eros" ha invece un significato più ampio, che comprende anche l'ambito fisico e sociale. Secondo la tradizione greca Eros era infatti una forza naturale, il principio stesso di armonia universale.
La parola greca "eros" si traduce in italiano con "amore", ma si vi sono differenze sostanziali tra il significato dei due termini. Eros per i Greci era una forza primordiale della natura, quel principio di armonia universale che in ambito fisico connette la materia formando gli oggetti, in ambito sociale unisce fra loro i cittadini permettendo la nascita della città, in ambito psicologico lega gli individui suscitando l'amicizia e quindi l'amore. L'eros greco non possiede dunque le connotazioni psicologiche e intimistiche connaturate alla sensibilità moderna. Il concetto di amore, nella sensibilità moderna, ha connotazioni psicologiche e intimistiche. La parola greca corrispondente "eros" ha invece un significato più ampio, che comprende anche l'ambito fisico e sociale. Secondo la tradizione greca Eros era infatti una forza naturale, il principio stesso di armonia universale.
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La parola mafia comparve nel 1863 prima in una commedia dialettale e subito dopo in un documento della questura di Palermo. Tra Otto e Novecento, e fino a oggi, con essa è stata indicata una fenomenologia criminale tipica della parte centro- occidentale della Sicilia, caratterizzata da profondo radicamento nella cultura locale e da connessioni con il potere politico ed economico. Dagli imprenditori di vari settori dell'economia legale (commercio, edilizia, agricoltura) i mafiosi pretendono tangenti promettendo di `proteggerli' contro la delinquenza, ossia da altri gruppi di mafia, e spesso per questa via diventano essi stessi imprenditori. Altra attività è il commercio illegale (stupefacenti, armi, prodotti di contrabbando) anche su larghissima scala. La parola mafia compare in Sicilia nella seconda metà dell'Ottocento a teatro e poi in questura; col tempo è stata associata a un fenomeno di criminalità siciliana ben connessa con la cultura autoctona, il potere politico e quello economico. I mafiosi pretendono tangenti dagli imprenditori in cambio di protezione e si occupano di attività imprenditoriali e commerciali illegali.
La parola mafia comparve nel 1863 prima in una commedia dialettale e subito dopo in un documento della questura di Palermo. Tra Otto e Novecento, e fino a oggi, con essa è stata indicata una fenomenologia criminale tipica della parte centro- occidentale della Sicilia, caratterizzata da profondo radicamento nella cultura locale e da connessioni con il potere politico ed economico. Dagli imprenditori di vari settori dell'economia legale (commercio, edilizia, agricoltura) i mafiosi pretendono tangenti promettendo di `proteggerli' contro la delinquenza, ossia da altri gruppi di mafia, e spesso per questa via diventano essi stessi imprenditori. Altra attività è il commercio illegale (stupefacenti, armi, prodotti di contrabbando) anche su larghissima scala. La parola mafia compare in Sicilia nella seconda metà dell'Ottocento a teatro e poi in questura; col tempo è stata associata a un fenomeno di criminalità siciliana ben connessa con la cultura autoctona, il potere politico e quello economico. I mafiosi pretendono tangenti dagli imprenditori in cambio di protezione e si occupano di attività imprenditoriali e commerciali illegali.
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La parola sosia indica una persona che assomiglia a un'altra tanto da poter essere scambiata per lei; per anfitrione si intende invece un padrone di casa generoso e ospitale. Queste parole sono i nomi propri dei protagonisti di una commedia di Plauto, il famoso commediografo latino, che sono diventati poi nomi comuni per antonomasia, il procedimento linguistico che attribuisce il nome di un noto personaggio a chi ne possiede le caratteristiche peculiari. Sosia e Anfitrione sono i nomi di due protagonisti di una commedia dell'autore latino Plauto. Per antonomasia sono poi diventati nomi comuni che indicano, rispettivamente, una persona che assomiglia moltissimo a un'altra e un padrone di casa generoso e ospitale. L'antonomasia è infatti quel processo per cui si indica, con il nome di un personaggio famoso, chi ne possiede le qualità.
La parola sosia indica una persona che assomiglia a un'altra tanto da poter essere scambiata per lei; per anfitrione si intende invece un padrone di casa generoso e ospitale. Queste parole sono i nomi propri dei protagonisti di una commedia di Plauto, il famoso commediografo latino, che sono diventati poi nomi comuni per antonomasia, il procedimento linguistico che attribuisce il nome di un noto personaggio a chi ne possiede le caratteristiche peculiari. Sosia e Anfitrione sono i nomi di due protagonisti di una commedia dell'autore latino Plauto. Per antonomasia sono poi diventati nomi comuni che indicano, rispettivamente, una persona che assomiglia moltissimo a un'altra e un padrone di casa generoso e ospitale. L'antonomasia è infatti quel processo per cui si indica, con il nome di un personaggio famoso, chi ne possiede le qualità.
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La peer review è da decenni il meccanismo principe delle pubblicazioni accademiche: lo studioso scrive un articolo, lo invia a una rivista, e questa incarica due o tre referenti specializzati, che daranno un parere anonimo. L'articolo verrà pubblicato, modificato o respinto sulla base di questa manciata di pareri. Ma questo sistema, considerato per anni garanzia di serietà e affidabilità scientifica, inizia a vacillare. L'unico strumento che un ricercatore ha oggi per valutare la credibilità di un articolo è il prestigio della rivista su cui appare. Il sistema di selezione e modifica degli articoli accademici da parte delle riviste specializzate sta subendo una profonda trasformazione. Se fino ad oggi una rivista di settore si affidava al parere anonimo di pochi referenti selezionati, ora la reputazione della rivista su cui appare un articolo sta diventando il principale criterio in base a cui un ricercatore può valutare l'attendibilità di un testo.
La peer review è da decenni il meccanismo principe delle pubblicazioni accademiche: lo studioso scrive un articolo, lo invia a una rivista, e questa incarica due o tre referenti specializzati, che daranno un parere anonimo. L'articolo verrà pubblicato, modificato o respinto sulla base di questa manciata di pareri. Ma questo sistema, considerato per anni garanzia di serietà e affidabilità scientifica, inizia a vacillare. L'unico strumento che un ricercatore ha oggi per valutare la credibilità di un articolo è il prestigio della rivista su cui appare. Il sistema di selezione e modifica degli articoli accademici da parte delle riviste specializzate sta subendo una profonda trasformazione. Se fino ad oggi una rivista di settore si affidava al parere anonimo di pochi referenti selezionati, ora la reputazione della rivista su cui appare un articolo sta diventando il principale criterio in base a cui un ricercatore può valutare l'attendibilità di un testo.
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La penetrazione dei simboli cristiani interesserà gradualmente le società rurali delle Alpi formate da contadini e da pastori, ma riguarderà gli spazi della vita sociale: sentieri, mulattiere, strade, prati, campi, boschi, pascoli oltre, ovviamente, ai villaggi. Le cime non erano incluse dentro il perimetro dello spazio umano. L'indifferenza e la diffidenza per le fasce sommitali era pressoché totale nelle popolazioni alpine. Pertanto, le croci disseminate nella media montagna coltivata fanno parte integrante del paesaggio culturale fino ai nostri giorni. Viceversa, le croci sulle vette sono il portato della frequentazione cittadina della montagna iniziata con l'affermarsi del turismo. I simboli cristiani penetrarono le società rurali delle Alpi attraverso gli spazi sociali, come le strade, i sentieri e i villaggi, ma non le cime delle montagne, perché esse non erano considerate spazi umani e le popolazioni ne provavano diffidenza. Le croci sulle vette sono state portate, di fatto, con l'inizio del turismo cittadino.
La penetrazione dei simboli cristiani interesserà gradualmente le società rurali delle Alpi formate da contadini e da pastori, ma riguarderà gli spazi della vita sociale: sentieri, mulattiere, strade, prati, campi, boschi, pascoli oltre, ovviamente, ai villaggi. Le cime non erano incluse dentro il perimetro dello spazio umano. L'indifferenza e la diffidenza per le fasce sommitali era pressoché totale nelle popolazioni alpine. Pertanto, le croci disseminate nella media montagna coltivata fanno parte integrante del paesaggio culturale fino ai nostri giorni. Viceversa, le croci sulle vette sono il portato della frequentazione cittadina della montagna iniziata con l'affermarsi del turismo. I simboli cristiani penetrarono le società rurali delle Alpi attraverso gli spazi sociali, come le strade, i sentieri e i villaggi, ma non le cime delle montagne, perché esse non erano considerate spazi umani e le popolazioni ne provavano diffidenza. Le croci sulle vette sono state portate, di fatto, con l'inizio del turismo cittadino.
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La personalità, o soggettività, internazionale si identifica con l'essere destinatari di titolarità, o idoneità ad assumere la titolarità, di situazioni giuridiche soggettive create da norme del diritto internazionale, dovendosi considerare persone, o soggetti, internazionali solo gli enti ai quali sono consuetudinariamente imputate le attività consistenti nell'esercizio di diritti, facoltà e poteri, o nell'adempimento e inadempimento di obblighi derivanti dal diritto internazionale. Persone o soggetti internazionali sono quegli enti ai quali è consuetudinariamente imputata la titolarità, o l'idoneità ad assumerla, di situazioni giuridiche create dal diritto internazionale.
La personalità, o soggettività, internazionale si identifica con l'essere destinatari di titolarità, o idoneità ad assumere la titolarità, di situazioni giuridiche soggettive create da norme del diritto internazionale, dovendosi considerare persone, o soggetti, internazionali solo gli enti ai quali sono consuetudinariamente imputate le attività consistenti nell'esercizio di diritti, facoltà e poteri, o nell'adempimento e inadempimento di obblighi derivanti dal diritto internazionale. Persone o soggetti internazionali sono quegli enti ai quali è consuetudinariamente imputata la titolarità, o l'idoneità ad assumerla, di situazioni giuridiche create dal diritto internazionale.
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La peste è comparsa in Europa intorno al 3.000 a.C., duemila anni prima di quanto stimato. Tuttavia, quella dell'età del bronzo era una forma di peste meno aggressiva del morbo medievale. A quei tempi, inoltre, non esisteva la forma bubbonica, scrive Cell. Attualmente il batterio Yersinia pestis si trasmette direttamente da persona a persona, nella forma della peste polmonare, o attraverso le pulci portate dai ratti, nella forma di peste bubbonica o setticemica. Si è potuto stabilire che già cinquemila anni fa le persone erano infettate dal batterio della peste grazie all'analisi di scheletri rinvenuti in Estonia, Polonia, Russia e Armenia. I ricercatori sono infatti riusciti a trovare il dna del bacillo Yersinia pestis nei denti. Grazie all'analisi di scheletri - in particolare dei denti - rinvenuti in Estonia, Polonia, Russia e Armenia si è predatata la comparsa della peste in Europa di almeno duemila anni. In quel periodo, tuttavia, la peste era meno aggressiva di quella medievale e non esisteva la peste bubbonica, mentre attualmente il batterio Yersinia pestis si trasmette da persona a persona o attraverso le pulci veicolate dai ratti.
La peste è comparsa in Europa intorno al 3.000 a.C., duemila anni prima di quanto stimato. Tuttavia, quella dell'età del bronzo era una forma di peste meno aggressiva del morbo medievale. A quei tempi, inoltre, non esisteva la forma bubbonica, scrive Cell. Attualmente il batterio Yersinia pestis si trasmette direttamente da persona a persona, nella forma della peste polmonare, o attraverso le pulci portate dai ratti, nella forma di peste bubbonica o setticemica. Si è potuto stabilire che già cinquemila anni fa le persone erano infettate dal batterio della peste grazie all'analisi di scheletri rinvenuti in Estonia, Polonia, Russia e Armenia. I ricercatori sono infatti riusciti a trovare il dna del bacillo Yersinia pestis nei denti. Grazie all'analisi di scheletri - in particolare dei denti - rinvenuti in Estonia, Polonia, Russia e Armenia si è predatata la comparsa della peste in Europa di almeno duemila anni. In quel periodo, tuttavia, la peste era meno aggressiva di quella medievale e non esisteva la peste bubbonica, mentre attualmente il batterio Yersinia pestis si trasmette da persona a persona o attraverso le pulci veicolate dai ratti.
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La pet therapy, terapia dolce basata sull'interazione uomo-animale, che solitamente si accompagna a mansueti labrador o a cavalli per l'ippoterapia, da oggi si avvale di altri protagonisti: delfini, foche grigie e leoni marini. Succede a Roma, grazie a un progetto per bambini autistici, promosso dall'Istituto Dermopatico dell'Immacolata in collaborazione con il Bioparco (ex zoo della capitale che quest'anno ha compiuto 100 anni) e con Zoomarine. Oggi a Roma la pet therapy si avvale anche di nuovi animali, come delfini, foche grigie e leoni marini, grazie a un progetto per bambini autistici, promosso dall'Istituto Dermopatico dell'Immacolata, dal Bioparco e dallo Zoomarine.
La pet therapy, terapia dolce basata sull'interazione uomo-animale, che solitamente si accompagna a mansueti labrador o a cavalli per l'ippoterapia, da oggi si avvale di altri protagonisti: delfini, foche grigie e leoni marini. Succede a Roma, grazie a un progetto per bambini autistici, promosso dall'Istituto Dermopatico dell'Immacolata in collaborazione con il Bioparco (ex zoo della capitale che quest'anno ha compiuto 100 anni) e con Zoomarine. Oggi a Roma la pet therapy si avvale anche di nuovi animali, come delfini, foche grigie e leoni marini, grazie a un progetto per bambini autistici, promosso dall'Istituto Dermopatico dell'Immacolata, dal Bioparco e dallo Zoomarine.
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La più grande immagine della Via Lattea mai assemblata, un "lenzuolo" da 46 miliardi pixel e 194 gigabyte di peso, è stata diffusa questa settimana da un gruppo di astronomi della Ruhr University Bochum, in Germania. La foto contiene i dati raccolti in cinque anni di osservazioni, dal 2010 al 2015, da un osservatorio nel deserto dell'Atacama (Cile). Ben 268 immagini minori sono state accostate per ottenere il collage finale. Alcune aree di cosmo sono state osservate oltre 270 volte, per monitorare le stelle la cui luminosità subisce oscillazioni nel tempo. In effetti, il team ha individuato 64 mila stelle variabili, il 90% delle quali finora sconosciute. Gli astronomi della Ruhr University Bochum, incollando 268 immagini raccolte in 5 anni di osservazioni, hanno diffuso una nuova e più dettagliata immagine della Via Lattea, composta da 46 miliardi di pixel per 194 gigabyte di peso. Alcune aree sono state osservate oltre 270 volte per monitorare le stelle in cui la luminosità subisce oscillazioni, permettendo l'individuazione di 64mila stelle variabili, il 90% delle quali sconosciute.
La più grande immagine della Via Lattea mai assemblata, un "lenzuolo" da 46 miliardi pixel e 194 gigabyte di peso, è stata diffusa questa settimana da un gruppo di astronomi della Ruhr University Bochum, in Germania. La foto contiene i dati raccolti in cinque anni di osservazioni, dal 2010 al 2015, da un osservatorio nel deserto dell'Atacama (Cile). Ben 268 immagini minori sono state accostate per ottenere il collage finale. Alcune aree di cosmo sono state osservate oltre 270 volte, per monitorare le stelle la cui luminosità subisce oscillazioni nel tempo. In effetti, il team ha individuato 64 mila stelle variabili, il 90% delle quali finora sconosciute. Gli astronomi della Ruhr University Bochum, incollando 268 immagini raccolte in 5 anni di osservazioni, hanno diffuso una nuova e più dettagliata immagine della Via Lattea, composta da 46 miliardi di pixel per 194 gigabyte di peso. Alcune aree sono state osservate oltre 270 volte per monitorare le stelle in cui la luminosità subisce oscillazioni, permettendo l'individuazione di 64mila stelle variabili, il 90% delle quali sconosciute.
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La politica americana degli anni Sessanta fu caratterizzata da diverse contraddizioni. Infatti, se da un lato Johnson continuò la politica democratica e riformistica di Kennedy, dall'altro decise di impegnare in modo sempre più massiccio gli Stati Uniti nella guerra imperialista che si combatteva nel Vietnam. In questo Stato del sud-est asiatico, che fino al 1945 aveva fatto parte del'Indocina francese, alla fine della guerra si era costituita una repubblica socialista, che i francesi avevano cercato in ogni modo di contrastare tentando di mantenere il controllo della regione meridionale del Paese. Gli Stati Uniti intervennero a fianco dei francesi e favorirono la creazione di un regime anti-comunista nel Vietnam del sud, iniziando nel 1961 una vera e propria guerra contro i guerriglieri comunisti sostenuti dalla repubblica democratica del nord. Decine di migliaia di giovani americani partirono per il sud-est asiatico e furono protagonisti di inaudite atrocità nei confronti della popolazione vietnamita, rese di pubblico dominio dalla televisione in tutto il mondo. Ciò provocò nel Paese un'opposizione sempre più forte nei confronti di quella che fu definita una "sporca guerra". Negli anni Sessanta l'America di Johnson attuò da un lato una politica democratica e riformistica, ma dall'altro si impegnò nella guerra del Vietnam, nella quale gli Stati Uniti si schierarono dalla parte dei francesi e favorirono la creazione di un regime anti-comunista nel Vietnam del sud. Nel 1961 gli Stati Uniti diedero inizio a una vera e propria guerra contro i guerriglieri comunisti sostenuti dalla repubblica democratica del nord. Le atrocità compiute dai soldati americani nei confronti della popolazione vietnamita furono atroci e la televisione ne diede notizia in tutto il mondo, provocando una fortissima opposizione alla guerra del Vietnam.
La politica americana degli anni Sessanta fu caratterizzata da diverse contraddizioni. Infatti, se da un lato Johnson continuò la politica democratica e riformistica di Kennedy, dall'altro decise di impegnare in modo sempre più massiccio gli Stati Uniti nella guerra imperialista che si combatteva nel Vietnam. In questo Stato del sud-est asiatico, che fino al 1945 aveva fatto parte del'Indocina francese, alla fine della guerra si era costituita una repubblica socialista, che i francesi avevano cercato in ogni modo di contrastare tentando di mantenere il controllo della regione meridionale del Paese. Gli Stati Uniti intervennero a fianco dei francesi e favorirono la creazione di un regime anti-comunista nel Vietnam del sud, iniziando nel 1961 una vera e propria guerra contro i guerriglieri comunisti sostenuti dalla repubblica democratica del nord. Decine di migliaia di giovani americani partirono per il sud-est asiatico e furono protagonisti di inaudite atrocità nei confronti della popolazione vietnamita, rese di pubblico dominio dalla televisione in tutto il mondo. Ciò provocò nel Paese un'opposizione sempre più forte nei confronti di quella che fu definita una "sporca guerra". Negli anni Sessanta l'America di Johnson attuò da un lato una politica democratica e riformistica, ma dall'altro si impegnò nella guerra del Vietnam, nella quale gli Stati Uniti si schierarono dalla parte dei francesi e favorirono la creazione di un regime anti-comunista nel Vietnam del sud. Nel 1961 gli Stati Uniti diedero inizio a una vera e propria guerra contro i guerriglieri comunisti sostenuti dalla repubblica democratica del nord. Le atrocità compiute dai soldati americani nei confronti della popolazione vietnamita furono atroci e la televisione ne diede notizia in tutto il mondo, provocando una fortissima opposizione alla guerra del Vietnam.
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La possibilità di disporre con facilità di un bene prezioso, ne fa spesso dimenticare l'importanza. Il problema della scarsa disponibilità di acqua è profondamente sentito soltanto dalle popolazioni delle aree della Terra dove il dramma della siccità viene vissuto quotidianamente. In Italia, come negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti d'America, la maggior parte degli abitanti ritiene l'approvvigionamento idrico un fatto semplice e scontato. Il costo dell'acqua è generalmente basso e le pubbliche amministrazioni - ai livelli locale, regionale e nazionale - gestiscono le risorse idriche prelevando acqua dai fiumi, captando le sorgenti e trivellando pozzi o costruendo dighe. L'analisi scientifica delle risorse disponibili e dei crescenti fabbisogni degli utenti indica, però, che in molte aree di questi Paesi la penuria d'acqua sarà sempre più frequente e crescerà il conflitto tra i vari settori di utenza; domestico, industriale, agricolo (e ricreativo). In tempi recenti, le limitazioni all'uso dell'acqua imposte dalle pubbliche amministrazioni a seguito di periodi di siccità, che si sono verificati anche nel nostro Paese, hanno iniziato a sensibilizzare i cittadini verso il problema dell'approvvigionamento idrico. L'acqua è un bene prezioso, ma il problema della sua scarsa disponibilità è sentito solo da quelle popolazioni che vivono ogni giorno il problema della siccità. Nelle nazioni europee e negli Stati Uniti d'America l'approvvigionamento idrico è considerato un fatto semplice e scontato: il costo dell'acqua è in genere basso e le risorse idriche sono gestite dalle pubbliche amministrazioni. Tuttavia l'analisi scientifica delle risorse disponibili e del crescente fabbisogno degli utenti rileva che anche in queste zone la scarsità d'acqua sarà sempre più frequente e aumenterà il conflitto tra i vari settori di utenza. Recentemente il razionamento dell'acqua dovuto a periodi di siccità, verificatisi anche nel nostro Paese, ha contribuito a sensibilizzare i cittadini al problema dell'approvvigionamento idrico.
La possibilità di disporre con facilità di un bene prezioso, ne fa spesso dimenticare l'importanza. Il problema della scarsa disponibilità di acqua è profondamente sentito soltanto dalle popolazioni delle aree della Terra dove il dramma della siccità viene vissuto quotidianamente. In Italia, come negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti d'America, la maggior parte degli abitanti ritiene l'approvvigionamento idrico un fatto semplice e scontato. Il costo dell'acqua è generalmente basso e le pubbliche amministrazioni - ai livelli locale, regionale e nazionale - gestiscono le risorse idriche prelevando acqua dai fiumi, captando le sorgenti e trivellando pozzi o costruendo dighe. L'analisi scientifica delle risorse disponibili e dei crescenti fabbisogni degli utenti indica, però, che in molte aree di questi Paesi la penuria d'acqua sarà sempre più frequente e crescerà il conflitto tra i vari settori di utenza; domestico, industriale, agricolo (e ricreativo). In tempi recenti, le limitazioni all'uso dell'acqua imposte dalle pubbliche amministrazioni a seguito di periodi di siccità, che si sono verificati anche nel nostro Paese, hanno iniziato a sensibilizzare i cittadini verso il problema dell'approvvigionamento idrico. L'acqua è un bene prezioso, ma il problema della sua scarsa disponibilità è sentito solo da quelle popolazioni che vivono ogni giorno il problema della siccità. Nelle nazioni europee e negli Stati Uniti d'America l'approvvigionamento idrico è considerato un fatto semplice e scontato: il costo dell'acqua è in genere basso e le risorse idriche sono gestite dalle pubbliche amministrazioni. Tuttavia l'analisi scientifica delle risorse disponibili e del crescente fabbisogno degli utenti rileva che anche in queste zone la scarsità d'acqua sarà sempre più frequente e aumenterà il conflitto tra i vari settori di utenza. Recentemente il razionamento dell'acqua dovuto a periodi di siccità, verificatisi anche nel nostro Paese, ha contribuito a sensibilizzare i cittadini al problema dell'approvvigionamento idrico.
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La premier britannica Theresa May ha assicurato ai leader Ue che nessun cittadino europeo dovrà lasciare il Regno Unito quando la Brexit sarà conclusa, e che a tutti verrà data la possibilità di regolarizzare il proprio status. Secondo quanto si apprende, la May avrebbe proposto di dare la residenza piena, con tutti i diritti connessi, ai cittadini europei residenti nel suo Paese da almeno 5 anni. La premier britannica May ha informato i leader Ue che i cittadini europei non dovranno lasciare il Regno Unito a Brexit conclusa. La premier ha avanzato infatti una proposta per dare l'opportunità di ottenere la residenza, con tutti i diritti che ne derivano, ai cittadini Ue che risiedono nel Paese da almeno 5 anni.
La premier britannica Theresa May ha assicurato ai leader Ue che nessun cittadino europeo dovrà lasciare il Regno Unito quando la Brexit sarà conclusa, e che a tutti verrà data la possibilità di regolarizzare il proprio status. Secondo quanto si apprende, la May avrebbe proposto di dare la residenza piena, con tutti i diritti connessi, ai cittadini europei residenti nel suo Paese da almeno 5 anni. La premier britannica May ha informato i leader Ue che i cittadini europei non dovranno lasciare il Regno Unito a Brexit conclusa. La premier ha avanzato infatti una proposta per dare l'opportunità di ottenere la residenza, con tutti i diritti che ne derivano, ai cittadini Ue che risiedono nel Paese da almeno 5 anni.
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La prima guerra mondiale fu un'esperienza senza precedenti di integrazione sociale: un'integrazione volontaria, per quegli strati delle società europee coinvolti anche emotivamente nelle giornate di luglio ma, più spesso, un'integrazione forzata, tanto per i milioni di contadini precipitosamente vestiti da soldato e buttati al fronte dopo poche settimane di addestramento, quanto per gli stessi non combattenti chiamati a partecipare allo sforzo bellico dal fronte interno. La prima guerra mondiale fu un laboratorio di integrazione sociale senza precedenti che interessò in modo volontario gli strati sociali europei emotivamente coinvolti, ma forzatamente i milioni di contadini buttati al fronte con poco o nessun addestramento e i civili chiamati a partecipare allo sforzo bellico dal fronte interno.
La prima guerra mondiale fu un'esperienza senza precedenti di integrazione sociale: un'integrazione volontaria, per quegli strati delle società europee coinvolti anche emotivamente nelle giornate di luglio ma, più spesso, un'integrazione forzata, tanto per i milioni di contadini precipitosamente vestiti da soldato e buttati al fronte dopo poche settimane di addestramento, quanto per gli stessi non combattenti chiamati a partecipare allo sforzo bellico dal fronte interno. La prima guerra mondiale fu un laboratorio di integrazione sociale senza precedenti che interessò in modo volontario gli strati sociali europei emotivamente coinvolti, ma forzatamente i milioni di contadini buttati al fronte con poco o nessun addestramento e i civili chiamati a partecipare allo sforzo bellico dal fronte interno.
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La procedura, che non aggiunge ovviamente alcun rischio o dolore alle cure, prevede l'utilizzo di un foglio di gomma sul quale vengono praticati dei fori in corrispondenza dei denti che si vogliono isolare. I denti vengono fatti passare attraverso i fori e la diga viene fissata ai denti con appositi uncini metallici elastici e anatomici. Infine, un arco metallico o di plastica tende il foglio. Questo sistema previene anche l'ingestione o l'inalazione accidentale di strumenti e materiali, aumenta la visibilità agli operatori, aiuta il paziente a tenere la bocca aperta naturalmente grazie all'elasticità del foglio di gomma. La procedura non è rischiosa né dolorosa, aumenta la visibilità di chi opera, impedisce l'ingestione di strumenti e materiali e aiuta il paziente a tenere la bocca aperta. Consiste nel bucare un foglio di gomma in corrispondenza dei denti che si vogliono isolare. Dopo che essi sono stati fatti passare nei fori, la diga viene fissata ai denti con uncini di metallo anatomici e viene tesa da un arco.
La procedura, che non aggiunge ovviamente alcun rischio o dolore alle cure, prevede l'utilizzo di un foglio di gomma sul quale vengono praticati dei fori in corrispondenza dei denti che si vogliono isolare. I denti vengono fatti passare attraverso i fori e la diga viene fissata ai denti con appositi uncini metallici elastici e anatomici. Infine, un arco metallico o di plastica tende il foglio. Questo sistema previene anche l'ingestione o l'inalazione accidentale di strumenti e materiali, aumenta la visibilità agli operatori, aiuta il paziente a tenere la bocca aperta naturalmente grazie all'elasticità del foglio di gomma. La procedura non è rischiosa né dolorosa, aumenta la visibilità di chi opera, impedisce l'ingestione di strumenti e materiali e aiuta il paziente a tenere la bocca aperta. Consiste nel bucare un foglio di gomma in corrispondenza dei denti che si vogliono isolare. Dopo che essi sono stati fatti passare nei fori, la diga viene fissata ai denti con uncini di metallo anatomici e viene tesa da un arco.
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La psicologia individuale verte sull'uomo singolo e mira a scoprire per quali tramiti questo cerca di conseguire il soddisfacimento dei propri moti pulsionali, ma solo raramente, in determinate occasioni eccezionali, riesce a prescindere dalle relazioni di tale singolo con altri individui. Nella vita psichica del singolo l'altro è regolarmente presente come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, e pertanto, in quest'accezione più ampia ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale è anche, fin dall'inizio, psicologia sociale. Scindere psicologia individuale e sociale è una forzatura possibile solo in circostanze delimitate, poiché nonostante la psicologia individuale si interessi del singolo e dei suoi moti pulsionali, l'individuo si relaziona sempre con la presenza dell'altro, che assume le vesti più disparate.
La psicologia individuale verte sull'uomo singolo e mira a scoprire per quali tramiti questo cerca di conseguire il soddisfacimento dei propri moti pulsionali, ma solo raramente, in determinate occasioni eccezionali, riesce a prescindere dalle relazioni di tale singolo con altri individui. Nella vita psichica del singolo l'altro è regolarmente presente come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, e pertanto, in quest'accezione più ampia ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale è anche, fin dall'inizio, psicologia sociale. Scindere psicologia individuale e sociale è una forzatura possibile solo in circostanze delimitate, poiché nonostante la psicologia individuale si interessi del singolo e dei suoi moti pulsionali, l'individuo si relaziona sempre con la presenza dell'altro, che assume le vesti più disparate.
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La recessione globale non ha nemmeno sfiorato l'emirato del Qatar, che continua ad avere un'impetuosa crescita del prodotto interno lordo (oltre il 17 per cento nel 2011) ed è anche il più ricco al mondo grazie all'aumento della produzione del gas naturale liquefatto e ai progetti di investimenti in infrastrutture per oltre 100 miliardi di dollari, in vista di una serie di eventi sportivi di sicuro richiamo, come i Campionati mondiali di calcio del 2022, quelli di palla a mano del 2015 e la candidatura alle Olimpiadi del 2020. Per il Qatar la recessione globale non è un problema. Il suo PIL sta andando alle stelle (+ 17% nel 2011) e il Paese è il più ricco al mondo, grazie al gas naturale liquefatto e ai considerevoli investimenti nelle infrastrutture per ospitare diversi eventi sportivi di richiamo, come i mondiali di calcio del 2022, quelli di palla a mano del 2015 e, forse, le Olimpiadi nel 2020.
La recessione globale non ha nemmeno sfiorato l'emirato del Qatar, che continua ad avere un'impetuosa crescita del prodotto interno lordo (oltre il 17 per cento nel 2011) ed è anche il più ricco al mondo grazie all'aumento della produzione del gas naturale liquefatto e ai progetti di investimenti in infrastrutture per oltre 100 miliardi di dollari, in vista di una serie di eventi sportivi di sicuro richiamo, come i Campionati mondiali di calcio del 2022, quelli di palla a mano del 2015 e la candidatura alle Olimpiadi del 2020. Per il Qatar la recessione globale non è un problema. Il suo PIL sta andando alle stelle (+ 17% nel 2011) e il Paese è il più ricco al mondo, grazie al gas naturale liquefatto e ai considerevoli investimenti nelle infrastrutture per ospitare diversi eventi sportivi di richiamo, come i mondiali di calcio del 2022, quelli di palla a mano del 2015 e, forse, le Olimpiadi nel 2020.
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La reggia di Venaria fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine "reggia venatoria". Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino. La reggia di Venaria, progettata da Amedeo di Castellamonte, fu voluta da Carlo Emanuele II come base per le battute di caccia nella brughiera torinese. Lo stesso nome deriva dal termine "reggia venatoria". Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e cittadini e Venaria Reale divenne un comune autonomo.
La reggia di Venaria fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine "reggia venatoria". Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino. La reggia di Venaria, progettata da Amedeo di Castellamonte, fu voluta da Carlo Emanuele II come base per le battute di caccia nella brughiera torinese. Lo stesso nome deriva dal termine "reggia venatoria". Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e cittadini e Venaria Reale divenne un comune autonomo.
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La religiosità etrusca si basava su credenze che riguardavano il destino ultraterreno dell'uomo. Le tombe riproducevano la forma delle case, per garantire la sopravvivenza nell'aldilà, considerato un luogo triste e angoscioso. Le tombe divennero tombe a camera ipogee, cioè sotterranee, che celebravano il potere della famiglia dei defunti. La religiosità etrusca si basava sull'idea di un aldilà angoscioso e triste, pertanto venivano realizzate tombe a camera ipogee, simili a case, che garantivano la sopravvivenza nell'aldilà del defunto e testimoniavano il potere della famiglia.
La religiosità etrusca si basava su credenze che riguardavano il destino ultraterreno dell'uomo. Le tombe riproducevano la forma delle case, per garantire la sopravvivenza nell'aldilà, considerato un luogo triste e angoscioso. Le tombe divennero tombe a camera ipogee, cioè sotterranee, che celebravano il potere della famiglia dei defunti. La religiosità etrusca si basava sull'idea di un aldilà angoscioso e triste, pertanto venivano realizzate tombe a camera ipogee, simili a case, che garantivano la sopravvivenza nell'aldilà del defunto e testimoniavano il potere della famiglia.
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La rilevazione sulle Forze di lavoro è un'indagine svolta in maniera continuativa dall'Istat sulle 13 settimane del trimestre. Ogni trimestre, la rilevazione raccoglie informazioni su circa 70.000 famiglie. La popolazione di riferimento dell'indagine è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero. Sono esclusi i membri permanenti delle convivenze (ospizi, orfanotrofi, istituti religiosi, caserme, ecc.). L'Istat conduce indagini sulle Forze di lavoro in maniera continuativa sulle 13 settimane del trimestre, raccogliendo informazioni su circa 70.000 famiglie. La popolazione di riferimento dell'indagine è data da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero, esclusi i membri permanenti delle convivenze (ospizi, orfanotrofi...).
La rilevazione sulle Forze di lavoro è un'indagine svolta in maniera continuativa dall'Istat sulle 13 settimane del trimestre. Ogni trimestre, la rilevazione raccoglie informazioni su circa 70.000 famiglie. La popolazione di riferimento dell'indagine è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero. Sono esclusi i membri permanenti delle convivenze (ospizi, orfanotrofi, istituti religiosi, caserme, ecc.). L'Istat conduce indagini sulle Forze di lavoro in maniera continuativa sulle 13 settimane del trimestre, raccogliendo informazioni su circa 70.000 famiglie. La popolazione di riferimento dell'indagine è data da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero, esclusi i membri permanenti delle convivenze (ospizi, orfanotrofi...).
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La Roma che affrontò la battaglia del Lago Regillo era repubblicana. E poiché la sua trasformazione da monarchia a repubblica (509 a.C.) risale ad appena pochi anni prima della battaglia, non è improbabile che i fenomeni che determinarono il primo di questi due eventi abbiano giocato una qualche parte anche nel secondo. L'instaurarsi del regime repubblicano in Roma non è, infatti, una semplice riforma costituzionale, ma un evento drammatico e probabilmente violento, che non è nemmeno confinato nell'urbe, ma anzi è ivi il riflesso locale di fenomeni ben più vasti, uno dei quali fu la grave crisi che dal quinto secolo a.C. colpì il mondo etrusco, da quel momento in poi irreversibilmente votato alla decadenza e alla scomparsa. Si può ipotizzare un legame tra i fenomeni della battaglia del Lago Regillo e della trasformazione di Roma da monarchia a repubblica, non fosse altro che per la loro prossimità temporale. L'instaurazione del regime repubblicano in Roma (509 a.C.) è poi il contraccolpo di fenomeni di ben più ampia portata, tra cui l'inizio dell'irreversibile crisi della nazione etrusca.
La Roma che affrontò la battaglia del Lago Regillo era repubblicana. E poiché la sua trasformazione da monarchia a repubblica (509 a.C.) risale ad appena pochi anni prima della battaglia, non è improbabile che i fenomeni che determinarono il primo di questi due eventi abbiano giocato una qualche parte anche nel secondo. L'instaurarsi del regime repubblicano in Roma non è, infatti, una semplice riforma costituzionale, ma un evento drammatico e probabilmente violento, che non è nemmeno confinato nell'urbe, ma anzi è ivi il riflesso locale di fenomeni ben più vasti, uno dei quali fu la grave crisi che dal quinto secolo a.C. colpì il mondo etrusco, da quel momento in poi irreversibilmente votato alla decadenza e alla scomparsa. Si può ipotizzare un legame tra i fenomeni della battaglia del Lago Regillo e della trasformazione di Roma da monarchia a repubblica, non fosse altro che per la loro prossimità temporale. L'instaurazione del regime repubblicano in Roma (509 a.C.) è poi il contraccolpo di fenomeni di ben più ampia portata, tra cui l'inizio dell'irreversibile crisi della nazione etrusca.
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La Sacra di San Michele è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all'imbocco della val di Susa. Situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio di Torino, poco sopra la borgata San Pietro, appartiene alla diocesi di Susa. È il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Ristrutturato, è stato affidato alla cura dei padri rosminiani. Secondo alcuni storici, già in epoca romana esisteva, nel luogo in cui sorge ora l'abbazia, un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. Successivamente anche i Longobardi installarono un presidio che fungesse da baluardo contro le invasioni dei Franchi, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde, delle quali rimangono alcune vestigia nel sottostante Paese di Chiusa di San Michele. Una delle più eminenti architetture religiose del Piemonte e monumento simbolo della regione stessa è la Sacra di San Michele, che sorge all'imbocco della Val di Susa e oggi ospita padri rosminiani. Già in epoca romana esisteva nel medesimo luogo un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. In seguito i Longobardi installarono un presidio contro le invasioni franche, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde, delle quali rimangono alcuni resti nel sottostante paese di Chiusa di San Michele.
La Sacra di San Michele è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all'imbocco della val di Susa. Situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio di Torino, poco sopra la borgata San Pietro, appartiene alla diocesi di Susa. È il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Ristrutturato, è stato affidato alla cura dei padri rosminiani. Secondo alcuni storici, già in epoca romana esisteva, nel luogo in cui sorge ora l'abbazia, un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. Successivamente anche i Longobardi installarono un presidio che fungesse da baluardo contro le invasioni dei Franchi, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde, delle quali rimangono alcune vestigia nel sottostante Paese di Chiusa di San Michele. Una delle più eminenti architetture religiose del Piemonte e monumento simbolo della regione stessa è la Sacra di San Michele, che sorge all'imbocco della Val di Susa e oggi ospita padri rosminiani. Già in epoca romana esisteva nel medesimo luogo un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. In seguito i Longobardi installarono un presidio contro le invasioni franche, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde, delle quali rimangono alcuni resti nel sottostante paese di Chiusa di San Michele.
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La selettività alimentare può rappresentare l'unico segno importante di disturbi gastrointestinali nascosti nei bambini con autismo, perché questo è, a volte, l'unico sistema per comunicare, da parte di questi bambini, la loro sofferenza. Infatti questa popolazione rifiuta ostinatamente quegli alimenti che il personale microbiota intestinale non riesce ad elaborare, evitando così, istintivamente, il dolore associato alle difficoltà di digestione. Per queste ragioni, l'analisi del microbiota, le sue interazioni con l'ospite e la sua composizione nelle condizioni di malattia, sono state intensamente studiate negli ultimi anni. Il rifiuto di certi alimenti da parte dei bambini autistici può essere un segno di disturbi gastrointestinali, quindi del fatto che provano dolore perché il loro macrobiota non è in grado di elaborarli. Per questo esso è oggetto di studio nei casi di autismo.
La selettività alimentare può rappresentare l'unico segno importante di disturbi gastrointestinali nascosti nei bambini con autismo, perché questo è, a volte, l'unico sistema per comunicare, da parte di questi bambini, la loro sofferenza. Infatti questa popolazione rifiuta ostinatamente quegli alimenti che il personale microbiota intestinale non riesce ad elaborare, evitando così, istintivamente, il dolore associato alle difficoltà di digestione. Per queste ragioni, l'analisi del microbiota, le sue interazioni con l'ospite e la sua composizione nelle condizioni di malattia, sono state intensamente studiate negli ultimi anni. Il rifiuto di certi alimenti da parte dei bambini autistici può essere un segno di disturbi gastrointestinali, quindi del fatto che provano dolore perché il loro macrobiota non è in grado di elaborarli. Per questo esso è oggetto di studio nei casi di autismo.
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La sharing economy è certamente un'opportunità da cogliere, che può generare conoscenza, idee e pratiche che possono rispondere meglio o diversamente ai bisogni delle persone. È un terreno fertile, inoltre, per la creazione di forme di prossimità e mutualismo che spesso colmano il vuoto di appartenenza e di rappresentanza degli ultimi anni. In questo senso, le piattaforme si propongono come luoghi di aggregazione e creazione di capitale sociale, lavorativo e culturale. Luoghi di scambio che portano con sé la possibilità di un riconoscimento reciproco per coloro - lavoratori non standard, freelance, lavoratori autonomi - che scontano una condizione di frammentazione sociale. Gli aspetti positivi della sharing economy sono la generazione di nuove idee e pratiche che soddisfino meglio i bisogni delle persone, la facilitazione della creazione di forme di mutualismo che soddisfano il vuoto di appartenenza, le piattaforme in cui si crea aggregazione e capitale sociale, lavorativo e culturale, dove i lavoratori atipici possono riconoscersi reciprocamente.
La sharing economy è certamente un'opportunità da cogliere, che può generare conoscenza, idee e pratiche che possono rispondere meglio o diversamente ai bisogni delle persone. È un terreno fertile, inoltre, per la creazione di forme di prossimità e mutualismo che spesso colmano il vuoto di appartenenza e di rappresentanza degli ultimi anni. In questo senso, le piattaforme si propongono come luoghi di aggregazione e creazione di capitale sociale, lavorativo e culturale. Luoghi di scambio che portano con sé la possibilità di un riconoscimento reciproco per coloro - lavoratori non standard, freelance, lavoratori autonomi - che scontano una condizione di frammentazione sociale. Gli aspetti positivi della sharing economy sono la generazione di nuove idee e pratiche che soddisfino meglio i bisogni delle persone, la facilitazione della creazione di forme di mutualismo che soddisfano il vuoto di appartenenza, le piattaforme in cui si crea aggregazione e capitale sociale, lavorativo e culturale, dove i lavoratori atipici possono riconoscersi reciprocamente.
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La sicurezza dell'Europa è sostanzialmente migliorata: non vi è più il rischio di un massiccio confronto militare. Ciononostante, alcuni rischi potenziali per la sicurezza ancora si celano nell'instabilità e nelle tensioni internazionali. In tale contesto il concetto strategico della NATO riafferma le funzioni essenziali dell'Alleanza, ivi compreso il perdurare del legame transatlantico e di un equilibrio globale in Europa. Riconosce che la sicurezza è legata a considerazioni di ordine politico, economico, sociale e ambientale, come anche a quelle della difesa. In Europa, svanito il rischio di un confronto militare su larga scala, restano tuttavia alcuni potenziali rischi per la sicurezza, dipendenti da difficili relazioni internazionali. Il concetto strategico della NATO rilancia dunque le funzioni essenziali dell'Alleanza, tra cui il legame transatlantico e l'equilibrio europeo, e fonda la sicurezza su un insieme di fattori che comprende anche la difesa.
La sicurezza dell'Europa è sostanzialmente migliorata: non vi è più il rischio di un massiccio confronto militare. Ciononostante, alcuni rischi potenziali per la sicurezza ancora si celano nell'instabilità e nelle tensioni internazionali. In tale contesto il concetto strategico della NATO riafferma le funzioni essenziali dell'Alleanza, ivi compreso il perdurare del legame transatlantico e di un equilibrio globale in Europa. Riconosce che la sicurezza è legata a considerazioni di ordine politico, economico, sociale e ambientale, come anche a quelle della difesa. In Europa, svanito il rischio di un confronto militare su larga scala, restano tuttavia alcuni potenziali rischi per la sicurezza, dipendenti da difficili relazioni internazionali. Il concetto strategico della NATO rilancia dunque le funzioni essenziali dell'Alleanza, tra cui il legame transatlantico e l'equilibrio europeo, e fonda la sicurezza su un insieme di fattori che comprende anche la difesa.
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La soluzione per dimagrire consiste in una dieta a base di cibi naturali di origine vegetale, combinati con una dose ragionevole di esercizio fisico. È più un cambiamento a lungo termine dello stile di vita che un palliativo e può garantire una perdita di peso duratura, riducendo al minimo il rischio di patologie croniche. Per dimagrire bisogna mangiare cibi naturali di origine vegetale e praticare esercizio fisico. Bisogna cambiare stile di vita per perdere peso e non riprenderlo. Così riducete i rischi di patologie croniche.
La soluzione per dimagrire consiste in una dieta a base di cibi naturali di origine vegetale, combinati con una dose ragionevole di esercizio fisico. È più un cambiamento a lungo termine dello stile di vita che un palliativo e può garantire una perdita di peso duratura, riducendo al minimo il rischio di patologie croniche. Per dimagrire bisogna mangiare cibi naturali di origine vegetale e praticare esercizio fisico. Bisogna cambiare stile di vita per perdere peso e non riprenderlo. Così riducete i rischi di patologie croniche.
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La sperimentazione voluta dal Ministero della Sanità per valutare l'efficacia della terapia cosiddetta "Di Bella" non ha portato a conclusioni incoraggianti per la cura dei tumori. Dagli studi effettuati, coordinati e diretti da un gruppo di esperti, è emerso che una percentuale molto bassa dei pazienti inclusi nella sperimentazione ha tratto beneficio dalla terapia del medico modenese. Il dottor Di Bella ha contestato i metodi con cui la sperimentazione è stata condotta. Per verificare l'efficacia della terapia "Di Bella", il Ministero della Sanità ha condotto una sperimentazione sotto la direzione di un gruppo di esperti, ma secondo metodi non condivisi dallo stesso Di Bella, i cui risultati non sono stati incoraggianti: solo una minima parte dei pazienti ha tratto beneficio dalla terapia del medico modenese.
La sperimentazione voluta dal Ministero della Sanità per valutare l'efficacia della terapia cosiddetta "Di Bella" non ha portato a conclusioni incoraggianti per la cura dei tumori. Dagli studi effettuati, coordinati e diretti da un gruppo di esperti, è emerso che una percentuale molto bassa dei pazienti inclusi nella sperimentazione ha tratto beneficio dalla terapia del medico modenese. Il dottor Di Bella ha contestato i metodi con cui la sperimentazione è stata condotta. Per verificare l'efficacia della terapia "Di Bella", il Ministero della Sanità ha condotto una sperimentazione sotto la direzione di un gruppo di esperti, ma secondo metodi non condivisi dallo stesso Di Bella, i cui risultati non sono stati incoraggianti: solo una minima parte dei pazienti ha tratto beneficio dalla terapia del medico modenese.
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La squadra emiliana del Carpi gioca le partite casalinghe allo stadio Alberto Braglia di Modena, dopo aver in passato usufruito dello storico stadio Sandro Cabassi di Carpi e, brevemente, dello stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. I colori sociali sono il bianco e il rosso, da cui il soprannome Biancorossi. Il simbolo della squadra è il carpino, un albero delle betulacee che ha dato il nome anche alla città di Carpi. La squadra emiliana del Carpi gioca le partite in casa allo stadio Braglia di Modena, in passato ha giocato a Carpi e per poco a Reggio Emilia. I colori sociali sono il bianco e il rosso, perciò il soprannome Biancorossi. Il simbolo della squadra è il carpino, da cui deriva anche il nome della città.
La squadra emiliana del Carpi gioca le partite casalinghe allo stadio Alberto Braglia di Modena, dopo aver in passato usufruito dello storico stadio Sandro Cabassi di Carpi e, brevemente, dello stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. I colori sociali sono il bianco e il rosso, da cui il soprannome Biancorossi. Il simbolo della squadra è il carpino, un albero delle betulacee che ha dato il nome anche alla città di Carpi. La squadra emiliana del Carpi gioca le partite in casa allo stadio Braglia di Modena, in passato ha giocato a Carpi e per poco a Reggio Emilia. I colori sociali sono il bianco e il rosso, perciò il soprannome Biancorossi. Il simbolo della squadra è il carpino, da cui deriva anche il nome della città.
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La stabilità della politica internazionale del mondo industrializzato è stata determinata per quattro decenni dalla sinergia tra bipolarismo politico, effetto deterrente delle armi nucleari e crescente ruolo delle istituzioni internazionali, che hanno favorito il consolidarsi di una sempre maggiore interdipendenza. Sul finire del secolo, il primo dei tre fattori ha esaurito la propria funzione, e quella del secondo è molto ridimensionata. La fine del XX secolo ha visto una ristrutturazione dei fattori che avevano garantito la stabilità della politica internazionale nel mondo industrializzato. Della sinergia tra bipolarismo politico, deterrenza nucleare e crescente importanza delle istituzioni internazionali (che hanno favorito l'interdipendenza tra stati), solo il terzo fattore, e marginalmente il secondo, conservano la loro funzione.
La stabilità della politica internazionale del mondo industrializzato è stata determinata per quattro decenni dalla sinergia tra bipolarismo politico, effetto deterrente delle armi nucleari e crescente ruolo delle istituzioni internazionali, che hanno favorito il consolidarsi di una sempre maggiore interdipendenza. Sul finire del secolo, il primo dei tre fattori ha esaurito la propria funzione, e quella del secondo è molto ridimensionata. La fine del XX secolo ha visto una ristrutturazione dei fattori che avevano garantito la stabilità della politica internazionale nel mondo industrializzato. Della sinergia tra bipolarismo politico, deterrenza nucleare e crescente importanza delle istituzioni internazionali (che hanno favorito l'interdipendenza tra stati), solo il terzo fattore, e marginalmente il secondo, conservano la loro funzione.
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La stabilità e la continuità nel tempo del gruppo derivante dalla organizzazione vale a distinguere il gruppo sociale in senso stretto dalle semplici riunioni o, in termini generali, da qualsiasi forma episodica di convivenza e aggregazione umana, ancorché determinata da un interesse comune dei partecipanti. Di modo che coloro i quali si trovano riuniti in una piazza per ascoltare un oratore politico o in un teatro per assistere a una commedia non costituiscono un gruppo sociale. Sono la stabilità e la continuità nel tempo, frutto di un'organizzazione, a distinguere il gruppo sociale da altre forme di aggregazione umana, anche se determinate da interessi comuni. Il pubblico di un teatro, per esempio, non costituisce un gruppo sociale.
La stabilità e la continuità nel tempo del gruppo derivante dalla organizzazione vale a distinguere il gruppo sociale in senso stretto dalle semplici riunioni o, in termini generali, da qualsiasi forma episodica di convivenza e aggregazione umana, ancorché determinata da un interesse comune dei partecipanti. Di modo che coloro i quali si trovano riuniti in una piazza per ascoltare un oratore politico o in un teatro per assistere a una commedia non costituiscono un gruppo sociale. Sono la stabilità e la continuità nel tempo, frutto di un'organizzazione, a distinguere il gruppo sociale da altre forme di aggregazione umana, anche se determinate da interessi comuni. Il pubblico di un teatro, per esempio, non costituisce un gruppo sociale.
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La statua equestre di Marco Aurelio è una scultura bronzea dorata raffigurante l'imperatore Marco Aurelio a cavallo, collocata nel XVI secolo nella piazza del Campidoglio a Roma, per poi essere sostituita da una copia. L'originale di questa statua è custodito oggi nel Palazzo dei Conservatori. La statua equestre di Marco Aurelio è l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra all'epoca contemporanea. La statua fu eretta nel 176 d.C. e sulla sua originaria collocazione ci sono varie ipotesi, alcuni dicono si trovasse nel Foro Romano, altri a Piazza Colonna dove si trovava il tempio dinastico che circondava la colonna Antonina. Certo è che nell'VIII secolo la statua venne spostata sul Laterano. La statua di Marco Aurelio è una scultura in bronzo dorato raffigurante l'imperatore a cavallo, dal XVI secolo nella piazza del Campidoglio a Roma e poi sostituita con una copia. L'originale è nel Palazzo dei Conservatori. È l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra a noi. Fu eretta nel 176 d.C.; alcuni dicono si trovasse nel Foro Romano, altri in Piazza Colonna. Certo è che nell'VIII secolo la statua venne spostata sul Laterano.
La statua equestre di Marco Aurelio è una scultura bronzea dorata raffigurante l'imperatore Marco Aurelio a cavallo, collocata nel XVI secolo nella piazza del Campidoglio a Roma, per poi essere sostituita da una copia. L'originale di questa statua è custodito oggi nel Palazzo dei Conservatori. La statua equestre di Marco Aurelio è l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra all'epoca contemporanea. La statua fu eretta nel 176 d.C. e sulla sua originaria collocazione ci sono varie ipotesi, alcuni dicono si trovasse nel Foro Romano, altri a Piazza Colonna dove si trovava il tempio dinastico che circondava la colonna Antonina. Certo è che nell'VIII secolo la statua venne spostata sul Laterano. La statua di Marco Aurelio è una scultura in bronzo dorato raffigurante l'imperatore a cavallo, dal XVI secolo nella piazza del Campidoglio a Roma e poi sostituita con una copia. L'originale è nel Palazzo dei Conservatori. È l'unica statua equestre di epoca classica giunta integra a noi. Fu eretta nel 176 d.C.; alcuni dicono si trovasse nel Foro Romano, altri in Piazza Colonna. Certo è che nell'VIII secolo la statua venne spostata sul Laterano.
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La sughera è una specie sempreverde della famiglia delle Fagaceae. Originaria dell'Europa sud-occidentale e dell'Africa nord-occidentale, è da tempi remoti naturalizzata e spontanea in tutto il bacino occidentale del mar Mediterraneo. Ha un portamento arboreo, con altezza che può raggiungere i 20 metri e chioma lassa ed espansa. La vita media è di 250-300 anni e diminuisce negli esemplari sfruttati per il sughero. Le foglie sono verdi e coriacee, tomentose sulla pagina inferiore, generalmente piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli più freschi. I fiori sono unisessuali portati separatamente sulla pianta. Il frutto è una ghianda ovale lunga fino a 3 cm con apice molto breve. La sughera è una specie sempreverde delle Fagaceae. È spontanea in tutto il bacino Ovest del Mediterraneo da tempi remoti. Può raggiungere i 20 metri di altezza e ha chioma lassa ed espansa. La vita media è di 250-300 anni, meno per gli esemplari sfruttati per il sughero. Le foglie verdi e coriacee sono spesso piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli freschi. I fiori unisessuali sono separati sulla pianta. Il frutto è una ghianda ovale.
La sughera è una specie sempreverde della famiglia delle Fagaceae. Originaria dell'Europa sud-occidentale e dell'Africa nord-occidentale, è da tempi remoti naturalizzata e spontanea in tutto il bacino occidentale del mar Mediterraneo. Ha un portamento arboreo, con altezza che può raggiungere i 20 metri e chioma lassa ed espansa. La vita media è di 250-300 anni e diminuisce negli esemplari sfruttati per il sughero. Le foglie sono verdi e coriacee, tomentose sulla pagina inferiore, generalmente piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli più freschi. I fiori sono unisessuali portati separatamente sulla pianta. Il frutto è una ghianda ovale lunga fino a 3 cm con apice molto breve. La sughera è una specie sempreverde delle Fagaceae. È spontanea in tutto il bacino Ovest del Mediterraneo da tempi remoti. Può raggiungere i 20 metri di altezza e ha chioma lassa ed espansa. La vita media è di 250-300 anni, meno per gli esemplari sfruttati per il sughero. Le foglie verdi e coriacee sono spesso piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli freschi. I fiori unisessuali sono separati sulla pianta. Il frutto è una ghianda ovale.
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La tendenza al reale nasce come "verismo" nell'ambito del positivismo, quale esperienza letteraria che ha bisogno di verità, di oggettività. Il verismo italiano si collega con la poetica naturalistica francese di Zola, che ha come presupposti l'evoluzione scientifica, l'uomo come prodotto di fattori ereditari, di ambiente sociale e di momento storico. Il romanzo naturalista rappresentava un aspetto della vita avente valore sociale, tutti gli strati della società vi trovavano posto con le loro fisionomie reali e lo scrittore, non più autobiografico, descriveva in modo oggettivo e impersonale. Mediatore tra i francesi Zola e Flaubert e l'Italia fu Luigi Capuana di Mineo il quale propone la discussione dei princìpi, dei mezzi tecnici adatti a descrivere il vero. All'interno del positivismo si sviluppa il verismo, con la sua predilezione per il reale e l'oggettivo, proprio come il naturalismo francese, che però si fonda anche sull'evoluzione scientifica unita a fattori ereditari, ambiente sociale e momento storico; l'uomo viene quindi descritto nel suo valore sociale. Colui che si pone tra il movimento francese e quello italiano è Luigi Capuana, che propone la discussione dei mezzi che descrivono la realtà.
La tendenza al reale nasce come "verismo" nell'ambito del positivismo, quale esperienza letteraria che ha bisogno di verità, di oggettività. Il verismo italiano si collega con la poetica naturalistica francese di Zola, che ha come presupposti l'evoluzione scientifica, l'uomo come prodotto di fattori ereditari, di ambiente sociale e di momento storico. Il romanzo naturalista rappresentava un aspetto della vita avente valore sociale, tutti gli strati della società vi trovavano posto con le loro fisionomie reali e lo scrittore, non più autobiografico, descriveva in modo oggettivo e impersonale. Mediatore tra i francesi Zola e Flaubert e l'Italia fu Luigi Capuana di Mineo il quale propone la discussione dei princìpi, dei mezzi tecnici adatti a descrivere il vero. All'interno del positivismo si sviluppa il verismo, con la sua predilezione per il reale e l'oggettivo, proprio come il naturalismo francese, che però si fonda anche sull'evoluzione scientifica unita a fattori ereditari, ambiente sociale e momento storico; l'uomo viene quindi descritto nel suo valore sociale. Colui che si pone tra il movimento francese e quello italiano è Luigi Capuana, che propone la discussione dei mezzi che descrivono la realtà.
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La teoria dei giochi è la scienza matematica che studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto d'interessi o interazione strategica con altri soggetti rivali (persone, società, partiti, nazioni) finalizzate al massimo guadagno di ciascun soggetto, tali per cui le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative ottimali tramite modelli. La teoria dei giochi, dunque, si fonda essenzialmente sull'analisi delle strategie a disposizione dei giocatori e sulla valutazione della probabilità degli eventi che dipendono dalle possibili scelte degli antagonisti. La teoria dei giochi è quella disciplina che cerca di descrivere e analizzare matematicamente il comportamento umano in quei casi in cui l'interazione tra due o più soggetti in conflitto d'interessi è finalizzata al massimo guadagno e tale per cui le decisioni dell'uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative tramite modelli.
La teoria dei giochi è la scienza matematica che studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto d'interessi o interazione strategica con altri soggetti rivali (persone, società, partiti, nazioni) finalizzate al massimo guadagno di ciascun soggetto, tali per cui le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative ottimali tramite modelli. La teoria dei giochi, dunque, si fonda essenzialmente sull'analisi delle strategie a disposizione dei giocatori e sulla valutazione della probabilità degli eventi che dipendono dalle possibili scelte degli antagonisti. La teoria dei giochi è quella disciplina che cerca di descrivere e analizzare matematicamente il comportamento umano in quei casi in cui l'interazione tra due o più soggetti in conflitto d'interessi è finalizzata al massimo guadagno e tale per cui le decisioni dell'uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative tramite modelli.
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La teoria della tettonica delle placche considera lo strato più esterno della Terra suddiviso in un certo numero di placche, o zolle, su cui poggiano i continenti. Esse scorrono sulla superficie terrestre, muovendosi l'una rispetto all'altra: le prove di questo movimento si trovano soprattutto nei margini tra zone adiacenti. La collisione tra le placche può determinare la formazione di isole vulcaniche o sollevare catene montuose. Laddove i margini tendono ad allontanarsi abbiamo la formazione degli oceani. Secondo la teoria della tettonica delle placche i continenti poggiano su alcune zolle che scorrono sulla superficie terrestre. Esse si muovono l'una rispetto all'altra e sono in grado di formare oceani oppure catene montuose e isole vulcaniche, a seconda che si allontanino o collidano tra loro.
La teoria della tettonica delle placche considera lo strato più esterno della Terra suddiviso in un certo numero di placche, o zolle, su cui poggiano i continenti. Esse scorrono sulla superficie terrestre, muovendosi l'una rispetto all'altra: le prove di questo movimento si trovano soprattutto nei margini tra zone adiacenti. La collisione tra le placche può determinare la formazione di isole vulcaniche o sollevare catene montuose. Laddove i margini tendono ad allontanarsi abbiamo la formazione degli oceani. Secondo la teoria della tettonica delle placche i continenti poggiano su alcune zolle che scorrono sulla superficie terrestre. Esse si muovono l'una rispetto all'altra e sono in grado di formare oceani oppure catene montuose e isole vulcaniche, a seconda che si allontanino o collidano tra loro.
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La Torre Velasca è un grattacielo di Milano, situato nella piazza omonima, a sud del Duomo. Il nome, derivato dal preesistente toponimo, è legato al governatore spagnolo Juan Fernández de Velasco, a cui fu dedicata la piazza nel Seicento. La Torre svetta nel panorama cittadino, del quale è divenuta uno dei simboli più noti. Per il suo interesse storico-artistico, nel 2011 la Soprintendenza per i Beni Culturali l'ha sottoposta a vincolo culturale. Fu progettata dallo Studio BBPR con la collaborazione dell'ingegner Arturo Danusso, su un'area del centro di Milano devastata dai bombardamenti angloamericani del 1943. La progettazione iniziò fra il 1950 e il 1951, ma l'idea iniziale di una torre in ferro fu scartata a causa degli alti costi del materiale; fra il 1952 e il 1955 fu realizzato il progetto definitivo della torre, realizzata tra il 1956 e il 1957. Su un'area del centro di Milano devastata dai bombardamenti del 1943 sorge la Torre Velasca. Il nome è legato al governatore spagnolo Velasco, a cui fu dedicata la piazza nel Seicento. Uno dei simboli più noti della città, per il suo interesse storico e artistico, è sottoposto dal 2011 a vincolo culturale. La torre fu progettata dallo Studio BBPR con la collaborazione dell'ingegner Danusso nei primi anni Cinquanta. Non fu costruita in ferro per gli alti costi del materiale. Fu terminata nel 1957.
La Torre Velasca è un grattacielo di Milano, situato nella piazza omonima, a sud del Duomo. Il nome, derivato dal preesistente toponimo, è legato al governatore spagnolo Juan Fernández de Velasco, a cui fu dedicata la piazza nel Seicento. La Torre svetta nel panorama cittadino, del quale è divenuta uno dei simboli più noti. Per il suo interesse storico-artistico, nel 2011 la Soprintendenza per i Beni Culturali l'ha sottoposta a vincolo culturale. Fu progettata dallo Studio BBPR con la collaborazione dell'ingegner Arturo Danusso, su un'area del centro di Milano devastata dai bombardamenti angloamericani del 1943. La progettazione iniziò fra il 1950 e il 1951, ma l'idea iniziale di una torre in ferro fu scartata a causa degli alti costi del materiale; fra il 1952 e il 1955 fu realizzato il progetto definitivo della torre, realizzata tra il 1956 e il 1957. Su un'area del centro di Milano devastata dai bombardamenti del 1943 sorge la Torre Velasca. Il nome è legato al governatore spagnolo Velasco, a cui fu dedicata la piazza nel Seicento. Uno dei simboli più noti della città, per il suo interesse storico e artistico, è sottoposto dal 2011 a vincolo culturale. La torre fu progettata dallo Studio BBPR con la collaborazione dell'ingegner Danusso nei primi anni Cinquanta. Non fu costruita in ferro per gli alti costi del materiale. Fu terminata nel 1957.
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La tradizione vuole che il creatore del termine "filo- sofia" sia stato Pitagora: cosa, questa, che, se non è storicamente sicura, è tuttavia verosimile. Il termine è stato certamente coniato da uno spirito religioso, che presupponeva come possibile solo agli dei una sofia (una "sapienza"), ossia un possesso certo e totale del vero, mentre riservava all'uomo solamente una tendenza alla sofia, un continuo avvicinarsi al vero, un amore di sapere mai appagato del tutto, donde, appunto, il nome "filo-sofia", ossia "amore di sapienza". Che il termine "filo- sofia", "amore di sapienza", sia stato coniato da Pitagora non è sicuro, ma verosimile. Di certo fu uno spirito religioso che riteneva solo gli dei capaci di sapienza ("sofia"), cosa alla quale gli uomini si possono soltanto avvicinare senza mai soddisfare appieno il loro "amore" ("filo").
La tradizione vuole che il creatore del termine "filo- sofia" sia stato Pitagora: cosa, questa, che, se non è storicamente sicura, è tuttavia verosimile. Il termine è stato certamente coniato da uno spirito religioso, che presupponeva come possibile solo agli dei una sofia (una "sapienza"), ossia un possesso certo e totale del vero, mentre riservava all'uomo solamente una tendenza alla sofia, un continuo avvicinarsi al vero, un amore di sapere mai appagato del tutto, donde, appunto, il nome "filo-sofia", ossia "amore di sapienza". Che il termine "filo- sofia", "amore di sapienza", sia stato coniato da Pitagora non è sicuro, ma verosimile. Di certo fu uno spirito religioso che riteneva solo gli dei capaci di sapienza ("sofia"), cosa alla quale gli uomini si possono soltanto avvicinare senza mai soddisfare appieno il loro "amore" ("filo").
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La Valle dei Re, chiamata dagli arabi Biban el-Moluk (ossia "le porte del re") per via degli ingressi di alcune tombe che si aprono nelle pareti rocciose della valle, è un profondo intaglio scavato nei calcari della catena libica, con orientamento prevalente a nord-ovest. Gli antichi egiziani la indicavano in diversi modi come ta sekhet aat - ossia "la grande prateria"- oppure come "la bella scala dell'Occidente", ma il suo nome ufficiale era "la grande augusta necropoli dei milioni di anni di Faraone Vita Forza Salute nell'Occidente di Tebe". La Valle dei Re, chiamata dagli arabi "le porte del re", fu scavata nella catena montuosa libica. Dagli Egizi veniva chiamata con diversi nomi come "la grande prateria" e "la bella scala dell'Occidente", ma il nome ufficiale era "la grande augusta necropoli dei milioni di anni di Faraone Vita Forza Salute nell'Occidente di Tebe".
La Valle dei Re, chiamata dagli arabi Biban el-Moluk (ossia "le porte del re") per via degli ingressi di alcune tombe che si aprono nelle pareti rocciose della valle, è un profondo intaglio scavato nei calcari della catena libica, con orientamento prevalente a nord-ovest. Gli antichi egiziani la indicavano in diversi modi come ta sekhet aat - ossia "la grande prateria"- oppure come "la bella scala dell'Occidente", ma il suo nome ufficiale era "la grande augusta necropoli dei milioni di anni di Faraone Vita Forza Salute nell'Occidente di Tebe". La Valle dei Re, chiamata dagli arabi "le porte del re", fu scavata nella catena montuosa libica. Dagli Egizi veniva chiamata con diversi nomi come "la grande prateria" e "la bella scala dell'Occidente", ma il nome ufficiale era "la grande augusta necropoli dei milioni di anni di Faraone Vita Forza Salute nell'Occidente di Tebe".
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La vicenda de "La ciociara" di Alberto Moravia si svolge durante la seconda guerra mondiale e più precisamente nel periodo tra il 1943 e il 1944, quando gli alleati sbarcarono nel sud dell'Italia e cominciarono la loro risalita per liberare tutta la penisola, mentre i tedeschi si ritiravano lentamente. La vicenda si svolge inizialmente a Roma, poi, quando la guerra si fa sentire anche in quel luogo, le protagoniste si spostano nella periferia romana e, più precisamente, a Fondi, un piccolo paesino, e in seguito sulle montagne vicine, dove c'era maggiore possibilità di ripararsi. "La ciociara" di Alberto Moravia si svolge tra il 1943 e il 1944: gli alleati sbarcati nel sud dell'Italia risalgono per liberare la penisola con i tedeschi in ritirata. La vicenda si svolge prima a Roma, poi, quando la guerra si avvicina, le protagoniste vanno a Fondi, un paesino alla periferia di Roma, poi sui monti vicini, dove c'era maggiore possibilità di ripararsi.
La vicenda de "La ciociara" di Alberto Moravia si svolge durante la seconda guerra mondiale e più precisamente nel periodo tra il 1943 e il 1944, quando gli alleati sbarcarono nel sud dell'Italia e cominciarono la loro risalita per liberare tutta la penisola, mentre i tedeschi si ritiravano lentamente. La vicenda si svolge inizialmente a Roma, poi, quando la guerra si fa sentire anche in quel luogo, le protagoniste si spostano nella periferia romana e, più precisamente, a Fondi, un piccolo paesino, e in seguito sulle montagne vicine, dove c'era maggiore possibilità di ripararsi. "La ciociara" di Alberto Moravia si svolge tra il 1943 e il 1944: gli alleati sbarcati nel sud dell'Italia risalgono per liberare la penisola con i tedeschi in ritirata. La vicenda si svolge prima a Roma, poi, quando la guerra si avvicina, le protagoniste vanno a Fondi, un paesino alla periferia di Roma, poi sui monti vicini, dove c'era maggiore possibilità di ripararsi.
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La Villa Visconti Borromeo Arese Litta si trova nel Comune di Lainate ed è nota per il suo ninfeo. Il complesso fu ideato verso il 1585 da Pirro I Visconti Borromeo. Il monumentale ninfeo, poco lontano dal palazzo, costituisce uno dei luoghi più raffinati del Rinascimento lombardo, celebrato anche da illustri visitatori tra cui Stendhal. Progettato dall'architetto Martino Bassi seguendo la moda del tempo, è ricco di fontane e di invenzioni di ingegneria idraulica capaci di stupire e divertire gli ospiti. La Villa Visconti Borromeo Arese Litta, ideata verso il 1585 da Pirro I Visconti Borromeo e situata nel Comune di Lainate, è nota in particolar modo per il suo ninfeo. Questo è uno dei luoghi più raffinati della cultura rinascimentale in Lombardia, celebrato anche da Stendhal. Progettato da Martino Bassi, è ricco di fontane e di invenzioni di ingegneria idraulica per stupire e divertire gli ospiti.
La Villa Visconti Borromeo Arese Litta si trova nel Comune di Lainate ed è nota per il suo ninfeo. Il complesso fu ideato verso il 1585 da Pirro I Visconti Borromeo. Il monumentale ninfeo, poco lontano dal palazzo, costituisce uno dei luoghi più raffinati del Rinascimento lombardo, celebrato anche da illustri visitatori tra cui Stendhal. Progettato dall'architetto Martino Bassi seguendo la moda del tempo, è ricco di fontane e di invenzioni di ingegneria idraulica capaci di stupire e divertire gli ospiti. La Villa Visconti Borromeo Arese Litta, ideata verso il 1585 da Pirro I Visconti Borromeo e situata nel Comune di Lainate, è nota in particolar modo per il suo ninfeo. Questo è uno dei luoghi più raffinati della cultura rinascimentale in Lombardia, celebrato anche da Stendhal. Progettato da Martino Bassi, è ricco di fontane e di invenzioni di ingegneria idraulica per stupire e divertire gli ospiti.
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L'accordo di Dayton (novembre-dicembre 1995) ha messo fine a tre anni e mezzo di guerra in Bosnia creando una struttura statale molto particolare che non trova corrispondenti in nessun altro sistema nel mondo. La Bosnia Erzegovina non può attribuirsi il titolo di repubblica, è costituita da due entità: la Federazione BH (croato musulmana), 51% del territorio, e la 'Republika Srpska' (Rs, serba), 49% del territorio. Alla presidenza collegiale del Paese siedono un serbo, un croato e un musulmano, che a turno, ogni otto mesi, si alternano nella carica di primus inter pares. Il parlamento centrale è formato da 28 deputati eletti nella Federazione BH e 14 nella Rs. L'accordo di Dayton (1995) ha messo fine alla guerra in Bosnia creando un sistema statale unico. La Bosnia Erzegovina è costituita da due entità: la Federazione BH, croato- musulmana, con il 51% del territorio, e la 'Republika Srpska', serba, con il restante. Un serbo, un croato e un musulmano formano la presidenza collegiale e ognuno si alterna nella carica ogni otto mesi. Il parlamento centrale è formato da 28 deputati eletti nella Federazione BH e 14 nella Rs.
L'accordo di Dayton (novembre-dicembre 1995) ha messo fine a tre anni e mezzo di guerra in Bosnia creando una struttura statale molto particolare che non trova corrispondenti in nessun altro sistema nel mondo. La Bosnia Erzegovina non può attribuirsi il titolo di repubblica, è costituita da due entità: la Federazione BH (croato musulmana), 51% del territorio, e la 'Republika Srpska' (Rs, serba), 49% del territorio. Alla presidenza collegiale del Paese siedono un serbo, un croato e un musulmano, che a turno, ogni otto mesi, si alternano nella carica di primus inter pares. Il parlamento centrale è formato da 28 deputati eletti nella Federazione BH e 14 nella Rs. L'accordo di Dayton (1995) ha messo fine alla guerra in Bosnia creando un sistema statale unico. La Bosnia Erzegovina è costituita da due entità: la Federazione BH, croato- musulmana, con il 51% del territorio, e la 'Republika Srpska', serba, con il restante. Un serbo, un croato e un musulmano formano la presidenza collegiale e ognuno si alterna nella carica ogni otto mesi. Il parlamento centrale è formato da 28 deputati eletti nella Federazione BH e 14 nella Rs.
