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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ecologia forestale e silvicoltura

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L' IPSOMETRO, IN CAMPO FORESTALE, E' UNO STRUMENTO CHE VIENE UTLIZZATO PER MISURARE:   L'altezza degli alberi.
LA CAPACITA' DI OGNI ORGANISMO VIVENTE E QUINDI ANCHE DI UNA PIANTA DI ADATTARSI A DIVERSE CONDIZIONI AMBIENTALI E' DETTA:   Amplitudine ecologica.
LA CARENZA DI OSSIGENO NEL TERRENO PUO' DETERMINARE:   Un limitato sviluppo dell' apparato radicale.
LA CHIOMA DI UN ALBERO È COSTITUITA DALL'INSIEME:   Di rami e foglie.
LA COLTURA DELLA SUGHERA IN QUALE REGIONE E' MAGGIORMENTE SVILUPPATA?   Sardegna.
LA CONOSCENZA DELLA SESSUALITA' DELLE SPECIE FORESTALI HA RIFLESSI NELLA RICOSTITUZIONE NATURALE DEI BOSCHI COME NELL'ATTIVITA' VIVAISTICA. SONO CONSIDERATE SPECIE DIOICHE QUELLE:   Che hanno fiori maschili e fiori femminili su piante diverse.
LA CUBATURA DEGLI ALBERI IN PIEDI DI UN BOSCO PUO' ESSERE FATTA CON:   Tavole stereometriche.
LA DEFINIZIONE PIÙ CORRETTA DI ECOSISTEMA È:   L'insieme degli esseri viventi e dell'ambiente fisico-chimico che interagiscono tra loro dando luogo ad una unità in equilibrio.
LA FORMULA DEL CAVALIERI O DI NEWTON, DA' IL VOLUME DEL "TRONCO DEL LAVORO" IN FUNZIONE:   Della superficie di tre sezioni del tronco misurate, alla base, a metà ed in punta.
LA FORMULA DELLA SEZIONE MEDIANA DI HUBER, E' UNA FORMULA USATA SOPRATTUTTO PER CALCOLARE IL VOLUME DI TRONCHI INTERI. IL CALCOLO DEL VOLUME E' EFFETTUATO IN FUNZIONE:   Della superficie del tronco ricavata a metà della sua lunghezza.
LA FORMULA DI SIMONY DA' IL VOLUME DEL "TRONCO DA LAVORO" IN FUNZIONE DELLA SUPERFICIE DI:   Due sezioni del tronco poste ad 1/5 e a 4/5 di altezza dalla base.
LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA E' UN PROCESSO VITALE PER LE PIANTE E DI CONSEGUENZA PER GLI ORGANISMI ETEROTROFI. QUAL E' LA FONTE PRINCIPALE DI CARBONIO PER LA PIANTA?   L'aria.
LA FRAZIONE MINERALE DEL TERRENO PROVENIENTE DALLA DECOMPOSIZIONE E DISGREGAZIONE DELLE ROCCE HA SOSTANZIALMENTE TRE COMPONENTI; FRA QUELLE ELENCATE INDICA QUELLA CORRETTA:   Sabbia ­ limo ­ argilla.
LA LAVORAZIONE PER L' IMPIANTO DEL BOSCO E' FATTA IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO. QUALE SISTEMA DI LAVORAZIONE SI ADOTTA NEI TERRENI CON ROCCIA AFFIORANTE?   A piazzole.
LA PRODUZIONE DEI FRUTTI (GHIANDE) NELLA SUGHERA INIZIA:   Tra i 15 e 25 anni.
LA PRODUZIONE DEL SEME DIPENDE DA UNA SERIE DI SPECIFICI MECCANISMI. COSA S'INTENDE PER IMPOLLINAZIONE?   Meccanismo attraverso il quale il polline viene trasportato dall'organo maschile a quello femminile.
LA QUERCIA DA SUGHERO IN RELAZIONE AI FIORI E' CONSIDERATA UNA SPECIE:   Monoica.
LA RACCOLTA DEL SUGHERO VIENE FATTA QUANDO IL FUSTO DELLE PIANTE HA RAGGIUNTO UNA CIRCONFERENZA "A PETTO D'UOMO" DI:   60 cm.
LA SALINITÀ DELLE ACQUE RAPPRESENTA LA QUANTITÀ:   Di sali minerali presenti nelle acque.
LA STRUTTURA E' UNA DELLE CARATTERISTICHE AGRONOMICHE DEI TERRENI DI QUALSIASI ORIGINE; ESSA INDICA:   La disposizione spaziale delle particelle terrose costituenti il suolo.
