Elenco in ordine alfabetico delle domande di Disciplina del lavoro pubblico
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- A differenza dell'assenza per ferie, come viene definito lo stato di gravidanza ai sensi del T.U. 3/1956? Congedo straordinario
- A norma del Codice di comportamento (D.P.R. 62/2013) il dipendente pubblico che utilizza i mezzi di trasporto dell'Amministrazione a sua disposizione, può trasportare terzi? Sì, solo per motivi d'ufficio
- A norma del Codice di comportamento (D.P.R. 62/2013) il dipendente pubblico deve astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere interessi di suoi parenti? Sì, entro il secondo grado di parentela
- A norma del Codice di comportamento (D.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico nei rapporti privati: non può sfruttare, né menzionare la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- A norma del Codice di comportamento (D.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico può prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi del coniuge? No, non può come nel caso di interessi di conviventi
- A norma del Codice di comportamento (D.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, deve rispettare l'ordine cronologico? Sì rispetta l'ordine cronologico, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 55-quater, TUPI, in caso di falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, la sospensione è disposta: Con provvedimento motivato, in via immediata e comunque entro quarantotto ore dal momento della conoscenza
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 55-quater, TUPI, la falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, determina: L'immediata sospensione cautelare senza stipendio del dipendente senza obbligo di preventiva audizione dell'interessato
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009, in relazione alla gravità dei casi può comportare: La revoca dell'incarico collocando il dirigente a disposizione dei ruoli di cui all'art. 23 ovvero la recissione dal rapporto di lavoro secondo le disposizioni del contratto collettivo
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle P.A. ovvero l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comportano: L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001 il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle P.A. ovvero l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comportano l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale. Cosa precisa in merito il citato comma? Che l'accertamento della responsabilità potrà avvenire solo previa contestazione ed attraverso il principio del contraddittorio
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 22, D.Lgs. n. 165/2001 i provvedimenti afferenti la responsabilità dirigenziale sono adottati sentito il Comitato dei garanti. Entro quanto tempo dalla richiesta il Comitato si esprime? Entro 45 giorni
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 22, D.Lgs. n. 165/2001 i provvedimenti afferenti la responsabilità dirigenziale sono adottati sentito: Il Comitato dei garanti
- A norma del disposto di cui al comma 8, art. 33, D.Lgs. n. 165/2001 con il collocamento in disponibilità il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di: 24 mesi
- A norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 (Eccedenze di personale e mobilità collettiva) la mancata attivazione delle procedure di cui a detto articolo da parte del dirigente responsabile: È valutabile ai fini della responsabilità disciplinare
- A norma del disposto di cui all'art. 39-ter TUPI, per quale delle seguenti amministrazioni è prevista la nomina del Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità? Amministrazioni pubbliche con più di 200 dipendenti
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materie del conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materie attinenti all'organizzazione degli uffici
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del T.U. del pubblico impiego, quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materia afferente le prerogative dirigenziali
- A norma del disposto di cui all'art. 53, co. 11, D.Lgs. n. 165/2001, esiste un obbligo generale, per i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al co. 6 del citato articolo di comunicare all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi i compensi erogati? Si, sono tenuti a dare comunicazione entro 15 giorni dall'erogazione del compenso
- A norma del disposto di cui all'art. 53, TUPI possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni? No
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 (Forme e termini del procedimento disciplinare), entro quanto tempo dalla notizia di comportamenti punibili, l'ufficio competente per i provvedimenti disciplinari deve contestare al dipendente l'addebito? Trenta giorni
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis TUPI, in caso di dimissioni di un dipendente sottoposto a procedimento disciplinare per una infrazione che prevede la sanzione del licenziamento o se comunque è stata disposta la sospensione cautelare dal servizio, il procedimento disciplinare: Ha egualmente corso e le determinazioni conclusive sono assunte ai fini degli effetti giuridici non preclusi dalla cessazione del rapporto di lavoro
- A norma del disposto di cui all'art. 55-quinquies TUPI, il lavoratore che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è obbligato a risarcire il danno patrimoniale e il danno all'immagine subiti dall'amministrazione? Si. Il danno patrimoniale è pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione
- A norma del disposto di cui all'art. 55-sexies TUPI, cosa comporta per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare? Comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un massimo di tre mesi, salvo la maggiore sanzione del licenziamento nei casi in cui è prevista
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI le modalità di funzionamento dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni sono disciplinate: Da linee guida contenute in una direttiva emanata di concerto dal Dipartimento della funzione pubblica e dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Contribuisce all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l'efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori
- A norma del disposto di cui all'art. 57 TUPI, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parità
