>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Brani

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


Se un soggetto abilitato gestisce un patrimonio per conto terzi, può avvalersi di intermediari esteri? Per rispondere bisogna verificare se nella disciplina di riferimento vi siano disposizioni contrarie. L'esame dimostra come non si rinvengano prese di posizione negative esplicite da parte del legislatore e come, anzi, i meccanismi previsti ben si adattino anche all'intervento di intermediari esteri. Di più, vi sono taluni elementi impliciti che fanno ritenere che il legislatore avesse considerato questa possibilità.   L'esame della disciplina legislativa non evidenzia l'esistenza di ostacoli alla possibilità che un soggetto abilitato a gestire patrimoni per conto terzi possa avvalersi di intermediari esteri. Vi sono, anzi, elementi impliciti che legittimano il contrario.
Sebbene "homo novus", Catone volle essere il difensore della tradizione contro un gruppo di nobili spregiudicati e innovatori. Egli si era facilmente inserito in un altro settore del ceto senatorio, ancora legato agli antichi ideali e ostile alla cultura greca, mentre gli Scipioni, come Flaminio, erano filelleni. Come amministratore, diede prova di un'assoluta rettitudine e si adoperò contro le speculazioni dei pubblicani.   Per quanto “homo novus” nel ceto senatorio, Catone fu un difensore della tradizione contro un gruppo della nobiltà, rappresentato dagli Scipioni, che era invece filelleno. Diede inoltre prova di assoluta onestà come amministratore.
Sebbene "homo novus", Catone volle essere il difensore della tradizione contro un gruppo di nobili spregiudicati e innovatori. Egli si era facilmente inserito in un altro settore del ceto senatorio, ancora legato agli antichi ideali e ostile alla cultura greca, mentre gli Scipioni, come Flaminio, erano filelleni. Come amministratore, diede prova di un'assoluta rettitudine e si adoperò contro le speculazioni dei pubblicani.   Per quanto “homo novus” nel ceto senatorio, Catone fu un difensore della tradizione contro un gruppo della nobiltà, rappresentato dagli Scipioni, che era invece filelleno. Diede inoltre prova di assoluta onestà come amministratore.
Secondo il Rapporto 2002 sull'e-family, la dotazione elettronica media della famiglia italiana, nella penisola non si ferma la rivoluzione tecnologica. Un numero sempre più alto di persone è corso nel 2002 ad acquistare e a usare telefonini, personal computer, Dvd, collocando il nostro Paese fra i primi nel mondo per diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione.   Secondo il Rapporto 2002 sull'e-family, la dotazione elettronica media della famiglia italiana, il nostro Paese si colloca tra i primi nel mondo per la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione, grazie all'incremento degli acquisti e dell'uso di telefonini, personal computer e Dvd.
Si è soliti attribuire la paternità del karate nella sua forma moderna a Bodhidharma, un monaco buddhista che lo avrebbe introdotto in Cina all'epoca della dinastia Sung (420-479). Tuttavia molti studiosi non sono d'accordo con questa attribuzione e la considerano frutto della fantasia popolare.   Nonostante il disaccordo di molti studiosi, tradizionalmente l'elaborazione della forma moderna del karate viene attribuita al monaco buddhista Bodhidharma, che lo avrebbe introdotto in Cina al tempo della dinastia Sung (420-479).
Sogna, fantastica sul futuro, sdraiato sul letto della sua casa di Pietroburgo. Così passa la vita Ilia Ilic Oblomov, il protagonista trentatreenne del romanzo di Ivan Goncarov. Ha mille propositi Oblomov, ma muore senza averne attuato neanche uno. Fa mille promesse, mentre amori e amicizie si dissolvono. Incapace di reagire e mentre la sua casa va in rovina, aspetta che qualcuno risolva i suoi problemi.   Ilia Ilic Oblomov è il protagonista trentatreenne del romanzo di Ivan Goncarov. Pur essendo pieno di propositi, fantastica sul futuro dal letto della sua casa a Pietroburgo e muore senza averne realizzato neanche uno. Egli è incapace di reagire: mentre aspetta che qualcuno risolva i suoi problemi, la sua casa va in rovina.
Su 180 aziende, il 77% non tiene in considerazione il voto del neolaureato al fine dell'assunzione e il 66% non bada nemmeno all'autorevolezza della facoltà di uscita. Fino a qualche anno fa, al laureato che fa il proprio ingresso in azienda era possibile raddoppiare la paga nel giro di pochi anni, ora tutto il percorso di carriera si allunga.   Le aziende, al momento dell'assunzione, tengono in bassa considerazione sia il voto di laurea sia l'autorevolezza della facoltà frequentata. Inoltre, negli ultimi anni, la progressione economica dello stipendio del laureato è diventata più lenta.
Sul tema cruciale delle nuove tasse universitarie, Tony Blair ha ottenuto una vittoria con soli cinque voti di maggioranza rispetto ai centosessantuno di cui poteva disporre in teoria, contando solo sul suo partito. Si vara infatti una impopolarissima legge che renderà sempre più costoso per gli studenti accedere a una università; per questa ragione nessuno aveva azzardato previsioni fino all'esito del voto che, comunque, ha provocato gravi lacerazioni all'interno del partito laburista.   Tony Blair è riuscito a far approvare il suo progetto sulle tasse universitarie, ma con soli cinque voti di margine contro i centosessantuno su cui teoricamente poteva contare nel suo partito. La legge è infatti molto impopolare, aumentando i costi di accesso agli atenei, e per questo non è stato possibile prevedere fino all'ultimo i risultati del voto, che ha diviso profondamente il partito laburista.