Elenco in ordine alfabetico delle domande di Lavoro alle dipendenze della PA
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- Da quale organo viene svolta la funzione di monitorare, all'interno dell'Ente pubblico, il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elaborare una relazione annuale sullo stato dello stesso? Dall'Organismo di valutazione.
- Da quale organo, entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, viene adottato il Piano triennale della prevenzione della corruzione dell'Amministrazione Pubblica? Dall'organo di indirizzo politico.
- Da quale soggetto istituzionale viene nominato il Responsabile della prevenzione della corruzione nelle Pubbliche Amministrazioni? Dall'Organo di indirizzo politico.
- Dal D.Lgs. 165/2001 è riconosciuto a ciascun dipendente un trattamento economico accessorio collegato ad una serie di voci. Quale di questa è errata? Ai rapporti intrattenuti con l'organo di indirizzo politico.
- Dal D.Lgs. 165/2001 è stata introdotta la disciplina di tutela del "segnalatore anonimo" a seguito della novella legislativa approvata con L. 179/2017. A quale Autorità, tra le altre, segnala le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza? All'Autorità Nazionale Anticorruzione.
- Dalla data del collocamento in disponibilità del dipendente, a norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001: Il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di 24 mesi
- Dalla data del collocamento in disponibilità del dipendente, a norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001: Restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro
- Delibera l'art. 40 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii. che è esclusa dalla contrattazione collettiva la materia: attinente l'organizzazione degli uffici
- Delibera l'art. 46 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., che le pubbliche amministrazioni, ai fini della contrattazione integrativa: possono usufruire dell'assistenza dell'ARAN
- Delibera l'art. 63 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in materia di controversie relative ai rapporti di lavoro, che sono devolute al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro: tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni ad eccezione di quelle previste dalla norma
- Dispone il co. 1-bis, art. 52 del TUPI che le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva di posti comunque non superiore: Al 50% di quelli messi a concorso
- Dispone l'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, che al fine dell'armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze complessive degli utenti, le articolazioni dell'orario di lavoro sono determinate dall'ente, nel rispetto della disciplina in materia di relazioni sindacali di cui al titolo II, tenendo conto dei criteri indicati al co. 3 del citato articolo. Indicare quale tra i seguenti è uno di detti criteri. Ottimizzazione dell'impiego delle risorse umane
- Dispone l'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, che al fine dell'armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze complessive degli utenti, le articolazioni dell'orario di lavoro sono determinate dall'ente, nel rispetto della disciplina in materia di relazioni sindacali di cui al titolo II, tenendo conto dei criteri indicati al co. 3 del citato articolo. Indicare quale tra i seguenti è uno di detti criteri. Miglioramento della qualità delle prestazioni
- Dispone l'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, che al fine dell'armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze complessive degli utenti, le articolazioni dell'orario di lavoro sono determinate dall'ente, nel rispetto della disciplina in materia di relazioni sindacali di cui al titolo II, tenendo conto dei criteri indicati al co. 3 del citato articolo. Indicare quale tra i seguenti uno è di detti criteri. Ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell'utenza
- Dispone l'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, che al fine dell'armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze complessive degli utenti, le articolazioni dell'orario di lavoro sono determinate dall'ente, nel rispetto della disciplina in materia di relazioni sindacali di cui al titolo II, tenendo conto dei criteri indicati al co. 3 del citato articolo. Indicare quale tra i seguenti è uno di detti criteri. Miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni
- Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 che i provvedimenti di cui all'articolo 21, commi 1 e 1-bis, sono adottati sentito il Comitato dei garanti. Come sono nominati i componenti del Comitato? Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
- Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 che i provvedimenti di cui all'articolo 21, commi 1 e 1-bis, sono adottati sentito il Comitato dei garanti. Quanto dura in carica il Comitato? Dura in carica tre anni
- Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 che i provvedimenti di cui all'articolo 21, commi 1 e 1-bis, sono adottati sentito: Il Comitato dei garanti
- Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 che il parere del Comitato dei garanti deve essere reso entro il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine: Si prescinde dal parere
- Dispone l'art. 30 del D.Lgs. n. 165/2991, che la dipendente vittima di violenza di genere inserita in specifici percorsi di protezione, debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza, può presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica ubicata in un comune diverso da quello di residenza, previa comunicazione all'amministrazione di appartenenza. Entro quanti giorni dalla suddetta comunicazione l'amministrazione di appartenenza dispone il trasferimento presso l'amministrazione indicata dalla dipendente, ove vi siano posti vacanti corrispondenti alla sua qualifica professionale? Entro quindici
- Dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 (Eccedenze di personale e mobilità collettiva) che le amministrazioni pubbliche che non adempiono alla ricognizione annuale di personale: Non possono effettuare assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con qualunque tipologia di contratto pena la nullità degli atti posti in essere
- Dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 165/2001 che il personale collocato in disponibilità è iscritto in appositi elenchi. Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali, da chi è formato e gestito l'elenco? Dipartimento della funzione pubblica