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L'acquisizione di una buona condizione fisica e il raggiungimento della miglior performance sportiva spesso non va di pari passo col benessere del nostro organismo. Si ricorre, infatti, a regimi alimentari fortemente restrittivi e punitivi come diete lampo, diete fai da te o all'utilizzo di pasti sostitutivi magari abbinati ad attività fisica regolare senza pensare che il mangiare in modo corretto è ancora più importante per chi pratica qualsiasi tipo di sport rispetto al sedentario. Per migliorare la propria condizione di benessere è necessario un processo "correttivo" graduale. La soluzione è quella di adottare un comportamento alimentare equilibrato giorno per giorno, senza focalizzarsi su obiettivi di breve termine difficili e rischiosi per la nostra salute. Ricercando la buona condizione fisica e il miglioramento della performance sportiva, si commette talora l'errore di imporsi regimi alimentari scorretti, che non avvicinano a questi risultati, ma addirittura risultano pericolosi per il nostro benessere. Le scelte alimentari squilibrate vanno dunque sostituite con duraturi comportamenti corretti.
L'acquisizione di una buona condizione fisica e il raggiungimento della miglior performance sportiva spesso non va di pari passo col benessere del nostro organismo. Si ricorre, infatti, a regimi alimentari fortemente restrittivi e punitivi come diete lampo, diete fai da te o all'utilizzo di pasti sostitutivi magari abbinati ad attività fisica regolare senza pensare che il mangiare in modo corretto è ancora più importante per chi pratica qualsiasi tipo di sport rispetto al sedentario. Per migliorare la propria condizione di benessere è necessario un processo "correttivo" graduale. La soluzione è quella di adottare un comportamento alimentare equilibrato giorno per giorno, senza focalizzarsi su obiettivi di breve termine difficili e rischiosi per la nostra salute. Ricercando la buona condizione fisica e il miglioramento della performance sportiva, si commette talora l'errore di imporsi regimi alimentari scorretti, che non avvicinano a questi risultati, ma addirittura risultano pericolosi per il nostro benessere. Le scelte alimentari squilibrate vanno dunque sostituite con duraturi comportamenti corretti.
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L'albero della musica. Lo hanno battezzato così e cresce nei boschi lungo la Val di Fiemme e sopra Predazzo: è l'abete armonico, un abete rosso dal legno resinoso che ha caratteristiche uniche e, più di qualunque altro, esalta le potenzialità sonore delle tavole armoniche. Stradivari sceglieva personalmente il legno della Val di Fiemme per i suoi leggendari violini. Gli abeti rossi utilizzati per pianoforti, viole, violini, violoncelli e contrabbassi crescono oltre i 1.500 metri e raggiungono un'età media di 200 anni. Le guardie forestali controllano il rumore prodotto dal legno battendo la corteccia dell'abete con un particolare martelletto. Tagliate e stagionate per oltre un anno, le tavole di risonanza vengono acquistate dai migliori liutai del pianeta. La ditta Ciresa di Tesero è l'unica in Italia a produrre tavole armoniche e una tra le più importanti in Europa: ogni anno realizza 4.000 tavole per violini e violoncelli e 4.300 per pianoforti. Nella Val di Fiemme, oltre i 1.500 metri cresce un abete rosso, detto abete armonico poiché esalta più di ogni altro le potenzialità sonore delle tavole armoniche utilizzate per costruire pianoforti, violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Già Stradivari sceglieva personalmente questo legname per i suoi violini e ancora oggi, dagli alberi controllati dalle guardie forestali, vengono tagliate e stagionate per oltre un anno le tavole che saranno acquistate dai migliori liutai del mondo. Qui si trova la Ciresa, l'unica ditta italiana che realizza tavole armoniche, importante anche a livello europeo e con una produzione annuale di migliaia di pezzi.
L'albero della musica. Lo hanno battezzato così e cresce nei boschi lungo la Val di Fiemme e sopra Predazzo: è l'abete armonico, un abete rosso dal legno resinoso che ha caratteristiche uniche e, più di qualunque altro, esalta le potenzialità sonore delle tavole armoniche. Stradivari sceglieva personalmente il legno della Val di Fiemme per i suoi leggendari violini. Gli abeti rossi utilizzati per pianoforti, viole, violini, violoncelli e contrabbassi crescono oltre i 1.500 metri e raggiungono un'età media di 200 anni. Le guardie forestali controllano il rumore prodotto dal legno battendo la corteccia dell'abete con un particolare martelletto. Tagliate e stagionate per oltre un anno, le tavole di risonanza vengono acquistate dai migliori liutai del pianeta. La ditta Ciresa di Tesero è l'unica in Italia a produrre tavole armoniche e una tra le più importanti in Europa: ogni anno realizza 4.000 tavole per violini e violoncelli e 4.300 per pianoforti. Nella Val di Fiemme, oltre i 1.500 metri cresce un abete rosso, detto abete armonico poiché esalta più di ogni altro le potenzialità sonore delle tavole armoniche utilizzate per costruire pianoforti, violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Già Stradivari sceglieva personalmente questo legname per i suoi violini e ancora oggi, dagli alberi controllati dalle guardie forestali, vengono tagliate e stagionate per oltre un anno le tavole che saranno acquistate dai migliori liutai del mondo. Qui si trova la Ciresa, l'unica ditta italiana che realizza tavole armoniche, importante anche a livello europeo e con una produzione annuale di migliaia di pezzi.
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L'allegoria è una figura retorica per cui qualcosa di astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. Essa opera quindi su un piano superiore rispetto al visibile e al primo significato: spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico. La Commedia di Dante presenta un vasto repertorio di allegorie, tra le quali alcune sono diventate di uso comune. L'allegoria, di cui la Commedia di Dante presenta un vasto repertorio, è una figura retorica per cui qualcosa di astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta: in essa vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro e richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. Spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico.
L'allegoria è una figura retorica per cui qualcosa di astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. Essa opera quindi su un piano superiore rispetto al visibile e al primo significato: spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico. La Commedia di Dante presenta un vasto repertorio di allegorie, tra le quali alcune sono diventate di uso comune. L'allegoria, di cui la Commedia di Dante presenta un vasto repertorio, è una figura retorica per cui qualcosa di astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta: in essa vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro e richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. Spesso l'allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico.
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L'alta pressione nel corso della mattinata di venerdì inizierà a retrocedere verso la Spagna, cacciata dall'arrivo di aria artica proveniente dal Polo Nord. La neve tornerà ad imbiancare le Alpi e gli Appennini a partire da sabato e a quote inizialmente superiori ai 1200 m, ma in calo repentino fin sopra i 7/800 m nel corso delle ore. Accumuli stimati sopra i 10/20 cm sulle Alpi, fino a 50 cm sugli Appennini. Da domenica l'aria fredda dilagherà su quasi tutta Italia e ci sarà un calo termico anche di 15°. I valori notturni scenderanno sotto lo zero sui rilievi e in pianura padana. Le temperature massime da lunedì si assesteranno sui 3/4° sopra lo zero su molte città del Nord. A partire da venerdì arriverà il maltempo a causa di una corrente artica che porterà nevicate sia sulle Alpi sia sugli Appennini, inizialmente sopra i 1200 m; nel corso delle ore, tuttavia, anche fino a 7/800 m. Da domenica le temperature subiranno un drastico calo (anche di 15°), con valori notturni sotto lo zero sui rilievi e in pianura, e da lunedì le temperature si assesteranno sui 3/4° in molte città del Nord.
L'alta pressione nel corso della mattinata di venerdì inizierà a retrocedere verso la Spagna, cacciata dall'arrivo di aria artica proveniente dal Polo Nord. La neve tornerà ad imbiancare le Alpi e gli Appennini a partire da sabato e a quote inizialmente superiori ai 1200 m, ma in calo repentino fin sopra i 7/800 m nel corso delle ore. Accumuli stimati sopra i 10/20 cm sulle Alpi, fino a 50 cm sugli Appennini. Da domenica l'aria fredda dilagherà su quasi tutta Italia e ci sarà un calo termico anche di 15°. I valori notturni scenderanno sotto lo zero sui rilievi e in pianura padana. Le temperature massime da lunedì si assesteranno sui 3/4° sopra lo zero su molte città del Nord. A partire da venerdì arriverà il maltempo a causa di una corrente artica che porterà nevicate sia sulle Alpi sia sugli Appennini, inizialmente sopra i 1200 m; nel corso delle ore, tuttavia, anche fino a 7/800 m. Da domenica le temperature subiranno un drastico calo (anche di 15°), con valori notturni sotto lo zero sui rilievi e in pianura, e da lunedì le temperature si assesteranno sui 3/4° in molte città del Nord.
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L'amicizia è un sentimento che può coinvolgere persone diverse tra loro: la storia vera del film 'Vittoria e Abdul' racconta uno degli esempi più eclatanti, in questo senso. Siamo nel 1887, quando l'anziana regina Vittoria comanda un vasto impero, ma si sente circondata da persone che sembrano semplicemente attendere la sua morte. L'arrivo a corte di un giovane indiano cambia le carte in tavola: fra i due si stabilisce una crescente complicità e, mentre la regina ritrova entusiasmi che sembravano sopiti, il giovane servo diventa lentamente una figura molto influente. Il film "Vittoria e Abdul" narra la storia di una bellissima amicizia, nata come capita a volte fra persone molto diverse. È ambientato nel 1887, quando l'anziana regina Vittoria, al comando di uno sterminato impero ma ormai circondata solo da persone che sembrano attenderne la fine, ritrova l'antico entusiasmo quando conosce un giovane servo indiano col quale instaura un rapporto di crescente intesa. Quest'ultimo, dal canto suo, sarà sempre più influente a corte.
L'amicizia è un sentimento che può coinvolgere persone diverse tra loro: la storia vera del film 'Vittoria e Abdul' racconta uno degli esempi più eclatanti, in questo senso. Siamo nel 1887, quando l'anziana regina Vittoria comanda un vasto impero, ma si sente circondata da persone che sembrano semplicemente attendere la sua morte. L'arrivo a corte di un giovane indiano cambia le carte in tavola: fra i due si stabilisce una crescente complicità e, mentre la regina ritrova entusiasmi che sembravano sopiti, il giovane servo diventa lentamente una figura molto influente. Il film "Vittoria e Abdul" narra la storia di una bellissima amicizia, nata come capita a volte fra persone molto diverse. È ambientato nel 1887, quando l'anziana regina Vittoria, al comando di uno sterminato impero ma ormai circondata solo da persone che sembrano attenderne la fine, ritrova l'antico entusiasmo quando conosce un giovane servo indiano col quale instaura un rapporto di crescente intesa. Quest'ultimo, dal canto suo, sarà sempre più influente a corte.
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L'apertura dei Canali di Panama e di Suez ha enormemente facilitato gli scambi intercontinentali, anche se essi sono transitabili solo da navi di piccolo e medio tonnellaggio. Il Canale di Suez mette in comunicazione l'Oceano Indiano con il mar Mediterraneo e fu aperto nel 1869. Il Canale di Panama fu realizzato nel 1914 per mettere in comunicazione l'Oceano Pacifico con l'Oceano Atlantico. Il Canale di Panama fu aperto nel 1914 con lo scopo di mettere in comunicazione l'oceano Pacifico e l'Atlantico, mentre il Canale di Suez si realizzò nel 1869 per mettere in comunicazione il Mediterraneo con l'oceano Indiano. Entrambi i canali sono serviti a facilitare grandemente gli scambi intercontinentali, benché transitabili sono da navi di piccolo e medio tonnellaggio.
L'apertura dei Canali di Panama e di Suez ha enormemente facilitato gli scambi intercontinentali, anche se essi sono transitabili solo da navi di piccolo e medio tonnellaggio. Il Canale di Suez mette in comunicazione l'Oceano Indiano con il mar Mediterraneo e fu aperto nel 1869. Il Canale di Panama fu realizzato nel 1914 per mettere in comunicazione l'Oceano Pacifico con l'Oceano Atlantico. Il Canale di Panama fu aperto nel 1914 con lo scopo di mettere in comunicazione l'oceano Pacifico e l'Atlantico, mentre il Canale di Suez si realizzò nel 1869 per mettere in comunicazione il Mediterraneo con l'oceano Indiano. Entrambi i canali sono serviti a facilitare grandemente gli scambi intercontinentali, benché transitabili sono da navi di piccolo e medio tonnellaggio.
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L'Ara è un pappagallo docile (quando allevato artificialmente), particolarmente adatto alla stretta convivenza con l'uomo. Con il proprietario, infatti, instaura un rapporto molto forte. Ha un'innata pigrizia, che consente di allevarlo libero sui trespoli anche per lunghi periodi di tempo nell'arco della giornata. È dotato anche di una spiccata intelligenza che manifesta ripetendo le parole con estrema facilità. Va detto, però, che è un animale molto vulnerabile dal punto di vista psichico e fra tutti i pappagalli è quello più soggetto alla sindrome da autodeplumazione. Ha bisogno, infatti, della presenza costante del proprietario in casa e non è indicato per chi trascorre molte ore fuori per lavoro. Se allevato in cattività, il pappagallo Ara è docile e instaura con il proprietario un rapporto molto forte. Animale pigro, è possibile tenerlo libero sui trespoli anche per lunghi periodi di tempo nell'arco della giornata. Per la sua intelligenza ripete le parole con estrema facilità. Però è un animale molto fragile psichicamente e fra tutti i pappagalli è quello più soggetto alla sindrome da autodeplumazione. Ha perciò bisogno della presenza costante del proprietario.
L'Ara è un pappagallo docile (quando allevato artificialmente), particolarmente adatto alla stretta convivenza con l'uomo. Con il proprietario, infatti, instaura un rapporto molto forte. Ha un'innata pigrizia, che consente di allevarlo libero sui trespoli anche per lunghi periodi di tempo nell'arco della giornata. È dotato anche di una spiccata intelligenza che manifesta ripetendo le parole con estrema facilità. Va detto, però, che è un animale molto vulnerabile dal punto di vista psichico e fra tutti i pappagalli è quello più soggetto alla sindrome da autodeplumazione. Ha bisogno, infatti, della presenza costante del proprietario in casa e non è indicato per chi trascorre molte ore fuori per lavoro. Se allevato in cattività, il pappagallo Ara è docile e instaura con il proprietario un rapporto molto forte. Animale pigro, è possibile tenerlo libero sui trespoli anche per lunghi periodi di tempo nell'arco della giornata. Per la sua intelligenza ripete le parole con estrema facilità. Però è un animale molto fragile psichicamente e fra tutti i pappagalli è quello più soggetto alla sindrome da autodeplumazione. Ha perciò bisogno della presenza costante del proprietario.
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L'arenaria o arenite è una roccia sedimentaria composta di granuli dalle dimensioni medie di una sabbia. I granuli possono avere varia composizione mineralogica, in funzione dell'area di provenienza. Tra i grani più resistenti all'abrasione e all'alterazione chimica comunemente abbondano quelli di quarzo, minerale che, per la sua resistenza, è uno dei costituenti più comuni di queste rocce. I granuli sono tra loro legati da un cemento, originato dalla precipitazione chimica di minerali formati da ioni presenti nelle acque circolanti fra i pori interstiziali. L'arenaria è una roccia sedimentaria composta da granuli che possono essere formati da diversi tipi di minerale, secondo l'area di provenienza. I grani di quarzo sono i più resistenti e sono legati da un cemento che si forma dalla precipitazione chimica di minerali che si trovano nell'acqua circolante fra i pori interstiziali.
L'arenaria o arenite è una roccia sedimentaria composta di granuli dalle dimensioni medie di una sabbia. I granuli possono avere varia composizione mineralogica, in funzione dell'area di provenienza. Tra i grani più resistenti all'abrasione e all'alterazione chimica comunemente abbondano quelli di quarzo, minerale che, per la sua resistenza, è uno dei costituenti più comuni di queste rocce. I granuli sono tra loro legati da un cemento, originato dalla precipitazione chimica di minerali formati da ioni presenti nelle acque circolanti fra i pori interstiziali. L'arenaria è una roccia sedimentaria composta da granuli che possono essere formati da diversi tipi di minerale, secondo l'area di provenienza. I grani di quarzo sono i più resistenti e sono legati da un cemento che si forma dalla precipitazione chimica di minerali che si trovano nell'acqua circolante fra i pori interstiziali.
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L'arte del Romanticismo si presenta come un nuovo modo di concepire l'esperienza estetica, che assume un ruolo centrale nell'esperienza interiore, su un'adesione istintiva e individuale, non più mediata dalla ragione o dalla tradizione. In questo senso, l'arte romantica, nella pluralità di accenti e declinazioni, nel nuovo ruolo sociale e culturale della personalità dell'artista, va intesa come momento fondativo della sensibilità moderna. La centralità dell'esperienza interiore non mediata da ragione o tradizione dell'esperienza estetica, riconoscendo un nuovo ruolo sociale e culturale all'artista, pone l'arte del Romanticismo come momento fondativo della sensibilità moderna.
L'arte del Romanticismo si presenta come un nuovo modo di concepire l'esperienza estetica, che assume un ruolo centrale nell'esperienza interiore, su un'adesione istintiva e individuale, non più mediata dalla ragione o dalla tradizione. In questo senso, l'arte romantica, nella pluralità di accenti e declinazioni, nel nuovo ruolo sociale e culturale della personalità dell'artista, va intesa come momento fondativo della sensibilità moderna. La centralità dell'esperienza interiore non mediata da ragione o tradizione dell'esperienza estetica, riconoscendo un nuovo ruolo sociale e culturale all'artista, pone l'arte del Romanticismo come momento fondativo della sensibilità moderna.
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L'associazione in partecipazione non ha un termine minimo di durata per la validità del contratto: è, quindi, ammesso che detto contratto sia a tempo determinato o indeterminato fatta salva la possibilità di ciascuna parte di esercitare il diritto di recesso. La dottrina ammette che l'apporto dell'associato consista in una prestazione lavorativa; tuttavia, pone il paletto della qualificazione di detta prestazione esclusivamente nei termini di lavoro autonomo o di contratto d'opera professionale, giammai di lavoro subordinato. E, quindi, secondo la giurisprudenza, si devono valutare le modalità attuative concrete del rapporto intercorso fra le parti (associante ed associato) per verificare se effettivamente trattasi di associazione in partecipazione oppure di rapporto di lavoro dipendente. Secondo la normativa, nelle associazioni in partecipazione l'associato non può essere in condizione di lavoro subordinato, ma può esercitare come lavoratore autonomo o con un contratto d'opera professionale. È necessario prendere in considerazione il rapporto di lavoro nella sua concretezza per valutarne la natura.
L'associazione in partecipazione non ha un termine minimo di durata per la validità del contratto: è, quindi, ammesso che detto contratto sia a tempo determinato o indeterminato fatta salva la possibilità di ciascuna parte di esercitare il diritto di recesso. La dottrina ammette che l'apporto dell'associato consista in una prestazione lavorativa; tuttavia, pone il paletto della qualificazione di detta prestazione esclusivamente nei termini di lavoro autonomo o di contratto d'opera professionale, giammai di lavoro subordinato. E, quindi, secondo la giurisprudenza, si devono valutare le modalità attuative concrete del rapporto intercorso fra le parti (associante ed associato) per verificare se effettivamente trattasi di associazione in partecipazione oppure di rapporto di lavoro dipendente. Secondo la normativa, nelle associazioni in partecipazione l'associato non può essere in condizione di lavoro subordinato, ma può esercitare come lavoratore autonomo o con un contratto d'opera professionale. È necessario prendere in considerazione il rapporto di lavoro nella sua concretezza per valutarne la natura.
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L'azienda è una squadra spesso composta da molteplici squadre che giocano tutte la stessa competizione alla ricerca di essere migliori dei concorrenti. All'HR il compito di essere allenatore e giocatore nella gestione delle persone, con la gratificante responsabilità di essere il principale artefice nella definizione del modello culturale organizzativo, una vera e inimitabile risorsa strategica di valore delle imprese, oggi più che mai. (Ruta, "Dialogo tra HR e linea", Economia e management, Luglio-agosto 2012) Spesso un'azienda può essere vista come come una squadra composta da tante squadre, tutte impegnate contro gli avversari esterni. L'HR, insieme allenatore e giocatore, è il principale creatore del modello culturale organizzativo, la sempre più centrale risorsa strategica di valore per l'impresa.
L'azienda è una squadra spesso composta da molteplici squadre che giocano tutte la stessa competizione alla ricerca di essere migliori dei concorrenti. All'HR il compito di essere allenatore e giocatore nella gestione delle persone, con la gratificante responsabilità di essere il principale artefice nella definizione del modello culturale organizzativo, una vera e inimitabile risorsa strategica di valore delle imprese, oggi più che mai. (Ruta, "Dialogo tra HR e linea", Economia e management, Luglio-agosto 2012) Spesso un'azienda può essere vista come come una squadra composta da tante squadre, tutte impegnate contro gli avversari esterni. L'HR, insieme allenatore e giocatore, è il principale creatore del modello culturale organizzativo, la sempre più centrale risorsa strategica di valore per l'impresa.
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L'azione di Cesare sull'aspetto fisico della città di Roma è al tempo stesso incisiva e sfuggente. Incisiva perché propone soluzioni monumentali che, oltre a mutare con decisione situazioni consolidate, impostano alcune linee di sviluppo urbanistico che verranno realizzate pienamente solo negli anni successivi alla sua morte, in un periodo che non rimane circoscritto all'età di Augusto, suo erede politico immediato, ma che si prolunga fino alla piena età imperiale. D'altro canto tale azione è anche sfuggente proprio perché - a differenza di Augusto - Cesare ebbe poco tempo per realizzare i suoi progetti. La ristrettezza del tempo che Cesare ebbe a disposizione per realizzare la sua azione urbanistica riformatrice di Roma fa sì che questa si colga con difficoltà. Peraltro, i progetti di Cesare erano di grande portata e incidevano anche su situazioni ormai consolidate. Essi poterono però essere completati solo dal suo continuatore Augusto e da altri imperatori.
L'azione di Cesare sull'aspetto fisico della città di Roma è al tempo stesso incisiva e sfuggente. Incisiva perché propone soluzioni monumentali che, oltre a mutare con decisione situazioni consolidate, impostano alcune linee di sviluppo urbanistico che verranno realizzate pienamente solo negli anni successivi alla sua morte, in un periodo che non rimane circoscritto all'età di Augusto, suo erede politico immediato, ma che si prolunga fino alla piena età imperiale. D'altro canto tale azione è anche sfuggente proprio perché - a differenza di Augusto - Cesare ebbe poco tempo per realizzare i suoi progetti. La ristrettezza del tempo che Cesare ebbe a disposizione per realizzare la sua azione urbanistica riformatrice di Roma fa sì che questa si colga con difficoltà. Peraltro, i progetti di Cesare erano di grande portata e incidevano anche su situazioni ormai consolidate. Essi poterono però essere completati solo dal suo continuatore Augusto e da altri imperatori.
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Le Alpi occidentali, rispetto al Trentino, hanno pagato per prime il pesante pedaggio della marginalizzazione mediante la perdita precoce dell'autonomia amministrativa (secolo XVIII). Tale perdita ha generato subalternità culturale nei confronti delle città e delle metropoli. Nel primo dopoguerra, con l'avvento del regime fascista e la chiusura delle frontiere, i montanari delle Alpi occidentali hanno imboccato i sentieri che portavano nelle terre amate dei "cugini" francesi. Tuttavia, lo spopolamento ha raggiunto i picchi più elevati negli anni Sessanta e Settanta del secondo dopoguerra, soprattutto nelle valli cuneesi. Le Alpi occidentali persero l'autonomia amministrativa già nel XVIII secolo, cominciando da allora ad essere subalterne culturalmente rispetto alle città. In seguito, con l'avvento del fascismo, molti dei loro abitanti passarono in Francia, ma il picco di spopolamento venne raggiunto nel secondo dopoguerra.
Le Alpi occidentali, rispetto al Trentino, hanno pagato per prime il pesante pedaggio della marginalizzazione mediante la perdita precoce dell'autonomia amministrativa (secolo XVIII). Tale perdita ha generato subalternità culturale nei confronti delle città e delle metropoli. Nel primo dopoguerra, con l'avvento del regime fascista e la chiusura delle frontiere, i montanari delle Alpi occidentali hanno imboccato i sentieri che portavano nelle terre amate dei "cugini" francesi. Tuttavia, lo spopolamento ha raggiunto i picchi più elevati negli anni Sessanta e Settanta del secondo dopoguerra, soprattutto nelle valli cuneesi. Le Alpi occidentali persero l'autonomia amministrativa già nel XVIII secolo, cominciando da allora ad essere subalterne culturalmente rispetto alle città. In seguito, con l'avvento del fascismo, molti dei loro abitanti passarono in Francia, ma il picco di spopolamento venne raggiunto nel secondo dopoguerra.
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Le banche investono un volume sempre più cospicuo di risorse nell'introduzione (se piccole banche) o nel potenziamento (se grandi banche) delle unità organizzative tecnico-specialistiche che presiedono al controllo della gestione. La strumentazione di base si consolida e si diffonde alla generalità delle banche; essa inizia ad essere affiancata da tecniche rivolte ai nuovi problemi e alle nuove aree critiche della gestione (costi, riorganizzazione dei processi, strutture diversificate e di gruppo, banche virtuali, creazione di valore per l'azionista, nuovi canali, gestione della relazione di cliente, gestione dei rischi, attività di investment banking). Il controllo di gestione sta diventando, in definitiva, un'area importante dell'attività bancaria, decisiva per il successo dell'istituzione bancaria negli odierni mercati, verso la quale le direzioni più avvedute stanno dedicando crescenti sforzi di attenzione e investimento. Il controllo di gestione è l'area nella quale le banche stanno recentemente investendo, nella consapevolezza che da qui passa una parte importante del loro successo a venire. Nuove unità organizzative e nuove tecniche prendono pertanto piede nelle banche di ogni dimensione, rivolte a questa attività.
Le banche investono un volume sempre più cospicuo di risorse nell'introduzione (se piccole banche) o nel potenziamento (se grandi banche) delle unità organizzative tecnico-specialistiche che presiedono al controllo della gestione. La strumentazione di base si consolida e si diffonde alla generalità delle banche; essa inizia ad essere affiancata da tecniche rivolte ai nuovi problemi e alle nuove aree critiche della gestione (costi, riorganizzazione dei processi, strutture diversificate e di gruppo, banche virtuali, creazione di valore per l'azionista, nuovi canali, gestione della relazione di cliente, gestione dei rischi, attività di investment banking). Il controllo di gestione sta diventando, in definitiva, un'area importante dell'attività bancaria, decisiva per il successo dell'istituzione bancaria negli odierni mercati, verso la quale le direzioni più avvedute stanno dedicando crescenti sforzi di attenzione e investimento. Il controllo di gestione è l'area nella quale le banche stanno recentemente investendo, nella consapevolezza che da qui passa una parte importante del loro successo a venire. Nuove unità organizzative e nuove tecniche prendono pertanto piede nelle banche di ogni dimensione, rivolte a questa attività.
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Le beatitudini vengono non di rado presentate come l'antitesi neotestamentaria al Decalogo, come, per così dire, l'etica più elevata dei cristiani nei confronti dei comandamenti dell'Antico Testamento. Questa interpretazione fraintende completamente il senso delle parole di Gesù. Gesù ha sempre dato per scontata la validità del Decalogo: il Discorso della montagna riprende i comandamenti della Seconda tavola e li approfondisce, non li abolisce. È sbagliato vedere una contrapposizione tra le beatitudini, oggetto del Discorso della montagna, e i Dieci comandamenti. Questi ultimi non sono mai stati messi in discussione da Gesù, ma sono anzi stati approfonditi.
Le beatitudini vengono non di rado presentate come l'antitesi neotestamentaria al Decalogo, come, per così dire, l'etica più elevata dei cristiani nei confronti dei comandamenti dell'Antico Testamento. Questa interpretazione fraintende completamente il senso delle parole di Gesù. Gesù ha sempre dato per scontata la validità del Decalogo: il Discorso della montagna riprende i comandamenti della Seconda tavola e li approfondisce, non li abolisce. È sbagliato vedere una contrapposizione tra le beatitudini, oggetto del Discorso della montagna, e i Dieci comandamenti. Questi ultimi non sono mai stati messi in discussione da Gesù, ma sono anzi stati approfonditi.
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Le Brigate al-Quds (il corpo di elite dei pasdaran) sono attive in Iraq, Siria e Libano e sono in azione contro le milizie dello Stato Islamico. A confermarlo è stato il deputato ultraconservatore iraniano nonché ex comandante dei paramilitari basij Ali Zakani, ritenuto vicino alla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. In un discorso tenuto in pubblico a Mashad, nell'Iran nordorientale, Zakani ha definito vitale l'intervento in Iraq del comandante delle Brigate al-Quds, il generale Qasem Soleimani, per fermare l'avanzata dell'Is verso Baghdad. Ali Zakani, deputato ultraconservatore iraniano ed ex comandante dei paramilitari basij , ritenuto vicino all'ayatollah Ali Khamenei, ha confermato che le Brigate al-Quds (il corpo di élite dei pasdaran) sono attive in Iraq, Siria e Libano contro le milizie dello Stato Islamico. Egli ha definito vitale l'intervento in Iraq del comandante delle Brigate al-Quds per fermare l'avanzata dell'Is verso Baghdad.
Le Brigate al-Quds (il corpo di elite dei pasdaran) sono attive in Iraq, Siria e Libano e sono in azione contro le milizie dello Stato Islamico. A confermarlo è stato il deputato ultraconservatore iraniano nonché ex comandante dei paramilitari basij Ali Zakani, ritenuto vicino alla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. In un discorso tenuto in pubblico a Mashad, nell'Iran nordorientale, Zakani ha definito vitale l'intervento in Iraq del comandante delle Brigate al-Quds, il generale Qasem Soleimani, per fermare l'avanzata dell'Is verso Baghdad. Ali Zakani, deputato ultraconservatore iraniano ed ex comandante dei paramilitari basij , ritenuto vicino all'ayatollah Ali Khamenei, ha confermato che le Brigate al-Quds (il corpo di élite dei pasdaran) sono attive in Iraq, Siria e Libano contro le milizie dello Stato Islamico. Egli ha definito vitale l'intervento in Iraq del comandante delle Brigate al-Quds per fermare l'avanzata dell'Is verso Baghdad.
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Le capacità di coordinamento che permettono di ballare in coppia sono nascoste in un'area del cervello chiamata solco intra-parietale anteriore sinistro. La scoperta è frutto del lavoro di un gruppo di esperti del Dipartimento di Psicologia dell'Università "La Sapienza" e dell'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, che combinando simulazioni al computer e opportune stimolazioni cerebrali hanno localizzato la sede del coordinamento proprio in quest'area. Per poter ballare in coppia è necessario essere dotati di una certa coordinazione, di cui è responsabile un'area ben specifica del nostro cervello (il solco intra- parietale anteriore sinistro). Questa recente scoperta di un gruppo di esperti formato dall'Università "La Sapienza" e dalla Fondazione Santa Lucia di Roma è stata possibile tramite l'uso di computer e stimolazioni cerebrali.
Le capacità di coordinamento che permettono di ballare in coppia sono nascoste in un'area del cervello chiamata solco intra-parietale anteriore sinistro. La scoperta è frutto del lavoro di un gruppo di esperti del Dipartimento di Psicologia dell'Università "La Sapienza" e dell'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, che combinando simulazioni al computer e opportune stimolazioni cerebrali hanno localizzato la sede del coordinamento proprio in quest'area. Per poter ballare in coppia è necessario essere dotati di una certa coordinazione, di cui è responsabile un'area ben specifica del nostro cervello (il solco intra- parietale anteriore sinistro). Questa recente scoperta di un gruppo di esperti formato dall'Università "La Sapienza" e dalla Fondazione Santa Lucia di Roma è stata possibile tramite l'uso di computer e stimolazioni cerebrali.
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Le concezioni di simmetria e quindi le figure geometriche elementari sono basate in ambito europeo e nordamericano su strutture angolari. La conseguenza di ciò è che gli europei si fanno facilmente ingannare da certe illusioni ottiche. Tendono a sottovalutare la lunghezza del lato parallelo più corto del trapezio, appunto perché è il lato parallelo "più stretto" di un trapezio, anche quando in realtà la sua lunghezza è uguale a quella dei lati obliqui. Simili illusioni ottiche sono culturalmente apprese: i Boscimani del Kalahari, in Africa, non si farebbero ingannare da illusioni ottiche basate su parallelogrammi perché fanno parte di una cultura in cui predominano le curve e le circolarità. (Rupke, "La religione romana") Le concezioni di simmetria hanno un fondamento culturale. In Europa, predominano le strutture angolari. Ecco perché per esempio gli europei cadono in alcune illusioni ottiche, come quella di vedere il lato corto di un trapezio più corto di quanto in realtà sia, che non ingannano invece i Boscimani, la cui cultura predilige le curve.
Le concezioni di simmetria e quindi le figure geometriche elementari sono basate in ambito europeo e nordamericano su strutture angolari. La conseguenza di ciò è che gli europei si fanno facilmente ingannare da certe illusioni ottiche. Tendono a sottovalutare la lunghezza del lato parallelo più corto del trapezio, appunto perché è il lato parallelo "più stretto" di un trapezio, anche quando in realtà la sua lunghezza è uguale a quella dei lati obliqui. Simili illusioni ottiche sono culturalmente apprese: i Boscimani del Kalahari, in Africa, non si farebbero ingannare da illusioni ottiche basate su parallelogrammi perché fanno parte di una cultura in cui predominano le curve e le circolarità. (Rupke, "La religione romana") Le concezioni di simmetria hanno un fondamento culturale. In Europa, predominano le strutture angolari. Ecco perché per esempio gli europei cadono in alcune illusioni ottiche, come quella di vedere il lato corto di un trapezio più corto di quanto in realtà sia, che non ingannano invece i Boscimani, la cui cultura predilige le curve.
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Le emissioni delle novanta aziende globali più importanti per la produzione di combustibili fossili sono responsabili di quasi il 50% dell'incremento della temperatura, del 57% dell'aumento di CO2 nell'atmosfera e del 30% dell'innalzamento del livello del mare dal 1880 a oggi. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica 'Climate Change' da un gruppo di scienziati aderenti alla Union of concerned scientists, sigla nata nel 1969 nell'ambito del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Lo studio elenca e traccia le emissioni dei 90 produttori più importanti di combustibili fossili, tra cui Bp, Chevron, Shell, Total, ExxonMobil. Nella lista figurano anche Eni e Italcementi che avrebbero contribuito all'aumento delle temperature rispettivamente per lo 0,3% e lo 0,02%. Gli autori dello studio individuano le società con maggiori responsabilità tra le grandi aziende petrolifere e carbonifere americane, cinesi, dell'ex Unione Sovietica e della regione del Golfo Persico. Da uno studio della Union of concerned scientists emerge che le 90 aziende petrolifere e carbonifere globali più importanti, tra cui due italiane, sono pesantemente responsabili dell'aumento delle temperature, delle emissioni di anidride carbonica nell'aria e dell'innalzamento del livello dei mari nel mondo. Lo studio elenca e traccia le emissioni di questi produttori di combustibili fossili, individuando le maggiori responsabilità in America, Cina, Ex Unione Sovietica e nella regione del Golfo Persico.
Le emissioni delle novanta aziende globali più importanti per la produzione di combustibili fossili sono responsabili di quasi il 50% dell'incremento della temperatura, del 57% dell'aumento di CO2 nell'atmosfera e del 30% dell'innalzamento del livello del mare dal 1880 a oggi. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica 'Climate Change' da un gruppo di scienziati aderenti alla Union of concerned scientists, sigla nata nel 1969 nell'ambito del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Lo studio elenca e traccia le emissioni dei 90 produttori più importanti di combustibili fossili, tra cui Bp, Chevron, Shell, Total, ExxonMobil. Nella lista figurano anche Eni e Italcementi che avrebbero contribuito all'aumento delle temperature rispettivamente per lo 0,3% e lo 0,02%. Gli autori dello studio individuano le società con maggiori responsabilità tra le grandi aziende petrolifere e carbonifere americane, cinesi, dell'ex Unione Sovietica e della regione del Golfo Persico. Da uno studio della Union of concerned scientists emerge che le 90 aziende petrolifere e carbonifere globali più importanti, tra cui due italiane, sono pesantemente responsabili dell'aumento delle temperature, delle emissioni di anidride carbonica nell'aria e dell'innalzamento del livello dei mari nel mondo. Lo studio elenca e traccia le emissioni di questi produttori di combustibili fossili, individuando le maggiori responsabilità in America, Cina, Ex Unione Sovietica e nella regione del Golfo Persico.
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Le fake news, vale a dire le notizie fabbricate ad arte che circolano sul web e soprattutto sui social network, sono uno dei fenomeni più preoccupanti della comunicazione contemporanea, tanto che alcuni le considerano una minaccia per la democrazia. I fattori determinanti del fenomeno sono due: la limitata capacità di attenzione di chi usa il web e il sovraccarico d'informazione che subisce. Oltretutto la struttura dei social favorisce la viralità di un meme, cioè un'informazione o un'idea che può essere trasmessa in rete, indipendente dalla qualità dell'informazione contenuta. Le fake news sono provocate da una serie di fattori, come la limitata attenzione degli utenti, il sovraccarico di informazioni e la struttura dei social, che favorisce la viralità di certe informazioni indipendentemente dalla loro qualità.
Le fake news, vale a dire le notizie fabbricate ad arte che circolano sul web e soprattutto sui social network, sono uno dei fenomeni più preoccupanti della comunicazione contemporanea, tanto che alcuni le considerano una minaccia per la democrazia. I fattori determinanti del fenomeno sono due: la limitata capacità di attenzione di chi usa il web e il sovraccarico d'informazione che subisce. Oltretutto la struttura dei social favorisce la viralità di un meme, cioè un'informazione o un'idea che può essere trasmessa in rete, indipendente dalla qualità dell'informazione contenuta. Le fake news sono provocate da una serie di fattori, come la limitata attenzione degli utenti, il sovraccarico di informazioni e la struttura dei social, che favorisce la viralità di certe informazioni indipendentemente dalla loro qualità.
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Le famiglie sono state pesantemente colpite dalla crisi. Al calo dei loro redditi, che ha riguardato l'Italia in misura più grave rispetto ad altri Paesi, si deve infatti associare il peso della disoccupazione specialmente presso i giovani, che ha condizionato la capacità di spesa di un numero elevato di famiglie, le quali in non pochi casi non solo non sono più riuscite a risparmiare, ma hanno anche dovuto attingere alla ricchezza accumulata in precedenza. Quanto a tale ricchezza, essa rimane molto importante sia in termini assoluti sia con riferimento alla situazione di altri Paesi, ma ha dovuto subire l'impatto negativo sia dell'andamento del mercato mobiliare (azioni, obbligazioni, titoli di Stato ecc.) sia di quello immobiliare. La crisi fa sentire i suoi colpi sulle famiglie italiane, che sperimentano calo dei redditi e alta disoccupazione, soprattutto giovanile. La capacità di spesa e di risparmio si sono molto ridotte e la ricchezza detenuta, ancora elevata, è erosa dall'andamento del mercato mobiliare e immobiliare.
Le famiglie sono state pesantemente colpite dalla crisi. Al calo dei loro redditi, che ha riguardato l'Italia in misura più grave rispetto ad altri Paesi, si deve infatti associare il peso della disoccupazione specialmente presso i giovani, che ha condizionato la capacità di spesa di un numero elevato di famiglie, le quali in non pochi casi non solo non sono più riuscite a risparmiare, ma hanno anche dovuto attingere alla ricchezza accumulata in precedenza. Quanto a tale ricchezza, essa rimane molto importante sia in termini assoluti sia con riferimento alla situazione di altri Paesi, ma ha dovuto subire l'impatto negativo sia dell'andamento del mercato mobiliare (azioni, obbligazioni, titoli di Stato ecc.) sia di quello immobiliare. La crisi fa sentire i suoi colpi sulle famiglie italiane, che sperimentano calo dei redditi e alta disoccupazione, soprattutto giovanile. La capacità di spesa e di risparmio si sono molto ridotte e la ricchezza detenuta, ancora elevata, è erosa dall'andamento del mercato mobiliare e immobiliare.
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Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo antifrode di Parma insieme al comando provinciale di Reggio Emilia e ai militari del Nac di Roma e di Palermo hanno portato a perquisizioni in caseifici di Emilia Romagna e Lombardia, facendo scoprire una quantità di prodotti che presentavano difetti. Formaggi in cui si potevano vedere buchi e fessurazioni, croste irregolari e in cui risultava essere stato utilizzato un conservante che consente di prolungare lo stato di preservazione degli alimenti. I prodotti erano pronti per essere venduti, ma invece sono stati sequestrati nell'operazione insieme alla documentazione relativa. I carabinieri del Nucleo antifrode di Parma insieme al comando provinciale di Reggio Emilia, ai militari del Nac di Roma e di Palermo hanno perquisito caseifici di Emilia Romagna e Lombardia, scoprendo formaggi con buchi e fessurazioni, croste irregolari e in cui era stato utilizzato un conservante. I prodotti, sequestrati insieme alla documentazione relativa, erano pronti per essere venduti.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo antifrode di Parma insieme al comando provinciale di Reggio Emilia e ai militari del Nac di Roma e di Palermo hanno portato a perquisizioni in caseifici di Emilia Romagna e Lombardia, facendo scoprire una quantità di prodotti che presentavano difetti. Formaggi in cui si potevano vedere buchi e fessurazioni, croste irregolari e in cui risultava essere stato utilizzato un conservante che consente di prolungare lo stato di preservazione degli alimenti. I prodotti erano pronti per essere venduti, ma invece sono stati sequestrati nell'operazione insieme alla documentazione relativa. I carabinieri del Nucleo antifrode di Parma insieme al comando provinciale di Reggio Emilia, ai militari del Nac di Roma e di Palermo hanno perquisito caseifici di Emilia Romagna e Lombardia, scoprendo formaggi con buchi e fessurazioni, croste irregolari e in cui era stato utilizzato un conservante. I prodotti, sequestrati insieme alla documentazione relativa, erano pronti per essere venduti.
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Le isole Trèmiti sono un arcipelago del mare Adriatico, a 22 km a nord del Gargano e 45 a est della costa molisana e da Termoli. Il comune, in Provincia di Foggia, conta 455 abitanti. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una parte del suo territorio è riserva naturale marina. Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia, è uno dei centri turistici più importanti della regione, più volte insignito della Bandiera Blu per la qualità delle acque. Le uniche due isole abitate sono San Nicola (sede comunale, con monumenti storici) e San Domino (la più grande e con le strutture turistiche). L'arcipelago delle Trèmiti, in provincia di Foggia, si trova a nord del Gargano e a est della costa molisana. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e dal 1989 una sua parte è riserva naturale marina. È il più piccolo comune della Puglia, ma uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione, più volte Bandiera Blu per la qualità delle sue acque. Due le isole abitate: San Nicola (sede comunale, con monumenti storici) e San Domino (con strutture turistiche).
Le isole Trèmiti sono un arcipelago del mare Adriatico, a 22 km a nord del Gargano e 45 a est della costa molisana e da Termoli. Il comune, in Provincia di Foggia, conta 455 abitanti. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una parte del suo territorio è riserva naturale marina. Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia, è uno dei centri turistici più importanti della regione, più volte insignito della Bandiera Blu per la qualità delle acque. Le uniche due isole abitate sono San Nicola (sede comunale, con monumenti storici) e San Domino (la più grande e con le strutture turistiche). L'arcipelago delle Trèmiti, in provincia di Foggia, si trova a nord del Gargano e a est della costa molisana. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e dal 1989 una sua parte è riserva naturale marina. È il più piccolo comune della Puglia, ma uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione, più volte Bandiera Blu per la qualità delle sue acque. Due le isole abitate: San Nicola (sede comunale, con monumenti storici) e San Domino (con strutture turistiche).
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Le leggi di Mendel hanno dimostrato che la struttura del patrimonio ereditario è discontinua, formata da unità separate e indipendenti le une dalle altre, le quali possono ricombinarsi a ogni generazione secondo le leggi della probabilità, dando così origine a un grandissimo numero di combinazioni. Secondo le leggi di Mendel la struttura del patrimonio ereditario è formata da unità indipendenti e separate tra loro, che si ricombinano a ogni generazione secondo le leggi della probabilità, creando numerosissime combinazioni.
Le leggi di Mendel hanno dimostrato che la struttura del patrimonio ereditario è discontinua, formata da unità separate e indipendenti le une dalle altre, le quali possono ricombinarsi a ogni generazione secondo le leggi della probabilità, dando così origine a un grandissimo numero di combinazioni. Secondo le leggi di Mendel la struttura del patrimonio ereditario è formata da unità indipendenti e separate tra loro, che si ricombinano a ogni generazione secondo le leggi della probabilità, creando numerosissime combinazioni.
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Le origini del castello di Lazise risalgono al IX secolo, quando gli abitanti del borgo eressero delle prime difese per proteggersi dalle invasioni degli Ungari, e fu completato sul finire del secolo successivo, come dimostra il privilegio concesso nel 983 dall'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II, nel quale egli diede facoltà alla popolazione locale di completare le proprie difese. Nel 1193 il castello e l'abitato passarono sotto il governo del libero Comune di Verona e quindi, qualche anno più tardi, sotto la Signoria degli Scaligeri, che in città avevano ormai accentrato nelle loro mani il potere. Il castello di Lazise risale al IX secolo, quando furono erette le prime difese del borgo per proteggersi dagli Ungari; fu ultimato nel 983, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II diede facoltà ai lazisesi di completare le proprie difese. Nel 1193 il castello e l'abitato passarono sotto il governo del libero Comune di Verona e più tardi sotto la Signoria degli Scaligeri, che controllavano la città.
Le origini del castello di Lazise risalgono al IX secolo, quando gli abitanti del borgo eressero delle prime difese per proteggersi dalle invasioni degli Ungari, e fu completato sul finire del secolo successivo, come dimostra il privilegio concesso nel 983 dall'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II, nel quale egli diede facoltà alla popolazione locale di completare le proprie difese. Nel 1193 il castello e l'abitato passarono sotto il governo del libero Comune di Verona e quindi, qualche anno più tardi, sotto la Signoria degli Scaligeri, che in città avevano ormai accentrato nelle loro mani il potere. Il castello di Lazise risale al IX secolo, quando furono erette le prime difese del borgo per proteggersi dagli Ungari; fu ultimato nel 983, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II diede facoltà ai lazisesi di completare le proprie difese. Nel 1193 il castello e l'abitato passarono sotto il governo del libero Comune di Verona e più tardi sotto la Signoria degli Scaligeri, che controllavano la città.
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Le origini occidentali dell'alchimia sono registrate direttamente nella parola stessa, che è il nome arabo dell'Egitto: al-Khem. L'impresa si fa risalire a Ermete Trismegisto, sincretica combinazione di tre divinità: il Toth egizio, l'Hermes greco e il Mercurio romano. L'appellativo Trismegisto, che significa "tre volte grande", enuncia espressamente il dogma dell'unità di questa Trinità. Il termine alchimia deriva da al-Khem, nome arabo dell'Egitto, e ne testimonia l'origine occidentale. La sua nascita si fa risalire alla divinità Ermete Trismegisto, combinazione delle divinità Toth, Hermes e Mercurio. L'appellativo trismegisto, che significa "tre volte grande", enuncia il dogma dell'unità di questa Trinità.
Le origini occidentali dell'alchimia sono registrate direttamente nella parola stessa, che è il nome arabo dell'Egitto: al-Khem. L'impresa si fa risalire a Ermete Trismegisto, sincretica combinazione di tre divinità: il Toth egizio, l'Hermes greco e il Mercurio romano. L'appellativo Trismegisto, che significa "tre volte grande", enuncia espressamente il dogma dell'unità di questa Trinità. Il termine alchimia deriva da al-Khem, nome arabo dell'Egitto, e ne testimonia l'origine occidentale. La sua nascita si fa risalire alla divinità Ermete Trismegisto, combinazione delle divinità Toth, Hermes e Mercurio. L'appellativo trismegisto, che significa "tre volte grande", enuncia il dogma dell'unità di questa Trinità.
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Le piante per vivere hanno bisogno dell'acqua e se viene a mancare a lungo non sopravvivono. Esse dal terreno assorbono solo acqua in cui sono disciolte piccole quantità di sali minerali. Non consumano il terreno ma lo impoveriscono e per questo si usa concimare la terra per arricchirla nuovamente dei sali minerali consumati dalle piante. Le piante inoltre hanno bisogno di luce e di aria: ad alcune ne possono bastare anche piccole quantità, ma se mancano del tutto non sopravvivono a lungo. L'aria, l'acqua, la luce e i sali minerali si trasformano in nutrimento attraverso una complessa reazione chimica che si chiama fotosintesi. Il corpo vivo delle piante si forma e cresce usando questi elementi che non sono vivi. Per questo si dice che le piante sono autotrofe (auto,"se stesso"; trofo,"nutro"), perché producono loro stesse il nutrimento di cui hanno bisogno. Gli animali, invece, per vivere e crescere, devono cibarsi di altri organismi vivi o morti. Per questo si dice che gli animali sono eterotrofi (etero,"altro"; trofo, "nutro"), perché traggono il loro nutrimento dal corpo di altri esseri viventi vegetali o animali. Le piante assorbono dall'ambiente solo luce, aria, acqua e sali minerali. Con questi elementi, attraverso la fotosintesi, formano loro stesse il nutrimento di cui hanno bisogno: esse sono autotrofe. Gli animali, invece, hanno bisogno di consumare altri esseri viventi per vivere e crescere: essi sono eterotrofi.
Le piante per vivere hanno bisogno dell'acqua e se viene a mancare a lungo non sopravvivono. Esse dal terreno assorbono solo acqua in cui sono disciolte piccole quantità di sali minerali. Non consumano il terreno ma lo impoveriscono e per questo si usa concimare la terra per arricchirla nuovamente dei sali minerali consumati dalle piante. Le piante inoltre hanno bisogno di luce e di aria: ad alcune ne possono bastare anche piccole quantità, ma se mancano del tutto non sopravvivono a lungo. L'aria, l'acqua, la luce e i sali minerali si trasformano in nutrimento attraverso una complessa reazione chimica che si chiama fotosintesi. Il corpo vivo delle piante si forma e cresce usando questi elementi che non sono vivi. Per questo si dice che le piante sono autotrofe (auto,"se stesso"; trofo,"nutro"), perché producono loro stesse il nutrimento di cui hanno bisogno. Gli animali, invece, per vivere e crescere, devono cibarsi di altri organismi vivi o morti. Per questo si dice che gli animali sono eterotrofi (etero,"altro"; trofo, "nutro"), perché traggono il loro nutrimento dal corpo di altri esseri viventi vegetali o animali. Le piante assorbono dall'ambiente solo luce, aria, acqua e sali minerali. Con questi elementi, attraverso la fotosintesi, formano loro stesse il nutrimento di cui hanno bisogno: esse sono autotrofe. Gli animali, invece, hanno bisogno di consumare altri esseri viventi per vivere e crescere: essi sono eterotrofi.
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Le piste ciclabili a Siviglia sono sempre più utilizzate, a tal punto che il capoluogo dell'Andalusia, all'estremo sud della Spagna, è diventata una sorta di città- modello per il trasporto sostenibile. Per molti è la prova che è relativamente semplice convincere gli abitanti di un centro urbano a usare la bicicletta: basta aprire un numero sufficiente di piste ciclabili sulle quali circolare. In pochi anni, il numero di spostamenti in bicicletta a Siviglia è aumentato di undici volte. Il successo è stato tale che i dirigenti municipali hanno da poco cominciato a estendere il modello ad altre città della regione. Siviglia è diventato una città-modello per altre città spagnole per quanto riguarda gli spostamenti sostenibili, aumentati di undici volte. Per molti ciò è la prova che è sufficiente creare un numero sufficiente di piste ciclabili sulle quali circolare per convincere gli abitanti ad usare la bicicletta.
Le piste ciclabili a Siviglia sono sempre più utilizzate, a tal punto che il capoluogo dell'Andalusia, all'estremo sud della Spagna, è diventata una sorta di città- modello per il trasporto sostenibile. Per molti è la prova che è relativamente semplice convincere gli abitanti di un centro urbano a usare la bicicletta: basta aprire un numero sufficiente di piste ciclabili sulle quali circolare. In pochi anni, il numero di spostamenti in bicicletta a Siviglia è aumentato di undici volte. Il successo è stato tale che i dirigenti municipali hanno da poco cominciato a estendere il modello ad altre città della regione. Siviglia è diventato una città-modello per altre città spagnole per quanto riguarda gli spostamenti sostenibili, aumentati di undici volte. Per molti ciò è la prova che è sufficiente creare un numero sufficiente di piste ciclabili sulle quali circolare per convincere gli abitanti ad usare la bicicletta.
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Le popolazioni di cacciatori-raccoglitori degli tsimane e dei san non hanno una parola per l'insonnia. Quando dei ricercatori gliene hanno spiegato il significato, pochi hanno riconosciuto di avere il problema, rispettivamente l'1,5 per cento e il 2,5 per cento delle persone, contro il 10-30 per cento delle persone nelle società industrializzate. Secondo i ricercatori, ricreare alcune situazioni ambientali premoderne, come il calo notturno della temperatura, potrebbe aiutare a risolvere i disturbi del sonno. Tsiname e San, popolazioni di cacciatori- raccoglitori, non conoscono la parola "insonnia". Spiegato loro il significato del termine, solo l'1,5% e il 2,5% delle persone hanno ammesso di soffrirne, contro il 10- 30% degli abitanti delle zone industrializzate. Secondo i ricercatori, ricreare alcune situazioni ambientali premoderne potrebbe aiutare a combattere i disturbi del sonno.
Le popolazioni di cacciatori-raccoglitori degli tsimane e dei san non hanno una parola per l'insonnia. Quando dei ricercatori gliene hanno spiegato il significato, pochi hanno riconosciuto di avere il problema, rispettivamente l'1,5 per cento e il 2,5 per cento delle persone, contro il 10-30 per cento delle persone nelle società industrializzate. Secondo i ricercatori, ricreare alcune situazioni ambientali premoderne, come il calo notturno della temperatura, potrebbe aiutare a risolvere i disturbi del sonno. Tsiname e San, popolazioni di cacciatori- raccoglitori, non conoscono la parola "insonnia". Spiegato loro il significato del termine, solo l'1,5% e il 2,5% delle persone hanno ammesso di soffrirne, contro il 10- 30% degli abitanti delle zone industrializzate. Secondo i ricercatori, ricreare alcune situazioni ambientali premoderne potrebbe aiutare a combattere i disturbi del sonno.
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Le popolazioni umane che sono metabolizzatrici parziali (non sufficienti) dell'acido propionico sono più comuni di quanto si pensi. Non metabolizzare una sostanza significa intasare i sistemi metabolici e aumentare lo stato d'intossicazione. I risultati degli studi di laboratorio descritti in questo studio indicano che i ratti trattati con acido propionico mostrano comportamenti ripetitivi, ossessivi e asociali sovrapponibili agli atteggiamenti autistici. Studi di laboratorio dimostrano che l'intossicazione da acido propionico, dovuta all'insufficiente metabolizzazione di esso (cosa abbastanza comune negli esseri umani), può portare i ratti ad avere comportamenti tipici dell'autismo, come ripetitività, ossessività e asocialità.
Le popolazioni umane che sono metabolizzatrici parziali (non sufficienti) dell'acido propionico sono più comuni di quanto si pensi. Non metabolizzare una sostanza significa intasare i sistemi metabolici e aumentare lo stato d'intossicazione. I risultati degli studi di laboratorio descritti in questo studio indicano che i ratti trattati con acido propionico mostrano comportamenti ripetitivi, ossessivi e asociali sovrapponibili agli atteggiamenti autistici. Studi di laboratorio dimostrano che l'intossicazione da acido propionico, dovuta all'insufficiente metabolizzazione di esso (cosa abbastanza comune negli esseri umani), può portare i ratti ad avere comportamenti tipici dell'autismo, come ripetitività, ossessività e asocialità.
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Le prime notizie storiche su Toledo risalgono a uno scritto dello storico romano Tito Livio, in cui è nominata la località "Toletum", dicendo che era una piccola città, ma forte per la sua posizione. È infatti circondata per due terzi dal fiume Tago, sul quale i Romani costruirono un ponte. Il nome sembra derivare dal suo supposto fondatore, il Console romano Tolemon. Successivamente Toledo è stata la capitale del regno dei Visigoti e centro importante durante il periodo della presenza araba. Nelle vicinanze, nel comune di Guadamur, si trovò nel 1858 il Tesoro visigotico di Guarrazar. Il primo scritto su Toledo è di Tito Livio, che nomina "Toletum" come una piccola città, ma forte per la sua posizione poiché è circondata per due terzi dal Tago. Il nome sembra derivare dal Console romano Tolemon che la avrebbe fondata. Poi Toledo è stata la capitale dei Visigoti e centro importante del periodo arabo. Nelle vicinanze di Toledo si trovò nel 1858 il Tesoro visigotico di Guarrazar.
Le prime notizie storiche su Toledo risalgono a uno scritto dello storico romano Tito Livio, in cui è nominata la località "Toletum", dicendo che era una piccola città, ma forte per la sua posizione. È infatti circondata per due terzi dal fiume Tago, sul quale i Romani costruirono un ponte. Il nome sembra derivare dal suo supposto fondatore, il Console romano Tolemon. Successivamente Toledo è stata la capitale del regno dei Visigoti e centro importante durante il periodo della presenza araba. Nelle vicinanze, nel comune di Guadamur, si trovò nel 1858 il Tesoro visigotico di Guarrazar. Il primo scritto su Toledo è di Tito Livio, che nomina "Toletum" come una piccola città, ma forte per la sua posizione poiché è circondata per due terzi dal Tago. Il nome sembra derivare dal Console romano Tolemon che la avrebbe fondata. Poi Toledo è stata la capitale dei Visigoti e centro importante del periodo arabo. Nelle vicinanze di Toledo si trovò nel 1858 il Tesoro visigotico di Guarrazar.
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Le quantità di acqua che si muovono lungo il ciclo possono essere stimate e valutate anche in termini numerici. Lo strumento utilizzato è il bilancio idrologico globale della Terra. La quantità totale di acqua che evapora dalla superficie degli oceani è superiore a quella che vi giunge direttamente tramite le precipitazioni. La differenza rappresenta parte della quantità d'acqua che precipita sul suolo nei diversi continenti. La quantità d'acqua totale che precipita sui continenti è infatti formata anche da quella che è evaporata non dai mari e dagli oceani, ma direttamente dal suolo. Il bilancio idrologico globale varia in funzione delle condizioni climatiche, in particolare dell'entità delle precipitazioni, ed ha quindi caratteristiche differenti nelle diverse zone del nostro Pianeta. La quantità di acqua in ciclico movimento sulla Terra viene valutata grazie al bilancio idrologico globale. Esso ci informa che la quantità totale di acqua evaporata dagli oceani è superiore a quella che vi torna con le precipitazioni, poiché una parte finisce sul suolo, insieme a quella che evapora direttamente da qui. Il bilancio idrologico globale varia a seconda del clima, delle precipitazioni e cambia nelle diverse parti del Pianeta.
Le quantità di acqua che si muovono lungo il ciclo possono essere stimate e valutate anche in termini numerici. Lo strumento utilizzato è il bilancio idrologico globale della Terra. La quantità totale di acqua che evapora dalla superficie degli oceani è superiore a quella che vi giunge direttamente tramite le precipitazioni. La differenza rappresenta parte della quantità d'acqua che precipita sul suolo nei diversi continenti. La quantità d'acqua totale che precipita sui continenti è infatti formata anche da quella che è evaporata non dai mari e dagli oceani, ma direttamente dal suolo. Il bilancio idrologico globale varia in funzione delle condizioni climatiche, in particolare dell'entità delle precipitazioni, ed ha quindi caratteristiche differenti nelle diverse zone del nostro Pianeta. La quantità di acqua in ciclico movimento sulla Terra viene valutata grazie al bilancio idrologico globale. Esso ci informa che la quantità totale di acqua evaporata dagli oceani è superiore a quella che vi torna con le precipitazioni, poiché una parte finisce sul suolo, insieme a quella che evapora direttamente da qui. Il bilancio idrologico globale varia a seconda del clima, delle precipitazioni e cambia nelle diverse parti del Pianeta.
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Le simulazioni tramite modelli numerici dell'evoluzione del clima dipendono ovviamente da quale scenario socio-economico si materializzerà e sono ulteriormente complicate da una serie di processi di retroazione, tra cui l'evaporazione dell'acqua, la copertura nuvolosa, i cambiamenti nel gradiente verticale di temperatura, variazioni di albedo e così via, ancora non completamente chiariti. Questi fattori rendono le attuali previsioni quantitative dell'evoluzione del fenomeno del riscaldamento globale altamente ipotetiche. A causa dell'altissimo numero di variabili indipendenti nel quadro delle simulazioni tramite modelli numerici dell'evoluzione del clima (non ultimo, lo scenario socio-economico che potrà configurarsi), le attuali previsioni quantitative riguardo al riscaldamento globale sono fortemente ipotetiche.
Le simulazioni tramite modelli numerici dell'evoluzione del clima dipendono ovviamente da quale scenario socio-economico si materializzerà e sono ulteriormente complicate da una serie di processi di retroazione, tra cui l'evaporazione dell'acqua, la copertura nuvolosa, i cambiamenti nel gradiente verticale di temperatura, variazioni di albedo e così via, ancora non completamente chiariti. Questi fattori rendono le attuali previsioni quantitative dell'evoluzione del fenomeno del riscaldamento globale altamente ipotetiche. A causa dell'altissimo numero di variabili indipendenti nel quadro delle simulazioni tramite modelli numerici dell'evoluzione del clima (non ultimo, lo scenario socio-economico che potrà configurarsi), le attuali previsioni quantitative riguardo al riscaldamento globale sono fortemente ipotetiche.
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Le società di tipo personale sono caratterizzate da una più marcata rilevanza dell'aspetto contrattuale del rapporto tra i soci, i quali partecipano attivamente all'amministrazione della società. Da ciò la loro responsabilità personale e illimitata e la regola che qualunque mutamento della compagine sociale, determinando un cambiamento del contratto sociale, deve essere accettato da tutti i soci. La partecipazione all'amministrazione della società e l'importanza dell'aspetto contrattuale del rapporto tra soci caratterizza le società di tipo personale. I soci sono responsabili personalmente e illimitatamente e il loro consenso unanime è indispensabile per ogni cambiamento del contratto che comporti il cambiamento della compagine sociale.
Le società di tipo personale sono caratterizzate da una più marcata rilevanza dell'aspetto contrattuale del rapporto tra i soci, i quali partecipano attivamente all'amministrazione della società. Da ciò la loro responsabilità personale e illimitata e la regola che qualunque mutamento della compagine sociale, determinando un cambiamento del contratto sociale, deve essere accettato da tutti i soci. La partecipazione all'amministrazione della società e l'importanza dell'aspetto contrattuale del rapporto tra soci caratterizza le società di tipo personale. I soci sono responsabili personalmente e illimitatamente e il loro consenso unanime è indispensabile per ogni cambiamento del contratto che comporti il cambiamento della compagine sociale.
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Le strategie per curare l'ictus, che è un'ostruzione a livello cerebrale delle arterie che garantiscono il corretto flusso di sangue, sono essenzialmente due e dipendono dall'entità dell'ictus e dalla localizzazione del coagulo. La prima consiste nella somministrazione di farmaci in grado di rimuovere l'occlusione. La seconda, per via endovascolare, è caratterizzata dalla rimozione meccanica del trombo attraverso un catetere inserito nell'arteria femorale. L'ictus è un'ostruzione delle arterie cerebrali che può essere curata, secondo la posizione e l'entità del coagulo, con farmaci che rimuovono l'occlusione o con rimozione meccanica del trombo tramite catetere inserito nell'arteria femorale.
Le strategie per curare l'ictus, che è un'ostruzione a livello cerebrale delle arterie che garantiscono il corretto flusso di sangue, sono essenzialmente due e dipendono dall'entità dell'ictus e dalla localizzazione del coagulo. La prima consiste nella somministrazione di farmaci in grado di rimuovere l'occlusione. La seconda, per via endovascolare, è caratterizzata dalla rimozione meccanica del trombo attraverso un catetere inserito nell'arteria femorale. L'ictus è un'ostruzione delle arterie cerebrali che può essere curata, secondo la posizione e l'entità del coagulo, con farmaci che rimuovono l'occlusione o con rimozione meccanica del trombo tramite catetere inserito nell'arteria femorale.
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Le temperature dei Paesi affacciati sul Golfo Persico, a causa del riscaldamento globale in atto, potrebbero salire a fine secolo a un livello tale da essere incompatibili con la vita. È l'allarme lanciato da uno studio pubblicato il 26 ottobre su "Nature Climate Change" che si basa sulla sempre maggiore frequenza delle ondate di calore estremo (come quella vissuta a luglio in Europa centrale, che fa seguito a quella del 2003 e a quella del 2010 in Russia) e sulle condizioni climatiche locali del Medio Oriente: cieli tersi, basse acque del Golfo Persico, elevata evaporazione, forte radiazione solare specie in estate. Secondo uno studio pubblicato su "Nature Climate Change", basato sulla sempre maggiore frequenza delle ondate di calore in diverse regioni del mondo e sulla condizione climatica del Medio Oriente, a fine secolo le temperature raggiunte dai Paesi che si affacciano sul Golfo Persico a causa del surriscaldamento globale del pianeta potrebbero essere incompatibili con la vita.
Le temperature dei Paesi affacciati sul Golfo Persico, a causa del riscaldamento globale in atto, potrebbero salire a fine secolo a un livello tale da essere incompatibili con la vita. È l'allarme lanciato da uno studio pubblicato il 26 ottobre su "Nature Climate Change" che si basa sulla sempre maggiore frequenza delle ondate di calore estremo (come quella vissuta a luglio in Europa centrale, che fa seguito a quella del 2003 e a quella del 2010 in Russia) e sulle condizioni climatiche locali del Medio Oriente: cieli tersi, basse acque del Golfo Persico, elevata evaporazione, forte radiazione solare specie in estate. Secondo uno studio pubblicato su "Nature Climate Change", basato sulla sempre maggiore frequenza delle ondate di calore in diverse regioni del mondo e sulla condizione climatica del Medio Oriente, a fine secolo le temperature raggiunte dai Paesi che si affacciano sul Golfo Persico a causa del surriscaldamento globale del pianeta potrebbero essere incompatibili con la vita.
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Le ultime opere di Picasso sembrano analizzare sotto tutti gli aspetti il tema amoroso, e lo fanno attraverso una pittura sempre rinnovata. Ora le sue tele acquisiscono una nuova sensibilità cromatica e formale. Linee curve, spirali e forme ovali sono messi in diretta contrapposizione a nasi e nuche taglienti e affilate. I riflessi di madreperla degli arti inferiori e il rosso denso dello sfondo entrano invece in conflitto con l'azzurro sporco di alcune zone, mescolato a un malinconico grigio che sembra simboleggiare il trascorrere del tempo. Una nuova sensibilità cromatica e formale, all'interno di una pittura sempre rinnovata, caratterizzano le ultime opere di Picasso, nelle quali egli sembra dedicarsi all'analisi del tema amoroso. Emerge una contrapposizione tra linee curve e altre, riservate a nasi e nuche, affilate e taglienti; e un'altra tra i colori: in certe aree vitali e in altre desolati.
Le ultime opere di Picasso sembrano analizzare sotto tutti gli aspetti il tema amoroso, e lo fanno attraverso una pittura sempre rinnovata. Ora le sue tele acquisiscono una nuova sensibilità cromatica e formale. Linee curve, spirali e forme ovali sono messi in diretta contrapposizione a nasi e nuche taglienti e affilate. I riflessi di madreperla degli arti inferiori e il rosso denso dello sfondo entrano invece in conflitto con l'azzurro sporco di alcune zone, mescolato a un malinconico grigio che sembra simboleggiare il trascorrere del tempo. Una nuova sensibilità cromatica e formale, all'interno di una pittura sempre rinnovata, caratterizzano le ultime opere di Picasso, nelle quali egli sembra dedicarsi all'analisi del tema amoroso. Emerge una contrapposizione tra linee curve e altre, riservate a nasi e nuche, affilate e taglienti; e un'altra tra i colori: in certe aree vitali e in altre desolati.
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Le variazioni di tono fanno parte di quella che i linguisti chiamano prosodia del linguaggio, che costituisce una parte fondamentale della comunicazione umana, un po' come la melodia per la musica. In cinese mandarino, per esempio, le variazioni d'intonazione possono cambiare completamente il significato delle parole. Ma anche in una lingua non tonale come l'inglese o l'italiano, le variazioni di tono possono cambiare il significato delle frasi. Le variazioni di tono, parte della prosodia del linguaggio, possono alterare il significato di una frase, come avviene nel cinese mandarino e, in misura minore, in inglese e italiano.
Le variazioni di tono fanno parte di quella che i linguisti chiamano prosodia del linguaggio, che costituisce una parte fondamentale della comunicazione umana, un po' come la melodia per la musica. In cinese mandarino, per esempio, le variazioni d'intonazione possono cambiare completamente il significato delle parole. Ma anche in una lingua non tonale come l'inglese o l'italiano, le variazioni di tono possono cambiare il significato delle frasi. Le variazioni di tono, parte della prosodia del linguaggio, possono alterare il significato di una frase, come avviene nel cinese mandarino e, in misura minore, in inglese e italiano.
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Le Verità del Buddha possono essere così riassunte: la vita delle persone, dalla nascita fino alla morte, è complessivamente insoddisfacente; questo si verifica a causa del forte desiderio di gratificazione individuale; l'insoddisfazione della vita può essere fermata eliminando quel desiderio e ogni altro desiderio terreno; la via per trascendere il desiderio è quella di seguire il sentiero centrale tracciato da Buddha, un sentiero che da un lato evita ogni indulgenza verso se stessi, dall'altro rifiuta l'automortificazione. Buddha pensava che la vita fosse insoddisfacente a causa dei desideri terreni. Occorreva pertanto superare questi ultimi, evitando tanto l'indulgenza quanto la mortificazione di se stessi. Questo è il suo cammino spirituale, la sua verità.
Le Verità del Buddha possono essere così riassunte: la vita delle persone, dalla nascita fino alla morte, è complessivamente insoddisfacente; questo si verifica a causa del forte desiderio di gratificazione individuale; l'insoddisfazione della vita può essere fermata eliminando quel desiderio e ogni altro desiderio terreno; la via per trascendere il desiderio è quella di seguire il sentiero centrale tracciato da Buddha, un sentiero che da un lato evita ogni indulgenza verso se stessi, dall'altro rifiuta l'automortificazione. Buddha pensava che la vita fosse insoddisfacente a causa dei desideri terreni. Occorreva pertanto superare questi ultimi, evitando tanto l'indulgenza quanto la mortificazione di se stessi. Questo è il suo cammino spirituale, la sua verità.
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L'economia del Giappone è la terza al mondo dopo quelle di Stati Uniti e Cina, con un prodotto interno lordo di 5.100 miliardi di dollari nel 2010. Caratterizzata da un forte dominio da parte di grandi aziende private (keiretsu) e dall'elevata qualità di vita della popolazione, vede la prevalenza dei settori terziario (banche, assicurazioni, commercio, comunicazione, trasporti, intrattenimento) e dell'industria (automobili, navi, petrolio, elettronica di consumo, microelettronica, robotica). Il Giappone rappresenta la terza economia al mondo dopo USA e Cina. Il PIL è stato di oltre 5.000 dollari nel 2010. Le aziende private (le cosiddette keiretsu) la fanno da padrone in questo Paese, dotato di una popolazione dall'elevato potere d'acquisto. I settori del terziario e dell'industria di vario genere sono prevalenti.
L'economia del Giappone è la terza al mondo dopo quelle di Stati Uniti e Cina, con un prodotto interno lordo di 5.100 miliardi di dollari nel 2010. Caratterizzata da un forte dominio da parte di grandi aziende private (keiretsu) e dall'elevata qualità di vita della popolazione, vede la prevalenza dei settori terziario (banche, assicurazioni, commercio, comunicazione, trasporti, intrattenimento) e dell'industria (automobili, navi, petrolio, elettronica di consumo, microelettronica, robotica). Il Giappone rappresenta la terza economia al mondo dopo USA e Cina. Il PIL è stato di oltre 5.000 dollari nel 2010. Le aziende private (le cosiddette keiretsu) la fanno da padrone in questo Paese, dotato di una popolazione dall'elevato potere d'acquisto. I settori del terziario e dell'industria di vario genere sono prevalenti.