- A norma della previsione di cui all'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che abbiano rivestito cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni? No, se le cariche sono state rivestite negli ultimi due anni
- A norma dell'art. 46, commi 1 e 2, D.Lgs. n. 198/2006, le aziende pubbliche e private che occupano più di cento dipendenti, almeno ogni due anni: Sono tenute a redigere e trasmettere alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile nell'azienda
- A norma di quanto dispone l'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, al di fuori dei casi di cui al comma 1, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'Amministrazione, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, la retribuzione di risultato: È decurtata, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%
- A norma di quanto dispone l'art. 21 del D.Lgs. n. 165/2001, l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comporta, previa contestazione e ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina contenuta nel contratto collettivo: L'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- A norma di quanto dispone l'art. 33 (Eccedenze di personale e mobilità collettiva) del D.Lgs. n. 165/2001 i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa? Si, i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. È riconosciuto altresì il diritto all'assegno per il nucleo famigliare
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: Tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: Tra l'altro, il personale che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell'ambito regionale
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 nel caso in cui le P.A. abbiano situazioni di soprannumero o rilevino eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria il dirigente responsabile: Deve dare un'informativa preventiva alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area
- A norma di quanto dispone l'art. 36 TUPI con riferimento all'utilizzo di contratti di lavoro flessibile, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa.? Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a titolo di risarcimento del danno al lavoratore nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave
- A norma di quanto dispone l'art. 36, TUPI con riferimento alle forme di lavoro flessibile, quale effetto produce la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa.? Non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- A norma di quanto dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente, rientrato in servizio, dopo un periodo di aspettativa, può richiedere immediatamente un altro periodo di aspettativa? No, tra due periodi di aspettativa devono intercorre almeno quattro mesi di servizio attivo
- A norma di quanto dispone l'art. 47 del D.Lgs. n. 165/2001, raggiunta l'ipotesi d'accordo a quali organi l'ARAN deve trasmettere il testo contrattuale per acquisire il parere? Al Governo e ai Comitati di settore
- A norma di quanto dispone l'art. 47 del D.Lgs. n. 165/2001, raggiunta l'ipotesi d'accordo entro quanti giorni dalla data di sottoscrizione l'ARAN deve trasmettere ai Comitati di settore e al Governo il testo contrattuale per acquisire il parere? Dieci giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 49 del D.Lgs. n. 165/2001 sull'interpretazione autentica dei contratti collettivi l'eventuale accordo di interpretazione autentica sostituisce la clausola in questione? Si, sin dall'inizio della vigenza del contratto
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di attivazione di nuovi servizi o attuazione di processi di riorganizzazione finalizzati all'accrescimento di quelli esistenti, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di introduzione di nuove tecnologie che comportino cambiamenti organizzativi o che abbiano effetti sui fabbisogni di personale e sulle professionalità, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di particolari necessità di enti di nuova istituzione, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di progetti pluriennali finanziati con fondi UE, statali, regionali o privati, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di prosecuzione di un significativo progetto di ricerca e sviluppo, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di realizzazione di eventi sportivi o culturali di rilievo internazionale, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rinnovo o la proroga di un contributo finanziario, la durata massima di 36 mesi del contratto di lavoro a tempo determinato: Può essere derogata di ulteriori dodici mesi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine le ferie maturano in proporzione alla durata del servizio prestato
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di malattia il periodo di conservazione del posto è pari alla durata del contratto e non può in ogni caso superare il termine massimo fissato dall'art. 36
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi retribuiti solo in caso di matrimonio
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Al personale assunto a tempo determinato si applica il trattamento economico e normativo previsto dal contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In caso di assunzione a tempo indeterminato, i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato già prestati dal dipendente presso il medesimo ente o presso Unioni di comuni con mansioni del medesimo profilo e categoria di inquadramento, concorrono a determinare l'anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l'applicazione di determinati istituti contrattuali
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Nel contratto a termine possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze fino a un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: I periodi di assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, possono essere adeguatamente valutati, nell'ambito delle procedure di reclutamento dello stesso ente o di altro ente o amministrazione, secondo requisiti o criteri che attengono alla durata di tali periodi ed alla corrispondenza tra professionalità richiesta nei posti da coprire ed esperienza maturata nei rapporti di lavoro a termine
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Gli enti assicurano ai lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato interventi informativi e formativi, con riferimento sia alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sia alle prestazioni che gli stessi sono chiamati a rendere
