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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Lavoro alle dipendenze della PA

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La carica di Presidente dell'ARAN:   è incompatibile con qualsiasi altra attività professionale a carattere continuativo
La cessazione del rapporto di lavoro:   estingue il procedimento disciplinare salvo che per l'infrazione commessa sia prevista la sanzione del licenziamento o comunque sia stata disposta la sospensione cautelare dal servizio
La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, è effettuata:   tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano
La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare (art. 55-sexies D.Lgs. n. 165/2001) della sospensione dal servizio:   Con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni
La condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
La dichiarazione di assenza di conflitto di interesse riferita alla singola procedura di gara, richiamata nella Linea Guida n. 15/2019 adottata dall'ANAC in materia di gestione di conflitto di interesse, in quale forma viene resa?   Sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e di certificazione ai sensi del DPR 445/2000.
La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 del TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   In ogni caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa, il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative
La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato
La disciplina recata all'interno del D.Lgs. 165/2001 in materia di azione disciplinare può essere integrata con requisiti formali o procedurali ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge? Ed in caso affermativo con quali fonti?   E' fatto divieto di aggravamento del procedimento e i regolamenti e/o le disposizioni interne in contrasto con la legge sono nulle.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio, resa a tali specifici fini ai sensi dell'articolo 3, comma 5-bis, del D.Lgs.n. 150/ 2009
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Assenza priva di valida giustificazione per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni
La durata dell'incarico di componente dell'Organismo indipendente di valutazione della performance di cui all'art. 14 del D.lgs. 150/2009 e ss.mm.ii.:   è di tre anni, rinnovabile una sola volta presso la stessa amministrazione, previa procedura selettiva pubblica
La giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
La L. 124/2015 ha previsto l'adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina in materia di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni, aventi ad oggetto tra le altre cose:   Lo svolgimento dei concorsi, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, in forma centralizzata o aggregata.
La L. 124/2015 ha previsto tra le altre cose il riordino dell'accesso alla dirigenza. Quale tra le seguenti procedure non è stata interessata dall'art. 11?   La chiamata diretta.
La Legge 117/1988 disciplina la responsabilità dei magistrati, nota come Legge Vassalli disciplina le ipotesi di risarcimento del danno a carico dello Stato per un comportamento assunto con dolo o colpa grave dal magistrato. Da quale organo deve essere promossa l'azione di rivalsa?   Dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
La legge 12/3/1999, n. 68, stabilisce il numero di lavoratori disabili che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze. Se occupano 200 dipendenti esso è:   Di 14 lavoratori
La legge 12/3/1999, n. 68, stabilisce il numero di lavoratori disabili che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze. Se occupano 36 dipendenti esso è:   Di 2 lavoratori
La legge 12/3/1999, n. 68, stabilisce il numero di lavoratori disabili che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze. Se occupano più di 50 dipendenti esso è:   Del 7% dei lavoratori occupati
La Legge 124/2015 ha riscritto tra le altre cose le norme del rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale delle Forze Armate. Quale articolo tra quelli che seguono è stato modificato?   L'art. 1393 del Codice dell'Ordinamento militare.
La Legge 179/2017 ha introdotto l'art. 54-bis (tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti) nel D.Lgs. 165/2001, prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro in capo al RPCT, nel caso di:   Assenza di procedure per l'inoltro e la gestione delle segnalazioni ovvero l'adozione di procedure non conformi a legge.
La Legge 190/2012 è stata modificata di recente dalla Legge 3/2019 (c.d. Legge Spazzacorrotti). La norma ha previsto che, in caso di condanna dei pubblici ufficiali per il delitto di traffico di influenze illecite ai sensi dell'art. 346 bis del c.p., ad una pena superiore a tre anni sia stabilita quale sanzione accessoria:   L'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'incapacità in perpetuo di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
La Legge 190/2012 ha avuto il pregio di introdurre e fissare per la prima volta, tra le altre cose, l'entità del danno di immagine accertato nei confronti della Pubblica Amministrazione. A quanto ammonta?   E' pari al doppio della somma di denaro illecitamente percepita dal dipendente pubblico.