LA SUGHERA VIENE SOLITAMENTE GOVERNATA A:   Fustaia coetanea.
LA TECNICA ATTRAVERSO LA QUALE UN BOSCO VIENE RINNOVATO E' DETTA:   Governo.
LA TRASFORMAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA E' INFLUENZATA DECISAMENTE DA ALCUNI FATTORI CLIMATICI; IN REGIONI FREDDE ESSA SI ACCUMULA E SI TRASFORMA MOLTO LENTAMENTE. COME VIENE CHIAMATO QUESTO PROCESSO?   Torbificazione.
LA ZONA DI VEGETAZIONE DELLA SUGHERA IN SARDEGNA (STAZIONE) E' COMPRESA TRA I:   400 ­ 800 metri s.l.m..
L'ACQUA SI COMPONE DI DUE ELEMENTI. QUALI?   Idrogeno e ossigeno.
L'AMBIENTE È ANTROPIZZATO QUANDO È:   Influenzato dall'uomo.
L'AREA DEL TERRENO RISPETTO ALL'ARIA ESTERNA HA IN GENERE UNA MINORE QUANTITA' DI:   Ossigeno.
LE AZIONI DEL VENTO NEL BOSCO SONO MOLTEPLICI, TALVOLTA POSITIVE TALALTRE NEGATIVE. FRA QUELLE INDICATE INDIVIDUA QUELLA NON DOVUTA DIRETTAMENTE ALL'AZIONE DEL VENTO:   Umificazione.
LE BASSE TEMPERATURE INVERNALI SONO RITENUTE UTILI IN CAMPO FORESTALE PERCHE'?   Sbloccano la dormienza delle gemme e dei semi.
LE CONIFERE SONO CARATTERIZZATE ANCHE PER AVER I COSIDETTI CANALI RESINIFERI. IN QUALE SPECIE MANCANO I CANALI?   Tasso.
LE FOGLIE DELLA SUGHERA HANNO LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:   Perdurano nella pianta 2 ­ 3 anni.
LE FORME DI TRATTAMENTO DELLE FUSTAIE SONO DIVERSE. FRA QUELLE ELENCATE, INDICA QUELLA ERRATA:   Trattamento a sterzo.
LE PIANTE CHE PER SOPRAVVIVERE HANNO BISOGNO DI TEMPERATURE MEDIE SUPERIORI AI 20 C VENGONO CHIAMATE PIANTE:   Megaterme.
LE PIANTE FORESTALI IN UN ECOSISTEMA SONO DA CONSIDERARE COMPONENTI:   Autotrofi.
LE PIANTE FORESTALI LE CUI FOGLIE CADONO DURANTE L'INVERNO VENGONO CHIAMATE:   Decidue.
LE PIANTE XEROFILE SONO QUELLE CHE VIVONO:   In un ambiente assolato, arido e ventoso.
LE SISTEMAZIONI IDRAULICO ­ FORESTALI DEI TERRENI IN GIACITURA INCLINATA HANNO LO SCOPO DI:   Ridurre l'eccesso di velocità dell'acqua.
LE SPECIE FORESTALI "SEMPRE VERDI" VENGONO COSÌ CHIAMATE PERCHÈ LE FOGLIE:   Persistono sulla pianta per tutte le stagioni.
LE SPECIE FORESTALI CHE HANNO FIORI MASCHILI E FIORI FEMMINILI SU PIANTE DIVERSE SONO DETTE:   Dioiche.
LE SPECIE FORESTALI DENOMINATE "LATIFOGLIE" VENGONO COSÌ CHIAMATE PERCHÈ:   Hanno le foglie larghe.
LE SPECIE FORESTALI LE CUI FOGLIE PERSISTONO NELLE PIANTE PER TUTTE LE STAGIONI VENGONO CHIAMATE:   Sempreverdi.
LE SUGHERETE SI CONSIDERANO A DENSITA' COLMA QUANDO LE CHIOME DELLE PIANTE SONO DISCOSTE TRA DI LORO DI ALMENO:   0,5 metri.
L'INSIEME DEGLI ALBERI CHE COSTITUISCONO UNA FORMAZIONE FORESTALE VIENE DEFINITO:   Soprassuolo.
LO STATO DI FOLTEZZA DI UN BOSCO E CIOE' IL NUMERO DI PIANTE PER ETTARO SI CHIAMA DENSITA'. QUANDO LA DENSITA' DI UN BOSCO SI DICE COLMA?   Quando le chiome delle piante si toccano con i loro rami.