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: In deroga a quanto previsto dall'art. 20 in qualunque momento del periodo di prova, ciascuna delle parti può recedere dal rapporto
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito al trattamento economico- normativo del personale con contratto a tempo determinato, è corretto affermare che: Il lavoratore assunto a tempo determinato, in relazione alla durata prevista del rapporto di lavoro, può essere sottoposto ad un periodo di prova
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per esami o concorsi, di cui all'art. 31, co. 1? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato possono essere concessi permessi per visite specialistiche, esami e prestazioni diagnostiche, di cui all'art. 35? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, possono essere concessi permessi retribuiti per motivi personali o familiari, di cui all'art. 32? Si, se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia di durata non inferiore a sei mesi continuativi
- A norma di quanto dispone l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001, i contratti collettivi possono disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria? Sì, fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 a quale sanzione disciplinare soggiace il dipendente appartenente alla stessa o ad una diversa amministrazione dell'incolpato che, essendo a conoscenza per ragioni di ufficio o di servizio di informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare in corso, rifiuta, senza giustificato motivo, la collaborazione richiesta dall'ufficio disciplinare procedente? Alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di quindici giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 l'attività istruttoria per acquisire da altre pubbliche amministrazioni informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento disciplinare comporta il differimento dei relativi termini? No, non determina né la sospensione del procedimento, né il differimento dei relativi termini
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 l'ufficio competente per i provvedimenti disciplinari non oltre i 30 giorni decorrenti dal ricevimento della segnalazione: Deve contestare per iscritto l'addebito al dipendente e convocarlo per il contraddittorio a sua difesa
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale, il responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente: Segnala immediatamente, e comunque entro dieci giorni, all'ufficio competente per i procedimenti disciplinari i fatti ritenuti di rilevanza disciplinare di cui abbia avuto conoscenza
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, entro quanto tempo dal ricevimento della segnalazione da parte del responsabile della struttura, l'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, deve provvedere alla contestazione dell'addebito e convocare l'interessato? Con immediatezza e comunque non oltre trenta giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI a quale sanzione disciplinare soggiace il dipendente o il dirigente appartenente alla stessa p.a. dell'incolpato che rende dichiarazioni false o reticenti? Alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di quindici giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI l'attività istruttoria per acquisire da altre pp.aa. informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento disciplinare determina la sospensione dello stesso? No, non determina né la sospensione, né il differimento dei relativi termini
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, entro quanto tempo dalla contestazione dell'addebito l'ufficio competente per il procedimento deve concludere il procedimento con atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione? Entro centoventi giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, in caso di trasferimento di un dipendente pubblico sottoposto a procedimento disciplinare ad altra pubblica amministrazione, il procedimento: È avviato o concluso e la sanzione è applicata presso l'amministrazione nella quale il dipendente è stato trasferito
- A norma di quanto dispone l'art. 55-quinquies del D.Lgs. n. 165/2001, fermo quanto previsto dal codice penale, come è punito il lavoratore che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia? È punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non deve comunque eseguire l'ordine del superiore quando: L'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo
- A norma di quanto dispone l'art. 57 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente, quando ritiene che l'ordine impartito sia palesemente illegittimo: Ha il dovere di farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarandone le ragioni
- A norma di quanto dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, l'impugnazione davanti al G.A. dell'atto amministrativo rilevante nella controversia è causa di sospensione del processo? No, non è causa di sospensione del processo
- A norma di quanto dispone l'art. 63-bis TUPI, l'ARAN può intervenire nei giudizi innanzi al Giudice Ordinario, in funzione di giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle p.a. al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi? Si
- A norma di quanto dispone l'art. 63-bis TUPI, per le controversie relative al personale di cui all'art. 3 del TUPI, derivanti dalle specifiche discipline ordinamentali e retributive, l'intervento in giudizio: Può essere assicurato attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze
- A norma di quanto dispone l'art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei Consigli regionali
- A norma di quanto prevede il TUPI, chi provvede ad instaurare il procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente qualora la sanzione da applicare sia il licenziamento con preavviso? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, durante il periodo di prova l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro? Si, decorsa la metà del periodo di prova, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il periodo di prova, nel caso di assenza per malattia: È sospeso, e il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di recesso del dipendente durante il periodo di prova, la retribuzione: È corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora non sia possibile il godimento delle ferie nell'anno in cui esse sono maturate, è possibile il loro rinvio all'anno successivo? Si, in caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente dovrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell'anno successivo a quello di spettanza