La Legge 56/2019 all'art. 3, ha introdotto, tra le altre cose, una novità in relazione alla nomina e composizione delle commissioni d'esame nelle procedure concorsuali. Qual è tra quelle di seguito indicate?   La costituzione di sottocommissioni anche per le prove scritte, stabilendo che a ciascuna delle sottocommissioni non può essere assegnato un numero di candidati inferiore a duecentocinquanta.
La Legge 56/2019, al comma 6 all'art. 3, prevede, tra le altre cose, che le procedure concorsuali vengano gestite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda:   La nomina e la composizione delle commissioni di esame.
La Legge 56/2019, al fine di accelerare i tempi di accesso al pubblico impiego, ha previsto la facoltà per gli Enti di procedere all'avvio di procedure concorsuali nell'ambito di un determinato limite massimo delle facoltà di assunzione per il successivo triennio. Quale è questo limite?   80%.
La Legge n. 124/2015 ha previsto un riordino dei giudizi dinanzi alla Corte dei Conti. Quale tra i seguenti giudizi non è oggetto di riordino?   Giudizi penali.
La Legge n. 56/2019, al fine di accelerare i tempi di accesso al pubblico impiego, ha previsto la facoltà per gli Enti di procedere all'assunzione a tempo indeterminato di vincitori o allo scorrimento delle graduatorie vigenti nell'ambito di un determinato limite massimo delle facoltà di assunzione per ciascun anno. Quale è questo limite?   80%.
La legislazione vigente consente ad una p.a. di assumere, nei confronti di un dirigente, il provvedimento di revoca dell'incarico collocando lo stesso a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro?   Si, lo prevede espressamente il co. 1, art. 21 TUPI, nelle ipotesi ivi contemplate
La Linea Guida n. 15/2019 approvata dall'ANAC concerne la gestione dei conflitti di interesse. In particolare l'art. 4, in linea con l'art. 42 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici), offre una definizione di “personale della stazione appaltante”. A chi si riferisce?   Ai dipendenti in senso stretto dell'Amministrazione Pubblica e tutti coloro che, in base ad un valido titolo giuridico, legislativo o contrattuale, siano in grado di impegnare l'Ente nei confronti dei terzi o comunque rivestano, di fatto o di diritto, un ruolo tale da poterne obiettivamente influenzare l'attività esterna.
La logica della privatizzazione del pubblico impiego è stata quella di introdurre, nel contesto pubblico, regole giuridiche e di condotta proprie degli operatori privati. Dal punto di vista processuale vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del G.A.:   Le controversie relative ai rapporti di lavoro del personale militare e delle Forze di polizia di Stato, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
La normativa di riferimento afferente l'accesso agli impieghi dello Stato è definita a tutt'oggi dal T.U. 3/1957. Tra i requisiti richiesti rientrano tra gli altri:   Età non inferiore ad anni 18.
La normativa di riferimento afferente l'accesso agli impieghi dello Stato è definita a tutt'oggi dal Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato (n. 3/1957). Tra i requisiti richiesti, tra gli altri, rientrano:   L'idoneità fisica all'impiego.
La partecipazione a concorsi pubblici può prevedere tra gli altri requisiti quelli che danno diritto a riserva di posti e/o preferenze. Quale tra questi, ai sensi dell'art. 5 del T.U. 3/1957, permette di essere preferiti a parità di merito?   I mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti.
La partecipazione a concorsi pubblici può prevedere tra gli altri requisiti quelli che danno diritto a riserva di posti e/o preferenze. Quale tra questi, ai sensi dell'art.5 del T.U. 3/1957, permette di essere preferiti a parità di merito?   I mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti.
La predisposizione di un Piano Unico per la prevenzione della corruzione e della Trasparenza è:   Obbligatorio a decorrere dall'anno 2016.