- Dispone l'art. 39-bis TUPI che presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità. Quanti rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale sono previsti nella composizione della Consulta? Due
- Dispone l'art. 39-bis TUPI che presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri è istituita la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità. Quanti rappresentanti designati dalla Conferenza unificata di cui all'art. 8, D.Lgs. n. 281/1997, sono previsti nella composizione della Consulta? Due
- Dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali che il dipendente, rientrato in servizio, non può usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche richiesti per motivi diversi, se tra essi non intercorrano almeno quattro mesi di servizio attivo. Tale disposizione trova applicazione anche in caso di aspettativa per cariche pubbliche elettive? No, in tal caso non trova applicazione
- Dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali che il dipendente, rientrato in servizio, non può usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche richiesti per motivi diversi, se tra essi non intercorrano almeno quattro mesi di servizio attivo. Tale disposizione trova applicazione anche in caso di aspettativa per cariche sindacali? No, in tal caso non trova applicazione
- Dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali che il dipendente, rientrato in servizio, non può usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche richiesti per motivi diversi, se tra essi non intercorrano almeno quattro mesi di servizio attivo. Tale disposizione trova applicazione anche in caso di aspettativa per volontariato? No, in tal caso non trova applicazione
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare: Il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è l'attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è costituita dalle proroghe dei contratti di personale a tempo determinato interessato dai processi di stabilizzazione
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è l'introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è per il personale che afferisce a progetti finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è la stipulazione di contratti a tempo determinato per il conferimento di supplenze al personale docente ed educativo degli enti locali
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è la stipulazione di contratti a tempo determinato per l'assunzione di personale da adibire all'esercizio delle funzioni infungibili della polizia locale e degli assistenti sociali
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è costituita dalle particolari necessità di enti di nuova istituzione
- Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali che il numero massimo di contratti a tempo determinato e di contratti di somministrazione a tempo determinato stipulati da ciascun ente complessivamente non può superare il tetto annuale del 20% del personale a tempo indeterminato, in servizio al 1° gennaio dell'anno di assunzione, salvi gli eventuali arrotondamenti. Esistono ipotesi di contratto esenti da tali limitazioni quantitative? Si, una di tali ipotesi è la realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale
- Dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali che il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova. Per i rapporti di durata fino a sei mesi: Il periodo di prova non può essere superiore a due settimane
- Dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali che il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova. Per i rapporti di durata superiore a sei mesi: Il periodo di prova non può essere superiore a quattro settimane
- Dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, che in tutti i casi in cui lo stesso CCNL prevede la risoluzione del rapporto con preavviso o con corresponsione dell'indennità sostitutiva dello stesso, ad eccezione di quelli previsti dal comma 10 dell'art. 50 e dal comma 2 del presente articolo, per il rapporto di lavoro a tempo determinato il termine di preavviso è fissato in un giorno per ogni periodo di lavoro di 15 giorni contrattualmente stabilito e, comunque, non può superare i 30 giorni, nelle ipotesi di durata dello stesso superiore all'anno. In caso di dimissioni del dipendente: I termini sono ridotti alla metà
- Dispone l'art. 52 del D.Lgs. 165/2001 che nella P.A. il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi. Tale periodo può essere prorogato? Sì, fino a dodici mesi qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
- Dispone l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 (Disciplina delle mansioni) che l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Dispone l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 (Disciplina delle mansioni) che per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico: Per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
- Dispone l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 che i contratti collettivi hanno la facoltà di disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria, fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento, da instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore: A trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione
- Dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 che, l'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, con immediatezza e comunque non oltre trenta giorni decorrenti dal ricevimento della segnalazione ovvero dal momento in cui abbia altrimenti avuto piena conoscenza dei fatti ritenuti di rilevanza disciplinare provvede alla contestazione scritta dell'addebito e convoca l'interessato. Quale preavviso minimo deve esser dato al dipendente per l'audizione in contraddittorio a sua difesa? Venti giorni
- Dispone l'art. 55-sexies del D.Lgs. n. 165/2001 che la condanna della P.A. al risarcimento del danno derivante dalla violazione da parte del lavoratore dipendente degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni: Fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento
- Dispone l'art. 55-sexies TUPI, che la condanna della p.a. al risarcimento del danno derivante dalla violazione da parte del lavoratore dipendente degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare più grave, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione: Da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento
- Durante il periodo di ferie al dipendente spetta (art. 28, CCNL Funzioni locali): La normale retribuzione, esclusi i compensi per prestazioni di lavoro straordinario nonché le indennità che richiedono lo svolgimento della prestazione lavorativa e quelle che non siano erogate per dodici mensilità