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia della durata di un anno? L'intera retribuzione fissa mensile per i primi 9 mesi, il 90% della retribuzione fissa mensile per i successivi 3 mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali assente per malattia per i primi 9 mesi di assenza? L'intera retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 12 mesi, per i successivi sei mesi di assenza? Il 50 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 18 mesi, per gli ulteriori mesi di assenza se concessi? Nessuna retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale retribuzione spetta al dipendente degli enti locali, già assente per malattia da 9 mesi, per i successivi 3 mesi di assenza? Il 90 % della retribuzione fissa mensile, ivi comprese le indennità fisse e ricorrenti, con esclusione di ogni compenso accessorio, comunque denominato
- A norma di quanto prevede l'art. 37 del CCNL del comparto Funzioni locali, in caso di patologie gravi che richiedano terapie salvavita ed altre assimilabili, come ad esempio l'emodialisi, la chemioterapia, i giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital: Sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia ai fini della maturazione del periodo di comporto e in tali giornate il dipendente ha diritto all'intera retribuzione prevista dall'art. 36, co. 10, lett.a)
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa sempre senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È fruibile anche frazionatamente ed i relativi periodi non sono presi in considerazione ai fini del calcolo del periodo di comporto
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può essere concessa solo al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È concessa compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio
- A norma di quanto prevede l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: Può avere una durata complessiva di dodici mesi in un triennio
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Concessione di permessi giornalieri orari retribuiti nel limite massimo di due ore, per la durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 44 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale delle seguenti misure di sostegno sono previste allo scopo di favorire la riabilitazione e il recupero dei dipendenti a tempo indeterminato nei confronti dei quali sia stato accertato, da una struttura sanitaria pubblica o da strutture associative convenzionate, lo stato di tossicodipendenza o di alcolismo cronico e che si impegnino a sottoporsi a un progetto terapeutico di recupero? Il diritto alla conservazione del posto per l'intera durata del progetto di recupero
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di : 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno
- A norma di quanto prevede l'art. 45 del CCNL del comparto Funzioni locali, ai dipendenti a tempo indeterminato sono concessi - in aggiunta alle attività formative programmate dall'amministrazione - permessi di studio retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione all'inizio di ogni anno. Detti permessi: Sono concessi, tra l'altro, per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, a favore del personale assunto con contratto a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi possono essere concessi permessi non retribuiti? Si, possono essere concessi permessi non retribuiti fino ad un massimo di 15 giorni complessivi
- A norma di quanto prevede l'art. 51 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, nel periodo di prova, l'ente può recedere dal rapporto di lavoro? Si, in qualunque momento in deroga a quanto previsto dall'art. 20
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Ai genitori con figli minori, in relazione al loro numero
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che rientrano dal congedo di maternità o paternità
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti portatori di handicap o in particolari condizioni psicofisiche
- A norma di quanto prevede l'art. 53 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora il numero delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale superi il numero previsto dallo stesso CCNL, in quale dei seguenti casi viene data precedenza? Dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 8, commi 4 e 5, D. Lgs. n. 81/2015
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa a tempo parziale può essere pari al 30% di quella a tempo pieno? Si, la prestazione non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 54 del CCNL del comparto Funzioni locali, la prestazione lavorativa in tempo parziale: Non può essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Violazione dell'obbligo previsto dall'art. 55- novies, del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione nel caso di: Insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55- quater del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Due assenze ingiustificate dal servizio in continuità con le giornate festive e di riposo settimanale
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con gli utenti
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Ingiustificate assenze collettive nei periodi in cui è necessario assicurare continuità nell'erogazione di servizi all'utenza
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi nel caso di: Atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo55-quater, co. 1, lett.b) del D.Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali, si applica la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni nel caso di: Atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001
- A quale tipo di mobilità si riferisce l'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001 quando dispone che, al fine di favorire i processi di mobilità fra i comparti di contrattazione del personale delle P.A., con decreto, è definita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione? Intercompartimentale
- A quali soggetti tra quelli di seguito indicati, la normativa in materia di inconferibilità di cui al Decreto legislativo n. 39/2013, prevede che non possano essere conferiti incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali? A tutti quelli che nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico.
