Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ragionamento verbale
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- Un esperimento di psicologia mostra una scimmia costretta a trovare cibo in scatole di un dato colore, mescolate ad altre di colori diversi. Si giunge a un momento in cui il numero degli errori diminuisce senza che la scimmia possegga ancora la piena soluzione del problema. Un esperimento di psicologia mostra che una scimmia, costretta a trovare cibo in scatole di un determinato colore, mescolate ad altre di diverso colore, attiva dinamiche di risoluzione del problema senza averne ancora piena consapevolezza.
- Un esperimento di psicologia mostra una scimmia costretta a trovare cibo in scatole di un dato colore, mescolate ad altre di colori diversi. Si giunge a un momento in cui il numero degli errori diminuisce senza che la scimmia possegga ancora la piena soluzione del problema. Un esperimento di psicologia mostra che una scimmia, costretta a trovare cibo in scatole di un determinato colore, mescolate ad altre di diverso colore, attiva dinamiche di risoluzione del problema senza averne ancora piena consapevolezza.
- Un tempo gli Innu vivevano, nomadi, a Nitassinan. Poi arrivarono gli europei e un esploratore portoghese, Gaspar Corte-Real, che nel 1501 catturò molti nativi e li ridusse in schiavitù. Da allora Nitassinan si chiama Labrador, che vuol dire "Terra fonte di forza lavoro". I coloni continuarono ad affluire fino all'inizio del Novecento. Nel frattempo le compagnie minerarie avevano scoperto che il Labrador è ricco di materie prime e gli Innu, che per due millenni avevano vissuto come cacciatori nomadi, all'inizio degli anni Cinquanta furono costretti a diventare stanziali. Con l'arrivo dell'esploratore portoghese Gaspar Corte-Real nel 1501 e degli europei, la cui colonizzazione continuò fino all'inizio del XX secolo, e in seguito con la scoperta dell'abbondanza di materie prime nel Labrador, gli Innu sono stati prima ridotti in schiavitù e poi costretti a diventare stanziali.
- Uno dei caratteri essenziali della cultura italiana tra l'ultimo Ottocento e la prima guerra mondiale fu lo sforzo degli intellettuali a partecipare alla lotta politica. Da ciò un pullulare di riviste, un incrociarsi di polemiche, un aggregarsi e disgregarsi intorno ad alcune testate o ad alcune parole d'ordine; uno spirito di ribellione e di attivismo; un caricare la letteratura di ideologie facendola strumento di discussione, di polemica e di propaganda. L'impegno degli intellettuali nella lotta politica, tra ribellione e attivismo, costituisce un tratto saliente della cultura italiana tra fine Ottocento e prima guerra mondiale; la letteratura caricata di ideologie divenne strumento di discussione, di polemica e di propaganda.
- Uno dei principali problemi del vino italiano è l'incapacità di comunicare. È un segmento che a livello collegiale comunica poco, lascia molto al e all'iniziativa singola e privata. Il vino soffre uno schema un po' troppo tradizionale per autopromuoversi. Inoltre, spesso comunica a un target di "supernicchia", trascurando la maggioranza. Dobbiamo state attenti a come parlare al consumatore, altrimenti rischiamo che questi perda interesse. Ci deve essere una comunicazione differenziata per i vari target. Il vino italiano soffre di un'incapacità a comunicare. La sua comunicazione si può infatti descrivere come scarsa, disorganica e troppo tradizionale. Anziché alla maggioranza del mercato, essa spesso si rivolge a target di supernicchia. Deve invece riscoprire i mezzi per suscitare l'interesse del consumatore, anche attraverso l'uso di linguaggi differenziati.
- Uno studio pubblicato su "Climatic change" mostra che l'influenza delle attività umane sul clima non è un fenomeno recente, sorto 150 anni fa in concomitanza con l'era industriale, ma è cominciato ben 8.000 anni fa; cioè quando l'essere umano iniziò a praticare l'agricoltura tramite i disboscamenti, la deforestazione e la sempre maggiore innovazione tecnologica nelle pratiche agricole. Secondo uno studio pubblicato su “Climatic change” l'influenza dell'attività umana sul clima non risale all'avvento dell'era industriale, ma è cominciato circa 8.000 anni fa, quando l'uomo cominciò a praticare l'agricoltura tramite tecniche agricole nuove, tipo deforestazione e disboscamento.