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni disciplinari e delle relative sanzioni, equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro?   Si, a tutti gli effetti
La reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
La responsabilità amministrativa per danno erariale, differisce dalla responsabilità contabile:   perché mentre la responsabilità contabile deriva dall'inadempimento dell'obbligo di restituire valori avuti in consegna, la responsabilità amministrativa per danno erariale si basa sull'inadempimento dei doveri nascenti dal rapporto di servizio
La responsabilità civile dei dipendenti pubblici:   si estende all'Ente di appartenenza
La responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica è:   personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o colpa grave
La responsabilità del pubblico dipendente può essere:   civile, amministrativa, penale, contabile e disciplinare
La responsabilità disciplinare del pubblico dipendente discende:   Dalla violazione degli obblighi di condotta sanciti dalla legge, dalla contrattazione collettiva e dai codici di comportamento
La responsabilità erariale può essere fonte di:   danno diretto ed indiretto, perché sussiste anche quando l'amministrazione ha corrisposto al terzo il risarcimento del danno commesso dal dipendente o dall'amministratore
La responsabilità in caso di violazione di norme sui contratti flessibili nel pubblico impiego:   comporta responsabilità dei dirigenti che operano in violazione delle disposizioni anche ai sensi dell'articolo 21 del d.lgs. 165/2001
La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di cui all'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede?   No, e non è soggetta ad impugnazione
La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica per:   insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55-quater del d.lgs. n. 165/2001
La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica per:   inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso si applica per:   le ipotesi considerate dall'art. 55-quater, comma 1, lett. b) e c) da f bis) fino a f) quinquies del d.lgs. n. 165/ 2001
La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso si applica per:   condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi si applica per:   occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi si applica per:   atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica per:   assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo 55-quater, comma 1, lett. b) del d.lgs. n. 165/2001
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica per:   ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
La sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi si applica:   il caso previsto dall'art. 55-sexies, comma 1, del d. lgs. n. 165 del 2001
La stipula di contratti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro:   determina responsabilità erariale e responsabilità disciplinare del dirigente, nonchè perdita da parte di quest'ultimo dei premi di risultato
La tempestività nell'attivazione del procedimento disciplinare nei confronti di un pubblico dipendente:   è identificabile anche con la segnalazione dell'illecito all'ufficio disciplina da parte del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente entro dieci giorni
La violazione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62, accertata a seguito di procedimento disciplinare:   è fonte di responsabilità disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, ferma restando la responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente
La violazione degli obblighi previsti dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici integra comportamenti contrari:   ai doveri d'ufficio
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione:   se grave o reiterata comporta l'applicazione della sanzione del licenziamento
La violazione dei termini e delle disposizioni sul procedimento disciplinare previste dagli art. da 55 a 55-quater del TUPI determina la decadenza dall'azione disciplinare?   No, non determina la decadenza dall'azione disciplinare né l'invalidità degli atti e della sanzione irrogata, purché non risulti irrimediabilmente compromesso il diritto di difesa del dipendente, e le modalità di esercizio dell'azione disciplinare
La violazione dei termini e delle disposizioni sul procedimento disciplinare previste dagli articoli da 55 a 55-quater:   può comportare eventuale responsabilità del dipendente cui essa sia imputabile
La violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori:   comporta il diritto del lavoratore al risarcimento del danno e le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate nei confronti dei dirigenti responsabili, se vi sia dolo o colpa grave
La violazione di disposizioni in materia di contratti a termine nel pubblico impiego:   non può comportare la costituzione di rapporti a tempo indeterminato ma dà diritto al risarcimento del danno
La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta comunque, nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione della sospensione dal servizio (art. 55-sexies D.Lgs. n. 165/2001):   Con privazione della retribuzione fino ad un massimo di tre mesi
La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno:   comporta comunque, per il responsabile, la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da tre giorni a tre mesi, in proporzione al risarcimento, salvo ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare
L'accesso alla qualifica dirigenziale negli Enti statali ed Enti pubblici non economici con quali modalità avviene?   Sia per concorso per esami indetto dalle singole Amministrazioni sia per corso-concorso bandito dalla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione.
L'amministrazione, laddove riscontri la necessità di espletare accertamenti su fatti addebitati al dipendente a titolo di infrazione disciplinare punibili con sanzione non inferiore alla sospensione dal servizio e dalla retribuzione:   può disporre, nel corso del procedimento disciplinare, l'allontanamento dal lavoro per un periodo di tempo non superiore a trenta giorni, con conservazione della retribuzione
L'art. 14 D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., stabilisce che il Ministro:   definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti
L'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001, aggiunto dal comma 1 dell'art. 48, D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 è afferente:   Alla mobilità intercompartimentale
L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende:   Avvocati e procuratori dello Stato
L'art. 30 del D.Lgs. 165/2001 disciplina la mobilità del personale dipendente da un'Amministrazione all'altra, previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza, da parte di coloro che facciano domanda di trasferimento. La norma a chi non si applica?   Ai magistrati della Corte penale internazionale.
