- OVE I MEMBRI DELLA COMMISSIONE EUROPEA ACCETTINO, DOPO LA CESSAZIONE DALLA CARICA, FUNZIONI O VANTAGGI IN VIOLAZIONE DEI DOVERI DI ONESTA' E DELICATEZZA:   LA CORTE DI GIUSTIZIA, SU ISTANZA DEL CONSIGLIO O DELLA COMMISSIONE, PUÒ PRONUNCIARE LA DECADENZA DELL'INTERESSATO DAL DIRITTO A PENSIONE O DA ALTRI VANTAGGI SOSTITUTIVI

- OVE IL CONSIGLIO EUROPEO DELIBERI MEDIANTE VOTAZIONE, IL PRESIDENTE DELLA MEDESIMA ISTITUZIONE E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA:   NON PARTECIPANO AL VOTO

- OVE IL CONSIGLIO EUROPEO, A NORMA DELL'ART. 48 DEL TUE, INTENDA ADOTTARE UNA DECISIONE CHE CONSENTE AL CONSIGLIO DI DELIBERARE A MAGGIORANZA QUALIFICATA IN SETTORI PER I QUALI IL TFUE PREVEDE IL VOTO ALL'UNANIMITA':   L'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO EUROPEO È TRASMESSA AI PARLAMENTI NAZIONALI. IN CASO DI OPPOSIZIONE DI UN PARLAMENTO NAZIONALE, ENTRO 6 MESI DALLA TRASMISSIONE, LA DECISIONE NON È ADOTTATA

- OVE LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UE RICONOSCA I DIRITTI FONDAMENTALI QUALI RISULTANO DALLE TRADIZIONI COSTITUZIONALI COMUNI AGLI STATI MEMBRI:   TALI DIRITTI SONO INTERPRETATI IN ARMONIA CON LE TRADIZIONI COSTITUZIONALI IN QUESTIONE

- OVE REPUTI UNO STATO NON ABBIA PRESO LE MISURE NECESSARIE PER L'ESECUZIONE DI UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA CHE ACCERTA LA VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL'UE DA PARTE DEL MEDESIMO STATO, LA COMMISSIONE:   DOPO AVER POSTO TALE STATO IN CONDIZIONE DI PRESENTARE OSSERVAZIONI, PUÒ ADIRE LA CORTE, CHIEDENDO DI CONDANNARE IL MEDESIMO STATO AL PAGAMENTO DI UNA SOMMA FORFETTARIA O PENALITÀ

- OVE SIA STATA INVOCATA LA CLAUSOLA DI SOLIDARIETÀ DI CUI ALL'ART. 222 DEL TFUE:   GLI STATI MEMBRI PRESTANO ASSISTENZA ALLO STATO INTERESSATO COORDINANDOSI A TAL FINE IN SEDE DI CONSIGLIO