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L'edilizia popolare implicava che nel mondo sviluppato una percentuale elevata della popolazione vivesse in abitazioni di enti pubblici: questa situazione si affermò soprattutto in Europa nei primi tre quarti del secolo, con il declino della locazione privata, dovuto in parte a mutamenti delle politiche fiscali e degli investimenti, ma, più in generale, all'impossibilità per i privati di soddisfare la domanda di alloggi nuovi. L'edilizia popolare implica che un'alta percentuale di popolazione viva in abitazioni di enti pubblici. Si è affermata soprattutto in Europa nei primi tre quarti del secolo, con il calo della locazione privata dovuta a nuove politiche fiscali e degli investimenti e, più in generale, all'impossibilità per i privati di far fronte alla domanda di nuovi alloggi.
L'edilizia popolare implicava che nel mondo sviluppato una percentuale elevata della popolazione vivesse in abitazioni di enti pubblici: questa situazione si affermò soprattutto in Europa nei primi tre quarti del secolo, con il declino della locazione privata, dovuto in parte a mutamenti delle politiche fiscali e degli investimenti, ma, più in generale, all'impossibilità per i privati di soddisfare la domanda di alloggi nuovi. L'edilizia popolare implica che un'alta percentuale di popolazione viva in abitazioni di enti pubblici. Si è affermata soprattutto in Europa nei primi tre quarti del secolo, con il calo della locazione privata dovuta a nuove politiche fiscali e degli investimenti e, più in generale, all'impossibilità per i privati di far fronte alla domanda di nuovi alloggi.
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L'effetto dell'improvvisa riduzione della disponibilità cerealicola fu un aumento dei prezzi del grano, che nell'inverno del 1914-15 arrivò a toccare il 60%. A ciò si aggiunsero da subito le difficoltà di trasporto all'interno del territorio nazionale, con il rischio di una distribuzione diseguale dei disagi accusati dalla popolazione. Alla luce di tutto questo, non è certo un caso che proprio la questione granaria, all'interno del più generale problema alimentare, fosse la prima ad essere interessata da alcune misure governative. La diminuzione della disponibilità di grano, che ne aumentò i prezzi del 60% nell'inverno del 1914-15, e le difficoltà legate al suo trasporto e distribuzione, portarono il governo a prendere alcune misure prima di tutto in merito alla questione granaria, che era una parte del problema alimentare dell'epoca.
L'effetto dell'improvvisa riduzione della disponibilità cerealicola fu un aumento dei prezzi del grano, che nell'inverno del 1914-15 arrivò a toccare il 60%. A ciò si aggiunsero da subito le difficoltà di trasporto all'interno del territorio nazionale, con il rischio di una distribuzione diseguale dei disagi accusati dalla popolazione. Alla luce di tutto questo, non è certo un caso che proprio la questione granaria, all'interno del più generale problema alimentare, fosse la prima ad essere interessata da alcune misure governative. La diminuzione della disponibilità di grano, che ne aumentò i prezzi del 60% nell'inverno del 1914-15, e le difficoltà legate al suo trasporto e distribuzione, portarono il governo a prendere alcune misure prima di tutto in merito alla questione granaria, che era una parte del problema alimentare dell'epoca.
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L'emergere dell'auto-comunicazione di massa offre ai movimenti sociali e alle individualità ribelli un medium straordinario per costruire la propria autonomia e contrapporsi alle istituzioni della società nei modi a loro più consoni, intorno a progetti autonomamente definiti. Ovviamente, i movimenti sociali non nascono dalla tecnologia: si limitano a usarla. La tecnologia, però, non è un semplice strumento, bensì un medium, una costruzione sociale. La presente tecnologia offre ai movimenti sociali e alle individualità ribelli la possibilità di comunicare e di portare avanti i propri progetti sociali, anche in contrapposizione alle istituzioni esistenti. La tecnologia, che non è la causa di quei movimenti, è però di più di un semplice strumento in quanto è a sua volta un prodotto della socialità.
L'emergere dell'auto-comunicazione di massa offre ai movimenti sociali e alle individualità ribelli un medium straordinario per costruire la propria autonomia e contrapporsi alle istituzioni della società nei modi a loro più consoni, intorno a progetti autonomamente definiti. Ovviamente, i movimenti sociali non nascono dalla tecnologia: si limitano a usarla. La tecnologia, però, non è un semplice strumento, bensì un medium, una costruzione sociale. La presente tecnologia offre ai movimenti sociali e alle individualità ribelli la possibilità di comunicare e di portare avanti i propri progetti sociali, anche in contrapposizione alle istituzioni esistenti. La tecnologia, che non è la causa di quei movimenti, è però di più di un semplice strumento in quanto è a sua volta un prodotto della socialità.
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L'esigenza di attribuire rilevanza a situazioni o fattori, diversi dagli elementi costitutivi del reato e idonei tuttavia a graduarne il disvalore, incidendo in senso attenuante o aggravante sulla pena, non può certo dirsi un'invenzione dei tempi moderni. È però solo a partire dall'illuminismo, e dalla contemporanea emersione di istanze di rigorosa legalità, che sorge il problema di una espressa previsione legislativa di quelle situazioni che vanno oggi sotto il nome di circostanze del reato: cioè di elementi - per ripetere la definizione tradizionale - che stanno intorno (circum stant) o accedono ad un reato già perfetto nella sua struttura e la cui presenza determina soltanto una modificazione della pena. Da molto tempo si è capito che la commissione di un reato può essere corredata da elementi che ne modulano il disvalore. Questi elementi devono essere considerati anche al fine di determinare, aumentandola o diminuendola, la pena. È stato però solo con l'illuminismo e l'affermazione del principio di legalità che questi elementi, qualificati come circostanze (ossia elementi accessori al reato e non costitutivi di esso), sono stati oggetto di una determinazione legislativa.
L'esigenza di attribuire rilevanza a situazioni o fattori, diversi dagli elementi costitutivi del reato e idonei tuttavia a graduarne il disvalore, incidendo in senso attenuante o aggravante sulla pena, non può certo dirsi un'invenzione dei tempi moderni. È però solo a partire dall'illuminismo, e dalla contemporanea emersione di istanze di rigorosa legalità, che sorge il problema di una espressa previsione legislativa di quelle situazioni che vanno oggi sotto il nome di circostanze del reato: cioè di elementi - per ripetere la definizione tradizionale - che stanno intorno (circum stant) o accedono ad un reato già perfetto nella sua struttura e la cui presenza determina soltanto una modificazione della pena. Da molto tempo si è capito che la commissione di un reato può essere corredata da elementi che ne modulano il disvalore. Questi elementi devono essere considerati anche al fine di determinare, aumentandola o diminuendola, la pena. È stato però solo con l'illuminismo e l'affermazione del principio di legalità che questi elementi, qualificati come circostanze (ossia elementi accessori al reato e non costitutivi di esso), sono stati oggetto di una determinazione legislativa.
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L'esistenza di economie di scala è la causa determinante della costituzione e della prevalenza sui mercati di "monopoli naturali" in settori nei quali qualsiasi livello di produzione può essere raggiunto, con costi complessivi inferiori, da una o da due o più imprese. In tali settori il costo marginale è sempre inferiore al costo medio e se il prezzo fosse uguale al costo marginale il produttore non monopolista subirebbe una perdita. L'esistenza sui mercati di "monopoli naturali" in settori dove un livello di produzione può essere raggiunto a costi inferiori da una o più imprese, trova la sua causa principale nelle economie di scala. In questi settori il costo medio è sempre superiore al costo marginale che, se fosse uguale al prezzo, creerebbe una perdita al produttore non monopolista.
L'esistenza di economie di scala è la causa determinante della costituzione e della prevalenza sui mercati di "monopoli naturali" in settori nei quali qualsiasi livello di produzione può essere raggiunto, con costi complessivi inferiori, da una o da due o più imprese. In tali settori il costo marginale è sempre inferiore al costo medio e se il prezzo fosse uguale al costo marginale il produttore non monopolista subirebbe una perdita. L'esistenza sui mercati di "monopoli naturali" in settori dove un livello di produzione può essere raggiunto a costi inferiori da una o più imprese, trova la sua causa principale nelle economie di scala. In questi settori il costo medio è sempre superiore al costo marginale che, se fosse uguale al prezzo, creerebbe una perdita al produttore non monopolista.
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L'espressione 'diritti umani' viene talvolta usata colloquialmente per designare in modo generico i principî di 'giustizia' o i valori connessi alla 'società buona'. Talvolta, il termine è usato come sinonimo di 'democrazia'. A rigore, tuttavia, l'idea dei diritti umani non è sinonimo di tali valori, anche se presenta importanti affinità con essi. In senso proprio, essa afferma che ogni essere umano ha certi specifici 'diritti' o legittime rivendicazioni nei confronti della società in cui vive. L'espressione `diritti umani' non è sinonimo in sé di principi come `giustizia' o `democrazia'. Essa, piuttosto, indica l'esistenza di specifici diritti e legittime rivendicazioni di ogni individuo verso la società.
L'espressione 'diritti umani' viene talvolta usata colloquialmente per designare in modo generico i principî di 'giustizia' o i valori connessi alla 'società buona'. Talvolta, il termine è usato come sinonimo di 'democrazia'. A rigore, tuttavia, l'idea dei diritti umani non è sinonimo di tali valori, anche se presenta importanti affinità con essi. In senso proprio, essa afferma che ogni essere umano ha certi specifici 'diritti' o legittime rivendicazioni nei confronti della società in cui vive. L'espressione `diritti umani' non è sinonimo in sé di principi come `giustizia' o `democrazia'. Essa, piuttosto, indica l'esistenza di specifici diritti e legittime rivendicazioni di ogni individuo verso la società.
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L'estate del 2017 è stata da record per il turismo in Italia, a partire dal mare, al top con un +16% di presenze. Ad annunciarlo è il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sottolineando i "primi segnali positivi per le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall'estero". Cresce il turismo interno (+3,2%), bene borghi e musei che segnano un +12,5% di visitatori. Estate 2017 molto positiva per il turismo italiano: +16% di presenze nelle località di mare, +3,2% per il turismo interno, +12,5% per borghi e musei. Lo ha annunciato Franceschini, ministro della Cultura, evidenziando l'aumento dei turisti stranieri e gli effetti positivi della sua politica di destagionalizzazione.
L'estate del 2017 è stata da record per il turismo in Italia, a partire dal mare, al top con un +16% di presenze. Ad annunciarlo è il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sottolineando i "primi segnali positivi per le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall'estero". Cresce il turismo interno (+3,2%), bene borghi e musei che segnano un +12,5% di visitatori. Estate 2017 molto positiva per il turismo italiano: +16% di presenze nelle località di mare, +3,2% per il turismo interno, +12,5% per borghi e musei. Lo ha annunciato Franceschini, ministro della Cultura, evidenziando l'aumento dei turisti stranieri e gli effetti positivi della sua politica di destagionalizzazione.
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L'etica della solidarietà vuole essere un'etica della coscienza. Presuppone che l'uomo sia un essere dotato di coscienza. La coscienza è il naturale "senso etico" dell'uomo, indipendente in grado notevole dai vari sistemi etici. Ci sono moltissimi sistemi etici, ma la coscienza è una. Precede tali sistemi. L'etica della solidarietà presuppone che l'uomo abbia una coscienza, cioè un senso etico naturale che precede i sistemi etici.
L'etica della solidarietà vuole essere un'etica della coscienza. Presuppone che l'uomo sia un essere dotato di coscienza. La coscienza è il naturale "senso etico" dell'uomo, indipendente in grado notevole dai vari sistemi etici. Ci sono moltissimi sistemi etici, ma la coscienza è una. Precede tali sistemi. L'etica della solidarietà presuppone che l'uomo abbia una coscienza, cioè un senso etico naturale che precede i sistemi etici.
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L'Europa torna a bacchettare l'Italia, e lo fa nuovamente sulla questione del sovraffollamento delle carceri. Il problema, secondo il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, "non è stato risolto, perché molti istituti di pena operano ancora al di sopra della loro capacità". Il rapporto sull'Italia, redatto in base alla missione condotta nell'aprile del 2016, denuncia anche numerosi casi di maltrattamenti. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa ha segnalato nuovamente che gran parte delle carceri italiane sono decisamente sovraffollate. Il rapporto sul Belpaese, frutto di un'indagine del 2016, ha evidenziato anche diversi casi di maltrattamenti.
L'Europa torna a bacchettare l'Italia, e lo fa nuovamente sulla questione del sovraffollamento delle carceri. Il problema, secondo il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, "non è stato risolto, perché molti istituti di pena operano ancora al di sopra della loro capacità". Il rapporto sull'Italia, redatto in base alla missione condotta nell'aprile del 2016, denuncia anche numerosi casi di maltrattamenti. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa ha segnalato nuovamente che gran parte delle carceri italiane sono decisamente sovraffollate. Il rapporto sul Belpaese, frutto di un'indagine del 2016, ha evidenziato anche diversi casi di maltrattamenti.
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Libero dalla dittatura militare e dalle imposizioni del Fondo monetario internazionale, il Brasile è oggi impegnato nello sforzo di vincere l'analfabetismo e garantirsi una scuola aperta anche alla popolazione meno agiata. Scuola e cultura intese come terreno decisivo per la libertà e la democrazia sostanziale: l'eco degli insegnamenti di don Milani, Paulo Freire e Gramsci è, come altrove nel mondo, inevitabile. E inevitabili sono le resistenze. Alvaro Bianchi (più estesamente Alvaro Gabriel Bianchi Mendez), professore di scienze politiche nell'università di Campinas, nello Stato di São Paulo in Brasile, da anni è attivo nel grande moto internazionale di studio e valorizzazione del pensiero di Antonio Gramsci. Il Brasile può impegnarsi nella battaglia contro l'analfabetismo grazie alla liberazione dalla dittatura militare e dalle imposizioni del Fondo monetario internazionale. Imprescindibili, come altrove, sono gli insegnamenti di don Milani, Paulo Freire e Gramsci. Il Prof. Alvaro Gabriel Bianchi Mendez è da anni parte di un movimento internazionale di studio e valorizzazione delle idee di Gramsci.
Libero dalla dittatura militare e dalle imposizioni del Fondo monetario internazionale, il Brasile è oggi impegnato nello sforzo di vincere l'analfabetismo e garantirsi una scuola aperta anche alla popolazione meno agiata. Scuola e cultura intese come terreno decisivo per la libertà e la democrazia sostanziale: l'eco degli insegnamenti di don Milani, Paulo Freire e Gramsci è, come altrove nel mondo, inevitabile. E inevitabili sono le resistenze. Alvaro Bianchi (più estesamente Alvaro Gabriel Bianchi Mendez), professore di scienze politiche nell'università di Campinas, nello Stato di São Paulo in Brasile, da anni è attivo nel grande moto internazionale di studio e valorizzazione del pensiero di Antonio Gramsci. Il Brasile può impegnarsi nella battaglia contro l'analfabetismo grazie alla liberazione dalla dittatura militare e dalle imposizioni del Fondo monetario internazionale. Imprescindibili, come altrove, sono gli insegnamenti di don Milani, Paulo Freire e Gramsci. Il Prof. Alvaro Gabriel Bianchi Mendez è da anni parte di un movimento internazionale di studio e valorizzazione delle idee di Gramsci.
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L'idealizzazione romantica, e soprattutto la sua eco novecentesca, ha ricoperto un ruolo basilare nella formazione dell'autore, nato nel 1948, cresciuto negli anni in cui si affermava "Il Signore degli Anelli" (la prima edizione è del 1955) e in cui la Disney codificava il suo Medioevo grazie a lungometraggi come La Spada nella Roccia (1963). Entrambi questi poli - unitamente alla saga di Maurice Druon "I Re Maledetti" - sono fondamentali nella comprensione dell'idea di Medioevo di Martin, poiché sono i punti da cui partirà per poi distaccarsene nettamente. In particolare, la sua attenzione si concentrerà non tanto sull'opera di Tolkien, ma su quella dei suoi emuli, cioè su quel filone definito solitamente "High Fantasy" o "Sword and Sorcery" sviluppatosi in seguito alla pubblicazione della trilogia. Martin si formò in un contesto in cui il Medioevo era idealizzato in modo romantico da autori come Tolkien e Disney. Egli infatti nacque nel 1948, nel 1955 "Il Signore degli Anelli" fu pubblicato per la prima volta e il lungometraggio "La Spada nella Roccia" uscì nel 1963. Per quanto riguarda l'ambientazione medievale dei suoi lavori, Martin si distaccò da questi modelli e si rifece soprattutto a scrittori successivi, appartenenti al filone "High Fantasy".
L'idealizzazione romantica, e soprattutto la sua eco novecentesca, ha ricoperto un ruolo basilare nella formazione dell'autore, nato nel 1948, cresciuto negli anni in cui si affermava "Il Signore degli Anelli" (la prima edizione è del 1955) e in cui la Disney codificava il suo Medioevo grazie a lungometraggi come La Spada nella Roccia (1963). Entrambi questi poli - unitamente alla saga di Maurice Druon "I Re Maledetti" - sono fondamentali nella comprensione dell'idea di Medioevo di Martin, poiché sono i punti da cui partirà per poi distaccarsene nettamente. In particolare, la sua attenzione si concentrerà non tanto sull'opera di Tolkien, ma su quella dei suoi emuli, cioè su quel filone definito solitamente "High Fantasy" o "Sword and Sorcery" sviluppatosi in seguito alla pubblicazione della trilogia. Martin si formò in un contesto in cui il Medioevo era idealizzato in modo romantico da autori come Tolkien e Disney. Egli infatti nacque nel 1948, nel 1955 "Il Signore degli Anelli" fu pubblicato per la prima volta e il lungometraggio "La Spada nella Roccia" uscì nel 1963. Per quanto riguarda l'ambientazione medievale dei suoi lavori, Martin si distaccò da questi modelli e si rifece soprattutto a scrittori successivi, appartenenti al filone "High Fantasy".
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L'immagine stessa della guerra come azione armata finisce per sfociare in quella, ben più ampia, di un gigantesco processo lavorativo. Accanto agli eserciti che si scontrano sui campi di battaglia nascono i nuovi eserciti delle comunicazioni, del vettovagliamento, dell'industria militare: l'esercito del lavoro in assoluto. Nell'ultima fase, già adombrata verso la fine della guerra mondiale, non vi è più alcun movimento - fosse anche quello di una lavoratrice a domicilio dietro la sua macchina da cucire - che non possieda almeno indirettamente un significato bellico. L'immagine della guerra non poteva più ridursi a quella dell'esercito armato impegnato in battaglia, ma doveva includere il variegato esercito del lavoro che garantiva le comunicazioni, le forniture alimentari e ogni altro supporto logistico: tutti erano coinvolti, al punto che, sul finire del conflitto, non vi era più alcuna occupazione che non avesse anche solo indirettamente un significato bellico.
L'immagine stessa della guerra come azione armata finisce per sfociare in quella, ben più ampia, di un gigantesco processo lavorativo. Accanto agli eserciti che si scontrano sui campi di battaglia nascono i nuovi eserciti delle comunicazioni, del vettovagliamento, dell'industria militare: l'esercito del lavoro in assoluto. Nell'ultima fase, già adombrata verso la fine della guerra mondiale, non vi è più alcun movimento - fosse anche quello di una lavoratrice a domicilio dietro la sua macchina da cucire - che non possieda almeno indirettamente un significato bellico. L'immagine della guerra non poteva più ridursi a quella dell'esercito armato impegnato in battaglia, ma doveva includere il variegato esercito del lavoro che garantiva le comunicazioni, le forniture alimentari e ogni altro supporto logistico: tutti erano coinvolti, al punto che, sul finire del conflitto, non vi era più alcuna occupazione che non avesse anche solo indirettamente un significato bellico.
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L'indennità di disoccupazione NASpI è una prestazione economica, istituita dal 1° maggio 2015, che sostituisce l'indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l'Impiego (ASpI). È una prestazione a domanda, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l'occupazione, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1° maggio 2015. La sigla NASpI indica l'indennità di disoccupazione prevista a partire dall'inizio di maggio 2015, a sostituzione della precedente Assicurazione Sociale per l'Impiego, nota come ASpI. È assegnata su domanda dei dipendenti che abbiano perduto involontariamente il proprio impiego dal 1° maggio 2015 in poi.
L'indennità di disoccupazione NASpI è una prestazione economica, istituita dal 1° maggio 2015, che sostituisce l'indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l'Impiego (ASpI). È una prestazione a domanda, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l'occupazione, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1° maggio 2015. La sigla NASpI indica l'indennità di disoccupazione prevista a partire dall'inizio di maggio 2015, a sostituzione della precedente Assicurazione Sociale per l'Impiego, nota come ASpI. È assegnata su domanda dei dipendenti che abbiano perduto involontariamente il proprio impiego dal 1° maggio 2015 in poi.
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L'infezione da Yersinia pestis, il batterio responsabile della peste, iniziò a colpire l'umanità circa 3300 anni prima di quanto ricostruito in base alle documentazioni storiche. È quanto emerge dal sequenziamento del DNA ottenuto da campioni di denti risalenti all'età del Bronzo e appartenuti a individui europei e asiatici vissuti tra 5000 e 2800 anni fa. Tuttavia, per sviluppare i suoi terribili effetti patogeni il batterio ha impiegato altri mille anni circa, quando due mutazioni chiave gli hanno permesso di usare le pulci dei ratti come vettori e di eludere l'attacco del sistema immunitario dell'ospite. Dal sequenziamento del DNA di campioni di denti risalenti all'età del bronzo emerge che Yersina pestis, l'agente patogeno della peste, iniziò a infettare gli esseri umani circa 3300 anni prima della prima epidemia documentata storicamente. Ci vollero però circa mille anni perché il DNA del batterio subisse le mutazioni genetiche necessarie per utilizzare la pulce del ratto come vettore d'infezione ed eludere il sistema immunitario dell'ospite.
L'infezione da Yersinia pestis, il batterio responsabile della peste, iniziò a colpire l'umanità circa 3300 anni prima di quanto ricostruito in base alle documentazioni storiche. È quanto emerge dal sequenziamento del DNA ottenuto da campioni di denti risalenti all'età del Bronzo e appartenuti a individui europei e asiatici vissuti tra 5000 e 2800 anni fa. Tuttavia, per sviluppare i suoi terribili effetti patogeni il batterio ha impiegato altri mille anni circa, quando due mutazioni chiave gli hanno permesso di usare le pulci dei ratti come vettori e di eludere l'attacco del sistema immunitario dell'ospite. Dal sequenziamento del DNA di campioni di denti risalenti all'età del bronzo emerge che Yersina pestis, l'agente patogeno della peste, iniziò a infettare gli esseri umani circa 3300 anni prima della prima epidemia documentata storicamente. Ci vollero però circa mille anni perché il DNA del batterio subisse le mutazioni genetiche necessarie per utilizzare la pulce del ratto come vettore d'infezione ed eludere il sistema immunitario dell'ospite.
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L'ingegner Taleb ritiene che il problema dell'informazione sia il fatto che trasforma l'homo sapiens in un idiota: lo rende troppo sicuro di sé, soprattutto in quei settori in cui l'informazione è avvolta da una grande quantità di rumore (come l'epidemiologia, la genetica, l'economia). Così ci convinciamo di sapere più cose di quante ne conosciamo realmente. Per l'ingegner Taleb il problema dell'informazione è il fatto che trasforma l'homo sapiens in un idiota, rendendolo troppo sicuro di sé, soprattutto in quei settori in cui l'informazione è avvolta da ridondanze. Così ci convinciamo di sapere più cose di quante ne conosciamo realmente.
L'ingegner Taleb ritiene che il problema dell'informazione sia il fatto che trasforma l'homo sapiens in un idiota: lo rende troppo sicuro di sé, soprattutto in quei settori in cui l'informazione è avvolta da una grande quantità di rumore (come l'epidemiologia, la genetica, l'economia). Così ci convinciamo di sapere più cose di quante ne conosciamo realmente. Per l'ingegner Taleb il problema dell'informazione è il fatto che trasforma l'homo sapiens in un idiota, rendendolo troppo sicuro di sé, soprattutto in quei settori in cui l'informazione è avvolta da ridondanze. Così ci convinciamo di sapere più cose di quante ne conosciamo realmente.
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L'ingresso nel mondo lavoro nell'era post-industriale va inquadrato nell'ottica di una preminenza del lavoro intellettuale come destino quasi ineluttabile della trasformazione dell'economia moderna: i giovani possono avvalersi di un'abbondanza mai vista prima di tecnologie e di risorse le cui potenzialità necessitano dell'acquisizione di un determinato know how per essere sfruttate al meglio. Riflettere su come è cambiato il lavoro, oggi, significa dunque anche chiedersi come avvenga il passaggio tra formazione e lavoro, quale sia il grado di occupabilità dei giovani, quali percorsi ripaghino l'investimento in formazione e quali no. Nell'economia moderna, quella dell'era post-industriale, è preminente il lavoro intellettuale, per il quale i giovani si possono avvalere di nuove tecnologie e risorse che necessitano di un determinato know how. Pertanto diventa necessario chiedersi quali sono i percorsi formativi che meglio aumentano il grado di occupabilità dei giovani.
L'ingresso nel mondo lavoro nell'era post-industriale va inquadrato nell'ottica di una preminenza del lavoro intellettuale come destino quasi ineluttabile della trasformazione dell'economia moderna: i giovani possono avvalersi di un'abbondanza mai vista prima di tecnologie e di risorse le cui potenzialità necessitano dell'acquisizione di un determinato know how per essere sfruttate al meglio. Riflettere su come è cambiato il lavoro, oggi, significa dunque anche chiedersi come avvenga il passaggio tra formazione e lavoro, quale sia il grado di occupabilità dei giovani, quali percorsi ripaghino l'investimento in formazione e quali no. Nell'economia moderna, quella dell'era post-industriale, è preminente il lavoro intellettuale, per il quale i giovani si possono avvalere di nuove tecnologie e risorse che necessitano di un determinato know how. Pertanto diventa necessario chiedersi quali sono i percorsi formativi che meglio aumentano il grado di occupabilità dei giovani.
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L'iniziale altissima mortalità causata dai gas venne gradualmente limitata grazie all'uso di contromisure, da quelle improvvisate di emergenza (fazzoletti imbevuti di acqua premuti sulla bocca) allo studio di sempre più perfezionate maschere antigas; in tal modo la mortalità da armi chimiche scese dal 35% del 1915 al 3% del 1918. Ma le percentuali poco rendono giustizia a una guerra che, alla conta dei fatti, e posta la difficoltà di giungere a cifre certe, avrebbe provocato oltre dieci milioni di morti in poco più di quattro anni, molti dei quali da imputare proprio all'introduzione di nuove armi dimostratesi in grado di sviluppare un potenziale altissimo di mortalità. Il fatto che tra 1915 e il 1918 la percentuale di mortalità dovuta all'uso di armi chimiche fosse scesa dal 35% al 3%, grazie a contromisure efficaci e al perfezionamento delle maschere antigas, non cambia il dato che la guerra in poco più di quattro anni avrebbe provocato più di dieci milioni di morti, molti dei quali dovuti proprio all'elevato potere distruttivo delle nuove armi.
L'iniziale altissima mortalità causata dai gas venne gradualmente limitata grazie all'uso di contromisure, da quelle improvvisate di emergenza (fazzoletti imbevuti di acqua premuti sulla bocca) allo studio di sempre più perfezionate maschere antigas; in tal modo la mortalità da armi chimiche scese dal 35% del 1915 al 3% del 1918. Ma le percentuali poco rendono giustizia a una guerra che, alla conta dei fatti, e posta la difficoltà di giungere a cifre certe, avrebbe provocato oltre dieci milioni di morti in poco più di quattro anni, molti dei quali da imputare proprio all'introduzione di nuove armi dimostratesi in grado di sviluppare un potenziale altissimo di mortalità. Il fatto che tra 1915 e il 1918 la percentuale di mortalità dovuta all'uso di armi chimiche fosse scesa dal 35% al 3%, grazie a contromisure efficaci e al perfezionamento delle maschere antigas, non cambia il dato che la guerra in poco più di quattro anni avrebbe provocato più di dieci milioni di morti, molti dei quali dovuti proprio all'elevato potere distruttivo delle nuove armi.
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L'insegnamento del diritto romano, lungi dal proporre rievocazioni antiquarie, persegue un intento formativo nell'educazione del giurista, addestrandolo nell'analisi di concezioni basilari per la comprensione del diritto vigente. Difatti, il diritto romano assume un valore peculiare per gli studi giuridici, diversamente da quanto ne abbiano altri diritti dell'antichità, poiché la storia del popolo romano e delle sue istituzioni è inscindibile dalla storia del nostro Paese. Il peso esercitato dalla storia dei Romani sulla cultura italiana fa sì che la conoscenza del loro diritto conservi per noi un'utilità pratica, sconosciuta al diritto di altre culture antiche. Il diritto romano infatti avvicina il giurista alla comprensione del diritto vigente.
L'insegnamento del diritto romano, lungi dal proporre rievocazioni antiquarie, persegue un intento formativo nell'educazione del giurista, addestrandolo nell'analisi di concezioni basilari per la comprensione del diritto vigente. Difatti, il diritto romano assume un valore peculiare per gli studi giuridici, diversamente da quanto ne abbiano altri diritti dell'antichità, poiché la storia del popolo romano e delle sue istituzioni è inscindibile dalla storia del nostro Paese. Il peso esercitato dalla storia dei Romani sulla cultura italiana fa sì che la conoscenza del loro diritto conservi per noi un'utilità pratica, sconosciuta al diritto di altre culture antiche. Il diritto romano infatti avvicina il giurista alla comprensione del diritto vigente.
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L'integralismo è una concezione in base alla quale la società, la politica e la cultura devono essere integralmente modellate secondo le norme della religione. Per questo gli integralisti rifiutano che il pensiero, la scienza e la politica siano orientati da una visione del mondo laica - cioè fondata su valori di pluralismo e di libertà individuali e collettive - e che la religione sia considerata una delle varie visioni del mondo possibili, secondo la fede personale. Movimenti integralisti sono presenti in tutte le grandi religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islam. La loro azione si è accentuata soprattutto a partire dagli anni Settanta del Novecento, per contrastare la secolarizzazione, cioè la perdita del ruolo centrale delle religioni e il progressivo abbandono delle pratiche religiose tradizionali. Secondo l'integralismo, gli aspetti della vita quotidiana come società, politica e cultura devono seguire il modello della religione e non una visione laica fondata sul pluralismo. Si tratta di un fenomeno presente in tutte le religioni monoteiste che si diffonde a partire dagli anni Settanta come contrasto alla secolarizzazione della società e all'allontanamento dalle pratiche religiose tradizionali.
L'integralismo è una concezione in base alla quale la società, la politica e la cultura devono essere integralmente modellate secondo le norme della religione. Per questo gli integralisti rifiutano che il pensiero, la scienza e la politica siano orientati da una visione del mondo laica - cioè fondata su valori di pluralismo e di libertà individuali e collettive - e che la religione sia considerata una delle varie visioni del mondo possibili, secondo la fede personale. Movimenti integralisti sono presenti in tutte le grandi religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islam. La loro azione si è accentuata soprattutto a partire dagli anni Settanta del Novecento, per contrastare la secolarizzazione, cioè la perdita del ruolo centrale delle religioni e il progressivo abbandono delle pratiche religiose tradizionali. Secondo l'integralismo, gli aspetti della vita quotidiana come società, politica e cultura devono seguire il modello della religione e non una visione laica fondata sul pluralismo. Si tratta di un fenomeno presente in tutte le religioni monoteiste che si diffonde a partire dagli anni Settanta come contrasto alla secolarizzazione della società e all'allontanamento dalle pratiche religiose tradizionali.
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L'interpretativismo (o meglio l'antropologia interpretativa) si pone lungo una rotta assai diversa da quella del positivismo nello stabilire cosa sia la conoscenza. L'attenzione non è rivolta tanto alla verifica, quanto alla contestualizzazione. Comprendere un'azione, dicono Rabinow e Sullivan (1987, p.14): "implica il riferimento al suo contesto più ampio. Lo scopo non è scoprire universali o leggi, ma spiegare il contesto". L'antropologia interpretativa differisce dal positivismo nel definire la conoscenza non solo come risultato di verifica, bensì come comprensione di fatti nel loro contesto.
L'interpretativismo (o meglio l'antropologia interpretativa) si pone lungo una rotta assai diversa da quella del positivismo nello stabilire cosa sia la conoscenza. L'attenzione non è rivolta tanto alla verifica, quanto alla contestualizzazione. Comprendere un'azione, dicono Rabinow e Sullivan (1987, p.14): "implica il riferimento al suo contesto più ampio. Lo scopo non è scoprire universali o leggi, ma spiegare il contesto". L'antropologia interpretativa differisce dal positivismo nel definire la conoscenza non solo come risultato di verifica, bensì come comprensione di fatti nel loro contesto.
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L'intervento consiste molto semplicemente di una prima fase in cui si esegue una piccola incisione a livello della gengiva del dente da trattare ed una volta esposta la radice sottostante si asporta il suo apice per circa 3 mm per poi otturarne la parte residua utilizzando un materiale bioinerte (sigillo retrogrado),dopo aver rimosso tutto il tessuto infiammato. Se l'intervento ha avuto buon esito, oltre ad una totale remissione della sintomatologia del paziente, dopo circa 6-12 mesi, a un successivo controllo radiografico, l'area di radiotrasparenza deve essere completamente scomparsa. Dopo una piccola incisione della gengiva si espone e si asporta una piccola parte della radice del dente, si rimuove il tessuto infiammato e si ottura con materiale bioinerte. Il successo dell'intervento si verifica con la remissione dei sintomi e con una radiografia a 6-12 mesi che dimostri la scomparsa dell'area di radiotrasparenza.
L'intervento consiste molto semplicemente di una prima fase in cui si esegue una piccola incisione a livello della gengiva del dente da trattare ed una volta esposta la radice sottostante si asporta il suo apice per circa 3 mm per poi otturarne la parte residua utilizzando un materiale bioinerte (sigillo retrogrado),dopo aver rimosso tutto il tessuto infiammato. Se l'intervento ha avuto buon esito, oltre ad una totale remissione della sintomatologia del paziente, dopo circa 6-12 mesi, a un successivo controllo radiografico, l'area di radiotrasparenza deve essere completamente scomparsa. Dopo una piccola incisione della gengiva si espone e si asporta una piccola parte della radice del dente, si rimuove il tessuto infiammato e si ottura con materiale bioinerte. Il successo dell'intervento si verifica con la remissione dei sintomi e con una radiografia a 6-12 mesi che dimostri la scomparsa dell'area di radiotrasparenza.
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L'Istat evidenzia che nel secondo trimestre la crescita dei consumi è stata accompagnata da «un aumento più marcato degli investimenti fissi lordi (+0,7%) che, dopo l'interruzione del primo trimestre dell'anno, hanno ripreso la fase positiva iniziata nel terzo trimestre 2014». «La ripresa degli investimenti - spiega l'Istituto di statistica - è stata determinata dal recupero della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+0,6%) e, in misura maggiore, di quella per mezzi di trasporto (+8,2%)» Inoltre ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un forte aumento alimentato dal miglioramento di tutte le componenti e dalla diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione. Gli investimenti fissi lordi (+0,7%) e i consumi hanno ripreso il trend positivo iniziato nel 2014, caratterizzando positivamente il secondo trimestre dell'anno. Secondo l'Istat la ripresa degli investimenti è dovuta essenzialmente al recupero della spesa per macchine e attrezzature. Si è registrato un aumento del clima di fiducia dei consumatori, determinato tra l'altro dalla diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione.
L'Istat evidenzia che nel secondo trimestre la crescita dei consumi è stata accompagnata da «un aumento più marcato degli investimenti fissi lordi (+0,7%) che, dopo l'interruzione del primo trimestre dell'anno, hanno ripreso la fase positiva iniziata nel terzo trimestre 2014». «La ripresa degli investimenti - spiega l'Istituto di statistica - è stata determinata dal recupero della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+0,6%) e, in misura maggiore, di quella per mezzi di trasporto (+8,2%)» Inoltre ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un forte aumento alimentato dal miglioramento di tutte le componenti e dalla diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione. Gli investimenti fissi lordi (+0,7%) e i consumi hanno ripreso il trend positivo iniziato nel 2014, caratterizzando positivamente il secondo trimestre dell'anno. Secondo l'Istat la ripresa degli investimenti è dovuta essenzialmente al recupero della spesa per macchine e attrezzature. Si è registrato un aumento del clima di fiducia dei consumatori, determinato tra l'altro dalla diminuzione delle aspettative sulla disoccupazione.
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L'istituzione dell'ONU rispondeva all'esigenza di disporre di un organismo internazionale che, col consenso della maggioranza dei Paesi, potesse svolgere un'azione politica ed eventualmente militare per prevenire ogni minaccia alla pace e sanzionare le aggressioni e le violazioni del diritto internazionale. Lo statuto dell'ONU fissava i principi ispiratori e i metodi d'azione di tale organismo. Contemporaneamente, le potenze vincitrici, che già in precedenza avevano prefigurato le possibili sfere di influenza, sia nel corso dell'azione bellica sia nell'assetto europeo postbellico si avviavano verso la "guerra fredda". Prevenire le minacce alla pace e sanzionare le aggressioni e le violazioni del diritto internazionale: questi i compiti dell'ONU, il cui statuto ne fissava i principi e i metodi d'azione. All'atto dell'istituzione di tale organismo internazionale le potenze vincitrici, che avevano già ipotizzato le rispettive sfere di influenza, stavano per intraprendere la "guerra fredda".
L'istituzione dell'ONU rispondeva all'esigenza di disporre di un organismo internazionale che, col consenso della maggioranza dei Paesi, potesse svolgere un'azione politica ed eventualmente militare per prevenire ogni minaccia alla pace e sanzionare le aggressioni e le violazioni del diritto internazionale. Lo statuto dell'ONU fissava i principi ispiratori e i metodi d'azione di tale organismo. Contemporaneamente, le potenze vincitrici, che già in precedenza avevano prefigurato le possibili sfere di influenza, sia nel corso dell'azione bellica sia nell'assetto europeo postbellico si avviavano verso la "guerra fredda". Prevenire le minacce alla pace e sanzionare le aggressioni e le violazioni del diritto internazionale: questi i compiti dell'ONU, il cui statuto ne fissava i principi e i metodi d'azione. All'atto dell'istituzione di tale organismo internazionale le potenze vincitrici, che avevano già ipotizzato le rispettive sfere di influenza, stavano per intraprendere la "guerra fredda".
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Liu Camping, 71 anni, è un'ex insegnante di matematica che vive da sola a Xi'an, nella Cina occidentale, da quando un anno fa suo marito è morto. Ha problemi di vista ed esce di rado. Come capita a molti abitanti delle città, i suoi vicini di un tempo si sono trasferiti altrove e le sue due figlie vivono lontano. Quando non sarà più in grado di stare da sola, racconta, andrà in un ospizio. Questa è ancora una scelta molto rara per gli anziani cinesi, ed evidenzia un problema che la Cina sta cercando di affrontare: una società che invecchia rapidamente e un numero crescente di anziani che vivono da soli. Liu Camping è un caso emblematico della condizione dei sempre più numerosi anziani cinesi: è sempre più sola. Poi, quando non sarà più autosufficiente, andrà in ospizio.
Liu Camping, 71 anni, è un'ex insegnante di matematica che vive da sola a Xi'an, nella Cina occidentale, da quando un anno fa suo marito è morto. Ha problemi di vista ed esce di rado. Come capita a molti abitanti delle città, i suoi vicini di un tempo si sono trasferiti altrove e le sue due figlie vivono lontano. Quando non sarà più in grado di stare da sola, racconta, andrà in un ospizio. Questa è ancora una scelta molto rara per gli anziani cinesi, ed evidenzia un problema che la Cina sta cercando di affrontare: una società che invecchia rapidamente e un numero crescente di anziani che vivono da soli. Liu Camping è un caso emblematico della condizione dei sempre più numerosi anziani cinesi: è sempre più sola. Poi, quando non sarà più autosufficiente, andrà in ospizio.
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ll forte aumento del commercio alimentare internazionale, unito alle dinamiche demografiche mondiali, rende sempre più fragile la sicurezza alimentare globale, ossia la disponibilità e l'accesso a una quantità di cibo sufficiente per soddisfare le esigenze delle società. A essere molto più suscettibili a instabilità e crisi alimentari episodiche sono i Paesi che dipendono fortemente dal commercio per il loro approvvigionamento alimentare, mentre i Paesi esportatori sembrano meno esposti a questo rischio. La sicurezza alimentare globale, ossia la disponibilità di cibo sufficiente a soddisfare le esigenze della società, è estremamente fragile a causa del commercio globale. Ne sono minacciati in particolare i Paesi dipendenti dalle importazioni di prodotti alimentari.
ll forte aumento del commercio alimentare internazionale, unito alle dinamiche demografiche mondiali, rende sempre più fragile la sicurezza alimentare globale, ossia la disponibilità e l'accesso a una quantità di cibo sufficiente per soddisfare le esigenze delle società. A essere molto più suscettibili a instabilità e crisi alimentari episodiche sono i Paesi che dipendono fortemente dal commercio per il loro approvvigionamento alimentare, mentre i Paesi esportatori sembrano meno esposti a questo rischio. La sicurezza alimentare globale, ossia la disponibilità di cibo sufficiente a soddisfare le esigenze della società, è estremamente fragile a causa del commercio globale. Ne sono minacciati in particolare i Paesi dipendenti dalle importazioni di prodotti alimentari.
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Lo chef Jamie Oliver ha lanciato di recente una petizione globale a favore dell'educazione alimentare obbligatoria e pratica per tutti i bambini delle scuole di ogni Paese del G20. In due mesi sono state raccolte un milione e mezzo di firme. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2013 in tutto il mondo 42 milioni di bambini di età inferiore a 5 anni sono risultati in sovrappeso od obesi; se la situazione si mantiene su questi livelli, entro il 2020 la cifra raggiungerà i 60 milioni. Occorre affrontare il duplice problema dell'obesità e della fame. La firma di questa petizione può rappresentare il primo passo per cambiare il mondo. Lo chef Jamie Oliver ha chiesto in una petizione che nelle scuole di ogni Paese del G20 sia introdotta l'educazione alimentare obbligatoria e pratica. I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dicono che nel 2013 in tutto il mondo 42 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso o obesi; di questo passo, entro il 2020 la cifra raggiungerà i 60 milioni. Va affrontato il duplice problema dell'obesità e della fame e la petizione può rappresentare il primo passo per cambiare il mondo.
Lo chef Jamie Oliver ha lanciato di recente una petizione globale a favore dell'educazione alimentare obbligatoria e pratica per tutti i bambini delle scuole di ogni Paese del G20. In due mesi sono state raccolte un milione e mezzo di firme. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2013 in tutto il mondo 42 milioni di bambini di età inferiore a 5 anni sono risultati in sovrappeso od obesi; se la situazione si mantiene su questi livelli, entro il 2020 la cifra raggiungerà i 60 milioni. Occorre affrontare il duplice problema dell'obesità e della fame. La firma di questa petizione può rappresentare il primo passo per cambiare il mondo. Lo chef Jamie Oliver ha chiesto in una petizione che nelle scuole di ogni Paese del G20 sia introdotta l'educazione alimentare obbligatoria e pratica. I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dicono che nel 2013 in tutto il mondo 42 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso o obesi; di questo passo, entro il 2020 la cifra raggiungerà i 60 milioni. Va affrontato il duplice problema dell'obesità e della fame e la petizione può rappresentare il primo passo per cambiare il mondo.
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Lo scorso mese di marzo le autorità elvetiche avevano accettato di offrire duemila posti in due anni nell'ambito di un programma di reinsediamento, in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Si tratta di individuare nei paesi più vicini al conflitto i profughi siriani più vulnerabili (vittime di torture, donne sole, malati, eccetera) e di offrirgli lo status di rifugiati prima ancora di farli arrivare in Svizzera. Il programma di reinsediamento a cui ha aderito la Svizzera in collaborazione con l'Unhcr prevede che il Paese, in due anni, individui e offra lo status di rifugiato, prima ancora che arrivino in territorio elvetico, a duemila siriani particolarmente vulnerabili e abitanti nei paesi vicini al conflitto.
Lo scorso mese di marzo le autorità elvetiche avevano accettato di offrire duemila posti in due anni nell'ambito di un programma di reinsediamento, in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Si tratta di individuare nei paesi più vicini al conflitto i profughi siriani più vulnerabili (vittime di torture, donne sole, malati, eccetera) e di offrirgli lo status di rifugiati prima ancora di farli arrivare in Svizzera. Il programma di reinsediamento a cui ha aderito la Svizzera in collaborazione con l'Unhcr prevede che il Paese, in due anni, individui e offra lo status di rifugiato, prima ancora che arrivino in territorio elvetico, a duemila siriani particolarmente vulnerabili e abitanti nei paesi vicini al conflitto.
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Lo stress ripetuto è noto per essere un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi psichiatrici come la depressione e la perdita di memoria. Studi hanno mostrato che l'incidenza di depressione e il rischio di suicidio sono inversamente correlati al consumo di caffeina. Pertanto i ricercatori ritengono che la maggiore assunzione di caffeina nei soggetti stressati sia in effetti un tentativo inconsapevole di automedicazione. La caffeina rende più difficile l'insorgenza di disturbi psichiatrici, come depressione e tendenza al suicidio, nelle persone stressate. Pertanto i ricercatori hanno ipotizzato che l'assunzione di caffeina sia un tentativo di automedicazione.
Lo stress ripetuto è noto per essere un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi psichiatrici come la depressione e la perdita di memoria. Studi hanno mostrato che l'incidenza di depressione e il rischio di suicidio sono inversamente correlati al consumo di caffeina. Pertanto i ricercatori ritengono che la maggiore assunzione di caffeina nei soggetti stressati sia in effetti un tentativo inconsapevole di automedicazione. La caffeina rende più difficile l'insorgenza di disturbi psichiatrici, come depressione e tendenza al suicidio, nelle persone stressate. Pertanto i ricercatori hanno ipotizzato che l'assunzione di caffeina sia un tentativo di automedicazione.
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Lo studio del riso a Roma è per alcuni versi un'impresa impossibile. E questo è uno degli aspetti che lo rende tanto affascinante e meritevole di ogni nostro sforzo. Come spero di aver già chiarito, il riso del passato può sempre vanificare i nostri sforzi, per quanto determinati, di sistematizzarlo e controllarlo. Chiunque, in tutta serietà, affermi di essere in grado di fornire una spiegazione precisa di come, quando e perché ridevano i Romani, sta semplificando parecchio le cose. È impossibile, ma anche affascinante, ricostruire come e perché ridessero i Romani, a meno di cadere in eccessive semplificazioni.
Lo studio del riso a Roma è per alcuni versi un'impresa impossibile. E questo è uno degli aspetti che lo rende tanto affascinante e meritevole di ogni nostro sforzo. Come spero di aver già chiarito, il riso del passato può sempre vanificare i nostri sforzi, per quanto determinati, di sistematizzarlo e controllarlo. Chiunque, in tutta serietà, affermi di essere in grado di fornire una spiegazione precisa di come, quando e perché ridevano i Romani, sta semplificando parecchio le cose. È impossibile, ma anche affascinante, ricostruire come e perché ridessero i Romani, a meno di cadere in eccessive semplificazioni.
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Lo Zen non è una religione e neppure una filosofia, perché non è interessato ad alcuna teorizzazione; propriamente è solo un insieme di tecniche per raggiungere l'illuminazione, una forma di compenetrazione totale con la realtà così da annullare l'autocoscienza del soggetto. Lo Zen si vanta di essere senza parole, senza spiegazioni, senza istruzioni, senza conoscenza: non può essere spiegato, ma solo mostrato. Possiede una ritualità intensa ma fatta di pratiche povere, senza apparente contenuto concettuale e assolutamente poco impegnative. Fatto di diversi semplici riti e tecniche, lo Zen è molto pratico e rifugge la teoria. Il suo scopo è l'illuminazione come eliminazione dell'autocoscienza e aderenza totale al reale.
Lo Zen non è una religione e neppure una filosofia, perché non è interessato ad alcuna teorizzazione; propriamente è solo un insieme di tecniche per raggiungere l'illuminazione, una forma di compenetrazione totale con la realtà così da annullare l'autocoscienza del soggetto. Lo Zen si vanta di essere senza parole, senza spiegazioni, senza istruzioni, senza conoscenza: non può essere spiegato, ma solo mostrato. Possiede una ritualità intensa ma fatta di pratiche povere, senza apparente contenuto concettuale e assolutamente poco impegnative. Fatto di diversi semplici riti e tecniche, lo Zen è molto pratico e rifugge la teoria. Il suo scopo è l'illuminazione come eliminazione dell'autocoscienza e aderenza totale al reale.
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L'oblio può nutrirsi di memoria, di overdose di memoria e così via Fani, 39 anni dopo, cade nel silenzio di una ricorrenza ormai logora. Per i giovani è un suono che non significa niente, per i vecchi un trauma da archiviare. Eppure qui la storia dell'Italia democratica e repubblicana subì un cortocircuito e di certo cambiò strada: qui le Brigate Rosse segnarono, in un momento solo, il loro apice e l'inizio del declino. Qui, dove fu sequestrato il presidente della Dc Aldo Moro, che si recava a chiedere la fiducia per il suo governo col quale "apriva" al Pci. Qui insistono tuttora stranezze e misteri non rassegnati alla vulgata che vorrebbe «tutto chiarito, tutto spiegato» in merito all'azione terroristica interna più articolata e spettacolare mai andata in scena nell'intero Occidente. Il sequestro di Aldo Moro fu un evento che cambiò la storia dell'Italia repubblicana. Avvenne per opera delle Brigate Rosse, in via Fani, mentre Moro stava andando a svolgere i suoi compiti istituzionali: chiedere la fiducia al suo governo per aprire al Pci. La maggior parte delle persone ritiene che tutto sia stato risolto e ricorda il sequestro come una semplice ricorrenza, o, se giovane, non se ne ricorda affatto. C'è invece chi pensa sia stato l'atto di terrorismo interno più articolato della storia occidentale e che sia ancora una vicenda ricca di misteri.
L'oblio può nutrirsi di memoria, di overdose di memoria e così via Fani, 39 anni dopo, cade nel silenzio di una ricorrenza ormai logora. Per i giovani è un suono che non significa niente, per i vecchi un trauma da archiviare. Eppure qui la storia dell'Italia democratica e repubblicana subì un cortocircuito e di certo cambiò strada: qui le Brigate Rosse segnarono, in un momento solo, il loro apice e l'inizio del declino. Qui, dove fu sequestrato il presidente della Dc Aldo Moro, che si recava a chiedere la fiducia per il suo governo col quale "apriva" al Pci. Qui insistono tuttora stranezze e misteri non rassegnati alla vulgata che vorrebbe «tutto chiarito, tutto spiegato» in merito all'azione terroristica interna più articolata e spettacolare mai andata in scena nell'intero Occidente. Il sequestro di Aldo Moro fu un evento che cambiò la storia dell'Italia repubblicana. Avvenne per opera delle Brigate Rosse, in via Fani, mentre Moro stava andando a svolgere i suoi compiti istituzionali: chiedere la fiducia al suo governo per aprire al Pci. La maggior parte delle persone ritiene che tutto sia stato risolto e ricorda il sequestro come una semplice ricorrenza, o, se giovane, non se ne ricorda affatto. C'è invece chi pensa sia stato l'atto di terrorismo interno più articolato della storia occidentale e che sia ancora una vicenda ricca di misteri.
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L'occhio è la finestra dell'anima, il fulcro della bellezza del volto, il luogo in cui si concentra l'identità di un individuo; ma allo stesso tempo è lo strumento che ci consente di vedere e che ha costantemente bisogno di essere deterso, inumidito, trattato con uno speciale liquido in cui è disciolta una determinata quantità di sale. Insomma lo sguardo, la cosa più meravigliosa che l'uomo possegga, subisce un'interruzione periodica, dovuta a un movimento meccanico di lavaggio. Come un parabrezza pulito da un tergicristallo. L'occhio è bellezza, poeticità, espressione dell'identità dell'uomo. Però è anche un organo, l'organo visivo, che per funzionare a dovere dev'essere lavato e curato, strofinato, trattato con un liquido contenente sale. Quindi lo sguardo è sì meraviglioso, ma il suo essere nobile viene costantemente interrotto per subire la necessaria manutenzione, come un qualsiasi materiale.
L'occhio è la finestra dell'anima, il fulcro della bellezza del volto, il luogo in cui si concentra l'identità di un individuo; ma allo stesso tempo è lo strumento che ci consente di vedere e che ha costantemente bisogno di essere deterso, inumidito, trattato con uno speciale liquido in cui è disciolta una determinata quantità di sale. Insomma lo sguardo, la cosa più meravigliosa che l'uomo possegga, subisce un'interruzione periodica, dovuta a un movimento meccanico di lavaggio. Come un parabrezza pulito da un tergicristallo. L'occhio è bellezza, poeticità, espressione dell'identità dell'uomo. Però è anche un organo, l'organo visivo, che per funzionare a dovere dev'essere lavato e curato, strofinato, trattato con un liquido contenente sale. Quindi lo sguardo è sì meraviglioso, ma il suo essere nobile viene costantemente interrotto per subire la necessaria manutenzione, come un qualsiasi materiale.
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L'ordine italiano, l'idea che ne hanno gli italiani, oscilla in permanenza fra lo scontro frontale e la fuga, fra le crociate emotive, ricche di beau geste e la rassegnata coesistenza con il crimine, la teorizzazione dell'impotenza. A volte si ha l'impressione che le crociate rispondano più a impulsi estetici che morali. Così dallo scontro frontale delle crociate antimafia, paladini il generale Dalla Chiesa e il giudice Falcone, siamo passati alla risacca pseudo-garantista dei giudici di merito e dei cassazionisti e alla fioritura dei professorini neo-liberali che sulla stampa o in televisione tengono lezioni di garantismo. Di fronte al crimine organizzato, il Paese sembra oscillare tra la crociata e la supina ricerca di coabitazione. Ma anche la crociata sembra talvolta più di facciata che non di sostanza e quando essa tace, ecco arrivare giudici e pseudointellettuali che si riempiono la bocca col garantismo.
L'ordine italiano, l'idea che ne hanno gli italiani, oscilla in permanenza fra lo scontro frontale e la fuga, fra le crociate emotive, ricche di beau geste e la rassegnata coesistenza con il crimine, la teorizzazione dell'impotenza. A volte si ha l'impressione che le crociate rispondano più a impulsi estetici che morali. Così dallo scontro frontale delle crociate antimafia, paladini il generale Dalla Chiesa e il giudice Falcone, siamo passati alla risacca pseudo-garantista dei giudici di merito e dei cassazionisti e alla fioritura dei professorini neo-liberali che sulla stampa o in televisione tengono lezioni di garantismo. Di fronte al crimine organizzato, il Paese sembra oscillare tra la crociata e la supina ricerca di coabitazione. Ma anche la crociata sembra talvolta più di facciata che non di sostanza e quando essa tace, ecco arrivare giudici e pseudointellettuali che si riempiono la bocca col garantismo.
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L'origine del nome di Ferrara è oscura. Alcuni dicono che Ferrara fu fondata da un certo Marco che arrivò con le sue genti; fra queste c'era una fanciulla troiana, Ferrara, col cui nome chiamò la città che aveva iniziato a costruire. Altri pensano che derivi da "ferro", che si trovava o si lavorava nel territorio. Più vicina alla realtà è la supposizione che il nome sia venuto da "farro", specie di frumento duro, il più antico nutrimento dei Romani, abbondante, pare, nel ferrarese: "Farraria", cioè terra dove si coltiva il farro. Alcuni fanno derivare il nome di Ferrara da una fanciulla troiana giunta al seguito del fondatore Marco. Altri pensano che derivi da "ferro". Più reale è supporre che il nome derivi da "Farraria", cioè terra dove si coltiva il farro.
L'origine del nome di Ferrara è oscura. Alcuni dicono che Ferrara fu fondata da un certo Marco che arrivò con le sue genti; fra queste c'era una fanciulla troiana, Ferrara, col cui nome chiamò la città che aveva iniziato a costruire. Altri pensano che derivi da "ferro", che si trovava o si lavorava nel territorio. Più vicina alla realtà è la supposizione che il nome sia venuto da "farro", specie di frumento duro, il più antico nutrimento dei Romani, abbondante, pare, nel ferrarese: "Farraria", cioè terra dove si coltiva il farro. Alcuni fanno derivare il nome di Ferrara da una fanciulla troiana giunta al seguito del fondatore Marco. Altri pensano che derivi da "ferro". Più reale è supporre che il nome derivi da "Farraria", cioè terra dove si coltiva il farro.
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L'ultima creatura di Renzo Piano, il progettista italiano più famoso a livello internazionale, ha visto luce recentemente proprio in Italia, a Torino, dove sorge ora il Grattacielo Intesa Sanpaolo. L'edificio, alto 166 metri per 44 piani, vanta il primato europeo in fatto di sostenibilità ambientale, grazie a facciate con vetrate "a doppia pelle", alimentazione geotermica, presenza di pannelli fotovoltaici e illuminazione a led. Un edificio socialmente responsabile anche nella sua vocazione pubblica, dal momento che ospita una sala conferenze trasformabile in auditorium e una serra bioclimatica posta a 150 metri d'altezza, che accoglie i visitatori diretti al ristorante, allo stesso auditorium e alla spettacolare terrazza in cima al grattacielo. Renzo Piano, il progettista italiano più famoso a livello internazionale, ha realizzato a Torino la sua ultima opera: il Grattacielo Intesa Sanpaolo. L'edificio, alto 166 metri per 44 piani, vanta il primato europeo in fatto di sostenibilità ambientale. Aperto al pubblico, la costruzione contiene una sala conferenze trasformabile in auditorium, una serra bioclimatica, un ristorante e una terrazza panoramica.
L'ultima creatura di Renzo Piano, il progettista italiano più famoso a livello internazionale, ha visto luce recentemente proprio in Italia, a Torino, dove sorge ora il Grattacielo Intesa Sanpaolo. L'edificio, alto 166 metri per 44 piani, vanta il primato europeo in fatto di sostenibilità ambientale, grazie a facciate con vetrate "a doppia pelle", alimentazione geotermica, presenza di pannelli fotovoltaici e illuminazione a led. Un edificio socialmente responsabile anche nella sua vocazione pubblica, dal momento che ospita una sala conferenze trasformabile in auditorium e una serra bioclimatica posta a 150 metri d'altezza, che accoglie i visitatori diretti al ristorante, allo stesso auditorium e alla spettacolare terrazza in cima al grattacielo. Renzo Piano, il progettista italiano più famoso a livello internazionale, ha realizzato a Torino la sua ultima opera: il Grattacielo Intesa Sanpaolo. L'edificio, alto 166 metri per 44 piani, vanta il primato europeo in fatto di sostenibilità ambientale. Aperto al pubblico, la costruzione contiene una sala conferenze trasformabile in auditorium, una serra bioclimatica, un ristorante e una terrazza panoramica.
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L'uomo possiede dei potenti "trasduttori sensoriali" che permettono il passaggio dell'informazione dal mondo esterno a quello interno, ma che al contempo limitano ed escludono molte altre informazioni. Noi possiamo arrivare a sentire il sapore dolce quando in numerosi litri d'acqua è stato sciolto un solo cucchiaino di zucchero o avvertire il profumo di una sola goccia di essenza diffuso nel volume di un appartamento di sei stanze, ma non siamo in grado di udire i suoni acuti sentiti da un cane, né vedere dietro di noi senza esser obbligati a voltare il capo. L'uomo può percepire una piccola quantità di zucchero disciolto in parecchia acqua o la fragranza di una goccia di profumo in un grande appartamento, ma non, per esempio, certi suoni acuti che sentono i cani. I "trasduttori sensoriali" dell'uomo, infatti, non fanno passare tutte le informazioni provenienti dall'esterno.
L'uomo possiede dei potenti "trasduttori sensoriali" che permettono il passaggio dell'informazione dal mondo esterno a quello interno, ma che al contempo limitano ed escludono molte altre informazioni. Noi possiamo arrivare a sentire il sapore dolce quando in numerosi litri d'acqua è stato sciolto un solo cucchiaino di zucchero o avvertire il profumo di una sola goccia di essenza diffuso nel volume di un appartamento di sei stanze, ma non siamo in grado di udire i suoni acuti sentiti da un cane, né vedere dietro di noi senza esser obbligati a voltare il capo. L'uomo può percepire una piccola quantità di zucchero disciolto in parecchia acqua o la fragranza di una goccia di profumo in un grande appartamento, ma non, per esempio, certi suoni acuti che sentono i cani. I "trasduttori sensoriali" dell'uomo, infatti, non fanno passare tutte le informazioni provenienti dall'esterno.
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L'uso e abuso degli stupefacenti sono sempre stati parte integrante dell'ambiente del rock'n'roll. In realtà gli eccessi nell'uso di stimolanti e deprimenti di qualsiasi genere hanno caratterizzato l'immagine del ribelle e l'ambiente musicale e artistico fin da epoche anteriori, ancor prima che i bohémien se ne andassero a passeggio per i viali di Parigi. Uso e abuso di stupefacenti fanno parte del DNA del rock'n'roll, però non sono una sua prerogativa esclusiva: l'uso di droghe ha caratterizzato l'immagine del ribelle e l'ambente musicale e artistico anche prima che i bohémien facessero la loro comparsa nelle strade di Parigi.
L'uso e abuso degli stupefacenti sono sempre stati parte integrante dell'ambiente del rock'n'roll. In realtà gli eccessi nell'uso di stimolanti e deprimenti di qualsiasi genere hanno caratterizzato l'immagine del ribelle e l'ambiente musicale e artistico fin da epoche anteriori, ancor prima che i bohémien se ne andassero a passeggio per i viali di Parigi. Uso e abuso di stupefacenti fanno parte del DNA del rock'n'roll, però non sono una sua prerogativa esclusiva: l'uso di droghe ha caratterizzato l'immagine del ribelle e l'ambente musicale e artistico anche prima che i bohémien facessero la loro comparsa nelle strade di Parigi.
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L'utilizzo della sociologia come strumento d'ingegneria sociale in congiunzione alle attività di Welfare e con quelle della società civile (per la giustizia sociale e l'emancipazione, nella fattispecie), si basa sull'idea secondo cui la sociologia può e deve avere applicazioni a questioni reali della vita sociale, per contribuire direttamente e consapevolmente al mutamento sociale. La storia della sociologia sudafricana rivela, dunque, che la disciplina ha tutte le potenzialità per produrre, guidare e prevedere cambiamenti sociali, contrariamente al ragionamento comune che tende a porla in posizioni subalterne rispetto all'economia, per esempio, in una presunta scala delle scienze sociali. Benché il ragionamento comune la individui come subalterna, ad esempio, all'economia, la storia della sociologia sudafricana mostra come essa abbia tutte le carte in regola per incidere sui cambiamenti sociali. L'impiego della sociologia a favore di giustizia ed emancipazione nel Welfare e nella società civile poggia sull'assunto che possa e debba applicarsi concretamente alla vita sociale.
L'utilizzo della sociologia come strumento d'ingegneria sociale in congiunzione alle attività di Welfare e con quelle della società civile (per la giustizia sociale e l'emancipazione, nella fattispecie), si basa sull'idea secondo cui la sociologia può e deve avere applicazioni a questioni reali della vita sociale, per contribuire direttamente e consapevolmente al mutamento sociale. La storia della sociologia sudafricana rivela, dunque, che la disciplina ha tutte le potenzialità per produrre, guidare e prevedere cambiamenti sociali, contrariamente al ragionamento comune che tende a porla in posizioni subalterne rispetto all'economia, per esempio, in una presunta scala delle scienze sociali. Benché il ragionamento comune la individui come subalterna, ad esempio, all'economia, la storia della sociologia sudafricana mostra come essa abbia tutte le carte in regola per incidere sui cambiamenti sociali. L'impiego della sociologia a favore di giustizia ed emancipazione nel Welfare e nella società civile poggia sull'assunto che possa e debba applicarsi concretamente alla vita sociale.
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Malgrado il trionfalismo delle fonti romane, neppure la battaglia di Benevento, l'ultima combattuta contro Pirro, fu un'autentica vittoria. Secondo quanto è dato capire, in realtà, l'Epirota tentò di distruggere l'esercito di Manio Curio Dentato prima che si congiungesse con quello dell'altro console, ma senza riuscirvi; e, al termine di una giornata incerta, quando seppe che Lucio Cornelio Lentulo era vicino, decise di ritirarsi. Le forze che gli restavano non erano più in grado, infatti, di affrontare le due armate consolari riunite. Nonostante quel che dissero le fonti romane, Pirro non fu gravemente sconfitto nemmeno nell'ultima battaglia della guerra, quella di Benevento. Egli tentò di distruggere l'esercito di Curio Dentato e, non riuscendovi, si ritirò di fronte all'arrivo di un secondo esercito romano.
Malgrado il trionfalismo delle fonti romane, neppure la battaglia di Benevento, l'ultima combattuta contro Pirro, fu un'autentica vittoria. Secondo quanto è dato capire, in realtà, l'Epirota tentò di distruggere l'esercito di Manio Curio Dentato prima che si congiungesse con quello dell'altro console, ma senza riuscirvi; e, al termine di una giornata incerta, quando seppe che Lucio Cornelio Lentulo era vicino, decise di ritirarsi. Le forze che gli restavano non erano più in grado, infatti, di affrontare le due armate consolari riunite. Nonostante quel che dissero le fonti romane, Pirro non fu gravemente sconfitto nemmeno nell'ultima battaglia della guerra, quella di Benevento. Egli tentò di distruggere l'esercito di Curio Dentato e, non riuscendovi, si ritirò di fronte all'arrivo di un secondo esercito romano.
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Maria Anna Mozart, la sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, aveva quantomeno lo stesso talento del fratello, ma fu costretta a smettere di suonare per imparare a cucire e trovare un marito. Negli anni giovanili fratello e sorella si esibirono insieme in giro per l'Europa, e spesso fu proprio Maria Anna a conquistare di più l'attenzione dei critici. Poi però il capofamiglia decise di sacrificare il talento della giovane per puntare tutto su Wolfgang: i soldi non bastavano per finanziare i tour europei di entrambi, e così a diciotto anni la carriera di Maria Anna fu interrotta. Il suo destino era un altro: sposare un ricco barone, diventare una buona moglie e una buona madre. Maria Anna Mozart, sorella di Amadeus, aveva pari talento del fratello, e riscosse successo nelle esibizioni giovanili, ma il denaro della famiglia era insufficiente per coprire i tour europei di entrambi e pertanto il capo famiglia ne interruppe la carriera a 18 anni a favore del fratello. Anna Maria sposò un ricco barone.
Maria Anna Mozart, la sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, aveva quantomeno lo stesso talento del fratello, ma fu costretta a smettere di suonare per imparare a cucire e trovare un marito. Negli anni giovanili fratello e sorella si esibirono insieme in giro per l'Europa, e spesso fu proprio Maria Anna a conquistare di più l'attenzione dei critici. Poi però il capofamiglia decise di sacrificare il talento della giovane per puntare tutto su Wolfgang: i soldi non bastavano per finanziare i tour europei di entrambi, e così a diciotto anni la carriera di Maria Anna fu interrotta. Il suo destino era un altro: sposare un ricco barone, diventare una buona moglie e una buona madre. Maria Anna Mozart, sorella di Amadeus, aveva pari talento del fratello, e riscosse successo nelle esibizioni giovanili, ma il denaro della famiglia era insufficiente per coprire i tour europei di entrambi e pertanto il capo famiglia ne interruppe la carriera a 18 anni a favore del fratello. Anna Maria sposò un ricco barone.
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Martedì 1 dicembre 2015, presso l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini in Roma, dalle ore 19.00 fino alle ore 20.30 si svolgerà un incontro con il pubblico a ingresso gratuito per parlare della carriera di Massimo Di Cataldo, ricordare le sue canzoni più celebri e consegnargli il Premio del Photofestival "Attraverso le pieghe del tempo" 2015, categoria "Artista e Spettacolo", che il cantante non è riuscito a ritirare ad agosto. A consegnare il riconoscimento sarà il Direttore d'Orchestra Gerardo Di Lella, reduce dal Memorial Concert romano per i 100 anni dalla nascita di Frank Sinatra, svoltosi l'8 novembre all'Auditorium Parco della Musica. Tra i premiati dell'edizione 2015 della kermesse, oltre a Massimo Di Cataldo, nomi noti come Bruno Oliviero, Rino Barillari e Lando Buzzanca. Martedì 1 dicembre 2015, presso l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini in Roma, dalle ore 19.00 fino alle ore 20.30 si svolgerà un incontro gratuito con il pubblico per parlare della carriera di Massimo Di Cataldo, ricordare le sue canzoni più celebri e consegnargli il Premio del Photofestival "Attraverso le pieghe del tempo" 2015, categoria "Artista e Spettacolo", che il cantante non è riuscito a ritirare ad agosto. A consegnare il riconoscimento sarà il Direttore d'Orchestra Gerardo Di Lella.
Martedì 1 dicembre 2015, presso l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini in Roma, dalle ore 19.00 fino alle ore 20.30 si svolgerà un incontro con il pubblico a ingresso gratuito per parlare della carriera di Massimo Di Cataldo, ricordare le sue canzoni più celebri e consegnargli il Premio del Photofestival "Attraverso le pieghe del tempo" 2015, categoria "Artista e Spettacolo", che il cantante non è riuscito a ritirare ad agosto. A consegnare il riconoscimento sarà il Direttore d'Orchestra Gerardo Di Lella, reduce dal Memorial Concert romano per i 100 anni dalla nascita di Frank Sinatra, svoltosi l'8 novembre all'Auditorium Parco della Musica. Tra i premiati dell'edizione 2015 della kermesse, oltre a Massimo Di Cataldo, nomi noti come Bruno Oliviero, Rino Barillari e Lando Buzzanca. Martedì 1 dicembre 2015, presso l'Hotel Villa Eur Parco dei Pini in Roma, dalle ore 19.00 fino alle ore 20.30 si svolgerà un incontro gratuito con il pubblico per parlare della carriera di Massimo Di Cataldo, ricordare le sue canzoni più celebri e consegnargli il Premio del Photofestival "Attraverso le pieghe del tempo" 2015, categoria "Artista e Spettacolo", che il cantante non è riuscito a ritirare ad agosto. A consegnare il riconoscimento sarà il Direttore d'Orchestra Gerardo Di Lella.
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Martin, narrando le vicende che si svolgono nel continente di Westeros, interagisce infatti spesso col suo pubblico e con i temi cari a quest'ultimo. Egli non si limita soltanto a sovvertire i canoni del genere, a ingannare le aspettative dei fan, a "giocare" con la nostra idea di Medioevo, ma mira anche a intrattenere un contatto stabile con la contemporaneità. Tale aspetto, senza scadere nel "presentismo", ovvero nella tentazione di paragonare qualsiasi evento narrato con eventi o aspetti dell'attualità, merita di essere indagato sia per capire le intenzioni dell'autore, [...] sia per studiare la ricezione e l'impatto della serie. La relazione delle opere di Martin con la società contemporanea può essere utile per capire l'impatto e la ricezione della serie. Attraverso la narrazione l'autore crea questa interessante relazione tra medioevo e modernità, giocando con quella che è la nostra idea di Medioevo. Inoltre, tratta temi che interessano il suo pubblico e riesce a sorprenderlo sempre andando contro le comuni aspettative.
Martin, narrando le vicende che si svolgono nel continente di Westeros, interagisce infatti spesso col suo pubblico e con i temi cari a quest'ultimo. Egli non si limita soltanto a sovvertire i canoni del genere, a ingannare le aspettative dei fan, a "giocare" con la nostra idea di Medioevo, ma mira anche a intrattenere un contatto stabile con la contemporaneità. Tale aspetto, senza scadere nel "presentismo", ovvero nella tentazione di paragonare qualsiasi evento narrato con eventi o aspetti dell'attualità, merita di essere indagato sia per capire le intenzioni dell'autore, [...] sia per studiare la ricezione e l'impatto della serie. La relazione delle opere di Martin con la società contemporanea può essere utile per capire l'impatto e la ricezione della serie. Attraverso la narrazione l'autore crea questa interessante relazione tra medioevo e modernità, giocando con quella che è la nostra idea di Medioevo. Inoltre, tratta temi che interessano il suo pubblico e riesce a sorprenderlo sempre andando contro le comuni aspettative.
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Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, occupando un posto di rilievo nel panorama musicale dell'epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, "Cavalleria rusticana", che fu la prima di altre 15 sue opere per cui ebbe una popolarità mondiale. Tuttavia solo alcune di esse sono entrate stabilmente nei repertori contemporanei, come per esempio l'"Iris"; Mascagni inoltre scrisse un'operetta, "Si", musica vocale, strumentale, nonché canzoni, romanze e composizioni per pianoforte. Compose anche musica sacra (ad esempio la bella "Messa di Gloria") e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto. Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento e fu molto popolare grazie al successo mondiale immediato della sua prima opera, "Cavalleria rusticana" (del 1890) e di altre opere successive. Solo alcune sue opere fanno però parte dei repertori contemporanei, come per esempio l'"Iris". Mascagni compose pure l'operetta "Si", musica vocale e strumentale e anche musica sacra e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto.
Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, occupando un posto di rilievo nel panorama musicale dell'epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, "Cavalleria rusticana", che fu la prima di altre 15 sue opere per cui ebbe una popolarità mondiale. Tuttavia solo alcune di esse sono entrate stabilmente nei repertori contemporanei, come per esempio l'"Iris"; Mascagni inoltre scrisse un'operetta, "Si", musica vocale, strumentale, nonché canzoni, romanze e composizioni per pianoforte. Compose anche musica sacra (ad esempio la bella "Messa di Gloria") e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto. Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento e fu molto popolare grazie al successo mondiale immediato della sua prima opera, "Cavalleria rusticana" (del 1890) e di altre opere successive. Solo alcune sue opere fanno però parte dei repertori contemporanei, come per esempio l'"Iris". Mascagni compose pure l'operetta "Si", musica vocale e strumentale e anche musica sacra e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto.
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May ha parlato nel complesso di Santa Maria Novella, sede dell'ex scuola dei marescialli dei carabinieri e ora prestiogiosa sede del Comune. E ha assicurato: "Il Regno Unito e l'Europa devono prosperare insieme, è una partnership preziosa". "Per molti è momento stimolante, per altri pieno di preoccupazioni, io guardo al futuro con ottimismo". Nei tre round di negoziati tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit "ci sono state frizioni", ha ammesso la premier britannica Theresa May. Ma, ha aggiunto, grazie alla professionalità e alla diligenza dei capi negoziatori Barnier e Davis, ci sono stati "enormi progressi su vari versanti". Il successo dell'Ue è "profondamente" nell'interesse nazionale del Regno Unito. "La Gran Bretagna resta un fiero membro della famiglia di nazioni europee". (www.repubblica.it) La premier britannica Theresa May ha ammesso che ci sono state alcune difficoltà nei negoziati sulla Brexit, che tuttavia, grazie ai capi negoziatori, sarebbero in via di superamento. Ha inoltre rassicurato sulla continuità delle relazioni tra il suo Paese e l'Ue, il cui successo resta fondamentale anche per il Regno Unito.
May ha parlato nel complesso di Santa Maria Novella, sede dell'ex scuola dei marescialli dei carabinieri e ora prestiogiosa sede del Comune. E ha assicurato: "Il Regno Unito e l'Europa devono prosperare insieme, è una partnership preziosa". "Per molti è momento stimolante, per altri pieno di preoccupazioni, io guardo al futuro con ottimismo". Nei tre round di negoziati tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit "ci sono state frizioni", ha ammesso la premier britannica Theresa May. Ma, ha aggiunto, grazie alla professionalità e alla diligenza dei capi negoziatori Barnier e Davis, ci sono stati "enormi progressi su vari versanti". Il successo dell'Ue è "profondamente" nell'interesse nazionale del Regno Unito. "La Gran Bretagna resta un fiero membro della famiglia di nazioni europee". (www.repubblica.it) La premier britannica Theresa May ha ammesso che ci sono state alcune difficoltà nei negoziati sulla Brexit, che tuttavia, grazie ai capi negoziatori, sarebbero in via di superamento. Ha inoltre rassicurato sulla continuità delle relazioni tra il suo Paese e l'Ue, il cui successo resta fondamentale anche per il Regno Unito.
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Mentre emergono, in alcuni settori, una mentalità e dei comportamenti economici più dinamici rispetto al passato, si assiste nel corso del Settecento anche allo sviluppo delle conoscenze tecniche e delle loro applicazioni produttive; nel nuovo clima culturale, esse vengono studiate e apprezzate dagli stessi intellettuali, tanto da occupare nell'Enciclopedia uno spazio paragonabile a quello della cultura "alta", su un piano di pari dignità rispetto alla filosofia, al diritto o alla letteratura. Nel corso del Settecento si assiste allo sviluppo delle conoscenze tecniche e delle loro applicazioni produttive; esse vengono studiate e apprezzate anche in ambito culturale dagli intellettuali, tanto da occupare nell'Enciclopedia uno spazio paragonabile a quello della filosofia, del diritto e della letteratura.
Mentre emergono, in alcuni settori, una mentalità e dei comportamenti economici più dinamici rispetto al passato, si assiste nel corso del Settecento anche allo sviluppo delle conoscenze tecniche e delle loro applicazioni produttive; nel nuovo clima culturale, esse vengono studiate e apprezzate dagli stessi intellettuali, tanto da occupare nell'Enciclopedia uno spazio paragonabile a quello della cultura "alta", su un piano di pari dignità rispetto alla filosofia, al diritto o alla letteratura. Nel corso del Settecento si assiste allo sviluppo delle conoscenze tecniche e delle loro applicazioni produttive; esse vengono studiate e apprezzate anche in ambito culturale dagli intellettuali, tanto da occupare nell'Enciclopedia uno spazio paragonabile a quello della filosofia, del diritto e della letteratura.
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Mentre fortezze e città del regno italico, in un'età di sviluppo insieme comunale e feudale, divenivano fulcri di potere autonomo e provocavano l'esaurimento dei robusti esperimenti politici della dinastia imperiale degli Svevi, l'Italia del Sud vedeva crescere un potere regio suo peculiare, giuridicamente creato nel 1130 da una decisione papale. Nel regno italico, città e fortezze divenivano centri di potere autonomi determinando il fallimento della politica della dinastia imperiale degli Svevi. Il Suditalia conosceva invece la formazione del potere regio, istituito dal papato nel 1130.
Mentre fortezze e città del regno italico, in un'età di sviluppo insieme comunale e feudale, divenivano fulcri di potere autonomo e provocavano l'esaurimento dei robusti esperimenti politici della dinastia imperiale degli Svevi, l'Italia del Sud vedeva crescere un potere regio suo peculiare, giuridicamente creato nel 1130 da una decisione papale. Nel regno italico, città e fortezze divenivano centri di potere autonomi determinando il fallimento della politica della dinastia imperiale degli Svevi. Il Suditalia conosceva invece la formazione del potere regio, istituito dal papato nel 1130.
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Mentre gli esponenti della commissione leggevano le domande preparate dai loro collaboratori, Clinton è rimasta tranquilla e ha parlato senza aiutarsi quasi mai con gli appunti. Poi ha offerto un affascinante e dettagliato resoconto del tentativo disperato di salvare la vita dell'ambasciatore Christopher Stevens nel consolato, a Bengasi. Mentre gli esponenti della Commissione leggevano le domande, Clinton rispondeva tranquillamente e quasi sempre a braccio, offrendo infine un dettagliato resoconto del tentativo di salvare l'ambasciatore Stevens, quando era nel consolato di Bengasi.
Mentre gli esponenti della commissione leggevano le domande preparate dai loro collaboratori, Clinton è rimasta tranquilla e ha parlato senza aiutarsi quasi mai con gli appunti. Poi ha offerto un affascinante e dettagliato resoconto del tentativo disperato di salvare la vita dell'ambasciatore Christopher Stevens nel consolato, a Bengasi. Mentre gli esponenti della Commissione leggevano le domande, Clinton rispondeva tranquillamente e quasi sempre a braccio, offrendo infine un dettagliato resoconto del tentativo di salvare l'ambasciatore Stevens, quando era nel consolato di Bengasi.
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Mentre per i fautori della libertà negativa il carattere giusto di una società è determinato dall'assenza di vincoli sull'individuo, per i fautori della libertà positiva, e Amartya Sen è fra questi, quella valutazione richiede una risposta di merito sul tenore di vita, sulla qualità della vita degli individui: quindi, implica interventi volti a impedire, se necessario, che si creino condizioni di particolare svantaggio per una parte, piccola o grande, della società. Secondo Amartya Sen, per il quale la libertà intesa come assenza di vincoli non è il giusto metro per valutare il carattere giusto di una società, lo sviluppo di un Paese non può esaurirsi nel concetto di crescita economica ma è legato alla qualità della vita degli individui, al grado delle loro capacità e opportunità di fare, rimuovendo se necessario i fattori che creano svantaggio per una parte della società.
Mentre per i fautori della libertà negativa il carattere giusto di una società è determinato dall'assenza di vincoli sull'individuo, per i fautori della libertà positiva, e Amartya Sen è fra questi, quella valutazione richiede una risposta di merito sul tenore di vita, sulla qualità della vita degli individui: quindi, implica interventi volti a impedire, se necessario, che si creino condizioni di particolare svantaggio per una parte, piccola o grande, della società. Secondo Amartya Sen, per il quale la libertà intesa come assenza di vincoli non è il giusto metro per valutare il carattere giusto di una società, lo sviluppo di un Paese non può esaurirsi nel concetto di crescita economica ma è legato alla qualità della vita degli individui, al grado delle loro capacità e opportunità di fare, rimuovendo se necessario i fattori che creano svantaggio per una parte della società.
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Meta ideale per chi desidera unire momenti di serenità interiore a occasioni di approfondimento culturale, il Santuario della Madonna Nera si colloca nello scenario unico e incontaminato di una riserva naturale a soli 15 minuti dal centro di Biella. Il Santuario della Madonna Nera si colloca all'interno di una riserva naturale. È destinazione ideale per chi vuole coniugare interessi culturali e serenità dello spirito.
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Mi avvidi pure in seguito che egli poteva nominare una cosa ora in latino ora in provenzale, e mi resi conto che, più che inventare le proprie frasi, egli usava una discreta membra di altre frasi, udite un giorno, a seconda della situazione e delle cose che voleva dire, come se riuscisse a parlare di un cibo, intendo, solo con le parole delle genti presso cui aveva mangiato quel cibo, ed esprimere la sua gioia solo con sentenze che aveva udito emettere da gente gioiosa, il giorno che egli aveva provato parimenti gioia. Mi accorsi in seguito che egli parlava a volte latino a volte provenzale e che anziché inventare frasi proprie, per esprimere le cose che voleva dire tendeva a usare parti di altre frasi udite in precedenza, dette da chi si era già trovato in una certa situazione o aveva provato una stessa emozione.
Mi avvidi pure in seguito che egli poteva nominare una cosa ora in latino ora in provenzale, e mi resi conto che, più che inventare le proprie frasi, egli usava una discreta membra di altre frasi, udite un giorno, a seconda della situazione e delle cose che voleva dire, come se riuscisse a parlare di un cibo, intendo, solo con le parole delle genti presso cui aveva mangiato quel cibo, ed esprimere la sua gioia solo con sentenze che aveva udito emettere da gente gioiosa, il giorno che egli aveva provato parimenti gioia. Mi accorsi in seguito che egli parlava a volte latino a volte provenzale e che anziché inventare frasi proprie, per esprimere le cose che voleva dire tendeva a usare parti di altre frasi udite in precedenza, dette da chi si era già trovato in una certa situazione o aveva provato una stessa emozione.
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Migliaia di morti e decine di nuovi ammalati. Ancora oggi, a un quarto di secolo dalla chiusura della fabbrica maledetta, a Casale Monferrato l'amianto dell'Eternit continua a uccidere. Finalmente, dopo decenni di lotte, i familiari delle vittime insieme a un pugno di caparbi eroici sindacalisti, medici, avvocati e amministratori sono riusciti a ottenere giustizia: al termine dei due anni di dibattimento, gli eredi delle dinastie che hanno costruito le proprie fortune sull'amianto sono stati condannati a 16 anni di reclusione. Sono loro i responsabili della strage silenziosa. Una vicenda tormentata che non riguarda soltanto Casale, ma tutto il mondo, perché la fibra- killer è ancora legale in molti Paesi dove di amianto si continua a morire. Migliaia di morti e decine di nuovi ammalati. A un quarto di secolo dalla chiusura della Eternit a Casale Monferrato l'amianto continua a uccidere. Finalmente, dopo decenni di lotte i familiari delle vittime, aiutati da medici, sindacalisti, amministratori e avvocati, sono riusciti a ottenere giustizia: sedici anni di reclusione per chi s'è arricchito con l'amianto. La vicenda riguarda tutto il mondo, perché la fibra- killer è ancora legale in molti Paesi dove di amianto si continua a morire.
Migliaia di morti e decine di nuovi ammalati. Ancora oggi, a un quarto di secolo dalla chiusura della fabbrica maledetta, a Casale Monferrato l'amianto dell'Eternit continua a uccidere. Finalmente, dopo decenni di lotte, i familiari delle vittime insieme a un pugno di caparbi eroici sindacalisti, medici, avvocati e amministratori sono riusciti a ottenere giustizia: al termine dei due anni di dibattimento, gli eredi delle dinastie che hanno costruito le proprie fortune sull'amianto sono stati condannati a 16 anni di reclusione. Sono loro i responsabili della strage silenziosa. Una vicenda tormentata che non riguarda soltanto Casale, ma tutto il mondo, perché la fibra- killer è ancora legale in molti Paesi dove di amianto si continua a morire. Migliaia di morti e decine di nuovi ammalati. A un quarto di secolo dalla chiusura della Eternit a Casale Monferrato l'amianto continua a uccidere. Finalmente, dopo decenni di lotte i familiari delle vittime, aiutati da medici, sindacalisti, amministratori e avvocati, sono riusciti a ottenere giustizia: sedici anni di reclusione per chi s'è arricchito con l'amianto. La vicenda riguarda tutto il mondo, perché la fibra- killer è ancora legale in molti Paesi dove di amianto si continua a morire.
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Moira Orfei, la regina degli elefanti, è morta questa mattina a Brescia dove proprio oggi era in calendario il suo ultimo spettacolo. L'artista, che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo mese, è stata trovata senza vita dai familiari nella sua casa mobile. Sotto choc gli artisti che l'hanno accompagnata durante la sua carriera, che ora la piangono in via Borgosatollo, dove ancora il tendone del circo che porta il suo nome è allestito. Persino la sua uscita di scena è stata spettacolare: su un carrozzone di circo, quello del padre Riccardo, era nata il 21 dicembre 1931 e nel giorno del suo ultimo spettacolo circense della tappa bresciana se n'è andata. "Non abbiamo fermato gli appuntamenti di oggi perché lei avrebbe voluto che lo spettacolo andasse avanti", hanno spiegato i familiari. Moira Orfei, la regina degli elefanti, è morta questa mattina a Brescia, dove proprio oggi era in calendario l'ultimo spettacolo della tappa. L'artista è stata trovata senza vita dai familiari nella sua casa mobile, esattamente come in una casa mobile, il 21 dicembre 1931 era nata. I familiari non hanno sospeso gli spettacoli sostenendo di rispettare quella che sarebbe stata la volontà dell'Orfei.
Moira Orfei, la regina degli elefanti, è morta questa mattina a Brescia dove proprio oggi era in calendario il suo ultimo spettacolo. L'artista, che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo mese, è stata trovata senza vita dai familiari nella sua casa mobile. Sotto choc gli artisti che l'hanno accompagnata durante la sua carriera, che ora la piangono in via Borgosatollo, dove ancora il tendone del circo che porta il suo nome è allestito. Persino la sua uscita di scena è stata spettacolare: su un carrozzone di circo, quello del padre Riccardo, era nata il 21 dicembre 1931 e nel giorno del suo ultimo spettacolo circense della tappa bresciana se n'è andata. "Non abbiamo fermato gli appuntamenti di oggi perché lei avrebbe voluto che lo spettacolo andasse avanti", hanno spiegato i familiari. Moira Orfei, la regina degli elefanti, è morta questa mattina a Brescia, dove proprio oggi era in calendario l'ultimo spettacolo della tappa. L'artista è stata trovata senza vita dai familiari nella sua casa mobile, esattamente come in una casa mobile, il 21 dicembre 1931 era nata. I familiari non hanno sospeso gli spettacoli sostenendo di rispettare quella che sarebbe stata la volontà dell'Orfei.
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Molto è stato scritto sul pensiero economico di Defoe, ma l'opinione generale giudica la posizione mercantilista dell'autore piuttosto antiquata: è più interessato al profitto a breve termine che alla capitalizzazione della produzione secondo le teorie economiche classiche. Nei suoi commerci, Robinson persegue il profitto immediato e lavora duro non tanto per rispondere a una vocazione, quanto per necessità, oltre che per la soddisfazione che gli viene dai risultati. L'obiettivo dominante è il suo vantaggio economico. Il pensiero economico di Defoe, giudicato per lo più obsoleto, non è improntato al modello produttivo capitalistico. Ne è espressione lo stesso modo di lavorare di Robinson, volto non tanto all'ottemperare a un'attitudine personale, quanto alla soddisfazione vantaggiosa delle proprie necessità nell'immediato.
Molto è stato scritto sul pensiero economico di Defoe, ma l'opinione generale giudica la posizione mercantilista dell'autore piuttosto antiquata: è più interessato al profitto a breve termine che alla capitalizzazione della produzione secondo le teorie economiche classiche. Nei suoi commerci, Robinson persegue il profitto immediato e lavora duro non tanto per rispondere a una vocazione, quanto per necessità, oltre che per la soddisfazione che gli viene dai risultati. L'obiettivo dominante è il suo vantaggio economico. Il pensiero economico di Defoe, giudicato per lo più obsoleto, non è improntato al modello produttivo capitalistico. Ne è espressione lo stesso modo di lavorare di Robinson, volto non tanto all'ottemperare a un'attitudine personale, quanto alla soddisfazione vantaggiosa delle proprie necessità nell'immediato.
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Montisola, o Monte Isola, è la perla del lago d'Iseo, una montagna in un'isola. Si tratta dell'isola lacustre più grande d'Italia: il perimetro costiero dell'isola misura 11 chilometri e conta ben 12 centri storici. È in provincia di Brescia e il capoluogo è Siviano. A Montisola non sono ammesse le auto, l'unico modo per visitare l'isola è in bicicletta o in bus. Chi è ben allenato potrà percorrere la litoranea a piedi godendo del verde silenzioso e delle spettacolari viste panoramiche sulla costa bresciana e sulla costa bergamasca. Nel punto più alto dell'isola, a 600 metri di altezza, in località Cure, si trova il Santuario della Ceriola: da qui il panorama lascia a bocca aperta. Montisola, in provincia di Brescia, nel lago d'Iseo, è la più grande isola lacustre d'Italia: il suo perimetro è di 11 chilometri e comprende 12 borghi, fra cui il capoluogo Siviano. La si può percorrere solo a piedi, in bici o in bus. Sulla cima del monte si trova il santuario della Ceriola, da cui si gode di un bellissimo panorama.
Montisola, o Monte Isola, è la perla del lago d'Iseo, una montagna in un'isola. Si tratta dell'isola lacustre più grande d'Italia: il perimetro costiero dell'isola misura 11 chilometri e conta ben 12 centri storici. È in provincia di Brescia e il capoluogo è Siviano. A Montisola non sono ammesse le auto, l'unico modo per visitare l'isola è in bicicletta o in bus. Chi è ben allenato potrà percorrere la litoranea a piedi godendo del verde silenzioso e delle spettacolari viste panoramiche sulla costa bresciana e sulla costa bergamasca. Nel punto più alto dell'isola, a 600 metri di altezza, in località Cure, si trova il Santuario della Ceriola: da qui il panorama lascia a bocca aperta. Montisola, in provincia di Brescia, nel lago d'Iseo, è la più grande isola lacustre d'Italia: il suo perimetro è di 11 chilometri e comprende 12 borghi, fra cui il capoluogo Siviano. La si può percorrere solo a piedi, in bici o in bus. Sulla cima del monte si trova il santuario della Ceriola, da cui si gode di un bellissimo panorama.
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Mussolini aveva sempre mostrato disprezzo per il carattere degli italiani e aveva considerato le guerre come uno strumento utile per forgiarlo. Da tempo non credeva più che vi sarebbe riuscito nel corso di quel conflitto, ma l'alleanza con i tedeschi, ben diversamente temprati, gli dava comunque ancora la sicurezza nella vittoria. Mussolini aveva considerato le guerre come strumenti utili per forgiare il carattere degli italiani, verso il quale aveva sempre mostrato disprezzo. Non credeva più che durante quella guerra avrebbe raggiunto quell'obiettivo, eppure era comunque sicuro di vincere grazie all'alleanza con i tedeschi, dal carattere plasmato diversamente.
Mussolini aveva sempre mostrato disprezzo per il carattere degli italiani e aveva considerato le guerre come uno strumento utile per forgiarlo. Da tempo non credeva più che vi sarebbe riuscito nel corso di quel conflitto, ma l'alleanza con i tedeschi, ben diversamente temprati, gli dava comunque ancora la sicurezza nella vittoria. Mussolini aveva considerato le guerre come strumenti utili per forgiare il carattere degli italiani, verso il quale aveva sempre mostrato disprezzo. Non credeva più che durante quella guerra avrebbe raggiunto quell'obiettivo, eppure era comunque sicuro di vincere grazie all'alleanza con i tedeschi, dal carattere plasmato diversamente.
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Napoleone Buonaparte (cognome successivamente francesizzato in Bonaparte) nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Carlo Buonaparte, avvocato di origini toscane, e di Letizia Ramolino, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. È proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge a intraprendere quella militare. Napoleone Buonaparte (francesizzato poi in Bonaparte) nacque ad Ajaccio, Corsica, il 15 agosto 1769, secondo dei tredici figli di Carlo Buonaparte, avvocato di origini toscane, e di Letizia Ramolino. Il padre stesso, scoraggiandolo nel seguire le sue stesse orme, lo spinse verso la carriera militare.
Napoleone Buonaparte (cognome successivamente francesizzato in Bonaparte) nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Carlo Buonaparte, avvocato di origini toscane, e di Letizia Ramolino, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. È proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge a intraprendere quella militare. Napoleone Buonaparte (francesizzato poi in Bonaparte) nacque ad Ajaccio, Corsica, il 15 agosto 1769, secondo dei tredici figli di Carlo Buonaparte, avvocato di origini toscane, e di Letizia Ramolino. Il padre stesso, scoraggiandolo nel seguire le sue stesse orme, lo spinse verso la carriera militare.
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Ne "L'esclusa" Pirandello narra la storia di una donna cacciata di casa dal marito perché accusata di adulterio e riaccolta, successivamente, proprio quando l'adulterio è stato davvero commesso. Nell'opera sono presenti i temi di fondo della sua produzione: il contrasto tra apparenza e realtà, lo sfaccettarsi della verità e l'assurdità dell'uomo immerso nel mondo delle convenzioni sociali. Pirandello nella sue opere affronta i temi del contrasto tra realtà e apparenza, la poliedricità della verità e l'assurdità delle convenzioni sociali. Tali temi di fondo sono presenti anche nell'opera intitolata "L'esclusa". Qui Pirandello narra la storia di una donna cacciata di casa dal marito, che l'accusa di adulterio, salvo poi riaccoglierla in casa successivamente quando l'adulterio è stato realmente commesso.
Ne "L'esclusa" Pirandello narra la storia di una donna cacciata di casa dal marito perché accusata di adulterio e riaccolta, successivamente, proprio quando l'adulterio è stato davvero commesso. Nell'opera sono presenti i temi di fondo della sua produzione: il contrasto tra apparenza e realtà, lo sfaccettarsi della verità e l'assurdità dell'uomo immerso nel mondo delle convenzioni sociali. Pirandello nella sue opere affronta i temi del contrasto tra realtà e apparenza, la poliedricità della verità e l'assurdità delle convenzioni sociali. Tali temi di fondo sono presenti anche nell'opera intitolata "L'esclusa". Qui Pirandello narra la storia di una donna cacciata di casa dal marito, che l'accusa di adulterio, salvo poi riaccoglierla in casa successivamente quando l'adulterio è stato realmente commesso.
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Negli ultimi anni si sono avuti molti segni di una crescente insoddisfazione nei riguardi della psichiatria, con le sue sedute apparentemente interminabili, gli alti costi, i risultati discutibili e la terminologia vaga ed esoterica. A molti sembra un cieco in una stanza buia alla ricerca di un gatto nero che non c'è. Le riviste e le associazioni di salute mentale sostengono che il trattamento psichiatrico è valido, ma non si è chiarito di cosa si tratta né a quali risultati giunga. Sebbene il pubblico divori ogni anno centinaia di articoli sulla psichiatria, sono state fornite ben poche prove convincenti, in grado di aiutare le persone bisognose di trattamento a superare l'immagine degli psichiatri e dei loro mistici lettini popolarizzata dai fumetti. Sebbene il pubblico sia pur sempre interessato alla psichiatria, sta crescendo l'insoddisfazione generale verso di essa. Nonostante i tentativi di difesa da parte degli addetti ai lavori, infatti, si dubita della scientificità dei metodi e dei risultati e gli psichiatri hanno ancora un'immagine legata al mondo dei fumetti.
Negli ultimi anni si sono avuti molti segni di una crescente insoddisfazione nei riguardi della psichiatria, con le sue sedute apparentemente interminabili, gli alti costi, i risultati discutibili e la terminologia vaga ed esoterica. A molti sembra un cieco in una stanza buia alla ricerca di un gatto nero che non c'è. Le riviste e le associazioni di salute mentale sostengono che il trattamento psichiatrico è valido, ma non si è chiarito di cosa si tratta né a quali risultati giunga. Sebbene il pubblico divori ogni anno centinaia di articoli sulla psichiatria, sono state fornite ben poche prove convincenti, in grado di aiutare le persone bisognose di trattamento a superare l'immagine degli psichiatri e dei loro mistici lettini popolarizzata dai fumetti. Sebbene il pubblico sia pur sempre interessato alla psichiatria, sta crescendo l'insoddisfazione generale verso di essa. Nonostante i tentativi di difesa da parte degli addetti ai lavori, infatti, si dubita della scientificità dei metodi e dei risultati e gli psichiatri hanno ancora un'immagine legata al mondo dei fumetti.
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Negli ultimi anni, parallelamente alla dilagante crisi della legittimità politica, abbiamo assistito in gran parte del mondo allo sviluppo di movimenti sociali multiformi, ispirati da sistemi di valori e credenze assai diversi tra loro, ma accomunati dall'opposizione a quello che essi chiamano "capitalismo globale". I movimenti sociali sono un elemento caratteristico di ogni società, ma adottano valori e forme organizzative specifici a seconda del tipo di società in cui si sviluppano. Nel mondo, dunque, si registra una grande varietà culturale e politica. Gli anni recenti ci mostrano una grave crisi della legittimità politica e un proliferare di movimenti sociali. Questi ultimi esistono in ogni società, ma di essa risentono nei valori e nelle forme organizzative che adottano. Al nostro tempo, essi sono molteplici e molto diversi, ma sono in genere riuniti dall'opposizione al capitalismo globale.
Negli ultimi anni, parallelamente alla dilagante crisi della legittimità politica, abbiamo assistito in gran parte del mondo allo sviluppo di movimenti sociali multiformi, ispirati da sistemi di valori e credenze assai diversi tra loro, ma accomunati dall'opposizione a quello che essi chiamano "capitalismo globale". I movimenti sociali sono un elemento caratteristico di ogni società, ma adottano valori e forme organizzative specifici a seconda del tipo di società in cui si sviluppano. Nel mondo, dunque, si registra una grande varietà culturale e politica. Gli anni recenti ci mostrano una grave crisi della legittimità politica e un proliferare di movimenti sociali. Questi ultimi esistono in ogni società, ma di essa risentono nei valori e nelle forme organizzative che adottano. Al nostro tempo, essi sono molteplici e molto diversi, ma sono in genere riuniti dall'opposizione al capitalismo globale.
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Nei paesi anglosassoni, che non applicano il diritto romano, con riferimento alla sicurezza sul lavoro gli organi di vigilanza attuano il principio della competenza e del saper fare. Nel corso delle verifiche non si limitano a visionare i documenti attestanti la formazione del lavoratore, ma accertano e testano le competenze dei lavoratori appurando se nei fatti hanno le competenze necessarie e se sono in grado di svolgere efficacemente le loro mansioni. In caso negativo, ne risponde direttamente e senza discussioni il datore di lavoro che è responsabile senza alibi di aver impiegato in determinate lavorazioni dei lavoratori non formati e non competenti nello svolgimento della mansione in sicurezza. Gli organi di vigilanza dei paesi anglosassoni non si limitano a verificare la documentazione relativa alla formazione dei lavoratori, ma controllano nei fatti se hanno le competenze necessarie a svolgere la propria mansione in sicurezza. A rispondere di ciò è direttamente il datore di lavoro.
Nei paesi anglosassoni, che non applicano il diritto romano, con riferimento alla sicurezza sul lavoro gli organi di vigilanza attuano il principio della competenza e del saper fare. Nel corso delle verifiche non si limitano a visionare i documenti attestanti la formazione del lavoratore, ma accertano e testano le competenze dei lavoratori appurando se nei fatti hanno le competenze necessarie e se sono in grado di svolgere efficacemente le loro mansioni. In caso negativo, ne risponde direttamente e senza discussioni il datore di lavoro che è responsabile senza alibi di aver impiegato in determinate lavorazioni dei lavoratori non formati e non competenti nello svolgimento della mansione in sicurezza. Gli organi di vigilanza dei paesi anglosassoni non si limitano a verificare la documentazione relativa alla formazione dei lavoratori, ma controllano nei fatti se hanno le competenze necessarie a svolgere la propria mansione in sicurezza. A rispondere di ciò è direttamente il datore di lavoro.
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Nei prossimi giorni, i 153 supermercati della catena Pam/Panorama toglieranno dalla vendita il foie gras, frutto dell'ingozzamento forzato di oche e anatre attraverso un tubo, al fine di ingrossarne il fegato. La decisione è stata presa dopo che l'associazione Essere Animali ha diffuso un filmato sulle torture a cui sono sottoposte oche e anatre in alcuni allevamenti francesi, da cui proviene oltre il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo. In seguito alla diffusione da parte dell'associazione Essere Animali di un filmato che documenta le torture a cui sono sottoposte oche e anatre in alcuni allevamenti francesi (leader della produzione con il 70% del mercato mondiale), i supermercati Pam/Panorama toglieranno dagli scaffali il foie gras, frutto dell'alimentazione forzata di questi volatili.
Nei prossimi giorni, i 153 supermercati della catena Pam/Panorama toglieranno dalla vendita il foie gras, frutto dell'ingozzamento forzato di oche e anatre attraverso un tubo, al fine di ingrossarne il fegato. La decisione è stata presa dopo che l'associazione Essere Animali ha diffuso un filmato sulle torture a cui sono sottoposte oche e anatre in alcuni allevamenti francesi, da cui proviene oltre il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo. In seguito alla diffusione da parte dell'associazione Essere Animali di un filmato che documenta le torture a cui sono sottoposte oche e anatre in alcuni allevamenti francesi (leader della produzione con il 70% del mercato mondiale), i supermercati Pam/Panorama toglieranno dagli scaffali il foie gras, frutto dell'alimentazione forzata di questi volatili.
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Nel 1931 il chimico Arthur Fox fece cadere per sbaglio una sostanza di nome Ptc nel suo laboratorio. Quando un suo collega si lamentò per il terribile odore che si era sparso nell'aria, Fox rimase senza parole: lui non sentiva nulla. Per dimostrare che il suo collega si sbagliava si mise un po' di quella polvere bianca sulla lingua e scoprì che non sentiva nessun gusto. Questo episodio convinse Fox a studiare il sapore del Ptc. Oggi sappiamo che il 30 per cento degli esseri umani è un "superdegustatore", cioè una persona che trova le sostanze come il Ptc o il Prop insopportabilmente amare. Il 20 per cento - i cosiddetti "non degustatori" - non si accorge dell'amarezza del Prop, e il restante 50 per cento è più o meno nel mezzo. I superdegustatori tendono a prediligere il dolce: preferiscono il cioccolato al latte a quello fondente e non amano il caffè e le verdure amare come il cavolo cappuccio, i cavolini di Bruxelles e gli spinaci. Il chimico Arthur Fox studiò il sapore della sostanza chimica Ptc e scoprì che gli esseri umani si suddividono il tre categorie: i superdegustatori, cioè persone che trovano sostanze con il Ptc tremendamente amare e che prediligono il dolce; i "non degustatori" che non si accorgono dell'amarezza del Ptc; e quelli che stanno nel mezzo.
Nel 1931 il chimico Arthur Fox fece cadere per sbaglio una sostanza di nome Ptc nel suo laboratorio. Quando un suo collega si lamentò per il terribile odore che si era sparso nell'aria, Fox rimase senza parole: lui non sentiva nulla. Per dimostrare che il suo collega si sbagliava si mise un po' di quella polvere bianca sulla lingua e scoprì che non sentiva nessun gusto. Questo episodio convinse Fox a studiare il sapore del Ptc. Oggi sappiamo che il 30 per cento degli esseri umani è un "superdegustatore", cioè una persona che trova le sostanze come il Ptc o il Prop insopportabilmente amare. Il 20 per cento - i cosiddetti "non degustatori" - non si accorge dell'amarezza del Prop, e il restante 50 per cento è più o meno nel mezzo. I superdegustatori tendono a prediligere il dolce: preferiscono il cioccolato al latte a quello fondente e non amano il caffè e le verdure amare come il cavolo cappuccio, i cavolini di Bruxelles e gli spinaci. Il chimico Arthur Fox studiò il sapore della sostanza chimica Ptc e scoprì che gli esseri umani si suddividono il tre categorie: i superdegustatori, cioè persone che trovano sostanze con il Ptc tremendamente amare e che prediligono il dolce; i "non degustatori" che non si accorgono dell'amarezza del Ptc; e quelli che stanno nel mezzo.
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Nel 1974 lo storico modernista tedesco, naturalizzato statunitense, George L. Mosse (Berlino, 1918 - Madison, 1999) conia l'espressione "nazionalizzazione delle masse" con la quale descrive la relazione fra simbolismo politico e movimenti di massa come fondamento della moderna nazione tedesca fino all'ascesa politica di Adolf Hitler (1815-1933). Nel corso degli anni, e con le intuizioni che Mosse sviluppa in "Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti" (1990), si è sviluppato un filone di studi storici orientato all'applicazione del modello tedesco sulle altre realtà nazionali europee. L'espressione nazionalizzazione delle masse, coniata dallo storico tedesco Mosse per descrivere la relazione tra simbolismo politico e movimenti di massa posta alla base della moderna Nazione tedesca fino all'ascesa di Hitler, ha dato vita a un filone di studi storici volto ad applicare il modello tedesco alle altre Nazioni europee.
Nel 1974 lo storico modernista tedesco, naturalizzato statunitense, George L. Mosse (Berlino, 1918 - Madison, 1999) conia l'espressione "nazionalizzazione delle masse" con la quale descrive la relazione fra simbolismo politico e movimenti di massa come fondamento della moderna nazione tedesca fino all'ascesa politica di Adolf Hitler (1815-1933). Nel corso degli anni, e con le intuizioni che Mosse sviluppa in "Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti" (1990), si è sviluppato un filone di studi storici orientato all'applicazione del modello tedesco sulle altre realtà nazionali europee. L'espressione nazionalizzazione delle masse, coniata dallo storico tedesco Mosse per descrivere la relazione tra simbolismo politico e movimenti di massa posta alla base della moderna Nazione tedesca fino all'ascesa di Hitler, ha dato vita a un filone di studi storici volto ad applicare il modello tedesco alle altre Nazioni europee.
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Nel 1993, nel territorio comunale di Besano, fu rinvenuto il fossile di un rettile acquatico del Triassico, risalente a circa 235 milioni di anni, a cui è stato dato il nome di Besanosauro. Il giacimento fossilifero di Besano-Monte San Giorgio, conosciuto e apprezzato fin dalla metà dell'Ottocento, è posto sul margine meridionale del Lago di Lugano, costituito da scisti bituminosi che si depositarono lentamente sul fondo di un mare profondo 30-100 m, verso la metà del Triassico. Le condizioni ambientali hanno favorito la fossilizzazione degli animali che, morendo, cadevano sul fondo; sono stati così trovati numerosi fossili ben conservati di rettili marini, pesci e altri animali. Il giacimento fossilifero di Besano-Monte San Giorgio, conosciuto fin dalla metà dell'Ottocento, a sud del Lago di Lugano, è costituito da scisti bituminosi che si depositarono lentamente sul fondo di un mare profondo 30-100 m, verso la metà del Triassico. Le condizioni ambientali hanno favorito la fossilizzazione degli animali: sono stati trovati numerosi fossili ben conservati di rettili marini (fra cui il Besanosauro, rinvenuto nel 1993) di pesci e di altri animali.
Nel 1993, nel territorio comunale di Besano, fu rinvenuto il fossile di un rettile acquatico del Triassico, risalente a circa 235 milioni di anni, a cui è stato dato il nome di Besanosauro. Il giacimento fossilifero di Besano-Monte San Giorgio, conosciuto e apprezzato fin dalla metà dell'Ottocento, è posto sul margine meridionale del Lago di Lugano, costituito da scisti bituminosi che si depositarono lentamente sul fondo di un mare profondo 30-100 m, verso la metà del Triassico. Le condizioni ambientali hanno favorito la fossilizzazione degli animali che, morendo, cadevano sul fondo; sono stati così trovati numerosi fossili ben conservati di rettili marini, pesci e altri animali. Il giacimento fossilifero di Besano-Monte San Giorgio, conosciuto fin dalla metà dell'Ottocento, a sud del Lago di Lugano, è costituito da scisti bituminosi che si depositarono lentamente sul fondo di un mare profondo 30-100 m, verso la metà del Triassico. Le condizioni ambientali hanno favorito la fossilizzazione degli animali: sono stati trovati numerosi fossili ben conservati di rettili marini (fra cui il Besanosauro, rinvenuto nel 1993) di pesci e di altri animali.
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Nel 1993, Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, scompare a New Orleans in circostanze misteriose. Ma secondo "Il Giorno" ci sarebbe una svolta: Ylenia sarebbe stata uccisa da un camionista che le aveva dato un passaggio. Secondo il quotidiano, la stessa Interpol ritiene la pista attendibile, tanto che due settimane fa ha fatto prelevare i campioni del Dna del cantante e dei suoi figli Yari, Cristel e Romina Junior. Insieme ai reperti dei fratelli di Ylenia e di suo padre, anche quelli di Romina Power. Gli esiti dei prelievi sono stati inviati negli Stati Uniti, dove verranno messi a confronto con il Dna di un cadavere rinvenuto a Holt, in Florida, il 15 settembre del 1994 che, secondo le ricostruzioni di un perito, somiglierebbe incredibilmente al viso di Ylenia. "Il Giorno" annuncia una svolta nel caso della scomparsa di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e di Romina Power, di cui si persero le tracce nel 1993 a New Orleans in circostanze misteriose: la giovane sarebbe infatti stata uccisa da un camionista che le avrebbe dato un passaggio. Secondo il quotidiano la stessa Interpol sta seguendo la pista e ha prelevato il Dna dei genitori e dei fratelli di Ylenia, per confrontarne poi gli esiti con il Dna di un cadavere rinvenuto a Holt nel 1994 che, secondo le ricostruzioni di un perito, somiglierebbe incredibilmente al volto di Ylenia.
Nel 1993, Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, scompare a New Orleans in circostanze misteriose. Ma secondo "Il Giorno" ci sarebbe una svolta: Ylenia sarebbe stata uccisa da un camionista che le aveva dato un passaggio. Secondo il quotidiano, la stessa Interpol ritiene la pista attendibile, tanto che due settimane fa ha fatto prelevare i campioni del Dna del cantante e dei suoi figli Yari, Cristel e Romina Junior. Insieme ai reperti dei fratelli di Ylenia e di suo padre, anche quelli di Romina Power. Gli esiti dei prelievi sono stati inviati negli Stati Uniti, dove verranno messi a confronto con il Dna di un cadavere rinvenuto a Holt, in Florida, il 15 settembre del 1994 che, secondo le ricostruzioni di un perito, somiglierebbe incredibilmente al viso di Ylenia. "Il Giorno" annuncia una svolta nel caso della scomparsa di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e di Romina Power, di cui si persero le tracce nel 1993 a New Orleans in circostanze misteriose: la giovane sarebbe infatti stata uccisa da un camionista che le avrebbe dato un passaggio. Secondo il quotidiano la stessa Interpol sta seguendo la pista e ha prelevato il Dna dei genitori e dei fratelli di Ylenia, per confrontarne poi gli esiti con il Dna di un cadavere rinvenuto a Holt nel 1994 che, secondo le ricostruzioni di un perito, somiglierebbe incredibilmente al volto di Ylenia.
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Nel 2011 l'Italia si è posizionata al 7° posto nel mondo nella classifica per la potenza eolica, con 8.144 MW installati. Un posto di tutto rispetto, se si considerano le piccole dimensioni del nostro Paese, rispetto a "giganti" come gli USA, la Cina o l'India. Le condizioni per la produzione di energia eolica nel nostro Paese, inoltre, non sono delle più favorevoli, a causa della conformazione allungata e stretta del territorio e della presenza di rilievi elevati, come l'arco alpino, che fanno da ostacolo ai venti, tuttavia localmente vi sono molte situazioni favorevoli, in particolare lungo il crinale appenninico adriatico e sulle isole, e grande potenzialità hanno gli impianti offshore. Per quanto riguarda la produzione di energia eolica, nel 2011 l'Italia si è classificata settima, dato estremamente positivo se si tiene conto delle modeste dimensioni, dell'estensione lunga e stretta e della conformazione fisica della penisola. Non mancano però condizioni favorevoli lungo gli Appennini, sulle isole e negli impianti offshore.
Nel 2011 l'Italia si è posizionata al 7° posto nel mondo nella classifica per la potenza eolica, con 8.144 MW installati. Un posto di tutto rispetto, se si considerano le piccole dimensioni del nostro Paese, rispetto a "giganti" come gli USA, la Cina o l'India. Le condizioni per la produzione di energia eolica nel nostro Paese, inoltre, non sono delle più favorevoli, a causa della conformazione allungata e stretta del territorio e della presenza di rilievi elevati, come l'arco alpino, che fanno da ostacolo ai venti, tuttavia localmente vi sono molte situazioni favorevoli, in particolare lungo il crinale appenninico adriatico e sulle isole, e grande potenzialità hanno gli impianti offshore. Per quanto riguarda la produzione di energia eolica, nel 2011 l'Italia si è classificata settima, dato estremamente positivo se si tiene conto delle modeste dimensioni, dell'estensione lunga e stretta e della conformazione fisica della penisola. Non mancano però condizioni favorevoli lungo gli Appennini, sulle isole e negli impianti offshore.
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Nel 2014 i giovani Neet, persone che non studiano né lavorano, hanno raggiunto a livello nazionale la quota di 3 milioni 512mila, con un aumento rispetto al 2008 di circa 712 mila unità. Di questi, quasi 2 milioni sono donne (55,6%) e quasi 2 milioni sono al Sud. Lo stima Svimez nel Rapporto annuale sulla base dei dati Istat, sottolineando che negli anni di crisi l'occupazione femminile cala solo al Sud: nel Centro-Nord c'è stata una sensibile crescita con 135mila unità mentre "un calo davvero eccezionale al Sud" con 71mila unità perse. Nel 2014 i Neet, giovani che non studiano né lavorano, hanno raggiunto la quota di 3 milioni 512mila, 712 mila in più rispetto al 2008. Di questi, quasi 2 milioni sono donne (55,6%) e quasi 2 milioni sono al Sud. Lo stima Svimez nel Rapporto annuale sulla base dei dati Istat, sottolineando che negli anni di crisi l'occupazione femminile al Sud cala di 71mila unità, mentre nel Centro-Nord cresce con 135mila unità.
Nel 2014 i giovani Neet, persone che non studiano né lavorano, hanno raggiunto a livello nazionale la quota di 3 milioni 512mila, con un aumento rispetto al 2008 di circa 712 mila unità. Di questi, quasi 2 milioni sono donne (55,6%) e quasi 2 milioni sono al Sud. Lo stima Svimez nel Rapporto annuale sulla base dei dati Istat, sottolineando che negli anni di crisi l'occupazione femminile cala solo al Sud: nel Centro-Nord c'è stata una sensibile crescita con 135mila unità mentre "un calo davvero eccezionale al Sud" con 71mila unità perse. Nel 2014 i Neet, giovani che non studiano né lavorano, hanno raggiunto la quota di 3 milioni 512mila, 712 mila in più rispetto al 2008. Di questi, quasi 2 milioni sono donne (55,6%) e quasi 2 milioni sono al Sud. Lo stima Svimez nel Rapporto annuale sulla base dei dati Istat, sottolineando che negli anni di crisi l'occupazione femminile al Sud cala di 71mila unità, mentre nel Centro-Nord cresce con 135mila unità.
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Nel 2016 l'Italia ha esportato negli USA 36,9 miliardi di Euro registrando un aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il saldo commerciale si conferma positivo per l'Italia, attestandosi a 23 miliardi di Euro, in aumento rispetto ai 21,7 miliardi di Euro del 2015. Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di esportazione per l'Italia, con una quota del 8,9% sul nostro export. Tra i paesi dell'UE, l'Italia si conferma quindi il quarto fornitore degli USA, dopo Germania, Regno Unito e Francia. Rispetto al 2015, nel 2016 l'Italia ha fatto segnare un +2,6% nelle esportazioni verso gli USA, per un valore di quasi 37 miliardi di Euro. Anche il saldo commerciale è migliorato, passando da 21,7 a 23 miliardi di Euro. L'8,9% delle esportazioni italiane è verso gli USA, mentre noi rappresentiamo il quarto fornitore per il Paese a stelle e strisce, seguendo Germania, Regno Unito e Francia.
Nel 2016 l'Italia ha esportato negli USA 36,9 miliardi di Euro registrando un aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il saldo commerciale si conferma positivo per l'Italia, attestandosi a 23 miliardi di Euro, in aumento rispetto ai 21,7 miliardi di Euro del 2015. Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di esportazione per l'Italia, con una quota del 8,9% sul nostro export. Tra i paesi dell'UE, l'Italia si conferma quindi il quarto fornitore degli USA, dopo Germania, Regno Unito e Francia. Rispetto al 2015, nel 2016 l'Italia ha fatto segnare un +2,6% nelle esportazioni verso gli USA, per un valore di quasi 37 miliardi di Euro. Anche il saldo commerciale è migliorato, passando da 21,7 a 23 miliardi di Euro. L'8,9% delle esportazioni italiane è verso gli USA, mentre noi rappresentiamo il quarto fornitore per il Paese a stelle e strisce, seguendo Germania, Regno Unito e Francia.
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Nel corso della storia della psicanalisi si sono registrate significative evoluzioni; tuttavia in questa disciplina i progressi avvengono, più che per contrapposizione o superamento, per apposizione. I nuovi contributi, in altre parole, non fanno decadere i paradigmi originari, ma con questi coesistono, si articolano e dialogano. L'evoluzione storica della psicanalisi si può definire come appositiva, basata sulla coesistenza, il dialogo e l'articolazione tra paradigmi originari e contenuti successivi.
Nel corso della storia della psicanalisi si sono registrate significative evoluzioni; tuttavia in questa disciplina i progressi avvengono, più che per contrapposizione o superamento, per apposizione. I nuovi contributi, in altre parole, non fanno decadere i paradigmi originari, ma con questi coesistono, si articolano e dialogano. L'evoluzione storica della psicanalisi si può definire come appositiva, basata sulla coesistenza, il dialogo e l'articolazione tra paradigmi originari e contenuti successivi.
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Nel diritto inglese si intende per Habeas Corpus un rescritto emanato da un giudice o da un tribunale con cui si ordina al destinatario di portare la persona ("il corpo") di chi si trova in sua custodia davanti al giudice o al tribunale che ha emanato il rescritto, o davanti ad altro organo giudiziario. Fin dalle più remote origini del diritto inglese nessun libero poteva essere imprigionato se non a seguito di un'accusa o una condanna penale ovvero per debiti. Rescritti di Habeas Corpus venivano emanati già prima della Magna Charta, e nell'art. 36 di essa se ne fa specifica menzione. L'Habeas Corpus è un rescritto emesso da un giudice o da un tribunale con cui si ordina al destinatario di portare la persona che ha in custodia davanti a chi ha emanato tale rescritto o a un altro organo giudiziario. Sin dalle origini del diritto inglese nessuno poteva essere imprigionato senza accusa o condanna. Questi rescritti venivano già emanati prima della Magna Charta, che li menziona.
Nel diritto inglese si intende per Habeas Corpus un rescritto emanato da un giudice o da un tribunale con cui si ordina al destinatario di portare la persona ("il corpo") di chi si trova in sua custodia davanti al giudice o al tribunale che ha emanato il rescritto, o davanti ad altro organo giudiziario. Fin dalle più remote origini del diritto inglese nessun libero poteva essere imprigionato se non a seguito di un'accusa o una condanna penale ovvero per debiti. Rescritti di Habeas Corpus venivano emanati già prima della Magna Charta, e nell'art. 36 di essa se ne fa specifica menzione. L'Habeas Corpus è un rescritto emesso da un giudice o da un tribunale con cui si ordina al destinatario di portare la persona che ha in custodia davanti a chi ha emanato tale rescritto o a un altro organo giudiziario. Sin dalle origini del diritto inglese nessuno poteva essere imprigionato senza accusa o condanna. Questi rescritti venivano già emanati prima della Magna Charta, che li menziona.
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Nel giro di poco più di 30 anni ondate di caldo e meteo estremo potrebbero diventare il fattore di rischio ambientale più alto per le morti premature nei paesi del Sud Europa. È quanto emerge dai dati pubblicati in uno studio del Centro comune di ricerca della Commissione europea pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health. In particolare, l'aumento di frequenza e intensità delle ondate di calore come quelle registrate quest'anno causerebbe un aumento esponenziale di morti premature, da 2.700 del 1981- 2010 a 151mila circa nel periodo 2071-2100. Se non si prendono misure per frenare l'aumento delle temperature, affermano gli scienziati, entro la fine del secolo il cambiamento climatico potrebbe esporre ogni anno 350 milioni di europei, soprattutto nel Sud del continente, a eventi atmosferici estremi, con rischi di decesso 50 volte più alti (da 3mila a 152mila) rispetto al periodo 1981-2010. Da uno studio condotto dal Centro comune di ricerca della Commissione europea emerge che, entro il 2100, 350 mln di cittadini Ue, soprattutto dei Paesi a sud del continente, potrebbero essere esposti a eventi atmosferici estremi con rischio di morte prematura, un rischio 50 volte superiore rispetto al periodo 1981-2010, se non si prendono misure per frenare l'aumento delle temperature.
Nel giro di poco più di 30 anni ondate di caldo e meteo estremo potrebbero diventare il fattore di rischio ambientale più alto per le morti premature nei paesi del Sud Europa. È quanto emerge dai dati pubblicati in uno studio del Centro comune di ricerca della Commissione europea pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health. In particolare, l'aumento di frequenza e intensità delle ondate di calore come quelle registrate quest'anno causerebbe un aumento esponenziale di morti premature, da 2.700 del 1981- 2010 a 151mila circa nel periodo 2071-2100. Se non si prendono misure per frenare l'aumento delle temperature, affermano gli scienziati, entro la fine del secolo il cambiamento climatico potrebbe esporre ogni anno 350 milioni di europei, soprattutto nel Sud del continente, a eventi atmosferici estremi, con rischi di decesso 50 volte più alti (da 3mila a 152mila) rispetto al periodo 1981-2010. Da uno studio condotto dal Centro comune di ricerca della Commissione europea emerge che, entro il 2100, 350 mln di cittadini Ue, soprattutto dei Paesi a sud del continente, potrebbero essere esposti a eventi atmosferici estremi con rischio di morte prematura, un rischio 50 volte superiore rispetto al periodo 1981-2010, se non si prendono misure per frenare l'aumento delle temperature.
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Nel Laos non esiste un sistema statale di previdenza sociale e l'assistenza medica continua a essere insufficiente, soprattutto nelle aree rurali. La disoccupazione è ufficialmente molto bassa (2,4%), ma il dato è determinato dalla persistenza di un'agricoltura imperniata sulla coltivazione familiare di piccoli appezzamenti, per cui molti risultano gli addetti al settore agricolo, anche se le risorse disponibili e la produzione non aumentano. Il Laos non ha un sistema di previdenza sociale e anche l'assistenza medica è insufficiente. Se la disoccupazione è bassa, ciò dipende dal fatto che molti risultano addetti al settore agricolo, anche se perlopiù occupati nelle piccole coltivazioni familiari, dove infatti risorse e produzioni non aumentano.
Nel Laos non esiste un sistema statale di previdenza sociale e l'assistenza medica continua a essere insufficiente, soprattutto nelle aree rurali. La disoccupazione è ufficialmente molto bassa (2,4%), ma il dato è determinato dalla persistenza di un'agricoltura imperniata sulla coltivazione familiare di piccoli appezzamenti, per cui molti risultano gli addetti al settore agricolo, anche se le risorse disponibili e la produzione non aumentano. Il Laos non ha un sistema di previdenza sociale e anche l'assistenza medica è insufficiente. Se la disoccupazione è bassa, ciò dipende dal fatto che molti risultano addetti al settore agricolo, anche se perlopiù occupati nelle piccole coltivazioni familiari, dove infatti risorse e produzioni non aumentano.
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Nel romanzo di solito il narratore scompare, per lasciar posto a una figura convenzionale che è l'unica che possa avere un vero rapporto con il lettore. Vero appunto perché convenzionale. Tanto è vero che fuori dal mondo della scrittura - o se vuoi della pagina e della sua struttura come si presenta a uno della partita - il vero protagonista della lettura di un romanzo è appunto il lettore. Si può dire che il vero protagonista della lettura di un romanzo sia il lettore. Infatti, nel romanzo il narratore scompare per far posto ad una figura convenzionale che realmente si rapporta con il lettore e solo questa figura può farlo.
Nel romanzo di solito il narratore scompare, per lasciar posto a una figura convenzionale che è l'unica che possa avere un vero rapporto con il lettore. Vero appunto perché convenzionale. Tanto è vero che fuori dal mondo della scrittura - o se vuoi della pagina e della sua struttura come si presenta a uno della partita - il vero protagonista della lettura di un romanzo è appunto il lettore. Si può dire che il vero protagonista della lettura di un romanzo sia il lettore. Infatti, nel romanzo il narratore scompare per far posto ad una figura convenzionale che realmente si rapporta con il lettore e solo questa figura può farlo.
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Nel settore privato le donne dirigenti sono il 13-14% contro la media europea del 25%. Certo, la legge del giugno 2012 che ha introdotto le quote rosa nei consigli di amministrazione ha rappresentato un passo avanti imponendo un quinto a partire da quell'anno e un terzo dal 2015 con sanzioni fino a un milione di euro. E oggi nel management delle società quotate in borsa siedono il 22,6% di donne contro il 6% del 2010. L'inghippo, a detta di molti, risiede nel fatto che il meccanismo vale solo per i CDA e non a scendere. La legge del 2012 sulle quote rosa nei Consigli di Amministrazione ha aumentato la percentuale di donne nei CDA delle società quotate in borsa (nel 2010 erano il 6%, oggi sono il 22,6%). Rispetto all'Europa, però la percentuale di donne dirigenti è ancora molto bassa e il fatto che il meccanismo delle quote rosa valga solo nei CDA è un problema.
Nel settore privato le donne dirigenti sono il 13-14% contro la media europea del 25%. Certo, la legge del giugno 2012 che ha introdotto le quote rosa nei consigli di amministrazione ha rappresentato un passo avanti imponendo un quinto a partire da quell'anno e un terzo dal 2015 con sanzioni fino a un milione di euro. E oggi nel management delle società quotate in borsa siedono il 22,6% di donne contro il 6% del 2010. L'inghippo, a detta di molti, risiede nel fatto che il meccanismo vale solo per i CDA e non a scendere. La legge del 2012 sulle quote rosa nei Consigli di Amministrazione ha aumentato la percentuale di donne nei CDA delle società quotate in borsa (nel 2010 erano il 6%, oggi sono il 22,6%). Rispetto all'Europa, però la percentuale di donne dirigenti è ancora molto bassa e il fatto che il meccanismo delle quote rosa valga solo nei CDA è un problema.
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Nel suo monumentale saggio "Le Capital au XXIe siècle", Thomas Piketty delinea il quadro di una società in cui la condizione sociale di una persona è determinata dalle origini familiari, non dal merito. Una società in cui pochi individui accumulano patrimoni sempre più consistenti. Piketty cerca di spiegare come si è arrivati a questo risultato, e la sua diagnosi è inquietante: la concentrazione dei patrimoni è una sorta di legge naturale del capitalismo. Piketty ha raccolto per anni i dati economici di molti paesi e li ha studiati individuando uno schema stupefacente: i patrimoni si sono sempre moltiplicati a un ritmo molto più rapido del PIL. Secondo lo studio, le rendite delle azioni, dei crediti o degli immobili oscillano in media tra il 4,5 e il 5% all'anno, mentre nel lungo periodo la crescita del PIL si aggira tra l'1 e l'1,5%. Nel saggio "Le Capital au XXIe siècle", Thomas Piketty osserva che nella società capitalista conta più il patrimonio familiare del merito, e afferma che la concentrazione dei patrimoni è una sorta di legge naturale del capitalismo. Analizzando i dati economici di molti paesi, lo studioso è giunto a una conclusione sorprendente: i patrimoni si sono sempre moltiplicati più rapidamente del PIL: se azioni, crediti e immobili rendono tra il 4,5 e il 5% l'anno, il PIL cresce infatti, nel lungo periodo, solo tra l'1 e l'1,5%.
Nel suo monumentale saggio "Le Capital au XXIe siècle", Thomas Piketty delinea il quadro di una società in cui la condizione sociale di una persona è determinata dalle origini familiari, non dal merito. Una società in cui pochi individui accumulano patrimoni sempre più consistenti. Piketty cerca di spiegare come si è arrivati a questo risultato, e la sua diagnosi è inquietante: la concentrazione dei patrimoni è una sorta di legge naturale del capitalismo. Piketty ha raccolto per anni i dati economici di molti paesi e li ha studiati individuando uno schema stupefacente: i patrimoni si sono sempre moltiplicati a un ritmo molto più rapido del PIL. Secondo lo studio, le rendite delle azioni, dei crediti o degli immobili oscillano in media tra il 4,5 e il 5% all'anno, mentre nel lungo periodo la crescita del PIL si aggira tra l'1 e l'1,5%. Nel saggio "Le Capital au XXIe siècle", Thomas Piketty osserva che nella società capitalista conta più il patrimonio familiare del merito, e afferma che la concentrazione dei patrimoni è una sorta di legge naturale del capitalismo. Analizzando i dati economici di molti paesi, lo studioso è giunto a una conclusione sorprendente: i patrimoni si sono sempre moltiplicati più rapidamente del PIL: se azioni, crediti e immobili rendono tra il 4,5 e il 5% l'anno, il PIL cresce infatti, nel lungo periodo, solo tra l'1 e l'1,5%.
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Nella cultura cinquecentesca un primo suggerimento di storia letteraria, riscontrabile sia pure nel semplice esteriore schema della raccolta di autori, è offerto dalla Storia di scrittori antichi e moderni di Ortensio Lando, una curiosa opera in cui viene acremente ritratta la personalità umana e letteraria dei più illustri scrittori da Omero fino all'Ariosto. L'intonazione di questa opera è però estranea ad un proposito critico seriamente determinato, e segue uno sviluppo estroso e alieno da ogni reale concreto impegno che non sia l'indisciplinata voglia dello scrittore. Dobbiamo a Ortensio Lando, nella sua Storia di scrittori antichi e moderni, il primo spunto di storia letteraria del Cinquecento. Qui, a tinte forti l'autore ritrae la personalità individuale e artistica dei maggiori autori compresi tra Omero e Ariosto, affidandosi al suo estro più che a un rigoroso impianto critico.
Nella cultura cinquecentesca un primo suggerimento di storia letteraria, riscontrabile sia pure nel semplice esteriore schema della raccolta di autori, è offerto dalla Storia di scrittori antichi e moderni di Ortensio Lando, una curiosa opera in cui viene acremente ritratta la personalità umana e letteraria dei più illustri scrittori da Omero fino all'Ariosto. L'intonazione di questa opera è però estranea ad un proposito critico seriamente determinato, e segue uno sviluppo estroso e alieno da ogni reale concreto impegno che non sia l'indisciplinata voglia dello scrittore. Dobbiamo a Ortensio Lando, nella sua Storia di scrittori antichi e moderni, il primo spunto di storia letteraria del Cinquecento. Qui, a tinte forti l'autore ritrae la personalità individuale e artistica dei maggiori autori compresi tra Omero e Ariosto, affidandosi al suo estro più che a un rigoroso impianto critico.
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Nella lunga valle della Loira e nelle sue valli trasversali vi sono oltre 300 castelli, nel centro della Francia. I castelli sono stati costruiti a partire dal X secolo, quando i sovrani di Francia, seguiti dalla nobiltà di corte, scelsero la valle per le loro dimore estive. In virtù della presenza del gran numero di castelli, la valle stessa è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nella valle della Loira e nelle sue valli trasversali vi sono oltre 300 castelli, costruiti a partire dal X secolo, quando i sovrani e la nobiltà di corte francesi scelsero la valle per le loro dimore estive. Per il gran numero di castelli, tutta la valle è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Nella lunga valle della Loira e nelle sue valli trasversali vi sono oltre 300 castelli, nel centro della Francia. I castelli sono stati costruiti a partire dal X secolo, quando i sovrani di Francia, seguiti dalla nobiltà di corte, scelsero la valle per le loro dimore estive. In virtù della presenza del gran numero di castelli, la valle stessa è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nella valle della Loira e nelle sue valli trasversali vi sono oltre 300 castelli, costruiti a partire dal X secolo, quando i sovrani e la nobiltà di corte francesi scelsero la valle per le loro dimore estive. Per il gran numero di castelli, tutta la valle è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
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Nella primavera del 1519, Montezuma ricevette le prime notizie di stranieri che erano sbarcati sulla costa orientale del suo impero. Montezuma inviò un ambasciatore con due costumi: uno di Tlaloc e l'altro di Quetzalcoatl. Ognuna delle due divinità azteche aveva delle particolari caratteristiche: Tlaloc aveva una maschera che lo faceva apparire come se indossasse un paio di occhiali; Quetzalcoatl aveva una maschera con la barba. L'ambasciatore azteco, quando incontrò lo spagnolo Hernán Cortés, decise che il "conquistador" assomigliava a Quetzalcoatl, e lo vestì come il dio, poi informò Montezuma. Quando, nella primavera del 1519, Montezuma seppe di stranieri sbarcati sulla costa orientale del suo impero, inviò un ambasciatore con due costumi: uno di Tlaloc e l'altro di Quetzalcoatl, due divinità azteche. Tlaloc con una maschera che lo faceva apparire come se avesse degli occhiali; Quetzalcoatl con una maschera barbuta. L'ambasciatore azteco che incontrò Cortés decise che il "conquistador" assomigliava a Quetzalcoatl e lo vestì come il dio, poi informò Montezuma.
Nella primavera del 1519, Montezuma ricevette le prime notizie di stranieri che erano sbarcati sulla costa orientale del suo impero. Montezuma inviò un ambasciatore con due costumi: uno di Tlaloc e l'altro di Quetzalcoatl. Ognuna delle due divinità azteche aveva delle particolari caratteristiche: Tlaloc aveva una maschera che lo faceva apparire come se indossasse un paio di occhiali; Quetzalcoatl aveva una maschera con la barba. L'ambasciatore azteco, quando incontrò lo spagnolo Hernán Cortés, decise che il "conquistador" assomigliava a Quetzalcoatl, e lo vestì come il dio, poi informò Montezuma. Quando, nella primavera del 1519, Montezuma seppe di stranieri sbarcati sulla costa orientale del suo impero, inviò un ambasciatore con due costumi: uno di Tlaloc e l'altro di Quetzalcoatl, due divinità azteche. Tlaloc con una maschera che lo faceva apparire come se avesse degli occhiali; Quetzalcoatl con una maschera barbuta. L'ambasciatore azteco che incontrò Cortés decise che il "conquistador" assomigliava a Quetzalcoatl e lo vestì come il dio, poi informò Montezuma.
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Nella seconda metà del secolo XVIII cominciano a convivere nel discorso musicale due anime parallele. Da un lato prende forma il cosiddetto "stile galante", frutto di un'ispirazione e di un gusto di marca prettamente illuministica: si rigettano le forme ormai giudicate artificiose del virtuosismo e della costruzione polifonica complessa; prevalgono linee melodiche "pulite", accompagnate da bassi essenziali; si viene incontro alle esigenze di un pubblico sempre più vasto, ricercando nella musica la massima piacevolezza. Dall'altro, in Germania nasce lo "stile sensibile", che specialmente nell'opera di un figlio di J. S. Bach, Carl Philipp Emanuel (1714-1788), dà voce alla sensibilità preromantica attraverso sonorità intime e dolenti. Nella seconda metà del secolo XVIII cominciano a convivere nell'ambito musicale lo "stile galante" e lo "stile sensibile". Il primo è frutto dell'influenza illuministica: si rigettano le forme del virtuosismo e della costruzione polifonica complessa; prevalgono linee melodiche "pulite" e bassi essenziali, ricercando nella musica la massima piacevolezza adatta a un pubblico più vasto. Il secondo stile si denota specialmente nell'opera di Carl Philipp Emanuel Bach, che diede voce alla sensibilità preromantica attraverso sonorità intime e dolenti.
Nella seconda metà del secolo XVIII cominciano a convivere nel discorso musicale due anime parallele. Da un lato prende forma il cosiddetto "stile galante", frutto di un'ispirazione e di un gusto di marca prettamente illuministica: si rigettano le forme ormai giudicate artificiose del virtuosismo e della costruzione polifonica complessa; prevalgono linee melodiche "pulite", accompagnate da bassi essenziali; si viene incontro alle esigenze di un pubblico sempre più vasto, ricercando nella musica la massima piacevolezza. Dall'altro, in Germania nasce lo "stile sensibile", che specialmente nell'opera di un figlio di J. S. Bach, Carl Philipp Emanuel (1714-1788), dà voce alla sensibilità preromantica attraverso sonorità intime e dolenti. Nella seconda metà del secolo XVIII cominciano a convivere nell'ambito musicale lo "stile galante" e lo "stile sensibile". Il primo è frutto dell'influenza illuministica: si rigettano le forme del virtuosismo e della costruzione polifonica complessa; prevalgono linee melodiche "pulite" e bassi essenziali, ricercando nella musica la massima piacevolezza adatta a un pubblico più vasto. Il secondo stile si denota specialmente nell'opera di Carl Philipp Emanuel Bach, che diede voce alla sensibilità preromantica attraverso sonorità intime e dolenti.
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Nella teoria politica moderna, l'idea dei diritti umani è stata messa in discussione in particolar modo dai sostenitori del comunitarismo e da alcune correnti del socialismo, secondo le quali l'enfasi data ai diritti umani si rivela egoistica e atomistica, favorisce la divisione sociale ed è contraria alla democrazia e al benessere generale. Secondo correnti socialiste e comunitariste l'enfasi sui diritti umani porta alla divisione sociale, e quindi è contraria a concetti di democrazia e benessere generale.
Nella teoria politica moderna, l'idea dei diritti umani è stata messa in discussione in particolar modo dai sostenitori del comunitarismo e da alcune correnti del socialismo, secondo le quali l'enfasi data ai diritti umani si rivela egoistica e atomistica, favorisce la divisione sociale ed è contraria alla democrazia e al benessere generale. Secondo correnti socialiste e comunitariste l'enfasi sui diritti umani porta alla divisione sociale, e quindi è contraria a concetti di democrazia e benessere generale.
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Nell'agosto del 1914 l'aereo non rappresentava una novità assoluta nell'impiego bellico. Era stata l'Italia, per prima, a sperimentarne l'uso a fini bellici durante la guerra di Libia del 1911-12. Ma è innegabile che fu la Grande Guerra a consacrare l'aviazione come nuova frontiera della tecnica militare, aprendo a svolte che solo con il secondo conflitto mondiale avrebbero rivelato tutto il loro potenziale distruttivo sulle popolazioni civili dei Paesi in guerra. Ancor più delle armi chimiche, l'aviazione rendeva immediato il significato della nuova guerra come guerra "tecnologica" e "industriale". L'aereo, più dell'uso delle armi chimiche, rendeva chiaro il significato di guerra tecnologico-industriale. Venne usato per la prima volta per scopi bellici, dall'Italia in Libia nel 1911-12 e successivamente durante la Grande Guerra, ma solo con la seconda guerra mondiale divenne palese la sua potenza distruttiva a discapito dei civili.
Nell'agosto del 1914 l'aereo non rappresentava una novità assoluta nell'impiego bellico. Era stata l'Italia, per prima, a sperimentarne l'uso a fini bellici durante la guerra di Libia del 1911-12. Ma è innegabile che fu la Grande Guerra a consacrare l'aviazione come nuova frontiera della tecnica militare, aprendo a svolte che solo con il secondo conflitto mondiale avrebbero rivelato tutto il loro potenziale distruttivo sulle popolazioni civili dei Paesi in guerra. Ancor più delle armi chimiche, l'aviazione rendeva immediato il significato della nuova guerra come guerra "tecnologica" e "industriale". L'aereo, più dell'uso delle armi chimiche, rendeva chiaro il significato di guerra tecnologico-industriale. Venne usato per la prima volta per scopi bellici, dall'Italia in Libia nel 1911-12 e successivamente durante la Grande Guerra, ma solo con la seconda guerra mondiale divenne palese la sua potenza distruttiva a discapito dei civili.
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Nell'autore cinematografico esisterebbe un doppio piano di lavoro espressivo: uno strato che consiste nella preparazione degli oggetti da riprendere, e un secondo strato che consiste nella vera e propria ripresa e nel montaggio. Come dire che uno scrittore dovesse prima ammassare un enorme coacervo, prestabilito, di materiale lessicale, e poi lo coordinasse nella sintassi e lo montasse nel seguito narrativo. Il che in parte avviene, ma solo idealmente. Il lavoro dell'autore cinematografico, così come, solo idealmente, quello dello scrittore, si divide in due piani espressivi distinti: la preparazione degli oggetti e la ripresa e montaggio.
Nell'autore cinematografico esisterebbe un doppio piano di lavoro espressivo: uno strato che consiste nella preparazione degli oggetti da riprendere, e un secondo strato che consiste nella vera e propria ripresa e nel montaggio. Come dire che uno scrittore dovesse prima ammassare un enorme coacervo, prestabilito, di materiale lessicale, e poi lo coordinasse nella sintassi e lo montasse nel seguito narrativo. Il che in parte avviene, ma solo idealmente. Il lavoro dell'autore cinematografico, così come, solo idealmente, quello dello scrittore, si divide in due piani espressivi distinti: la preparazione degli oggetti e la ripresa e montaggio.
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Nelle regioni più povere del mondo le comunità locali mettono a repentaglio la biodiversità distruggendo in modo indiscriminato tratti sempre più vasti dell'ecosistema allo scopo di sostentarsi. I Paesi poveri consumano le risorse naturali più rapidamente di quanto esse si rigenerino, creando così una spirale negativa che porta all'impoverimento progressivo sia della comunità umana sia dell'ambiente. Dal canto loro, i paesi industrializzati consumano una percentuale di risorse naturali eccessiva rispetto alla dimensione delle loro popolazioni. La biodiversità è messa a repentaglio sia dal consumo indiscriminato di risorse naturali da parte dei Paesi più poveri, che distruggono per sostentarsi ampie parti dell'ecosistema impedendo la loro rigenerazione, sia dal consumo eccessivo dei Paesi più ricchi rispetto alla loro popolazione.
Nelle regioni più povere del mondo le comunità locali mettono a repentaglio la biodiversità distruggendo in modo indiscriminato tratti sempre più vasti dell'ecosistema allo scopo di sostentarsi. I Paesi poveri consumano le risorse naturali più rapidamente di quanto esse si rigenerino, creando così una spirale negativa che porta all'impoverimento progressivo sia della comunità umana sia dell'ambiente. Dal canto loro, i paesi industrializzati consumano una percentuale di risorse naturali eccessiva rispetto alla dimensione delle loro popolazioni. La biodiversità è messa a repentaglio sia dal consumo indiscriminato di risorse naturali da parte dei Paesi più poveri, che distruggono per sostentarsi ampie parti dell'ecosistema impedendo la loro rigenerazione, sia dal consumo eccessivo dei Paesi più ricchi rispetto alla loro popolazione.
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Nelle settimane che precedono il 25 dicembre del 1914, il pontefice Benedetto XV avanza con forza la proposta di una compassionevole "tregua di Natale" che viene però respinta dalle potenze belligeranti (in particolare Francia e Russia, mentre la Germania si era detta disponibile ad accoglierla). Scoppiano così, invece, svariate piccole tregue improvvisate direttamente al fronte tra i soldati delle trincee contrapposte, specialmente tra tedeschi e britannici nelle aree di Ypres, Lille e Armentières - luoghi di scontri tristemente celebri e feroci. Mentre i Paesi in guerra, in particolare Francia e Russia, respingevano la proposta di una tregua per il Natale del 1914 avanzata da Benedetto XV, al fronte i soldati, soprattutto quelli tedeschi e britannici impegnati nei luoghi dove gli scontri erano più aspri, improvvisavano delle piccole tregue tra nemici.
Nelle settimane che precedono il 25 dicembre del 1914, il pontefice Benedetto XV avanza con forza la proposta di una compassionevole "tregua di Natale" che viene però respinta dalle potenze belligeranti (in particolare Francia e Russia, mentre la Germania si era detta disponibile ad accoglierla). Scoppiano così, invece, svariate piccole tregue improvvisate direttamente al fronte tra i soldati delle trincee contrapposte, specialmente tra tedeschi e britannici nelle aree di Ypres, Lille e Armentières - luoghi di scontri tristemente celebri e feroci. Mentre i Paesi in guerra, in particolare Francia e Russia, respingevano la proposta di una tregua per il Natale del 1914 avanzata da Benedetto XV, al fronte i soldati, soprattutto quelli tedeschi e britannici impegnati nei luoghi dove gli scontri erano più aspri, improvvisavano delle piccole tregue tra nemici.