L'art. 36 del D.Lgs. n. 165/2001 afferente l'utilizzo di contratti di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che:   Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, entro il 31 gennaio di ogni anno, sulla base di apposite istruzioni fornite con Direttiva del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, le P.A. redigano, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate
L'art. 36, TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che:   In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
L'art. 36, TUPI afferente l'utilizzo di contratti di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che:   Per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali le pp.aa possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal c.c. e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti
L'art. 38 del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che i cittadini degli Stati membri dell'UE e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente possono accedere ai posti di lavoro presso le P.A. che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale. Tali disposizioni trovano applicazione anche per i cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo?   Sì, nonché a coloro che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria
L'art. 39 ter del D.Lgs. 165/2001 definisce le funzioni del "Responsabile dei processi di inserimento delle persone affette da disabilità". La figura è obbligatoria in tutti gli Enti?   No, solamente negli Enti con più di duecento dipendenti.
L'art. 53 del TUPI elenca una serie di attività diretta ad accertare il rispetto delle norme in tema di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi. Con riferimento a dette attività il Dipartimento della funzione pubblica può disporre verifiche?   Si, per il tramite dell'Ispettorato per la funzione pubblica che opera d'intesa con i Servizi ispettivi di finanza pubblica del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
L'art. 55 bis del D.Lgs. 165/2001, fissa determinati termini perentori in materia di sanzioni disciplinari. Solo una risposta delle seguenti è quella giusta. Quale?   30 giorni per la constestazione scritta di addebito all'interessato da parte dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari e 120 giorni per la conclusione del procedimento.
L'art. 55 TUPI (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) è stato novellato dal D.Lgs. n. 150/2009 che ha inserito anche gli artt. da 55-bis a 55-novies. A seguito di dette modifiche le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione (art. 55-sexies) costituiscono norme imperative?   Si. Il carattere imperativo comporta la nullità delle singole clausole contrattuali e la loro sostituzione di diritto con le norme imperative di legge
L'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 (art. 68, comma 1, del D.Lgs. n. 29/1993 nella stesura successiva alla riforma introdotta dall'art. 18 D.Lgs. 29 ottobre 1998, n. 387) prevede che al giudice ordinario vengano devolute tutte le controversie inerenti ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa., fra cui:   Le controversie concernenti l'assunzione al lavoro
L'art. 80 del T.U. 3/1957 prevede che, quando viene irrogata la sanzione della riduzione dello stipendio questa ha dei limiti inferiore e superiore. Quali sono?   Non può essere inferiore ad 1/10 e superiore ad 1/5 di un mese di stipendio e non può essere superiore a 6 mesi.
L'aspettativa per ricongiungimento con il coniuge che presti servizi all'estero, prevista l'art. 41 del CCNL comparto Funzioni locali:   Può avere una durata corrispondente al periodo di tempo in cui permane la situazione che l'ha originata
L'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore effettuata al di fuori dei presupposti di legge (co. 2, art. 52, TUPI):   È nulla, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore
L'assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre in un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi 10 anni:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo.
L'assunzione, sia per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni sia per corso-concorso bandito dalla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione, a quale categoria di dipendenti si rivolge?   Ai dirigenti negli Enti statali ed Enti pubblici non economici.
Le comunicazioni successive alla contestazione dell'addebito, in caso di procedimento disciplinare:   possono avvenire tramite posta elettronica o altri strumenti informatici di comunicazione ovvero anche al numero di fax o altro indirizzo di posta elettronica, previamente comunicati dal dipendente o dal suo procuratore
Le controversie aventi ad oggetto i rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni di cui all'art. 1 co. 2, TUPI sono attribuite alla competenza del giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, tra cui:   Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali
Le deliberazioni di indirizzo assunte in materia di contrattazione collettiva dall'ARAN sono da ritenersi definitive o devono essere ratificate comunque dalle Pubbliche Amministrazioni?   Le deliberazioni assunte sono definitive.