- A seguito del collocamento in disponibilità del personale di Enti Pubblici Territoriali, le risorse liberate ... Restano in bilancio e possono essere destinate alla formazione ed alla riqualificazione nell'esercizio successivo.
- A seguito della c.d. privatizzazione del lavoro pubblico, attuata con le norme raccolte nel D.Lgs 30 marzo 2001 n. 165 e contraddistinta dalla contrattualizzazione della fonte dei rapporti di lavoro, sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa. Vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del G.A.: Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pp.aa
- Ai fini dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelli di valore non superiore, in via orientativa: a 150,00 €
- Ai fini dell'attività di vigilanza e monitoraggio sull'applicazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) le Amministrazioni si avvalgono dell'ufficio procedimenti disciplinari? Sì, si avvalgono dell'ufficio procedimenti disciplinari che svolge, altresì, le funzioni di comitati o uffici etici eventualmente già istituiti
- Ai sendi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche? Sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- Ai sensi del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni? Si, nel caso in cui gli ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio
- Ai sensi del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati: che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- Ai sensi del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente può accettare regali? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- Ai sensi del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali: del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado
- Ai sensi del Codice di comportamento del 2013, il dipendente che per ragioni di ufficio disponga di informazioni può utilizzarle a fini privati? No, in nessun caso
- Ai sensi del Codice di Comportamento, il dipendente è tenuto a comunicare al proprio responsabile dell'ufficio la propria adesione ad un partito politico? No, per espressa previsione codicistica
- Ai sensi del D.lgs. 150/2009 e ss.mm.ii., ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare ed a valutare la performance: con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche? Sì, se le suddette amministrazioni pubbliche non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. il Ministro puo avocare a sé gli atti di competenza dei dirigenti? No, il Ministro non può avocare a sé gli atti di competenza dei dirigenti
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. il prestatore di lavoro, nei casi in cui venga adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, ha diritto: al trattamento previsto per la qualifica superiore, limitatamente al periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti spetta: agli organi di governo
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti, salvo i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali: per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. quale potere esercitano le pubbliche amministrazioni nei confronti dell'ARAN? Potere di indirizzo
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. spetta ai dirigenti l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi? Sì, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., a chi compete l'attribuzione del trattamento economico accessorio in relazione all'apporto partecipativo di ciascun dipendete dell'amministrazione? Al dirigente
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., ai fini della contrattazione integrativa le pubbliche amministrazioni: possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., da chi viene definito il trattamento economico fondamentale ed accessorio? Dai contratti collettivi
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., gli incarichi di Segretario generale di ministeri sono conferiti: con decreto del Presidente della Repubblica
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., i dirigenti degli uffici dirigenziali generali possono formulare proposte al Ministro nelle materie di sua competenza? Sì, possono formulare proposte ed esprimere pareri al Ministro nelle materie di sua competenza
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., il Collegio di Indirizzo e Controllo dell'ARAN, da quanti componenti è costituito? Quattro, scelti tra esperti di riconosciuta competenza in materia di relazioni sindacali e di gestione del personale
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., il Presidente dell'ARAN è nominato; con decreto del Presidente della Repubblica
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., il prestatore di lavoro, per esigenze di servizio, può essere adibito a mansioni proprie della qualifica superiore nel caso di vacanza di posto in organico, per un periodo: non superiore a sei mesi prorogabili fino a 12