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Nell'individuo sano gli antidepressivi non sono in grado di indurre modificazioni vistose di stati comportamentali; non modificano lo stato di "veglia" del soggetto, non lo rendono "direttamente" più tonico o attivo, non migliorano sensibilmente, o almeno non lo fanno in modo univoco, le prestazioni atletiche o intellettive, la resistenza alla fatica, le prestazioni sessuali, la qualità del sonno, l'attitudine relazionale. Non sono perciò sostanze "dopanti" nel senso che la loro assunzione non produce necessariamente conseguenze positive e sensibilmente apprezzabili sulle "performance". I farmaci antidepressivi non si possono considerare sostanze dopanti perché se vengono assunti da individui sani non producono conseguenze positive sulle "performance", per esempio non migliorano le prestazioni atletiche, intellettive o sessuali.
Nell'individuo sano gli antidepressivi non sono in grado di indurre modificazioni vistose di stati comportamentali; non modificano lo stato di "veglia" del soggetto, non lo rendono "direttamente" più tonico o attivo, non migliorano sensibilmente, o almeno non lo fanno in modo univoco, le prestazioni atletiche o intellettive, la resistenza alla fatica, le prestazioni sessuali, la qualità del sonno, l'attitudine relazionale. Non sono perciò sostanze "dopanti" nel senso che la loro assunzione non produce necessariamente conseguenze positive e sensibilmente apprezzabili sulle "performance". I farmaci antidepressivi non si possono considerare sostanze dopanti perché se vengono assunti da individui sani non producono conseguenze positive sulle "performance", per esempio non migliorano le prestazioni atletiche, intellettive o sessuali.
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Nell'Inghilterra del 1700 un addetto all'agricoltura riusciva con il suo lavoro a nutrire in media 1,7 persone; nel 1800 ne sfamava 2,5, con un incremento del 47%: basterebbe questo dato ad autorizzare la conclusione che la rivoluzione agraria fu realmente una rivoluzione. L'altra, quella industriale, ne venne condizionata così a fondo, che c'è da chiedersi quanto sia lecito considerarle fenomeni distinti. Lo sviluppo agrario fu dunque una condizione necessaria della rivoluzione industriale. In Inghilterra, nel 1700, con il lavoro di un addetto all'agricoltura si nutrivano in media 1,7 persone; nell'arco di un secolo questo dato venne incrementato del 47%: quindi lo sviluppo agrario potrebbe essere considerato una vera e propria rivoluzione che fu una condizione necessaria per quella industriale. Dunque le due rivoluzioni potrebbero considerarsi aspetti dello stesso fenomeno.
Nell'Inghilterra del 1700 un addetto all'agricoltura riusciva con il suo lavoro a nutrire in media 1,7 persone; nel 1800 ne sfamava 2,5, con un incremento del 47%: basterebbe questo dato ad autorizzare la conclusione che la rivoluzione agraria fu realmente una rivoluzione. L'altra, quella industriale, ne venne condizionata così a fondo, che c'è da chiedersi quanto sia lecito considerarle fenomeni distinti. Lo sviluppo agrario fu dunque una condizione necessaria della rivoluzione industriale. In Inghilterra, nel 1700, con il lavoro di un addetto all'agricoltura si nutrivano in media 1,7 persone; nell'arco di un secolo questo dato venne incrementato del 47%: quindi lo sviluppo agrario potrebbe essere considerato una vera e propria rivoluzione che fu una condizione necessaria per quella industriale. Dunque le due rivoluzioni potrebbero considerarsi aspetti dello stesso fenomeno.
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Nell'Italia del Duecento e del Trecento i principali centri culturali erano le città comunali, dove la nobiltà feudale si mescolava al ceto mercantile. Nelle università, nelle scuole, negli studi dei notai e degli uomini di legge nacque una nuova letteratura, legata per lingua, forme e temi, alle diverse situazioni locali, in cui i modelli cortesi erano assorbiti e modificati dalla mentalità concreta e dinamica delle nuove classi dirigenti; l'intellettuale spesso fu un militante, coinvolto nel governo del Comune e nei conflitti politici che lo dilaniavano. Nell'Italia del Duecento e del Trecento nacque una nuova letteratura legata alle diverse situazioni locali, ossia le città comunali, e alla mentalità delle nuove classi dirigenti, nate da una mescolanza della nobiltà feudale e del ceto mercantile. L'intellettuale spesso fu un militante coinvolto nella vita politica del Comune.
Nell'Italia del Duecento e del Trecento i principali centri culturali erano le città comunali, dove la nobiltà feudale si mescolava al ceto mercantile. Nelle università, nelle scuole, negli studi dei notai e degli uomini di legge nacque una nuova letteratura, legata per lingua, forme e temi, alle diverse situazioni locali, in cui i modelli cortesi erano assorbiti e modificati dalla mentalità concreta e dinamica delle nuove classi dirigenti; l'intellettuale spesso fu un militante, coinvolto nel governo del Comune e nei conflitti politici che lo dilaniavano. Nell'Italia del Duecento e del Trecento nacque una nuova letteratura legata alle diverse situazioni locali, ossia le città comunali, e alla mentalità delle nuove classi dirigenti, nate da una mescolanza della nobiltà feudale e del ceto mercantile. L'intellettuale spesso fu un militante coinvolto nella vita politica del Comune.
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Nello scenario di un cambiamento climatico senza interventi di mitigazione, con un aumento di temperatura media di 4,3 gradi entro il 2100, i ricercatori hanno calcolato una diminuzione del reddito globale di circa il 23 per cento e un impoverimento del 77 per cento dei paesi. Prevedono anche un aumento dei divari, poiché alcuni paesi sviluppati che hanno una temperatura attualmente troppo bassa, come la Svezia e il Canada, si sposteranno nel range più favorevole, mentre molti paesi con un reddito più basso, già penalizzati da una temperatura troppo alta, come la Nigeria o l'India, vedranno un ulteriore peggioramento. I ricercatori stimano che, in assenza di interventi di mitigazione, la temperatura media si alzerà di 4,3 gradi entro il 2100, causando un calo del reddito globale del 23% e un impoverimento del 77% dei Paesi. Prevedono anche un aumento dei divari: alcuni Paesi freddi e sviluppati, come Svezia e Canada, ne saranno favoriti, altri caldi e meno sviluppati, come Nigeria e India, penalizzati.
Nello scenario di un cambiamento climatico senza interventi di mitigazione, con un aumento di temperatura media di 4,3 gradi entro il 2100, i ricercatori hanno calcolato una diminuzione del reddito globale di circa il 23 per cento e un impoverimento del 77 per cento dei paesi. Prevedono anche un aumento dei divari, poiché alcuni paesi sviluppati che hanno una temperatura attualmente troppo bassa, come la Svezia e il Canada, si sposteranno nel range più favorevole, mentre molti paesi con un reddito più basso, già penalizzati da una temperatura troppo alta, come la Nigeria o l'India, vedranno un ulteriore peggioramento. I ricercatori stimano che, in assenza di interventi di mitigazione, la temperatura media si alzerà di 4,3 gradi entro il 2100, causando un calo del reddito globale del 23% e un impoverimento del 77% dei Paesi. Prevedono anche un aumento dei divari: alcuni Paesi freddi e sviluppati, come Svezia e Canada, ne saranno favoriti, altri caldi e meno sviluppati, come Nigeria e India, penalizzati.
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Nello stato vegetativo la coscienza è abolita, mentre persistono capacità di veglia. È compatibile con la presenza di respirazione spontanea e di altre attività del tronco encefalico. Nello stato vegetativo persiste la capacità di veglia e in alcuni casi anche la respirazione spontanea e altre attività del tronco encefalico.
Nello stato vegetativo la coscienza è abolita, mentre persistono capacità di veglia. È compatibile con la presenza di respirazione spontanea e di altre attività del tronco encefalico. Nello stato vegetativo persiste la capacità di veglia e in alcuni casi anche la respirazione spontanea e altre attività del tronco encefalico.
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Nikolai Gogol studiò al liceo di Niejin, e sui banchi stessi della scuola cominciò la sua carriera di scrittore. Gli studenti pubblicavano un giornale, e Gogol scrisse per questo giornale un romanzo, I fratelli Tvierdislavizy, e una tragedia, I briganti, oltre a parecchie poesie e satire. Queste composizioni, buttate giù in fretta ma con tutto l'ardore di quell'età, lo allontanavano dagli studi regolari, dalle matematiche, dal greco e dal latino. Era tutta roba che risentiva dell'influsso della letteratura tedesca dell'epoca, e come tutti gli scritti dei giovani, in generale, mancava di originalità. L'originalità di Gogol si rivelò più tardi ed è tutta introspettiva, fatta di una più matura sensibilità e di un'osservazione diretta dell'ambiente e delle persone. Ai tempi del liceo, Gogol scrisse molte opere per il giornale studentesco. Non ne sfuggono i limiti: mancanza di originalità, influssi evidenti della contemporanea letteratura tedesca, inaccuratezza. Fu poi che si manifestò la grandezza di Gogol scrittore. La sua sensibilità si declinò in un'osservazione diretta di persone e di luoghi del tutto originale.
Nikolai Gogol studiò al liceo di Niejin, e sui banchi stessi della scuola cominciò la sua carriera di scrittore. Gli studenti pubblicavano un giornale, e Gogol scrisse per questo giornale un romanzo, I fratelli Tvierdislavizy, e una tragedia, I briganti, oltre a parecchie poesie e satire. Queste composizioni, buttate giù in fretta ma con tutto l'ardore di quell'età, lo allontanavano dagli studi regolari, dalle matematiche, dal greco e dal latino. Era tutta roba che risentiva dell'influsso della letteratura tedesca dell'epoca, e come tutti gli scritti dei giovani, in generale, mancava di originalità. L'originalità di Gogol si rivelò più tardi ed è tutta introspettiva, fatta di una più matura sensibilità e di un'osservazione diretta dell'ambiente e delle persone. Ai tempi del liceo, Gogol scrisse molte opere per il giornale studentesco. Non ne sfuggono i limiti: mancanza di originalità, influssi evidenti della contemporanea letteratura tedesca, inaccuratezza. Fu poi che si manifestò la grandezza di Gogol scrittore. La sua sensibilità si declinò in un'osservazione diretta di persone e di luoghi del tutto originale.
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Non abbiamo inserito al suo posto, nell'ordinamento cronologico che abbiamo scelto, Ramon Menendez Pidal (1869-1968), il maggior filologo e storico del Medio Evo nel secolo XX spagnolo, perché la sua longevità straordinaria e straordinariamente feconda lo fa apparire assai più vicino ai nostri tempi di quanto non suggerisca il dato anagrafico, anche se le sue idee sono chiaramente ispirate a un ardente patriottismo di stampo ottocentesco. Non abbiamo inserito Ramon Menendez Pidal (1869-1968) nell'ordine cronologico da noi scelto sia per la sua longevità, sia perché le sue idee, sebbene ancora improntate al patriottismo ottocentesco, sono molto attuali. Egli fu il maggior filologo e storico del Medio Evo nel secolo XX spagnolo.
Non abbiamo inserito al suo posto, nell'ordinamento cronologico che abbiamo scelto, Ramon Menendez Pidal (1869-1968), il maggior filologo e storico del Medio Evo nel secolo XX spagnolo, perché la sua longevità straordinaria e straordinariamente feconda lo fa apparire assai più vicino ai nostri tempi di quanto non suggerisca il dato anagrafico, anche se le sue idee sono chiaramente ispirate a un ardente patriottismo di stampo ottocentesco. Non abbiamo inserito Ramon Menendez Pidal (1869-1968) nell'ordine cronologico da noi scelto sia per la sua longevità, sia perché le sue idee, sebbene ancora improntate al patriottismo ottocentesco, sono molto attuali. Egli fu il maggior filologo e storico del Medio Evo nel secolo XX spagnolo.
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Non ci si spiegava come mai gli elefanti - e altri animali di grossa taglia, balene incluse - con un peso medio di circa 4.800 chilogrammi e un numero di cellule cento volte superiore a quello di un qualunque essere umano, avessero una percentuale di mortalità per cancro così sorprendentemente bassa. Il dilemma, noto alla scienza come paradosso di Peto, pare abbia oggi finalmente trovato una risposta. Gli scienziati non riuscivano a spiegarsi come mai gli elefanti e altri grossi animali, nonostante il loro peso elevato e un numero di cellule di cento volte superiore a quello di un essere umano, si ammalassero solo raramente di cancro. Questo dilemma è noto come paradosso di Peto.
Non ci si spiegava come mai gli elefanti - e altri animali di grossa taglia, balene incluse - con un peso medio di circa 4.800 chilogrammi e un numero di cellule cento volte superiore a quello di un qualunque essere umano, avessero una percentuale di mortalità per cancro così sorprendentemente bassa. Il dilemma, noto alla scienza come paradosso di Peto, pare abbia oggi finalmente trovato una risposta. Gli scienziati non riuscivano a spiegarsi come mai gli elefanti e altri grossi animali, nonostante il loro peso elevato e un numero di cellule di cento volte superiore a quello di un essere umano, si ammalassero solo raramente di cancro. Questo dilemma è noto come paradosso di Peto.
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Nonostante il nostro mondo sia e pieno di risorse e si sostenga grazie a loro, purtroppo vengono spesso sottovalutate o addirittura sprecate. Nella società moderna è il cibo la risorsa che subisce lo spreco più scandaloso e intollerabile. Proprio per questo motivo si sono sviluppati diversi movimenti che cercano di ridare valore al cibo scartato quotidianamente, sia nell'uso domestico, sia nella grande distribuzione. Le risorse sono fondamentali alla vita, ma spesso vengono sprecate, e lo spreco più scandaloso e intollerabile riguarda il cibo. Ci sono movimenti emergenti che cercano proprio di ridare valore al cibo sprecato quotidianamente.
Nonostante il nostro mondo sia e pieno di risorse e si sostenga grazie a loro, purtroppo vengono spesso sottovalutate o addirittura sprecate. Nella società moderna è il cibo la risorsa che subisce lo spreco più scandaloso e intollerabile. Proprio per questo motivo si sono sviluppati diversi movimenti che cercano di ridare valore al cibo scartato quotidianamente, sia nell'uso domestico, sia nella grande distribuzione. Le risorse sono fondamentali alla vita, ma spesso vengono sprecate, e lo spreco più scandaloso e intollerabile riguarda il cibo. Ci sono movimenti emergenti che cercano proprio di ridare valore al cibo sprecato quotidianamente.
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Nonostante l'aura di austerità che oggi circonda la figura di Cicerone, alcuni aspetti inerenti al riso, all'arguzia e allo "humor" (termine quest'ultimo cui non sappiamo resistere, ma insidioso se applicato al mondo antico) del grande oratore sono ancora oggetto di interesse da parte degli studiosi. Di recente Gregory Hutchinson e altri hanno analizzato come, nelle Lettere, Cicerone sfrutti la scherzosità, le battute e la condivisione del riso per costruire i rapporti epistolari. Sebbene sia tradizionalmente considerato un personaggio austero, Cicerone ricorreva spesso al riso, all'arguzia e a ciò che oggi chiameremmo humor - sebbene il termine vada preso con cautela in rapporto al mondo antico - e anche per questo continua a interessare molti studiosi. G. Hutchinson ha per esempio rilevato come nelle Lettere l'oratore ricorra all'umorismo per fondare le sue relazioni epistolari.
Nonostante l'aura di austerità che oggi circonda la figura di Cicerone, alcuni aspetti inerenti al riso, all'arguzia e allo "humor" (termine quest'ultimo cui non sappiamo resistere, ma insidioso se applicato al mondo antico) del grande oratore sono ancora oggetto di interesse da parte degli studiosi. Di recente Gregory Hutchinson e altri hanno analizzato come, nelle Lettere, Cicerone sfrutti la scherzosità, le battute e la condivisione del riso per costruire i rapporti epistolari. Sebbene sia tradizionalmente considerato un personaggio austero, Cicerone ricorreva spesso al riso, all'arguzia e a ciò che oggi chiameremmo humor - sebbene il termine vada preso con cautela in rapporto al mondo antico - e anche per questo continua a interessare molti studiosi. G. Hutchinson ha per esempio rilevato come nelle Lettere l'oratore ricorra all'umorismo per fondare le sue relazioni epistolari.
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Nonostante si sia aperto alla modernizzazione, il Laos non riesce a seguire l'esempio del vicino Vietnam. Il cambiamento è frenato dal contrasto esistente fra il gruppo dirigente nazionale del partito comunista - vecchio per età anagrafica oltre che per idee e progetti - e i nuovi quadri più giovani che tentano di importare nel Paese il modello cinese. Le recenti aperture hanno però sortito l'effetto di far dipendere sempre di più l'economia laotiana dagli investimenti stranieri. La modernizzazione del Laos non decolla. Il vecchio gruppo dirigente, di stampo comunista, e i quadri più giovani, sensibili al fascino della Cina, non trovano un accordo e per il momento tutto quel che si è prodotto è una maggior dipendenza dell'economia del Paese dagli investimenti stranieri.
Nonostante si sia aperto alla modernizzazione, il Laos non riesce a seguire l'esempio del vicino Vietnam. Il cambiamento è frenato dal contrasto esistente fra il gruppo dirigente nazionale del partito comunista - vecchio per età anagrafica oltre che per idee e progetti - e i nuovi quadri più giovani che tentano di importare nel Paese il modello cinese. Le recenti aperture hanno però sortito l'effetto di far dipendere sempre di più l'economia laotiana dagli investimenti stranieri. La modernizzazione del Laos non decolla. Il vecchio gruppo dirigente, di stampo comunista, e i quadri più giovani, sensibili al fascino della Cina, non trovano un accordo e per il momento tutto quel che si è prodotto è una maggior dipendenza dell'economia del Paese dagli investimenti stranieri.
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Numerosi processi infettivi o infiammatori possono essere responsabili di una meningite cronica che si manifesta prevalentemente con cefalee, eventualmente associate a lesioni dei nervi cranici. Una meningite cronica può essere dovuta a numerosi processi infettivi o infiammatori. Si manifesta prevalentemente con cefalee, eventualmente associate a lesioni dei nervi cranici.
Numerosi processi infettivi o infiammatori possono essere responsabili di una meningite cronica che si manifesta prevalentemente con cefalee, eventualmente associate a lesioni dei nervi cranici. Una meningite cronica può essere dovuta a numerosi processi infettivi o infiammatori. Si manifesta prevalentemente con cefalee, eventualmente associate a lesioni dei nervi cranici.
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Oggi il centro della scena è occupato dalle boy band e dalle cosiddette divas, una versione aggiornata delle vedette dei nostri nonni: entrambe mettono in scena vistosi spettacoli di ballo, luci e suoni, spesso registrati. Poteva anche andare peggio: se volete conoscere i veri orrori del pop prefabbricato, cercate gli appariscenti sottoprodotti dell'industria musicale sudcoreana e giapponese. Ma ci sono sempre Bob Dylan, i Rolling Stones, Leonard Cohen, Paul McCartney. Gli eroi degli anni sessanta stanno vivendo, in termini economici, i loro anni migliori, grazie ai concerti e alle vendite dei vecchi dischi. Esclusi gli U2 o Madonna, nessuno ha quello che hanno questi illustri anziani: testi profondi, un fascino intergenerazionale, una dimensione mitica. Attualmente la scena musicale è dominata dalle boy band e dalle divas (per fortuna non dal pop prefabbricato di certa musica sudcoreana e giapponese). Ma, come si vede anche dai dati economici, gli eroi musicali degli anni sessanta, gli U2 e Madonna hanno un livello qualitativo ineguagliato.
Oggi il centro della scena è occupato dalle boy band e dalle cosiddette divas, una versione aggiornata delle vedette dei nostri nonni: entrambe mettono in scena vistosi spettacoli di ballo, luci e suoni, spesso registrati. Poteva anche andare peggio: se volete conoscere i veri orrori del pop prefabbricato, cercate gli appariscenti sottoprodotti dell'industria musicale sudcoreana e giapponese. Ma ci sono sempre Bob Dylan, i Rolling Stones, Leonard Cohen, Paul McCartney. Gli eroi degli anni sessanta stanno vivendo, in termini economici, i loro anni migliori, grazie ai concerti e alle vendite dei vecchi dischi. Esclusi gli U2 o Madonna, nessuno ha quello che hanno questi illustri anziani: testi profondi, un fascino intergenerazionale, una dimensione mitica. Attualmente la scena musicale è dominata dalle boy band e dalle divas (per fortuna non dal pop prefabbricato di certa musica sudcoreana e giapponese). Ma, come si vede anche dai dati economici, gli eroi musicali degli anni sessanta, gli U2 e Madonna hanno un livello qualitativo ineguagliato.
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Oggi le famiglie multigenerazionali sono ancora la norma. Quasi i tre quinti delle persone con più di 65 anni vivono con i figli, una proporzione molto più alta rispetto alla maggior parte dei Paesi avanzati. Ma le cose stanno cambiando rapidamente. I genitori vivono sempre più spesso lontano dai figli, e quando uno dei coniugi muore, come è capitato alla signora Liu, l'altro continua a vivere da solo. Un quinto dei nuclei familiari formati da una sola persona in Cina è formato da anziani che hanno più di 65 anni. A differenza dei giovani, non vivono da soli per scelta. Molti non hanno un'istruzione elevata. Sono in gran parte donne, che tendono a vivere più a lungo dei mariti. Lo studio della composizione delle famiglie in Cina restituisce un quadro differente rispetto alla maggior parte dei Paesi avanzati: si riscontra una percentuale più alta di famiglie multigenerazionali, ma che va via via adeguandosi agli altri Paesi. Inoltre ci sono sempre più anziani (in gran parte donne) che vivono da soli.
Oggi le famiglie multigenerazionali sono ancora la norma. Quasi i tre quinti delle persone con più di 65 anni vivono con i figli, una proporzione molto più alta rispetto alla maggior parte dei Paesi avanzati. Ma le cose stanno cambiando rapidamente. I genitori vivono sempre più spesso lontano dai figli, e quando uno dei coniugi muore, come è capitato alla signora Liu, l'altro continua a vivere da solo. Un quinto dei nuclei familiari formati da una sola persona in Cina è formato da anziani che hanno più di 65 anni. A differenza dei giovani, non vivono da soli per scelta. Molti non hanno un'istruzione elevata. Sono in gran parte donne, che tendono a vivere più a lungo dei mariti. Lo studio della composizione delle famiglie in Cina restituisce un quadro differente rispetto alla maggior parte dei Paesi avanzati: si riscontra una percentuale più alta di famiglie multigenerazionali, ma che va via via adeguandosi agli altri Paesi. Inoltre ci sono sempre più anziani (in gran parte donne) che vivono da soli.
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Ogni anno negli Stati Uniti l'uso di integratori alimentari provoca 23.000 accessi ai pronto soccorso. Il 21,6% riguarda bambini al di sotto dei cinque anni, sfuggiti al controllo degli adulti, mentre il 28% riguarda giovani tra i 20 e i 34 anni. Molte delle richieste d'aiuto riguardano problemi cardiovascolari legati all'assunzione di pillole per la perdita di peso o di prodotti per tollerare meglio sforzi fisici e sportivi. Le donne che arrivano al pronto soccorso per disturbi legati alle pillole dimagranti sono 3.339 l'anno, il triplo degli uomini. Ogni anno negli USA l'uso di integratori alimentari provoca 23.000 accessi ai pronto soccorso. Il 21,6% riguarda i minori di cinque anni, il 28% giovani tra i 20 e i 34 anni. Molti i problemi cardiovascolari legati all'assunzione di pillole dimagranti o dopanti. Il numero di donne ricoverate per disturbi legati alle pillole dimagranti è triplo rispetto a quello degli uomini.
Ogni anno negli Stati Uniti l'uso di integratori alimentari provoca 23.000 accessi ai pronto soccorso. Il 21,6% riguarda bambini al di sotto dei cinque anni, sfuggiti al controllo degli adulti, mentre il 28% riguarda giovani tra i 20 e i 34 anni. Molte delle richieste d'aiuto riguardano problemi cardiovascolari legati all'assunzione di pillole per la perdita di peso o di prodotti per tollerare meglio sforzi fisici e sportivi. Le donne che arrivano al pronto soccorso per disturbi legati alle pillole dimagranti sono 3.339 l'anno, il triplo degli uomini. Ogni anno negli USA l'uso di integratori alimentari provoca 23.000 accessi ai pronto soccorso. Il 21,6% riguarda i minori di cinque anni, il 28% giovani tra i 20 e i 34 anni. Molti i problemi cardiovascolari legati all'assunzione di pillole dimagranti o dopanti. Il numero di donne ricoverate per disturbi legati alle pillole dimagranti è triplo rispetto a quello degli uomini.
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Ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini ch'esso evoca e provoca e aggrappa, per così dire, attorno a sé. Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura ben si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi e che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra esso e noi, l'anima che esso acquista per noi soltanto ed è formata dai nostri ricordi. Gli oggetti generalmente ci piacciono o meno non tanto per le loro caratteristiche proprie, quanto piuttosto per le immagini e le esperienze che vi associamo a seconda della nostra indole e della nostra fantasia. Per questo, ognuno personalizza le cose che ha di fronte secondo le sensazioni che sanno provocare in lui/lei e i ricordi che evocano. L'oggetto quindi non è vivo tanto di per sé, quanto piuttosto interpretato e vissuto in modo del tutto personale da ognuno.
Ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini ch'esso evoca e provoca e aggrappa, per così dire, attorno a sé. Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura ben si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi e che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra esso e noi, l'anima che esso acquista per noi soltanto ed è formata dai nostri ricordi. Gli oggetti generalmente ci piacciono o meno non tanto per le loro caratteristiche proprie, quanto piuttosto per le immagini e le esperienze che vi associamo a seconda della nostra indole e della nostra fantasia. Per questo, ognuno personalizza le cose che ha di fronte secondo le sensazioni che sanno provocare in lui/lei e i ricordi che evocano. L'oggetto quindi non è vivo tanto di per sé, quanto piuttosto interpretato e vissuto in modo del tutto personale da ognuno.
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Ogni terra e stagione hanno avuto le loro montagne, ma in tutte è però possibile rintracciare un denominatore comune: quello che ha visto la montagna "dover" fare i conti - per sopravvivere come vita e cultura - con le forze che volevano dominarla, distruggerla, soggiogarla, trascinarla in basso. Nei tempi antichi erano le forze naturali, le frane, le alluvioni, gli incendi. Poi sono venute le violenze umane: le scorribande, i saccheggi, gli stupri delle risorse naturali. Oggi sono le forze della tecnologia di massa a minacciare le montagne: le autostrade, i tunnel che le "eliminano" rendendole irrilevanti, i virus della globalizzazione informatica che distruggono silenzi e lontananze, che tolgono il senso delle esperienze dirette. In ogni epoca la montagna e la sopravvivenza della sua cultura sono state minacciate da forze diverse: nell'antichità erano quelle naturali, come le frane, e in seguito furono le azioni di saccheggio degli umani sulle risorse ambientali. Oggi è quella tecnologia che annulla il senso delle esperienze da fare in montagna, come i tunnel che le rendono ininfluenti o ciò che ne distrugge i silenzi.
Ogni terra e stagione hanno avuto le loro montagne, ma in tutte è però possibile rintracciare un denominatore comune: quello che ha visto la montagna "dover" fare i conti - per sopravvivere come vita e cultura - con le forze che volevano dominarla, distruggerla, soggiogarla, trascinarla in basso. Nei tempi antichi erano le forze naturali, le frane, le alluvioni, gli incendi. Poi sono venute le violenze umane: le scorribande, i saccheggi, gli stupri delle risorse naturali. Oggi sono le forze della tecnologia di massa a minacciare le montagne: le autostrade, i tunnel che le "eliminano" rendendole irrilevanti, i virus della globalizzazione informatica che distruggono silenzi e lontananze, che tolgono il senso delle esperienze dirette. In ogni epoca la montagna e la sopravvivenza della sua cultura sono state minacciate da forze diverse: nell'antichità erano quelle naturali, come le frane, e in seguito furono le azioni di saccheggio degli umani sulle risorse ambientali. Oggi è quella tecnologia che annulla il senso delle esperienze da fare in montagna, come i tunnel che le rendono ininfluenti o ciò che ne distrugge i silenzi.
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Ognuno di noi nasce con un bagaglio microbico geneticamente determinato (microbioma). L'ambiente (farmaci, inquinanti, pesticidi, vaccini ecc.) modificano il set di microbi e batteri (microbiota) che servono al nostro organismo per i processi vitali. Il microbiota colonizza ogni superficie esposta al mondo esterno e nell'intestino riveste importanti funzioni fisiologiche, quali la maturazione del sistema immunitario, la degradazione di macromolecole alimentari complesse, la detossicazione, la produzione e l'assorbimento di vitamine e minerali, e influenza anche il comportamento. Il bagaglio microbico di ognuno è determinato geneticamente e dall'esposizione all'ambiente dell'organismo. Microbi e batteri colonizzano tutte le superfici esposte al mondo esterno, anche l'intestino, nel quale il microbioma influenza il comportamento e svolge importanti funzioni come la degradazione delle molecole alimentari e lo sviluppo del sistema immunitario.
Ognuno di noi nasce con un bagaglio microbico geneticamente determinato (microbioma). L'ambiente (farmaci, inquinanti, pesticidi, vaccini ecc.) modificano il set di microbi e batteri (microbiota) che servono al nostro organismo per i processi vitali. Il microbiota colonizza ogni superficie esposta al mondo esterno e nell'intestino riveste importanti funzioni fisiologiche, quali la maturazione del sistema immunitario, la degradazione di macromolecole alimentari complesse, la detossicazione, la produzione e l'assorbimento di vitamine e minerali, e influenza anche il comportamento. Il bagaglio microbico di ognuno è determinato geneticamente e dall'esposizione all'ambiente dell'organismo. Microbi e batteri colonizzano tutte le superfici esposte al mondo esterno, anche l'intestino, nel quale il microbioma influenza il comportamento e svolge importanti funzioni come la degradazione delle molecole alimentari e lo sviluppo del sistema immunitario.
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Oltre un mese di lavoro gratis ogni anno. È il periodo che ogni impiegata italiana regala alla propria azienda perché, a parità di ruolo e mansioni, riceve una retribuzione più bassa del collega che siede alla scrivania accanto. Questo divario di 27 giorni lavorativi si chiama in gergo "Gender pay gap" e riguarda un po' tutte le categorie professionali: scende a 22 giorni per le dirigenti, a poco più di 18 giorni per le operaie, a 13 per i quadri. Il "Gender pay gap" è il divario esistente nella retribuzione tra uomini e donne impiegati nelle stesse mansioni lavorative. In Italia, per le impiegate, si può tradurre in 27 giorni di lavoro non retribuiti, 22 per le dirigenti, 18 per le operaie e 13 per i quadri.
Oltre un mese di lavoro gratis ogni anno. È il periodo che ogni impiegata italiana regala alla propria azienda perché, a parità di ruolo e mansioni, riceve una retribuzione più bassa del collega che siede alla scrivania accanto. Questo divario di 27 giorni lavorativi si chiama in gergo "Gender pay gap" e riguarda un po' tutte le categorie professionali: scende a 22 giorni per le dirigenti, a poco più di 18 giorni per le operaie, a 13 per i quadri. Il "Gender pay gap" è il divario esistente nella retribuzione tra uomini e donne impiegati nelle stesse mansioni lavorative. In Italia, per le impiegate, si può tradurre in 27 giorni di lavoro non retribuiti, 22 per le dirigenti, 18 per le operaie e 13 per i quadri.
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Omero stesso spiega l'etimologia del nome Odisseo nel libro XIX facendolo derivare da un verbo greco che significa "essere odiato", quindi sarebbe "colui che è odiato" (da chi ne ostacola il ritorno). La parola però presenta assonanze anche con "odos-ou", che significa "viaggio" e "oud-eis" che significa "nessuno" (da cui la frase di Polifemo "nessuno ha cercato di uccidermi"). Il nome Ulisse, datogli da Livio Andronico nella prima traduzione dell'opera in lingua diversa, significa "Irritato" ed è stato scelto dal traduttore perché era abbastanza diffuso e per l'assonanza con l'originale. La spiegazione del nome Odisseo è nel libro XIX di Omero: deriverebbe da un verbo greco che significa "colui che è odiato" (da chi ne ostacola il ritorno). Ma ci sono assonanze anche con "odos-ou", che significa "viaggio" e "oud-eis" che significa "nessuno" (Polifemo dirà "nessuno ha cercato di uccidermi"). Nella traduzione di Andronico si trova il nome Ulisse, che era un nome abbastanza diffuso e simile all'originale e significa "Irritato".
Omero stesso spiega l'etimologia del nome Odisseo nel libro XIX facendolo derivare da un verbo greco che significa "essere odiato", quindi sarebbe "colui che è odiato" (da chi ne ostacola il ritorno). La parola però presenta assonanze anche con "odos-ou", che significa "viaggio" e "oud-eis" che significa "nessuno" (da cui la frase di Polifemo "nessuno ha cercato di uccidermi"). Il nome Ulisse, datogli da Livio Andronico nella prima traduzione dell'opera in lingua diversa, significa "Irritato" ed è stato scelto dal traduttore perché era abbastanza diffuso e per l'assonanza con l'originale. La spiegazione del nome Odisseo è nel libro XIX di Omero: deriverebbe da un verbo greco che significa "colui che è odiato" (da chi ne ostacola il ritorno). Ma ci sono assonanze anche con "odos-ou", che significa "viaggio" e "oud-eis" che significa "nessuno" (Polifemo dirà "nessuno ha cercato di uccidermi"). Nella traduzione di Andronico si trova il nome Ulisse, che era un nome abbastanza diffuso e simile all'originale e significa "Irritato".
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Otto mesi di discesa ininterrotta della manifattura cinese: la macchina del Dragone sembra essere in panne. Dopo le montagne russe, tra tracolli azionari e mosse sui cambi, è palpabile la preoccupazione di perdere altri punti di Pil. Per il 2015 la crescita è di "appena" il 6,9%, uno sproposito se confrontato con i numeri smunti dell'eurozona, ma deludente per chi, qualche anno fa, sorpassati Germania e Giappone, minacciava l'egemonia degli Usa. Per otto mesi si è riscontrato un calo continuo della manifattura cinese e la preoccupazione di perdere altri punti di Pil aumenta. Nel 2015 la crescita è stata comunque superiore a quella dei Paesi dell'eurozona, ma deludente per chi si stava avvicinando al primato degli Usa, dopo aver sorpassato Germania e Giappone.
Otto mesi di discesa ininterrotta della manifattura cinese: la macchina del Dragone sembra essere in panne. Dopo le montagne russe, tra tracolli azionari e mosse sui cambi, è palpabile la preoccupazione di perdere altri punti di Pil. Per il 2015 la crescita è di "appena" il 6,9%, uno sproposito se confrontato con i numeri smunti dell'eurozona, ma deludente per chi, qualche anno fa, sorpassati Germania e Giappone, minacciava l'egemonia degli Usa. Per otto mesi si è riscontrato un calo continuo della manifattura cinese e la preoccupazione di perdere altri punti di Pil aumenta. Nel 2015 la crescita è stata comunque superiore a quella dei Paesi dell'eurozona, ma deludente per chi si stava avvicinando al primato degli Usa, dopo aver sorpassato Germania e Giappone.
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Pare che Napoleone, tra le tante frasi diventate storiche e proverbiali pronunciate nella sua intensa vita, abbia anche ricordato che "ogni soldato porta nel suo zaino il bastone di maresciallo". Fine conoscitore di uomini prima ancora che di campi di battaglia, l'imperatore combattente aveva espresso in poche parole un principio fondamentale della motivazione: la speranza di poter essere un giorno promossi al rango più alto della propria organizzazione stimola le persone, il soldato semplice in questo caso, a dare il meglio di sé e ad impegnarsi al massimo per raggiungere gli obiettivi che sono loro assegnati proprio da quel capo, da quel "maresciallo" di cui un giorno vorrebbero prendere il posto. Si tratta di una dinamica ancora essenziale anche nelle imprese dei nostri giorni. L'ambizione è la molla del successo in tutte le attività umane. Ben lo sapeva Napoleone, che lasciava intendere ai suoi soldati come un giorno avrebbero potuto arrivare persino ai massimi gradi militari se avessero fatto il loro dovere senza risparmiarsi. E questo è un principio che vale ancora nelle odierne imprese.
Pare che Napoleone, tra le tante frasi diventate storiche e proverbiali pronunciate nella sua intensa vita, abbia anche ricordato che "ogni soldato porta nel suo zaino il bastone di maresciallo". Fine conoscitore di uomini prima ancora che di campi di battaglia, l'imperatore combattente aveva espresso in poche parole un principio fondamentale della motivazione: la speranza di poter essere un giorno promossi al rango più alto della propria organizzazione stimola le persone, il soldato semplice in questo caso, a dare il meglio di sé e ad impegnarsi al massimo per raggiungere gli obiettivi che sono loro assegnati proprio da quel capo, da quel "maresciallo" di cui un giorno vorrebbero prendere il posto. Si tratta di una dinamica ancora essenziale anche nelle imprese dei nostri giorni. L'ambizione è la molla del successo in tutte le attività umane. Ben lo sapeva Napoleone, che lasciava intendere ai suoi soldati come un giorno avrebbero potuto arrivare persino ai massimi gradi militari se avessero fatto il loro dovere senza risparmiarsi. E questo è un principio che vale ancora nelle odierne imprese.
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Parigi, 1891. All'angolo fra rue Montmartre e boulevard Poissonière, una gelida mattina di novembre, viene ritrovato il cadavere di una ragazza strangolata. La giovane donna è vestita interamente di rosso e non indossa scarpe. Poche ore dopo, uno strano individuo entra nella libreria di Victor Legris in rue des Saintes-Pères: sostiene di aver ritrovato un'elegante scarpetta rossa, nel cui interno qualcuno ha nascosto un biglietto da visita della libreria. A quella vista, Kenji Mori, il padre putativo di Victor, senza dir nulla, salta su una carrozza e fugge. È forse possibile che il distaccato, elegante e coltissimo giapponese sia in qualche modo collegato col delitto di Montmartre? Ovviamente Victor non esita neppure un istante e, accompagnato da Joseph, si getta a capofitto nell'indagine, setaccia Parigi in lungo e in largo alla ricerca di qualsiasi indizio... Ma la soluzione del mistero è molto più vicina di quanto lui non creda e scatenerà un autentico terremoto nella sua tranquilla libreria. Nel 1891 a Parigi, vicino a Montmartre, viene rinvenuto in una fredda mattinata di novembre il corpo di una ragazza strangolata. Ella è vestita di rosso e priva di scarpe. Poco dopo, un curioso individuo porta una scarpetta rossa nella libreria di Victor Legris, sostenendo di averla ritrovata con un biglietto da visita della libreria all'interno. Assistendo alla scena, il padre putativo di Victor, il colto giapponese Mori, fugge inspiegabilmente. Victor si metterà allora a indagare, aiutato da Joseph, per tutta Parigi, per approdare a un verità sconvolgente.
Parigi, 1891. All'angolo fra rue Montmartre e boulevard Poissonière, una gelida mattina di novembre, viene ritrovato il cadavere di una ragazza strangolata. La giovane donna è vestita interamente di rosso e non indossa scarpe. Poche ore dopo, uno strano individuo entra nella libreria di Victor Legris in rue des Saintes-Pères: sostiene di aver ritrovato un'elegante scarpetta rossa, nel cui interno qualcuno ha nascosto un biglietto da visita della libreria. A quella vista, Kenji Mori, il padre putativo di Victor, senza dir nulla, salta su una carrozza e fugge. È forse possibile che il distaccato, elegante e coltissimo giapponese sia in qualche modo collegato col delitto di Montmartre? Ovviamente Victor non esita neppure un istante e, accompagnato da Joseph, si getta a capofitto nell'indagine, setaccia Parigi in lungo e in largo alla ricerca di qualsiasi indizio... Ma la soluzione del mistero è molto più vicina di quanto lui non creda e scatenerà un autentico terremoto nella sua tranquilla libreria. Nel 1891 a Parigi, vicino a Montmartre, viene rinvenuto in una fredda mattinata di novembre il corpo di una ragazza strangolata. Ella è vestita di rosso e priva di scarpe. Poco dopo, un curioso individuo porta una scarpetta rossa nella libreria di Victor Legris, sostenendo di averla ritrovata con un biglietto da visita della libreria all'interno. Assistendo alla scena, il padre putativo di Victor, il colto giapponese Mori, fugge inspiegabilmente. Victor si metterà allora a indagare, aiutato da Joseph, per tutta Parigi, per approdare a un verità sconvolgente.
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Parlare di giovani e lavoro in Italia oggi vuol dire approfondire due dimensioni parallele ma interconnesse: da un lato, i processi di formazione e le politiche di inserimento nel mondo del lavoro, anche in relazione al contesto europeo; dall'altro, le dinamiche di una generazione che incarna uno dei grandi paradossi del nostro Paese: quello di rappresentare allo stesso tempo la colonna portante della forza lavoro futura e uno dei segmenti della società attualmente più svantaggiato nel mercato del lavoro. Oggi i giovani italiani sono al contempo, paradossalmente, la colonna portante della forza lavoro del futuro e la parte della società più svantaggiata nel mercato del lavoro. Questo va approfondito parallelamente a una riflessione sui processi formativi e le politiche di inserimento nel mondo del lavoro.
Parlare di giovani e lavoro in Italia oggi vuol dire approfondire due dimensioni parallele ma interconnesse: da un lato, i processi di formazione e le politiche di inserimento nel mondo del lavoro, anche in relazione al contesto europeo; dall'altro, le dinamiche di una generazione che incarna uno dei grandi paradossi del nostro Paese: quello di rappresentare allo stesso tempo la colonna portante della forza lavoro futura e uno dei segmenti della società attualmente più svantaggiato nel mercato del lavoro. Oggi i giovani italiani sono al contempo, paradossalmente, la colonna portante della forza lavoro del futuro e la parte della società più svantaggiata nel mercato del lavoro. Questo va approfondito parallelamente a una riflessione sui processi formativi e le politiche di inserimento nel mondo del lavoro.
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Partito Laburista è la denominazione assunta da vari partiti politici di sinistra o di centro-sinistra in varie parti del mondo. La posizione politica di riferimento di tali partiti è generalmente la socialdemocrazia o il socialismo democratico, tradizionalmente vicino al sindacato. Molti partiti laburisti fanno parte dell'Internazionale Socialista. Il partito laburista per antonomasia è il Partito Laburista del Regno Unito (in inglese britannico: "Labour Party"; in inglese americano: "Labor Party"). Per affinità politica e continuità culturale, il nome "Labour Party" è usato dai partiti analoghi di quasi tutti i Paesi del Commonwealth e in generale nel mondo anglosassone. Partito Laburista è la denominazione di partiti politici di sinistra o centrosinistra di varie parti del mondo. Generalmente si rifanno alla socialdemocrazia o al socialismo democratico, vicino al sindacato. Molti partiti laburisti sono membri dell'Internazionale Socialista. Il partito laburista per antonomasia è quello del Regno Unito, il "Labour Party", il cui nome è usato dai partiti analoghi di quasi tutti i Paesi del Commonwealth e nel mondo anglosassone, per affinità politica e continuità culturale.
Partito Laburista è la denominazione assunta da vari partiti politici di sinistra o di centro-sinistra in varie parti del mondo. La posizione politica di riferimento di tali partiti è generalmente la socialdemocrazia o il socialismo democratico, tradizionalmente vicino al sindacato. Molti partiti laburisti fanno parte dell'Internazionale Socialista. Il partito laburista per antonomasia è il Partito Laburista del Regno Unito (in inglese britannico: "Labour Party"; in inglese americano: "Labor Party"). Per affinità politica e continuità culturale, il nome "Labour Party" è usato dai partiti analoghi di quasi tutti i Paesi del Commonwealth e in generale nel mondo anglosassone. Partito Laburista è la denominazione di partiti politici di sinistra o centrosinistra di varie parti del mondo. Generalmente si rifanno alla socialdemocrazia o al socialismo democratico, vicino al sindacato. Molti partiti laburisti sono membri dell'Internazionale Socialista. Il partito laburista per antonomasia è quello del Regno Unito, il "Labour Party", il cui nome è usato dai partiti analoghi di quasi tutti i Paesi del Commonwealth e nel mondo anglosassone, per affinità politica e continuità culturale.
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Per centro storico s'intende l'ambito topografico più antico della città meritevole di tutela. La dizione centro storico ha assunto pertanto un valore normativo, volto a indicare usualmente il nucleo urbano - dalle origini fino alle soglie della rivoluzione industriale - del quale s'intende non solo preservare i manufatti di valore storico-artistico, ma l'impianto urbano, la scena edilizia, la trama stradale, l'arredo, ecc. Questo nucleo è di rado centro topografico della città contemporanea e la qualifica di "storico" è estremamente generica, visto che ogni manufatto, anche contemporaneo, ha una sua "storicità". Per centro storico s'intende l'area topografica più antica di una città e meritevole di tutela. Questa dizione ha assunto pertanto un valore normativo e indica il nucleo urbano del quale s'intende preservare ogni sua parte. Questo nucleo raramente corrisponde al centro topografico della città contemporanea e la qualifica di "storico" è estremamente generica, visto che ogni manufatto, anche contemporaneo, ha una sua "storicità".
Per centro storico s'intende l'ambito topografico più antico della città meritevole di tutela. La dizione centro storico ha assunto pertanto un valore normativo, volto a indicare usualmente il nucleo urbano - dalle origini fino alle soglie della rivoluzione industriale - del quale s'intende non solo preservare i manufatti di valore storico-artistico, ma l'impianto urbano, la scena edilizia, la trama stradale, l'arredo, ecc. Questo nucleo è di rado centro topografico della città contemporanea e la qualifica di "storico" è estremamente generica, visto che ogni manufatto, anche contemporaneo, ha una sua "storicità". Per centro storico s'intende l'area topografica più antica di una città e meritevole di tutela. Questa dizione ha assunto pertanto un valore normativo e indica il nucleo urbano del quale s'intende preservare ogni sua parte. Questo nucleo raramente corrisponde al centro topografico della città contemporanea e la qualifica di "storico" è estremamente generica, visto che ogni manufatto, anche contemporaneo, ha una sua "storicità".
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Per conto suo, la radiotelevisione è stata, nel secondo dopoguerra, uno strumento di integrazione sociale e di integrazione linguistica; ha contribuito a diminuire (dal punto di vista del costume e della cultura) il divario tra Nord e Sud, tra campagna e città, tra famiglia e comunità. C'è chi l'accusa di aver prodotto una non-cultura, di aver minacciato il plurilinguismo della cultura popolare autoctona, di aver messo in crisi le istituzioni canoniche e delegate come Chiesa, Scuola, Famiglia. Nel secondo dopoguerra, la radiotelevisione è stata uno strumento di integrazione sociale e linguistica che ha contribuito a ridurre una serie di divari (Nord-Sud, campagna-città, famiglia- comunità). Alcuni però la accusano di aver prodotto una non-cultura, di aver minacciato il plurilinguismo della cultura popolare autoctona, di aver messo in crisi determinate istituzioni come Chiesa, Scuola, Famiglia.
Per conto suo, la radiotelevisione è stata, nel secondo dopoguerra, uno strumento di integrazione sociale e di integrazione linguistica; ha contribuito a diminuire (dal punto di vista del costume e della cultura) il divario tra Nord e Sud, tra campagna e città, tra famiglia e comunità. C'è chi l'accusa di aver prodotto una non-cultura, di aver minacciato il plurilinguismo della cultura popolare autoctona, di aver messo in crisi le istituzioni canoniche e delegate come Chiesa, Scuola, Famiglia. Nel secondo dopoguerra, la radiotelevisione è stata uno strumento di integrazione sociale e linguistica che ha contribuito a ridurre una serie di divari (Nord-Sud, campagna-città, famiglia- comunità). Alcuni però la accusano di aver prodotto una non-cultura, di aver minacciato il plurilinguismo della cultura popolare autoctona, di aver messo in crisi determinate istituzioni come Chiesa, Scuola, Famiglia.
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Per determinare l'influenza del nostro carattere sui nostri gusti musicali, 4.000 volontari sono stati sottoposti a una serie di test per definire con accuratezza sia le loro preferenze musicali sia il loro stile cognitivo: vale a dire se il loro confronto con il mondo circostante fosse caratterizzato maggiormente sull'empatia - la capacità di riconoscere e reagire ai pensieri e ai sentimenti degli altri - o sulla sistematizzazione, cioè se fossero più interessati a comprendere le regole che sono alla base di un fenomeno o di un comportamento. Per determinare l'influenza della nostra personalità sui gusti musicali, sono stati testati alcuni volontari per determinare preferenze musicali e tendenza all'empatia o alla sistematizzazione nei rapporti col mondo circostante.
Per determinare l'influenza del nostro carattere sui nostri gusti musicali, 4.000 volontari sono stati sottoposti a una serie di test per definire con accuratezza sia le loro preferenze musicali sia il loro stile cognitivo: vale a dire se il loro confronto con il mondo circostante fosse caratterizzato maggiormente sull'empatia - la capacità di riconoscere e reagire ai pensieri e ai sentimenti degli altri - o sulla sistematizzazione, cioè se fossero più interessati a comprendere le regole che sono alla base di un fenomeno o di un comportamento. Per determinare l'influenza della nostra personalità sui gusti musicali, sono stati testati alcuni volontari per determinare preferenze musicali e tendenza all'empatia o alla sistematizzazione nei rapporti col mondo circostante.
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Per effetto della crisi del 2008 la povertà assoluta in Italia negli ultimi anni è più che raddoppiata, sia nel Mezzogiorno che nel Centro-Nord; se dal 2005 al 2008 i poveri assoluti in Italia non raggiungevano i due milioni di persone, nel biennio 2013-2014 si sono superati i 4 milioni. In particolare la povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord, e dal 5,2% al 10,6% al Sud. A causa della crisi del 2008 la povertà assoluta in Italia è più che raddoppiata: se nel 2005- 2008 erano meno di 2 milioni, nel biennio 2013- 2014 si sono superati i 4 milioni. La povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord, e dal 5,2% al 10,6% al Sud.
Per effetto della crisi del 2008 la povertà assoluta in Italia negli ultimi anni è più che raddoppiata, sia nel Mezzogiorno che nel Centro-Nord; se dal 2005 al 2008 i poveri assoluti in Italia non raggiungevano i due milioni di persone, nel biennio 2013-2014 si sono superati i 4 milioni. In particolare la povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord, e dal 5,2% al 10,6% al Sud. A causa della crisi del 2008 la povertà assoluta in Italia è più che raddoppiata: se nel 2005- 2008 erano meno di 2 milioni, nel biennio 2013- 2014 si sono superati i 4 milioni. La povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord, e dal 5,2% al 10,6% al Sud.
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Per la prima volta e sotto l'egida della Società delle Nazioni del presidente americano Wilson, la risoluzione del conflitto avviene per vie giuridiche e non sul campo di battaglia. A Versailles si sottoscrive l'inappellabile giudizio di colpevolezza della Germania, dei suoi alleati e dei loro governanti, e se ne definisce l'implacabile sistema sanzionatorio. La colpevolezza e le sanzioni alla Germania e ai suoi alleati vennero sanciti giuridicamente a Versailles, sotto l'egida della Società delle Nazioni e di Wilson. Fu il primo conflitto che non venne risolto combattendo.
Per la prima volta e sotto l'egida della Società delle Nazioni del presidente americano Wilson, la risoluzione del conflitto avviene per vie giuridiche e non sul campo di battaglia. A Versailles si sottoscrive l'inappellabile giudizio di colpevolezza della Germania, dei suoi alleati e dei loro governanti, e se ne definisce l'implacabile sistema sanzionatorio. La colpevolezza e le sanzioni alla Germania e ai suoi alleati vennero sanciti giuridicamente a Versailles, sotto l'egida della Società delle Nazioni e di Wilson. Fu il primo conflitto che non venne risolto combattendo.
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Per la primissima interpretazione di Jack Sparrow, il protagonista della celebre saga cinematografica Disney detta "dei Caraibi", Johnny Depp rischiò di essere cacciato dal set. A rivelarlo è lo stesso divo statunitense, che, in un'intervista concessa durante l'"AFI Fest", ha raccontato un gustoso aneddoto risalente ai tempi della lavorazione de "La maledizione della prima luna". A dispetto dei maggiorenti "Disney", Sparrow piacque molto ai critici e al pubblico. Il gradimento degli spettatori si mantenne costante anche durante le uscite delle altre tre pellicole dell'epopea, cosa che ha permesso alla casa di produzione americana di pensare alla realizzazione di un quinto episodio, "Dead Men Tell No Tales". Il film, verrà distribuito a partire dal 7 luglio 2017. Johnny Depp, interprete del pirata Jack Sparrow nella serie Disney detta "dei Caraibi", ha dichiarato in un'intervista rilasciata durante l'"AFI Fest" di aver rischiato di essere licenziato dal ruolo di protagonista all'epoca de "La maledizione della prima luna". Nonostante i vertici non apprezzassero inizialmente la sua interpretazione però Depp piacque molto ai critici e al pubblico. Il successo, che si protrasse anche per le successive tre pellicole, ha permesso alla casa di produzione americana di pensare alla realizzazione di un quinto episodio, "Dead Men Tell No Tales", che verrà distribuito a partire dal 7 luglio 2017.
Per la primissima interpretazione di Jack Sparrow, il protagonista della celebre saga cinematografica Disney detta "dei Caraibi", Johnny Depp rischiò di essere cacciato dal set. A rivelarlo è lo stesso divo statunitense, che, in un'intervista concessa durante l'"AFI Fest", ha raccontato un gustoso aneddoto risalente ai tempi della lavorazione de "La maledizione della prima luna". A dispetto dei maggiorenti "Disney", Sparrow piacque molto ai critici e al pubblico. Il gradimento degli spettatori si mantenne costante anche durante le uscite delle altre tre pellicole dell'epopea, cosa che ha permesso alla casa di produzione americana di pensare alla realizzazione di un quinto episodio, "Dead Men Tell No Tales". Il film, verrà distribuito a partire dal 7 luglio 2017. Johnny Depp, interprete del pirata Jack Sparrow nella serie Disney detta "dei Caraibi", ha dichiarato in un'intervista rilasciata durante l'"AFI Fest" di aver rischiato di essere licenziato dal ruolo di protagonista all'epoca de "La maledizione della prima luna". Nonostante i vertici non apprezzassero inizialmente la sua interpretazione però Depp piacque molto ai critici e al pubblico. Il successo, che si protrasse anche per le successive tre pellicole, ha permesso alla casa di produzione americana di pensare alla realizzazione di un quinto episodio, "Dead Men Tell No Tales", che verrà distribuito a partire dal 7 luglio 2017.
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Per le affinità formali ravvisabili tra alcune sue opere e i portali della cattedrale di Chartres, o la porta Sainte-Anne della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, si ritiene che Benedetto Antelami dovesse essere a conoscenza non solo della scultura e dell'architettura romanica dell'Italia settentrionale, ma anche degli sviluppi artistici di area francese. Si è ipotizzata pertanto una sua presenza, in qualità di apprendista, nel cantiere per il chiostro della chiesa di Saint- Trophime ad Arles Si ritiene che Benedetto Antelami, per somiglianze formali tra alcune sue opere e i portali della cattedrale di Chartres, o la porta Sainte-Anne della cattedrale di Notre- Dame a Parigi, conoscesse non solo la scultura e l'architettura romanica dell'Italia del Nord, ma anche gli sviluppi dell'arte francese. Si ipotizza perciò che abbia operato, come apprendista, nel cantiere per il chiostro della chiesa di Saint- Trophime ad Arles.
Per le affinità formali ravvisabili tra alcune sue opere e i portali della cattedrale di Chartres, o la porta Sainte-Anne della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, si ritiene che Benedetto Antelami dovesse essere a conoscenza non solo della scultura e dell'architettura romanica dell'Italia settentrionale, ma anche degli sviluppi artistici di area francese. Si è ipotizzata pertanto una sua presenza, in qualità di apprendista, nel cantiere per il chiostro della chiesa di Saint- Trophime ad Arles Si ritiene che Benedetto Antelami, per somiglianze formali tra alcune sue opere e i portali della cattedrale di Chartres, o la porta Sainte-Anne della cattedrale di Notre- Dame a Parigi, conoscesse non solo la scultura e l'architettura romanica dell'Italia del Nord, ma anche gli sviluppi dell'arte francese. Si ipotizza perciò che abbia operato, come apprendista, nel cantiere per il chiostro della chiesa di Saint- Trophime ad Arles.
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Per l'entità dei danni e per il numero di persone coinvolte, la siccità occupa il primo posto tra le catastrofi naturali. Un periodo di siccità è definito dalla diminuzione della frequenza delle precipitazioni in rapporto alla media annuale del luogo preso in considerazione. Una siccità è ritenuta grave quando la produzione agricola media cala del 10%, e catastrofica quando cala di più del 30%. Nel corso degli ultimi decenni si è osservato un incremento nella frequenza e nell'intensità dei periodi di siccità, che ha interessato la quasi totalità delle terre emerse. La tendenza all'inaridimento ha interessato non solo i territori aridi o semiaridi dell'Africa e dell'Asia, che hanno sofferto maggiormente delle varie fasi di siccità succedutesi negli ultimi 30 anni, ma anche i Paesi temperati e quelli settentrionali. Tra le catastrofi naturali, la siccità si colloca al primo posto, laddove per siccità si intende un periodo caratterizzato dalla diminuzione della frequenza delle precipitazioni in relazione alla media annuale del luogo, fenomeno che si aggrava con il calo progressivo della produzione agricola. Recentemente si è notata una forte diffusione della siccità nei Paesi settentrionali o con clima temperato, non solo in quelli aridi o semiaridi, nel quadro del suo aumento a livello mondiale.
Per l'entità dei danni e per il numero di persone coinvolte, la siccità occupa il primo posto tra le catastrofi naturali. Un periodo di siccità è definito dalla diminuzione della frequenza delle precipitazioni in rapporto alla media annuale del luogo preso in considerazione. Una siccità è ritenuta grave quando la produzione agricola media cala del 10%, e catastrofica quando cala di più del 30%. Nel corso degli ultimi decenni si è osservato un incremento nella frequenza e nell'intensità dei periodi di siccità, che ha interessato la quasi totalità delle terre emerse. La tendenza all'inaridimento ha interessato non solo i territori aridi o semiaridi dell'Africa e dell'Asia, che hanno sofferto maggiormente delle varie fasi di siccità succedutesi negli ultimi 30 anni, ma anche i Paesi temperati e quelli settentrionali. Tra le catastrofi naturali, la siccità si colloca al primo posto, laddove per siccità si intende un periodo caratterizzato dalla diminuzione della frequenza delle precipitazioni in relazione alla media annuale del luogo, fenomeno che si aggrava con il calo progressivo della produzione agricola. Recentemente si è notata una forte diffusione della siccità nei Paesi settentrionali o con clima temperato, non solo in quelli aridi o semiaridi, nel quadro del suo aumento a livello mondiale.
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Per maccartismo si intende un atteggiamento politico che si diffuse negli Stati Uniti d'America tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un esasperato clima di sospetto e da comportamenti persecutori nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti sovversivi. Fu così chiamato dal nome del senatore J.R. McCarthy, che diresse una commissione per la repressione delle attività antiamericane, sottoponendo a vigilanza centinaia di persone e operando attacchi personali nei confronti di funzionari governativi, uomini di spettacolo e di cultura da lui considerati comunisti e, in quanto tali, responsabili di minare i fondamenti politici e ideologici della società americana. Il maccartismo, che si diffuse negli Stati Uniti tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, fu caratterizzato da un esasperato clima di sospetto e comportamenti persecutori nei confronti di chiunque fosse ritenuto sovversivo. Il nome deriva dal senatore McCarthy, capocommissione per la repressione delle attività antiamericane, che operò attacchi personali contro coloro che erano da lui considerati comunisti e quindi pericolosi per i fondamenti della società americana.
Per maccartismo si intende un atteggiamento politico che si diffuse negli Stati Uniti d'America tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un esasperato clima di sospetto e da comportamenti persecutori nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti sovversivi. Fu così chiamato dal nome del senatore J.R. McCarthy, che diresse una commissione per la repressione delle attività antiamericane, sottoponendo a vigilanza centinaia di persone e operando attacchi personali nei confronti di funzionari governativi, uomini di spettacolo e di cultura da lui considerati comunisti e, in quanto tali, responsabili di minare i fondamenti politici e ideologici della società americana. Il maccartismo, che si diffuse negli Stati Uniti tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, fu caratterizzato da un esasperato clima di sospetto e comportamenti persecutori nei confronti di chiunque fosse ritenuto sovversivo. Il nome deriva dal senatore McCarthy, capocommissione per la repressione delle attività antiamericane, che operò attacchi personali contro coloro che erano da lui considerati comunisti e quindi pericolosi per i fondamenti della società americana.
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Per ricordarsi meglio dei luoghi visitati nel corso dei suoi viaggi, Goethe aveva l'abitudine di disegnare gli scorci più pittoreschi del paesaggio su un apposito album che portava sempre con sé. Così facendo, però, una volta rischiò di finire nei guai: nel 1786, a Marchesine, sul Lago di Garda, iniziò lo schizzo di certe fortificazioni che lo avevano particolarmente colpito, ma alcuni gendarmi lo scambiarono per una spia dell'Austria e per un pelo non lo spedirono dietro le sbarre. Goethe fu quasi spedito dietro le sbarre, scambiato per una spia austriaca, quando nel 1786 a Marchesine, sul Lago di Garda, fu sorpreso da alcuni gendarmi a disegnare delle fortificazioni che avevano colpito la sua attenzione. In realtà Goethe disegnava per l'abitudine, che aveva durante i viaggi, di immortalare gli scorci più pittoreschi dei luoghi che visitava nel corso dei suoi viaggi sull'album che sempre portava con sé.
Per ricordarsi meglio dei luoghi visitati nel corso dei suoi viaggi, Goethe aveva l'abitudine di disegnare gli scorci più pittoreschi del paesaggio su un apposito album che portava sempre con sé. Così facendo, però, una volta rischiò di finire nei guai: nel 1786, a Marchesine, sul Lago di Garda, iniziò lo schizzo di certe fortificazioni che lo avevano particolarmente colpito, ma alcuni gendarmi lo scambiarono per una spia dell'Austria e per un pelo non lo spedirono dietro le sbarre. Goethe fu quasi spedito dietro le sbarre, scambiato per una spia austriaca, quando nel 1786 a Marchesine, sul Lago di Garda, fu sorpreso da alcuni gendarmi a disegnare delle fortificazioni che avevano colpito la sua attenzione. In realtà Goethe disegnava per l'abitudine, che aveva durante i viaggi, di immortalare gli scorci più pittoreschi dei luoghi che visitava nel corso dei suoi viaggi sull'album che sempre portava con sé.
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Per ridurre le emissioni di anidride carbonica, la Svezia ha deciso di rinunciare all'uso dei combustibili fossili nei trasporti urbani. Come spiega Le Monde, "attualmente solo diciotto dei 1.800 autobus in funzione nel Paese montano motori diesel. Già nel 2014 il 93 per cento delle vetture gestite dall'azienda francese Keolis funzionava grazie alle energie rinnovabili, contro il 73 per cento del 2007. Entro il 2030 si raggiungerà il 100 per cento". A Stoccolma 950 autobus sono alimentati con biocarburanti come l'etanolo o il biogas (in gran parte prodotto da un impianto per il trattamento delle acque reflue) e garantiscono una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 80mila tonnellate all'anno. Riferisce "Le Monde" che in Svezia entro il 2030 tutti gli autobus circolanti nel Paese funzioneranno grazie alle energie rinnovabili e che a Stoccolma i 950 autobus alimentati con biocarburanti, parte dei quali ricavati dal trattamento delle acque reflue, garantiscono una riduzione di anidride carbonica pari a 80 mila tonnellate annue
Per ridurre le emissioni di anidride carbonica, la Svezia ha deciso di rinunciare all'uso dei combustibili fossili nei trasporti urbani. Come spiega Le Monde, "attualmente solo diciotto dei 1.800 autobus in funzione nel Paese montano motori diesel. Già nel 2014 il 93 per cento delle vetture gestite dall'azienda francese Keolis funzionava grazie alle energie rinnovabili, contro il 73 per cento del 2007. Entro il 2030 si raggiungerà il 100 per cento". A Stoccolma 950 autobus sono alimentati con biocarburanti come l'etanolo o il biogas (in gran parte prodotto da un impianto per il trattamento delle acque reflue) e garantiscono una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 80mila tonnellate all'anno. Riferisce "Le Monde" che in Svezia entro il 2030 tutti gli autobus circolanti nel Paese funzioneranno grazie alle energie rinnovabili e che a Stoccolma i 950 autobus alimentati con biocarburanti, parte dei quali ricavati dal trattamento delle acque reflue, garantiscono una riduzione di anidride carbonica pari a 80 mila tonnellate annue
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Per risvegliare la reviviscenza creativa sulla scena, bisogna provocare nel personaggio continue esplosioni di desideri artistici, perché essi, a loro volta, risveglino le corrispettive aspirazioni spirituali e queste ultime diano luce ad altrettante spinte interiori di natura spirituale che ci inducano ad agire. Saranno proprio queste ultime a rendere attuabile l'azione fisica esteriore a esse corrispondente. L'azione fisica esteriore è attuabile sulla scena nel momento in cui il personaggio viene indotto ad agire da spinte interiori spirituali, create da aspirazioni spirituali a loro volta provocati con desideri artistici. Tutto questo porta al risveglio della reviviscenza creativa.
Per risvegliare la reviviscenza creativa sulla scena, bisogna provocare nel personaggio continue esplosioni di desideri artistici, perché essi, a loro volta, risveglino le corrispettive aspirazioni spirituali e queste ultime diano luce ad altrettante spinte interiori di natura spirituale che ci inducano ad agire. Saranno proprio queste ultime a rendere attuabile l'azione fisica esteriore a esse corrispondente. L'azione fisica esteriore è attuabile sulla scena nel momento in cui il personaggio viene indotto ad agire da spinte interiori spirituali, create da aspirazioni spirituali a loro volta provocati con desideri artistici. Tutto questo porta al risveglio della reviviscenza creativa.
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Per secoli, nell'ambito dello scrivere, la situazione era la seguente: che un numero limitato di persone dedite allo scrivere stava di fronte a numerose migliaia di lettori. Verso la fine del secolo scorso, questa situazione si trasformò. Con la crescente espansione della stampa, che metteva a disposizione del pubblico dei lettori sempre nuovi organi politici, religiosi, scientifici, professionali, locali, gruppi sempre più cospicui di lettori passarono dalla parte di coloro che scrivono. Fino al secolo scorso c'è stato un numero limitato di scrittori di fronte a migliaia di lettori. Con la diffusione della stampa, che metteva a disposizione del pubblico dei lettori sempre nuovi organi politici, religiosi, scientifici, professionali, locali, gruppi sempre più cospicui di lettori passarono dalla parte di coloro che scrivono.
Per secoli, nell'ambito dello scrivere, la situazione era la seguente: che un numero limitato di persone dedite allo scrivere stava di fronte a numerose migliaia di lettori. Verso la fine del secolo scorso, questa situazione si trasformò. Con la crescente espansione della stampa, che metteva a disposizione del pubblico dei lettori sempre nuovi organi politici, religiosi, scientifici, professionali, locali, gruppi sempre più cospicui di lettori passarono dalla parte di coloro che scrivono. Fino al secolo scorso c'è stato un numero limitato di scrittori di fronte a migliaia di lettori. Con la diffusione della stampa, che metteva a disposizione del pubblico dei lettori sempre nuovi organi politici, religiosi, scientifici, professionali, locali, gruppi sempre più cospicui di lettori passarono dalla parte di coloro che scrivono.
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Per via di una serie di reazioni chimiche nella caldera si forma la cosiddetta calce spenta che, trasportata dalla circolazione di fluidi geotermici verso gli strati più superficiali, si combina con la pozzolana e forma una roccia simile al calcestruzzo, caratterizzata da una resistenza enorme alle sollecitazioni. È la stessa reazione chimica che i Romani sfruttavano inconsapevolmente per la creazione del calcestruzzo. La combinazione tra pozzolana e calce spenta (trasportata dai flussi geotermici), crea una sostanza simile al calcestruzzo ed estremamente resistente. È la stessa reazione chimica che i Romani utilizzavano per creare il loro calcestruzzo.
Per via di una serie di reazioni chimiche nella caldera si forma la cosiddetta calce spenta che, trasportata dalla circolazione di fluidi geotermici verso gli strati più superficiali, si combina con la pozzolana e forma una roccia simile al calcestruzzo, caratterizzata da una resistenza enorme alle sollecitazioni. È la stessa reazione chimica che i Romani sfruttavano inconsapevolmente per la creazione del calcestruzzo. La combinazione tra pozzolana e calce spenta (trasportata dai flussi geotermici), crea una sostanza simile al calcestruzzo ed estremamente resistente. È la stessa reazione chimica che i Romani utilizzavano per creare il loro calcestruzzo.
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Pesci, molluschi e crostacei rappresentano un elemento importante dell'alimentazione umana e crescono e si sviluppano in un ambiente popolato da un gran numero di organismi che, per sopravvivere, utilizzano le biotossine come arma di difesa. In alcuni casi esse sono sintetizzate dagli stessi animali, mentre in altri casi vengono prodotte da organismi simbionti o accumulate nei tessuti dei predatori e, attraverso la catena trofica, giungono fino all'uomo. Pesci, molluschi e crostacei fanno parte dell'alimentazione umana e vivono in un ambiente popolato da organismi che utilizzano biotossine come arma di difesa. Queste possono essere prodotte dagli stessi animali, da organismi simbionti o venire accumulate nei tessuti dei predatori giungendo, attraverso la catena trofica, all'uomo.
Pesci, molluschi e crostacei rappresentano un elemento importante dell'alimentazione umana e crescono e si sviluppano in un ambiente popolato da un gran numero di organismi che, per sopravvivere, utilizzano le biotossine come arma di difesa. In alcuni casi esse sono sintetizzate dagli stessi animali, mentre in altri casi vengono prodotte da organismi simbionti o accumulate nei tessuti dei predatori e, attraverso la catena trofica, giungono fino all'uomo. Pesci, molluschi e crostacei fanno parte dell'alimentazione umana e vivono in un ambiente popolato da organismi che utilizzano biotossine come arma di difesa. Queste possono essere prodotte dagli stessi animali, da organismi simbionti o venire accumulate nei tessuti dei predatori giungendo, attraverso la catena trofica, all'uomo.
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Pienza, non molto distante dalla Cassia, è il centro più rinomato e di maggiore importanza artistica di tutta la Val d'Orcia. Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza si concentra nella suggestiva piazza dedicata al pontefice Pio II, che tentò di farne la sua "città ideale" del Rinascimento. I suoi progetti, affidati a Bernardo Rossellino, vennero completati solo parzialmente, ma restano tutt'oggi uno degli esempi più significanti di progettazione urbanistica razionale del Rinascimento italiano. Pienza è un centro della Val d'Orcia. Quasi tutto il suo patrimonio storico-artistico è in piazza Pio II, il papa che cercò di farne la sua "città ideale" rinascimentale. I progetti, affidati a Bernardo Rossellino, vennero completati solo in parte, ma sono uno degli esempi più importanti di progettazione urbanistica rinascimentale.
Pienza, non molto distante dalla Cassia, è il centro più rinomato e di maggiore importanza artistica di tutta la Val d'Orcia. Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza si concentra nella suggestiva piazza dedicata al pontefice Pio II, che tentò di farne la sua "città ideale" del Rinascimento. I suoi progetti, affidati a Bernardo Rossellino, vennero completati solo parzialmente, ma restano tutt'oggi uno degli esempi più significanti di progettazione urbanistica razionale del Rinascimento italiano. Pienza è un centro della Val d'Orcia. Quasi tutto il suo patrimonio storico-artistico è in piazza Pio II, il papa che cercò di farne la sua "città ideale" rinascimentale. I progetti, affidati a Bernardo Rossellino, vennero completati solo in parte, ma sono uno degli esempi più importanti di progettazione urbanistica rinascimentale.
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Pier Paolo Pasolini, alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, prendeva atto che "era nato l'italiano come vera lingua nazionale"; i suoi "vagiti" si sentivano nelle grandi aree industriali e il suo modello era la lingua della tecnologia e della burocrazia. A Pasolini questo italiano privo di forza espressiva, ripetitivo, fatto di stereotipi, non piaceva. Pasolini alla fine degli anni Cinquanta riconobbe che "era nato l'italiano come lingua nazionale"; questo italiano, però, non gli piaceva perché, sviluppatosi nelle aree industriali, utilizzando come modelli la lingua della tecnologia e della burocrazia, era privo di forza espressiva.
Pier Paolo Pasolini, alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, prendeva atto che "era nato l'italiano come vera lingua nazionale"; i suoi "vagiti" si sentivano nelle grandi aree industriali e il suo modello era la lingua della tecnologia e della burocrazia. A Pasolini questo italiano privo di forza espressiva, ripetitivo, fatto di stereotipi, non piaceva. Pasolini alla fine degli anni Cinquanta riconobbe che "era nato l'italiano come lingua nazionale"; questo italiano, però, non gli piaceva perché, sviluppatosi nelle aree industriali, utilizzando come modelli la lingua della tecnologia e della burocrazia, era privo di forza espressiva.