Le disposizioni concernenti i rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale, di cui all'art. 55-ter del D.Lgs. n. 165/2001, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa?   Si
Le disposizioni concernenti il licenziamento disciplinare di cui all'art. 55-quater TUPI costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa?   Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta"
Le disposizioni del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., conformemente all'art. 117 della Costituzione, sono considerati:   principi fondamentali
Le disposizioni dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) costituiscono norme imperative?   Sì, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs., ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c
Le disposizioni dettate dall'art. 55-bis del TUPI sulle forme e i termini del procedimento disciplinare, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.?   Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs
Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, co. da 7 a 13 del TUPI si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale?   Si, se la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno
Le falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera:   comportano comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
Le gravi o reiterate violazioni dei Codici di comportamento sono fattispecie suscettibili di dar luogo a licenziamento disciplinare?   Si per effetto del correttivo (D.Lgs 75/2017) alle disposizioni del D.Lgs 165/2001
Le misure generali e le misure specifiche hanno sostituito le misure obbligatorie di rischio corruttivo. Con quale Piano Nazionale Anicorruzione vengono introdotte siffatte ripartizioni?   Con il PNA 2015, Determinazione n. 12 adottata dall'ANAC.
Le norme contenute nel DPR 62/2013, concernente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, si applicano a tutti i dipendenti?   Si, a tutti i dipendenti
Le previsioni del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) possono essere integrate e specificate?   Sì, sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
Le procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari:   non possono essere istituite dalla contrattazione collettiva
Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione:   Al Dipartimento della funzione pubblica
Le Pubbliche Amministrazioni che non procedono alla ricognizione annuale delle eccedenze di personale possono assumere?   No, non possono assumere o instaurare rapporti di lavoro pena la nullità dei contratti.
Le Pubbliche Amministrazioni estendono, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) anche ai collaboratori o consulenti?   Sì, indipendentemente dalla tipologia di contratto o incarico
Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative (art. 53, TUPI)?   No, non possono conferire incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati
Le Pubbliche Amministrazioni prima di avviare le procedure di assunzione di personale, sono tenute a comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica, l'area, il livello e la sede di destinazione per i quali si intende bandire il concorso nonché, se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneità richieste. Questa norma si applica a tutte le Pubbliche Amministrazioni?   Si, ad eccezione degli avvocati e procuratori dello Stato.
Le responsabilità disciplinari, amministrativo-contabili e penali:   possono concorrere
Le sanzioni applicabili in caso di violazione dei doveri dei dipendenti pubblici:   sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dalla contrattazione collettiva, incluse quelle espulsive che possono essere applicate esclusivamente nei casi tassativamente previsti
L'entità del danno all'immagine della pubblica amministrazione derivante dalla commissione di un reato contro la stessa pubblica amministrazione accertato con sentenza passata in giudicato:   si presume, salva prova contraria, pari al doppio della somma di denaro o del valore patrimoniale di altra utilità illecitamente percepita dal dipendente
L'impiegato civile dello Stato può incorrere in decadenza dall'impiego. Le ipotesi sono disciplinate dall'art. 127 del T.U. 3/1957. Quale tra le seguenti ipotesi comporta la suddetta decadenza?   La perdita della cittadinanza italiana.
L'impugnazione delle sanzioni disciplinari applicate ai dipendenti pubblici possono essere riviste e rideterminate dal Giudice?   Certamente, il giudice può rideterminare la sanzione, in applicazione delle disposizioni normative e contrattuali vigenti, avendo riguardo al comportamento assunto ed all'interesse pubblico asseritamente violato.
L'ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
L'insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio:   comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
L'istituto della partecipazione sindacale è previsto nell'alveo della normativa recata nel D.Lgs. 165/2001. Per quali dipendenti, tra quelli di seguito indicati, l'istituto è disciplinato nell'ambito di apposito Regolamento.   Per i dipendenti della carriera prefettizia.
Lo svolgimento delle funzioni di controllo sulla contrattazione integrativa da chi viene assolto?   Dal collegio dei revisori o organo analogo
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari conclude il procedimento, con atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione:   entro il termine di centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55-bis D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione:   Entro centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito
L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, avuto notizia di fatti ritenuti di rilevanza disciplinare, con immediatezza:   convoca il dipendente interessato, con un preavviso di almeno venti giorni, per l'audizione in contraddittorio a sua difesa
L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, avuto notizia di fatti ritenuti di rilevanza disciplinare, con immediatezza:   provvede alla contestazione scritta dell'addebito, comunque non oltre trenta giorni dal ricevimento della segnalazione di infrazione, o dal momento in cui abbia altrimenti avuto piena conoscenza dei fatti