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., il ruolo dei dirigenti è istituito: in ogni amministrazione dello Stato anche ad ordinamento autonomo
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., in caso di malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, l'assenza del dipendente pubblico viene giustificata: esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., in materia di ordinamento del lavoro alle dipendenza della Pubblica Amministrazione, nei casi di reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste da parte del dipendente pubblico: si applica la sanzione disciplinare del licenziamento
- AI sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., in tutti i casi di malattia del dipendente pubblico, la certificazione medica: è inviata all'INPS per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., la determinazione dei limiti massimi delle aspettative e dei permessi sindacali nel settore pubblico viene stabilita: dalla contrattazione collettiva
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., la graduazione delle funzioni e delle responsabilità ai fini del trattamento economico accessorio dei dirigenti, per le Amministrazioni dello Stato, viene definito con: decreto ministeriale
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., l'ARAN ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali? Sì, quelle che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5%
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., le Amministrazioni pubbliche presentano alla Corte dei Conti il conto annuale delle spese sostenute per il personale entro il mese di: maggio di ogni anno
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, a quale trattamento ha diritto il dipendente, nei casi in cui per obiettive esigenze di servizio, viene adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Ha diritto per il periodo di effettiva prestazione al trattamento previsto per la qualifica superiore.
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, il personale collocato in disponibilità è inserito in appositi elenchi. Qual è l'ipotesi nella quale, secondo l'art. 34, il contratto si intende risolto di diritto prima che sia spirato il termine massimo previsto per legge? Nella ipotesi in cui abbia rinunciato o non accettato per due volte l'assegnazione disposta nell'ambito della provincia indicata dal dipendente.
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, per il Consiglio di Stato e per i Tribunali Amministrativi Regionali, le attribuzioni demandate ai dirigenti preposti ad uffici dirigenziali di livello generale da chi sono rispettivamente assolte? Dai Segretari Generali dei predetti istituti.
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, quando il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Nel caso di vacanza di posto organico e nel caso di sostituzione di altro dipendente assente.
- Ai sensi del D.lvo 165/01 e ss.mm.ii., gli incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale: non possono essere conferiti a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali
- Ai sensi del D.lvo 165/01 e ss.mm.ii., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo? Sì, mediante l'uso di cartellini identificativi e di targhe da apporre presso la postazione di lavoro
- AI sensi del D.lvo 165/01 e ss.mm.ii., i dipendenti pubblici eletti nei consigli regionali: possono optare per la conservazione del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza in luogo dell'indennità corrisposta ai consiglieri regionali
- Ai sensi del D.P.R. 62/2013 l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione è curato: dall'ufficio procedimenti disciplinari
- Ai sensi del D.P.R. 62/2013 le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina vigilano sull'applicazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici? Sì, come i dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- Ai sensi dell'art. 1 comma 53 della Legge 190/2012 sono definite alcune attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa. Tra queste non rientra per esempio: Il confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume.
- Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. 150/2009 e ss.mm.ii., l'Autorità nazionale anticorruzione è un organo collegiale composto: dal Presidente e da quattro membri
- Ai sensi dell'art. 22 del D.lgs. 150/2009 e ss.mm.ii., ogni amministrazione pubblica istituisce il premio annuale per l'innovazione, la cui assegnazione compete: all'Organismo indipendente di valutazione della performance
- Ai sensi dell'art. 3 comma 4 del D.Lgs. 39/2013, durante il periodo di inconferibilità e finchè questa dura i dirigenti della Pubblica Amministrazione possono ricevere comunque gli incarichi dirigenziali o sono sospesi? Possono esser loro conferiti incarichi diversi da quelli che comportino l'esercizio delle competenze di amministrazione e gestione.
- Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 quale categoria di dipendenti delle pubbliche amministrazioni è esclusa dalla contrattualizzazione? Magistrati ordinari, amministrativi e contabili
- Ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 165/2001, il personale collocato in disponibilità è inserito in appositi elenchi. Qual è la ipotesi nella quale il contratto si intende risolto di diritto prima che sia spirato il termine massimo previsto per legge? Nell'ipotesi in cui il dipendente abbia rinunciato o non accettato per due volte l'assegnazione disposta nell'ambito della Provincia da egli stesso indicata.
- Ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 165/2001, qualora insorgano controversie sull'interpretazione dei contratti collettivi, come viene interpretato il contratto? Le parti che hanno sottoscritto il contratto consensualmente si incontrano per definire il significato delle singole clausole controverse.
- Ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. 165/2001, allo scopo di ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini, quale atto risulta indispensabile per l'organizzazione degli uffici? Il piano triennale dei fabbisogni di personale, in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo, unitamente alle risorse finanziarie destinate all'attuazione del piano
- Ai sensi dell'art. 68, D.Lgs n. 29 del 1993 (nel testo modificato dall'art. 29, D.Lgs n. 80 del 1998, trasfuso nell'art. 63, D.Lgs n. 165 del 2001) sono attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario: Le controversie, promosse da organizzazioni sindacali, dall'ARAN o dalle pp.aa., relative alle procedure di contrattazione collettiva (art. 40 e seguenti del D.Lgs n. 165 del 2001)
- Ai sensi dell'art. 7 del D.lgs. 150/2009 e ss.mm.ii., le amministrazioni pubbliche valutano la performance organizzativa e individuale: annualmente
- Ai sensi dell'art. 84 del T.U. 3/1957, il grave abuso di autorità o di fiducia da parte del dipendente pubblico è sanzionato con: La destituzione.
- Al di fuori dei casi di cui al comma 1, art. 21 D.Lgs. n. 165/2001, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'amministrazione, conformemente agli indirizzi deliberati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A: La retribuzione di risultato è decurtata, sentito il Comitato dei garanti, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%
- Al Dipartimento della Funzione Pubblica ed alla Ragioneria Generale dello Stato vengono trasmessi i contratti integrativi, di cui al Titolo III del D.Lgs. 165/2001, al fine di consentire la verifica congiunta entro trenta giorni dal ricevimento. Su cosa verte siffatta verifica? Compatibilità economico-finanziaria.
- Al dipendente pubblico spettano alcune indennità debitamente indicate nell'alveo del T.U. 10 gennaio 1957 n. 3, tra queste: Lo stipendio, lo straordinario preventivamente utorizzato, l'aumento di stipendio per chi merita con anticipazione di un anno del periodo prescritto per conseguirlo, la cessione di un quinto dello stipendio.
- Al fine di accelerare le assunzioni mirate ed il ricambio generazionale delle P.A., le Agenzie e gli Enti Pubblici non economici, possono procedere, a decorrere dall'anno 2019, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari a: 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente.
- Al fine di governare correttamente i processi gestionali, le Pubbliche Amministrazioni devono formare il personale garantendo una adeguata programmazione su base annuale e pluriennale. Nell'ambito della spesa programmata in bilancio rientra anche la formazione anticorruzione? No, non rientra atteso che la formazione anticorruzione è obbligatoria ed è in deroga ai limiti di spesa fissati dal DL 78/2010.
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro degli avvocati e procuratori dello Stato, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai dipendenti esclusi dalla privatizzazione ai sensi dell'art. 3, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative a concorsi per soli candidati esterni
- Alla privatizzazione del pubblico impiego non poteva che seguire la privatizzazione processuale. Il risultato è ora scolpito nell'art. 63 TUPI, a tenore del quale sono devolute al G.O., in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa. Restano devolute comunque al G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro dei dipendenti della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi
- Allo scopo di ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini, quale atto risulta indispensabile per l'organizzazione degli uffici? Il piano triennale dei fabbisogni di personale, in coerenza, tra l'altro, con la pianificazione pluriennale delle attività e delle performance.
- Articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro - criteri per la graduazione delle posizioni organizzative, ai fini dell'attribuzione della relativa indennità. A norma di quanto dispone l'art. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra le citate materie sono oggetto di confronto con i soggetti sindacali di cui al co. 2, art. 7? Entrambe