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Posta a margine del centro storico di Roma, la piazza San Pietro fa parte della Città del Vaticano ed è delimitata dal confine con lo Stato italiano. La celeberrima piazza, notevole esempio di architettura e urbanistica barocca, è quotidiano punto d'incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Lo spazio della piazza è formato da due parti: la prima a forma di trapezio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata e la seconda, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato sormontato da 140 statue, 70 a destra e 70 a sinistra. Nella situazione attuale, davanti alla piazza vera e propria troviamo un altro spazio che funge da vestibolo (Piazza Rusticucci, oggi piazza Pio XII), su cui sbocca in asse la novecentesca Via della Conciliazione. La piazza San Pietro, a margine del centro di Roma, è notevole esempio di architettura e urbanistica barocca ed è meta di migliaia di fedeli da tutto il mondo. La piazza è formata da due parti: una a forma di trapezio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata e l'altra, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un colonnato architravato sormontato da 140 statue. Davanti alla piazza troviamo piazza Pio XII, su cui sbocca via della Conciliazione.
Posta a margine del centro storico di Roma, la piazza San Pietro fa parte della Città del Vaticano ed è delimitata dal confine con lo Stato italiano. La celeberrima piazza, notevole esempio di architettura e urbanistica barocca, è quotidiano punto d'incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Lo spazio della piazza è formato da due parti: la prima a forma di trapezio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata e la seconda, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato sormontato da 140 statue, 70 a destra e 70 a sinistra. Nella situazione attuale, davanti alla piazza vera e propria troviamo un altro spazio che funge da vestibolo (Piazza Rusticucci, oggi piazza Pio XII), su cui sbocca in asse la novecentesca Via della Conciliazione. La piazza San Pietro, a margine del centro di Roma, è notevole esempio di architettura e urbanistica barocca ed è meta di migliaia di fedeli da tutto il mondo. La piazza è formata da due parti: una a forma di trapezio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata e l'altra, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un colonnato architravato sormontato da 140 statue. Davanti alla piazza troviamo piazza Pio XII, su cui sbocca via della Conciliazione.
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Preparato nella coscienza letteraria tedesca da un rapido e intenso sviluppo del senso di autonomia di fronte al classicismo francese, il vero periodo di gestazione del Romanticismo in Germania fu quello dello Sturm und Drang, per il quale la vita divenne un campo senza confini aperto allo slancio della conquista umana. L'ideale astratto di "umanità" del XVIII secolo cede alla considerazione della realtà umana, come si attua nel divenire organico della sua storia. Il Romanticismo in Germania trova la sua origine nello Sturm und Drang. Ponendosi, in termini di coscienza letteraria, in autonomia dal classicismo francese e dall'ideale astratto di umanità del XVIII secolo, lo Sturm und Drang prende in considerazione la realtà umana e la sua storia come divenire organico.
Preparato nella coscienza letteraria tedesca da un rapido e intenso sviluppo del senso di autonomia di fronte al classicismo francese, il vero periodo di gestazione del Romanticismo in Germania fu quello dello Sturm und Drang, per il quale la vita divenne un campo senza confini aperto allo slancio della conquista umana. L'ideale astratto di "umanità" del XVIII secolo cede alla considerazione della realtà umana, come si attua nel divenire organico della sua storia. Il Romanticismo in Germania trova la sua origine nello Sturm und Drang. Ponendosi, in termini di coscienza letteraria, in autonomia dal classicismo francese e dall'ideale astratto di umanità del XVIII secolo, lo Sturm und Drang prende in considerazione la realtà umana e la sua storia come divenire organico.
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Prima dell'avvento dell'iPod, e per trent'anni, il Walkman della Sony è stato lo stereo portatile per eccellenza. Vide la luce nell'estate del 1979 e guadagnò da subito una serie di record. Innanzitutto era il primo gadget di massa di provenienza orientale. Ma, soprattutto, fu visto come simbolo di libertà ed espressività. Lo inventò l'ingegnere cinese Nobutoshi Kihara che, secondo la leggenda, arrivò al Walkman per esigenza personale: voleva uno strumento che gli permettesse di ascoltare musica operistica durante i suoi lunghi viaggi intercontinentali. Il Walkman è stato per trent'anni lo stereo portatile per eccellenza. Nato nel 1979 da un'idea del cinese Nobutoshi Kihara, è stato per trent'anni il simbolo della libertà e dell'espressività.
Prima dell'avvento dell'iPod, e per trent'anni, il Walkman della Sony è stato lo stereo portatile per eccellenza. Vide la luce nell'estate del 1979 e guadagnò da subito una serie di record. Innanzitutto era il primo gadget di massa di provenienza orientale. Ma, soprattutto, fu visto come simbolo di libertà ed espressività. Lo inventò l'ingegnere cinese Nobutoshi Kihara che, secondo la leggenda, arrivò al Walkman per esigenza personale: voleva uno strumento che gli permettesse di ascoltare musica operistica durante i suoi lunghi viaggi intercontinentali. Il Walkman è stato per trent'anni lo stereo portatile per eccellenza. Nato nel 1979 da un'idea del cinese Nobutoshi Kihara, è stato per trent'anni il simbolo della libertà e dell'espressività.
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Prima di ricordare le vicende che hanno portato all'istituzione e al prestigioso sviluppo dell'Università Bocconi è necessario premettere che non ci si può accostare alla storia dell'Ateneo se non si risale alla figura del suo ideatore e ai motivi che ne hanno ispirato la realizzazione, né si può prescindere dal contesto storico in cui, dopo un periodo di depressione che aveva caratterizzato gli ultimi anni dell'Ottocento, sorse, agli inizi del XX secolo, la "Libera Università Commerciale Luigi Bocconi" con idee fortemente innovative nel campo della formazione culturale e professionale delle future leve di imprenditori, di operatori economici e di amministratori. Per comprendere la storia dell'Università Bocconi occorre volgersi preventivamente a quella del suo fondatore e delle sue ragioni, nonché a quella del suo tempo, che aveva conosciuto un periodo di depressione economica negli ultimi anni del diciannovesimo secolo. La nuova Università vantava idee fortemente innovative circa la formazione culturale e professionale che doveva assistere le nuove leve degli operatori dell'economia e dell'amministrazione.
Prima di ricordare le vicende che hanno portato all'istituzione e al prestigioso sviluppo dell'Università Bocconi è necessario premettere che non ci si può accostare alla storia dell'Ateneo se non si risale alla figura del suo ideatore e ai motivi che ne hanno ispirato la realizzazione, né si può prescindere dal contesto storico in cui, dopo un periodo di depressione che aveva caratterizzato gli ultimi anni dell'Ottocento, sorse, agli inizi del XX secolo, la "Libera Università Commerciale Luigi Bocconi" con idee fortemente innovative nel campo della formazione culturale e professionale delle future leve di imprenditori, di operatori economici e di amministratori. Per comprendere la storia dell'Università Bocconi occorre volgersi preventivamente a quella del suo fondatore e delle sue ragioni, nonché a quella del suo tempo, che aveva conosciuto un periodo di depressione economica negli ultimi anni del diciannovesimo secolo. La nuova Università vantava idee fortemente innovative circa la formazione culturale e professionale che doveva assistere le nuove leve degli operatori dell'economia e dell'amministrazione.
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Prodotto, scritto e diretto da James Cameron, "Avatar" è un film di fantascienza uscito nel 2009 (distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo tra il 16 e il 18 dicembre di quell'anno). Costata poco meno di 240 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati quasi tre miliardi, diventando così il film con il maggiore incasso di sempre nella storia del cinema mondiale. Vincitore di tre Premi Oscar, Avatar è stato girato nel formato 2D, ma è stato diffuso anche nei formati 3DIMAX e 3D. Il cast di attori include Sam Worthington, Giovanni Ribisi, Sigourney Weaver, Zoe Saldana, Stephen Lang e Michelle Rodriguez. "Avatar" è un film di fantascienza del 2009 di James Cameron. È il film con il maggiore incasso nella storia del cinema mondiale: è costato poco meno di 240 milioni di dollari, incassandone tre miliardi. Il film, girato nel formato 2D, è stato diffuso anche nei formati 3DIMAX e 3D. Ha vinto tre Oscar.
Prodotto, scritto e diretto da James Cameron, "Avatar" è un film di fantascienza uscito nel 2009 (distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo tra il 16 e il 18 dicembre di quell'anno). Costata poco meno di 240 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati quasi tre miliardi, diventando così il film con il maggiore incasso di sempre nella storia del cinema mondiale. Vincitore di tre Premi Oscar, Avatar è stato girato nel formato 2D, ma è stato diffuso anche nei formati 3DIMAX e 3D. Il cast di attori include Sam Worthington, Giovanni Ribisi, Sigourney Weaver, Zoe Saldana, Stephen Lang e Michelle Rodriguez. "Avatar" è un film di fantascienza del 2009 di James Cameron. È il film con il maggiore incasso nella storia del cinema mondiale: è costato poco meno di 240 milioni di dollari, incassandone tre miliardi. Il film, girato nel formato 2D, è stato diffuso anche nei formati 3DIMAX e 3D. Ha vinto tre Oscar.
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Proprio la maggiore consapevolezza delle persone e la capacità di attivarsi re-inventando nuove forme di aggregazione e di dialogo, stanno contribuendo alla sperimentazione di pratiche collaborative inedite e peculiari. Nel nostro Paese tali modelli si stanno sviluppando attingendo a una cultura della condivisione che affonda le sue radici nella tradizione, basti pensare alla nostra Costituzione che è intrisa di cultura collaborativa. Stiamo dunque assistendo, da nord a sud, alla sperimentazione di interessanti modelli applicativi, come il caso dei coworking. Chi sperimenta nuove forme di collaborazione, come il coworking, lo fa forte della propria consapevolezza e della capacità di attivarsi nell'aggregazione e nel dialogo, ma anche attingendo dalla tradizionale cultura della condivisione tipica del nostro Paese.
Proprio la maggiore consapevolezza delle persone e la capacità di attivarsi re-inventando nuove forme di aggregazione e di dialogo, stanno contribuendo alla sperimentazione di pratiche collaborative inedite e peculiari. Nel nostro Paese tali modelli si stanno sviluppando attingendo a una cultura della condivisione che affonda le sue radici nella tradizione, basti pensare alla nostra Costituzione che è intrisa di cultura collaborativa. Stiamo dunque assistendo, da nord a sud, alla sperimentazione di interessanti modelli applicativi, come il caso dei coworking. Chi sperimenta nuove forme di collaborazione, come il coworking, lo fa forte della propria consapevolezza e della capacità di attivarsi nell'aggregazione e nel dialogo, ma anche attingendo dalla tradizionale cultura della condivisione tipica del nostro Paese.
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Pubblicata nel 1938 da Jean-Paul Sartre, a trentadue anni, quand'egli aveva prodotto solo qualche saggio filosofico, e ritenuta dall'autore la sua opera letteraria più rappresentativa, "La nausea" ha la struttura di un diario, nel quale il protagonista, Antoine Roquentin - un intellettuale che deve fare alcune ricerche storiche in una città di provincia - registra impressioni e riflessioni che, pur nella loro varietà, hanno denominatori comuni: la frattura fra coscienza e realtà, la vocazione a un'inclemente analisi che finisce con lo scoprire il vuoto e la retorica dei buoni sentimenti, la constatazione dell'estraneità e dell'assurdità del vivere contemporaneo. Dopo avere scritto solo saggi filosofici, Jean-Paul Sartre nel 1938 pubblicò "La nausea", che ritenne la sua opera letteraria più rilevante; strutturata come un diario, essa riporta le svariate riflessioni del protagonista, le quali evidenziano la frattura fra coscienza e realtà, denunciano la retorica dei buoni sentimenti, constatano l'assurdità del vivere contemporaneo.
Pubblicata nel 1938 da Jean-Paul Sartre, a trentadue anni, quand'egli aveva prodotto solo qualche saggio filosofico, e ritenuta dall'autore la sua opera letteraria più rappresentativa, "La nausea" ha la struttura di un diario, nel quale il protagonista, Antoine Roquentin - un intellettuale che deve fare alcune ricerche storiche in una città di provincia - registra impressioni e riflessioni che, pur nella loro varietà, hanno denominatori comuni: la frattura fra coscienza e realtà, la vocazione a un'inclemente analisi che finisce con lo scoprire il vuoto e la retorica dei buoni sentimenti, la constatazione dell'estraneità e dell'assurdità del vivere contemporaneo. Dopo avere scritto solo saggi filosofici, Jean-Paul Sartre nel 1938 pubblicò "La nausea", che ritenne la sua opera letteraria più rilevante; strutturata come un diario, essa riporta le svariate riflessioni del protagonista, le quali evidenziano la frattura fra coscienza e realtà, denunciano la retorica dei buoni sentimenti, constatano l'assurdità del vivere contemporaneo.
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Qualcuno oggi sostiene che a Roma si vende il teatro sottocosto e che questo lavoro di promozione su un pubblico popolare è un lusso che solo un teatro sovvenzionato può permettersi. Si può rispondere che il "teatro per molti" in Italia è una novità, ha bisogno di propaganda e di lancio. Il teatro è una merce culturale, ma è sempre una merce, e come tale dev'essere venduta. Solo così si può pensare di attirare a uno spettacolo un pubblico che abitualmente non ci pensa neanche. Se la gente, finalmente, viene a teatro, può anche darsi che vent'anni di sforzi per dare una certa dignità alla nostra scena siano serviti a qualcosa. Quello che per alcuni è un teatro sottocosto, a Roma può essere una strategia che serve a lanciare il "teatro per molti", a vendere a un pubblico non abituale, popolare. Se in questo modo si attireranno le persone a teatro, vent'anni di sforzi non saranno stati vani, anche se qualcuno parla di "lusso da teatro sovvenzionato".
Qualcuno oggi sostiene che a Roma si vende il teatro sottocosto e che questo lavoro di promozione su un pubblico popolare è un lusso che solo un teatro sovvenzionato può permettersi. Si può rispondere che il "teatro per molti" in Italia è una novità, ha bisogno di propaganda e di lancio. Il teatro è una merce culturale, ma è sempre una merce, e come tale dev'essere venduta. Solo così si può pensare di attirare a uno spettacolo un pubblico che abitualmente non ci pensa neanche. Se la gente, finalmente, viene a teatro, può anche darsi che vent'anni di sforzi per dare una certa dignità alla nostra scena siano serviti a qualcosa. Quello che per alcuni è un teatro sottocosto, a Roma può essere una strategia che serve a lanciare il "teatro per molti", a vendere a un pubblico non abituale, popolare. Se in questo modo si attireranno le persone a teatro, vent'anni di sforzi non saranno stati vani, anche se qualcuno parla di "lusso da teatro sovvenzionato".
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Quando Elizabeth Blackburn era ancora al liceo, un professore le chiese: "Perché una ragazza carina come te studia materie scientifiche?". Blackburn rispose con un mezzo sorriso. "Come tante - ricorda - avevo poca fiducia in me stessa e non sono riuscita a rispondere con una battuta". La sua rivincita sui pregiudizi è stata conquistare nel 2009 il premio Nobel della Medicina grazie alla scoperta del meccanismo di protezione molecolare dei cromosomi. "Eppure è passato mezzo secolo da quando il professore mi fece quella battuta sessista e i pregiudizi sono ancora molti" commenta la scienziata australiana, 66 anni, durante la presentazione del nuovo rapporto su Donne e Scienze realizzato da OpinionWay. Blackburn è una scienziata australiana di 66 anni, Nobel della Medicina, che sottolinea, durante la presentazione di un rapporto su Donne e Scienze, come vi siano ancora molti pregiudizi e sessismo riguardo le donne che intraprendono la carriera scientifica. Lo fa raccontando un episodio personale che le era accaduto ai tempi del liceo, in cui un professore le aveva fatto una battuta sessista alla quale non era riuscita a rispondere per insicurezza.
Quando Elizabeth Blackburn era ancora al liceo, un professore le chiese: "Perché una ragazza carina come te studia materie scientifiche?". Blackburn rispose con un mezzo sorriso. "Come tante - ricorda - avevo poca fiducia in me stessa e non sono riuscita a rispondere con una battuta". La sua rivincita sui pregiudizi è stata conquistare nel 2009 il premio Nobel della Medicina grazie alla scoperta del meccanismo di protezione molecolare dei cromosomi. "Eppure è passato mezzo secolo da quando il professore mi fece quella battuta sessista e i pregiudizi sono ancora molti" commenta la scienziata australiana, 66 anni, durante la presentazione del nuovo rapporto su Donne e Scienze realizzato da OpinionWay. Blackburn è una scienziata australiana di 66 anni, Nobel della Medicina, che sottolinea, durante la presentazione di un rapporto su Donne e Scienze, come vi siano ancora molti pregiudizi e sessismo riguardo le donne che intraprendono la carriera scientifica. Lo fa raccontando un episodio personale che le era accaduto ai tempi del liceo, in cui un professore le aveva fatto una battuta sessista alla quale non era riuscita a rispondere per insicurezza.
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Quando parliamo di formazione, dobbiamo pensare a un investimento per il futuro dell'azienda, e quindi prevedere quali settori di attività sono in crescita e verso quali modalità di riorganizzazione dei processi produttivi, manageriali e commerciali conviene orientare gli interventi formativi. In un'azienda, la formazione è un investimento. Pertanto, essa va orientata sui settori di attività che si prevedono in crescita e sulle modalità di riorganizzazione dei processi produttivi, manageriali e commerciali a cui si tende.
Quando parliamo di formazione, dobbiamo pensare a un investimento per il futuro dell'azienda, e quindi prevedere quali settori di attività sono in crescita e verso quali modalità di riorganizzazione dei processi produttivi, manageriali e commerciali conviene orientare gli interventi formativi. In un'azienda, la formazione è un investimento. Pertanto, essa va orientata sui settori di attività che si prevedono in crescita e sulle modalità di riorganizzazione dei processi produttivi, manageriali e commerciali a cui si tende.
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Quando si dice "stelle cadenti" si pensa subito alle Lacrime di San Lorenzo, alle calde notti attorno al 10 agosto, durante le quali vediamo sfrecciare centinaia di meteore. Ma anche l'autunno ha le sue belle piogge di stelle che si ripetono ogni anno: le due più importanti sono le Leonidi e le Geminidi, dai nomi delle costellazioni da cui, in apparenza, provengono le scie luminose. Nelle serate in cui il cielo è ripulito dai primi venti autunnali, lo spettacolo è garantito. Solitamente all'espressione "stelle cadenti" si associano le Lacrime di San Lorenzo, meteore che sfrecciano a centinaia attorno al 10 agosto. Anche in autunno, però, quando il cielo è ripulito dai primi venti, si verificano piogge di stelle. Le due più importanti sono le Leonidi e le Geminidi, dai nomi delle costellazioni da cui pare provengano le scie luminose.
Quando si dice "stelle cadenti" si pensa subito alle Lacrime di San Lorenzo, alle calde notti attorno al 10 agosto, durante le quali vediamo sfrecciare centinaia di meteore. Ma anche l'autunno ha le sue belle piogge di stelle che si ripetono ogni anno: le due più importanti sono le Leonidi e le Geminidi, dai nomi delle costellazioni da cui, in apparenza, provengono le scie luminose. Nelle serate in cui il cielo è ripulito dai primi venti autunnali, lo spettacolo è garantito. Solitamente all'espressione "stelle cadenti" si associano le Lacrime di San Lorenzo, meteore che sfrecciano a centinaia attorno al 10 agosto. Anche in autunno, però, quando il cielo è ripulito dai primi venti, si verificano piogge di stelle. Le due più importanti sono le Leonidi e le Geminidi, dai nomi delle costellazioni da cui pare provengano le scie luminose.
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Quando si parla di regine, i britannici non hanno nulla da imparare. E quando ne vedono una, sanno come trattarla, anche se è straniera e non porta la corona. Ad Angela Merkel, la "regina d'Europa" in visita a Londra, hanno riservato tutto gli onori. Lo hanno fatto senza soggezione, con il pragmatismo tipico del loro carattere e in virtù di un'esigenza politica dichiarata: trovare un alleato potente, il più potente, nella delicata partita che Londra gioca con l'Europa. Il fiuto dei britannici ha fatto loro capire come non sia insensato raffigurarsi la Merkel come la regina d'Europa. Quando ella si è recata in visita da loro, l'hanno pertanto trattata come tale. Questione di concretezza. Ma anche di politica. Quel che serve a loro è un alleato potente nelle presenti difficili questioni con l'Europa.
Quando si parla di regine, i britannici non hanno nulla da imparare. E quando ne vedono una, sanno come trattarla, anche se è straniera e non porta la corona. Ad Angela Merkel, la "regina d'Europa" in visita a Londra, hanno riservato tutto gli onori. Lo hanno fatto senza soggezione, con il pragmatismo tipico del loro carattere e in virtù di un'esigenza politica dichiarata: trovare un alleato potente, il più potente, nella delicata partita che Londra gioca con l'Europa. Il fiuto dei britannici ha fatto loro capire come non sia insensato raffigurarsi la Merkel come la regina d'Europa. Quando ella si è recata in visita da loro, l'hanno pertanto trattata come tale. Questione di concretezza. Ma anche di politica. Quel che serve a loro è un alleato potente nelle presenti difficili questioni con l'Europa.
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Quando uno impara a scrivere, ha già imparato a parlare in modo piuttosto complesso. E lo scrivere gli viene insegnato come una cosa del tutto diversa dal parlare. L'esperienza scolastica della scrittura, per di più, non ha quasi mai come scopo il convincere, tipico invece dello scrivere per lavoro, ma sostanzialmente il dimostrare di sapere. Una delle ragioni per cui il processo di scrittura è così penoso ha a che fare con il modo in cui ci hanno insegnato a scrivere. (Lucchini, Business writing, Sperling & Kupfer, 2001) Se scrivere riesce difficile, ciò è anche dovuto al modo in cui ci hanno insegnato a farlo. Ce lo hanno proposto come attività molto diversa dal parlare e volta a dimostrare di sapere, mentre nel mondo del lavoro esso serve soprattutto a convincere.
Quando uno impara a scrivere, ha già imparato a parlare in modo piuttosto complesso. E lo scrivere gli viene insegnato come una cosa del tutto diversa dal parlare. L'esperienza scolastica della scrittura, per di più, non ha quasi mai come scopo il convincere, tipico invece dello scrivere per lavoro, ma sostanzialmente il dimostrare di sapere. Una delle ragioni per cui il processo di scrittura è così penoso ha a che fare con il modo in cui ci hanno insegnato a scrivere. (Lucchini, Business writing, Sperling & Kupfer, 2001) Se scrivere riesce difficile, ciò è anche dovuto al modo in cui ci hanno insegnato a farlo. Ce lo hanno proposto come attività molto diversa dal parlare e volta a dimostrare di sapere, mentre nel mondo del lavoro esso serve soprattutto a convincere.
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Quando, in seguito a un concilio ecumenico o un sinodo, un patriarca o un primate rilascia una provincia ecclesiastica dall'autorità di quel vescovo e la nuova Chiesa indipendente rimane in piena comunione con la gerarchia cui ha cessato di appartenere, il concilio o il primate è chiamato autocefalo. Il primo esempio noto è il caso della Chiesa di Cipro, che ottenne l'autocefalia durante il Concilio di Efeso e, da allora, è guidata dall'arcivescovo di Cipro, il quale non è soggetto ad alcuna autorità religiosa nel governo, sebbene la sua Chiesa rimanesse allora in piena comunione con le Chiese partecipanti al concilio e sebbene lo sia adesso con le altre Chiese ortodosse orientali. L'autocefalia di un patriarca o di un primate si verifica dopo il rilascio dall'autorità di un vescovo di una provincia ecclesiastica, che rimane in piena comunione con la gerarchia a cui apparteneva, e si ha in seguito a un concilio ecumenico o a un sinodo. Il primo esempio noto è quello della Chiesa di Cipro, che è guidata dal suo arcivescovo.
Quando, in seguito a un concilio ecumenico o un sinodo, un patriarca o un primate rilascia una provincia ecclesiastica dall'autorità di quel vescovo e la nuova Chiesa indipendente rimane in piena comunione con la gerarchia cui ha cessato di appartenere, il concilio o il primate è chiamato autocefalo. Il primo esempio noto è il caso della Chiesa di Cipro, che ottenne l'autocefalia durante il Concilio di Efeso e, da allora, è guidata dall'arcivescovo di Cipro, il quale non è soggetto ad alcuna autorità religiosa nel governo, sebbene la sua Chiesa rimanesse allora in piena comunione con le Chiese partecipanti al concilio e sebbene lo sia adesso con le altre Chiese ortodosse orientali. L'autocefalia di un patriarca o di un primate si verifica dopo il rilascio dall'autorità di un vescovo di una provincia ecclesiastica, che rimane in piena comunione con la gerarchia a cui apparteneva, e si ha in seguito a un concilio ecumenico o a un sinodo. Il primo esempio noto è quello della Chiesa di Cipro, che è guidata dal suo arcivescovo.
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Quanto a Perowne, la cosa non lo turba. Che i disertori si rivolgano pure in fondo al corridoio o dall'altra parte della città. Perowne sa che le sue non sono mani da chirurgo. Sono mani nocchiute, ossa e tendini in vista, con un'ispida stoppia di peli rossicci all'attaccatura di ciascun dito la cui estremità è invece larga e piatta, tipo ventosa di salamandra. I pollici, spropositatamente lunghi, si flettono all'indietro, come banane, e sembrano troppo snodati, più adatti a prodezze da circo, fra clown e trapezisti. E come quasi tutto il resto del suo corpo, anche le mani sono vistosamente chiazzate di efelidi arancio e marrone che si propagano su, fino all'ultima nocca. Il dottor Perowne sa che le sue non sono mani da chirurgo; esse sono infatti nodose, ossute e con i tendini in vista. Le punte delle dita sono larghe e piatte, mentre i pollici appaiono molto lunghi e stranamente snodati; ogni dito, inoltre, è ricoperto di ciuffi di peli rossicci e vistose lentiggini.
Quanto a Perowne, la cosa non lo turba. Che i disertori si rivolgano pure in fondo al corridoio o dall'altra parte della città. Perowne sa che le sue non sono mani da chirurgo. Sono mani nocchiute, ossa e tendini in vista, con un'ispida stoppia di peli rossicci all'attaccatura di ciascun dito la cui estremità è invece larga e piatta, tipo ventosa di salamandra. I pollici, spropositatamente lunghi, si flettono all'indietro, come banane, e sembrano troppo snodati, più adatti a prodezze da circo, fra clown e trapezisti. E come quasi tutto il resto del suo corpo, anche le mani sono vistosamente chiazzate di efelidi arancio e marrone che si propagano su, fino all'ultima nocca. Il dottor Perowne sa che le sue non sono mani da chirurgo; esse sono infatti nodose, ossute e con i tendini in vista. Le punte delle dita sono larghe e piatte, mentre i pollici appaiono molto lunghi e stranamente snodati; ogni dito, inoltre, è ricoperto di ciuffi di peli rossicci e vistose lentiggini.
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Quello dei pipistrelli è il secondo gruppo di mammiferi più numeroso. Un quinto di tutti i mammiferi terrestri viventi fa parte dell'ordine dei Chiroptera (un termine di origine greca che significa "mano alata"). Per numerosità, sono inferiori solo ai roditori, e sono distribuiti in tutti continenti, tranne in Antartide. Un tempo si trovavano anche lì: 42 milioni di anni fa i pipistrelli si diffusero dalle Americhe all'Australia, passando per il continente ghiacciato, che all'epoca aveva un clima temperato. I pipistrelli fanno parte dell'ordine dei Chiroptera (in greco "mano alata"), il secondo gruppo di mammiferi più numeroso (20% del totale). Per numero sono secondi solo ai roditori e si trovano in tutti i continenti tranne l'Antartide, luogo in cui si trovavano milioni di anni fa quando il clima era temperato.
Quello dei pipistrelli è il secondo gruppo di mammiferi più numeroso. Un quinto di tutti i mammiferi terrestri viventi fa parte dell'ordine dei Chiroptera (un termine di origine greca che significa "mano alata"). Per numerosità, sono inferiori solo ai roditori, e sono distribuiti in tutti continenti, tranne in Antartide. Un tempo si trovavano anche lì: 42 milioni di anni fa i pipistrelli si diffusero dalle Americhe all'Australia, passando per il continente ghiacciato, che all'epoca aveva un clima temperato. I pipistrelli fanno parte dell'ordine dei Chiroptera (in greco "mano alata"), il secondo gruppo di mammiferi più numeroso (20% del totale). Per numero sono secondi solo ai roditori e si trovano in tutti i continenti tranne l'Antartide, luogo in cui si trovavano milioni di anni fa quando il clima era temperato.
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Quello della formazione è un tema in continua evoluzione, con radici storiche remote e articolate. Il problema era centrale già nei primi del Novecento: ne è una dimostrazione il ricco dibattito relativo all'istruzione professionale che interessò l'Italia durante l'età giolittiana. Come si formano i professionisti del futuro? E' una domanda che chiunque voglia prevenire le crisi propone alla discussione pubblica. Esemplari, in questo senso, le iniziative della Società Umanitaria e il pensiero del suo Segretario generale, Augusto Osimo, secondo cui solo rinnovando le condizioni dell'insegnamento professionale si può dare una chance a un sistema produttivo altrimenti bloccato. Per prevenire le crisi il tema dell'istruzione professionale è fondamentale ed è sempre stato, anche storicamente, al centro della discussione pubblica, ad esempio durante l'età giolittiana. Secondo il segretario generale della Società Umanitaria si può sbloccare il sistema produttivo cambiando le condizioni dell'insegnamento professionale.
Quello della formazione è un tema in continua evoluzione, con radici storiche remote e articolate. Il problema era centrale già nei primi del Novecento: ne è una dimostrazione il ricco dibattito relativo all'istruzione professionale che interessò l'Italia durante l'età giolittiana. Come si formano i professionisti del futuro? E' una domanda che chiunque voglia prevenire le crisi propone alla discussione pubblica. Esemplari, in questo senso, le iniziative della Società Umanitaria e il pensiero del suo Segretario generale, Augusto Osimo, secondo cui solo rinnovando le condizioni dell'insegnamento professionale si può dare una chance a un sistema produttivo altrimenti bloccato. Per prevenire le crisi il tema dell'istruzione professionale è fondamentale ed è sempre stato, anche storicamente, al centro della discussione pubblica, ad esempio durante l'età giolittiana. Secondo il segretario generale della Società Umanitaria si può sbloccare il sistema produttivo cambiando le condizioni dell'insegnamento professionale.
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Questa lettera è una resa dei conti. Si compone quindi di due parti (distinguiamo per semplificare): a. una parte riepilogativa nella quale tutto ciò che sta tra lo scrivente e il destinatario viene raccontato dal punto di vista dello scrivente: si tratta, in sostanza, di stabilire qual è la realtà dei fatti, se la realtà nostra o quella dell'altro; b. e una parte argomentativa, nella quale lo scrivente stabilisce che cosa è giusto e cosa no, naturalmente appellandosi a una giustizia sovrastante tanto sé quanto l'interlocutore. Questa lettera è una resa dei conti, pertanto si compone di una parte riepilogativa, nella quale ciò che sta tra scrivente e destinatario viene raccontato dal punto di vista dello scrivente, e di una parte argomentativa, nella quale lo scrivente stabilisce cosa è giusto e cosa no, appellandosi a una giustizia che sovrasta sé e l'interlocutore.
Questa lettera è una resa dei conti. Si compone quindi di due parti (distinguiamo per semplificare): a. una parte riepilogativa nella quale tutto ciò che sta tra lo scrivente e il destinatario viene raccontato dal punto di vista dello scrivente: si tratta, in sostanza, di stabilire qual è la realtà dei fatti, se la realtà nostra o quella dell'altro; b. e una parte argomentativa, nella quale lo scrivente stabilisce che cosa è giusto e cosa no, naturalmente appellandosi a una giustizia sovrastante tanto sé quanto l'interlocutore. Questa lettera è una resa dei conti, pertanto si compone di una parte riepilogativa, nella quale ciò che sta tra scrivente e destinatario viene raccontato dal punto di vista dello scrivente, e di una parte argomentativa, nella quale lo scrivente stabilisce cosa è giusto e cosa no, appellandosi a una giustizia che sovrasta sé e l'interlocutore.
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Quindi in una prima fase, almeno fino a prima della guerra, la parola hipster si associa soltanto agli afroamericani che si vestono in maniera eccentrica o costosa. I primi hipster sono quei neri americani che cercano di passare per qualcun altro, che usano lo stile "per andare su", per salire simbolicamente la scala sociale, sia attraverso un bel vestito sfarzoso sia con la propria musica eclettica, come Dizzy Gillespie (che portava baschi neri e giacche leopardate sul palco). Fino a prima della guerra, hipster erano chiamati quegli afroamericani che si vestivano in maniera eccentrica o costosa. Lo stile era sinonimo della ricerca di ascesa sociale, come nel caso di Dizzy Gillespie.
Quindi in una prima fase, almeno fino a prima della guerra, la parola hipster si associa soltanto agli afroamericani che si vestono in maniera eccentrica o costosa. I primi hipster sono quei neri americani che cercano di passare per qualcun altro, che usano lo stile "per andare su", per salire simbolicamente la scala sociale, sia attraverso un bel vestito sfarzoso sia con la propria musica eclettica, come Dizzy Gillespie (che portava baschi neri e giacche leopardate sul palco). Fino a prima della guerra, hipster erano chiamati quegli afroamericani che si vestivano in maniera eccentrica o costosa. Lo stile era sinonimo della ricerca di ascesa sociale, come nel caso di Dizzy Gillespie.
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Radio Popolare nasce nel 1976 (..) È la radio del "microfono aperto", della partecipazione degli ascoltatori che diventano anche produttori di programmi. Mentre le radio libere e di movimento spariscono nel riflusso degli anni ottanta, Radio Popolare cresce e nel 1990, sul modello delle radio comunitarie americane, si trasforma in una stazione finanziata dagli ascoltatori: oggi circa 15.000 ascoltatori pagano ogni anno un abbonamento volontario di 90 euro. Nel 1992 nasce Popolare Network, una federazione di quindici radio locali che ritrasmettono radio giornali e alcuni programmi della casa madre milanese. Radio Popolare nasce nel 1976 come radio del "microfono aperto", in cui gli ascoltatori sono produttori di programmi. Mentre negli anni ottanta le radio libere e di movimento spariscono, si trasforma in una stazione finanziata dagli ascoltatori (oggi 15mila abbonati la finanziano con un contributo di 90 euro). Nel 1992 nasce Popolare Network che federa quindici radio locali che ritrasmettono alcuni programmi della casa madre milanese.
Radio Popolare nasce nel 1976 (..) È la radio del "microfono aperto", della partecipazione degli ascoltatori che diventano anche produttori di programmi. Mentre le radio libere e di movimento spariscono nel riflusso degli anni ottanta, Radio Popolare cresce e nel 1990, sul modello delle radio comunitarie americane, si trasforma in una stazione finanziata dagli ascoltatori: oggi circa 15.000 ascoltatori pagano ogni anno un abbonamento volontario di 90 euro. Nel 1992 nasce Popolare Network, una federazione di quindici radio locali che ritrasmettono radio giornali e alcuni programmi della casa madre milanese. Radio Popolare nasce nel 1976 come radio del "microfono aperto", in cui gli ascoltatori sono produttori di programmi. Mentre negli anni ottanta le radio libere e di movimento spariscono, si trasforma in una stazione finanziata dagli ascoltatori (oggi 15mila abbonati la finanziano con un contributo di 90 euro). Nel 1992 nasce Popolare Network che federa quindici radio locali che ritrasmettono alcuni programmi della casa madre milanese.
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Recentemente è stato sviluppato un modello che mostra come i diamanti possano formarsi anche in condizioni differenti, a seguito di interazioni fra acqua e roccia, come quelle che avvengono quando nei processi di subduzione è coinvolta la litosfera oceanica. In particolare, il processo di formazione dei diamanti può realizzarsi quando il fluido si infiltra fra due strati di roccia calda e sotto pressione. Se in queste condizioni si verifica un crollo del pH dell'acqua, ovvero un repentino aumento dell'acidità, una condizione che dipende dalla composizione delle rocce coinvolte nell'interazione, inizia la precipitazione chimica dei diamanti. I diamanti possono formarsi a seguito di interazioni tra acqua e roccia, se il fluido si infiltra tra due strati di roccia, come nel caso dei processi di subduzione della litosfera oceanica. Se l'acqua diventa più acida per via delle sostanze contenute nelle rocce, si avvia il processo di formazione dei diamanti.
Recentemente è stato sviluppato un modello che mostra come i diamanti possano formarsi anche in condizioni differenti, a seguito di interazioni fra acqua e roccia, come quelle che avvengono quando nei processi di subduzione è coinvolta la litosfera oceanica. In particolare, il processo di formazione dei diamanti può realizzarsi quando il fluido si infiltra fra due strati di roccia calda e sotto pressione. Se in queste condizioni si verifica un crollo del pH dell'acqua, ovvero un repentino aumento dell'acidità, una condizione che dipende dalla composizione delle rocce coinvolte nell'interazione, inizia la precipitazione chimica dei diamanti. I diamanti possono formarsi a seguito di interazioni tra acqua e roccia, se il fluido si infiltra tra due strati di roccia, come nel caso dei processi di subduzione della litosfera oceanica. Se l'acqua diventa più acida per via delle sostanze contenute nelle rocce, si avvia il processo di formazione dei diamanti.
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Recentemente l'Iraq - Paese a maggioranza sciita con una storia recente complicata e violenta - è stato conquistato per circa un terzo del suo territorio da uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti in circolazione, lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, noto anche con la sigla "ISIS". Non è la prima volta che in Occidente si sente parlare di ISIS: da più di due anni l'ISIS combatte nella guerra civile siriana contro il presidente Bashar al Assad, e da circa un anno ha cominciato a combattere non solo le forze governative siriane ma anche i ribelli più moderati, creando di fatto un secondo fronte di guerra. L'ISIS è un'organizzazione molto particolare: definisce se stessa come "Stato" e non come "gruppo". Usa metodi così violenti che anche al-Qaeda di recente se ne è distanziata. Un terzo dell'Iraq è recentemente passato sotto il controllo di un gruppo sunnita estremista chiamato ISIS, conosciuto anche in Occidente. Esso è attivo nella guerra civile siriana contro il presidente Assad e contemporaneamente contro i gruppi di opposizione più moderati, con metodi estremamente violenti.
Recentemente l'Iraq - Paese a maggioranza sciita con una storia recente complicata e violenta - è stato conquistato per circa un terzo del suo territorio da uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti in circolazione, lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, noto anche con la sigla "ISIS". Non è la prima volta che in Occidente si sente parlare di ISIS: da più di due anni l'ISIS combatte nella guerra civile siriana contro il presidente Bashar al Assad, e da circa un anno ha cominciato a combattere non solo le forze governative siriane ma anche i ribelli più moderati, creando di fatto un secondo fronte di guerra. L'ISIS è un'organizzazione molto particolare: definisce se stessa come "Stato" e non come "gruppo". Usa metodi così violenti che anche al-Qaeda di recente se ne è distanziata. Un terzo dell'Iraq è recentemente passato sotto il controllo di un gruppo sunnita estremista chiamato ISIS, conosciuto anche in Occidente. Esso è attivo nella guerra civile siriana contro il presidente Assad e contemporaneamente contro i gruppi di opposizione più moderati, con metodi estremamente violenti.
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Recenti analisi hanno dimostrato che l'obiettivo di fornire aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo entro il 2020 è raggiungibile. Al vertice di Copenaghen sul clima nel 2009, quando i principali Stati industrializzati e in via di sviluppo hanno accettato di limitare le emissioni entro il 2020, è stato votato un pacchetto di aiuti economici di cento miliardi di dollari all'anno per i Paesi poveri. Ora quei Paesi vogliono la conferma di riceverli tutti come condizione irrinunciabile per un accordo a Parigi. Visto che finora sono stati versati circa 62 miliardi, l'Ocse ritiene probabile che l'obiettivo sarà rispettato entro la scadenza del 2020. A Copenaghen, nel 2009, i principali Paesi hanno concordato di limitare le emissioni entro il 2020 e di provvedere ad aiuti economici per i Paesi in via di sviluppo per 100 miliardi annui. Considerando la percentuale di versamenti al momento, i Paesi che dovranno beneficiarne chiedono garanzie prima di giungere all'accordo di Parigi. Sia recenti analisi sia l'Ocse considerano l'obiettivo raggiungibile.
Recenti analisi hanno dimostrato che l'obiettivo di fornire aiuti economici ai Paesi in via di sviluppo entro il 2020 è raggiungibile. Al vertice di Copenaghen sul clima nel 2009, quando i principali Stati industrializzati e in via di sviluppo hanno accettato di limitare le emissioni entro il 2020, è stato votato un pacchetto di aiuti economici di cento miliardi di dollari all'anno per i Paesi poveri. Ora quei Paesi vogliono la conferma di riceverli tutti come condizione irrinunciabile per un accordo a Parigi. Visto che finora sono stati versati circa 62 miliardi, l'Ocse ritiene probabile che l'obiettivo sarà rispettato entro la scadenza del 2020. A Copenaghen, nel 2009, i principali Paesi hanno concordato di limitare le emissioni entro il 2020 e di provvedere ad aiuti economici per i Paesi in via di sviluppo per 100 miliardi annui. Considerando la percentuale di versamenti al momento, i Paesi che dovranno beneficiarne chiedono garanzie prima di giungere all'accordo di Parigi. Sia recenti analisi sia l'Ocse considerano l'obiettivo raggiungibile.
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Recenti studi hanno dimostrato che pensare il futuro diventa impossibile senza la memoria del passato, perché i circuiti della mente che permettono di veleggiare tra i ricordi sono gli stessi che dipingono gli scenari del domani. D'altra parte il passato non è solo un residuo che naturalmente permane, ma viene continuamente progettato e riprogettato da ogni presente, similmente a come vengono delineati i giorni a venire. I meccanismi della mente umana, come dimostrato da alcuni studi, non permettono di pensare al futuro senza una conoscenza del passato. Peraltro nella mente umana il passato non è statico, bensì continuamente ripensato e riprogettato, ancora una volta al pari del futuro.
Recenti studi hanno dimostrato che pensare il futuro diventa impossibile senza la memoria del passato, perché i circuiti della mente che permettono di veleggiare tra i ricordi sono gli stessi che dipingono gli scenari del domani. D'altra parte il passato non è solo un residuo che naturalmente permane, ma viene continuamente progettato e riprogettato da ogni presente, similmente a come vengono delineati i giorni a venire. I meccanismi della mente umana, come dimostrato da alcuni studi, non permettono di pensare al futuro senza una conoscenza del passato. Peraltro nella mente umana il passato non è statico, bensì continuamente ripensato e riprogettato, ancora una volta al pari del futuro.
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Rembrandt viene generalmente considerato uno dei più grandi pittori della storia dell'arte europea e il più importante di quella olandese. Il suo periodo di attività coincide con quello che gli storici definiscono l'età dell'oro olandese. Sia nella pittura che nella stampa egli esibì una completa conoscenza dell'iconografia classica che modellò per adattarla alle proprie esigenze. Così, la rappresentazione di scene bibliche era costituita dalla sua conoscenza dei relativi testi, dall'influenza delle tematiche classiche e dall'osservazione della popolazione ebrea di Amsterdam. Rembrandt, uno dei più grandi pittori europei, fu attivo nel periodo dell'età dell'oro olandese. In pittura e nella stampa mostrò una completa conoscenza dell'iconografia classica. Nella rappresentazione di scene bibliche si ritrovano conoscenza dei relativi testi, influenza delle tematiche classiche e l'osservazione della popolazione ebrea di Amsterdam.
Rembrandt viene generalmente considerato uno dei più grandi pittori della storia dell'arte europea e il più importante di quella olandese. Il suo periodo di attività coincide con quello che gli storici definiscono l'età dell'oro olandese. Sia nella pittura che nella stampa egli esibì una completa conoscenza dell'iconografia classica che modellò per adattarla alle proprie esigenze. Così, la rappresentazione di scene bibliche era costituita dalla sua conoscenza dei relativi testi, dall'influenza delle tematiche classiche e dall'osservazione della popolazione ebrea di Amsterdam. Rembrandt, uno dei più grandi pittori europei, fu attivo nel periodo dell'età dell'oro olandese. In pittura e nella stampa mostrò una completa conoscenza dell'iconografia classica. Nella rappresentazione di scene bibliche si ritrovano conoscenza dei relativi testi, influenza delle tematiche classiche e l'osservazione della popolazione ebrea di Amsterdam.
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Ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute (Usa) hanno sviluppato una nuova tecnica per promuovere la riparazione e la "rinascita" dei tessuti muscolari danneggiati. La metodica consente anche di creare la riserva di cellule staminali necessaria per supportare i vari cicli di riparazione del muscolo. Quando il muscolo viene danneggiato da lesioni o malattie degenerative come la distrofia, le cellule muscolari satellite devono differenziarsi in cellule muscolari mature per riparare le parti danneggiate. In secondo luogo, è necessaria una riserva di cellule satellite per riparare il muscolo in caso di futuri incidenti. Nel caso della distrofia muscolare, è proprio questa riserva che viene "prosciugata" fino a un punto di non ritorno. Lo studio ha rilevato che utilizzando un inibitore della proteina Stat3 si può sia costituire la riserva di cellule satellite, che promuovere la loro differenziazione in fibre muscolari. Quando il muscolo viene danneggiato da lesioni o malattie come la distrofia, le cellule staminali, dette cellule muscolari satellite, devono differenziarsi in cellule muscolari mature per riparare la lesione. Successivamente deve ricostituirsi la riserva di cellule satellite per riparare eventuali lesioni future. Negli Stati Uniti hanno sviluppato una tecnica sia per promuovere la riparazione del muscolo lesionato, che per ricreare la riserva di cellule satellite tramite un inibitore della proteina Start3. Questa metodica sarà utile anche per la cura della distrofia muscolare, che "prosciuga" la riserva di cellule staminali fino a un punto di non ritorno.
Ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute (Usa) hanno sviluppato una nuova tecnica per promuovere la riparazione e la "rinascita" dei tessuti muscolari danneggiati. La metodica consente anche di creare la riserva di cellule staminali necessaria per supportare i vari cicli di riparazione del muscolo. Quando il muscolo viene danneggiato da lesioni o malattie degenerative come la distrofia, le cellule muscolari satellite devono differenziarsi in cellule muscolari mature per riparare le parti danneggiate. In secondo luogo, è necessaria una riserva di cellule satellite per riparare il muscolo in caso di futuri incidenti. Nel caso della distrofia muscolare, è proprio questa riserva che viene "prosciugata" fino a un punto di non ritorno. Lo studio ha rilevato che utilizzando un inibitore della proteina Stat3 si può sia costituire la riserva di cellule satellite, che promuovere la loro differenziazione in fibre muscolari. Quando il muscolo viene danneggiato da lesioni o malattie come la distrofia, le cellule staminali, dette cellule muscolari satellite, devono differenziarsi in cellule muscolari mature per riparare la lesione. Successivamente deve ricostituirsi la riserva di cellule satellite per riparare eventuali lesioni future. Negli Stati Uniti hanno sviluppato una tecnica sia per promuovere la riparazione del muscolo lesionato, che per ricreare la riserva di cellule satellite tramite un inibitore della proteina Start3. Questa metodica sarà utile anche per la cura della distrofia muscolare, che "prosciuga" la riserva di cellule staminali fino a un punto di non ritorno.
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Ricordate l'inizio del romanzo di Charles Dickens Le due città? Sembra perfetto per descrivere la situazione della musica oggi: "Era il tempo migliore e il tempo peggiore". La citazione di Dickens non è casuale. Melomane insaziabile, lo scrittore britannico usò la sua fortuna per viaggiare in tutta Europa alla ricerca di opere e sinfonie. Provate a immaginare il suo stupore se vivesse oggi: potrebbe trovare musica ovunque e a costi bassissimi. E di ogni genere: chiunque abbia una connessione a internet può ascoltare in una settimana più musica rinascimentale di quella che Lorenzo de' Medici ascoltò in tutta la sua vita. Tuttavia è meglio diffidare dei proclami di chi sostiene che viviamo nel paradiso in terra. In generale la qualità sonora della musica che ascoltiamo è peggiore rispetto a trent'anni fa. La situazione della musica attuale è ambivalente: in termini di quantità e accessibilità è la migliore immaginabile. Ma, dal punto di vista della qualità, la situazione è peggiore anche solo rispetto a 30 anni fa.
Ricordate l'inizio del romanzo di Charles Dickens Le due città? Sembra perfetto per descrivere la situazione della musica oggi: "Era il tempo migliore e il tempo peggiore". La citazione di Dickens non è casuale. Melomane insaziabile, lo scrittore britannico usò la sua fortuna per viaggiare in tutta Europa alla ricerca di opere e sinfonie. Provate a immaginare il suo stupore se vivesse oggi: potrebbe trovare musica ovunque e a costi bassissimi. E di ogni genere: chiunque abbia una connessione a internet può ascoltare in una settimana più musica rinascimentale di quella che Lorenzo de' Medici ascoltò in tutta la sua vita. Tuttavia è meglio diffidare dei proclami di chi sostiene che viviamo nel paradiso in terra. In generale la qualità sonora della musica che ascoltiamo è peggiore rispetto a trent'anni fa. La situazione della musica attuale è ambivalente: in termini di quantità e accessibilità è la migliore immaginabile. Ma, dal punto di vista della qualità, la situazione è peggiore anche solo rispetto a 30 anni fa.
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Rifiuto forse ciò che nei suoi vari tentativi ha conquistato il liberalismo? Non sia mai che ciò che è stato conquistato vada perduto! Ora, dopo che con il liberalismo "l'uomo" è diventato libero, rivolgo lo sguardo a me stesso e mi confesso apertamente: ciò che l'uomo sembra aver conquistato, l'ho conquistato io solo. L'uomo è libero se "l'uomo è per l'uomo l'ente supremo". Perciò per il compimento del liberalismo è necessario che ogni altro ente supremo venga negato, che la teologia venga soppiantata dall'antropologia, che Dio e la sua grazia siano derise, che l'"ateismo" divenga universale. Nonostante l'autore non neghi l'importanza delle conquiste ottenute dal liberalismo, egli sottolinea come ritenga essenziale per il compimento del liberalismo la negazione di ogni ente che sia ritenuto superiore all'uomo, a partire da Dio.
Rifiuto forse ciò che nei suoi vari tentativi ha conquistato il liberalismo? Non sia mai che ciò che è stato conquistato vada perduto! Ora, dopo che con il liberalismo "l'uomo" è diventato libero, rivolgo lo sguardo a me stesso e mi confesso apertamente: ciò che l'uomo sembra aver conquistato, l'ho conquistato io solo. L'uomo è libero se "l'uomo è per l'uomo l'ente supremo". Perciò per il compimento del liberalismo è necessario che ogni altro ente supremo venga negato, che la teologia venga soppiantata dall'antropologia, che Dio e la sua grazia siano derise, che l'"ateismo" divenga universale. Nonostante l'autore non neghi l'importanza delle conquiste ottenute dal liberalismo, egli sottolinea come ritenga essenziale per il compimento del liberalismo la negazione di ogni ente che sia ritenuto superiore all'uomo, a partire da Dio.
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Rinasce a Milano lo storico cinema Orchidea, chiuso da 6 anni, che tornerà ai milanesi con i suoi 126 posti, sala di proiezione restaurata e nuove toilette. Costo totale dell'intervento: 1.300.000 euro, stanziati dal Comune. "È un intervento che consentirà la riqualificazione di un edificio storico della città che da anni si trova in stato di abbandono", annunciano l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza e l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Le opere saranno sostanzialmente di adeguamento alle norme di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche. Il restauro conservativo, che ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza archeologica, prevede il recupero della facciata storica e del vecchio chiostro di quello che nel XV secolo era il Palazzo dei Medici. A Milano lo storico cinema Orchidea, chiuso da 6 anni, tornerà presto a vivere dopo i lavori di ristrutturazione che riguarderanno soprattutto l'adeguamento alle norme di sicurezza e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto, che ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza archeologica e il cui costo è di 1.300.000 euro, riguarderà anche il recupero della facciata e del chiostro di quello che nel XV secolo era il Palazzo dei Medici.
Rinasce a Milano lo storico cinema Orchidea, chiuso da 6 anni, che tornerà ai milanesi con i suoi 126 posti, sala di proiezione restaurata e nuove toilette. Costo totale dell'intervento: 1.300.000 euro, stanziati dal Comune. "È un intervento che consentirà la riqualificazione di un edificio storico della città che da anni si trova in stato di abbandono", annunciano l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza e l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Le opere saranno sostanzialmente di adeguamento alle norme di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche. Il restauro conservativo, che ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza archeologica, prevede il recupero della facciata storica e del vecchio chiostro di quello che nel XV secolo era il Palazzo dei Medici. A Milano lo storico cinema Orchidea, chiuso da 6 anni, tornerà presto a vivere dopo i lavori di ristrutturazione che riguarderanno soprattutto l'adeguamento alle norme di sicurezza e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto, che ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza archeologica e il cui costo è di 1.300.000 euro, riguarderà anche il recupero della facciata e del chiostro di quello che nel XV secolo era il Palazzo dei Medici.
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Rispetto alla Grande Guerra, la guerra attuale è un fatto meno catastrofico ma apparentemente senza fine, politicamente secondario - almeno in quanto non contrappone più le principali potenze del sistema internazionale - ma sempre meno controllabile dalle diplomazie, circoscritto a un numero di combattenti incomparabilmente minore di quello dei grandi eserciti di massa del 1914 ma, in compenso, destinato a colpire i non combattenti in misura incomparabilmente maggiore di allora. Pur non essendo catastrofica come la Grande Guerra, non contrapponendo direttamente le maggiori potenze e mettendo in campo un numero assai minore di combattenti, la guerra di oggi appare senza fine, poco controllabile diplomaticamente e capace di colpire in modo incomparabilmente maggiore i non combattenti.
Rispetto alla Grande Guerra, la guerra attuale è un fatto meno catastrofico ma apparentemente senza fine, politicamente secondario - almeno in quanto non contrappone più le principali potenze del sistema internazionale - ma sempre meno controllabile dalle diplomazie, circoscritto a un numero di combattenti incomparabilmente minore di quello dei grandi eserciti di massa del 1914 ma, in compenso, destinato a colpire i non combattenti in misura incomparabilmente maggiore di allora. Pur non essendo catastrofica come la Grande Guerra, non contrapponendo direttamente le maggiori potenze e mettendo in campo un numero assai minore di combattenti, la guerra di oggi appare senza fine, poco controllabile diplomaticamente e capace di colpire in modo incomparabilmente maggiore i non combattenti.
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Roma rappresenta un caso unico per l'intera civiltà antica. Nessun'altra città ha conservato nel Mediterraneo una tale messe di informazioni sulle sue origini. Scartare questi dati significa perdere l'unica occasione che abbiamo di risalire, tramite la memoria vivente conservatasi per quanto alterata nelle fonti letterarie, alle fasi urbane in formazione, proto-urbane e pre-urbane dell'insediamento. Per questa ragione ogni frammento di memoria che potrebbe giungerci da quei tempi lontani va conservato come notizia preziosa, da rispettare prima che da scartare, sia che riguardi un avvenimento fondamentale, sia che riguardi un mito e sia, come spesso avviene nel Lazio, che riguardi entrambi, per cui nulla è più assurdo che l'olocausto delle fonti voluto dalla critica che mostra i muscoli e si definisce "dura", come quella praticata da Jacques Poucet. Nel Mediterraneo, è solo Roma ad aver conservato, grazie alle fonti letterarie antiche, una massa notevole di informazioni relative alle sue origini. Rifiutare di prendere in esame i dati che così ci sono giunti - che siano relativi a eventi sia grandi sia minimi sia fantasiosi - in nome di una critica come quella di Jacques Poucet, sedicente e "dura", appare poco costruttivo.
Roma rappresenta un caso unico per l'intera civiltà antica. Nessun'altra città ha conservato nel Mediterraneo una tale messe di informazioni sulle sue origini. Scartare questi dati significa perdere l'unica occasione che abbiamo di risalire, tramite la memoria vivente conservatasi per quanto alterata nelle fonti letterarie, alle fasi urbane in formazione, proto-urbane e pre-urbane dell'insediamento. Per questa ragione ogni frammento di memoria che potrebbe giungerci da quei tempi lontani va conservato come notizia preziosa, da rispettare prima che da scartare, sia che riguardi un avvenimento fondamentale, sia che riguardi un mito e sia, come spesso avviene nel Lazio, che riguardi entrambi, per cui nulla è più assurdo che l'olocausto delle fonti voluto dalla critica che mostra i muscoli e si definisce "dura", come quella praticata da Jacques Poucet. Nel Mediterraneo, è solo Roma ad aver conservato, grazie alle fonti letterarie antiche, una massa notevole di informazioni relative alle sue origini. Rifiutare di prendere in esame i dati che così ci sono giunti - che siano relativi a eventi sia grandi sia minimi sia fantasiosi - in nome di una critica come quella di Jacques Poucet, sedicente e "dura", appare poco costruttivo.
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Ruggero Leoncavallo, dopo alcuni tentativi operistici giovanili non fortunati, sulla scia del grande successo riportato nel 1890 da "Cavalleria rusticana" di Mascagni, compose un'opera verista destinata a grande fortuna: "Pagliacci". Rappresentata per la prima volta nel 1892 al Teatro Dal Verme di Milano, diretta da Arturo Toscanini, l'opera riscosse un successo immediato ed è l'unica creazione di Leoncavallo che non sia mai uscita dal grande repertorio lirico. La sua aria più celebre, "Vesti la giubba", registrata da Enrico Caruso, fu il primo disco al mondo a toccare il milione di copie di vendita. L'anno successivo (1893) venne rappresentata a Milano l'opera "I Medici", ma né questa creazione, né la successiva, "Chatterton", rappresentata a Roma nel 1896, ottennero il successo sperato. Leoncavallo, dopo un esordio operistico sfortunato, compose, sulla scia del grande successo della "Cavalleria rusticana" di Mascagni, un'opera verista di grande fortuna, "Pagliacci", che fu presentata nel 1892 al Dal Verme di Milano sotto la direzione di Toscanini. È l'unica opera di Leoncavallo ancora rappresentata. La sua aria "Vesti la giubba", interpretata da Caruso, fu il primo disco al mondo a vendere un milione di copie. Le successive opere "I Medici" e "Chatterton" non ottennero il successo sperato.
Ruggero Leoncavallo, dopo alcuni tentativi operistici giovanili non fortunati, sulla scia del grande successo riportato nel 1890 da "Cavalleria rusticana" di Mascagni, compose un'opera verista destinata a grande fortuna: "Pagliacci". Rappresentata per la prima volta nel 1892 al Teatro Dal Verme di Milano, diretta da Arturo Toscanini, l'opera riscosse un successo immediato ed è l'unica creazione di Leoncavallo che non sia mai uscita dal grande repertorio lirico. La sua aria più celebre, "Vesti la giubba", registrata da Enrico Caruso, fu il primo disco al mondo a toccare il milione di copie di vendita. L'anno successivo (1893) venne rappresentata a Milano l'opera "I Medici", ma né questa creazione, né la successiva, "Chatterton", rappresentata a Roma nel 1896, ottennero il successo sperato. Leoncavallo, dopo un esordio operistico sfortunato, compose, sulla scia del grande successo della "Cavalleria rusticana" di Mascagni, un'opera verista di grande fortuna, "Pagliacci", che fu presentata nel 1892 al Dal Verme di Milano sotto la direzione di Toscanini. È l'unica opera di Leoncavallo ancora rappresentata. La sua aria "Vesti la giubba", interpretata da Caruso, fu il primo disco al mondo a vendere un milione di copie. Le successive opere "I Medici" e "Chatterton" non ottennero il successo sperato.
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Rumore senza forma, ritmo ossessivo e martellante, armonie facili, banali e artificiali, voci anonime. Questa è l'immagine comunemente associata alla disco music: musica senza radici. L'uomo della strada ancora oggi identifica erroneamente la nascita della disco con il film del 1977 "La febbre del sabato sera" e la relativa celeberrima colonna sonora dei Bee Gees. La disco music è comunemente considerata musica senza radici. L'uomo della strada erroneamente identifica la nascita di questo genere con il film del 1977 "La febbre del sabato sera" e la relativa celeberrima colonna sonora dei Bee Gees.
Rumore senza forma, ritmo ossessivo e martellante, armonie facili, banali e artificiali, voci anonime. Questa è l'immagine comunemente associata alla disco music: musica senza radici. L'uomo della strada ancora oggi identifica erroneamente la nascita della disco con il film del 1977 "La febbre del sabato sera" e la relativa celeberrima colonna sonora dei Bee Gees. La disco music è comunemente considerata musica senza radici. L'uomo della strada erroneamente identifica la nascita di questo genere con il film del 1977 "La febbre del sabato sera" e la relativa celeberrima colonna sonora dei Bee Gees.
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Sarà la street art, forma d'arte che ha radici negli anni Sessanta, la protagonista della Street Art Night, in onda venerdì 20 novembre su Sky Arte HD. Federico Buffa ci farà da guida tra le strade della Grande Mela nel documentario in prima visione Graffiti a New York, scritto e diretto da Francesco Mazza. Durante la passeggiata tra i luoghi chiave della street art, Buffa ci farà incontrare gli eccezionali graffiti writers dell'epoca - Taki 183, T-Kid, Sharp, Lady Pink, Jon Naar, Coco 144 - alcuni dei quali decidono di mostrarsi per la prima volta. La serata si chiuderà con Exit through the Gift Shop: il "non-documentario" che vede il folle film-maker Thierry Guetta tentare di svelare l'identità di Banksy, il misterioso re della street-art, finendo per diventare egli stesso artista. Sarà la street art, forma d'arte che ha radici negli anni Sessanta, la protagonista della Street Art Night, in onda venerdì 20 novembre su Sky Arte HD. Federico Buffa ci guiderà fra le strade della Grande Mela nel documentario in prima visione Graffiti a New York, scritto e diretto da Francesco Mazza, facendoci incontrare (alcuni per la prima volta) i writers dell'epoca: Taki 183, T-Kid, Sharp, Lady Pink, Jon Naar, Coco 144. A seguire andrà in onda Exit through the Gift Shop: il "non- documentario" che vede il folle film-maker Thierry Guetta tentare di svelare l'identità di Banksy, il misterioso re della street- art.
Sarà la street art, forma d'arte che ha radici negli anni Sessanta, la protagonista della Street Art Night, in onda venerdì 20 novembre su Sky Arte HD. Federico Buffa ci farà da guida tra le strade della Grande Mela nel documentario in prima visione Graffiti a New York, scritto e diretto da Francesco Mazza. Durante la passeggiata tra i luoghi chiave della street art, Buffa ci farà incontrare gli eccezionali graffiti writers dell'epoca - Taki 183, T-Kid, Sharp, Lady Pink, Jon Naar, Coco 144 - alcuni dei quali decidono di mostrarsi per la prima volta. La serata si chiuderà con Exit through the Gift Shop: il "non-documentario" che vede il folle film-maker Thierry Guetta tentare di svelare l'identità di Banksy, il misterioso re della street-art, finendo per diventare egli stesso artista. Sarà la street art, forma d'arte che ha radici negli anni Sessanta, la protagonista della Street Art Night, in onda venerdì 20 novembre su Sky Arte HD. Federico Buffa ci guiderà fra le strade della Grande Mela nel documentario in prima visione Graffiti a New York, scritto e diretto da Francesco Mazza, facendoci incontrare (alcuni per la prima volta) i writers dell'epoca: Taki 183, T-Kid, Sharp, Lady Pink, Jon Naar, Coco 144. A seguire andrà in onda Exit through the Gift Shop: il "non- documentario" che vede il folle film-maker Thierry Guetta tentare di svelare l'identità di Banksy, il misterioso re della street- art.
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Scan Pyramids, progetto finanziato dal governo egiziano, dall'Università del Cairo, da quella canadese di Laval, da quella giapponese di Nagoya e dal francese Heritage Innovation Preservation Institute (Hip), utilizzerà le più avanzate tecniche di analisi non invasiva (termografia all'infrarosso, fotogrammetria, scanner laser e ricostruzioni 3D ecc.) per scoprire i segreti ancora nascosti nelle grandi piramidi, come cunicoli e camere non ancora identificati. Saranno analizzate a Giza non solo la grande piramide di Cheope, costruita circa 4.500 anni fa, e quella più piccola di Chefren, ma anche presso Saqqara quelle di Snefru (Rossa e Romboidale). Inoltre saranno utilizzati droni per ricostruire in tre dimensioni con precisione centimetrica l'esatta topologia dei luoghi dove sorgono questi straordinari monumenti dell'antichità. Il progetto Scan Pyramids, finanziato da un consorzio internazionale che comprende anche varie università, utilizzerà tecniche di analisi non invasiva, come termografia a infrarossi e scanner laser, per studiare parti delle piramidi non ancora identificate. Con questi mezzi saranno analizzate le piramidi di Giza e Saqqara. Inoltre saranno utilizzati droni per la ricostruzione tridimensionale con precisione centimetrica dei luoghi dove sorgono questi monumenti.
Scan Pyramids, progetto finanziato dal governo egiziano, dall'Università del Cairo, da quella canadese di Laval, da quella giapponese di Nagoya e dal francese Heritage Innovation Preservation Institute (Hip), utilizzerà le più avanzate tecniche di analisi non invasiva (termografia all'infrarosso, fotogrammetria, scanner laser e ricostruzioni 3D ecc.) per scoprire i segreti ancora nascosti nelle grandi piramidi, come cunicoli e camere non ancora identificati. Saranno analizzate a Giza non solo la grande piramide di Cheope, costruita circa 4.500 anni fa, e quella più piccola di Chefren, ma anche presso Saqqara quelle di Snefru (Rossa e Romboidale). Inoltre saranno utilizzati droni per ricostruire in tre dimensioni con precisione centimetrica l'esatta topologia dei luoghi dove sorgono questi straordinari monumenti dell'antichità. Il progetto Scan Pyramids, finanziato da un consorzio internazionale che comprende anche varie università, utilizzerà tecniche di analisi non invasiva, come termografia a infrarossi e scanner laser, per studiare parti delle piramidi non ancora identificate. Con questi mezzi saranno analizzate le piramidi di Giza e Saqqara. Inoltre saranno utilizzati droni per la ricostruzione tridimensionale con precisione centimetrica dei luoghi dove sorgono questi monumenti.
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Scoperti anni fa, nel corso di scavi archeologici, i fischi della morte, strumenti musicali di origine azteca ricavati da un minerale scolpito con le sembianze di un piccolo teschio umano, hanno inizialmente attirato l'attenzione degli archeologi a causa della loro forma ed è solo di recente che il loro suono è stato studiato. Alcuni esperti spiegano che il fischio della morte veniva utilizzato per cerimonie speciali, come il giorno dei morti e che inoltre gli Aztechi, probabilmente, usavano il suono prodotto da questi congegni a forma di teschio, per accompagnare le anime delle persone vittime di riti sacrificali verso l'aldilà e in battaglia per intimidire i nemici. In guerra solitamente ne venivano suonati un centinaio contemporaneamente. I guerrieri in marcia verso i nemici utilizzavano la sensazione acustica per destabilizzare psicologicamente gli avversari. Il fischio della morte, un congegno di pietra a forma di teschio umano rinvenuto anni fa negli scavi archeologici delle città azteche, è uno strumento musicale il cui suono particolarmente inquietante veniva impiegato dagli aztechi per accompagnare le anime dei morti, o delle vittime dei riti sacrificali, nell'aldilà e per destabilizzare psicologicamente gli avversari in caso di guerra, suonandone un centinaio contemporaneamente.
Scoperti anni fa, nel corso di scavi archeologici, i fischi della morte, strumenti musicali di origine azteca ricavati da un minerale scolpito con le sembianze di un piccolo teschio umano, hanno inizialmente attirato l'attenzione degli archeologi a causa della loro forma ed è solo di recente che il loro suono è stato studiato. Alcuni esperti spiegano che il fischio della morte veniva utilizzato per cerimonie speciali, come il giorno dei morti e che inoltre gli Aztechi, probabilmente, usavano il suono prodotto da questi congegni a forma di teschio, per accompagnare le anime delle persone vittime di riti sacrificali verso l'aldilà e in battaglia per intimidire i nemici. In guerra solitamente ne venivano suonati un centinaio contemporaneamente. I guerrieri in marcia verso i nemici utilizzavano la sensazione acustica per destabilizzare psicologicamente gli avversari. Il fischio della morte, un congegno di pietra a forma di teschio umano rinvenuto anni fa negli scavi archeologici delle città azteche, è uno strumento musicale il cui suono particolarmente inquietante veniva impiegato dagli aztechi per accompagnare le anime dei morti, o delle vittime dei riti sacrificali, nell'aldilà e per destabilizzare psicologicamente gli avversari in caso di guerra, suonandone un centinaio contemporaneamente.
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Se A e B sono in forte legame tra di loro è molto probabile che C, D ed E che sono in legame con A, siano in legame anche con B o viceversa. In sostanza: è molto probabile che i tuoi amici conoscano tua moglie. Di conseguenza i raggruppamenti di amicizie tendono a connettere e a "intessere" strettamente le persone tra di loro. Di conseguenza più A e B sono interconnessi, più in un certo senso si somigliano, condividono esperienze, opinioni, tendenze di consumo. Chiamiamo questo raggruppamento di persone molto simili "cluster". I "cluster" sono un gruppo di persone che, per il fatto di essere interconnesse, si somigliano, condividono esperienze, opinioni, tendenze di consumo. È un tipo di raggruppamento che avviene attraverso amicizie e legami comuni e più è alto il livello di interconnesione, più è forte la somiglianza e la condivisione.
Se A e B sono in forte legame tra di loro è molto probabile che C, D ed E che sono in legame con A, siano in legame anche con B o viceversa. In sostanza: è molto probabile che i tuoi amici conoscano tua moglie. Di conseguenza i raggruppamenti di amicizie tendono a connettere e a "intessere" strettamente le persone tra di loro. Di conseguenza più A e B sono interconnessi, più in un certo senso si somigliano, condividono esperienze, opinioni, tendenze di consumo. Chiamiamo questo raggruppamento di persone molto simili "cluster". I "cluster" sono un gruppo di persone che, per il fatto di essere interconnesse, si somigliano, condividono esperienze, opinioni, tendenze di consumo. È un tipo di raggruppamento che avviene attraverso amicizie e legami comuni e più è alto il livello di interconnesione, più è forte la somiglianza e la condivisione.
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Se per altre donne la civetteria è una seconda natura, una routine senza significato, per Tereza essa è diventata un campo di un'importante indagine che le deve insegnare di che cosa lei è capace. Ma proprio perché per lei è una cosa tanto importante e seria, la sua civetteria ha perso ogni leggerezza, è forzata, voluta, eccessiva. L'equilibrio tra la promessa e la mancanza di garanzia (dove appunto risiede l'autentica virtuosità della civetteria!) è alterato. Essa è troppo sollecita a promettere, e non mostra con sufficiente chiarezza che la sua promessa non è garantita. In altre parole, dà a tutti l'impressione di essere accessibilissima. Quando poi gli uomini reclamano ciò che sembrava loro promesso, urtano contro una forte resistenza che non sanno spiegarsi se non attribuendo a Tereza una raffinata cattiveria. Tereza differisce dalle altre donne in quanto non si accosta alla civetteria con leggerezza e non sa creare il giusto equilibrio tra promessa e mancanza di garanzia. Lo squilibrio risiede nell'essere troppo sollecita nella promessa trascurando la mancanza di garanzia, che porterà gli uomini a giudicarla cattiva nel momento in cui lei nega ciò che sembrava avergli promesso.
Se per altre donne la civetteria è una seconda natura, una routine senza significato, per Tereza essa è diventata un campo di un'importante indagine che le deve insegnare di che cosa lei è capace. Ma proprio perché per lei è una cosa tanto importante e seria, la sua civetteria ha perso ogni leggerezza, è forzata, voluta, eccessiva. L'equilibrio tra la promessa e la mancanza di garanzia (dove appunto risiede l'autentica virtuosità della civetteria!) è alterato. Essa è troppo sollecita a promettere, e non mostra con sufficiente chiarezza che la sua promessa non è garantita. In altre parole, dà a tutti l'impressione di essere accessibilissima. Quando poi gli uomini reclamano ciò che sembrava loro promesso, urtano contro una forte resistenza che non sanno spiegarsi se non attribuendo a Tereza una raffinata cattiveria. Tereza differisce dalle altre donne in quanto non si accosta alla civetteria con leggerezza e non sa creare il giusto equilibrio tra promessa e mancanza di garanzia. Lo squilibrio risiede nell'essere troppo sollecita nella promessa trascurando la mancanza di garanzia, che porterà gli uomini a giudicarla cattiva nel momento in cui lei nega ciò che sembrava avergli promesso.
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Se prendiamo un paniere fatto di vino, pasta, dolci, salumi, formaggi, olio, caffé - i più rappresentativi del segmento food & beverage, per intenderci - l'Italia è il primo esportatore al mondo. E questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che l'anno scorso, quando ancora l'Expo di Milano non poteva aver dispiegato alcun effetto volàno, il nostro export in questo segmento è cresciuto più della media mondiale: +3,24% contro +1,96%. Per quanto riguarda vino, pasta, dolci, salumi, formaggi, olio, caffé - i più rappresentativi del segmento food & beverage - l'Italia è il primo esportatore al mondo. E l'anno scorso, quando l'Expo di Milano non poteva aver dispiegato alcun effetto volàno, il nostro export in questo segmento è cresciuto più della media mondiale: +3,24% contro +1,96%.
Se prendiamo un paniere fatto di vino, pasta, dolci, salumi, formaggi, olio, caffé - i più rappresentativi del segmento food & beverage, per intenderci - l'Italia è il primo esportatore al mondo. E questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che l'anno scorso, quando ancora l'Expo di Milano non poteva aver dispiegato alcun effetto volàno, il nostro export in questo segmento è cresciuto più della media mondiale: +3,24% contro +1,96%. Per quanto riguarda vino, pasta, dolci, salumi, formaggi, olio, caffé - i più rappresentativi del segmento food & beverage - l'Italia è il primo esportatore al mondo. E l'anno scorso, quando l'Expo di Milano non poteva aver dispiegato alcun effetto volàno, il nostro export in questo segmento è cresciuto più della media mondiale: +3,24% contro +1,96%.
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Se quegli acquisti e quei rinnovamenti gli procuravano transitoriamente una certa soddisfazione e tranquillità, egli poteva permettersene le spese senza scrupoli perché in quegli anni gli affari andavano a gonfie vele, com'era avvenuto soltanto ai tempi di suo nonno. In quegli anni egli poteva tranquillamente permettersi quelle spese che gli procuravano una transitoria soddisfazione, perché gli affari andavano a gonfie vele, com'era successo solo ai tempi di suo nonno.
Se quegli acquisti e quei rinnovamenti gli procuravano transitoriamente una certa soddisfazione e tranquillità, egli poteva permettersene le spese senza scrupoli perché in quegli anni gli affari andavano a gonfie vele, com'era avvenuto soltanto ai tempi di suo nonno. In quegli anni egli poteva tranquillamente permettersi quelle spese che gli procuravano una transitoria soddisfazione, perché gli affari andavano a gonfie vele, com'era successo solo ai tempi di suo nonno.
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Secondo alcune ricostruzioni tradizionali, il Colosso di Rodi doveva raffigurare il dio Helios con le gambe divaricate e i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki (dove ora sono presenti le due colonne su cui poggiano dei cervi in bronzo) ed essere alto al punto da permettere il transito delle navi all'interno del porto; infatti si dice che fungesse anche da faro. Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state insufficienti. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico. Secondo alcune ricostruzioni, il Colosso di Rodi raffigurava Helios con le gambe divaricate e i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki ed essere alto al punto da permettere il passaggio delle navi; si dice che fungesse anche da faro. Questa teoria è ormai superata dato che, per il passaggio delle navi, i 32 metri di altezza sarebbero stati insufficienti. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico.
Secondo alcune ricostruzioni tradizionali, il Colosso di Rodi doveva raffigurare il dio Helios con le gambe divaricate e i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki (dove ora sono presenti le due colonne su cui poggiano dei cervi in bronzo) ed essere alto al punto da permettere il transito delle navi all'interno del porto; infatti si dice che fungesse anche da faro. Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state insufficienti. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico. Secondo alcune ricostruzioni, il Colosso di Rodi raffigurava Helios con le gambe divaricate e i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki ed essere alto al punto da permettere il passaggio delle navi; si dice che fungesse anche da faro. Questa teoria è ormai superata dato che, per il passaggio delle navi, i 32 metri di altezza sarebbero stati insufficienti. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico.
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Secondo i dati del Ministero dell'Interno, nell'ultimo anno nel complesso i delitti sono calati del 7,7%, con meno omicidi, ma soprattutto meno rapine (con un calo del 13%) e sono diminuiti anche i furti (-1%), quindi dovremmo sentirci più sicuri, ma l'interesse mediatico è sempre rivolto alle notizie negative e di allarme, che contribuiscono a creare un senso di insicurezza generale (e la gestione della paura è un'importante leva politica), ma non solo: è anche un modo per non parlare di altre emergenze, come l'insicurezza sociale. Secondo l'ultimo studio dell'Osservatorio sulla sicurezza e insicurezza sociale in Italia e in Europa, non è la criminalità che più preoccupa gli Italiani, ma la disoccupazione, messa al primo posto dal 44% degli Italiani. Secondo il Ministero dell'Interno, nell'ultimo anno i delitti sono calati complessivamente del 7,7%, le rapine del 13%, quindi dovremmo sentirci più sicuri. Ma i media tendono a creare un senso di insicurezza generale cavalcata per fini politici e che distoglie l'attenzione da emergenze come l'insicurezza sociale. Secondo uno studio dell'Osservatorio sulla sicurezza e insicurezza il 44% degli Italiani è preoccupato dalla disoccupazione.
Secondo i dati del Ministero dell'Interno, nell'ultimo anno nel complesso i delitti sono calati del 7,7%, con meno omicidi, ma soprattutto meno rapine (con un calo del 13%) e sono diminuiti anche i furti (-1%), quindi dovremmo sentirci più sicuri, ma l'interesse mediatico è sempre rivolto alle notizie negative e di allarme, che contribuiscono a creare un senso di insicurezza generale (e la gestione della paura è un'importante leva politica), ma non solo: è anche un modo per non parlare di altre emergenze, come l'insicurezza sociale. Secondo l'ultimo studio dell'Osservatorio sulla sicurezza e insicurezza sociale in Italia e in Europa, non è la criminalità che più preoccupa gli Italiani, ma la disoccupazione, messa al primo posto dal 44% degli Italiani. Secondo il Ministero dell'Interno, nell'ultimo anno i delitti sono calati complessivamente del 7,7%, le rapine del 13%, quindi dovremmo sentirci più sicuri. Ma i media tendono a creare un senso di insicurezza generale cavalcata per fini politici e che distoglie l'attenzione da emergenze come l'insicurezza sociale. Secondo uno studio dell'Osservatorio sulla sicurezza e insicurezza il 44% degli Italiani è preoccupato dalla disoccupazione.
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Secondo il Concetto strategico, il ruolo della NATO consiste non soltanto nel difendere il territorio dei suoi Paesi membri, ma anche nell'assicurare una delle basi indispensabili per garantire uno stabile contesto di sicurezza in Europa. Un ordine internazionale stabile con un'ampia base di valori comuni è fondamentale per la sicurezza degli Alleati. La proliferazione delle armi di distruzione di massa può compromettere la realizzazione di un tale ordine internazionale stabile. Il Concetto strategico affida alla NATO il compito della difesa dei Paesi membri e del concorso alla sicurezza in Europa. La sicurezza degli Alleati richiede un ordine internazionale stabile, basato su un'ampia serie di valori comuni e che potrebbe essere messo in pericolo dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Secondo il Concetto strategico, il ruolo della NATO consiste non soltanto nel difendere il territorio dei suoi Paesi membri, ma anche nell'assicurare una delle basi indispensabili per garantire uno stabile contesto di sicurezza in Europa. Un ordine internazionale stabile con un'ampia base di valori comuni è fondamentale per la sicurezza degli Alleati. La proliferazione delle armi di distruzione di massa può compromettere la realizzazione di un tale ordine internazionale stabile. Il Concetto strategico affida alla NATO il compito della difesa dei Paesi membri e del concorso alla sicurezza in Europa. La sicurezza degli Alleati richiede un ordine internazionale stabile, basato su un'ampia serie di valori comuni e che potrebbe essere messo in pericolo dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa.
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Secondo il rapporto "Grandi disuguaglianze crescono" pubblicato da Oxfam, la ricchezza globale è sempre più nelle mani di una élite di miliardari che hanno costruito e sostenuto la propria fortuna economica non solo grazie ad attività in importanti settori economici e finanziari ma anche alla capacità di fare lobby, per piegare regole e leggi a proprio favore. I dati mostrano che l'1% della popolazione mondiale ha visto la propria quota di ricchezza crescere dal 44% del 2009 al 48% del 2014 e che a questo ritmo si supererà il 50% nel 2016. Gli esponenti di questa élite avevano una media di 2,7 milioni di dollari pro capite nel 2014. Del rimanente 52% della ricchezza globale, quasi tutto è posseduto da un altro quinto della popolazione mondiale più agiata, mentre il residuale 5,5% rimane disponibile per l'80% del resto del mondo. La ricchezza detenuta dall'1% della popolazione mondiale supererà nel 2016 quella del restante 99% e, considerato che la gran parte dell'altra metà è appannaggio di circa un altro 20% di ricchi, ciò significa che circa l'80% della popolazione mondiale si spartisce un residuo 5,5%. È questa la conclusione del rapporto Oxfam sulle diseguaglianze, che evidenzia una crescente concentrazione della ricchezza mondiale nelle mani di una ristretta élite economica e finanziaria capace di influenzare e piegare la politica ai propri interessi.
Secondo il rapporto "Grandi disuguaglianze crescono" pubblicato da Oxfam, la ricchezza globale è sempre più nelle mani di una élite di miliardari che hanno costruito e sostenuto la propria fortuna economica non solo grazie ad attività in importanti settori economici e finanziari ma anche alla capacità di fare lobby, per piegare regole e leggi a proprio favore. I dati mostrano che l'1% della popolazione mondiale ha visto la propria quota di ricchezza crescere dal 44% del 2009 al 48% del 2014 e che a questo ritmo si supererà il 50% nel 2016. Gli esponenti di questa élite avevano una media di 2,7 milioni di dollari pro capite nel 2014. Del rimanente 52% della ricchezza globale, quasi tutto è posseduto da un altro quinto della popolazione mondiale più agiata, mentre il residuale 5,5% rimane disponibile per l'80% del resto del mondo. La ricchezza detenuta dall'1% della popolazione mondiale supererà nel 2016 quella del restante 99% e, considerato che la gran parte dell'altra metà è appannaggio di circa un altro 20% di ricchi, ciò significa che circa l'80% della popolazione mondiale si spartisce un residuo 5,5%. È questa la conclusione del rapporto Oxfam sulle diseguaglianze, che evidenzia una crescente concentrazione della ricchezza mondiale nelle mani di una ristretta élite economica e finanziaria capace di influenzare e piegare la politica ai propri interessi.
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Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 possono godere dello status di rifugiato coloro che temono di essere perseguitati a causa della propria identità etnica, della religione praticata, delle proprie opinioni politiche, della nazionalità, della loro appartenenza a uno specifico gruppo sociale. In molti casi si usa accompagnare la parola "rifugiato" con l'aggettivo "politico": è impreciso, in quanto i cosiddetti rifugiati politici sono solo una sotto-categoria di rifugiati. In ambito internazionale con la parola rifugiato si definisce anche chi in italiano viene impropriamente chiamato "profugo". Lo status di rifugiato, grazie alla Convenzione di Ginevra (1951), può essere accordato in base al timore di persecuzioni per identità etnica, religione, opinioni politiche, nazionalità, appartenenza a uno specifico gruppo sociale. Il "rifugiato politico" è, quindi, una sottocategoria di rifugiato, mentre internazionalmente si indica come rifugiato anche chi, in italiano, viene impropriamente chiamato "profugo".
Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 possono godere dello status di rifugiato coloro che temono di essere perseguitati a causa della propria identità etnica, della religione praticata, delle proprie opinioni politiche, della nazionalità, della loro appartenenza a uno specifico gruppo sociale. In molti casi si usa accompagnare la parola "rifugiato" con l'aggettivo "politico": è impreciso, in quanto i cosiddetti rifugiati politici sono solo una sotto-categoria di rifugiati. In ambito internazionale con la parola rifugiato si definisce anche chi in italiano viene impropriamente chiamato "profugo". Lo status di rifugiato, grazie alla Convenzione di Ginevra (1951), può essere accordato in base al timore di persecuzioni per identità etnica, religione, opinioni politiche, nazionalità, appartenenza a uno specifico gruppo sociale. Il "rifugiato politico" è, quindi, una sottocategoria di rifugiato, mentre internazionalmente si indica come rifugiato anche chi, in italiano, viene impropriamente chiamato "profugo".
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Secondo le statistiche della Fao, il 1984 è l'anno in cui i consumi di carne di maiale degli italiani hanno superato quelli della carne bovina. Se, infatti, nel 1961 mangiavamo in media 7,88 chilogrammi pro capite di maiale ogni anno, la predilezione per il porcellino è andata via via crescendo, tanto che dal 1981 al 2011 i consumi medi annui sono passati da 25, 17 kg pro capite a più di 40 kg, mentre quelli di bovino adulto e vitello scendevano da 25, 88 a 21, 53 kg. La rimonta della carne di maiale è confermata anche da uno studio del 2014 dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, Ismea (ente pubblico economico che tra l'altro si occupa di monitorare il settore agroalimentare). Secondo la Fao, nel 1984 i consumi di carne di maiale degli italiani hanno superato quelli della carne bovina. Infatti nel 1961 mangiavamo in media 7,88 chilogrammi pro capite di maiale ogni anno, nel 1981 ne consumavamo 25,17 kg e nel 2011 più di 40 kg, mentre quelli di bovino adulto e vitello scendevano da 25,88 a 21,53 kg. La rimonta del maiale è confermata anche da uno studio del 2014 dell'Ismea.
Secondo le statistiche della Fao, il 1984 è l'anno in cui i consumi di carne di maiale degli italiani hanno superato quelli della carne bovina. Se, infatti, nel 1961 mangiavamo in media 7,88 chilogrammi pro capite di maiale ogni anno, la predilezione per il porcellino è andata via via crescendo, tanto che dal 1981 al 2011 i consumi medi annui sono passati da 25, 17 kg pro capite a più di 40 kg, mentre quelli di bovino adulto e vitello scendevano da 25, 88 a 21, 53 kg. La rimonta della carne di maiale è confermata anche da uno studio del 2014 dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, Ismea (ente pubblico economico che tra l'altro si occupa di monitorare il settore agroalimentare). Secondo la Fao, nel 1984 i consumi di carne di maiale degli italiani hanno superato quelli della carne bovina. Infatti nel 1961 mangiavamo in media 7,88 chilogrammi pro capite di maiale ogni anno, nel 1981 ne consumavamo 25,17 kg e nel 2011 più di 40 kg, mentre quelli di bovino adulto e vitello scendevano da 25,88 a 21,53 kg. La rimonta del maiale è confermata anche da uno studio del 2014 dell'Ismea.
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Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, gli incidenti stradali sono l'ottava causa di morte nel mondo. Sulle strade muoiono ogni anno un milione e 250mila persone e 15 milioni rimangono ferite. Le principali cause degli incidenti sono il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza e le scarse dotazioni di sicurezza dei veicoli, soprattutto nei Paesi più poveri che registrano il 90 per cento degli incidenti con morti e feriti. L'Africa è il continente con le strade più pericolose. Secondo l'OMS, gli incidenti stradali sono l'ottava causa di morte al mondo: muoiono ogni anno un milione e 250mila persone e 15 milioni rimangono ferite. Le cause principali sono il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza, le scarsa sicurezza dei veicoli, soprattutto nei Paesi più poveri, che registrano il 90 per cento degli incidenti con morti e feriti, Africa in testa.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, gli incidenti stradali sono l'ottava causa di morte nel mondo. Sulle strade muoiono ogni anno un milione e 250mila persone e 15 milioni rimangono ferite. Le principali cause degli incidenti sono il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza e le scarse dotazioni di sicurezza dei veicoli, soprattutto nei Paesi più poveri che registrano il 90 per cento degli incidenti con morti e feriti. L'Africa è il continente con le strade più pericolose. Secondo l'OMS, gli incidenti stradali sono l'ottava causa di morte al mondo: muoiono ogni anno un milione e 250mila persone e 15 milioni rimangono ferite. Le cause principali sono il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza, le scarsa sicurezza dei veicoli, soprattutto nei Paesi più poveri, che registrano il 90 per cento degli incidenti con morti e feriti, Africa in testa.
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Secondo un recente sondaggio commissionato dal Comune di Milano e realizzato dalla società Swg su un campione di 1.350 soggetti maggiorenni residenti nel Comune di Milano, il car sharing viene promosso dall'85% dei milanesi, con quasi 6 persone su 10 che lo premiano con un voto alto, tra l'8 e il 10. Un sondaggio riguardante il car sharing commissionato dal Comune di Milano su 1.350 soggetti maggiorenni residenti sul territorio comunale ha avuto l'85% di voti positivi, con quasi il 60% degli intervistati che gli dà un voto compreso tra 8 e 10.
Secondo un recente sondaggio commissionato dal Comune di Milano e realizzato dalla società Swg su un campione di 1.350 soggetti maggiorenni residenti nel Comune di Milano, il car sharing viene promosso dall'85% dei milanesi, con quasi 6 persone su 10 che lo premiano con un voto alto, tra l'8 e il 10. Un sondaggio riguardante il car sharing commissionato dal Comune di Milano su 1.350 soggetti maggiorenni residenti sul territorio comunale ha avuto l'85% di voti positivi, con quasi il 60% degli intervistati che gli dà un voto compreso tra 8 e 10.
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Secondo uno studio, iniziato 50 anni fa e tuttora in fase di analisi, anche l'uomo, come molti mammiferi, può andare in letargo. Nel 1965 due esploratori, Josie Laures e Antoine Senni, furono le cavie del primo esperimento. Entrambi furono isolati in una grotta sulle Alpi francesi, la donna per 88 giorni e l'uomo per 121. L'isolamento e il buio totale finirono per modificare il ciclo vitale dei due esploratori, che alla fine persero la cognizione del tempo, arrivando a dormire anche per 30 ore consecutive. Dopo questo esperimento, nel tempo si sono avvicendati diversi studi: uno dei più accreditati sostiene che, in condizioni di isolamento e buio totale, l'uomo può dormire fino a 48 ore di seguito. Secondo uno studio scientifico iniziato 50 anni fa e tuttora in fase di analisi, anche l'uomo, come molti mammiferi, potrebbe andare in letargo. Il primo esperimento, datato 1965, infatti, rilevò come l'isolamento e il buio totale portassero i due esploratori scelti come cavie, Josie Laures e Antoine Senni, a dormire anche per 30 ore consecutive. Dopo questo esperimento, nel tempo si sono avvicendati diversi studi: uno dei più accreditati sostiene che, nelle stesse condizioni, l'uomo può dormire fino a 48 ore di seguito.
Secondo uno studio, iniziato 50 anni fa e tuttora in fase di analisi, anche l'uomo, come molti mammiferi, può andare in letargo. Nel 1965 due esploratori, Josie Laures e Antoine Senni, furono le cavie del primo esperimento. Entrambi furono isolati in una grotta sulle Alpi francesi, la donna per 88 giorni e l'uomo per 121. L'isolamento e il buio totale finirono per modificare il ciclo vitale dei due esploratori, che alla fine persero la cognizione del tempo, arrivando a dormire anche per 30 ore consecutive. Dopo questo esperimento, nel tempo si sono avvicendati diversi studi: uno dei più accreditati sostiene che, in condizioni di isolamento e buio totale, l'uomo può dormire fino a 48 ore di seguito. Secondo uno studio scientifico iniziato 50 anni fa e tuttora in fase di analisi, anche l'uomo, come molti mammiferi, potrebbe andare in letargo. Il primo esperimento, datato 1965, infatti, rilevò come l'isolamento e il buio totale portassero i due esploratori scelti come cavie, Josie Laures e Antoine Senni, a dormire anche per 30 ore consecutive. Dopo questo esperimento, nel tempo si sono avvicendati diversi studi: uno dei più accreditati sostiene che, nelle stesse condizioni, l'uomo può dormire fino a 48 ore di seguito.
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Seguire la propria convinzione vale certo di più che arrendersi all'autorità, ma invertendo la credenza fondata sull'autorità in quella fondata sulla propria convinzione non ne viene necessariamente mutato il contenuto né la verità subentra all'errore. Restare abbarbicati al sistema dell'opinione e del pregiudizio per autorità altrui o per convinzione propria differisce soltanto per la vanità che si annida nella seconda maniera. Se è apprezzabile coltivare idee proprie anziché accettare passivamente quelle imposte da un'autorità, non per questo si ottiene la garanzia di essersi avvicinati alla verità. Il rischio è di aver solo compiuto un atto di sterile orgoglio.
Seguire la propria convinzione vale certo di più che arrendersi all'autorità, ma invertendo la credenza fondata sull'autorità in quella fondata sulla propria convinzione non ne viene necessariamente mutato il contenuto né la verità subentra all'errore. Restare abbarbicati al sistema dell'opinione e del pregiudizio per autorità altrui o per convinzione propria differisce soltanto per la vanità che si annida nella seconda maniera. Se è apprezzabile coltivare idee proprie anziché accettare passivamente quelle imposte da un'autorità, non per questo si ottiene la garanzia di essersi avvicinati alla verità. Il rischio è di aver solo compiuto un atto di sterile orgoglio.
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Seimila anni di invecchiamento per il vino più antico del mondo. La scoperta degli speleologi triestini sui resti di anfore trovate nelle grotte termali di Sciacca, Agrigento. Dopo cinque anni di sofisticati controlli il responso degli esperti: in quei vasi tracce di acido tartarico e tartarato di sodio, componenti naturali del vino. Il vino più antico del mondo ha seimila anni. Lo hanno trovato speleologi triestini su resti di anfore nelle grotte di Sciacca. In questi vasi, dicono gli esperti, ci sono acido tartarico e tartarato di sodio, componenti naturali del vino.
Seimila anni di invecchiamento per il vino più antico del mondo. La scoperta degli speleologi triestini sui resti di anfore trovate nelle grotte termali di Sciacca, Agrigento. Dopo cinque anni di sofisticati controlli il responso degli esperti: in quei vasi tracce di acido tartarico e tartarato di sodio, componenti naturali del vino. Il vino più antico del mondo ha seimila anni. Lo hanno trovato speleologi triestini su resti di anfore nelle grotte di Sciacca. In questi vasi, dicono gli esperti, ci sono acido tartarico e tartarato di sodio, componenti naturali del vino.
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Si chiama meteorologia spaziale la nuova frontiera delle previsioni: gli scienziati vogliono capire in che modo fenomeni che avvengono nello spazio causino eventi come le tempeste geomagnetiche, in grado di provocare blackout e disturbare il funzionamento dei GPS sulla Terra. La NASA ha lanciato una missione di due anni che studia uno di questi fenomeni: la riconnessione magnetica. Quattro satelliti gemelli sono in orbita attorno alla Terra per misurarne le tracce. La meteorologia spaziale indaga come fenomeni spaziali abbiano delle risultanti sulla Terra. La riconnessione magnetica è un esempio di fenomeno spaziale, e la NASA ha appena lanciato una missione biennale per studiarla, grazie a quattro satelliti identici che stanno già orbitando attorno al nostro pianeta.
Si chiama meteorologia spaziale la nuova frontiera delle previsioni: gli scienziati vogliono capire in che modo fenomeni che avvengono nello spazio causino eventi come le tempeste geomagnetiche, in grado di provocare blackout e disturbare il funzionamento dei GPS sulla Terra. La NASA ha lanciato una missione di due anni che studia uno di questi fenomeni: la riconnessione magnetica. Quattro satelliti gemelli sono in orbita attorno alla Terra per misurarne le tracce. La meteorologia spaziale indaga come fenomeni spaziali abbiano delle risultanti sulla Terra. La riconnessione magnetica è un esempio di fenomeno spaziale, e la NASA ha appena lanciato una missione biennale per studiarla, grazie a quattro satelliti identici che stanno già orbitando attorno al nostro pianeta.
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Si definisce capacità di apprendimento il numero di esperienze necessarie a un individuo per codificare qualcosa in una memoria relativamente permanente. Definiamo soluzione dei problemi la capacità di superare ostacoli con il ragionamento o scoprire nuovi modi di applicare informazioni già apprese a situazioni ambientali nuove. Negli esseri umani e negli animali queste capacità si chiamano intelligenza adattiva, permettono agli individui di adattarsi all'ambiente e forniscono loro gli strumenti per soddisfare i propri bisogni. L'intelligenza adattiva consente a esseri umani e animali di adattarsi all'ambiente e di soddisfare i propri bisogni. È costituita dalla capacità di apprendimento, ossia il numero di esperienze necessarie a un individuo per codificare qualcosa in una memoria relativamente permanente, e dalla capacità di soluzione dei problemi, ossia di superare ostacoli con il ragionamento o di applicare informazioni già apprese a situazioni nuove secondo nuovi modi.
Si definisce capacità di apprendimento il numero di esperienze necessarie a un individuo per codificare qualcosa in una memoria relativamente permanente. Definiamo soluzione dei problemi la capacità di superare ostacoli con il ragionamento o scoprire nuovi modi di applicare informazioni già apprese a situazioni ambientali nuove. Negli esseri umani e negli animali queste capacità si chiamano intelligenza adattiva, permettono agli individui di adattarsi all'ambiente e forniscono loro gli strumenti per soddisfare i propri bisogni. L'intelligenza adattiva consente a esseri umani e animali di adattarsi all'ambiente e di soddisfare i propri bisogni. È costituita dalla capacità di apprendimento, ossia il numero di esperienze necessarie a un individuo per codificare qualcosa in una memoria relativamente permanente, e dalla capacità di soluzione dei problemi, ossia di superare ostacoli con il ragionamento o di applicare informazioni già apprese a situazioni nuove secondo nuovi modi.
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Si dice che si è reso colpevole di peculato o di appropriazione indebita un ufficiale o un incaricato pubblico che, essendo in possesso di denaro o di beni mobili per il suo servizio, li abbia sottratti all'amministrazione pubblica e se ne sia appropriato per uso personale. Si definisce invece "estorsione" il tentativo di farsi consegnare denaro o di ottenere favori e profitti attraverso l'uso della forza o ricorrendo a minacce e a intimidazioni. Il reato di un pubblico ufficiale o di un incaricato pubblico che sottrae denaro o beni mobili all'amministrazione pubblica per suo uso personale si chiama peculato o appropriazione indebita. Chiunque tenti, invece, di ricevere denaro o favori con violenza fisica o verbale è colpevole di estorsione.
Si dice che si è reso colpevole di peculato o di appropriazione indebita un ufficiale o un incaricato pubblico che, essendo in possesso di denaro o di beni mobili per il suo servizio, li abbia sottratti all'amministrazione pubblica e se ne sia appropriato per uso personale. Si definisce invece "estorsione" il tentativo di farsi consegnare denaro o di ottenere favori e profitti attraverso l'uso della forza o ricorrendo a minacce e a intimidazioni. Il reato di un pubblico ufficiale o di un incaricato pubblico che sottrae denaro o beni mobili all'amministrazione pubblica per suo uso personale si chiama peculato o appropriazione indebita. Chiunque tenti, invece, di ricevere denaro o favori con violenza fisica o verbale è colpevole di estorsione.
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Si firma "La Verità" l'autore o l'autrice dell'ennesima lettera anonima arrivata a "Chi l'ha visto?" e che preannuncia prossime importanti rivelazioni che potrebbero mettere fine al mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Secondo quanto fa intendere il misterioso soggetto che ha scritto il documento - datato 4 novembre - il cadavere della contitolare dell'autoscuola `Futura' sarebbe stato cremato nel cimitero suburbano di via Pietrasantina, alle porte di Pisa, dove peraltro il forno era stato disattivato circa tre mesi prima della morte della donna. A "Chi l'ha visto?" è arrivata una lettera anonima, firmata "La Verità", che potrebbe segnare una svolta nelle indagini sul mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Secondo l'autore/l'autrice della missiva, infatti, il corpo della donna sarebbe stato cremato nel cimitero di via Pietrasantina, alle porte di Pisa, il cui forno era stato disattivato tre mesi prima della morte della donna.
Si firma "La Verità" l'autore o l'autrice dell'ennesima lettera anonima arrivata a "Chi l'ha visto?" e che preannuncia prossime importanti rivelazioni che potrebbero mettere fine al mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Secondo quanto fa intendere il misterioso soggetto che ha scritto il documento - datato 4 novembre - il cadavere della contitolare dell'autoscuola `Futura' sarebbe stato cremato nel cimitero suburbano di via Pietrasantina, alle porte di Pisa, dove peraltro il forno era stato disattivato circa tre mesi prima della morte della donna. A "Chi l'ha visto?" è arrivata una lettera anonima, firmata "La Verità", che potrebbe segnare una svolta nelle indagini sul mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Secondo l'autore/l'autrice della missiva, infatti, il corpo della donna sarebbe stato cremato nel cimitero di via Pietrasantina, alle porte di Pisa, il cui forno era stato disattivato tre mesi prima della morte della donna.
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Si ha disoccupazione involontaria quando, nel caso di un piccolo aumento del prezzo delle merci-salario rispetto al salario monetario, sia l'offerta complessiva di lavoro da parte di lavoratori disposti a lavorare al salario monetario corrente, sia la domanda complessiva di lavoro a quel salario, sarebbero maggiori del volume di occupazione esistente. Il volume occupazionale esistente, affinché ci sia disoccupazione involontaria, deve essere inferiore sia all'offerta di lavoratori disponibili a prestare la loro manodopera per il salario monetario corrente, sia alla domanda complessiva di lavoro a quel salario, nel caso in cui il prezzo delle merci-salario aumenti rispetto al salario monetario.
Si ha disoccupazione involontaria quando, nel caso di un piccolo aumento del prezzo delle merci-salario rispetto al salario monetario, sia l'offerta complessiva di lavoro da parte di lavoratori disposti a lavorare al salario monetario corrente, sia la domanda complessiva di lavoro a quel salario, sarebbero maggiori del volume di occupazione esistente. Il volume occupazionale esistente, affinché ci sia disoccupazione involontaria, deve essere inferiore sia all'offerta di lavoratori disponibili a prestare la loro manodopera per il salario monetario corrente, sia alla domanda complessiva di lavoro a quel salario, nel caso in cui il prezzo delle merci-salario aumenti rispetto al salario monetario.
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Si ritiene che la popolazione della Cina, storicamente, sia stata sempre, all'incirca, un quarto dell'umanità. Ma l'esplosione dell'ultimo quarantennio si lega a un forte miglioramento delle condizioni economiche e sociali, che ha comportato soprattutto il calo della mortalità, per il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie. Al calo della mortalità si è accompagnato per molti anni un tasso di natalità elevato, non ostacolato in epoca maoista dal governo: in ogni nuovo nato si vedevano, potenzialmente, altre due braccia destinate a servire il Paese e a lavorare per i suoi successi. Solo dalla metà degli anni Settanta si è cominciato ad attuare un controllo delle nascite. Il tasso di incremento annuo della popolazione è infatti calato negli ultimi anni. La popolazione della Cina ha sempre costituito un'alta percentuale dell'umanità. Nell'ultimo quarantennio essa è esplosa, a causa della riduzione del tasso di mortalità e dell'aumento di quello di natalità. Vi sono state politiche per contrastare quest'ultimo solo a partire dalla metà degli anni Settanta, mentre in epoca maoista l'incremento demografico era apprezzato.
Si ritiene che la popolazione della Cina, storicamente, sia stata sempre, all'incirca, un quarto dell'umanità. Ma l'esplosione dell'ultimo quarantennio si lega a un forte miglioramento delle condizioni economiche e sociali, che ha comportato soprattutto il calo della mortalità, per il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie. Al calo della mortalità si è accompagnato per molti anni un tasso di natalità elevato, non ostacolato in epoca maoista dal governo: in ogni nuovo nato si vedevano, potenzialmente, altre due braccia destinate a servire il Paese e a lavorare per i suoi successi. Solo dalla metà degli anni Settanta si è cominciato ad attuare un controllo delle nascite. Il tasso di incremento annuo della popolazione è infatti calato negli ultimi anni. La popolazione della Cina ha sempre costituito un'alta percentuale dell'umanità. Nell'ultimo quarantennio essa è esplosa, a causa della riduzione del tasso di mortalità e dell'aumento di quello di natalità. Vi sono state politiche per contrastare quest'ultimo solo a partire dalla metà degli anni Settanta, mentre in epoca maoista l'incremento demografico era apprezzato.
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Si sostiene che la flessibilità sia un portato del mercato globale, un'esigenza ineludibile per la sopravvivenza delle imprese, e c'è del vero in questo ragionamento. Dove però compare l'ingiustizia è nella redistribuzione: se un lavoratore viene utilizzato solo quando serve per massimizzare la produttività dell'azienda mentre rimane a lui il rischio di rimanere disoccupato nelle fasi in cui l'azienda non ha più bisogno, dovrebbe avere una quota adeguata della maggiore ricchezza creata grazie al suo impiego temporaneo. La flessibilità richiesta dal mercato globale alle imprese porta a un effetto deprecabile, nel momento in cui non assegna con equità i costi e i vantaggi che la accompagnano. Impiegare e retribuire un lavoratore solo quando serve consente all'azienda di massimizzare i profitti, ma, a meno che non si aumenti proporzionalmente la sua retribuzione, lascia al solo lavoratore i costi della sua temporanea disoccupazione.
Si sostiene che la flessibilità sia un portato del mercato globale, un'esigenza ineludibile per la sopravvivenza delle imprese, e c'è del vero in questo ragionamento. Dove però compare l'ingiustizia è nella redistribuzione: se un lavoratore viene utilizzato solo quando serve per massimizzare la produttività dell'azienda mentre rimane a lui il rischio di rimanere disoccupato nelle fasi in cui l'azienda non ha più bisogno, dovrebbe avere una quota adeguata della maggiore ricchezza creata grazie al suo impiego temporaneo. La flessibilità richiesta dal mercato globale alle imprese porta a un effetto deprecabile, nel momento in cui non assegna con equità i costi e i vantaggi che la accompagnano. Impiegare e retribuire un lavoratore solo quando serve consente all'azienda di massimizzare i profitti, ma, a meno che non si aumenti proporzionalmente la sua retribuzione, lascia al solo lavoratore i costi della sua temporanea disoccupazione.
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Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale di cui meno di 25.000 tonnellate vengono estratte annualmente. È formato approssimativamente da undici strati con spessori che variano tra i due e i dieci metri; lo strato superficiale ha uno spessore di dieci metri. Rappresenta un terzo delle riserve di litio del pianeta e contiene importanti quantità di potassio, boro e magnesio. Dal Salar de Uyuni vengono estratte ogni anno meno di 25.000 tonnellate di sale, anche se probabilmente ne contiene ben 10 miliardi. Il Salar contiene circa il 33% delle riserve mondiali di litio, oltre a considerevoli quantità di potassio, magnesio e boro. È formato da circa undici strati spessi da due fino a dieci metri, come quello superficiale.
Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale di cui meno di 25.000 tonnellate vengono estratte annualmente. È formato approssimativamente da undici strati con spessori che variano tra i due e i dieci metri; lo strato superficiale ha uno spessore di dieci metri. Rappresenta un terzo delle riserve di litio del pianeta e contiene importanti quantità di potassio, boro e magnesio. Dal Salar de Uyuni vengono estratte ogni anno meno di 25.000 tonnellate di sale, anche se probabilmente ne contiene ben 10 miliardi. Il Salar contiene circa il 33% delle riserve mondiali di litio, oltre a considerevoli quantità di potassio, magnesio e boro. È formato da circa undici strati spessi da due fino a dieci metri, come quello superficiale.
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Siamo ad Hannover, in Germania, nell'atelier di Anke Domaske, che ha scelto una materia speciale per le sue creazioni: il latte. "Il latte è un prodotto naturale: perché non realizzarne una fibra? Abbiamo cominciato a sperimentarlo nella cucina di casa. È come fare una torta" spiega la stilista. Si parte dal latte che un caseificio non può più utilizzare; quando esso diventa formaggio, viene trasformato in polvere, che viene lavorata secondo una ricetta segreta; da essa otteniamo il filato. Non vengono usati prodotti chimici, si risparmia anche acqua: solo due litri per un chilogrammo di fibra contro le venti tonnellate che servono per il cotone. Un'idea che potrebbe attirare le aziende che producono biancheria per ospedali e alberghi perché questo materiale è anallergico. La stilista Anke Domaske ha scelto una materia speciale per le sue creazioni: il latte. Utilizzando il latte scartato dal caseificio, attraverso una ricetta segreta, si ottiene il filato. Nascono così tessuti anallergici, privi di prodotti chimici e per produrre i quali viene utilizzata poca acqua.
Siamo ad Hannover, in Germania, nell'atelier di Anke Domaske, che ha scelto una materia speciale per le sue creazioni: il latte. "Il latte è un prodotto naturale: perché non realizzarne una fibra? Abbiamo cominciato a sperimentarlo nella cucina di casa. È come fare una torta" spiega la stilista. Si parte dal latte che un caseificio non può più utilizzare; quando esso diventa formaggio, viene trasformato in polvere, che viene lavorata secondo una ricetta segreta; da essa otteniamo il filato. Non vengono usati prodotti chimici, si risparmia anche acqua: solo due litri per un chilogrammo di fibra contro le venti tonnellate che servono per il cotone. Un'idea che potrebbe attirare le aziende che producono biancheria per ospedali e alberghi perché questo materiale è anallergico. La stilista Anke Domaske ha scelto una materia speciale per le sue creazioni: il latte. Utilizzando il latte scartato dal caseificio, attraverso una ricetta segreta, si ottiene il filato. Nascono così tessuti anallergici, privi di prodotti chimici e per produrre i quali viene utilizzata poca acqua.
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Solo 19 province su 72 hanno un saldo migratorio stabilmente positivo e realizzano - insieme - un aumento di 1900000 unità: in testa Milano (+589000), Roma e Torino (quasi appiattite a +390000), Genova (+100000) Firenze e Bologna. In queste province si concentra l'87% del saldo migratorio attivo, concentrato soprattutto nei capoluoghi e nelle aree più industrializzate. Vi è contemporaneamente una "forte tendenza all'allineamento in corrispondenza soprattutto dei litorali percorsi dalle grandi vie di comunicazione". Solo 19 province su 72 guadagnano popolazione, aumentando di 1900000 unità: in testa Milano, poi Roma e Torino, Genova, Firenze, Bologna. In queste si concentra l'87% del saldo migratorio attivo, in particolare nei capoluoghi e nelle aree industrializzate. La popolazione si concentra anche in corrispondenza dei litorali percorsi dalle grandi vie di comunicazione.
Solo 19 province su 72 hanno un saldo migratorio stabilmente positivo e realizzano - insieme - un aumento di 1900000 unità: in testa Milano (+589000), Roma e Torino (quasi appiattite a +390000), Genova (+100000) Firenze e Bologna. In queste province si concentra l'87% del saldo migratorio attivo, concentrato soprattutto nei capoluoghi e nelle aree più industrializzate. Vi è contemporaneamente una "forte tendenza all'allineamento in corrispondenza soprattutto dei litorali percorsi dalle grandi vie di comunicazione". Solo 19 province su 72 guadagnano popolazione, aumentando di 1900000 unità: in testa Milano, poi Roma e Torino, Genova, Firenze, Bologna. In queste si concentra l'87% del saldo migratorio attivo, in particolare nei capoluoghi e nelle aree industrializzate. La popolazione si concentra anche in corrispondenza dei litorali percorsi dalle grandi vie di comunicazione.
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Solo durante la costruzione della rete metropolitana ci si accorse che, sotto l'attuale sagrato della cattedrale, giacevano i resti di ciò che c'era prima che il Duomo sorgesse, testimonianze mute di un passato che tornava a farsi 'vivo'. Furono effettuate campagne di scavo tra il 1961-'62 e più recentemente nel 1996. Durante queste ultime, i moderni strumenti di datazione cronologica hanno permesso di raccogliere elementi per una collocazione temporale abbastanza precisa del complesso ipogeo, che si colloca al IV secolo d.C. Prima di tale data, si avanza l'ipotesi che in quest'area si trovasse un tempio pagano dedicato a Minerva. Solo durante i lavori della rete metropolitana si trovarono testimonianze di ciò che c'era prima che il Duomo sorgesse. Scavi vennero fatti tra il 1961- '62 e più recentemente nel 1996. Durante questi ultimi è stato possibile raccogliere elementi per collocare nel IV secolo d.C. il complesso ipogeo. Si ipotizza che prima ancora in quest'area si trovasse un tempio pagano dedicato a Minerva.
Solo durante la costruzione della rete metropolitana ci si accorse che, sotto l'attuale sagrato della cattedrale, giacevano i resti di ciò che c'era prima che il Duomo sorgesse, testimonianze mute di un passato che tornava a farsi 'vivo'. Furono effettuate campagne di scavo tra il 1961-'62 e più recentemente nel 1996. Durante queste ultime, i moderni strumenti di datazione cronologica hanno permesso di raccogliere elementi per una collocazione temporale abbastanza precisa del complesso ipogeo, che si colloca al IV secolo d.C. Prima di tale data, si avanza l'ipotesi che in quest'area si trovasse un tempio pagano dedicato a Minerva. Solo durante i lavori della rete metropolitana si trovarono testimonianze di ciò che c'era prima che il Duomo sorgesse. Scavi vennero fatti tra il 1961- '62 e più recentemente nel 1996. Durante questi ultimi è stato possibile raccogliere elementi per collocare nel IV secolo d.C. il complesso ipogeo. Si ipotizza che prima ancora in quest'area si trovasse un tempio pagano dedicato a Minerva.
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Solo pochi cenni delle fonti antiche, molto noti ma del tutto isolati, ci dicono qualcosa sul rapporto di Cesare con il mondo dell'arte e del lusso. È come se a un personaggio così eccezionale, forse non particolarmente interessato a circondarsi di opere d'arte, si dovesse comunque attribuire un interesse per il possesso di oggetti di valore artistico e venale, la cui esibizione faceva parte della immagine pubblica dei protagonisti della fine della repubblica. Quel che sappiamo del rapporto di Cesare con l'arte e il lusso viene solo da pochi noti frammenti delle fonti antiche, forse perché si reputava necessario attribuire anche a quest'uomo eccezionale un atteggiamento tipico dei grandi personaggi del suo tempo, senza che vi siano altre prove che egli effettivamente si circondasse di opere d'arte.
Solo pochi cenni delle fonti antiche, molto noti ma del tutto isolati, ci dicono qualcosa sul rapporto di Cesare con il mondo dell'arte e del lusso. È come se a un personaggio così eccezionale, forse non particolarmente interessato a circondarsi di opere d'arte, si dovesse comunque attribuire un interesse per il possesso di oggetti di valore artistico e venale, la cui esibizione faceva parte della immagine pubblica dei protagonisti della fine della repubblica. Quel che sappiamo del rapporto di Cesare con l'arte e il lusso viene solo da pochi noti frammenti delle fonti antiche, forse perché si reputava necessario attribuire anche a quest'uomo eccezionale un atteggiamento tipico dei grandi personaggi del suo tempo, senza che vi siano altre prove che egli effettivamente si circondasse di opere d'arte.
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Soltanto un giovane italiano su tre dichiara di voler crescere dal punto di vista di carriera e lavoro in Italia. Ben il 65% dice che è disposto ad andare all'estero, ma di questa fetta - in fin dei conti - l'80% partirebbe solo con un impiego sicuro e il 50% tornerebbe in Italia a fronte di un'offerta di lavoro migliore. Solo un terzo dei giovani italiani ha ambizioni lavorative in Italia. Tuttavia, dei due terzi disposti a espatriare per lavorare, l'80% partirebbe solo con un impiego sicuro e metà rimpatrierebbe per un'offerta di lavoro migliore.
Soltanto un giovane italiano su tre dichiara di voler crescere dal punto di vista di carriera e lavoro in Italia. Ben il 65% dice che è disposto ad andare all'estero, ma di questa fetta - in fin dei conti - l'80% partirebbe solo con un impiego sicuro e il 50% tornerebbe in Italia a fronte di un'offerta di lavoro migliore. Solo un terzo dei giovani italiani ha ambizioni lavorative in Italia. Tuttavia, dei due terzi disposti a espatriare per lavorare, l'80% partirebbe solo con un impiego sicuro e metà rimpatrierebbe per un'offerta di lavoro migliore.
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Sono 546 i migranti sbarcati a Pozzallo dalla nave "Golfo Azzurro" dopo 4 operazioni di salvataggio in mare. Sedici sono stati ricoverati in ospedale: si tratta di tredici donne in gravidanza, un bambino diabetico, un uomo con una ferita da morso infetta e uno con problemi neurologici. Due feriti da arma da fuoco sono stati solo medicati. I migranti, in maggioranza uomini e di provenienza subsahariana, sono stati trasferiti nell'hotspot di Pozzallo. Dopo 4 operazioni di salvataggio, 546 migranti sono arrivati a Pozzallo con la nave "Golfo Azzurro". Dei sedici ospedalizzati, tredici sono donne incinte, uno è un bambino, un uomo ha una ferita infetta e un altro ha problemi di tipo neurologico. La maggioranza dei migranti è di sesso maschile e viene dall'Africa subsahariana. Sono stati trasportati al centro di accoglienza di Pozzallo.
Sono 546 i migranti sbarcati a Pozzallo dalla nave "Golfo Azzurro" dopo 4 operazioni di salvataggio in mare. Sedici sono stati ricoverati in ospedale: si tratta di tredici donne in gravidanza, un bambino diabetico, un uomo con una ferita da morso infetta e uno con problemi neurologici. Due feriti da arma da fuoco sono stati solo medicati. I migranti, in maggioranza uomini e di provenienza subsahariana, sono stati trasferiti nell'hotspot di Pozzallo. Dopo 4 operazioni di salvataggio, 546 migranti sono arrivati a Pozzallo con la nave "Golfo Azzurro". Dei sedici ospedalizzati, tredici sono donne incinte, uno è un bambino, un uomo ha una ferita infetta e un altro ha problemi di tipo neurologico. La maggioranza dei migranti è di sesso maschile e viene dall'Africa subsahariana. Sono stati trasportati al centro di accoglienza di Pozzallo.
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Sono le cose oggetto del diritto? Propriamente parlando no. Ciò cui mira il diritto è ordinare le persone nei loro comportamenti intersoggettivi. Per la stessa ragione, ciò che rappresenta l'elemento oggettivo del diritto, ciò che costituisce il termine dell'ordinamento giuridico, è la prestazione, non sono le cose. Queste, più che elementi del diritto, sono punti di riferimento dell'ordinamento. Il diritto mira a regolare i rapporti intersoggettivi e quindi la prestazione delle persone. Le cose, invece, non sono tanto oggetto del diritto quanto suoi punti di riferimento.
Sono le cose oggetto del diritto? Propriamente parlando no. Ciò cui mira il diritto è ordinare le persone nei loro comportamenti intersoggettivi. Per la stessa ragione, ciò che rappresenta l'elemento oggettivo del diritto, ciò che costituisce il termine dell'ordinamento giuridico, è la prestazione, non sono le cose. Queste, più che elementi del diritto, sono punti di riferimento dell'ordinamento. Il diritto mira a regolare i rapporti intersoggettivi e quindi la prestazione delle persone. Le cose, invece, non sono tanto oggetto del diritto quanto suoi punti di riferimento.
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Sono terminati, presso il nostro Cimitero, i lavori di realizzazione della zona dedicata alla dispersione delle ceneri. La scelta di dispersione in un luogo di memoria collettiva, quale il cimitero, traduce forse la necessità, anche per chi vuole la cremazione, di individuare un luogo che dia memoria fisica alla persona cara scomparsa. Presso il nostro Cimitero si è costruita una zona dedicata alla dispersione delle ceneri, così da consentire anche a chi compie la scelta della cremazione di disporre di un luogo fisico legato alla persona cara scomparsa.
Sono terminati, presso il nostro Cimitero, i lavori di realizzazione della zona dedicata alla dispersione delle ceneri. La scelta di dispersione in un luogo di memoria collettiva, quale il cimitero, traduce forse la necessità, anche per chi vuole la cremazione, di individuare un luogo che dia memoria fisica alla persona cara scomparsa. Presso il nostro Cimitero si è costruita una zona dedicata alla dispersione delle ceneri, così da consentire anche a chi compie la scelta della cremazione di disporre di un luogo fisico legato alla persona cara scomparsa.
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Spesso siamo colpiti dal contrasto abissale fra la bellezza dell'opera d'arte e la vita del suo artefice. Wagner con le sue opere ci comunica sentimenti sublimi, mentre nella vita privata era disordinato e avido. Villon e Marlowe erano degli asociali, Michelangelo era intrattabile. Perché dobbiamo allora valutare moralmente la persona che sta dietro il ruolo che svolge, al di fuori delle oggettivazioni in cui si è realizzata? Non ci basta il risultato del suo impegno, non ci basta la perfezione del suo lavoro? Tendiamo a impressionarci di fronte al contrasto fra la perfezione di un'opera d'arte e la vita del suo creatore, a volte lungi dall'essere altrettanto ammirevole. Il musicista Wagner, il poeta Marlowe e lo scultore Michelangelo ne sono un esempio. Non dovremmo lasciare che le informazioni sulla vita privata di un artista influenzino la nostra capacità di stupirci di fronte alla magnificenza delle sue realizzazioni.
Spesso siamo colpiti dal contrasto abissale fra la bellezza dell'opera d'arte e la vita del suo artefice. Wagner con le sue opere ci comunica sentimenti sublimi, mentre nella vita privata era disordinato e avido. Villon e Marlowe erano degli asociali, Michelangelo era intrattabile. Perché dobbiamo allora valutare moralmente la persona che sta dietro il ruolo che svolge, al di fuori delle oggettivazioni in cui si è realizzata? Non ci basta il risultato del suo impegno, non ci basta la perfezione del suo lavoro? Tendiamo a impressionarci di fronte al contrasto fra la perfezione di un'opera d'arte e la vita del suo creatore, a volte lungi dall'essere altrettanto ammirevole. Il musicista Wagner, il poeta Marlowe e lo scultore Michelangelo ne sono un esempio. Non dovremmo lasciare che le informazioni sulla vita privata di un artista influenzino la nostra capacità di stupirci di fronte alla magnificenza delle sue realizzazioni.
- Individuare l'alternativa che meglio sintetizza il contenuto del testo proposto.
Spesso, a Torino e non solo, c'è chi si lamenta dei commercianti. Innanzitutto, va da sé, per via dei prezzi che praticano, e poi a causa della loro cosiddetta miopia, visto che non di rado sono restii ad accettare che le vie su cui si affacciano i rispettivi negozi diventino parte di isole pedonali come d'altronde accade un po' dappertutto e ormai da decenni nel resto d'Europa. Ebbene, in occasione di Torino capitale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, i commercianti torinesi hanno sbalordito tutti, e probabilmente perfino se stessi, mostrando di saper sfoggiare quella creatività italiana che è parte integrante della nostra identità e sola vera risorsa del patrimonio nazionale, una creatività che com'è noto ci viene riconosciuta anche all'estero, almeno per quanta riguarda il design, la sartoria, la cucina e il calcio. A cui, d'ora in poi, andrà ad aggiungersi la vetrinistica. Sì, perché nelle vetrine di Torino l'Italia e il Tricolore sono stati declinati di volta in volta in torte, tortine, cioccolatini, pasticcini, gelati, abiti da sposa, copriletto, cuscini... In occasione delle celebrazioni che si sono tenute a Torino per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, i commercianti locali hanno sorpreso positivamente tutti - e hanno zittito alcune critiche di cui erano oggetto - con la creatività di cui hanno dato prova nel declinare l'Italia e il Tricolore nelle loro vetrine. Che siamo un Paese di creativi nel design, nella moda, nella cucina e nel calcio già si sapeva. Ora anche nella vetrinistica.
Spesso, a Torino e non solo, c'è chi si lamenta dei commercianti. Innanzitutto, va da sé, per via dei prezzi che praticano, e poi a causa della loro cosiddetta miopia, visto che non di rado sono restii ad accettare che le vie su cui si affacciano i rispettivi negozi diventino parte di isole pedonali come d'altronde accade un po' dappertutto e ormai da decenni nel resto d'Europa. Ebbene, in occasione di Torino capitale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, i commercianti torinesi hanno sbalordito tutti, e probabilmente perfino se stessi, mostrando di saper sfoggiare quella creatività italiana che è parte integrante della nostra identità e sola vera risorsa del patrimonio nazionale, una creatività che com'è noto ci viene riconosciuta anche all'estero, almeno per quanta riguarda il design, la sartoria, la cucina e il calcio. A cui, d'ora in poi, andrà ad aggiungersi la vetrinistica. Sì, perché nelle vetrine di Torino l'Italia e il Tricolore sono stati declinati di volta in volta in torte, tortine, cioccolatini, pasticcini, gelati, abiti da sposa, copriletto, cuscini... In occasione delle celebrazioni che si sono tenute a Torino per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, i commercianti locali hanno sorpreso positivamente tutti - e hanno zittito alcune critiche di cui erano oggetto - con la creatività di cui hanno dato prova nel declinare l'Italia e il Tricolore nelle loro vetrine. Che siamo un Paese di creativi nel design, nella moda, nella cucina e nel calcio già si sapeva. Ora anche nella vetrinistica.
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Spiego il depotenziamento della protesta con tre ragioni. La prima è che tutti i giovani che hanno partecipato al movimento sociale erano estremamente intelligenti, ma molto giovani e inesperti. Quindi le possibilità di successo, nel confronto con politici navigati, erano basse. La seconda riguarda il conflitto: i giovani del movimento non sono stati abbastanza coraggiosi da mettere in relazione i problemi sociali col conflitto tra Israele e Palestina. Infatti il movimento si spaccò sulla partecipazione degli arabi palestinesi alle manifestazioni. La terza ragione è che la protesta era animata da due gruppi sociali diversi: da un lato i laureati figli del ceto medio privi di prospettive, dall'altro gli emarginati: gli ebrei di recente immigrazione, gli africani, le madri prive di marito... Questi due blocchi non hanno saputo comunicare tra loro. Si guardavano con diffidenza. Il fallimento di questo movimento sociale si può spiegare con tre ragioni: la scarsa esperienza dei giovani partecipanti e l'incapacità di superare da un lato i problemi legati al conflitto con gli arabi e dall'altra di mettere in relazione le due componenti del movimento stesso.
Spiego il depotenziamento della protesta con tre ragioni. La prima è che tutti i giovani che hanno partecipato al movimento sociale erano estremamente intelligenti, ma molto giovani e inesperti. Quindi le possibilità di successo, nel confronto con politici navigati, erano basse. La seconda riguarda il conflitto: i giovani del movimento non sono stati abbastanza coraggiosi da mettere in relazione i problemi sociali col conflitto tra Israele e Palestina. Infatti il movimento si spaccò sulla partecipazione degli arabi palestinesi alle manifestazioni. La terza ragione è che la protesta era animata da due gruppi sociali diversi: da un lato i laureati figli del ceto medio privi di prospettive, dall'altro gli emarginati: gli ebrei di recente immigrazione, gli africani, le madri prive di marito... Questi due blocchi non hanno saputo comunicare tra loro. Si guardavano con diffidenza. Il fallimento di questo movimento sociale si può spiegare con tre ragioni: la scarsa esperienza dei giovani partecipanti e l'incapacità di superare da un lato i problemi legati al conflitto con gli arabi e dall'altra di mettere in relazione le due componenti del movimento stesso.
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Storicamente, nella società moderna la medicina ha identificato la sua missione nella cura della patologia - il disturbo fisico - trascurando l'esperienza della malattia - l'esperienza umana. I pazienti, facendo proprio questo approccio al problema, contribuiscono anch'essi a ignorare le proprie reazioni emotive alla malattia - o a liquidarle come irrilevanti ai fini del suo decorso. (Goleman, Intelligenza emotiva, Rizzoli, 1996) La medicina della società moderna si è sempre concentrata sulla cura della patologia, trascurando l'esperienza umana della malattia. Nello stesso modo, i pazienti tendono a ignorare le proprie emozioni relative alla malattia o a considerarle irrilevanti nel suo decorso.
Storicamente, nella società moderna la medicina ha identificato la sua missione nella cura della patologia - il disturbo fisico - trascurando l'esperienza della malattia - l'esperienza umana. I pazienti, facendo proprio questo approccio al problema, contribuiscono anch'essi a ignorare le proprie reazioni emotive alla malattia - o a liquidarle come irrilevanti ai fini del suo decorso. (Goleman, Intelligenza emotiva, Rizzoli, 1996) La medicina della società moderna si è sempre concentrata sulla cura della patologia, trascurando l'esperienza umana della malattia. Nello stesso modo, i pazienti tendono a ignorare le proprie emozioni relative alla malattia o a considerarle irrilevanti nel suo decorso.
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Sul campo di Zama, in realtà, non era stato Scipione a vincere: Annibale aveva condotto lo scontro meglio del giovane rivale e, malgrado l'ormai indubbia superiorità, anche tattica, dell'esercito romano, aveva sfiorato una vittoria che, per lui, sembrava preclusa in partenza. Gli unici che potessero reclamare benemerenze per l'esito di quella decisiva battaglia erano, semmai, i legionari, il cui eroismo soltanto aveva consentito al loro comandante di salvare la giornata. Bene per Roma, dunque, che non avrebbe incontrato un altro Annibale, mai più; mentre avrebbe potuto contare sempre su soldati di quel tipo, che le nuove tattiche elaborate da Scipione mettevano ormai in grado di vincere dovunque. Il merito della vittoria nella battaglia di Zama è da ascrivere più ai legionari romani che a Scipione. Annibale, che pure aveva condotto meglio lo scontro, usciva di scena e nessun nemico par suo sarebbe mai ricomparso. Restavano invece quei legionari, con le loro capacità esaltate dalle nuove tattiche di Scipione, destinati a vincere ovunque.
Sul campo di Zama, in realtà, non era stato Scipione a vincere: Annibale aveva condotto lo scontro meglio del giovane rivale e, malgrado l'ormai indubbia superiorità, anche tattica, dell'esercito romano, aveva sfiorato una vittoria che, per lui, sembrava preclusa in partenza. Gli unici che potessero reclamare benemerenze per l'esito di quella decisiva battaglia erano, semmai, i legionari, il cui eroismo soltanto aveva consentito al loro comandante di salvare la giornata. Bene per Roma, dunque, che non avrebbe incontrato un altro Annibale, mai più; mentre avrebbe potuto contare sempre su soldati di quel tipo, che le nuove tattiche elaborate da Scipione mettevano ormai in grado di vincere dovunque. Il merito della vittoria nella battaglia di Zama è da ascrivere più ai legionari romani che a Scipione. Annibale, che pure aveva condotto meglio lo scontro, usciva di scena e nessun nemico par suo sarebbe mai ricomparso. Restavano invece quei legionari, con le loro capacità esaltate dalle nuove tattiche di Scipione, destinati a vincere ovunque.
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Sul tema cruciale delle nuove tasse universitarie, Tony Blair ha ottenuto una vittoria con soli cinque voti di maggioranza rispetto ai centosessantuno di cui poteva disporre in teoria, contando solo sul suo partito. Si vara infatti una impopolarissima legge che renderà sempre più costoso per gli studenti accedere a una università; per questa ragione nessuno aveva azzardato previsioni fino all'esito del voto che, comunque, ha provocato gravi lacerazioni all'interno del partito laburista. Tony Blair è riuscito a far approvare il suo progetto sulle tasse universitarie, ma con soli cinque voti di margine contro i centosessantuno su cui teoricamente poteva contare nel suo partito. La legge è infatti molto impopolare, aumentando i costi di accesso agli atenei, e per questo non è stato possibile prevedere fino all'ultimo i risultati del voto, che ha diviso profondamente il partito laburista.
Sul tema cruciale delle nuove tasse universitarie, Tony Blair ha ottenuto una vittoria con soli cinque voti di maggioranza rispetto ai centosessantuno di cui poteva disporre in teoria, contando solo sul suo partito. Si vara infatti una impopolarissima legge che renderà sempre più costoso per gli studenti accedere a una università; per questa ragione nessuno aveva azzardato previsioni fino all'esito del voto che, comunque, ha provocato gravi lacerazioni all'interno del partito laburista. Tony Blair è riuscito a far approvare il suo progetto sulle tasse universitarie, ma con soli cinque voti di margine contro i centosessantuno su cui teoricamente poteva contare nel suo partito. La legge è infatti molto impopolare, aumentando i costi di accesso agli atenei, e per questo non è stato possibile prevedere fino all'ultimo i risultati del voto, che ha diviso profondamente il partito laburista.
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Sul totale delle domande esaminate nel 2014, il 26 per cento ha ottenuto il permesso B di rifugiato, il 27 per cento è stato ritenuto privo dei requisiti per essere preso in esame e il 46 per cento è stato respinto. In questi ultimi casi, o le autorità ritengono che la persona in questione debba essere rimandata nel suo paese di origine, e la sua domanda sarà respinta in via definitiva, oppure è accordato un permesso provvisorio (di tipo F), nel caso in cui il rinvio nel paese di origine sia impossibile per la presenza di guerre o situazioni di pericolo. Nel 2014 quasi la metà delle domande per il permesso di rifugiato è stata respinta, il 27 per cento non è stata presa in considerazione e solo il 26 per cento accettata. Chi viene respinto può ottenere un permesso provvisorio, solo se nel proprio paese sussiste una situazione pericolosa o di guerra.
Sul totale delle domande esaminate nel 2014, il 26 per cento ha ottenuto il permesso B di rifugiato, il 27 per cento è stato ritenuto privo dei requisiti per essere preso in esame e il 46 per cento è stato respinto. In questi ultimi casi, o le autorità ritengono che la persona in questione debba essere rimandata nel suo paese di origine, e la sua domanda sarà respinta in via definitiva, oppure è accordato un permesso provvisorio (di tipo F), nel caso in cui il rinvio nel paese di origine sia impossibile per la presenza di guerre o situazioni di pericolo. Nel 2014 quasi la metà delle domande per il permesso di rifugiato è stata respinta, il 27 per cento non è stata presa in considerazione e solo il 26 per cento accettata. Chi viene respinto può ottenere un permesso provvisorio, solo se nel proprio paese sussiste una situazione pericolosa o di guerra.
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Sulla parmigiana di melanzane ci sarebbe da fare un trattato: innanzitutto per le sue origini, contese tra Emilia Romagna, Campania e Sicilia, in secondo luogo per il significato del suo nome. Contrariamente a quanto pensato, il nome Parmigiana non ha niente a che fare con Parma o il Parmigiano ma deriva invece da "Parmiciana", ovvero l'insieme dei listelli di legno, sovrapposti, che formano la persiana e che ricordano la sistemazione delle melanzane nella parmigiana. Sembra che la patria della parmigiana di melanzane sia la Sicilia dove si possono trovare le tipiche melanzane da parmigiana, ovvero le petrociane, e per i siciliani è questa l'origine del nome. La parmigiana di melanzane ha origini contese fra Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Il nome non deriva da Parma, ma da "Parmiciana", l'insieme dei listelli di legno delle persiane sovrapposti e sistemati come le melanzane nella teglia. Secondo i Siciliani il nome deriva invece dalle melanzane "petrociane".
Sulla parmigiana di melanzane ci sarebbe da fare un trattato: innanzitutto per le sue origini, contese tra Emilia Romagna, Campania e Sicilia, in secondo luogo per il significato del suo nome. Contrariamente a quanto pensato, il nome Parmigiana non ha niente a che fare con Parma o il Parmigiano ma deriva invece da "Parmiciana", ovvero l'insieme dei listelli di legno, sovrapposti, che formano la persiana e che ricordano la sistemazione delle melanzane nella parmigiana. Sembra che la patria della parmigiana di melanzane sia la Sicilia dove si possono trovare le tipiche melanzane da parmigiana, ovvero le petrociane, e per i siciliani è questa l'origine del nome. La parmigiana di melanzane ha origini contese fra Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Il nome non deriva da Parma, ma da "Parmiciana", l'insieme dei listelli di legno delle persiane sovrapposti e sistemati come le melanzane nella teglia. Secondo i Siciliani il nome deriva invece dalle melanzane "petrociane".
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Tagliare le emissioni del 70%. Se si vuole contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 °C, dichiara Anderson, "è necessario un taglio nelle emissioni di anidride carbonica dal 40 al 70% entro il 2050". Secondo il ricercatore l'obiettivo è raggiungibile, e probabilmente senza troppi scossoni nell'economia mondiale, ma è necessaria una transizione rivoluzionaria nella società e nell'uso dei combustibili fossili. Secondo Anderson per contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 °C ci vuole un taglio nelle emissioni di C02 del 40-70% entro il 2050. L'obiettivo è raggiungibile, probabilmente senza troppi scossoni nell'economia mondiale, ma è necessaria una transizione rivoluzionaria nella società e nell'uso dei combustibili fossili.
Tagliare le emissioni del 70%. Se si vuole contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 °C, dichiara Anderson, "è necessario un taglio nelle emissioni di anidride carbonica dal 40 al 70% entro il 2050". Secondo il ricercatore l'obiettivo è raggiungibile, e probabilmente senza troppi scossoni nell'economia mondiale, ma è necessaria una transizione rivoluzionaria nella società e nell'uso dei combustibili fossili. Secondo Anderson per contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 °C ci vuole un taglio nelle emissioni di C02 del 40-70% entro il 2050. L'obiettivo è raggiungibile, probabilmente senza troppi scossoni nell'economia mondiale, ma è necessaria una transizione rivoluzionaria nella società e nell'uso dei combustibili fossili.
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Talvolta sono proprio gli alti salari che stimolano il progresso tecnologico, cioè la sostituzione del lavoro umano, giudicato caro, col lavoro delle macchine. Non fu un caso che la rivoluzione industriale cominciasse in Gran Bretagna dove, a quell'epoca, le paghe dei buoni operai erano più elevate che sul continente europeo, come ben sapevano gli economisti classici. Ma se le paghe britanniche fossero state eccessive, avrebbero invece scoraggiato gli investimenti attraverso una insufficienza dei profitti. Per il buon funzionamento di una economia di mercato occorrerebbero salari né troppo alti né troppo bassi, cioè salari equilibrati. Un'economia di mercato funziona bene se i salari sono equilibrati: non troppo bassi né troppo alti. A volte, se i dipendenti vengono pagati molto, viene stimolato il progresso tecnologico: considerando il lavoro umano caro, lo si sostituisce con quello delle macchine. È quello che accadde in Gran Bretagna, dove iniziò la rivoluzione industriale. D'altro canto, se le paghe inglesi fossero state troppo elevate, avrebbero scoraggiato gli investimenti.
Talvolta sono proprio gli alti salari che stimolano il progresso tecnologico, cioè la sostituzione del lavoro umano, giudicato caro, col lavoro delle macchine. Non fu un caso che la rivoluzione industriale cominciasse in Gran Bretagna dove, a quell'epoca, le paghe dei buoni operai erano più elevate che sul continente europeo, come ben sapevano gli economisti classici. Ma se le paghe britanniche fossero state eccessive, avrebbero invece scoraggiato gli investimenti attraverso una insufficienza dei profitti. Per il buon funzionamento di una economia di mercato occorrerebbero salari né troppo alti né troppo bassi, cioè salari equilibrati. Un'economia di mercato funziona bene se i salari sono equilibrati: non troppo bassi né troppo alti. A volte, se i dipendenti vengono pagati molto, viene stimolato il progresso tecnologico: considerando il lavoro umano caro, lo si sostituisce con quello delle macchine. È quello che accadde in Gran Bretagna, dove iniziò la rivoluzione industriale. D'altro canto, se le paghe inglesi fossero state troppo elevate, avrebbero scoraggiato gli investimenti.
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Tanti, e tutti parimenti legittimi, sono i punti di vista, da cui si può considerare l'opera di poesia: sì che oziosa e vana ci sembra ogni discussione intorno al migliore di essi, e assurda anche la pretesa di una sorta di supercritica, che di "tutti" tenga conto, e nella quale si assommino i risultati di ricerche diverse condotte con diversi metodi. I metodi di valutazione critica di un'opera poetica sono tanti e non ha senso cercare di determinare quale sia il migliore, così come non ce l'ha aspirare a una supercritica che li racchiuda tutti.
Tanti, e tutti parimenti legittimi, sono i punti di vista, da cui si può considerare l'opera di poesia: sì che oziosa e vana ci sembra ogni discussione intorno al migliore di essi, e assurda anche la pretesa di una sorta di supercritica, che di "tutti" tenga conto, e nella quale si assommino i risultati di ricerche diverse condotte con diversi metodi. I metodi di valutazione critica di un'opera poetica sono tanti e non ha senso cercare di determinare quale sia il migliore, così come non ce l'ha aspirare a una supercritica che li racchiuda tutti.
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Torino 1849. Successore di Carlo Alberto, sale al trono il figlio Vittorio Emanuele II e con lui ha inizio la stagione risorgimentale. Il suo primo ministro, Camillo Benso di Cavour, grazie a un'astuta tela di rapporti diplomatici, riesce nell'intento di avvicinare la Francia alla causa italiana, contro l'Austria asburgica. Torino diviene rapidamente meta di tutti gli esuli e i liberali italiani che anteponevano alla causa repubblicana quella dell'unità d'Italia, da ottenere con la collaborazione del re di Sardegna. Nel 1849 sale al trono Vittorio Emanuele II e con lui ha inizio la stagione risorgimentale. Il primo ministro Camillo Benso di Cavour riesce ad avvicinare la Francia alla causa italiana, contro l'Austria asburgica. Torino diviene meta degli italiani che ritenevano prioritaria l'unità d'Italia, da ottenere in collaborazione col re di Sardegna.
Torino 1849. Successore di Carlo Alberto, sale al trono il figlio Vittorio Emanuele II e con lui ha inizio la stagione risorgimentale. Il suo primo ministro, Camillo Benso di Cavour, grazie a un'astuta tela di rapporti diplomatici, riesce nell'intento di avvicinare la Francia alla causa italiana, contro l'Austria asburgica. Torino diviene rapidamente meta di tutti gli esuli e i liberali italiani che anteponevano alla causa repubblicana quella dell'unità d'Italia, da ottenere con la collaborazione del re di Sardegna. Nel 1849 sale al trono Vittorio Emanuele II e con lui ha inizio la stagione risorgimentale. Il primo ministro Camillo Benso di Cavour riesce ad avvicinare la Francia alla causa italiana, contro l'Austria asburgica. Torino diviene meta degli italiani che ritenevano prioritaria l'unità d'Italia, da ottenere in collaborazione col re di Sardegna.
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Torna a crescere, dopo anni di declino, la "voglia di mattone" degli italiani. Nel 2015 sale al 29% la quota di italiani che definisce ideale l'investimento nell'immobiliare. Un dato, quello rilevato dalla ricerca curata da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del risparmio, in netta ripresa dopo anni di tracollo: dal 70% del 2006 al 24% del 2014. La casa torna a essere l'investimento "principe" al Centro e al Sud. Secondo la ricerca realizzata da Acri e Ipsos in occasione della 91esima Giornata mondiale del risparmio torna la voglia di mattone. Dopo anni di tracollo (dal 70% del 2006 al 24% del 2014), nel 2015 il 29% degli italiani definisce ideale l'investimento immobiliare. La casa torna ad essere l'investimento principe al Centro e al Sud.
Torna a crescere, dopo anni di declino, la "voglia di mattone" degli italiani. Nel 2015 sale al 29% la quota di italiani che definisce ideale l'investimento nell'immobiliare. Un dato, quello rilevato dalla ricerca curata da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del risparmio, in netta ripresa dopo anni di tracollo: dal 70% del 2006 al 24% del 2014. La casa torna a essere l'investimento "principe" al Centro e al Sud. Secondo la ricerca realizzata da Acri e Ipsos in occasione della 91esima Giornata mondiale del risparmio torna la voglia di mattone. Dopo anni di tracollo (dal 70% del 2006 al 24% del 2014), nel 2015 il 29% degli italiani definisce ideale l'investimento immobiliare. La casa torna ad essere l'investimento principe al Centro e al Sud.
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Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono indicati come età dello 'Stato moderno', vi è certamente il bisogno, forte e intenso, di ricorrere al termine-concetto di 'sovranità' al fine di giustificare il rapporto di obbligazione politica, l'esercizio dei poteri d'imperium e di coazione, e i corrispondenti doveri di obbedienza. L'età dello "Stato moderno", che si estende negli ultimi quattro secoli, conosce la necessità di giustificare il rapporto di obbligazione politica e i relativi doveri di obbedienza, così come l'esercizio del potere di imperium e di coazione, attraverso il concetto di "sovranità".
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono indicati come età dello 'Stato moderno', vi è certamente il bisogno, forte e intenso, di ricorrere al termine-concetto di 'sovranità' al fine di giustificare il rapporto di obbligazione politica, l'esercizio dei poteri d'imperium e di coazione, e i corrispondenti doveri di obbedienza. L'età dello "Stato moderno", che si estende negli ultimi quattro secoli, conosce la necessità di giustificare il rapporto di obbligazione politica e i relativi doveri di obbedienza, così come l'esercizio del potere di imperium e di coazione, attraverso il concetto di "sovranità".
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Tra i tanti eserciti del fronte interno, uno si distingue, in tutti i Paesi belligeranti, per la rilevanza numerica, spesso preponderante, ma ancor più per il contributo non di rado decisivo dato alla tenuta di quel fronte: l'esercito delle donne. Impegnate in prima linea nell'opera di assistenza civile e medica, mobilitate in tutti i settori della produzione, soggetto (e oggetto) privilegiato della macchina della propaganda, le donne vivono durante la Grande Guerra un'esperienza di mobilitazione che, nel loro caso, è spesso anche esperienza senza precedenti di "mobilità" e di "emancipazione". In tutti i Paesi impegnati nella Grande Guerra, il ruolo decisivo rivestito dall'esercito delle donne per la tenuta del fronte interno, sia prestando assistenza civile e medica, sia fornendo manodopera a tutti i settori della produzione, sia come elemento chiave della propaganda consentì loro di vivere un'esperienza di mobilità e di emancipazione senza precedenti.
Tra i tanti eserciti del fronte interno, uno si distingue, in tutti i Paesi belligeranti, per la rilevanza numerica, spesso preponderante, ma ancor più per il contributo non di rado decisivo dato alla tenuta di quel fronte: l'esercito delle donne. Impegnate in prima linea nell'opera di assistenza civile e medica, mobilitate in tutti i settori della produzione, soggetto (e oggetto) privilegiato della macchina della propaganda, le donne vivono durante la Grande Guerra un'esperienza di mobilitazione che, nel loro caso, è spesso anche esperienza senza precedenti di "mobilità" e di "emancipazione". In tutti i Paesi impegnati nella Grande Guerra, il ruolo decisivo rivestito dall'esercito delle donne per la tenuta del fronte interno, sia prestando assistenza civile e medica, sia fornendo manodopera a tutti i settori della produzione, sia come elemento chiave della propaganda consentì loro di vivere un'esperienza di mobilità e di emancipazione senza precedenti.
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Tra il 2011 e il 2012, secondo le stime campionarie, oltre la metà dei 3 milioni e 639 mila cittadini stranieri di 6 anni e più residenti in Italia si dichiara cristiano (il 56,4%, corrispondente a 2 milioni e 56 mila individui); fra questi il 27% è ortodosso, il 25,1% cattolico e il 2,7% protestante. Poco più di un quarto è di fede musulmana (26,3%), mentre i buddisti sono il 3% circa. Il 7,1% si dichiara ateo. Nel 2011-2012 il 56,4% dei 3 milioni e 639 mila cittadini stranieri di 6 anni e più residenti in Italia si dichiara cristiano: fra questi il 27% è ortodosso, il 25,1% cattolico, il 2,7% protestante. Più di un quarto è musulmano, i buddisti sono circa il 3%, mentre il 7,1% è ateo.
Tra il 2011 e il 2012, secondo le stime campionarie, oltre la metà dei 3 milioni e 639 mila cittadini stranieri di 6 anni e più residenti in Italia si dichiara cristiano (il 56,4%, corrispondente a 2 milioni e 56 mila individui); fra questi il 27% è ortodosso, il 25,1% cattolico e il 2,7% protestante. Poco più di un quarto è di fede musulmana (26,3%), mentre i buddisti sono il 3% circa. Il 7,1% si dichiara ateo. Nel 2011-2012 il 56,4% dei 3 milioni e 639 mila cittadini stranieri di 6 anni e più residenti in Italia si dichiara cristiano: fra questi il 27% è ortodosso, il 25,1% cattolico, il 2,7% protestante. Più di un quarto è musulmano, i buddisti sono circa il 3%, mentre il 7,1% è ateo.
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Tra le proposte concrete avanzate, quella dell'introduzione di un "criterio di resistenza minima" per ciascuna categoria di prodotti fin dalla fase di progettazione; l'estensione della garanzia in caso di riparazioni più lunghe di un mese; incentivi adeguati per promuovere prodotti durevoli, di elevata qualità e riparabili e per incoraggiare la riparazione e la vendita di seconda mano e rendere più semplice l'accesso a dei riparatori indipendenti. Strasburgo chiede, inoltre, che i pezzi di ricambio essenziali per il corretto e sicuro funzionamento dei prodotti siano disponibili "a un prezzo commisurato alla natura e alla durata di vita del prodotto" e che la Ue si doti di una definizione di "obsolescenza programmata" e un sistema in grado di testare e rilevare l'obsolescenza incorporata nei prodotti. Per incentivare cicli di vita più lunghi dei prodotti e per incoraggiare la seconda mano, il Parlamento europeo chiede che vengano rispettati requisiti minimi di resistenza all'usura; chiede prezzi equi per i pezzi di ricambio e l'estensione della garanzia qualora la riparazione del prodotto superi il mese di tempo; chiede che venga designata, ma anche testata, la vita utile prevista di un prodotto sulla base di criteri standardizzati.
Tra le proposte concrete avanzate, quella dell'introduzione di un "criterio di resistenza minima" per ciascuna categoria di prodotti fin dalla fase di progettazione; l'estensione della garanzia in caso di riparazioni più lunghe di un mese; incentivi adeguati per promuovere prodotti durevoli, di elevata qualità e riparabili e per incoraggiare la riparazione e la vendita di seconda mano e rendere più semplice l'accesso a dei riparatori indipendenti. Strasburgo chiede, inoltre, che i pezzi di ricambio essenziali per il corretto e sicuro funzionamento dei prodotti siano disponibili "a un prezzo commisurato alla natura e alla durata di vita del prodotto" e che la Ue si doti di una definizione di "obsolescenza programmata" e un sistema in grado di testare e rilevare l'obsolescenza incorporata nei prodotti. Per incentivare cicli di vita più lunghi dei prodotti e per incoraggiare la seconda mano, il Parlamento europeo chiede che vengano rispettati requisiti minimi di resistenza all'usura; chiede prezzi equi per i pezzi di ricambio e l'estensione della garanzia qualora la riparazione del prodotto superi il mese di tempo; chiede che venga designata, ma anche testata, la vita utile prevista di un prodotto sulla base di criteri standardizzati.
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Tra tutti questi cambiamenti, la crescente irrilevanza sociale della musica forse passa inosservata. Per decenni il pop è stato un precursore di nuove tendenze. Oggi è un bene di consumo come tanti altri. Nella sfera pubblica si è ridotto a un indicatore di stile di vita: ogni politico ambizioso (Barack Obama in questo è un maestro) cerca di darsi un tocco cool con le sue playlist e le amicizie tra i musicisti. Il pop, insomma, non provoca più terremoti. Crescendo si è frammentato in mille tendenze: è prodotto e consumato da nicchie di mercato più o meno grandi. A chi si lamenta che "non si fa più musica come quella di una volta" bisogna rispondere che è vero, ma che forse il problema è che si fa troppa musica scimmiottando altri. Il pop non provoca più sconquassi, non precorre nuove tendenze, è sempre più irrilevante socialmente: in poche parole, è diventato un banale bene di consumo, peraltro frammentato in tendenze e nicchie di mercato. La qualità è effettivamente peggiorata, ma soprattutto la musica è troppa e affatto originale.
Tra tutti questi cambiamenti, la crescente irrilevanza sociale della musica forse passa inosservata. Per decenni il pop è stato un precursore di nuove tendenze. Oggi è un bene di consumo come tanti altri. Nella sfera pubblica si è ridotto a un indicatore di stile di vita: ogni politico ambizioso (Barack Obama in questo è un maestro) cerca di darsi un tocco cool con le sue playlist e le amicizie tra i musicisti. Il pop, insomma, non provoca più terremoti. Crescendo si è frammentato in mille tendenze: è prodotto e consumato da nicchie di mercato più o meno grandi. A chi si lamenta che "non si fa più musica come quella di una volta" bisogna rispondere che è vero, ma che forse il problema è che si fa troppa musica scimmiottando altri. Il pop non provoca più sconquassi, non precorre nuove tendenze, è sempre più irrilevante socialmente: in poche parole, è diventato un banale bene di consumo, peraltro frammentato in tendenze e nicchie di mercato. La qualità è effettivamente peggiorata, ma soprattutto la musica è troppa e affatto originale.
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Trump ha agitato lo spettro di fermare ogni scambio commerciale con «tutti i Paesi in affari con Pyongyang». Non ha citato Pechino ma tutti sanno che la Cina riceve il 90% dell'export nordcoreano. Sarebbe una guerra commerciale devastante: i cinesi sono i primi partner commerciali degli Usa, con un export da 40 miliardi di dollari al mese, ma anche gli americani esportano per 150 miliardi di dollari all'anno in Cina. Sarebbe la recessione globale. L'approccio di Trump «non è oggettivo né equo», l'ipotesi «è inaccettabile» ha detto a Pechino il portavoce degli Esteri. Xi Jinping, che ospitava i Brics (Brasile, India, Cina, Russia e Sud Africa) ha fatto inserire una forte condanna del test nucleare nel comunicato finale del vertice. Per le decisioni si aspetta la prossima riunione dell'Onu, lunedì. Visti i tempi, un'eternità. La minaccia di chiusura - definita iniqua e inaccettabile dal portavoce degli Esteri a Pechino durante il vertice dei Brics - ventilata dal presidente Usa nei confronti della Corea del Nord e dei Paesi che intrattengono relazioni commerciali con essa, potrebbe avere conseguenze catastrofiche sul commercio estero internazionale e l'intera economia mondiale.
Trump ha agitato lo spettro di fermare ogni scambio commerciale con «tutti i Paesi in affari con Pyongyang». Non ha citato Pechino ma tutti sanno che la Cina riceve il 90% dell'export nordcoreano. Sarebbe una guerra commerciale devastante: i cinesi sono i primi partner commerciali degli Usa, con un export da 40 miliardi di dollari al mese, ma anche gli americani esportano per 150 miliardi di dollari all'anno in Cina. Sarebbe la recessione globale. L'approccio di Trump «non è oggettivo né equo», l'ipotesi «è inaccettabile» ha detto a Pechino il portavoce degli Esteri. Xi Jinping, che ospitava i Brics (Brasile, India, Cina, Russia e Sud Africa) ha fatto inserire una forte condanna del test nucleare nel comunicato finale del vertice. Per le decisioni si aspetta la prossima riunione dell'Onu, lunedì. Visti i tempi, un'eternità. La minaccia di chiusura - definita iniqua e inaccettabile dal portavoce degli Esteri a Pechino durante il vertice dei Brics - ventilata dal presidente Usa nei confronti della Corea del Nord e dei Paesi che intrattengono relazioni commerciali con essa, potrebbe avere conseguenze catastrofiche sul commercio estero internazionale e l'intera economia mondiale.
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Tutte le statistiche sulla durata media della vita collocano l'Italia in cima alla classifica dei Paesi più longevi in Europa e nel mondo. Nel 2011 un nuovo record: secondo i dati Istat, la speranza di vita degli uomini ha toccato 79,4 anni (+0,3 rispetto al 2010) e 84,5 anni per le donne (+0,2), anche se si è accorciata la differenza tra i sessi, che scende a 5,1 anni. Colpa delle cattive abitudini che stanno contagiando le donne, il fumo su tutte. A guidare la classifica dell'invecchiamento è il Nord: la Lombardia è la Regione che ha fatto registrare il balzo in avanti più significativo (+2,8 anni tra il 2001 e il 2010). Aumento della speranza di vita anche in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I residenti di queste regioni hanno infatti visto aumentare la speranza di vita del 15% negli ultimi 35 anni. Nel 1974 a vivere di più erano invece i calabresi, scivolati al 12esimo posto, seguiti dagli abruzzesi e dai lucani. Restano in cima alla lista dei fortunati i marchigiani, che con 80 anni per gli uomini e 85,4 per le donne, sono gli italiani più "resistenti". Ultima la Campania. La popolazione italiana è la più longeva d'Europa e del mondo. L'Istat ha rilevato nel 2011 un aumento della speranza di vita rispetto all'anno precedente di 0,3 per gli uomini (79,4 anni) e di 0,2 per le donne (84,5 anni). La differenza tra i sessi è scesa a 5,1 anni a causa della diffusione anche tra le donne di cattive abitudini quali il fumo. L'aumento maggiore si è avuto in Lombardia (+ 2,8 anni tra il 2001 e il 2010), ma anche le regioni del Nordest hanno registrato un aumento notevole. I marchigiani sono gli italiani più longevi, mentre la Campania è l'ultima nella classifica.
Tutte le statistiche sulla durata media della vita collocano l'Italia in cima alla classifica dei Paesi più longevi in Europa e nel mondo. Nel 2011 un nuovo record: secondo i dati Istat, la speranza di vita degli uomini ha toccato 79,4 anni (+0,3 rispetto al 2010) e 84,5 anni per le donne (+0,2), anche se si è accorciata la differenza tra i sessi, che scende a 5,1 anni. Colpa delle cattive abitudini che stanno contagiando le donne, il fumo su tutte. A guidare la classifica dell'invecchiamento è il Nord: la Lombardia è la Regione che ha fatto registrare il balzo in avanti più significativo (+2,8 anni tra il 2001 e il 2010). Aumento della speranza di vita anche in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I residenti di queste regioni hanno infatti visto aumentare la speranza di vita del 15% negli ultimi 35 anni. Nel 1974 a vivere di più erano invece i calabresi, scivolati al 12esimo posto, seguiti dagli abruzzesi e dai lucani. Restano in cima alla lista dei fortunati i marchigiani, che con 80 anni per gli uomini e 85,4 per le donne, sono gli italiani più "resistenti". Ultima la Campania. La popolazione italiana è la più longeva d'Europa e del mondo. L'Istat ha rilevato nel 2011 un aumento della speranza di vita rispetto all'anno precedente di 0,3 per gli uomini (79,4 anni) e di 0,2 per le donne (84,5 anni). La differenza tra i sessi è scesa a 5,1 anni a causa della diffusione anche tra le donne di cattive abitudini quali il fumo. L'aumento maggiore si è avuto in Lombardia (+ 2,8 anni tra il 2001 e il 2010), ma anche le regioni del Nordest hanno registrato un aumento notevole. I marchigiani sono gli italiani più longevi, mentre la Campania è l'ultima nella classifica.
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Tutte queste organizzazioni ambientaliste sono vecchie di trenta, quaranta, cinquant'anni. Hanno grandi edifici, grandi impegni, parecchio personale. Possono commerciare sui loro sogni di giovinezza, ma la verità è che sono ora parte dell'autorità. E l'autorità lavora per conservare lo status quo. Lo fa e basta. Le organizzazioni ambientaliste nate da cinquant'anni a questa parte, con sedi importanti e un cospicuo numero di dipendenti, sono ormai parte dell'autorità, e pur continuando a reclamizzare i loro ideali di giovinezza a parole, come parte dell'autorità mirano a conservare la loro posizione.
Tutte queste organizzazioni ambientaliste sono vecchie di trenta, quaranta, cinquant'anni. Hanno grandi edifici, grandi impegni, parecchio personale. Possono commerciare sui loro sogni di giovinezza, ma la verità è che sono ora parte dell'autorità. E l'autorità lavora per conservare lo status quo. Lo fa e basta. Le organizzazioni ambientaliste nate da cinquant'anni a questa parte, con sedi importanti e un cospicuo numero di dipendenti, sono ormai parte dell'autorità, e pur continuando a reclamizzare i loro ideali di giovinezza a parole, come parte dell'autorità mirano a conservare la loro posizione.
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Tutti i Paesi effettuano interventi pubblici favorevoli da un lato alle piccole e medie imprese e dall'altro alle grandi: il che non sembra molto sensato, dato che questa politica comporta costi rilevanti a carico dei non imprenditori e dei non proprietari di mezzi di produzione, e anche perché una politica favorevole a tutte le imprese può attuarsi mediante interventi generali meno onerosi sul piano monetario e fiscale. Una politica che interviene sul piano monetario e fiscale favorirebbe tutte le imprese piccole, medie e grandi con costi molto meno onerosi per i non imprenditori e i non proprietari di mezzi di produzione, che invece vengono devono sostenere i costi rilevanti degli interventi pubblici in tutti i Paesi.
Tutti i Paesi effettuano interventi pubblici favorevoli da un lato alle piccole e medie imprese e dall'altro alle grandi: il che non sembra molto sensato, dato che questa politica comporta costi rilevanti a carico dei non imprenditori e dei non proprietari di mezzi di produzione, e anche perché una politica favorevole a tutte le imprese può attuarsi mediante interventi generali meno onerosi sul piano monetario e fiscale. Una politica che interviene sul piano monetario e fiscale favorirebbe tutte le imprese piccole, medie e grandi con costi molto meno onerosi per i non imprenditori e i non proprietari di mezzi di produzione, che invece vengono devono sostenere i costi rilevanti degli interventi pubblici in tutti i Paesi.
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Tutti, a nostro modo, siamo stati falsi in alcuni momenti della nostra vita: a volte per educazione, a volte per paura e istinto di sopravvivenza, a volte per un sentimento di smarrimento, a volte perché non sapevamo che cosa dire. Ma poi ci sono le persone "autenticamente false", quelle che mettono in atto, talora in modo inconsapevole, la loro finzione. A tutti noi capita prima o poi di essere falsi, ad esempio per necessità di autodifesa, a volte per insicurezza oppure per educazione. Diverso è il caso delle persone realmente false, che fingono in continuazione, talvolta senza rendersene conto.
Tutti, a nostro modo, siamo stati falsi in alcuni momenti della nostra vita: a volte per educazione, a volte per paura e istinto di sopravvivenza, a volte per un sentimento di smarrimento, a volte perché non sapevamo che cosa dire. Ma poi ci sono le persone "autenticamente false", quelle che mettono in atto, talora in modo inconsapevole, la loro finzione. A tutti noi capita prima o poi di essere falsi, ad esempio per necessità di autodifesa, a volte per insicurezza oppure per educazione. Diverso è il caso delle persone realmente false, che fingono in continuazione, talvolta senza rendersene conto.
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Un caso a parte è quello di Diego Torres Villarroel (1694-1770), figlio di un libraio di Salamanca, per molti anni professore di quell'università, ma famoso, piuttosto, per i suoi almanacchi utilizzanti la credulità popolare e la propria abilità suasoria, e per questo avversato dai più responsabili elaboratori spagnoli dello spirito scientifico europeo, ma anche ammirato nei salotti dei nobili, oltre che tra il popolino. Singolare è il caso di Diego Torres Villarroel (1694-1770), che fu professore all'università di Salamanca. Egli fu famoso per i suoi almanacchi che sfruttavano la credulità popolare e la sua abilità di convincimento e per questo fu apprezzato in alcuni ambienti, ma osteggiato dai maggiori pensatori spagnoli, permeati dallo spirito scientifico europeo.
Un caso a parte è quello di Diego Torres Villarroel (1694-1770), figlio di un libraio di Salamanca, per molti anni professore di quell'università, ma famoso, piuttosto, per i suoi almanacchi utilizzanti la credulità popolare e la propria abilità suasoria, e per questo avversato dai più responsabili elaboratori spagnoli dello spirito scientifico europeo, ma anche ammirato nei salotti dei nobili, oltre che tra il popolino. Singolare è il caso di Diego Torres Villarroel (1694-1770), che fu professore all'università di Salamanca. Egli fu famoso per i suoi almanacchi che sfruttavano la credulità popolare e la sua abilità di convincimento e per questo fu apprezzato in alcuni ambienti, ma osteggiato dai maggiori pensatori spagnoli, permeati dallo spirito scientifico europeo.
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Un critico molto acuto, Giacomo Debenedetti, ha osservato che in questo comportamento il narratore è come l'emanazione del protagonista: è Remigio che rimuove le cause dei suoi atti, che è incapace di guardare al fondo di sé stesso (anche lui ha "gli occhi chiusi", come il protagonista dell'omonimo romanzo). Il narratore, invece di colmare queste lacune dall'alto della sua superiore conoscenza, si adegua al livello di coscienza del personaggio, a cui lo lega una segreta identificazione: il narratore "rimuove" anch'egli le motivazioni profonde come per assecondare la rimozione di Remigio. Come osservato da Giacomo Debenedetti, Remigio ed il narratore si trovano allo stesso livello di coscienza. Il narratore infatti, per quanto potrebbe colmare le lacune, sceglie di identificarsi con Remigio tralasciando la spiegazione delle motivazioni che muovono il personaggio.
Un critico molto acuto, Giacomo Debenedetti, ha osservato che in questo comportamento il narratore è come l'emanazione del protagonista: è Remigio che rimuove le cause dei suoi atti, che è incapace di guardare al fondo di sé stesso (anche lui ha "gli occhi chiusi", come il protagonista dell'omonimo romanzo). Il narratore, invece di colmare queste lacune dall'alto della sua superiore conoscenza, si adegua al livello di coscienza del personaggio, a cui lo lega una segreta identificazione: il narratore "rimuove" anch'egli le motivazioni profonde come per assecondare la rimozione di Remigio. Come osservato da Giacomo Debenedetti, Remigio ed il narratore si trovano allo stesso livello di coscienza. Il narratore infatti, per quanto potrebbe colmare le lacune, sceglie di identificarsi con Remigio tralasciando la spiegazione delle motivazioni che muovono il personaggio.
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Un farmaco antinfiammatorio potrebbe avere un ruolo importante nella salute del cuore. Un potente antiflogistico iniettato in pazienti che hanno già subito un infarto si è dimostrato in grado di ridurre il rischio di un nuovo evento cardiovascolare, con in più un positivo "effetto collaterale": quello di dimezzare il rischio di morte per tumore. Un antiinfiammatorio potrebbe essere fondamentale per la salute del cuore. Infatti un antiflogistico si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di infarto in pazienti che ne avevano già avuto uno. Non solo, ma il farmaco sembra anche ridurre del 50% le probabilità di morire di tumore.
Un farmaco antinfiammatorio potrebbe avere un ruolo importante nella salute del cuore. Un potente antiflogistico iniettato in pazienti che hanno già subito un infarto si è dimostrato in grado di ridurre il rischio di un nuovo evento cardiovascolare, con in più un positivo "effetto collaterale": quello di dimezzare il rischio di morte per tumore. Un antiinfiammatorio potrebbe essere fondamentale per la salute del cuore. Infatti un antiflogistico si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di infarto in pazienti che ne avevano già avuto uno. Non solo, ma il farmaco sembra anche ridurre del 50% le probabilità di morire di tumore.
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Un GIS è un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Secondo la definizione di Burrough (1986) "il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale". In termini più semplici, il GIS è la fusione di cartografia, analisi statistica e tecnologia del database. Le informazioni sono inserite in un GIS dall'utente e possono essere dati di svariati tipi: tecnico-scientifici (esempio temperature, piovosità, ecc.), ma anche sociali (redditi, costo della vita, ecc.) e così via. È possibile effettuare analisi più o meno complesse, semplicemente "incrociando" i diversi tipi di dati associati ad una certa zona del territorio. Il GIS nasce dalla fusione tra cartografia, analisi statistica e tecnologie del database. Si tratta di un sistema informativo computerizzato costituito da strumenti software che acquisiscono e memorizzano informazioni di vario tipo e che, incrociate con dati geo-riferiti, permettono di effettuare analisi anche di una certa complessità in diversi ambiti.
Un GIS è un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Secondo la definizione di Burrough (1986) "il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale". In termini più semplici, il GIS è la fusione di cartografia, analisi statistica e tecnologia del database. Le informazioni sono inserite in un GIS dall'utente e possono essere dati di svariati tipi: tecnico-scientifici (esempio temperature, piovosità, ecc.), ma anche sociali (redditi, costo della vita, ecc.) e così via. È possibile effettuare analisi più o meno complesse, semplicemente "incrociando" i diversi tipi di dati associati ad una certa zona del territorio. Il GIS nasce dalla fusione tra cartografia, analisi statistica e tecnologie del database. Si tratta di un sistema informativo computerizzato costituito da strumenti software che acquisiscono e memorizzano informazioni di vario tipo e che, incrociate con dati geo-riferiti, permettono di effettuare analisi anche di una certa complessità in diversi ambiti.
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Un giudizio è intuitivo, personale, comprensivo e concreto: noi vediamo come stanno le cose, in relazione tra loro e con noi stessi. Il giudizio è la nostra facoltà più importante ed è il venir meno del giudizio che costituisce l'essenza di tanti disordini neuropsicologici, interessando direttamente l'identità della persona. Certo, il cervello è una macchina e un elaboratore, e la neurologia classica ha perfettamente ragione. Ma i processi mentali, che costituiscono il nostro essere e la nostra vita, non sono soltanto astratti e meccanici, sono anche personali; e in quanto tali implicano non solo la classificazione e l'ordinamento in categorie, ma anche una continua attività di giudizio e di sentimento. Se ciò va perduto, finiamo per assomigliare a degli elaboratori. La capacità di giudizio, in quanto ci consente di riconoscere noi stessi in relazione con gli altri e con il proprio sé, è un elemento identitario fondamentale della persona. La sua assenza è infatti alla base di importanti problemi neuropsicologici perché i processi mentali non possono esaurirsi, come fa la neurologia classica, in semplici operazioni astratte di classificazione e categorizzazione, ma implicano sempre un'attività emotiva e di giudizio, senza la quale finiremmo per assomigliare a degli elaboratori.
Un giudizio è intuitivo, personale, comprensivo e concreto: noi vediamo come stanno le cose, in relazione tra loro e con noi stessi. Il giudizio è la nostra facoltà più importante ed è il venir meno del giudizio che costituisce l'essenza di tanti disordini neuropsicologici, interessando direttamente l'identità della persona. Certo, il cervello è una macchina e un elaboratore, e la neurologia classica ha perfettamente ragione. Ma i processi mentali, che costituiscono il nostro essere e la nostra vita, non sono soltanto astratti e meccanici, sono anche personali; e in quanto tali implicano non solo la classificazione e l'ordinamento in categorie, ma anche una continua attività di giudizio e di sentimento. Se ciò va perduto, finiamo per assomigliare a degli elaboratori. La capacità di giudizio, in quanto ci consente di riconoscere noi stessi in relazione con gli altri e con il proprio sé, è un elemento identitario fondamentale della persona. La sua assenza è infatti alla base di importanti problemi neuropsicologici perché i processi mentali non possono esaurirsi, come fa la neurologia classica, in semplici operazioni astratte di classificazione e categorizzazione, ma implicano sempre un'attività emotiva e di giudizio, senza la quale finiremmo per assomigliare a degli elaboratori.
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Un globo dei primissimi anni del '500 intagliato su un uovo di struzzo, scoperto di recente, potrebbe essere il più antico su cui sia rappresentato il Nuovo Mondo. La sua superficie è costellata di iscrizioni latine, e al posto di quello che oggi conosciamo come Nord America si trovano due piccole isole. Le origini dell'oggetto, però, restano un mistero. Dopo essere passato tra le mani di diversi mercanti di mappe, il manufatto è stato acquistato in modo anonimo a una fiera del settore che si è svolta nel 2012. Infine, il prezioso reperto è entrato in possesso di un collezionista di mappe belga. Recentemente è stata scoperta l'esistenza di un uovo di struzzo risalente all'inizio del sedicesimo secolo, su cui è inciso un mappamondo in miniatura accompagnato da diverse iscrizioni. L'oggetto è stato posseduto da diversi mercanti, fino a essere acquisito recentemente da un collezionista belga. Non si sa ancora nulla delle sue origini, ma potrebbe essere il primo su cui è stato raffigurato il Nuovo Mondo.
Un globo dei primissimi anni del '500 intagliato su un uovo di struzzo, scoperto di recente, potrebbe essere il più antico su cui sia rappresentato il Nuovo Mondo. La sua superficie è costellata di iscrizioni latine, e al posto di quello che oggi conosciamo come Nord America si trovano due piccole isole. Le origini dell'oggetto, però, restano un mistero. Dopo essere passato tra le mani di diversi mercanti di mappe, il manufatto è stato acquistato in modo anonimo a una fiera del settore che si è svolta nel 2012. Infine, il prezioso reperto è entrato in possesso di un collezionista di mappe belga. Recentemente è stata scoperta l'esistenza di un uovo di struzzo risalente all'inizio del sedicesimo secolo, su cui è inciso un mappamondo in miniatura accompagnato da diverse iscrizioni. L'oggetto è stato posseduto da diversi mercanti, fino a essere acquisito recentemente da un collezionista belga. Non si sa ancora nulla delle sue origini, ma potrebbe essere il primo su cui è stato raffigurato il Nuovo Mondo.
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Un gruppo di ragazzi italiani capeggiati dalla veneziana Caterina Vidulli, ingegnere gestionale 28enne, si è aggiudicato il premio di 100mila dollari al BattleHack Prize 2015, tenutosi a San Jose (California) il 15 e il 16 novembre. È la prima volta che un team italiano vince una competizione internazionale di hacker. Lo scopo era realizzare un progetto che fosse spendibile e migliorasse la vita quotidiana e che incorporasse le API PayPal, Braintree o Venmo. La squadra di Venezia ha realizzato "ifCar", in grado di mantenere al sicuro da furti la propria auto e rendere più facili i parcheggi combinando sensori, dati ambientali e contestuali. Caterina Vidulli, ingegnere gestionale 28enne di Venezia, si è aggiudicata, assieme al suo team, il premio di 100mila dollari del BattleHack Prize 2015, tenutosi il 15/16 novembre a San Jose (California). Lo scopo dell'incontro era quello di realizzare un'App volta a migliorare la vita quotidiana e che includesse PayPal, Braintree o Venmo. La squadra ha dato vita a "ifCar", in grado di mantenere al sicuro da furti la propria auto e facilitare i parcheggi combinando sensori, dati ambientali e contestuali. È la prima volta che un team italiano vince una competizione internazionale di hacker.
Un gruppo di ragazzi italiani capeggiati dalla veneziana Caterina Vidulli, ingegnere gestionale 28enne, si è aggiudicato il premio di 100mila dollari al BattleHack Prize 2015, tenutosi a San Jose (California) il 15 e il 16 novembre. È la prima volta che un team italiano vince una competizione internazionale di hacker. Lo scopo era realizzare un progetto che fosse spendibile e migliorasse la vita quotidiana e che incorporasse le API PayPal, Braintree o Venmo. La squadra di Venezia ha realizzato "ifCar", in grado di mantenere al sicuro da furti la propria auto e rendere più facili i parcheggi combinando sensori, dati ambientali e contestuali. Caterina Vidulli, ingegnere gestionale 28enne di Venezia, si è aggiudicata, assieme al suo team, il premio di 100mila dollari del BattleHack Prize 2015, tenutosi il 15/16 novembre a San Jose (California). Lo scopo dell'incontro era quello di realizzare un'App volta a migliorare la vita quotidiana e che includesse PayPal, Braintree o Venmo. La squadra ha dato vita a "ifCar", in grado di mantenere al sicuro da furti la propria auto e facilitare i parcheggi combinando sensori, dati ambientali e contestuali. È la prima volta che un team italiano vince una competizione internazionale di hacker.
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Un gruppo di scienziati statunitensi ha sviluppato un modello che prevede il diffondersi delle epidemie basandosi su pochi fattori geografici e di popolazione. È stata quindi ricostruita la diffusione del virus ebola nel 2014 e 2015 in Sierra Leone. Secondo lo studio pubblicato su Interface, in Sierra Leone l'epidemia è cominciata in modo indipendente in due parti del Paese e i principali punti di diffusione sono state le province di Kenema e Port Loko, molto popolose e ben connesse ad altre province. I ricercatori hanno scoperto che ci sarebbe stata l'opportunità di bloccare l'epidemia, quando il virus ha impiegato un mese per diffondersi dalla provincia di Kailahun a quella di Kenema. Un modello ideato da scienziati statunitensi prevede la diffusione delle epidemie. Applicato al virus ebola in Sierra Leone, lo studio ha messo in luce che l'ebola si è diffusa indipendentemente in due regioni e che la sua penetrazione in altre regioni avrebbe potuto essere evitata.
Un gruppo di scienziati statunitensi ha sviluppato un modello che prevede il diffondersi delle epidemie basandosi su pochi fattori geografici e di popolazione. È stata quindi ricostruita la diffusione del virus ebola nel 2014 e 2015 in Sierra Leone. Secondo lo studio pubblicato su Interface, in Sierra Leone l'epidemia è cominciata in modo indipendente in due parti del Paese e i principali punti di diffusione sono state le province di Kenema e Port Loko, molto popolose e ben connesse ad altre province. I ricercatori hanno scoperto che ci sarebbe stata l'opportunità di bloccare l'epidemia, quando il virus ha impiegato un mese per diffondersi dalla provincia di Kailahun a quella di Kenema. Un modello ideato da scienziati statunitensi prevede la diffusione delle epidemie. Applicato al virus ebola in Sierra Leone, lo studio ha messo in luce che l'ebola si è diffusa indipendentemente in due regioni e che la sua penetrazione in altre regioni avrebbe potuto essere evitata.
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Un interessante terreno di incontro è quello tra psicanalisi e neuroscienze. L'architettura concettuale della psicanalisi si è rivelata in larga misura compatibile con le più recenti e accreditate acquisizioni delle neuroscienze, particolarmente della neurobiologia e della neurofisiologia. Un segno tangibile di tale nuova era è l'enorme mole di lavori che nell'ultimo decennio è stata pubblicata nella zona di interfaccia tra psicanalisi e neuroscienze. Le numerosissime pubblicazioni dell'ultimo decennio testimoniano l'esistenza di un'interfaccia tra le neuroscienze, in particolare la neurobiologia e la neurofisiologia, e la psicanalisi.
Un interessante terreno di incontro è quello tra psicanalisi e neuroscienze. L'architettura concettuale della psicanalisi si è rivelata in larga misura compatibile con le più recenti e accreditate acquisizioni delle neuroscienze, particolarmente della neurobiologia e della neurofisiologia. Un segno tangibile di tale nuova era è l'enorme mole di lavori che nell'ultimo decennio è stata pubblicata nella zona di interfaccia tra psicanalisi e neuroscienze. Le numerosissime pubblicazioni dell'ultimo decennio testimoniano l'esistenza di un'interfaccia tra le neuroscienze, in particolare la neurobiologia e la neurofisiologia, e la psicanalisi.
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Un problema particolarmente dibattuto è quello della libertà sindacale degli imprenditori. Il nodo della questione consiste nel riconoscimento o meno della qualificazione sindacale all'attività da questi svolta per la soddisfazione di interessi attinenti - direttamente o indirettamente - ai rapporti di lavoro. Il problema sorge perché, mentre l'attività sindacale dei lavoratori è sempre riferita a un termine collettivo, e perciò è anche organizzata, l'imprenditore può agire come singolo. Si discute se l'attività dell'imprenditore volta alla soddisfazione di interessi attinenti ai rapporti di lavoro possa essere qualificata come sindacale. Il fulcro del problema è dato dal fatto che, a differenza dei lavoratori, che in questo ambito sono sempre considerati collettivamente, l'imprenditore può agire anche da solo.
Un problema particolarmente dibattuto è quello della libertà sindacale degli imprenditori. Il nodo della questione consiste nel riconoscimento o meno della qualificazione sindacale all'attività da questi svolta per la soddisfazione di interessi attinenti - direttamente o indirettamente - ai rapporti di lavoro. Il problema sorge perché, mentre l'attività sindacale dei lavoratori è sempre riferita a un termine collettivo, e perciò è anche organizzata, l'imprenditore può agire come singolo. Si discute se l'attività dell'imprenditore volta alla soddisfazione di interessi attinenti ai rapporti di lavoro possa essere qualificata come sindacale. Il fulcro del problema è dato dal fatto che, a differenza dei lavoratori, che in questo ambito sono sempre considerati collettivamente, l'imprenditore può agire anche da solo.
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Un recente studio ha dimostrato che camminare fa bene a tutti gli organi e apparati. Come le altre forme di esercizio aerobico, riduce la pressione arteriosa e il rischio di tutte le malattie di cuore e vasi; inoltre diminuisce l'incidenza dei tumori, con effetti ormai acclarati sul cancro al seno o al colon. Camminare rinforza i muscoli della cassa toracica, perciò migliora la ventilazione polmonare ed è indicato per chi soffre di asma e bronchite; regola il metabolismo con effetti positivi talmente evidenti su quello degli zuccheri da essere un potente "farmaco" per la prevenzione e la cura del diabete. In più aiuta chi soffre di stipsi e regolarizza le funzioni dell'apparato gastrointestinale. La semplice camminata è ottima per favorire la deposizione di tessuto osseo e quindi prevenire e contrastare l'osteoporosi, inoltre aiuta tutti coloro che devono perdere chili di troppo. I vantaggi ci sono anche per il sistema nervoso: grazie alla liberazione delle endorfine, camminare ha un'efficacia antiansia e antistress, contribuendo pure a diminuire la probabilità di depressione. Un recente studio ha dimostrato che camminare, oltre a ridurre l'incidenza dei tumori e avere un benefico effetto sul sistema cardiocircolatorio, porta beneficio ad altri apparati e relative patologie: rinforza i muscoli della cassa toracica e migliora la ventilazione (asma e bronchite), regola il metabolismo, in particolare degli zuccheri (diabete), regolarizza le funzioni dell'apparato gastrointestinale (stipsi), favorisce la deposizione di tessuto osseo (osteoporosi), favorisce la perdita di peso (obesità), libera endorfine e quindi ha efficacia antistress, antiansia, antidepressiva.
Un recente studio ha dimostrato che camminare fa bene a tutti gli organi e apparati. Come le altre forme di esercizio aerobico, riduce la pressione arteriosa e il rischio di tutte le malattie di cuore e vasi; inoltre diminuisce l'incidenza dei tumori, con effetti ormai acclarati sul cancro al seno o al colon. Camminare rinforza i muscoli della cassa toracica, perciò migliora la ventilazione polmonare ed è indicato per chi soffre di asma e bronchite; regola il metabolismo con effetti positivi talmente evidenti su quello degli zuccheri da essere un potente "farmaco" per la prevenzione e la cura del diabete. In più aiuta chi soffre di stipsi e regolarizza le funzioni dell'apparato gastrointestinale. La semplice camminata è ottima per favorire la deposizione di tessuto osseo e quindi prevenire e contrastare l'osteoporosi, inoltre aiuta tutti coloro che devono perdere chili di troppo. I vantaggi ci sono anche per il sistema nervoso: grazie alla liberazione delle endorfine, camminare ha un'efficacia antiansia e antistress, contribuendo pure a diminuire la probabilità di depressione. Un recente studio ha dimostrato che camminare, oltre a ridurre l'incidenza dei tumori e avere un benefico effetto sul sistema cardiocircolatorio, porta beneficio ad altri apparati e relative patologie: rinforza i muscoli della cassa toracica e migliora la ventilazione (asma e bronchite), regola il metabolismo, in particolare degli zuccheri (diabete), regolarizza le funzioni dell'apparato gastrointestinale (stipsi), favorisce la deposizione di tessuto osseo (osteoporosi), favorisce la perdita di peso (obesità), libera endorfine e quindi ha efficacia antistress, antiansia, antidepressiva.
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Una caratteristica del Giambellino è quella di avere diverse anime, anche contrastanti. A volte questa disarmonia appare persino ai due lati della stessa strada. Ci sono dei punti strategici del quartiere dove da una parte ci sono le case popolari e dall'altra i palazzi signorili. Contrasti forti in spazi piccoli e a distanza brevissima. Il quartiere riflette queste disomogeneità ed è così che si creano dei sottoquartieri. La zona verso piazza Tirana ha una percentuale di persone straniere ampiamente sopra la media cittadina, mentre spostandosi verso piazza Napoli, la percentuale si abbassa. Ci sono poi zone più signorili, come il quartiere ebraico, o le zone intermedie con una percentuale di abitanti più mista, anziani, italiani immigrati dal sud Italia e stranieri. Il Giambellino è un quartiere disomogeneo, caratterizzato da diverse anime, a volte contrastanti. Si sono sviluppati dei veri e propri sottoquartieri, come la zona ebraica, più signorile, o quella verso piazza Tirana, dove è molto alto il numero di stranieri. Addirittura all'interno della stessa strada possono risultare evidenti i contrasti, con vie che hanno da un lato case popolari e dall'altro palazzi signorili.
Una caratteristica del Giambellino è quella di avere diverse anime, anche contrastanti. A volte questa disarmonia appare persino ai due lati della stessa strada. Ci sono dei punti strategici del quartiere dove da una parte ci sono le case popolari e dall'altra i palazzi signorili. Contrasti forti in spazi piccoli e a distanza brevissima. Il quartiere riflette queste disomogeneità ed è così che si creano dei sottoquartieri. La zona verso piazza Tirana ha una percentuale di persone straniere ampiamente sopra la media cittadina, mentre spostandosi verso piazza Napoli, la percentuale si abbassa. Ci sono poi zone più signorili, come il quartiere ebraico, o le zone intermedie con una percentuale di abitanti più mista, anziani, italiani immigrati dal sud Italia e stranieri. Il Giambellino è un quartiere disomogeneo, caratterizzato da diverse anime, a volte contrastanti. Si sono sviluppati dei veri e propri sottoquartieri, come la zona ebraica, più signorile, o quella verso piazza Tirana, dove è molto alto il numero di stranieri. Addirittura all'interno della stessa strada possono risultare evidenti i contrasti, con vie che hanno da un lato case popolari e dall'altro palazzi signorili.
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Una delle componenti del diritto penale moderno che maggiormente hanno contribuito alla sua apertura al dato empirico è costituita dall'affermarsi delle visioni "utilitaristiche" della pena, ossia dal porsi di questa come "mezzo", dal suo proiettarsi verso un risultato futuro il cui conseguimento possa e debba essere verificato nella realtà, in concreto. Il diffondersi della concezione utilitaristica della pena, l'idea cioè che la pena sia un mezzo per raggiungere un fine che può essere verificato, è una delle componenti del diritto penale moderno che hanno maggiormente contribuito alla sua apertura al dato empirico.
Una delle componenti del diritto penale moderno che maggiormente hanno contribuito alla sua apertura al dato empirico è costituita dall'affermarsi delle visioni "utilitaristiche" della pena, ossia dal porsi di questa come "mezzo", dal suo proiettarsi verso un risultato futuro il cui conseguimento possa e debba essere verificato nella realtà, in concreto. Il diffondersi della concezione utilitaristica della pena, l'idea cioè che la pena sia un mezzo per raggiungere un fine che può essere verificato, è una delle componenti del diritto penale moderno che hanno maggiormente contribuito alla sua apertura al dato empirico.
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Una nuova tecnica, presentata su "Nature communications", sembra in grado di modificare l'attività di ogni singolo neurone sfruttando le proprietà di particolari onde sonore: gli ultrasuoni a bassa frequenza. Battezzata sonogenetica, ha caratteristiche simili all'optogenetica, ma per controllare l'attività cellulare sfrutta il suono invece della luce e ha il vantaggio di essere poco invasiva, raggiungendo per esempio i neuroni situati in profondità del cervello senza interferire con i tessuti circostanti. Una nuova tecnica, battezzata sonogenetica, sembra in grado di sfruttare le proprietà degli ultrasuoni a bassa frequenza per modificare l'attività dei singoli neuroni e ha il vantaggio di essere poco invasiva, consentendo, ad esempio, di raggiungere i neuroni in profondità del cervello senza interferire con quelli circostanti.
Una nuova tecnica, presentata su "Nature communications", sembra in grado di modificare l'attività di ogni singolo neurone sfruttando le proprietà di particolari onde sonore: gli ultrasuoni a bassa frequenza. Battezzata sonogenetica, ha caratteristiche simili all'optogenetica, ma per controllare l'attività cellulare sfrutta il suono invece della luce e ha il vantaggio di essere poco invasiva, raggiungendo per esempio i neuroni situati in profondità del cervello senza interferire con i tessuti circostanti. Una nuova tecnica, battezzata sonogenetica, sembra in grado di sfruttare le proprietà degli ultrasuoni a bassa frequenza per modificare l'attività dei singoli neuroni e ha il vantaggio di essere poco invasiva, consentendo, ad esempio, di raggiungere i neuroni in profondità del cervello senza interferire con quelli circostanti.
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Una potente sorgente di raggi X, denominata ULX (acronimo di Ultraluminous X-ray Source) sembrava un buco nero, ma è la stella pulsar più brillante finora conosciuta. Gli ULX riescono a produrre una quantità di raggi X superiore alla maggior parte dei normali sistemi in cui una comune stella orbita attorno a una stella di neutroni (una pulsar, appunto) o a un buco nero di massa stellare. Gli ULX (sorgenti ultra luminose di raggi X) producono molti più raggi X di tanti altri sistemi composti da una stella che gira attorno a una pulsar (ovvero stella di neutroni) o a un buco nero. In particolare una ULX che pareva un buco nero è in realtà la più brillante pulsar mai scoperta.
Una potente sorgente di raggi X, denominata ULX (acronimo di Ultraluminous X-ray Source) sembrava un buco nero, ma è la stella pulsar più brillante finora conosciuta. Gli ULX riescono a produrre una quantità di raggi X superiore alla maggior parte dei normali sistemi in cui una comune stella orbita attorno a una stella di neutroni (una pulsar, appunto) o a un buco nero di massa stellare. Gli ULX (sorgenti ultra luminose di raggi X) producono molti più raggi X di tanti altri sistemi composti da una stella che gira attorno a una pulsar (ovvero stella di neutroni) o a un buco nero. In particolare una ULX che pareva un buco nero è in realtà la più brillante pulsar mai scoperta.
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Una recente inchiesta condotta in Francia ha dimostrato infatti che, indipendentemente dallo sviluppo impetuoso del turismo e dell'editoria, la percentuale di persone che visitano per la prima volta un museo in età post-scolastica non è superiore al 3 per cento. Il che conferma al di là di ogni dubbio la funzione primaria e insostituibile dello strumento scolastico per la formazione di quella cultura media che costituisce, al limite, la sola vera garanzia di tutela del nostro patrimonio artistico. Una recente ricerca effettuata in Francia ha mostrato come la percentuale di persone che in età post-scolastica visitano per la prima volta un museo non superi il 3 per cento. Ciò quindi dimostra come la scuola sia indispensabile nella costituzione di quella cultura media che rappresenta la sola vera garanzia di tutela del nostro patrimonio artistico.
Una recente inchiesta condotta in Francia ha dimostrato infatti che, indipendentemente dallo sviluppo impetuoso del turismo e dell'editoria, la percentuale di persone che visitano per la prima volta un museo in età post-scolastica non è superiore al 3 per cento. Il che conferma al di là di ogni dubbio la funzione primaria e insostituibile dello strumento scolastico per la formazione di quella cultura media che costituisce, al limite, la sola vera garanzia di tutela del nostro patrimonio artistico. Una recente ricerca effettuata in Francia ha mostrato come la percentuale di persone che in età post-scolastica visitano per la prima volta un museo non superi il 3 per cento. Ciò quindi dimostra come la scuola sia indispensabile nella costituzione di quella cultura media che rappresenta la sola vera garanzia di tutela del nostro patrimonio artistico.
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Una ricerca svedese guidata da Love Dalen pare in grado di dare una risposta definitiva alla causa dell'estinzione dei mammut. L'analisi del DNA, condotta su 300 campioni fossili di mammut vissuti in luoghi ed epoche diverse, ha infatti dimostrato che, più che la caccia da parte dell'uomo o degli altri predatori esistenti all'epoca, a determinare la scomparsa di questi giganti è stato un mutamento radicale nel clima terrestre. L'analisi del DNA di centinaia di campioni fossili di mammut vissuti in luoghi ed epoche diverse ha rivelato che la causa principale della loro estinzione è da attribuirsi alle variazioni climatiche, più che alla caccia dell'uomo.
Una ricerca svedese guidata da Love Dalen pare in grado di dare una risposta definitiva alla causa dell'estinzione dei mammut. L'analisi del DNA, condotta su 300 campioni fossili di mammut vissuti in luoghi ed epoche diverse, ha infatti dimostrato che, più che la caccia da parte dell'uomo o degli altri predatori esistenti all'epoca, a determinare la scomparsa di questi giganti è stato un mutamento radicale nel clima terrestre. L'analisi del DNA di centinaia di campioni fossili di mammut vissuti in luoghi ed epoche diverse ha rivelato che la causa principale della loro estinzione è da attribuirsi alle variazioni climatiche, più che alla caccia dell'uomo.
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Una strategia per "una politica industriale coerente e globale finalizzata alla reindustrializzazione dell'Europa" da presentare entro l'inizio del 2018. È questa la richiesta principale inviata oggi dal Parlamento alla Ue con l'approvazione a larga maggioranza della risoluzione comune 'Sulla creazione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE come priorità strategica per la crescita, l'occupazione e l'innovazione in Europa', firmata da PPE, S&D, Verdi, Alde ed ECR. "La strategia Ue", precisa la risoluzione, "deve essere fondata, tra l'altro, sulla digitalizzazione, su un'economia efficiente in termini di energia e risorse, su un approccio basato sul ciclo di vita e sull'economia circolare". Il Parlamento Europeo richiede all'Ue che venga presentata entro l'inizio del 2018 una strategia per la reindustrializzazione del Continente che ponga tra gli obiettivi l'occupazione e l'innovazione, ma che si fondi su principi e tecnologie digitali e su criteri che favoriscano il ciclo biologico e l'economia circolare. La richiesta è firmata da diversi gruppi politici del Parlamento europeo.
Una strategia per "una politica industriale coerente e globale finalizzata alla reindustrializzazione dell'Europa" da presentare entro l'inizio del 2018. È questa la richiesta principale inviata oggi dal Parlamento alla Ue con l'approvazione a larga maggioranza della risoluzione comune 'Sulla creazione di un'ambiziosa strategia industriale per l'UE come priorità strategica per la crescita, l'occupazione e l'innovazione in Europa', firmata da PPE, S&D, Verdi, Alde ed ECR. "La strategia Ue", precisa la risoluzione, "deve essere fondata, tra l'altro, sulla digitalizzazione, su un'economia efficiente in termini di energia e risorse, su un approccio basato sul ciclo di vita e sull'economia circolare". Il Parlamento Europeo richiede all'Ue che venga presentata entro l'inizio del 2018 una strategia per la reindustrializzazione del Continente che ponga tra gli obiettivi l'occupazione e l'innovazione, ma che si fondi su principi e tecnologie digitali e su criteri che favoriscano il ciclo biologico e l'economia circolare. La richiesta è firmata da diversi gruppi politici del Parlamento europeo.
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Un'isola corallina a forma di anello in mezzo all'oceano: com'è possibile dal momento che le madrepore non crescono al di sotto di 40-50 metri di profondità? In realtà dove oggi c'è un atollo un tempo c'era un'isola, probabilmente un cono vulcanico: in un primo momento i coralli sono cresciuti lungo le coste di quest'isola, formando un anello intorno a essa. Poi l'isola è sprofondata gradualmente e la barriera contemporaneamente è cresciuta verso l'alto e per migliaia d'anni ha continuato a crescere. Quando il cono è completamente sprofondato, è rimasto l'anello della barriera corallina, cioè l'atollo, sul quale si sono accumulati i detriti dovuti all'erosione. Le prime piante semplici hanno colonizzato queste spiagge e, morendo, si sono trasformate in humus, permettendo alla vegetazione di svilupparsi ulteriormente. Questa teoria è detta dello sprofondamento graduale ed è stata enunciata nell'Ottocento dall'evoluzionista inglese Charles Darwin. Poiché le madrepore non crescono al di sotto dei 50 metri di profondità sembra inspiegabile la presenza degli atolli in mezzo all'oceano. Nell'Ottocento Darwin teorizzò che gli atolli si siano formati dove anticamente c'era un'isola (forse un cono vulcanico) intorno a cui sono cresciuti i coralli formando un anello. Il lento sprofondamento dell'isola e la crescita verticale dei coralli in migliaia d'anni ha originato, alla completa scomparsa dell'isola, l'atollo, colonizzato poi da vegetazione sempre più complessa insediatasi sui detriti dell'erosione e nutrita dall'humus originato dalle stesse piante.
Un'isola corallina a forma di anello in mezzo all'oceano: com'è possibile dal momento che le madrepore non crescono al di sotto di 40-50 metri di profondità? In realtà dove oggi c'è un atollo un tempo c'era un'isola, probabilmente un cono vulcanico: in un primo momento i coralli sono cresciuti lungo le coste di quest'isola, formando un anello intorno a essa. Poi l'isola è sprofondata gradualmente e la barriera contemporaneamente è cresciuta verso l'alto e per migliaia d'anni ha continuato a crescere. Quando il cono è completamente sprofondato, è rimasto l'anello della barriera corallina, cioè l'atollo, sul quale si sono accumulati i detriti dovuti all'erosione. Le prime piante semplici hanno colonizzato queste spiagge e, morendo, si sono trasformate in humus, permettendo alla vegetazione di svilupparsi ulteriormente. Questa teoria è detta dello sprofondamento graduale ed è stata enunciata nell'Ottocento dall'evoluzionista inglese Charles Darwin. Poiché le madrepore non crescono al di sotto dei 50 metri di profondità sembra inspiegabile la presenza degli atolli in mezzo all'oceano. Nell'Ottocento Darwin teorizzò che gli atolli si siano formati dove anticamente c'era un'isola (forse un cono vulcanico) intorno a cui sono cresciuti i coralli formando un anello. Il lento sprofondamento dell'isola e la crescita verticale dei coralli in migliaia d'anni ha originato, alla completa scomparsa dell'isola, l'atollo, colonizzato poi da vegetazione sempre più complessa insediatasi sui detriti dell'erosione e nutrita dall'humus originato dalle stesse piante.
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Uno dei dati che più colpiscono in uno studio comparato del comportamento è la correlazione che esiste tra l'aumento delle capacità intellettuali e l'aumento del volume cerebrale (misurato tramite la capacità del cranio). Lo studio dei crani fossili, appartenenti ai progenitori dell'uomo e dei primati più evoluti (scimmie e gorilla), indica che vi è un graduale incremento della capacità cranica col procedere di tappa in tappa filogenetica. Notevole è che l'aumento del volume cerebrale e quello delle capacità intellettuali procedano di pari passo nella storia degli antenati dell'uomo e dei primati più evoluti, così come dimostrato dagli studi sui crani fossili.
Uno dei dati che più colpiscono in uno studio comparato del comportamento è la correlazione che esiste tra l'aumento delle capacità intellettuali e l'aumento del volume cerebrale (misurato tramite la capacità del cranio). Lo studio dei crani fossili, appartenenti ai progenitori dell'uomo e dei primati più evoluti (scimmie e gorilla), indica che vi è un graduale incremento della capacità cranica col procedere di tappa in tappa filogenetica. Notevole è che l'aumento del volume cerebrale e quello delle capacità intellettuali procedano di pari passo nella storia degli antenati dell'uomo e dei primati più evoluti, così come dimostrato dagli studi sui crani fossili.
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Uno studio ha esaminato alcuni eventi meteo del 2014, cercando di capire se sono stati influenzati dal cambiamento climatico. In alcuni casi è stato possibile stabilire un rapporto, in altri casi non c'è stata alcuna influenza o questa non era rilevabile con gli strumenti scientifici esistenti. Nel complesso, lo studio conferma che l'azione umana sul clima ha modificato il rischio di alcuni eventi meteo estremi. Per esempio alcuni eventi, come le alluvioni record delle praterie del Canada occidentale, potrebbero essere dovute all'azione umana, attraverso il cambiamento climatico, ma soprattutto a causa della gestione del territorio. Negli ultimi decenni, infatti, molti stagni sono stati bonificati e trasformati in campi agricoli, aumentando la vulnerabilità alle inondazioni. Da uno studio condotto su una serie di eventi meteo del 2014 è emerso che l'azione che l'uomo ha esercitato sul clima, come per esempio la gestione del territorio, ha in certi casi modificato alcuni eventi meteo estremi. Ne sono un esempio le alluvioni record avvenute nelle praterie del Canada.
Uno studio ha esaminato alcuni eventi meteo del 2014, cercando di capire se sono stati influenzati dal cambiamento climatico. In alcuni casi è stato possibile stabilire un rapporto, in altri casi non c'è stata alcuna influenza o questa non era rilevabile con gli strumenti scientifici esistenti. Nel complesso, lo studio conferma che l'azione umana sul clima ha modificato il rischio di alcuni eventi meteo estremi. Per esempio alcuni eventi, come le alluvioni record delle praterie del Canada occidentale, potrebbero essere dovute all'azione umana, attraverso il cambiamento climatico, ma soprattutto a causa della gestione del territorio. Negli ultimi decenni, infatti, molti stagni sono stati bonificati e trasformati in campi agricoli, aumentando la vulnerabilità alle inondazioni. Da uno studio condotto su una serie di eventi meteo del 2014 è emerso che l'azione che l'uomo ha esercitato sul clima, come per esempio la gestione del territorio, ha in certi casi modificato alcuni eventi meteo estremi. Ne sono un esempio le alluvioni record avvenute nelle praterie del Canada.
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Uno studio recente ha confermato che circa 5000 anni fa le tribù di cultura Yamnaya migrarono dalle steppe del Caucaso per lo più verso ovest, nell'Europa centrale e settentrionale, mentre alcuni gruppi più piccoli si spostarono nella Siberia occidentale. Gli Yamnaya - la cui cultura era caratterizzata da un nuovo sistema familiare e della proprietà - si mescolarono nel nord Europa con le popolazioni preesistenti dell'Età della pietra. 5000 anni fa tribù Yamnaya, portatrici di un nuovo sistema sociale e della proprietà, migrarono dalle steppe del Caucaso in Europa e Siberia Occidentale, mescolandosi nel nord Europa con popolazioni preesistenti dell'Età della Pietra.
Uno studio recente ha confermato che circa 5000 anni fa le tribù di cultura Yamnaya migrarono dalle steppe del Caucaso per lo più verso ovest, nell'Europa centrale e settentrionale, mentre alcuni gruppi più piccoli si spostarono nella Siberia occidentale. Gli Yamnaya - la cui cultura era caratterizzata da un nuovo sistema familiare e della proprietà - si mescolarono nel nord Europa con le popolazioni preesistenti dell'Età della pietra. 5000 anni fa tribù Yamnaya, portatrici di un nuovo sistema sociale e della proprietà, migrarono dalle steppe del Caucaso in Europa e Siberia Occidentale, mescolandosi nel nord Europa con popolazioni preesistenti dell'Età della Pietra.
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Verso la fine del 1508 per Raffaello arrivò la chiamata a Roma che cambiò la sua vita. In quel periodo infatti papa Giulio II aveva messo in atto una straordinaria opera di rinnovo urbanistico e artistico della città in generale e del Vaticano in particolare, chiamando a sé i migliori artisti sulla piazza, tra cui Michelangelo e Donato Bramante. Fu proprio Bramante, secondo la testimonianza di Vasari, a suggerire al papa il nome del conterraneo Raffaello. Secondo il Vasari Bramante suggerì a papa Giulio II di chiamare a Roma nel 1508 Raffaello, nel periodo in cui era in atto una grande operazione di rinnovamento urbanistico e artistico grazie ai migliori artisti del tempo, fra i quali, oltre allo stesso Bramante, anche Michelangelo.
Verso la fine del 1508 per Raffaello arrivò la chiamata a Roma che cambiò la sua vita. In quel periodo infatti papa Giulio II aveva messo in atto una straordinaria opera di rinnovo urbanistico e artistico della città in generale e del Vaticano in particolare, chiamando a sé i migliori artisti sulla piazza, tra cui Michelangelo e Donato Bramante. Fu proprio Bramante, secondo la testimonianza di Vasari, a suggerire al papa il nome del conterraneo Raffaello. Secondo il Vasari Bramante suggerì a papa Giulio II di chiamare a Roma nel 1508 Raffaello, nel periodo in cui era in atto una grande operazione di rinnovamento urbanistico e artistico grazie ai migliori artisti del tempo, fra i quali, oltre allo stesso Bramante, anche Michelangelo.
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Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale Rio in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata sin dal Medioevo Tejeto e abbreviata in Te, venne scelta per l'edificazione del palazzo Te. La zona risultava paludosa e lacustre, ma i Gonzaga la fecero bonificare e Francesco II la scelse come luogo adatto all'addestramento dei suoi pregiatissimi e amatissimi cavalli. Morto il padre e divenuto signore di Mantova, Federico II, suo figlio, decise di trasformare l'isoletta nel luogo dello svago e del riposo e dei fastosi ricevimenti con gli ospiti più illustri, dove poter sottrarsi ai doveri istituzionali assieme alla sua amante Isabella Boschetti. Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale Rio in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata Tejeto e abbreviata in Te, fu scelta per l'edificazione di palazzo Te. La zona, paludosa, fu bonificata dai Gonzaga: Francesco II vi addestrò i suoi cavalli e il figlio Federico II decise di trasformare l'isoletta nel luogo di riposo e svago dove poter sottrarsi ai doveri istituzionali con l'amante Isabella Boschetti.
Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale Rio in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata sin dal Medioevo Tejeto e abbreviata in Te, venne scelta per l'edificazione del palazzo Te. La zona risultava paludosa e lacustre, ma i Gonzaga la fecero bonificare e Francesco II la scelse come luogo adatto all'addestramento dei suoi pregiatissimi e amatissimi cavalli. Morto il padre e divenuto signore di Mantova, Federico II, suo figlio, decise di trasformare l'isoletta nel luogo dello svago e del riposo e dei fastosi ricevimenti con gli ospiti più illustri, dove poter sottrarsi ai doveri istituzionali assieme alla sua amante Isabella Boschetti. Verso la metà del XV secolo Mantova era divisa dal canale Rio in due grandi isole circondate dai laghi; una terza piccola isola, chiamata Tejeto e abbreviata in Te, fu scelta per l'edificazione di palazzo Te. La zona, paludosa, fu bonificata dai Gonzaga: Francesco II vi addestrò i suoi cavalli e il figlio Federico II decise di trasformare l'isoletta nel luogo di riposo e svago dove poter sottrarsi ai doveri istituzionali con l'amante Isabella Boschetti.
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Vi è nello studio di un'opera di poesia un momento, nel quale all'analisi più sottile, alla formula più comprensiva e meglio ragionata, qualcosa sembra sfuggire, e questo qualcosa ci appare come quel che nella poesia era di più prezioso, di essenziale, di unico. Il più divin s'invola, e non può soffrire il gioco, non della parola, come diceva il poeta, bensì della critica (...). Nello studio di un'opera poetica si raggiunge un momento in cui non si riesce a superare un determinato limite, dato dall'impossibilità non tanto della parola, quanto della critica, di cogliere quanto di unico c'è in quell'opera.
Vi è nello studio di un'opera di poesia un momento, nel quale all'analisi più sottile, alla formula più comprensiva e meglio ragionata, qualcosa sembra sfuggire, e questo qualcosa ci appare come quel che nella poesia era di più prezioso, di essenziale, di unico. Il più divin s'invola, e non può soffrire il gioco, non della parola, come diceva il poeta, bensì della critica (...). Nello studio di un'opera poetica si raggiunge un momento in cui non si riesce a superare un determinato limite, dato dall'impossibilità non tanto della parola, quanto della critica, di cogliere quanto di unico c'è in quell'opera.
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Voluto dallo scrittore Edmond de Goncourt, l'omonimo premio letterario è assegnato dall'Académie Goncourt fin dal 1903 a un'opera di narrativa in francese pubblicata nell'anno in corso. Dal 1920 i dieci esponenti della giuria si riuniscono al ristorante parigino Drouant e assegnano il premio alla fine di un pranzo. La regola più famosa è che non possa essere assegnato due volte alla stessa persona, anche se nel 1975 Romain Gary, già vincitore nel 1956 con "Le radici del cielo", lo vinse anche con "La vita davanti a sé", pubblicato con lo pseudonimo di Emile Ajar. Il premio letterario Goncourt è assegnato ogni anno, alla fine di un pranzo della giuria nel ristorante parigino Drouant, a un'opera di narrativa in francese pubblicata nell'anno in corso. Il premio non può essere assegnato due volte allo stesso autore. Romain Gary, già vincitore del premio, fu però premiato anche seconda volta, per un'opera pubblicata con lo pseudonimo di Emile Ajar.
Voluto dallo scrittore Edmond de Goncourt, l'omonimo premio letterario è assegnato dall'Académie Goncourt fin dal 1903 a un'opera di narrativa in francese pubblicata nell'anno in corso. Dal 1920 i dieci esponenti della giuria si riuniscono al ristorante parigino Drouant e assegnano il premio alla fine di un pranzo. La regola più famosa è che non possa essere assegnato due volte alla stessa persona, anche se nel 1975 Romain Gary, già vincitore nel 1956 con "Le radici del cielo", lo vinse anche con "La vita davanti a sé", pubblicato con lo pseudonimo di Emile Ajar. Il premio letterario Goncourt è assegnato ogni anno, alla fine di un pranzo della giuria nel ristorante parigino Drouant, a un'opera di narrativa in francese pubblicata nell'anno in corso. Il premio non può essere assegnato due volte allo stesso autore. Romain Gary, già vincitore del premio, fu però premiato anche seconda volta, per un'opera pubblicata con lo pseudonimo di Emile Ajar.
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William Frederick Cody, detto Buffalo Bill, famoso per la sua destrezza e il suo coraggio, fu ingaggiato all'incirca nel 1867 da una società di costruzioni di ferrovie per rifornire di viveri gli operai. Grande cacciatore, divenne celebre sterminando un gran numero di animali allo scopo di rendere coltivabile il deserto e ridurre alla fame i Sioux obbligandoli ad abbandonare le proprie terre. Rivincita del destino? Concluse la sua carriera di avventuriero come direttore di un circo. Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, una società di costruzioni di ferrovie ingaggiò l'abile e coraggioso cacciatore William Frederick Cody per provvedere al sostentamento degli operai. L'uomo, famoso come Buffalo Bill, per rendere coltivabile il deserto e cacciare i Sioux dalle proprie terre, uccise moltissimi animali. Ironia della sorte, si ritrovò poi a dirigere un circo.
William Frederick Cody, detto Buffalo Bill, famoso per la sua destrezza e il suo coraggio, fu ingaggiato all'incirca nel 1867 da una società di costruzioni di ferrovie per rifornire di viveri gli operai. Grande cacciatore, divenne celebre sterminando un gran numero di animali allo scopo di rendere coltivabile il deserto e ridurre alla fame i Sioux obbligandoli ad abbandonare le proprie terre. Rivincita del destino? Concluse la sua carriera di avventuriero come direttore di un circo. Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, una società di costruzioni di ferrovie ingaggiò l'abile e coraggioso cacciatore William Frederick Cody per provvedere al sostentamento degli operai. L'uomo, famoso come Buffalo Bill, per rendere coltivabile il deserto e cacciare i Sioux dalle proprie terre, uccise moltissimi animali. Ironia della sorte, si ritrovò poi a dirigere un circo.
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Wislawa Szymborska, nata a Kórnik il 2 luglio 1923, è stata una poetessa e saggista polacca. Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni. In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita (500.000 copie vendute, come un bestseller!) che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante Szymborska abbia ironicamente osservato che la poesia piace a non più di due persone su mille. La sua più recente raccolta poetica, "Dwukropek" (Due punti), apparsa in Polonia il 2 novembre 2005, ha riscosso uno strepitoso successo, vendendo oltre quarantamila copie in meno di due mesi. Dopo diversi mesi di malattia, il 1º febbraio 2012, Szymborska è scomparsa nel sonno presso la sua casa a Cracovia. Wislawa Szymborska (Kornik, 1923 - Cracovia, 2012) è considerata la più grande poetessa polacca degli ultimi anni: le sue opere hanno venduto oltre 500mila copie e l'ultima sua raccolta, "Due punti", ha venduto oltre 40mila copie in meno di due mesi. Nel 1996 ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura.
Wislawa Szymborska, nata a Kórnik il 2 luglio 1923, è stata una poetessa e saggista polacca. Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni. In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita (500.000 copie vendute, come un bestseller!) che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante Szymborska abbia ironicamente osservato che la poesia piace a non più di due persone su mille. La sua più recente raccolta poetica, "Dwukropek" (Due punti), apparsa in Polonia il 2 novembre 2005, ha riscosso uno strepitoso successo, vendendo oltre quarantamila copie in meno di due mesi. Dopo diversi mesi di malattia, il 1º febbraio 2012, Szymborska è scomparsa nel sonno presso la sua casa a Cracovia. Wislawa Szymborska (Kornik, 1923 - Cracovia, 2012) è considerata la più grande poetessa polacca degli ultimi anni: le sue opere hanno venduto oltre 500mila copie e l'ultima sua raccolta, "Due punti", ha venduto oltre 40mila copie in meno di due mesi. Nel 1996 ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura.
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Yuppie è la forma abbreviata di Young Urban Professional. Termine inglese diffusosi internazionalmente, a partire dagli anni Ottanta ha indicato un giovane professionista "rampante" che abbraccia la comunità economica capitalista e in essa trova realizzazione. Era la figura del giovane uomo d'affari tra i 25-35 anni, che ebbe origine a Manhattan verso la metà degli anni Ottanta. Giovani neo-laureati dalle università di Yale, Harvard o Princeton seguivano il sogno di diventare ricchi nel modo più veloce buttandosi nella New York, che, durante l'era repubblicana di Ronald Reagan, aveva raggiunto un livello elevato di benessere e prometteva molto per coloro che investivano e lavoravano in borsa. Yuppie è un termine inglese diffusosi a partire dagli anni Ottanta e indica un giovane professionista rampante, di 25-35 anni, che si realizza nella comunità economica capitalista. Questa figura ebbe origine a Manhattan dove neolaureati delle università di Yale, Harvard o Princeton arrivavano sognando di diventare velocemente ricchi nell'era reaganiana in cui si era raggiunto un livello elevato di benessere e che prometteva facili guadagni a chi investiva e lavorava in borsa.
Yuppie è la forma abbreviata di Young Urban Professional. Termine inglese diffusosi internazionalmente, a partire dagli anni Ottanta ha indicato un giovane professionista "rampante" che abbraccia la comunità economica capitalista e in essa trova realizzazione. Era la figura del giovane uomo d'affari tra i 25-35 anni, che ebbe origine a Manhattan verso la metà degli anni Ottanta. Giovani neo-laureati dalle università di Yale, Harvard o Princeton seguivano il sogno di diventare ricchi nel modo più veloce buttandosi nella New York, che, durante l'era repubblicana di Ronald Reagan, aveva raggiunto un livello elevato di benessere e prometteva molto per coloro che investivano e lavoravano in borsa. Yuppie è un termine inglese diffusosi a partire dagli anni Ottanta e indica un giovane professionista rampante, di 25-35 anni, che si realizza nella comunità economica capitalista. Questa figura ebbe origine a Manhattan dove neolaureati delle università di Yale, Harvard o Princeton arrivavano sognando di diventare velocemente ricchi nell'era reaganiana in cui si era raggiunto un livello elevato di benessere e che prometteva facili guadagni a chi investiva e lavorava in borsa.
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Zoroastrismo è il nome dato a una delle più antiche religioni e la più importante e meglio nota dell'Iran antico o pre-islamico. Tale fede religiosa, monoteista, è denominata dai suoi fedeli con il termine religione zoroastriana dal nome del suo ritenuto fondatore Zarathustra. Lo Zoroastrismo è stato per secoli la religione dominante in quasi tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita, fino alla rapida affermazione della religione islamica nel VII secolo. Il costante declino nel corso dei secoli successivi vide un brusco cambiamento di direzione negli anni Novanta, caratterizzati da un'inaspettata e repentina crescita della religione zoroastriana. Negli ultimi anni le tendenze hanno tuttavia nuovamente cambiato marcia: le ultime statistiche presentano un numero di fedeli in continua discesa, ed è diffusa l'opinione secondo cui lo Zoroastrismo potrebbe estinguersi nel giro di pochi anni Zarathustra è ritenuto il fondatore dello Zoroastrismo, una delle più antiche e importanti religioni dell'Iran pre- islamico, per secoli dominante quasi in in tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita. Proprio da Zarathustra tale importante fede monoteista trasse il suo nome, a opera dei suoi stessi fedeli, che cominciarono a diminuire in modo costante dopo l'affermazione della religione islamica nel VII secolo. Negli anni Novanta vi fu un'inversione di tendenza, e lo Zoroastrismo tornò repentinamente e inaspettatamente in auge, ma ultimamente le statistiche rivelano un nuovo declino di tale fede, che secondo molti potrebbe estinguersi in pochi anni.
Zoroastrismo è il nome dato a una delle più antiche religioni e la più importante e meglio nota dell'Iran antico o pre-islamico. Tale fede religiosa, monoteista, è denominata dai suoi fedeli con il termine religione zoroastriana dal nome del suo ritenuto fondatore Zarathustra. Lo Zoroastrismo è stato per secoli la religione dominante in quasi tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita, fino alla rapida affermazione della religione islamica nel VII secolo. Il costante declino nel corso dei secoli successivi vide un brusco cambiamento di direzione negli anni Novanta, caratterizzati da un'inaspettata e repentina crescita della religione zoroastriana. Negli ultimi anni le tendenze hanno tuttavia nuovamente cambiato marcia: le ultime statistiche presentano un numero di fedeli in continua discesa, ed è diffusa l'opinione secondo cui lo Zoroastrismo potrebbe estinguersi nel giro di pochi anni Zarathustra è ritenuto il fondatore dello Zoroastrismo, una delle più antiche e importanti religioni dell'Iran pre- islamico, per secoli dominante quasi in in tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita. Proprio da Zarathustra tale importante fede monoteista trasse il suo nome, a opera dei suoi stessi fedeli, che cominciarono a diminuire in modo costante dopo l'affermazione della religione islamica nel VII secolo. Negli anni Novanta vi fu un'inversione di tendenza, e lo Zoroastrismo tornò repentinamente e inaspettatamente in auge, ma ultimamente le statistiche rivelano un nuovo declino di tale fede, che secondo molti potrebbe estinguersi in pochi anni.